A numero uguale corrisponde lettera uguale · Astieniti di dire parole offensive. Riempiti la bocca...

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Tutto il materiale on-line volesse aiutarci nella realizza- zione con idee interessanti è più che il benvenuto. Se sei bravo a scrivere, a pensare giochi oppure a disegnare o hai qualche suggerimento creativo... ti aspettiamo. Cercaci su Facebook e iscriviti al gruppo con il nome Cod Millepiedi. Ci vediamo lì... M olti adulti hanno chiesto i numeri precedenti di Millepiedi! Con alcuni collaboratori abbiamo deciso di pubblicare un sussidio al mese e qualcuno in più per i tempi forti. Le stampe dell’Avvento e quelle successive si po- tranno trovare in rete da scaricare. Naturalmente chi A numero uguale corrisponde lettera uguale Pietro Giovanni Giacomo Volto Sole Gloria Luce Mosè Monte Trova le parole nascoste nella nube Tende Elia Nube Bello Figlio Voce Timore Gesù Vesti Sonno Pietro lo dice a Gesù nel Vangelo di Marco 9,5: «Maestro, ». II Domenica di Quaresima - Anno A A cura di don Rudi Piccolo Anno 2014, n° 5 - 16 marzo Mosè è un personaggio dell’Antico Testamento. Lui rappresenta la Legge, la Torah, cioè la Bibbia ebraica. Se ricordate bene ha liberato il popolo di Israele dalla schiavitù in Egitto, attraversando il Mar Rosso. Sul monte Sinai riceve le due tavole con le 10 pa- role di libertà o come diciamo noi i 10 comanda- menti. Proprio il giorno dell’uscita dell’Egitto viene celebrata la prima pasqua ebraica, la Para- sceve. Nel deserto Dio stipu- lerà un’Alleanza con il suo popolo e lì inizia anche il nostro viaggio. Gesù a partire da Mosè ed Elia è il compimento della Legge e il Messia annunciato dai Profeti. Nella brano della Trasfigu- razione viene presentato sia dai due personaggi sia dalla voce di Dio che dice: «Questi è il Figlio mio, l'amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo!». Inoltre il testo dice: «Il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce». Ascoltare e vedere, due verbi su cui vale la pena riflettere bene. I Discepoli sono tre nel brano: Pie- tro, Giacomo e Giovanni. Da- vanti a ciò che vedono e a- scoltano sono spaventati e impacciati. Un po’ come tutti noi quando cerchiamo di ve- dere o di ascoltare Gesù. Invece di fidarci di lui e diventare TRASFIGURATI come lui, abbandonando tut- te le nostre preoccupazioni, spesso ci piace trovare delle scuse: «Non mi va!», «Non sono capace!», «Io sono così!». Sapete perché? Perché abbiamo paura! E Gesù solo, però, ha tanta luce per illuminarci. Elia anche lui lo troviamo nell’Antico Testamento e rap- presenta i Profeti. Elia fa un’esperienza tutta partico- lare di Dio: non lo trova nel fuoco, nel terremoto, ma in una leggera brezza. Per gli Ebrei la venuta del Mes- sia è collegata al ritorno di Elia sulla terra, infatti molte volte Gesù viene scambiato per Elia dai suoi fratelli. Sempre nei Profeti troviamo molti elementi che prean- nunciano la venuta del Salvato- re. Noi cristiani abbiamo suc- cessivamente riletto la Legge e i Profeti alla luce di Gesù.

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Page 1: A numero uguale corrisponde lettera uguale · Astieniti di dire parole offensive. Riempiti la bocca di frasi che sanano. Astieniti dalla scontentezza.l’avessimo davanti». Riempi

Tutto il materiale on-line volesse aiutarci nella realizza-

zione con idee interessanti è

più che il benvenuto. Se sei

bravo a scrivere, a pensare

giochi oppure a disegnare o hai qualche

suggerimento creativo... ti aspettiamo.

Cercaci su Facebook e iscriviti al gruppo con il

nome Cod Millepiedi. Ci vediamo lì...

M olti adulti hanno chiesto i numeri precedenti

di Millepiedi! Con alcuni collaboratori abbiamo

deciso di pubblicare un sussidio al mese e qualcuno

in più per i tempi forti.

Le stampe dell’Avvento e quelle successive si po-

tranno trovare in rete da scaricare. Naturalmente chi

A numero uguale corrisponde lettera uguale

Pietro

Giovanni

Giacomo

Volto Sole

Gloria Luce

Mosè

Monte

Trova le parole

nascoste nella nube

Tende

Elia

Nube Bello

Figlio

Voce Timore

Gesù Vesti

Sonno

Pietro lo dice a Gesù nel Vangelo di Marco 9,5: «Maestro, … ».

II Domenica di Quaresima - Anno A A cura di don Rudi Piccolo Anno 2014, n° 5 - 16 marzo

Mosè … è un personaggio dell’Antico Testamento. Lui

rappresenta la Legge, la Torah, cioè la Bibbia ebraica.

