A NNII C S COOLLAASSTTIICII - gdafioresgf.gov.it e PdM... · Calendario scolastico A.S. 2015/16...
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PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE DDEELLLL’’OOFFFFEERRTTAA
FFOORRMMAATTIIVVAA
AANNNNII SSCCOOLLAASSTTIICCII 22001166--1177//22001188--1199
I C “Gioacchino da Fiore” San Giovanni in Fiore (CS) – Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019
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INDICE Pag. 2
Presentazione Piano Triennale Offerta Formativa Pag. 3
Premessa - Principi Ispiratori del P.T.O.F. Pag. 4 Parte Prima – Sezione Organizzativa Pag. 5
Dati identificativi dell’istituto Pag. 7
Calendario scolastico A.S. 2015/16 Pag. 8
La nostra Scuola Pag. 9
Risorse professionali Pag. 10 Organizzazione Interna: Collaboratori Dirigente - Funzioni Strumentali - Referenti Pag. 11
I Coordinatori Pag. 13
Personale Docente Pag. 14
Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione (R. S. P. P.) Pag. 17
Gruppo di Lavoro per l’Handicap (G.L.H.) Pag. 17 Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (G.L.H.I.) Pag. 18
Organi Collegiali Pag. 19
Validità anno scolastico Pag. 21
Criteri formazione prime classi Pag. 22
Perfezionamento domande Iscrizioni Pag. 22
Criteri assegnazione Docenti alle classi Pag. 23
Risorse strutturali Pag. 24
Tempo scuola Pag. 25
Monte ore e Quadro orario delle discipline Pag. 25
Criteri generali orario insegnamento Scuola Primaria Pag. 27
Attività Alternativa I.R.C. Pag. 29
Parte seconda – Offerta Formativa Pag. 30
Contesto Socio – Culturale – Ambientale Pag. 31
La Scuola nel nuovo scenario Pag. 32
Finalità e obiettivi generali del processo formativo Pag. 35 Organizzazione del curricolo Pag. 36
Curricolo Scuola dell’Infanzia Pag. 37
I Campi di esperienza Pag. 38
Curricolo Scuola del Primo Ciclo Pag. 39
Le Discipline Pag. 40 Finalità e Obiettivi dell’Istituto Pag. 52
Integrazione alunni con bisogni educativi speciali Pag. 55
Parte Terza – Ampliamento Offerta Formativa Pag. 57
Progetti Curriculari ed Extracurriculari Pag. 58
Post Scuola Pag. 59
Accoglienza Pag. 59
Recupero Pag. 60
Continuità Pag. 60
Orientamento Pag. 61
Salute e ambiente Pag. 61
Progetti e Viaggi d’Istruzione Pag. 62
Programma Operativo Nazionale (P.O.N.) Pag. 65
Protocollo di accoglienza degli alunni stranieri Pag. 68
Protocollo Continuità e Orientamento Pag. 73
Strumento Musicale Pag. 76
Parte quarta –Valutazione e Autovalutazione Pag. 79 Criteri generali di valutazione Pag. 81
Autovalutazione Pag. 84
Piano di Formazione e Aggiornamento - Piano di Miglioramento A.S. 2016-2018 Pag. 84
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Definizione di principi, finalità e criteri generali ispirati alla coerenza pedagogica, didattica e
organizzativa;
Raccordo/sintesi fra obiettivi nazionali e situazione locale;
Definizione/realizzazione dell’offerta formativa;
Progettazione/realizzazione d’interventi educativi e formativi;
Modalità di verifica e valutazione;
Revisioni e integrazioni in itinere;
Progettazione/realizzazione Piano di Miglioramento (PdM).
IL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
IL COLLEGIO DOCENTI
Scopi e Finalità
Principi Ispiratori
Leggi e Regolamenti
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
ESAMINA STABILISCE
ELABORA
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PREMESSA
Principi Ispiratori del Piano Triennale dell’Offerta Formativa (P.T.O.F.) Il presente documento, redatto ai sensi dell’art. 3 del DPR 275/99, regolamento sull’autonomia
scolastica, oggi novellato dal comma 14 art. 1 della legge 107 del 2015 (nota come “Buona scuola”),
costituisce il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (P.T.O.F.) dell’Istituto comprensivo statale
“Gioacchino da Fiore”. Esso si può definire come l’insieme delle scelte culturali, educative e
organizzative che la scuola, nel rispetto dei “programmi centrali” (ambiti disciplinari previsti dal
curricolo, comuni a livello nazionale a tutte le scuole) mette in atto per rispondere in maniera organica
e intenzionale ai bisogni formativi e alle esigenze di diritto allo studio dell’utenza scolastica del
comune di San Giovanni in Fiore.
Nell’individuare le linee portanti del progetto educativo, didattico e curricolare l’Istituto Comprensivo
ha fatto riferimento ai seguenti articoli della Costituzione:
Art.3 “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza
distinzione di sesso, di lingua, di razza, di religione, di opinioni politiche, di condizioni
personali e sociali.”
Art.33 “L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento”.
Art.34 “La scuola è aperta a tutti”.
Ha recepito e fatto proprie, inoltre:
le richieste scaturite dalle competenze chiave definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio
dell’Unione europea (Raccomandazione del 18 dicembre 2006);
la normativa nazionale relativa all’Istruzione (Regolamento per l’autonomia DPR n.275/99;
D.Ls. 59/2004);
le Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione
2012);
Legge 107 del 13 luglio 2015;
i bisogni educativi e le aspettative dell’utenza;
le istanze provenienti dal contesto territoriale.
Si tratta di uno strumento fortemente localizzato, attento a leggere e interpretare in chiave pedagogica
e didattica l’ambiente nel quale la scuola opera, che valorizza e riconosce il ruolo strategico
dell’Istituzione scolastica, del Dirigente e dei docenti considerati non come semplici esecutori di
direttive calate dall’alto, ma come intellettuali e come ricercatori impegnati nell’ideazione e nella
sperimentazione di strategie didattiche e educative, capaci di avviare l’alunno verso un “nuovo
umanesimo”, attento alla comunità locale, ma anche pronto ad aprirsi al contesto europeo e globale
(da: “Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione”
Ministero Pubblica Istruzione – Settembre 2012).
Il P.T.O.F. interessa tutti gli operatori e gli utenti della scuola, in particolare è rivolto:
alle famiglie e agli alunni che conoscendo l’offerta formativa possono valutare la qualità del
servizio e operare scelte consapevoli;
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ai docenti per avere punti di riferimento comuni, orientamenti valoriali e criteri operativi a cui
attenersi, per sviluppare un senso comune di appartenenza e condividere la “filosofia” e il tipo
di organizzazione di un Istituto a cui tutti hanno contribuito a designare la fisionomia;
agli enti locali e alle agenzie formative operanti nel territorio, partner preziosi nel processo
educativo e formativo degli alunni.
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa si esplicita attraverso:
la presentazione;
l’organizzazione;
la progettazione educativa;
la progettazione curricolare ed extracurricolare;
la valutazione;
la Carta dei servizi, il Regolamento di Istituto, il Regolamento di disciplina, il Patto Educativo di
corresponsabilità allegati al Piano;
il Piano del Miglioramento (P.d.M.).
IL Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016-17/2018-2019
(P.T.O.F.) in quanto documento pubblico si può scaricare in
formato digitale dal sito internet www.gdafioresgf.gov.it
dell’istituto Comprensivo Statale “Gioacchino Da Fiore” San
Giovanni in Fiore - CS.
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DATI IDENTIFICATIVI DELL’ISTITUTO
Istituto Comprensivo Statale "Gioacchino Da Fiore "
Anna AIELLO
80004380780
www.gdafioresgf.gov.it
Prof.ssa Maria Cristina MARZULLO
CSIC8AV00X
Via Fra Giuseppe, SNC 87055 San Giovanni in Fiore (CS)
Telefono: 0984 992887
Telefono & Fax: 0984 992887
SITO WEB
CODICE MINISTERIALE
CODICE FISCALE
DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI ED AMMINISTRATIVI
DIRIGENTE SCOLASTICO
DENOMINAZIONE ISTITUZIONE SCOLASTICA:
SEDE LEGALE:
PRESIDENZA
eM@il :
UFFICIO DI SEGRETERIA
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Inizio delle lezioni
17 settembre 2018
Termine lezioni Scuole Primarie e Secondaria di
1° Grado 8 giugno 2019
Termine attività educative nella Scuola
dell’Infanzia 29 giugno 2019
Festività e sospensione delle lezioni
Tutte le Domeniche
Festività di tutti i Santi 1 novembre 2017
Commemorazione dei Defunti
2 novembre 2017
Ponte 3 novembre 2018
Festa dell’Immacolata
8 dicembre 2018
Vacanze Natalizie Dal 24 dicembre 2018 al 6 gennaio 2019
(Festività: 25 e 26 dicembre, 1 e 6 gennaio)
Vacanze Pasquali
Dal 18 aprile al 24 aprile 2019
Anniversario della Liberazione -O25 aprile 2019
Festa del Lavoro 1 maggio 2019
Festa Nazionale della Repubblica 2 giugno 2019
Valutazione alunni
Scrutini Scuola Primaria Intermedi: 5 febbraio 2018
Finali: 10 giugno 2018
Visione/Consegna documenti
di Valutazione Scuola Primaria
Intermedi: 16 febbraio 2018
Finali: 13 giugno 2018
Scrutini Scuola Secondaria di Primo Grado Intermedi: 03-04-05 febbraio 2018
Finali: 09-10 giugno 2018
Visione/Consegna documenti di Valutazione
Scuola Secondaria di Primo Grado
Intermedi: 11 febbraio 2018
Finali: data da destinare
CCAALLEENNDDAARRIIOO SSCCOOLLAASSTTIICCOO AA.. SS.. 22001188 // 22001199
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LLLAAA NNNOOOSSSTTTRRRAAA SSSCCCUUUOOOLLLAAA
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE "GIOACCHINO DA FIORE"
PLESSI: SCUOLA
DELL'INFANZIA
SAN FRANCESCO
"OLIVARO"
XXV APRILE
PLESSI: SCUOLA PRIMARIA
CORRADO ALVARO"ZAPPA"
SALVATORE ROTA "OLIVARO"
PLESSO: S. SECONDARIA 1° GRADO
TOTALE ALUNNI: 500
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RISORSE PROFESSIONALI
DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof.ssa MARIA CRISTINA MARZULLO
D. S. G. A.
ANNA AIELLO
SCUOLA PRIMARIA
Docenti curricolari: n. 29
Docenti su posto di sostegno: n. 7
Docenti Religione Cattolica: n. 3
Docenti di lingua inglese: n. 1
SCUOLA DELL’INFANZIA
Docenti curricolari: n. 12
Docenti su posto di sostegno: n. 3
Docenti Religione Cattolica.: n. 1
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
Docenti curricolari: n. 24
Docenti su posto di sostegno: n. 3
Docenti Religione Cattolica: n. 1
DOCENTI DI STRUMENTO MUSICALE
Pianoforte: n° 1 Flauto: n° 1
Chitarra: n° 1 Fisarmonica: n° 1
Oboe: n° 1
PERSONALE A. T. A.
ASSISTENTI AMMINISTRATIVI
1. BELSITO MICHELE
2. GRECO ANTONIO
3. MAZZEI FILOMENA
COLLABORATORI SCOLASTICI
1. ANGOTTI BIAGIO 2. ASTORINO FRANCESCA BENITA
3. BARBERIO PASQUALE 4. CIMINO PIETRO
5. CORTESE TERESA 6. DORI RITA
7. GALLO GIOVANNI 8. MANCINA SERAFINA
9. MARASCO ROSARIO 10. MARRA MARIA
11. MAZZEI GIUSEPPE 12. MAZZEI FILOMENA
13. SIMONETTI GIUSEPPE 14. TALERICO ROSA MARIA
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ORGANIZZAZIONE INTERNA
COLLABORATORI DEL
DIRIGENTE SCOLASTICO
Primo Collaboratore
Prof. GIOVANNI PELUSO
Secondo Collaboratore
Prof. ANTONIO TALLERICO
RESPONSABILI DI PLESSO
SCUOLA DELL'INFANZIA " S. Francesco” (Bacile)
Ins. Rosalba ASTORINO
Olivaro
Ins. Maria FALBO
“XXV Aprile”
Ins. Maria Teresa
URSO
SCUOLA PRIMARIA
Corrado Alvaro "Zappa"
Inss. Teresa BIAFORA DE SIMONE -
Luigina CARIATI
"Salvatore Rota” (Olivaro)
Inss. Francesca PARROTTA –
Giuseppina GABRIELE
SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO
Prof.ssa Rosa BITONTI
DDOOCCEENNTTII CCOONN FFUUNNZZIIOONNII SSTTRRUUMMEENNTTAALLII
AARREEAA 11 -- GGeessttiioonnee ddeell PP..TT..OO..FF..
IInnssss.. AAnnnnaa RRoossaa BBAARRBBEERRIIOO –– CCaatteerriinnaa MMaarriiaa SSMMEERRIIGGLLIIOO
P.O.F. – Revisione annuale del POF in collaborazione con le altre FF.SS.; predisposizione del monitoraggio in itinere e
della verifica finale; Sostegno alla realizzazione del piano attuativo delle attività e dei progetti previsti dal POF;
Adeguare/aggiornare il Regolamento d’Istituto alle nuove disposizione di legge; Coordinamento richiesta acquisti dai
docenti per la realizzazione del POF; Cura procedure, tempistica, scadenze, obblighi e correttezza degli atti, confronto
continuo con la Dirigenza Scolastica; Coordinamento commissioni elettorali; Partecipazione a eventuali corsi di formazione
e/o incontri relativi all’incarico conferito.
AARREEAA 22 –– SSiiccuurreezzzzaa ee SSoosstteeggnnoo aall llaavvoorroo ddeeii ddoocceennttii
IInnssss.. MMaarriiaa PPIINNNNAARREELLLLII –– SSaavveerriiaa LLOOPPEETTRROONNEE
Coordinamento della Sicurezza; Accoglienza dei nuovi docenti e supporto ai docenti neoassunti; Coordinamento di
metodologie comuni e di strategie di lavoro dei docenti; Organizzazione e ottimizzazione delle risorse; Produzione
modulistica di supporto all’attività didattica; Coordinamento delle attività di aggiornamento, di formazione in servizio con
utilizzo di nuove tecnologie di supporto alla didattica; Partecipazione a eventuali corsi di formazione e/o incontri relativi
all’incarico conferito.
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DOCENTI REFERENTI
Giochi Sportivi Studenteschi Ins. Giovanni Fragale
Sport di classe Ins. Maria Rosa Gennarini - Urso Maria Teresa
Educazione Alla Salute - Animatore Digitale Ins. Raffaele Marsico
Educazione Ambiente Ins. Antonio Mosca
Lingua Comunitaria Ins. Rita Vittoria Barbato
Pari Opportunità - Legalità e Bullismo Ins. Maria Pinnarelli
Orientamento Ins. Saveria Lopetrone
Alunni Stranieri Ins. Anna Pulice
Educazione Stradale Ins. Rocco Pugliesi
Tecnologia Informatica Ins. Antonio Cimino
Invalsi Ins. Maria Antonietta Scigliano –Rita Vittoria Barbato
Indicazioni Nazionali Ins. Rosa Bitonti
Corso di Musica Pratica (exD.M.8/11) Ins. Rosa Guarascio
Referente RAV Ins. Anna Pulice
Referente Piano di Miglioramento Ins. Giovanni Peluso
D.S.A. / B.E.S/ G.L.H.I. Ins. Maria Rosa Gennarini- Rosa Bitonti
G.L.H. Ins. Antonella Oliverio - Scuola: Infanzia - Primaria
Ins. Giovanni Peluso - Scuola Secondaria di 1° Grado.
AARREEAA 33 –– VViiaaggggii dd’’iissttrruuzziioonnee ee SSoosstteeggnnoo aaggllii aalluunnnnii
IInnssss.. GGiioovvaannnnii SSPPAADDAAFFOORRAA –– MMaarriiaa RRoossaa GGeennnnaarriinnii
Viaggi d’istruzione, visite guidate, gemellaggi; Orientamento e accoglienza studenti; Recupero, integrazione e verifiche
periodiche sull’inserimento degli alunni stranieri; Risoluzione problematiche delle classi; Coordinamento attività
relative alla Continuità; Regolamento studenti e patto di corresponsabilità; Rapporti Scuola – Famiglia;; Produzione e
gestione modulistica di supporto agli studenti; Coordinameno handicap; Coordinamento Attività Sportive;
Partecipazione ad eventuali corsi di formazione e/o incontri relativi all’incarico conferito.
AARREEAA 44 –– PPrrooggeettttii SSiisstteemmaa FFoorrmmaattiivvoo IInntteeggrraattoo ee RRaappppoorrttii ccoonn iill TTeerrrriittoorriioo –– SSiittoo WWEEBB
IInnssss.. RRaaffffaaeellee MMAARRSSIICCOO –– RRoossaa GGUUAARRAASSCCIIOO
Coordinamento progetti area a rischio; Progetti P.O.N./P.O.R.; Favorire la collaborazione e coordinare i rapporti tra
scuola e famiglia, Enti, Agenzie presenti sul territorio, Comune, ASP, Aziende, Imprese; Promuovere l’informazione a
studenti, famiglie e docenti in merito ai progetti didattici ed alle diverse attività; Attività teatrali - culturali –
manifestazioni - cinema; Gestione Sito WEB; Partecipazione a eventuali corsi di formazione e/o incontri relativi
all’incarico conferito.
AARREEAA 55-- PPrroovvee iinnvvaallssii –– IInnddiiccaazziioonnii NNaazziioonnaallii SSiisstteemmaa NNaazziioonnaallee ddii VVaalluuttaazziioonnee
IInnssss.. RRiittaa VViittttoorriiaa BBAARRBBAATTOO –– MMaarriiaa AAnnttoonniieettttaa SSCCIIGGLLIIAANNOO
Predisporre gli strumenti per la valutazione – autovalutazione degli apprendimenti; Coordinamento e registrazione delle
Prove Nazionali Invalsi scuola primaria- secondaria 1° grado; Regolamento sul Sistema Nazionale di Valutazione in
materia d’istruzione e formazione; analisi/riflessioni sui risultati delle rilevazioni sugli apprendimenti relativi alle prove
invalsi nelle classi II e V scuola primaria e nella classe III (Prova Nazionale) della scuola secondaria di primo grado;
Partecipazione a eventuali corsi di formazione e/o incontri relativi all’incarico conferito.
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I COMPITI DEL COORDINATORE
Le funzioni del Coordinatore sono fondamentali per il buon funzionamento del Consiglio di Classe e
per una riqualificazione complessiva del lavoro didattico. Tale figura rientra tra quelle da
incentivare col fondo dell'Istituzione Scolastica e la cifra forfettaria sarà determinata nella
contrattazione d'Istituto. Compito del Coordinatore è:
formulare e stendere il piano annuale della classe, redatto sulla base delle indicazioni
esplicitate nel P.T.O.F. e dalle programmazioni disciplinari dei singoli docenti;
coordinare il Consiglio di Classe;
rilevare casi di disagio, di insuccesso, di assenze frequenti, di impegno non costante, di scarsa
puntualità nella giustificazione delle assenze;
convocare, previa comunicazione al Dirigente, singoli genitori o Consigli di classe straordinari
per la trattazione di eventuali problemi dell’alunno o del gruppo classe;
curare i rapporti con i rappresentanti dei genitori;
agevolare i rapporti reciproci tra docenti e docenti e genitori;
curare i rapporti con la dirigenza e le FF.SS;
individuare, proporre e favorire l'adozione di criteri e sistemi di valutazione oggettiva;
individuare criteri e metodi per un'equa valutazione quadrimestrale e finale;
compilare la griglia di valutazione appositamente predisposta;
elaborare e stendere la relazione finale coordinata della classe;
redigere i verbali dei Consigli di classe e custodire il registro.
I COORDINATORI
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PERSONALE DOCENTE
PERSONALE DOCENTE SCUOLA DELL’INFANZIA PLESSO BACILE “SAN FRANCESCO”
N. Ord. COGNOME NOME
1 ASTORINO ROSALBA G.
2 CASTIGLIONE FRANCESCA
3 LAMMIRATO MARIA
4 MANGONE CATERINA A.
5 SECRETI CATERINA
N.
Ord. COGNOME NOME
1 CASTIGLIONE FRANCESCA
2 CHIODO TERESA
3 MARRA CATERINA
4 MARRA TERESINA
5 POLLACCIA GIUSEPPINA
6 SPINA DOMENICA
7 STRADA CATERINA
8 URSO MARIA TERESA
N.
Ord. COGNOME NOME
1 CASTIGLIONE MARIA
2 CHIODO FRANCESCA
3 FALBO MARIA
4 LA REGINA SIMONA
5 PALERMO MARIA
6 PALOPOLI CARMELA
PERSONALE DOCENTE SCUOLA DELL’INFANZIA PLESSO “XXV APRILE”
PERSONALE DOCENTE SCUOLA DELL’INFANZIA PLESSO “OLIVARO”
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7 RITACCO MELANIA
8 STRADA FILOMENA
PERSONALE DOCENTE SCUOLA PRIMARIA
PLESSO CORRADO ALVARO “ZAPPA”
N.
Ord. COGNOME NOME
1 ASTORINO MICHELA
2 AUDIA SERAFINA
3 BARBERIO ANNA ROSA
4 BARBERIO SAVERIA
5 BIAFORA DE SIMONE TERESA
6 CANTALICE ROSA
7 CARIATI LUIGINA
8 CARIDA’ GIUSEPPINA
9 DE LUCA LUIGIA
10 FALBO FRANCESCO
11 FERRO MARILENA
12 FORESTA DOMENICA
13 GENNARINI MARIA ROSA
14 GUARASCIO ROSA
15 GUZZO ROSARIA PIA
16 MALAGRINO’ EMILIA
17 MANCINA TERESA
18 MARASCO GERARDA LUCIA
19 MERANDI ANGELA
20 OLIVERIO ANTONELLA
21 PIZZI TERESA
22 RAO FRANCA
23 REDA EMILIA
24 SCIGLIANO MARIA ANTONIETTA
25 SPADAFORA ROSA
26 TALLERICO ANTONIO
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N.
Ord. COGNOME NOME
1 ALESSIO LINA
2 BARILE ROSSELLA
3 BITONTI IVAN
4 CASTIGLIONE FRANCESCA
5 DI GIOVANNI ALESSANDRA
6 GABRIELE GIUSEPPINA
7 GRANO FRANCA
8 GRECO ROSA
9 FERRO MARILENA
10 LEVATO MARIA GRAZIA
11 MADIA ANGELA
12 MERANDI ANGELA
13 NICOLETTI ELEONORA
14 OLIVERIO MARIA GRAZIA
15 PARROTTA FRANCESCA
16 PASQUA FILOMENA
17 PULICE GABRIELLA
18 SPADAFORA ROSALBA
19 VENTRICI LUCA
PERSONALE DOCENTE
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
N.
Ord. COGNOME NOME
1 ANASTASIO CARLA
2 ANGOTTI TOMMASO
3 BARBATO RITA VITTORIA
4 BITONTI ROSA
5 CARUSO GIUSEPPE
6 CASSANO FRANCESCO
PERSONALE DOCENTE SCUOLA PRIMARIA
PLESSO “SALVATORE ROTA”
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7 CIMINO ANTONIO
8 DE MECO VALENTINA
9 FRAGALE GIOVANNI
10 IANNONE ORTENZIA
11 IAZZOLINO ANDREA
12 IAQUINTA ALDO
13 LOPETRONE SAVERIA
14 MALIZIA ADELE
15 MONTENEGRO MARIA ILARIA
16 MARSICO RAFFAELE
17 MOSCA ANTONIO
18 NICASTRO GIUSEPPE
19 PELUSO GIOVANNI
20 PINNARELLI MARIA
21 PUGLIESI ROCCO
22 PULICE ANNA
23 RIZZUTI DANIRLA
24 SAPIA CONCETTINA
25 SMERIGLIO CATERINA MARIA
26 SPADAFORA GIOVANNI
27 SPADAFORA GIUSEPPINA
28 SPAGNUOLO FRANCESCA
29 TARTAGLIONE FRANCESCA
30 ZUMBO MICHAEL
RESPONSABILE SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE (R. S. P. P.)
N.
Ord. COGNOME NOME
SUCCURRO PASQUALE
GGRRUUPPPPOO DDII LLAAVVOORROO PPEERR LL’’HHAANNDDIICCAAPP ((GG.. LL..HH..))
L’art. 15 della legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone
diversamente abili al secondo comma dispone: “Presso ogni circolo didattico e istituto di scuola
secondaria di 1° e 2° grado, sono costituiti gruppi di studio e di lavoro composti da insegnanti,
operatori dei servizi, da familiari e studenti, con il compito di collaborare alle iniziative educative e
d’integrazione predisposte dal piano educativo”. Tale gruppo che viene indicato con la sigla G.L.H.
(Gruppo di Lavoro per l’Handicap) è formato:
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Dirigente Scolastico, che lo presiede;
Referente G.L.H.;
Un rappresentante dei genitori;
Un rappresentante dei servizi ASL;
Un rappresentante dei servizi Sociale del Comune.
Docenti di sostegno della Scuola;
Un docente rappresentante (coordinatore di classe) di ogni consiglio di classe che accoglie
gli allievi diversamente abili.
Il G.L.H. promuove, assiste, verifica, coordina il processo d’integrazione dell’alunno diversamente
abile e calendarizza i suoi incontri, conferendo al proprio ruolo carattere di sistematicità e organicità.
GGRRUUPPPPOO DDII LLAAVVOORROO PPEERR LL’’IINNCCLLUUSSIIOONNEE (GG..LL..HH..II..))
In riferimento alla Circolare Ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013 e al D.Lgs. 66/2017 (inclusione
scolastica, degli alunni con Bisogni Educativi Speciali BES) al fine di realizzare appieno il diritto
all’apprendimento per tutti gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà.
Per perseguire tale “politica per l’inclusione” viene costituito il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione
G.L.H.I. composto da:
Dirigente Scolastico, che lo presiede;
Referente G.L.H.I.;
Funzioni strumentali;
Docenti di sostegno;
Docenti “disciplinari” con esperienza e/o formazione specifica o con compiti di coordinamento
delle classi;
Genitori degli alunni interessati;
AEC (Assistenti Educativi Culturali)
Operatori dei servizi sanitari;
Assistenti alla comunicazione;
Esperti istituzionali o esterni in regime di convenzionamento con la scuola.
Tale gruppo ha il compito di collaborare alle iniziative educative e d’integrazione degli alunni con
Bisogni Speciali e dovrà svolgere le seguenti funzioni:
Rilevazione alunni B.E.S. presenti nella scuola;
Raccolta e documentazione degli interventi didattico - educativi posti in essere;
Consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie / metodologia di gestione delle classi;
Rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola;
Raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli G.L.H.I;
Elaborazione di una proposta di Piano annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con
B.E.S., da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di giugno).
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ORGANI COLLEGIALI
CONSIGLIO DI INTERSEZIONE, CONSIGLIO DI INTERCLASSE
E CONSIGLIO DI CLASSE
COMPOSIZIONE
Nella Scuola dell'Infanzia e Primaria
è costituito da:
• Un genitore per ogni sezione/classe;
• gli insegnanti di ogni sezione/classe;
• il Dirigente Scolastico o suo delegato che
presiede.
Nella Scuola Secondaria di I° Grado
è costituito da:
• quattro genitori per ogni classe;
• gli insegnanti di ogni classe;
• il Dirigente Scolastico o suo delegato che
presiede.
COMPITI
• Formula proposte sull'organizzazione e sulla
azione educativa e didattica e sulle
sperimentazioni;
• agevola ed estende i rapporti fra docenti e
genitori;
• esamina i problemi e propone soluzioni.
COLLEGIO DEI DOCENTI
COMPOSIZIONE
• Dal Dirigente Scolastico che presiede;
• Tutti i docenti della Scuola dell'Infanzia, della
Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di
Primo Grado.
COMPITI
• Delibera il funzionamento didattico della
Scuola, le attività di Sperimentazione, il piano di
Aggiornamento, la scelta dei libri di testo;
• Cura la stesura del P.T.O.F. e della
Programmazione Educativa
• Formula proposte per la formazione e
composizione delle classi e l'assegnazione dei
docenti;
• Valuta la realizzazione di quanto indicato nel
P.T.O.F.;
• Elegge il Comitato di Valutazione e individua
le Funzioni Strumentali.
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CONSIGLIO D’ISTITUTO
COMPOSIZIONE
• Il Dirigente Scolastico (membro di diritto)
Prof.ssa Maria Cristina Marzullo
• Otto Genitori (uno dei quali Presidente):
Anna Rosa BARBERIO (Pres.), Antonella
MAZZUCA, Marie Lise SUCCURRO, Daniela
MORRONE, Ivan ALESSIO, Rosa CIMINO,
Teresa IAQUINTA, Domenico TALERICO.
• Otto Docenti:
Francesca PARROTTA, Serafina AUDIA,
Antonella SCALISE, Antonio CIMINO, Teresa
MANCINA, Maria Rosa GENNARINI, Antonio
MOSCA, Giovanni FRAGALE.
• Due Personale A.T.A.
Rosario MELE, Michele BELSITO.
COMPITI
• Elabora e adotta gli indirizzi generali
(P.T.O.F.);
• delibera il Bilancio e l'impiego dei mezzi
Finanziari;
• Predispone il regolamento interno;
• Adotta il Calendario scolastico;
• Delibera in merito alle uscite scolastiche.
COMITATO PER LA VALUTAZIONE DEI DOCENTI
COMPOSIZIONE
È costituito: dal Dirigente Scolastico che
presiede, dai seguenti membri:
Ins. Maria Grazia LEVATO, Ins. Antonio
TALARICO, Prof. Antonio CIMINO, Signora Tersa
IAQUINTA, Signora Ivano ALESSIO, componente
esterno Prof.ssa (In attesa di designazione):
COMPITI
- Valuta il servizio dei docenti nell'anno di
Prova o Formazione ed anche dei docenti;
- Individua i criteri per la valorizzazione del merito.
GIUNTA ESECUTIVA
COMPOSIZIONE
• È costituita dal Dirigente Scolastico (membro
di diritto) che presiede, dal Responsabile dei
Servizi generali ed Amministrativi (membro
di diritto), dal docente Francesca PARROTTA,
dal personale ATA Michele BELSITO, dai
genitori Domenico TALERICO , Marie Lise
SUCCURRO.
COMPITI
• Prepara i lavori del Consiglio di Istituto.
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ORGANO DI GARANZIA
COMPOSIZIONE
È costituito: dal Dirigente Scolastico che
presiede, dai due docenti Antonio CIMINO e
Franca RAO e due genitori Sig. Ivano
ALESSIO e Sig. Teresa IAQUINTA.
COMPITI
• Decide in merito ai ricorsi presentati contro le
sanzioni disciplinari;
• Decide in merito ai conflitti che dovessero
insorgere circa l’applicazione del Regolamento
d’Istituto.
VVAALLIIDDIITTÀÀ AANNNNOO SSCCOOLLAASSTTIICCOO
Il D.P.R. 122/2009 Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione
degli alunni e la Circolare n.20 del 4 marzo 2011 stabilisce che ai fini della validità dell’anno
scolastico, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato per
procedere alla valutazione finale di ciascuno studente. Assentarsi per più di un quarto del monte
ore annuale personalizzato comporterà, dunque, la non ammissione agli scrutini finali e
conseguentemente la non ammissione alla classe successiva. È possibile una deroga in casi
eccezionali, debitamente documentati per:
Gravi motivi di salute adeguatamente documentati;
Terapie e/o cure programmate;
Partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni
riconosciute dal C.O.N.I.;
Adesione a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che
considerano il sabato come giorno di riposo (cfr. Legge n. 516/1988 che
recepisce l’intesa con la Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno; Legge
n. 101/1989 sulla regolazione dei rapporti tra lo Stato e l’Unione delle Comunità
Ebraiche Italiane, sulla base dell’intesa stipulata il 27 febbraio 1987);
Limitatamente agli alunni stranieri, assenze dovute a periodi di rimpatrio; per
l'applicazione della presente deroga il genitore o l'affidatario, sotto la propria
responsabilità, rilascia apposita dichiarazione ai sensi dell'art. 47 del DPR
445/2001;
Lutto dei componenti del nucleo familiare dell’allievo entro il secondo grado (si
considerano solo i periodi di assenza immediatamente successivi al lutto).
Sarà il Consiglio di classe, in ogni caso, a stabilire se i docenti hanno sufficienti elementi di
valutazione per il passaggio alla classe successiva.
CRITERI DI FORMAZIONE DELLE PRIME CLASSI
La formazione delle classi nella Scuola dell’Infanzia - Scuola Primaria - Scuola Secondaria di Primo
Grado è ispirata in primo luogo a criteri pedagogici - didattici generali.
Il Consiglio d’Istituto, sentito il Collegio Docenti, stabilisce i criteri generali di formazione delle
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sezioni/classi, basati sui principi di omogeneità tra le classi e disomogeneità all’interno di ciascuna
classe, al fine di formare gruppi classe fra loro equilibrati.
Criteri di formazione delle sezioni nella Scuola dell’Infanzia:
Compensazione tra alunni uscenti e alunni entranti fino al raggiungimento del numero legale
d’iscritti;
Equilibrio numerico tra le diverse fasce di età (anni 3 - 4 - 5);
Equilibrio numerico tra le sezioni.
Criteri di formazione delle classi prime Scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado
bilanciare gli alunni per numero, per sesso e per estrazione sociale;
tener conto delle indicazioni fornite dagli insegnanti della Scuola dell’Infanzia e della Primaria
di provenienza, relative alle competenze acquisite e alle caratteristiche relazionali evidenziate
dagli alunni;
un’apposita Commissione, formata da un insegnante per sede di servizio e dal Dirigente
scolastico suddividerà gli alunni fra le classi in base a fasce di livello;
a classi formate e a docenti assegnati, potranno essere effettuati scambi di alunni tra le classi,
previa richiesta, motivazioni e richieste dei genitori senza stravolgere i precedenti criteri;
l’inserimento degli alunni diversamente abili e degli extracomunitari deve essere effettuato
sulla base di valutazioni ponderate a prescindere dai criteri precedenti;
le classi successive alla prima rimangono, in rispetto della continuità didattica, invariate; gli
alunni ripetenti sono inseriti nelle sezioni di provenienza, compatibilmente con la disponibilità
dei posti;
l’inserimento di nuovi iscritti deve avvenire nella classe meno numerosa.
