a Mal. Infettive e Tropicali Paolo Cadrobbi Giovanni Carretta · Paolo Cadrobbi Dir. Gen....
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Paolo Cadrobbi Dir. Gen. A.R.P.A.V. Presidente Sezione Triveneta Malattie Infettive e Tropicali Dir. Medico Unità Operativa
Mal. Infettive e Tropicali Az. Ospedaliera Padova
Padova, 20Padova, 20--21 Settembre 200221 Settembre 2002Emergenze sanitarie per eventi accidentali ed ostiliEmergenze sanitarie per eventi accidentali ed ostili
Francesco MeneghettiDirettore Unità OperativaMal. Infettive e Tropicali Az. Ospedaliera Padova
Giovanni Carretta
Alessandro MenegozzoDirigente Medico A.R.P.A.V
Se definiamo come emergenza un problema la cui soluzione richieda necessariamente tempestività e priorità di intervento con azioni efficaci per limitare il danno, le emergenze infettive, come quelle da sostanze radioattive, sono emblematiche per l’invisibilità dell’agente patogeno e per la latenza tra esposizione ed esordio.Queste due caratteristiche rendono particolarmente subdole tali emergenze che pertanto sono spesso accompagnate da panico e conseguente disgregazione socioeconomica con danni indiretti talora maggiori di quelli diretti.
Se ci limitassimo a considerare le emergenze solo sulla base del n° di vittime in assenza di interventi adeguati, dovremmo considerare come emergenze prioritarie la fame e la scarsa disponibilità di acqua potabile nei paesi in via di sviluppo; oppure l’abuso di alcol el’abitudine al fumo, l’alimentazione scorretta, gli incidenti stradali ed i suicidi nei paesi più sviluppati.Ci accorgiamo allora che nel concetto di emergenza vi è anche una componente emotiva legata al tipo di pericolo che per essere tale deve costituire una minaccia per la “Persona qualsiasi” e non essere assimilato tra i pericoli considerati come “Ineluttabili” dallacollettività. In questo planisfero del ’95 vediamo la distribuzione geografica delle epidemie di malattie infettive, come si vede i paesi più sviluppati, che possono permettersi di dedicare risorse alla preparazione di unarisposta alle emergenze infettive, sono pressoché indenni se non fosse per le salmonellosi, le meningiti, la sindrome polmonare da Hantavirus (USA) e la Criptosporidiosi (UK).
Tuttavia la intensa e massiccia mobilità delle persone e delle merci tale da permettere controlli microbiologici solo parziali ed occasionali, fa si che le patologie infettive che fino ad oggi hanno interessato altri paesi possano costituire altrettante emergenze infettive anche fuori delle aree endemiche.A ciò si aggiunge la possibilità che alcuni agenti infettivi possano essere deliberatamente rilasciati come atto ostile bellico, terroristico o ricattatorio.
Guerra biologica: storia
- 14° secolo, Kaffa: I Tartari catapultarono cadaveri di vittime della peste nelle città assediate, provocando una epidemia e la capitolazione della città.
- 18° secolo, Fort Pitt, North America:Effetti letterecci forniti ai Nativi Americani eprovenienti da un Ospedale con ricoverati pervaiolo determinò una epidemia tra le tribù dellaValle del fiume Ohio.
In era pre-microbiologica gli agenti infettivi furono usati come armi: gli Assiri intingevano le punte delle loro frecce nei liquami cadaverici per provocare ferite infette al nemico; i tartari catapultavano cadaveri di vittime della peste nelle città assediate; gli inglesi fornirono coperte infettate da malati di vaiolo alle tribù indigene provocando un’epidemia in tutta la valle dell’Ohio.
Guerra biologica: storia
- 1932-1945, Manchuria:Medici militari Giapponesi infettarono10.000 prigionieri con agenti biologici(B.antracis, N.meningitidis, Y.Pestis, V.cholerae) e attaccarono 11 città Cinesicon contaminazione di cibo e acqua,mediante diffusione di agenti da aerei.
Con l’aumentare della conoscenza degli agenti biologici, alcuni di questi vennero usati come vere e proprie armi da guerra.I giapponesi misero a punto queste armi, in particolare B. antracis, N. menigitidis, Y. Pestis, V. cholerae, sui prigionieri cinesi per poi usarle contro la popolazione civile delle loro città sul cibo, acqua e mediante disseminazione aerea con i primi velivoli.
