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PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA ANNI SCOLASTICI 2016-17/2018-19

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PPIIAANNOO TTRRIIEENNNNAALLEE DDEELLLL’’OOFFFFEERRTTAA

FFOORRMMAATTIIVVAA

AANNNNII SSCCOOLLAASSTTIICCII 22001166--1177//22001188--1199

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I C “Gioacchino da Fiore” San Giovanni in Fiore (CS) – Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019

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INDICE Pag. 2

Presentazione Piano Triennale Offerta Formativa Pag. 3

Premessa - Principi Ispiratori del P.T.O.F. Pag. 4 Parte Prima – Sezione Organizzativa Pag. 5

Dati identificativi dell’istituto Pag. 7

Calendario scolastico A.S. 2015/16 Pag. 8

La nostra Scuola Pag. 9

Risorse professionali Pag. 10 Organizzazione Interna: Collaboratori Dirigente - Funzioni Strumentali - Referenti Pag. 11

I Coordinatori Pag. 13

Personale Docente Pag. 14

Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione (R. S. P. P.) Pag. 17

Gruppo di Lavoro per l’Handicap (G.L.H.) Pag. 17 Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (G.L.H.I.) Pag. 18

Organi Collegiali Pag. 19

Validità anno scolastico Pag. 21

Criteri formazione prime classi Pag. 22

Perfezionamento domande Iscrizioni Pag. 22

Criteri assegnazione Docenti alle classi Pag. 23

Risorse strutturali Pag. 24

Tempo scuola Pag. 25

Monte ore e Quadro orario delle discipline Pag. 25

Criteri generali orario insegnamento Scuola Primaria Pag. 27

Attività Alternativa I.R.C. Pag. 29

Parte seconda – Offerta Formativa Pag. 30

Contesto Socio – Culturale – Ambientale Pag. 31

La Scuola nel nuovo scenario Pag. 32

Finalità e obiettivi generali del processo formativo Pag. 35 Organizzazione del curricolo Pag. 36

Curricolo Scuola dell’Infanzia Pag. 37

I Campi di esperienza Pag. 38

Curricolo Scuola del Primo Ciclo Pag. 39

Le Discipline Pag. 40 Finalità e Obiettivi dell’Istituto Pag. 52

Integrazione alunni con bisogni educativi speciali Pag. 55

Parte Terza – Ampliamento Offerta Formativa Pag. 57

Progetti Curriculari ed Extracurriculari Pag. 58

Post Scuola Pag. 59

Accoglienza Pag. 59

Recupero Pag. 60

Continuità Pag. 60

Orientamento Pag. 61

Salute e ambiente Pag. 61

Progetti e Viaggi d’Istruzione Pag. 62

Programma Operativo Nazionale (P.O.N.) Pag. 65

Protocollo di accoglienza degli alunni stranieri Pag. 68

Protocollo Continuità e Orientamento Pag. 73

Strumento Musicale Pag. 76

Parte quarta –Valutazione e Autovalutazione Pag. 79 Criteri generali di valutazione Pag. 81

Autovalutazione Pag. 84

Piano di Formazione e Aggiornamento - Piano di Miglioramento A.S. 2016-2018 Pag. 84

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Definizione di principi, finalità e criteri generali ispirati alla coerenza pedagogica, didattica e

organizzativa;

Raccordo/sintesi fra obiettivi nazionali e situazione locale;

Definizione/realizzazione dell’offerta formativa;

Progettazione/realizzazione d’interventi educativi e formativi;

Modalità di verifica e valutazione;

Revisioni e integrazioni in itinere;

Progettazione/realizzazione Piano di Miglioramento (PdM).

IL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA

IL COLLEGIO DOCENTI

Scopi e Finalità

Principi Ispiratori

Leggi e Regolamenti

PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA

ESAMINA STABILISCE

ELABORA

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PREMESSA

Principi Ispiratori del Piano Triennale dell’Offerta Formativa (P.T.O.F.) Il presente documento, redatto ai sensi dell’art. 3 del DPR 275/99, regolamento sull’autonomia

scolastica, oggi novellato dal comma 14 art. 1 della legge 107 del 2015 (nota come “Buona scuola”),

costituisce il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (P.T.O.F.) dell’Istituto comprensivo statale

“Gioacchino da Fiore”. Esso si può definire come l’insieme delle scelte culturali, educative e

organizzative che la scuola, nel rispetto dei “programmi centrali” (ambiti disciplinari previsti dal

curricolo, comuni a livello nazionale a tutte le scuole) mette in atto per rispondere in maniera organica

e intenzionale ai bisogni formativi e alle esigenze di diritto allo studio dell’utenza scolastica del

comune di San Giovanni in Fiore.

Nell’individuare le linee portanti del progetto educativo, didattico e curricolare l’Istituto Comprensivo

ha fatto riferimento ai seguenti articoli della Costituzione:

Art.3 “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza

distinzione di sesso, di lingua, di razza, di religione, di opinioni politiche, di condizioni

personali e sociali.”

Art.33 “L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento”.

Art.34 “La scuola è aperta a tutti”.

Ha recepito e fatto proprie, inoltre:

le richieste scaturite dalle competenze chiave definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio

dell’Unione europea (Raccomandazione del 18 dicembre 2006);

la normativa nazionale relativa all’Istruzione (Regolamento per l’autonomia DPR n.275/99;

D.Ls. 59/2004);

le Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione

2012);

Legge 107 del 13 luglio 2015;

i bisogni educativi e le aspettative dell’utenza;

le istanze provenienti dal contesto territoriale.

Si tratta di uno strumento fortemente localizzato, attento a leggere e interpretare in chiave pedagogica

e didattica l’ambiente nel quale la scuola opera, che valorizza e riconosce il ruolo strategico

dell’Istituzione scolastica, del Dirigente e dei docenti considerati non come semplici esecutori di

direttive calate dall’alto, ma come intellettuali e come ricercatori impegnati nell’ideazione e nella

sperimentazione di strategie didattiche e educative, capaci di avviare l’alunno verso un “nuovo

umanesimo”, attento alla comunità locale, ma anche pronto ad aprirsi al contesto europeo e globale

(da: “Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione”

Ministero Pubblica Istruzione – Settembre 2012).

Il P.T.O.F. interessa tutti gli operatori e gli utenti della scuola, in particolare è rivolto:

alle famiglie e agli alunni che conoscendo l’offerta formativa possono valutare la qualità del

servizio e operare scelte consapevoli;

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ai docenti per avere punti di riferimento comuni, orientamenti valoriali e criteri operativi a cui

attenersi, per sviluppare un senso comune di appartenenza e condividere la “filosofia” e il tipo

di organizzazione di un Istituto a cui tutti hanno contribuito a designare la fisionomia;

agli enti locali e alle agenzie formative operanti nel territorio, partner preziosi nel processo

educativo e formativo degli alunni.

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa si esplicita attraverso:

la presentazione;

l’organizzazione;

la progettazione educativa;

la progettazione curricolare ed extracurricolare;

la valutazione;

la Carta dei servizi, il Regolamento di Istituto, il Regolamento di disciplina, il Patto Educativo di

corresponsabilità allegati al Piano;

il Piano del Miglioramento (P.d.M.).

IL Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016-17/2018-2019

(P.T.O.F.) in quanto documento pubblico si può scaricare in

formato digitale dal sito internet www.gdafioresgf.gov.it

dell’istituto Comprensivo Statale “Gioacchino Da Fiore” San

Giovanni in Fiore - CS.

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DATI IDENTIFICATIVI DELL’ISTITUTO

Istituto Comprensivo Statale "Gioacchino Da Fiore "

Anna AIELLO

80004380780

www.gdafioresgf.gov.it

Prof.ssa Maria Cristina MARZULLO

CSIC8AV00X

Via Fra Giuseppe, SNC 87055 San Giovanni in Fiore (CS)

Telefono: 0984 992887

[email protected]

[email protected]

Telefono & Fax: 0984 992887

SITO WEB

CODICE MINISTERIALE

CODICE FISCALE

DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI ED AMMINISTRATIVI

DIRIGENTE SCOLASTICO

DENOMINAZIONE ISTITUZIONE SCOLASTICA:

SEDE LEGALE:

PRESIDENZA

eM@il :

UFFICIO DI SEGRETERIA

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Inizio delle lezioni

17 settembre 2018

Termine lezioni Scuole Primarie e Secondaria di

1° Grado 8 giugno 2019

Termine attività educative nella Scuola

dell’Infanzia 29 giugno 2019

Festività e sospensione delle lezioni

Tutte le Domeniche

Festività di tutti i Santi 1 novembre 2017

Commemorazione dei Defunti

2 novembre 2017

Ponte 3 novembre 2018

Festa dell’Immacolata

8 dicembre 2018

Vacanze Natalizie Dal 24 dicembre 2018 al 6 gennaio 2019

(Festività: 25 e 26 dicembre, 1 e 6 gennaio)

Vacanze Pasquali

Dal 18 aprile al 24 aprile 2019

Anniversario della Liberazione -O25 aprile 2019

Festa del Lavoro 1 maggio 2019

Festa Nazionale della Repubblica 2 giugno 2019

Valutazione alunni

Scrutini Scuola Primaria Intermedi: 5 febbraio 2018

Finali: 10 giugno 2018

Visione/Consegna documenti

di Valutazione Scuola Primaria

Intermedi: 16 febbraio 2018

Finali: 13 giugno 2018

Scrutini Scuola Secondaria di Primo Grado Intermedi: 03-04-05 febbraio 2018

Finali: 09-10 giugno 2018

Visione/Consegna documenti di Valutazione

Scuola Secondaria di Primo Grado

Intermedi: 11 febbraio 2018

Finali: data da destinare

CCAALLEENNDDAARRIIOO SSCCOOLLAASSTTIICCOO AA.. SS.. 22001188 // 22001199

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LLLAAA NNNOOOSSSTTTRRRAAA SSSCCCUUUOOOLLLAAA

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE "GIOACCHINO DA FIORE"

PLESSI: SCUOLA

DELL'INFANZIA

SAN FRANCESCO

"OLIVARO"

XXV APRILE

PLESSI: SCUOLA PRIMARIA

CORRADO ALVARO"ZAPPA"

SALVATORE ROTA "OLIVARO"

PLESSO: S. SECONDARIA 1° GRADO

TOTALE ALUNNI: 500

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RISORSE PROFESSIONALI

DIRIGENTE SCOLASTICO

Prof.ssa MARIA CRISTINA MARZULLO

D. S. G. A.

ANNA AIELLO

SCUOLA PRIMARIA

Docenti curricolari: n. 29

Docenti su posto di sostegno: n. 7

Docenti Religione Cattolica: n. 3

Docenti di lingua inglese: n. 1

SCUOLA DELL’INFANZIA

Docenti curricolari: n. 12

Docenti su posto di sostegno: n. 3

Docenti Religione Cattolica.: n. 1

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

Docenti curricolari: n. 24

Docenti su posto di sostegno: n. 3

Docenti Religione Cattolica: n. 1

DOCENTI DI STRUMENTO MUSICALE

Pianoforte: n° 1 Flauto: n° 1

Chitarra: n° 1 Fisarmonica: n° 1

Oboe: n° 1

PERSONALE A. T. A.

ASSISTENTI AMMINISTRATIVI

1. BELSITO MICHELE

2. GRECO ANTONIO

3. MAZZEI FILOMENA

COLLABORATORI SCOLASTICI

1. ANGOTTI BIAGIO 2. ASTORINO FRANCESCA BENITA

3. BARBERIO PASQUALE 4. CIMINO PIETRO

5. CORTESE TERESA 6. DORI RITA

7. GALLO GIOVANNI 8. MANCINA SERAFINA

9. MARASCO ROSARIO 10. MARRA MARIA

11. MAZZEI GIUSEPPE 12. MAZZEI FILOMENA

13. SIMONETTI GIUSEPPE 14. TALERICO ROSA MARIA

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ORGANIZZAZIONE INTERNA

COLLABORATORI DEL

DIRIGENTE SCOLASTICO

Primo Collaboratore

Prof. GIOVANNI PELUSO

Secondo Collaboratore

Prof. ANTONIO TALLERICO

RESPONSABILI DI PLESSO

SCUOLA DELL'INFANZIA " S. Francesco” (Bacile)

Ins. Rosalba ASTORINO

Olivaro

Ins. Maria FALBO

“XXV Aprile”

Ins. Maria Teresa

URSO

SCUOLA PRIMARIA

Corrado Alvaro "Zappa"

Inss. Teresa BIAFORA DE SIMONE -

Luigina CARIATI

"Salvatore Rota” (Olivaro)

Inss. Francesca PARROTTA –

Giuseppina GABRIELE

SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO

Prof.ssa Rosa BITONTI

DDOOCCEENNTTII CCOONN FFUUNNZZIIOONNII SSTTRRUUMMEENNTTAALLII

AARREEAA 11 -- GGeessttiioonnee ddeell PP..TT..OO..FF..

IInnssss.. AAnnnnaa RRoossaa BBAARRBBEERRIIOO –– CCaatteerriinnaa MMaarriiaa SSMMEERRIIGGLLIIOO

P.O.F. – Revisione annuale del POF in collaborazione con le altre FF.SS.; predisposizione del monitoraggio in itinere e

della verifica finale; Sostegno alla realizzazione del piano attuativo delle attività e dei progetti previsti dal POF;

Adeguare/aggiornare il Regolamento d’Istituto alle nuove disposizione di legge; Coordinamento richiesta acquisti dai

docenti per la realizzazione del POF; Cura procedure, tempistica, scadenze, obblighi e correttezza degli atti, confronto

continuo con la Dirigenza Scolastica; Coordinamento commissioni elettorali; Partecipazione a eventuali corsi di formazione

e/o incontri relativi all’incarico conferito.

AARREEAA 22 –– SSiiccuurreezzzzaa ee SSoosstteeggnnoo aall llaavvoorroo ddeeii ddoocceennttii

IInnssss.. MMaarriiaa PPIINNNNAARREELLLLII –– SSaavveerriiaa LLOOPPEETTRROONNEE

Coordinamento della Sicurezza; Accoglienza dei nuovi docenti e supporto ai docenti neoassunti; Coordinamento di

metodologie comuni e di strategie di lavoro dei docenti; Organizzazione e ottimizzazione delle risorse; Produzione

modulistica di supporto all’attività didattica; Coordinamento delle attività di aggiornamento, di formazione in servizio con

utilizzo di nuove tecnologie di supporto alla didattica; Partecipazione a eventuali corsi di formazione e/o incontri relativi

all’incarico conferito.

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DOCENTI REFERENTI

Giochi Sportivi Studenteschi Ins. Giovanni Fragale

Sport di classe Ins. Maria Rosa Gennarini - Urso Maria Teresa

Educazione Alla Salute - Animatore Digitale Ins. Raffaele Marsico

Educazione Ambiente Ins. Antonio Mosca

Lingua Comunitaria Ins. Rita Vittoria Barbato

Pari Opportunità - Legalità e Bullismo Ins. Maria Pinnarelli

Orientamento Ins. Saveria Lopetrone

Alunni Stranieri Ins. Anna Pulice

Educazione Stradale Ins. Rocco Pugliesi

Tecnologia Informatica Ins. Antonio Cimino

Invalsi Ins. Maria Antonietta Scigliano –Rita Vittoria Barbato

Indicazioni Nazionali Ins. Rosa Bitonti

Corso di Musica Pratica (exD.M.8/11) Ins. Rosa Guarascio

Referente RAV Ins. Anna Pulice

Referente Piano di Miglioramento Ins. Giovanni Peluso

D.S.A. / B.E.S/ G.L.H.I. Ins. Maria Rosa Gennarini- Rosa Bitonti

G.L.H. Ins. Antonella Oliverio - Scuola: Infanzia - Primaria

Ins. Giovanni Peluso - Scuola Secondaria di 1° Grado.

AARREEAA 33 –– VViiaaggggii dd’’iissttrruuzziioonnee ee SSoosstteeggnnoo aaggllii aalluunnnnii

IInnssss.. GGiioovvaannnnii SSPPAADDAAFFOORRAA –– MMaarriiaa RRoossaa GGeennnnaarriinnii

Viaggi d’istruzione, visite guidate, gemellaggi; Orientamento e accoglienza studenti; Recupero, integrazione e verifiche

periodiche sull’inserimento degli alunni stranieri; Risoluzione problematiche delle classi; Coordinamento attività

relative alla Continuità; Regolamento studenti e patto di corresponsabilità; Rapporti Scuola – Famiglia;; Produzione e

gestione modulistica di supporto agli studenti; Coordinameno handicap; Coordinamento Attività Sportive;

Partecipazione ad eventuali corsi di formazione e/o incontri relativi all’incarico conferito.

AARREEAA 44 –– PPrrooggeettttii SSiisstteemmaa FFoorrmmaattiivvoo IInntteeggrraattoo ee RRaappppoorrttii ccoonn iill TTeerrrriittoorriioo –– SSiittoo WWEEBB

IInnssss.. RRaaffffaaeellee MMAARRSSIICCOO –– RRoossaa GGUUAARRAASSCCIIOO

Coordinamento progetti area a rischio; Progetti P.O.N./P.O.R.; Favorire la collaborazione e coordinare i rapporti tra

scuola e famiglia, Enti, Agenzie presenti sul territorio, Comune, ASP, Aziende, Imprese; Promuovere l’informazione a

studenti, famiglie e docenti in merito ai progetti didattici ed alle diverse attività; Attività teatrali - culturali –

manifestazioni - cinema; Gestione Sito WEB; Partecipazione a eventuali corsi di formazione e/o incontri relativi

all’incarico conferito.

AARREEAA 55-- PPrroovvee iinnvvaallssii –– IInnddiiccaazziioonnii NNaazziioonnaallii SSiisstteemmaa NNaazziioonnaallee ddii VVaalluuttaazziioonnee

IInnssss.. RRiittaa VViittttoorriiaa BBAARRBBAATTOO –– MMaarriiaa AAnnttoonniieettttaa SSCCIIGGLLIIAANNOO

Predisporre gli strumenti per la valutazione – autovalutazione degli apprendimenti; Coordinamento e registrazione delle

Prove Nazionali Invalsi scuola primaria- secondaria 1° grado; Regolamento sul Sistema Nazionale di Valutazione in

materia d’istruzione e formazione; analisi/riflessioni sui risultati delle rilevazioni sugli apprendimenti relativi alle prove

invalsi nelle classi II e V scuola primaria e nella classe III (Prova Nazionale) della scuola secondaria di primo grado;

Partecipazione a eventuali corsi di formazione e/o incontri relativi all’incarico conferito.

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I COMPITI DEL COORDINATORE

Le funzioni del Coordinatore sono fondamentali per il buon funzionamento del Consiglio di Classe e

per una riqualificazione complessiva del lavoro didattico. Tale figura rientra tra quelle da

incentivare col fondo dell'Istituzione Scolastica e la cifra forfettaria sarà determinata nella

contrattazione d'Istituto. Compito del Coordinatore è:

formulare e stendere il piano annuale della classe, redatto sulla base delle indicazioni

esplicitate nel P.T.O.F. e dalle programmazioni disciplinari dei singoli docenti;

coordinare il Consiglio di Classe;

rilevare casi di disagio, di insuccesso, di assenze frequenti, di impegno non costante, di scarsa

puntualità nella giustificazione delle assenze;

convocare, previa comunicazione al Dirigente, singoli genitori o Consigli di classe straordinari

per la trattazione di eventuali problemi dell’alunno o del gruppo classe;

curare i rapporti con i rappresentanti dei genitori;

agevolare i rapporti reciproci tra docenti e docenti e genitori;

curare i rapporti con la dirigenza e le FF.SS;

individuare, proporre e favorire l'adozione di criteri e sistemi di valutazione oggettiva;

individuare criteri e metodi per un'equa valutazione quadrimestrale e finale;

compilare la griglia di valutazione appositamente predisposta;

elaborare e stendere la relazione finale coordinata della classe;

redigere i verbali dei Consigli di classe e custodire il registro.

I COORDINATORI

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PERSONALE DOCENTE

PERSONALE DOCENTE SCUOLA DELL’INFANZIA PLESSO BACILE “SAN FRANCESCO”

N. Ord. COGNOME NOME

1 ASTORINO ROSALBA G.

2 CASTIGLIONE FRANCESCA

3 LAMMIRATO MARIA

4 MANGONE CATERINA A.

5 SECRETI CATERINA

N.

Ord. COGNOME NOME

1 CASTIGLIONE FRANCESCA

2 CHIODO TERESA

3 MARRA CATERINA

4 MARRA TERESINA

5 POLLACCIA GIUSEPPINA

6 SPINA DOMENICA

7 STRADA CATERINA

8 URSO MARIA TERESA

N.

Ord. COGNOME NOME

1 CASTIGLIONE MARIA

2 CHIODO FRANCESCA

3 FALBO MARIA

4 LA REGINA SIMONA

5 PALERMO MARIA

6 PALOPOLI CARMELA

PERSONALE DOCENTE SCUOLA DELL’INFANZIA PLESSO “XXV APRILE”

PERSONALE DOCENTE SCUOLA DELL’INFANZIA PLESSO “OLIVARO”

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7 RITACCO MELANIA

8 STRADA FILOMENA

PERSONALE DOCENTE SCUOLA PRIMARIA

PLESSO CORRADO ALVARO “ZAPPA”

N.

Ord. COGNOME NOME

1 ASTORINO MICHELA

2 AUDIA SERAFINA

3 BARBERIO ANNA ROSA

4 BARBERIO SAVERIA

5 BIAFORA DE SIMONE TERESA

6 CANTALICE ROSA

7 CARIATI LUIGINA

8 CARIDA’ GIUSEPPINA

9 DE LUCA LUIGIA

10 FALBO FRANCESCO

11 FERRO MARILENA

12 FORESTA DOMENICA

13 GENNARINI MARIA ROSA

14 GUARASCIO ROSA

15 GUZZO ROSARIA PIA

16 MALAGRINO’ EMILIA

17 MANCINA TERESA

18 MARASCO GERARDA LUCIA

19 MERANDI ANGELA

20 OLIVERIO ANTONELLA

21 PIZZI TERESA

22 RAO FRANCA

23 REDA EMILIA

24 SCIGLIANO MARIA ANTONIETTA

25 SPADAFORA ROSA

26 TALLERICO ANTONIO

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N.

Ord. COGNOME NOME

1 ALESSIO LINA

2 BARILE ROSSELLA

3 BITONTI IVAN

4 CASTIGLIONE FRANCESCA

5 DI GIOVANNI ALESSANDRA

6 GABRIELE GIUSEPPINA

7 GRANO FRANCA

8 GRECO ROSA

9 FERRO MARILENA

10 LEVATO MARIA GRAZIA

11 MADIA ANGELA

12 MERANDI ANGELA

13 NICOLETTI ELEONORA

14 OLIVERIO MARIA GRAZIA

15 PARROTTA FRANCESCA

16 PASQUA FILOMENA

17 PULICE GABRIELLA

18 SPADAFORA ROSALBA

19 VENTRICI LUCA

PERSONALE DOCENTE

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

N.

Ord. COGNOME NOME

1 ANASTASIO CARLA

2 ANGOTTI TOMMASO

3 BARBATO RITA VITTORIA

4 BITONTI ROSA

5 CARUSO GIUSEPPE

6 CASSANO FRANCESCO

PERSONALE DOCENTE SCUOLA PRIMARIA

PLESSO “SALVATORE ROTA”

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17

7 CIMINO ANTONIO

8 DE MECO VALENTINA

9 FRAGALE GIOVANNI

10 IANNONE ORTENZIA

11 IAZZOLINO ANDREA

12 IAQUINTA ALDO

13 LOPETRONE SAVERIA

14 MALIZIA ADELE

15 MONTENEGRO MARIA ILARIA

16 MARSICO RAFFAELE

17 MOSCA ANTONIO

18 NICASTRO GIUSEPPE

19 PELUSO GIOVANNI

20 PINNARELLI MARIA

21 PUGLIESI ROCCO

22 PULICE ANNA

23 RIZZUTI DANIRLA

24 SAPIA CONCETTINA

25 SMERIGLIO CATERINA MARIA

26 SPADAFORA GIOVANNI

27 SPADAFORA GIUSEPPINA

28 SPAGNUOLO FRANCESCA

29 TARTAGLIONE FRANCESCA

30 ZUMBO MICHAEL

RESPONSABILE SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE (R. S. P. P.)

N.

Ord. COGNOME NOME

SUCCURRO PASQUALE

GGRRUUPPPPOO DDII LLAAVVOORROO PPEERR LL’’HHAANNDDIICCAAPP ((GG.. LL..HH..))

L’art. 15 della legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone

diversamente abili al secondo comma dispone: “Presso ogni circolo didattico e istituto di scuola

secondaria di 1° e 2° grado, sono costituiti gruppi di studio e di lavoro composti da insegnanti,

operatori dei servizi, da familiari e studenti, con il compito di collaborare alle iniziative educative e

d’integrazione predisposte dal piano educativo”. Tale gruppo che viene indicato con la sigla G.L.H.

(Gruppo di Lavoro per l’Handicap) è formato:

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18

Dirigente Scolastico, che lo presiede;

Referente G.L.H.;

Un rappresentante dei genitori;

Un rappresentante dei servizi ASL;

Un rappresentante dei servizi Sociale del Comune.

Docenti di sostegno della Scuola;

Un docente rappresentante (coordinatore di classe) di ogni consiglio di classe che accoglie

gli allievi diversamente abili.

Il G.L.H. promuove, assiste, verifica, coordina il processo d’integrazione dell’alunno diversamente

abile e calendarizza i suoi incontri, conferendo al proprio ruolo carattere di sistematicità e organicità.

GGRRUUPPPPOO DDII LLAAVVOORROO PPEERR LL’’IINNCCLLUUSSIIOONNEE (GG..LL..HH..II..))

In riferimento alla Circolare Ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013 e al D.Lgs. 66/2017 (inclusione

scolastica, degli alunni con Bisogni Educativi Speciali BES) al fine di realizzare appieno il diritto

all’apprendimento per tutti gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà.

Per perseguire tale “politica per l’inclusione” viene costituito il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione

G.L.H.I. composto da:

Dirigente Scolastico, che lo presiede;

Referente G.L.H.I.;

Funzioni strumentali;

Docenti di sostegno;

Docenti “disciplinari” con esperienza e/o formazione specifica o con compiti di coordinamento

delle classi;

Genitori degli alunni interessati;

AEC (Assistenti Educativi Culturali)

Operatori dei servizi sanitari;

Assistenti alla comunicazione;

Esperti istituzionali o esterni in regime di convenzionamento con la scuola.

Tale gruppo ha il compito di collaborare alle iniziative educative e d’integrazione degli alunni con

Bisogni Speciali e dovrà svolgere le seguenti funzioni:

Rilevazione alunni B.E.S. presenti nella scuola;

Raccolta e documentazione degli interventi didattico - educativi posti in essere;

Consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie / metodologia di gestione delle classi;

Rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola;

Raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli G.L.H.I;

Elaborazione di una proposta di Piano annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con

B.E.S., da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di giugno).

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ORGANI COLLEGIALI

CONSIGLIO DI INTERSEZIONE, CONSIGLIO DI INTERCLASSE

E CONSIGLIO DI CLASSE

COMPOSIZIONE

Nella Scuola dell'Infanzia e Primaria

è costituito da:

• Un genitore per ogni sezione/classe;

• gli insegnanti di ogni sezione/classe;

• il Dirigente Scolastico o suo delegato che

presiede.

Nella Scuola Secondaria di I° Grado

è costituito da:

• quattro genitori per ogni classe;

• gli insegnanti di ogni classe;

• il Dirigente Scolastico o suo delegato che

presiede.

COMPITI

• Formula proposte sull'organizzazione e sulla

azione educativa e didattica e sulle

sperimentazioni;

• agevola ed estende i rapporti fra docenti e

genitori;

• esamina i problemi e propone soluzioni.

COLLEGIO DEI DOCENTI

COMPOSIZIONE

• Dal Dirigente Scolastico che presiede;

• Tutti i docenti della Scuola dell'Infanzia, della

Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di

Primo Grado.

COMPITI

• Delibera il funzionamento didattico della

Scuola, le attività di Sperimentazione, il piano di

Aggiornamento, la scelta dei libri di testo;

• Cura la stesura del P.T.O.F. e della

Programmazione Educativa

• Formula proposte per la formazione e

composizione delle classi e l'assegnazione dei

docenti;

• Valuta la realizzazione di quanto indicato nel

P.T.O.F.;

• Elegge il Comitato di Valutazione e individua

le Funzioni Strumentali.

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CONSIGLIO D’ISTITUTO

COMPOSIZIONE

• Il Dirigente Scolastico (membro di diritto)

Prof.ssa Maria Cristina Marzullo

• Otto Genitori (uno dei quali Presidente):

Anna Rosa BARBERIO (Pres.), Antonella

MAZZUCA, Marie Lise SUCCURRO, Daniela

MORRONE, Ivan ALESSIO, Rosa CIMINO,

Teresa IAQUINTA, Domenico TALERICO.

• Otto Docenti:

Francesca PARROTTA, Serafina AUDIA,

Antonella SCALISE, Antonio CIMINO, Teresa

MANCINA, Maria Rosa GENNARINI, Antonio

MOSCA, Giovanni FRAGALE.

• Due Personale A.T.A.

Rosario MELE, Michele BELSITO.

COMPITI

• Elabora e adotta gli indirizzi generali

(P.T.O.F.);

• delibera il Bilancio e l'impiego dei mezzi

Finanziari;

• Predispone il regolamento interno;

• Adotta il Calendario scolastico;

• Delibera in merito alle uscite scolastiche.

COMITATO PER LA VALUTAZIONE DEI DOCENTI

COMPOSIZIONE

È costituito: dal Dirigente Scolastico che

presiede, dai seguenti membri:

Ins. Maria Grazia LEVATO, Ins. Antonio

TALARICO, Prof. Antonio CIMINO, Signora Tersa

IAQUINTA, Signora Ivano ALESSIO, componente

esterno Prof.ssa (In attesa di designazione):

COMPITI

- Valuta il servizio dei docenti nell'anno di

Prova o Formazione ed anche dei docenti;

- Individua i criteri per la valorizzazione del merito.

GIUNTA ESECUTIVA

COMPOSIZIONE

• È costituita dal Dirigente Scolastico (membro

di diritto) che presiede, dal Responsabile dei

Servizi generali ed Amministrativi (membro

di diritto), dal docente Francesca PARROTTA,

dal personale ATA Michele BELSITO, dai

genitori Domenico TALERICO , Marie Lise

SUCCURRO.

COMPITI

• Prepara i lavori del Consiglio di Istituto.

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ORGANO DI GARANZIA

COMPOSIZIONE

È costituito: dal Dirigente Scolastico che

presiede, dai due docenti Antonio CIMINO e

Franca RAO e due genitori Sig. Ivano

ALESSIO e Sig. Teresa IAQUINTA.

COMPITI

• Decide in merito ai ricorsi presentati contro le

sanzioni disciplinari;

• Decide in merito ai conflitti che dovessero

insorgere circa l’applicazione del Regolamento

d’Istituto.

VVAALLIIDDIITTÀÀ AANNNNOO SSCCOOLLAASSTTIICCOO

Il D.P.R. 122/2009 Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione

degli alunni e la Circolare n.20 del 4 marzo 2011 stabilisce che ai fini della validità dell’anno

scolastico, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato per

procedere alla valutazione finale di ciascuno studente. Assentarsi per più di un quarto del monte

ore annuale personalizzato comporterà, dunque, la non ammissione agli scrutini finali e

conseguentemente la non ammissione alla classe successiva. È possibile una deroga in casi

eccezionali, debitamente documentati per:

Gravi motivi di salute adeguatamente documentati;

Terapie e/o cure programmate;

Partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni

riconosciute dal C.O.N.I.;

Adesione a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che

considerano il sabato come giorno di riposo (cfr. Legge n. 516/1988 che

recepisce l’intesa con la Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno; Legge

n. 101/1989 sulla regolazione dei rapporti tra lo Stato e l’Unione delle Comunità

Ebraiche Italiane, sulla base dell’intesa stipulata il 27 febbraio 1987);

Limitatamente agli alunni stranieri, assenze dovute a periodi di rimpatrio; per

l'applicazione della presente deroga il genitore o l'affidatario, sotto la propria

responsabilità, rilascia apposita dichiarazione ai sensi dell'art. 47 del DPR

445/2001;

Lutto dei componenti del nucleo familiare dell’allievo entro il secondo grado (si

considerano solo i periodi di assenza immediatamente successivi al lutto).

Sarà il Consiglio di classe, in ogni caso, a stabilire se i docenti hanno sufficienti elementi di

valutazione per il passaggio alla classe successiva.

CRITERI DI FORMAZIONE DELLE PRIME CLASSI

La formazione delle classi nella Scuola dell’Infanzia - Scuola Primaria - Scuola Secondaria di Primo

Grado è ispirata in primo luogo a criteri pedagogici - didattici generali.

Il Consiglio d’Istituto, sentito il Collegio Docenti, stabilisce i criteri generali di formazione delle

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sezioni/classi, basati sui principi di omogeneità tra le classi e disomogeneità all’interno di ciascuna

classe, al fine di formare gruppi classe fra loro equilibrati.

Criteri di formazione delle sezioni nella Scuola dell’Infanzia:

Compensazione tra alunni uscenti e alunni entranti fino al raggiungimento del numero legale

d’iscritti;

Equilibrio numerico tra le diverse fasce di età (anni 3 - 4 - 5);

Equilibrio numerico tra le sezioni.

Criteri di formazione delle classi prime Scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado

bilanciare gli alunni per numero, per sesso e per estrazione sociale;

tener conto delle indicazioni fornite dagli insegnanti della Scuola dell’Infanzia e della Primaria

di provenienza, relative alle competenze acquisite e alle caratteristiche relazionali evidenziate

dagli alunni;

un’apposita Commissione, formata da un insegnante per sede di servizio e dal Dirigente

scolastico suddividerà gli alunni fra le classi in base a fasce di livello;

a classi formate e a docenti assegnati, potranno essere effettuati scambi di alunni tra le classi,

previa richiesta, motivazioni e richieste dei genitori senza stravolgere i precedenti criteri;

l’inserimento degli alunni diversamente abili e degli extracomunitari deve essere effettuato

sulla base di valutazioni ponderate a prescindere dai criteri precedenti;

le classi successive alla prima rimangono, in rispetto della continuità didattica, invariate; gli

alunni ripetenti sono inseriti nelle sezioni di provenienza, compatibilmente con la disponibilità

dei posti;

l’inserimento di nuovi iscritti deve avvenire nella classe meno numerosa.