Altri criteri formazione delle classi prime Scuola Secondaria di Primo Grado
scelta della Seconda Lingua Comunitaria (Francese – Spagnolo);
gruppi di livello;
inserimento di alunni nello stesso gruppo richiesto.
PERFEZIONAMENTO DELLE DOMANDE D’ISCRIZIONE
Le domande d’iscrizione dovranno essere perfezionate, presso la Segreteria didattica di questo Istituto
con la seguente documentazione:
1. Tutti gli iscritti: - delega, da parte dei genitori, a persone di fiducia maggiorenni (massimo n° 4, di cui uno
corrispondente ad altro genitore della sezione/classe), autorizzate al ritiro degli alunni al termine delle
lezioni (alunni scuole infanzia) o in caso di uscita anticipata (alunni di tutti e tre gli ordini di scuola);
- Autorizzazione partecipazione alunni a: visite guidate, viaggi d’istruzione e attività extra – aula;
- Acquisizione del consenso della famiglia per eventuali pubblicazioni di lavori, foto e filmati.
Tali deleghe – autorizzazioni – consensi, salvo modifiche, avranno validità per la durata del ciclo
scolastico.
2. Per casi di disabilità:
- documentazione relativa alla diagnosi funzionale rilasciata dalle competenti strutture sanitarie.
3. Per casi di disturbi specifici di apprendimento (D.S.A.):
- certificazione rilasciata dalle competenti strutture sanitarie.
4. Casi genitori separati o divorziati (riferimento Legge 54 dell’8.02.2006; C.M. n.96 del
17.12.2012): - ai fini dell’iscrizione dei figli, i genitori separati o divorziati sono invitati a comunicare formalmente
alla Scuola il loro stato e a produrre, nei modi previsti dalla legge, copia stralcio della sentenza di
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separazione omologata, in particolare la parte in cui sono espresse le condizioni poste dal Giudice del
tribunale in rapporto ai figli. Se l’affidamento dei figli non è congiunto, la domanda on line dovrà
essere perfezionata, entro l’avvio del nuovo anno scolastico, con apposite dichiarazioni sottoscritte da
entrambi i genitori. Il diritto/dovere nei confronti dell’educazione dei figli decade solo nel caso in cui
il Giudice abbia disposto che un genitore è decaduto dalla potestà genitoriale. Ciò premesso, è da
ritenersi, comunque, legittima la richiesta dei genitori non affidatari circa il diritto di essere informati
sulla vita scolastica dei figli (Artt. N. 155 e n.317 C.C). Inoltre è previsto che i genitori debbano
dichiarare se concordano che la scuola effettui le comunicazioni più rilevanti, tra cui quelle relative
alla valutazione, ad entrambi i genitori o soltanto all’affidatario.
Nel caso di richiesta di rilascio del nulla-osta per l’iscrizione ad altra scuola, la stessa dovrà essere
sottoscritta da entrambi i genitori salvo che la sentenza del giudice non preveda altra soluzione.
La Scuola declina ogni responsabilità derivante dalla mancata comunicazione di tali informazioni.
5. Per casi di esonero dall’attività pratica di educazione fisica per documentati motivi di salute:
- formale richiesta dei genitori o degli esercenti la potestà genitoriale con allegata certificazione
medica.
CRITERI DI ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI ALLE CLASSI
Il Dirigente Scolastico assegnerà le classi ai docenti seguendo i seguenti criteri:
Rispetto della continuità didattica ove possibile;
Competenze professionali (titoli, specializzazione ecc.);
Anzianità di servizio;
Figure di sistema (Funzioni Strumentali, Collaborazione Dirigenza, ecc.).
RISORSE STRUTTURALI
LABORATORI E STRUTTURE DIDATTICHE
SCUOLA DELL’INFANZIA
“SAN FRANCESCO” (BACILE)
Aule didattiche n° 3
Aule gioco n° 1
Refettori n° 1
Spazi esterni non attrezzati per gli allievi n° 1
SALVATORE ROTA
Aule didattiche n° 2
Laboratori n° 1
Aule gioco n° 1
Aula recupero n° 1
Refettori n° 1
Spazi esterni non attrezzati per gli allievi n° 1
XXV APRILE
Aule didattiche n° 2
Laboratori n° 1
Aule gioco n° 1
Aula recupero n° 1
Refettori n° 1
Spazi esterni non attrezzati per gli allievi n° 1
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SCUOLA PRIMARIA
CORRADO ALVARO “ZAPPA”
Aule didattiche n° 10
Laboratori Informatico n° 1
Laboratori proiezioni n° 1
Biblioteca n° 1
Aula recupero n° 1
Refettori n° 1
Palestra n° 1
Spazi esterni non attrezzati per gli allievi n° 3
SALVATORE ROTA
Aule didattiche n° 5
Laboratori Informatico n° 1
Refettori n° 1
Spazi esterni non attrezzati per gli allievi n° 1
Refettori n° 1
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
“ GIOACCHINO DA FIORE”
Aule didattiche n° 9
Laboratori multimediale n° 1
Laboratori musicale n° 1
Biblioteca n° 1
Palestra n° 2
Spazi esterni non attrezzati per gli allievi n° 2
TEMPO - SCUOLA
SCUOLA DELL'INFANZIA
alunni: 40 ore settimanali, da lunedì a venerdì con orario giornaliero dalle ore 8.00 alle ore 16.00;
docenti: 25 ore settimanali con contemporaneità;
collaboratori scolastici: 36 ore settimanali.
SCUOLA PRIMARIA
alunni: 40 ore settimanali, da lunedì a venerdì con orario giornaliero dalle ore 8.30 alle ore 16.30 ;
docenti: 22 ore frontali settimanali + 2 di programmazione;
collaboratori scolastici: 36 ore settimanali.
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
alunni: 30 ore settimanali, da lunedì a sabato , in orario antimeridiano con orario giornaliero dalle
ore 8.10 alle ore 13.10 ;
docenti: 18 ore frontali
collaboratori scolastici: 36 ore settimanali.
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ORGANIZZAZIONE DEI TEMPI NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
I tempi della giornata, nella Scuola dell’Infanzia, sono articolati in modo flessibile, tuttavia sono
presenti sia momenti spontanei o non strutturati di esperienze-gioco che comprendono attività di
routine (ingresso, pasto, cura del corpo, riposo, ecc.) che svolgono una funzione di regolazione dei
ritmi della giornata, sia specifiche attività di apprendimento che attraverso l’azione, l’esplorazione, il
gioco e il movimento consentono il consolidamento dell’identità, lo sviluppo dell’autonomia e
l’acquisizione delle competenze nei vari campi di esperienza. ”Il tempo disteso consente al bambino
di vivere con serenità la propria giornata, di giocare, esplorare, parlare, capire, sentirsi padrone di sé e
delle attività che sperimenta e nelle quali si esercita”(Indicazioni nazionali per il Curricolo). Le
attività didattiche sono organizzate a livello di sezione, ma verranno promosse anche attività
d’intersezioni per attività comuni e trasversali ai vari campi.
GIORNATA TIPO SCUOLA DELL’INFANZIA
SOLUZIONI
ORGANIZZATIVE ATTIVITÀ PREVALENTI OBIETTIVI EDUCATIVI
8.00/9.30
Salone- sezione
Gruppo spontaneo
Accoglienza:
-giochi liberi e simbolici,
-attività d’intersezione;
-conversazione informale,
-attività grafiche libere.
Favorire:
- un sereno distacco dalla figura
genitoriale;
- interagire positivamente con compagni
e adulti;
- utilizzare in modo appropriato gli
spazi e i giochi della sezione.
9.30/10.30
Sezione, servizi igienici
Gruppo sezione.
-riordino dei giochi;
-calendario;
-presenze;
-igiene personale
-spuntino frutta.
- stabilire rapporti di condivisione con il
gruppo di appartenenza;
- effettuare esperienze spazio-
temporali;
educare a una corretta alimentazione.
10.30/12.00
Sezione, - servizi igienici
Gruppo sezione
- attività previste dal progetto
educativo - didattico;
- igiene personale.
Effettuare esperienze di:
- apprendimento - espressione creativa;
- ricerca, osservazione, esplorazione,
condivisione;
- acquisire competenze inerenti i Campi
di esperienza
- favorire l’autonomia personale e
incentivare la stima di sé.
12.00/13.00
Mensa
Gruppo sezione
- Pranzo
- Vivere il pranzo come un momento
conviviale e di benessere psicofisico;
- interiorizzare le regole dello stare a
tavola.
13.00/14.00
Aula, salone/giardino
Gruppo sezione
- Giochi liberi o guidati.
- Sviluppare la capacità di auto gestirsi
nel gioco;
-interiorizzazione di regole (autonomia
e socialità);
- socializzare e cooperare attivamente
con bambini anche di altre sezioni..
14.00/15.00 - Attività previste dal progetto
educativo – didattico
- Sviluppare la capacità del bambino di
scoprire e di conoscere attraverso la
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Sezione
creatività e l’operosità;
- acquisire competenze inerenti i Campi
di esperienza.
15.00/15.45
Sezione - servizi igienici
- Attività di riordino;
- lettura da parte dell’insegnante;
- igiene personale, merenda.
- Incentivare la collaborazione e
l’autonomia di base
15.45/16.00
Sezione - Uscita
MONTE ORE - QUADRO ORARIO SETTIMANALE DELLE DISCIPLINE
MONTE ORE DISCIPLINARE DELLA SCUOLA PRIMARIA FUNZIONANTE A TEMPO
PIENO.
ORARIO DELLE DISCIPLINE
40 (35 + 5) ore settimanali in 5 giorni
DISCIPLINE CLASSE
PRIMA
CLASSE
SECONDA
CLASSE
TERZA
CLASSE
QUARTA
CLASSE
QUINTA
ITALIANO
9
9
8
8
8
STORIA
GEOGRAFIA
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
MATEMATICA
SCIENZE
9
2
8
2
8
2
8
2
8
2
EDUCAZIONE FISICA
ARTE E IMMAGINE
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
TECNOLOGIA
MUSICA
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
INGLESE
RELIGIONE
1
2
2
2
3
2
3
2
3
2
MENSA
TOTALE
SETTIMANALE
5
40
5
40
5
40
5
40
5
40
TOTALE ANNUO
1320
1320
1320
1320
1320
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Orario settimanale delle lezioni e delle attività (inclusa l’eventuale distribuzione dei rientri
pomeridiani) e la disponibilità dei servizi di mensa, secondo quanto previsto dall’art.4 del D.P.R.
n.89/2009.
ORARIO DI FUNZIONAMENTO DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO
GRADO E MONTE ORARIO ANNUALE.
Il Regolamento sul primo ciclo dispone all’articolo 5 che l’orario annuale delle lezioni nelle scuole
che funzionano a tempo normale sia di 990 ore, corrispondente a 29 ore settimanali, più 33 ore annuali
destinate ad attività di approfondimento delle materie letterarie. Nel nostro Istituto in aggiunta
all’orario antimeridiano di 30 ore settimanali è possibile, su richiesta, seguire il corso di strumento
musicale. Le lezioni, di due ore settimanali, per ognuno dei cinque strumenti musicali che è possibile
scegliere, si svolgono di pomeriggio. Gli alunni che si avvalgono di tale opportunità hanno un monte
orario annuale di 1056 ore.
Classi
Ore settimanali
(5 ore x 6 giorni = ore 30)
Ore annuali (x 33 settimane)
1^ - 2^ - 3^ 29ore + 1 ora di Laboratorio Ore 990
Classi
con strumento musicale
Ore settimanali
(5 x 6 giorni = ore 30) + 2 ore di strumento (32 ore)
Ore annuali
(x 33 settimane)
1^ - 2^ - 3^ Ore 31 + 1 di Laboratorio (32 ore) Ore 1056
QUADRO ORARIO SETTIMANALE DELLE DISCIPLINE DELLA
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
Discipline I Anno II Anno III Anno
Italiano, storia e geografia1 9 9 9
Matematica e scienze 6 6 6
Tecnologia 2 2 2
Lingua inglese 3 3 3
Seconda lingua
comunitaria
Spagnolo o Francese
2 2 2
Arte e immagine 2 2 2
Educazione fisica 2 2 2
Musica 2 2 2 2
Religione cattolica 1 1 1
Approfondimento in
materie letterarie 1 1 1
Totale delle ore settimanali 30 30 30
1 Comprende l'insegnamento di Cittadinanza e Costituzione;
2 Le ore di musica diventano quattro se gli alunni seguono il corso di strumento musicale nelle ore
pomeridiane.
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CRITERI GENERALI ORARIO INSEGNAMENTO
SCUOLA INFANZIA E PRIMARIA
1. Evitare appesantimento dei carichi di lavoro.
2. Alternare fra servizio antimeridiano e pomeridiano tutti i docenti con cadenza settimanale.
ARTICOLAZIONE DELL’ORARIO
L’orario verrà determinato sulla base del criterio della flessibilità organizzativa e didattica per meglio
rispondere alle esigenze didattiche e alla piena e razionale utilizzazione dell’organico d’istituto.
DOCENTI SCUOLA PRIMARIA
I docenti delle classi effettueranno il seguente orario di servizio a seconda delle esigenze didattiche:
a. quattro ore di servizio giornaliere per quattro giorni;
b. sei ore di servizio giornaliere, continuative o spezzate (quattro + due) per un solo giorno alla
settimana.
I docenti specialisti di lingua inglese e religione cattolica effettueranno tre giorni di servizio in orario
antimeridiano e due giorni in orario pomeridiano alternati a tre giorni di servizio in orario
pomeridiano e a due giorni in orario antimeridiano. Per evitare che alcune discipline vengano svolte
sempre in orario antimeridiano e altre sempre in orario pomeridiano creando saturazione psicologica
negli alunni, il cambio di turno avverrà di giovedì. Scambi di turno quotidiani sono ammessi su
autorizzazione del Dirigente per motivi didattici, per consentire la partecipazione dei docenti ad
attività di aggiornamento, ad altri compiti istituzionali, uscite didattiche, attività varie e per motivi
personali.
Piano per l’utilizzazione del monte ore eccedente l’Insegnamento frontale e l’assistenza alla
mensa nella Scuola Primaria.
Visto: l’art.28 comma 5 del CCNL Comparto Scuola;
Accertato: che nelle scuole ove esiste il servizio mensa si verifica settimanalmente un monte ore
eccedente l’attività frontale di insegnamento e di assistenza alla mensa,
CONSIDERATO
1. che frequentano numerosi bambini provenienti da ambiti sociali e culturali ad elevato rischio di
dispersione scolastica;
2. che lo svantaggio e il ritardo nei processi di apprendimento può essere superato solo ed
esclusivamente con forme d’insegnamento individualizzato;
3. che l’attività di recupero costituisce un momento indispensabile di supporto a un’ attività didattica
tendente a far raggiungere agli alunni equivalenti traguardi formativi;
4. che l’offerta formativa va continuamente arricchita con progetti inerenti l’uso di nuovi linguaggi e
tecnologie informatiche e problematiche della convivenza democratica come educazione alla pace e
alla legalità, educazione ambientale, educazione stradale, salute, educazione interculturale, ecc. per
evitare l’accumulo di ulteriori forme di svantaggio culturale;
5. che bisogna garantire attività alternative alla Religione Cattolica ai bambini che non si avvalgono di
tale insegnamento;
6. che i plessi sono stati attrezzati con laboratori d’informatica e di multimedialità:
Visto: l’art.1 comma 72 della legge 23 dicembre 1996 n.662 Contratto Decentrato sull’utilizzazione
degli insegnanti delle primarie nella sostituzione del personale assente per periodi non superiori a
cinque giorni, che prevede la possibilità di programmare al massimo centodieci ore annue per classe
per l’attività di recupero
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SI STABILISCE
che l’assembramento delle ore di compresenza vengano organizzate in blocchi di sostituzione di
quattro ore da distribuire più o meno equamente nel turno antimeridiano e pomeridiano di tutti i giorni
in cui si svolge attività didattica;
che le due ore di compresenza di ciascun insegnante vengano utilizzate:
A. in via prioritaria per la sostituzione dei docenti assenti;
B. successivamente per attività:
1) di recupero e sostegno nella propria classe, a favore di alunni o gruppi di alunni che presentano
difficoltà di ogni genere nei processi di apprendimento;
2) di arricchimento dell’offerta formativa per l’acquisizione di nuovi linguaggi (massmediali ed
informatici, ecc.) o per il raggiungimento di obiettivi inerenti ai progetti di educazione alla pace, alla
legalità, educazione ambientale, stradale, salute, interculturale, intese come prevenzione all’accumulo
di ulteriori forme di svantaggio;
Le ore di contemporaneità per la presenza in classe dell'insegnante di religione e di lingua straniera,
vanno dedicate in via prioritaria alla sostituzione dei docenti assenti per un periodo non superiore a
cinque giorni, in ausilio al blocco delle ore di compresenza; laddove si verifichi la presenza di alunni
che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica vanno organizzate attività alternative,
programmate e documentate.
ATTIVITÀ ALTERNATIVA ALL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE
CATTOLICA NELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Le famiglie, al momento dell’iscrizione, sono chiamate a decidere se avvalersi o non avvalersi
dell’insegnamento della religione cattolica. Gli alunni che non fruiscono di tale insegnamento
dovranno seguire le attività didattiche in una classe parallela.
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I C “Gioacchino da Fiore” San Giovanni in Fiore (CS) – Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019
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CONTESTO SOCIO - CULTURALE - AMBIENTALE
L’istituto comprensivo “Gioacchino da Fiore” è frequentato da alunni provenienti dalle diverse
frazioni del comune e dai paesi viciniori in quanto opera in un territorio cerniera posto tra due
differenti realtà: quella silana e quella del marchesato. Tale posizione geografica non ha ostacolato lo
strutturarsi di stabili relazioni nel bacino, tanto che ai comuni di Savelli, Castelsilano, Cerenzia,
Caccuri, San Giovanni in Fiore ha sempre offerto servizi e opportunità culturali.
Il paese è dotato di servizi primari ma è ancora carente di strutture produttive, di centri d’aggregazione
culturale, di centri sportivi, di spazi verdi e presenta i seguenti fenomeni e fattori di disagio:
- aumento del fenomeno della disoccupazione e della povertà;
- una crescente diffusione della droga e dell’alcolismo tra i giovani;
- tendenza a privilegiare gli aspetti consumistici e competitivi dell’esistenza, mettendo in secondo
luogo la sfera della socializzazione, dell’affettività, della solidarietà, dello scambio e del dialogo;
- tendenza a esasperare il senso di appartenenza al gruppo familiare, al gruppo sociale, al partito
politico con riduzione della dimensione dei rapporti con gli altri a una “socializzazione ridotta”, non
aperta alla variabilità sociale presente nel territorio;
- tendenza da parte delle famiglie a sfuggire alle proprie responsabilità educative delegando il compito
di formazione esclusivamente alla Scuola e ai mass-media;
- tendenza a conflittualizzare i rapporti con la Scuola e l’Ente Locale senza cercare metodi
responsabili e democratici di risoluzione dei problemi;
- storica mancanza di senso pubblico e conseguente esaltazione degli interessi privati;
- massima sfiducia nelle istituzioni a causa dell’assenza di rapporto con i cittadini e della non adeguata
qualità dei servizi erogati;
- assenza di rispetto di alcune regole fondamentali della convivenza democratica;
- assenza di rispetto delle regole di salvaguardia dell’ambiente;
- assenza di rispetto delle regole della circolazione stradale.
Come riflesso di questi fenomeni si evidenziano negli alunni che frequentano la Scuola:
- una caduta di comportamenti improntati alla logica dei valori della solidarietà, dello scambio, del
dialogo, della relazionalità;
- una parziale demotivazione verso le attività scolastiche;
- un privilegiare attività di ricezione, senza peraltro possedere strumenti critici di decodifica, di
messaggi trasmessi dalla televisione;
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- un privilegiare attività con strumenti informatici, usati non per i loro aspetti educativi, ma per gli
aspetti ricreativi e ludici;
- una scarsa attività motoria ed espressiva;
- una ristretta vita di relazione degli alunni condizionata dall’assenza di scambi sociali tra i nuclei
abitativi dei quartieri compensata parzialmente dalla partecipazione ad alcune attività sportive
ed extrascolastiche organizzate da privati ed associazioni varie;
- una marginale presa di coscienza della realtà nonostante i rilevanti problemi del nostro tempo;
- una eccessiva e passiva fruizione di messaggi visivi;
- la presenza di alcuni comportamenti imitativi di modelli imposti dai mass-media;
- una scarsa abitudine allo studio e all’approfondimento;
- un non elevato livello di motivazione alla lettura,
- elevate difficoltà ad esprimere il proprio pensiero;
- assidua frequenza delle sale giochi;
- comportamenti non conformi al rispetto delle principali regole stradali;
- assenza di rispetto per le cose pubbliche e per l’ambiente.
Partendo da quest’analisi del contesto sociale, economico, culturale e dalla condizione degli alunni nel
nostro territorio, il Collegio dei Docenti individua i seguenti bisogni di formazione:
- bisogni d’interiorizzazione di regole della convivenza democratica per instaurare rapporti corretti tra
alunni di estrazione sociale diversa, provenienti da quartieri diversi o di altra nazionalità;
- bisogno di un adeguato sviluppo psico-motorio, considerato come fattore fondamentale per la futura
personalità dell’alunno;
- bisogno di un equilibrato controllo delle emozioni e di un’ordinata espansione dei sentimenti;
- bisogno di interiorizzazione di regole e comportamenti sociali che consentano di interagire nelle
relazioni extrafamiliari al fine di instaurare comportamenti corretti e rapporti umani centrati sulla
solidarietà e cooperazione;
- bisogno di un’adeguata competenza linguistica funzionale alla produzione e comprensione di testi di
varie tipologie;
- bisogno d’interventi educativi e cognitivi personalizzati, utili a stimolare apprendimenti espressivi
per superare gli svantaggi sul piano culturale.
Prendendo coscienza di questa realtà, la scuola ha il compito di responsabilizzare gli alunni e
sviluppare in loro tutte quelle capacità morali, logiche, espressive, sensoriali e motorie che sono.
strumenti indispensabili per crescere come persone umane, in grado di capire se stessi e la realtà
circostante. La nostra scuola intende, pertanto, dare risposta a questi bisogni di formazione attraverso
la programmazione e l’attuazione del curricolo obbligatorio, del curricolo opzionale e di una serie di
progetti specifici. Per questi motivi l’Istituto, partendo dalle attitudini e preferenze di ciascun alunno,
mira a dare ai ragazzi una forte preparazione di base, trascrivibile in altri settori e situazioni. L’Istituto
si impegna a svolgere un’azione orientativa corretta, programmando una serie di attività e d’interventi
concreti e adatti allo scopo e principalmente diffondendo “La nuova cultura del lavoro”, basata sulla
conoscenza e valorizzazione delle risorse del territorio.
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LA SCUOLA NEL NUOVO SCENARIO
Orientamenti culturali e pedagogici
Oggi la scuola è chiamata a elaborare un “nuovo umanesimo” all’altezza delle sfide che le
trasformazioni della società, nell’epoca attuale, ci presentano. L’insieme dei fenomeni che
comunemente chiamiamo “globalizzazione” ci obbliga a ripensare la natura delle relazioni tra i singoli
esseri umani e la totalità del pianeta e a impostare un modello di insegnamento e di educazione che fin
dalla scuola dell’infanzia e del primo ciclo, possa
contribuire a formare i “nuovi cittadini dell’era
planetaria”.
Fino a qualche decennio fa era plausibile pensare
che il “sapere essenziale”, quello necessario a
formare dei buoni cittadini, si potesse e si dovesse
apprendere a scuola. Allo stato attuale questa idea
risulta insostenibile: l’apprendimento scolastico è
solo una delle tante esperienze di formazione che
i bambini e gli adolescenti vivono. Le nuove
generazioni, oggi, sono sottoposte in tutti i loro
ambienti di vita a un autentico bombardamento di
stimoli e di esperienze che possono essere positivi
ma anche negativi. Il compito strategico della
scuola è quello di promuovere negli studenti la
capacità di dare senso alla varietà delle loro esperienze, di aiutarli a filtrare e a interconnettere le loro
esperienze cognitive che se lasciate a se stesse, risulterebbero frammentarie e dispersive.
Inoltre l’orizzonte territoriale della scuola si allarga. Ogni territorio è un microcosmo che su scala
locale riproduce opportunità, interazioni, convivenze globali. Nel suo itinerario formativo ed
esistenziale lo studente si trova a interagire con culture diverse, senza avere tuttavia strumenti adatti
per comprenderle e metterle in relazione con la propria. Alla scuola spetta il compito di fornire
strumenti adeguati affinché ogni persona sviluppi un’identità consapevole, aperta verso gli altri,
rispettosa dell’uguaglianza nel riconoscimento delle differenze.
La società attuale si caratterizza per la diffusione di moderne tecnologie di informazione e di
comunicazione che se da un lato costituiscono una grande opportunità di apprendimento, dall’altro
rischiano di introdurre anche serie penalizzazioni nella possibilità di espressione, a chi non ha ancora
accesso a tali strumenti. Anche le relazioni tra il sistema formativo e il mondo del lavoro stanno
rapidamente cambiando. Sempre più spesso le persone si trovano a dover riorganizzare e reinventare i
propri saperi, le proprie competenze e persino il proprio lavoro. Le tecniche e le competenze
diventano obsolete nel volgere di pochi anni. Per questo la Scuola non deve inseguire lo sviluppo di
tecniche e competenze legate alle esigenze del “qui” e dell’“ora”. Deve piuttosto aiutare gli studenti a
costruirsi delle mappe cognitive sempre modificabili, che corrispondono a un modello del sapere
aperto alla discontinuità e favorire l’acquisizione di strumenti di pensiero necessari per continuare ad
apprendere durante tutto il corso della vita, affinché possano affrontare positivamente l’incertezza e la
mutevolezza degli scenari presenti e futuri.
I C “Gioacchino da Fiore” San Giovanni in Fiore (CS) – Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019
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Per far fronte a queste sfide della società attuale, è necessario favorire, parafrasando Montagne, lo
sviluppo di” teste ben fatte e non di teste ben piene”, capaci di affrontare positivamente la rapida e
spesso imprevedibile evoluzione delle conoscenze.
Per il raggiungimento di tali obiettivi, la scuola deve partire dall’unicità e dalla singolarità
dell’identità culturale di ogni studente. La presenza di bambini e di adolescenti con radici culturali
diverse deve trasformarsi in un’opportunità per tutti. La finalità è la formazione di cittadini italiani che
siano allo stesso tempo cittadini dell’Europa e del mondo.
FINALITÀ E OBIETTIVI GENERALI
DEL PROCESSO FORMATIVO La scuola pubblica italiana per dettato costituzionale deve assicurare a tutti i cittadini un’istruzione
scolastica obbligatoria di almeno otto anni, successivamente elevati a dieci e concorrere, insieme alle
altre istituzioni, alla formazione della persona, promuovendo e sostenendo i “capaci e meritevoli”.
Per garantire a tutti i cittadini italiani l’unitarietà del sistema, lo Stato stabilisce le norme generali a
cui devono attenersi tutte le scuole pubbliche. Tali norme comprendono: la fissazione degli obiettivi di
apprendimento, le discipline d’insegnamento e gli orari obbligatori, gli standard relativi alla qualità
del servizio e i sistemi di valutazione e controllo del servizio stesso.
L’Italia recepisce come obiettivo generale del processo formativo del sistema pubblico d’istruzione il
conseguimento delle seguenti competenze - chiave per l’apprendimento permanente definite dal
Parlamento europeo con Raccomandazione del 18 dicembre 2006:
- La comunicazione nella madrelingua;
- La comunicazione nelle lingue straniere;
- La competenza matematica e competenze nei campi scientifici e tecnologici;
- La competenza digitale;
- Imparare a imparare;
- Le competenze sociali e civiche;
- Il senso d’iniziativa e l’imprenditorialità;
- Consapevolezza ed espressione culturale.
Per raggiungere tali competenze gli Stati aderenti all’Unione Europei non sono tenuti ad adottare
ordinamenti e curricoli scolastici conformi a uno stesso modello, al contrario possono seguire
contenuti e metodi d’insegnamento differenziati, purché mirino al conseguimento delle stesse
competenze generali.
In Italia la generalizzazione degli Istituti Comprensivi, che riuniscono Scuola d’Infanzia, Primaria e
Secondaria di Primo Grado, crea le condizioni per favorire una scuola unitaria di base che prenda in
carico i bambini dall’età dei tre anni e li guidi fino al termine del primo ciclo d’istruzione.
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ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO
L’autonomia riconosciuta alle istituzioni scolastiche comporta un maggiore potere progettuale delle
scuole che si esprime nel Piano dell’Offerta Formativa che comprende il curricolo di istituto che è
espressione della libertà d’insegnamento e, al tempo stesso, è come un vestito su misura della scuola
ed è tanto più apprezzabile quanto meglio sa fornire risposte concrete, non generiche, alle esigenze
riscontrabili nella realtà in cui si opera. Le Indicazioni Nazionali costituiscono il quadro di
riferimento per la progettazione curricolare affidata alle scuole.
IL CURRICOLO VERTICALE
Il curricolo organizza e descrive l’intero percorso formativo che uno studente compie, dalla scuola
dell'infanzia alla scuola secondaria, nel quale si intrecciano e si fondono i processi cognitivi e quelli
relazionali. La costruzione del curricolo non deve risolversi in un’opera di assemblaggio di parti
diverse (le discipline) ma deve tendere a una visione unitaria del processo formativo. In tal senso
bisogna promuovere attività significative nelle quali gli strumenti e i metodi caratteristici delle
discipline si confrontano e si intrecciano tra loro.
I C “Gioacchino da Fiore” San Giovanni in Fiore (CS) – Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019
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L’unitarietà del percorso non dimentica la peculiarità dei diversi momenti evolutivi che vedono un
progressivo passaggio dall’imparare-facendo, alla capacità sempre maggiore di riflettere e
formalizzare l’esperienza, attraverso la ri-costruzione degli strumenti culturali e la capacità di
utilizzarli consapevolmente come chiavi di lettura della realtà.
Gli itinerari dell’istruzione, che sono finalizzati all’alfabetizzazione (linguistico – espressivo -
artistica, geostorico - sociale, matematico – scientifico - tecnologica), sono inscindibilmente intrecciati
con quelli della relazione, che riguardano l’interazione emotivo - affettiva, la comunicazione sociale e
i vissuti valoriali che si generano nella vita della scuola.
La continuità nasce dall’esigenza primaria di garantire il diritto dell’alunno a un percorso formativo
organico e completo, che promuova uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto il quale,
pur nei cambiamenti evolutivi e nelle diverse istituzioni scolastiche, costruisce la sua identità.
L’itinerario scolastico dai tre ai quattordici anni, pur abbracciando tre tipologie di scuola con
caratteristiche diverse, è progressivo e continuo.
Coerentemente con le “Indicazioni Nazionali per il curricolo”, il nostro Istituto si pone l’obiettivo
primario di perseguire, accanto alla continuità orizzontale, anche quella verticale.
Per quanto riguarda le competenze, si fissano dei “traguardi di sviluppo” che scandiscono i tre
principali snodi del percorso curricolare : termine della scuola dell’infanzia, termine della scuola
primaria, termine della scuola secondaria di primo grado. Tali traguardi sono considerati dei
riferimenti per l’insegnante, delle direzioni verso le quali finalizzare l’azione didattica e nella scuola
del primo ciclo costituiscono criteri per la valutazione delle competenze attese.
Gli obiettivi di apprendimento sono definiti in relazione a periodi didattici lunghi: l’intero triennio
della scuola dell’infanzia, l’intero quinquennio della scuola primaria, l’intero triennio della scuola
secondaria di primo grado. Nella scuola primaria gli obiettivi di italiano, lingua inglese e seconda
lingua comunitaria, storia, geografia, matematica e scienze sono indicati anche al termine della terza
classe.
LA SCUOLA DELL’INFANZIA
La Scuola dell’Infanzia si rivolge a tutte le bambine e i bambini dai 3 ai 6 anni di età ed è la risposta al
loro diritto all’educazione e alla cura, in coerenza con i principi di pluralismo culturale e istituzionale
presenti nella Costituzione della Repubblica, nella Convenzione sui diritti dell’infanzia e
dell’adolescenza e nei documenti dell’Unione Europea.
L’organizzazione del Curricolo per Campi di Esperienza consente di mettere al centro del progetto
educativo le azioni, la corporeità, la percezione, gli occhi, le mani dei bambini.
Ogni Campo delinea una mappa di linguaggi, alfabeti, saperi, in forma di traguardi di sviluppo e di
obiettivi, che poi troveranno una loro evoluzione nel passaggio alla Scuola Primaria.
Essa si pone la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della
competenza e della cittadinanza.
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Sviluppare l’identità significa imparare a stare bene e a sentirsi sicuri nell’affrontare nuove
esperienze in un ambiente sociale allargato. Vuol dire imparare a conoscersi e a sentirsi
riconosciuti come persona unica e irripetibile, ma vuol dire anche sperimentare diversi ruoli e
diverse forme di identità: figlio, alunno, compagno, maschio o femmina, abitante di un
territorio, appartenente a una comunità sempre più ampia e plurale.
Sviluppare l’autonomia significa partecipare alle attività nei diversi contesti, avere fiducia in
sé e fidarsi degli altri, saper esprimere insoddisfazione e frustrazione elaborando
progressivamente risposte strategie, provare piacere nel fare da sé e saper chiedere aiuto,
esprimere con diversi linguaggi i sentimenti e le emozioni, esplorare la realtà e comprendere le
regole della vita quotidiana, (partecipare alle negoziazioni e alle decisioni motivando le
proprie opinioni, le proprie scelte e i propri comportamenti), assumere atteggiamenti sempre
più responsabili.
Sviluppare la competenza significa imparare a riflettere sull’esperienza attraverso
l’esplorazione, l’osservazione e il confronto, descrivere la propria esperienza e tradurla in
tracce personali e condivise, rievocando, narrando e rappresentando fatti significativi,
sviluppare l’attitudine a fare domande, riflettere, negoziare i significati.
