A cura di: Il Sole 24 Ore System CENTRO NORD ...SANITÀPRIVATA IN EMILIA ROMAGNA Lunedì 21 Gennaio...

12
SANITÀ PRIVATA IN E MILIA ROMAGNA Lunedì 21 Gennaio 2008 SANITÀ PRIVATA IN EMILIA ROMAGNA -1 INFORMAZIONE PUBBLICITARIA SAMO S.p.A. - Via G. Matteotti, 37 40057 Cadriano di Granarolo Emilia Bologna - Italy Tel.+39 051 76 38 11 - Fax +39 051 76 60 60 www.samobiomedica.com [email protected] [email protected] [email protected] Sanità d’eccellenza Q uello emiliano è un vero e proprio modello di rapporto tra sanità pubblica e privata, ricono- sciuto come uno tra i più strutturati e proficui di tutto il nostro Paese. Sono tutt’oggi in essere accordi tra le due entità che derivano da aspetti normativi delineati già a metà degli anni ‘90 e, da allora, costantemente aggiornati. In questa realtà gli ospedali e le strutture sanitarie private in genere, funzionano in stretta e positiva col- laborazione con il servizio pubblico tanto è vero che, attualmente, quasi tutte le strutture, che prima già erano autorizzate, provvisoriamente accreditate e convenzionate con la Regione, ora stanno per rice- vere il massimo riconoscimento operativo, cioè il definitivo accreditamento. Questo va a sancire formalmente una condizione di collaborazione strutturata e di fatto già operativa dagli anni ‘90, che vede il privato sostenere e com- pletare una serie di servizi pubblici tra cui si annove- rano non soltanto quelli ambulatoriali ma anche veri e propri reparti, delicati ed importanti, come quelli che vanno dalla cardiochirurgia alla lungodegenza. “Per ottenere e consolidare questa situazione – spiega il presidente Aiop Lorenzo Orta – che sotten- de una profonda fiducia ed una piena assunzione di responsabilità da parte delle aziende, abbiamo lavo- rato duramente ed accettato, anzi richiesto, ci venis- sero imposti, termini e modalità operative molto rigi- de e definite. Questo a dimostrazione che il privato non teme, anzi auspica a propria stessa tutela e a garanzia di uno svolgimento del proprio lavoro più che corretto, controlli e valutazioni dal committente pubblico, sia esso Ausl o ente Regione”. Anche recentemente, a firma dell’assessore Bissoni, i protocolli d’intesa per l’Emilia Romagna tra le strutture sanitarie pubbliche e quelle private hanno sostanzialmente confermato (sia pur aggior- nandoli, specialmente in merito al settore psichiatri- co) gli accordi di lunga data che, sia per le modalità di distribuzione dei casi da trattare, sia per le com- petenze ed i settori coinvolti rendono le aziende pri- vate parte integrante della filiera sanitaria regionale. Con un’attenzione particolare, infatti, al principio della continuità terapeutica, le strutture si sono a tal punto integrate da risultare non distinguibili per un paziente che, durante la sua degenza in cura o una fase post operatoria, le attraversa nelle loro diverse funzioni. “In particolare il comparto della lungodegenza – continua Orta - che già da tempo il privato gestisce, conferma che ci occupiamo di tutti gli aspetti di que- sta continuità, cosa che ci rende orgogliosi del ser- vizio che siamo in grado di fornire”. Anche riguardo l’aspetto del contenimento della spesa (aspetto primari in campo sanitario, per la gestione pubblica) si può dire che il “privato” abbia di che essere orgoglioso. I dati 2006 illustrano, infat- ti, che la spesa ospedaliera sul totale della spesa sanitaria, a livello nazionale, si attesta intorno al 53,7% rimanendo sostanzialmente stabile rispetto alle percentuali del 2005. In questa ottica la lettura dei dati rilevati riguardo l’ospedalità privata accredi- tata mostra un pronunciato sforzo di contenimento delle spese dato che il rapporto tra la spesa delle strutture accreditate private e la spesa totale è ferma al 4,1% da tre anni, mentre il suo rapporto con la spesa pubblica ha segnato una contrazione nell’ulti- mo periodo. Dal 