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INCENDI Prevenzione e protezione gestione delle emergenze III° modulo Manuale di base per l’informazione a cura di Stefano Botti - LE CAUTELE - LA SEGNALETICA - IN EMERGENZA - COMPORTAMENTI SICURI

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INCENDIPrevenzione e protezionegestione delle emergenze

III° modulo

Manuale di base per l’informazionea cura di Stefano Botti

- LE CAUTELE- LA SEGNALETICA

- IN EMERGENZA- COMPORTAMENTI

SICURI

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1La conoscenza del pericolo facilita l’adozione delle necessarie cautele.

Per mantenere un buon livello di sicurezza è necessario:

prevenireriducendo la probabilità di accadimento e:

proteggerelimitando le conseguenze negative al minimo.

Le azioni da assumere debbono essere sempre coordinate e integrate per ottenere i massimi risultati.

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INTERVENTI DI PREVENZIONEINTERVENTI DI PREVENZIONEMISURE TECNICHE

Le Cautele 2

Realizzazione di impianti e depositi sicuri

Accurata e continua manutenzione degli impianti

Impiego di materiali, di sistemi di lavoro, di impianti elettrici e di messa a terra volti ad evitare la formazione di cariche elettrostatiche e scintille o fonti di innesco

Ricambio dell’aria e ventilazione naturale

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MISURE ORGANIZZATIVE, PROCEDURALI, COMUNICATIVE

Le Cautele 3

Ridurre al minimo i quantitativi di sostanze pericolose presenti

Rispetto dell’ordine e della pulizia

Divieto di fumo

Procedure di lavoro

Gestione e sorveglianza dei lavori in appalto

Adozione di regolamenti interni di sicurezza e sorveglianza sulle misure adottate

Informazione, formazione e addestramento dei lavoratori

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INTERVENTI DI PROTEZIONEINTERVENTI DI PROTEZIONEMISURE TECNICHE

Le Cautele 4

Compartimentazione e separazione delle aree a rischio in strutture resistenti al fuoco

Impiego di rivestimenti e arredi con materiali ignifughi o che non partecipano alla combustione

Adozione di sistemi di rivelazione, allarme e spegnimento automatici e manuali, fissi e portatili

Porta resistente al fuoco

Impianti di allarme e rivelazione

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Le Cautele 5Manutenzione dei sistemi d’allarme, sicurezza e delle attrezzature per la prevenzione e protezione dagli incendi

…segue MISURE TECNICHE

Realizzazione e mantenimento in perfetta efficienza dei percorsi di esodo, porte e scale di emergenza

VOISIETEQUI'

U.S.

ATTREZZATURE ANTINCENDIO E PIANO DI

EVACUAZIONE

ZONA RIUNIONI PIANO QUARTO

Autorità per l'Energia Elettrica e il GasPiazza Cavour n. 5 - MILANO

N. Aggiornamento Dis.(*.DXT)

1

2

3

Data30/03/00pe4salone

Btt/01/03.00

Sistemi di illuminazione di emergenza e gruppi di continuità o batterie tampone per attrezzature e gli impianti critici

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MISURE ORGANIZZATIVE, PROCEDURALI, COMUNICATIVE

Le Cautele 6

Adozione di segnaletica

Piani di emergenza, squadre di pronto intervento, coordinamento e collegamento con mezzi di intervento esterni

Informazione, formazione e addestramento dei lavoratori

Manutenzione dei sistemi d’allarme, sicurezza e delle attrezzature per la prevenzione e protezione dagli incendi

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7L’uso di segnali di avvertimento e di sicurezza è una delle misure generali di tutela da impiegarsi per aumentare lo standard di sicurezza e salute del luogo di lavoro.

La funzione della segnaletica di avvertimento e di sicurezza è quella di completare le misure di prevenzione e prevenzione previste dalla normativa sulla sicurezza e salute del luogo di lavoro (D.Lgs. 626/94)

Sono previste diverse categorie di segnali, caratterizzate da forme e colori standardizzati.