Sviluppare il senso della cittadinanza significa scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di
gestire i contrasti attraverso regole condivise, che si definiscono attraverso le relazioni, il
dialogo, l’espressione del proprio pensiero, l’attenzione al punto di vista dell’altro, il primo
riconoscimento dei diritti e dei doveri; significa porre le fondamenta di un comportamento
democratico, eticamente orientato, aperto al futuro e rispettoso del rapporto uomo-natura.
I CAMPI DI ESPERIENZA
IL SE' E L'ALTRO
IL CORPO E IL MOVIMENTO
IMMAGINI, SUONI, COLORI
I DISCORSI E LE PAROLE
LA CONOSCENZA DEL MONDO
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LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO
Il primo ciclo d’istruzione comprende la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado.
Ricopre un arco di tempo nel quale si acquisiscono gradualmente le competenze indispensabili per
continuare ad apprendere a scuola e lungo l’intero arco della vita.
La funzione del primo ciclo è promuovere il pieno sviluppo della persona in tre fondamentali
direzioni:
IL SENSO DELL’ESPERIENZA
La scuola fornisce all’alunno le occasioni per capire se stesso, per prendere consapevolezza
delle sue potenzialità e risorse, per progettare percorsi esperienziali e verificare gli esiti
conseguiti in relazione alle attese.
La scuola favorisce lo sviluppo delle capacità necessarie per imparare a leggere le proprie
emozioni e a gestirle.
Promuove inoltre quel primario senso di responsabilità che si traduce nel fare bene il proprio
lavoro e nel portarlo a termine, nell’avere cura di sé, degli oggetti, degli ambienti che si
frequentano, sia naturali sia sociali.
Sollecita gli alunni a un’attenta riflessione sui comportamenti di gruppo, al fine di individuare
quegli atteggiamenti che violano la dignità della persona e il rispetto reciproco.
Facilita le condizioni di fruizione e produzione della comunicazione tra coetanei e dei
messaggi provenienti dalla società nelle loro molteplici forme.
Crea contesti in cui gli alunni sono indotti a riflettere per comprende la realtà e se stessi,
diventano consapevoli che il proprio corpo è un bene da rispettare e da tutelare, trovano stimoli
al pensare analitico e critico, coltivano la fantasia e il pensiero divergente, si confrontano per
ricercare significati ed elaborare mappe cognitive.
L’ALFABETIZZAZIONE CULTURALE
Il compito specifico del primo ciclo è quello di promuovere l’alfabetizzazione di base
attraverso l’acquisizione dei linguaggi simbolici che costituiscono la struttura della nostra
cultura, in un orizzonte allargato alle altre culture con cui conviviamo.
La scuola primaria mira all’acquisizione degli apprendimenti di base come primo esercizio
dei diritti costituzionali.
Ai bambini e alle bambine che la frequentano va offerta l’opportunità di sviluppare le
dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e religiose, e di acquisire i
saperi irrinunciabili.
Si pone come scuola formativa che, attraverso gli alfabeti delle discipline, permette di
esercitare differenti potenzialità di pensiero, ponendo così le premesse per lo sviluppo del
pensiero riflessivo e critico.
La scuola secondaria di primo grado realizza l’accesso alle discipline viste come chiavi
interpretative disponibili a ogni possibile utilizzazione
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Promuove competenze ampie e trasversali per la piena realizzazione personale e per la
partecipazione attiva alla vita sociale.
LA CITTADINANZA
E’ compito peculiare di questo ciclo scolastico porre le basi per l’esercizio della cittadinanza
attiva, potenziando e ampliando gli apprendimenti promossi nella scuola dell’infanzia.
L’educazione alla cittadinanza viene promossa attraverso esperienze significative che
consentano di apprendere il concreto prendersi cura di se stessi, degli altri e dell’ambiente e
che favoriscono forme di cooperazione e di solidarietà.
Obiettivi irrinunciabili dell’educazione alla cittadinanza sono la costruzione del senso di
legalità e lo sviluppo di un’etica della responsabilità.
E’ compito ineludibile del primo ciclo, garantire un adeguato livello di uso e di controllo della
lingua italiana, in rapporto di complementarità con le lingue comunitarie.
Educazione
Fisica
LE DISCIPLINE
Musica
Arte e
Immagine
Tecnologia
Italiano
Storia
Matematica
Lingua Inglese e
Seconda Lingua
comunitaria
Scienze
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IILL CCUURRRRIICCOOLLOO VVEERRTTIICCAALLEE
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
ITALIANO
SCUOLA
DELL’INFANZIA
(alla fine del 3° anno)
SCUOLA PRIMARIA
(alla fine del 5° anno)
SCUOLA SECONDARIA
DI I° GRADO
(alla fine del 3° anno)
Ascolta e comprende parole e
discorsi, narrazioni e letture di
storie. Ascolta gli altri e dà
spiegazioni del proprio
comportamento e del proprio
punto di vista. Sviluppa la
padronanza d’uso della lingua
italiana e arricchisce e precisa
il proprio lessico.
Sviluppa fiducia e motivazione
nell’esprimere e comunicare
agli altri le proprie emozioni, le
proprie domande, i propri
ragionamenti e i propri pensieri
attraverso il linguaggio
verbale, utilizzandolo in modo
differenziato e appropriato
nelle diverse attività. Usa il
linguaggio per progettare le
attività e definire le regole.
Formula ipotesi sulla lingua
scritta e sperimenta le prime
forme di comunicazione
attraverso la scrittura, anche
utilizzando le tecnologie.
Riflette sulla lingua, confronta
lingue diverse, riconosce,
apprezza e sperimenta la
pluralità linguistica e il
linguaggio poetico. Sperimenta
rime, filastrocche,
drammatizzazioni; inventa
nuove parole, cerca
somiglianze e analogie tra i
suoni e
i significati.
Legge testi di vario genere in
modo espressivo e scorrevole,
sia a voce alta sia in lettura
silenziosa e autonoma.
Comprende testi di tipo
diverso, individuando il senso
globale e/o le informazioni
principali.
Produce testi di vario genere e
sa rielaborarli utilizzando le
varie tecniche linguistiche.
Sviluppa abilità funzionali allo
studio, seguendo uno schema
prestabilito, acquisendo un
primo nucleo di terminologia
specifica.
Svolge attività di riflessione
linguistica su ciò che si ascolta
o si legge, rispettando le
fondamentali strutture
ortografiche, grammaticali e
sintattiche.
E’ consapevole che nella
comunicazione sono usate
varietà diverse di lingua e
lingue differenti
(plurilinguismo).
Partecipa a scambi
comunicativi (conversazione,
discussione di classe o di
gruppo) con compagni e
insegnanti rispettando il turno e
formulando messaggi chiari e
pertinenti, in un registro il più
possibile adeguato alla
situazione.
Legge in modo consapevole
testi letterari di vario tipo.
Ascolta e comprende testi di
vario tipo, sa riconoscere
caratteristiche di genere e
nuclei tematici, sa rielaborare i
contenuti proposti.
Produce testi corretti a seconda
degli scopi e dei destinatari
utilizzando un lessico
appropriato e ricco.
Sviluppa un personale e
autonomo metodo di studio
utilizzando fonti e linguaggi
diversi. Riorganizza le
informazioni raccolte in
appunti, schemi, cartelloni,
tabelle, presentazioni al
computer.
Riconosce e utilizza le strutture
linguistiche.
Riflette sulla storia della
lingua.
Comunica nella lingua orale
esperienze e opinioni personali,
contenuti di studio utilizzando
registri informali e formali in
base alla situazione
comunicativa e agli
interlocutori.
Comprende ed usa in modo
appropriato le parole del
vocabolario di base.
I C “Gioacchino da Fiore” San Giovanni in Fiore (CS) – Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019
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TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
LINGUE COMUNITARIE
INGLESE
SCUOLA
DELL’INFANZIA
(alla fine del 3° anno)
SCUOLA PRIMARIA
(alla fine del 5° anno) LIVELLO A1 QCER (Quadro
Comune
Europeo di Riferimento)
SCUOLA SECONDARIA DI
I° GRADO
(alla fine del 3° anno) LIVELLO A2 QCER (Quadro
Comune
Europeo di Riferimento)
Comprende brevi e semplici
messaggi orali relativi ad
ambiti familiari.
Comprende e sostiene una
elementare produzione scritta
su aspetti del proprio ambiente,
del proprio vissuto e su
elementi che si riferiscono a
bisogni immediati.
Interagisce nel gioco;
comunica in modo
comprensibile, utilizzando
espressioni e frasi
memorizzate.
Scambia informazioni semplici
e di routine.
Svolge i compiti secondo le
indicazioni date in lingua
straniera dall’insegnante.
Stabilisce relazioni tra elementi
linguistici e culturali
appartenenti alla lingua
materna e alla lingua straniera.
Comprende i punti essenziali di
messaggi chiari in lingua
standard su argomenti familiari
che affronta normalmente a
scuola e nel tempo libero.
Comprende il senso generale di
una comunicazione scritta.
Ricava l’idea centrale di un
testo.
E’ in grado di trovare
informazioni specifiche in un
testo.
Riferisce un fatto noto.
Legge testi informativi e
ascolta spiegazioni attinenti a
contenuti di altre discipline.
In contesti che gli sono
familiari conversa con uno o
più interlocutori, esponendo
avvenimenti ed esperienze di
carattere personale e familiare.
Nella conversazione
comprende i punti chiave del
racconto ed espone le proprie
idee in modo autonomo, anche
se con qualche difficoltà
espositiva.
Scrive comunicazioni di vario
genere.
È in grado di scrivere una serie
di semplici espressioni e frasi
legate da connettori relative ad
aspetti di vita quotidiana.
Riflette sulle diverse culture
dei paesi anglosassoni e ne
accetta il confronto con la
propria.
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TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
LINGUE COMUNITARIE FRANCESE / SPAGNOLO (seconda lingua straniera)
LIVELLO A1 QCER (Quadro Comune Europeo di Riferimento)
SSCCUUOOLLAA SSEECCOONNDDAARRIIAA DDII 11°° GGRRAADDOO
((aallllaa ffiinnee ddeell 33°° aannnnoo))
Affronta situazioni familiari per soddisfare bisogni di tipo concreto e riesce a comprendere frasi ed
espressioni di uso frequente relative ad ambiti d’immediata rilevanza.
Comunica, sia oralmente, sia per iscritto, in attività che richiedono uno scambio di informazioni
semplice e diretto su argomenti familiari e abituali, anche se con eventuali difficoltà espositive.
Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio
ambiente.
Comprende il significato globale di un semplice testo, estrapolando, dallo stesso, anche
informazioni più specifiche.
Svolge le consegne secondo le indicazioni date in lingua straniera.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
ARTE E IMMAGINE
SCUOLA DELL’INFANZIA
(alla fine del 3° anno) SCUOLA PRIMARIA
(alla fine del 5° anno)
SCUOLA SECONDARIA DI
I° GRADO
(alla fine del 3° anno)
Esercita le potenzialità
sensoriali, conoscitive,
relazionali, ritmiche ed
espressive. Inventa storie e sa
esprimerle attraverso la
drammatizzazione, il disegno,
la pittura e altre attività
manipolative; utilizza materiali
e strumenti, tecniche espressive
e creative; esplora le
potenzialità offerte dalle
tecnologie.
Segue con curiosità e piacere
spettacoli di vario tipo (teatrali,
musicali, visivi, di
animazione…); sviluppa
interesse per l’ascolto della
musica e per la fruizione di
opere d’arte. Assume ed
interpreta consapevolmente
diversi ruoli (gioco dei
travestimenti, teatro
dei burattini).
Incontra diverse espressioni di
arte visiva e plastica presenti
nel territorio per scoprire quali
corrispondono ai propri gusti.
Utilizza gli elementi
grammaticali di base del
linguaggio visuale per
osservare, descrivere e leggere
immagini.
Produce e rielabora in modo
creativo le immagini attraverso
molteplici tecniche.
Legge gli aspetti formali di
alcune opere d’arte e ne
apprezza la valenza estetica.
Conosce i principali beni
artistico culturali presenti sul
territorio e manifesta
sensibilità e rispetto per la loro
salvaguardia.
Padroneggia gli elementi
principali del linguaggio
visivo, legge e comprende i
significati di immagini statiche
e in movimento.
Legge le opere più significative
nell’arte antica, medioevale,
moderna e contemporanea
sapendole collocare nei
rispettivi contesti storici e
ambientali.
Sperimenta in modo creativo le
esperienze artistiche delle
avanguardie del Novecento.
Produce elaborati grafici
pittorici o plastici esprimendo
valori condivisi e universali.
Sa utilizzare tecniche e
materiali per esprimere
sentimenti e sensazioni
personali.
Comprende l’importanza del
patrimonio artistico.
Comprende analogie e
differenze nello studio di opere
e autori.
I C “Gioacchino da Fiore” San Giovanni in Fiore (CS) – Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019
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TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
MUSICA
SSCCUUOOLLAA DDEELLLL’’IINNFFAANNZZIIAA
((aallllaa ffiinnee ddeell 33°° aannnnoo)) SSCCUUOOLLAA PPRRIIMMAARRIIAA
((aallllaa ffiinnee ddeell 55°° aannnnoo))
SSCCUUOOLLAA SSEECCOONNDDAARRIIAA DDII
II°° GGRRAADDOO
((aallllaa ffiinnee ddeell 33°° aannnnoo))
Rappresenta graficamente
semplici eventi sonori.
Riconosce le possibilità sonore
del proprio corpo.
Conosce lo strumentario
didattico.
Impara a conoscere le
potenzialità della
propria voce, il corpo, gli
oggetti nella percezione e
produzione musicale.
Segue con curiosità e piacere
spettacoli di vario tipo (teatrali,
musicali, visivi, di
animazione…); sviluppa
interesse per l’ascolto della
musica e per la fruizione di
opere d’arte.
Sperimenta e combina elementi
musicali di base, producendo
semplici sequenze sonoro
musicali.
Esplora i primi alfabeti
musicali, utilizzando anche i
simboli di una notazione
informale per codificare i suoni
percepiti e riprodurli.
Esplora e discrimina gli eventi
sonori in riferimento alla loro
fonte.
Gestisce diverse possibilità
espressive della voce, di
oggetti sonori e strumenti
musicali, imparando ad
ascoltare se stesso e gli altri: fa
uso di forme di notazione
convenzionale e non.
Produce combinazioni
timbriche, ritmiche e
melodiche applicando schemi
elementari; le esegue con il
corpo, la voce e gli strumenti.
Improvvisa liberamente ed in
modo creativo, imparando
gradualmente ad utilizzare
suoni e silenzi.
Esegue, da solo e in gruppo,
semplici brani strumentali e
vocali appartenenti a generi e
culture differenti didattici o
auto-costruiti.
È in grado di riconoscere i
caratteri principali dei brani
musicali.
Ascolta e riconosce brani
musicali di diverso genere.
Partecipa in modo attivo alla
realizzazione di esperienze
musicali attraverso
l’esecuzione e l’interpretazione
di brani strumentali
e vocali appartenenti a generi e
culture differenti.
Usa diversi sistemi di
notazione funzionali alla
lettura, all’analisi ed alla
produzione di brani musicali.
E’ in grado di ideare e
realizzare, anche attraverso
l’improvvisazione o
partecipando a processi di
elaborazione collettiva,
messaggi musicali e
multimediali, nel confronto
critico con modelli
appartenenti al patrimonio
musicale, utilizzando anche
sistemi informatici.
Comprende e valuta eventi,
materiali, opere musicali
riconoscendone i significati,
anche in relazione alla propria
esperienza musicale ed ai
diversi contesti storico
culturali.
Integra con altri saperi e altre
pratiche
artistiche le proprie esperienze
musicali, servendosi anche di
appropriati codici e sistemi di
codifica.
I C “Gioacchino da Fiore” San Giovanni in Fiore (CS) – Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019
44
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
EDUCAZIONE FISICA
SSCCUUOOLLAA DDEELLLL’’IINNFFAANNZZIIAA
((aallllaa ffiinnee ddeell 33°° aannnnoo)) SSCCUUOOLLAA PPRRIIMMAARRIIAA
((aallllaa ffiinnee ddeell 55°° aannnnoo))
SSCCUUOOLLAA SSEECCOONNDDAARRIIAA DDII
II°° GGRRAADDOO
((aallllaa ffiinnee ddeell 33°° aannnnoo))
Possiede una buona autonomia
personale nell’alimentarsi e nel
vestirsi; riconosce i segnali del
corpo e attraverso la
valutazione
dell’adulto arriva pian piano
alla conoscenza propria
posturale; sa che cosa fa bene e
che cosa fa male.
Conosce il proprio corpo, le
differenze sessuali e di
sviluppo e consegue pratiche
corrette di cura di sé, di igiene
e di sana alimentazione.
Prova piacere nel movimento e
in diverse forme di attività e di
destrezza quali correre,
stare in equilibrio, coordinarsi
in altri giochi individuali e di
gruppo che richiedono l’uso di
attrezzi e il rispetto di regole
all’interno della scuola e
all’aperto.
Inizia a controllare la forza del
corpo, a valutare il rischio, a
coordinarsi con gli altri.
Esercita le potenzialità
sensoriali, conoscitive,
relazionali, ritmiche ed
espressive del corpo.
Conosce le diverse parti del
corpo e rappresenta il corpo in
stasi e in movimento.
Acquisisce consapevolezza di
sé attraverso la percezione del
proprio corpo e la padronanza
degli schemi motori e
posturali, sapendosi adattare
alle variabili spaziali e
temporali.
Utilizza il linguaggio corporeo
e motorio per comunicare ed
esprimere i propri stati
d’animo, anche attraverso la
drammatizzazione e le
esperienze ritmico - musicali.
Sperimenta una pluralità di
esperienze che permettono di
conoscere e apprezzare
molteplici discipline sportive.
Si muove nell’ambiente di vita
e di scuola rispettando alcuni
criteri di sicurezza per sé e per
gli altri.
Riconosce alcuni essenziali
principi relativi al proprio
benessere psicofisico legati alla
cura del proprio corpo
e a un corretto regime
alimentare.
Comprende all’interno delle
varie occasioni di gioco e di
sport il valore delle regole e
l’importanza di rispettarle,
nella consapevolezza che la
correttezza e il rispetto
reciproco sono aspetti
irrinunciabili nel vissuto di
ogni esperienza ludico-
sportiva.
Attraverso le attività di gioco
motorio e di gioco sportivo, ha
costruito la consapevolezza
delle proprie competenze
motorie sia nei punti di forza
che nei limiti.
Utilizza le abilità motorie e
sportive acquisite adattando il
movimento in situazione.
Utilizza gli aspetti
comunicativo relazionali del
linguaggio motorio per entrare
in relazione con gli altri,
praticando, inoltre, i valori (fair
play) come modalità di
relazione quotidiana e di
rispetto delle regole.
Possiede conoscenze e
competenze relative
all’educazione alla salute, e
applica a se stesso
comportamenti di promozione
dello “star bene” e alla
prevenzione e alla promozione
di corretti stili di vita.
Rispetta criteri base di
sicurezza per sé e per gli altri.
È capace di integrarsi nel
gruppo, di assumersi
responsabilità e di impegnarsi
per il bene comune.
I C “Gioacchino da Fiore” San Giovanni in Fiore (CS) – Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019
45
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
STORIA
SSCCUUOOLLAA DDEELLLL’’IINNFFAANNZZIIAA
((aallllaa ffiinnee ddeell 33°° aannnnoo)) SSCCUUOOLLAA PPRRIIMMAARRIIAA
((aallllaa ffiinnee ddeell 55°° aannnnoo))
SSCCUUOOLLAA SSEECCOONNDDAARRIIAA DDII
II°° GGRRAADDOO
((aallllaa ffiinnee ddeell 33°° aannnnoo))
Sviluppa il senso dell’identità
personale, è consapevole delle
proprie esigenze e dei
propri sentimenti, inizia a
controllarli e ad esprimerli in
modo adeguato.
Sa di avere una storia
personale e famigliare,
conosce le tradizioni della
famiglia, della comunità e
sviluppa un senso di
appartenenza.
Pone domande sui temi
esistenziali e religiosi, sulle
diversità culturali, su ciò che
è bene o male, sulla giustizia.
Riflette, si confronta, discute
con gli adulti e con gli altri
bambini, si rende conto che
esistono punti di vista diversi e
inizia a tenerne conto.
Dialoga, discute e progetta
confrontando ipotesi e
procedure, gioca e lavora in
modo costruttivo e creativo con
gli altri bambini.
Comprende chi è fonte di
autorità e responsabilità nei
diversi contesti, sa seguire
regole di comportamento e
assumersi responsabilità.
Si orienta nelle prime
generalizzazioni di passato,
presente, futuro e si muove in
maniera autonoma negli spazi
che gli sono familiari.
Conosce elementi significativi
del passato del suo ambiente di
vita.
Usa la linea del tempo, per
collocare un fatto o un periodo
storico.
Conosce le società studiate e
individua le relazioni tra gruppi
umani e contesti spaziali.
Organizza le conoscenze,
tematizzando e usando
semplici categorie
(alimentazione, difesa,
cultura).
Produce semplici testi storici,
comprende i testi storici
proposti; sa usare cartine geo-
storiche.
Sa raccontare i fatti studiati.
Riconosce le tracce storiche
presenti sul territorio e
comprende l’importanza
del patrimonio artistico e
culturale.
Comprende avvenimenti, fatti e
fenomeni delle civiltà che
hanno caratterizzato la storia
dell’umanità dal paleolitico
alla fine del mondo antico con
possibilità di apertura e di
confronto con la
contemporaneità.
Comprende aspetti
fondamentali del passato
dell’Italia dal paleolitico alla
fine dell’Impero Romano
d’Occidente, con possibilità di
apertura e di confronto con la
contemporaneità.
Conosce elementi significativi
della Storia del suo territorio.
Colloca gli eventi nel tempo e
nello spazio.
Conosce gli eventi della storia
italiana, europea e mondiale.
Conosce le relazioni tra i fatti.
Comprende opinioni e culture
diverse, capisce i problemi
fondamentali del mondo
contemporaneo.
Organizza le conoscenze e le
espone oralmente o per iscritto
operando collegamenti.
Comprende ed utilizza il
linguaggio proprio della
disciplina utilizzando un
metodo di studio personale.
Analizza le fonti storiche e sa
ricavarne informazioni.
Ricerca dati e informazioni su
fatti e problemi storici, anche
mediante l’uso
di risorse digitali.
Organizza in testi le
informazioni
raccolte.
I C “Gioacchino da Fiore” San Giovanni in Fiore (CS) – Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019
46
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
GEOGRAFIA
SSCCUUOOLLAA DDEELLLL’’IINNFFAANNZZIIAA
((aallllaa ffiinnee ddeell 33°° aannnnoo)) SSCCUUOOLLAA PPRRIIMMAARRIIAA
((aallllaa ffiinnee ddeell 55°° aannnnoo))
SSCCUUOOLLAA SSEECCOONNDDAARRIIAA DDII
II°° GGRRAADDOO
((aallllaa ffiinnee ddeell 33°° aannnnoo))
Colloca correttamente nello
spazio sé stesso, oggetti,
persone.
Si orienta nel tempo della vita
quotidiana (giorno/notte ecc).
Segue correttamente un
percorso sulla base di
indicazioni verbali.
Esplora e formula riflessioni su
luoghi geografici vicini e
lontani.
Si pone le prime domande sulle
realtà astronomiche.
Si orienta nello spazio
circostante e sulle carte
geografiche, utilizzando
riferimenti topologici, punti
cardinali e coordinate
geografiche.
Si rende conto che lo spazio
geografico è un sistema
territoriale, costituito da
elementi fisici e antropici legati
da rapporti di connessione e/o
di interdipendenza.
Individua, conosce e descrive
gli elementi caratterizzanti dei
paesaggi con particolare
attenzione a quelli italiani e
individua analogie e differenze
con i principali paesaggi
europei e di altri continenti.
E’ in grado di riconoscere e
localizzare i principali
“oggetti” geografici fisici e
antropici del territorio
nazionale.
Utilizza il linguaggio della
geograficità per interpretare
carte geografiche e per
realizzare carte tematiche.
Ricava informazioni
geografiche da una pluralità di
fonti (cartografiche e satellitari,
fotografiche, artistico
letterarie).
Rispetta l’ambiente e il
patrimonio culturale in
un’ottica eco-sostenibile.
Analizza un territorio per
comprendere l’organizzazione
ed individua aspetti e problemi
del rapporto uomo - ambiente.
Osserva, legge e analizza
sistemi territoriali nello spazio
e nel tempo e valuta gli effetti
delle azioni dell’uomo
sull’ambiente.
Comprende le relazioni tra
situazioni ambientali, culturali
ed economiche.
Comprende ed utilizza gli
strumenti propri della
disciplina.
Legge e interpreta vari tipi di
carte geografiche utilizzando
consapevolmente scale,
coordinate geografiche e
simbologia.
Si apre al confronto con l’altro,
superando pregiudizi e
stereotipi, in un’ottica
interculturale.
I C “Gioacchino da Fiore” San Giovanni in Fiore (CS) – Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019
47
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
MATEMATICA
SCUOLA DELL’INFANZIA
(alla fine del 3° anno) SCUOLA PRIMARIA
(alla fine del 5° anno)
SCUOLA SECONDARIA DI
I° GRADO
(alla fine del 3° anno)
Raggruppa e ordina secondo
criteri diversi.
Confronta e valuta quantità.
Utilizza semplici simboli per
registrare.
Compie misurazioni mediante
semplici strumenti.
Inizia ad abbinare numeri e
quantità.
Riconosce con sicurezza
alcune semplici forme
geometriche.
Padroneggia nel calcolo scritto e
mentale con i numeri naturali e
sa valutare l'opportunità di
ricorrere ad una calcolatrice.
Utilizza rappresentazioni di dati
adeguate e sa utilizzarle in
situazioni significative per
ricavare informazioni.
Percepisce, riconosce,
rappresenta e costruisce figure in
base a caratteristiche
geometriche. Descrive, classifica
figure in base a caratteristiche
geometriche.
Riesce a risolvere facili
problemi spiegando a parole il
procedimento seguito,
mantenendo il controllo sia sul
processo risolutivo sia sui
risultati. Affronta i problemi con
strategie diverse e si rende conto
che in molti casi possono
ammettere più soluzioni. Impara
a costruire ragionamenti e a
sostenere le proprie tesi
confrontandosi con gli altri.
Utilizza strumenti appropriati e i
più comuni strumenti di misura.
Impara a riconoscere situazioni
d’incertezza e ne parla con i
compagni utilizzando il
linguaggio specifico. Riconosce
ed utilizza rappresentazioni
diverse di oggetti matematici (n.
decimali, frazioni, percentuali,
scale di riduzione).
Sviluppa un atteggiamento
positivo rispetto alla matematica
attraverso
esperienze significative che gli
fanno intuire come gli strumenti
matematici che ha imparato,
siano utili per operare
nella realtà.
Procede con sicurezza nel
calcolo con i numeri reali e li
sa rappresentare. Sa
valutare l’attendibilità del
risultato ottenuto.
Analizza, confronta ed
interpreta rappresentazioni di
dati per ricavare informazioni.
Rappresenta, confronta ed
analizza le figure geometriche
e ne utilizza le proprietà.
Utilizza ed interpreta il
linguaggio matematico in
situazioni diversificate.
Riconosce e risolve problemi
nei vari contesti utilizzando le
strategie più opportune e
valutando criticamente i
risultati ottenuti.
Sa apportare esempi adeguati
utilizzando le conoscenze
acquisite e sa rivedere
criticamente le posizioni
assunte.
Ha acquisito un atteggiamento
positivo rispetto alla disciplina
ed è consapevole che gli
strumenti matematici possono
trovare riscontro nella
risoluzione di molti problemi
legati al mondo reale.
I C “Gioacchino da Fiore” San Giovanni in Fiore (CS) – Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019
48
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
SCIENZE
SCUOLA DELL’INFANZIA
(alla fine del 3° anno) SCUOLA PRIMARIA
(alla fine del 5° anno)
SCUOLA SECONDARIA DI
I° GRADO
(alla fine del 3° anno)
Sa collocare nel tempo
riferendo avvenimenti del
passato recente.
Formula riflessioni e
considerazioni in merito al
futuro.
Coglie le trasformazioni
naturali.
Osserva i fenomeni naturali e
gli organismi viventi sulla base
di criteri o ipotesi con
attenzione e sistematicità.
Ha un approccio curioso ed
esplorativo e confronta azioni e
soluzioni.
Utilizza un linguaggio
appropriato per descrivere
osservazioni ed esperienze.
Sviluppa atteggiamenti di
curiosità verso il mondo che lo
sollecitano a cercare
spiegazioni.
E' capace di osservare,
analizzare, classificare,
formulare ipotesi, registrare,
schematizzare, dedurre,
produrre rappresentazioni
grafiche di un fenomeno anche
realizzando semplici
esperimenti.
Conosce le principali
caratteristiche e i modi di
vivere di organismi vegetali e
animali.
Conosce la struttura e lo
sviluppo del proprio corpo,
riconosce il funzionamento dei
diversi organi e apparati e ha
cura della sua salute.
Ha cura del proprio corpo e
adotta comportamenti e
abitudini alimentari
corretti.
Ha atteggiamenti di rispetto e
di cura verso l'ambiente
scolastico sociale e
naturale.
Racconta in forma chiara e
corretta ciò che ha fatto e
imparato.
Ricerca informazioni e
spiegazioni da varie fonti sui
problemi che lo interessano.
Applica il metodo scientifico
per leggere ed interpretare i
fenomeni naturali, e per
prospettare ipotesi risolutive di
vari problemi.
Sa schematizzare e
rappresentare attraverso
modelli fatti e fenomeni.
Conosce da un punto di vista
anatomico e fisiologico il
proprio organismo.
Ha una visione corretta della
diversità e della complessità
del sistema dei viventi e della
sua evoluzione nel tempo.
Assume un atteggiamento
responsabile
nei confronti della natura, di
cui conosce i limiti e le
potenzialità, per
uno sviluppo ecosostenibile.
Ha curiosità ed interesse verso
i principali problemi legati
all’uso della scienza nel campo
dello sviluppo scientifico e
tecnologico.
I C “Gioacchino da Fiore” San Giovanni in Fiore (CS) – Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019
49
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
TECNOLOGIA
SCUOLA DELL’INFANZIA
(alla fine del 3° anno) SCUOLA PRIMARIA
(alla fine del 5° anno)
SCUOLA SECONDARIA DI
I° GRADO
(alla fine del 3° anno)
Prova interesse per gli artefatti
tecnologici, li esplora e sa
scoprire funzioni e possibili
usi.
Esplora e interpreta il mondo
artificiale.
E’ a conoscenza di alcuni
processi di trasformazione di
risorse e di consumo
di energia, e del relativo
impatto ambientale.
Conosce ed utilizza semplici
oggetti e strumenti ed è in
grado di conoscere le
diverse funzioni e strutture
spiegandone il funzionamento.
Si orienta tra i diversi mezzi di
comunicazione ed è in grado di
farne un uso adeguato a
seconda delle diverse
situazioni.
Inizia a riconoscere in modo
critico le caratteristiche, le
funzioni e i limiti della
tecnologia.
Ricava informazioni su
documentazione tecnica e
commerciale.
Produce modelli e
rappresentazioni grafiche
utilizzando strumenti adeguati.
Riconosce nell’ambiente che lo
circonda i principali sistemi
tecnologici e le varie relazioni che
essi stabiliscono con gli esseri
viventi e gli altri elementi
naturali. Conosce i principali
processi di trasformazione di
risorse o produzione di beni e
riconosce le diverse forme di
energia coinvolte. Conosce i
problemi legati alla sostenibilità
ambientale, all’utilizzo e alla
produzione di energia. È in grado
di ipotizzare le possibili
conseguenze di una decisione o di
una scelta di tipo tecnico,
riconoscendo in ogni innovazione
opportunità e rischi. Conosce,
analizza e descrive oggetti,
utensili, macchine, impianti in
base alla loro sostenibilità/qualità
sociale. Utilizza adeguate risorse
materiali, informative e
organizzative per la progettazione
e la realizzazione di semplici
modelli, prodotti, tenendo conto
dei fattori tecnici, ergonomici e
antropometrici. Sa utilizzare, dalla
lettura e dall’analisi di testi, di
tabelle e grafici, informazioni su
beni e servizi disponibili per
esprimere valutazioni rispetto a
criteri di tipo diverso. Sa
utilizzare comunicazioni
procedurali e istruzioni tecniche
per eseguire in maniera logica e
metodica esperienze operative
anche collaborando e cooperando
con i compagni. Progetta e
realizza rappresentazioni grafiche
relative alla struttura di semplici
sistemi materiali, composizioni
geometrico - tecniche, utilizzando
elementi del disegno tecnico o
altri linguaggi multimediali e di
programmazione.
I C “Gioacchino da Fiore” San Giovanni in Fiore (CS) – Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019
50
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
RELIGIONE
SCUOLA DELL’INFANZIA
(alla fine del 3° anno) SCUOLA PRIMARIA
(alla fine del 5° anno)
SCUOLA SECONDARIA DI
I° GRADO
(alla fine del 3° anno)
DIO E L’UOMO
Osserva con meraviglia ed esplora
con curiosità il mondo che viene
riconosciuto dai cristiani e da tanti
uomini religiosi come dono di Dio
Creatore.
Scopre nei racconti del Vangelo la
persona e l’insegnamento di Gesù
ed apprende che Dio è Padre di
ogni persona.
Riconosce che la Chiesa è la
comunità in cui gli amici di Gesù
sperimentano relazioni
serene con gli altri, anche
appartenenti a differenti tradizioni
culturali e religiose.
LA BIBBIA E LE ALTRE
FONTI
Ascolta semplici racconti biblici,
e sa narrarne i contenuti per
sviluppare una
comunicazione significativa che
favorisca l’esperienza della
relazionalità.
IL LINGUAGGIO RELIGIOSO
Conosce le principali feste, coglie
segni espressivi e simboli della
vita cristiana, ed intuisce i
significati per esprimere con
parole, gesti e creatività le proprie
emozioni
ed il proprio vissuto religioso.
I VALORI ETICI E RELIGIOSI.
Comprende che il credo cristiano
trova fondamento nell’amore del
Padre, nella vita e nel messaggio
di Gesù, nella carità evangelica
della Chiesa.
DIO E L’UOMO
Riflette su Dio Creatore e Padre,
sui dati fondamentali della vita di
Gesù e sa collegare i contenuti
principali del suo insegnamento
alle tradizioni dell’ambiente in cui
vive.