Altri criteri formazione delle classi prime Scuola Secondaria di Primo Grado

scelta della Seconda Lingua Comunitaria (Francese – Spagnolo);

gruppi di livello;

inserimento di alunni nello stesso gruppo richiesto.

PERFEZIONAMENTO DELLE DOMANDE D’ISCRIZIONE

Le domande d’iscrizione dovranno essere perfezionate, presso la Segreteria didattica di questo Istituto

con la seguente documentazione:

1. Tutti gli iscritti: - delega, da parte dei genitori, a persone di fiducia maggiorenni (massimo n° 4, di cui uno

corrispondente ad altro genitore della sezione/classe), autorizzate al ritiro degli alunni al termine delle

lezioni (alunni scuole infanzia) o in caso di uscita anticipata (alunni di tutti e tre gli ordini di scuola);

- Autorizzazione partecipazione alunni a: visite guidate, viaggi d’istruzione e attività extra – aula;

- Acquisizione del consenso della famiglia per eventuali pubblicazioni di lavori, foto e filmati.

Tali deleghe – autorizzazioni – consensi, salvo modifiche, avranno validità per la durata del ciclo

scolastico.

2. Per casi di disabilità:

- documentazione relativa alla diagnosi funzionale rilasciata dalle competenti strutture sanitarie.

3. Per casi di disturbi specifici di apprendimento (D.S.A.):

- certificazione rilasciata dalle competenti strutture sanitarie.

4. Casi genitori separati o divorziati (riferimento Legge 54 dell’8.02.2006; C.M. n.96 del

17.12.2012): - ai fini dell’iscrizione dei figli, i genitori separati o divorziati sono invitati a comunicare formalmente

alla Scuola il loro stato e a produrre, nei modi previsti dalla legge, copia stralcio della sentenza di

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separazione omologata, in particolare la parte in cui sono espresse le condizioni poste dal Giudice del

tribunale in rapporto ai figli. Se l’affidamento dei figli non è congiunto, la domanda on line dovrà

essere perfezionata, entro l’avvio del nuovo anno scolastico, con apposite dichiarazioni sottoscritte da

entrambi i genitori. Il diritto/dovere nei confronti dell’educazione dei figli decade solo nel caso in cui

il Giudice abbia disposto che un genitore è decaduto dalla potestà genitoriale. Ciò premesso, è da

ritenersi, comunque, legittima la richiesta dei genitori non affidatari circa il diritto di essere informati

sulla vita scolastica dei figli (Artt. N. 155 e n.317 C.C). Inoltre è previsto che i genitori debbano

dichiarare se concordano che la scuola effettui le comunicazioni più rilevanti, tra cui quelle relative

alla valutazione, ad entrambi i genitori o soltanto all’affidatario.

Nel caso di richiesta di rilascio del nulla-osta per l’iscrizione ad altra scuola, la stessa dovrà essere

sottoscritta da entrambi i genitori salvo che la sentenza del giudice non preveda altra soluzione.

La Scuola declina ogni responsabilità derivante dalla mancata comunicazione di tali informazioni.

5. Per casi di esonero dall’attività pratica di educazione fisica per documentati motivi di salute:

- formale richiesta dei genitori o degli esercenti la potestà genitoriale con allegata certificazione

medica.

CRITERI DI ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI ALLE CLASSI

Il Dirigente Scolastico assegnerà le classi ai docenti seguendo i seguenti criteri:

Rispetto della continuità didattica ove possibile;

Competenze professionali (titoli, specializzazione ecc.);

Anzianità di servizio;

Figure di sistema (Funzioni Strumentali, Collaborazione Dirigenza, ecc.).

RISORSE STRUTTURALI

LABORATORI E STRUTTURE DIDATTICHE

SCUOLA DELL’INFANZIA

“SAN FRANCESCO” (BACILE)

Aule didattiche n° 3

Aule gioco n° 1

Refettori n° 1

Spazi esterni non attrezzati per gli allievi n° 1

SALVATORE ROTA

Aule didattiche n° 2

Laboratori n° 1

Aule gioco n° 1

Aula recupero n° 1

Refettori n° 1

Spazi esterni non attrezzati per gli allievi n° 1

XXV APRILE

Aule didattiche n° 2

Laboratori n° 1

Aule gioco n° 1

Aula recupero n° 1

Refettori n° 1

Spazi esterni non attrezzati per gli allievi n° 1

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SCUOLA PRIMARIA

CORRADO ALVARO “ZAPPA”

Aule didattiche n° 10

Laboratori Informatico n° 1

Laboratori proiezioni n° 1

Biblioteca n° 1

Aula recupero n° 1

Refettori n° 1

Palestra n° 1

Spazi esterni non attrezzati per gli allievi n° 3

SALVATORE ROTA

Aule didattiche n° 5

Laboratori Informatico n° 1

Refettori n° 1

Spazi esterni non attrezzati per gli allievi n° 1

Refettori n° 1

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

“ GIOACCHINO DA FIORE”

Aule didattiche n° 9

Laboratori multimediale n° 1

Laboratori musicale n° 1

Biblioteca n° 1

Palestra n° 2

Spazi esterni non attrezzati per gli allievi n° 2

TEMPO - SCUOLA

SCUOLA DELL'INFANZIA

alunni: 40 ore settimanali, da lunedì a venerdì con orario giornaliero dalle ore 8.00 alle ore 16.00;

docenti: 25 ore settimanali con contemporaneità;

collaboratori scolastici: 36 ore settimanali.

SCUOLA PRIMARIA

alunni: 40 ore settimanali, da lunedì a venerdì con orario giornaliero dalle ore 8.30 alle ore 16.30 ;

docenti: 22 ore frontali settimanali + 2 di programmazione;

collaboratori scolastici: 36 ore settimanali.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

alunni: 30 ore settimanali, da lunedì a sabato , in orario antimeridiano con orario giornaliero dalle

ore 8.10 alle ore 13.10 ;

docenti: 18 ore frontali

collaboratori scolastici: 36 ore settimanali.

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ORGANIZZAZIONE DEI TEMPI NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

I tempi della giornata, nella Scuola dell’Infanzia, sono articolati in modo flessibile, tuttavia sono

presenti sia momenti spontanei o non strutturati di esperienze-gioco che comprendono attività di

routine (ingresso, pasto, cura del corpo, riposo, ecc.) che svolgono una funzione di regolazione dei

ritmi della giornata, sia specifiche attività di apprendimento che attraverso l’azione, l’esplorazione, il

gioco e il movimento consentono il consolidamento dell’identità, lo sviluppo dell’autonomia e

l’acquisizione delle competenze nei vari campi di esperienza. ”Il tempo disteso consente al bambino

di vivere con serenità la propria giornata, di giocare, esplorare, parlare, capire, sentirsi padrone di sé e

delle attività che sperimenta e nelle quali si esercita”(Indicazioni nazionali per il Curricolo). Le

attività didattiche sono organizzate a livello di sezione, ma verranno promosse anche attività

d’intersezioni per attività comuni e trasversali ai vari campi.

GIORNATA TIPO SCUOLA DELL’INFANZIA

SOLUZIONI

ORGANIZZATIVE ATTIVITÀ PREVALENTI OBIETTIVI EDUCATIVI

8.00/9.30

Salone- sezione

Gruppo spontaneo

Accoglienza:

-giochi liberi e simbolici,

-attività d’intersezione;

-conversazione informale,

-attività grafiche libere.

Favorire:

- un sereno distacco dalla figura

genitoriale;

- interagire positivamente con compagni

e adulti;

- utilizzare in modo appropriato gli

spazi e i giochi della sezione.

9.30/10.30

Sezione, servizi igienici

Gruppo sezione.

-riordino dei giochi;

-calendario;

-presenze;

-igiene personale

-spuntino frutta.

- stabilire rapporti di condivisione con il

gruppo di appartenenza;

- effettuare esperienze spazio-

temporali;

educare a una corretta alimentazione.

10.30/12.00

Sezione, - servizi igienici

Gruppo sezione

- attività previste dal progetto

educativo - didattico;

- igiene personale.

Effettuare esperienze di:

- apprendimento - espressione creativa;

- ricerca, osservazione, esplorazione,

condivisione;

- acquisire competenze inerenti i Campi

di esperienza

- favorire l’autonomia personale e

incentivare la stima di sé.

12.00/13.00

Mensa

Gruppo sezione

- Pranzo

- Vivere il pranzo come un momento

conviviale e di benessere psicofisico;

- interiorizzare le regole dello stare a

tavola.

13.00/14.00

Aula, salone/giardino

Gruppo sezione

- Giochi liberi o guidati.

- Sviluppare la capacità di auto gestirsi

nel gioco;

-interiorizzazione di regole (autonomia

e socialità);

- socializzare e cooperare attivamente

con bambini anche di altre sezioni..

14.00/15.00 - Attività previste dal progetto

educativo – didattico

- Sviluppare la capacità del bambino di

scoprire e di conoscere attraverso la

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Sezione

creatività e l’operosità;

- acquisire competenze inerenti i Campi

di esperienza.

15.00/15.45

Sezione - servizi igienici

- Attività di riordino;

- lettura da parte dell’insegnante;

- igiene personale, merenda.

- Incentivare la collaborazione e

l’autonomia di base

15.45/16.00

Sezione - Uscita

MONTE ORE - QUADRO ORARIO SETTIMANALE DELLE DISCIPLINE

MONTE ORE DISCIPLINARE DELLA SCUOLA PRIMARIA FUNZIONANTE A TEMPO

PIENO.

ORARIO DELLE DISCIPLINE

40 (35 + 5) ore settimanali in 5 giorni

DISCIPLINE CLASSE

PRIMA

CLASSE

SECONDA

CLASSE

TERZA

CLASSE

QUARTA

CLASSE

QUINTA

ITALIANO

9

9

8

8

8

STORIA

GEOGRAFIA

2

2

2

2

2

2

2

2

2

2

MATEMATICA

SCIENZE

9

2

8

2

8

2

8

2

8

2

EDUCAZIONE FISICA

ARTE E IMMAGINE

2

2

2

2

2

2

2

2

2

2

TECNOLOGIA

MUSICA

2

2

2

2

2

2

2

2

2

2

INGLESE

RELIGIONE

1

2

2

2

3

2

3

2

3

2

MENSA

TOTALE

SETTIMANALE

5

40

5

40

5

40

5

40

5

40

TOTALE ANNUO

1320

1320

1320

1320

1320

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Orario settimanale delle lezioni e delle attività (inclusa l’eventuale distribuzione dei rientri

pomeridiani) e la disponibilità dei servizi di mensa, secondo quanto previsto dall’art.4 del D.P.R.

n.89/2009.

ORARIO DI FUNZIONAMENTO DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO

GRADO E MONTE ORARIO ANNUALE.

Il Regolamento sul primo ciclo dispone all’articolo 5 che l’orario annuale delle lezioni nelle scuole

che funzionano a tempo normale sia di 990 ore, corrispondente a 29 ore settimanali, più 33 ore annuali

destinate ad attività di approfondimento delle materie letterarie. Nel nostro Istituto in aggiunta

all’orario antimeridiano di 30 ore settimanali è possibile, su richiesta, seguire il corso di strumento

musicale. Le lezioni, di due ore settimanali, per ognuno dei cinque strumenti musicali che è possibile

scegliere, si svolgono di pomeriggio. Gli alunni che si avvalgono di tale opportunità hanno un monte

orario annuale di 1056 ore.

Classi

Ore settimanali

(5 ore x 6 giorni = ore 30)

Ore annuali (x 33 settimane)

1^ - 2^ - 3^ 29ore + 1 ora di Laboratorio Ore 990

Classi

con strumento musicale

Ore settimanali

(5 x 6 giorni = ore 30) + 2 ore di strumento (32 ore)

Ore annuali

(x 33 settimane)

1^ - 2^ - 3^ Ore 31 + 1 di Laboratorio (32 ore) Ore 1056

QUADRO ORARIO SETTIMANALE DELLE DISCIPLINE DELLA

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

Discipline I Anno II Anno III Anno

Italiano, storia e geografia1 9 9 9

Matematica e scienze 6 6 6

Tecnologia 2 2 2

Lingua inglese 3 3 3

Seconda lingua

comunitaria

Spagnolo o Francese

2 2 2

Arte e immagine 2 2 2

Educazione fisica 2 2 2

Musica 2 2 2 2

Religione cattolica 1 1 1

Approfondimento in

materie letterarie 1 1 1

Totale delle ore settimanali 30 30 30

1 Comprende l'insegnamento di Cittadinanza e Costituzione;

2 Le ore di musica diventano quattro se gli alunni seguono il corso di strumento musicale nelle ore

pomeridiane.

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CRITERI GENERALI ORARIO INSEGNAMENTO

SCUOLA INFANZIA E PRIMARIA

1. Evitare appesantimento dei carichi di lavoro.

2. Alternare fra servizio antimeridiano e pomeridiano tutti i docenti con cadenza settimanale.

ARTICOLAZIONE DELL’ORARIO

L’orario verrà determinato sulla base del criterio della flessibilità organizzativa e didattica per meglio

rispondere alle esigenze didattiche e alla piena e razionale utilizzazione dell’organico d’istituto.

DOCENTI SCUOLA PRIMARIA

I docenti delle classi effettueranno il seguente orario di servizio a seconda delle esigenze didattiche:

a. quattro ore di servizio giornaliere per quattro giorni;

b. sei ore di servizio giornaliere, continuative o spezzate (quattro + due) per un solo giorno alla

settimana.

I docenti specialisti di lingua inglese e religione cattolica effettueranno tre giorni di servizio in orario

antimeridiano e due giorni in orario pomeridiano alternati a tre giorni di servizio in orario

pomeridiano e a due giorni in orario antimeridiano. Per evitare che alcune discipline vengano svolte

sempre in orario antimeridiano e altre sempre in orario pomeridiano creando saturazione psicologica

negli alunni, il cambio di turno avverrà di giovedì. Scambi di turno quotidiani sono ammessi su

autorizzazione del Dirigente per motivi didattici, per consentire la partecipazione dei docenti ad

attività di aggiornamento, ad altri compiti istituzionali, uscite didattiche, attività varie e per motivi

personali.

Piano per l’utilizzazione del monte ore eccedente l’Insegnamento frontale e l’assistenza alla

mensa nella Scuola Primaria.

Visto: l’art.28 comma 5 del CCNL Comparto Scuola;

Accertato: che nelle scuole ove esiste il servizio mensa si verifica settimanalmente un monte ore

eccedente l’attività frontale di insegnamento e di assistenza alla mensa,

CONSIDERATO

1. che frequentano numerosi bambini provenienti da ambiti sociali e culturali ad elevato rischio di

dispersione scolastica;

2. che lo svantaggio e il ritardo nei processi di apprendimento può essere superato solo ed

esclusivamente con forme d’insegnamento individualizzato;

3. che l’attività di recupero costituisce un momento indispensabile di supporto a un’ attività didattica

tendente a far raggiungere agli alunni equivalenti traguardi formativi;

4. che l’offerta formativa va continuamente arricchita con progetti inerenti l’uso di nuovi linguaggi e

tecnologie informatiche e problematiche della convivenza democratica come educazione alla pace e

alla legalità, educazione ambientale, educazione stradale, salute, educazione interculturale, ecc. per

evitare l’accumulo di ulteriori forme di svantaggio culturale;

5. che bisogna garantire attività alternative alla Religione Cattolica ai bambini che non si avvalgono di

tale insegnamento;

6. che i plessi sono stati attrezzati con laboratori d’informatica e di multimedialità:

Visto: l’art.1 comma 72 della legge 23 dicembre 1996 n.662 Contratto Decentrato sull’utilizzazione

degli insegnanti delle primarie nella sostituzione del personale assente per periodi non superiori a

cinque giorni, che prevede la possibilità di programmare al massimo centodieci ore annue per classe

per l’attività di recupero

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SI STABILISCE

che l’assembramento delle ore di compresenza vengano organizzate in blocchi di sostituzione di

quattro ore da distribuire più o meno equamente nel turno antimeridiano e pomeridiano di tutti i giorni

in cui si svolge attività didattica;

che le due ore di compresenza di ciascun insegnante vengano utilizzate:

A. in via prioritaria per la sostituzione dei docenti assenti;

B. successivamente per attività:

1) di recupero e sostegno nella propria classe, a favore di alunni o gruppi di alunni che presentano

difficoltà di ogni genere nei processi di apprendimento;

2) di arricchimento dell’offerta formativa per l’acquisizione di nuovi linguaggi (massmediali ed

informatici, ecc.) o per il raggiungimento di obiettivi inerenti ai progetti di educazione alla pace, alla

legalità, educazione ambientale, stradale, salute, interculturale, intese come prevenzione all’accumulo

di ulteriori forme di svantaggio;

Le ore di contemporaneità per la presenza in classe dell'insegnante di religione e di lingua straniera,

vanno dedicate in via prioritaria alla sostituzione dei docenti assenti per un periodo non superiore a

cinque giorni, in ausilio al blocco delle ore di compresenza; laddove si verifichi la presenza di alunni

che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica vanno organizzate attività alternative,

programmate e documentate.

ATTIVITÀ ALTERNATIVA ALL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE

CATTOLICA NELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Le famiglie, al momento dell’iscrizione, sono chiamate a decidere se avvalersi o non avvalersi

dell’insegnamento della religione cattolica. Gli alunni che non fruiscono di tale insegnamento

dovranno seguire le attività didattiche in una classe parallela.

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CONTESTO SOCIO - CULTURALE - AMBIENTALE

L’istituto comprensivo “Gioacchino da Fiore” è frequentato da alunni provenienti dalle diverse

frazioni del comune e dai paesi viciniori in quanto opera in un territorio cerniera posto tra due

differenti realtà: quella silana e quella del marchesato. Tale posizione geografica non ha ostacolato lo

strutturarsi di stabili relazioni nel bacino, tanto che ai comuni di Savelli, Castelsilano, Cerenzia,

Caccuri, San Giovanni in Fiore ha sempre offerto servizi e opportunità culturali.

Il paese è dotato di servizi primari ma è ancora carente di strutture produttive, di centri d’aggregazione

culturale, di centri sportivi, di spazi verdi e presenta i seguenti fenomeni e fattori di disagio:

- aumento del fenomeno della disoccupazione e della povertà;

- una crescente diffusione della droga e dell’alcolismo tra i giovani;

- tendenza a privilegiare gli aspetti consumistici e competitivi dell’esistenza, mettendo in secondo

luogo la sfera della socializzazione, dell’affettività, della solidarietà, dello scambio e del dialogo;

- tendenza a esasperare il senso di appartenenza al gruppo familiare, al gruppo sociale, al partito

politico con riduzione della dimensione dei rapporti con gli altri a una “socializzazione ridotta”, non

aperta alla variabilità sociale presente nel territorio;

- tendenza da parte delle famiglie a sfuggire alle proprie responsabilità educative delegando il compito

di formazione esclusivamente alla Scuola e ai mass-media;

- tendenza a conflittualizzare i rapporti con la Scuola e l’Ente Locale senza cercare metodi

responsabili e democratici di risoluzione dei problemi;

- storica mancanza di senso pubblico e conseguente esaltazione degli interessi privati;

- massima sfiducia nelle istituzioni a causa dell’assenza di rapporto con i cittadini e della non adeguata

qualità dei servizi erogati;

- assenza di rispetto di alcune regole fondamentali della convivenza democratica;

- assenza di rispetto delle regole di salvaguardia dell’ambiente;

- assenza di rispetto delle regole della circolazione stradale.

Come riflesso di questi fenomeni si evidenziano negli alunni che frequentano la Scuola:

- una caduta di comportamenti improntati alla logica dei valori della solidarietà, dello scambio, del

dialogo, della relazionalità;

- una parziale demotivazione verso le attività scolastiche;

- un privilegiare attività di ricezione, senza peraltro possedere strumenti critici di decodifica, di

messaggi trasmessi dalla televisione;

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- un privilegiare attività con strumenti informatici, usati non per i loro aspetti educativi, ma per gli

aspetti ricreativi e ludici;

- una scarsa attività motoria ed espressiva;

- una ristretta vita di relazione degli alunni condizionata dall’assenza di scambi sociali tra i nuclei

abitativi dei quartieri compensata parzialmente dalla partecipazione ad alcune attività sportive

ed extrascolastiche organizzate da privati ed associazioni varie;

- una marginale presa di coscienza della realtà nonostante i rilevanti problemi del nostro tempo;

- una eccessiva e passiva fruizione di messaggi visivi;

- la presenza di alcuni comportamenti imitativi di modelli imposti dai mass-media;

- una scarsa abitudine allo studio e all’approfondimento;

- un non elevato livello di motivazione alla lettura,

- elevate difficoltà ad esprimere il proprio pensiero;

- assidua frequenza delle sale giochi;

- comportamenti non conformi al rispetto delle principali regole stradali;

- assenza di rispetto per le cose pubbliche e per l’ambiente.

Partendo da quest’analisi del contesto sociale, economico, culturale e dalla condizione degli alunni nel

nostro territorio, il Collegio dei Docenti individua i seguenti bisogni di formazione:

- bisogni d’interiorizzazione di regole della convivenza democratica per instaurare rapporti corretti tra

alunni di estrazione sociale diversa, provenienti da quartieri diversi o di altra nazionalità;

- bisogno di un adeguato sviluppo psico-motorio, considerato come fattore fondamentale per la futura

personalità dell’alunno;

- bisogno di un equilibrato controllo delle emozioni e di un’ordinata espansione dei sentimenti;

- bisogno di interiorizzazione di regole e comportamenti sociali che consentano di interagire nelle

relazioni extrafamiliari al fine di instaurare comportamenti corretti e rapporti umani centrati sulla

solidarietà e cooperazione;

- bisogno di un’adeguata competenza linguistica funzionale alla produzione e comprensione di testi di

varie tipologie;

- bisogno d’interventi educativi e cognitivi personalizzati, utili a stimolare apprendimenti espressivi

per superare gli svantaggi sul piano culturale.

Prendendo coscienza di questa realtà, la scuola ha il compito di responsabilizzare gli alunni e

sviluppare in loro tutte quelle capacità morali, logiche, espressive, sensoriali e motorie che sono.

strumenti indispensabili per crescere come persone umane, in grado di capire se stessi e la realtà

circostante. La nostra scuola intende, pertanto, dare risposta a questi bisogni di formazione attraverso

la programmazione e l’attuazione del curricolo obbligatorio, del curricolo opzionale e di una serie di

progetti specifici. Per questi motivi l’Istituto, partendo dalle attitudini e preferenze di ciascun alunno,

mira a dare ai ragazzi una forte preparazione di base, trascrivibile in altri settori e situazioni. L’Istituto

si impegna a svolgere un’azione orientativa corretta, programmando una serie di attività e d’interventi

concreti e adatti allo scopo e principalmente diffondendo “La nuova cultura del lavoro”, basata sulla

conoscenza e valorizzazione delle risorse del territorio.

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LA SCUOLA NEL NUOVO SCENARIO

Orientamenti culturali e pedagogici

Oggi la scuola è chiamata a elaborare un “nuovo umanesimo” all’altezza delle sfide che le

trasformazioni della società, nell’epoca attuale, ci presentano. L’insieme dei fenomeni che

comunemente chiamiamo “globalizzazione” ci obbliga a ripensare la natura delle relazioni tra i singoli

esseri umani e la totalità del pianeta e a impostare un modello di insegnamento e di educazione che fin

dalla scuola dell’infanzia e del primo ciclo, possa

contribuire a formare i “nuovi cittadini dell’era

planetaria”.

Fino a qualche decennio fa era plausibile pensare

che il “sapere essenziale”, quello necessario a

formare dei buoni cittadini, si potesse e si dovesse

apprendere a scuola. Allo stato attuale questa idea

risulta insostenibile: l’apprendimento scolastico è

solo una delle tante esperienze di formazione che

i bambini e gli adolescenti vivono. Le nuove

generazioni, oggi, sono sottoposte in tutti i loro

ambienti di vita a un autentico bombardamento di

stimoli e di esperienze che possono essere positivi

ma anche negativi. Il compito strategico della

scuola è quello di promuovere negli studenti la

capacità di dare senso alla varietà delle loro esperienze, di aiutarli a filtrare e a interconnettere le loro

esperienze cognitive che se lasciate a se stesse, risulterebbero frammentarie e dispersive.

Inoltre l’orizzonte territoriale della scuola si allarga. Ogni territorio è un microcosmo che su scala

locale riproduce opportunità, interazioni, convivenze globali. Nel suo itinerario formativo ed

esistenziale lo studente si trova a interagire con culture diverse, senza avere tuttavia strumenti adatti

per comprenderle e metterle in relazione con la propria. Alla scuola spetta il compito di fornire

strumenti adeguati affinché ogni persona sviluppi un’identità consapevole, aperta verso gli altri,

rispettosa dell’uguaglianza nel riconoscimento delle differenze.

La società attuale si caratterizza per la diffusione di moderne tecnologie di informazione e di

comunicazione che se da un lato costituiscono una grande opportunità di apprendimento, dall’altro

rischiano di introdurre anche serie penalizzazioni nella possibilità di espressione, a chi non ha ancora

accesso a tali strumenti. Anche le relazioni tra il sistema formativo e il mondo del lavoro stanno

rapidamente cambiando. Sempre più spesso le persone si trovano a dover riorganizzare e reinventare i

propri saperi, le proprie competenze e persino il proprio lavoro. Le tecniche e le competenze

diventano obsolete nel volgere di pochi anni. Per questo la Scuola non deve inseguire lo sviluppo di

tecniche e competenze legate alle esigenze del “qui” e dell’“ora”. Deve piuttosto aiutare gli studenti a

costruirsi delle mappe cognitive sempre modificabili, che corrispondono a un modello del sapere

aperto alla discontinuità e favorire l’acquisizione di strumenti di pensiero necessari per continuare ad

apprendere durante tutto il corso della vita, affinché possano affrontare positivamente l’incertezza e la

mutevolezza degli scenari presenti e futuri.

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Per far fronte a queste sfide della società attuale, è necessario favorire, parafrasando Montagne, lo

sviluppo di” teste ben fatte e non di teste ben piene”, capaci di affrontare positivamente la rapida e

spesso imprevedibile evoluzione delle conoscenze.

Per il raggiungimento di tali obiettivi, la scuola deve partire dall’unicità e dalla singolarità

dell’identità culturale di ogni studente. La presenza di bambini e di adolescenti con radici culturali

diverse deve trasformarsi in un’opportunità per tutti. La finalità è la formazione di cittadini italiani che

siano allo stesso tempo cittadini dell’Europa e del mondo.

FINALITÀ E OBIETTIVI GENERALI

DEL PROCESSO FORMATIVO La scuola pubblica italiana per dettato costituzionale deve assicurare a tutti i cittadini un’istruzione

scolastica obbligatoria di almeno otto anni, successivamente elevati a dieci e concorrere, insieme alle

altre istituzioni, alla formazione della persona, promuovendo e sostenendo i “capaci e meritevoli”.

Per garantire a tutti i cittadini italiani l’unitarietà del sistema, lo Stato stabilisce le norme generali a

cui devono attenersi tutte le scuole pubbliche. Tali norme comprendono: la fissazione degli obiettivi di

apprendimento, le discipline d’insegnamento e gli orari obbligatori, gli standard relativi alla qualità

del servizio e i sistemi di valutazione e controllo del servizio stesso.

L’Italia recepisce come obiettivo generale del processo formativo del sistema pubblico d’istruzione il

conseguimento delle seguenti competenze - chiave per l’apprendimento permanente definite dal

Parlamento europeo con Raccomandazione del 18 dicembre 2006:

- La comunicazione nella madrelingua;

- La comunicazione nelle lingue straniere;

- La competenza matematica e competenze nei campi scientifici e tecnologici;

- La competenza digitale;

- Imparare a imparare;

- Le competenze sociali e civiche;

- Il senso d’iniziativa e l’imprenditorialità;

- Consapevolezza ed espressione culturale.

Per raggiungere tali competenze gli Stati aderenti all’Unione Europei non sono tenuti ad adottare

ordinamenti e curricoli scolastici conformi a uno stesso modello, al contrario possono seguire

contenuti e metodi d’insegnamento differenziati, purché mirino al conseguimento delle stesse

competenze generali.

In Italia la generalizzazione degli Istituti Comprensivi, che riuniscono Scuola d’Infanzia, Primaria e

Secondaria di Primo Grado, crea le condizioni per favorire una scuola unitaria di base che prenda in

carico i bambini dall’età dei tre anni e li guidi fino al termine del primo ciclo d’istruzione.

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ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO

L’autonomia riconosciuta alle istituzioni scolastiche comporta un maggiore potere progettuale delle

scuole che si esprime nel Piano dell’Offerta Formativa che comprende il curricolo di istituto che è

espressione della libertà d’insegnamento e, al tempo stesso, è come un vestito su misura della scuola

ed è tanto più apprezzabile quanto meglio sa fornire risposte concrete, non generiche, alle esigenze

riscontrabili nella realtà in cui si opera. Le Indicazioni Nazionali costituiscono il quadro di

riferimento per la progettazione curricolare affidata alle scuole.

IL CURRICOLO VERTICALE

Il curricolo organizza e descrive l’intero percorso formativo che uno studente compie, dalla scuola

dell'infanzia alla scuola secondaria, nel quale si intrecciano e si fondono i processi cognitivi e quelli

relazionali. La costruzione del curricolo non deve risolversi in un’opera di assemblaggio di parti

diverse (le discipline) ma deve tendere a una visione unitaria del processo formativo. In tal senso

bisogna promuovere attività significative nelle quali gli strumenti e i metodi caratteristici delle

discipline si confrontano e si intrecciano tra loro.

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L’unitarietà del percorso non dimentica la peculiarità dei diversi momenti evolutivi che vedono un

progressivo passaggio dall’imparare-facendo, alla capacità sempre maggiore di riflettere e

formalizzare l’esperienza, attraverso la ri-costruzione degli strumenti culturali e la capacità di

utilizzarli consapevolmente come chiavi di lettura della realtà.

Gli itinerari dell’istruzione, che sono finalizzati all’alfabetizzazione (linguistico – espressivo -

artistica, geostorico - sociale, matematico – scientifico - tecnologica), sono inscindibilmente intrecciati

con quelli della relazione, che riguardano l’interazione emotivo - affettiva, la comunicazione sociale e

i vissuti valoriali che si generano nella vita della scuola.

La continuità nasce dall’esigenza primaria di garantire il diritto dell’alunno a un percorso formativo

organico e completo, che promuova uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto il quale,

pur nei cambiamenti evolutivi e nelle diverse istituzioni scolastiche, costruisce la sua identità.

L’itinerario scolastico dai tre ai quattordici anni, pur abbracciando tre tipologie di scuola con

caratteristiche diverse, è progressivo e continuo.

Coerentemente con le “Indicazioni Nazionali per il curricolo”, il nostro Istituto si pone l’obiettivo

primario di perseguire, accanto alla continuità orizzontale, anche quella verticale.

Per quanto riguarda le competenze, si fissano dei “traguardi di sviluppo” che scandiscono i tre

principali snodi del percorso curricolare : termine della scuola dell’infanzia, termine della scuola

primaria, termine della scuola secondaria di primo grado. Tali traguardi sono considerati dei

riferimenti per l’insegnante, delle direzioni verso le quali finalizzare l’azione didattica e nella scuola

del primo ciclo costituiscono criteri per la valutazione delle competenze attese.

Gli obiettivi di apprendimento sono definiti in relazione a periodi didattici lunghi: l’intero triennio

della scuola dell’infanzia, l’intero quinquennio della scuola primaria, l’intero triennio della scuola

secondaria di primo grado. Nella scuola primaria gli obiettivi di italiano, lingua inglese e seconda

lingua comunitaria, storia, geografia, matematica e scienze sono indicati anche al termine della terza

classe.

LA SCUOLA DELL’INFANZIA

La Scuola dell’Infanzia si rivolge a tutte le bambine e i bambini dai 3 ai 6 anni di età ed è la risposta al

loro diritto all’educazione e alla cura, in coerenza con i principi di pluralismo culturale e istituzionale

presenti nella Costituzione della Repubblica, nella Convenzione sui diritti dell’infanzia e

dell’adolescenza e nei documenti dell’Unione Europea.

L’organizzazione del Curricolo per Campi di Esperienza consente di mettere al centro del progetto

educativo le azioni, la corporeità, la percezione, gli occhi, le mani dei bambini.

Ogni Campo delinea una mappa di linguaggi, alfabeti, saperi, in forma di traguardi di sviluppo e di

obiettivi, che poi troveranno una loro evoluzione nel passaggio alla Scuola Primaria.

Essa si pone la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della

competenza e della cittadinanza.

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Sviluppare l’identità significa imparare a stare bene e a sentirsi sicuri nell’affrontare nuove

esperienze in un ambiente sociale allargato. Vuol dire imparare a conoscersi e a sentirsi

riconosciuti come persona unica e irripetibile, ma vuol dire anche sperimentare diversi ruoli e

diverse forme di identità: figlio, alunno, compagno, maschio o femmina, abitante di un

territorio, appartenente a una comunità sempre più ampia e plurale.

Sviluppare l’autonomia significa partecipare alle attività nei diversi contesti, avere fiducia in

sé e fidarsi degli altri, saper esprimere insoddisfazione e frustrazione elaborando

progressivamente risposte strategie, provare piacere nel fare da sé e saper chiedere aiuto,

esprimere con diversi linguaggi i sentimenti e le emozioni, esplorare la realtà e comprendere le

regole della vita quotidiana, (partecipare alle negoziazioni e alle decisioni motivando le

proprie opinioni, le proprie scelte e i propri comportamenti), assumere atteggiamenti sempre

più responsabili.