Guerra biologica: storia
- 1984, The Dalles, Oregon:Alcuni membri di una comunità religiosa contaminano deliberatamente gli alimenti in bar e ristoranti con Salmonellatyphimurium, nel tentativo di influenzare unimminente risultato elettorale;
Sono stati infettati 751 individui.
La facile reperibilità a basso costo di alcuni agenti biologici li rende accessibili anche a gruppi che possono utilizzarli per fini non propriamente bellici, che vanno dal terrorismo al ricatto e perfino come strategia elettorale come avvenne nel ’94 nell’Oregon a Dalles, dove vi furono 751 casi di salmonellosi per contaminazione del cibo di una decina di bar e ristoranti, con lo scopo di influenzare i risultati elettoralesecondo i desideri di una setta religiosa.
Uso di armi biologiche e chimiche
2001AntraceWashington1998Antrace Las Vegas1995SarinTokio1991RicinaMinnesota
1991Antrace, Aflatossina, Botulino, Clostridi
Iraq ( solo prep.)
1984SalmonellaOregon1979AntraceSwerdlosk1978RicinaLondra
1970Micotossina T2Laos
1937-1945Antrace, PesteGiappone1942TularemiaStalingrado
1915-18MorvaFrancia
Negli ultimi 100 anni il ricorso a questo tipo di armi ha avuto una cadenza crescente.Salvo a Tokio nella cui metropolitana venne usata un’arma chimica, il Sarin, in tutti gli altri casi qui elencati vennero usati agenti biologici o le loro tossine.Nella prima guerra mondiale i tedeschi inviarono ai francesi cavalli e bovini contaminati con l’agente della morva ( Burkolderia mallei ).A Stalingrado i sovietici riuscirono a fermare l’avanzata dei tedeschi con l’agente della tularemia anche se non riuscirono a controllare l’epidemia che si diffuse anche tra le popolazioni del Volga.Dopo il Giappone, già citato nella precedente diapositiva, nel Laos venne usata la micotossina T2 mediante dispersione con elicotteri sotto forma di “Piogge gialle”.A Londra una spia bulgara venne uccisa con una punta di ombrello resa acuminata e contaminata con ricina.A Swerdlosk si trattò di un incidente di laboratorio dove si preparava dell’antrace per fini bellici.A Dalles venne contaminata con salmonelle il cibo di 10 ristoranti con centinaia di casi ( vedi diapositiva seguente ).Nell’Iraq le armi biologiche non vennero usate ma vennero trovati arsenali biologici capaci di armare razzi Scud a media gittata con questo tipo di armi.Nel Minnesota i componenti di un gruppo di destra vennero convinti a comprare ricina da usare contro le autorità locali.Infine a Las Vegas nel ’98 e a Washington nel 2001 vi furono vittime per disseminazione deliberata di spore dell’Antrace.
Cosa favorisce la guerra biologica?• Potenziale distruttivo elevato, bassi costi e facile
reperibilità;• Si tratta di materiali prodotti clandestinamente con
maggiore facilità rispetto alle armi chimiche e nucleari;• La tecnologia per la dispersione degli agenti biologici sta
diventando maggiormente sofisticata • Il periodo di incubazione è generalmente lungo. • L’urbanizzazione di massa e la globalizzazione
favoriscono il rischio di attacchi di massa.• La diaspora di scienziati sovietici ha permesso la
disponibilità di conoscenze scientifiche altamente specializzate.
Bioterrorismo: perché adesso?
• Gli ordigni nucleari sono difficili da reperire e da gestire, le armi chimiche sono più semplici da ottenere ma non hanno la stessa capacità di uccidere delle armi nucleari…
• Gli agenti biologici hanno entrambe le “qualità”…
• Impatto: effetto diretto (mortalità, morbilità), effetto indiretto (contagio interumano), impatto ambientale, impatto sociale, politico, economico.