LA BIBBIA E LE ALTRE
FONTI
Riconosce che la Bibbia è il libro
sacro per cristiani ed ebrei e
documento fondamentale della
nostra cultura, sapendola
distinguere da altre tipologie
di testi, tra cui quelli di altre
religioni; identifica le
caratteristiche essenziali di
un brano biblico, sa farsi
accompagnare nell’analisi delle
pagine a lui più accessibili, per
collegarle alla propria esperienza
IL LINGUAGGIO RELIGIOSO
Riconosce il significato cristiano
del Natale e della Pasqua,
traendone motivo per interrogarsi
sul valore di tali festività
nell’esperienza personale,
familiare e sociale.
I VALORI ETICI E RELIGIOSI.
Si confronta con l’esperienza e
distingue la specificità della
proposta di salvezza del
cristianesimo; identifica nella
Chiesa la comunità di coloro che
credono in Gesù Cristo e si
impegnano per mettere in pratica
il suo insegnamento; coglie il
significato dei
Sacramenti e s’interroga sul
valore che essi hanno nella vita
dei cristiani.
Coglie nelle domande dell'uomo e in
tante sue esperienze tracce di una
ricerca religiosa. Comprende alcune
categorie fondamentali della fede
ebraico cristiana (rivelazione,
promessa, alleanza, messia,
risurrezione, grazia, Regno di Dio,
salvezza...) e le confronta con quelle
di altre maggiori religioni.
Approfondisce l'identità storica, la
predicazione e l'opera di Gesù e le
correla alla fede cristiana che, nella
prospettiva dell'evento pasquale
(passione, morte e risurrezione),
riconosce in lui il Figlio di Dio fatto
uomo, Salvatore del mondo che invia
la Chiesa nel mondo. Conosce
l'evoluzione storica e il cammino
ecumenico della Chiesa, realtà voluta
da Dio, universale e locale, articolata
secondo carismi e ministeri e la
rapporta alla fede cattolica che
riconosce in essa l'azione dello
Spirito Santo. Sa adoperare la Bibbia
come documento storico-culturale e
apprende che nella fede della Chiesa
è accolta come Parola di Dio.
Individua il contenuto centrale di
alcuni testi biblici, utilizzando tutte le
informazioni necessarie, e si avvale
correttamente di adeguati metodi
interpretativi. Individua i testi biblici
che hanno ispirato le principali
produzioni artistiche (letterarie,
musicali, pittoriche...) italiane ed
europee. Coglie nelle domande
dell'uomo e in tante sue esperienze
tracce di una ricerca religiosa.
Riconosce l'originalità della speranza
cristiana, in risposta al bisogno di
salvezza della condizione umana
nella sua fragilità, finitezza ed
esposizione al male. Sa esporre le
principali motivazioni che
sostengono le scelte etiche dei
cattolici rispetto alle relazioni
affettive e al valore della vita dal suo
inizio al suo termine, in un contesto
di pluralismo culturale e religioso. Sa
confrontarsi con la proposta cristiana
di vita come contributo originale per
la realizzazione di un progetto libero
e responsabile.
I C “Gioacchino da Fiore” San Giovanni in Fiore (CS) – Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019
51
FINALITÀ ED OBIETTIVI DELL’ISTITUTO
OBIETTIVI GENERALI
Il processo di mediazione educativo - didattico mira a perseguire i seguenti obiettivi:
insegnare a organizzare i grandi oggetti della conoscenza (l’universo, il pianeta, la natura, la
vita, l’umanità, la società, il corpo, la mente, la storia) superando la frammentazione delle
discipline.
promuovere la capacità di cogliere gli aspetti essenziali dei problemi; la capacità di
comprendere le implicazioni degli sviluppi delle scienze e delle tecnologie; la capacità di
valutare i limiti e le possibilità delle conoscenze;
conoscere i grandi problemi attuali (il degrado ambientale, il caos climatico, le crisi
energetiche, la distribuzione ineguale delle risorse, la salute e la malattia, l’incontro e il
confronto di culture e di religioni, i dilemmi bioetici).
OBIETTIVI COMPORTAMENTALI
Gli obiettivi comportamentali condivisi realizzano le finalità formative dell’Istituto nell’ambito
del regolamento disciplinare degli alunni, di cui al DPR n.249 del 24/6/98, relativo allo
Statuto delle studentesse e degli studenti:
acquisire un comportamento responsabile ed autonomo:
presentarsi a scuola con tutto il necessario;
mantenere un comportamento corretto in ogni situazione;
rispettare le persone (compagni, insegnanti, collaboratori, …) a scuola e fuori;
rispettare gli arredi e il materiale didattico;
socializzare con i compagni e con gli operatori scolastici:
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
ATTIVITÀ ALTERNATIVE
SCUOLA DELL’INFANZIA
(alla fine del 3° anno)
SCUOLA PRIMARIA
(alla fine del 5° anno)
SCUOLA SECONDARIA DI
I° GRADO
(alla fine del 3° anno)
Coglie il valore dell’amicizia e
della collaborazione.
Accoglie le diversità.
Conosce i valori universali
quali pace, solidarietà,
attenzione agli altri…
Collega esperienze personali a
concetti e valori universali.
Riflette sui temi dell’amicizia,
della solidarietà e del rispetto
degli altri.
Ha sviluppato forme concrete
di educazione alla relazione,
alla comprensione reciproca e
alla socialità.
Ha sviluppato, attraverso
esperienze significative,
atteggiamenti che consentano
di prendersi cura di se stessi,
degli altri e dell’ambiente.
Ha sviluppato una
consapevolezza dei valori della
vita e della convivenza civile.
Riflette sui temi dell’amicizia,
della solidarietà e del rispetto
degli altri.
Ha sviluppato forme concrete
di educazione alla relazione,
alla comprensione reciproca e
alla socialità.
Ha sviluppato, attraverso
esperienze significative,
atteggiamenti che consentano
di prendersi cura di se stessi,
degli altri e dell’ambiente.
Ha sviluppato una
consapevolezza dei valori della
vita e della convivenza civile.
I C “Gioacchino da Fiore” San Giovanni in Fiore (CS) – Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019
52
conoscere e rispettare le più elementari regole di vita comunitaria (turni per uscire, per parlare,
per intervenire);
saper ascoltare gli altri;
esprimere le proprie opinioni in maniera pacata, nel pieno rispetto di chi la pensa in modo
diverso;
accettare tutti come compagni di lavoro.
rispettare le regole della convivenza civile e democratica
ATTIVITÀ DEL CURRICOLO
Le attività legate allo sviluppo delle competenze stabilite dalle Indicazioni nazionali per il curricolo
del 2012, sono adattate alle istanze dell’ambiente in cui si opera.
I percorsi si realizzano attraverso attività di Orientamento inteso come:
educazione alla coscienza di sé, delle proprie attitudini e potenzialità in funzione dello
sviluppo delle stesse;
risorsa per il controllo della dispersione scolastica;
risorsa per consentire scelte successive coerenti con il proprio progetto culturale.
sviluppo delle conoscenze e abilità riferite alle discipline di studio verso acquisizioni di
competenze, facendo evolvere situazioni di disagio e favorendo le eccellenze.
ricerca di percorsi pluridisciplinari, riguardanti l’Educazione ambientale, l’Educazione alla
salute, l’Educazione alimentare, l’Educazione stradale, l’Educazione alla cittadinanza, alla
solidarietà, all’integrazione e alla legalità.
Valorizzazione dell’affettività, dell’emotività e dell’individualità.
Le diverse attività mirano a guidare/sviluppare/consolidare i processi di apprendimento e a
trasformarli in competenze, in modo che l’alunno, a fine corso, sia capace di:
esprimere un personale modo di essere e proporlo agli altri;
interagire con l’ambiente naturale e sociale che lo circonda e influenzarlo positivamente;
riflettere su se stesso e gestire il proprio processo di crescita;
risolvere problemi che di volta in volta incontra;
individuare collegamenti e relazioni;
acquisire e interpretare le informazioni;
comprendere per il loro valore, la complessità dei sistemi simbolici e culturali;
orientarsi nelle scelte;
valutare se stessi;
acquisire valori ispirati alla convivenza civile;
saper distinguere tra bene e male sulla base della coscienza personale;
collaborare con gli altri;
rispettare le diversità;
maturare il senso del bello;
conferire senso alla vita.
I docenti, nella prima fase dell’anno scolastico, svolgono prove atte a raccogliere informazioni su:
conoscenze, abilità;
difficoltà di apprendimento e/o di relazione;
stili e ritmi cognitivi, attitudini, interessi personali;
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53
eventuali comportamenti problematici;
situazione socio-ambientale.
PERCORSO DIDATTICO
Per sviluppare le conoscenze e le abilità riferite alle esigenze di apprendimento degli alunni, ogni
docente elabora il percorso didattico della propria disciplina che prevede le seguenti fasi:
Rilevazione della situazione iniziale della classe e dei bisogni di apprendimento;
Individuazione degli obiettivi formativi disciplinari e obiettivi trasversali riferibili alle seguenti
educazioni: Ed. alla cittadinanza, Ed. stradale, Ed. alimentare, Ed. ambientale, Ed. alla salute,
Ed. all’affettività;
Individuazione dei contenuti, delle attività, modalità, mezzi e strumenti di attuazione;
Verifica e valutazione dell’azione didattica. Alla fine dell’anno scolastico la
verifica/valutazione del processo di insegnamento e delle attività svolte sarà oggetto di analisi,
al fine di individuare gli elementi che hanno favorito o bloccato il processo formativo dei
gruppi e dei singoli alunni e saranno la base su cui saranno proposti gli adeguamenti al
progetto educativo nell’anno scolastico successivo.
CONTENUTI E ATTIVITÀ
Nelle scelte dei contenuti, che sono definiti in dettaglio individualmente da parte dei docenti e
concordati nei Consigli di classe, interclasse, intersezione, i docenti tengono presenti i criteri di:
essenzialità;
chiarezza;
significatività;
interesse;
interdisciplinarietà.
Le attività curricolari, previste dalla programmazione educativa e didattica, devono realizzare
coerentemente in ambito disciplinare ed interdisciplinare gli obiettivi prefissati.
LE STRATEGIE E IL METODO
I docenti durante il processo di programmazione prestano attenzione a:
utilizzare lo strumento della programmazione educativa e didattica con verifiche puntuali e
frequenti;
procedere nella valutazione formativa con frequenza e puntualità delle verifiche e degli
interventi di feed-back;
attuare una programmazione flessibile per la realizzazione di interventi compensativi
curricolari ed extracurricolari periodici;
tendere alla realizzazione di un raccordo pluridisciplinare ed interdisciplinare, individuando
strategie metodologiche condivise;
applicare il metodo della ricerca; utilizzare in modo funzionale le compresenze (per la scuola
dell’infanzia e la scuola primaria); stimolare costantemente e diffusamente l’operatività;
educare allo studio individuale; esercitare la memoria;
privilegiare la didattica laboratoriale, per favorire l’operatività, il dialogo e la riflessione su
quello che si fa; la didattica centrata sul “laboratorium”, mira ad operare in modo riflessivo, a
costruire insieme, a far esprimere il proprio punto di vista sul cooperare con gli altri per
svolgere un compito o realizzare un prodotto;
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coinvolgere in modo collaborativo e responsabile i soggetti educativi, per condividere e
realizzare il percorso formativo.
IINNTTEEGGRRAAZZIIOONNEE AALLUUNNNNII CCOONN BBIISSOOGGNNII EEDDUUCCAATTIIVVII SSPPEECCIIAALLII
L’area dello svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile esplicitamente alla presenza
di deficit. In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione
per una varietà di ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o
disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua
italiana perché appartenenti a culture diverse. Nel variegato panorama delle nostre scuole
la complessità delle classi diviene sempre più evidente.
Quest’area dello svantaggio scolastico, che ricomprende problematiche diverse, viene indicata come
area dei Bisogni Educativi
. Vi sono comprese tre grandi sotto-categorie:
della disabilità;
dei disturbi evolutivi specifici;
dello svantaggio socio-economico, linguistico, culturale.
Partendo dal presupposto che la diversità va pensata quale risorsa positiva per i complessi processi di
crescita della società e delle persone, l’obiettivo primario dell’educazione si delinea come
promozione delle capacità di convivenza costruttiva in un tessuto socio-culturale multiforme.
Tale processo educativo comporta non solo l’accettazione e il rispetto del diverso, ma anche il
riconoscimento e la valorizzazione della sua identità, nella quotidiana ricerca di dialogo,
comprensione e collaborazione in una prospettiva di reciproco arricchimento.
In riferimento all’attuazione dell’integrazione degli alunni diversamente abili, si segnalano i seguenti
punti di forza:
L’insegnante di sostegno è di supporto alla classe, soprattutto quando si evidenziano situazioni
di disagio, per favorire l’attuazione di interventi didattici volti a migliorare l’inserimento
affettivo - relazionale e cognitivo degli alunni in difficoltà.
Il Consiglio di classe, interclasse, intersezione con il supporto della ASP e della famiglia,
elabora il PEI (Progetto Educativo Individualizzato) che prevede la programmazione delle
attività didattiche da svolgere in compresenza, le relative modifiche e valutazioni in itinere. La
programmazione persegue la continuità sia orizzontale che verticale, coinvolgendo la famiglia
e altre agenzie educative nel processo di crescita dell’alunno.
Al fine di promuovere lo sviluppo di adeguati rapporti relazionali tra gli alunni, si favorisce la
formazione di gruppi lavoro, utilizzando l’attività di tutoraggio tra compagni; nei casi in cui
ciò non sia possibile, si adottano opportuni accorgimenti. Ove necessario, si prevedono anche
attività per classi aperte, sia per corso, sia per classi parallele.
L’orario di lavoro dell’insegnante è funzionale alla situazione degli alunni e sarà sempre in
funzione della didattica mirata. Tale orario deve essere flessibile e suscettibile di modifiche in
rapporto alle esigenze che, via via, si manifestano.
La valutazione degli alunni in situazione di svantaggio deve tener conto, per ciò che riguarda
le classi intermedie, del raggiungimento degli obiettivi previsti dal Progetto Educativo
Individualizzato. Per gli esami di Stato, gli alunni devono conseguire competenze
riconducibili, in ogni caso, agli obiettivi minimi della scuola secondaria di I grado.
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Per far fronte alle necessità degli alunni con disturbi specifici dell’apprendimento (D. S. A.),
certificati dall’A. S. P., i docenti della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado sono
tenuti a redigere il P. D. P. (Piano didattico personalizzato) da condividere e sottoscrivere con la
famiglia per individuare strategie di apprendimento diversificate finalizzate alla realizzazione di
percorsi didattici utili al raggiungimento degli obiettivi fissati dalle diverse programmazioni
curricolari.
In particolare, per favorire l’apprendimento dovranno essere poste in atto, ove necessario, le seguenti
misure dispensative:
Dispensa dalla lettura a voce alta, scrittura veloce sotto dettatura, uso del vocabolario, studio
mnemonico ;
Dispensa, ove necessario, dallo studio della lingua straniera scritta;
Programmazione di tempi più lunghi per le prove scritte e per lo studio a casa;
Organizzazione di interrogazioni programmate;
Valutazione delle prove scritte e orali con modalità che tengano conto del contenuto e non
della forma.
Tra gli strumenti compensativi essenziali vengono indicati:
Calcolatrice;
Registratore;
Computer con programmi di video-scrittura con correttore ortografico e sintesi vocale;
Tabella delle formule geometriche;
Mappe concettuali, semplificazioni, tabelle riassuntive.
Risulta importante graduare le dispense in base agli effettivi bisogni e guidare l’alunno ad elaborare
sistemi alternativi.
Alunni in situazione di svantaggio. (inteso come difficoltà relazionale e cognitiva e/o situazione di
disagio socio-culturale). Al fine di promuovere lo sviluppo di adeguati rapporti relazionali tra gli
alunni, si favorisce la formazione di gruppi di lavoro, utilizzando l’attività di tutoraggio tra compagni;
nei casi in cui ciò non sia possibile, si adottano opportuni accorgimenti (formazione di gruppi e
laboratori) utilizzando le risorse disponibile nella scuola.
La valutazione degli alunni in situazione di svantaggio deve tener conto, per ciò che riguarda le classi
prima e seconda, del raggiungimento degli obiettivi minimi previsti dalla programmazione. Per gli
esami di Licenza media, gli alunni, in ogni caso, devono conseguire competenze riconducibili agli
obiettivi della scuola media.
Alunni stranieri. Da qualche anno si registrano presenze, anche se non considerevoli, di alunni
provenienti da paesi europei ed extraeuropei; ne scaturiscono problemi particolari che riguardano la
sfera comunicativa nello specifico e culturale in generale. La Scuola si attiva per favorire al meglio il
loro processo di comunicazione e di integrazione, si pone come mediatrice e si attiva affinché si attui
un produttivo confronto fra i differenti modelli culturali. Seguendo la normativa vigente, si procederà
alla ricostruzione della storia personale e scolastica dell’alunno (ad integrazione dei risultati scolastici
rilasciati dalla scuola di provenienza). Si cercherà di mantenere rapporti di collaborazione con le
famiglie e le associazioni di volontariato per offrire un contributo significativo allo sviluppo delle
potenzialità degli alunni. Al fine di favorire l’adattamento al nuovo ambiente scolastico sarà
necessario promuovere nella classe un clima di attesa idoneo anche mediante informazioni in merito
alle differenti radici culturali e tradizioni (percorsi di educazione interculturale).
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PPRROOGGEETTTTII CCUURRRRIICCOOLLAARRII EEDD EEXXTTRRAACCUURRRRIICCOOLLAARRII
All’interno della programmazione educativa e didattica, il Collegio Docenti ha elaborato diversi
progetti curriculari ed extracurriculari volti ad approfondire o colmare particolari aspetti della
formazione degli alunni/e. Alcuni di essi sono articolati in modo da offrire un approccio trasversale
agli ambiti disciplinari propri del curricolo ed offrono un valido contributo sul piano pedagogico -
didattico.
PPRROOGGEETTTTOO ““CCEENNTTRROO SSPPOORRTTIIVVOO DDIIDDAATTTTIICCOO””
A seguito dell’emanazione da parte del Ministero della Pubblica Istruzione, delle linee guida sulla
riorganizzazione dell’attività di Educazione Fisica, Motoria e Sportiva che verrà avviato nella nostra
Istituzione Scolastica un Centro Sportivo Didattico.
Il fine del Centro Sportivo è di ampliare e riqualificare l’attività motoria, fisica e sportiva.
Nel corso dell’anno scolastico si proporranno numerose occasioni di partecipazione per promuovere la
pratica sportiva in modo divertente, coinvolgente e motivante.
È ormai unanimemente riconosciuto che lo sport è uno degli strumenti più efficaci per aiutare i
giovani nella crescita psicologica, emotiva, sociale oltre che fisica.
Aiuta a contrastare la sedentarietà, l’obesità e le patologie ad esse connesse, le difficoltà di
comportamento, l’ansia, l’insicurezza di fronte alle situazioni della vita, i disturbi dell’apprendimento
che spesso si traducono in difficoltà crescente nel rapportarsi con il mondo esterno e con se stessi.
Il Centro Sportivo Scolastico dovrà rappresentare un punto di riferimento fondamentale per far
acquisire valori e stili di vita positivi.
CCOONNVVEENNZZIIOONNEE AATTTTIIVVIITTÀÀ RRIILLEEVVAAZZIIOONNEE,, PPRROOGGEETTTTOO AA..PP..RRII..CCOO..
Adesione al Progetto A.P.Ri.Co., presentato dall’associazione Italiana di Dislessia (A.I.D.) sezione
Cosenza, che predispone l’Attivazione di interventi di Prevenzione, Rieducazione e compensazione
per ragazzi interessati da Disturbi Specifici di Apprendimento con l'ausilio di strumenti informatici) di
cui è referente scientifico lo Psicologo Prof. Giacomo Stella.
Il progetto A.P.Ri.Co., in linea con le indicazioni legislative si pone l’obiettivo di identificare i
bambini che si trovano in situazioni di difficoltà nelle prime fasi di acquisizione dell’apprendimento
della lettura e della scrittura ponendo particolare attenzione, pertanto, agli alunni frequentanti la prima
classe della scuola primaria.
Prevede l'utilizzo del software “Cruscotto Aprico” e di personale specializzato dell’A.I.D.
AADDEESSIIOONNEE -- PPrrooggeettttoo DDii EEdduuccaazziioonnee AAmmbbiieennttaallee
""IILL PPAARRCCOO AAMMIICCOO DDEELLLLAA NNAATTUURRAA"" DDeellll''eennttee PPaarrccoo NNaazziioonnaallee DDeellllaa SSiillaa..
Il Progetto di Educazione Ambientale "Il parco amico della natura" ha la finalità di sviluppare una
coscienza ecologica, sensibilizzare gli alunni sull’importanza della salvaguardia del proprio ambiente
e della biodiversità.
Il Progetto si articola in due fasi;
- prima fase ha carattere formativo si rivolgerà agli insegnanti i quali verranno aggiornati;
seconda fase con il sopporto dell’operatore di Educazione Ambientale si terranno incontri tematici su
argomenti calibrati ed adeguati alla fascia di età in classe e sul campo.
Al Progetto parteciperanno le classi quinte della Scuola Primaria.
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AATTTTUUAAZZIIOONNEE DD..MM.. 88 DDeell 22001111 SSuullllaa DDiiffffuussiioonnee ddeellllaa PPrraattiiccaa MMuussiiccaallee,, SSttrruummeennttaallee ee VVooccaallee..
In riferimento alla nota 151 del 17 gennaio 2014 concernente l’emanazione delle linee guida relative
alle iniziative volte alla diffusione della cultura e della pratica musicale nella Scuola Primaria
previste dal D.M. 8/11, si fa presente che le classi terze, quarte e quinte della Scuola Primaria del
nostro I.C. possono avvalersi, come decretato dall’Ufficio Scolastico Regionale, per almeno un
triennio, dell’insegnamento della musica da parte dell’insegnante specialista.
La pratica dell’espressione musicale, dell’esercizio mnemonico, linguistico, fonetico, attentivo e
all’esperienza del fare insieme, l’attività di canto corale può aiutare concretamente a superare
eventuali difficoltà (di linguaggio, di comprensione, sociali, ecc…) o rendere palesi e sviluppare
particolari doti di sensibilità ed espressione musicale. Il progetto del CCoorroo SSccoollaassttiiccoo rappresenta un
efficace strumento formativo e di diffusione del linguaggio e della cultura musicale tra gli allievi, le
famiglie, il territorio, in un’ottica di continuità e rinnovamento dei percorsi didattici intrapresi.
Il progetto per l’anno in corso partirà per le classi quarte del Plesso Corrado Alvaro “Zappa” ed
eventualmente per le classi terze.
POST SCUOLA
PPrrooggeettttoo ppeerr ii bbaammbbiinnii,, uunn sseerrvviizziioo ppeerr llee ffaammiigglliiee
Questo Istituto Comprensivo da quest’anno, organizza il servizio di Post Scuola rivolto agli alunni
delle Scuole Primarie (Salvatore Rota / Corrado Alvaro ”Zappa”) che ne fanno richiesta e che si
trovano in queste situazioni:
- alunni che usufruiscono del servizio scuolabus comunale;
Il servizio di Post-Scuola consiste in vigilanza e intrattenimento degli alunni in orario
immediatamente successivo alle lezioni, con la finalità di promuovere attività ludico - educative e per
venire incontro alle necessità delle famiglie. Le attività sono gestite dai docenti, che ne fanno
richiesta, del plesso di appartenenza degli alunni.
Modalità e tempi di attuazione
Il servizio Post-scuola si svolge in orario compreso fra la fine delle lezioni delle classi a tempo pieno
fino all’arrivo del servizio scuolabus comunale.
ACCOGLIENZA
L’accoglienza è il tratto permanente del nostro agire educativo, l'opzione di fondo della nostra
progettualità pedagogica e didattica. Questa scelta trova la concreta espressione in una scuola che sia
per tutti "casa ospitale" in cui ciascuno, senza discriminazioni, possa sentirsi accettato così com'è e
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invitato a partecipare ad una relazione educativa fatta di amore competente, capace di motivarlo, di
coinvolgerlo e di proporgli ciò che meglio risponde ai suoi bisogni di formazione.
Gli atteggiamenti e le strategie educative concorrono a:
favorire l’inserimento degli alunni attivando un processo formativo motivante, che consenta
loro di acquisire stima e fiducia verso se stessi e verso gli altri;
star bene a scuola in un clima sereno e stimolante di comunicazione, cooperazione e rispetto
tra alunno-alunno e tra alunno – insegnante;
andare incontro agli alunni con maggiori difficoltà o con particolari esigenze formative,
facendo sempre il primo passo;
prestare attenzione costante all'emergere di disagi, vecchi e nuovi, per cercare di intuirne le
problematiche latenti,
mantenere vivo il dialogo con gli alunni e tra gli alunni, promuovendo autostima e rispetto
reciproco;
offrire sostegno preferenziale e amorevole soprattutto nei casi di deprivazione culturale,
morale e materiale;
cogliere ogni valida occasione per costruire un dialogo aperto e un rapporto di fiducia;
prevenire le difficoltà e i disagi al momento del passaggio tra i diversi livelli della scuola.
L'impegno che assumiamo, pertanto, è quello di fare della scuola un luogo di ospitalità educativo -
culturale che valorizzi le diversità per costruire l'armonia.
RECUPERO
L’Istituto Comprensivo Statale “Gioacchino da Fiore” intende affrontare la problematica
dell'insuccesso scolastico, adottando una concezione sistemica che individui le difficoltà
dell'apprendimento.
In coerenza con queste riflessioni, la scuola adotterà la strategia dell’individualizzazione per
compensare, prevenire e recuperare gli insuccessi scolastici.
Tale strategia viene intesa come valorizzazione dei differenti stili cognitivi e di apprendimento, come
ricerca di canali comunicativi congruenti ad essi, come raccordo del nuovo alla mappa cognitiva di
ognuno.
Di fronte a situazioni d’insuccesso scolastico, la scuola si adopererà mettendo in atto tutte le strategie
possibili.
CONTINUITÀ
La tipologia dell’Istituto Comprensivo favorisce, attraverso dei curricoli integrati, la continuità
didattica verticale fra i tre ordini di scuola e potenzia quella orizzontale con le varie agenzie
territoriali.
Continuità verticale
La programmazione didattica sarà lo strumento essenziale e privilegiato per garantire la continuità e
dovrà assumere dimensioni fondamentali per la costruzione di curricoli comuni.
Le modalità dell’intervento didattico terrà in debito conto i seguenti punti:
la definizione di obiettivi coordinati in senso longitudinale;
la definizione di obiettivi relativi agli stili educativi, a sistemi organizzativi e a criteri di
valutazione.
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Riguardo agli stili educativi bisogna operare affinché le forti differenze, ancora presenti all'interno
della scuola del primo ciclo, si riducano di molto.
Sarà, perciò, necessario porsi come obiettivo fondamentale l'armonizzazione degli stili educativi, le
strategie e le procedure didattiche.
Tale obiettivo sarà perseguito organizzando, anche in comune con i diversi ordini di scuole, corsi di
aggiornamento su tematiche trasversali.
Continuità orizzontale
La scuola s’impegna a creare legami tra i diversi contesti di vita dell’adolescente e a far sì che
l’esperienza di un ambiente possa essere utilmente integrata e riutilizzata in un altro.
La scuola valorizzerà tutte le risorse presenti sul territorio per realizzare un progetto educativo
condiviso. Ci si avvarrà delle seguenti risorse: Associazione Sportiva Montenero, per l’attività dello
sci di fondo; istituti secondari di 2° grado per il progetto Orientamento; esperti ASLP; Centro Studi
Gioachimiti; Associazioni Culturali; Provincia; Comunità Montana; Associazioni Ambientali (Lega
Ambiente, Lipu, ecc); Global Service Onlus.
OORRIIEENNTTAAMMEENNTTOO
All’interno del curriculum di studi l’Orientamento è inteso come graduale processo volto a far
emergere nello studente la consapevolezza del sé in rapporto alla realtà. Esso deve tendere, sul piano
soggettivo, alla conquista dell’identità personale, necessaria al ragazzo per dare risposte realistiche a
domande del tipo. “chi sono”, “chi posso/voglio essere”, “che cosa vorrò/potrò diventare”, e sul piano
oggettivo, alla definizione di una chiara immagine della realtà sociale, perché egli possa capire in
quale contesto vive, come potrà viverci al meglio, in che misura potrà incidere sulla sua
modificazione/evoluzione.
L’Orientamento è, perciò, una modalità di lavoro comune a tutti i docenti, poiché le abilità legata al
sapersi orientare sono abilità di fondo a carattere trasversale.
L’idea guida per l’Orientamento si estrinsecherà nella graduale scoperta del territorio in cui la scuola è
inserita.
Per gli alunni della terza classe della scuola secondaria esso mirerà a guidare gli alunni ad effettuare
una scelta consapevole del percorso di studio che si andrà ad intraprendere alla fine della scuola
secondaria di primo grado.
SALUTE E AMBIENTE
La scuola oltre che ambiente educativo e di apprendimento è anche luogo in cui si promuovono
atteggiamenti positivi per la tutela della salute, intesa nel suo significato più ampio. Ecco perché
saranno attivati progetti sull’alimentazione, sull’ambiente e di attività motoria che avranno come
finalità quella di favorire il benessere psico-fisico.
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PROGETTI A. S. 2016/2017
N. TITOLO FINALITÀ DESTINATARI TEMPI/MODALITÀ
1 PROGETTO
ACCOGLIENZA -rafforzare l’autostima
-stimolare la motivazione
Sezioni/Classi
prime Intero anno scolastico
2 RECUPERO
-innalzare l’autostima;
-rafforzare i prerequisiti;
-promuovere il processo di
inclusione.
Alunni classi
prime e seconde
Scuola
Secondaria
Secondo quadrimestre
3 RECUPERO
-innalzare l’autostima;
-rafforzare le abilità di
base;;
-promuovere il successo
scolastico..
Tutte le classi
della Primaria Intero anno scolastico
4 CONTINITÀ
ORIENTAMENTO
-orientare e sostenere gli
alunni nel passaggio da un
ordine di scuola all’altro;
-creare un clima di
collaborazione fra docenti
di diversi gradi scolastici;
-favorire una scelta
motivata della scuola di
grado superiore.
alunni delle
sezioni/classi
ponte.
Intero anno scolastico
5
LA SCUOLA ADOTTA
IL CINEMA E IL
TEATRO
-educare i giovani
spettatori al linguaggio
cinematografico e
teatrale;
- creare un’occasione per
migliorare le loro capacità
espressive, potenziare le
loro percezioni,
interpretare i messaggi.
Tutte le
sezioni/classi Intero anno scolastico
6 IL PARCO AMICO
DELLA NATURA
-conoscere gli elementi
della natura.
Tutte le sezioni
/classi
Intera giornata
Attività di laboratorio
con un esperto in
tecniche naturali
7 PROGETTO
GIOACCHINO
-conoscere e valorizzare il
patrimonio storico-
culturale del nostro paese.
Classi 4/5 scuola
primaria Intero anno scolastico
8 NORDIC WALKING
-favorire il benessere
personale attraverso il
contatto con la natura e la
pratica sportiva Nordic
Walking.
Classi 3 – 4 - 5
Primaria Autunno/primavera
9 SCI DA FONDO E DA
DISCESA
-avvicinare gli alunni
verso una pratica sportiva
caratterizzante il nostro
territorio;
-vivere momenti
significativi di
aggregazione sociale.
classi 3 – 4 - 5
Primaria e classi
Scuola
Secondaria di
Primo Grado
Mesi invernali
10
ALFABETIZZAZIONE
MOTORIA MIUR-
CONI
-migliorare le competenze
motorie e gli stili di vita
degli alunni.
Tutte le classi
della Primaria
Intero anno
scolastico/esperto
esterno.
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“Sport di Classe”
11 VISITA SEDI
ISTITUZIONALI
-conoscere le sedi e le
funzioni delle principali
istituzioni della
Repubblica Italiana
Alunni scuola
secondaria di
Primo Grado
mese di aprile/ maggio
12
TANTI LIBRI … IL
MIO LIBRO
Valorizzare il libro e farlo diventare uno strumento di scoperta e di piacevole convivenza.
Tutte le /classi Primaria
Novembre
13
RASSEGNE E
CONCORSI
MUSICALI
-creare occasioni per
vivere esperienze
musicali;
scoprire interessi e
valorizzare attitudini.
Alunni che
frequentano il
corso di
strumento
musicale
Intero anno scolastico
14
EDUCAZIONE
ALLA’AFFETTIVITA’:
“Il Corpo Che
Cambia”
-approfondire a conoscenza di sé; -comprendere i cambiamenti fisici del proprio corpo e metterli in relazione con quelli psicologici e di comportamento sociale.
Alunni della classe quinta della Primaria e della Scuola Secondaria di Primo Grado
Intero anno
scolastico/esperto
esterno.
15 EDUCAZIONE ALLA
SALUTE
-sensibilizzare ad una
sana alimentazione;
-promuovere stili di vita
positivi;
-prevenire obesità e
disturbi
dell’alimentazione.
tutte le
sezioni/classi
Intero anno
scolastico/esperto
esterno
16 GIOCARE IERI E
OGGI
-riscoprire e valorizzare i
giochi tradizionali;
tutte le classi
della primaria Intero anno
17
PAESE CHE VAI,
SCRITTORI E POETI
CHE TROVI
-Valorizzare il libro e farlo
diventare uno strumento
di scoperta e di piacevole
convivenza;
valorizzare scrittori e poeti
locali.
tutte le classi
della Primaria Intero anno
18 CARNEVALE
-stimolare la
socializzazione e la
creatività degli alunni.
Tutte
sezioni/classi Carnevale
19 ATTIVITÀ SPORTIVA
- migliorare le competenze
motorie e gli stili di vita
degli alunni.
Tutte le sezioni/
classi Intero anno
20
INGLESE NELLA
SCUOLA
DELL’INFANZIA
- Avvicinare gli alunni alla
conoscenza di una
seconda lingua.
Tutte le sezioni
dell’infanzia Intero anno
21
EDUC. ALLA
SOLIDARIETÀ, ALLA
PACE,
ALL’INTERCULTURA
-Educare alla comprensione e alla cooperazione con gli altri popoli per realizzare i
valori dell’interculturalità.