Sviluppare la competenza significa imparare a riflettere sull’esperienza attraverso

l’esplorazione, l’osservazione e il confronto, descrivere la propria esperienza e tradurla in

tracce personali e condivise, rievocando, narrando e rappresentando fatti significativi,

sviluppare l’attitudine a fare domande, riflettere, negoziare i significati.

Sviluppare il senso della cittadinanza significa scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di

gestire i contrasti attraverso regole condivise, che si definiscono attraverso le relazioni, il

dialogo, l’espressione del proprio pensiero, l’attenzione al punto di vista dell’altro, il primo

riconoscimento dei diritti e dei doveri; significa porre le fondamenta di un comportamento

democratico, eticamente orientato, aperto al futuro e rispettoso del rapporto uomo-natura.

I CAMPI DI ESPERIENZA

IL SE' E L'ALTRO

IL CORPO E IL MOVIMENTO

IMMAGINI, SUONI, COLORI

I DISCORSI E LE PAROLE

LA CONOSCENZA DEL MONDO

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LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO

Il primo ciclo d’istruzione comprende la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado.

Ricopre un arco di tempo nel quale si acquisiscono gradualmente le competenze indispensabili per

continuare ad apprendere a scuola e lungo l’intero arco della vita.

La funzione del primo ciclo è promuovere il pieno sviluppo della persona in tre fondamentali

direzioni:

IL SENSO DELL’ESPERIENZA

La scuola fornisce all’alunno le occasioni per capire se stesso, per prendere consapevolezza

delle sue potenzialità e risorse, per progettare percorsi esperienziali e verificare gli esiti

conseguiti in relazione alle attese.

La scuola favorisce lo sviluppo delle capacità necessarie per imparare a leggere le proprie

emozioni e a gestirle.

Promuove inoltre quel primario senso di responsabilità che si traduce nel fare bene il proprio

lavoro e nel portarlo a termine, nell’avere cura di sé, degli oggetti, degli ambienti che si

frequentano, sia naturali sia sociali.

Sollecita gli alunni a un’attenta riflessione sui comportamenti di gruppo, al fine di individuare

quegli atteggiamenti che violano la dignità della persona e il rispetto reciproco.

Facilita le condizioni di fruizione e produzione della comunicazione tra coetanei e dei

messaggi provenienti dalla società nelle loro molteplici forme.

Crea contesti in cui gli alunni sono indotti a riflettere per comprende la realtà e se stessi,

diventano consapevoli che il proprio corpo è un bene da rispettare e da tutelare, trovano stimoli

al pensare analitico e critico, coltivano la fantasia e il pensiero divergente, si confrontano per

ricercare significati ed elaborare mappe cognitive.

L’ALFABETIZZAZIONE CULTURALE

Il compito specifico del primo ciclo è quello di promuovere l’alfabetizzazione di base

attraverso l’acquisizione dei linguaggi simbolici che costituiscono la struttura della nostra

cultura, in un orizzonte allargato alle altre culture con cui conviviamo.

La scuola primaria mira all’acquisizione degli apprendimenti di base come primo esercizio

dei diritti costituzionali.

Ai bambini e alle bambine che la frequentano va offerta l’opportunità di sviluppare le

dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e religiose, e di acquisire i

saperi irrinunciabili.

Si pone come scuola formativa che, attraverso gli alfabeti delle discipline, permette di

esercitare differenti potenzialità di pensiero, ponendo così le premesse per lo sviluppo del

pensiero riflessivo e critico.

La scuola secondaria di primo grado realizza l’accesso alle discipline viste come chiavi

interpretative disponibili a ogni possibile utilizzazione

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Promuove competenze ampie e trasversali per la piena realizzazione personale e per la

partecipazione attiva alla vita sociale.

LA CITTADINANZA

E’ compito peculiare di questo ciclo scolastico porre le basi per l’esercizio della cittadinanza

attiva, potenziando e ampliando gli apprendimenti promossi nella scuola dell’infanzia.

L’educazione alla cittadinanza viene promossa attraverso esperienze significative che

consentano di apprendere il concreto prendersi cura di se stessi, degli altri e dell’ambiente e

che favoriscono forme di cooperazione e di solidarietà.

Obiettivi irrinunciabili dell’educazione alla cittadinanza sono la costruzione del senso di

legalità e lo sviluppo di un’etica della responsabilità.

E’ compito ineludibile del primo ciclo, garantire un adeguato livello di uso e di controllo della

lingua italiana, in rapporto di complementarità con le lingue comunitarie.

Educazione

Fisica

LE DISCIPLINE

Musica

Arte e

Immagine

Tecnologia

Italiano

Storia

Matematica

Lingua Inglese e

Seconda Lingua

comunitaria

Scienze

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IILL CCUURRRRIICCOOLLOO VVEERRTTIICCAALLEE

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

ITALIANO

SCUOLA

DELL’INFANZIA

(alla fine del 3° anno)

SCUOLA PRIMARIA

(alla fine del 5° anno)

SCUOLA SECONDARIA

DI I° GRADO

(alla fine del 3° anno)

Ascolta e comprende parole e

discorsi, narrazioni e letture di

storie. Ascolta gli altri e dà

spiegazioni del proprio

comportamento e del proprio

punto di vista. Sviluppa la

padronanza d’uso della lingua

italiana e arricchisce e precisa

il proprio lessico.

Sviluppa fiducia e motivazione

nell’esprimere e comunicare

agli altri le proprie emozioni, le

proprie domande, i propri

ragionamenti e i propri pensieri

attraverso il linguaggio

verbale, utilizzandolo in modo

differenziato e appropriato

nelle diverse attività. Usa il

linguaggio per progettare le

attività e definire le regole.

Formula ipotesi sulla lingua

scritta e sperimenta le prime

forme di comunicazione

attraverso la scrittura, anche

utilizzando le tecnologie.

Riflette sulla lingua, confronta

lingue diverse, riconosce,

apprezza e sperimenta la

pluralità linguistica e il

linguaggio poetico. Sperimenta

rime, filastrocche,

drammatizzazioni; inventa

nuove parole, cerca

somiglianze e analogie tra i

suoni e

i significati.

Legge testi di vario genere in

modo espressivo e scorrevole,

sia a voce alta sia in lettura

silenziosa e autonoma.

Comprende testi di tipo

diverso, individuando il senso

globale e/o le informazioni

principali.

Produce testi di vario genere e

sa rielaborarli utilizzando le

varie tecniche linguistiche.

Sviluppa abilità funzionali allo

studio, seguendo uno schema

prestabilito, acquisendo un

primo nucleo di terminologia

specifica.

Svolge attività di riflessione

linguistica su ciò che si ascolta

o si legge, rispettando le

fondamentali strutture

ortografiche, grammaticali e

sintattiche.

E’ consapevole che nella

comunicazione sono usate

varietà diverse di lingua e

lingue differenti

(plurilinguismo).

Partecipa a scambi

comunicativi (conversazione,

discussione di classe o di

gruppo) con compagni e

insegnanti rispettando il turno e

formulando messaggi chiari e

pertinenti, in un registro il più

possibile adeguato alla

situazione.

Legge in modo consapevole

testi letterari di vario tipo.

Ascolta e comprende testi di

vario tipo, sa riconoscere

caratteristiche di genere e

nuclei tematici, sa rielaborare i

contenuti proposti.

Produce testi corretti a seconda

degli scopi e dei destinatari

utilizzando un lessico

appropriato e ricco.

Sviluppa un personale e

autonomo metodo di studio

utilizzando fonti e linguaggi

diversi. Riorganizza le

informazioni raccolte in

appunti, schemi, cartelloni,

tabelle, presentazioni al

computer.

Riconosce e utilizza le strutture

linguistiche.

Riflette sulla storia della

lingua.

Comunica nella lingua orale

esperienze e opinioni personali,

contenuti di studio utilizzando

registri informali e formali in

base alla situazione

comunicativa e agli

interlocutori.

Comprende ed usa in modo

appropriato le parole del

vocabolario di base.

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41

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

LINGUE COMUNITARIE

INGLESE

SCUOLA

DELL’INFANZIA

(alla fine del 3° anno)

SCUOLA PRIMARIA

(alla fine del 5° anno) LIVELLO A1 QCER (Quadro

Comune

Europeo di Riferimento)

SCUOLA SECONDARIA DI

I° GRADO

(alla fine del 3° anno) LIVELLO A2 QCER (Quadro

Comune

Europeo di Riferimento)

Comprende brevi e semplici

messaggi orali relativi ad

ambiti familiari.

Comprende e sostiene una

elementare produzione scritta

su aspetti del proprio ambiente,

del proprio vissuto e su

elementi che si riferiscono a

bisogni immediati.

Interagisce nel gioco;

comunica in modo

comprensibile, utilizzando

espressioni e frasi

memorizzate.

Scambia informazioni semplici

e di routine.

Svolge i compiti secondo le

indicazioni date in lingua

straniera dall’insegnante.

Stabilisce relazioni tra elementi

linguistici e culturali

appartenenti alla lingua

materna e alla lingua straniera.

Comprende i punti essenziali di

messaggi chiari in lingua

standard su argomenti familiari

che affronta normalmente a

scuola e nel tempo libero.

Comprende il senso generale di

una comunicazione scritta.

Ricava l’idea centrale di un

testo.

E’ in grado di trovare

informazioni specifiche in un

testo.

Riferisce un fatto noto.

Legge testi informativi e

ascolta spiegazioni attinenti a

contenuti di altre discipline.

In contesti che gli sono

familiari conversa con uno o

più interlocutori, esponendo

avvenimenti ed esperienze di

carattere personale e familiare.

Nella conversazione

comprende i punti chiave del

racconto ed espone le proprie

idee in modo autonomo, anche

se con qualche difficoltà

espositiva.

Scrive comunicazioni di vario

genere.

È in grado di scrivere una serie

di semplici espressioni e frasi

legate da connettori relative ad

aspetti di vita quotidiana.

Riflette sulle diverse culture

dei paesi anglosassoni e ne

accetta il confronto con la

propria.

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42

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

LINGUE COMUNITARIE FRANCESE / SPAGNOLO (seconda lingua straniera)

LIVELLO A1 QCER (Quadro Comune Europeo di Riferimento)

SSCCUUOOLLAA SSEECCOONNDDAARRIIAA DDII 11°° GGRRAADDOO

((aallllaa ffiinnee ddeell 33°° aannnnoo))

Affronta situazioni familiari per soddisfare bisogni di tipo concreto e riesce a comprendere frasi ed

espressioni di uso frequente relative ad ambiti d’immediata rilevanza.

Comunica, sia oralmente, sia per iscritto, in attività che richiedono uno scambio di informazioni

semplice e diretto su argomenti familiari e abituali, anche se con eventuali difficoltà espositive.

Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio

ambiente.

Comprende il significato globale di un semplice testo, estrapolando, dallo stesso, anche

informazioni più specifiche.

Svolge le consegne secondo le indicazioni date in lingua straniera.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

ARTE E IMMAGINE

SCUOLA DELL’INFANZIA

(alla fine del 3° anno) SCUOLA PRIMARIA

(alla fine del 5° anno)

SCUOLA SECONDARIA DI

I° GRADO

(alla fine del 3° anno)

Esercita le potenzialità

sensoriali, conoscitive,

relazionali, ritmiche ed

espressive. Inventa storie e sa

esprimerle attraverso la

drammatizzazione, il disegno,

la pittura e altre attività

manipolative; utilizza materiali

e strumenti, tecniche espressive

e creative; esplora le

potenzialità offerte dalle

tecnologie.

Segue con curiosità e piacere

spettacoli di vario tipo (teatrali,

musicali, visivi, di

animazione…); sviluppa

interesse per l’ascolto della

musica e per la fruizione di

opere d’arte. Assume ed

interpreta consapevolmente

diversi ruoli (gioco dei

travestimenti, teatro

dei burattini).

Incontra diverse espressioni di

arte visiva e plastica presenti

nel territorio per scoprire quali

corrispondono ai propri gusti.

Utilizza gli elementi

grammaticali di base del

linguaggio visuale per

osservare, descrivere e leggere

immagini.

Produce e rielabora in modo

creativo le immagini attraverso

molteplici tecniche.

Legge gli aspetti formali di

alcune opere d’arte e ne

apprezza la valenza estetica.

Conosce i principali beni

artistico culturali presenti sul

territorio e manifesta

sensibilità e rispetto per la loro

salvaguardia.

Padroneggia gli elementi

principali del linguaggio

visivo, legge e comprende i

significati di immagini statiche

e in movimento.

Legge le opere più significative

nell’arte antica, medioevale,

moderna e contemporanea

sapendole collocare nei

rispettivi contesti storici e

ambientali.

Sperimenta in modo creativo le

esperienze artistiche delle

avanguardie del Novecento.

Produce elaborati grafici

pittorici o plastici esprimendo

valori condivisi e universali.

Sa utilizzare tecniche e

materiali per esprimere

sentimenti e sensazioni

personali.

Comprende l’importanza del

patrimonio artistico.

Comprende analogie e

differenze nello studio di opere

e autori.

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43

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

MUSICA

SSCCUUOOLLAA DDEELLLL’’IINNFFAANNZZIIAA

((aallllaa ffiinnee ddeell 33°° aannnnoo)) SSCCUUOOLLAA PPRRIIMMAARRIIAA

((aallllaa ffiinnee ddeell 55°° aannnnoo))

SSCCUUOOLLAA SSEECCOONNDDAARRIIAA DDII

II°° GGRRAADDOO

((aallllaa ffiinnee ddeell 33°° aannnnoo))

Rappresenta graficamente

semplici eventi sonori.

Riconosce le possibilità sonore

del proprio corpo.

Conosce lo strumentario

didattico.

Impara a conoscere le

potenzialità della

propria voce, il corpo, gli

oggetti nella percezione e

produzione musicale.

Segue con curiosità e piacere

spettacoli di vario tipo (teatrali,

musicali, visivi, di

animazione…); sviluppa

interesse per l’ascolto della

musica e per la fruizione di

opere d’arte.

Sperimenta e combina elementi

musicali di base, producendo

semplici sequenze sonoro

musicali.

Esplora i primi alfabeti

musicali, utilizzando anche i

simboli di una notazione

informale per codificare i suoni

percepiti e riprodurli.

Esplora e discrimina gli eventi

sonori in riferimento alla loro

fonte.

Gestisce diverse possibilità

espressive della voce, di

oggetti sonori e strumenti

musicali, imparando ad

ascoltare se stesso e gli altri: fa

uso di forme di notazione

convenzionale e non.

Produce combinazioni

timbriche, ritmiche e

melodiche applicando schemi

elementari; le esegue con il

corpo, la voce e gli strumenti.

Improvvisa liberamente ed in

modo creativo, imparando

gradualmente ad utilizzare

suoni e silenzi.

Esegue, da solo e in gruppo,

semplici brani strumentali e

vocali appartenenti a generi e

culture differenti didattici o

auto-costruiti.

È in grado di riconoscere i

caratteri principali dei brani

musicali.

Ascolta e riconosce brani

musicali di diverso genere.

Partecipa in modo attivo alla

realizzazione di esperienze

musicali attraverso

l’esecuzione e l’interpretazione

di brani strumentali

e vocali appartenenti a generi e

culture differenti.

Usa diversi sistemi di

notazione funzionali alla

lettura, all’analisi ed alla

produzione di brani musicali.

E’ in grado di ideare e

realizzare, anche attraverso

l’improvvisazione o

partecipando a processi di

elaborazione collettiva,

messaggi musicali e

multimediali, nel confronto

critico con modelli

appartenenti al patrimonio

musicale, utilizzando anche

sistemi informatici.

Comprende e valuta eventi,

materiali, opere musicali

riconoscendone i significati,

anche in relazione alla propria

esperienza musicale ed ai

diversi contesti storico

culturali.

Integra con altri saperi e altre

pratiche

artistiche le proprie esperienze

musicali, servendosi anche di

appropriati codici e sistemi di

codifica.

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44

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

EDUCAZIONE FISICA

SSCCUUOOLLAA DDEELLLL’’IINNFFAANNZZIIAA

((aallllaa ffiinnee ddeell 33°° aannnnoo)) SSCCUUOOLLAA PPRRIIMMAARRIIAA

((aallllaa ffiinnee ddeell 55°° aannnnoo))

SSCCUUOOLLAA SSEECCOONNDDAARRIIAA DDII

II°° GGRRAADDOO

((aallllaa ffiinnee ddeell 33°° aannnnoo))

Possiede una buona autonomia

personale nell’alimentarsi e nel

vestirsi; riconosce i segnali del

corpo e attraverso la

valutazione

dell’adulto arriva pian piano

alla conoscenza propria

posturale; sa che cosa fa bene e

che cosa fa male.

Conosce il proprio corpo, le

differenze sessuali e di

sviluppo e consegue pratiche

corrette di cura di sé, di igiene

e di sana alimentazione.

Prova piacere nel movimento e

in diverse forme di attività e di

destrezza quali correre,

stare in equilibrio, coordinarsi

in altri giochi individuali e di

gruppo che richiedono l’uso di

attrezzi e il rispetto di regole

all’interno della scuola e

all’aperto.

Inizia a controllare la forza del

corpo, a valutare il rischio, a

coordinarsi con gli altri.

Esercita le potenzialità

sensoriali, conoscitive,

relazionali, ritmiche ed

espressive del corpo.

Conosce le diverse parti del

corpo e rappresenta il corpo in

stasi e in movimento.

Acquisisce consapevolezza di

sé attraverso la percezione del

proprio corpo e la padronanza

degli schemi motori e

posturali, sapendosi adattare

alle variabili spaziali e

temporali.

Utilizza il linguaggio corporeo

e motorio per comunicare ed

esprimere i propri stati

d’animo, anche attraverso la

drammatizzazione e le

esperienze ritmico - musicali.

Sperimenta una pluralità di

esperienze che permettono di

conoscere e apprezzare

molteplici discipline sportive.

Si muove nell’ambiente di vita

e di scuola rispettando alcuni

criteri di sicurezza per sé e per

gli altri.

Riconosce alcuni essenziali

principi relativi al proprio

benessere psicofisico legati alla

cura del proprio corpo

e a un corretto regime

alimentare.

Comprende all’interno delle

varie occasioni di gioco e di

sport il valore delle regole e

l’importanza di rispettarle,

nella consapevolezza che la

correttezza e il rispetto

reciproco sono aspetti

irrinunciabili nel vissuto di

ogni esperienza ludico-

sportiva.

Attraverso le attività di gioco

motorio e di gioco sportivo, ha

costruito la consapevolezza

delle proprie competenze

motorie sia nei punti di forza

che nei limiti.

Utilizza le abilità motorie e

sportive acquisite adattando il

movimento in situazione.

Utilizza gli aspetti

comunicativo relazionali del

linguaggio motorio per entrare

in relazione con gli altri,

praticando, inoltre, i valori (fair

play) come modalità di

relazione quotidiana e di

rispetto delle regole.

Possiede conoscenze e

competenze relative

all’educazione alla salute, e

applica a se stesso

comportamenti di promozione

dello “star bene” e alla

prevenzione e alla promozione

di corretti stili di vita.

Rispetta criteri base di

sicurezza per sé e per gli altri.

È capace di integrarsi nel

gruppo, di assumersi

responsabilità e di impegnarsi

per il bene comune.

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45

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

STORIA

SSCCUUOOLLAA DDEELLLL’’IINNFFAANNZZIIAA

((aallllaa ffiinnee ddeell 33°° aannnnoo)) SSCCUUOOLLAA PPRRIIMMAARRIIAA

((aallllaa ffiinnee ddeell 55°° aannnnoo))

SSCCUUOOLLAA SSEECCOONNDDAARRIIAA DDII

II°° GGRRAADDOO

((aallllaa ffiinnee ddeell 33°° aannnnoo))

Sviluppa il senso dell’identità

personale, è consapevole delle

proprie esigenze e dei

propri sentimenti, inizia a

controllarli e ad esprimerli in

modo adeguato.

Sa di avere una storia

personale e famigliare,

conosce le tradizioni della

famiglia, della comunità e

sviluppa un senso di

appartenenza.

Pone domande sui temi

esistenziali e religiosi, sulle

diversità culturali, su ciò che

è bene o male, sulla giustizia.

Riflette, si confronta, discute

con gli adulti e con gli altri

bambini, si rende conto che

esistono punti di vista diversi e

inizia a tenerne conto.

Dialoga, discute e progetta

confrontando ipotesi e

procedure, gioca e lavora in

modo costruttivo e creativo con

gli altri bambini.

Comprende chi è fonte di

autorità e responsabilità nei

diversi contesti, sa seguire

regole di comportamento e

assumersi responsabilità.

Si orienta nelle prime

generalizzazioni di passato,

presente, futuro e si muove in

maniera autonoma negli spazi

che gli sono familiari.

Conosce elementi significativi

del passato del suo ambiente di

vita.

Usa la linea del tempo, per

collocare un fatto o un periodo

storico.

Conosce le società studiate e

individua le relazioni tra gruppi

umani e contesti spaziali.

Organizza le conoscenze,

tematizzando e usando

semplici categorie

(alimentazione, difesa,

cultura).

Produce semplici testi storici,

comprende i testi storici

proposti; sa usare cartine geo-

storiche.

Sa raccontare i fatti studiati.

Riconosce le tracce storiche

presenti sul territorio e

comprende l’importanza

del patrimonio artistico e

culturale.

Comprende avvenimenti, fatti e

fenomeni delle civiltà che

hanno caratterizzato la storia

dell’umanità dal paleolitico

alla fine del mondo antico con

possibilità di apertura e di

confronto con la

contemporaneità.

Comprende aspetti

fondamentali del passato

dell’Italia dal paleolitico alla

fine dell’Impero Romano

d’Occidente, con possibilità di

apertura e di confronto con la

contemporaneità.

Conosce elementi significativi

della Storia del suo territorio.

Colloca gli eventi nel tempo e

nello spazio.

Conosce gli eventi della storia

italiana, europea e mondiale.

Conosce le relazioni tra i fatti.

Comprende opinioni e culture

diverse, capisce i problemi

fondamentali del mondo

contemporaneo.

Organizza le conoscenze e le

espone oralmente o per iscritto

operando collegamenti.

Comprende ed utilizza il

linguaggio proprio della

disciplina utilizzando un

metodo di studio personale.

Analizza le fonti storiche e sa

ricavarne informazioni.

Ricerca dati e informazioni su

fatti e problemi storici, anche

mediante l’uso

di risorse digitali.

Organizza in testi le

informazioni

raccolte.

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46

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

GEOGRAFIA

SSCCUUOOLLAA DDEELLLL’’IINNFFAANNZZIIAA

((aallllaa ffiinnee ddeell 33°° aannnnoo)) SSCCUUOOLLAA PPRRIIMMAARRIIAA

((aallllaa ffiinnee ddeell 55°° aannnnoo))

SSCCUUOOLLAA SSEECCOONNDDAARRIIAA DDII

II°° GGRRAADDOO

((aallllaa ffiinnee ddeell 33°° aannnnoo))

Colloca correttamente nello

spazio sé stesso, oggetti,

persone.

Si orienta nel tempo della vita

quotidiana (giorno/notte ecc).

Segue correttamente un

percorso sulla base di

indicazioni verbali.

Esplora e formula riflessioni su

luoghi geografici vicini e

lontani.

Si pone le prime domande sulle

realtà astronomiche.

Si orienta nello spazio

circostante e sulle carte

geografiche, utilizzando

riferimenti topologici, punti

cardinali e coordinate

geografiche.

Si rende conto che lo spazio

geografico è un sistema

territoriale, costituito da

elementi fisici e antropici legati

da rapporti di connessione e/o

di interdipendenza.

Individua, conosce e descrive

gli elementi caratterizzanti dei

paesaggi con particolare

attenzione a quelli italiani e

individua analogie e differenze

con i principali paesaggi

europei e di altri continenti.

E’ in grado di riconoscere e

localizzare i principali

“oggetti” geografici fisici e

antropici del territorio

nazionale.

Utilizza il linguaggio della

geograficità per interpretare

carte geografiche e per

realizzare carte tematiche.

Ricava informazioni

geografiche da una pluralità di

fonti (cartografiche e satellitari,

fotografiche, artistico

letterarie).

Rispetta l’ambiente e il

patrimonio culturale in

un’ottica eco-sostenibile.

Analizza un territorio per

comprendere l’organizzazione

ed individua aspetti e problemi

del rapporto uomo - ambiente.

Osserva, legge e analizza

sistemi territoriali nello spazio

e nel tempo e valuta gli effetti

delle azioni dell’uomo

sull’ambiente.

Comprende le relazioni tra

situazioni ambientali, culturali

ed economiche.

Comprende ed utilizza gli

strumenti propri della

disciplina.

Legge e interpreta vari tipi di

carte geografiche utilizzando

consapevolmente scale,

coordinate geografiche e

simbologia.

Si apre al confronto con l’altro,

superando pregiudizi e

stereotipi, in un’ottica

interculturale.

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I C “Gioacchino da Fiore” San Giovanni in Fiore (CS) – Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019

47

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

MATEMATICA

SCUOLA DELL’INFANZIA

(alla fine del 3° anno) SCUOLA PRIMARIA

(alla fine del 5° anno)

SCUOLA SECONDARIA DI

I° GRADO

(alla fine del 3° anno)

Raggruppa e ordina secondo

criteri diversi.

Confronta e valuta quantità.

Utilizza semplici simboli per

registrare.

Compie misurazioni mediante

semplici strumenti.

Inizia ad abbinare numeri e

quantità.

Riconosce con sicurezza

alcune semplici forme

geometriche.

Padroneggia nel calcolo scritto e

mentale con i numeri naturali e

sa valutare l'opportunità di

ricorrere ad una calcolatrice.

Utilizza rappresentazioni di dati

adeguate e sa utilizzarle in

situazioni significative per

ricavare informazioni.

Percepisce, riconosce,

rappresenta e costruisce figure in

base a caratteristiche

geometriche. Descrive, classifica

figure in base a caratteristiche

geometriche.

Riesce a risolvere facili

problemi spiegando a parole il

procedimento seguito,

mantenendo il controllo sia sul

processo risolutivo sia sui

risultati. Affronta i problemi con

strategie diverse e si rende conto

che in molti casi possono

ammettere più soluzioni. Impara

a costruire ragionamenti e a

sostenere le proprie tesi

confrontandosi con gli altri.

Utilizza strumenti appropriati e i

più comuni strumenti di misura.

Impara a riconoscere situazioni

d’incertezza e ne parla con i

compagni utilizzando il

linguaggio specifico. Riconosce

ed utilizza rappresentazioni

diverse di oggetti matematici (n.

decimali, frazioni, percentuali,

scale di riduzione).

Sviluppa un atteggiamento

positivo rispetto alla matematica

attraverso

esperienze significative che gli

fanno intuire come gli strumenti

matematici che ha imparato,

siano utili per operare

nella realtà.

Procede con sicurezza nel

calcolo con i numeri reali e li

sa rappresentare. Sa

valutare l’attendibilità del

risultato ottenuto.

Analizza, confronta ed

interpreta rappresentazioni di

dati per ricavare informazioni.

Rappresenta, confronta ed

analizza le figure geometriche

e ne utilizza le proprietà.

Utilizza ed interpreta il

linguaggio matematico in

situazioni diversificate.

Riconosce e risolve problemi

nei vari contesti utilizzando le

strategie più opportune e

valutando criticamente i

risultati ottenuti.

Sa apportare esempi adeguati

utilizzando le conoscenze

acquisite e sa rivedere

criticamente le posizioni

assunte.

Ha acquisito un atteggiamento

positivo rispetto alla disciplina

ed è consapevole che gli

strumenti matematici possono

trovare riscontro nella

risoluzione di molti problemi

legati al mondo reale.

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I C “Gioacchino da Fiore” San Giovanni in Fiore (CS) – Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019

48

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

SCIENZE

SCUOLA DELL’INFANZIA

(alla fine del 3° anno) SCUOLA PRIMARIA

(alla fine del 5° anno)

SCUOLA SECONDARIA DI

I° GRADO

(alla fine del 3° anno)

Sa collocare nel tempo

riferendo avvenimenti del

passato recente.

Formula riflessioni e

considerazioni in merito al

futuro.

Coglie le trasformazioni

naturali.

Osserva i fenomeni naturali e

gli organismi viventi sulla base

di criteri o ipotesi con

attenzione e sistematicità.

Ha un approccio curioso ed

esplorativo e confronta azioni e

soluzioni.

Utilizza un linguaggio

appropriato per descrivere

osservazioni ed esperienze.

Sviluppa atteggiamenti di

curiosità verso il mondo che lo

sollecitano a cercare

spiegazioni.

E' capace di osservare,

analizzare, classificare,

formulare ipotesi, registrare,

schematizzare, dedurre,

produrre rappresentazioni

grafiche di un fenomeno anche

realizzando semplici

esperimenti.

Conosce le principali

caratteristiche e i modi di

vivere di organismi vegetali e

animali.

Conosce la struttura e lo

sviluppo del proprio corpo,

riconosce il funzionamento dei

diversi organi e apparati e ha

cura della sua salute.

Ha cura del proprio corpo e

adotta comportamenti e

abitudini alimentari

corretti.

Ha atteggiamenti di rispetto e

di cura verso l'ambiente

scolastico sociale e

naturale.

Racconta in forma chiara e

corretta ciò che ha fatto e

imparato.

Ricerca informazioni e

spiegazioni da varie fonti sui

problemi che lo interessano.

Applica il metodo scientifico

per leggere ed interpretare i

fenomeni naturali, e per

prospettare ipotesi risolutive di

vari problemi.

Sa schematizzare e

rappresentare attraverso

modelli fatti e fenomeni.

Conosce da un punto di vista

anatomico e fisiologico il

proprio organismo.

Ha una visione corretta della

diversità e della complessità

del sistema dei viventi e della

sua evoluzione nel tempo.

Assume un atteggiamento

responsabile

nei confronti della natura, di

cui conosce i limiti e le

potenzialità, per

uno sviluppo ecosostenibile.

Ha curiosità ed interesse verso

i principali problemi legati

all’uso della scienza nel campo

dello sviluppo scientifico e

tecnologico.

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I C “Gioacchino da Fiore” San Giovanni in Fiore (CS) – Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019

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TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

TECNOLOGIA

SCUOLA DELL’INFANZIA

(alla fine del 3° anno) SCUOLA PRIMARIA

(alla fine del 5° anno)

SCUOLA SECONDARIA DI

I° GRADO

(alla fine del 3° anno)

Prova interesse per gli artefatti

tecnologici, li esplora e sa

scoprire funzioni e possibili

usi.

Esplora e interpreta il mondo

artificiale.

E’ a conoscenza di alcuni

processi di trasformazione di

risorse e di consumo

di energia, e del relativo

impatto ambientale.

Conosce ed utilizza semplici

oggetti e strumenti ed è in

grado di conoscere le

diverse funzioni e strutture

spiegandone il funzionamento.

Si orienta tra i diversi mezzi di

comunicazione ed è in grado di

farne un uso adeguato a

seconda delle diverse

situazioni.

Inizia a riconoscere in modo

critico le caratteristiche, le

funzioni e i limiti della

tecnologia.

Ricava informazioni su

documentazione tecnica e

commerciale.

Produce modelli e

rappresentazioni grafiche

utilizzando strumenti adeguati.

Riconosce nell’ambiente che lo

circonda i principali sistemi

tecnologici e le varie relazioni che

essi stabiliscono con gli esseri

viventi e gli altri elementi

naturali. Conosce i principali

processi di trasformazione di

risorse o produzione di beni e

riconosce le diverse forme di

energia coinvolte. Conosce i

problemi legati alla sostenibilità

ambientale, all’utilizzo e alla

produzione di energia. È in grado

di ipotizzare le possibili

conseguenze di una decisione o di

una scelta di tipo tecnico,

riconoscendo in ogni innovazione

opportunità e rischi. Conosce,

analizza e descrive oggetti,

utensili, macchine, impianti in

base alla loro sostenibilità/qualità

sociale. Utilizza adeguate risorse

materiali, informative e

organizzative per la progettazione

e la realizzazione di semplici

modelli, prodotti, tenendo conto

dei fattori tecnici, ergonomici e

antropometrici. Sa utilizzare, dalla

lettura e dall’analisi di testi, di

tabelle e grafici, informazioni su

beni e servizi disponibili per

esprimere valutazioni rispetto a

criteri di tipo diverso. Sa

utilizzare comunicazioni

procedurali e istruzioni tecniche

per eseguire in maniera logica e

metodica esperienze operative

anche collaborando e cooperando

con i compagni. Progetta e

realizza rappresentazioni grafiche

relative alla struttura di semplici

sistemi materiali, composizioni

geometrico - tecniche, utilizzando

elementi del disegno tecnico o

altri linguaggi multimediali e di

programmazione.

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TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

RELIGIONE

SCUOLA DELL’INFANZIA

(alla fine del 3° anno) SCUOLA PRIMARIA

(alla fine del 5° anno)

SCUOLA SECONDARIA DI

I° GRADO

(alla fine del 3° anno)

DIO E L’UOMO

Osserva con meraviglia ed esplora

con curiosità il mondo che viene

riconosciuto dai cristiani e da tanti

uomini religiosi come dono di Dio

Creatore.

Scopre nei racconti del Vangelo la

persona e l’insegnamento di Gesù

ed apprende che Dio è Padre di

ogni persona.

Riconosce che la Chiesa è la

comunità in cui gli amici di Gesù

sperimentano relazioni

serene con gli altri, anche

appartenenti a differenti tradizioni

culturali e religiose.

LA BIBBIA E LE ALTRE

FONTI

Ascolta semplici racconti biblici,

e sa narrarne i contenuti per

sviluppare una

comunicazione significativa che

favorisca l’esperienza della

relazionalità.

IL LINGUAGGIO RELIGIOSO

Conosce le principali feste, coglie

segni espressivi e simboli della

vita cristiana, ed intuisce i

significati per esprimere con

parole, gesti e creatività le proprie

emozioni

ed il proprio vissuto religioso.

I VALORI ETICI E RELIGIOSI.

Comprende che il credo cristiano

trova fondamento nell’amore del

Padre, nella vita e nel messaggio

di Gesù, nella carità evangelica

della Chiesa.

