A E SUO ' ATTACCO Maggiore comprensione l'Itali a A...2010/08/07  · mania, là dove si nega a A E...

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pl^^^^^PPiip^SPl^^^^^H *31^ E E E A vi» iv w»T«*ra, ut uui. n.uh , «JOT, mm, mia ABBONAMENTI! Un «fino . . . . L. 1000 Un * 99B Un trimestre, . . » 20O 8ost«nltor« 3000 Spedizione n abbonato, postale Cesto earrteto m u t e i ptt estl » U » l k m ) 40 Cranea . 40 necrologie O . , linee». lesele . 60 eie tute rtentti?» Ptnmrato anticipilo i PE l ì ffOBBU* ' N A (S. P. ) TU 4e] 'tritanti, 9, tesa . Ttleft 61471 . «8.994 9 ORGANO DEL PARTITO COMUNISTA ITALIANO o gif incidenti di Bari. " Non si spara sui lavoratori dopo che questi hanno salvato l'Italia ; col loro sacrificio nella guerra di liberazione „ Togliatti ANNO (Nuora serie) N. 183 Ì 7 AGOSTO 1946 BBB Una copia . 5 Arretrata . 8 ' ATTACCO Nel mio rapporto al Consiglio o allargato della . del 15-19 luglio scorso, segnalavo l'affermarsi di una crescente resi- stenza della Confindustria e delle altre associazioni dei datori di la- voro olle più modeste e giustifì- ' cate riehief-te dei lavoratori. Sog- giunsi che mi pareva di scorgere in quella resistenza i prodromi di una volontà preordinata della plutocrazia industriale e dei gran- di agrari di sferrare un'offensiva contro le masse lavoratrici, par- tendo da posizioni di carattere economico, ma mirando in realtà a sconvolgere la stessa situazione polìtica in proprio favore. o intransigente ed aggressivo assunto dal Presiden- te della Confindustria, nelle sue recenti lettere alla . e la rottura — provocata apertamente dalla stessa Confindustria — del- le trattative già in corso tra le due parti, su rivendicazioni di ordine secondario, sembrano con- fermare le previsioni prospettate. l conflitto che pone in aperto contrasto la . e la Confin- dustria, contrariamente alle appa- renze esteriori, non interessa sol- tanto i lavoratori ed i datori di lavoro: interessa al massimo gra- do la ricostruzione economica e quindi la vita stessa della Na- zione. l motivo centrale che il Presi- dente della Confindustria ha scel- to come posizione di attacco con- tro lo masse lavoratrici, è quello dello sblocco dei licenziamenti. , dunque, di questo importante problema, anche per- chè le differenti soluzioni che le due parti ne danno, chiariscono le posizioni dei ceti plutocratici e quelle dei lavoratori, davanti al problema fondamentale della ri- costruzione economica e sociale . Per la Confindustria, il proble- ma del blocco dei licenziamenti non può avere che una soluzio- ne: quella facile, pigra e tradi- zionale di licenziare i lavoratori che' risultano in soprannumero. Che importa se un tale - provve- dirotto- aggrava T enormemente- -la. disoccupazione e la miseria dei lavoratori? Che importa se que- sto fatto determinerà un ulterio- re aggravamento della debilita- zione fisica e morale dei lavora- tori affamati, con le conseguen- te inevitabili dell'aumento della mortalità, della delinquenza e della prostituzione? Che importa, infine, che la passività industria- le, nell'attesa di condizioni mi- gliori, ritardi ed impedisca la ri- nascita ? Ai grandi industriali non ìm- f iortano queste sciagure del popo- li e del Paese. Ad essi importa che le aziende assicurino loro il più largo profitto possibile! Per noi e per , invece, il problema che si pone oggi non è quello di aumentare la disoccu- pazione, ma quello di dare pane e lavoro ai due milioni di disoc- cupati che abbiamo già, e di as- sicurare, col loro lavoro, uno slan- cio all'economia nazionale. Ciò non vuol dire affatto che la. . si disinteressi della esigenza di risanare economica- mente le aziende e di liberarle da pesi improduttivi che gravano sul costo della produzione. a - invece dei licenziamenti, propone che n Stato assegni alle aziende aventi dei lavoratori in sopran- numero, delle ordinazioni di la- vori che possano permettere di occupare utilmente l'intera mae- stranza, e di assorbire altri disoc- cupati, dotando in pari tempo il di macchine e di strumenti di lavoro di cui esso ha urgente bisogno: locomotive, carri, navi mercantili, aeroplani civili, trat- tori ecc. Questa nostra posizione. produttivista e progressiva, s'in- quadra perfettamente nel pro- gramma di emergenza del Gover- no ed è perciò chiaro che aderi- sce ad esigenze di ordine gene- rale. n realtà, se il motivo scelto dal . Costa come base di attacco con la , è di carattere eco- nomico, il fine ch'egli si propone è nettamente politico. o si desume dalle dichiarazio- ni ch'egli ha fatto alla stampa. Nella versione datane da « l Glo- bo >, il . Costa avrebbe detto: di problema dello sblocco non li riferisce ai soli operai sospesi o che lavorano ad orario ridotto, ma a tutti gli operai. Bisogne- rebbe concedere la più aropia-r'i- bertà di licenziamento al fine stesso della disciplina e della or- ganizzazione della produzione >. Non si tratta più tanto, dun- que, di risanare le aziende, quan- to di riconoscere ai padroni « la più ampia libertà di licenziamen- to™* di tutti i . E* chiaro che la Confindustria mi- ra ad infliggere una dura scon- fitta alle masse lavoratrici, al fine di ristabilire l'assolutismo padro- nale di tipo fascista nelle aziende e di raggiungere intanto questi ' due obbiettivi: licenziare gli ele- nenti più attivi: approfittare del- la disoccupazione e della miseria dei lavoratori, per porli in con- correnza tra di loro e costringerli ad offrirsi a condizioni sempre peggiori, per non morir di famel Possiamo assicurare tranquilla- NENNI RIFERISCE SULLA SUA MISSIONE Al CONSIGLIO DEI MINISTRI Maggiore comprensione per l'Italia Possibilità di revisione delle clausole economiche Questa è l'impressione sui colloqui con Bidault, Attlee, Byrnes e Molotov l Consiglio dei i si è riu- nito i sera al Viminale — alla vigilia della partenza del Presi- dente del Consiglio e Gasperì per Parigi — per ascoltare la relazio- ne del o Pietro Nenni sul suo viaggio esplorativo in Europa e sui colloqui da lui avuti con i i degli Esteri dei vari paesi. a relazione* di Nonni n generale Nenni ha trovato nei riguardi del nostro Paese spirito di maggior comprensione ed una tendenza a considerare la nostra particolare situazione in modo be- nevolo, nonostante che, sulle que- stioni territoriali, le soluzioni già adottate dai «quattro» difficilmen- te potranno essere modificate so- stanzialmente. Es3e sono infatti, a giudizio dei «quattro» il risultato di un lungo lavoro, nel quale le questioni particolari italiane sono state risolte nel quadro delle solu- zioni del problemi più vasti che la guerra ha sollevato nel mondo. - mettere in discussione questi pro- blemi significherebbe ricominciare da capo il difficile lavoro che è già stato compiuto, lavoro che non sem- bra i «grandi», siano pronti a ri- cominciare. Circa il colloquio avu- to con il o degli Esteri fran- cese Bidault> Nenni ha riferito che questi sulla questione di Briga e Tenda ha dichiarato di rendersi con- to della reazione avutasi in a dopo la soluzione data al proble- ma e 8i è impegnato a mantenere del tutto smilitarizzata la zdha ed a stabilire accordi favorevoli agli interessi italiani. o Bi- dault ha aggiunto che comunque, per il momento, cambiare le deci- sioni già prese sarebbe molto dif- ficile. l suo incontro con il Vice Pre- sidente del Consiglio francese Tho- ìez Nenni ha detto che questi avrebbe dichiarato che, dopo es- sersi recato personalmente a Bri- ga e a Tenda, era entrato nella per- suasone che la-Francia'f/rebbe-po- tuto accontentarsi di piccole retti- fiche di confine (modifiche cata- stali). l Primo o britannico At- tlee, nel colloquio con Nenni, fa- cendo riferimento alla questione della Venezia Giulia, dichiarò che si trattava di una soluzione di com- promesso, la sola possibile in que- sto mdmento. Circa il problema del- le Colonie Attlee dictùar&va chj la Gran Bretagna si trovava già im- pegnata con le confraternite reli- giose libiche (Senussi). e l'o- pinione pubblica inglese non ha d:- ìr-cnticato che la presenza - lia in Africa ha messo in grave pe- ricolo a e le sue vie ci comunicazione. e pubbli- ca britannica è per questo motivo molto intransigente sulla questio- ne delle colonie e vuole seriamen- te garantirsi per non trovarsi nel- l'avvenire in un uguale frangente, nel timore che in a le corren- ti nazionalistiche possano ripren- dere il sopravvento. Sul lungo e cordiale colloquio avuto con il o d<?gli Esteri sovietico , Pietro Nenni ha riferito che questi ha fatto una completa esposizione dei problemi che si pongono in questa guerre. Alla luce di questo quadro - tov ha mostrato che le soluzioni territoriali adottate nei riguardi , e specialmente quella di Trieste, erano le sole possibili. Sul- la questione delle colonie v ha ricordato a Nenni che egli ha di- feso il punto di vista a ed il suo diritto a rimanervi con un mandato dell'ONU. v ha aggiunto che ritiene si possa ancora ottenere qualcosa di più per a in questo cam- po ed ha dichiarato che S vuole stabilire rapporti di stretta amicizia con il nostro paese ed aiutarlo in tutti modi. Parlando del- la questione delle riparazioni - lotov ha affermato che le forme con le quale S chiede il pa- gamento di esse a sono sta- te concepite nel modo più favore- vole al nostro paese, perchè ser- viranno a stabilire rapporti com- merciali e finanziari. i che potranno durare e svilupparsi se- condo un piano di collaborazione economica fra 1 due paesi. - tov ha concluso annunciando che S è pronta a stipulare un trattato commerciale con . Nenni ha quindi riferito sul col- lcquio avuto con Byrnes il cui con- tenuto corrisponde alle dichiara- zioni di "Attlee. e conversazio- ni avute con i rappresentanti de- gli altri paesi Nenni ha tratto l'im pressione che qualcosa si potrà ot tenere per quanto riguarda le mo- difiche delle clausole economiche del trattato. Nenni ha concluso af fermando che il viaggio da lui fat- to avrebbe potuto ottenere un qual- che successo se avesse avuto luo- go sei mesi prima. Le dichiarazioni di De Gasperi l Presidente e Gasperi ha quin- di fatto presente che — a suo giù dizio — la delegazione a Parigi do- vrà presentare il punto di vista ita- liano su tutte le questioni rivendi- c*.ndo~il-, diritto- a di di- scutere nel suo insieme il trattato e di non estere costretta a tratta- re le singole questioni particolari. indipendentemente l'una dall'altra; il che creerebbe maggiori difficoltà per il raggiungimento di soluzioni di compromessi». l Trattato di pace co;ì co:ne «» vorevole , sarebbe consi- gliabile di evitare soluzioni defini- tive sulle questioni a noi più sfa- vorevoli, specialmente nel campo economico-finanziario. 2) a delegazione a Parigi non dovrà perdere di vista la situazio- ne politica interna al fine di evi- tare ogni atto che tenda ad esaspe- rare gli elementi in contrasto esi- stenti all'interno del paese. 3) a delegazione, dovrà realiz- zare per a possibilità di una ripresa dei rapporti economici e commerciali con gli altri paesi. Scoccimarro ha quindi osservato come nel trattato proposto a sia considerata alla stregua di una nazione vinta e non anche come una nazione che ha partecipato al- la vittoria contro la Germania. Ciò è in contrasto con lo stesso pream- bolo del trattato, nel quale, sia pu- re in forma limitata ed insufficien- te, viene richiamato il carattere di cobelligerante avuto . o canto il modo con cui il trat- tato è concepito sembra avrebbe potuto adattarsi ad una pace con a fatta all'atto dell'armistizio (9 settembre 1943). Questo abito mentale, che pare abbia ispirato il trattato, si mani- festa specialmente per quanto ri- guarda i rapporti fra a e Ger- mania, dove si nega a A E SUO Bieci divisioni sul n pronte da mandare al massacro Come si riveld negli animi l'inganno e il tradimenio fascista qualsiasi rivendicazione nei riguar- di di quella Germania con la quale il nostro paese è stato in guerra per circa 2 anni. a nostra delega zione deve agire energicamente centro questo aspetto del trattato e deve rivendicare appunto per questo motivo 11 diritto di discu- tere il trattato nel suo insieme. Per quanto riguarda le questio- ni particolari Scoccimarro. ha rile- vato come sembrino affiorare, per quanto riguarda la Venezia Giulia, elementi di possibile accordo fra a e la. Jugoslavia. Accordo che potrebbe realizzarsi sulla base della difesa del cittadini dello sta- to libero di Trieste: nel senso che siano e.'Si a governarsi e non gli eventuali « tutori » nominati da al- tre potenze. Scoccimarro ha quin- di dichiarato di trovare giusta la richiesta di allargare il territorio dello Stato libero di Trieste. Sulla questione di Briga e Ten- da Scoccimarro ha rilevato, dopo le dichiarazioni di Bidault e Tho- rez, come sia possibile l'avviamen- to ad una soluzione provvisoria. Per le clausole economiche e finan- ziarie Scoccimarro ha sottolineato il diritto a a rivendicare la facoltà di regolare i propri rappor- ti con la Germania, tenendo conte (continua in 2. pagina 1. colonna) * «altana <n fu completa su dieci divisioni, com'è noto, verso la metà di agosto del 1942, in un vasto schieramento sulla riva destra del si com- poneva di soldati, i quali, almeno per il 90 per cento, ritenevano an- cora in quell'epoca, al pari di molti italiani in patria, che la guerra sul fronte russo-tedesco fosse virtual- mente già decisa. special- mente con la caduta di Stalingrado, attesa non di giorno in giorno, ma di ora in ora; e si «attaccava» la radio nei momenti più inconsueti per ascoltarne la notizia straordi- naria. Quale guerra ? mi trovavo fra quei soldati, sul fronte del , in uno stato d'ani- mo specialissimo. Abbacinato come un allocco dalla demagogia fascista, che le tradizioni di famiglia e le condizioni sociali, smontate le pri- me diffidenze, assecondavano in pie- no, avevo creduto al miraggio della guerra di rivoluzione prò- letaria contro t paesi del capitali- smo, per una equa ridistribuzione delle materie prime, per un ordine nuovo fra i popoli, per un raccor- ciarne nto delle distanze fra le clas- si. Avevo creduto; e poiché non ri- tenni né sufficiente né onesto con- tinuare a scrivere su i giornali, due giorni dopo la dichiarazione di guerra, non avendo alcun obbligo militare, partiti volontario per il fronte, senza gradi e senza stipendi. due anni il mio reparto ve- niva inviato sul fronte russo. A combattere cioè contro un paese verso il quale si era sempre natu- ralmente rivolta la mia ansiosa cu- riosità e la mia attenzione di uomo e di «t-udiojo. Cosi mi cadeva di colpo il fervore della guerra rivo- luzionaria. tanto più che, nei mesi precedenti, avevo conosciuto bene in Slovenia e in Croazia, come i no- stri alleati tedeschi concepissero « l'ordine nuovo » europeo e (a Giu- stizia fra i popoli. Avevo avuto con- tatti con intellettuali comunisti, letterati, giornalisti, studenti di - biana, per la sensibilità e per il do- lore dei quali non solo si era aperto il mio cuore, ma cominciava a schiudersi anche la mia mente e a sentirsi finalmente in grado di ini- ziare una revisione critica e auto- critica. purtroppo rimaneva alla base il motto mille volte ritrovato che a era in pericolo*. Sicché si trattava di rimandare a - dopo » la resa dei conti con i responsabili del lungo e duro inganno. trovavo quindi sul con tormenti e dubbi non del tutto -nuo- vi nel petto talvolta, acuta come un presagio, la certezza d'un « asii- go meritato dalla nostra cecttd e dalla nostra debolezza. Gli altri miei compaoni la senti- nella che mi dava il cambio, il cu- ciniere che mi versava il rancio nella gavetta, il portamunizioni, l'autista, lo scritturale, che cosa sentivano, che cosa pensavano? Ne avevano tutti abbastanza, della guerra; nessuno credeva in essa, anziani, fiè'piouam, e meno ancora 1 lnieruentì di Byrnes e di Molotou alla commissione per la procedura prooosto ha nrcsaguito e G E - speri — lascia molte questioni in- solute, riservandone la soluzione ad un prossimo avvenire: sulla base di questo trattato yi potrebbe quindi arrivare od una specie di pace provvisoria; e c potrebbe rap- presentar? la migliore soluzione pcìsibìl*. l o Gonella ha quindi fat- , 0. — Tre riunioni del Comitato per-la procedura hanno avuto luogo quest'oggi al - burgo, senza che una soluzione per la questione del voto sia stata rag- giunta. Notevole rilievo hanno avuto nei dibattito odierno i discorsi pronun- ciati da Byrnes e . a preso per pnmo la paroiq Eyrnes, il quale ha confutalo l'as- serzione fatta ieri de , se- condo cui il segretaria di State ams'ricano avrebbe respinto il sug- gerimento sovietico di tenere rego- lari riunioni dei quattro 1 ri degli Esteri durante la Com>re,iz:: Egli ha aggiunto a tale proposi- to che il o s o v i e t i c o siv.