Quarte e quinte
della Primaria Otto mesi
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Viaggi d'Istruzione e/o visite guidate.
Le Uscite Didattiche - Visite Guidate - Viaggi d’Istruzione vanno intesi come strumenti per
collegare l’esperienza scolastica all’ambiente esterno nei suoi aspetti fisici, paesaggistici, umani,
culturali e produttivi, rientrano tra le attività didattiche ed integrative della scuola.
Come da Regolamento di Istituto, in materia di Visite guidate, le varie uscite rispetteranno i sotto
indicati criteri:
Scuola dell’Infanzia viaggi all’interno della Provincia;
Scuola Primaria viaggi regionali/interregionali;
Scuola Secondaria viaggi all’interno dello stato Italiano;
La Scuola dell’Infanzia potrà fare uscite didattiche in orario scolastico per conoscere il
territorio circostante nelle sue valenze culturali, ambientali, produttive o altro, con
spostamento a piedi o con l’utilizzo di mezzi di trasporto noleggiati, con la partecipazione
dei genitori dei bambini coinvolti.
La Scuola Primaria potrà fare visite guidate nell'arco di una giornata o frazioni di essa oltre
l’orario di lezione e fanno riferimento all’approfondimento della conoscenza di musei,
gallerie, monumenti, località di interesse storico ed artistico, parchi naturali con l’utilizzo
di mezzi di trasporto noleggiati. Per le classi quinte può essere previsto un solo
pernottamento fuori sede, con la partecipazione dei genitori dei bambini coinvolti.
La Scuola Secondaria di Primo Grado potrà fare i Viaggi d'Istruzione in località italiane e sono
finalizzati a una migliore conoscenza del territorio negli aspetti paesaggistici, storico monumentale,
culturali, folcloristici. Le uscite riguarderanno anche la partecipazione a manifestazioni culturali,
mostre, concorsi, attività sportive.
Le classi prime della Scuola Secondaria di Primo Grado potranno fare viaggi d’istruzione
di due giorni con uno o massimo due pernottamenti fuori sede.
Le classi seconde della Secondaria di Primo Grado potranno fare uscite di una o due
giornate con uno o massimo due pernottamenti fuori sede.
Le classi terze della Secondaria di Primo Grado potranno fare uscite con tre/quattro
pernottamenti, fino ad un massimo di quattro giorni (tranne particolari casi eccezionali).
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PPrrooggrraammmmaa OOppeerraattiivvoo NNaazziioonnaallee ((PPOONN))
Vista l’esperienza complessivamente positiva degli anni scolastici precedenti, per ampliare e sostenere
l’Offerta Formativa, si conferma l’impegno di realizzare i progetti già approvati e presentare
richieste per avvalersi dei nuovi fondi.
PIANO OPERATIVO NAZIONALE AUTORIZZATO E REALIZZATO: OBIETTIVO C - FSE
OBIETTIVO SPECIFICO C
- Avvio percorso formativo per migliorare i livelli di conoscenze e competenze dei giovani.
Nell’ambito dell’ OBIETTIVO Specifico C è stata individuata e richiesta l’azione C1:
Per l’azione C1 sono state individuate per la Scuola Primaria:
Azione C1 (Intervento per lo sviluppo delle competenze chiave):
Competenza Matematica.
Caratteristiche del progetto:
FINALITÀ: Percorso Formativo di Matematica.
TITOLO: “Giochiamo Matematicamente ”.
Azione C1 (Intervento per lo sviluppo delle competenze chiave)
Competenza Matematica
Caratteristiche del progetto:
FINALITÀ: Percorso Formativo di Matematica.
TITOLO: “Giochiamo Matematicamente 2”
Azione C1 (Intervento per lo sviluppo delle competenze chiave):
Competenza Inglese
Caratteristiche del progetto:
FINALITÀ: Percorso Formativo di Inglese.
TITOLO: “English around us“.
Azione C1 (Intervento per lo sviluppo delle competenze chiave):
Competenza Inglese
Caratteristiche del progetto:
FINALITÀ: Percorso Formativo di Inglese.
TITOLO: “English around us 2”
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Azione C1 (Intervento per lo sviluppo delle competenze chiave):
Comunicazione nella lingua madre
Caratteristiche del progetto:
FINALITÀ: Percorso Formativo di Italiano.
TITOLO: “Italiano…. in gioco“.
Azione C1 (Intervento per lo sviluppo delle competenze chiave):
Competenze di base di Scienze
Caratteristiche del progetto:
FINALITÀ: Percorso Formativo di Scienze.
TITOLO: “Le parole della scienza”
Per l’azione C1 sono state individuate per la Scuola Secondaria di Primo Grado:
Azione C1 (Intervento per lo sviluppo delle competenze chiave):
Competenza Matematica.
Caratteristiche del progetto:
FINALITÀ: Percorso Formativo di Matematica.
TITOLO: “Tutti matti X la matem@tica”.
Azione C1 (Intervento per lo sviluppo delle competenze chiave):
Competenza Inglese.
Caratteristiche del progetto:
FINALITÀ: Percorso Formativo di Inglese.
TITOLO: “We learn English, quickly”.
Azione C1 (Intervento per lo sviluppo delle competenze chiave):
Competenza Spagnolo
Caratteristiche del progetto:
FINALITÀ: Percorso Formativo di Spagnolo.
TITOLO: “Aprendemos Espanol, de forma rapida“.
Azione C1 (Intervento per lo sviluppo delle competenze chiave):
Comunicazione nella lingua madre
Caratteristiche del progetto:
FINALITÀ: Percorso Formativo di Italiano.
TITOLO: “Viaggio tra le parole”.
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PIANO OPERATIVO NAZIONALE PON FESR "PER LA SCUOLA
COMPETENZE E AMBIENTI PER L'APPRENDIMENTO" 2014-2020
Realizzazione del Progetto "Ambienti Digitali" riguardante:
Competenze e ambienti per l'apprendimento;
Ampliamento o adeguamento delle infrastrutture di rete LAN/WLAN.
Il progetto ha l'obiettivo di promuove la didattica laboratoriale e nuovi ambienti in grado di avvicinare
sempre di più la scuola alle esigenze del territorio e del mercato del lavoro.
PIANO OPERATIVO NAZIONALE PON FSE 2014-2020
Vista l’esperienza complessivamente positiva degli anni scolastici precedenti, per ampliare e sostenere
l’Offerta Formativa, si conferma l’impegno di aderire al Progetto PON “Per la Scuola" (Avviso
Prot. 10862 del 16 settembre 2016) per avvalersi dei nuovi fondi.
OBIETTIVO SPECIFICO 10.1. E L’AZIONE 10.1.1.A - FSE
Obiettivo specifico 10.1. e l’Azione 10.1.1.A – sono volti alla riduzione del fallimento formativo
precoce e della dispersione scolastica e formativa tramite interventi di sostegno agli studenti
caratterizzati da particolari fragilità, tra cui anche persone con disabilità.
TABELLA 1: L’AZIONE, LE SOTTO AZIONI E I TIPI DI MODULI
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part
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c.) Sotto-azione
posta a bando
(PROGETTO)
TIPO DI INTERVENTO (MODULO)
Azione 10.1 .1.A
N. 2 POTENZIAMENTO DELLE COMPETENZE DI BASE.
Scuola Primaria "Olivaro": Competenze d' Italiano - n. ore 30
Scuola Primaria "Zappa": Competenze di Matematica - n. ore
30
N. 1 POTENZIAMENTO DELLA LINGUA STRANIERA.
Secondaria 1° Grado: Competenze d'Inglese - n. ore 30
N.1 ARTE; SCRITTURA CREATIVA; TEATRO.
Secondaria 1° Grado: Competenze Arte - n. ore 30
N. 2 EDUCAZIONE MOTORIA; SPORT; GIOCO DIDATTICO.
Primaria + Secondaria 1° Grado: Competenze Motorie - n.
ore 30
N. 1 MODULO FORMATIVO PER I GENITORI TEATRO.
Secondaria 1° Grado: n. ore 30
PER LA SCUOLA - COMPETENZE E AMBIENTI PER L’APPRENDIMENTO
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Progetti Autorizzati - Finanziati
e Realizzati nel corso
dell’a. s. 2013/2014
a) Progetto per le aree a rischio:
Titolo: “Fare, Creare, Stare Insieme”
b) Progetto per le aree a forte processo immigratorio:
Titolo: “Una Scuola Per Tutti: Integrazione e Alfabetizzazione"
Progetti Autorizzati - Finanziati
e Realizzati nel corso
dell’a. s. 2014/2015
a) Progetto per le aree a rischio:
Titolo: “Fare, Costruire, Stare Insieme”
b) Progetto per le aree a forte processo immigratorio:
Titolo: “Una Scuola per tutti"
Progetti Autorizzati - Finanziati
e Realizzati nel corso
dell’a. s. 2016/2017
a) Progetto per le aree a rischio:
Titolo: “Il piacere di studiare insieme”
b) Progetto per le aree a forte processo immigratorio:
Titolo: “La Scuola è per tutti"
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria
Direzione Generale UFFICIO V
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PPRROOTTOOCCOOLLLLOO DDII AACCCCOOGGLLIIEENNZZAA DDEEGGLLII AALLUUNNNNII SSTTRRAANNIIEERRII
PREMESSA
Il protocollo d’accoglienza degli alunni stranieri è parte integrante del P.T.O.F. e intende
rappresentare un modello di accoglienza che illustri una modalità comune, corretta e pianificata,
attraverso la quale venga agevolato l’inserimento scolastico degli alunni stranieri. Tale documento sarà,
dunque, il punto di partenza comune all’interno dei vari Consigli di Classe.
FINALITÀ
1. Definizioni pratiche condivise in tema di accoglienza degli alunni stranieri.
2. Facilitazione dell’inserimento e orientamento degli alunni stranieri.
3. Sviluppo di un adeguato clima di accoglienza.
4. Aggiornamento docenti relativamente all’insegnamento dell’italiano L2.
5. Utilizzazione di testi facilitati per stranieri, attinenti la programmazione curriculare.
CONTENUTI
Il protocollo d’accoglienza:
1. contiene criteri ed indicazioni relative alla procedura di iscrizione ed inserimento nelle classi degli
alunni stranieri;
2. definisce le fasi e le modalità dell’accoglienza, attribuendo compiti e ruoli degli operatori scolastici
e di coloro che partecipano a tale processo;
3. propone modalità di intervento per l’apprendimento della lingua italiana e dei contenuti curriculari.
LA COMMISSIONE ACCOGLIENZA - INTERCULTURA (C.A.I.)
La commissione accoglienza-intercultura è formata da:
− dirigente scolastico;
− figura/e strumentali per l’accoglienza degli alunni stranieri;
− personale di segreteria.
La CAI è aperta alla collaborazione degli studenti stranieri che possano assistere i compagni neo-
arrivati della propria nazionalità nel processo di inserimento, facilitando i contatti con lui e con la sua
famiglia grazie alla conoscenza della lingua di origine.
La C.A.I. deve:
1. seguire le fasi dell’inserimento dello studente straniero;
2. progettare, con i Consigli di Classe, le attività destinate agli studenti stranieri;
3. individuare i materiali per l’apprendimento dell’italiano L2.
I membri della CAI si impegnano a partecipare a Corsi di Aggiornamento e si rendono disponibili in
qualità di consulenti e/o formatori interni per gli altri docenti.
TERMINOLOGIA ED ABBREVIAZIONI
L1 la lingua materna, la lingua appresa e parlata per prima nella vita di una persona;
L2 lingua del paese d’arrivo, ovvero l’Italiano.
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RESPONSABILITÀ
Il Collegio dei Docenti:
formula proposte per la ripartizione degli alunni stranieri nelle classi evitando comunque la
costituzione di classi in cui risulti predominante la presenza di alunni stranieri;
delibera l’iscrizione a una classe diversa rispetto a quella corrispondente all’età anagrafica,
tenendo conto:
o dell’ordinamento degli studi del Paese di provenienza dell’alunno, che può determinare
l’iscrizione ad una classe immediatamente inferiore o superiore rispetto a quella
corrispondente all’età anagrafica;
o dell’accertamento di competenze, abilità e livelli di preparazione dell’alunno;
o del corso di studi eventualmente seguito dall’alunno nel Paese di provenienza;
o del titolo di studio eventualmente posseduto dall’alunno.
definisce, in relazione al livello di competenza dei singoli alunni stranieri, il necessario
adattamento dei programmi di insegnamento (al Collegio dei Docenti è riconosciuta, in
particolare, la responsabilità della realizzazione di iniziative adeguate per la promozione
dell’apprendimento della lingua Italiana);
presenta proposte per agevolare la comunicazione tra la scuola e le famiglie degli studenti
stranieri.
La docente funzione strumentale per l’accoglienza degli studenti stranieri:
coordina le attività per l’accoglienza degli alunni stranieri;
monitora la presenza degli studenti stranieri;
effettua incontri periodici con i colleghi, se opportuni o richiesti;
effettua il colloquio di accoglienza allo studente straniero neoarrivato (con attenzione alla storia
personale e scolastica, alla biografia linguistica, alle aspettative e ai desideri); compie anche
l’accertamento non verbale (osservazione dei comportamenti) ;
comunica al Dirigente scolastico l’esito del colloquio;
prende contatti con il coordinatore del Consiglio di classe per l’inserimento dell’alunno.
Il Dirigente Scolastico:
garantisce l’effettivo esercizio del diritto – dovere all’istruzione e alla formazione (DLgs 76/05);
garantisce il rispetto della normativa antidiscriminazione, secondo la quale compie un atto di
discriminazione perseguibile civilmente chiunque illegittimamente imponga condizioni più
svantaggiose o si rifiuti di fornire l’accesso all’istruzione (Dlgs 286/98, art. 43, comma 2, c);
assegna lo studente straniero neoarrivato alla classe, rispettando nei limiti del possibile le scelte
espresse dalla ragazza o ragazzo;
se la prima accoglienza avviene in corso d’anno, convoca il Consiglio di classe per la necessaria
informazione;
verifica l’effettivo adattamento dei programmi da parte del Consiglio di classe.
Il Consiglio di Classe:
predispone l’accoglienza al neoarrivato (anche all’interno della classe);
immediatamente dopo l’accoglienza, predispone il necessario adattamento dei programmi, sulla
base dei criteri indicati dal Collegio dei docenti, elaborando un Piano Educativo Individualizzato
per gli studenti stranieri;
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sceglie gli studenti italiani della classe con funzione di facilitatori;
effettua le valutazioni quadrimestrali degli studenti stranieri sulla base del PEI.
La Commissione Accoglienza - Intercultura:
accompagna lo studente neoarrivato in visita alla scuola;
prende contatto con gli insegnanti delle scuole del territorio che la ragazza o il ragazzo ha
eventualmente frequentato in precedenza, per acquisire informazioni;
assegna un docente tutor allo studente straniero neoarrivato;
segue in itinere il percorso della ragazza o del ragazzo neoarrivato;
effettua incontri periodici con i colleghi, se opportuni o richiesti;
si riunisce periodicamente in una prospettiva di confronto e condivisione;
partecipa a iniziative di formazione e aggiornamento.
MODALITÀ OPERATIVE
Verifica dei documenti
L’art. 45 del DPR 394 precisa che:
I minori stranieri presenti sul territorio nazionale hanno diritto all’istruzione indipendentemente
dalla regolarità della posizione in ordine al loro soggiorno, nelle forme e nei modi previsti per i
cittadini italiani.
Gli stessi sono soggetti all’obbligo scolastico secondo le disposizioni vigenti in materia [ora diritto
- dovere all’istruzione e alla formazione, che si articola per dodici anni e dunque fino ai diciotto
anni di età]
La loro iscrizione nelle scuole italiane avviene nei modi e alle condizioni previsti per i minori
italiani, e può essere richiesta in qualunque periodo dell’anno scolastico [anche oltre il termine del
31 gennaio].
I minori stranieri privi di documentazione anagrafica, ovvero in possesso di documentazione
irregolare o incompleta, sono iscritti con riserva, senza alcun pregiudizio per il conseguimento dei
titoli conclusivi dei corsi di studio delle scuole di ogni ordine e grado.
I minori stranieri soggetti all’obbligo scolastico [ora diritto – dovere] vengono iscritti alla classe
corrispondente all'età anagrafica.
La documentazione scolastica che la ragazza o il ragazzo neoarrivato presenta è pertanto considerata
un elemento utile dal punto di vista della conoscenza del percorso formativo compiuto nel paese
d’origine, ma non necessaria dal punto di vista formale.
Verifica delle preferenze
I criteri guida per l’inserimento sono:
la scelta espressa dalla ragazza o dal ragazzo neoarrivato in merito a opzioni linguistiche, aree di
laboratorio (nei limiti della disponibilità, come avviene per i coetanei italiani);
la corrispondenza tra età anagrafica e classe di inserimento (considerando gli anni di
scolarizzazione portati a compimento con successo nel paese di origine);
la valorizzazione del percorso scolastico pregresso.
Verifica del numero di alunni per classe
La verifica del numero degli studenti per classe è effettuata nel corso del colloquio di accoglienza;
qualora la classe individuata in base alle preferenze espresse presenti un alto numero di studenti
(30-31), è immediatamente effettuata una proposta alternativa sulla base delle disponibilità
dell’Istituto (come avviene per i coetanei italiani).
Parere del Consiglio di Classe
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Il Consiglio di classe può esprimere parere contrario all’inserimento qualora vi siano gravi motivi
ostativi, non noti al Dirigente (in base alla normativa, la non conoscenza della lingua italiana non è un
motivo ostativo per l’inserimento).
DESCRIZIONE DELLE MODALITÀ OPERATIVE
Accoglienza
L’Istituto è dotato delle informazioni relative al sistema scolastico dei paesi d’origine e di tutti i
materiali possibili a riguardo.
Le presenze degli studenti stranieri sono costantemente monitorate.
La Commissione Intercultura, in caso di opportunità o di richiesta, effettua incontri periodici con i
docenti, sulle tematiche dell’intercultura e dell’insegnamento/apprendimento dell’italiano come
lingua seconda; effettua, inoltre, interventi di informazione nei Consigli di classe.
È preferibile che la ragazza o il ragazzo straniero si presenti in Istituto la prima volta
accompagnato da un familiare o conoscente, ai fini della mediazione linguistica; è possibile il
ricorso a studenti dell’Istituto che parlino la stessa lingua materna del neoarrivato, o, se necessario,
a mediatori linguistici.
Il primo colloquio avviene all’interno dell’Istituto con più docenti della Commissione Intercultura;
i punti di attenzione del colloquio sono la storia personale e l’esperienza scolastica, la biografia
linguistica, le aspettative e i desideri dello studente; è compiuto anche l’accertamento non verbale
(osservazione dei comportamenti) e, nei limiti del possibile, l’accertamento di lettura e scrittura
nella lingua d’origine, per valutare la sicurezza e la scioltezza in queste abilità.
I docenti che hanno effettuato il colloquio informano tempestivamente il Dirigente scolastico, che
propone la Classe in cui inserire la ragazza o il ragazzo straniero. I criteri guida sono:
la scelta espressa dal giovane neo arrivato (nei limiti della disponibilità, come avviene per i
coetanei italiani),
la corrispondenza tra età anagrafica e classe di inserimento (considerando gli anni di
scolarizzazione portati a compimento con successo nel paese di origine),
la valorizzazione del percorso scolastico pregresso.
Se la prima accoglienza avviene in corso d’anno, il Dirigente convoca il Consiglio di classe per
l’informazione necessaria; il Consiglio di classe può esprimere parere contrario all’inserimento
qualora vi siano gravi motivi ostativi, non noti al Dirigente (in base alla normativa, la non
conoscenza della lingua italiana non è un motivo ostativo per l’inserimento); sulla base delle
notizie emerse nel primo colloquio, il Consiglio di classe predispone l’accoglienza al neo arrivato
(anche all’interno della classe) e il necessario adattamento dei programmi, secondo i criteri
indicati dal Collegio dei docenti, ovvero dalla Commissione Intercultura, scelti a seconda
dell’opportunità:
sospensione della valutazione (ed eventualmente della frequenza) di discipline non oggetto di
studio nel paese di origine (in particolare lingua straniera o materia di indirizzo) per un periodo
variabile;
sostituzione di una disciplina con un’altra (per esempio di una lingua straniera con la lingua
materna) su richiesta dello studente straniero;
riduzione dei programmi ai saperi minimi, semplificazione dei testi (avvalendosi della
collaborazione degli studenti della classe), verifiche differenziate o valutate con criteri
differenziati;
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integrazione dei saperi, utilizzando conoscenze e competenze acquisite nel percorso scolastico
pregresso (se il ragazzo appare già inserito e desideroso di farlo) e valorizzando la partecipazione
al progetto di Seconda accoglienza.
La ragazza o il ragazzo non è immediatamente inserito in classe, ma inizialmente è accompagnato
in visita alla scuola da una/un docente della Commissione Intercultura e da compagne e compagni,
sia stranieri (in particolare il gruppo di più recente immigrazione) sia italiani. Docenti della
Commissione Intercultura presentano lo studente straniero neo arrivato al coordinatore e ai docenti
della classe.
La Commissione Intercultura prende contatto con le insegnanti delle scuole del territorio che la
ragazza o il ragazzo straniero ha eventualmente frequentato in precedenza, per acquisire
informazioni.
Inserimento e integrazione
La Commissione Intercultura segue in itinere il percorso della ragazza o del ragazzo straniero neo
arrivato.
Lo studente straniero neo arrivato sospende l’acquisto dei libri in adozione nella classe,
procurandosi soltanto quelli che il Consiglio di classe ritiene indispensabili e sostituendo gli altri
con altri materiali.
È assegnato a ciascuno studente straniero un docente della Commissione Intercultura come tutor,
al quale fare riferimento per le problematiche di natura didattica, con un ruolo di mediazione
rispetto al Consiglio di classe. Il tutor monitora costantemente l’andamento didattico degli studenti
che gli sono affidati, pur non avendo specifico ruolo di facilitatore dell’apprendimento. A
richiesta, il tutor partecipa al Consiglio di classe in cui sono inseriti gli studenti stranieri che gli
sono affidati.
Il Consiglio di classe individua nell’ambito della classe (anche in base a turnazione) alcuni
studenti con funzione riconosciuta di facilitatori nei confronti degli studenti stranieri neo arrivati.
Il Consiglio di classe, nella persona del coordinatore, compila la scheda iniziale e la scheda
intermedia, con attenzione al livello di socializzazione e alla situazione linguistica (ascoltare,
parlare, leggere, scrivere) di tutte e tutti gli studenti stranieri.
RIFERIMENTI
Costituzione della Repubblica Italiana, artt. 3 e 34.
Dlgs 286/98 Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286, “Testo unico delle disposizioni
concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello
straniero”.
DPR 394/99 Decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394, “Regolamento
della disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero”.
L 189/02 Legge 30 luglio 2002, n. 189, “Modifica alla normativa in materia di immigrazione
e asilo”.
DPR 334/04 Regolamento recante modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della
Repubblica 31 agosto 1999, n. 394, in materia di immigrazione).
L 53/03 Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull’istruzione e dei
livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione
professionale.
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DLgs 76/05 Definizione delle norme generali sul diritto-dovere all’istruzione e alla formazione,
a norma dell’articolo 2, comma 1, lettera c), della legge 28 marzo 2003, n. 53
Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri, emanate dal MIUR il 16
febbraio 2006.
ALLEGATI
Scheda colloquio di accoglienza studenti stranieri;
Scheda iniziale inserimento studenti stranieri;
Piano Educativo Individualizzato per studenti stranieri di recente immigrazione;
Scheda recupero studenti stranieri.
PPRROOTTOOCCOOLLLLOO CCOONNTTIINNUUIITTÀÀ EE OORRIIEENNTTAAMMEENNTTOO
SSCCUUOOLLEE:: DDEELLLL’’IINNFFAANNZZIIAA -- PPRRIIMMAARRIIAA -- SSEECCOONNDDAARRIIAA DDII 11°° GGRRAADDOO
PREMESSA
L’itinerario scolastico dai tre ai quattordici anni, pur abbracciando tre tipologie di scuola caratterizzate
ciascuna da una specifica identità educativa e professionale, è progressivo e continuo. Il
dimensionamento della rete scolastica e la diffusione degli istituti comprensivi favorisce la
progettazione di un unico curricolo e facilita il raccordo tra i diversi gradi scolastici. La finalità è
quella di rendere meno problematico il passaggio fra le diverse istituzioni educative,
rispettando le fasi di sviluppo di ciascun bambino e recuperando le precedenti esperienze
scolastiche in un momento alquanto delicato della crescita di ognuno. Specifiche strategie
educativo - didattiche di raccordo fra i diversi ordini di scuola possono favorire un migliore
adattamento e predisporre l'alunno allo "star bene a scuola" con se stesso e con gli altri,in un clima di
serenità. A tal fine sono previste forme di raccordo organizzativo oltre che pedagogico e curricolare
tra scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di 1°grado. E’ in questa ottica che nasce l’esigenza
della condivisione del Protocollo di Continuità che coinvolge le scuole dell’infanzia, primarie
e la scuola secondaria di I grado dell’Istituto “Gioacchino da Fiore”.
FINALITÀ
- Orientare e sostenere gli alunni nel passaggio da un ordine di scuola all’altro, mediante iniziative
di “accoglienza” in ingresso e “orientamento” in uscita:
- Garantire pari opportunità nel rispetto delle diversità;
- Potenziare lo sviluppo della personalità del bambino per favorire la presa di coscienza di sé, dei
propri bisogni e mezzi espressivi.
OBIETTIVI FORMATIVI
- Migliorare i rapporti interpersonali e la comunicazione scuola – famiglia;
- Creare un clima di collaborazione fra docenti di diversi gradi scolastici;
- Favorire l’inserimento di alunni con difficoltà e diversamente abili, migliorando l’autostima e
l’autonomia personale;
- Potenziare la creatività di ciascuno;
- Stimolare la curiosità;
- Favorire i diversi stili di apprendimento.
-
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DESTINATARI
- Alunni delle Scuole dell’Infanzia – Scuole Primarie – Scuola Secondaria di 1° Grado – insegnanti
– genitori.
INCONTRI RIVOLTI AGLI ALUNNI
Incontri - Scuola d’Infanzia - Scuola Primaria
Sono impegnati tutti i docenti di classe prima.
Incontri di
progettazione da
fare nel corso
dell’anno
scolastico.
Scambio d’informazioni e confronto sulle metodologie dinamico – relazionali.
Programmazione attività di accoglienza.
Scelta, pianificazione e progettazione dell’attività da svolgere e realizzare
durante l’anno, delle metodologie da utilizzare, dell’elenco dei materiali
eventualmente da acquistare.
Programmazione della festa di continuità da realizzare verso la fine dell’anno
scolastico.
Verifica e valutazione a consuntivo delle attività svolte ed eventuale
riprogettazione.
Incontri - Scuola Primaria – Scuola Secondaria di 1° Grado
Sono impegnati tutti i docenti di classe quinta e le classi prime della Scuola Secondaria di 1° Grado.
Incontri da fare nel
corso dell’anno
scolastico
Programmazione delle attività relative al 1° e 2° quadrimestre (accoglienza -
laboratori).
Pianificazione e Progettazione delle attività laboratoriali relative al 2°
quadrimestre.
Programmazione della festa di continuità da realizzare verso la fine dell’anno
scolastico.
Incontro consuntivo e verifica delle attività svolte.
Informazioni sugli alunni in passaggio dalla scuola primaria a quella
Secondaria di 1° Grado.
INCONTRI RIVOLTI ALLE FAMIGLIE
Nel corso dell’anno saranno programmati incontri per illustrare alle famiglie gli aspetti organizzativi
del POF e per la visita agli edifici scolastici.
In particolare, potranno essere previsti:
1. aperture delle scuole primarie: i genitori dei futuri alunni incontrano il responsabile di sede che
illustra l’organizzazione del plesso. Contemporaneamente i futuri alunni sono impegnati in
attività laboratoriali a cura degli insegnanti del plesso.
2. apertura delle scuole secondarie di primo grado: i genitori dei futuri alunni incontrano il
responsabile di sede che illustra l’organizzazione del plesso. Successivamente visitano la
scuola.
INCONTRI DI COMMISSIONE
Sono previsti incontri tra gli insegnanti rappresentanti le diverse scuole dell’Istituto per la
condivisione, l’organizzazione generale e la progettazione delle attività di Continuità e Orientamento.
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MODALITÀ OPERATIVE
Il progetto si attuerà con:
1. momenti d’incontro - progettazione – verifica periodica tra docenti dei vari ordini di scuola;
2. laboratori in classe, a classi aperte e di gruppo eterogenei negli ambiti espressivo
manipolativo, psicomotorio, musicale, linguistico, scientifico, informatico, ecc…
3. attività svolte in parallelo tra classi dello stesso ordine di scuola;
4. attività svolte trasversalmente tra classi dei vari ordini di scuola.
BENI E SERVIZI
1. personale docente;
2. spazi interni ed esterni di tutte le sedi scolastiche coinvolte nel progetto.
RISORSE UMANE
1. personale docente dei diversi ordini di scuole;
2. coordinatori di classi e di interclasse, figure strumentali.
STRUMENTI
Si prevede l’utilizzo dei seguenti materiali:
1. materiale di facile consumo
2. immagini – video
3. musica e strumenti musicali
4. computer
5. macchina fotografica
6. videocamera
VERIFICHE
Si attueranno verifiche tramite:
1. osservazioni in itinere degli alunni
2. confronto diretto tra docenti
3. momenti conviviali (feste di fine anno)
DOCUMENTAZIONE
Sono previste le seguenti iniziative:
1. elaborati dei bambini
2. produzioni di audiovisivi
3. pannelli didattici per allestimento mostre
4. giornalini
5. spettacoli
CONCLUSIONI
Si ritiene opportuno che tra gli insegnanti si affermi e si consolidi una “Cultura della Continuità”:
un’attitudine a considerare la propria azione – docente all’interno del processo evolutivo che veda
come protagonista il bambino e che, di conseguenza, preveda sempre un collegamento tra un “prima”
e un “dopo” affidati ad altri referenti educativi. E’ importante che questa cultura si sviluppi proprio a
partire da un confronto continuo tra insegnanti di Scuola d’Infanzia – Primaria – Secondaria, che
preveda sempre la pratica attiva comune e collegiale a vari livelli.
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CLASSE DI STRUMENTO MUSICALE
La scuola Secondaria di Primo grado dell’Istituto Comprensivo ” Gioacchino da Fiore” ha attivato i
corsi di Strumento Musicale dall’anno scolastico 2005/2006. Essi costituiscono integrazione
interdisciplinare e arricchimento dell’insegnamento obbligatorio nel più ampio quadro delle finalità
della scuola e del progetto complessivo di formazione della persona.
Le lezioni che si svolgono il pomeriggio, in aggiunta all’orario antimeridiano di 30 ore, comprendono
attività individuali frontali e di gruppo, musica di insieme e nozioni di teoria musicale, per un numero
complessivo di circa 2 ore settimanali, oltre le ore straordinarie di attività orchestrale in occasione
delle manifestazioni. Si accede ai corsi a seguito di una prova attitudinale specifica utile a valutare le
potenzialità ritmico - melodiche di quegli alunni che ne fanno richiesta.
I corsi di strumento musicale attivi nell’Istituto “ Gioacchino da Fiore” sono cinque e formano
altrettante classi:
1. Classe di Pianoforte;
2. Classe di Flauto;
3. Classe di Chitarra;
4. Classe di Fisarmonica;
5. Classe di Oboe.
La scuola mette a disposizione degli alunni che ne fanno richiesta l’uso in comodato gratuito degli
strumenti musicali, escluso il pianoforte.
Le ore di insegnamento sono destinate principalmente alla pratica strumentale, individuale e di
gruppo, nonché alla teoria musicale e a elementi di solfeggio, secondo le Indicazioni Nazionali del
Curricolo. Durante l’a. s. tutti gli alunni sono coinvolti in attività interne ed esterne alla scuola quali
Concorsi Musicali Nazionali e Locali, manifestazioni culturali dell’Istituto, coopartecipazione a eventi
di altre Scuole o Enti ed eventi socio – culturali - musicali in genere. Gli alunni delle classi di
strumento musicale sono valutati secondo “le competenze acquisite” come ogni altra materia
curriculare e il voto fa media con quello di tutte le altre materie per la valutazione finale. Al termine
del ciclo della secondaria di primo grado, nell’ambito del colloquio pluridisciplinare l’alunno sosterrà
anche la prova di strumento musicale eseguendo da solista e/o in gruppo da camera o orchestra dei
brani per la valutazione finale e conseguirà l’ attestato delle competenze raggiunte.
MODALITÀ DI ACCESSO AI CORSI DI STRUMENTO MUSICALE
Durante l’a.s. il gruppo docenti di strumento musicale di concerto con il Dirigente Scolastico, con i
coordinatori della Primaria e eventuali docenti di Educazione Musicale predispone le modalità per
informare correttamente tutti gli alunni delle classi V della primaria dell’opportunità di scegliere il
I C “Gioacchino da Fiore” San Giovanni in Fiore (CS) – Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019
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corso opzionale di Strumento Musicale e successivamente formare la commissione che effettuerà la
valutazione dei candidati secondo i criteri preposti ad accertare quanto segue:
1
Prove percezione melodica
(Orecchio Musicale) Altezza suoni Direzione
melodica Distinzione suoni
2 Accertamento percezione e
riproduzione ritmica Sequenza complessa Sequenza media Sequenza semplice
3 Accertamento capacità
produzione melodica Sequenza complessa Sequenza media Sequenza semplice
La commissione inoltre valuterà le caratteristiche fisiche se idonee per lo strumento scelto e la
motivazione dell’alunno. Per ciascuna delle prove indicate la commissione assegnerà un punteggio la
cui somma, unita alla valutazione fisica e motivazionale costituirà il voto finale della prova.
ASSEGNAZIONE DELLO STRUMENTO
Ogni alunno ha la facoltà di indicare lo strumento o gli strumenti secondo le sue preferenze. Lo
strumento sarà assegnato ai candidati IDONEI secondo l’ordine in graduatoria per ciascuno delle
quattro classi. Qualora per indisponibilità di posti non sia possibile soddisfare la prima scelta
dell’alunno, la commissione assegnerà uno strumento di cui si accerta la disponibilità.