7,8% registrato nel 2004 si è pas- sati al 7,6% del 2006 contemporaneamente il rap- porto tra sanità privata e Pil è rimasto bloccato allo 0,28% negli ultimi due anni. Nonostante gli sforzi contenitivi ed i risultati otte- nuti in termini di spesa, però, dalle approfondite indagini pubblicate sul “V Rapporto Annuale 2007”, a cura dell’Associazione Italiana per l’Ospedalità Privata, appare evidente che l’aspetto qualitativo del servizio è rimasto inalterato nel tempo. A riprova di questa considerazione i dati relativi al “peso medio” delle prestazioni affidate (e di conse- guenza gestite) al privato accreditato. Per “peso medio” si intende la complessità intrinseca alle casi- stiche trattate: quindi un “peso medio” elevato, affi- dato ad una struttura, ne indica la capacità di tratta- re casistiche complesse e quindi la proporzionale competenza e qualità di servizio. Nel periodo 2001-2005 il peso medio delle presta- zioni richieste, a livello nazionale, è notevolmente cresciuto, passando dall’1,14 del 2001 all’1,27 del 2005 e proporzionalmente è cresciuto anche il “peso medio” affidato al privato accreditato che è passato dallo 1,09 del 2001 all’1,23 del 2005. Addirittura il “peso medio” affidato al privato ha riscontrato una crescita proporzionalmente superio- re (di un punto) rispetto a quello gestito dal pubbli- co: +0,13 la gestione pubblica, +0,14 per la privata. Fuori dai dati il significato del processo di crescita del privato accreditato conferma che quest’ultimo si occupa, già da tempo e con le necessarie compe- tenze e risultati, di patologie complesse, anche ad alto rischio clinico, confermando (in particolare per la regione Emilia Romagna) una sanità che si può defi- nire, a tutti gli effetti, a gestione mista. P arlando di sanità emiliano- romagnola è necessario fare una premessa: si tratta di una Sanità di eccellenza, un ben- chmark non solo in ambito nazio- nale, ma anche nei confronti inter- nazionali e di questo ne ha riscon- tro chiunque entri in contatto con la nostra realtà regionale. Di questo dobbiamo rendere merito agli amministratori regiona- li, passati ed attuali, che da sem- pre hanno fornito il loro contributo all’andamento positivo del setto- re. La sanità è un “valore” per la collettività, la stessa collettività ne deve fare uso con intelligenza, senza abusarne inutilmente e for- nendo anch’essa il proprio contri- buto con strumenti partecipativi. Come imprenditore e presidente del Comitato Tecnico Sanità di Confindustria non posso limitarmi a queste considerazioni, ma vorrei pro- porre un approfondimento su alcuni aspetti che a mio avviso sono importanti. Il primo: le istituzioni e il mondo produttivo devono tenere presente che la sanità non è un valore solo sociale in termini di diritti. È anche un importante valore economico che ha una grande rile- vanza cosa di cui, purtroppo, nel Paese non si ha anco- ra una completa consapevolezza. Ricerca, innovazione, sviluppo ed occupazione alta- mente qualificata sono componenti strettamente con- nesse al settore Sanità che è un vero e proprio driver dei sistemi locali di produzione di beni e servizi, di buona amministrazione pubblica, di logistica, di servizi professionali e commerciali. Quanto rilevante sia il valore del comparto Sanità lo abbiamo dimostrato con la ricerca sulla “Filiera della Salute 2004” che abbiamo pubblicato due anni fa e della quale stiamo pubblicando l’aggiornamento sul 2006. In que- sto senso le Amministrazioni regionali devono, nelle loro scelte, valutare anche l’impatto econo- mico della programmazione sani- taria, delle politiche tariffarie e degli accreditamenti. L’impatto socio-economico del sistema sanitario regionale deve essere strutturalmente una delle princi- pali componenti sulle quali misu- rarlo e gestirlo di conseguenza. Il secondo aspetto che vorrei sottolineare è quello del rapporto