RICONOSCERE LA CATEGORIA ( A )17
VARIOLA MAJOR
FILO VIRUS( EBOLA, MARBURG )
ARENA VIRUS( LASSA E JUNIN )
ALFA VIRUS ( ENCEFALO-MIELITE DEL VENEZUELA ED EQUINA )
BACILLUS ANTRACIS
YERSINIA PESTIS
CLOSTRIDIUM BOTULINUM
FRANCISELLA TULARENSIS
TOSSINA BOTU-LINICA
FACILE DISSEMINAZIONEE /O CONTAGIO INTERUMANO
ALTA LETALITÀ E POTENZIALE DI ELEVATO IMPATTO NELLA SALUTE PUBBLICA
PANICO E DISGREGAZIONE SOCIALE
RICHIEDE AZIONI DI SALUTE PUBBLICA ECCEZIONALI
A
VIRUSBATTERITOSSINECARATTERISTICHECATE GORIA
Per ridurre sia gli effetti diretti che indiretti delle emergenze da rilascio deliberato di agenti infettivi è essenziale la preparazione della risposta.Tale risposta deve, innanzitutto, essere proporzionata alla gravità dell’emergenza. Per questo motivo gli agenti biologici utilizzabili a questo scopo sono stati suddivisi dalla WHO in tre categorie a decrescente pericolosità.La categoria A riunisce gli agenti ad alta letalità e che si prestano ad una disseminazione di massa e che quindi possono richiedere azioni eccezionali di salute pubblica per limitare il danno, gestire l’emergenza nel modo più razionale ed utilizzare al meglio le risorse disponibili.
RICONOSCERE LA CATEGORIA ( B )19
COXIELLA BURNETII (FEBBRE Q)
BRUCELLA SP.( BRUCELLOSI )
BURKHOLDERIA MALLEI ( MORVA )
SALMONELLA SP.
SHIGELLA EESCHERICHIA COLI
DEL CEPPO O157-H7
VIBRIO CHOLERA
CRYPTOSPORIDIUM PARVUM
RICINA
EPSILON TOSSINA DA CLOSTRIDIUM PERFRINGENS
ENTERO TOSSINA B DA STAPHYLO-COCCUS AUREUS (S.E.B.)
DISSEMINAZIONEMODERATAMENTE FACILE
MORBILITÀ E LETALITÀMODERATA
RICHIEDONO SOLO AUMENTATA SORVEGLIANZA E CAPACITÀDIAGNOSTICA
B
BATTERITOSSINECARATTERISTICHECATEGORIA
La categoria B è formata da agenti moderatamente pericolosi e che richiedono solo un’aumentata sorveglianza e capacità diagnostica, raggiungibili con un adeguato sforzo per la formazione degli operatori interessati detti “First responders”.
21 RICONOSCERE LA CATEGORIA ( C )
NIPAH VIRUS
HANTA VIRUS
VIRUS FEBBRI EMORRAGICHE DA PUNTURA DI
INSETTO
VIRUS ENCEFALITI DA
PUNTURA DI INSETTO
VIRUSFEBBRE GIALLA
CEPPI DI MYCOBACT. TUBER-COLOSISFARMACO RESISTENTI
NESSUNA
PATOGENI CHE POSSONO ESSERE INGEGNERIZZATI PER : DISPONIBILITÀ, FACILE PRODUZIONE E DISSEMINAZIONE, PER ELEVATA MORBILITÀ E MORTALITÀPOTENZIALI , FORTE IMPATTO SULLA SALUTE PUBBLICA
C
VIRUSBATTERITOSSINECARATTERISTICHECATE
GORIA
Infine la categoria C è formata da patogeni che, per le loro caratteristiche, sono suscettibili di essere ingegnerizzati sia per quanto attiene alle modalità di contagio che al decorso clinico e la risposta ai farmaci.
Passiamo ora in rassegna i più noti agenti patogeni biologici per una valutazione del rischio sulla base della loro utilizzabilità come armi biologiche.
Valutazione del Rischio:a) Batteri
• Inalazione di spore di antrace: richiede una notevole complessità di produzione, gestione e disseminazione.
• Peste: possibile ma poco probabile; difficile da disseminare e da acquistare.
• Tularemia: possibile, ma di difficile stabilizzazione; bassa letalità
• Q fever: poco probabile come agente; bassa letalità.
Per quanto riguarda i batteri gli agenti etiologici della peste e della tularemia sono di difficile utilizzo, il primo per la reperibilità e la disseminazione, il secondo per la stabilizzazione dopo il rilascio nell’ambiente.La febbre Q è scarsamente letale perciò restano le spore di antrace che, pur richiedendo un certo livello di tecnologia per la produzione e la disseminazione aerea, possono essere rilasciate attraverso oggetti di uso comune.
Valutazione del Rischio:
b) Virus• Virus emorragici: agenti instabili, con notevoli
problemi di sicurezza, di difficile acquisizione• Vaiolo: agente altamente contagioso, dotato di
alta letalità; difficile da reperire.