PREMESSA AGLI OBIETTIVI DIDATTICI
L’introduzione dello strumento musicale nella Scuola Statale Secondaria di primo grado da diversi
anni è stata determinante nella formazione complessiva dell’alunno: ha fornito un mondo fortemente
caratterizzato dalla presenza della musica come veicolo di espressione e di comunicazione.
Tale progetto educativo è stato recepito dal Ministero della Pubblica Istruzione che ha ritenuto
determinante ricondurre l’insegnamento di strumento musicale ad ordinamento come integrazione
interdisciplinare ed arricchimento dell’insegnamento obbligatorio dell’educazione musicale (art.165
del decreto legislativo 16.04.94 n.297) nell’ambito della programmazione educativo - didattica dei
consigli di classe e del collegio dei docenti, in sintonia con la premessa dei programmi della scuola
media.
L’insegnamento strumentale promuove la formazione globale dell’individuo offrendo, attraverso
un’esperienza musicale resa più completa dallo studio dello strumento, occasioni di maturazione
logica, espressiva e comunicativa. Integra unitamente alla dimensione cognitiva, la dimensione
pratico-operativa, estetico - emotiva, improvvisativa e compositiva. Inoltre offre all’alunno ulteriori
occasioni di sviluppo e orientamento delle proprie potenzialità e una più avvertita coscienza di sé e del
modo di rapportarsi al sociale.
L’essenziale aspetto formativo della pratica strumentale porta un efficace contributo al senso di
appartenenza sociale.
FINALITÀ
Concorrere alla formazione dell’individuo realizzando le potenzialità di ciascuno;
offrire l’opportunità di scoprire le proprie attitudini, sviluppare le capacità mnemoniche,
espressive, creative e affinare il senso estetico;
favorire la socializzazione e una serena esperienza di classe, particolarmente attraverso attività
di musica di insieme, capacità critiche e autocritiche, organizzative e di metodo;
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progettare e programmare attività e produzioni di natura sia prettamente musicale che a
carattere interdisciplinare che possano coinvolgere anche gli alunni appartenenti alla varie
classi della Scuola.
Obiettivi generali per tutte le classi
Nell’ambito della formazione musicale specifica l’insegnamento strumentale intende perseguire
obiettivi specifici quali:
il dominio tecnico dello strumento sia nella pratica individuale che collettiva al fine di
produrre, con consapevolezza interpretativa, eventi musicali tratti dai vari repertori scelti o
proposti o ancora inventati;
la capacità di produrre autonome elaborazioni di materiali sonori, pur all’interno di griglie
predisposte.
Obiettivi specifici da conseguire
Capacità di utilizzare specifiche tecniche esecutive;
Capacità di comprendere ed usare la terminologia e la simbologia del linguaggio musicale;
Capacità di eseguire sequenze ritmiche, monodie e composizioni a più parti;
Capacità di collaborare alle esecuzioni di gruppo;
Capacità di improvvisare e creare brevi brani;
Eseguire brevi composizioni del repertorio classico.
CLASSE PRIMA
Capacità di concentrarsi sul mondo sonoro;
Assumere una corretta postura sullo strumento;
Comprensione e uso della terminologia e la simbologia del linguaggio musicale;
Capacità di eseguire semplici sequenze ritmiche, semplici monodie e composizioni;
Capacità di memorizzare brevi brani musicali;
Capacità di distinguere ritmi, temi, dinamiche diverse;
Capacità di collaborare alle esecuzioni di gruppo;
Capacità di improvvisare e creare semplici frammenti musicali,
CLASSE SECONDA
Capacità di utilizzare specifiche tecniche esecutive;
Capacità di comprendere ed usare la terminologia e la simbologia del linguaggio musicale;
Capacità di eseguire sequenze ritmiche, melodie e composizioni a più parti;
Capacità di collaborare alle esecuzioni di gruppo;
Capacità di improvvisare e creare brevi brani;
Eseguire brevi composizioni del repertorio classico.
CLASSE TERZA
Capacità di comprendere ed usare la terminologia e la simbologia del linguaggio musicale,
Capacità di eseguire sequenze ritmiche, monodie e composizioni a più parti;
Capacità di riconoscere forme musicali complesse,
Capacità di collaborare alle esecuzioni di gruppo;
Capacità di improvvisare ritmi e varie melodie da soli o in sequenze di gruppo;
Eseguire composizioni del repertorio classico: sonatine, danze, suite ecc.
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VALUTAZIONE E AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO
PREMESSA
La valutazione non è solo il momento in cui viene giudicato il livello di competenza raggiunto dagli
alunni, ma è tutto il lavoro di controllo che la scuola effettua sui processi di insegnamento e sui
livelli organizzativi al fine di definire, costruire, sviluppare le abilita, le competenze e le capacità
fondamentali per gli esiti formativi che si intendono perseguire.
La scuola, pertanto, intende definire livelli di Valutazione e Autovalutazione di Istituto sulla base
delle seguenti modalità e quadri concettuali di riferimento.
FUNZIONI DELLA VALUTAZIONE
- Informativa e diagnostica;
- Formativa;
- Sommativa.
Con la funzione informativa e diagnostica si intende accertare:
a) il livello di sviluppo cognitivo, sociale, affettivo, motorio di ogni alunno al momento dell’ingresso
nella scuola;
b) prima di ogni unità didattica il possesso dei prerequisiti relativi al raggiungimento degli obiettivi
programmati.
Con la funzione formativa si intende effettuare una raccolta sistematica e continuativa delle
informazioni relative allo sviluppo dei quadri di conoscenza, di abilità e disponibilità ad
apprendere acquisite dai singoli alunni al fine di controllare i processi di insegnamento
apprendimento in tutte le fasi in cui si compongono.
Con la funzione sommativa si conclude una fase predefinita di un processo; essa tiene conto
non di un singolo momento dell'apprendimento, ma del suo complessivo sviluppo nel tempo.
TEMPI DELLA VALUTAZIONE
Ai fini della valutazione l’anno scolastico viene suddiviso in n.2 quadrimestri. Oltre a tale
suddivisione la valutazione avrà una cadenza:
- Iniziale;
- In itinere;
- Intermedia;
- Finale.
1) La valutazione iniziale è quella che si effettua:
a) su ogni alunno al momento dell’ingresso nella scuola;
b) prima di ogni unità didattica.
2) La valutazione in itinere è quella che si effettua durante e al termine di ogni percorso di
apprendimento.
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3) La valutazione intermedia è quella che si effettua al termine di un periodo intermedio di un lungo
percorso di apprendimento (mensile, bimensile, quadrimestrale).
4) La valutazione finale è quella che si effettua alla fine dell’anno scolastico, del ciclo, del corso di
studi.
OGGETTO DELLA VALUTAZIONE
La valutazione ha per oggetto:
- II contesto socio-economico di riferimento dell’alunno al fine di capire, i condizionamenti positivi o
negativi sullo sviluppo delle conoscenze, abilità, competenze, comportamenti acquisiti prima
dell’ingresso a scuola;
- i risultati dell’apprendimento in termini di conoscenze, abilità, competenze, capacità,
comportamenti, atteggiamenti, crescita dell’autostima, della motivazione, della consapevolezza del se;
- gli esiti finali del processo educativo;
- i processi e le strategie usate nei processi di apprendimento.
STRUMENTI DELLA VALUTAZIONE
Nell'attività di valutazione gli insegnanti utilizzano i seguenti strumenti:
1) Agenda della Programmazione e Organizzazione Didattica che deve contenere:
a) la Programmazione Educativa- Didattica annuale elaborata collegialmente dai docenti della classe
in allegato;
b) la Programmazione Didattica settimanale (per la scuola primaria) elaborata collegialmente dai
docenti della classe;
c) gli orari di attività delle classi;
d) le annotazioni specifiche in itinere sugli alunni;
e) la verbalizzazione degli incontri con le famiglie e con gli operatori del territorio.
2) Registro di classe che deve contenere gli aspetti amministrativi della vita di ciascuna classe.
3) Documento di valutazione che contiene i dati relativi allo sviluppo personale e sociale dell'alunno.
STRUMENTI DI RACCOLTA DELLE INFORMAZIONI
Gli strumenti di raccolta delle informazioni oltre al possesso delle caratteristiche della validità,della
attendibilità e della oggettività devono fare riferimento alle tecniche più avanzate della ricerca nel
settore della valutazione.
Gli strumenti da usare saranno:
1) l’osservazione sistematica e non sistematica;
2) prove strutturate:
Questionari a scelta multipla;
Questionari a risposta vero-falso;
Questionari a riposta libera;
Questionari a risposta semi strutturata;
Griglie di osservazione dei comportamenti,
Test standardizzati;
Esercizi;
Test logici;
Schede opportunamente predisposte;
Griglie di trascrizione dei dati,
3) Prove non strutturati:
Il componimento scritto;
La relazione di lavoro;
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Il riassunto;
Il problema.
Gli strumenti saranno opportunamente usati in momenti precisi nell’anno scolastico:
all’inizio dell’anno;
in itinere;
alla fine del quadrimestre.
Le suddette prove saranno somministrate dai docenti di ogni classe nei seguenti periodi dell'anno
scolastico:
all'inizio dell'anno: prove di ingresso;
a conclusione di ogni unità didattica: prove in itinere;
a conclusione del quadrimestre: prove generali con formulazione di giudizio sul documento di
valutazione.
Esse riguarderanno oltre che gli aspetti prettamente disciplinari anche le problematiche più diffuse
nella società come la legalità., la salute, l'integrazione europea, la convivenza democratica e tutti
gli altri progetti elaborati all’interno del POF.
La certificazione della valutazione degli alunni avverrà su base quadrimestrale.
CRITERI GENERALI DI VALUTAZIONE
progresso nell’apprendimento sulla base della situazione di partenza e delle competenze
acquisite;
impegno, interesse e partecipazione alla vita scolastica;
autonomia come metodo di studio ed organizzazione del lavoro;
crescita dell’alunno in termini di consapevolezza delle proprie abilità ed attitudini per
conseguire la capacità di autovalutazione e di scelta.
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I docenti, nell’attribuire la valutazione decimale alle verifiche scritte e orali, si avvalgono dei
seguenti descrittori di livello:
10 9 8 7 6
L’alunno
dimostra capacità
di operare in
piena autonomia
scegliendo
strategie adeguate
e personali.
Dimostra un uso
consapevole,
corretto e
pertinente del
lessico e degli
strumenti
specifici. Nei
quesiti di verifica
raggiunge la
totalità delle
risposte positive.
L’alunno
dimostra capacità
di operare
correttamente in
autonomia
utilizzando le
strategie note.
Utilizza il
linguaggio
specifico in modo
appropriato. Nei
quesiti di verifica
raggiunge
pressoché la
totalità delle
risposte positive.
L’alunno
dimostra capacità
di operare
correttamente
utilizzando le
strategie note.
Utilizza il lessico
e gli strumenti
specifici con una
correttezza e
padronanza. Nei
quesiti di verifica
raggiunge
un’elevata
percentuale di
risposte positive.
L’alunno
dimostra capacità
di operare
proficuamente e
con sufficiente
autonomia,
pervenendo ad
un’esecuzione
sostanzialmente
corretta dei
lavori. Nei quesiti
di verifica
raggiunge una
buona
percentuale di
risposte positive.
L’alunno
dimostra capacità
di operare in
modo pertinente e
con sufficiente
autonomia.
L’ esecuzione dei
lavori risulta
meccanica, ma
sufficientemente
corretta. Nei
quesiti di verifica
raggiunge una
sufficiente
percentuale di
risposte positive.
5 4
L’alunno dimostra capacità di
operare con limitata
autonomia. L’esecuzione dei
lavori risulta meccanica, con
numerose imperfezioni.
L’alunno dimostra difficoltà ad
operare raffronti, analisi e
sintesi tra i diversi dati e non
utilizza in modo adeguato il
lessico specifico.
Nelle verifiche e nelle schede di valutazione l’intervallo numerico da utilizzare è 4 - 10.
Indicatori di valutazione del comportamento
RISPETTO DEL REGOLAMENTO D’ISTITUTO
COMPORTAMENTO RESPONSABILE;
FREQUENZA E PUNTUALITA
PARTECIPAZIONE ALLE LEZIONI.
IMPEGNO E COSTANZA ( nel lavoro scolastico in classe/a casa)
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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL VOTO IN CONDOTTA
VOTO 10
a) scrupoloso rispetto del regolamento scolastico;
b) comportamento maturo per responsabilità e collaborazione;
c) frequenza alle lezioni assidua vivo interesse e partecipazione attiva alle lezioni;
d) regolare e serio svolgimento delle consegne scolastiche;
e) ruolo propositivo all’interno della classe;
f) più che buona media dei voti di profitto.
VOTO 9
a) scrupoloso rispetto del regolamento scolastico;
b) comportamento irreprensibile per responsabilità e collaborazione;
c) frequenza alle lezioni assidua;
d) costante interesse e partecipazione attiva alle lezioni;
e) regolare e serio svolgimento delle consegne scolastiche;
f) ruolo propositivo all’interno della classe;
g) buona media dei voti di profitto.
VOTO 8
a) rispetto del regolamento scolastico;
b) comportamento buono per responsabilità e collaborazione;
c) frequenza alle lezioni normale;
d) buon interesse e partecipazione attiva alle lezioni;
e) proficuo svolgimento, nel complesso, delle consegne scolastiche;
f) più che sufficiente media dei voti di profitto.
VOTO 7
a) rispetto del regolamento scolastico;
b) comportamento accettabile per responsabilità e collaborazione;
c) frequenza alle lezioni normale, discreto interesse e partecipazione alle lezioni;
e) sufficiente svolgimento delle consegne scolastiche;
f) più che sufficiente media dei voti di profitto.
VOTO 6
a) frequenza alle lezioni irregolare;
b) discontinuo svolgimento delle consegne;
c) mediocre interesse e partecipazione passiva alle lezioni;
d) funzione negativa nel gruppo classe;
e) Comportamento incostante per responsabilità e collaborazione, con notifica alle
famiglie;
f) disturbo del regolare svolgimento delle lezioni tale da comportare nota in condotta
sul registro di classe (numero da 1 a 4);
g) N°1 sospensione dalle lezioni.
VOTO 5
a) grave inosservanza del regolamento scolastico tale da comportare notifica alle
famiglie e sanzione disciplinare secondo quanto stabilito nel regolamento
d’Istituto;
b) disturbo del regolare svolgimento delle lezioni tale da comportare nota in condotta
sul registro di classe, in un numero 8;
c) limitata attenzione e partecipazione alle attività scolastiche;
d) svolgimento spesso disatteso dei compiti assegnati;
e) comportamento scorretto nel rapporto con personale scolastico e/o compagni;
f) comportamento irresponsabile durante viaggi e visite di istruzione;
g) N°1 sospensione dalle lezioni (dovute ad episodi di bullismo e/o gravissime
scorrettezze nei confronti del personale della scuola). N.2 sospensioni nello stesso
quadrimestre anche per un periodo complessivo inferiore a 5 giorni.
h) N.2 sospensioni o più nei due quadrimestri
N.B. Un comportamento corretto nel secondo quadrimestre porta al recupero
dell’insufficienza nello scrutinio finale
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AUTOVALUTAZIONE
La scuola intende elaborare un progetto di autovalutazione tendente al miglioramento della qualità
dell’intervento educativo attraverso l’acquisizione di una maggiore consapevolezza e coscienza critica
dell’operare pedagogico.
L’autovalutazione consente infatti di:
- regolare e controllare le proprie azioni verso gli obiettivi prefissati;
- accettare e superare i propri limiti;
- rendere trasparente il proprio operato;
- predisporre se stessi e gli altri alla valutazione esterna.
In tale Progetto saranno indicati i fattori, gli indicatori e gli standard di qualità.
1) Per fattori di qualità si intendono gli aspetti importanti della percezione di un determinato servizio
da parte degli utenti (genitori e alunni).
2) Per indicatori di qualità s’intendono i parametri qualitativi e quantitativi che misurano un aspetto
del servizio ritenuto indicativo di un fattore di qualità.
3) Per standard di qualità s’intendono i valori attesi per un particolare indicatore affinché il servizio
erogato sia considerato di qualità.
VALUTAZIONE ESTERNA
Per superare i limiti dell’autoreferenzialità dell’intervento educativo e dell’autovalutazione di istituto
la scuola si apre ad un discorso di valutazione esterna rendendosi disponibile a:
1) essere valutata dai genitori degli alunni delle classi uscenti attraverso la somministrazione di un
questionario riguardante la qualità della scuola (servizio mensa, strutture, grado di preparazione degli
insegnanti, rapporto scuola-famiglia, risultati dell’apprendimento, altro);
2) partecipare alla valutazione per campione da parte dell’INVALSI;
3) partecipare a ricerche sulla valutazione organizzate da Centri di Ricerca, Università IRRSAE, ecc.
PUBBLICIZZAZIONE DELLA VALUTAZIONE
Il problema della pubblicizzazione della valutazione è essenzialmente connesso alla definizione di
"scuola pubblica", che tale deve essere non solo perché dipende dallo Stato sul piano finanziario e
amministrativo, ma perché assolve ad una funzione pubblicamente controllata.
Questo porta anche ad un controllo della professionalità del docente che diventa da individuale a
sociale.
I docenti dell’istituto intendono pubblicizzare la valutazione attraverso:
assemblee di genitori su problemi generali, ogni qualvolta si rendono necessarie;
incontri con i genitori caratterizzati da colloqui individuali per garantire la privacy;
consigli di interclasse con la presenza dei genitori eletti;
collegi dei docenti.
PIANO DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO
Nel corso di ogni anno scolastico saranno organizzati i seguenti corsi di formazione e aggiornamento:
Per il personale Docente:
- uso delle nuove tecnologie informatiche;
- corso per l’utilizzo del registro elettronico;
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- formazione metodologica sull’uso della lavagna digitale interattiva;
- azioni formative per i docenti neo-assunti L. 107/2015;
- corsi sul disagio giovanile;
- corso di Formazione figure sensibili, ai fini della Sicurezza del proprio Istituto:
RSPP - ASPP- RLS - RMPPI e APS.
- corso sull’educazione interculturale;
- Valutazione.
Per il personale ATA:
Uso delle nuove tecnologie;
Corso di Formazione figure sensibili, ai fini della Sicurezza del proprio Istituto:
RSPP - ASPP- RLS - RMPPI e APS.
Il presente Piano Triennale dell’offerta Formativa è stato approvato dal Collegio dei Docenti nella seduta del 09 ottobre 2018 delibera n.07 ed è stato approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 09 ottobre 2018 delibera n.07.
P. S.: le integrazioni al presente Documento Programmatico saranno inserite in itinere durante il corso dell’anno scolastico nelle pagine a seguire e, in seguito, presentate ed approvate dagli Organi Collegiali competenti.
Notizie utili:
Apertura al pubblico dell’Ufficio di Presidenza: secondo necessità, previo appuntamento.
Apertura al pubblico degli Uffici di Segreteria: tutti i giorni dalle ore 11:00 alle ore 13:00.
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INDICE
PRIMA SEZIONE PREMESSA FABBISOGNO ORGANICO DELL'AUTONOMIA Pag. 3
ANAGRAFICA - DATI IDENTIFICATIVI DELL'ISTITUTO Pag. 6
RESPONSABILE - REFERENTE - COMITATO DI MIGLIORAMENTO Pag. 7
LA NOSTRA SCUOLA Pag. 8
SECONDA SEZIONE - RELAZIONE TRA R.A.V. EP.d.M. Pag. 9
CAMPI DI POTENZIAMENTO DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO Pag. 10
TERZA SEZIONE - ELENCO PROGETTI Pag. 12
PROGETTO DEL PIANO N. 1 - COMPETENZA LINGUISTICA (ITALIANO – INGLESE) Pag. 13
PROGETTO DEL PIANO N. 2 – POTENZIAMENTO SCIENTIFICO Pag. 15
PROGETTO DEL PIANO N. 3 - POTENZIAMENTO MOTORIO Pag. 22
PROGETTO DEL PIANO N. 4 - POTENZIAM. CITTADINANZA ATTIVA E DEMOCRATICA Pag. 24
PROGETTO DEL PIANO N. 5 - POTENZIAMENTO ARTISTICO MUSICALE Pag. 32
CARATTERE INNOVATIVO DELL’AZIONE PROGETTUALE Pag. 42
QUARTA SEZIONE - PUBBLICIZZAZIONE Pag. 42
QUINTA SEZIONE – MONITORAGGIO Pag. 42
SESTA SEZIONE - DURATA E ATTUAZIONE DEL PIANO Pag. 43
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PPRRIIMMAA SSEEZZIIOONNEE
PPRREEMMEESSSSAA
L’autonomia è ormai una realtà da tempo consolidata. Può e deve quindi costituire un supporto
efficace all’attuale fase di rinnovamento della scuola. L’autonomia, principio ormai dichiarato
a chiare lettere nella nostra Costituzione, si configura come un articolato dispositivo di mezzi,
di opportunità, di risorse per raggiungere l’obiettivo prioritario di ogni sistema educativo: il
successo scolastico. L’autonomia si pone dunque come essenziale e ineliminabile sfondo del
complessivo processo di miglioramento in atto del sistema scolastico. La scuola come nel
passato, deve essere in grado di svolgere la propria funzione educativa e offrire ai propri
alunni, in rapporto alla loro età, sia i valori universali condivisi e previsti dalla nostra
Costituzione, sia le necessarie abilità e competenze per affrontare e modificare la realtà.
L’emergenza educativa lancia alla scuola la sfida della riaffermazione dei valori del senso
civico, della responsabilità individuale e collettiva, del bene comune. Si può leggere nei diversi
provvedimenti normativi che si susseguono nel tempo l’esigenza del legislatore di strutturar e le
pubbliche amministrazioni al fine di rendere più diretto il rapporto con i cittadini/utenti dei
servizi, ridefinendo la mappa dei ruoli e delle responsabilità reciproche in una logica
complessiva in cui l’attenzione ai risultati si intreccia strettamente con temi quali autonomia,
controllo, qualità, rendicontazione. A partire dalla legge n. 59 del 1997 (cosiddetta Bassanini ),
in cui si attribuisce l’autonomia alle istituzioni scolastiche, all’interno del processo di riforma
delle pubbliche amministrazioni, l’impianto normativo prefigura in maniera più specifica le
linee di un cambiamento culturale complessivo che riguarda anche la scuola, ancorandone il
ruolo al raggiungimento di specifici risultati, superando in tal modo la logica di
“subordinazione all’autorità centrale”, l’art. 21 infatti, ha dato inizio all’autonomia
organizzativa, didattica, di ricerca delle istituzioni scolastiche. è con il DPR 275 del 1999
(Regolamento dell’Autonomia) che si precisa che “l’autonomia delle istituzioni scolastiche , ….
si sostanzia nella progettazione e nella realizzazione di interventi …. Al fine di garantire il
successo formativo, …. Con l’esigenza di migliorare l’efficacia del processo di insegnamento e
di apprendimento”. Il nostro Istituto, come stabilisce la legge 107 del 2015, nei limiti delle
risorse umane, finanziarie e strumentali individua il fabbisogno di posti dell’organico
dell’autonomia in riferimento a iniziative di potenziamento dell’offerta formativa e delle
attività progettuali, per il raggiungimento degli obiettivi formativi individuati come prioritari
tra i seguenti:
Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento
all’italiano nonché all’inglese;
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Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;
Potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali;
Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica;
Sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità,
della sostenibilità ambientali, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali;
Potenziamento delle discipline motorie e sviluppo comportamenti ispirati a uno stile di vita
sano, con particolare riferimento all’alimentazione, all’educazione fisica e allo sport;
Valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di
sviluppare e aumentare l’interazione con le famiglie e con la comunità locale;
Valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni;
Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;
Sviluppo delle competenze digitali;
Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del
bullismo, anche informatico;
Potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni
educativi speciali attraverso percorsi individualizzati anche con il supporto e la collaborazione
dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e
l’applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati,
emanate dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca il 18 dicembre 2014.
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FABBISOGNO ORGANICO DELL'AUTONOMIA
POSTI COMUNI - POSTI SOSTEGNO E POSTI POTENZIAMENTO TRIENNIO 2016/2019
SCUOLA CLASSE CONCORSO POSTO COMUNE POSTI SOSTEGNO
INFANZIA N. 3 PLESSI AA00 14 7
PRIMARIA N. 2 PLESSI EE00 29
4 1 INGLESE
SECONDARIA 1° GRADO
A043 5
6 cat. + 9 ore
A059 3
A245 1
A345 1 + 9 ORE
A445 12 ORE
A028 1
A030 1
A032 1
A033 1
RC 9 ORE
OBOE 1 cat.
PIANOFORTE 12 ORE
CHITARRA 12 ORE
FLAUTO 12 ORE
FISARMONICA 12 ORE
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AANNAAGGRRAAFFIICCAA
DATI IDENTIFICATIVI DELL’ISTITUTO
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RESPONSABILE DEL PIANO DIRIGENTE SCOLASTICO: Prof.ssa MARIA CRISTINA MARZULLO
E-MAIL: [email protected]
REFERENTE DEL PIANO COGNOME E NOME:Prof. PELUSOGIOVANNI
E-MAIL: [email protected]
RUOLO NELLA SCUOLA: PRIMO COLLABORATORE DEL D.S.
COMITATO DI MIGLIORAMENTO
PLESSO DOCENTE RUOLO NELLASCUOLA
SECONDARIA DI 1° GRADO PELUSO GIOVANNI 1° COLLABBORATORE DEL
D.S.
PRIMARIA TALLERICO ANTONIO 2° COLLABBORATORE DEL
D.S
SECONDARIA DI 1° GRADO LOPETRONE SAVERIA REFERENTE
SECONDARIA DI 1° GRADO MARSICO RAFFAELE FUNZIONE STRUMENTALE
SECONDARIA DI 1° GRADO PULICE ANNA RESPONSABILE DI PLESSO
SECONDARIA DI 1° GRADO FRAGALE GIOVANNI REFERENTE SPORT
PRIMARIA BARBERIO ANNA ROSA FUNZIONE STRUMENTALE
PRIMARIA GUARASCIO ROSA REFERENTE
PRIMARIA GENNARINI MARIA ROSA REFERENTE
PRIMARIA GUZZO ROSARIA PIA INSEGNANTE
DURATA DELL’INTERVENTO
PERIODO DI REALIZZAZIONE: DA DICEMBRE 2017 A GIUGNO 2018
RISORSE UMANE DESTINATE AL PIANO: DOCENTI
UNITÀ N. 5
RISORSE ECONOMICHE
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LLLAAA NNNOOOSSSTTTRRRAAA SSSCCCUUUOOOLLLAAA
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE "GIOACCHINO DA FIORE"
PLESSI: SCUOLA
DELL'INFANZIA
SAN FRANCESCO
"OLIVARO"
XXV APRILE
PLESSI: SCUOLA PRIMARIA
CORRADO ALVARO"ZAPPA"
SALVATORE ROTA "OLIVARO"
PLESSO: S. SECONDARIA 1° GRADO
TOTALE ALUNNI: 500
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95
SSEECCOONNDDAA SSEEZZIIOONNEE
COMITATO DI MIGLIORAMENTO E GRUPPI DI PROGETTO
I componenti del Comitato di Miglioramento e dei Gruppi di Progetto sono stati individuati dal
Dirigente Scolastico nella riunione del Collegio dei Docenti del 02/09/2015 (Verbale n. 1), in
base al possesso di competenze professionali richieste dal Piano di Miglioramento (P.d.M.) e
dai singoli Progetti in cui esso è articolato, nonché in rapporto alla disponibilità ed alla
motivazione evidenziate dai Docenti ad impegnarsi in un percorso progettuale particolarmente
impegnativo.
Lo Staff Dirigenziale ha ritenuto opportuno inserire nei vari Gruppi di Progetto i Docenti
designati dal Collegio Funzioni Strumentali nelle diverse Aree di intervento, pr ivilegiando il
principio dell’ottimizzazione delle risorse umane, stabilendo così un rapporto di stretta
connessione tra Piano di Miglioramento (P.d.M.), Rapporto di Autovalutazione (R.A.V.) e
Piano Triennale dell’Offerta Formativa (P.T.O.F.).
RELAZIONE TRA R.A.V. E P.d.M.
Il Dirigente Scolastico, pienamente consapevole della complessità del lavoro svolto nella
stesura del Rapporto di Autovalutazione (R.A.V.), ha integrato, all’inizio dell’anno scolastico
2015/16, il Nucleo di Valutazione con altri componenti motivati e in possesso di idonee
competenze, con l’impegno di definire i Fattori Critici, tenendo presenti soprattutto il contesto
socio-economico e culturale in cui l’Istituzione opera, con i suoi bisogni diversificati, e le linee
progettuali del POF.
Pertanto si sono formulate le possibili iniziative di miglioramento, la cui priorità è stata
valutata in termini di Impatto e Capacità:
Migliorare le competenze chiave degli alunni, dalla Scuola Primaria e della Scuola
Secondaria di 1° Grado, in ambito linguistico e matematico;
Costruire un Curricolo verticale, che consenta ai Docenti di operare su una linea di
continuità e coerenza nel rispetto dell’alunno- persona che apprende;
Promuovere una Didattica inclusiva per gli alunni con Bisogni Specifici di Apprendimento.
INTEGRAZIONE TRA PIANO DI MIGLIORAMENTO (P.d.M.) E POF-TRIENNALE
Il presente Piano di Miglioramento si colloca su una linea di stretta correlazione e coerenza con
le attività, i progetti e gli obiettivi inseriti nel P.T.O.F., essendone parte integrante e
fondamentale. Il P.d.M. rappresenta la politica strategica dell’Istituzione per intraprendere
un’azione di qualità.
Il R.A.V., redatto dal Gruppo di Autovalutazione di Istituto, ha evidenziato punti di debolezza e
criticità per le competenze chiave dell’Istituzione Scolastica.
Precisamente partendo da un’analisi puntuale ed attenta dei dati trasmessi dall’INVALSI (dello
scorso anno),ampiamente discussi nei vari Organi Collegiali, la Dirigenza e lo Staff Dirigenziale
hanno ritenuto prioritario e strategico per tutto l’Istituto Comprensivo programmare dei percorsi
I C “Gioacchino da Fiore” San Giovanni in Fiore (CS) – Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019
96
formativi nella Scuola Primaria e nella Scuola Secondaria di I° Grado per colmare ipunti di
debolezza e di criticità per le competenze chiave.
In particolare dei seguenti aspetti:
•accrescere le abilità di svolgimento delle prove di verifica di tipo strutturato;
•migliorare i risultati conseguiti nelle prove nazionali;
•stimolare le capacità meta cognitive;
•sviluppare l'approccio scientifico alle discipline di studio.
Obiettivo prioritario strategico sarà quello di:
• Innalzare i livelli di apprendimento Linguistico - Matematico- Motorio - Laboratoriale-
Umanistico Socio economico e per la legalità - Artistico Musicale da realizzarsi mediante azioni
formative per gli studenti.
CAMPI DI POTENZIAMENTO DELL’ISTITUTOIN ORDINE DI PREFERENZA
CAMPI DI POTENZIAMENTO OBIETTIVI FORMATIVI COMMA 7
1 Potenziamento Linguistico.
“a)”
Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con
particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua Inglese e ad altre
lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia
Content language integrated learning;
“p)” Valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento
degli alunni e degli studenti;
2 Potenziamento Scientifico.
“b)” Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;
“p)” Valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento
degli alunni e degli studenti;
“q)” Individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla
valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti;
3 Potenziamento
Artistico Musicale
“c)”
Potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali,
nell'arte e nella storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di
produzione e di diffusione
delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e
degli altri Artistico e musicale istituti pubblici e privati operanti in tali
settori;
“e)”
Sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al
rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni
paesaggistici,del patrimonio e delle
attività culturali.
I C “Gioacchino da Fiore” San Giovanni in Fiore (CS) – Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019
97
4 Potenziamento Motorio. “g)”
Potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti
ispirati ad uno stile di vita sano,con particolare riferimento
all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela
del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica;
5 Potenziamento
Laboratoriale
“h)
Sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo
al pensiero computazionale,all'utilizzo critico e consapevole dei social
network e dei media nonché alla produzione;
“m)”
Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di
laboratorio (comma 7, lettera l) valorizzazione della scuola intesa come
comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare
l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le
organizzazioni del terzo settore;
6
Potenziamento Umanistico
Socio economico e per la
legalità.
"l)"
Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di
discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento
dell'inclusione scolastica e del diritto
"1)" allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso
percorsi individualizzati
Potenziamento e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione
dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di
settore;
“p)”
Valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento
degli alunni e degli studenti;
“q)” Individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla
valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti;
I C “Gioacchino da Fiore” San Giovanni in Fiore (CS) – Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019
98
TTEERRZZAA SSEEZZIIOONNEE
ELENCO PROGETTI (secondo l ’ordine di pr iori tà)
PROGETTO N. 1 DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
Intervento formativo- Potenziamento Linguistico (Italiano – Inglese).
Titolo del progetto: “SCOPRO, RIFLETTO, IMPARO IN COOPERATIVE LEARNING”
Responsabile del progetto: GUZZO ROSARIA.
Livello di priorità: ALTO.
PROGETTO N. 2 DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
Intervento formativo- Potenziamento Scientifico (Matematica).
Titolo del progetto: Titolo del progetto: “Scienze e Matematica alla “Gioacchino Da Fiore”
Titolo del progetto: “Scienze e Matematica alla “Gioacchino Da Fiore”
Responsabile del progetto: Prof. MARSICO RAFFAELE - Ins. TALLERICO ANTONIO - Prof.ssa
PULICE ANNA - Ins. GENNARINI MARIA ROSA
Livello di priorità: ALTO.
PROGETTO N. 3 DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
Intervento formativo - Potenziamento Motorio.
Titolo del progetto: “ IO FACCIO SPORT A SCUOLA A.S. 2015-2016”
Responsabile del progetto: Prof. FRAGALE GIOVANNI.
Livello di priorità: ALTO.
PROGETTO N. 4 DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
Intervento formativo- Potenziamento Cittadinanza attiva e democratica.
Titolo del progetto: “IO CITTADINO NEL MONDO DI OGGI E DI DOMANI”
Responsabile del progetto: Prof.ssa PINNARELLI MARIA.
Livello di priorità: ALTO.