-re.n- to un oraye accennoalla -proiezio-j oe a \- u to l'intenzione di « dettare alla Conferenza ; no.ni dei Predi- no delle minoranza italiane e sla- denti dei vari Conu'ati ve rivendicando la reciprocità di trattamento di queste minoranze da parte , e della Jugoslavia. Parla Scoccimarro a preso infine la parola il com- pagno Sccccimarro, ! quale ha rils- \ato come tre principii fondsmen- tali dovrebbero guidare l'azioiu- del'a nostra delegazione: 1) e che l'opinione pubblica! ma delle norme di procedura, iiitcrnazionale col tempo sembra Stati Uniti si sarebbero riservati i evolversi in senso sempre più fa-i diritto di appoggiare eventuali prò poste ragionevoli presentate nei corso della Conferenza da altri paesi. Egli ha aggiunto: « Alla luce di questi dati è solo v ad af fermare che io mi sono impegnalo i'd appoggiare le norme di proce- dura proposte dai Consiglio. rap- presentanlì degli Stati Uniti man terranno la loro parola. o a voi e all'opinione pubblica di giu- dicare, in base ai documenti di cui vi ho riatto lettura. Negli Stati U- niti la stampa è libera. Perciò il rappresentante sovietico potrà es- sere corto che le di iui accuse mos- se riguardo s"e istruzioni della de legazione americana saranno pub- blicato negli Stati Uniti. o v a pubblicare queste mie dichiarazioni nella stampa sovia- tica » Si è quindi levato ptr parlare i! o essersi dichiarato dolenl? o degli Ester, sovietico - psr l'inesatta interpretaziune: dol- l'atteggiamento iegii 5*ali Uniti. Byrnft.': ha letto quindi alcuni pas- saggi dei verbali delle cedute dei Consiglio oer dimostrare: di dv-pre ripetutamente insistito sul fatto che il Consiglio avesse deciso di >ut- ^opcrre alla Cornei rnza uno sch" l progetto del o del o non può soddisfare i lavoratori Segreteria Confederale in difesa dei disoccupati e pensionati a segreteria della con una lettera firmata dal compagno i Vittorio, dal compagno sociali- sta i e dal democristiano on. i si è rivolta ieri al aii- nistero del o e della Previ- denza Sociale circa il progetto di decreto elaborato dallo stesso di- castero per la corresponzione del Premio della . Nella lettera la mentre si rammarica della scarsa considera- zione in cui e stata tenuta dal - nistero la sua collaborazione, nel- mente la Confindustria che essa non raggiungerà nessuno di que- sti obbiettivi. a . è abba- stanza forte e la grande massa dei lavoratori italiani abbastanza unita e matura, per infrangere ogni tentativo del genere. l governo ha indetto per oggi una riunione delle due partì per discutere la questione dei licen- ziamenti. a . parteciperà a questa riunione, augurandosi che il governo agirà nel senso del suo proprio programma, che ira- plica l'accettazione della soluzio- ne che noi proponiamo. Ci augu- riamo anche che la Confindu- stria rinunci alla sua pregiudi- ziale. Carità di Patria esige che sia evitato ai lavoratori che soffrono già troppo — il compito di dover conquistare con la lotta quelle rivendicazioni di carattere economico sindacale' che si po- trebbero realizzare mediante libe- ri accordi tra le due parti, e per le quali erano già in corso nor- mali trattative. E O la preparazione del progetto di de- creto per il Premio della - ca, fa notare come questo progetto non corrisponda alle aspettative dei lavoratori. E' soprattutto grave che, per effetto di esso, vengano ad es- sere escluse dal godimento del pre- mio numerose categorie di lavora- tori, e cioè 1 lavoratori a domici- lio, f pensionati, i facchini e le ca- rovane, e moltissimi disoccupati. Entrando nel merito del progetto, la propone di non abbassa- re a 1.000 ed a 300 il premio per i giovani. A proposito dell'art 8 la lettera fa notare poi che se un" lavoratore è occupato meno di 4 ora giorna- liere, gli dovrebbe spettare'il pre- mio almeno coma disoccupato. « segreteria confederale - è e contraria alla norma stabilita/nel- l'art 8 che riduce a due terzi il premio per quei lavoratori che j\ fruiscono del vitto o la cui retri- buzions consiste anche in generi alimentari. o alcune considerazioni rela- tive agli epurati ed ai sospesi da meno di sei mesi, che dovrebbero avere almeno o stesso trattamen- to, ed altre critiche alla eccessiva burocratizzazione del metodo di di- stribuzione del premio, la lettera cosi prosegue. Al comma A dell'art 16 sarà op- portuno precisare a quale epoca n riferiscono le 200 giornate di lavo- ro necessarie y*r avere diritto al premio, pagato direttamente dal datore di lavoro. Nel caso che si riferisca ad un anno, proponiamo che il limite delle giornate per i braccianti agricoli venga ridotto a 50 . «Non si comprende, a pro- posito dell'art 26, la ragione della riduzione a due terzi del premio ai produttori di assicurazione del terzo gruppo ». «Per 11 pagamento del Premio della a ai disoccupati le norme stabilite nel progetto del o del o escludereb- bero praticamente dal beneficio al- meno l'80 per cento dei lavoratori attualmente disoccupati. Si propo ne pertanto che detto Premio ven- ga corrisposto a tutti quei disoc- cupati iscritti all'ufficio di collo- camento alla data del 26 luglio *4<\ che ne facciano domanda pei iscritto alla Previdenza Sociale, al- legando un certificato delle autori- tà locali oppure deUa rispettiva or- ganizzazione sindacale, dal quale risulti che il richiedente sia effet- tivamente disoccupato involontario. l Premio della , do- vrebbe essere inoltre corrisposto anche a quei disoccupati che, pur non essendo iscritti all'ufficio di collocamento, risultassero tali in base ad un certificato rilasciato con le modalità di cui sopra ». « Si propone la concessione del Premio della a a quei marittimi che, in possesso del li- bretto di navigazione non scadu- to, abbiano compiuto negli ultimi 15 anni almeno 5 anni di naviga- zione. Questo limite dovrà essere ridotto a due anni per i lavoratori del mare che non abbiano ancora raggiunto 1 30 anni di età ». « Una notevole lacuna del pro- getto di decreto riguarda i pensio- nati. a ha già espresso in ripetute occasioni l'urgenza di un provvedimento che venisse incon- tro a questi lavoratori che si tro- vano in condizioni di estremo di- sagio, ed una loro eventuale esclu- sione del beneficio del Premio del- la a non «arebbe in al- cun modo giustificato Si propone pertanto di concedere a tutti i pen si or.» ti, sia dello Stato che degli enti locali e della Frevidenza So- ciale, il Premio della a nella misura normale», lotov. T,-a la generale attenzione dell'Assemblea v ha accusa- to Bvrnes di aver pronunciato il suo discorso « con tcr.o irato e al- terato >. o — ha proseguito l'oratore — che la migliore rispo- sta ad una dichiarazione del gene- re s:=i queila di citare determinati fatti Potrò così affrontare la que- stione con maggiore imparzialità. Bj'rnos ha detto che fin dalla co:i- far_nza di Potsdam i 1 Governo so- vietico ha sempre insistito per i^ limitazione del numero degli Stati che avrebbero dovuto partecipare alla discuysione delie questioni in- ternazionali. Tengo b ricordare che fu su proposta delia delegazione americana che fu decisa la costitu- zione del Consiglio dei i de- gli Esteri. E' vero che presentam- mo alcune proposte miranti a sta- bilire più specificatamente chi a- vrebbe dovuto partecipare alla Conferenza della pace. - gemmo un accordo sui ventuno Sta- ti e questa nostra decisione fu ap- provata unanimemente dall'opinio- ne pubblica mondiale ». « E' vero — ha aggiunto v — che la delegazione sovietica de- siderava che le questioni procedu- rali venissero discusse prima del- o della Conferenza. E' anche esatto però ricordare che abbiamo discusso questioni procedurali pei una settimana e non abbiamo an- cora affrontato le questioni princi- pali in sede di Conferenza. a perciò il fatto che se non fosse stato preparato precedentemente io schema del regolamento di proce- dura, probabilmente sarebbe stata necessaria un'altra settimana,. cioè in totale tre settimane per giun- gere ad una decisione >. * Noi siamo ansiosi — ha detto v di promuovere e di conservare l'unanimità di tutti i governi interessati. l nostro atteg- o non è dettato ia inte- ressi egoistici: noi pensiamo anche v.gli interessi degli altri memori del Consiglio dei i degli Esteri; e non soltanto ni onesti, ma di tutti i membri della Conle- nes eenza pubblicare il discorso. a noi accettiamo la proposta di Byrnes che il discorso stesso sia pubblicato dalla stampa sovietica e che il popolo sovietico possa leg- gerio. Vi sono tuttavia delle cose in questo discorso, alle quali non possiamo consentire ». Parlando degli accenni.di Byrnes alla libertà di stampa, v ha citato un libro pubblicato negli renza ed anche di quei paesi che Stati Uniti nel 1943, nel quale — non partecipano alla Cjaferenzi egli ha detto — un esperto gior- ma ne seguono da vicino gli svi- luppi 2. e Byrnes — ha aggiunto v — ha lanciato nel suo discari-.} ciò the può essere definita una snda. C2li ha proposto che il discorto stesso venga pubblicato nella stam- pa sovietica cume il mio discorso di ieri è stato pubblicato in quella americana. Ora, io ho dinanzi a me la e v York d Tribu- ne > di oggi, nell'edizione europea. o non trovo alcuna relazione del mio discorso, bensì cleìle critiche r.d esco, cosicché debbo domandar- mi se Byrnes intenda realmente proporre che la pubblicazione del suo discorso sulla stampa sovietica avvenga su bari di reciprocità. Se è cosi, noi potremmo forte pub- blicare critiche al distorso di Bvr- nalista americano mette in chiaro la situazione della stampa in Ame rtea. < o immagino — egli ha con- tinuato che alcuni di voi ab- bi; no già udito parlare di impre- = 2 giornalistiche che controllano, negli Stati Uniti, una grandissima parìe della stampa *. i alla stampa britan- nica. v ha ricordato che il o > Giustizia britannico, Shawcrass giunse a proporre che i giornuii del suo pacjc dovessero recare sulla testata la nota seguaa- te: Questo giornale appartiene al d tal dei tali *. « Shavzcross — ha dotto v — sente la man- canza di una stampa obiettiva fe imparziale, noi non possiamo cht simpatizzare con lui in questa sua preoccupazione ». i piovani depli anziani; ma - rano un oiomo dopo l'altro sorrei'- dalla speranza che tutto fosse in- cile e soprattutto breve. Primo smentito prime smentite all'illusio)"- uennero in aposto. 1 riusi diedeii segno di vita in alcuni settori. Qual- cuno si stupi che ce ne fossero a»>- cora di russi, dopo le cifre dei bo'- lettmi tedeschi. Ce n'erano ancori-, più coraaoiosi di prima e sparavate/ meglio che mai. Anche le munbfonl nbbondaunv" da loro. Bollettini e giornali parlo- rono, come al solito, di divisioni eli" venivano sotto a plotoni affiancai', Ut stato di ubbrt'achczza. Chi li h i veduti i plotoni a//ìancati'sul ' Forse la fantasia degli Stati - giori e dei corrispondenti di puerrd al sicuro nelle retrovie. O quella dei gerarchi che venivano a por- tarci i pacchi in linea, come dice- vano i giornali, e ci facevano fare almeno dieci chilometri indietro per andargli incontro in un posto sicuro. Venivano invece di notte i russi, in pattuglie o pattugltoni. Guadavano il fiume, tagliavano fuo- ri i caposaldi avanzati, non di rad--» trovavano i reparti nel sonno. Uv battaglione di fanteria fu mer.;n fuori combattimento cosi. Stalingrado continuava n resistere casa per casa, pianerotto'n per pianerottolo. o si fac<- va sotto. "Alla fine di settembre, «'- l'alba. o sputo delle sentincllp o n gelava sulla steppa sabbiosa. v. >>i passava notte che in un punto n nell'altro non si ripetessero i coli" di mano del nemico. l compito d'*'- le tioitre truppe schierate lungo ?l corso medio e la grande ansa del era quello di impedire ai ;o- vietici una contromanovra sul > ' - licnte germanico di Stalingrado. C' attacchi parziali, non impegnatir . di agosto e di settembre, rivelarvi:") la debolezza della nostra difesa schierata su un fronte immcnv>, senza riserve. Verso i primi di dicembre la ini- tcria si trovava in linea da cinr/rr- sei mesi senza ricevere il cai,ib ; o. morale della truppa alla vifil- lia dell'offensiva sovietica era qv.ai<- to mai basso, tanto basso che, s?"- za dubbio, anche se l'of/cnsiua « » avesse manovrato con uguale intdi- ligenza strategica, tempestività le- tica e valore, di uomini, la no?t'" resistenza si sarebbe ugualmci'.''- infranta. il morale era bajm': Morale sotto zero Anzitutto perchè, ripeto, nes:"" soldato sentiva la guerra, spcr»a'- mente su quel fronte. piu i' rivelava in una maniera drammati- ca la nostra impreparazione e '/» cojistguenra la sempre più passe- ra e mortificante subordinazione ai comandi tedeschi piccoli .e grand) i quali ci trattavano come nemici e'. ° non si rispettano. Non c'era uffi- ciale e soldato di linea che non snf- /risse rabbiosamente per questo s'ri- to di inferiorità, per gli abusi che » tedecchi ne traevano, maestri, comr reno sempre stati, ncll'approfittar^ dellv altrui debolezze e delicatrz.? si capisce, presso gli a'ti comandi le mortificazioni anneri- vano nei pranzi delle mense comu- ni, dove fritto veniva regolarmela- inghiottito per la « vittoria dal- l'asse ». Seco7idariame»fe era sensibili?--'- mo il distacco di molti ufficiali di' soldati, considerati non come - mini, ma come attendenti o come- A (Continua in 2. pag., 1. colonna) responsabili dei fatti di Caccamo Gli i istigano i contadini ad e la legge sugli ammassi - l o e le i . 6. — Nelle prime ore oltre £00; presenti il vice-questore deputato comunista Cattri, i pre- della mattina del giorno 5 gruppi misti di carabinieri, agenti e funzio- nari si recavano a San Giovanni di Càccamo, frazione di stante dall'abitato di Caccamo- circa sette chilometri, per la requisizione del grano. Colà venivano accolti da gruppi di annoti che ingaggiavano un combattimento che durava pa- recchie ore, fino alla resa delle forze di polizia che perdevano il piccane tenente dei carabinieri col piio alla fronte da fucilata, e poco dopo deceduto, ed avevano anche pa- recchi feriti, ai Quali era consentito di montare ni un mezzo che li rfpor- tara a giungevano a parecchie riprese rinforzi ccn au toblinde e carri armati che portava- no le forze di polizia al numero Ci perdoni YAvan- ti! te «tentiamo « credere cte il rifor- mismo italiano sia ormai «no spettro sai orzale farebbe scesa la pietra »r> polcrale. Non sol- tanto i ri forai isti __^_____^__ costruì mangiano, ber . dormono e vestono panni, ama o «oche la Critiem SoeUl* ebe è un giornale come tutti eli altri, un fior- cale. per cosi dire, di carne e d'ossa. e costituiscono, secondo o stesso Ammutì!, una frazione del Partito Socialista, cna < coerente del pensiero socialista ». Tutte co3« che non hanno niente a che se- dere col mondo desìi spettri. Ora. «ree- <ta < frazione » è dedita (come era de- dita anche nel passato) a ano sport molto in Toja, e che era molto in so?» anche nel t<>21 e 1922. allo sport del- l'antieorannismo e anche in onesto di- mostra di aser niente di comune con fli spettri i quali, da quando esistono, non sono mai stati né comunisti né antico- munisti. Comunque, sarebbe forse il caso di chiarire questa faccenda delle frazio- ni. O potrebbe contestare che il fitto d'uniti d'azione tra comunisti e «octali5ti è stato concluso dai due partiti e non da frazioni dei partiti stessi. Ne «tanto talmente consinti che quando l'uno o l'altro esponente di una frazione del Partito socialista, quando Sarafat Ca- Gli spettri e lo sport dell'anticomunismo z ifiirsiifiiffiif ititi» losse sono partiti a testa bassa all'atUc co contro i comuni- sti, e pia che con- tro t comunisti, eoa tro Taniti della clas- eperat^. ea! ab- biamo n genere _^____^^_______ esitato di rispondere. o abbiamo espresso Q nostro traditi© eoa tutti i riguardi del caso. Non ti è dato neppure corso al proposito — metà serio e metà fa- ceto -— di qualche nostro compagno di costituire nna frazione che godesse, nel P. C della sterra libertà di cui godono te frazioni nel . per quanto ri- guarda i rapporti tra i due partiti. a d ai forra concedere che anche qnella corrente del pensiero socialista e comu- nista ha espresso le sue idee nelTartieelo: < a rirolta degli impotenti > he diritto di cittadinanze nelle lotte per le libe- razione della classe operaia. Ci ai Torrà concedere che le correnti unitarie han- no il diritto (e dorere) di sostenere le loro opinioni contro le opinioni di- sgregatrici della corrente riformista. Ten- to pia che noi Tediamo — e come! — i pericoli che ci circondano e compren- diamo che è necessario unire tutte le forze comuniste e socialiste per esitare che si riproduca nna situazione in coi. per esempio, la Critiem Sodate debba ri- trasformarsi nei del O O il ten. col. dei CC m lonio ed -.1 ten. col Tuccari ed il com- missario Guarino della squadra ma bile. lotta durava serrala fino a tarda nette con morti e feriti da am- bo le parti. parte della forza pub- blica i morti accertati fino ci pome riggio di oggi, ascendono a 4 e i feriti a 12. Quale la causa di questo doloroso conflitto tra forza pubblica e contedini? Cosa è successo improv vìszmtnte a Caccamo? Caccamo è un grosso paese di die- cimila abitanti al quale fanno co- rona tutta una serie di borghi rurali come Cerda, ilontemaggiore, AHmi nusa, Alia, tutti Questi paesi i sindaci sono democri- stiani e i socialisti e comunisti reno pochi: centro di loro ha sempre agito una propaganda spietata diret- ta in particolare ad impedire cht » contadini et servissero dei decreti GuUo e rispettassero la legge angli ammassi. Non era forse il compagno GuUo ministro dell'agricoltura? Se c'erano gli ammassi la colpa era sua Tt motivo principale della propagan- da democristiana a Caccamo come e come in quel di Novara era lo atesso, «Votate per la demo- crazia cristiana ed avrete la abolizio- ne degli ammassi. Cosi quando i democristiani hanno ottenuto Quello che desideravano olir elezioni i contadini di Caccamo e dei borghi vicini hanno creduto di aver vinto anche loro ed hanno pansato veramente che gli ammassi sarebbe- ro stati aboliti. Ora però s'accorgono di essere stati ingannati. Già un mese fa agenti e funzionari e carabinieri ai erano presentati e Caccamo per fare eseguire le est- razioni di ammasso, o questo fatto e hs conseguen- za anche dett'arriro di Fiorello o Guardia a dove il dirette** generale ha tenuto tm discorro contro le evasioni itagli evi' mossi, c'è stato un convegno dei prefetti siciliani al quale hanno par- tecipato U ministro democristiano del- ragrieoltura Segni e, tra gli altri, V A fetti hanno subito dichiaralo che non avevano forze sufficienti per assicu- rare le operazioni di ammasso. compagno Causi ha subito denun- ciato che non si trattava di una que- stione di forza ma di una questione di giustizia. provincia di esistono poco più di SO grandi ozienti e agricole, che producono di per se sole più grano di quanto ne ch'eie l'ammasso ed alle quali ciononctslaii- te si chiede per l'ammasso solo ;! 30 per cento della produzione. « fronte a queste azie?u*e pnvileg>.c:z ne esistono oltre 20 mila piccole e medie che producono quantitativi e.' grano poco più sufficienti i sedd:- sfare le necessità economiche dcVr famiglie dei contadini. Sarebbe sloto facile individuare i 50 o CO grus-i proprietari, convocarli in dire loro chiaramente, in termmi ri- legge, quanto grano dovevano conse- gnare in base agli accertamenti fre- nici fatti dagli ispettori agricoli. Una volta ottenuto l'esempio ria grandi proprietari, l'opera di persua- sione presso i medi e i piccoli di- rebbe certamente riuscita più cac- cole. , il di non ha convocato i proprietari, non hi fatto nulla per impedire a costoro l n - evasione colossale dall'ammasso, rr-i ha impedito l'esportazione clandesti- na. A fine luglio sono stati consegna- ti all'ammasso scio ottomila quintrh di grano sui 270 mila prn-stl COT." quota minima per la provincia di lermo. Sono così arrivati gli crdt't di perchè fosse fatta rispet- tare la legge augii ammessi ed fetto ha cominciato proprio di li dove non doveva cominciare: ha co- minciato con i piccoli coniedint eh? sobillati dagli agrari, hanno rcag'fi con le armi alle rnttmidmUmì delln legge. Così San Giovanni dt Cacca- mo è divenuta la valvola dt turarez2-> per alleggerire la pressione suoli agrari ed ti camp-i di battaglia crea- to par distogliere la dcirorrfrwff « vietare che le loro arton* w rol- gestaro in direzione più giusta. f ' "" '-' ' \