Se ricordate bene ha liberato il popolo di Israele

dalla schiavitù in Egitto, attraversando il Mar Rosso.

Sul monte Sinai riceve le due tavole con le 10 pa-

role di libertà o come diciamo noi i 10 comanda-

menti. Proprio il giorno dell’uscita

dell’Egitto viene celebrata la

prima pasqua ebraica, la Para-

sceve. Nel deserto Dio stipu-

lerà un’Alleanza con il suo popolo e lì

inizia anche il nostro viaggio.

Gesù … a partire da Mosè ed

Elia è il compimento

della Legge e il Messia

annunciato dai Profeti.

Nella brano della Trasfigu-

razione viene presentato

sia dai due personaggi sia dalla voce di Dio che dice:

«Questi è il Figlio mio, l'amato: in lui ho posto il

mio compiacimento. Ascoltatelo!». Inoltre il testo

dice: «Il suo volto brillò come il sole e le sue vesti

divennero candide come la luce». Ascoltare e vedere,

due verbi su cui vale la pena riflettere bene.

I Discepoli … sono tre nel brano: Pie-

tro, Giacomo e Giovanni. Da-

vanti a ciò che vedono e a-

scoltano sono spaventati e

impacciati. Un po’ come tutti

noi quando cerchiamo di ve-

dere o di ascoltare Gesù. Invece di fidarci di lui e

diventare TRASFIGURATI come lui, abbandonando tut-

te le nostre preoccupazioni, spesso ci piace trovare

delle scuse: «Non mi va!», «Non sono capace!», «Io

sono così!». Sapete perché? Perché abbiamo paura!

E Gesù solo, però, ha tanta luce per illuminarci.

Elia … anche lui lo troviamo nell’Antico Testamento e rap-

presenta i Profeti. Elia fa un’esperienza tutta partico-

lare di Dio: non lo trova nel fuoco, nel terremoto, ma

in una leggera brezza. Per gli Ebrei la venuta del Mes-

sia è collegata al ritorno di Elia sulla terra, infatti

molte volte Gesù viene scambiato per Elia

dai suoi fratelli. Sempre nei Profeti

troviamo molti elementi che prean-

nunciano la venuta del Salvato-

re. Noi cristiani abbiamo suc-

cessivamente riletto la Legge e i

Profeti alla luce di Gesù.

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Astenersi significa “farne a meno” ed è una parola

che si usa spesso in Quaresima. Ma cosa dobbiamo evitare? Astieniti di giudicare gli altri. Scopri Cristo che vive in loro.

Astieniti di dire parole offensive. Riempiti la bocca di frasi che sanano.

Astieniti dalla scontentezza. Riempi il cuore di gratitudine.

Astieniti dalle arrabbiature. Riempiti di pazienza.

Astieniti dal pessimismo. Riempiti di speranza cristiana.

Astieniti dalle eccessive preoccupazioni. Riempiti di confidenza in Dio.

Astieniti dal lamentarti. Riempiti di apprezzamento per le meraviglie della vita.

Astieniti dallo stress. Riempi la vita di preghiera.

Astieniti dal risentimento. Riempiti di perdono.

Astieniti dal darti delle arie. Riempiti di compassione per gli altri.

Astieniti dallo scoraggiamento. Riempiti dell’entusiasmo della fede.

Astieniti da ciò che ti separa da Gesù. Riempiti di ciò che ti avvicina a Lui.

T anti anni fa, in

Cina, vivevano due

amici. Uno era molto

bravo a suonare l’arpa.

L’altro era dotatissimo

nella rara arte di saper

ascoltare.

Quando il primo

suonava o cantava di

una montagna, il secon-

do diceva: «Vedo la

montagna come se

l’avessimo davanti».

Quando il primo suo-

nava a proposito di un

ruscello, colui che ascol-

t a va p ro rompeva :

«Sento scorrere l’acqua

fra le pietre».

Ma un brutto

giorno, quello

che ascoltava

si ammalò e

morì. Il primo

amico tagliò le

corde della sua

arpa e non

suonò mai,

mai più.

Es i s t i a mo

veramente se

qualcuno ci

ascolta.

Il dono più

grande che

possiamo fare ad una

persona è di ascoltarla

“veramente”.

101 storie Zen

L’arte di ascoltare

Chi sa asc

oltare

non soltant

o

è simpatico

a tutti,

ma dopo un

po' finisce

con l'impar

are qualcos

a.

Wilson Mizner

Presta a tu

tti il tuo o

recchio,

a pochi la

tua voce.

William Shake

speare

Quello che io dico e quello che tu senti

non sono sempre la stessa cosa.

Anonimo

Chi non comprende il tuo silenzio

probabilmente non capirà nemmeno le tue parole. Elbert Hubbard

Le parole p

acate

dei sapient

i

si ascoltano

meglio

delle urla

di un coman

dante di fo

lli.