PROGETTO N. 5 DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
Intervento formativo- Potenziamento Musicale.
Titolo del progetto: "IN CORO PER CRESCERE".
Responsabile del progetto: Ins. GUARASCIO ROSA.
Livello di priorità: ALTO.
I C “Gioacchino da Fiore” San Giovanni in Fiore (CS) – Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019
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PROGETTI DEL PIANO
PROGETTO N. 1 DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
Intervento formativo- Potenziamento Linguistico (Italiano – Inglese).
TITOLO DEL PROGETTO: “SCOPRO, RIFLETTO, IMPARO IN COOPERATIVE
LEARNING”.
Responsabile del progetto: GUZZO ROSARIA
Periodo di attuazione:dal mese di dicembre 2016 a Maggio 2017.
Livello di priorità: Alto
Componenti del Gruppo di progetto: Spadafora Giuseppina - Guzzo Rosaria Pia.
Destinatari diretti del progetto
a. Gli alunni delle classi 1^ - 2^ - 3^, 4^e 5^della Scuola Primaria;
b. Gli alunni delle classi 1^ - 2^ e 3^ della Scuola Secondaria di I Grado.
FASE DI PLAN -DESCRIZIONE DEL PROGETTO:
La lingua è il veicolo più diretto per l’accesso alla cultura dei popoli del mondo. E’ necessario, perciò,
valorizzare e potenziare le competenze linguistiche, in particolar modo quelle relative alla lingua
italiana e all’inglese. Il progetto intende dare priorità allo stare insieme e all’apprendere in
“comunità”, privilegiando l’aspetto collaborativo e le attività di gruppo (cooperative learning).
L’approfondimento di alcuni contenuti darà agli alunni la possibilità di arricchire le proprie
conoscenze e migliorare il proprio metodo di studio. Determinante sarà l’utilizzo dei laboratori di
scrittura, dove il docente impegnato lavorerà sulla forma della struttura, sull’elaborazione dei testi,
sull’aspetto puramente emotivo e istintivo.
Finalità:
-Sviluppare le competenze comunicative di ricezione, interazione e produzione orale e scritta, tenendo
conto dell’età di riferimento, della progressione del percorso, degli ambiti e dei contesti d’uso
specifici nei vari ordinamenti scolastici.
-Acquisire una maggiore padronanza strumentale.
-Consolidare le relazioni di fiducia adulto-bambino in un rapporto comunicativo, per stimolare il
desiderio di parlare una lingua diversa.
-Migliorare la capacità di riconoscimento delle strutture linguistiche relative alla lingua italiana e a
quella inglese.
-Sviluppare le capacità critiche.
-Innalzare il tasso di successo scolastico.
I C “Gioacchino da Fiore” San Giovanni in Fiore (CS) – Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019
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Obiettivi Generali -stimolare gli alunni a una maggiore motivazione allo studio;
-offrire l’opportunità agli alunni di recuperare alcune abilità di tipo disciplinare;
-potenziare la capacità di comunicare in situazioni realistiche, sapendo interagire su argomenti
familiari di routine, sviluppare il senso della cittadinanza europea, integrare ed acquisire i valori
universali;
-apprendere la lingua straniera in vista di competenze pragmatico-comunicative, come costante
dell’intero percorso formativo;
-arricchire il bagaglio culturale dell’allievo.
Caratteristiche dei destinatari -Alunni delle scuole Primaria e Secondaria di I Grado.
Obiettivi specifici -acquisire abilità di comprensione, produzione ed arricchimento della lingua italiana ed inglese;
-sviluppare la competenza comunicativa;
-migliorare la capacità di lettura e scrittura;
-pianificare e progettare testi di diverso tipo;
-usare consapevolmente strumenti di consultazione e tecnologie innovative (LIM);
-usare creativamente il lessico;
-valorizzare capacità già possedute.
Risultati Attesi -consolidare la capacità di ascoltare, comprendere, rielaborare, comunicare;
-saper relazionare in modo consapevole e significativo in vari contesti;
-riuscire ad utilizzare in modo pertinente i vari codici comunicativi;
-acquisire una maggiore padronanza strumentale;
-utilizzare consapevolmente gli strumenti informatici.
I C “Gioacchino da Fiore” San Giovanni in Fiore (CS) – Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019
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PROGETTO N. 2 DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
Intervento formativo- Potenziamento Scientifico (Matematica).
TITOLO DEL PROGETTO:
“Scienze e Matematica alla “Gioacchino Da Fiore”
Fase UNO: Obiettivi e Indicatori
Obiettivi strategici Indicatori
1. Migliorare la conoscenza degli
aspetti teorici ed epistemologici
delle Scienze e della Matematica,
le competenze nell’uso di
metodologie didattiche innovative.
2. Aumentare le attività laboratoriali
attraverso la progettazione, la
sperimentazione e la produzione di
documentazione didattica.
1.1 Presenza dei docenti di matematica e scienze della
scuola secondaria e primaria
1.2 Misura del gradimento espresso dai docenti in
ordine alle azioni formative (questionario)
1.3 Percentuale di docenti interessati che manifesta
un gradimento superiore a 6/10 dei percorsi formativi
nell’aspetto della ricaduta concreta sulle proprie pratiche
di insegnamento
1.4Percentuale di docenti che attua con costanza i
percorsi formativi proposti nella fase di realizzazione
del progetto (da verificare attraverso il registro di classe
elettronico o nelle progettazioni di classe)
1.5Percentuale dei docenti che realizza progettazioni e
documentazioni di azioni inerenti la sperimentazione dei
percorsi formativi del progetto
1.6 Materiale prodotto
Area da migliorare 1 Necessità di miglioramento Grado di priorità
Riduzione della frammentazione nella
competenza professionale dei docenti
di matematica e scienze della scuola
secondaria e primaria in merito a:
- didattica delle scienze e della
matematica
- metodologie didattiche
- laboratorio e apprendimento
cooperativo
- progettazione/realizzazione di
percorsi didattici e relativa
documentazione per la
promozione delle competenze
Formazione sulla didattica
delle scienze e della
matematica, per la diffusione
tra tutti i docenti dell’Istituto
di reali competenze.
Formazione, ricerca e azione
sulla didattica laboratoriale
realizzata nella modalità del
laboratorio, per promuovere
modalità di lavoro
cooperativo tra docenti.
Progettazione e
sperimentazione di micro
curricoli in verticale, anche
tra ordini di scuola diversi
e/o in classi parallele.
Alta
I C “Gioacchino da Fiore” San Giovanni in Fiore (CS) – Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019
102
Area da migliorare 2 Necessità di miglioramento Grado di priorità
- Incremento degli
scambi professionali
tra docenti di diversi
plessi
- Uso reale del curricolo
in verticale in tutte le
classi e da parte di tutti
i docenti
- Uso di modalità
comuni e innovative
d’intervento all’interno
dei curricoli di Scienze
e di Matematica
- Partecipazione attiva
dei docenti ai percorsi
di innovazione
- Promozione della
leadership distribuita
- Modificare l’organizzazione
degli incontri di lavoro.
- Condividere le buone pratiche
già presenti nella scuola per
costruire una Comunità di
Pratiche;
- Sperimentare l'informalità delle
situazioni e dei rapporti, che
facilitano la creazione di un
contesto pratico-laboratoriale
entro cui diventi naturale
condividere problemi e
soluzioni
- Evitare la gerarchia dei ruoli
con lo spirito del “fare
insieme”;
- Elaborare documenti di
prodotti realizzati insieme e
condividere pratiche attuate e
documentate.
Medio alta
Fasi di:
PLAN (Pianificare), DO (Realizzare), CHECK (Verificare), ACT (Rimodulare)
Indicazioni di
progetto
Titolo del
progetto “Scienze e Matematica alla Gioacchino Da Fiore”
Responsabile
del progetto
Raffaele Marsico
Data di inizio
e fine
1^ annualità: Gennaio 2016 - Maggio 2016
2^ annualità: Ottobre 2016 - Maggio 2017
3^ annualità: Ottobre 2017 - Maggio 2018
La
pianificazione
(Plan)
Pianificazione
obiettivi
operativi
Obiettivi operativi Indicatori di
valutazione
1.Realizzare un percorso formativo sulla
didattica delle Scienze e della
Matematica per competenze, strutturato
in 3 incontri di 2 ore ciascuno coordinato
dall’Animatore Digitale dell’Istituto e
condotto da docenti interni esperti in
materia.
Titoli degli incontri:
a) Conoscenza della piattaforma
http://www.scuolavalore.indire.it/ e
approfondimenti tematici in funzione
degli obiettivi prefissati.
-Presenza docenti
dell’Istituto ai
gruppi di
formazione/ricerca
intervento
-misura del
gradimento
espresso dai
docenti in ordine
alle azioni
formative
(questionario)
-percentuale di
I C “Gioacchino da Fiore” San Giovanni in Fiore (CS) – Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019
103
(n.1 Incontro 2h)
b) Insegnare le Scienze e la matematica
promuovendo le competenze e il saper fare Da un insegnamento per regole a un
insegnamento per competenze e al saper
fare: i processi tipici delle Scienze e della
Matematica (definire, argomentare,
dimostrare, usare convenzioni, risolvere
problemi, sperimentare) nella pratica
didattica.
Percorsi:
- Educazione Scientifica
- PQM. Piano Nazionale Qualità e Merito
- Didatec. Didattica e tecnologia
(n.2 Incontri di 2h)
2.Realizzare percorsi di sperimentazione
nelle classi/sezioni sullo stimolo della
formazione ricevuta; documentazione e
riflessione sull’azione.
I gruppi di plesso stabiliscono dei nuclei
concettuali (Tematiche) e progettano micro
e/o macro azioni didattiche su quel nucleo
in verticale, da realizzare e valutare in tutte
le classi. Le progettazioni in verticale con le
relative documentazioni diventano micro
curricoli in verticale da diffondere.
La sperimentazione in classe prevede altri
tre incontri di confronto tra tutti i docenti
che partecipano alla sperimentazione
(iniziale, intermedio, finale).
(n.3 incontri 2h)
E’ prevista una manifestazione finale
(Giugno 2016) in cui le classi presentano
all’esterno (Territorio) le attività svolte
attraverso preparazione di banchetti
informativi, poster, attività laboratoriali,
brochure e quant’altro utile a presentare
agli utenti il lavoro svolto durante le attività
didattiche a scuola.
(Preparazione manifestazione 12h a
docente)
docenti
dell’Istituto che
manifesta
un gradimento
superiore a 6/10
dei percorsi
formativi
nell’aspetto della
ricaduta concreta
sulle proprie
pratiche di
insegnamento
-percentuale di
docenti che attua
con costanza i
percorsi formativi
proposti nella fase
di formazione/
ricerca intervento
(da verificare
attraverso il
registro di classe
elettronico)
-percentualedei
docenti che
realizza
progettazioni e
documentazioni di
azioni inerenti la
sperimentazione
dei percorsi
formativi della
ricerca intervento
Relazione tra
la linea
strategica del
Piano ed il
progetto
Linea strategica 1.
Diminuire la frammentazione nelle competenze dei docenti in
merito a:
didattica della matematica per le competenze,
uso di metodologie innovative quali apprendimento cooperativo,
didattica laboratoriale,
sperimentazioni di metodologie innovative in tutte le
classi/sezioni.
I C “Gioacchino da Fiore” San Giovanni in Fiore (CS) – Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019
104
Risorse umane
necessarie
Formatori:
- Animatore Digitale
- Docenti dell’Istituto con competenze certificate.
- Docenti interni esperti per il coordinamento delle azioni
progettuali e di sperimentazione nelle classi e per
l’elaborazione dei micro curricoli.
Destinatari del
progetto
(diretti e
indiretti)
Diretti: docenti dell’Istituto (circa 10 docenti).
Indiretti: gli alunni di tutte le classi/sezioni.
Budget
previsto
€ 5.250,00 (n.10 docenti x n.30 h/cadauno x 17,50 €/h) Fondo
d’Istituto
La
realizzazione
(Do)
Descrizione
delle
principali fasi
di attuazione
Fase 1. Formazione in presenza:
n.3 incontri di formazione sulla piattaforma (totale 6h)
n.3 incontri di confronto sull’attività e progettazione per gruppi
di docenti di azioni didattiche sullo stimolo della formazione
ricevuta (totale 6h)
Fase 2. Attività di laboratorio e di sperimentazione in classe
Sperimentazione nelle classi e costruzione di micro curricoli in
verticale. (totale 6h)
Fase 3. Elaborazione della documentazione relativa.
Manifestazione conclusiva (totale 12h)
Descrizione
delle attività
per la
diffusione del
progetto
Produzione di materiale relativo alle attività svolte nelle singole
classi che viene raccolto dal docente coordinatore e catalogato in
funzione della manifestazione finale.
Strutturazione di una cartella condivisa per tutto l’Istituto per
l’inserimento delle schede di progettazione e delle rubriche
valutative realizzate.
Inserimento della documentazione definitiva nel sito della
scuola.
Promozione della disseminazione/condivisione dei contenuti e
validazione dei risultati attraverso incontri negli OOCC:
Collegio dei Docenti, Consiglio di Istituto, Consigli di classe e
interclasse.
Organizzazione di occasioni di dialogo con i rappresentanti dei
genitori, per migliorare il rapporto collaborativo tra le parti.
Il
monitoraggio
e i risultati
(Check)
Descrizione
delle azioni di
monitoraggio
- Incontri periodici e confronti in itinere tra i docenti
coinvolti
- Osservazioni in presenza
Target 80% docenti
Note sul
monitoraggio
Il monitoraggio dell'impatto delle iniziative formative avrà cura
di verificare:
-gli aspetti organizzativi e gestionali
-la struttura e l'efficacia del modello formativo
-la qualità didattica (contenuti e metodologie)
-le capacità sviluppate dagli insegnanti
-la documentazione prodotta ed il possibile riuso.
Il riesame e il
miglioramento
(Act)
Criteri di
miglioramento
Si verificherà se il progetto viene svolto nel suo pieno
potenziale. In particolare:
-se le azioni sono in linea con gli obiettivi
I C “Gioacchino da Fiore” San Giovanni in Fiore (CS) – Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019
105
-se le azioni vengono sviluppate nei tempi previsti
-l’eventuale necessità di una nuova taratura in ordine ad
obiettivi, tempi e indicatori.
Descrizione
delle attività
di diffusione
dei risultati
Presentazione al Collegio Docenti, presentazione al Consiglio
d’Istituto ed ai rappresentanti dei genitori.
Note sulle
possibilità di
implementazio
ne del
progetto
Per quanto riguarda la disseminazione delle competenze
professionali apprese e la fertilizzazione interna, attraverso la
ricaduta a cascata sulle attività di insegnamento, si ritiene ci
siano buone possibilità di implementazione, in considerazione
del fatto che tutti i docenti partecipano alla formazione e che le
attività di sperimentazione si correlano con specifiche azioni già
deliberate nel POF.
SECONDA SEZIONE
Da compilare per ciascun progetto
Attività Responsabile Tempi
attività
Situazione
Rosso Non attuata
Giallo In corso
Verde Attuata
Formazione team di progettazione DS su mandato del
CD Sett ’15
Stesura PdM e progetto
n. 1 ad esso afferente
Team per il
Miglioramento Gen’16
Analisi disponibilità finanziarie DS-DSGA Gen’16
Accordi
Programmatici DS Gen’16
Validazione idea-guida dell’azione
progettuale ed inserimento nel POF CD-CI Gen’16
Coordinamento per la Realizzazione
dell’attività Prof. Marsico Raffaele Feb’16
Monitoraggio e realizzazione delle azioni
progettuali
Team docenti per il
Miglioramento
Feb’16 /
Giu’16
Valutazione e riesame del PdM e delle
azioni progettuali
OOCC
Team per il
Miglioramento
Giu’16
Diffusione/comunicazione risultati
DS - OOCC
Team per il
Miglioramento
Sett’16
I C “Gioacchino da Fiore” San Giovanni in Fiore (CS) – Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019
106
TERZA SEZIONE: Obiettivi Operativi e TARGET
Obiettivi operativi Indicatori
Target
*Risultati
ottenuti
*da compilare
a fine del
Piano di
Miglioramento
Realizzare un percorso formativo
sulla didattica delle Scienze e della
Matematica per
competenze,strutturato in 3 incontri di
2 ore ciascuno coordinato
dall’Animatore Digitale dell’Istituto e
condotto da docenti interni esperti in
materia.
Titoli degli incontri:
a) Conoscenza della piattaforma
http://www.scuolavalore.indire.it/ e
approfondimenti tematici in funzione
degli obiettivi prefissati.
(n.1 Incontro 2h)
b) Insegnare le Scienze e la
matematica promuovendo le
competenze e il saper fare Da un insegnamento per regole a un
insegnamento per competenze e al
saper fare: i processi tipici delle
Scienze e della Matematica (definire,
argomentare, dimostrare, usare
convenzioni, risolvere problemi,
sperimentare) nella pratica didattica.
Percorsi:
- Educazione Scientifica
- PQM.
Piano Nazionale Qualità e Merito
- Didatec. Didattica e tecnologia
(n.2 Incontri di 2h)
2.Realizzare percorsi di
sperimentazione nelle classi/sezioni
sullo stimolo della formazione
ricevuta; documentazione e
riflessione sull’azione.
I gruppi di plesso stabiliscono dei
nuclei concettuali (Tematiche) e
progettano micro e/o macro azioni
didattiche su quel nucleo in verticale,
da realizzare e valutare in tutte le
Presenza docenti dell’Istituto
ai gruppi di formazione
Misura del gradimento
espresso dai docenti in ordine
alle azioni formative
(questionario)
Percentuale di docenti che
attua con costanza i percorsi
formativi proposti nella fase di
formazione/ ricerca intervento
(da verificare attraverso il
registro di classe elettronico)
Percentuale dei docenti che
realizza progettazioni e
documentazioni di azioni
inerenti la sperimentazione dei
percorsi formativi della ricerca
intervento
≥80%
≥ 6/10
≥ 80%
≥ 60%
I C “Gioacchino da Fiore” San Giovanni in Fiore (CS) – Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019
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classi. Le progettazioni in verticale con
le relative documentazioni diventano
micro curricoli in verticale da
diffondere.
La sperimentazione in classe prevede
altri tre incontri di confronto tra tutti i
docenti che partecipano alla
sperimentazione (iniziale, intermedio,
finale).
(n.3 incontri 2h)
E’ prevista una manifestazione finale
(Giugno 2016) in cui le classi
presentano all’esterno (Territorio) le
attività svolte attraverso preparazione
di banchetti informativi, poster, attività
laboratoriali, brochure e quant’altro
utile a presentare agli utenti il lavoro
svolto durante le attività didattiche a
scuola.
(Preparazione manifestazione 12h a
docente)
Percentuale di docenti che
promuovono il confronto sulle
attività effettuate
Percentuale di docenti che
predispongono e partecipano
alla manifestazione finale
≥60%
≥ 70%
QUARTA SEZIONE
Costi Totale
Progetto Si specifica che per la realizzazione del progetto è necessario
attingere al Fondo d’Istituto della scuola 2015/2016
(n.10 docenti x n.30 h/cadauno x 17,50 €/h)
€ 5.250,00
I C “Gioacchino da Fiore” San Giovanni in Fiore (CS) – Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019
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PROGETTO N. 3 DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
Intervento formativo - Potenziamento Motorio.
TITOLO DEL PROGETTO: “IO FACCIO SPORT A SCUOLA A.S. 2015-2016”.
Responsabile del progetto: Prof. FRAGALE GIOVANNI.
Periodo di attuazione: dal mese di dicembre 2016 a Maggio 2017.
Livello di priorità: Alto.
Componenti del Gruppo di progetto: Fragale Giovanni - Ventrici Luca - Barberio Anna Rosa
Destinatari diretti del progetto: alunni della Scuola Secondaria di 1° grado dell’Istituto Comprensivo
Statale “Gioacchino da Fiore” di San Giovanni in Fiore (CS)
Questo progetto per le attività motorie e sportive è rivolto alle scuole del territorio. Lo sport a scuola
non solo tende a migliorare la salute e la forma fisica degli alunni, ma li favorisce in tutte quelle
conoscenze e competenze trasferibili come la consapevolezza del proprio corpo, saper confrontarsi
con gli altri, saper socializzare, avere un comportamento leale, seguire uno stile di vita, rispettare le
regole. Tutti obiettivi che gli alunni possono mettere in atto e utilizzare sia per tutte le materie
scolastiche, sia per affrontare il proprio percorso di vita. Attraverso lo sport si affermano valori e
principi universali che aiutano la persona a crescere come cittadino di questo stato.
Finalità
- Partecipare e incentivare la pratica sportiva sul territorio.
- Organizzare tornei al fine di migliorare la pratica sportiva.
- Valorizzare i rapporti fra coetanei.
Obiettivi formativi
- Acquisire una corretta educazione al rispetto delle regole e dei ruoli nelle attività di gruppo e
individuali.
- Acquisire la consapevolezza che solo un impegno continuo e intenso consente il
raggiungimento di una migliore prestazione.
- Acquisire la capacità di dare il proprio contributo allo svolgimento di un gioco di squadra nel
rispetto dell’organizzazione e del sistema di gioco (tattica di gioco).
- Acquisire un migliore bagaglio tecnico degli sport trattati.
Ricadute educative e didattiche
- Autostima ed autoefficacia.
- Orientamento a corretti stili di vita.
- Incremento della scuola alla diffusione ed al miglioramento della pratica sportiva.
- Promuovere l’integrazione – inclusione degli alunni extracomunitari e diversamente abili,
predisponendo le migliori condizioni per consentire loro la partecipazione a tutte le attività.
Enti o istituzioni
- Comune di San Giovanni in Fiore.
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- Ufficio di educazione fisica Cosenza.
- I.C. Fratelli Bandiera.
- I.C. Dante Alighieri.
Impianti utilizzati
- Palazzetto dello sport di San Giovanni in Fiore.
- Campo sportivo V. Mazzola di San Giovanni in Fiore.
- Palestre I.C. Fratelli Bandiera.
- Palestre I.C. Dante Alighieri.
- Palestre I.C. G. da Fiore.
Tempi
- Il progetto è realizzato durante l’anno scolastico 2015 – 2016 (ottobre – giugno), è potrà essere
integrato nel corso dell’anno.
Attività previste
- Torneo ping–pong M/F tra le classi prime seconde terze scuola media secondaria di 1° grado.
- Torneo pallavolo M/F tra le classi seconde terze scuola media secondaria di 1° grado.
- Torneo mini volley tra le classi prime scuola media secondaria di 1° grado.
- Torneo calcio a 5 M/F tra le classi prime seconde terze scuola media secondaria di 1° grado.
- Torneo mini basket tra le classi quarte e quinte della scuola primaria.
- Torneo mini volley tra le classi quarte e quinte della scuola primaria.
- Percorso destrezza classi prime seconde e terze scuola primaria.
Certificazione medica
- Ogni singolo istituto deve essere in possesso del certificato medico per attività sportiva non
agonistica di ogni studente.
Assicurazione
- Polizze sottoscritte dalle singole Istituzioni Scolastiche e/o Campionati Studenteschi.
Verifica/valutazione
- Controllo dell’avvenuta realizzazione dei vari tornei del progetto.
- Confronto e rilevazione di eventuali punti critici e non.
- Ascolto e suggerimenti da parte delle famiglie.
Conclusione
- A conclusione del progetto sarà organizzata una grande manifestazione (maggio – giugno) al
campo sportivo V. Mazzola per svolgere le finali e vedrà protagonisti i nostri allievi/atleti in
una giornata all’insegna dello sport e dell’amicizia.
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PROGETTO N. 4 DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
Intervento formativo - Potenziamento Cittadinanza attiva e democratica.
Titolo del Progetto:”IO CITTADINO NEL MONDO DI OGGI E DI DOMANI ”.
Responsabile del Progetto: Prof.ssa MARIA PINNARELLI.
Periodo di attuazione: dal mese di dicembre 2016 a Maggio 2017.
Livello di priorità: Alto
Componenti del gruppo di progetto: Prof.ssa Pinnarelli Maria - Prof.ssa Lopetrone Saveria
Destinatari: alunni della Scuola Secondaria di 1° grado dell’Istituto Comprensivo Statale “Gioacchino da
Fiore” di San Giovanni in Fiore (CS).
DESCRIZIONE DEL PROGETTO E PIANIFICAZIONE:
Il suddetto progetto verrà effettuato nelle ore curriculari e probabilmente extracurriculari e avrà durata annuale.
Il progetto:”Io cittadino nel mondo di oggi e di domani”, è nato per ampliare, migliorare, approfondire e,
soprattutto, rendere più “agito” il già ampio ventaglio di azioni finalizzate alle competenze chiave di
cittadinanza. La finalità principale del progetto è la creazione di contesti innovativi per metodologie e
organizzazione che favoriscano la condivisione dei saperi e delle competenze e facilitino l’apprendimento
esperienziale della cittadinanza attiva.
Il progetto prevede azioni integrate che coinvolgono (alunni, insegnanti) della scuola primaria e secondaria di
1° grado in un percorso caratterizzato dall’alternanza di fasi teoriche e di fasi pratiche che, costituiscono
esercizio concreto di dialogo tra democrazia rappresentativa e partecipativa.
Finalità generali:
Obiettivi fondamentali dell’educazione alla cittadinanza sono la costruzione del senso di legalità e lo sviluppo
di un’etica della responsabilità. Si intende quindi promuovere nei discenti la capacità di scegliere e agire in
modo consapevole nel contesto della classe, nell’istituto e soprattutto nella vita di ogni giorno. Si coglieranno
dunque le esperienze più significative, personali e di gruppo, senza però trascurare eventi della
contemporaneità, allo scopo di consolidare la conoscenza di se stessi, degli altri e dell’ambiente circostante,non
trascurando di sviluppare forme migliori e più produttive di collaborazione e solidarietà.
Competenze chiave di cittadinanza:
A livello europeo sono state definite otto competenze chiave, che rappresentano una combinazione di
conoscenze, competenze e attitudini considerate necessarie per la realizzazione e lo sviluppo personali, la
cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e il lavoro. Sostenere lo sviluppo delle competenze chiave è un processo
complesso e comporta l’introduzione o l’adattamento di politiche per migliorare la qualità dell’educazione e
per garantire che l’apprendimento e l’insegnamento continuino a riflettere i bisogni delle persone e della
società.
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• Imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie
fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale ed informale), anche in funzione
dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro.
• Progettare: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro,
utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i
vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti.
• Comunicare o comprendere messaggi di genere diverso: (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di
complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.)
mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali) o rappresentare eventi, fenomeni, principi,
concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi (verbale,
matematico, scientifico, simbolico, ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei,
informatici e multimediali).
• Collaborare e partecipare: interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le
proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla
realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri.
• Agire in modo autonomo e responsabile: sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e
far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i
limiti, le regole, le responsabilità.
• Risolvere problemi: affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le
fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di
problema, contenuti e metodi delle diverse discipline.
• Individuare collegamenti e relazioni: individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti,
collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari,
e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze,
coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica.
• Acquisire ed interpretare l’informazione: acquisire ed interpretare criticamente l'informazione ricevuta nei
diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo
fatti e opinioni.
Interventi formativi per lo sviluppo delle competenze chiave:
Il progetto intende promuovere interventi finalizzati a costruire contesti educativi nei quali tutti gli studenti
possano “sviluppare le competenze chiave ad un livello tale che li prepari per la vita adulta e costituisca la base
per ulteriori occasioni di apprendimento”. A tal fine è importante continuare a migliorare il livello di
integrazione delle competenze trasversali, imprenditorialità ed educazione civica, con le singole materie ed il
curricolo, prevedendo una progettazione didattica per aree di apprendimento strategiche da presidiare, valutare
e certificare, l’utilizzo di una didattica laboratoriale ed esperienziale e l’attivazione di reti e sinergie con i
soggetti del territorio.
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Obiettivi generali:
- Conoscenza di sé;
- Uso di strumenti informativi;
- Acquisizione di un metodo di studio e di lavoro;
- Uso delle conoscenze apprese per realizzare un prodotto;
- Comprensione e uso dei linguaggi di vario genere;
- Uso dei linguaggi specifici;
- Interazione nel gruppo;
- Disponibilità al confronto;
- Rispetto dei diritti altrui;
- Assolvere gli obblighi scolastici;
- Rispetto delle regole;
- Risoluzioni di situazioni problematiche utilizzando contenuti e metodi delle diverse discipline;
- Individuare e rappresentare collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi;
- Individuare collegamenti tra le varie aree disciplinari;
- Capacità di analizzare l’informazione.
CONTENUTI CLASSI 1°:
- Elaborazione di un regolamento di classe, dopo discussioni e riflessioni;
- Riflessione sull’indole personale, attraverso letture e discussioni guidate;
- Analisi dei principi fondamentali della Costituzione italiana,
- Analisi dei principi della Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo,
- Analisi dei principi della Dichiarazione dei diritti del fanciullo e della Convenzione internazionale dei diritti
dell’infanzia.
CONTENUTI CLASSI 2°:
- La funzione delle norme e delle regole;
- La Costituzione italiana e i suoi principi;
- Il valore dell’autonomia degli enti territoriali, delle istituzioni scolastiche e delle formazioni sociali della
società civile;
- Il rapporto tra la scuola e gli enti territoriali;
- Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo;
- Il dialogo tra culture e sensibilità diverse: (punti di vista diversi, giudizi /pregiudizi, rispetto per le
differenze/stereotipi);
- Rispetto degli ambienti naturali.
CONTENUTI CLASSI 3°:
- La funzione delle norme e delle regole;
- La Costituzione italiana e analisi degli articoli in essa contenuti ;
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- L’organizzazione della Repubblica italiana;
- L’organizzazione politica ed economica dell’U.E.;
- La Carta dei diritti dell’U.E. e la Costituzione europea;
- La Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo;
- L’ONU e le altre organizzazioni internazionali;
- Il fenomeno della globalizzazione;
- Il dialogo tra culture e sensibilità diverse;
- I fattori che determinano lo squilibrio Nord – Sud, Est – Ovest del nostro pianeta;
- Il sistema scolastico italiano tra istruzione e formazione.
Motivazioni:
Il progetto mira a promuovere negli studenti la capacità di dare senso alla varietà delle loro esperienze, di
aiutarli a filtrare e a interconnettere le loro esperienze cognitive che se lasciate a se stesse, risulterebbero
frammentarie e dispersive. Alla scuola spetta il compito di fornire strumenti adeguati affinché ogni persona
sviluppi un’identità consapevole, aperta verso gli altri, rispettosa dell’uguaglianza nel riconoscimento delle
differenze. La società attuale si caratterizza per la diffusione di moderne tecnologie di informazione e di
comunicazione che se da un lato costituiscono una grande opportunità di apprendimento, dall’altro rischiano di
introdurre anche serie penalizzazioni nella possibilità di espressione, a chi non ha ancora accesso a tali
strumenti.
Caratteristiche dei destinatari:
Il Suddetto progetto è destinato a tutti quegli alunni che sono desiderosi di approfondire, consolidare
conoscenze e sviluppare nuove abilità e competenze, e anche, a chi vuole conoscere meglio la nostra
cittadinanza e trasformarla in cittadinanza attiva, nonché a chi vuole migliorare il proprio metodo di studio,
rendendolo più proficuo, efficace, produttivo ed organizzato.
Obiettivi formativi specifici dell’intervento:
- Essere consapevole delle proprie capacità e dei propri punti deboli;
- Saper gestire in modo appropriato, produttivo e autonomo ei diversi supporti utilizzati e scelti;
- Acquisire un metodo di studio autonomo ed efficace;
- Utilizzare le conoscenze apprese per pianificare e realizzare un prodotto;
- Comprendere i messaggi trasmessi attraverso diversi supporti;
- Sapersi esprimere utilizzando i linguaggi specifici delle discipline;
- Saper interagire all’interno di un gruppo;
- Saper gestire la conflittualità e favorire il confronto;
- Conoscere, rispettare i diversi punti di vista e i ruoli altrui;
- Assolvere gli obblighi scolastici;
- Rispettare le regole;
- Riconoscere i dati essenziali ed individuare le fasi del percorso risolutivo;
- Individuare i collegamenti e le relazioni tra i fenomeni, gli eventi e i concetti appresi;
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- Operare collegamenti fra le diverse aree disciplinari;
- Analizzare le informazioni, ricavate dalle tecnologie della comunicazione e valutarne l’attendibilità e la
l’utilità.
-
Risultati attesi:
Alunni:
Le diverse attività mirano a guidare/sviluppare/consolidare i processi di apprendimento e a trasformarli in
competenze, in modo che l’alunno, a fine corso, sia capace di:
- esprimere un personale modo di essere e proporlo agli altri;
- interagire con l’ambiente naturale e sociale che lo circonda e influenzarlo positivamente;
- riflettere su se stesso e gestire il proprio processo di crescita;
- risolvere problemi che di volta in volta incontra;
- individuare collegamenti e relazioni;
- acquisire e interpretare le informazioni;
- comprendere per il loro valore, la complessità dei sistemi simbolici e culturali;
- orientarsi nelle scelte;
- valutare se stessi;
- acquisire valori ispirati alla convivenza civile;
- saper distinguere tra bene e male sulla base della coscienza personale;
- collaborare con gli altri;
- rispettare le diversità;
- maturare il senso del bello;
- conferire senso alla vita.
Indicatori quantitativi e/o qualitativi utilizzati (cioè espressi in grandezze misurabili, ovvero qualitativi, cioè
fondati su descrittori non ambigui): Gli indicatori possono essere suddivisi in quantitativi e qualitativi.
Indicatori di contesto
Dimensione quantitativa: Dati numerici ricavabili anche da censimenti, statistiche o attraverso questionari ed
interviste strutturate. Dimensione qualitativa: Qualità percepita del territorio di appartenenza. Dati comparati e
risultati di correlazioni.
Indicatori di input
Dimensione quantitativa: Dati riferiti alla struttura ( es. rapporto alunni-sezioni, rapporto docenti-sezioni, …).
Ricavabili dall’analisi della documentazione e da momenti di confronto aperto con l’utenza.
Dimensione qualitativa: Qualità percepita confrontata con la qualità erogata, relativamente all’impiego di
risorse professionali, materiali ed economiche.
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Indicatori di processo
Dimensione quantitativa: Dati dell’efficienza di processo (es. ore di progettazione collegiale, ore dedicate alla
documentazione, ore di effettiva utilizzazione degli spazi, …). Ricavabili dall’analisi della documentazione e
da verbali o sintesi.