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Page 1: A E SUO ' ATTACCO Maggiore comprensione l'Itali a A...2010/08/07  · mania, là dove si nega a A E SUO Bieci divisioni sul n pronte da mandare al massacro Come si riveld negli animi

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vi» iv w»T«*ra, ut uui. n.uh , «JOT, mm, mia ABBONAMENTI ! Un «fin o . . . . L. 1000

Un * 99B Un trimestre, . . » 20O 8ost«nltor« 3000

Spedizione n abbonato, postale Cesto earrteto mutei ptt estl » U » l k m ) 40 Cranea . 40 necrologie O . , linee». lesele

. 60 eie tute rtentti? » Ptnmrato anticipilo i PE l ì ffOBBU* ' N A (S. P. ) TU 4e] 'tritanti , 9, tesa . Ttleft 61471 . «8.994

9

ORGANO DEL PARTITO COMUNISTA ITALIAN O

o gif incidenti di Bari. " Non si spar a sui lavoratori dopo che questi hanno salvato l'Italia ; col loro sacrificio nella guerra di liberazione „

Togliatti

ANNO (Nuora serie) N. 183 Ì 7 AGOSTO 1946 BBB

Una copia . 5 Arretrat a . 8

' ATTACCO Nel mio rapport o al Consig l io

o a l largato della . del 15-19 lugl i o scorso, segna lavo l'affermars i di una crescente resi-stenza della Confindustr i a e del le altr e associazioni dei dator i di la-vor o ol le più modeste e giustifì -

' cate riehief-te dei lavoratori . Sog-giunsi che mi pareva di scorgere i n quel la resistenza i prodrom i di una volontà preordinat a del la plutocrazi a industr ia l e e dei gran-di agrar i di sferrar e un'offensiva contr o le masse lavoratr ic i , par -tendo da posizioni di carattere economico, ma mirand o in realtà a sconvolgere la stessa s i tuazione pol ì t ic a in propr i o favore.

o intransigente ed aggress ivo assunto dal Presiden-te della Confindustr ia , nel le sue recenti lettere alla . e la rottur a — provocata aper tamente dal l a stessa Confindustr i a — del-l e trattat iv e già in corso tr a le due parti , su r ivendicazioni di ordin e secondar io, sembrano con-fermar e le previsioni prospettate.

l conf l i t t o che pone in aperto contrasto l a . e la Confin -dustr ia , contrar iamente al l e appa-renze esteriori, non interessa sol-tant o i lavorator i ed i dator i di lavoro: interessa al mass imo gra-do la r icostruzione economica e quind i la vi t a stessa del la Na-zione.

l mot ivo centrale che il Presi-dente del la Confindustri a ha scel-t o come posiz ione di a t tacco con-tr o lo masse lavoratr ic i , è quel lo del lo sb locco dei l icenziament i.

, dunque, di questo impor tant e problema, anche per-chè le different i soluzioni che le due part i ne danno, chiar iscono l e posizioni dei ceti p lutocrat ic i e quel le dei lavorator i , davanti al p rob lema fondamenta le del la ri -costruz ione economica e socia le

. Per la Confindustr ia , i l proble-

ma del b locco dei l icenziamenti non può avere che una soluz io-ne: quel la faci le, pigr a e tradi -z ionale di l icenziare i lavorator i che' r isul tan o in soprannumero. Che impor t a se un tale - provve-d i r o t t o - agg rava T enormemente- -la. d isoccupaz ione e la miser ia dei lavorator i ? Che import a se que-sto fat t o determinerà un ulter io -r e aggravamento del la debi l i ta -z ione fisica e morale dei lavora-tor i affamati , con le conseguen-t e inevi tabi l i del l 'aumento del la morta l i tà , del la del inquenza e del la prost i tuz ione? Che importa , infine , che l a pass iv i tà industr ia -le, nel l 'at tesa di condiz ioni mi -gl iori , r i tard i ed impedisca la ri -nasc i ta ?

A i grandi industr ial i non ìm-

f ior tan o queste sc iagure del popo-li e del Paese. A d essi import a

che l e az iende assicur ino lor o il p i ù largo profitt o possib i le!

Per noi e per , invece, i l p rob lema che si pone oggi non è quel lo di aumentare la d isoccu-pazione, ma quel lo di dare pane e lavoro ai due mi l ion i di d isoc-cupati che abb iamo già, e di as-sicurare, col lor o lavoro, uno s lan-c io a l l 'economia nazionale.

C i ò non vuol dir e affatt o che l a . . si disinteressi del la es igenza di r isanare economica-mente l e az iende e di l iberar l e da pesi improdut t iv i che g ravano sul costo del la produzione. a -invece dei l icenziament i, propone che n Sta to assegni al le az iende aventi dei lavorator i in sopran-numero, de l le ordinazioni di la-vor i che possano permettere di occupare u t i lment e l ' inter a mae-stranza, e di assorbire altr i d isoc-cupat i , do tando in par i t empo i l

di macch ine e di s t rumenti d i lavor o di cui esso ha urgente b i sogno: locomot ive, carri , navi mercant i l i , aeroplani c iv i l i , trat -tor i ecc. Ques ta nostra pos iz ione. produt t iv is t a e progressiva, s'in-quadr a per fet tamente nel pro -g ramma di emergenza del Gover-n o ed è perc iò chiaro che ader i-sce ad es igenze di ordin e gene-rale.

n realtà, se i l mot ivo scel to dal . Costa come base di a t tacco

con la , è di carattere eco-nomico, i l fin e ch'egli si propone è net tamente pol i t ico .

o si desume dal le d ichiarazio-n i ch'egli ha fat t o al l a s tampa. Ne l la vers ione datane da « l Glo-bo >, i l . Costa avrebbe det to:

d i p rob lema del lo sb locco non l i riferisce ai soli operai sospesi o che lavorano ad orar i o r idotto , m a a tutt i g li operai. B isogne-rebbe concedere la p i ù aropia-r'i -ber t à di l i cenz iamento al fine stesso del la d isc ip l ina e del la or -gan izzaz ione del la produz ione >.

Non si t ra t t a p i ù tanto, dun-que, di risanare l e az iende, quan-t o di r iconoscere ai padroni « la p i ù ampia l ibert à di l i cenz iamen-to™* di tutt i i . E* ch iar o che l a Confindustr i a mi -r a ad inf l igger e una dur a scon-fitta a l l e masse lavoratr ic i , al fine d i ristabilire l 'assolut ismo padro-na le di t ip o fascista nel le az iende e di raggiungere in tant o questi

' due obbiet t iv i : l icenziare gli e le-n e n t i p i ù at t iv i : approfi t tar e del-l a d isoccupaz ione e del la miseria dei lavorator i , per porl i in con-cor renza tr a di lor o e costr ingerli ad offr irs i a condiz ioni sempre peggior i, per non mor i r di famel

Poss iamo assicurare t ranqui l la -

NENNI RIFERISCE SULLA SUA MISSIONE Al CONSIGLIO DEI MINISTRI

Maggior e comprension e per l'Itali a Possibilit à di revision e dell e clausol e economich e

Quest a è l'impression e su i colloqu i con Bidault , Attlee , Byrne s e Moloto v l Consiglio dei i si è r iu -

nit o i sera al Viminal e — alla vigil i a della partenza del Presi-dente del Consiglio e Gasperì per Parigi — per ascoltare la relazio-ne del o Pietro Nenni sul suo viaggio esplorativo i n Europa e sui colloqui da lui avuti con i

i degli Esteri dei var i paesi.

a r e l a z i o n e* di N o n ni n generale Nenni ha trovat o nei

riguard i del nostro Paese spirit o di maggior comprensione ed una tendenza a considerare la nostra particolar e situazione in modo be-nevolo, nonostante che, sul le que-stioni territoriali , l e soluzioni già adottate dai «quat t ro » difficilmen -te potranno essere modificate so-stanzialmente. Es3e sono infatti , a giudizio dei «quat t ro » i l risultat o di un lungo lavoro, nel quale le questioni particolar i italian e sono state risolt e nel quadro delle solu-zioni del problemi più vasti che la guerra ha sollevato nel mondo. -mettere in discussione questi pro -blemi significherebbe ricominciar e da capo i l difficil e lavoro che è già stato compiuto, lavoro che non sem-br a i «grandi», siano pront i a r i -cominciare. Circ a i l colloquio avu-to con i l o degli Esteri fran -cese Bidault> Nenni ha riferit o che questi sulla questione di Brig a e Tenda ha dichiarat o di rendersi con-t o della reazione avutasi in a dopo la soluzione data al proble-ma e 8i è impegnato a mantenere del tutt o smilitarizzat a la zdha ed a stabilir e accordi favorevoli agli interessi italiani . o Bi -dault ha aggiunto che comunque, per i l momento, cambiare le deci-sioni già prese sarebbe molto dif -ficile.

l suo incontr o con i l Vice Pre-sidente del Consiglio francese Tho-ìez Nenni ha detto che questi avrebbe dichiarat o che, dopo es-sersi recato personalmente a Br i -ga e a Tenda, era entrato nella per-suasone che la-Francia ' f / rebbe-po-tut o accontentarsi di piccole retti -fiche di confine (modifiche cata-stal i) .

l Prim o o britannic o At -tlee, nel colloquio con Nenni, fa-cendo riferiment o alla questione della Venezia Giulia , dichiar ò che si trattav a di una soluzione di com-promesso, la sola possibile in que-sto mdmento. Circ a i l problema del-le Colonie Att le e dictùar&v a chj la Gran Bretagna si trovava già im-pegnata con le confraternit e reli -giose libich e (Senussi). e l'o -pinione pubblica inglese non ha d:-ìr-cnticat o che la presenza -li a i n Afric a ha messo in grave pe-ricol o a e le sue vie ci comunicazione. e pubbli -ca britannic a è per questo motivo molt o intransigente sulla questio-ne delle colonie e vuole seriamen-t e garantirsi per non trovarsi nel-l 'avvenir e in un uguale frangente, nel timor e che in a le corren-t i nazionalistiche possano ripren -dere il sopravvento.

Sul lungo e cordiale colloquio avuto con il o d<?gli Esteri sovietico , Pietro Nenni ha riferit o che questi ha fatt o una completa esposizione dei problemi che si pongono in questa guerre.

Al l a luce di questo quadro -tov ha mostrato che l e soluzioni territorial i adottate nei riguard i

, e specialmente quella di Trieste, erano le sole possibili. Sul-la questione delle colonie v ha ricordat o a Nenni che egli ha di -feso i l punto di vista a ed i l suo diritt o a rimanerv i con un mandato dell'ONU.

v ha aggiunto che rit ien e si possa ancora ottenere qualcosa di più per a i n questo cam-po ed ha dichiarat o che S vuole stabilir e rapport i di stretta amicizia con i l nostro paese ed aiutarl o i n tutt i modi. Parlando del-l a questione delle riparazion i -lotov ha affermato che l e form e con l e quale S chiede i l pa-gamento di esse a sono sta-t e concepite nel modo più favore-vole al nostro paese, perchè ser-virann o a stabilir e rapport i com-merciali e finanziari. i che potranno durar e e svilupparsi se-condo un piano di collaborazione economica fr a 1 due paesi. -tov ha concluso annunciando che

S è pront a a stipular e un trattat o commerciale con .

Nenni ha quindi riferit o sul col-lcquio avuto con Byrnes i l cui con-tenuto corrisponde al le dichiara-zioni di "Attlee . e conversazio-ni avute con i rappresentanti de-gli altr i paesi Nenni ha tratt o l'i m pressione che qualcosa si potr à ot tenere per quanto riguard a le mo-difich e del le clausole economiche del trattato . Nenni ha concluso af fermando che i l viaggio da lui fat-to avrebbe potuto ottenere un qual-che successo se avesse avuto luo-go sei mesi prima .

Le dichiarazion i di De Gasper i

l Presidente e Gasperi ha quin-di fatt o presente che — a suo giù dizio — la delegazione a Parigi do-vr à presentare i l punto di vista i ta -liano su tutt e le questioni r ivendi -c*.ndo~il-, diritto - a di d i -scutere nel suo insieme il trattat o e di non estere costretta a tratta -r e le singole questioni particolari . indipendentemente l'un a dall'altra ; i l che creerebbe maggiori difficolt à per i l raggiungimento di soluzioni di compromessi».

l Trattat o di pace co;ì co:ne «»

vorevole , sarebbe consi-gliabil e di evitare soluzioni defini-tiv e sulle questioni a noi più sfa-vorevoli, specialmente nel campo economico-finanziario.

2) a delegazione a Parigi non dovrà perdere di vista la situazio-ne politic a intern a al fine di evi-tar e ogni atto che tenda ad esaspe-rar e gli elementi in contrasto esi-stenti all'intern o del paese.

3) a delegazione, dovrà realiz-zare per a possibilità di una ripresa dei rapport i economici e commerciali con gli altr i paesi.

Scoccimarro ha quindi osservato come nel trattat o proposto a sia considerata alla stregua di una nazione vint a e non anche come una nazione che ha partecipato al-la vittori a contro la Germania. Ciò è in contrasto con lo stesso pream-bolo del trattato , nel quale, sia pu-r e in form a limitat a ed insufficien-te, v iene richiamat o i l carattere di cobelligerante avuto .

o canto i l modo con cui i l trat -tato è concepito sembra avrebbe potuto adattarsi ad una pace con

a fatt a all'att o dell'armistizi o (9 settembre 1943).

Questo abito mentale, che pare abbia ispirat o i l trattato , si mani-festa specialmente per quanto ri -guarda i rapport i fr a a e Ger-mania, là dove si nega a

A E SUO

Bieci divisioni sul n pronte da mandare al massacro

Come si riveld negli animi l'inganno e il tradimenio fascista

qualsiasi r ivendicazione nei riguar -di di quella Germania con la quale i l nostro paese è stato in guerra per circa 2 anni. a nostra delega zione deve agire energicamente centro questo aspetto del trattat o e deve rivendicar e appunto per questo motivo 11 diritt o di discu-tere i l trattat o nel suo insieme.

Per quanto riguard a le questio-ni particolar i Scoccimarro. ha r i le -vato come sembrino affiorare , per quanto riguard a la Venezia Giulia , elementi di possibile accordo fr a

a e l a . Jugoslavia. Accordo che potrebbe realizzarsi sulla base della difesa del cittadin i dello sta-to liber o di Trieste: nel senso che siano e.'Si a governarsi e non gli eventuali « tutor i » nominati da al-tr e potenze. Scoccimarro ha quin-di dichiarat o di trovar e giusta la richiesta di allargar e i l territori o dello Stato liber o di Trieste.