Qoelet

Gli dei hann

o dato agli u

omini

due orecchie

e una bocc

a

per poter a

scoltare

il doppio e

parlare la me

tà.

Talete

Aforismi I segni del Battesimo: la Veste bianca

S ai, ad un cer-to punto i bambini

non vogliono più che i

genitori comprino dei

vestiti che hanno scel-

to per loro. Anzi, di

più, non voglio più che

la mamma o il papà

decidano come si devo-

no vestire. Perché?

L’abbigliamento è la

prima forma di comuni-

cazione. Così come ci

vestiamo vogliamo dire

qualcosa agli altri, molto

prima che ci sia il

«Ciao» iniziale!

Prendiamo per e-

sempio le persone che

si vestono tutte di

nero. Nella nostra cul-

tura, quando una perso-

na cara muore, ci si

veste di nero, per dire

agli altri che si ha avu-

to una perdita in fami-

glia o tra gli amici. Al-

tre volte, invece, si

indossano abiti neri

perché si vuole appari-

re eleganti.

Ce r t a m e n t e

non si va in

estate ad un

festa in spiag-

gia tutti ve-

stiti di ne-

ro, ma si

sceglieranno co-

lor i sg a rg i a nt i

(arancione, giallo, rosso,

pink). I colori forti vo-

gliono dire: «Sto bene.

Mi voglio divertire. Vo-

glio festeggiare».

Il colore e la scelta

di un abito può anche

dirci qualcosa sul mestie-

re che uno fa: il meccani-

co non indosserà una

tuta gialla; l’impiegato in

banca non metterà jeans

blu slavati; il direttore di

un quotidiano non andrà

a lavoro in tuta da gin-

nastica.

Immaginate poi, se

una persona è sporca e

ha degli abiti malconci,

magari emanando anche

cattivo odore. Non è così

semplice andare a strin-

gerle la mano. Anzi, di

solito si cerca di evitarla.

Anche noi, quando ci

vestiamo, vogliamo comu-

nicare qualcosa: sono ele-

gante, sono bella, sono

atletico, sono trasgressi-

vo, sono alla moda…

Con il Battesimo

riceviamo una veste

bianca. Il bianco per

noi è il colore della

purezza, della luce. Ma

questa tinta è anche

un po’ antipatica: si

sporca subito. Il Bat-

tesimo cancella ogni

peccato e l’abito è

bianco e candito. Ma

quando ci allontaniamo

dal Buon Dio, la veste

si macchia. Sapete co-

me farla ritornare puli-

ta? Non c’è una lava-

trice per mettere den-

tro la nostra anima e

lavarla a 90° C. C’è un

sacramento: il sacra-

mento della riconcilia-

zione, in cui Dio Padre

è pronto con la sua

misericordia a cancellare

ogni macchia di peccato

per far risplendere la

nostra veste.

Così saremo come

Gesù nella Trasfigura-

zione. Saremo gloriosi

e belli, nonostante gli

errori che la vita e le

tentazioni ci portano a

fare. Ci rivestiamo della

stessa gloria di Cristo

e con lui regneremo in

paradiso, se ci fidiamo

sempre di lui.

don Rudi

«Sei diventato nuova creatura, e ti sei rivestito di Cristo. Questa veste bianca

sia segno della tua nuova dignità: aiutato dalle parole e dall'esempio dei tuoi

cari, portala senza macchia per la vita eterna», dal Rito del Battesimo.

Astenersi significa “farne a meno” ed è una parola

che si usa spesso in Quaresima. Ma cosa dobbiamo evitare? Astieniti di giudicare gli altri. Scopri Cristo che vive in loro.

Astieniti di dire parole offensive. Riempiti la bocca di frasi che sanano.

Astieniti dalla scontentezza. Riempi il cuore di gratitudine.

Astieniti dalle arrabbiature. Riempiti di pazienza.

Astieniti dal pessimismo. Riempiti di speranza cristiana.

Astieniti dalle eccessive preoccupazioni. Riempiti di confidenza in Dio.

Astieniti dal lamentarti. Riempiti di apprezzamento per le meraviglie della vita.

Astieniti dallo stress. Riempi la vita di preghiera.

Astieniti dal risentimento. Riempiti di perdono.

Astieniti dal darti delle arie. Riempiti di compassione per gli altri.

Astieniti dallo scoraggiamento. Riempiti dell’entusiasmo della fede.

Astieniti da ciò che ti separa da Gesù. Riempiti di ciò che ti avvicina a Lui.

Presta a tu

tti il tuo o

recchio,

a pochi la

tua voce.

William Shake

speare

Quello che io dico e quello che tu senti

non sono sempre la stessa cosa.

Anonimo

Chi non comprende il tuo silenzio

probabilmente non capirà nemmeno le tue parole. Elbert Hubbard