Nella pagina successiva si riportano alcuni esempi di segnali diavvertimento, divieto, salvataggio e antincendio.

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AVVERTIMENTO

La Segnaletica 8DIVIETO

Divieto di spegnere

con acqua

Vietato usare

fiamme libere

Vietato fumare

Vietato gettare rifiuti

Vietato toccare

SALVATAGGIO

ANTINCENDIO

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9In caso di emergenza il contributo di tutti è indispensabile per consentire un intervento efficace, senza ostacolare o ritardare, anche involontariamente, l’azione dei soccorsi.

La rapidità con la quale viene segnalato il pericolo è fondamentale per il successo dell’intervento e la conseguente

sicurezza delle persone.

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10Si definisce emergenza ogni scostamento dalle normali condizionioperative, tale da determinare situazioni di danno agli uomini ed alle cose.

Gli stati di emergenza sono classificati in tre categorie a gravitàcrescente :

DEFINIZIONE DELL’EMERGENZA

Emergenze minori

(di tipo 1)

controllabili dalla persona che individua l’emergenza o dalle persone in luogo

(es. principio lieve di incendio, sversamento di quantità non significative di liquidi contenenti sostanze pericolose, perdita accidentale di protezioni dalle macchine, fenomeni transitori di aumento della pressione sonora, etc.).

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11

Emergenze di media gravità(di tipo 2)

controllabili soltanto mediante intervento della Squadra di emergenza e senza ricorso agli enti di soccorso esterni

(es. principio di incendio di una certa entità, sversamento di quantità significative di liquidi contenenti sostanze pericolose, perdita accidentale di protezioni dalle macchine con rischio di ferimento degli addetti, black-out elettrico, malfunzionamento di apparati di regolazione chimico-fisica sugli impianti, danni significativi da eventi naturali , etc.).

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12

Emergenze ad alta gravità

(di tipo 3)

Controllabili solamente mediante intervento della squadra di emergenza e con il coinvolgimento degli enti di soccorso esterni (ad esempio i VV.F.).

(es. grave principio di incendio, sversamentodi grandi quantità di liquidi contenenti sostanze pericolose, black-out elettrico, con innesco reazioni chimiche, guasto impianti produttivi con emissione inquinanti aereodispersi, eventi naturali, catastrofici, minaccia di attentati e sabotaggio, etc.)

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13All’ingresso degli edifici verrà affisso

BEN VISIBILE A CHIUNQUE l’elenco dei numeri telefonici utili al fine della gestione

dell’emergenza

Vigili del Fuoco 115

Polizia 113

Carabinieri 112

Pronto Soccorso

Squadra di Emergenza

Unità Produttiva C.R. TRISAIA – Sede di BRINDISI

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14RESPONSABILITÀ ED ATTIVITÀ

Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) ha l’incarico di coordinare la gestione della corretta applicazione delle procedure necessarie a fronteggiare le situazioni di emergenza.

Responsabile del Servizio di Protezione e Prevenzione

Coordinatore della squadra di emergenza

Il Coordinatore della Squadra di Emergenza(CSE) assume il coordinamento della squadra di emergenza.

Il CSE organizza ed è responsabile delle operazioni in campo, almeno fino all’arrivo degli enti di soccorso esterni

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15RESPONSABILITÀ ED ATTIVITÀ

I compiti della S.E. sono:

a) mettersi immediatamente a disposizione del CSE e/o del RSPP;

b) azionare le attrezzature previste nella specifica procedura;

c) trasportare i mezzi di protezione mobili (estintori);

d) istruire il personale sul corretto utilizzo delle vie di fuga e le uscite di sicurezza;

c) prestare i primi soccorsi ad eventuali feriti

Squadra di Emergenza

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16RESPONSABILITÀ ED ATTIVITÀ

In caso di emergenze di tipo 1 tutti i dipendenti sono tenuti ad intervenire al fine di contenere le situazioni di emergenza createsi con lo scopo della salvaguardia della salute e dell’incolumità delle persone interessate ed al fine di allontanare le stessa dalla sorgente di pericolo .