DIO E L’UOMO

Riflette su Dio Creatore e Padre,

sui dati fondamentali della vita di

Gesù e sa collegare i contenuti

principali del suo insegnamento

alle tradizioni dell’ambiente in cui

vive.

LA BIBBIA E LE ALTRE

FONTI

Riconosce che la Bibbia è il libro

sacro per cristiani ed ebrei e

documento fondamentale della

nostra cultura, sapendola

distinguere da altre tipologie

di testi, tra cui quelli di altre

religioni; identifica le

caratteristiche essenziali di

un brano biblico, sa farsi

accompagnare nell’analisi delle

pagine a lui più accessibili, per

collegarle alla propria esperienza

IL LINGUAGGIO RELIGIOSO

Riconosce il significato cristiano

del Natale e della Pasqua,

traendone motivo per interrogarsi

sul valore di tali festività

nell’esperienza personale,

familiare e sociale.

I VALORI ETICI E RELIGIOSI.

Si confronta con l’esperienza e

distingue la specificità della

proposta di salvezza del

cristianesimo; identifica nella

Chiesa la comunità di coloro che

credono in Gesù Cristo e si

impegnano per mettere in pratica

il suo insegnamento; coglie il

significato dei

Sacramenti e s’interroga sul

valore che essi hanno nella vita

dei cristiani.

Coglie nelle domande dell'uomo e in

tante sue esperienze tracce di una

ricerca religiosa. Comprende alcune

categorie fondamentali della fede

ebraico cristiana (rivelazione,

promessa, alleanza, messia,

risurrezione, grazia, Regno di Dio,

salvezza...) e le confronta con quelle

di altre maggiori religioni.

Approfondisce l'identità storica, la

predicazione e l'opera di Gesù e le

correla alla fede cristiana che, nella

prospettiva dell'evento pasquale

(passione, morte e risurrezione),

riconosce in lui il Figlio di Dio fatto

uomo, Salvatore del mondo che invia

la Chiesa nel mondo. Conosce

l'evoluzione storica e il cammino

ecumenico della Chiesa, realtà voluta

da Dio, universale e locale, articolata

secondo carismi e ministeri e la

rapporta alla fede cattolica che

riconosce in essa l'azione dello

Spirito Santo. Sa adoperare la Bibbia

come documento storico-culturale e

apprende che nella fede della Chiesa

è accolta come Parola di Dio.

Individua il contenuto centrale di

alcuni testi biblici, utilizzando tutte le

informazioni necessarie, e si avvale

correttamente di adeguati metodi

interpretativi. Individua i testi biblici

che hanno ispirato le principali

produzioni artistiche (letterarie,

musicali, pittoriche...) italiane ed

europee. Coglie nelle domande

dell'uomo e in tante sue esperienze

tracce di una ricerca religiosa.

Riconosce l'originalità della speranza

cristiana, in risposta al bisogno di

salvezza della condizione umana

nella sua fragilità, finitezza ed

esposizione al male. Sa esporre le

principali motivazioni che

sostengono le scelte etiche dei

cattolici rispetto alle relazioni

affettive e al valore della vita dal suo

inizio al suo termine, in un contesto

di pluralismo culturale e religioso. Sa

confrontarsi con la proposta cristiana

di vita come contributo originale per

la realizzazione di un progetto libero

e responsabile.

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FINALITÀ ED OBIETTIVI DELL’ISTITUTO

OBIETTIVI GENERALI

Il processo di mediazione educativo - didattico mira a perseguire i seguenti obiettivi:

insegnare a organizzare i grandi oggetti della conoscenza (l’universo, il pianeta, la natura, la

vita, l’umanità, la società, il corpo, la mente, la storia) superando la frammentazione delle

discipline.

promuovere la capacità di cogliere gli aspetti essenziali dei problemi; la capacità di

comprendere le implicazioni degli sviluppi delle scienze e delle tecnologie; la capacità di

valutare i limiti e le possibilità delle conoscenze;

conoscere i grandi problemi attuali (il degrado ambientale, il caos climatico, le crisi

energetiche, la distribuzione ineguale delle risorse, la salute e la malattia, l’incontro e il

confronto di culture e di religioni, i dilemmi bioetici).

OBIETTIVI COMPORTAMENTALI

Gli obiettivi comportamentali condivisi realizzano le finalità formative dell’Istituto nell’ambito

del regolamento disciplinare degli alunni, di cui al DPR n.249 del 24/6/98, relativo allo

Statuto delle studentesse e degli studenti:

acquisire un comportamento responsabile ed autonomo:

presentarsi a scuola con tutto il necessario;

mantenere un comportamento corretto in ogni situazione;

rispettare le persone (compagni, insegnanti, collaboratori, …) a scuola e fuori;

rispettare gli arredi e il materiale didattico;

socializzare con i compagni e con gli operatori scolastici:

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

ATTIVITÀ ALTERNATIVE

SCUOLA DELL’INFANZIA

(alla fine del 3° anno)

SCUOLA PRIMARIA

(alla fine del 5° anno)

SCUOLA SECONDARIA DI

I° GRADO

(alla fine del 3° anno)

Coglie il valore dell’amicizia e

della collaborazione.

Accoglie le diversità.

Conosce i valori universali

quali pace, solidarietà,

attenzione agli altri…

Collega esperienze personali a

concetti e valori universali.

Riflette sui temi dell’amicizia,

della solidarietà e del rispetto

degli altri.

Ha sviluppato forme concrete

di educazione alla relazione,

alla comprensione reciproca e

alla socialità.

Ha sviluppato, attraverso

esperienze significative,

atteggiamenti che consentano

di prendersi cura di se stessi,

degli altri e dell’ambiente.

Ha sviluppato una

consapevolezza dei valori della

vita e della convivenza civile.

Riflette sui temi dell’amicizia,

della solidarietà e del rispetto

degli altri.

Ha sviluppato forme concrete

di educazione alla relazione,

alla comprensione reciproca e

alla socialità.

Ha sviluppato, attraverso

esperienze significative,

atteggiamenti che consentano

di prendersi cura di se stessi,

degli altri e dell’ambiente.

Ha sviluppato una

consapevolezza dei valori della

vita e della convivenza civile.

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conoscere e rispettare le più elementari regole di vita comunitaria (turni per uscire, per parlare,

per intervenire);

saper ascoltare gli altri;

esprimere le proprie opinioni in maniera pacata, nel pieno rispetto di chi la pensa in modo

diverso;

accettare tutti come compagni di lavoro.

rispettare le regole della convivenza civile e democratica

ATTIVITÀ DEL CURRICOLO

Le attività legate allo sviluppo delle competenze stabilite dalle Indicazioni nazionali per il curricolo

del 2012, sono adattate alle istanze dell’ambiente in cui si opera.

I percorsi si realizzano attraverso attività di Orientamento inteso come:

educazione alla coscienza di sé, delle proprie attitudini e potenzialità in funzione dello

sviluppo delle stesse;

risorsa per il controllo della dispersione scolastica;

risorsa per consentire scelte successive coerenti con il proprio progetto culturale.

sviluppo delle conoscenze e abilità riferite alle discipline di studio verso acquisizioni di

competenze, facendo evolvere situazioni di disagio e favorendo le eccellenze.

ricerca di percorsi pluridisciplinari, riguardanti l’Educazione ambientale, l’Educazione alla

salute, l’Educazione alimentare, l’Educazione stradale, l’Educazione alla cittadinanza, alla

solidarietà, all’integrazione e alla legalità.

Valorizzazione dell’affettività, dell’emotività e dell’individualità.

Le diverse attività mirano a guidare/sviluppare/consolidare i processi di apprendimento e a

trasformarli in competenze, in modo che l’alunno, a fine corso, sia capace di:

esprimere un personale modo di essere e proporlo agli altri;

interagire con l’ambiente naturale e sociale che lo circonda e influenzarlo positivamente;

riflettere su se stesso e gestire il proprio processo di crescita;

risolvere problemi che di volta in volta incontra;

individuare collegamenti e relazioni;

acquisire e interpretare le informazioni;

comprendere per il loro valore, la complessità dei sistemi simbolici e culturali;

orientarsi nelle scelte;

valutare se stessi;

acquisire valori ispirati alla convivenza civile;

saper distinguere tra bene e male sulla base della coscienza personale;

collaborare con gli altri;

rispettare le diversità;

maturare il senso del bello;

conferire senso alla vita.

I docenti, nella prima fase dell’anno scolastico, svolgono prove atte a raccogliere informazioni su:

conoscenze, abilità;

difficoltà di apprendimento e/o di relazione;

stili e ritmi cognitivi, attitudini, interessi personali;

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eventuali comportamenti problematici;

situazione socio-ambientale.

PERCORSO DIDATTICO

Per sviluppare le conoscenze e le abilità riferite alle esigenze di apprendimento degli alunni, ogni

docente elabora il percorso didattico della propria disciplina che prevede le seguenti fasi:

Rilevazione della situazione iniziale della classe e dei bisogni di apprendimento;

Individuazione degli obiettivi formativi disciplinari e obiettivi trasversali riferibili alle seguenti

educazioni: Ed. alla cittadinanza, Ed. stradale, Ed. alimentare, Ed. ambientale, Ed. alla salute,

Ed. all’affettività;

Individuazione dei contenuti, delle attività, modalità, mezzi e strumenti di attuazione;

Verifica e valutazione dell’azione didattica. Alla fine dell’anno scolastico la

verifica/valutazione del processo di insegnamento e delle attività svolte sarà oggetto di analisi,

al fine di individuare gli elementi che hanno favorito o bloccato il processo formativo dei

gruppi e dei singoli alunni e saranno la base su cui saranno proposti gli adeguamenti al

progetto educativo nell’anno scolastico successivo.

CONTENUTI E ATTIVITÀ

Nelle scelte dei contenuti, che sono definiti in dettaglio individualmente da parte dei docenti e

concordati nei Consigli di classe, interclasse, intersezione, i docenti tengono presenti i criteri di:

essenzialità;

chiarezza;

significatività;

interesse;

interdisciplinarietà.

Le attività curricolari, previste dalla programmazione educativa e didattica, devono realizzare

coerentemente in ambito disciplinare ed interdisciplinare gli obiettivi prefissati.

LE STRATEGIE E IL METODO

I docenti durante il processo di programmazione prestano attenzione a:

utilizzare lo strumento della programmazione educativa e didattica con verifiche puntuali e

frequenti;

procedere nella valutazione formativa con frequenza e puntualità delle verifiche e degli

interventi di feed-back;

attuare una programmazione flessibile per la realizzazione di interventi compensativi

curricolari ed extracurricolari periodici;

tendere alla realizzazione di un raccordo pluridisciplinare ed interdisciplinare, individuando

strategie metodologiche condivise;

applicare il metodo della ricerca; utilizzare in modo funzionale le compresenze (per la scuola

dell’infanzia e la scuola primaria); stimolare costantemente e diffusamente l’operatività;

educare allo studio individuale; esercitare la memoria;

privilegiare la didattica laboratoriale, per favorire l’operatività, il dialogo e la riflessione su

quello che si fa; la didattica centrata sul “laboratorium”, mira ad operare in modo riflessivo, a

costruire insieme, a far esprimere il proprio punto di vista sul cooperare con gli altri per

svolgere un compito o realizzare un prodotto;

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coinvolgere in modo collaborativo e responsabile i soggetti educativi, per condividere e

realizzare il percorso formativo.

IINNTTEEGGRRAAZZIIOONNEE AALLUUNNNNII CCOONN BBIISSOOGGNNII EEDDUUCCAATTIIVVII SSPPEECCIIAALLII

L’area dello svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile esplicitamente alla presenza

di deficit. In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione

per una varietà di ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o

disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua

italiana perché appartenenti a culture diverse. Nel variegato panorama delle nostre scuole

la complessità delle classi diviene sempre più evidente.

Quest’area dello svantaggio scolastico, che ricomprende problematiche diverse, viene indicata come

area dei Bisogni Educativi

. Vi sono comprese tre grandi sotto-categorie:

della disabilità;

dei disturbi evolutivi specifici;

dello svantaggio socio-economico, linguistico, culturale.

Partendo dal presupposto che la diversità va pensata quale risorsa positiva per i complessi processi di

crescita della società e delle persone, l’obiettivo primario dell’educazione si delinea come

promozione delle capacità di convivenza costruttiva in un tessuto socio-culturale multiforme.

Tale processo educativo comporta non solo l’accettazione e il rispetto del diverso, ma anche il

riconoscimento e la valorizzazione della sua identità, nella quotidiana ricerca di dialogo,

comprensione e collaborazione in una prospettiva di reciproco arricchimento.

In riferimento all’attuazione dell’integrazione degli alunni diversamente abili, si segnalano i seguenti

punti di forza:

L’insegnante di sostegno è di supporto alla classe, soprattutto quando si evidenziano situazioni

di disagio, per favorire l’attuazione di interventi didattici volti a migliorare l’inserimento

affettivo - relazionale e cognitivo degli alunni in difficoltà.

Il Consiglio di classe, interclasse, intersezione con il supporto della ASP e della famiglia,

elabora il PEI (Progetto Educativo Individualizzato) che prevede la programmazione delle

attività didattiche da svolgere in compresenza, le relative modifiche e valutazioni in itinere. La

programmazione persegue la continuità sia orizzontale che verticale, coinvolgendo la famiglia

e altre agenzie educative nel processo di crescita dell’alunno.

Al fine di promuovere lo sviluppo di adeguati rapporti relazionali tra gli alunni, si favorisce la

formazione di gruppi lavoro, utilizzando l’attività di tutoraggio tra compagni; nei casi in cui

ciò non sia possibile, si adottano opportuni accorgimenti. Ove necessario, si prevedono anche

attività per classi aperte, sia per corso, sia per classi parallele.

L’orario di lavoro dell’insegnante è funzionale alla situazione degli alunni e sarà sempre in

funzione della didattica mirata. Tale orario deve essere flessibile e suscettibile di modifiche in

rapporto alle esigenze che, via via, si manifestano.

La valutazione degli alunni in situazione di svantaggio deve tener conto, per ciò che riguarda

le classi intermedie, del raggiungimento degli obiettivi previsti dal Progetto Educativo

Individualizzato. Per gli esami di Stato, gli alunni devono conseguire competenze

riconducibili, in ogni caso, agli obiettivi minimi della scuola secondaria di I grado.

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Per far fronte alle necessità degli alunni con disturbi specifici dell’apprendimento (D. S. A.),

certificati dall’A. S. P., i docenti della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado sono

tenuti a redigere il P. D. P. (Piano didattico personalizzato) da condividere e sottoscrivere con la

famiglia per individuare strategie di apprendimento diversificate finalizzate alla realizzazione di

percorsi didattici utili al raggiungimento degli obiettivi fissati dalle diverse programmazioni

curricolari.

In particolare, per favorire l’apprendimento dovranno essere poste in atto, ove necessario, le seguenti

misure dispensative:

Dispensa dalla lettura a voce alta, scrittura veloce sotto dettatura, uso del vocabolario, studio

mnemonico ;

Dispensa, ove necessario, dallo studio della lingua straniera scritta;

Programmazione di tempi più lunghi per le prove scritte e per lo studio a casa;

Organizzazione di interrogazioni programmate;

Valutazione delle prove scritte e orali con modalità che tengano conto del contenuto e non

della forma.

Tra gli strumenti compensativi essenziali vengono indicati:

Calcolatrice;

Registratore;

Computer con programmi di video-scrittura con correttore ortografico e sintesi vocale;

Tabella delle formule geometriche;

Mappe concettuali, semplificazioni, tabelle riassuntive.

Risulta importante graduare le dispense in base agli effettivi bisogni e guidare l’alunno ad elaborare

sistemi alternativi.

Alunni in situazione di svantaggio. (inteso come difficoltà relazionale e cognitiva e/o situazione di

disagio socio-culturale). Al fine di promuovere lo sviluppo di adeguati rapporti relazionali tra gli

alunni, si favorisce la formazione di gruppi di lavoro, utilizzando l’attività di tutoraggio tra compagni;

nei casi in cui ciò non sia possibile, si adottano opportuni accorgimenti (formazione di gruppi e

laboratori) utilizzando le risorse disponibile nella scuola.

La valutazione degli alunni in situazione di svantaggio deve tener conto, per ciò che riguarda le classi

prima e seconda, del raggiungimento degli obiettivi minimi previsti dalla programmazione. Per gli

esami di Licenza media, gli alunni, in ogni caso, devono conseguire competenze riconducibili agli

obiettivi della scuola media.

Alunni stranieri. Da qualche anno si registrano presenze, anche se non considerevoli, di alunni

provenienti da paesi europei ed extraeuropei; ne scaturiscono problemi particolari che riguardano la

sfera comunicativa nello specifico e culturale in generale. La Scuola si attiva per favorire al meglio il

loro processo di comunicazione e di integrazione, si pone come mediatrice e si attiva affinché si attui

un produttivo confronto fra i differenti modelli culturali. Seguendo la normativa vigente, si procederà

alla ricostruzione della storia personale e scolastica dell’alunno (ad integrazione dei risultati scolastici

rilasciati dalla scuola di provenienza). Si cercherà di mantenere rapporti di collaborazione con le

famiglie e le associazioni di volontariato per offrire un contributo significativo allo sviluppo delle

potenzialità degli alunni. Al fine di favorire l’adattamento al nuovo ambiente scolastico sarà

necessario promuovere nella classe un clima di attesa idoneo anche mediante informazioni in merito

alle differenti radici culturali e tradizioni (percorsi di educazione interculturale).

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PPRROOGGEETTTTII CCUURRRRIICCOOLLAARRII EEDD EEXXTTRRAACCUURRRRIICCOOLLAARRII

All’interno della programmazione educativa e didattica, il Collegio Docenti ha elaborato diversi

progetti curriculari ed extracurriculari volti ad approfondire o colmare particolari aspetti della

formazione degli alunni/e. Alcuni di essi sono articolati in modo da offrire un approccio trasversale

agli ambiti disciplinari propri del curricolo ed offrono un valido contributo sul piano pedagogico -

didattico.

PPRROOGGEETTTTOO ““CCEENNTTRROO SSPPOORRTTIIVVOO DDIIDDAATTTTIICCOO””

A seguito dell’emanazione da parte del Ministero della Pubblica Istruzione, delle linee guida sulla

riorganizzazione dell’attività di Educazione Fisica, Motoria e Sportiva che verrà avviato nella nostra

Istituzione Scolastica un Centro Sportivo Didattico.

Il fine del Centro Sportivo è di ampliare e riqualificare l’attività motoria, fisica e sportiva.

Nel corso dell’anno scolastico si proporranno numerose occasioni di partecipazione per promuovere la

pratica sportiva in modo divertente, coinvolgente e motivante.

È ormai unanimemente riconosciuto che lo sport è uno degli strumenti più efficaci per aiutare i

giovani nella crescita psicologica, emotiva, sociale oltre che fisica.

Aiuta a contrastare la sedentarietà, l’obesità e le patologie ad esse connesse, le difficoltà di

comportamento, l’ansia, l’insicurezza di fronte alle situazioni della vita, i disturbi dell’apprendimento

che spesso si traducono in difficoltà crescente nel rapportarsi con il mondo esterno e con se stessi.

Il Centro Sportivo Scolastico dovrà rappresentare un punto di riferimento fondamentale per far

acquisire valori e stili di vita positivi.

CCOONNVVEENNZZIIOONNEE AATTTTIIVVIITTÀÀ RRIILLEEVVAAZZIIOONNEE,, PPRROOGGEETTTTOO AA..PP..RRII..CCOO..

Adesione al Progetto A.P.Ri.Co., presentato dall’associazione Italiana di Dislessia (A.I.D.) sezione

Cosenza, che predispone l’Attivazione di interventi di Prevenzione, Rieducazione e compensazione

per ragazzi interessati da Disturbi Specifici di Apprendimento con l'ausilio di strumenti informatici) di

cui è referente scientifico lo Psicologo Prof. Giacomo Stella.

Il progetto A.P.Ri.Co., in linea con le indicazioni legislative si pone l’obiettivo di identificare i

bambini che si trovano in situazioni di difficoltà nelle prime fasi di acquisizione dell’apprendimento

della lettura e della scrittura ponendo particolare attenzione, pertanto, agli alunni frequentanti la prima

classe della scuola primaria.

Prevede l'utilizzo del software “Cruscotto Aprico” e di personale specializzato dell’A.I.D.

AADDEESSIIOONNEE -- PPrrooggeettttoo DDii EEdduuccaazziioonnee AAmmbbiieennttaallee

""IILL PPAARRCCOO AAMMIICCOO DDEELLLLAA NNAATTUURRAA"" DDeellll''eennttee PPaarrccoo NNaazziioonnaallee DDeellllaa SSiillaa..

Il Progetto di Educazione Ambientale "Il parco amico della natura" ha la finalità di sviluppare una

coscienza ecologica, sensibilizzare gli alunni sull’importanza della salvaguardia del proprio ambiente

e della biodiversità.

Il Progetto si articola in due fasi;

- prima fase ha carattere formativo si rivolgerà agli insegnanti i quali verranno aggiornati;

seconda fase con il sopporto dell’operatore di Educazione Ambientale si terranno incontri tematici su

argomenti calibrati ed adeguati alla fascia di età in classe e sul campo.

Al Progetto parteciperanno le classi quinte della Scuola Primaria.

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AATTTTUUAAZZIIOONNEE DD..MM.. 88 DDeell 22001111 SSuullllaa DDiiffffuussiioonnee ddeellllaa PPrraattiiccaa MMuussiiccaallee,, SSttrruummeennttaallee ee VVooccaallee..

In riferimento alla nota 151 del 17 gennaio 2014 concernente l’emanazione delle linee guida relative

alle iniziative volte alla diffusione della cultura e della pratica musicale nella Scuola Primaria

previste dal D.M. 8/11, si fa presente che le classi terze, quarte e quinte della Scuola Primaria del

nostro I.C. possono avvalersi, come decretato dall’Ufficio Scolastico Regionale, per almeno un

triennio, dell’insegnamento della musica da parte dell’insegnante specialista.

La pratica dell’espressione musicale, dell’esercizio mnemonico, linguistico, fonetico, attentivo e

all’esperienza del fare insieme, l’attività di canto corale può aiutare concretamente a superare

eventuali difficoltà (di linguaggio, di comprensione, sociali, ecc…) o rendere palesi e sviluppare

particolari doti di sensibilità ed espressione musicale. Il progetto del CCoorroo SSccoollaassttiiccoo rappresenta un

efficace strumento formativo e di diffusione del linguaggio e della cultura musicale tra gli allievi, le

famiglie, il territorio, in un’ottica di continuità e rinnovamento dei percorsi didattici intrapresi.

Il progetto per l’anno in corso partirà per le classi quarte del Plesso Corrado Alvaro “Zappa” ed

eventualmente per le classi terze.

POST SCUOLA

PPrrooggeettttoo ppeerr ii bbaammbbiinnii,, uunn sseerrvviizziioo ppeerr llee ffaammiigglliiee

Questo Istituto Comprensivo da quest’anno, organizza il servizio di Post Scuola rivolto agli alunni

delle Scuole Primarie (Salvatore Rota / Corrado Alvaro ”Zappa”) che ne fanno richiesta e che si

trovano in queste situazioni:

- alunni che usufruiscono del servizio scuolabus comunale;

Il servizio di Post-Scuola consiste in vigilanza e intrattenimento degli alunni in orario

immediatamente successivo alle lezioni, con la finalità di promuovere attività ludico - educative e per

venire incontro alle necessità delle famiglie. Le attività sono gestite dai docenti, che ne fanno

richiesta, del plesso di appartenenza degli alunni.

Modalità e tempi di attuazione

Il servizio Post-scuola si svolge in orario compreso fra la fine delle lezioni delle classi a tempo pieno

fino all’arrivo del servizio scuolabus comunale.

ACCOGLIENZA

L’accoglienza è il tratto permanente del nostro agire educativo, l'opzione di fondo della nostra

progettualità pedagogica e didattica. Questa scelta trova la concreta espressione in una scuola che sia

per tutti "casa ospitale" in cui ciascuno, senza discriminazioni, possa sentirsi accettato così com'è e

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invitato a partecipare ad una relazione educativa fatta di amore competente, capace di motivarlo, di

coinvolgerlo e di proporgli ciò che meglio risponde ai suoi bisogni di formazione.

Gli atteggiamenti e le strategie educative concorrono a:

favorire l’inserimento degli alunni attivando un processo formativo motivante, che consenta

loro di acquisire stima e fiducia verso se stessi e verso gli altri;

star bene a scuola in un clima sereno e stimolante di comunicazione, cooperazione e rispetto

tra alunno-alunno e tra alunno – insegnante;

andare incontro agli alunni con maggiori difficoltà o con particolari esigenze formative,

facendo sempre il primo passo;

prestare attenzione costante all'emergere di disagi, vecchi e nuovi, per cercare di intuirne le

problematiche latenti,

mantenere vivo il dialogo con gli alunni e tra gli alunni, promuovendo autostima e rispetto

reciproco;

offrire sostegno preferenziale e amorevole soprattutto nei casi di deprivazione culturale,

morale e materiale;

cogliere ogni valida occasione per costruire un dialogo aperto e un rapporto di fiducia;

prevenire le difficoltà e i disagi al momento del passaggio tra i diversi livelli della scuola.

L'impegno che assumiamo, pertanto, è quello di fare della scuola un luogo di ospitalità educativo -

culturale che valorizzi le diversità per costruire l'armonia.

RECUPERO

L’Istituto Comprensivo Statale “Gioacchino da Fiore” intende affrontare la problematica

dell'insuccesso scolastico, adottando una concezione sistemica che individui le difficoltà

dell'apprendimento.

In coerenza con queste riflessioni, la scuola adotterà la strategia dell’individualizzazione per

compensare, prevenire e recuperare gli insuccessi scolastici.

Tale strategia viene intesa come valorizzazione dei differenti stili cognitivi e di apprendimento, come

ricerca di canali comunicativi congruenti ad essi, come raccordo del nuovo alla mappa cognitiva di

ognuno.

Di fronte a situazioni d’insuccesso scolastico, la scuola si adopererà mettendo in atto tutte le strategie

possibili.

CONTINUITÀ

La tipologia dell’Istituto Comprensivo favorisce, attraverso dei curricoli integrati, la continuità

didattica verticale fra i tre ordini di scuola e potenzia quella orizzontale con le varie agenzie

territoriali.

Continuità verticale

La programmazione didattica sarà lo strumento essenziale e privilegiato per garantire la continuità e

dovrà assumere dimensioni fondamentali per la costruzione di curricoli comuni.

Le modalità dell’intervento didattico terrà in debito conto i seguenti punti:

la definizione di obiettivi coordinati in senso longitudinale;

la definizione di obiettivi relativi agli stili educativi, a sistemi organizzativi e a criteri di

valutazione.

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Riguardo agli stili educativi bisogna operare affinché le forti differenze, ancora presenti all'interno

della scuola del primo ciclo, si riducano di molto.

Sarà, perciò, necessario porsi come obiettivo fondamentale l'armonizzazione degli stili educativi, le

strategie e le procedure didattiche.

Tale obiettivo sarà perseguito organizzando, anche in comune con i diversi ordini di scuole, corsi di

aggiornamento su tematiche trasversali.

Continuità orizzontale

La scuola s’impegna a creare legami tra i diversi contesti di vita dell’adolescente e a far sì che

l’esperienza di un ambiente possa essere utilmente integrata e riutilizzata in un altro.

La scuola valorizzerà tutte le risorse presenti sul territorio per realizzare un progetto educativo

condiviso. Ci si avvarrà delle seguenti risorse: Associazione Sportiva Montenero, per l’attività dello

sci di fondo; istituti secondari di 2° grado per il progetto Orientamento; esperti ASLP; Centro Studi

Gioachimiti; Associazioni Culturali; Provincia; Comunità Montana; Associazioni Ambientali (Lega

Ambiente, Lipu, ecc); Global Service Onlus.

OORRIIEENNTTAAMMEENNTTOO

All’interno del curriculum di studi l’Orientamento è inteso come graduale processo volto a far

emergere nello studente la consapevolezza del sé in rapporto alla realtà. Esso deve tendere, sul piano

soggettivo, alla conquista dell’identità personale, necessaria al ragazzo per dare risposte realistiche a

domande del tipo. “chi sono”, “chi posso/voglio essere”, “che cosa vorrò/potrò diventare”, e sul piano

oggettivo, alla definizione di una chiara immagine della realtà sociale, perché egli possa capire in

quale contesto vive, come potrà viverci al meglio, in che misura potrà incidere sulla sua

modificazione/evoluzione.

L’Orientamento è, perciò, una modalità di lavoro comune a tutti i docenti, poiché le abilità legata al

sapersi orientare sono abilità di fondo a carattere trasversale.

L’idea guida per l’Orientamento si estrinsecherà nella graduale scoperta del territorio in cui la scuola è

inserita.

Per gli alunni della terza classe della scuola secondaria esso mirerà a guidare gli alunni ad effettuare

una scelta consapevole del percorso di studio che si andrà ad intraprendere alla fine della scuola

secondaria di primo grado.

SALUTE E AMBIENTE

La scuola oltre che ambiente educativo e di apprendimento è anche luogo in cui si promuovono

atteggiamenti positivi per la tutela della salute, intesa nel suo significato più ampio. Ecco perché

saranno attivati progetti sull’alimentazione, sull’ambiente e di attività motoria che avranno come

finalità quella di favorire il benessere psico-fisico.

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PROGETTI A. S. 2016/2017

N. TITOLO FINALITÀ DESTINATARI TEMPI/MODALITÀ

1 PROGETTO

ACCOGLIENZA -rafforzare l’autostima

-stimolare la motivazione

Sezioni/Classi

prime Intero anno scolastico

2 RECUPERO

-innalzare l’autostima;

-rafforzare i prerequisiti;

-promuovere il processo di

inclusione.

Alunni classi

prime e seconde

Scuola

Secondaria

Secondo quadrimestre

3 RECUPERO

-innalzare l’autostima;

-rafforzare le abilità di

base;;

-promuovere il successo

scolastico..

Tutte le classi

della Primaria Intero anno scolastico

4 CONTINITÀ

ORIENTAMENTO

-orientare e sostenere gli

alunni nel passaggio da un

ordine di scuola all’altro;

-creare un clima di

collaborazione fra docenti

di diversi gradi scolastici;

-favorire una scelta

motivata della scuola di

grado superiore.

alunni delle

sezioni/classi

ponte.

Intero anno scolastico

5

LA SCUOLA ADOTTA

IL CINEMA E IL

TEATRO

-educare i giovani

spettatori al linguaggio

cinematografico e

teatrale;

- creare un’occasione per

migliorare le loro capacità

espressive, potenziare le

loro percezioni,

interpretare i messaggi.

Tutte le

sezioni/classi Intero anno scolastico

6 IL PARCO AMICO

DELLA NATURA

-conoscere gli elementi

della natura.

Tutte le sezioni

/classi

Intera giornata

Attività di laboratorio

con un esperto in

tecniche naturali

7 PROGETTO

GIOACCHINO

-conoscere e valorizzare il

patrimonio storico-

culturale del nostro paese.

Classi 4/5 scuola

primaria Intero anno scolastico

8 NORDIC WALKING

-favorire il benessere

personale attraverso il

contatto con la natura e la

pratica sportiva Nordic

Walking.

Classi 3 – 4 - 5

Primaria Autunno/primavera

9 SCI DA FONDO E DA

DISCESA

-avvicinare gli alunni

verso una pratica sportiva

caratterizzante il nostro

territorio;

-vivere momenti

significativi di

aggregazione sociale.

classi 3 – 4 - 5

Primaria e classi

Scuola

Secondaria di

Primo Grado

Mesi invernali

10

ALFABETIZZAZIONE

MOTORIA MIUR-

CONI

-migliorare le competenze

motorie e gli stili di vita

degli alunni.

Tutte le classi

della Primaria

Intero anno

scolastico/esperto

esterno.

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“Sport di Classe”

11 VISITA SEDI

ISTITUZIONALI

-conoscere le sedi e le

funzioni delle principali

istituzioni della

Repubblica Italiana

Alunni scuola

secondaria di

Primo Grado

mese di aprile/ maggio

12

TANTI LIBRI … IL

MIO LIBRO

Valorizzare il libro e farlo diventare uno strumento di scoperta e di piacevole convivenza.

Tutte le /classi Primaria

Novembre

13

RASSEGNE E

CONCORSI

MUSICALI

-creare occasioni per

vivere esperienze

musicali;

scoprire interessi e

valorizzare attitudini.

Alunni che

frequentano il

corso di

strumento

musicale

Intero anno scolastico

14

EDUCAZIONE

ALLA’AFFETTIVITA’:

“Il Corpo Che

Cambia”

-approfondire a conoscenza di sé; -comprendere i cambiamenti fisici del proprio corpo e metterli in relazione con quelli psicologici e di comportamento sociale.

Alunni della classe quinta della Primaria e della Scuola Secondaria di Primo Grado

Intero anno

scolastico/esperto

esterno.

15 EDUCAZIONE ALLA

SALUTE

-sensibilizzare ad una

sana alimentazione;

-promuovere stili di vita

positivi;

-prevenire obesità e

disturbi

dell’alimentazione.

tutte le

sezioni/classi

Intero anno

scolastico/esperto

esterno

16 GIOCARE IERI E

OGGI

-riscoprire e valorizzare i

giochi tradizionali;

tutte le classi

della primaria Intero anno

17

PAESE CHE VAI,

SCRITTORI E POETI

CHE TROVI

-Valorizzare il libro e farlo

diventare uno strumento

di scoperta e di piacevole

convivenza;

valorizzare scrittori e poeti

locali.

tutte le classi

della Primaria Intero anno

18 CARNEVALE

-stimolare la

socializzazione e la

creatività degli alunni.

Tutte

sezioni/classi Carnevale

19 ATTIVITÀ SPORTIVA

- migliorare le competenze

motorie e gli stili di vita

degli alunni.

Tutte le sezioni/

classi Intero anno

20

INGLESE NELLA

SCUOLA

DELL’INFANZIA

- Avvicinare gli alunni alla

conoscenza di una

seconda lingua.