Sul la questione di Brig a e Ten-da Scoccimarro ha ri levato, dopo le dichiarazioni di Bidaul t e Tho-rez, come sia possibile l 'avviamen-to ad una soluzione provvisoria. Per le clausole economiche e finan-ziari e Scoccimarro ha sottolineato i l diritt o a a rivendicar e la facoltà di regolare i propr i rappor -t i con la Germania, tenendo conte (continua in 2. pagina 1. colonna)

* «altana <n fu

completa su dieci divisioni , com'è noto, verso la metà di agosto del 1942, in un vasto schieramento sulla r iv a destra del si com-poneva di soldati, i quali , almeno per il 90 per cento, ritenevano an-cora in quell'epoca, al pari di molt i italian i in patria , che la guerra sul fronte russo-tedesco fosse virtual-mente già decisa. special-mente con la caduta di Stalingrado, attesa non di giorno in giorno, ma di ora in ora; e si «a t taccava» la radio nei momenti più inconsueti per ascoltarne la notizia straordi-naria.

Qua le g u e r r a ? mi trovavo fra quei soldati, sul

fronte del , in uno stato d'ani-mo specialissimo. Abbacinato come un allocco dalla demagogia fascista, che le tradizion i di famiglia e le condizioni sociali, smontate le pri-me diffidenze, assecondavano in pie-no, avevo creduto al miraggio della guerra di rivoluzione prò-letari a contro t paesi del capitali -smo, per una equa ridistribuzion e delle materie pr ime, per un ordine nuovo fra i popoli, per un raccor-ciarne nto delle distanze fra le clas-si. Avevo creduto; e poiché non r i -tenni né sufficiente né onesto con-tinuare a scrivere su i giornali , due giorni dopo la dichiarazione di guerra, non avendo alcun obbligo militare , partiti volontario per il fronte, senza gradi e senza stipendi.

due anni il mio reparto ve-

niva inviat o sul fronte russo. A combattere cioè contro un paese verso i l quale si era sempre natu-ralmente rivolta la mia ansiosa cu-riosità e la mia attenzione di uomo e di «t-udiojo. Cosi mi cadeva di colpo i l fervore della guerra rivo-luzionaria. tanto più che, nei mesi precedenti, avevo conosciuto bene i n Slovenia e in Croazia, come i no-stri alleati tedeschi concepissero « l'ordin e nuovo » europeo e (a Giu-stizia fra i popoli. Avevo avuto con-tatti con intellettuali comunisti, letterati, giornalisti, studenti di -biana, per la sensibil ità e per i l do-lor e dei quali non solo si era aperto i l mio cuore, ma cominciava a schiudersi anche la mia mente e a sentirsi finalmente in grado di ini-ziare una revisione critica e auto-critica.

purtroppo r imaneva alla base i l motto mille volte ritrovato che

a era in per icolo* . Sicché si trattava di rimandar e a - dopo » la resa dei conti con i responsabili del lungo e duro inganno.

trovavo quindi sul con torment i e dubbi non del tutto -nuo-vi nel petto e» talvolta, acuta come un presagio, la certezza d'un « asii-go meritato dalla nostra cecttd e dalla nostra debolezza.

Gli altri miei compaoni la senti-nella che mi dava i l cambio, i l cu-ciniere che mi versava i l rancio nella gavetta, il portamunizioni, l'autista, lo scritturale, che cosa sentivano, che cosa pensavano? Ne avevano tutti abbastanza, della guerra; nessuno credeva in essa, né anziani, f iè 'piouam, e meno ancora

1

lnieruent ì di Byrne s e di Moloto u alla commission e per la procedur a

prooosto ha nrcsaguito e G E -speri — lascia molte questioni in -solute, riservandone la soluzione ad un prossimo avvenire: sulla base di questo trattat o yi potrebbe quindi arrivar e od una specie di pace provvisoria ; e c potrebbe rap-presentar? la miglior e soluzione pcìsibìl* .

l o Gonella ha quindi fat-

, 0. — Tr e riunioni del Comitato pe r - l a procedura hanno avuto luogo quest'oggi al -burgo, senza che una soluzione per la questione del voto sia stata rag-giunta.

Notevole ril iev o hanno avuto nei dibattit o odierno i discorsi pronun-ciati da Byrnes e .

a preso per pnmo la paroiq Eyrnes, il quale ha confutalo l'as-serzione fatta ieri de , se-condo cui il segretaria di State ams'ricano avrebbe respinto il sug-gerimento sovietico di tenere rego-lar i riunion i dei quattr o 1 ri degli Esteri durant e la Com>re,iz::

Egli ha aggiunto a tale proposi-to che il o sovietico siv.-re.n-

to un oraye accennoa l la -proiezio- j oe a\ - u t o l'intenzione di « dettare alla Conferenza ; no.ni dei Predi-no delle minoranza italian e e sla-denti dei vari Conu'ati ve rivendicando la reciprocit à di

trattament o di queste minoranze da part e , e della Jugoslavia.

Parl a Scoccimarr o a preso infin e la parola il com-

pagno Sccccimarro, ! quale ha r i ls -\a to come tr e principi i fondsmen-tal i dovrebbero guidare l'azioiu-del'a nostra delegazione:

1) e che l'opinion e pubblica! ma delle norme di procedura, gì iiitcrnazional e col tempo sembra Stati Unit i si sarebbero riservati i evolversi in senso sempre più fa-i diritt o di appoggiare eventuali pr ò

poste ragionevoli presentate nei corso della Conferenza da altr i paesi. Egli ha aggiunto: « All a luce di questi dati è solo v ad af fermar e che io mi sono impegnalo i' d appoggiare le norme di proce-dur a proposte dai Consiglio. rap-presentanlì degli Stati Unit i man terrann o la lor o parola. o a voi e all'opinion e pubblica di g iu-dicare, in base ai documenti di cui vi ho riatto lettura . Negli Stati U-nit i la stampa è libera. Perciò il rappresentante sovietico potrà es-sere corto che le di iui accuse mos-se riguard o s" e istruzioni della de legazione americana saranno pub-blicato negli Stati Uniti . o

v a pubblicar e queste mie dichiarazioni nella stampa sovia-tica »

Si è quindi levato pt r parlar e i! o essersi dichiarat o dolenl? o degli Ester, sovietico -

psr l'inesatta interpretaziune: dol-l'atteggiamento iegii 5*ali Uniti . Byrnft.' : ha letto quindi alcuni pas-saggi dei verbali delle cedute dei Consiglio oer dimostrare: di dv-pre ripetutamente insistito sul fatt o che il Consiglio avesse deciso di >ut-^opcrr e alla Cornei rnza uno sch"

l progetto del o del o non può soddisfare i lavoratori

Segreteria Confederale in difesa dei disoccupati e pensionati a segreteria della con

una lettera firmat a dal compagno i Vittorio , dal compagno sociali-

sta i e dal democristiano on. i si è rivolt a ieri al a i i -nistero del o e della Previ-denza Sociale circa i l progetto di decreto elaborato dallo stesso di-castero per la corresponzione del Premio della .

Nel la lettera la mentre si rammaric a della scarsa considera-zione in cui e stata tenuta dal -nistero la sua collaborazione, nel-

mente la Confindustr i a che essa non raggiungerà nessuno di que-sti obbiett iv i . a . è abba-stanza fort e e la grande massa dei lavorator i i tal ian i abbastanza uni t a e matura , per inf ranger e ogni tentat ivo del genere.

l governo ha indetto per oggi una r iunion e del le due part ì per discutere la quest ione dei l icen-ziament i. a . parteciperà a questa r iunione, augurandosi che i l governo agirà nel senso del suo propr i o programma, che ira -pl ic a l 'accettazione del la soluz io-ne che noi proponiamo. Ci augu-r iam o anche che la Conf indu-stri a r inunc i a l l a sua pregiudi -ziale. Car i t à di Patr i a esige che sia ev i tato ai lavorator i — che soffrono g ià t ropp o — i l compi to di dover conquistare con l a lot t a quel le r ivendicazioni di carattere economico s indacale' che si po-trebber o real izzare mediante l ibe-r i accordi tr a l e due part i , e per le quali erano g ià in corso nor -mal i t rattat ive .

E O

la preparazione del progetto di de-creto per i l Premio della -ca, fa notare come questo progetto non corrisponda alle aspettative dei lavoratori . E' soprattutt o grave che, per effetto di esso, vengano ad es-sere escluse dal godimento del pre-mio numerose categorie di lavora-tori , e cioè 1 lavorator i a domici-lio , f pensionati, i facchini e le ca-rovane, e moltissimi disoccupati. Entrand o nel merit o del progetto, la propone di non abbassa-r e a 1.000 ed a 300 i l premio per i giovani.

A proposito del l 'ar t 8 la lettera fa notare poi che se un" lavorator e è occupato meno di 4 ora giorna-l iere, gli dovrebbe spettare' il pre-mi o almeno coma disoccupato. « segreteria confederale - è e contrari a alla norma stabi l i ta/nel-l 'ar t 8 che riduc e a due terzi i l premi o per quei lavorator i che

j \ fruiscono del vitt o o la cui retri -buzions consiste anche in generi alimentari .

o alcune considerazioni rela-t iv e agli epurati ed ai sospesi da meno di sei mesi, che dovrebbero avere almeno o stesso trattamen-to, ed altr e critich e alla eccessiva burocratizzazione del metodo di di -stribuzione del premio, la lettera cosi prosegue.

A l comma A del l 'ar t 16 sarà op-portun o precisare a quale epoca n riferiscono l e 200 giornate di lavo-r o necessarie y* r avere diritt o al premio, pagato direttamente dal datore di lavoro. Nel caso che si riferisc a ad un anno, proponiamo che i l l imit e delle giornate per i braccianti agricoli venga ridott o a 50 . «Non si comprende, a pro -posito del l 'ar t 26, la ragione della riduzion e a due terzi del premio ai produttor i di assicurazione del terzo gruppo ».

« P er 11 pagamento del Premio

della a ai disoccupati le norm e stabilit e nel progetto del

o del o escludereb-bero praticamente dal beneficio al-meno l'80 per cento dei lavorator i attualmente disoccupati. Si propo ne pertanto che detto Premio ven-ga corrisposto a tutt i quei disoc-cupati iscritt i all'uffici o di col lo-camento alla data del 26 lugli o *4<\ che ne facciano domanda pei iscritt o alla Previdenza Sociale, a l-legando un certificato delle autori -tà locali oppure deUa rispettiva or -ganizzazione sindacale, dal quale risult i che i l r ichiedente sia effet-t ivamente disoccupato involontario .

l Premio della , do-vrebbe essere inoltr e corrisposto anche a quei disoccupati che, pur non essendo iscritt i all'uffici o di collocamento, risultassero tal i in base ad un certificato rilasciato con le modalità di cui sopra ».

« Si propone la concessione del Premio della a a quei maritt im i che, in possesso del li -brett o di navigazione non scadu-to, abbiano compiuto negli ultim i 15 anni almeno 5 anni di naviga-zione. Questo l imit e dovrà essere ridott o a due anni per i lavorator i del mare che non abbiano ancora raggiunto 1 30 anni di età ».

« Una notevole lacuna del pro -getto di decreto riguard a i pensio-nati . a ha già espresso in ripetut e occasioni l'urgenza di un provvedimento che venisse incon-tr o a questi lavorator i che si tro -vano in condizioni di estremo di -sagio, ed una lor o eventuale esclu-sione del beneficio del Premio del-la a non «arebbe in al-cun modo giustificato Si propone pertanto di concedere a tutt i i pen si or.» ti , sia dello Stato che degli enti locali e della Frevidenza So-ciale, i l Premio della a nella misura normale»,

lotov. T,-a la generale attenzione dell'Assemblea v ha accusa-to Bvrnes di aver pronunciato il suo discorso « con tcr.o irat o e al-terato >. o — ha proseguito l'orator e — che la miglior e rispo-sta ad una dichiarazione del gene-r e s:=i queila di citar e determinati fatt i Potrò così affrontar e la que-stione con maggiore imparzialità . Bj'rno s ha detto che fin dalla co:i-far_nza di Potsdam i1 Governo so-vietico ha sempre insistito per i^ limitazion e del numero degli Stati che avrebbero dovuto partecipare alla discuysione del ie questioni in -ternazionali. Tengo b ricordar e che fu su proposta delia delegazione americana che fu decisa la costitu-zione del Consiglio dei i de-gli Esteri. E' vero che presentam-mo alcune proposte mirant i a sta-bilir e più specificatamente chi a-vrebbe dovuto partecipare alla Conferenza della pace. -gemmo un accordo sui ventuno Sta-ti e questa nostra decisione fu ap-provata unanimemente dall 'opinio -ne pubblica mondiale ».

« E' vero — ha aggiunto v — che la delegazione sovietica de-siderava che le questioni procedu-ral i venissero discusse prim a del-

o della Conferenza. E' anche esatto però ricordare che abbiamo discusso questioni procedurali pei una settimana e non abbiamo an-cora affrontat o l e questioni princi -pali in sede di Conferenza. a perciò il fatt o che se non fosse stato preparato precedentemente io schema del regolamento di proce-dura, probabilmente sarebbe stata necessaria un'altr a set t imana,. cioè in totale tr e sett imane per giun-

gere ad una decisione >. * Noi siamo ansiosi — ha detto

v — di promuovere e di conservare l'unanimit à di tutt i i governi interessati. l nostro atteg-

o non è dettato i a inte-ressi egoistici: noi pensiamo anche v.gli interessi degli altr i memori del Consiglio dei i degli Esteri; e non soltanto ni onesti, ma di tutt i i membri della Conle-

nes eenza pubblicar e i l discorso. a noi accettiamo la proposta di

Byrnes che il discorso stesso sia pubblicato dalla stampa sovietica e che il popolo soviet ico possa leg-gerio. Vi sono tuttavi a delle cose in questo discorso, al le quali non possiamo consentire ».

Parlando degli accenni .di Byrnes alla libert à di stampa, v ha citato un libr o pubblicato negli

renza ed anche di quei paesi che Stati Unit i nel 1943, nel quale — non partecipano alla C ja ferenzi egli ha detto — un esperto gior-ma ne seguono da vicino gli sv i-lupp i 2.

e Byrnes — ha aggiunto v — ha lanciato nel suo discari-.} ciò th e può essere definit a una snda. C2li ha proposto che il discorto stesso venga pubblicato nella stam-pa sovietica cume il mio discorso di ieri è stato pubblicato in quella americana. Ora, io ho dinanzi a me la e v York d Tribu -ne > di oggi, nell 'edizione europea. o non trov o alcuna relazione del

mio discorso, bensì cleìle critich e r.d esco, cosicché debbo domandar-mi se Byrnes intenda realmente proporr e che la pubblicazione del suo discorso sulla stampa sovietica avvenga su bari di reciprocità. Se è cosi, noi potremmo fort e pub-blicar e critich e al distorso di Bvr -

nalista americano mette in chiaro la situazione della stampa in Ame rtea. < o immagino — egli ha con-tinuat o — che alcuni di voi ab-bi; no già udit o parlar e di impre-= 2 giornalistiche che controllano, negli Stati Uniti , una grandissima parìe della stampa *.

i alla stampa britan -nica. v ha ricordat o che il

o > Giustizia britannico , Shawcrass giunse a proporr e che i giornui i del suo pacjc dovessero recare sulla testata la nota seguaa-te: Questo giornale appartiene al

d tal dei tali *. « Shavzcross — ha dotto v — sente la man-canza di una stampa obiettiva fe imparziale, noi non possiamo cht simpatizzare con lui in questa sua preoccupazione ».

i piovani depli anziani; ma -ran o un o iomo dopo l'altr o sorrei' -dalla speranza che tutto fosse in-cile e soprattutto breve.

P r i m o s m e n t i t o pr im e smenti te all'illusio)" -

uennero in aposto. 1 riusi d i ede ii segno di vita in alcuni settori. Qual-cuno si stupi che ce ne fossero a»>-cora di russi, dopo le cifre dei bo'-lettm i tedeschi. Ce n'erano ancori-, più coraaoiosi di prim a e sparavate/ meglio che mai.

Anche le munbfonl nbbondaunv" da loro. Bollett in i e giornal i parlo-rono, come al solito, di divisioni eli" venivano sotto a plotoni affiancai', Ut stato di ubbrt'achczza. Chi l i h i veduti i plotoni a//ìancati 'sul ' Forse la fantasia degli Stati -giori e dei corrispondenti di puerrd al sicuro nelle retrovie. O quella dei gerarchi che venivano a por-tarci i pacchi in linea, come dice-vano i giornali , e ci facevano fare almeno dieci chilometr i indietr o per andargli incontr o in un posto sicuro. Venivano invece di notte i russi, in pattugli e o pattugltoni . Guadavano i l fiume, tagliavano fuo-ri i caposaldi avanzati, non di rad--» trovavano i repart i nel sonno. Uv battaglione di fanteria fu mer.;n fuori combatt imento cosi.

Stalingrado continuava n resistere casa per casa, pianerotto'n per pianerottolo. o si fac<-va sotto. "Alla fine di settembre, «'-l'alba . o sputo delle sentincllp o n gelava sulla steppa sabbiosa. v. >>i passava notte che in un punto n nell'altr o non si ripetessero i coli" di mano del nemico. l compito d'*' -le tioitr e trupp e schierate lungo ?l corso medio e la grande ansa del

era quello di impedir e ai ; o -vietici una contromanovra sul > ' -l icnt e germanico di Stalingrado. C' attacchi parziali, non impegnatir . di agosto e di settembre, rivelarvi:" ) la debolezza della nostra difesa schierata su un fronte immcnv>, senza riserve.