Dipendenti del Centro

In caso di emergenza di presunto tipo 2 il personale dovrà immediatamente avvisare a mezzo telefono o, all’occorrenza, con qualunque altro mezzo disponibile il RSE, il RSPP o la Squadra di Emergenza.

In caso di emergenze di tipo grave (3) il personale ha l’obbligo di avvisare immediatamente il RSPP, il CSE, i componenti la SE la vigilanza o chiunque altro abbia la possibilità di farlo all’interno del Centro.

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17RESPONSABILITÀ ED ATTIVITÀ

Chiunque verifichi l’insorgere di uno stato di emergenza, al di fuori del normale orario di lavoro, deve avvertire immediatamente gli Enti esterni (VV.F., Carabinieri, PS ecc.).

La procedura indicata dovrà essere seguita qualunque sia la gravitàdell’evento accaduto.

Fuori dal normale orario di lavoro giornaliero

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In Emergenza 18I comportamenti da tenere in caso di emergenza sono:

1) Mantenere la calma.

2) Avvertire i presenti e la struttura della sicurezza.

3) Se le circostanze lo permettono, allontanare eventuali sostanze combustibili.

4) Provare a estinguere l’incendio utilizzando gli estintori più vicini.

6) Rimanere tra il fuoco e la via di fuga più vicina.

5) Non mettersi assolutamente in posizione di pericolo.

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In Emergenza 197) Se la situazione non è più sotto controllo premere il pulsante di allarme

9) Chiudere uscendo porte e finestre.

10) Raggiungere il punto di raccolta all’esterno dell’edificio.

11) Non usare gli ascensori.

12) Aiutare chi fosse in difficoltà.

8) Evacuare la zona interessata facendo evacuare tutti i presenti attraverso le vie di fuga.

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In Emergenza 2013) Chiamare o far chiamare i Vigili del fuoco.

14) Tutti coloro che non sono direttamente impegnati nel primo intervento se richiesto devono allontanarsi seguendo i percorsi e le uscite di emergenza indicati dai cartelli o sulle planimetrie.

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ATTREZZATURE ANTINCENDIO E PIANO DI

EVACUAZIONE

C.R. BrindisiSERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE

Edificio: A-1Piano Primo

LEGENDA

Quadro Elettrico

Uscita di Emergenza

Estintore portatile

Idrante

Pulsante di Allarme

Via di Esodo

Liquidi Infiammabili

Liquidi Corrosivi

Rischio Chimico

Mantenere la calma

Verificate se vi siano infortunati, in tal caso: richiedete immediatamente l'intervento all'ufficio tecnico al num. tel. _______ (o al pronto soccorso esterno al num.tel. ______ se al di fuoridell'orario di lavoro) altrimenti attenetevi alle indicazioni di cui al punto successivo

Se la situazione è tale da poter determinare pericolo immediato a tutte le persone dell'edificio, azionate i dispositivi di segnalazione acustica presenti e dirigetevi al Punto di Raccolta Esterno; diversamente, se l'evento è circoscritto ad una zona dell'edificio; avvisate personalmente quanti potrebbero essere coinvolti, richiedete l'intervento dei soccorsi.

All'arrivo dei soccorritori fornite, su richiesta, gli elementi di conoscenza sull'evento ed attenetevi alle disposizioni da questi impartite.

IN CASO DI ALLARME INCENDIO

Mantenete la calma

Interrompete eventuali comunicazioni telefoniche e/o sospendete ogni attività, chiudete se possibile porte e finestre e raggiungete il Punto di Raccolta Esterno all'edificio (non attardandovi a recuperare effetti personali)

Attendete l'arrivo dei soccorsi

IN CASO DI RILEVAZIONE DIRETTA DELL'EVENTO

All'arrivo dei soccorritori fornite, su richiesta, gli elementi di conoscenza sull'evento ed attenetevi alle disposizioni da questi impartite.