Per quanto riguarda i virus, quelli delle febbri emorragiche per fortuna sono instabili nell’ambiente. Il maggior pericolo, perciò, è dato dal vaiolo il cui agente etiologico non è facile da reperire dato che la malattia è stata debellata a livello mondiale; esistono, inoltre, colture di cellule infettate dal virus solo in pochi laboratori nel mondo per la preparazione dei vaccini nel caso ce ne fosse ancora bisogno.
Valutazione del Rischio:
c) Tossine• Ricino: Non è utilizzabile come agente per
attacchi di massa.• Botulino (A-G): Difficile da vaporizzare; non
considerato un agente per attacchi di massa.• Enterotossina B Stafilococco: Bassa letalità;
come le altre tossine non ha trasmissione interumana.
La ricina e la tossina botulinica non sono adatte per attacchi di massa, la SEB ( Enterotossina B dello Stafilococco ) è solo temporaneamente invalidante, pertanto si presta solo per un utilizzo bellico o associata con altri patogeni o con armi convenzionali.Tutte le altre sono difficili da reperire, inoltre ricordiamo che per le tossine non ci può essere contagio interumano e che si comportano più come un’arma chimica sebbene con dosi efficaci molto più basse.
TEMPESTIVA DIAGNOSI DIFFERENZIALE29
RARO
NEGATIVA
BRUCIORE LACRIMAZ.
VOCE RAUCA
TOSSE E STARNUTI
NO
NO
VESCICHE
ORE
LIQUIDI VESCI-CANTI
GIORNI O MESI
GIORNI O MESIRAROGIORNIMINUTIDECESSO
NEGATIVANEGATIVAPARZIALENEGATIVAPOSITIVAATROPINA
NONOARROSSA MENTOMIDRIASIMIOSIOCULARI
VOMITO DIARREA
NAUSEA VOMITO
TALORA SCIALO-
RREADIARREA
DIARREA VOMITO
SCIALORREA DOLORE ADD.
GASTROINTESTINALI
E FAUCI
DISPNEANOTOSSE DISPNEANODISPNEARESPIRA
TORI
FEBBRENOTACHI CARDIANOBRADI CARDIACARDIOVA
SCOLARI
CEFALEA ASTENIAASTENIAMIALGIA
CEFALEAPARALISISPASMI CONVUL SIONINERVOSI
VESCICHE PUSTOLEVESCICHENONONECROSICUTANEI
>2 GIORNI>2 GIORNIOREOREMINUTILATENZA
VIRUS E BATTERI
RADIA -ZIONI
TOSSINA STAFILO B
( SEB )
TOSSINA BOTU LINO
GAS NERVINI
SINTOMI PRECOCI
Riducendo il numero dei possibili patogeni a quelli ad elevato rischio di utilizzo, diventa anche più agevole una tempestiva diagnosi differenziale che va posta anche con i patogeni chimici e radioattivi.Una tabella come questa potrebbe utilmente essere diffusa tra gli operatori sanitari in posizione chiave.
31 IDENTIFICARE IL VETTORE
ARIAARIATOSSICI POLMONARIANCHE AEREOSOL
MICROINCAPSULATOACQUA ALIMENTITOSSINE
ARMI BINARIE E AEREOSOL MICROINCAPSULATI
ACQUA, ALIMENTI, OGGETTI ANIMALI
VETTORI, UOMOBATTERI
ANCHE AEREOSOL MICROINCAPSULATI
ANIMALI VETTORI, UOMO, ACQUA, ALIMENTI,
OGGETTIVIRUS
ANCHE AEREOSOL MICROINCAPSULATOANIMALI VETTORIRICKETTSIE
AEREOSOL MICROINCAPSULATOARIA, SPORE FUNGINECLAMIDIE
ARIAARIATOSSICI VOLATILIALIMENTIARIA, ACQUA, METALLI PESANTIALIMENTIARIA, ACQUA, TOSSICI ENZIMATICI
DISPOSITIVI. BELLICINONERVINIPIOGGENOVESCICANTI
INTENZIONALEACCIDENTALEAGENTE
Ricostruendo l’esposizione dei primi casi e sulla base delle caratteristiche dell’esordio, è possibile individuare precocemente anche il vettore di diffusione del patogeno sia in caso di rilascio accidentale che intenzionale.Si tratta di una fase essenziale per la limitazione del danno nella misura in cui si riesce ad evitare l’esposizione di altre persone mediante il confinamento dell’area contaminata e con la successiva decontaminazione ambientale.Nel caso che il vettore sia l’acqua potabile o gli alimenti, la tempestività con cui si raggiunge la popolazione con l’informazione adeguata diventa fondamentale.Ricordiamo, però, che le normali vie di comunicazione possono essere intenzionalmente interrotte per cui bisogna prevedere mezzi alternativi di comunicazione di massa egualmente efficaci.