Verso i prim i di dicembre la ini-tcria si trovava in linea da cinr/rr -sei mesi senza ricevere il cai,ib;o.

morale della truppa alla vifil-lia dell'offensiva sovietica era qv.ai<-to mai basso, tanto basso che, s?" -za dubbio, anche se l'of/cnsiua « » avesse manovrato con uguale intdi-ligenza strategica, tempestività le-tica e valore, di uomini, la no?t'" resistenza si sarebbe ugualmci'.''-infranta. i l morale era bajm':

Moral e sott o zero Anzitutt o perchè, ripeto, nes : " "

soldato sentiva la guerra, spcr»a'-mente su quel fronte. piu i ' rivelava in una maniera drammati -ca la nostra impreparazione e '/» cojistguenra la sempre più passe-r a e mortificante subordinazione ai comandi tedeschi piccoli .e grand) i quali ci trattavano come nemici e'. ° non si rispettano. Non c'era uffi-ciale e soldato di l inea che non snf-/risse rabbiosamente per questo s'ri-to di inferiorità, per gli abusi che » tedecchi ne traevano, maestri, comr reno sempre stati, ncll'approfittar^ dellv altru i debolezze e delicatrz.?

si capisce, presso gli a'ti comandi le mortificazioni anneri-vano nei pranzi delle mense comu-ni, dove fritto veniva regolarmela-inghiottito per la « vittoria dal-l'asse ».

Seco7idariame»fe era sensibili?--'-mo il distacco di molti ufficiali di' soldati, considerati non come -mini , ma come attendenti o come-

A(Continua in 2. pag., 1. colonna)

responsabili dei fatti di Caccamo Gli i istigano i contadini ad e la legge sugli ammassi - l o e le i

. 6. — Nelle prime ore oltre £00; presenti il vice-questore deputato comunista Cattri , i pre-della mattina del giorno 5 gruppi misti di carabinieri, agenti e funzio-nari si recavano a San Giovanni di Càccamo, frazione di stante dall'abitato di Caccamo- circa sette chilometri, per la requisizione del grano. Colà venivano accolti da gruppi di annoti che ingaggiavano un combattimento che durava pa-recchie ore, fino alla resa delle forze di polizia che perdevano i l piccane tenente dei carabinieri col pii o alla fronte da fucilata, e poco dopo deceduto, ed avevano anche pa-recchi feriti, ai Quali era consentito di montare ni un mezzo che l i rfpor -tar a a giungevano a parecchie riprese rinforzi ccn au toblinde e carr i armati che portava-no le forze di polizia al numero dì

Ci perdoni YAvan-ti! te «tentiamo « credere cte il rifor -mismo italiano sia ormai «no spettro sai orzale farebbe scesa la pietra »r> polcrale. Non sol-tanto i ri forai isti _ _ ^ _ _ _ _ _ ^ __ costruì mangiano, ber . dormono e vestono panni, ama

o «oche la Critiem SoeUl* ebe è un giornale come tutt i eli altri , un fior -cale. per cosi dire, di carne e d'ossa. e costituiscono, secondo o stesso Ammutì!, una frazione del Partit o Socialista, cna < coerente del pensiero socialista ». Tutte co3« che non hanno niente a che se-dere col mondo desìi spettri. Ora. «ree-<ta < frazione » è dedita (come era de-dita anche nel passato) a ano sport molto in Toja, e che era molto in so?» anche nel t<>21 e 1922. allo sport del-l'antieorannismo e anche in onesto di-mostra di aser niente di comune con fl i spettri i quali, da quando esistono, non sono mai stati né comunisti né antico-munisti. Comunque, sarebbe forse il caso di chiarir e questa faccenda delle frazio-ni. O potrebbe contestare che il fitt o d'unit i d'azione tra comunisti e «octali5ti è stato concluso dai due partit i e non da frazioni dei partit i stessi. Ne «tanto talmente consinti che quando l'uno o l'altr o esponente di una frazione del Partit o socialista, quando Sarafat Ca-

Gli spettri e lo sport

dell'anticomunismo z

i f i i r s i i f i i f f i i f i t i t i »

losse sono partit i a testa bassa all'atUc co contro i comuni-sti, e pia che con-tr o t comunisti, eoa tr o Tanit i della clas-

eperat^. ea! ab-biamo n genere

_^____^^_______ esitato di rispondere. o abbiamo espresso

Q nostro traditi © eoa tutt i i riguard i del caso. Non ti è dato neppure corso al proposito — metà serio e metà fa-ceto -— di qualche nostro compagno di costituire nna frazione che godesse, nel P. C della sterra libert à di cui godono te frazioni nel . per quanto ri -guarda i rapport i tra i due partiti . a d ai forr a concedere che anche qnella corrente del pensiero socialista e comu-nista ha espresso le sue idee nelTartieelo: < a rirolta degli impotenti > he diritt o di cittadinanze nelle lotte per le libe-razione della classe operaia. Ci ai Torr à concedere che le correnti unitari e han-no il diritt o (e dorere) di sostenere le loro opinioni contro le opinioni di-sgregatrici della corrente riformista . Ten-to pia che noi Tediamo — e come! — i pericoli che ci circondano e compren-diamo che è necessario unire tutt e le forze comuniste e socialiste per esitare che si riproduca nna situazione in coi. per esempio, la Critiem Sodate debba ri -trasformarsi nei del

O O

il ten. col. dei CCmlonio ed -.1 ten. col Tuccari ed il com-missario Guarino della squadra ma bile. lotta durava serrala fino a tarda nette con morti e feriti da am-bo le parti. parte della forza pub-blica i morti accertati fino ci pome riggio di oggi, ascendono a 4 e i feriti a 12. Quale la causa di questo doloroso conflitto tra forza pubblica e contedini? Cosa è successo improv vìszmtnte a Caccamo?

Caccamo è un grosso paese di die-cimila abitanti al quale fanno co-rona tutta una serie di borghi rurali come Cerda, ilontemaggiore, AHmi nusa, Alia, tutti Questi paesi i sindaci sono democri-stiani e i socialisti e comunisti reno pochi: centro di loro ha sempre agito una propaganda spietata diret-ta in particolare ad impedire cht » contadini et servissero dei decreti GuUo e rispettassero la legge angli ammassi. Non era forse il compagno GuUo ministro dell'agricoltura? Se c'erano gli ammassi la colpa era sua Tt motivo principale della propagan-da democristiana a Caccamo come e

come in quel di Novara era lo atesso, «Votate per la demo-crazia cristiana ed avrete la abolizio-ne degli ammassi.

Cosi quando i democristiani hanno ottenuto Quello che desideravano olir elezioni i contadini di Caccamo e dei borghi vicini hanno creduto di aver vinto anche loro ed hanno pansato veramente che gli ammassi sarebbe-ro stati aboliti . Ora però s'accorgono di essere stati ingannati. Già un mese fa agenti e funzionari e carabinieri ai erano presentati e Caccamo per fare eseguire le est-razioni di ammasso,

o questo fatto e hs conseguen-za anche dett'arrir o di Fiorell o o Guardia a dove il dirette* * generale ha tenuto tm discorro contro le evasioni itagli evi' mossi, c'è stato un convegno dei prefetti siciliani al quale hanno par-tecipato U ministro democristiano del-ragrieoltur a Segni e, tr a gli altri , V

A

fetti hanno subito dichiaralo che non avevano forze sufficienti per assicu-rare le operazioni di ammasso.compagno Causi ha subito denun-ciato che non si trattava di una que-stione di forza ma di una questione di giustizia. provincia diesistono poco più di SO grandi ozienti e agricole, che producono di per se sole più grano di quanto ne ch'eie l'ammasso ed alle quali ciononctslaii-te si chiede per l'ammasso solo ;! 30 per cento della produzione. « fronte a queste azie?u*e pnvileg>.c:z ne esistono oltre 20 mila piccole e medie che producono quantitativi e.' grano poco più sufficienti i sedd:-sfare le necessità economiche dcVr famiglie dei contadini. Sarebbe sloto facile individuare i 50 o CO grus-i proprietari, convocarli indire loro chiaramente, in termmi ri-legge, quanto grano dovevano conse-gnare in base agli accertamenti fre-nici fatti dagli ispettori agricoli.

Una volta ottenuto l'esempio ria grandi proprietari, l'opera di persua-sione presso i medi e i piccoli di-rebbe certamente riuscita più cac-cole.

, i l di non ha convocato i proprietari, non hi fatto nulla per impedire a costoro ln-evasione colossale dall'ammasso, rr-i ha impedito l'esportazione clandesti-na. A fine luglio sono stati consegna-ti all'ammasso scio ottomila quintrh di grano sui 270 mila prn-stl COT." quota minima per la provincia dilermo. Sono così arrivati gli crdt' t di perchè fosse fatta rispet-tare la legge augii ammessi edfetto ha cominciato proprio di li dove non doveva cominciare: ha co-minciato con i piccoli coniedint eh? sobillati dagli agrari, hanno rcag'f i con le armi alle rnttmidmUmì delln legge. Così San Giovanni dt Cacca-mo è divenuta la valvola dt turarez2-> per alleggerire la pressione suoli agrari ed ti camp-i di battaglia crea-to par distogliere la dcirorrfrwf f « vietare che le loro arton* w rol -gestaro in direzione più giusta.

f ' "" '-' ' \

Page 2: A E SUO ' ATTACCO Maggiore comprensione l'Itali a A...2010/08/07  · mania, là dove si nega a A E SUO Bieci divisioni sul n pronte da mandare al massacro Come si riveld negli animi

, ^ *,* . . y..*' ' V , * *

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i ali

9

ORGAN O DEL PARTITO COMUNISTA ITALIAN O

Il problem a dell a mano d'oper a esuberant e non si risolv e con i licenziamenti , ma con l'assegna -zion e di lavor i statal i che permet -ta la utilizzazion e dei lavoratori .

A N N O ( N u o va s e r t e) N. 1 84 Ì 8 AGOSTO 1946 Una copia . 5 Arretrat a . 8

LE PESCHE DI VERONA

o a , domenica , delle pesche e delle e

che non soltanto pe l'abitudine degli italiani , ma a {.'insta e si potevano defi-

e magnifiche. , gialle, vel-lutate, di i , da-vano e di a e di abbondanza tale da magnifi-

e anche l'umiliente nudo della sala dell'esposizione.

Quelle pc.tche lì esposte, o n legittime i di

quello i che , som-mate, a e il mucchietto del mezzo milione di quintali di

a a che vengono annual-mente i a a e nelle

e . e va que-sta l icche/za? Un tempo andava in , ma la a è diventata a sua volta un paese

o incapace di e que-sti i di lusso che l'anno

o hanno cominciato timida-mente a e la via -

. < Gli inglesi, ci ha detto ic^timlmcntc il e del-l 'Ambasciata a in ,

o e le buone pe-sche che qui a a si -cono ». pe questo gli inglesi, gente , hanno eliminato le difficolt à tecniche che si -tavano alla e delle pe-sche di , hanno spalancato a questi magnifici i i o imvcnti e ne domandano in quan-tità il l imitata.

Senonchè c'è un malanno, come in tutte le cose o belle: non ci sono i i -

i pe e quelle pe-sche in buone coudizioni. Ossia, i i i di sagoma in-glese ci sono, ma sono in -zione; ce ne sono, pe e esatti,

o in funzione e centonin-e in . i mo-

do che ne vengono assegnati quat-o pe settimana a a dove,

nel , le pesche affluisco-no in ([nei bellissimi magazzini

i , con un -mo dieci o dodici volte .

a e a e ed esce lentamente. o -dibile a tutt 'oggi: a à

e centinaia di milioni di e i , „

i chi la colpa? l o ?

del o dei ? -tamente no. e del -o del o ? o della

; e delle -vie? può anche i che ci sia stata o ci sia, da e di qualche

o di questi due -tabili , una qualche in-

a o almeno una qualche im-. a la causa a

della spiacevole faccenda noti sta o a di questo

o quel o e o in ispiccioli il a se ne e la visione. n , anche da questo fatto si e facilmente alla causa di tutti i i mali: noi o olla , sen-za un piano. Ed appunto pe que-sto siamo incapaci di e e di ; siamo incapaci, non solo di e la -zione in modo , ma nuche — più semplicemente — di

e ol massimo i i che dobbiamo all ' iniziativa -vata. , nel caso delle pesche di , l ' iniziativa a dei

i veneti, medi -i di ulta qualifica tecnica e di

a tenneia, non può non e le lodi incondizionate

di ognuno; tuttavia, se non ci sa-o sufficienti vagoni pe -

e le pesche in , e <e non ci à o e tempo pe e nuove e

e sufficienti -mento di tanta , le pesche

o e o -t in concime il quale à poche e anziché molti .

Nessuno pensa, evidentemente. il i : in discussione l'inizia-t i l a a dei i che « il solo dato posit i \o di questa

e faccenda. a le e di \ a o che l'iniziati-\a a non è. almeno nella situazione attuale, sufficiente n -

. nonché i i della , anche quelli della

e . a lo Stato dunque, con un'azione -ganizzata e , e dispon-ga in un piano tutti i i e tutte le e capaci di -

i onde a a appieno delle sue e già esistenti e ne i delle nuove. a lo Slato ad e l'iniziativa -vata, a , a e ad

. c>sa. quando essa si i insuf-ficiente o inadeguata. a lo Stato anche quando debba ap

c o e e qualche e costituì

lo: anche, pe dannata ipotesi lutto il o che o quest'anno i i di Ve-

a (e diciamo « pe dannata ipotesi > che si a qui di uo-mini i di stima e di aiu-to) fosse stato impiegato a co-

e dei i i -, ciò non e in de-

finitiva o la situazione dei i ma e -

o in un'att ivi tà a util e un o elevato di ope-

i e e gettato le basi peuna soluzione sana del a

e e del e e e degli stessi -

. Oggi invece l 'att ività dello Sta-

LA

a esporrà il suo punto di vista dinanzi air Assemblea plenaria dei 21 e

La nostra delegazione, giunta a ha tenuto La prima -fissare la linea d'azione dei prossimi giorni

Una smentita di Nenni riunione pei

UNA LETTERA DALL'AMERIC A

Vecchi diplomàtici a nuova

, 7. — Un o più cele-lianno o oggi i i del

Comitato pe la , dopo la e di i notte nel o

della quale è stato o l'e-mendamento o sulla mo-dalità del voto da i e la .

Com'è noto la delegazione -nica aveva o a o che; le i e a maggio-

a semplice o a a di due i nel o delle Assemblee

e o delle i dei i Comitati o ugualmente e in e dal Consiglio dei

i degli , all'atto della a finale dei i di pace. a che fosse messo ai voti

l'emendamento , a stato bocciato l'emendamento neozelan-dese in e della a semplice in tutte le questioni di so-stanza. a quindi ai voti la -posta inglese, la e e tecnica è stata a all'unani-mità e quella in cui si e che le i adottate a

a semplice siano sotto-poste ugualmente all'esame del Consiglio dei i degli i ha ottenuto 14 voti , sei

i ed una astensione. o il punto più delicato

delle questioni i il Co-mitato ha oggi esaminato spedita-mente gli i i delle e di a e dal Consiglio dei i degli .

Oggi il e del Comitato, Spaak, ha sottoposto al e del-l'Assemblea la a jugoslava,

e a sotto a di emendamento, di conce-

e agli stati alleati, confinanti con gli stati ex nemici, la facoltà di in-

o nelle discussioni. dei -i degli i dei o -

di su questioni e agli schemi dei i di pace, sia che le -poste di cui i paesi alleati deside-

o la discussione siano state o

, è stata ap-

meno e dalla La a jugoslava

a all'unanimità. Successivamente il delegato au-

, Evatt, e quello olandese hanno o 1 i emenda-menti sulle e .

s e l si sono dichia-i lieti di questo fatto e dell'at-

a di distensione che a oggi nel Comitato dopo gli accesi dibattiti delle i sessioni.

v ha o che alla luce dei i i nella seduta a è i possibile pe il Comitato di e all'u-nanimità o o al si-stema di votazione. Egli ha aggiun-to che la delegazione sovietica -conosce che questo o à molto efficace e del-l'unanimità.

11 Comitato ha quindi o o sei, o alla a di

a a pe la vota-zione e o sette o al-la nomina dei i dei comi-tati. o sette a stato emen-dato su a di s nel sen-so che nessun o di una del-le delegazioni e al Con-siglio dei i degli i può

e eletto e di un co-mitato e che nessuna nazione può

e più di una . s ha o quindi che

i cinque stati ex nemici — , la , la , l'Unghe-

a e la Finlandia — vengano in-vitati ad e i i punti di vista in un o tempo nelle sedute e della a chi» o inizio sabato .

Successivamente essi o e invitati a e davan-

ti ai comitati se ì comitati lo -o . Vishinsky ha

o quindi d; e d'accodo sul fatto che gli stati ex ne-mici vengano invitati immediata-

AL A ANTEO A O

Incident i provocal i dalf a polizi a durant e un rapport o di Togliatt i

. 7 — Un'inammissibile violazione della à di e si è a oggi a o al ci-nema Anteo e il o che il compagno Togliatti ha tenuto ai

i della e comunica milanese. o alla -nione i compagni del Comitato Cen-

, i deputati comunisti, i consi-i comunali di o e mem-

i del Comitato d'azione della -vincia. La e a a e si poteva e ad essa solo esi-bendo biglietto d'invito: pe quosto

o del Cinema a stato o uno o o di a da e dei compagni.

l compagno Togliatti aveva ap-pena cominciato a e quando la a del convegno veniva

a che agenti della a politica al comando di un commis-

o si o i a viva -za nella sala e i in i n angolo stavano o appunti delle e che il compagno To-gliatti diceva. a di ciò la

a del convegno sospende-va la e ed invitava imn.e diatamente il o della

a politica a e spiegazioni del suo gesto. Questi a -lava di e o disposizioni di e in questo senso dal Que-

e di , con la a di-a di e e pubblico

nella sala e di e appunti .sul o del comoagno Togliatti.

i e a tali , il compagno a a nome della

a a che. non po-tendo questa e una tale vio-lazione alla à di , si vedeva o a a sospen-

e la : a e l'assemblea che una commissione si

e a immediatamente da! e pe . A queste

e il o e gli agenti hanno o o e la sala, accompagnati da un p pò di deputati comunisti che si -cavano in e iai Que-

. Questi, di e alle accuse

to si limit a a e talvolta indi-spensabili i o sussidi a chi sta affogando e ad e o spesso sovvenzioni a chi fa finta di » ma non mette nessu-no in condizioni di pote e da solo.

e alla , come stia-mo facendo, significa dunque, in definitiva, e un ostacolo non solo alla e in , ma , in , alla iniziativa . Ed è colpa no-

a se le pesche di a in-vece di e oggi una solida

a nazionale, o e soltanto una a pe po-ca gente o un soggetto pe e

; e o domani, -simamente, o concime pe i

i . O O

de: compagni, si è scolpato uicendo che gli i i o stati

i in modo o da! o della a politica

che si a spiacente dell'in-cidente . -

o al cinema Anteo, a la viva attenzione dei , il com-pagno Togliatti a il suo

. Ecco il testo del a che

la a del convegno ha in-viato al o degli i in segno di a pe questo fatto:

- i comunisti o vivamente o inammissibile violazione à e e -vento a politica pe -iunione

a di o pe e on. To«iiatti — F.to- Alber. ganti, Scotti, Cavallotti -.

mente ma ha o e che essi o e in condi-zioni di e successivamen-te davanti ai comitati se ciò à

o . o un in-o di l che ha tenuto

a e che ciò non deve esse-e o nel senso che un

qualunque o del Comitato possa e la a di uno stato ex nemico, la a di

s è slata a con la se-guente aggiunta: l Comitato può

successive sedute se lo -à .