Tutte le sezioni

dell’infanzia Intero anno

21

EDUC. ALLA

SOLIDARIETÀ, ALLA

PACE,

ALL’INTERCULTURA

-Educare alla comprensione e alla cooperazione con gli altri popoli per realizzare i

valori dell’interculturalità.

Quarte e quinte

della Primaria Otto mesi

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Viaggi d'Istruzione e/o visite guidate.

Le Uscite Didattiche - Visite Guidate - Viaggi d’Istruzione vanno intesi come strumenti per

collegare l’esperienza scolastica all’ambiente esterno nei suoi aspetti fisici, paesaggistici, umani,

culturali e produttivi, rientrano tra le attività didattiche ed integrative della scuola.

Come da Regolamento di Istituto, in materia di Visite guidate, le varie uscite rispetteranno i sotto

indicati criteri:

Scuola dell’Infanzia viaggi all’interno della Provincia;

Scuola Primaria viaggi regionali/interregionali;

Scuola Secondaria viaggi all’interno dello stato Italiano;

La Scuola dell’Infanzia potrà fare uscite didattiche in orario scolastico per conoscere il

territorio circostante nelle sue valenze culturali, ambientali, produttive o altro, con

spostamento a piedi o con l’utilizzo di mezzi di trasporto noleggiati, con la partecipazione

dei genitori dei bambini coinvolti.

La Scuola Primaria potrà fare visite guidate nell'arco di una giornata o frazioni di essa oltre

l’orario di lezione e fanno riferimento all’approfondimento della conoscenza di musei,

gallerie, monumenti, località di interesse storico ed artistico, parchi naturali con l’utilizzo

di mezzi di trasporto noleggiati. Per le classi quinte può essere previsto un solo

pernottamento fuori sede, con la partecipazione dei genitori dei bambini coinvolti.

La Scuola Secondaria di Primo Grado potrà fare i Viaggi d'Istruzione in località italiane e sono

finalizzati a una migliore conoscenza del territorio negli aspetti paesaggistici, storico monumentale,

culturali, folcloristici. Le uscite riguarderanno anche la partecipazione a manifestazioni culturali,

mostre, concorsi, attività sportive.

Le classi prime della Scuola Secondaria di Primo Grado potranno fare viaggi d’istruzione

di due giorni con uno o massimo due pernottamenti fuori sede.

Le classi seconde della Secondaria di Primo Grado potranno fare uscite di una o due

giornate con uno o massimo due pernottamenti fuori sede.

Le classi terze della Secondaria di Primo Grado potranno fare uscite con tre/quattro

pernottamenti, fino ad un massimo di quattro giorni (tranne particolari casi eccezionali).

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PPrrooggrraammmmaa OOppeerraattiivvoo NNaazziioonnaallee ((PPOONN))

Vista l’esperienza complessivamente positiva degli anni scolastici precedenti, per ampliare e sostenere

l’Offerta Formativa, si conferma l’impegno di realizzare i progetti già approvati e presentare

richieste per avvalersi dei nuovi fondi.

PIANO OPERATIVO NAZIONALE AUTORIZZATO E REALIZZATO: OBIETTIVO C - FSE

OBIETTIVO SPECIFICO C

- Avvio percorso formativo per migliorare i livelli di conoscenze e competenze dei giovani.

Nell’ambito dell’ OBIETTIVO Specifico C è stata individuata e richiesta l’azione C1:

Per l’azione C1 sono state individuate per la Scuola Primaria:

Azione C1 (Intervento per lo sviluppo delle competenze chiave):

Competenza Matematica.

Caratteristiche del progetto:

FINALITÀ: Percorso Formativo di Matematica.

TITOLO: “Giochiamo Matematicamente ”.

Azione C1 (Intervento per lo sviluppo delle competenze chiave)

Competenza Matematica

Caratteristiche del progetto:

FINALITÀ: Percorso Formativo di Matematica.

TITOLO: “Giochiamo Matematicamente 2”

Azione C1 (Intervento per lo sviluppo delle competenze chiave):

Competenza Inglese

Caratteristiche del progetto:

FINALITÀ: Percorso Formativo di Inglese.

TITOLO: “English around us“.

Azione C1 (Intervento per lo sviluppo delle competenze chiave):

Competenza Inglese

Caratteristiche del progetto:

FINALITÀ: Percorso Formativo di Inglese.

TITOLO: “English around us 2”

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Azione C1 (Intervento per lo sviluppo delle competenze chiave):

Comunicazione nella lingua madre

Caratteristiche del progetto:

FINALITÀ: Percorso Formativo di Italiano.

TITOLO: “Italiano…. in gioco“.

Azione C1 (Intervento per lo sviluppo delle competenze chiave):

Competenze di base di Scienze

Caratteristiche del progetto:

FINALITÀ: Percorso Formativo di Scienze.

TITOLO: “Le parole della scienza”

Per l’azione C1 sono state individuate per la Scuola Secondaria di Primo Grado:

Azione C1 (Intervento per lo sviluppo delle competenze chiave):

Competenza Matematica.

Caratteristiche del progetto:

FINALITÀ: Percorso Formativo di Matematica.

TITOLO: “Tutti matti X la matem@tica”.

Azione C1 (Intervento per lo sviluppo delle competenze chiave):

Competenza Inglese.

Caratteristiche del progetto:

FINALITÀ: Percorso Formativo di Inglese.

TITOLO: “We learn English, quickly”.

Azione C1 (Intervento per lo sviluppo delle competenze chiave):

Competenza Spagnolo

Caratteristiche del progetto:

FINALITÀ: Percorso Formativo di Spagnolo.

TITOLO: “Aprendemos Espanol, de forma rapida“.

Azione C1 (Intervento per lo sviluppo delle competenze chiave):

Comunicazione nella lingua madre

Caratteristiche del progetto:

FINALITÀ: Percorso Formativo di Italiano.

TITOLO: “Viaggio tra le parole”.

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PIANO OPERATIVO NAZIONALE PON FESR "PER LA SCUOLA

COMPETENZE E AMBIENTI PER L'APPRENDIMENTO" 2014-2020

Realizzazione del Progetto "Ambienti Digitali" riguardante:

Competenze e ambienti per l'apprendimento;

Ampliamento o adeguamento delle infrastrutture di rete LAN/WLAN.

Il progetto ha l'obiettivo di promuove la didattica laboratoriale e nuovi ambienti in grado di avvicinare

sempre di più la scuola alle esigenze del territorio e del mercato del lavoro.

PIANO OPERATIVO NAZIONALE PON FSE 2014-2020

Vista l’esperienza complessivamente positiva degli anni scolastici precedenti, per ampliare e sostenere

l’Offerta Formativa, si conferma l’impegno di aderire al Progetto PON “Per la Scuola" (Avviso

Prot. 10862 del 16 settembre 2016) per avvalersi dei nuovi fondi.

OBIETTIVO SPECIFICO 10.1. E L’AZIONE 10.1.1.A - FSE

Obiettivo specifico 10.1. e l’Azione 10.1.1.A – sono volti alla riduzione del fallimento formativo

precoce e della dispersione scolastica e formativa tramite interventi di sostegno agli studenti

caratterizzati da particolari fragilità, tra cui anche persone con disabilità.

TABELLA 1: L’AZIONE, LE SOTTO AZIONI E I TIPI DI MODULI

Azi

on

e 1

0.1

.1-I

nte

rven

ti d

i so

steg

no

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enti

ca

ratt

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sco

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zio

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riv

olte

all

e fa

mig

lie

di

ap

part

enen

za, ec

c.) Sotto-azione

posta a bando

(PROGETTO)

TIPO DI INTERVENTO (MODULO)

Azione 10.1 .1.A

N. 2 POTENZIAMENTO DELLE COMPETENZE DI BASE.

Scuola Primaria "Olivaro": Competenze d' Italiano - n. ore 30

Scuola Primaria "Zappa": Competenze di Matematica - n. ore

30

N. 1 POTENZIAMENTO DELLA LINGUA STRANIERA.

Secondaria 1° Grado: Competenze d'Inglese - n. ore 30

N.1 ARTE; SCRITTURA CREATIVA; TEATRO.

Secondaria 1° Grado: Competenze Arte - n. ore 30

N. 2 EDUCAZIONE MOTORIA; SPORT; GIOCO DIDATTICO.

Primaria + Secondaria 1° Grado: Competenze Motorie - n.

ore 30

N. 1 MODULO FORMATIVO PER I GENITORI TEATRO.

Secondaria 1° Grado: n. ore 30

PER LA SCUOLA - COMPETENZE E AMBIENTI PER L’APPRENDIMENTO

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Progetti Autorizzati - Finanziati

e Realizzati nel corso

dell’a. s. 2013/2014

a) Progetto per le aree a rischio:

Titolo: “Fare, Creare, Stare Insieme”

b) Progetto per le aree a forte processo immigratorio:

Titolo: “Una Scuola Per Tutti: Integrazione e Alfabetizzazione"

Progetti Autorizzati - Finanziati

e Realizzati nel corso

dell’a. s. 2014/2015

a) Progetto per le aree a rischio:

Titolo: “Fare, Costruire, Stare Insieme”

b) Progetto per le aree a forte processo immigratorio:

Titolo: “Una Scuola per tutti"

Progetti Autorizzati - Finanziati

e Realizzati nel corso

dell’a. s. 2016/2017

a) Progetto per le aree a rischio:

Titolo: “Il piacere di studiare insieme”

b) Progetto per le aree a forte processo immigratorio:

Titolo: “La Scuola è per tutti"

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria

Direzione Generale UFFICIO V

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PPRROOTTOOCCOOLLLLOO DDII AACCCCOOGGLLIIEENNZZAA DDEEGGLLII AALLUUNNNNII SSTTRRAANNIIEERRII

PREMESSA

Il protocollo d’accoglienza degli alunni stranieri è parte integrante del P.T.O.F. e intende

rappresentare un modello di accoglienza che illustri una modalità comune, corretta e pianificata,

attraverso la quale venga agevolato l’inserimento scolastico degli alunni stranieri. Tale documento sarà,

dunque, il punto di partenza comune all’interno dei vari Consigli di Classe.

FINALITÀ

1. Definizioni pratiche condivise in tema di accoglienza degli alunni stranieri.

2. Facilitazione dell’inserimento e orientamento degli alunni stranieri.

3. Sviluppo di un adeguato clima di accoglienza.

4. Aggiornamento docenti relativamente all’insegnamento dell’italiano L2.

5. Utilizzazione di testi facilitati per stranieri, attinenti la programmazione curriculare.

CONTENUTI

Il protocollo d’accoglienza:

1. contiene criteri ed indicazioni relative alla procedura di iscrizione ed inserimento nelle classi degli

alunni stranieri;

2. definisce le fasi e le modalità dell’accoglienza, attribuendo compiti e ruoli degli operatori scolastici

e di coloro che partecipano a tale processo;

3. propone modalità di intervento per l’apprendimento della lingua italiana e dei contenuti curriculari.

LA COMMISSIONE ACCOGLIENZA - INTERCULTURA (C.A.I.)

La commissione accoglienza-intercultura è formata da:

− dirigente scolastico;

− figura/e strumentali per l’accoglienza degli alunni stranieri;

− personale di segreteria.

La CAI è aperta alla collaborazione degli studenti stranieri che possano assistere i compagni neo-

arrivati della propria nazionalità nel processo di inserimento, facilitando i contatti con lui e con la sua

famiglia grazie alla conoscenza della lingua di origine.

La C.A.I. deve:

1. seguire le fasi dell’inserimento dello studente straniero;

2. progettare, con i Consigli di Classe, le attività destinate agli studenti stranieri;

3. individuare i materiali per l’apprendimento dell’italiano L2.

I membri della CAI si impegnano a partecipare a Corsi di Aggiornamento e si rendono disponibili in

qualità di consulenti e/o formatori interni per gli altri docenti.

TERMINOLOGIA ED ABBREVIAZIONI

L1 la lingua materna, la lingua appresa e parlata per prima nella vita di una persona;

L2 lingua del paese d’arrivo, ovvero l’Italiano.

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RESPONSABILITÀ

Il Collegio dei Docenti:

formula proposte per la ripartizione degli alunni stranieri nelle classi evitando comunque la

costituzione di classi in cui risulti predominante la presenza di alunni stranieri;

delibera l’iscrizione a una classe diversa rispetto a quella corrispondente all’età anagrafica,

tenendo conto:

o dell’ordinamento degli studi del Paese di provenienza dell’alunno, che può determinare

l’iscrizione ad una classe immediatamente inferiore o superiore rispetto a quella

corrispondente all’età anagrafica;

o dell’accertamento di competenze, abilità e livelli di preparazione dell’alunno;

o del corso di studi eventualmente seguito dall’alunno nel Paese di provenienza;

o del titolo di studio eventualmente posseduto dall’alunno.

definisce, in relazione al livello di competenza dei singoli alunni stranieri, il necessario

adattamento dei programmi di insegnamento (al Collegio dei Docenti è riconosciuta, in

particolare, la responsabilità della realizzazione di iniziative adeguate per la promozione

dell’apprendimento della lingua Italiana);

presenta proposte per agevolare la comunicazione tra la scuola e le famiglie degli studenti

stranieri.

La docente funzione strumentale per l’accoglienza degli studenti stranieri:

coordina le attività per l’accoglienza degli alunni stranieri;

monitora la presenza degli studenti stranieri;

effettua incontri periodici con i colleghi, se opportuni o richiesti;

effettua il colloquio di accoglienza allo studente straniero neoarrivato (con attenzione alla storia

personale e scolastica, alla biografia linguistica, alle aspettative e ai desideri); compie anche

l’accertamento non verbale (osservazione dei comportamenti) ;

comunica al Dirigente scolastico l’esito del colloquio;

prende contatti con il coordinatore del Consiglio di classe per l’inserimento dell’alunno.

Il Dirigente Scolastico:

garantisce l’effettivo esercizio del diritto – dovere all’istruzione e alla formazione (DLgs 76/05);

garantisce il rispetto della normativa antidiscriminazione, secondo la quale compie un atto di

discriminazione perseguibile civilmente chiunque illegittimamente imponga condizioni più

svantaggiose o si rifiuti di fornire l’accesso all’istruzione (Dlgs 286/98, art. 43, comma 2, c);

assegna lo studente straniero neoarrivato alla classe, rispettando nei limiti del possibile le scelte

espresse dalla ragazza o ragazzo;

se la prima accoglienza avviene in corso d’anno, convoca il Consiglio di classe per la necessaria

informazione;

verifica l’effettivo adattamento dei programmi da parte del Consiglio di classe.

Il Consiglio di Classe:

predispone l’accoglienza al neoarrivato (anche all’interno della classe);

immediatamente dopo l’accoglienza, predispone il necessario adattamento dei programmi, sulla

base dei criteri indicati dal Collegio dei docenti, elaborando un Piano Educativo Individualizzato

per gli studenti stranieri;

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sceglie gli studenti italiani della classe con funzione di facilitatori;

effettua le valutazioni quadrimestrali degli studenti stranieri sulla base del PEI.

La Commissione Accoglienza - Intercultura:

accompagna lo studente neoarrivato in visita alla scuola;

prende contatto con gli insegnanti delle scuole del territorio che la ragazza o il ragazzo ha

eventualmente frequentato in precedenza, per acquisire informazioni;

assegna un docente tutor allo studente straniero neoarrivato;

segue in itinere il percorso della ragazza o del ragazzo neoarrivato;

effettua incontri periodici con i colleghi, se opportuni o richiesti;

si riunisce periodicamente in una prospettiva di confronto e condivisione;

partecipa a iniziative di formazione e aggiornamento.

MODALITÀ OPERATIVE

Verifica dei documenti

L’art. 45 del DPR 394 precisa che:

I minori stranieri presenti sul territorio nazionale hanno diritto all’istruzione indipendentemente

dalla regolarità della posizione in ordine al loro soggiorno, nelle forme e nei modi previsti per i

cittadini italiani.

Gli stessi sono soggetti all’obbligo scolastico secondo le disposizioni vigenti in materia [ora diritto

- dovere all’istruzione e alla formazione, che si articola per dodici anni e dunque fino ai diciotto

anni di età]

La loro iscrizione nelle scuole italiane avviene nei modi e alle condizioni previsti per i minori

italiani, e può essere richiesta in qualunque periodo dell’anno scolastico [anche oltre il termine del

31 gennaio].

I minori stranieri privi di documentazione anagrafica, ovvero in possesso di documentazione

irregolare o incompleta, sono iscritti con riserva, senza alcun pregiudizio per il conseguimento dei

titoli conclusivi dei corsi di studio delle scuole di ogni ordine e grado.

I minori stranieri soggetti all’obbligo scolastico [ora diritto – dovere] vengono iscritti alla classe

corrispondente all'età anagrafica.

La documentazione scolastica che la ragazza o il ragazzo neoarrivato presenta è pertanto considerata

un elemento utile dal punto di vista della conoscenza del percorso formativo compiuto nel paese

d’origine, ma non necessaria dal punto di vista formale.

Verifica delle preferenze

I criteri guida per l’inserimento sono:

la scelta espressa dalla ragazza o dal ragazzo neoarrivato in merito a opzioni linguistiche, aree di

laboratorio (nei limiti della disponibilità, come avviene per i coetanei italiani);

la corrispondenza tra età anagrafica e classe di inserimento (considerando gli anni di

scolarizzazione portati a compimento con successo nel paese di origine);

la valorizzazione del percorso scolastico pregresso.

Verifica del numero di alunni per classe

La verifica del numero degli studenti per classe è effettuata nel corso del colloquio di accoglienza;

qualora la classe individuata in base alle preferenze espresse presenti un alto numero di studenti

(30-31), è immediatamente effettuata una proposta alternativa sulla base delle disponibilità

dell’Istituto (come avviene per i coetanei italiani).

Parere del Consiglio di Classe

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Il Consiglio di classe può esprimere parere contrario all’inserimento qualora vi siano gravi motivi

ostativi, non noti al Dirigente (in base alla normativa, la non conoscenza della lingua italiana non è un

motivo ostativo per l’inserimento).

DESCRIZIONE DELLE MODALITÀ OPERATIVE

Accoglienza

L’Istituto è dotato delle informazioni relative al sistema scolastico dei paesi d’origine e di tutti i

materiali possibili a riguardo.

Le presenze degli studenti stranieri sono costantemente monitorate.

La Commissione Intercultura, in caso di opportunità o di richiesta, effettua incontri periodici con i

docenti, sulle tematiche dell’intercultura e dell’insegnamento/apprendimento dell’italiano come

lingua seconda; effettua, inoltre, interventi di informazione nei Consigli di classe.

È preferibile che la ragazza o il ragazzo straniero si presenti in Istituto la prima volta

accompagnato da un familiare o conoscente, ai fini della mediazione linguistica; è possibile il

ricorso a studenti dell’Istituto che parlino la stessa lingua materna del neoarrivato, o, se necessario,

a mediatori linguistici.

Il primo colloquio avviene all’interno dell’Istituto con più docenti della Commissione Intercultura;

i punti di attenzione del colloquio sono la storia personale e l’esperienza scolastica, la biografia

linguistica, le aspettative e i desideri dello studente; è compiuto anche l’accertamento non verbale

(osservazione dei comportamenti) e, nei limiti del possibile, l’accertamento di lettura e scrittura

nella lingua d’origine, per valutare la sicurezza e la scioltezza in queste abilità.

I docenti che hanno effettuato il colloquio informano tempestivamente il Dirigente scolastico, che

propone la Classe in cui inserire la ragazza o il ragazzo straniero. I criteri guida sono:

la scelta espressa dal giovane neo arrivato (nei limiti della disponibilità, come avviene per i

coetanei italiani),

la corrispondenza tra età anagrafica e classe di inserimento (considerando gli anni di

scolarizzazione portati a compimento con successo nel paese di origine),

la valorizzazione del percorso scolastico pregresso.

Se la prima accoglienza avviene in corso d’anno, il Dirigente convoca il Consiglio di classe per

l’informazione necessaria; il Consiglio di classe può esprimere parere contrario all’inserimento

qualora vi siano gravi motivi ostativi, non noti al Dirigente (in base alla normativa, la non

conoscenza della lingua italiana non è un motivo ostativo per l’inserimento); sulla base delle

notizie emerse nel primo colloquio, il Consiglio di classe predispone l’accoglienza al neo arrivato

(anche all’interno della classe) e il necessario adattamento dei programmi, secondo i criteri

indicati dal Collegio dei docenti, ovvero dalla Commissione Intercultura, scelti a seconda

dell’opportunità:

sospensione della valutazione (ed eventualmente della frequenza) di discipline non oggetto di

studio nel paese di origine (in particolare lingua straniera o materia di indirizzo) per un periodo

variabile;

sostituzione di una disciplina con un’altra (per esempio di una lingua straniera con la lingua

materna) su richiesta dello studente straniero;

riduzione dei programmi ai saperi minimi, semplificazione dei testi (avvalendosi della

collaborazione degli studenti della classe), verifiche differenziate o valutate con criteri

differenziati;

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integrazione dei saperi, utilizzando conoscenze e competenze acquisite nel percorso scolastico

pregresso (se il ragazzo appare già inserito e desideroso di farlo) e valorizzando la partecipazione

al progetto di Seconda accoglienza.

La ragazza o il ragazzo non è immediatamente inserito in classe, ma inizialmente è accompagnato

in visita alla scuola da una/un docente della Commissione Intercultura e da compagne e compagni,

sia stranieri (in particolare il gruppo di più recente immigrazione) sia italiani. Docenti della

Commissione Intercultura presentano lo studente straniero neo arrivato al coordinatore e ai docenti

della classe.

La Commissione Intercultura prende contatto con le insegnanti delle scuole del territorio che la

ragazza o il ragazzo straniero ha eventualmente frequentato in precedenza, per acquisire

informazioni.

Inserimento e integrazione

La Commissione Intercultura segue in itinere il percorso della ragazza o del ragazzo straniero neo

arrivato.

Lo studente straniero neo arrivato sospende l’acquisto dei libri in adozione nella classe,

procurandosi soltanto quelli che il Consiglio di classe ritiene indispensabili e sostituendo gli altri

con altri materiali.

È assegnato a ciascuno studente straniero un docente della Commissione Intercultura come tutor,

al quale fare riferimento per le problematiche di natura didattica, con un ruolo di mediazione

rispetto al Consiglio di classe. Il tutor monitora costantemente l’andamento didattico degli studenti

che gli sono affidati, pur non avendo specifico ruolo di facilitatore dell’apprendimento. A

richiesta, il tutor partecipa al Consiglio di classe in cui sono inseriti gli studenti stranieri che gli

sono affidati.

Il Consiglio di classe individua nell’ambito della classe (anche in base a turnazione) alcuni

studenti con funzione riconosciuta di facilitatori nei confronti degli studenti stranieri neo arrivati.

Il Consiglio di classe, nella persona del coordinatore, compila la scheda iniziale e la scheda

intermedia, con attenzione al livello di socializzazione e alla situazione linguistica (ascoltare,

parlare, leggere, scrivere) di tutte e tutti gli studenti stranieri.

RIFERIMENTI

Costituzione della Repubblica Italiana, artt. 3 e 34.

Dlgs 286/98 Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286, “Testo unico delle disposizioni

concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello

straniero”.

DPR 394/99 Decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394, “Regolamento

della disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero”.

L 189/02 Legge 30 luglio 2002, n. 189, “Modifica alla normativa in materia di immigrazione

e asilo”.

DPR 334/04 Regolamento recante modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della

Repubblica 31 agosto 1999, n. 394, in materia di immigrazione).

L 53/03 Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull’istruzione e dei

livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione

professionale.

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DLgs 76/05 Definizione delle norme generali sul diritto-dovere all’istruzione e alla formazione,

a norma dell’articolo 2, comma 1, lettera c), della legge 28 marzo 2003, n. 53

Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri, emanate dal MIUR il 16

febbraio 2006.

ALLEGATI

Scheda colloquio di accoglienza studenti stranieri;

Scheda iniziale inserimento studenti stranieri;

Piano Educativo Individualizzato per studenti stranieri di recente immigrazione;

Scheda recupero studenti stranieri.

PPRROOTTOOCCOOLLLLOO CCOONNTTIINNUUIITTÀÀ EE OORRIIEENNTTAAMMEENNTTOO

SSCCUUOOLLEE:: DDEELLLL’’IINNFFAANNZZIIAA -- PPRRIIMMAARRIIAA -- SSEECCOONNDDAARRIIAA DDII 11°° GGRRAADDOO

PREMESSA

L’itinerario scolastico dai tre ai quattordici anni, pur abbracciando tre tipologie di scuola caratterizzate

ciascuna da una specifica identità educativa e professionale, è progressivo e continuo. Il

dimensionamento della rete scolastica e la diffusione degli istituti comprensivi favorisce la

progettazione di un unico curricolo e facilita il raccordo tra i diversi gradi scolastici. La finalità è

quella di rendere meno problematico il passaggio fra le diverse istituzioni educative,

rispettando le fasi di sviluppo di ciascun bambino e recuperando le precedenti esperienze

scolastiche in un momento alquanto delicato della crescita di ognuno. Specifiche strategie

educativo - didattiche di raccordo fra i diversi ordini di scuola possono favorire un migliore

adattamento e predisporre l'alunno allo "star bene a scuola" con se stesso e con gli altri,in un clima di

serenità. A tal fine sono previste forme di raccordo organizzativo oltre che pedagogico e curricolare

tra scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di 1°grado. E’ in questa ottica che nasce l’esigenza

della condivisione del Protocollo di Continuità che coinvolge le scuole dell’infanzia, primarie

e la scuola secondaria di I grado dell’Istituto “Gioacchino da Fiore”.

FINALITÀ

- Orientare e sostenere gli alunni nel passaggio da un ordine di scuola all’altro, mediante iniziative

di “accoglienza” in ingresso e “orientamento” in uscita:

- Garantire pari opportunità nel rispetto delle diversità;

- Potenziare lo sviluppo della personalità del bambino per favorire la presa di coscienza di sé, dei

propri bisogni e mezzi espressivi.

OBIETTIVI FORMATIVI

- Migliorare i rapporti interpersonali e la comunicazione scuola – famiglia;

- Creare un clima di collaborazione fra docenti di diversi gradi scolastici;

- Favorire l’inserimento di alunni con difficoltà e diversamente abili, migliorando l’autostima e

l’autonomia personale;

- Potenziare la creatività di ciascuno;

- Stimolare la curiosità;

- Favorire i diversi stili di apprendimento.

-

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DESTINATARI

- Alunni delle Scuole dell’Infanzia – Scuole Primarie – Scuola Secondaria di 1° Grado – insegnanti

– genitori.

INCONTRI RIVOLTI AGLI ALUNNI

Incontri - Scuola d’Infanzia - Scuola Primaria

Sono impegnati tutti i docenti di classe prima.

Incontri di

progettazione da

fare nel corso

dell’anno

scolastico.

Scambio d’informazioni e confronto sulle metodologie dinamico – relazionali.

Programmazione attività di accoglienza.

Scelta, pianificazione e progettazione dell’attività da svolgere e realizzare

durante l’anno, delle metodologie da utilizzare, dell’elenco dei materiali

eventualmente da acquistare.

Programmazione della festa di continuità da realizzare verso la fine dell’anno

scolastico.

Verifica e valutazione a consuntivo delle attività svolte ed eventuale

riprogettazione.

Incontri - Scuola Primaria – Scuola Secondaria di 1° Grado

Sono impegnati tutti i docenti di classe quinta e le classi prime della Scuola Secondaria di 1° Grado.

Incontri da fare nel

corso dell’anno

scolastico

Programmazione delle attività relative al 1° e 2° quadrimestre (accoglienza -

laboratori).

Pianificazione e Progettazione delle attività laboratoriali relative al 2°

quadrimestre.

Programmazione della festa di continuità da realizzare verso la fine dell’anno

scolastico.

Incontro consuntivo e verifica delle attività svolte.

Informazioni sugli alunni in passaggio dalla scuola primaria a quella

Secondaria di 1° Grado.

INCONTRI RIVOLTI ALLE FAMIGLIE

Nel corso dell’anno saranno programmati incontri per illustrare alle famiglie gli aspetti organizzativi

del POF e per la visita agli edifici scolastici.

In particolare, potranno essere previsti:

1. aperture delle scuole primarie: i genitori dei futuri alunni incontrano il responsabile di sede che

illustra l’organizzazione del plesso. Contemporaneamente i futuri alunni sono impegnati in

attività laboratoriali a cura degli insegnanti del plesso.

2. apertura delle scuole secondarie di primo grado: i genitori dei futuri alunni incontrano il

responsabile di sede che illustra l’organizzazione del plesso. Successivamente visitano la

scuola.

INCONTRI DI COMMISSIONE

Sono previsti incontri tra gli insegnanti rappresentanti le diverse scuole dell’Istituto per la

condivisione, l’organizzazione generale e la progettazione delle attività di Continuità e Orientamento.

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MODALITÀ OPERATIVE

Il progetto si attuerà con:

1. momenti d’incontro - progettazione – verifica periodica tra docenti dei vari ordini di scuola;

2. laboratori in classe, a classi aperte e di gruppo eterogenei negli ambiti espressivo

manipolativo, psicomotorio, musicale, linguistico, scientifico, informatico, ecc…

3. attività svolte in parallelo tra classi dello stesso ordine di scuola;

4. attività svolte trasversalmente tra classi dei vari ordini di scuola.

BENI E SERVIZI

1. personale docente;

2. spazi interni ed esterni di tutte le sedi scolastiche coinvolte nel progetto.

RISORSE UMANE

1. personale docente dei diversi ordini di scuole;

2. coordinatori di classi e di interclasse, figure strumentali.

STRUMENTI

Si prevede l’utilizzo dei seguenti materiali:

1. materiale di facile consumo

2. immagini – video

3. musica e strumenti musicali

4. computer

5. macchina fotografica

6. videocamera

VERIFICHE

Si attueranno verifiche tramite:

1. osservazioni in itinere degli alunni

2. confronto diretto tra docenti

3. momenti conviviali (feste di fine anno)

DOCUMENTAZIONE

Sono previste le seguenti iniziative:

1. elaborati dei bambini

2. produzioni di audiovisivi

3. pannelli didattici per allestimento mostre

4. giornalini

5. spettacoli

CONCLUSIONI

Si ritiene opportuno che tra gli insegnanti si affermi e si consolidi una “Cultura della Continuità”:

un’attitudine a considerare la propria azione – docente all’interno del processo evolutivo che veda

come protagonista il bambino e che, di conseguenza, preveda sempre un collegamento tra un “prima”

e un “dopo” affidati ad altri referenti educativi. E’ importante che questa cultura si sviluppi proprio a

partire da un confronto continuo tra insegnanti di Scuola d’Infanzia – Primaria – Secondaria, che

preveda sempre la pratica attiva comune e collegiale a vari livelli.

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CLASSE DI STRUMENTO MUSICALE

La scuola Secondaria di Primo grado dell’Istituto Comprensivo ” Gioacchino da Fiore” ha attivato i

corsi di Strumento Musicale dall’anno scolastico 2005/2006. Essi costituiscono integrazione

interdisciplinare e arricchimento dell’insegnamento obbligatorio nel più ampio quadro delle finalità

della scuola e del progetto complessivo di formazione della persona.

Le lezioni che si svolgono il pomeriggio, in aggiunta all’orario antimeridiano di 30 ore, comprendono

attività individuali frontali e di gruppo, musica di insieme e nozioni di teoria musicale, per un numero

complessivo di circa 2 ore settimanali, oltre le ore straordinarie di attività orchestrale in occasione

delle manifestazioni. Si accede ai corsi a seguito di una prova attitudinale specifica utile a valutare le

potenzialità ritmico - melodiche di quegli alunni che ne fanno richiesta.

I corsi di strumento musicale attivi nell’Istituto “ Gioacchino da Fiore” sono cinque e formano

altrettante classi:

1. Classe di Pianoforte;

2. Classe di Flauto;

3. Classe di Chitarra;

4. Classe di Fisarmonica;

5. Classe di Oboe.

La scuola mette a disposizione degli alunni che ne fanno richiesta l’uso in comodato gratuito degli

strumenti musicali, escluso il pianoforte.

Le ore di insegnamento sono destinate principalmente alla pratica strumentale, individuale e di

gruppo, nonché alla teoria musicale e a elementi di solfeggio, secondo le Indicazioni Nazionali del

Curricolo. Durante l’a. s. tutti gli alunni sono coinvolti in attività interne ed esterne alla scuola quali

Concorsi Musicali Nazionali e Locali, manifestazioni culturali dell’Istituto, coopartecipazione a eventi

di altre Scuole o Enti ed eventi socio – culturali - musicali in genere. Gli alunni delle classi di

strumento musicale sono valutati secondo “le competenze acquisite” come ogni altra materia

curriculare e il voto fa media con quello di tutte le altre materie per la valutazione finale. Al termine

del ciclo della secondaria di primo grado, nell’ambito del colloquio pluridisciplinare l’alunno sosterrà

anche la prova di strumento musicale eseguendo da solista e/o in gruppo da camera o orchestra dei

brani per la valutazione finale e conseguirà l’ attestato delle competenze raggiunte.

MODALITÀ DI ACCESSO AI CORSI DI STRUMENTO MUSICALE

Durante l’a.s. il gruppo docenti di strumento musicale di concerto con il Dirigente Scolastico, con i

coordinatori della Primaria e eventuali docenti di Educazione Musicale predispone le modalità per

informare correttamente tutti gli alunni delle classi V della primaria dell’opportunità di scegliere il

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corso opzionale di Strumento Musicale e successivamente formare la commissione che effettuerà la

valutazione dei candidati secondo i criteri preposti ad accertare quanto segue:

1

Prove percezione melodica

(Orecchio Musicale) Altezza suoni Direzione

melodica Distinzione suoni

2 Accertamento percezione e

riproduzione ritmica Sequenza complessa Sequenza media Sequenza semplice

3 Accertamento capacità

produzione melodica Sequenza complessa Sequenza media Sequenza semplice

La commissione inoltre valuterà le caratteristiche fisiche se idonee per lo strumento scelto e la

motivazione dell’alunno. Per ciascuna delle prove indicate la commissione assegnerà un punteggio la

cui somma, unita alla valutazione fisica e motivazionale costituirà il voto finale della prova.