5--+----++++DENGUE
8+-+-++-++++FEBBRE GIALLA
8-++-+-+++++FEBBRE E. MARBURG
9-+++++-++++FEBBRE LASSA
10+-+++++++++VAIOLO*
7-++-++-+++-FEBBRE EMOR. JUNIN
8-+++-+-++++SINDROME POLM. DA HANTAVIRUS
10+++-+++++++FEBBRE E. EBOLA
7-++-+--++++ENCEFAL. EQUINA
9-+++++-++++F.E. CONGO CRIMEA
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VIRUS
Il rischio di utilizzo dei diversi agenti biologici può essere razionalmente valutato con un sistema a punteggio suggerito nelBlue Book delle Forze Armate USA.I fattori da valutare con un Vero/Falso sono : adattabilità ad un ordigno per la disseminazione, diffusibilità e permanenza nell’ambiente, dose o carica efficace, morbosità e letalità, contagio interumano, molteplicità delle vie di entrata (considerando come peggiore l’inalazione), difficoltà della diagnosi e di poter fornire un’adeguata profilassi o terapia, facilità con cui e possibile produrre l’agente in quantità adeguata.Tra i virus, quelli con punteggio più alto sono quelli del vaiolo e dell’ebola. Quelli asteriscati sono già stati usati in attentati che utilizzavano armi biologiche.
6,5++/-++++---+-COCCIDIOIDES I.
8,5++/-+++--++++BRUCELLA
7,5-+/-+-++-++++RICKETTSIA R.
6--+--+-++++COXIELLA B.
7++++-+-+-+-HISTOPLASMA C.
9+-+-+++++++PESTE
8+-+-++-++++TULAREMIA*
7,5-+/-++-+-++++CLAMIDIA P.
10++++++-++++MORVA*
9+-++++-++++ANTRACE*
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AP.BATTERI
CLAMIDIE RICKETTSIE
FUNGHI
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Tra i Batteri primeggiano l’antrace, l’agente della morva e della peste.Tra le clamidie la Clamidia psittaci (Malattia respiratoria ed encefalite), tra le rickettsie quella della febbre maculosa delle Montagne Rocciose, tra i funghi l’agente dell’istoplasmosi sistemica e respiratoria.
9++++++-++-+MICOTOSSINA T2*9++++++-++-+TETANICA8+++-++-++-+
� TOSSINA CLOST. *
8++++-+-++-+STAPH. ENTER. B*8-+++++-++-+SAXITOSSINA9++++++-++-+RICINA*5--+-++-++--DIPHTERIATOSSINA6-++-++-++--CIGUATOSSINA8+-++++-++-+BOTULINICA6-++-++-++--BATRACOTOSSINA7+++-++-+--+AFLATOSSINA*9++++++-++-+SHIGATOSSINA
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TOSSINE
37
Ed infine tra le tossine la Sigatossina (colite emorragica), la ricina (disidratazione, aritmia, convulsioni ed emolisi), il thricocene o micotossina T2 (irritazione cutanea e oculare, letale in pochi minuti se in dose sufficiente) e la tetanotossina (pericolosa per i suoi effetti sui muscoli respiratori).
Guerra biologica: Impatto[rilascio di 50 kg di agente con un aereo per 2 km in linea d’aria
su un centro abitato di 500.000 abitanti– Christopher et al., JAMA 278;1997:412]
95,000>20Antrace
30,000>20Tularemia
150>20Febbre Q
50010Brucellosi
19,0005Tifo
9,5001Encefalite da puntura di zecca4001Febbre della valle del Rift
Numero decessi
km raggiunti col vento
Agente
Secondo Christopher (JAMA ’97) il numero di decessi in caso di rilascio di 50 Kg di patogeno su una striscia di 2 Km densamente abitata, è il modo migliore per misurare il possibile impatto.Con questo tipo di valutazione l’antrace, la tularemia, il tifo e l’encefalite da puntura di zecche, sarebbero quelle più temibili.
Confrontando l’effetto di un ordigno nucleare di 10 Kilotoni o della distruzione di una centrale nucleare, con quello dovuto al rilascio di 10 Kg di spore di antrace si osserva che il numero di vittime è analogo.