La a jugoslava che l'Alba-nia venga invitata a e alla seduta a a cui à -sente a è stata a dopo che 11 deputato o ha ob-biettato che le questione è di com-petenza della a in seduta

a e non del Comitato di .

e la lunga discussione di oggi i l e o dott. Evatt, ha chiesto che i docu-menti e le i sui quali i

o i hanno fondato le o decisioni sui i vengano

posti a disposizione della -za e dei suoi comitati. Questa -chiesta è stata accolta senza discus-sione.

All e 20 la e e dei de-legati se ne a già andata. a

, avvenuto alle 20,37, è stata adottata la a che la » e ì suoi comitati. in tutte le questioni i non contemplate dalle e già definite, si attengano ai i sui quali si fondano le e -

i delle Nazioni Unite. e Spaak ha annuncia-

to che l'assemblea a si -à e domani alle 17.

La riunione all'Ambasciata d'Italia

, 7 — La delegazione itn-liana alla a della e giunta stamane a i ha iniziato quest'oggi stesso le sue i al-l'Ambasciata , dove l'on. e

i ha fissato il suo alloggio Sono stati discussi i i e

complessi i i al -tato di pace e le e azioni da

e in e a tutto ciò che a la a -ecipazione alla a

o la delegazione italiana ha consegnato alla a Gè

e della a un memo-m sulla questione della n

a . Esso contiene documentazioni ito.

e sulla a in discussione. due note tecniche i le clausole del o di pace -tivo al o e alle installa-zioni e dell'Alta Valle

, nonché un atlante della -a stessa.

All'atto della sua a da o ma l'on. e i ha fatto alla stampa le seguenti : Non so se o come imputato.

i che la mia posizione è peo quinti quella di imputato

come e di un a che non ho fatto e che il popolo non ha voluto, pe un quinto quella di

. La di cobelli-a è a nel -

bolo del o come , ma nel testo invece si tiene soltanto conto dei o quinti, -tati dalla a a e non del quinto costituito dalla nuova a che abbiamo combattuto a fianco degli Alleati. Tutto lo o che bisogna e a i a a -

e agli Alleati che li abbiamo chiamati cosi è li abbiamo

i tali. Quale à la defini-zione di questa di anfibio è difficil e ; ma è o che l'atteggiamento o e ad un tem-po o dell'opinione pubblica ita-liana e della 6tampa à -

e a e al o cimento, qua-lunque ne sia l'esito, un tono di dignità e di fede e ».

La a del Consiglio co-munica: « Alcuni i nel -soconto delle sedute che il Consi-glio dei i ha o i ella e del o Nenni sui colloqui da lui avuti con i -pi esentanti delle e alleate a

i o al e in-dicazioni e a il punto di vista di questo o quel mi-

o sul o con a La a del Consiglio fa -

sente che si a di -ni mancanti di qualsiasi fonda-mento ».

o avuto occasione di leggeri una lettera che im nostro giovane connazionale, emigrato negli Stati Uniti qualche anno a delio scoppio della guerra, ha inviato di recente a un suo conoscente sulla

ligure. Non si tratta, si ba-di bene, di un comunista; e nem-meno, a quanto mi si dice, di un antifascista particolarmente attivo Un intellettuale italiano, sbalzato dalla bufera delle i -ziali al di là degl'oceano e giusta-mente o del buon nome della sua patria, risorta a dignità di vita a e civile.

Sulla situazione interna italiana ch'egli segue attraverso le corri-spondenze e e non di rado tendenziose dei grandi quotidia-ni americani, il suo giudizio man-ca di , ma non di fiducia. « Speriamo che col tempo lapuoblica diventi , egli si augura; e noi che, pur usando espressioni meno vaghe, ci sforzia-mo di lavorare propri o in quella direzione, comprendiamo agevol-mente il suo stato d'animo. i passi che c'interessano, e che pon-gono un problema essenziale pe ti rafforzamento democratico di que-sta nostra a e per la di-fesa del suo giusto prestigio al l'estero, vale la pena di i per intero:

« Qui a Boston si è aperto il Con-solato italiano, ma il Console ha

Anche le proposte del Governo respinte dalla Confìndustria

// signor Costa tenta di ricattare le masse lavoratri-ci - La C.G.J.L denunzia le manovre degli industriali

i a alle e 18 si è a la discussione al o del La-

o 6ulla questione dello sblocco dei licenziamenti. All a , che

a stata indetta dal o del , hanno , in -

a del o i i Campilli, , a e il

o , e alla de-legazione della . di cui fa-cevano e i compagni i Vitto-

, , i e i -stiani i e . La Confin-

a a a dal -sidente Costa, dal o Tosca-no. dui e e .

Al e della e la Con-e del o ha n

il seguente comunicato:

l c o m u n i c a to d e l la C. G. . L. Sotto la presidenza del o

del on. conpartecipazione dei i Campil-li e e dei Sottosegretari Petrilli , Cassani e C irsi. avuto luogo, ieri sera, l'annunziata -nione dei rappresentanti della

e della Confìndustria suUo sblocco dei licenziamenti.

dot'. Costa ha ribadit o il nolo punto di trista della Con/industria, la quale esige non soltanto lo sbloc-co dei licenziamenti per i lavorato-ri in soprannumero ma la libertà di licenziamento per tutti gli operai. Gli onorevoli i Vittorio econtestati gli argomenti delia Con-fìndustria, hanno espresso il punto di vista della di risolvere il problema non già col licenzia-mento della mano d'opera esube-rante, ma mediante e

La calma è a a Caccamo e autorità locali tanno opera di pacificazione - Uh

appello alla concordia del Sottosegretario agli i , 7.

! conflitto nella zona di Caccamo a e di polizia e i di -

mati ha subito una pausa pe tutta la a di .

Sono i più di o e che il fuoco è completamente

cessato, né a vi siano dei fo-colai i a .

Un notevole o di -i e di agenti a conti-

nuamente la vasta zona di -zioni tenendo in modo e sotto o le colline i dove è e possano a

i dei i di contadini .

Nella a di , e i mattina, sono «tati i una set-tantina a di e pe la -tecipazione ai combattimenti san-guinosi nel o dei quali -

o la e o i alla a pubblica.

e intanto a svolta dalle à e dalle e più

i della zona, in e dei i sindacali e politici delle i dei , pe e ad una distensione de-gli animi. Caccamo che aveva vis-suto e e di angoscia sta -

o lentamente la sua vita .

Questa mattina sono state -tate a o solenni e

i ai o i al-la a pubblica caduti nei com-battimenti dei i passati.

Un o composto di i -mati, delle à del luogo, e dei

i delle associazioni e dei , ha seguito i .

o nella mattinata di i il o o on. i

ha o a tutti i i e agli Alt i o pe la Sicilia e la

, una e nella qua-le facendo e la à del-

, a di fa a di e pe e il ve-

di incidenti i e tut-o che giovevoli alla Nazione in

questo momento. Notiamo infine che -

te alle notizie , non si han-no a dati i a l'entità del bottino del o di

i o nella zona di Cac-camo.

i l palamento della prima rata del "Premio della a i?

e i del o delle Finame sugli sgravi fiscali

n questi i o in vi-e i i i -

i agevolazioni in a economica i a dipendenti sta-tali e i fiscali in .

i tutto nella a di oggi il o del o à agli uffici statali competenti un te-

a o dal -o di Stato, in assenza del .

a con il quale si dispone i l pagamento della a a del

o della a ai dipen-denti statali.

Segnaliamo, in secondo luogo che il o di i della Gazzetta Uf-ficiale a il o e 9-7-1946 che eleva pe il e

e 1946 dal 30 al 35 pe cento la e appli-cata sull'imposta dell'indennità ca-

a e e quote complemen-

, a e dei dipendenti statali. Ecco infine nelle sue i es-

senziali il , che à -mamente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, e le i del minimo imponibile e lane delle aliquote pe l'imposta com-

e a sul o e pe i i di o soggetti all'imposta di . . a C/2)

Art . 1. — n minimo imponibile agli effetti della imposta comple-

e a sul o è elevato a L. 60.000.

Art . 2. — l limit e di e dal o complessivo pe ciascun componente la famiglia è elevato pe ogni a a o a e 10.000 o L. 20.000.

. 3. — L'imposta complemen-e a è cpplicata sul -

dito imponibile secondo la tabella allegata.

. 4. — La disi a e della -

e assoggettata all'imposta di a mobile.

. 5. — l minimo imponibile viene elevato a L. 84.000 pe i pos-

i dei i di o di categ. 0/2.

Sui i di ciascun o dt paga al netto della quota esente di L. 12.000, si applica l'imposta dichezza mobile con le aliquote se-guenti:

da L. 84.000 a L. 96.000 — -guagliata ad anno — aloquota 4V.

da L. 96.001 a L. 108.000 — -guagliata ad anno — aliquota 6'/»

e L. 108.000 — e ad anno — aliquota 8 .

Le aliquote di cui a sonodotte a metà pe gli .

. 6. — limit i di esenzione pe le famiglie e sono ele-vati a U 200.000.

alle aziende e di lavori statali che permettano la piena uti-lizzazione di tutti i i -senti.e di e i disoccupati.

segretari della ìianno dichiarato inoltre clic le organizza-zioni dei lavoratori non possono as-solutamente ammettere la libertà di licenziamento e di assunzione «a arbitrio esclusivo dei datori di la-voro.

ministri Campilli ehanno formulata alcune proposte concrete respinte dai rappresentan-ti della Confìndustria e accettale in-vece in linea di massima e con al-cune riserve dai rappresentanti dei lavoratori.

Di fronte « nuov»* e uvan-zate dalla Confìndustria, la delega-zione della C.G l.L. a o la sua necessità di sentire le p> ncipnh .federazioni nazionali per avanzare a sua volta nuove e

riunione, pertanto, e sti.ta rin-viata a venerdì mutiina, alle ore H.

La a del o Campilli a una i-oluzione di com-, e consisteva nella -

sta di o sia alla e e che alla L della

soluzione della questione dello sblocco dei licenziamenti al 30 set-

e . Nel o sa-o state studiate le possib;hta

di a delle singole aziende e dell'eventuale o della n u nj

a licenziata. e la e del La-

, pu mantenendo delle e accettava in linea di massima ia

a Campilli, il e del-la , comm. Costa, di-

a di non pote e nemmeno questa che in fondo a una soluzione di , e sosteneva a una volta la vo-lontà degli i di e a tutti i costi o sblocco dei licen-ziamenti « pe , secondo lui , le condizioni delle aziende ».

compagno i o a a sua volta la a pe -e come gli i di Costa fos-

o i non dal o di e l'economia delle a-ziende, ma piuttosto la cassa -vata degli i stessi anche a scapito del o e dello sviluppo della . Lo sbloc-co dei licenziamenti, ha o

i , e infatti alla possibilità da e degli i di e la mano a affa-mata a i i e a con la continua minaccia di e ad ogni eventuale .

I l r i f iu to della Confindustr ia

l o i a sua volta ha o la a ed ha o a completamento di quanto aveva già detto il o Campilli, di

e la situazione delle azien-de più disagiate , con l'in-

o del o da-una . e con una eventuale buona volontà degli i , di mi-

e la situazione di queste aziende stesse, allo scopo di -

e la e e di e occupata la mano .

e della a Costa si a ò scettico di e alla a , ed insisteva sulla a a degli .

, nella dubbia eventualità che gli i o la

a Campilli, il signo Costa chiedeva, in , che da

e dei i e delle o -ganizzazioni o sospese tutte le

e di adeguamenti i e le e agitazioni.

o i di i , a cui il o , 11

compagno i o concludeva o le e 22, e a la con-

a degli , dimo-o come si e in defini-

tiva di un o a tutti i -i , anche a quelli,

come pe esempio i , i tes-sili , e tc, pe i quali la questione dello sblocco dei licenziamenti non esiste, essendo queste e in un.i situazione di difetto di mano

.

L'epidemia di Diano Marina e Diano Castello circoscritta

L Ullici o Stampa della -za del Consiglio comunica:

Alcuni i a set-c hanno diffuso delle no-

tizie e sulla situazione a che si e -

nata nella a e a segui-li di una epidemia di e tifoi -'2 i a a . Si

a al o che l'episodio epidemico si è manifestato solamen-te nei i di o a e

> Ca'-tel'o in a di -a e i di e tifoide,

in alcuni casi associata a dissente-a di e . l o dei

colpiti accende ad alcune centinaia, p non sia alle e che sono state liffuse. La e dei casi le-

tali è minima. A a dell'Alto o della Sanità è stato

cubito o ad e tut-te le e i pe -

e e diffusione del male -

evitato sistematicamente gli ami-fascisti e si è associato con i vec-chi elementi del Fascio Nicoi.i

i e del o Beni-to . o gesto del Consolato è stato quello di far ria-prire il Circolovecchio strumento della propagan-da fascista e chiuso al momento ili

Harbor, sotto la direzione degli stessi uomini di . set-timanale locale in lingua italiana ha commentato il trionfo dellapubblica con la e giù acclusa; o quello che a volta dicemmo, che se non spuma un uomo del e e del o di , fascista o meno, an-che nel sistema o l' i ia-li a non à giammai aquesta è la gente che gode il /aro-e del Consolato. La stessa sitni-

zionc esiste in tutta , dal-l'Ambasciata in giù. La scusa data dalle à italiane è che biso-gna e la massa cìie ha subito la propaganda fascista x.

Vorremmo che questa lettera ve-nisse meditata dagli uomini che di-

o oggi la politica estera del nostro paese e che si sono assunti. come un geloso monopolio, il con-

o di tutto il o e diplomatico e . i tutti '

i della nostra -innovata u ta nazionale, il o degli Este-i è forse quello dove la vecch'fl

mentalità, l'infausto o che ha seminato nel campo dei rapporti

i i i di avventu-re e di sconfitte che stiamo dura-mente scontando, non accennano minimamente a e Quoti do a Chigi i funzionari s' dividono ancora tra quelli d°i « gruppo Ciano », e del « i Grandi », o che so io, non c'è da stupirsi che a cinquemila chilome-

i di distanza si o degli in-coscienti che tessono ancora ai na-stri emigrati l'apologia del regimdi .

un paese di larga emigrazioni-come gli Stati Uniti d'America. «in misura non minore in tutt i i/N

- paesi dove vivono italiani l'ufficio del Console non è soltan-to l'anticamera della patria, sp< s so s'identifica con la patria stc.-'j JVella nostra lunga lotta pei strnp pare all'influenza fascista le ma.ssr di milioni e milioni di lavoratore italiani , ci siamo sem-

e trovati di fronte, come a un ostacolo disastroso per il bene del-

à che . godevano questi fiduciari di per » solo fatto ch'erano stati inviat i u rappresentare il paese in terra lon-tana. Con la caduta del fascismo e con la lenta e faticosa ripresa dei contatti diplomatici frn il no-stro paese e le principal i tra le Nazioni Unite, era pur lecito spe-rare che il o n tico non si arrestasse sulla soglia degli uffici che sono chiamati a rappresentare all'estero la realtà e le esigenze della nostra rinase'ti Dieci milioni di , i dal peso o di un passatn rht> aveva costato loro tante sofferenze e tante umiliazioni , avrebbero po-tuto dare ben più che non qualche migliaia dt pacchi-dono per util i e graditi eh essi siano

Noi non crediamo che non si fr o vino in cinque o seicento

i — poiché a tanto s» »i-duce il numero dei nostri rappre sentanti diplomatici e consolari, n quanto si risulta — capaci di mtir prctare all'estero con spirito na-zionale la nuova realtà antifascn-ta e repubblicana. Si e molto tarda-to a prendere le misure' necessa-rie; ma un ulteriore ritardo po-trebbe pesare duramente sul no-stro avvenire.

O

I consigl i di gestion e costituit i all a Montecatin i

L'accordo raggiunto riguarda un complesso di aziende, dove lavorano 47 mila operai

, 7. Xcl o o la sede

della - i > ha avuto luo-go la a ufficiale della -ma o a i -tanti dei i e i -tanti a pe l'istituzione in tutto il complesso e dei consigli di gestione . o

i il e o Abbiate e il dott. Luigi , -mente e e e de-legato della i », i

i tecnici, e e ed , nonché

una commissione a . o i e del sen. Abbiate,

si è o alla dello sta-tuto dei consigli di gestione del

o « i che -be 47 mila i i in 176 e e sedi. Compito -cipale o è quello della consultazione dei consigli di gestio-ne sui i ai -ne, sulla e desìi impianti, sull'economia del -so , e del o agli effetti dell'aumento dei i e e sulla tutela ed il o delle condizioni fisiche dei -

i o e i .