ASSEGNAZIONE DELLO STRUMENTO

Ogni alunno ha la facoltà di indicare lo strumento o gli strumenti secondo le sue preferenze. Lo

strumento sarà assegnato ai candidati IDONEI secondo l’ordine in graduatoria per ciascuno delle

quattro classi. Qualora per indisponibilità di posti non sia possibile soddisfare la prima scelta

dell’alunno, la commissione assegnerà uno strumento di cui si accerta la disponibilità.

PREMESSA AGLI OBIETTIVI DIDATTICI

L’introduzione dello strumento musicale nella Scuola Statale Secondaria di primo grado da diversi

anni è stata determinante nella formazione complessiva dell’alunno: ha fornito un mondo fortemente

caratterizzato dalla presenza della musica come veicolo di espressione e di comunicazione.

Tale progetto educativo è stato recepito dal Ministero della Pubblica Istruzione che ha ritenuto

determinante ricondurre l’insegnamento di strumento musicale ad ordinamento come integrazione

interdisciplinare ed arricchimento dell’insegnamento obbligatorio dell’educazione musicale (art.165

del decreto legislativo 16.04.94 n.297) nell’ambito della programmazione educativo - didattica dei

consigli di classe e del collegio dei docenti, in sintonia con la premessa dei programmi della scuola

media.

L’insegnamento strumentale promuove la formazione globale dell’individuo offrendo, attraverso

un’esperienza musicale resa più completa dallo studio dello strumento, occasioni di maturazione

logica, espressiva e comunicativa. Integra unitamente alla dimensione cognitiva, la dimensione

pratico-operativa, estetico - emotiva, improvvisativa e compositiva. Inoltre offre all’alunno ulteriori

occasioni di sviluppo e orientamento delle proprie potenzialità e una più avvertita coscienza di sé e del

modo di rapportarsi al sociale.

L’essenziale aspetto formativo della pratica strumentale porta un efficace contributo al senso di

appartenenza sociale.

FINALITÀ

Concorrere alla formazione dell’individuo realizzando le potenzialità di ciascuno;

offrire l’opportunità di scoprire le proprie attitudini, sviluppare le capacità mnemoniche,

espressive, creative e affinare il senso estetico;

favorire la socializzazione e una serena esperienza di classe, particolarmente attraverso attività

di musica di insieme, capacità critiche e autocritiche, organizzative e di metodo;

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progettare e programmare attività e produzioni di natura sia prettamente musicale che a

carattere interdisciplinare che possano coinvolgere anche gli alunni appartenenti alla varie

classi della Scuola.

Obiettivi generali per tutte le classi

Nell’ambito della formazione musicale specifica l’insegnamento strumentale intende perseguire

obiettivi specifici quali:

il dominio tecnico dello strumento sia nella pratica individuale che collettiva al fine di

produrre, con consapevolezza interpretativa, eventi musicali tratti dai vari repertori scelti o

proposti o ancora inventati;

la capacità di produrre autonome elaborazioni di materiali sonori, pur all’interno di griglie

predisposte.

Obiettivi specifici da conseguire

Capacità di utilizzare specifiche tecniche esecutive;

Capacità di comprendere ed usare la terminologia e la simbologia del linguaggio musicale;

Capacità di eseguire sequenze ritmiche, monodie e composizioni a più parti;

Capacità di collaborare alle esecuzioni di gruppo;

Capacità di improvvisare e creare brevi brani;

Eseguire brevi composizioni del repertorio classico.

CLASSE PRIMA

Capacità di concentrarsi sul mondo sonoro;

Assumere una corretta postura sullo strumento;

Comprensione e uso della terminologia e la simbologia del linguaggio musicale;

Capacità di eseguire semplici sequenze ritmiche, semplici monodie e composizioni;

Capacità di memorizzare brevi brani musicali;

Capacità di distinguere ritmi, temi, dinamiche diverse;

Capacità di collaborare alle esecuzioni di gruppo;

Capacità di improvvisare e creare semplici frammenti musicali,

CLASSE SECONDA

Capacità di utilizzare specifiche tecniche esecutive;

Capacità di comprendere ed usare la terminologia e la simbologia del linguaggio musicale;

Capacità di eseguire sequenze ritmiche, melodie e composizioni a più parti;

Capacità di collaborare alle esecuzioni di gruppo;

Capacità di improvvisare e creare brevi brani;

Eseguire brevi composizioni del repertorio classico.

CLASSE TERZA

Capacità di comprendere ed usare la terminologia e la simbologia del linguaggio musicale,

Capacità di eseguire sequenze ritmiche, monodie e composizioni a più parti;

Capacità di riconoscere forme musicali complesse,

Capacità di collaborare alle esecuzioni di gruppo;

Capacità di improvvisare ritmi e varie melodie da soli o in sequenze di gruppo;

Eseguire composizioni del repertorio classico: sonatine, danze, suite ecc.

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VALUTAZIONE E AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO

PREMESSA

La valutazione non è solo il momento in cui viene giudicato il livello di competenza raggiunto dagli

alunni, ma è tutto il lavoro di controllo che la scuola effettua sui processi di insegnamento e sui

livelli organizzativi al fine di definire, costruire, sviluppare le abilita, le competenze e le capacità

fondamentali per gli esiti formativi che si intendono perseguire.

La scuola, pertanto, intende definire livelli di Valutazione e Autovalutazione di Istituto sulla base

delle seguenti modalità e quadri concettuali di riferimento.

FUNZIONI DELLA VALUTAZIONE

- Informativa e diagnostica;

- Formativa;

- Sommativa.

Con la funzione informativa e diagnostica si intende accertare:

a) il livello di sviluppo cognitivo, sociale, affettivo, motorio di ogni alunno al momento dell’ingresso

nella scuola;

b) prima di ogni unità didattica il possesso dei prerequisiti relativi al raggiungimento degli obiettivi

programmati.

Con la funzione formativa si intende effettuare una raccolta sistematica e continuativa delle

informazioni relative allo sviluppo dei quadri di conoscenza, di abilità e disponibilità ad

apprendere acquisite dai singoli alunni al fine di controllare i processi di insegnamento

apprendimento in tutte le fasi in cui si compongono.

Con la funzione sommativa si conclude una fase predefinita di un processo; essa tiene conto

non di un singolo momento dell'apprendimento, ma del suo complessivo sviluppo nel tempo.

TEMPI DELLA VALUTAZIONE

Ai fini della valutazione l’anno scolastico viene suddiviso in n.2 quadrimestri. Oltre a tale

suddivisione la valutazione avrà una cadenza:

- Iniziale;

- In itinere;

- Intermedia;

- Finale.

1) La valutazione iniziale è quella che si effettua:

a) su ogni alunno al momento dell’ingresso nella scuola;

b) prima di ogni unità didattica.

2) La valutazione in itinere è quella che si effettua durante e al termine di ogni percorso di

apprendimento.

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3) La valutazione intermedia è quella che si effettua al termine di un periodo intermedio di un lungo

percorso di apprendimento (mensile, bimensile, quadrimestrale).

4) La valutazione finale è quella che si effettua alla fine dell’anno scolastico, del ciclo, del corso di

studi.

OGGETTO DELLA VALUTAZIONE

La valutazione ha per oggetto:

- II contesto socio-economico di riferimento dell’alunno al fine di capire, i condizionamenti positivi o

negativi sullo sviluppo delle conoscenze, abilità, competenze, comportamenti acquisiti prima

dell’ingresso a scuola;

- i risultati dell’apprendimento in termini di conoscenze, abilità, competenze, capacità,

comportamenti, atteggiamenti, crescita dell’autostima, della motivazione, della consapevolezza del se;

- gli esiti finali del processo educativo;

- i processi e le strategie usate nei processi di apprendimento.

STRUMENTI DELLA VALUTAZIONE

Nell'attività di valutazione gli insegnanti utilizzano i seguenti strumenti:

1) Agenda della Programmazione e Organizzazione Didattica che deve contenere:

a) la Programmazione Educativa- Didattica annuale elaborata collegialmente dai docenti della classe

in allegato;

b) la Programmazione Didattica settimanale (per la scuola primaria) elaborata collegialmente dai

docenti della classe;

c) gli orari di attività delle classi;

d) le annotazioni specifiche in itinere sugli alunni;

e) la verbalizzazione degli incontri con le famiglie e con gli operatori del territorio.

2) Registro di classe che deve contenere gli aspetti amministrativi della vita di ciascuna classe.

3) Documento di valutazione che contiene i dati relativi allo sviluppo personale e sociale dell'alunno.

STRUMENTI DI RACCOLTA DELLE INFORMAZIONI

Gli strumenti di raccolta delle informazioni oltre al possesso delle caratteristiche della validità,della

attendibilità e della oggettività devono fare riferimento alle tecniche più avanzate della ricerca nel

settore della valutazione.

Gli strumenti da usare saranno:

1) l’osservazione sistematica e non sistematica;

2) prove strutturate:

Questionari a scelta multipla;

Questionari a risposta vero-falso;

Questionari a riposta libera;

Questionari a risposta semi strutturata;

Griglie di osservazione dei comportamenti,

Test standardizzati;

Esercizi;

Test logici;

Schede opportunamente predisposte;

Griglie di trascrizione dei dati,

3) Prove non strutturati:

Il componimento scritto;

La relazione di lavoro;

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Il riassunto;

Il problema.

Gli strumenti saranno opportunamente usati in momenti precisi nell’anno scolastico:

all’inizio dell’anno;

in itinere;

alla fine del quadrimestre.

Le suddette prove saranno somministrate dai docenti di ogni classe nei seguenti periodi dell'anno

scolastico:

all'inizio dell'anno: prove di ingresso;

a conclusione di ogni unità didattica: prove in itinere;

a conclusione del quadrimestre: prove generali con formulazione di giudizio sul documento di

valutazione.

Esse riguarderanno oltre che gli aspetti prettamente disciplinari anche le problematiche più diffuse

nella società come la legalità., la salute, l'integrazione europea, la convivenza democratica e tutti

gli altri progetti elaborati all’interno del POF.

La certificazione della valutazione degli alunni avverrà su base quadrimestrale.

CRITERI GENERALI DI VALUTAZIONE

progresso nell’apprendimento sulla base della situazione di partenza e delle competenze

acquisite;

impegno, interesse e partecipazione alla vita scolastica;

autonomia come metodo di studio ed organizzazione del lavoro;

crescita dell’alunno in termini di consapevolezza delle proprie abilità ed attitudini per

conseguire la capacità di autovalutazione e di scelta.

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83

I docenti, nell’attribuire la valutazione decimale alle verifiche scritte e orali, si avvalgono dei

seguenti descrittori di livello:

10 9 8 7 6

L’alunno

dimostra capacità

di operare in

piena autonomia

scegliendo

strategie adeguate

e personali.

Dimostra un uso

consapevole,

corretto e

pertinente del

lessico e degli

strumenti

specifici. Nei

quesiti di verifica

raggiunge la

totalità delle

risposte positive.

L’alunno

dimostra capacità

di operare

correttamente in

autonomia

utilizzando le

strategie note.

Utilizza il

linguaggio

specifico in modo

appropriato. Nei

quesiti di verifica

raggiunge

pressoché la

totalità delle

risposte positive.

L’alunno

dimostra capacità

di operare

correttamente

utilizzando le

strategie note.

Utilizza il lessico

e gli strumenti

specifici con una

correttezza e

padronanza. Nei

quesiti di verifica

raggiunge

un’elevata

percentuale di

risposte positive.

L’alunno

dimostra capacità

di operare

proficuamente e

con sufficiente

autonomia,

pervenendo ad

un’esecuzione

sostanzialmente

corretta dei

lavori. Nei quesiti

di verifica

raggiunge una

buona

percentuale di

risposte positive.

L’alunno

dimostra capacità

di operare in

modo pertinente e

con sufficiente

autonomia.

L’ esecuzione dei

lavori risulta

meccanica, ma

sufficientemente

corretta. Nei

quesiti di verifica

raggiunge una

sufficiente

percentuale di

risposte positive.

5 4

L’alunno dimostra capacità di

operare con limitata

autonomia. L’esecuzione dei

lavori risulta meccanica, con

numerose imperfezioni.

L’alunno dimostra difficoltà ad

operare raffronti, analisi e

sintesi tra i diversi dati e non

utilizza in modo adeguato il

lessico specifico.

Nelle verifiche e nelle schede di valutazione l’intervallo numerico da utilizzare è 4 - 10.

Indicatori di valutazione del comportamento

RISPETTO DEL REGOLAMENTO D’ISTITUTO

COMPORTAMENTO RESPONSABILE;

FREQUENZA E PUNTUALITA

PARTECIPAZIONE ALLE LEZIONI.

IMPEGNO E COSTANZA ( nel lavoro scolastico in classe/a casa)

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL VOTO IN CONDOTTA

VOTO 10

a) scrupoloso rispetto del regolamento scolastico;

b) comportamento maturo per responsabilità e collaborazione;

c) frequenza alle lezioni assidua vivo interesse e partecipazione attiva alle lezioni;

d) regolare e serio svolgimento delle consegne scolastiche;

e) ruolo propositivo all’interno della classe;

f) più che buona media dei voti di profitto.

VOTO 9

a) scrupoloso rispetto del regolamento scolastico;

b) comportamento irreprensibile per responsabilità e collaborazione;

c) frequenza alle lezioni assidua;

d) costante interesse e partecipazione attiva alle lezioni;

e) regolare e serio svolgimento delle consegne scolastiche;

f) ruolo propositivo all’interno della classe;

g) buona media dei voti di profitto.

VOTO 8

a) rispetto del regolamento scolastico;

b) comportamento buono per responsabilità e collaborazione;

c) frequenza alle lezioni normale;

d) buon interesse e partecipazione attiva alle lezioni;

e) proficuo svolgimento, nel complesso, delle consegne scolastiche;

f) più che sufficiente media dei voti di profitto.

VOTO 7

a) rispetto del regolamento scolastico;

b) comportamento accettabile per responsabilità e collaborazione;

c) frequenza alle lezioni normale, discreto interesse e partecipazione alle lezioni;

e) sufficiente svolgimento delle consegne scolastiche;

f) più che sufficiente media dei voti di profitto.

VOTO 6

a) frequenza alle lezioni irregolare;

b) discontinuo svolgimento delle consegne;

c) mediocre interesse e partecipazione passiva alle lezioni;

d) funzione negativa nel gruppo classe;

e) Comportamento incostante per responsabilità e collaborazione, con notifica alle

famiglie;

f) disturbo del regolare svolgimento delle lezioni tale da comportare nota in condotta

sul registro di classe (numero da 1 a 4);

g) N°1 sospensione dalle lezioni.

VOTO 5

a) grave inosservanza del regolamento scolastico tale da comportare notifica alle

famiglie e sanzione disciplinare secondo quanto stabilito nel regolamento

d’Istituto;

b) disturbo del regolare svolgimento delle lezioni tale da comportare nota in condotta

sul registro di classe, in un numero 8;

c) limitata attenzione e partecipazione alle attività scolastiche;

d) svolgimento spesso disatteso dei compiti assegnati;

e) comportamento scorretto nel rapporto con personale scolastico e/o compagni;

f) comportamento irresponsabile durante viaggi e visite di istruzione;

g) N°1 sospensione dalle lezioni (dovute ad episodi di bullismo e/o gravissime

scorrettezze nei confronti del personale della scuola). N.2 sospensioni nello stesso

quadrimestre anche per un periodo complessivo inferiore a 5 giorni.

h) N.2 sospensioni o più nei due quadrimestri

N.B. Un comportamento corretto nel secondo quadrimestre porta al recupero

dell’insufficienza nello scrutinio finale

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AUTOVALUTAZIONE

La scuola intende elaborare un progetto di autovalutazione tendente al miglioramento della qualità

dell’intervento educativo attraverso l’acquisizione di una maggiore consapevolezza e coscienza critica

dell’operare pedagogico.

L’autovalutazione consente infatti di:

- regolare e controllare le proprie azioni verso gli obiettivi prefissati;

- accettare e superare i propri limiti;

- rendere trasparente il proprio operato;

- predisporre se stessi e gli altri alla valutazione esterna.

In tale Progetto saranno indicati i fattori, gli indicatori e gli standard di qualità.

1) Per fattori di qualità si intendono gli aspetti importanti della percezione di un determinato servizio

da parte degli utenti (genitori e alunni).

2) Per indicatori di qualità s’intendono i parametri qualitativi e quantitativi che misurano un aspetto

del servizio ritenuto indicativo di un fattore di qualità.

3) Per standard di qualità s’intendono i valori attesi per un particolare indicatore affinché il servizio

erogato sia considerato di qualità.

VALUTAZIONE ESTERNA

Per superare i limiti dell’autoreferenzialità dell’intervento educativo e dell’autovalutazione di istituto

la scuola si apre ad un discorso di valutazione esterna rendendosi disponibile a:

1) essere valutata dai genitori degli alunni delle classi uscenti attraverso la somministrazione di un

questionario riguardante la qualità della scuola (servizio mensa, strutture, grado di preparazione degli

insegnanti, rapporto scuola-famiglia, risultati dell’apprendimento, altro);

2) partecipare alla valutazione per campione da parte dell’INVALSI;

3) partecipare a ricerche sulla valutazione organizzate da Centri di Ricerca, Università IRRSAE, ecc.

PUBBLICIZZAZIONE DELLA VALUTAZIONE

Il problema della pubblicizzazione della valutazione è essenzialmente connesso alla definizione di

"scuola pubblica", che tale deve essere non solo perché dipende dallo Stato sul piano finanziario e

amministrativo, ma perché assolve ad una funzione pubblicamente controllata.

Questo porta anche ad un controllo della professionalità del docente che diventa da individuale a

sociale.

I docenti dell’istituto intendono pubblicizzare la valutazione attraverso:

assemblee di genitori su problemi generali, ogni qualvolta si rendono necessarie;

incontri con i genitori caratterizzati da colloqui individuali per garantire la privacy;

consigli di interclasse con la presenza dei genitori eletti;

collegi dei docenti.

PIANO DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO

Nel corso di ogni anno scolastico saranno organizzati i seguenti corsi di formazione e aggiornamento:

Per il personale Docente:

- uso delle nuove tecnologie informatiche;

- corso per l’utilizzo del registro elettronico;

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- formazione metodologica sull’uso della lavagna digitale interattiva;

- azioni formative per i docenti neo-assunti L. 107/2015;

- corsi sul disagio giovanile;

- corso di Formazione figure sensibili, ai fini della Sicurezza del proprio Istituto:

RSPP - ASPP- RLS - RMPPI e APS.

- corso sull’educazione interculturale;

- Valutazione.

Per il personale ATA:

Uso delle nuove tecnologie;

Corso di Formazione figure sensibili, ai fini della Sicurezza del proprio Istituto:

RSPP - ASPP- RLS - RMPPI e APS.

Il presente Piano Triennale dell’offerta Formativa è stato approvato dal Collegio dei Docenti nella seduta del 09 ottobre 2018 delibera n.07 ed è stato approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 09 ottobre 2018 delibera n.07.

P. S.: le integrazioni al presente Documento Programmatico saranno inserite in itinere durante il corso dell’anno scolastico nelle pagine a seguire e, in seguito, presentate ed approvate dagli Organi Collegiali competenti.

Notizie utili:

Apertura al pubblico dell’Ufficio di Presidenza: secondo necessità, previo appuntamento.

Apertura al pubblico degli Uffici di Segreteria: tutti i giorni dalle ore 11:00 alle ore 13:00.

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INDICE

PRIMA SEZIONE PREMESSA FABBISOGNO ORGANICO DELL'AUTONOMIA Pag. 3

ANAGRAFICA - DATI IDENTIFICATIVI DELL'ISTITUTO Pag. 6

RESPONSABILE - REFERENTE - COMITATO DI MIGLIORAMENTO Pag. 7

LA NOSTRA SCUOLA Pag. 8

SECONDA SEZIONE - RELAZIONE TRA R.A.V. EP.d.M. Pag. 9

CAMPI DI POTENZIAMENTO DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO Pag. 10

TERZA SEZIONE - ELENCO PROGETTI Pag. 12

PROGETTO DEL PIANO N. 1 - COMPETENZA LINGUISTICA (ITALIANO – INGLESE) Pag. 13

PROGETTO DEL PIANO N. 2 – POTENZIAMENTO SCIENTIFICO Pag. 15

PROGETTO DEL PIANO N. 3 - POTENZIAMENTO MOTORIO Pag. 22

PROGETTO DEL PIANO N. 4 - POTENZIAM. CITTADINANZA ATTIVA E DEMOCRATICA Pag. 24

PROGETTO DEL PIANO N. 5 - POTENZIAMENTO ARTISTICO MUSICALE Pag. 32

CARATTERE INNOVATIVO DELL’AZIONE PROGETTUALE Pag. 42

QUARTA SEZIONE - PUBBLICIZZAZIONE Pag. 42

QUINTA SEZIONE – MONITORAGGIO Pag. 42

SESTA SEZIONE - DURATA E ATTUAZIONE DEL PIANO Pag. 43

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PPRRIIMMAA SSEEZZIIOONNEE

PPRREEMMEESSSSAA

L’autonomia è ormai una realtà da tempo consolidata. Può e deve quindi costituire un supporto

efficace all’attuale fase di rinnovamento della scuola. L’autonomia, principio ormai dichiarato

a chiare lettere nella nostra Costituzione, si configura come un articolato dispositivo di mezzi,

di opportunità, di risorse per raggiungere l’obiettivo prioritario di ogni sistema educativo: il

successo scolastico. L’autonomia si pone dunque come essenziale e ineliminabile sfondo del

complessivo processo di miglioramento in atto del sistema scolastico. La scuola come nel

passato, deve essere in grado di svolgere la propria funzione educativa e offrire ai propri

alunni, in rapporto alla loro età, sia i valori universali condivisi e previsti dalla nostra

Costituzione, sia le necessarie abilità e competenze per affrontare e modificare la realtà.

L’emergenza educativa lancia alla scuola la sfida della riaffermazione dei valori del senso

civico, della responsabilità individuale e collettiva, del bene comune. Si può leggere nei diversi

provvedimenti normativi che si susseguono nel tempo l’esigenza del legislatore di strutturar e le

pubbliche amministrazioni al fine di rendere più diretto il rapporto con i cittadini/utenti dei

servizi, ridefinendo la mappa dei ruoli e delle responsabilità reciproche in una logica

complessiva in cui l’attenzione ai risultati si intreccia strettamente con temi quali autonomia,

controllo, qualità, rendicontazione. A partire dalla legge n. 59 del 1997 (cosiddetta Bassanini ),

in cui si attribuisce l’autonomia alle istituzioni scolastiche, all’interno del processo di riforma

delle pubbliche amministrazioni, l’impianto normativo prefigura in maniera più specifica le

linee di un cambiamento culturale complessivo che riguarda anche la scuola, ancorandone il

ruolo al raggiungimento di specifici risultati, superando in tal modo la logica di

“subordinazione all’autorità centrale”, l’art. 21 infatti, ha dato inizio all’autonomia

organizzativa, didattica, di ricerca delle istituzioni scolastiche. è con il DPR 275 del 1999

(Regolamento dell’Autonomia) che si precisa che “l’autonomia delle istituzioni scolastiche , ….

si sostanzia nella progettazione e nella realizzazione di interventi …. Al fine di garantire il

successo formativo, …. Con l’esigenza di migliorare l’efficacia del processo di insegnamento e

di apprendimento”. Il nostro Istituto, come stabilisce la legge 107 del 2015, nei limiti delle

risorse umane, finanziarie e strumentali individua il fabbisogno di posti dell’organico

dell’autonomia in riferimento a iniziative di potenziamento dell’offerta formativa e delle

attività progettuali, per il raggiungimento degli obiettivi formativi individuati come prioritari

tra i seguenti:

Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento

all’italiano nonché all’inglese;

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Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;

Potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali;

Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica;

Sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità,

della sostenibilità ambientali, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali;

Potenziamento delle discipline motorie e sviluppo comportamenti ispirati a uno stile di vita

sano, con particolare riferimento all’alimentazione, all’educazione fisica e allo sport;

Valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di

sviluppare e aumentare l’interazione con le famiglie e con la comunità locale;

Valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni;

Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;

Sviluppo delle competenze digitali;

Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del

bullismo, anche informatico;

Potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni

educativi speciali attraverso percorsi individualizzati anche con il supporto e la collaborazione

dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e

l’applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati,

emanate dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca il 18 dicembre 2014.

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FABBISOGNO ORGANICO DELL'AUTONOMIA

POSTI COMUNI - POSTI SOSTEGNO E POSTI POTENZIAMENTO TRIENNIO 2016/2019

SCUOLA CLASSE CONCORSO POSTO COMUNE POSTI SOSTEGNO

INFANZIA N. 3 PLESSI AA00 14 7

PRIMARIA N. 2 PLESSI EE00 29

4 1 INGLESE

SECONDARIA 1° GRADO

A043 5

6 cat. + 9 ore

A059 3

A245 1

A345 1 + 9 ORE

A445 12 ORE

A028 1

A030 1

A032 1

A033 1

RC 9 ORE

OBOE 1 cat.

PIANOFORTE 12 ORE

CHITARRA 12 ORE

FLAUTO 12 ORE

FISARMONICA 12 ORE

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AANNAAGGRRAAFFIICCAA

DATI IDENTIFICATIVI DELL’ISTITUTO

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RESPONSABILE DEL PIANO DIRIGENTE SCOLASTICO: Prof.ssa MARIA CRISTINA MARZULLO

E-MAIL: [email protected]

REFERENTE DEL PIANO COGNOME E NOME:Prof. PELUSOGIOVANNI

E-MAIL: [email protected]

RUOLO NELLA SCUOLA: PRIMO COLLABORATORE DEL D.S.

COMITATO DI MIGLIORAMENTO

PLESSO DOCENTE RUOLO NELLASCUOLA

SECONDARIA DI 1° GRADO PELUSO GIOVANNI 1° COLLABBORATORE DEL

D.S.

PRIMARIA TALLERICO ANTONIO 2° COLLABBORATORE DEL

D.S

SECONDARIA DI 1° GRADO LOPETRONE SAVERIA REFERENTE

SECONDARIA DI 1° GRADO MARSICO RAFFAELE FUNZIONE STRUMENTALE

SECONDARIA DI 1° GRADO PULICE ANNA RESPONSABILE DI PLESSO

SECONDARIA DI 1° GRADO FRAGALE GIOVANNI REFERENTE SPORT

PRIMARIA BARBERIO ANNA ROSA FUNZIONE STRUMENTALE

PRIMARIA GUARASCIO ROSA REFERENTE

PRIMARIA GENNARINI MARIA ROSA REFERENTE

PRIMARIA GUZZO ROSARIA PIA INSEGNANTE

DURATA DELL’INTERVENTO

PERIODO DI REALIZZAZIONE: DA DICEMBRE 2017 A GIUGNO 2018

RISORSE UMANE DESTINATE AL PIANO: DOCENTI

UNITÀ N. 5

RISORSE ECONOMICHE

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LLLAAA NNNOOOSSSTTTRRRAAA SSSCCCUUUOOOLLLAAA

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE "GIOACCHINO DA FIORE"

PLESSI: SCUOLA

DELL'INFANZIA

SAN FRANCESCO

"OLIVARO"

XXV APRILE

PLESSI: SCUOLA PRIMARIA

CORRADO ALVARO"ZAPPA"

SALVATORE ROTA "OLIVARO"

PLESSO: S. SECONDARIA 1° GRADO

TOTALE ALUNNI: 500

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SSEECCOONNDDAA SSEEZZIIOONNEE

COMITATO DI MIGLIORAMENTO E GRUPPI DI PROGETTO

I componenti del Comitato di Miglioramento e dei Gruppi di Progetto sono stati individuati dal

Dirigente Scolastico nella riunione del Collegio dei Docenti del 02/09/2015 (Verbale n. 1), in

base al possesso di competenze professionali richieste dal Piano di Miglioramento (P.d.M.) e

dai singoli Progetti in cui esso è articolato, nonché in rapporto alla disponibilità ed alla

motivazione evidenziate dai Docenti ad impegnarsi in un percorso progettuale particolarmente

impegnativo.

Lo Staff Dirigenziale ha ritenuto opportuno inserire nei vari Gruppi di Progetto i Docenti

designati dal Collegio Funzioni Strumentali nelle diverse Aree di intervento, pr ivilegiando il

principio dell’ottimizzazione delle risorse umane, stabilendo così un rapporto di stretta

connessione tra Piano di Miglioramento (P.d.M.), Rapporto di Autovalutazione (R.A.V.) e

Piano Triennale dell’Offerta Formativa (P.T.O.F.).

RELAZIONE TRA R.A.V. E P.d.M.

Il Dirigente Scolastico, pienamente consapevole della complessità del lavoro svolto nella

stesura del Rapporto di Autovalutazione (R.A.V.), ha integrato, all’inizio dell’anno scolastico

2015/16, il Nucleo di Valutazione con altri componenti motivati e in possesso di idonee

competenze, con l’impegno di definire i Fattori Critici, tenendo presenti soprattutto il contesto

socio-economico e culturale in cui l’Istituzione opera, con i suoi bisogni diversificati, e le linee

progettuali del POF.

Pertanto si sono formulate le possibili iniziative di miglioramento, la cui priorità è stata

valutata in termini di Impatto e Capacità:

Migliorare le competenze chiave degli alunni, dalla Scuola Primaria e della Scuola

Secondaria di 1° Grado, in ambito linguistico e matematico;

Costruire un Curricolo verticale, che consenta ai Docenti di operare su una linea di

continuità e coerenza nel rispetto dell’alunno- persona che apprende;

Promuovere una Didattica inclusiva per gli alunni con Bisogni Specifici di Apprendimento.

INTEGRAZIONE TRA PIANO DI MIGLIORAMENTO (P.d.M.) E POF-TRIENNALE

Il presente Piano di Miglioramento si colloca su una linea di stretta correlazione e coerenza con

le attività, i progetti e gli obiettivi inseriti nel P.T.O.F., essendone parte integrante e

fondamentale. Il P.d.M. rappresenta la politica strategica dell’Istituzione per intraprendere

un’azione di qualità.

Il R.A.V., redatto dal Gruppo di Autovalutazione di Istituto, ha evidenziato punti di debolezza e

criticità per le competenze chiave dell’Istituzione Scolastica.

Precisamente partendo da un’analisi puntuale ed attenta dei dati trasmessi dall’INVALSI (dello

scorso anno),ampiamente discussi nei vari Organi Collegiali, la Dirigenza e lo Staff Dirigenziale

hanno ritenuto prioritario e strategico per tutto l’Istituto Comprensivo programmare dei percorsi

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formativi nella Scuola Primaria e nella Scuola Secondaria di I° Grado per colmare ipunti di

debolezza e di criticità per le competenze chiave.

In particolare dei seguenti aspetti:

•accrescere le abilità di svolgimento delle prove di verifica di tipo strutturato;

•migliorare i risultati conseguiti nelle prove nazionali;

•stimolare le capacità meta cognitive;

•sviluppare l'approccio scientifico alle discipline di studio.

Obiettivo prioritario strategico sarà quello di:

• Innalzare i livelli di apprendimento Linguistico - Matematico- Motorio - Laboratoriale-

Umanistico Socio economico e per la legalità - Artistico Musicale da realizzarsi mediante azioni

formative per gli studenti.

CAMPI DI POTENZIAMENTO DELL’ISTITUTOIN ORDINE DI PREFERENZA

CAMPI DI POTENZIAMENTO OBIETTIVI FORMATIVI COMMA 7

1 Potenziamento Linguistico.

“a)”

Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con

particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua Inglese e ad altre

lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia

Content language integrated learning;

“p)” Valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento

degli alunni e degli studenti;

2 Potenziamento Scientifico.

“b)” Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;

“p)” Valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento

degli alunni e degli studenti;

“q)” Individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla

valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti;

3 Potenziamento

Artistico Musicale

“c)”

Potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali,

nell'arte e nella storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di

produzione e di diffusione

delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e

degli altri Artistico e musicale istituti pubblici e privati operanti in tali

settori;

“e)”

Sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al

rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni

paesaggistici,del patrimonio e delle

attività culturali.

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97

4 Potenziamento Motorio. “g)”

Potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti

ispirati ad uno stile di vita sano,con particolare riferimento

all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela

del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica;

5 Potenziamento

Laboratoriale

“h)

Sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo

al pensiero computazionale,all'utilizzo critico e consapevole dei social

network e dei media nonché alla produzione;

“m)”

Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di

laboratorio (comma 7, lettera l) valorizzazione della scuola intesa come

comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare

l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le

organizzazioni del terzo settore;

6

Potenziamento Umanistico

Socio economico e per la

legalità.

"l)"

Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di

discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento

dell'inclusione scolastica e del diritto

"1)" allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso

percorsi individualizzati

Potenziamento e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione

dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di

settore;

“p)”

Valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento

degli alunni e degli studenti;

“q)” Individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla

valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti;

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TTEERRZZAA SSEEZZIIOONNEE

ELENCO PROGETTI (secondo l ’ordine di pr iori tà)

PROGETTO N. 1 DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO

Intervento formativo- Potenziamento Linguistico (Italiano – Inglese).

Titolo del progetto: “SCOPRO, RIFLETTO, IMPARO IN COOPERATIVE LEARNING”

Responsabile del progetto: GUZZO ROSARIA.

Livello di priorità: ALTO.

PROGETTO N. 2 DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO

Intervento formativo- Potenziamento Scientifico (Matematica).

Titolo del progetto: Titolo del progetto: “Scienze e Matematica alla “Gioacchino Da Fiore”

Titolo del progetto: “Scienze e Matematica alla “Gioacchino Da Fiore”

Responsabile del progetto: Prof. MARSICO RAFFAELE - Ins. TALLERICO ANTONIO - Prof.ssa

PULICE ANNA - Ins. GENNARINI MARIA ROSA

Livello di priorità: ALTO.

PROGETTO N. 3 DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO

Intervento formativo - Potenziamento Motorio.

Titolo del progetto: “ IO FACCIO SPORT A SCUOLA A.S. 2015-2016”

Responsabile del progetto: Prof. FRAGALE GIOVANNI.