Caratteristiche degli Agenti biologici
Moder. alta
7-16 giorni4-21 giorni1-10
organismiFebbri Virali Emorragiche
Moderata>2 settimane
3-5giorni ( 2-10giorni )
10-50 organismiTularemia
Molto bassa
2-14 giorni10-40 giorni1-10
organismiFebbre Q
alta1-6 giorni2-3 giorni100-500 organismiPeste
Moder. alta
4 settimane
12 giorni(7-17 giorni)
1-10 organismiVaiolo
alta3-5 giorni1-6 giorni8,000-50,000 sporeAntrace
MortalitàDurataIncubazioneDose InfettivaMalattia
Considerando che la via inalatoria è quella con maggiori effetti di massa e, visto che per effetto della diffusione nell’atmosfera l’agente patogeno si diluisce, diventa critica la carica batterica capace di provocare la malattia (Dose Infettiva). Altri fattori critici sono la latenza, la durata della malattia e la mortalità. I virus delle febbri emorragiche hanno la dose infettiva più bassa ma hanno una bassa persistenza nell’ambiente. Esistono tuttavia tecnologie avanzate che permettono di ottenere aereosols microincapsulati.
Riconoscimento di una epidemiaCriteri Epidemiologici
• Rapido aumento dell’incidenza (es: PCP ed HIV);
• Aumento insolito degli accessi al PS per febbre, sintomatologia respiratoria, disturbi gastrointestinali;
• Cluster di Pazienti che provengono da una determinata area;
• Patologie insolite e dovute a patogeni utilizzabili a fini terroristici
Riconoscere un’emergenza infettiva non sempre è possibile sulla base dei sintomi d’esordio; talora essi sono aspecifici o mimano malattie consuete dalle quali devono essere differenziate (es. esordio flu-like).In questi casi si può fare affidamento sugli operatori sanitari first responders solo per una corretta raccolta dei dati anamnestici espositivi.Diventa allora necessario predisporre un servizio epidemiologico centralizzato cui afferiscano tali informazioni che permettono di riconoscere i clusters su base prevalentemente epidemiologica.
Esaminiamo ora le caratteristiche più utili da conoscere per la gestione delle emergenze da Antrace, Vaiolo, Peste e Filovirus.
ANTRACEEpidemiologia
(Bacillus Antracis, Gram positivo, sporigeno)• Reservoir: erbivori (pecore e capre)• Trasmissione: contatto, ingestione, inalazione di spore
Clinica• Incubazione di 1-7 gg;• Manifestazioni cutanee, respiratorie, gastrointestinali• Le spore possono germinare anche 60 giorni dopo
l’inalazione, con LD50 nell’uomo di 2.500-55.000.• La forma a più elevata letalità è la polmonare con
linfoadenite e mediastinite. (difficile la diagnosi precoce).
ANTRACEA Sverdlovsk, nell’ex URSS, nel 1979 vi fu un rilascio
accidentale di spore di antrace nell’aria da un laboratorio militare..
Un modello reale di quello che potrebbe verificarsi in caso di rilascio deliberato di spore di antrace, ci è dato da un rilascio accidentale verificatosi a Sverdlovsk nel ’79 da un laboratorio militare.Vi furono 78 decessi che iniziarono a verificarsi 2 giorni successivi al rilascio e terminarono 43 giorni dopo.Tutti i casi si verificarono in una striscia di pochi Km dove il vento riuscì a trasportare le spore in quantità sufficiente.La causa dei decessi fu riconosciuta solo anni dopo.
ANTRACE• Sintomatologia clinica aspecifica, similinfluenzale,
con evoluzione fulminante ed elevata mortalità.• Esordio (1-4 gg) con malessere, affaticamento,
mialgia, tosse non produttiva, febbre;• Successivamente (24 ore) dispnea ad insorgenza
acuta, cianosi, emorragia mediastinica, sbandamento mediastinico, meningismo, shock settico.
La difficoltà maggiore è quindi il riconoscimento tempestivo dell’emergenza per l’aspecificità dei sintomi iniziali con un improvviso viraggio verso la fase fulminante con shock settico, meningismo e sindrome mediastinica dovuta alle grandi dimensioni dei linfonodi regionali.
Antrace polmonare
Inglesby: JAMA, 281;1999:1735-1745
Le frecce indicano i linfonodi resi evidenti per le aumentate dimensioni.
Antrace: lesioni cutaneeForearm lesion, day 7 Neck eschar, day 15
Inglesby T, et al. JAMA;281:1735
Queste sono invece le classiche lesioni della forma cutanea con l’evoluzione da pustola (7° giorno) ad escara (15° giorno).