pubblico-privato. Su questo tema, troppo spes- so, il nostro Paese si arrocca su posizioni ideologiche che posso- no diventare dannose. Fra i due mondi non ci deve essere con- trapposizione. Noi auspichiamo un Sistema Sanitario Nazionale governato da una Politica alta, che sia in grado di tracciare le direttive ed effettuare severi con- trolli, ma che all’interno del quale possano e debbano coesistere operatori privati e pubblici che erogano i ser- vizi, anche mediante forme di partenariato strategico e favorendo il principio della libertà di scelta del cittadino- utente che deve essere una libertà vera, effettiva e tra- sparente. Decisioni importanti sulla programmazione, sulle tariffe, sui meccanismi di accreditamento e sui control- li, devono tener conto di questi aspetti. È importante che l’amministrazione regionale garan- tisca una vera parità di condizione di diritto-dovere per tutti gli operatori privati e pubblici e che altrettanto garantisca, senza tentennamenti, la massima qualità e la massima sicurezza del servizio nei confronti del citta- dino. Guido Riva, presidente del Comitato Tecnico Sanità di Confindustria Mobilità pazienti: sinergia pubblico-privato S e in termini di appropriatezza e contenimento della spesa i due settori che condividono, nella nostra regione, la gestione dell’ambito sanitario (pubblico e privato) hanno sempre agito in perfet- ta sinergia, tanto da ridurre, nel corso degli anni, l’incidenza della spesa corrente relativa agli ospe- dali privati, a fronte di un aumento del numero dei casi trattati e di una differenziazione della tipologia degli stessi, c’è un aspetto tecnico, nel settore, che è stato, nel tempo, dibattuto e discusso e che non ha ancora trovato una reale stabilizzazione. Parliamo della mobilità, quella che fa spostare il paziente da una regione all’altra, alla ricerca di strut- ture maggiormente appropriate alle necessità, che ha interessato, durante il 2006 il 4% dei cittadini che (a livello nazionale) si sono rivolti alla sanità pubblica e il 10,7% dei pazienti che invece hanno cercato le cure nell’ambito del privato accreditato. Quello della mobilità rimane un tema aperto, che vede da un lato le Regioni confermare la loro tenden- za a controllare la mobilità dei pazienti attraverso accordi (quelli più recenti hanno riguardato l’Emilia Romagna e le sue confinanti) di tipo finanziario tra enti pubblici e dall’altro le strutture private accredita- te che lanciano, su questo tema, un grido d’allarme per quella che potrebbe trasformarsi in una limita- zione alla libertà di cura. “Siamo certi che al di là degli equilibri che si sono instaurati all’interno del Sistema Sanitario naziona- le – spiega ancora Lorenzo Orta dell’Aiop – esistono oggi delle necessità per i pazienti che non vanno in alcun modo trascurate. La salute è un bene prezioso per tutti ed in una società moderna e produttiva, com’è quella del nostro Paese, assume un valore ancora più ampio ed importante. Il paziente cerca il meglio, per sé, le cure più efficaci, i macchinari all’avanguardia, la certezza di una degenza adeguata- mente assistita. Questo, supportato dal fondamentale concetto di prevenzione, è un processo inarresta- bile che, se adeguatamente inserito in un percorso strutturato potrebbe essere, a nostro avviso, tutt’al- tro che dannoso. Incentivare le strutture (pubbliche o private che siano) ad una competizione positiva in un ambito come quello sanitario non può che significare progresso per la ricerca, per l’assistenza e per la salute. Quindi, certamente, un progresso auspicabile da tutti”. Chirurgia nasale: il naso che respira pag. 10 Ospedali privati in Emilia Romagna pag. 3 Accordo AIOP-Regione Emilia Romagna pag. 2 EVENTI A cura di: Il Sole 24 Ore System Speciali CENTRO NORD Il presidente di Aiop Emilia Romagna, Lorenzo Orta sanitaprivataER_21_1_08:Layout 1 11-01-2008 9:59 Pagina 1