Un'interrogazione di i Vittori o sugli incidenti di Bari

n seguito agli incidenti avvenuti a i il compagno i o ha

o la seguente -zione ai i degli i e dei

i . l o t o Giu-

seppe deputato alla Costituente, chiede di e l'on.le -

o degli i e l'on.le o dei i , sui i in-cidenti accaduti i a i e più

e pe : 1) Quali

polizia a e meno a quello che e e un o dello

Stato o e o di non e mai il fuoco o le masse affamate che doman-iano

o e pane; 2) quali e so-no state e pe e le

à di un fatto cosi -ve e quali i pen.-a di vole e il o o i ; 3) o che t fatti di i come analoga ma-nifestazione di disoccupati in tutti i i della , son.i -nati dalla disoccupazione -

e e che affligge qvclie popolazioni, e o li -mite della , quali -menti di a e di pote

e il o pe e utile o ai disoccupati di i e

delle .

a delegazione giovanile a rende omaggio ai nostri caduti

in Francia , 7 — l 5 agosto la de-

legazione giovanile italiana, giunte a i 15 i o sono pe -

e al Consiglio della Fede-e e della Gioventù

, si è a alle tom-be degli italiani caduti in a

e la , pe -e o omaggio a nome della

gioventù italiana e della nuova a .

Nello stesso o i giovani de-legati italiani hanno o ad un'imponente manifestazione -nizzata dalla popolazione -na pe e o le -ta che continua a e nella Spagna fascista il - ^«nui-

o di . o continuano i lavmi del

Consiglio della e -motìvi hanno indotto le e di ciale della Gioventù .

Page 3: A E SUO ' ATTACCO Maggiore comprensione l'Itali a A...2010/08/07  · mania, là dove si nega a A E SUO Bieci divisioni sul n pronte da mandare al massacro Come si riveld negli animi

.- ir ir ' * ^ - ^ * r * »' « l " ' 7 v.v;1

E E E A VU V Ntvttstjre , 149 . Ttlef . €7.121. OS4SS, , i U t * . 07J45

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ORGANO DEL PARTITO COMUNISTA ITALIAN O

e anni or sono quindici com-battenti della libertà cadevano a Piazzale o trucidat i dai na-zisti. l loro sacrificio dà diritt o al-

a di essere ascoltata a Parigi.

ANNO (Nuora serie) N. 1 SABATO 10 AGOSTO 1946 Una copia . 5 Arretrat a . 8

l sangue versato a . Càccamo non è i l pr im o che scorre in Si-ci l i a in quest 'annata. A Baucina fi a , sempre in provin -cia di Palermo, al tr o sangue è stato sparso a cagione del la pro -terv a volontà degli agrari , di sa-botar e i granai del popolo, di ven-dere il f rument o sul l 'ai a a ingor -di speculator i, che poi, at t raverso l e marin e lo cont rabbandano a

a e in Grecia e, si dice, at-traverso Genova e la Sv izzera an-che in Germania.

E c'è negli agrar i sabotatori non solo la b ram a di arr icchirs i ma il proposi to di violar e la leg-ge, di non r iconoscere nessuna a u. torità , di esser lor o a comandare come sempre hanno comandato, di imporr e i lor o patt i ai poteri del lo Stato, mantenere l' isola in una condiz ione permanente di ma-lessere e di torbido .

a i grossi agrari , sparuta minoranza, i padroni di feudo e i grossi gabel loti che li prendono in affitto , pre levando il terraggìo, cioè il canone in natur a dai con-tudin i senza terra , da soli non potrebbero compire la lor o opera ant isocia le. Ed essi hanno dalla lor o i contadini r icchi , i burgisi cli c non sono molt i e b isogna al-lor a ricorrer e al la massa dei con-, tadin i poveri che viene mobi l i tat a a di fesa, che è sospinta a l l a ri -volta contro l 'apparat o stata le e pa^' a col sangue e col carcere per conto dei ricchi ist igatori , che ri -marrann o impuni t i a cont inuare i lor o i l lecit i traffici , a disgregare l a vit a socia le sic i l iana.

a gli agrar i non si espongono direttamente, d isponendo dei cam-pier i e del la guard i a a rmat a del feudo, del le organizzazioni mafio-se che mentre tengono a bada i bracciant i e i p iccoli contadini senza terra , hanno le lor o fil a e ramif icazion i in città , sono le basi elettorali di determinati part i t i , i cui esponenti in tervengono pres-so le autor i t à e le inf luenzano af-finchè gli amici e gli amici degli amici non abb iano noie.

Queste inf luenze pol i t ich e g iun-gono fino a a e r iescono quasi sempre a prevalere fa lsando la realt à e impedendo intervent i chiarif icator i e r isolut ivi .

Qua l i dei giornal i del la capi ta-le, a proposi to del sangue ver-sato a Càccamo, si è curato di in -formar e esat tamente i propr i let-

a ve r i t à - si f a sempre strada e g ià qualche quot id iano, dopo i l nòstro, cominc ia a rista-bil ir la .

o la parola al cronista del-la Voce delia Sicilia:

< S iamo stati sul luogo del con-flitto: i campi sono deserti, l e case aperte e abbandonate; qua lche contad ina si è spinta fino a noi pregandoci di portar e c ibo ai pa-rent i catturat i .

Esse sono let teralmente terro -r izzate. a lor o bocca abbia-mo appreso di m inacce e di pro -messe di premi fatt e per agg io-gare a l l a causa dei grupp i pro -duttor i di grano i pìccoli conta-din i del la zona che durant e la lott a si sono dimostrat i comple-tamente indecisi ed ora p iangono l e conseguenze del fatale error e commesso >.

Chi ha -avv ia to al la Frazione di S. Giovanni gli agenti prepo-sti a l l 'ammasso?

e C'è a Càccamo un funzionar i o del l 'UPSEA — cont inua l a Voce della Sicilia — g ià s fegatato mo-narchico i l quale, "evidentemente per favor ir e i grossi agrar i che hanno i lor o feudi tr a Càccamo e Sciara, ha avv ia to su falsa stra-da l e squadre di control l o ind i -r izzandole verso i piccoli conta-din i del la Fraz ione S. Giovanni.

C' è ancora a Càccamo un Sin-daco democr is t iano i l quale, una vol t a avvenu to i l p r im o incidente, non si è curato di chiar ir e quale era la reale s i tuazione. E ci sono a Pa lermo ancora l e supreme au-torit à del la prov inc i a che non si sono ' curate abbastanza di far e osservare - l e diret t iv e concordate in occas ione del la venuta del -nistr o .del l 'Agr ico l tura : costr in-gere i grossi proprietari , t grossi gabel loti e i contadini ricchi a l-l 'ammasso; persuadere i medi, ri -sparmiar e i p iccoli e i p icco l is-s imi. '

Fort i del mancato adempimen-t o a queste dirett ive , s icuri che presto o tard i l 'UPSEA e l a po-l izi a sarebbero tornat e sul lnogo dove era g ià v i v o i l fermento, gli agrar i hanno messo i n g i r o i lor o sobi l lator i per agganc iare al lo-r o carr o contadini e mezzadri e preparar e gli an imi a un confl i t t o esemplare da sfrat tar e per i lor o fin i cr iminal i .

A S. Giovanni di C à c c a mo gli agrar i hanno acceso r iso lutamen-te. una bat tag l ia, per i l sempl ice mot iv o che essi in tendono rima-nere indisturbat i nel lor o com-mercio c landest ino e nel l 'esporta-zione del grano fuor i del l ' isola, e in tendono scoraggiare ogni u l te-riore tentat ivo che l 'UPSEA e l a Pol iz ia possono ancora spiegare contr o di lor o d i ret tamente, come a a o a S. G iuseppe Jato >.

Gl i agrar i di C i c c a mo che han-no ta t t o Totar e i contadini per i democrist iani e per i separat ist i, sono t sobil lator i immediati del la rivolta; l ' inchiesta promossa dal-l 'onorevole Corsi se andrà a fon-do non solo l o accerterà ma sco-pr ir à che i l sanguinoso episodio val ica l a contrada di S. Giovanni per invest i re tutt a l a s i tuazione s ic i l iana.

O U CAUS

UNA A E

Il decret o su l Premi o dell a Repubblic a ai dipendent i dell e aziend e privat e

L a corresponsione del anche ai disoccupati, ai richia~ mati alle , ai prigionieri e reduci,agli infortunati sul lavoro

l Consiglio dei i si è r iu -nit o nuovamente ier i eera al Vimi -nale eotto la presidenza del com-pagno Pietro Nenni,

l Consiglio ha o 1 suoi la-vor i approvando la registrazione con riserva del decreto legge, ema-nato alcuni mesi fa, che riguardav a i l trasferimento della Vill a Abame-lek .

Successivamente i l Consiglio ha o l'esame del lungo e com-

plesso decreto proposto dal -stero del o per la correspon-sione a tutt i i lavorator i del le a-ziende privat e del Premio della -pubblica.

l decreto approvato dispone che i l premio, nella misura di . 3000 per gli uomini l e donne capi-fa-migli a di . 1300 per gli altri . venga corrisposto agli operai ed impiegati con rapport o di lavoro assoggettabile al la disciplina del contratt o di lavoro.

Non avranno diritt o al premio: i lavorator i con retribuzion e com-plessiva superiore al l e . 23 mil a lord e escluse l e indennità ed i com-pensi previsti dal decreto del 1. agosto 1943 n. 692; 1 lavorator i a domicil i o che non abbiano un rap -port o di lavoro continuativo alle dipendenze di un datore di lavoro: i mezzadri, coloni paritar i etc; 1 lavorator i retribuit i esclusivamente mediante partecipazione al prodotto.

Sono compresi invece fr a gli a-venti diritt o i soci di società e di enti in genere cooperativi ed i la-vorator i iscritt i nei ruol i del le Au -torit à preposte alla disciplina del lavoro portuale.

l premio sarà corrisposto in due rat e uguali, la prim a entro i l 13 agosto 1946, e la seconda non oltr e i l 13 settembre successivo, ed è a carico dei datori di lavoro. Esso sarà pagato- direttamente o attra -verso l e speciali gestioni di com-pensazione presso la Cassa unica assegni familiari .

l Premio della a non

sarà computabile a nessun effetto come facente part e della retr ibu -zione e inoltr e esso non sarà sog-getto a eequestri o a pignoramento o a contribut i previdenziali o so-ciali , mentre rimarr à esente da qualsiasi imposta.

l provvedimento approvato reca poi disposizioni particolar i per l a corresponsione del premio al lavo-rator i dell'agricoltura .

A d essi i l premio dovrà essere corrisposto dal datore di lavoro quando si tratt a di dipendenti, in servizio al 26 lugli o 1946, che siano vincolati da un rapport o fisso di lavoro, come impiegati, salariati fissi, obbligati . e i l premio dovrà essere corrisposto ai lavo-rator i di categorie assimilabili, a l-lorquando vi sarà la garanzia di una prestazione minim a di giornate di lavoro.

l premio sarà invece corrisposto o Nazionale della Previ-

denza Sociale per i giornalier i di campagna. a corresponsione avver-r à attraverso una gestione speciale di compensazione per l'agricoltur a della Cassa unica assegni familiari .

Per gli altr i settori di lavoro i l provvedimento dispone che i l pre-mio venga corrisposto direttamente dai datori di lavoro ai lavorator i dipendenti dal le aziende armatorial i o da quel le municipalizzate, ^all«* aziende del settore del commercio, de! credito, del le assicurazioni, dei servizi tributar i appaltati e delle professioni e art i della Cassa unica assegni familiari .

n questa disposizione rientran o anche le aziende agricole l imitata -mente al personale occupato in at-tivit à agrari a o in lavorazioni con-nassa supplementari,* od accessorie, per le quali non ni applica la pro -cedura stabil it a por il versamento dei contribut i unificati . - a disposizione della correspon-

sione dirett a cìel m-pmio verr à an-che psr ' e aziende o i servizi ap-

Il compagn o Toqiiall i part e per Parig i reco a per prendere contatto

con gli amici de' partito comunista francese., , 9. — Oggi al le ore 14.42

il compagno Palmir o Togliatti , è partit o dalla stazione di o al-la volta di Parigi . Un redattor e di

a l o ha avvicinato e gli ha chiesto quali sono i motiv i del suo viaggio in Tranci a e se egli è investito di incarichi ufficiali .

« No — ha risposto Togliatt i —. Non ho nessun incarico ufficial e e mi reco a Parigi essenzialmente per prendere un contatto con gli amici del Partit o comunista francese che non vedo da lungo tempo.

o voluto approfittar e del perio-do i n cui l a Costituente e anche le sue Commissioni hanno sospeso i lavor i per far e questo viaggio a cui pensavo da molto tempo. E' neces-sario infatt i che i dirigent i del m o-vimento ' operaio e democratico di avanguardia anche se l e posizioni dei lor o partit i non possono sempre coincidere su tutt e le questioni, si comprendano facilmente i n uno spi-rito * di fraternit à solidarietà i n -ternazionale. ET con questo spirit o che io vado a rivedere gli amici di Trancia».

Le prospettiv e per l'ammass o del'oR o

n o dell 'Agricoltur a co-munica:

« n una riunion e che ha avuto luogo i al o del la Acr i -coltura, i n presenza dei rappresen-tant i autorizzati , è stata esaminata l a attuazione degli ammassi alimentar i con particolar e riferiraeat a all'interi4r*ns a esisten-te tr a gli ammassi di cereali e l 'am-masso dell'oli o i n relazione all 'al -levamento di suini.

Gl i onJi Segni, Sansone e Spano, hanno sottolineato i l particolar e r i -gore con i l quale Q Governo italia -no, conscio del le difficolt a al imen-tar i che si presentano oggi su scala mondiale, prosegue la necessari» politic a degli ammassi.

A questo proposito, e con parti -colare riferiment o all 'ammasso del-l'olio , i l o dall'Agricoltur a ha tenuto a ripreeisare i l suo pen-siero reto noto nella risposta ad una interrogazione parlamentare dell'on. Persico risposta che ripro -duciamo testualmente:

« A part e i l giudizio di merit o che dovrebbe essere dato non astraendo dalla considerazione dalla partico-lar e situazione di fatt o che impone, più che consigliare, l 'ammasso ne l-l'attual e c a m p a n e, i l mantenere e

partenentl * categorie che potran-no essere determinate con decreto del o del o e della Previdenza Sociale.

l decreto fissa quindi l e norme per la corresponsione del premio ai disoccupati. l premio infatt i com-pete anche ai lavorator i disoccupati alla data del 26 lugl i o 946, purché fruiscano della à di disoc-cupazione o che abbiano i requisit i necessari per la concessione del sussidio straordinari o di disoccupa-zione, anche se sono ricoverat i in case di cura.

richiamat i alle armi , pr igio -

nier i ed l reduci avranno pur e di -ritt o al premio purché i richiamat i risultin o tal i alla data del 26 lu -glio 1946, ed i reduci godano del-l'assegno stabilit o dal decrete 10 febbraio 1940 n. 28.

Per i grandi invalid i del lavoro i l provvedimento dispone che il premio venga corrisposto nella mi -sura di . 3000 per i capi-famiglia e di 1.500 per gli altri . e esso sarà dovuto nella misura di . 30J0 ad ogni famigli a superstite di un

o sul lavoro composta da almeno tr e persone, o in quella di

. 1300 per le famigli e superstiti di

infortunat o composte di almeno due persone.

Nel due casi sarà necessario però che i figl i superstiti abbiano una età inferior e al 15 anni e che il coniuge o gli altr i superstiti abbia-no superato i l 65. anno o siano ina-bil i al lavoro.

l premio spetterà, per questa speciale categoria, solo agli infor -tunat i che abbiano 6ubìto un sini-stro entro il 26 lugli o 1946 e sarà corrisposto o Nazionale

. l Consiglio ha terminat o i suoi

lavor i al le ore 21,15.

a Confuidnstria è ostinata

nell'intransigenza i dichiarazioni del signor Costa

i mattin a alle ore 9, presso i l o , sono state

riprese le trattativ e per lo sblocco del l icenziamenti.

All'inizi o della riunion e il mini -stro Campill i ha rinnovat o la sua proposta di rimandar e al 30 set-tembre ad una commissione com-posta del i a ». del , da un rappresentante della e della Confindustri a la questione dello sblocco del l icen-ziamenti, dopo l'esarr.3 della situa-zione delle vari e aziende.

Successivamente la discussione si è svolta su altr e due proposte avan-zate rispettivamente dalla e dalla Confindustria . a ha chiesto che al 30 settembre si debba esaminare innanzi tutt o come siste-mare la mano d'opera, 'che even-tualmente verrebbe ad essere li -cenziata in seguito alla normaliz-zazione delle industri e più disa-giate. , Confindustri a a sua volta ha propósto che senz'altro, al 30 settembre, si addivenga allo sbloc-co del licenziamenti.

LE RAGIONI DELL'ITALIA DEMOCRATICA AL LUSSEMBURGO

e i à o dinanzi all'Assemblea dei 21

, 9. — Nel la odierna se-duta plenaria della Conferenza di Parigi è stato deciso di invitar e

a ad illustrar e nel pomeriggio di domani i l suo punto di vista sui progetto del trattat o di pace, ap-provato i l mese scorso dai quattr o

i degli Esteri. l Presidente del Consiglio, on.le

e Gasperi, sta ultimand o intant o la relazione che leggerà dinanzi ai delegati del le 21 nazioni. Egli ha trascorso tutt a la mattinat a all 'am-basciata, partecipando ad alcune riunion i dei gruppi della delegazio-ne e prendendo contatti con i capi del ie vari e sezioni. Collaborano con lu i nella stesura della dichiarazione, che egli farà domani, gli onorevoli Bonomi e Saragat e gli ambascia-lor i comenuti a Parigi Eugenio

. Carandini , Tarchiani e i ài Soragna.

Sono giunt i oggi nella capitale francese altr i membri della dele-gazione italiana, tr a i quali i l m i -nistr o della guerra. Facchinetti.