ANTRACE
Il vaccino:• Non disponibile attualmente, va somministrato va
somministrato solo a soggetti ad alto rischio di esposizione, pre-esposizione (militari, allevatori)
• Prodotto in USA, Georgia, Russia, Inghilterra.• Gli antigeni utilizzati sono sono l’antigene
protettivo (PA), il fattore letale (LF), il fattore generante edema (EF).
• Efficacia protettiva dell’84%; (0,5 ml s.c a 0-4 settimane; 6-12-18 mesi)
ANTRACEProfilassi post-esposizione (os; 45-60 gg)
• Ciprofloxacina 500 mg X 2, levofloxacina 500 mg; ofloxacina 400 mg X 2.
Terapia (e.v; 60 gg):• Ciprofloxacina, ofloxacina e.v. 400 mg X 2;
levofloxacina 500 mg / die; • In associazione, nella forma polmonare e settica,
utilizzare anche uno dei seguenti: rifampicina, vancomicina, penicillina (non usare da sola per i ceppi produttori di betalattamasi), ampicillina, imipenem, clindamicina.
ANTRACEIn assenza di una esposizione accertata (documentata da un
laboratorio o in un contesto a rischio elevato) non vi è indicazione ad iniziare la profilassi antibiotica
• Le forme vegetative dei batteri sopravvivono meno di 24 ore in acqua; le spore per mesi su pelli di animali contaminati e per anni al suolo.
Disinfezione (spore):
• Acido paracetico al 3% per 10 minuti a 4° (terreno)• Formaldeide 4% per 45 minuti• Glutaraldeide 2% per 2 ore• Cloro 2400 ppm per 30 minuti
La persistenza nell’ambiente è molto diversificata per le forma vegetative e le spore soprattutto nel suolo.Quando possibile è indicata la distruzione per incenerimento degli oggetti contaminati, altrimenti le superfici vanno trattate con i disinfettanti e le modalità indicate.
VAIOLOStoria “recente”
• 1796: Jenner utilizza il virus vaccino per la immunizzazione
• 1967: campagna di eradicazione globale dell’WHO• 1980: il WHO suggerisce la sospensione della
vaccinazione• Si tratta di un virus a DNA, a trasmissione aerogena il cui
unico ospite è l’uomo.• Sopravvive mesi a temperatura ambiente e per anni a -20°.
Disinfezione (virus vaccino):• Calore: 60° per 10 minuti• Etanolo 80% per 3 ore• Glutaraldeide 2% per 90 minuti
VAIOLO• Dopo un periodo di incubazione di circa 12 giorni
(7-17) inizia la sintomatologia;• Prodromi aspecifici, con febbre e mialgie.
Successivamente rush cutaneo al volto ed alle estremità (comprese le superfici palmo plantari), in contrasto con il prevalente interessamento centripeto (tronco) della varicella e delle modalità di comparsa (inizio sincronizzato per il vaiolo).
• La contagiosità inizia con la comparsa del rush ed è massima al 7°-10° giorno dall’inizio dell’esantema.
Termografica di un Paziente con vaiolo
Henderson: JAMA 281;1999:2127-2137
Andamento della temperatura corporea in relazione al rush cutaneo, alla comparsa delle lesioni ed alla contagiosità
Vaiolo
Da queste immagini si apprezza la comparsa delle escare ad ondate sincrone successive.
Henderson - JAMA -281;1999:2127
VAIOLO
• Nel sospetto diagnostico la coltura del virus dalle lesioni va effettuata da individui immunizzati.
• In laboratorio vanno adottate misure precauzionali di 4° livello di bioprotezione.
• Il vaccino va praticato da solo entro 4 giorni dalla possibile esposizione o in associazione alle immunoglobuline dopo il 4°giorno (scorte limitate anche negli USA).
• Da considerare il possibile ruolo terapeutico del Cidofovir.
Vaccinazione: effetti collaterali
• E’ verosimile che nel prossimo futuro, in previsione di un attacco bioterroristico con vaiolo, il personale sanitario
ed altre categorie siano sottoposte a vaccinazione.
• Gli effetti collaterali potrebbero rappresentare un problema sanitario maggiore.
Secondo i dati del CDC nel 1968 su più di 5 milioni e mezzo di vaccinazioni primarie, si sono avuti 16 casi di encefalite con 4 decessi,5 casi di malattia vaccinica progressiva con 2 decessi, 58 casi di eczema vaccinico, 131 casi di malattia vaccinica generalizzata, 142 casi di infezioni accidentali e 66 complicazioni di altro tipo (totale 418 complicazioni).La vaccinazione secondaria su più di 8 milioni e mezzo di soggetti ha provocato 6 casi di malattia vaccinica progressiva con 2 decessi ed altre complicazioni in numero più basso rispetto alla vaccinazione primaria.