Transcript of A cura di: Il Sole 24 Ore System CENTRO NORD ...SANITÀPRIVATA IN EMILIA ROMAGNA Lunedì 21 Gennaio...

Page 1: A cura di: Il Sole 24 Ore System CENTRO NORD ...SANITÀPRIVATA IN EMILIA ROMAGNA Lunedì 21 Gennaio 2008 SANITÀ PRIVATA IN EMILIA ROMAGNA - 1 INFORMAZIONE PUBBLICITARIA SAMOS.p.A.-ViaG.Matteotti,37

SANITÀ PRIVATA IN EMILIAROMAGNA

Lunedì 21 Gennaio 2008 SANITÀ PRIVATA IN EMILIA ROMAGNA - 1INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

SAMO S.p.A. - Via G. Matteotti, 3740057 Cadriano di Granarolo EmiliaBologna - ItalyTel. +39 051 76 38 11 - Fax +39 051 76 60 [email protected]@[email protected]

Sanità d’eccellenzaQuello emiliano è un vero e proprio modello dirapporto tra sanità pubblica e privata, ricono-sciuto come uno tra i più strutturati e proficui

di tutto il nostro Paese.Sono tutt’oggi in essere accordi tra le due entità

che derivano da aspetti normativi delineati già ametà degli anni ‘90 e, da allora, costantementeaggiornati.In questa realtà gli ospedali e le strutture sanitarie

private in genere, funzionano in stretta e positiva col-laborazione con il servizio pubblico tanto è vero che,attualmente, quasi tutte le strutture, che prima giàerano autorizzate, provvisoriamente accreditate econvenzionate con la Regione, ora stanno per rice-vere il massimo riconoscimento operativo, cioè ildefinitivo accreditamento.Questo va a sancire formalmente una condizione

di collaborazione strutturata e di fatto già operativadagli anni ‘90, che vede il privato sostenere e com-pletare una serie di servizi pubblici tra cui si annove-rano non soltanto quelli ambulatoriali ma anche verie propri reparti, delicati ed importanti, come quelliche vanno dalla cardiochirurgia alla lungodegenza.“Per ottenere e consolidare questa situazione –

spiega il presidente Aiop Lorenzo Orta – che sotten-de una profonda fiducia ed una piena assunzione diresponsabilità da parte delle aziende, abbiamo lavo-rato duramente ed accettato, anzi richiesto, ci venis-sero imposti, termini e modalità operative molto rigi-de e definite. Questo a dimostrazione che il privatonon teme, anzi auspica a propria stessa tutela e agaranzia di uno svolgimento del proprio lavoro piùche corretto, controlli e valutazioni dal committentepubblico, sia esso Ausl o ente Regione”.Anche recentemente, a firma dell’assessore

Bissoni, i protocolli d’intesa per l’Emilia Romagna trale strutture sanitarie pubbliche e quelle privatehanno sostanzialmente confermato (sia pur aggior-nandoli, specialmente in merito al settore psichiatri-co) gli accordi di lunga data che, sia per le modalitàdi distribuzione dei casi da trattare, sia per le com-petenze ed i settori coinvolti rendono le aziende pri-vate parte integrante della filiera sanitaria regionale.Con un’attenzione particolare, infatti, al principio

della continuità terapeutica, le strutture si sono a talpunto integrate da risultare non distinguibili per unpaziente che, durante la sua degenza in cura o unafase post operatoria, le attraversa nelle loro diversefunzioni.