Livello di priorità: ALTO.

PROGETTO N. 4 DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO

Intervento formativo- Potenziamento Cittadinanza attiva e democratica.

Titolo del progetto: “IO CITTADINO NEL MONDO DI OGGI E DI DOMANI”

Responsabile del progetto: Prof.ssa PINNARELLI MARIA.

Livello di priorità: ALTO.

PROGETTO N. 5 DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO

Intervento formativo- Potenziamento Musicale.

Titolo del progetto: "IN CORO PER CRESCERE".

Responsabile del progetto: Ins. GUARASCIO ROSA.

Livello di priorità: ALTO.

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99

PROGETTI DEL PIANO

PROGETTO N. 1 DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO

Intervento formativo- Potenziamento Linguistico (Italiano – Inglese).

TITOLO DEL PROGETTO: “SCOPRO, RIFLETTO, IMPARO IN COOPERATIVE

LEARNING”.

Responsabile del progetto: GUZZO ROSARIA

Periodo di attuazione:dal mese di dicembre 2016 a Maggio 2017.

Livello di priorità: Alto

Componenti del Gruppo di progetto: Spadafora Giuseppina - Guzzo Rosaria Pia.

Destinatari diretti del progetto

a. Gli alunni delle classi 1^ - 2^ - 3^, 4^e 5^della Scuola Primaria;

b. Gli alunni delle classi 1^ - 2^ e 3^ della Scuola Secondaria di I Grado.

FASE DI PLAN -DESCRIZIONE DEL PROGETTO:

La lingua è il veicolo più diretto per l’accesso alla cultura dei popoli del mondo. E’ necessario, perciò,

valorizzare e potenziare le competenze linguistiche, in particolar modo quelle relative alla lingua

italiana e all’inglese. Il progetto intende dare priorità allo stare insieme e all’apprendere in

“comunità”, privilegiando l’aspetto collaborativo e le attività di gruppo (cooperative learning).

L’approfondimento di alcuni contenuti darà agli alunni la possibilità di arricchire le proprie

conoscenze e migliorare il proprio metodo di studio. Determinante sarà l’utilizzo dei laboratori di

scrittura, dove il docente impegnato lavorerà sulla forma della struttura, sull’elaborazione dei testi,

sull’aspetto puramente emotivo e istintivo.

Finalità:

-Sviluppare le competenze comunicative di ricezione, interazione e produzione orale e scritta, tenendo

conto dell’età di riferimento, della progressione del percorso, degli ambiti e dei contesti d’uso

specifici nei vari ordinamenti scolastici.

-Acquisire una maggiore padronanza strumentale.

-Consolidare le relazioni di fiducia adulto-bambino in un rapporto comunicativo, per stimolare il

desiderio di parlare una lingua diversa.

-Migliorare la capacità di riconoscimento delle strutture linguistiche relative alla lingua italiana e a

quella inglese.

-Sviluppare le capacità critiche.

-Innalzare il tasso di successo scolastico.

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100

Obiettivi Generali -stimolare gli alunni a una maggiore motivazione allo studio;

-offrire l’opportunità agli alunni di recuperare alcune abilità di tipo disciplinare;

-potenziare la capacità di comunicare in situazioni realistiche, sapendo interagire su argomenti

familiari di routine, sviluppare il senso della cittadinanza europea, integrare ed acquisire i valori

universali;

-apprendere la lingua straniera in vista di competenze pragmatico-comunicative, come costante

dell’intero percorso formativo;

-arricchire il bagaglio culturale dell’allievo.

Caratteristiche dei destinatari -Alunni delle scuole Primaria e Secondaria di I Grado.

Obiettivi specifici -acquisire abilità di comprensione, produzione ed arricchimento della lingua italiana ed inglese;

-sviluppare la competenza comunicativa;

-migliorare la capacità di lettura e scrittura;

-pianificare e progettare testi di diverso tipo;

-usare consapevolmente strumenti di consultazione e tecnologie innovative (LIM);

-usare creativamente il lessico;

-valorizzare capacità già possedute.

Risultati Attesi -consolidare la capacità di ascoltare, comprendere, rielaborare, comunicare;

-saper relazionare in modo consapevole e significativo in vari contesti;

-riuscire ad utilizzare in modo pertinente i vari codici comunicativi;

-acquisire una maggiore padronanza strumentale;

-utilizzare consapevolmente gli strumenti informatici.

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101

PROGETTO N. 2 DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO

Intervento formativo- Potenziamento Scientifico (Matematica).

TITOLO DEL PROGETTO:

“Scienze e Matematica alla “Gioacchino Da Fiore”

Fase UNO: Obiettivi e Indicatori

Obiettivi strategici Indicatori

1. Migliorare la conoscenza degli

aspetti teorici ed epistemologici

delle Scienze e della Matematica,

le competenze nell’uso di

metodologie didattiche innovative.

2. Aumentare le attività laboratoriali

attraverso la progettazione, la

sperimentazione e la produzione di

documentazione didattica.

1.1 Presenza dei docenti di matematica e scienze della

scuola secondaria e primaria

1.2 Misura del gradimento espresso dai docenti in

ordine alle azioni formative (questionario)

1.3 Percentuale di docenti interessati che manifesta

un gradimento superiore a 6/10 dei percorsi formativi

nell’aspetto della ricaduta concreta sulle proprie pratiche

di insegnamento

1.4Percentuale di docenti che attua con costanza i

percorsi formativi proposti nella fase di realizzazione

del progetto (da verificare attraverso il registro di classe

elettronico o nelle progettazioni di classe)

1.5Percentuale dei docenti che realizza progettazioni e

documentazioni di azioni inerenti la sperimentazione dei

percorsi formativi del progetto

1.6 Materiale prodotto

Area da migliorare 1 Necessità di miglioramento Grado di priorità

Riduzione della frammentazione nella

competenza professionale dei docenti

di matematica e scienze della scuola

secondaria e primaria in merito a:

- didattica delle scienze e della

matematica

- metodologie didattiche

- laboratorio e apprendimento

cooperativo

- progettazione/realizzazione di

percorsi didattici e relativa

documentazione per la

promozione delle competenze

Formazione sulla didattica

delle scienze e della

matematica, per la diffusione

tra tutti i docenti dell’Istituto

di reali competenze.

Formazione, ricerca e azione

sulla didattica laboratoriale

realizzata nella modalità del

laboratorio, per promuovere

modalità di lavoro

cooperativo tra docenti.

Progettazione e

sperimentazione di micro

curricoli in verticale, anche

tra ordini di scuola diversi

e/o in classi parallele.

Alta

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102

Area da migliorare 2 Necessità di miglioramento Grado di priorità

- Incremento degli

scambi professionali

tra docenti di diversi

plessi

- Uso reale del curricolo

in verticale in tutte le

classi e da parte di tutti

i docenti

- Uso di modalità

comuni e innovative

d’intervento all’interno

dei curricoli di Scienze

e di Matematica

- Partecipazione attiva

dei docenti ai percorsi

di innovazione

- Promozione della

leadership distribuita

- Modificare l’organizzazione

degli incontri di lavoro.

- Condividere le buone pratiche

già presenti nella scuola per

costruire una Comunità di

Pratiche;

- Sperimentare l'informalità delle

situazioni e dei rapporti, che

facilitano la creazione di un

contesto pratico-laboratoriale

entro cui diventi naturale

condividere problemi e

soluzioni

- Evitare la gerarchia dei ruoli

con lo spirito del “fare

insieme”;

- Elaborare documenti di

prodotti realizzati insieme e

condividere pratiche attuate e

documentate.

Medio alta

Fasi di:

PLAN (Pianificare), DO (Realizzare), CHECK (Verificare), ACT (Rimodulare)

Indicazioni di

progetto

Titolo del

progetto “Scienze e Matematica alla Gioacchino Da Fiore”

Responsabile

del progetto

Raffaele Marsico

Data di inizio

e fine

1^ annualità: Gennaio 2016 - Maggio 2016

2^ annualità: Ottobre 2016 - Maggio 2017

3^ annualità: Ottobre 2017 - Maggio 2018

La

pianificazione

(Plan)

Pianificazione

obiettivi

operativi

Obiettivi operativi Indicatori di

valutazione

1.Realizzare un percorso formativo sulla

didattica delle Scienze e della

Matematica per competenze, strutturato

in 3 incontri di 2 ore ciascuno coordinato

dall’Animatore Digitale dell’Istituto e

condotto da docenti interni esperti in

materia.

Titoli degli incontri:

a) Conoscenza della piattaforma

http://www.scuolavalore.indire.it/ e

approfondimenti tematici in funzione

degli obiettivi prefissati.

-Presenza docenti

dell’Istituto ai

gruppi di

formazione/ricerca

intervento

-misura del

gradimento

espresso dai

docenti in ordine

alle azioni

formative

(questionario)

-percentuale di

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103

(n.1 Incontro 2h)

b) Insegnare le Scienze e la matematica

promuovendo le competenze e il saper fare Da un insegnamento per regole a un

insegnamento per competenze e al saper

fare: i processi tipici delle Scienze e della

Matematica (definire, argomentare,

dimostrare, usare convenzioni, risolvere

problemi, sperimentare) nella pratica

didattica.

Percorsi:

- [email protected]

- Educazione Scientifica

- PQM. Piano Nazionale Qualità e Merito

- Didatec. Didattica e tecnologia

(n.2 Incontri di 2h)

2.Realizzare percorsi di sperimentazione

nelle classi/sezioni sullo stimolo della

formazione ricevuta; documentazione e

riflessione sull’azione.

I gruppi di plesso stabiliscono dei nuclei

concettuali (Tematiche) e progettano micro

e/o macro azioni didattiche su quel nucleo

in verticale, da realizzare e valutare in tutte

le classi. Le progettazioni in verticale con le

relative documentazioni diventano micro

curricoli in verticale da diffondere.

La sperimentazione in classe prevede altri

tre incontri di confronto tra tutti i docenti

che partecipano alla sperimentazione

(iniziale, intermedio, finale).

(n.3 incontri 2h)

E’ prevista una manifestazione finale

(Giugno 2016) in cui le classi presentano

all’esterno (Territorio) le attività svolte

attraverso preparazione di banchetti

informativi, poster, attività laboratoriali,

brochure e quant’altro utile a presentare

agli utenti il lavoro svolto durante le attività

didattiche a scuola.

(Preparazione manifestazione 12h a

docente)

docenti

dell’Istituto che

manifesta

un gradimento

superiore a 6/10

dei percorsi

formativi

nell’aspetto della

ricaduta concreta

sulle proprie

pratiche di

insegnamento

-percentuale di

docenti che attua

con costanza i

percorsi formativi

proposti nella fase

di formazione/

ricerca intervento

(da verificare

attraverso il

registro di classe

elettronico)

-percentualedei

docenti che

realizza

progettazioni e

documentazioni di

azioni inerenti la

sperimentazione

dei percorsi

formativi della

ricerca intervento

Relazione tra

la linea

strategica del

Piano ed il

progetto

Linea strategica 1.

Diminuire la frammentazione nelle competenze dei docenti in

merito a:

didattica della matematica per le competenze,

uso di metodologie innovative quali apprendimento cooperativo,

didattica laboratoriale,

sperimentazioni di metodologie innovative in tutte le

classi/sezioni.

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104

Risorse umane

necessarie

Formatori:

- Animatore Digitale

- Docenti dell’Istituto con competenze certificate.

- Docenti interni esperti per il coordinamento delle azioni

progettuali e di sperimentazione nelle classi e per

l’elaborazione dei micro curricoli.

Destinatari del

progetto

(diretti e

indiretti)

Diretti: docenti dell’Istituto (circa 10 docenti).

Indiretti: gli alunni di tutte le classi/sezioni.

Budget

previsto

€ 5.250,00 (n.10 docenti x n.30 h/cadauno x 17,50 €/h) Fondo

d’Istituto

La

realizzazione

(Do)

Descrizione

delle

principali fasi

di attuazione

Fase 1. Formazione in presenza:

n.3 incontri di formazione sulla piattaforma (totale 6h)

n.3 incontri di confronto sull’attività e progettazione per gruppi

di docenti di azioni didattiche sullo stimolo della formazione

ricevuta (totale 6h)

Fase 2. Attività di laboratorio e di sperimentazione in classe

Sperimentazione nelle classi e costruzione di micro curricoli in

verticale. (totale 6h)

Fase 3. Elaborazione della documentazione relativa.

Manifestazione conclusiva (totale 12h)

Descrizione

delle attività

per la

diffusione del

progetto

Produzione di materiale relativo alle attività svolte nelle singole

classi che viene raccolto dal docente coordinatore e catalogato in

funzione della manifestazione finale.

Strutturazione di una cartella condivisa per tutto l’Istituto per

l’inserimento delle schede di progettazione e delle rubriche

valutative realizzate.

Inserimento della documentazione definitiva nel sito della

scuola.

Promozione della disseminazione/condivisione dei contenuti e

validazione dei risultati attraverso incontri negli OOCC:

Collegio dei Docenti, Consiglio di Istituto, Consigli di classe e

interclasse.

Organizzazione di occasioni di dialogo con i rappresentanti dei

genitori, per migliorare il rapporto collaborativo tra le parti.

Il

monitoraggio

e i risultati

(Check)

Descrizione

delle azioni di

monitoraggio

- Incontri periodici e confronti in itinere tra i docenti

coinvolti

- Osservazioni in presenza

Target 80% docenti

Note sul

monitoraggio

Il monitoraggio dell'impatto delle iniziative formative avrà cura

di verificare:

-gli aspetti organizzativi e gestionali

-la struttura e l'efficacia del modello formativo

-la qualità didattica (contenuti e metodologie)

-le capacità sviluppate dagli insegnanti

-la documentazione prodotta ed il possibile riuso.

Il riesame e il

miglioramento

(Act)

Criteri di

miglioramento

Si verificherà se il progetto viene svolto nel suo pieno

potenziale. In particolare:

-se le azioni sono in linea con gli obiettivi

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105

-se le azioni vengono sviluppate nei tempi previsti

-l’eventuale necessità di una nuova taratura in ordine ad

obiettivi, tempi e indicatori.

Descrizione

delle attività

di diffusione

dei risultati

Presentazione al Collegio Docenti, presentazione al Consiglio

d’Istituto ed ai rappresentanti dei genitori.

Note sulle

possibilità di

implementazio

ne del

progetto

Per quanto riguarda la disseminazione delle competenze

professionali apprese e la fertilizzazione interna, attraverso la

ricaduta a cascata sulle attività di insegnamento, si ritiene ci

siano buone possibilità di implementazione, in considerazione

del fatto che tutti i docenti partecipano alla formazione e che le

attività di sperimentazione si correlano con specifiche azioni già

deliberate nel POF.

SECONDA SEZIONE

Da compilare per ciascun progetto

Attività Responsabile Tempi

attività

Situazione

Rosso Non attuata

Giallo In corso

Verde Attuata

Formazione team di progettazione DS su mandato del

CD Sett ’15

Stesura PdM e progetto

n. 1 ad esso afferente

Team per il

Miglioramento Gen’16

Analisi disponibilità finanziarie DS-DSGA Gen’16

Accordi

Programmatici DS Gen’16

Validazione idea-guida dell’azione

progettuale ed inserimento nel POF CD-CI Gen’16

Coordinamento per la Realizzazione

dell’attività Prof. Marsico Raffaele Feb’16

Monitoraggio e realizzazione delle azioni

progettuali

Team docenti per il

Miglioramento

Feb’16 /

Giu’16

Valutazione e riesame del PdM e delle

azioni progettuali

OOCC

Team per il

Miglioramento

Giu’16

Diffusione/comunicazione risultati

DS - OOCC

Team per il

Miglioramento

Sett’16

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TERZA SEZIONE: Obiettivi Operativi e TARGET

Obiettivi operativi Indicatori

Target

*Risultati

ottenuti

*da compilare

a fine del

Piano di

Miglioramento

Realizzare un percorso formativo

sulla didattica delle Scienze e della

Matematica per

competenze,strutturato in 3 incontri di

2 ore ciascuno coordinato

dall’Animatore Digitale dell’Istituto e

condotto da docenti interni esperti in

materia.

Titoli degli incontri:

a) Conoscenza della piattaforma

http://www.scuolavalore.indire.it/ e

approfondimenti tematici in funzione

degli obiettivi prefissati.

(n.1 Incontro 2h)

b) Insegnare le Scienze e la

matematica promuovendo le

competenze e il saper fare Da un insegnamento per regole a un

insegnamento per competenze e al

saper fare: i processi tipici delle

Scienze e della Matematica (definire,

argomentare, dimostrare, usare

convenzioni, risolvere problemi,

sperimentare) nella pratica didattica.

Percorsi:

- [email protected]

- Educazione Scientifica

- PQM.

Piano Nazionale Qualità e Merito

- Didatec. Didattica e tecnologia

(n.2 Incontri di 2h)

2.Realizzare percorsi di

sperimentazione nelle classi/sezioni

sullo stimolo della formazione

ricevuta; documentazione e

riflessione sull’azione.

I gruppi di plesso stabiliscono dei

nuclei concettuali (Tematiche) e

progettano micro e/o macro azioni

didattiche su quel nucleo in verticale,

da realizzare e valutare in tutte le

Presenza docenti dell’Istituto

ai gruppi di formazione

Misura del gradimento

espresso dai docenti in ordine

alle azioni formative

(questionario)

Percentuale di docenti che

attua con costanza i percorsi

formativi proposti nella fase di

formazione/ ricerca intervento

(da verificare attraverso il

registro di classe elettronico)

Percentuale dei docenti che

realizza progettazioni e

documentazioni di azioni

inerenti la sperimentazione dei

percorsi formativi della ricerca

intervento

≥80%

≥ 6/10

≥ 80%

≥ 60%

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107

classi. Le progettazioni in verticale con

le relative documentazioni diventano

micro curricoli in verticale da

diffondere.

La sperimentazione in classe prevede

altri tre incontri di confronto tra tutti i

docenti che partecipano alla

sperimentazione (iniziale, intermedio,

finale).

(n.3 incontri 2h)

E’ prevista una manifestazione finale

(Giugno 2016) in cui le classi

presentano all’esterno (Territorio) le

attività svolte attraverso preparazione

di banchetti informativi, poster, attività

laboratoriali, brochure e quant’altro

utile a presentare agli utenti il lavoro

svolto durante le attività didattiche a

scuola.

(Preparazione manifestazione 12h a

docente)

Percentuale di docenti che

promuovono il confronto sulle

attività effettuate

Percentuale di docenti che

predispongono e partecipano

alla manifestazione finale

≥60%

≥ 70%

QUARTA SEZIONE

Costi Totale

Progetto Si specifica che per la realizzazione del progetto è necessario

attingere al Fondo d’Istituto della scuola 2015/2016

(n.10 docenti x n.30 h/cadauno x 17,50 €/h)

€ 5.250,00

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PROGETTO N. 3 DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO

Intervento formativo - Potenziamento Motorio.

TITOLO DEL PROGETTO: “IO FACCIO SPORT A SCUOLA A.S. 2015-2016”.

Responsabile del progetto: Prof. FRAGALE GIOVANNI.

Periodo di attuazione: dal mese di dicembre 2016 a Maggio 2017.

Livello di priorità: Alto.

Componenti del Gruppo di progetto: Fragale Giovanni - Ventrici Luca - Barberio Anna Rosa

Destinatari diretti del progetto: alunni della Scuola Secondaria di 1° grado dell’Istituto Comprensivo

Statale “Gioacchino da Fiore” di San Giovanni in Fiore (CS)

Questo progetto per le attività motorie e sportive è rivolto alle scuole del territorio. Lo sport a scuola

non solo tende a migliorare la salute e la forma fisica degli alunni, ma li favorisce in tutte quelle

conoscenze e competenze trasferibili come la consapevolezza del proprio corpo, saper confrontarsi

con gli altri, saper socializzare, avere un comportamento leale, seguire uno stile di vita, rispettare le

regole. Tutti obiettivi che gli alunni possono mettere in atto e utilizzare sia per tutte le materie

scolastiche, sia per affrontare il proprio percorso di vita. Attraverso lo sport si affermano valori e

principi universali che aiutano la persona a crescere come cittadino di questo stato.

Finalità

- Partecipare e incentivare la pratica sportiva sul territorio.

- Organizzare tornei al fine di migliorare la pratica sportiva.

- Valorizzare i rapporti fra coetanei.

Obiettivi formativi

- Acquisire una corretta educazione al rispetto delle regole e dei ruoli nelle attività di gruppo e

individuali.

- Acquisire la consapevolezza che solo un impegno continuo e intenso consente il

raggiungimento di una migliore prestazione.

- Acquisire la capacità di dare il proprio contributo allo svolgimento di un gioco di squadra nel

rispetto dell’organizzazione e del sistema di gioco (tattica di gioco).

- Acquisire un migliore bagaglio tecnico degli sport trattati.

Ricadute educative e didattiche

- Autostima ed autoefficacia.

- Orientamento a corretti stili di vita.

- Incremento della scuola alla diffusione ed al miglioramento della pratica sportiva.

- Promuovere l’integrazione – inclusione degli alunni extracomunitari e diversamente abili,

predisponendo le migliori condizioni per consentire loro la partecipazione a tutte le attività.

Enti o istituzioni

- Comune di San Giovanni in Fiore.

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- Ufficio di educazione fisica Cosenza.

- I.C. Fratelli Bandiera.

- I.C. Dante Alighieri.

Impianti utilizzati

- Palazzetto dello sport di San Giovanni in Fiore.

- Campo sportivo V. Mazzola di San Giovanni in Fiore.

- Palestre I.C. Fratelli Bandiera.

- Palestre I.C. Dante Alighieri.

- Palestre I.C. G. da Fiore.

Tempi

- Il progetto è realizzato durante l’anno scolastico 2015 – 2016 (ottobre – giugno), è potrà essere

integrato nel corso dell’anno.

Attività previste

- Torneo ping–pong M/F tra le classi prime seconde terze scuola media secondaria di 1° grado.

- Torneo pallavolo M/F tra le classi seconde terze scuola media secondaria di 1° grado.

- Torneo mini volley tra le classi prime scuola media secondaria di 1° grado.

- Torneo calcio a 5 M/F tra le classi prime seconde terze scuola media secondaria di 1° grado.

- Torneo mini basket tra le classi quarte e quinte della scuola primaria.

- Torneo mini volley tra le classi quarte e quinte della scuola primaria.

- Percorso destrezza classi prime seconde e terze scuola primaria.

Certificazione medica

- Ogni singolo istituto deve essere in possesso del certificato medico per attività sportiva non

agonistica di ogni studente.

Assicurazione

- Polizze sottoscritte dalle singole Istituzioni Scolastiche e/o Campionati Studenteschi.

Verifica/valutazione

- Controllo dell’avvenuta realizzazione dei vari tornei del progetto.

- Confronto e rilevazione di eventuali punti critici e non.

- Ascolto e suggerimenti da parte delle famiglie.

Conclusione

- A conclusione del progetto sarà organizzata una grande manifestazione (maggio – giugno) al

campo sportivo V. Mazzola per svolgere le finali e vedrà protagonisti i nostri allievi/atleti in

una giornata all’insegna dello sport e dell’amicizia.

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PROGETTO N. 4 DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO

Intervento formativo - Potenziamento Cittadinanza attiva e democratica.

Titolo del Progetto:”IO CITTADINO NEL MONDO DI OGGI E DI DOMANI ”.

Responsabile del Progetto: Prof.ssa MARIA PINNARELLI.

Periodo di attuazione: dal mese di dicembre 2016 a Maggio 2017.

Livello di priorità: Alto

Componenti del gruppo di progetto: Prof.ssa Pinnarelli Maria - Prof.ssa Lopetrone Saveria

Destinatari: alunni della Scuola Secondaria di 1° grado dell’Istituto Comprensivo Statale “Gioacchino da

Fiore” di San Giovanni in Fiore (CS).

DESCRIZIONE DEL PROGETTO E PIANIFICAZIONE:

Il suddetto progetto verrà effettuato nelle ore curriculari e probabilmente extracurriculari e avrà durata annuale.

Il progetto:”Io cittadino nel mondo di oggi e di domani”, è nato per ampliare, migliorare, approfondire e,

soprattutto, rendere più “agito” il già ampio ventaglio di azioni finalizzate alle competenze chiave di

cittadinanza. La finalità principale del progetto è la creazione di contesti innovativi per metodologie e

organizzazione che favoriscano la condivisione dei saperi e delle competenze e facilitino l’apprendimento

esperienziale della cittadinanza attiva.

Il progetto prevede azioni integrate che coinvolgono (alunni, insegnanti) della scuola primaria e secondaria di

1° grado in un percorso caratterizzato dall’alternanza di fasi teoriche e di fasi pratiche che, costituiscono

esercizio concreto di dialogo tra democrazia rappresentativa e partecipativa.

Finalità generali:

Obiettivi fondamentali dell’educazione alla cittadinanza sono la costruzione del senso di legalità e lo sviluppo

di un’etica della responsabilità. Si intende quindi promuovere nei discenti la capacità di scegliere e agire in

modo consapevole nel contesto della classe, nell’istituto e soprattutto nella vita di ogni giorno. Si coglieranno

dunque le esperienze più significative, personali e di gruppo, senza però trascurare eventi della

contemporaneità, allo scopo di consolidare la conoscenza di se stessi, degli altri e dell’ambiente circostante,non

trascurando di sviluppare forme migliori e più produttive di collaborazione e solidarietà.

Competenze chiave di cittadinanza:

A livello europeo sono state definite otto competenze chiave, che rappresentano una combinazione di

conoscenze, competenze e attitudini considerate necessarie per la realizzazione e lo sviluppo personali, la

cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e il lavoro. Sostenere lo sviluppo delle competenze chiave è un processo

complesso e comporta l’introduzione o l’adattamento di politiche per migliorare la qualità dell’educazione e

per garantire che l’apprendimento e l’insegnamento continuino a riflettere i bisogni delle persone e della

società.

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• Imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie

fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale ed informale), anche in funzione

dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro.

• Progettare: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro,

utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i

vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti.

• Comunicare o comprendere messaggi di genere diverso: (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di

complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.)

mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali) o rappresentare eventi, fenomeni, principi,

concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi (verbale,

matematico, scientifico, simbolico, ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei,

informatici e multimediali).

• Collaborare e partecipare: interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le

proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla

realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri.

• Agire in modo autonomo e responsabile: sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e

far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i

limiti, le regole, le responsabilità.

• Risolvere problemi: affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le

fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di

problema, contenuti e metodi delle diverse discipline.

• Individuare collegamenti e relazioni: individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti,

collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari,

e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze,

coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica.

• Acquisire ed interpretare l’informazione: acquisire ed interpretare criticamente l'informazione ricevuta nei

diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo

fatti e opinioni.

Interventi formativi per lo sviluppo delle competenze chiave:

Il progetto intende promuovere interventi finalizzati a costruire contesti educativi nei quali tutti gli studenti

possano “sviluppare le competenze chiave ad un livello tale che li prepari per la vita adulta e costituisca la base

per ulteriori occasioni di apprendimento”. A tal fine è importante continuare a migliorare il livello di

integrazione delle competenze trasversali, imprenditorialità ed educazione civica, con le singole materie ed il

curricolo, prevedendo una progettazione didattica per aree di apprendimento strategiche da presidiare, valutare

e certificare, l’utilizzo di una didattica laboratoriale ed esperienziale e l’attivazione di reti e sinergie con i

soggetti del territorio.

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Obiettivi generali:

- Conoscenza di sé;

- Uso di strumenti informativi;

- Acquisizione di un metodo di studio e di lavoro;

- Uso delle conoscenze apprese per realizzare un prodotto;

- Comprensione e uso dei linguaggi di vario genere;

- Uso dei linguaggi specifici;

- Interazione nel gruppo;

- Disponibilità al confronto;

- Rispetto dei diritti altrui;

- Assolvere gli obblighi scolastici;

- Rispetto delle regole;

- Risoluzioni di situazioni problematiche utilizzando contenuti e metodi delle diverse discipline;

- Individuare e rappresentare collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi;

- Individuare collegamenti tra le varie aree disciplinari;

- Capacità di analizzare l’informazione.

CONTENUTI CLASSI 1°:

- Elaborazione di un regolamento di classe, dopo discussioni e riflessioni;

- Riflessione sull’indole personale, attraverso letture e discussioni guidate;

- Analisi dei principi fondamentali della Costituzione italiana,

- Analisi dei principi della Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo,

- Analisi dei principi della Dichiarazione dei diritti del fanciullo e della Convenzione internazionale dei diritti

dell’infanzia.

CONTENUTI CLASSI 2°:

- La funzione delle norme e delle regole;

- La Costituzione italiana e i suoi principi;

- Il valore dell’autonomia degli enti territoriali, delle istituzioni scolastiche e delle formazioni sociali della

società civile;

- Il rapporto tra la scuola e gli enti territoriali;

- Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo;

- Il dialogo tra culture e sensibilità diverse: (punti di vista diversi, giudizi /pregiudizi, rispetto per le

differenze/stereotipi);

- Rispetto degli ambienti naturali.

CONTENUTI CLASSI 3°:

- La funzione delle norme e delle regole;

- La Costituzione italiana e analisi degli articoli in essa contenuti ;

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- L’organizzazione della Repubblica italiana;

- L’organizzazione politica ed economica dell’U.E.;

- La Carta dei diritti dell’U.E. e la Costituzione europea;

- La Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo;

- L’ONU e le altre organizzazioni internazionali;

- Il fenomeno della globalizzazione;

- Il dialogo tra culture e sensibilità diverse;

- I fattori che determinano lo squilibrio Nord – Sud, Est – Ovest del nostro pianeta;

- Il sistema scolastico italiano tra istruzione e formazione.

Motivazioni:

Il progetto mira a promuovere negli studenti la capacità di dare senso alla varietà delle loro esperienze, di

aiutarli a filtrare e a interconnettere le loro esperienze cognitive che se lasciate a se stesse, risulterebbero

frammentarie e dispersive. Alla scuola spetta il compito di fornire strumenti adeguati affinché ogni persona

sviluppi un’identità consapevole, aperta verso gli altri, rispettosa dell’uguaglianza nel riconoscimento delle

differenze. La società attuale si caratterizza per la diffusione di moderne tecnologie di informazione e di

comunicazione che se da un lato costituiscono una grande opportunità di apprendimento, dall’altro rischiano di

introdurre anche serie penalizzazioni nella possibilità di espressione, a chi non ha ancora accesso a tali

strumenti.

Caratteristiche dei destinatari:

Il Suddetto progetto è destinato a tutti quegli alunni che sono desiderosi di approfondire, consolidare

conoscenze e sviluppare nuove abilità e competenze, e anche, a chi vuole conoscere meglio la nostra

cittadinanza e trasformarla in cittadinanza attiva, nonché a chi vuole migliorare il proprio metodo di studio,

rendendolo più proficuo, efficace, produttivo ed organizzato.

Obiettivi formativi specifici dell’intervento:

- Essere consapevole delle proprie capacità e dei propri punti deboli;

- Saper gestire in modo appropriato, produttivo e autonomo ei diversi supporti utilizzati e scelti;

- Acquisire un metodo di studio autonomo ed efficace;

- Utilizzare le conoscenze apprese per pianificare e realizzare un prodotto;

- Comprendere i messaggi trasmessi attraverso diversi supporti;

- Sapersi esprimere utilizzando i linguaggi specifici delle discipline;

- Saper interagire all’interno di un gruppo;

- Saper gestire la conflittualità e favorire il confronto;

- Conoscere, rispettare i diversi punti di vista e i ruoli altrui;

- Assolvere gli obblighi scolastici;

- Rispettare le regole;

- Riconoscere i dati essenziali ed individuare le fasi del percorso risolutivo;

- Individuare i collegamenti e le relazioni tra i fenomeni, gli eventi e i concetti appresi;

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- Operare collegamenti fra le diverse aree disciplinari;

- Analizzare le informazioni, ricavate dalle tecnologie della comunicazione e valutarne l’attendibilità e la

l’utilità.

-

Risultati attesi:

Alunni:

Le diverse attività mirano a guidare/sviluppare/consolidare i processi di apprendimento e a trasformarli in

competenze, in modo che l’alunno, a fine corso, sia capace di:

- esprimere un personale modo di essere e proporlo agli altri;

- interagire con l’ambiente naturale e sociale che lo circonda e influenzarlo positivamente;

- riflettere su se stesso e gestire il proprio processo di crescita;

- risolvere problemi che di volta in volta incontra;

- individuare collegamenti e relazioni;

- acquisire e interpretare le informazioni;

- comprendere per il loro valore, la complessità dei sistemi simbolici e culturali;

- orientarsi nelle scelte;

- valutare se stessi;

- acquisire valori ispirati alla convivenza civile;

- saper distinguere tra bene e male sulla base della coscienza personale;

- collaborare con gli altri;

- rispettare le diversità;

- maturare il senso del bello;

- conferire senso alla vita.

Indicatori quantitativi e/o qualitativi utilizzati (cioè espressi in grandezze misurabili, ovvero qualitativi, cioè

fondati su descrittori non ambigui): Gli indicatori possono essere suddivisi in quantitativi e qualitativi.

Indicatori di contesto

Dimensione quantitativa: Dati numerici ricavabili anche da censimenti, statistiche o attraverso questionari ed

interviste strutturate. Dimensione qualitativa: Qualità percepita del territorio di appartenenza. Dati comparati e

risultati di correlazioni.

Indicatori di input

Dimensione quantitativa: Dati riferiti alla struttura ( es. rapporto alunni-sezioni, rapporto docenti-sezioni, …).

Ricavabili dall’analisi della documentazione e da momenti di confronto aperto con l’utenza.

Dimensione qualitativa: Qualità percepita confrontata con la qualità erogata, relativamente all’impiego di

risorse professionali, materiali ed economiche.

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Indicatori di processo

Dimensione quantitativa: Dati dell’efficienza di processo (es. ore di progettazione collegiale, ore dedicate alla

documentazione, ore di effettiva utilizzazione degli spazi, …). Ricavabili dall’analisi della documentazione e

da verbali o sintesi.

Dimensione qualitativa :Descrizione dei processi messi in atto ( es. relazioni, sintesi, diari di bordo, griglie di

osservazione, ... ).