E' previsto per domani l'arriv o del e della Banca a dott . , del Presidence della Commissione per la riconver

non. nella prossima campagna, il vincolo della produzione di olio di o! i \ a dipenderà dal rapport o chr j sione della economia di guerra dott. per allor a si potr à determinare tr a Casini, dell 'ex Sottosegretario alla disponibilit à e fabbifocno di «ras- P r C 3 Ì d e n z a Giustino Arpesani, Con-

T P O U t Ì C ° « ^ ° ™ f ™ vo in alcuni orovincie) in anno di d l informazioni . Per lunedi è pre-

visto l'arriv o dell 'Ambasciatore Sola. Si apprende intant o che la dele-

gazione italian a ha consegnato que-sta mattin a alla Segreteria della Conferenza della Pace un prome-mori a sul le colonie accompagnalo da tutt a la documentazione sull'ar -gomento. l promemoria riconferm a i l punto di vista già esposto più vol l e dal Governo italian o e ri lev a l'entit à considerevole del contribu -to apportato a all 'economia delle colonie africane. a chie-de pertanto che continui la parte-cipazione di rappresentanti italian i all 'amministrazion e di quei terri -tor i che a conquistò con il consenso del le Potenze occidentali

carica; gli al levamenti suini e fa miliar i si sono estesi, per cui si do-vrebbe avere un aumento nella pro-duzione del lerdo e dello strutto : lo stesso può dirsi par gli alleva-menti bovini e quinci per la pro -duzione del burro . favorit anche dall'abbondanza della produzione foraggera.

Se queste prospettive si consoli-dassero e l'abbondanza -iella pro-duzione ag ì ^e favorevolmente an-che sui prezzi potrebbe apparir e opportuno la rinunci a alla politic a dell'ammasso, politic a che i l Gover-no intende difendere solo se e sin quando possa rispondere alla sua funzione essenzialrvient» sociale».

prim a dell 'avvento del fascismo. 11 promemoria conclude ri levando la funzione equilibratric e esercitata

a con la sua presenza sulle coste settentrionali dell'Afric a e sulla sponda del r .

Il testo di procedura approval o dall a Conferenz a

, 9. — e riunion i ple-nari e per l'esame delle norme pro-cedurali e di altr e que^tio/i i hanno avuto luogo quest'oggi al -burgo. Nel corso della pr ima' tenu -tasi nella settimana, è stato appro-vato i l tasto completo delle norme procedurali , dopo gli ultim i inter -venti di i Byrnes e -lov. e è a\ venuta con 15 voti favorevoli, quattr o contrar i (Unione Sovietica, Bielorussia, Ucraina ed Jugoslavia), e due astensioni (Polonia e Cecoslovac-chia».

Nel suo discorso, i aveva riaffermat o la necessità che la Con-ferenza tendesse a creare le basi di una pace duratur a e non a co-stituir e blocchi contrapposti. l de-legalo ucraino ha r inno \ ato l'accu-sa, mossa ieri da , a Byr -nes e Bevin di essere venuti meno a quanto avevano precedentemente approvato in seno al Consiglio dei

i degli Esteri. i ha quind i chiesto che fosse adottato il sistema della maggioranza dei due terzi .

Byrnes ha risposto, affermando che i l mondo attende e non è pos-sibil e perdere tempo. l segretario di Stato americano ha quindi d i -chiarato che non si può non tenere conto delle esigenze delle piccole nazioni.

a preso successivamente la pa-rol a i l delegato della Bielorussia,

. i l quale ha affermato che l'emendamento £0\ iet ico, proposto in sede di Comitato di procedura, non è stato approvato «< a causa delle fort i pressioni esercitate dalla Gran Bretagna e dagli Stati Unit i »-.

o un intervento breve del de-legato francese, i l presidente prov-visorio, Bidault , ha passato ai voti l 'emendamento britannic o favorevo-

le alla maggioranza semplice. l r i -sultato è stato identico a quello di due giorni fa, in sede di Comitato di procedura: 15 a fa \or c contro b". Successivamente è stato posto ni voti ed approvato i l testo compjcto delle norme di procedura.

Nel la r iunion e del pomeriggio e stata confermata la mozione jugo-slava già approvata dal Comitato per la procedura, in base alla quale gli Stati alleati confinanti con gli Stati ex nemici avranno il diritt o di rivolgersi direttamente ai mini -str i degli esteri dei Quattr o Grandi .

Si è poi convenuto di invitar e i cinque Paesi ex nemici a presentare i l propri o punto di vista dinanzi all 'Assemblea plenaria.

A questo proposito si è avuta una lunga discussione iniziat a da Vi -

shinsky, i l quale ha chiesto che non si ponga alcun limit e di tempo alle cinque delegazioni per l'esposizione del lor o punto di vista. l delegato cecoslovacco, , ha dichiara-to, invece, che gli Stati ex nemici dovrebbero esporre le lor o vedute brevemente e non o avere i l pieno diritt o di parola riservato ai delegati alleati. a delegazione jugoslava si è espressa nello stesso senso. E' stato deciso che le moda-lit à sull'esposizione dei punti di v i -sta deg'i Stati ex-nemici saranno lasciate al segrc'ariato.

a conferenza è quindi tornata a discutere l'argomento delle ri -chieste avanzate dall'Albania . dal-l'Egitto , dal o e dalla -blica cubana di essere rappresen-tati alla Conferenza.

a riunion e è durat a Ano ai!. ore 14. Nel pomeriggio al le ore lo una commissione ristrett a dl 3 rap-presentanti della è 3 deli» Confindustri a si è riunit a di nuovi-

a Confindustri a ha respinto ogr.. proposta non volendo accettare n'-cun compromesso. 11 signor Cost.i nel corso della riunione, ha fa iti -capire chiaramente che gli indu-strial i vogliono essere padroni ai-soluti delle fabbrich e ed avere p . na libert à di l icenziare ed assum-re personale.

Gl i industriali , che, secondo hn sarebbero «presi in giro», vosi.-. no in pratic a togliere via ogni pò-sibilit à d'intervent o delle organiz-zazioni democratiche sindacali ed anche ^governative nella difesa de^'

i delle masse lavoratric i a Confidunstria , ha proseguiti'

l signor Costa, se non sarà accu-lato i l suo punto d* vista, presen-terà un memoriale al Governo n»l quale demanderà ad esso la solu-zione della questione dello sblocio dei l icenziamenti.

Questa mattin a al le ore 8.30 al o a alla presen-

za del rappresentanti del Govei \VJ continueranno le trattative .

ACCORD I SINDACAL I

Vittori e dei poligrafici e dei lavorator i

dell'Alberg o e Mensa Si sono riunit i ieri presso -'

Grand l di a per la pri -ma volta dopo lo sciopero i rap-presentanti dei lavorator i dell 'Al -bergo e a con i rappreseli la li -ti dei datori di lavoro. e trattati -ve che si sono svolte in un'atmo-sfera di correttezza e di compi eli-sione reciproca hanno portat o al i.-conoscimento del principi o delle -ore lavorative.

Anche i rappresentanti nu;iunn . dei dipendenti da Enti locan oi ;> )-no riuniti ieri a , ed hcinn > deciso, in consideiazione delle- j;i-i -vissime condizioni di questi -ratori , di nominare una commi - m ne che preparerà un memoualc >. i presentare al governo. Sarà r:-_'.i;c -sta una perequazione degli slip^li -di e dei salari base pan ad u.'-aumento del 100. pei cento

e giunge notizia che l'.V - -dazione nazionale industrial i cattw , cartografic i e affin i e la Fcdera/i -italian a lavorator i poligrafic i e i-:- -tal comunicano che si sono !ier i l e trattativ e nazionali p~r 1 i nuova regolamentazione salpi, .ile-dei lavorator i del le aziende poli -grafiche.

o in grande stile di ebrei dirett i in Palestina

Cacciaiorpediniere ed aerei britannici alla caccia delle navi che trasportano gli immigranti , 9. — 9. — Na-

vi da guerra, aerei e pattugli e mo-torizzate britannich e hanno condot-to a termin e in questi giorni la più vasta operazione di rastrellamento che mai sia stata compiuta dalla fi-ne della guerra contro gli immi -grant i clandestini ebrei dirett i in Terrasanta. Secondo notizie perve-nute a Gerusalemme, l'operazione avrebbe portat o alla cattur a eia par-te delle forze britannich e di circa diecimil a profughi sorpresi a bor-do di vari e navi rastrellat e nelle acque territorial i della Palestina.

All ' impres a hanno preso part e tr e cacciatoroediniere e vari e squadri-gli e di aereoplani della . *

Si apprende che le autorit à bri -

»

A £ SUO r

La tragedi a dell a ritirat a La stanchezza era troppo grande, la strada troppo lunga: ci fermam-mo cosi uno dopo laltrot ai margini della steppa per dormire

. 15 dicembre < carr i armati s o-

rierte t rupper o la strenua resisten-za della penetrarono e piccoli eruppi in tutti i sensi, ne! corpo vivo ài tutte le nostre d iv i -sioni. Gl i ordin i lasciati dai cen t-ral i nel momento medesimo in cui si mettevano al sicuro a bordo delle loro automobili* d icesano di tenere le j>osizioni fino all 'estremo sacri' fido. Tale infatti era i l prezzo del mercato coi comandi tedeschi: la vi-ta di tutti i soldati italian i per la salvezza delle dir ision i « alleate » in pericolo davanti a Stalingrado.

Allora fu i l caos. Ogni reparto, davanti alla minaccia di accerchia-mento e di annientamento, agì di stia iniziatica . Cominciò la ritirata leg-gendaria di migliaia di uomini at-traverso i boschit i campi di girasole e le steppa, una ritirata che d irenne ben presto una fuga senza direzio-ne, senza meta. Gli ufficial i in gran parte pensarono ai casi loro e an-che queNi che tentarono di organiz-zare e di guidcre l soldati non fu-rono più ascoltati.

Son c'erano più soldati e nem-meno uomini . Ognuno cercò di ar-

rangiarti se possibile anche a dan-no degli altri; e da quel momento non ci furono più nemmeno degli uomini , ma appena del le bestie ignare d'ogni solidarietà, d'ogni buon senso, d'ogni amor proprio, bracca-te dalla paura di vivere e di morire.

Quanti erano mort i nel le l inee durante le giornata, di aspri com-battimenti, quanti moriron o in que-sta terribil e ritirata che, per mol-ti durò anche una settimana, anche due settimane, senza cibo, senza acqua, senza riposo?

S'erano fermati così un momento sulla neve* troppo stanchi per pro-seguire; e nessuno poterà prestar-gli una mano. l fratello avrebbe abbandonato i l /ratei lo . a stan-chezza era troppo grande, la strada troppo lunga e cosi soffice e inci-tante il bel letto candido come le lenzuola di bucato i l sabato sera. S' fermarono così, uno dopo Valtro, tutti quanti , ai margini della slep-pa, per dormire. nessuno li chia-mò perchè nessuno sapeva il loro nome o perchè tutti avevano trop pa fretta di camminare, dt uscire della guerra, di correre verso la

in rovina.

russi arr icacano a pattuglie, in dieci, in centi at massimo, con due tre quattro carri armati leggeri, coi loro visi bianchi e rossi al latte e burro, i copriorecchie rialzati sul capo, le -orécchie scoperte all'ari e per tropp o caldo. S'imbattevano in questi bianchi senza più aspetto u-mano, disarmati, stracol l i , semiue-i t i t ù Sembravano allor a persino seccati di dover catturare, inqua-drare , incamminare a ritroso tutta questa gente, essi che avevano tan-ta furia di andare avanti, di r ise-dere presto l'Ucraina e la Bielo-russia e i confini della li-berata.

Non eravamo più un esercito, non eravamo più dei soldati. Guardan-doci negli cechi con la lucidit à mi -rabil e degli agonizsantt, noi legge-vamo in essi non solo il dramma di uno di quegli episodi belli e sfortunati di cui son piene anche le guerre vittoriose; ma la fine lo-gica di una guerra -menre perdura prim a di comincia re, perduta pol i t icamcite, perduta nei metodi, perduta negli animi Nessuno di noi senti la necessità di compiere uno di questi gesti o

di pronunziar e una di quelle paro-le che salvano già pure verbalmen-te almeno l'onore delle nazioni sconfitte. chi e per che cosa lo avremmo fatto se già era ger-mogliato dentro di noi f dubbio che i l nome non coin-cidesse niente affatto con gli idea-li sbagliati per l quali avevamo spesa fino in fondo tutta la nostra vita e creduto di combattere?avremmo dunque fatto per chi ave-va ingannato doppiamente i l nostro cuore e venduto i l nostro sangue senza pietà e senza onore?

Noi non volemmo p iù morir e quando avemmo la certezza che i l nostro sacrificio non aurebbe servi-to a e avrebbe perpetuato un minuto di p iù Vinganno e i l tradimento. volemmo invece v i -vere per guarire lentamente della presunzione (Tesserci per tanto tempo creduti due volte italiani , per imparare a diventarlo una vol-ta sola ma nel modo giusto e mi-gliore, perchè non fosse stalo vano tanto dolore.

Coti era scritto sulle palme aper-te delle nostre mani alzate di vint t

^ _ _ A

tanniche hanno esteso la 'or o sor-veglianza onde impedir e l'immigra -zione ebraica in Terrasanta all'A -driatic o e alle zone del -neo orientale.

Con tale spiegamento di forze, s quanto si apprende in -:erti am-bienti dell'Agenzia ebraica, la Gran Bretagna mentre tenta di impedir e l'immigrazion e in Palestina, in real-tà mir a a tenere oppresso sotto il peso delle sue forze ogni serio mo-vimento popolare, sìa arabo che ebreo, il quale comunque si d imo-str i capace di portar e la Palestina a liberarsi dal giogo britannic o e s risolvere democraticamente i l pro-blema della convivenza degli arab-e degli ebrei in Terrasanta.

o a , dopo ;1 rigett o da part e del Comitato esecutivo ara-bo e da part e dell 'Agenzia ebraica del progetto britannic o per una Federazione in Palestina che do-vrebbe però rimaner e sotto la pro-tezione mandata r i a della Gran Bre-tagna, si è in attesa del le decisioni di Truma n al cui esame è stato sot-toposto i l piano britannico .

l Governo inglese, secondo quan-to apprende 1*17. P. starebbe nel frattemp o conducendo un'azione di -plomatica presso i governi -lia , della Francia e di altr e nazioni

con lo scopo di interessare queste al suo sforzo per arginar e i l flu-.-o verso la Palestina degli ebrei resi-denti in Europa.

Stalin ricev e Laski , 9. — d , capo

della delegazione laburist a che si trov a attualmente a a e stato ricevuto ier i da Stalin.

a conversazione fr a Stalin e.i i l dir igent e laburist a è durat a due ore e quindici minut i ed al suo ter-mine, i ha dichiarato: «Sta l in ci ha chiesto vari e questioni sul no-stro programma di Governo. Egli ha posto in r i l iev o la somiglianza di alcuni dei nostri obiettiv i con quelli sovietici ed ha esaltato l'a -micizia che potrebbe svilupparsi fr s i nostri due paesi ».

L'eccidi o nairsf i di P.le Loret o commemorat o a Milan o

n ricorrenz a del secondo anni-versario dell 'eccidio compiuto dai nazi-fascisti a Piazzale , o?-gi alle ore 18 parleranno nel piaz-zale per commemorare i 15 i i l compagno Emil i o Sereni n rap-presentanza del Governo e i l s'n-daco di o compagno socialisti Greppi .

Un errore di gram-matic* fa arguta-mente definito nel 1943 da Benedetto Croce, la presenza nel Comitato di -berazloùd Napoleta-no, dei rappre«en- ~~~^~^^^™"*" tanti dei combattesti e dei mutilati , t quali..non rappresentando direttamente on partit o politico, ma a nn partit o po-litic o essendo tatt i legati, spostavano eridentemente l'equilibri o di quell'orsa-ni«no di intesa e di collaborazione a i partiti . ^

Ad esser» benevoli bisognerebbe denun-ziare un errore di grammatica che si riscontra ozri nel Comitato -steriale dei Prezzi il quale, essendo un organo fOTernativo che decide in ultima istanza e in sede pol:tica alla fissazione dei prezzi, noa dorrebbe arere nel tuo seao altr i rappresentanti che non siano quelli dei i interessati. Che ci siano degli esperti, è naturale a gli esperti, come ognuno sa, sono fatti ptr dare il loro parere di esperti, parere che dere essere in ogni caso, obbiettir o e penino non sospetto. E gli esperti do-rrebbero in ogni modo consigliare, ma-gari autoreTolmente consigliare, ma non decidere.

Ora che dire di un esperto il quale è in pari tempo il massimo rappresen-tante degli interessi degli industriali ? e

Qitt citate di

che dire di questo esperto che inter-viene e peasa e pre-me sulle decisioni dejli altr i prospet-tando costantemente la potenza della «uà organizzazione e ar-

roventando apertamente il nome di essa? Evidentemente la presenza di un simile esperto nel Coaitato dei prezzi costituisce un gravissimo errore di gram-matica.

i tr e esperti presesti nel Comitato e dei Prezzi UBO, il -

tore dell'Uffici o Centrale di Statistica, n sta benissimo; il secondo, 1 a»v. Stolo-ni, ha sufficiente competenza ed offre sofCdenti garanzie per poter degnamente rappresentare gli interessi dell'economia liberale: il terzo, Fing. Costa, prrs> dente della Confindustria, A nettamente superfluo e il suo posto potrebbe be nissino ed anzi dovrebbe essere pre>" da un esperto che sia particalarmenr legato agli interessi dei consumatori r dei lavoratori .

Chiediamo formalmente che venga eli-minato dal Comitato e dei Prezzi il deprecato errore di gramma-tica e che l'in g Costa renga «ubnn pregato, naturalmente con tutt i i riguard i dovuti a cotanto personaggio, di an-darsene altrove a far propaganda per il poterò industrial e italiano.