“In particolare il comparto della lungodegenza –continua Orta - che già da tempo il privato gestisce,conferma che ci occupiamo di tutti gli aspetti di que-sta continuità, cosa che ci rende orgogliosi del ser-vizio che siamo in grado di fornire”.Anche riguardo l’aspetto del contenimento della

spesa (aspetto primari in campo sanitario, per lagestione pubblica) si può dire che il “privato” abbiadi che essere orgoglioso. I dati 2006 illustrano, infat-ti, che la spesa ospedaliera sul totale della spesa

sanitaria, a livello nazionale, si attesta intorno al53,7% rimanendo sostanzialmente stabile rispettoalle percentuali del 2005. In questa ottica la letturadei dati rilevati riguardo l’ospedalità privata accredi-tata mostra un pronunciato sforzo di contenimentodelle spese dato che il rapporto tra la spesa dellestrutture accreditate private e la spesa totale è fermaal 4,1% da tre anni, mentre il suo rapporto con laspesa pubblica ha segnato una contrazione nell’ulti-mo periodo. Dal 7,8% registrato nel 2004 si è pas-sati al 7,6% del 2006 contemporaneamente il rap-porto tra sanità privata e Pil è rimasto bloccato allo0,28% negli ultimi due anni.Nonostante gli sforzi contenitivi ed i risultati otte-

nuti in termini di spesa, però, dalle approfonditeindagini pubblicate sul “V Rapporto Annuale 2007”,a cura dell’Associazione Italiana per l’OspedalitàPrivata, appare evidente che l’aspetto qualitativo delservizio è rimasto inalterato nel tempo.A riprova di questa considerazione i dati relativi al

“peso medio” delle prestazioni affidate (e di conse-guenza gestite) al privato accreditato. Per “pesomedio” si intende la complessità intrinseca alle casi-stiche trattate: quindi un “peso medio” elevato, affi-dato ad una struttura, ne indica la capacità di tratta-re casistiche complesse e quindi la proporzionalecompetenza e qualità di servizio.Nel periodo 2001-2005 il peso medio delle presta-

zioni richieste, a livello nazionale, è notevolmentecresciuto, passando dall’1,14 del 2001 all’1,27 del2005 e proporzionalmente è cresciuto anche il“peso medio” affidato al privato accreditato che èpassato dallo 1,09 del 2001 all’1,23 del 2005.Addirittura il “peso medio” affidato al privato hariscontrato una crescita proporzionalmente superio-re (di un punto) rispetto a quello gestito dal pubbli-co: +0,13 la gestione pubblica, +0,14 per la privata.Fuori dai dati il significato del processo di crescita

del privato accreditato conferma che quest’ultimo sioccupa, già da tempo e con le necessarie compe-tenze e risultati, di patologie complesse, anche adalto rischio clinico, confermando (in particolare per laregione Emilia Romagna) una sanità che si può defi-nire, a tutti gli effetti, a gestione mista.

Parlando di sanità emiliano-romagnola è necessario fareuna premessa: si tratta di

una Sanità di eccellenza, un ben-chmark non solo in ambito nazio-nale, ma anche nei confronti inter-nazionali e di questo ne ha riscon-tro chiunque entri in contatto conla nostra realtà regionale.Di questo dobbiamo rendere

merito agli amministratori regiona-li, passati ed attuali, che da sem-pre hanno fornito il loro contributoall’andamento positivo del setto-re. La sanità è un “valore” per lacollettività, la stessa collettività nedeve fare uso con intelligenza,senza abusarne inutilmente e for-nendo anch’essa il proprio contri-buto con strumenti partecipativi.Come imprenditore e presidentedel Comitato Tecnico Sanità di Confindustria nonposso limitarmi a queste considerazioni, ma vorrei pro-porre un approfondimento su alcuni aspetti che a mioavviso sono importanti. Il primo: le istituzioni e il mondoproduttivo devono tenere presente che la sanità non èun valore solo sociale in termini di diritti. È anche unimportante valore economico che ha una grande rile-vanza cosa di cui, purtroppo, nel Paese non si ha anco-ra una completa consapevolezza.Ricerca, innovazione, sviluppo ed occupazione alta-