Il proprio nome e cognome

Interrompete eventuali comunicazioni telefoniche e/o sospendete ogni attività, chiudete se possibile porte e finestre e raggiungete il Punto di Raccolta Esterno all'edificio (non attardandovi a recuperare effetti personali)

Attendete l'arrivo dei soccorsi

CHIAMATA DI SOCCORSO

NUMERI di EMERGENZA

Squadra Addetti Antincendio

NUMERI UTILI

Direzione di Centro............................

Servizio Prev. e Protez. ....................

Servizi Tecnici....................................

Vigili del Fuoco 115

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In Emergenza 2115) Non attardarsi per nessun motivo e non cercare di vedere che cosa è successo.

16) In presenza di fumo camminare bassi,a livello del pavimento:

l’aria è più respirabile

proteggersi eventualmente le vie respiratorie con un fazzoletto bagnato.

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In Emergenza 2217) In caso di crolli o pericoli strutturali, mantenersi vicino ai muri o rifugiarsi sotto una scrivania.

18) Una volta raggiunto il punto di raccolta che si trova nelle immediate vicinanze dell’ingresso dell’edificio, non allontanarsi rimanendo in gruppo fino ad esplicita autorizzazione.

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23IN OGNI AMBIENTE:

Identificare l’ubicazione delle uscite di sicurezza e dei mezzi antincendio avvalendosi della rispettiva segnaletica o delle planimetrie per l’emergenza e l’evacuazione affisse in ogni piano.

I segnali di colore verde indicano le direzioni verso luoghi sicuri.

I segnali di colore rosso indicano gli allarmi e l’ubicazione dei mezzi antincendio.

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Comportamenti Sicuri 24Verificare che mozziconi di sigaretta e fiammiferi siano ben spenti.

Non sovraccaricare le spese di corrente con spine multiple.

Spegnere a fine impiego gli apparecchi elettrici che possono originare cortocircuiti o surriscaldamenti (fotocopiatrici, lavagne luminose, luci, personal computer, ecc.).

Non asportare, disattivare, danneggiare o usare per usi impropriimpianti e dispositivi antincendio e di sicurezza installati.

Segnalare eventuali anomalie, carenze, comportamenti pericolosi.

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Comportamenti Sicuri 25NEGLI AMBIENTI DI LAVORO:

Gettare i rifiuti negli appositi contenitori.

Avvisare immediatamente i responsabili di situazioni di pericolo legate ad attrezzature o macchinari non perfettamente funzionanti.

Le vie di esodo e le uscite di sicurezza debbono essere sempre libere da ogni oggetto che possa costituire ostacolo al normale deflusso delle persone.

L’accesso ai presidi antincendio (idranti, estintori, pulsanti di allarme) deve essere costantemente libero da materiale in deposito anche temporaneo.

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26RingraziamentiVivere tranquillamente e serenamente è una aspettativa che noi tutti auspichiamo soprattutto in quei luoghi dove trascorriamo la maggior parte delle ore della nostra vita. L’ambiente di lavoro è sicuramente uno di quei luoghi. La salvaguardia delle persone e dei beni è uno dei più importanti elementi per il raggiungimento di questi obbiettivi e molto dipende dai nostri comportamenti.

Questi moduli divulgativi trattando i principi della combustione, le principali cause e conseguenze degli incendi, i principali dispositivi di estinzione e gli interventi di prevenzione e protezione antincendio, favoriscono l’informazione di base dei lavoratori e costituiscono un tassello fondamentale per la sicurezza dei luoghi di lavoro ma anche delle abitazioni e dell’ambiente naturale.

Vi ringrazio di aver dedicato un po’ del vostro tempo e spero che ciò possa essere di aiuto per accrescere le conoscenze ma soprattutto l’interesse che tali argomenti sicuramente meritano.

Stefano Botti