Indicatori di prodotto Dimensione quantitativa: Dati di efficacia dei risultati (es. standard degli

apprendimenti, variazioni nei comportamenti, ..). Ricavabili dall’analisi della documentazione e elaborazione

dei dati, attraverso l’utilizzazione di interviste, focus group, questionari.

Dimensione qualitativa: Valutazione del grado di raggiungimento degli obiettivi previsti e del grado di

soddisfazione dell’utenza.

Risultati Attesiin riferimento all’Istituto.

Le azioni previste ricadranno in orario curricolare ed extracurricolare; gli esiti saranno portati all’attenzione dei

CDC per una più efficace valutazione scolastica e, laddove previsto, per la valutazione incrociata delle

competenze trasversali.

Alcuni segmenti formativi saranno valutati dai CDC e gli esiti offriranno la possibilità ai docenti di valorizzare

le competenze degli studenti coinvolti. Il comportamento, l’interesse e la partecipazione dimostrati dagli allievi

durante le attività saranno condivisi dai CDC e valutati sia all’interno della valutazione disciplinare che in

quella complessiva. Il nostro Istituto ritiene prioritaria l’attivazione di interventi mirati a potenziare negli

studenti la cultura della legalità, della salute, delle pari opportunità, della sicurezza. Partendo da esperienze

significative, già dalla scuola dell’infanzia, si contribuirà allo sviluppo di un’etica della responsabilità e della

consapevolezza dei diritti/doveri del cittadino.

Fase di CHECK – MONITORAGGIO

Durante l’attuazione e lo svolgimento del suddetto progetto sarà effettuata l’attività di monitoraggio che

sicuramente avrà lo scopo di verificare il buon andamento dello stesso, ma anche individuare l’eventuale

sopraggiungere di problemi e difficoltà ,nonché i miglioramenti relativi alle attività/azioni e ai contenuti svolti,

insomma al progetto nel suo complesso. Tale verifica sarà effettuata attraverso:

delle schede di rilevazione,

discussioni,

dibattiti,

incontri periodici con ogni singolo discente,

test oggettivi e soggettivi.

Inoltre, se dovesse ritenersi utile saranno effettuati dei feedback formali, ma anche informali provenienti dall’esterno del

progetto, per far si che i corsisti possano acquisire delle conoscenze più complete e ottime capacità, abilità e competenze.

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Fase di ACT – RIESAME E MIGLIORAMENTO

Nel caso in cui si dovessero riscontrare nella fase del chek delle problematiche e difficoltà durante la fase di

attuazione di suddetto progetto, sarà doveroso intervenire attraverso azioni mirate per cercare di correggere e

migliorare le situazioni che si saranno venute a creare. Le azioni correttive /di miglioramento comprenderanno:

i responsabili,

le modalità di intervento,

i tempi di attuazione,

le risorse necessarie,

l’eventuale necessità di fare ricorso a benchmarking / benchlearning (interni ed esterni) per individuare le

soluzioni più efficaci/efficienti.

Inoltre, nel piano del progetto sarà previsto anche lo status di questi interventi che chiaramente sarà inserito in

tutti i monitoraggi antecedenti e successivi del progetto fino al suo completamento e conclusione.

Metodi, materiali, sussidi

Nello svolgimento del progetto importante sarà la lezione frontale come momento informativo in cui sarà dato

ampio spazio alla discussione, alla partecipazione, al dibattito, alla ricerca, al lavoro individuale e di gruppo.

Inoltre, la riflessione personale avrà grande importanza e si realizzerà attraverso prove scritte di elaborazione.

Il metodo utilizzato non sarà rigido, ma mutevole in grado di essere adattato di volta in volta alle varie esigenze

di ogni singolo alunno, e sicuramente sarà attivo, partecipativo e collaborativo, e si privilegeranno anche :

quello induttivo

sperimentale,

logico-deduttivo,

della ricerca, azione, documentazione

della scoperta

cooperative learning.

Si utilizzeranno vari tipi di materiali e sussidi come:

libri di testo,

altri testi di facile consultazione,

vocabolario,

giornali,

riviste,

audiovisivi,

cartelloni tematici,

mappe concettuali,

fotocopie;

giochi didattici;

tutto ciò di cui la scuola dispone.

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Verifica e valutazione

Le verifiche saranno effettuate quotidianamente, periodicamente e mensilmente e perciò saranno articolate

chiaramente in ingresso, ma soprattutto, in fasi intermedie e finali e saranno attuate in modo che diventino

momento di crescita per tutti gli alunni.

Saranno effettuate tramite:

questionari,

discussioni,

letture approfondite con esposizione,

elaborati e manufatti,

discussioni guidate.

Nella valutazione finale si terrà conto:

dei livelli di partenza,

dei ritmi di apprendimento,

dell’impegno ed interessi personali profusi,

dell’attenzione,

delle capacità individuali,

del comportamento,

dei risultati raggiunti da ciascun alunno in ordine di conoscenze, abilità e competenze.

Nella valutazione si terrà conto anche:

dell’orientamento,

del materiale prodotto dall’allievo individualmente o in gruppo,

delle osservazioni dei docenti,

dei commenti su lavori personali ed elaborati significativi,

delle indicazioni che emergono dall’osservazione sistematica,

dei colloqui con gli alunni,

dei test in ordine alle personali attitudini ed agli interessi più manifesti.

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PROGETTO N. 5 DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO

Intervento formativo per il Potenziamento Musicale.

Titolo del Progetto: "IN CORO PER CRESCERE"

Responsabile del Progetto: GUARASIO ROSA

Periodo di attuazione:dal mese di dicembre 2016 a Maggio 2017.

Livello di priorità:Alto

Componenti del gruppo di progetto: Ins. Guarascio Rosa - Prof. Cimino Antonio - Iaquinta Aldo.

Destinatari: alunni della Scuola Primaria e delle classi 4° - 5° dell’Istituto Comprensivo Statale

“Gioacchino da Fiore” di San Giovanni in Fiore (CS).

Premessa

La Scuola Primaria dell’Istituto Comprensivo Gioacchino da Fiore pone l’obiettivo di realizzare

la costruzione di un laboratorio musicale al fine di favorire momenti di scambio e di interrelazione,

per sviluppare tutte le potenzialità dei soggetti coinvolti in ordine alle possibilità di cambiamento e di

evoluzione positiva della realtà sociale. A tal fine sfrutterà al meglio la naturale capacità della musica

che è quella di mettere in relazione le persone facendo della scuola un laboratorio di ricerca, di

sperimentazione, di creazione, di crescita umana e culturale attraverso la pratica musicale e corale.

L’educazione e la didattica musicale vengono progettate in un’ottica di rinnovamento e di un

nuovo modo di considerare presupposti e fini, attraverso una maggiore integrazione con altri ambiti

pedagogici, una nuova adesione alla vita reale, alla naturalezza ed al bagaglio pregresso che il

bambino si porta dietro fin dalla nascita.

Partire dunque da una concreta esperienza di incontro e appropriazione dell’evento musicale per

innestare percorsi di esplicitazione e approfondimento che tenga conto di teorie ed indicazioni

metodologiche ormai universalmente riconosciute e sperimentate nel mondo della didattica

musicale, messe a punto da musicisti, che in primo luogo si sono preoccupati di elaborare metodi

che semplificassero il più possibile l’apprendimento del linguaggio musicale, quali

1. Kodaly (in Italia metodo sviluppato da Roberto Goitre) che mira in primo luogo

all’acquisizione delle capacità di lettura e della pratica corale

2. Orff (in Italia metodo realizzato da Giovanni Piazza) che privilegia un fare musica attivo

ed organico, utilizzando sia la voce che gli strumenti per sollecitare l’espressività e la

creatività;

3. Dalcroze, che pone priorità all’esperienza ritmica ed espressiva del corpo

4. Willems che mira all’educazione auditiva.

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FINALITÀ

Sviluppare la creatività e l’improvvisazione realizzando esperienze caratterizzate dall’approccio

ludico e dall’invito alla scoperta

Obiettivi

Privilegiare in assoluto la produzione che scaturisce dagli atteggiamenti creativi, della

rielaborazione e dell’invenzione rispetto alla pura e semplice esecuzione di oggetti

musicali pre-confezionati, avvalendosi delle potenzialità offerte dallo strumentario

didattico Orff.

Fare in modo che ogni esperienza di manipolazione musicale diretta si concretizzi sempre

in esperienza esplorativa (improvvisazione) o elaborativa (composizione).

Promozione di attività strumentale intese come azioni di manipolazione, di

improvvisazione, di esecuzione di ostinati musicali proposti.

Esplorare eventi sonori da diversi punti di vista, distinguendo gli elementi base del

linguaggio musicale

Valorizzare l’esperienza ritmica che il bambino già possiede per svolgere tutti quei giochi

di scansione sincronizzata del parlato nelle conte, nelle filastrocche o nel rap che portano

allo sviluppo del controllo ritmico ed alla naturale assimilazione della relativa figurazione.

Sviluppare, attraverso la manipolazione strumentale libera e creativa, l’interesse per gli

aspetti ritmici, melodici e armonici.

Usare forme, scritture e figure non convenzionali per rappresentare eventi sonori o

semplici brani musicali.

Creare eventi sonori, mediante l’utilizzo di partiture “aleatorie” da adattare a testi di fiabe

Utilizzare nella composizione personale suoni onomatopeici

Improvvisare liberamente e in modo creativo, utilizzando tecniche, materiali, suoni e

silenzi, strumenti diversi per esprimere, anche graficamente, un’idea musicale.

Partire dalle interpretazioni concrete che possano avviare alla lettura dell’oggetto

musicale.

Stimolare la crescita di una personalità libera, creativa, di una vera identità personale che diventi oggetto della nostra educazione alla creatività e all'autostima.

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FINALITÀ

Realizzare lo sviluppo naturale, divertente, spontaneo e propedeutico della vocalità parlata e

cantata dei bambini.

Obiettivi:

Dare particolare rilevanza al canto poiché la voce è strumento a disposizione di ognuno e

mezzo privilegiato per esprimere la propria musicalità, gli stati d’animo e le emozioni.

Utilizzare la voce nelle sue varie possibilità espressive con competenza e in modo creativo

Usare la scansione verbale ritmata di conte e filastrocche per affrontare la pratica ritmica in

forma diretta ed empirica.

Promuovere, attraverso il testo, il miglioramento di articolazioni fonetiche.

Sviluppare l’apprendimento e la pronuncia di alcuni aspetti delle lingue e dialetti.

Utilizzare testi non-sense

Curare la giusta articolazione e pronuncia sillabica del testo e la giusta apertura e chiusura delle

vocali. Appropriato dosaggio energetico delle consonanti occlusive-esplosive. Non

esasperazione delle consonanti sibilanti e nasali.

Utilizzazione del canto-gesto ossia l'attività cantata che invita i piccoli cantori alla

realizzazione di gesti che solitamente fanno riferimento alle parole del testo

Gestire la giusta emissione d'aria prima e dopo ogni frase od ogni insieme di brevi fraseggi. La

quantità e qualità della inspirazione dipenderà dalla lunghezza della frase da realizzare e/o

dalla durata della frase appena realizzata

Curare la postura del corpo che i bambini dovranno assumere (sempre e comunque con

naturalezza e mai con forzature), sarà bene che tenga conto del carattere energetico-espressivo

presente in tutto il brano o in alcune sue parti (dinamica, cadenza ritmica, fraseggio, carattere

fisico- motorio del brano, ambito vocale

Eseguire individualmente o in gruppo brani vocali e/o strumentali

Rispettare gli andamenti, i fraseggi, la velocità e i mutamenti agogici.

Realizzare spettacoli all'interno della scuola, esibizioni e saggi. Partecipare a concerti e

concorsi che potrebbero presentarsi

FINALITÀ

Sviluppare la capacità di ascolto e immaginare suoni e musiche, coltivando l’orecchio e la

memoria musicale

Obiettivi:

Sviluppare le diverse funzioni dell’ascolto:

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sentire ( funzione sensoriale);

ascoltare(atteggiamento mentale, psicologico e corporeo);

comprendere(scoperta dei significati, analisi, individuazioni e condivisione di emozioni)

Attivare l’osservazione del fenomeno sonoro per consentire l’analisi, la collocazione nel

tempo, la possibilità di memorizzare e ripetere

Sviluppare capacità di ascolto, di lettura del testo e di uno spartito

Curare la relazione orecchio-voce-orecchio

Sviluppare abilità connesse alla crescita della memoria musicale. Memorizzare: introduzione

e finale dei brani proposti, velocità e andamenti, dinamica, aspetto melodico-intervallare-

armonico, parti orchestrali.

Riconoscere in un brano il valore storico. Contestualizzare il brano al periodo di appartenenza

Favorire l’apprendimento di generi musicali diversi in modo da acquisire ed integrare

competenze in ordine a tempi, luoghi, stili e funzioni del linguaggio musicale.

Proporre un modo di intendere la musica come l'incontro di più culture che possano dare

l'idea di una relazione multietnica e creativa. Attivare percorsi finalizzati alla conoscenza di

strumenti e di sonorità provenienti dai più svariati luoghi del pianeta musicale

Creare un’atmosfera di concentrazione e di attesa

Esercitare all’ascolto di un brano, attraverso ripetute esecuzioni, con attività graduali

sviluppando la capacità di mantenere l’attenzione

Sviluppare le capacità di attenzione, concentrazione e canalizzazione delle proprie emozioni

in ordine al loro utilizzo positivo

Strutturare ed ampliare un vero e proprio progetto espressivo-emotivo per permettere ai

bambini di praticare sempre con più intensità e raffinatezza l'importantissimo esercizio delle

emozioni

FINALITÀ

Coordinare l’ascolto di brani musicali con gesti e movimenti del corpo eseguendo azioni

coreografiche e teatrali.

Obiettivi:

Utilizzare parti del corpo (mani, piedi, petto, gambe, voce) per produrre suoni e ritmi

Sviluppare la consapevolezza corporea (coordi nazione, reazione, dosaggio dell’energia,

equilibrio, uso del peso, ecc.)

Sviluppare la capacità corporea di risposta al ritmo che ci permette di apprendere il

linguaggio musicale legato ai valori delle note, la metrica e il fraseggio;

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Educare la voce e l’orecchio attraverso itinerari di gestualità.

Sviluppare la possibilità di esprimere la propria personalità creativa e musicale.

Coordinare l’ascolto di brani musicali con gesti e movimento del corpo eseguendo azioni

coreografiche da soli e in gruppo

Realizzazione di azioni motorie in sincronia e/o alternanza con il canto (memorizzare e

praticare i concetti di avanti, indietro, in alto, in basso e movimenti atti a memorizzare le varie parti

del corpo).Queste attività potrebbero essere particolarmente utili per bambini con difficoltà o qualora

servissero per semplici azioni giocose e ludiche a sfondo teatrale.

Creazione di eventi coreografici (mimi, balletti, da soli o in gruppo) o di azioni sceniche che

normalmente definiamo sotto il termine di drammatizzazione.

Creazione di un teatro gestuale-motorio

FINALITÀ

Usare gli strumenti a barre intonate per affrontare la pratica melodica ed armonica in forma

diretta ed empirica mediante l’uso delle scale semplificate forniteci dalle pentafonie così da

ricavare dall’esperienza i necessari e progressivi elementi di alfabetizzazione musicale e

strumentale. Apprendere alcune proprietà strutturali, melodiche e armoniche, del nostro

sistema musicale. Imparare a riconoscere brevi successioni di suoni, inventare, sovrapporre e

strumentare semplici melodie

Obiettivi:

Classificare e distinguere le famiglie di strumenti a barre

Conoscere i principi strutturali della scala, dell’ottava, della melodia, dell’ostinato, del

contrappunto.

Distinguere ad orecchio un andamento melodico binario e ternario, combinazione di

cinque note e le tre pentafonie di base

Riprodurre sulla tastiera a barre semplici melodie e applicare melodie pentafoniche alle

filastrocche

Conoscenza dei primari aspetti grafico-notazionali della musica. Scrittura sul

pentagramma in chiave di violino, figure, valore, punto, ecc.

Tradurre in termini grafici aspetti specifici della musica: sequenze ritmiche, battute,

quantità e tipo di fraseggio, distinzione sonora delle varie parti musicali, durata delle parti o

durata totale;

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Eseguire ritmi elementari limitati ai più usuali problemi di metro e divisione, imparare a

riconoscerli, scriverli, inventarli, sovrapporli, strumentarli e ad impiegarli per

l’accompagnamento di semplici melodie

Riconoscere e ricomporre ad orecchio i frammenti melodici dei brani proposti

Sviluppare la capacità di cogliere e restituire, tramite la produzione vocale e strumentale,

il senso dei brani affrontati con modalità sempre più autonome ed espressive

Eseguire da soli o in gruppo, semplici brani strumentali e vocali.

METODOLOGIA

La scuola è abitata ogni giorno da bambine e bambini con esigenze differenti; occorre

saperle individuare, accogliere e valorizzare così che la diversità diventi una ricchezza ed alimenti la

strada verso la crescita personale e di gruppo, l'inclusività e l'integrazione. Occorre offrire ai nostri

alunni e alle nostre alunne l'opportunità di sviluppare la capacità di ascolto e di attenzione, la

creatività, l'identità nello spazio e nel tempo delle relazioni, la capacità di esprimersi ma, prima

ancora, di sapere ascoltare se stessi e gli altri.

Innanzi tutto è necessario che tutti i soggetti coinvolti nel progetto entrino molto in

sintonia fra loro sia per quanto riguarda le scelte pedagogiche, metodologiche che quelle didattiche

e contenutistiche. Alla base di ciò va evidenziato un concertato sottile e continuo che dovrà

permanere per tutto l'iter progettuale fatto di incontri di programmazione fitti e regolari, di scelte

comuni e condivise, di gestione dei ruoli nel grande gruppo (formato da più classi), ruoli differenti

ed al contempo compensativi: laddove finiscono le competenze di uno, iniziano quelle dell'altro.

Le bambine e i bambini saranno i veri soggetti attivi, costruttori della loro conoscenza.

L'insegnante curerà la regia del progetto valorizzerà le storie di ciascuno, metterà a disposizione le

proprie competenze, fornirà input” per crescere nella e con la musica “.

La modalità di lavoro che si adotterà, infatti, vedrà la prevalenza di un apprendimento orale-

auditivo caratterizzato da naturalezza, semplicità ed esperienza. Si coniugherà, appunto, il metodo

dell'educazione dell'orecchio di Willems con quello della chironomia di Kodaly passando

dall'istintività (attraverso un fare concreto) agli automatismi. A partire da un approccio spontaneo

sulla scoperta delle sonorità prodotte dal nostro corpo e dall'ambiente circostante, si procederà,

specie nei primi incontri, lasciando cantare i bambini liberamente e per imitazione, consentendo di

sperimentare le potenzialità della voce affinché ciascuno possa sviluppare la voglia di stare insieme

agli altri e il piacere di cantare in gruppo. Cantare, da soli e in gruppo, è un'attitudine naturale e

spontanea. Fin da piccoli i bambini ascoltano repertori vocali infantili dalla mamma o da altre persone

nell'ambito della famiglia; fin dalla scuola dell'infanzia iniziano a cantare, non solo individualmente,

ma con tutti i compagni all'interno del gruppo sezione. Il canto favorisce il processo di adattamento e

socializzazione, aiuta a sviluppare un utilizzo espressivo della voce e a dar sfogo all’emotività

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naturale dell’uomo. Il mezzo attraverso il quale realizzare questo progetto è il cantare in coro, l’unica

attività che Kodály considera capace di educare centinaia, migliaia di persone, dal momento che

ognuno possiede lo strumento utilizzato. Si canta giocando con la voce e pian piano si intonano

semplici intervalli musicali, coordinando inspirazione ed emissione, ascoltando la voce dell'amico

vicino, sintonizzando lo sguardo verso il gesto dell'insegnante che dirige il coro. È importante, nel

contesto scolastico, avvicinare al canto con gradualità, dando ai bambini la possibilità di esplorare e

sperimentare con la loro voce filastrocche, cantilene, repertori corali appartenenti a diversi generi

musicali, fino a consentire loro di improvvisare, di variare. Quanto maggiormente ricco sarà l'ambiente

musicale scolastico, tanto più sarà sviluppato il talento vocale di ogni bambino.

Poi, gradualmente, si passerà a riflettere sui passi del proprio apprendimento in modo tale che

ciascuno si arricchisca attraverso un fare consapevole. Anche coloro che, in un primo momento,

appariranno un pò limitati o, addirittura, incapaci di emettere suoni, dopo qualche tempo

acquisiranno sempre più consapevolezza di sé e trarranno giovamento da tale pratica spontanea. Le

barriere fra le classi gradualmente si spezzeranno per lasciare spazio a un nuovo modo di stare insieme,

di collaborare, di condividere. Sentirsi parte di un gruppo non sarà un punto di partenza, bensì un punto

di arrivo. Il coro, come suggerisce Roberto Goitre, educa alla tolleranza verso gli altri, alla

cooperazione, all'accettazione reciproca: virtù indispensabili dell'uomo sociale che, attraverso la

dimensione della coralità, riscopre la democrazia del singolo nel tutto.

Cantare in coro significa produrre un suono omogeneo, il più possibile intonato e privo di punte

individualistiche. Questa capacità non si ottiene subito. Occorre tempo, pazienza e lavoro; ascolto,

attenzione a sé e agli altri; vicinanza e consonanza reciproca. Vivere la promiscuità del coro renderà i

bambini e le bambine più capaci di intendersi, di capirsi, di sentirsi parte di un gruppo coeso ed unito.

La crescita di ciascuno e di tutti. Lungo l'iter progettuale ci sarà una costante attenzione

allo sviluppo del singolo e del gruppo. In particolare, rispetto al singolo, si lavorerà per la

crescita dell'autostima ed una maggiore consapevolezza di sé ed anche una migliore autoregolazione.

Ciascun alunno svilupperà capacità di ascolto, di concentrazione, di produzione dei suoni con la

voce e ciò ovviamente avrà ripercussioni anche in campi non prettamente musicali. Gli alunni in

situazione di svantaggio avranno occasioni di crescita e svilupperanno, così come i loro compagni,

non solo capacità di attenzione e di concentrazione, ma anche di memorizzazione, di produzione di

suoni corretta, di ampliamento del lessico (specie per gli alunni stranieri). Il fatto che sarà dato spazio a

vari generi musicali articolando un vasto repertorio che raccoglie brani di diversa provenienza, in

lingua italiana e straniera, e di diverse epoche, amplierà l'orizzonte culturale dei bambini che

cresceranno con la musica ed apprezzeranno proposte musicali differenti caratterizzate da ritmi, testi,

accompagnamenti sempre nuovi e motivanti.

In ogni caso le performance musicali saranno realizzate con il minimo sforzo fisico è la miglior tattica

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è quella di abbandonarsi istintivamente e con sereno piacere alle attività musicali in forma ludica. Sarà

promossa l ’ autonomia intesa come promozione e valorizzazione delle capacità di apprendimento

personalizzato teso alla maturazione di una cultura musicale di base stimolando lo studio sia in forma

personale, sia in forma di gruppo.

Contenuti e attività

Pratica corale - Il repertorio proposto è tratto dai 3 volumi della collana “Crescere con il canto” di

M. Spaccazzocchi e dal patrimonio locale tradizionale. Lo sviluppo propedeutico della vocalità viene

perseguito sia attraverso cori parlati, che tramite l'intonazione di melodie con ambiti intervallari

dall'unisono a oltre l'ottava, canoni, conte, filastrocche, ritmi binari, ternari e quaternari, figure

musicali e pause, dinamica dal pianissimo al fortissimo, agogica. Si utilizzeranno esercizi e giochi

di rilassamento e scioglimento per la muscolatura, esercizi di respirazione e vocalizzi. Inoltre

saranno proposti esercizi del volume “Cantar leggendo” di Goitre, metodo del “Do mobile” per

facilitare la lettura.

Pratica strumentale -Viene adottato il metodo Orff-Schulwerk. Lo Schulwerk diventa il

mezzo con cui i bambini si avvicinano alla musica producendola in prima persona usando mezzi da loro

conosciuti sollecitando la loro creatività e incentivando l'esplorazione del mondo sonoro.

L’improvvisazione è l’elemento predominante nel metodo Orff, e la dinamica conduttiva riporta al

gioco: l’aspetto ludico renderà piacevoli le attività proposte. Saranno ampiamente usati gli strumenti

a barre per affrontare la pratica melodica ed armonica in forma diretta ed empirica mediante l’uso

delle scale pentatoniche. Molti musicisti e pedagogisti concordano sul fatto che il bambino vive

nell’atmosfera delle quinte. Musicalmente è al ritmo che viene assegnato l’aspetto fondamentale, sul

quale si sviluppa il lavoro di gruppo.; così ad un testo si assegnerà un ritmo che il gruppo dovrà

reiterare fin ad una buona esecuzione. Grazie alla ripetizione degli esercizi si memorizzano le

sequenze ritmiche. Al contempo viene sviluppata la loro formazione, generale, individuale e sociale.

Musica d'insieme-si concretizza in esercizi di Body percussion e di sonorizzazioni. La

Body percussion, o l'arte di percuotere il corpo, è contemplata nel programma formativo

proposto dall'Orff-Schulwerk. Il battere le mani, lo schioccare delle dita, il percuotere il petto, sono

collegati nella produzione di ritmi e armonie. Partendo dal corpo, il soggetto accresce la padronanza

della tecnica percussiva, esplorando un percorso conoscitivo che parte dal proprio “essere forma

consapevole”, sviluppando il coordinamento motorio attraverso la dinamica dei gesti combinata con

l'ascolto. Le sonorizzazioni consistono nelle imitazioni onomatopeiche di suoni ambientali tramite

l'utilizzo della voce, del corpo, di oggetti comuni, del registratore e di software specifici per la

riproduzione sonora. Si analizzano i modi di percepire i suoni e vengono sperimentati modi di

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approcciarsi alle immagini attraverso la generazione di rumori per mezzo di strumenti musicali e

non.

Attività di verticalizzazione

E’ prevista un’attività in verticale che prevede una collaborazione con l’orchestra del Corso ad

indirizzo musicale della Scuola secondaria di primo grado

Il Coro, formato da alunni dagli alunni delle ultime classe di scuola primaria e secondaria, si

eserciterà con vocalizzi mirati per il riscaldamento della voce e per l’impostazione della

respirazione diaframmatica. Il coro è suddiviso in due gruppi: contralti e soprani. Il repertorio

utilizzato comprende: canti tradizionali locali, regionali e nazionali, canti tratti dal repertorio

classico e d’autore. La preparazione del coro avverrà attraverso la collaborazione tra la referente

Guarascio Rosa, insegnante di Scuola primaria laureata al conservatorio in Didattica della musica e

i professori Cimino Antonio di educazione musicale e Iaquinta Aldo insegnante di oboe. La

verticalizzazione raggiungerà il suo apice nelle performance finali del coro che si esibiranno

accompagnato dall’orchestra del Corso a indirizzo musicale della scuola secondaria. Per la

preparazione dei vari appuntamenti musicali i docenti di strumento coinvolti si riuniscono per fare

un lavoro di gruppo atto ad armonizzare il coro con l'orchestra strumentale. Per i ragazzi che

frequentano il corso, la musica d’insieme rappresenta un momento importantissimo. Suonando

insieme, infatti, si raggiungono diversi obiettivi, tra cui: lo sviluppo delle abilità e conoscenze

relative alla tecnica esecutiva, all’ascolto e memorizzazione della musica; si favorisce la

socializzazione e la formazione di una specifica cultura musicale; sono potenziate tutte le abilità

creative, espressive e l’autocontrollo nelle performance esecutive

Si realizzeranno spettacoli all'interno della scuola, esibizioni e saggi. Si prevede la

partecipazione a concerti, concorsi o eventi che potrebbero presentarsi.

CONCLUSIONI

L'idea base unificante e ricorrente che caratterizzerà queste prassi, non sarà quella di creare un

coro di voci scelte e selezionate, bensì un coro con tutti e per tutti.

Attraverso il linguaggio della musica, ognuno troverà il proprio modo di esprimersi, di

comprendere se stesso, gli altri ed il mondo attorno a lui. Il coro riuscirà ad accogliere

l'individualità di ciascuno ma, al tempo stesso farà scoprire la forza dello stare insieme, del

gruppo. In coro per crescere vuole riferirsi non solo alla pratica musicale, ma anche a quella

umana, relazionale, cognitiva e creativa in genere. Migliorare la vocalità parlata e cantata dei nostri

ragazzi non significa solo aver dato una canzone o una musica in più, o un saper fare in più ma anche e

soprattutto un'emozione in più, una relazione umana in più, un crescere in più assieme agli altri

nella diversità.

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Il fine ultimo al quale aspira ogni gruppo musicale è , nella costante assiduità enell'attraente

attività pratica, desiderare di donare le proprie capacità agli altri, mutare il proprio piacere musicale

nel piacere altrui, senza mai trascurare la grande azione auto gratificante che ogni singolo attore-

vocale può ricevere da questa impegnativa realizzazione.

Non si deve però trascurare il fatto che, in questo dare e ricevere, si può intravedere anche quella

raggiunta forza di carattere, oggi sempre meno diffusa e presente, che porta i giovani a costituire un

gruppo per prendersi un grande impegno finalizzato a dare vita ad un'esperienza estetica tangibile e

pur sempre piena di imprevisti. Un impegno così ammirevole, all'interno del quale si rinnova la

grande magia e la grande dote della musica e del canto in particolare: assumere la figura e il

valore umano di “oggetto d'amore”, cioè di materia vibrante in grado di toccare il cuore e di far

innamorare la mente, tanto di chi canta e suona, quanto di chi ascolta.

CCAARRAATTTTEERREE IINNNNOOVVAATTIIVVOO DDEELLLL’’AAZZIIOONNEE PPRROOGGEETTTTUUAALLEE

L’attività prevede delle metodologie didattiche innovative al fine di ridurre la dispersione scolastica. Per suscitare maggiore interesse saranno utilizzate delle strumentazioni tecnologiche per la didattica (LIM – Aula multimediale). Le aule si trasformeranno in ambienti educativi interattivi e dinamici, dove si apprende in modo collaborativo per migliorare l’azione didattica tradizionale, e facilitare l’insegnamento/apprendimento, In particolare, l’impiego delle tecnologie informatiche, ha l’obiettivo di far diventare gli alunni protagonisti del proprio apprendere, e di familiarizzare con le nuove tecnologie. I punti di forza delle strumentazioni tecnologiche sono molteplici: • Trasforma la classe in un ambiente educativo più coinvolgente ed entusiasmante; • Rende gli alunni più attivi e partecipativi; • Favorisce l’attenzione e la motivazione nello studio; • Stimola un apprendimento consapevole delle proprie conoscenze, abilità, competenze. L’idea è quella di svecchiare e migliorare considerevolmente la didattica. Con l’impiego degli strumenti tecnologici, in generale, il docente può potenziare la lezione frontale, integrando i classici metodi d’insegnamento con l’uso del multimediale in modo condiviso.

Grazie a questo, lo studente può diventare sempre più consapevole delle conoscenze acquisite

QQUUAARRTTAA SSEEZZIIOONNEE

PUBBLICIZZAZIONE

Il Piano di Miglioramento sarà ampiamente comunicato attraverso Circolari ed e-mail ai componenti del

Collegio Docenti e del Consiglio di Istituto, sia attraverso la sua pubblicazione sul sito web dell’Istituto -

http://www.gdafioresgf.gov.it/, al fine di darne massima pubblicizzazione.

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QQUUIINNTTAA SSEEZZIIOONNEE

MONITORAGGIO DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO 1. Raccolta sistematica e periodica (mensile) dei dati relativi alle singole attività in cui il progetto

è articolato; 2. Incontri periodici (almeno 1 al mese) del responsabile di miglioramento con il gruppo di

coordinamento finalizzati all’aggiornamento sullo stato di avanzamento del progetto (sulla base dei dati raccolti) anche all’interno della Commissione;

3. Definizione puntuale degli step successivi, tenuto conto della calendarizzazione prevista.

In tali incontri verranno messe in evidenza le eventuali criticità emerse in ordine all’attuazione delle

singole azioni e verranno elaborate le possibili soluzioni, ed eventuali modifiche.

4. Misurazione del grado di raggiungimento degli obiettivi, che andranno monitorati e valutati.

Si andrà a monitorare:

Per quanto riguarda gli studenti e le famiglie: l’immagine complessiva dell’organizzazione, la

qualità e quantità dei processi formativi, la capacità di innovazione e miglioramento.

Per quanto riguarda il personale la motivazione e lo sviluppo delle competenze.

- Verificare il livello di raggiungimento degli obiettivi ed eventualmente rivedere gli obiettivi strategici ed operativi dell’Istituzione;

- Rivedere e aggiornare le strategie dell’Istituzione, dando priorità ai bisogni degli alunni. Descrivere il sistema e le modalità con cui si intende monitorare l’andamento del progetto, in modo che si proceda secondo quanto stabilito, individuando gli eventuali problemi o potenzialità di ulteriori miglioramenti di relativi a singole azioni/attività o al progetto nel suo complesso.

SSEESSTTAA SSEEZZIIOONNEE

DURATA DEL PIANO A.S. 2015-16; 2016-17; 2017-18; 2018-19

ATTUAZIONE DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO

Per l’attuazione del Piano di Miglioramento sono previste risorse umane e finanziarie.

Tale stima è stata effettuata tenendo conto:

dell’articolazione organizzativa che si è inteso dare al Piano,

del n°5 di Docenti coinvolti nella sua attuazione;

del ruolo da essi rivestito all’interno dei Gruppi di miglioramento;

dell’arco temporale individuato per l’attuazione del Progetti (novembre 2018 - giugno 2018).

Il presente Piano di Miglioramento è stato approvato dal Collegio dei Docenti nella seduta del 09

ottobre 2018 delibera n.6 ed è stato approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 9 ottobre 2018

delibera n.6.

P. S.: Le integrazioni al presente Documento Programmatico saranno inserite in itinere durante il

corso dell’anno scolastico nelle pagine a seguire e, in seguito, presentate ed approvate dagli Organi

Collegiali competenti.