Vaiolo: siamo pronti?• E’ probabile un riconoscimento precoce di un attacco
bioterroristico?• Sono state stabilite e diffuse linee preferenziali di
comunicazione?• Siamo forniti di sufficienti dosi di vaccino e di farmaci
specifici?• Vi sono nelle strutture deputate adeguate risorse per
controllare l’infezione?
La risposta a tutte le precedenti domande è NO
PESTE• Agente: Yersinia pestis, il cui ospite naturale è il roditore e
le sue pulci• La trasmissione avviene per contatto diretto con animali
contagiati o con le loro pulci.• La forma polmonare determina la trasmissione aerogena.
Verde chiaro: paesi interessati da epidemie di peste tra il 1970 e il 1997.
Verde scuro:probabili foci di diffusione dai serbatoi (roditori e loro pulci).
Peste: clinica• Il Periodo di incubazione è di 1-4 giorni per la polmonite e
di 1-7 giorni per la forma setticemica o per quella bubbonica.
• Le manifestazioni sono di tipo setticemico, polmonare, anche se si osserva talora l’interessamento meningeo e quello cutaneo.
• Comparsa improvvisa di iperpiressia, dolore toracico, emottisi, dispnea; frequente la sintomatologia gastrointestinale.
• Evoluzione fulminante gravata da elevata mortalità.
Peste: clinica• La forma polmonare determina un quadro clinico
dominato da tachipnea, dispnea, cianosi, con evidenza radiologica di addensamento polmonare.
• Le lesioni cutanee purpuree e la necrosi digitale si osservano solamente nelle forme avanzate di malattia.
• Il sospetto epidemiologico deve nascere se descritti più casi di grave polmonite o di sepsi ad evoluzione fulminante.
• Diagnosi con colorazione Gram dell’escreato (bacilli gramnegativi)!
• Profilassi: post-esposizione con doxiciclina, ciprofloxacina, cotrimoxazolo.
• Terapia: Streptomicina, cloramfenicolo, ciprofloxacina.
Vediamo qui la distribuzione geografica delle epidemie di Marburg ed Ebola nel continente africano.L’Ebola ha provocato epidemie nello Zimbabwe, Kenia ed Uganda; Marburg in tutti gli altri paesi colorati in viola ed in Kenia.Un quarto della superficie del continente africano è interessata.
FilovirusAgenti associati a trasmissione interumana:
• Febbre di Congo-Crimea mortalità 20-50%• Ebola mortalità 50-90%• Marburg mortalità 20-25%• Febbre di Lassa mortalità 1-15%• Junin ( Argentina ) mortalità 15-30%• Machupo ( Bolivia ) mortalità 15-30 %
• Isolamento: 4° livello di bioprotezione.
Filovirus
• Nessuna profilassi post-esposizione; in fase di ricerca i vaccini
• Impiego sperimentale della ribavirina per la febbre di Lassa e Congo Crimea
• Fondamentali le norme di isolamento (stanze a pressione negativa, linee di decontaminazione, procedure di sicurezza in laboratorio)
Filovirus
• Nel 1967 furono importati a Marburg (Germania) alcuni esemplari di scimmie verdi dall’Uganda per la preparazione di vaccini.
• 25 persone tra il personale del Laboratorio (sperimentazione di nuovi vaccini) furono infettate da un filovirus con manifestazioni emorragiche (5 contagi interumani; 7 decessi), che fu denominato virus Marburg.
Negli ultimi 12 mesi, nel mondo, sono morte:
• 2500 persone: nelle fauci di un coccodrillo• 1250 persone: per puntura di ape o vespa• 250 persone: per l’attacco di un elefante• 150 persone: per trauma cranico da noce di
cocco• 6 persone: per attacco bioterroristico
(antrace polmonare).
Airone, Settembre 2002Airone, Settembre 2002
Per dimensionare la minaccia da bioterrorismo rispetto ad altre cause di morte nel mondo può giovare questa tabella proposta da Airone.Nel 2002 nel mondo sono morte solo 6 persone.Forse dovremmo preparare la risposta all’attacco delle api se dovessimo agire su base razionale anziché sulla spinta emotiva generata dalla non accettazione del rischio dovuto alla minaccia terroristica.