Dimensione qualitativa :Descrizione dei processi messi in atto ( es. relazioni, sintesi, diari di bordo, griglie di
osservazione, ... ).
Indicatori di prodotto Dimensione quantitativa: Dati di efficacia dei risultati (es. standard degli
apprendimenti, variazioni nei comportamenti, ..). Ricavabili dall’analisi della documentazione e elaborazione
dei dati, attraverso l’utilizzazione di interviste, focus group, questionari.
Dimensione qualitativa: Valutazione del grado di raggiungimento degli obiettivi previsti e del grado di
soddisfazione dell’utenza.
Risultati Attesiin riferimento all’Istituto.
Le azioni previste ricadranno in orario curricolare ed extracurricolare; gli esiti saranno portati all’attenzione dei
CDC per una più efficace valutazione scolastica e, laddove previsto, per la valutazione incrociata delle
competenze trasversali.
Alcuni segmenti formativi saranno valutati dai CDC e gli esiti offriranno la possibilità ai docenti di valorizzare
le competenze degli studenti coinvolti. Il comportamento, l’interesse e la partecipazione dimostrati dagli allievi
durante le attività saranno condivisi dai CDC e valutati sia all’interno della valutazione disciplinare che in
quella complessiva. Il nostro Istituto ritiene prioritaria l’attivazione di interventi mirati a potenziare negli
studenti la cultura della legalità, della salute, delle pari opportunità, della sicurezza. Partendo da esperienze
significative, già dalla scuola dell’infanzia, si contribuirà allo sviluppo di un’etica della responsabilità e della
consapevolezza dei diritti/doveri del cittadino.
Fase di CHECK – MONITORAGGIO
Durante l’attuazione e lo svolgimento del suddetto progetto sarà effettuata l’attività di monitoraggio che
sicuramente avrà lo scopo di verificare il buon andamento dello stesso, ma anche individuare l’eventuale
sopraggiungere di problemi e difficoltà ,nonché i miglioramenti relativi alle attività/azioni e ai contenuti svolti,
insomma al progetto nel suo complesso. Tale verifica sarà effettuata attraverso:
delle schede di rilevazione,
discussioni,
dibattiti,
incontri periodici con ogni singolo discente,
test oggettivi e soggettivi.
Inoltre, se dovesse ritenersi utile saranno effettuati dei feedback formali, ma anche informali provenienti dall’esterno del
progetto, per far si che i corsisti possano acquisire delle conoscenze più complete e ottime capacità, abilità e competenze.
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Fase di ACT – RIESAME E MIGLIORAMENTO
Nel caso in cui si dovessero riscontrare nella fase del chek delle problematiche e difficoltà durante la fase di
attuazione di suddetto progetto, sarà doveroso intervenire attraverso azioni mirate per cercare di correggere e
migliorare le situazioni che si saranno venute a creare. Le azioni correttive /di miglioramento comprenderanno:
i responsabili,
le modalità di intervento,
i tempi di attuazione,
le risorse necessarie,
l’eventuale necessità di fare ricorso a benchmarking / benchlearning (interni ed esterni) per individuare le
soluzioni più efficaci/efficienti.
Inoltre, nel piano del progetto sarà previsto anche lo status di questi interventi che chiaramente sarà inserito in
tutti i monitoraggi antecedenti e successivi del progetto fino al suo completamento e conclusione.
Metodi, materiali, sussidi
Nello svolgimento del progetto importante sarà la lezione frontale come momento informativo in cui sarà dato
ampio spazio alla discussione, alla partecipazione, al dibattito, alla ricerca, al lavoro individuale e di gruppo.
Inoltre, la riflessione personale avrà grande importanza e si realizzerà attraverso prove scritte di elaborazione.
Il metodo utilizzato non sarà rigido, ma mutevole in grado di essere adattato di volta in volta alle varie esigenze
di ogni singolo alunno, e sicuramente sarà attivo, partecipativo e collaborativo, e si privilegeranno anche :
quello induttivo
sperimentale,
logico-deduttivo,
della ricerca, azione, documentazione
della scoperta
cooperative learning.
Si utilizzeranno vari tipi di materiali e sussidi come:
libri di testo,
altri testi di facile consultazione,
vocabolario,
giornali,
riviste,
audiovisivi,
cartelloni tematici,
mappe concettuali,
fotocopie;
giochi didattici;
tutto ciò di cui la scuola dispone.
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Verifica e valutazione
Le verifiche saranno effettuate quotidianamente, periodicamente e mensilmente e perciò saranno articolate
chiaramente in ingresso, ma soprattutto, in fasi intermedie e finali e saranno attuate in modo che diventino
momento di crescita per tutti gli alunni.
Saranno effettuate tramite:
questionari,
discussioni,
letture approfondite con esposizione,
elaborati e manufatti,
discussioni guidate.
Nella valutazione finale si terrà conto:
dei livelli di partenza,
dei ritmi di apprendimento,
dell’impegno ed interessi personali profusi,
dell’attenzione,
delle capacità individuali,
del comportamento,
dei risultati raggiunti da ciascun alunno in ordine di conoscenze, abilità e competenze.
Nella valutazione si terrà conto anche:
dell’orientamento,
del materiale prodotto dall’allievo individualmente o in gruppo,
delle osservazioni dei docenti,
dei commenti su lavori personali ed elaborati significativi,
delle indicazioni che emergono dall’osservazione sistematica,
dei colloqui con gli alunni,
dei test in ordine alle personali attitudini ed agli interessi più manifesti.
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PROGETTO N. 5 DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
Intervento formativo per il Potenziamento Musicale.
Titolo del Progetto: "IN CORO PER CRESCERE"
Responsabile del Progetto: GUARASIO ROSA
Periodo di attuazione:dal mese di dicembre 2016 a Maggio 2017.
Livello di priorità:Alto
Componenti del gruppo di progetto: Ins. Guarascio Rosa - Prof. Cimino Antonio - Iaquinta Aldo.
Destinatari: alunni della Scuola Primaria e delle classi 4° - 5° dell’Istituto Comprensivo Statale
“Gioacchino da Fiore” di San Giovanni in Fiore (CS).
Premessa
La Scuola Primaria dell’Istituto Comprensivo Gioacchino da Fiore pone l’obiettivo di realizzare
la costruzione di un laboratorio musicale al fine di favorire momenti di scambio e di interrelazione,
per sviluppare tutte le potenzialità dei soggetti coinvolti in ordine alle possibilità di cambiamento e di
evoluzione positiva della realtà sociale. A tal fine sfrutterà al meglio la naturale capacità della musica
che è quella di mettere in relazione le persone facendo della scuola un laboratorio di ricerca, di
sperimentazione, di creazione, di crescita umana e culturale attraverso la pratica musicale e corale.
L’educazione e la didattica musicale vengono progettate in un’ottica di rinnovamento e di un
nuovo modo di considerare presupposti e fini, attraverso una maggiore integrazione con altri ambiti
pedagogici, una nuova adesione alla vita reale, alla naturalezza ed al bagaglio pregresso che il
bambino si porta dietro fin dalla nascita.
Partire dunque da una concreta esperienza di incontro e appropriazione dell’evento musicale per
innestare percorsi di esplicitazione e approfondimento che tenga conto di teorie ed indicazioni
metodologiche ormai universalmente riconosciute e sperimentate nel mondo della didattica
musicale, messe a punto da musicisti, che in primo luogo si sono preoccupati di elaborare metodi
che semplificassero il più possibile l’apprendimento del linguaggio musicale, quali
1. Kodaly (in Italia metodo sviluppato da Roberto Goitre) che mira in primo luogo
all’acquisizione delle capacità di lettura e della pratica corale
2. Orff (in Italia metodo realizzato da Giovanni Piazza) che privilegia un fare musica attivo
ed organico, utilizzando sia la voce che gli strumenti per sollecitare l’espressività e la
creatività;
3. Dalcroze, che pone priorità all’esperienza ritmica ed espressiva del corpo
4. Willems che mira all’educazione auditiva.
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FINALITÀ
Sviluppare la creatività e l’improvvisazione realizzando esperienze caratterizzate dall’approccio
ludico e dall’invito alla scoperta
Obiettivi
Privilegiare in assoluto la produzione che scaturisce dagli atteggiamenti creativi, della
rielaborazione e dell’invenzione rispetto alla pura e semplice esecuzione di oggetti
musicali pre-confezionati, avvalendosi delle potenzialità offerte dallo strumentario
didattico Orff.
Fare in modo che ogni esperienza di manipolazione musicale diretta si concretizzi sempre
in esperienza esplorativa (improvvisazione) o elaborativa (composizione).
Promozione di attività strumentale intese come azioni di manipolazione, di
improvvisazione, di esecuzione di ostinati musicali proposti.
Esplorare eventi sonori da diversi punti di vista, distinguendo gli elementi base del
linguaggio musicale
Valorizzare l’esperienza ritmica che il bambino già possiede per svolgere tutti quei giochi
di scansione sincronizzata del parlato nelle conte, nelle filastrocche o nel rap che portano
allo sviluppo del controllo ritmico ed alla naturale assimilazione della relativa figurazione.
Sviluppare, attraverso la manipolazione strumentale libera e creativa, l’interesse per gli
aspetti ritmici, melodici e armonici.
Usare forme, scritture e figure non convenzionali per rappresentare eventi sonori o
semplici brani musicali.
Creare eventi sonori, mediante l’utilizzo di partiture “aleatorie” da adattare a testi di fiabe
Utilizzare nella composizione personale suoni onomatopeici
Improvvisare liberamente e in modo creativo, utilizzando tecniche, materiali, suoni e
silenzi, strumenti diversi per esprimere, anche graficamente, un’idea musicale.
Partire dalle interpretazioni concrete che possano avviare alla lettura dell’oggetto
musicale.
Stimolare la crescita di una personalità libera, creativa, di una vera identità personale che diventi oggetto della nostra educazione alla creatività e all'autostima.
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FINALITÀ
Realizzare lo sviluppo naturale, divertente, spontaneo e propedeutico della vocalità parlata e
cantata dei bambini.
Obiettivi:
Dare particolare rilevanza al canto poiché la voce è strumento a disposizione di ognuno e
mezzo privilegiato per esprimere la propria musicalità, gli stati d’animo e le emozioni.
Utilizzare la voce nelle sue varie possibilità espressive con competenza e in modo creativo
Usare la scansione verbale ritmata di conte e filastrocche per affrontare la pratica ritmica in
forma diretta ed empirica.
Promuovere, attraverso il testo, il miglioramento di articolazioni fonetiche.
Sviluppare l’apprendimento e la pronuncia di alcuni aspetti delle lingue e dialetti.
Utilizzare testi non-sense
Curare la giusta articolazione e pronuncia sillabica del testo e la giusta apertura e chiusura delle
vocali. Appropriato dosaggio energetico delle consonanti occlusive-esplosive. Non
esasperazione delle consonanti sibilanti e nasali.
Utilizzazione del canto-gesto ossia l'attività cantata che invita i piccoli cantori alla
realizzazione di gesti che solitamente fanno riferimento alle parole del testo
Gestire la giusta emissione d'aria prima e dopo ogni frase od ogni insieme di brevi fraseggi. La
quantità e qualità della inspirazione dipenderà dalla lunghezza della frase da realizzare e/o
dalla durata della frase appena realizzata
Curare la postura del corpo che i bambini dovranno assumere (sempre e comunque con
naturalezza e mai con forzature), sarà bene che tenga conto del carattere energetico-espressivo
presente in tutto il brano o in alcune sue parti (dinamica, cadenza ritmica, fraseggio, carattere
fisico- motorio del brano, ambito vocale
Eseguire individualmente o in gruppo brani vocali e/o strumentali
Rispettare gli andamenti, i fraseggi, la velocità e i mutamenti agogici.
Realizzare spettacoli all'interno della scuola, esibizioni e saggi. Partecipare a concerti e
concorsi che potrebbero presentarsi
FINALITÀ
Sviluppare la capacità di ascolto e immaginare suoni e musiche, coltivando l’orecchio e la
memoria musicale
Obiettivi:
Sviluppare le diverse funzioni dell’ascolto:
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sentire ( funzione sensoriale);
ascoltare(atteggiamento mentale, psicologico e corporeo);
comprendere(scoperta dei significati, analisi, individuazioni e condivisione di emozioni)
Attivare l’osservazione del fenomeno sonoro per consentire l’analisi, la collocazione nel
tempo, la possibilità di memorizzare e ripetere
Sviluppare capacità di ascolto, di lettura del testo e di uno spartito
Curare la relazione orecchio-voce-orecchio
Sviluppare abilità connesse alla crescita della memoria musicale. Memorizzare: introduzione
e finale dei brani proposti, velocità e andamenti, dinamica, aspetto melodico-intervallare-
armonico, parti orchestrali.
Riconoscere in un brano il valore storico. Contestualizzare il brano al periodo di appartenenza
Favorire l’apprendimento di generi musicali diversi in modo da acquisire ed integrare
competenze in ordine a tempi, luoghi, stili e funzioni del linguaggio musicale.
Proporre un modo di intendere la musica come l'incontro di più culture che possano dare
l'idea di una relazione multietnica e creativa. Attivare percorsi finalizzati alla conoscenza di
strumenti e di sonorità provenienti dai più svariati luoghi del pianeta musicale
Creare un’atmosfera di concentrazione e di attesa
Esercitare all’ascolto di un brano, attraverso ripetute esecuzioni, con attività graduali
sviluppando la capacità di mantenere l’attenzione
Sviluppare le capacità di attenzione, concentrazione e canalizzazione delle proprie emozioni
in ordine al loro utilizzo positivo
Strutturare ed ampliare un vero e proprio progetto espressivo-emotivo per permettere ai
bambini di praticare sempre con più intensità e raffinatezza l'importantissimo esercizio delle
emozioni
FINALITÀ
Coordinare l’ascolto di brani musicali con gesti e movimenti del corpo eseguendo azioni
coreografiche e teatrali.
Obiettivi:
Utilizzare parti del corpo (mani, piedi, petto, gambe, voce) per produrre suoni e ritmi
Sviluppare la consapevolezza corporea (coordi nazione, reazione, dosaggio dell’energia,
equilibrio, uso del peso, ecc.)
Sviluppare la capacità corporea di risposta al ritmo che ci permette di apprendere il
linguaggio musicale legato ai valori delle note, la metrica e il fraseggio;
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Educare la voce e l’orecchio attraverso itinerari di gestualità.
Sviluppare la possibilità di esprimere la propria personalità creativa e musicale.
Coordinare l’ascolto di brani musicali con gesti e movimento del corpo eseguendo azioni
coreografiche da soli e in gruppo
Realizzazione di azioni motorie in sincronia e/o alternanza con il canto (memorizzare e
praticare i concetti di avanti, indietro, in alto, in basso e movimenti atti a memorizzare le varie parti
del corpo).Queste attività potrebbero essere particolarmente utili per bambini con difficoltà o qualora
servissero per semplici azioni giocose e ludiche a sfondo teatrale.
Creazione di eventi coreografici (mimi, balletti, da soli o in gruppo) o di azioni sceniche che
normalmente definiamo sotto il termine di drammatizzazione.
Creazione di un teatro gestuale-motorio
FINALITÀ
Usare gli strumenti a barre intonate per affrontare la pratica melodica ed armonica in forma
diretta ed empirica mediante l’uso delle scale semplificate forniteci dalle pentafonie così da
ricavare dall’esperienza i necessari e progressivi elementi di alfabetizzazione musicale e
strumentale. Apprendere alcune proprietà strutturali, melodiche e armoniche, del nostro
sistema musicale. Imparare a riconoscere brevi successioni di suoni, inventare, sovrapporre e
strumentare semplici melodie
Obiettivi:
Classificare e distinguere le famiglie di strumenti a barre
Conoscere i principi strutturali della scala, dell’ottava, della melodia, dell’ostinato, del
contrappunto.
Distinguere ad orecchio un andamento melodico binario e ternario, combinazione di
cinque note e le tre pentafonie di base
Riprodurre sulla tastiera a barre semplici melodie e applicare melodie pentafoniche alle
filastrocche
Conoscenza dei primari aspetti grafico-notazionali della musica. Scrittura sul
pentagramma in chiave di violino, figure, valore, punto, ecc.
Tradurre in termini grafici aspetti specifici della musica: sequenze ritmiche, battute,
quantità e tipo di fraseggio, distinzione sonora delle varie parti musicali, durata delle parti o
durata totale;
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Eseguire ritmi elementari limitati ai più usuali problemi di metro e divisione, imparare a
riconoscerli, scriverli, inventarli, sovrapporli, strumentarli e ad impiegarli per
l’accompagnamento di semplici melodie
Riconoscere e ricomporre ad orecchio i frammenti melodici dei brani proposti
Sviluppare la capacità di cogliere e restituire, tramite la produzione vocale e strumentale,
il senso dei brani affrontati con modalità sempre più autonome ed espressive
Eseguire da soli o in gruppo, semplici brani strumentali e vocali.
METODOLOGIA
La scuola è abitata ogni giorno da bambine e bambini con esigenze differenti; occorre
saperle individuare, accogliere e valorizzare così che la diversità diventi una ricchezza ed alimenti la
strada verso la crescita personale e di gruppo, l'inclusività e l'integrazione. Occorre offrire ai nostri
alunni e alle nostre alunne l'opportunità di sviluppare la capacità di ascolto e di attenzione, la
creatività, l'identità nello spazio e nel tempo delle relazioni, la capacità di esprimersi ma, prima
ancora, di sapere ascoltare se stessi e gli altri.
Innanzi tutto è necessario che tutti i soggetti coinvolti nel progetto entrino molto in
sintonia fra loro sia per quanto riguarda le scelte pedagogiche, metodologiche che quelle didattiche
e contenutistiche. Alla base di ciò va evidenziato un concertato sottile e continuo che dovrà
permanere per tutto l'iter progettuale fatto di incontri di programmazione fitti e regolari, di scelte
comuni e condivise, di gestione dei ruoli nel grande gruppo (formato da più classi), ruoli differenti
ed al contempo compensativi: laddove finiscono le competenze di uno, iniziano quelle dell'altro.
Le bambine e i bambini saranno i veri soggetti attivi, costruttori della loro conoscenza.
L'insegnante curerà la regia del progetto valorizzerà le storie di ciascuno, metterà a disposizione le
proprie competenze, fornirà input” per crescere nella e con la musica “.
La modalità di lavoro che si adotterà, infatti, vedrà la prevalenza di un apprendimento orale-
auditivo caratterizzato da naturalezza, semplicità ed esperienza. Si coniugherà, appunto, il metodo
dell'educazione dell'orecchio di Willems con quello della chironomia di Kodaly passando
dall'istintività (attraverso un fare concreto) agli automatismi. A partire da un approccio spontaneo
sulla scoperta delle sonorità prodotte dal nostro corpo e dall'ambiente circostante, si procederà,
specie nei primi incontri, lasciando cantare i bambini liberamente e per imitazione, consentendo di
sperimentare le potenzialità della voce affinché ciascuno possa sviluppare la voglia di stare insieme
agli altri e il piacere di cantare in gruppo. Cantare, da soli e in gruppo, è un'attitudine naturale e
spontanea. Fin da piccoli i bambini ascoltano repertori vocali infantili dalla mamma o da altre persone
nell'ambito della famiglia; fin dalla scuola dell'infanzia iniziano a cantare, non solo individualmente,
ma con tutti i compagni all'interno del gruppo sezione. Il canto favorisce il processo di adattamento e
socializzazione, aiuta a sviluppare un utilizzo espressivo della voce e a dar sfogo all’emotività
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naturale dell’uomo. Il mezzo attraverso il quale realizzare questo progetto è il cantare in coro, l’unica
attività che Kodály considera capace di educare centinaia, migliaia di persone, dal momento che
ognuno possiede lo strumento utilizzato. Si canta giocando con la voce e pian piano si intonano
semplici intervalli musicali, coordinando inspirazione ed emissione, ascoltando la voce dell'amico
vicino, sintonizzando lo sguardo verso il gesto dell'insegnante che dirige il coro. È importante, nel
contesto scolastico, avvicinare al canto con gradualità, dando ai bambini la possibilità di esplorare e
sperimentare con la loro voce filastrocche, cantilene, repertori corali appartenenti a diversi generi
musicali, fino a consentire loro di improvvisare, di variare. Quanto maggiormente ricco sarà l'ambiente
musicale scolastico, tanto più sarà sviluppato il talento vocale di ogni bambino.
Poi, gradualmente, si passerà a riflettere sui passi del proprio apprendimento in modo tale che
ciascuno si arricchisca attraverso un fare consapevole. Anche coloro che, in un primo momento,
appariranno un pò limitati o, addirittura, incapaci di emettere suoni, dopo qualche tempo
acquisiranno sempre più consapevolezza di sé e trarranno giovamento da tale pratica spontanea. Le
barriere fra le classi gradualmente si spezzeranno per lasciare spazio a un nuovo modo di stare insieme,
di collaborare, di condividere. Sentirsi parte di un gruppo non sarà un punto di partenza, bensì un punto
di arrivo. Il coro, come suggerisce Roberto Goitre, educa alla tolleranza verso gli altri, alla
cooperazione, all'accettazione reciproca: virtù indispensabili dell'uomo sociale che, attraverso la
dimensione della coralità, riscopre la democrazia del singolo nel tutto.
Cantare in coro significa produrre un suono omogeneo, il più possibile intonato e privo di punte
individualistiche. Questa capacità non si ottiene subito. Occorre tempo, pazienza e lavoro; ascolto,
attenzione a sé e agli altri; vicinanza e consonanza reciproca. Vivere la promiscuità del coro renderà i
bambini e le bambine più capaci di intendersi, di capirsi, di sentirsi parte di un gruppo coeso ed unito.
La crescita di ciascuno e di tutti. Lungo l'iter progettuale ci sarà una costante attenzione
allo sviluppo del singolo e del gruppo. In particolare, rispetto al singolo, si lavorerà per la
crescita dell'autostima ed una maggiore consapevolezza di sé ed anche una migliore autoregolazione.
Ciascun alunno svilupperà capacità di ascolto, di concentrazione, di produzione dei suoni con la
voce e ciò ovviamente avrà ripercussioni anche in campi non prettamente musicali. Gli alunni in
situazione di svantaggio avranno occasioni di crescita e svilupperanno, così come i loro compagni,
non solo capacità di attenzione e di concentrazione, ma anche di memorizzazione, di produzione di
suoni corretta, di ampliamento del lessico (specie per gli alunni stranieri). Il fatto che sarà dato spazio a
vari generi musicali articolando un vasto repertorio che raccoglie brani di diversa provenienza, in
lingua italiana e straniera, e di diverse epoche, amplierà l'orizzonte culturale dei bambini che
cresceranno con la musica ed apprezzeranno proposte musicali differenti caratterizzate da ritmi, testi,
accompagnamenti sempre nuovi e motivanti.
In ogni caso le performance musicali saranno realizzate con il minimo sforzo fisico è la miglior tattica
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è quella di abbandonarsi istintivamente e con sereno piacere alle attività musicali in forma ludica. Sarà
promossa l ’ autonomia intesa come promozione e valorizzazione delle capacità di apprendimento
personalizzato teso alla maturazione di una cultura musicale di base stimolando lo studio sia in forma
personale, sia in forma di gruppo.
Contenuti e attività
Pratica corale - Il repertorio proposto è tratto dai 3 volumi della collana “Crescere con il canto” di
M. Spaccazzocchi e dal patrimonio locale tradizionale. Lo sviluppo propedeutico della vocalità viene
perseguito sia attraverso cori parlati, che tramite l'intonazione di melodie con ambiti intervallari
dall'unisono a oltre l'ottava, canoni, conte, filastrocche, ritmi binari, ternari e quaternari, figure
musicali e pause, dinamica dal pianissimo al fortissimo, agogica. Si utilizzeranno esercizi e giochi
di rilassamento e scioglimento per la muscolatura, esercizi di respirazione e vocalizzi. Inoltre
saranno proposti esercizi del volume “Cantar leggendo” di Goitre, metodo del “Do mobile” per
facilitare la lettura.
Pratica strumentale -Viene adottato il metodo Orff-Schulwerk. Lo Schulwerk diventa il
mezzo con cui i bambini si avvicinano alla musica producendola in prima persona usando mezzi da loro
conosciuti sollecitando la loro creatività e incentivando l'esplorazione del mondo sonoro.
L’improvvisazione è l’elemento predominante nel metodo Orff, e la dinamica conduttiva riporta al
gioco: l’aspetto ludico renderà piacevoli le attività proposte. Saranno ampiamente usati gli strumenti
a barre per affrontare la pratica melodica ed armonica in forma diretta ed empirica mediante l’uso
delle scale pentatoniche. Molti musicisti e pedagogisti concordano sul fatto che il bambino vive
nell’atmosfera delle quinte. Musicalmente è al ritmo che viene assegnato l’aspetto fondamentale, sul
quale si sviluppa il lavoro di gruppo.; così ad un testo si assegnerà un ritmo che il gruppo dovrà
reiterare fin ad una buona esecuzione. Grazie alla ripetizione degli esercizi si memorizzano le
sequenze ritmiche. Al contempo viene sviluppata la loro formazione, generale, individuale e sociale.
Musica d'insieme-si concretizza in esercizi di Body percussion e di sonorizzazioni. La
Body percussion, o l'arte di percuotere il corpo, è contemplata nel programma formativo
proposto dall'Orff-Schulwerk. Il battere le mani, lo schioccare delle dita, il percuotere il petto, sono
collegati nella produzione di ritmi e armonie. Partendo dal corpo, il soggetto accresce la padronanza
della tecnica percussiva, esplorando un percorso conoscitivo che parte dal proprio “essere forma
consapevole”, sviluppando il coordinamento motorio attraverso la dinamica dei gesti combinata con
l'ascolto. Le sonorizzazioni consistono nelle imitazioni onomatopeiche di suoni ambientali tramite
l'utilizzo della voce, del corpo, di oggetti comuni, del registratore e di software specifici per la
riproduzione sonora. Si analizzano i modi di percepire i suoni e vengono sperimentati modi di
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approcciarsi alle immagini attraverso la generazione di rumori per mezzo di strumenti musicali e
non.
Attività di verticalizzazione
E’ prevista un’attività in verticale che prevede una collaborazione con l’orchestra del Corso ad
indirizzo musicale della Scuola secondaria di primo grado
Il Coro, formato da alunni dagli alunni delle ultime classe di scuola primaria e secondaria, si
eserciterà con vocalizzi mirati per il riscaldamento della voce e per l’impostazione della
respirazione diaframmatica. Il coro è suddiviso in due gruppi: contralti e soprani. Il repertorio
utilizzato comprende: canti tradizionali locali, regionali e nazionali, canti tratti dal repertorio
classico e d’autore. La preparazione del coro avverrà attraverso la collaborazione tra la referente
Guarascio Rosa, insegnante di Scuola primaria laureata al conservatorio in Didattica della musica e
i professori Cimino Antonio di educazione musicale e Iaquinta Aldo insegnante di oboe. La
verticalizzazione raggiungerà il suo apice nelle performance finali del coro che si esibiranno
accompagnato dall’orchestra del Corso a indirizzo musicale della scuola secondaria. Per la
preparazione dei vari appuntamenti musicali i docenti di strumento coinvolti si riuniscono per fare
un lavoro di gruppo atto ad armonizzare il coro con l'orchestra strumentale. Per i ragazzi che
frequentano il corso, la musica d’insieme rappresenta un momento importantissimo. Suonando
insieme, infatti, si raggiungono diversi obiettivi, tra cui: lo sviluppo delle abilità e conoscenze
relative alla tecnica esecutiva, all’ascolto e memorizzazione della musica; si favorisce la
socializzazione e la formazione di una specifica cultura musicale; sono potenziate tutte le abilità
creative, espressive e l’autocontrollo nelle performance esecutive
Si realizzeranno spettacoli all'interno della scuola, esibizioni e saggi. Si prevede la
partecipazione a concerti, concorsi o eventi che potrebbero presentarsi.
CONCLUSIONI
L'idea base unificante e ricorrente che caratterizzerà queste prassi, non sarà quella di creare un
coro di voci scelte e selezionate, bensì un coro con tutti e per tutti.
Attraverso il linguaggio della musica, ognuno troverà il proprio modo di esprimersi, di
comprendere se stesso, gli altri ed il mondo attorno a lui. Il coro riuscirà ad accogliere
l'individualità di ciascuno ma, al tempo stesso farà scoprire la forza dello stare insieme, del
gruppo. In coro per crescere vuole riferirsi non solo alla pratica musicale, ma anche a quella
umana, relazionale, cognitiva e creativa in genere. Migliorare la vocalità parlata e cantata dei nostri
ragazzi non significa solo aver dato una canzone o una musica in più, o un saper fare in più ma anche e
soprattutto un'emozione in più, una relazione umana in più, un crescere in più assieme agli altri
nella diversità.
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Il fine ultimo al quale aspira ogni gruppo musicale è , nella costante assiduità enell'attraente
attività pratica, desiderare di donare le proprie capacità agli altri, mutare il proprio piacere musicale
nel piacere altrui, senza mai trascurare la grande azione auto gratificante che ogni singolo attore-
vocale può ricevere da questa impegnativa realizzazione.
Non si deve però trascurare il fatto che, in questo dare e ricevere, si può intravedere anche quella
raggiunta forza di carattere, oggi sempre meno diffusa e presente, che porta i giovani a costituire un
gruppo per prendersi un grande impegno finalizzato a dare vita ad un'esperienza estetica tangibile e
pur sempre piena di imprevisti. Un impegno così ammirevole, all'interno del quale si rinnova la
grande magia e la grande dote della musica e del canto in particolare: assumere la figura e il
valore umano di “oggetto d'amore”, cioè di materia vibrante in grado di toccare il cuore e di far
innamorare la mente, tanto di chi canta e suona, quanto di chi ascolta.
CCAARRAATTTTEERREE IINNNNOOVVAATTIIVVOO DDEELLLL’’AAZZIIOONNEE PPRROOGGEETTTTUUAALLEE
L’attività prevede delle metodologie didattiche innovative al fine di ridurre la dispersione scolastica. Per suscitare maggiore interesse saranno utilizzate delle strumentazioni tecnologiche per la didattica (LIM – Aula multimediale). Le aule si trasformeranno in ambienti educativi interattivi e dinamici, dove si apprende in modo collaborativo per migliorare l’azione didattica tradizionale, e facilitare l’insegnamento/apprendimento, In particolare, l’impiego delle tecnologie informatiche, ha l’obiettivo di far diventare gli alunni protagonisti del proprio apprendere, e di familiarizzare con le nuove tecnologie. I punti di forza delle strumentazioni tecnologiche sono molteplici: • Trasforma la classe in un ambiente educativo più coinvolgente ed entusiasmante; • Rende gli alunni più attivi e partecipativi; • Favorisce l’attenzione e la motivazione nello studio; • Stimola un apprendimento consapevole delle proprie conoscenze, abilità, competenze. L’idea è quella di svecchiare e migliorare considerevolmente la didattica. Con l’impiego degli strumenti tecnologici, in generale, il docente può potenziare la lezione frontale, integrando i classici metodi d’insegnamento con l’uso del multimediale in modo condiviso.
Grazie a questo, lo studente può diventare sempre più consapevole delle conoscenze acquisite
QQUUAARRTTAA SSEEZZIIOONNEE
PUBBLICIZZAZIONE
Il Piano di Miglioramento sarà ampiamente comunicato attraverso Circolari ed e-mail ai componenti del
Collegio Docenti e del Consiglio di Istituto, sia attraverso la sua pubblicazione sul sito web dell’Istituto -
http://www.gdafioresgf.gov.it/, al fine di darne massima pubblicizzazione.
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QQUUIINNTTAA SSEEZZIIOONNEE
MONITORAGGIO DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO 1. Raccolta sistematica e periodica (mensile) dei dati relativi alle singole attività in cui il progetto
è articolato; 2. Incontri periodici (almeno 1 al mese) del responsabile di miglioramento con il gruppo di
coordinamento finalizzati all’aggiornamento sullo stato di avanzamento del progetto (sulla base dei dati raccolti) anche all’interno della Commissione;
3. Definizione puntuale degli step successivi, tenuto conto della calendarizzazione prevista.
In tali incontri verranno messe in evidenza le eventuali criticità emerse in ordine all’attuazione delle
singole azioni e verranno elaborate le possibili soluzioni, ed eventuali modifiche.
4. Misurazione del grado di raggiungimento degli obiettivi, che andranno monitorati e valutati.
Si andrà a monitorare:
Per quanto riguarda gli studenti e le famiglie: l’immagine complessiva dell’organizzazione, la
qualità e quantità dei processi formativi, la capacità di innovazione e miglioramento.
Per quanto riguarda il personale la motivazione e lo sviluppo delle competenze.
- Verificare il livello di raggiungimento degli obiettivi ed eventualmente rivedere gli obiettivi strategici ed operativi dell’Istituzione;
- Rivedere e aggiornare le strategie dell’Istituzione, dando priorità ai bisogni degli alunni. Descrivere il sistema e le modalità con cui si intende monitorare l’andamento del progetto, in modo che si proceda secondo quanto stabilito, individuando gli eventuali problemi o potenzialità di ulteriori miglioramenti di relativi a singole azioni/attività o al progetto nel suo complesso.
SSEESSTTAA SSEEZZIIOONNEE
DURATA DEL PIANO A.S. 2015-16; 2016-17; 2017-18; 2018-19
ATTUAZIONE DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
Per l’attuazione del Piano di Miglioramento sono previste risorse umane e finanziarie.
Tale stima è stata effettuata tenendo conto:
dell’articolazione organizzativa che si è inteso dare al Piano,
del n°5 di Docenti coinvolti nella sua attuazione;
del ruolo da essi rivestito all’interno dei Gruppi di miglioramento;
dell’arco temporale individuato per l’attuazione del Progetti (novembre 2018 - giugno 2018).
Il presente Piano di Miglioramento è stato approvato dal Collegio dei Docenti nella seduta del 09
ottobre 2018 delibera n.6 ed è stato approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 9 ottobre 2018
delibera n.6.
P. S.: Le integrazioni al presente Documento Programmatico saranno inserite in itinere durante il
corso dell’anno scolastico nelle pagine a seguire e, in seguito, presentate ed approvate dagli Organi
Collegiali competenti.