mente qualificata sono componenti strettamente con-nesse al settore Sanità che è un vero e proprio driverdei sistemi locali di produzione di beni e servizi, dibuona amministrazione pubblica, di logistica, di serviziprofessionali e commerciali.Quanto rilevante sia il valore del comparto Sanità lo

abbiamo dimostrato con la ricerca sulla “Filiera dellaSalute 2004” che abbiamo pubblicato due anni fa e

della quale stiamo pubblicandol’aggiornamento sul 2006. In que-sto senso le Amministrazioniregionali devono, nelle loro scelte,valutare anche l’impatto econo-mico della programmazione sani-taria, delle politiche tariffarie edegli accreditamenti. L’impattosocio-economico del sistemasanitario regionale deve esserestrutturalmente una delle princi-pali componenti sulle quali misu-rarlo e gestirlo di conseguenza.Il secondo aspetto che vorrei

sottolineare è quello del rapportopubblico-privato.Su questo tema, troppo spes-

so, il nostro Paese si arrocca suposizioni ideologiche che posso-no diventare dannose. Fra i duemondi non ci deve essere con-

trapposizione. Noi auspichiamo un Sistema SanitarioNazionale governato da una Politica alta, che sia ingrado di tracciare le direttive ed effettuare severi con-trolli, ma che all’interno del quale possano e debbanocoesistere operatori privati e pubblici che erogano i ser-vizi, anche mediante forme di partenariato strategico efavorendo il principio della libertà di scelta del cittadino-utente che deve essere una libertà vera, effettiva e tra-sparente.Decisioni importanti sulla programmazione, sulle

tariffe, sui meccanismi di accreditamento e sui control-li, devono tener conto di questi aspetti.È importante che l’amministrazione regionale garan-

tisca una vera parità di condizione di diritto-dovere pertutti gli operatori privati e pubblici e che altrettantogarantisca, senza tentennamenti, la massima qualità ela massima sicurezza del servizio nei confronti del citta-dino.

Guido Riva, presidente del ComitatoTecnico Sanità di Confindustria

Mobilità pazienti: sinergiapubblico-privato

S e in termini di appropriatezza e contenimento della spesa i due settori che condividono, nellanostra regione, la gestione dell’ambito sanitario (pubblico e privato) hanno sempre agito in perfet-ta sinergia, tanto da ridurre, nel corso degli anni, l’incidenza della spesa corrente relativa agli ospe-

dali privati, a fronte di un aumento del numero dei casi trattati e di una differenziazione della tipologiadegli stessi, c’è un aspetto tecnico, nel settore, che è stato, nel tempo, dibattuto e discusso e che nonha ancora trovato una reale stabilizzazione.Parliamo della mobilità, quella che fa spostare il paziente da una regione all’altra, alla ricerca di strut-

ture maggiormente appropriate alle necessità, che ha interessato, durante il 2006 il 4% dei cittadini che(a livello nazionale) si sono rivolti alla sanità pubblica e il 10,7% dei pazienti che invece hanno cercato lecure nell’ambito del privato accreditato.Quello della mobilità rimane un tema aperto, che vede da un lato le Regioni confermare la loro tenden-

za a controllare la mobilità dei pazienti attraverso accordi (quelli più recenti hanno riguardato l’EmiliaRomagna e le sue confinanti) di tipo finanziario tra enti pubblici e dall’altro le strutture private accredita-te che lanciano, su questo tema, un grido d’allarme per quella che potrebbe trasformarsi in una limita-zione alla libertà di cura.“Siamo certi che al di là degli equilibri che si sono instaurati all’interno del Sistema Sanitario naziona-

le – spiega ancora Lorenzo Orta dell’Aiop – esistono oggi delle necessità per i pazienti che non vanno inalcun modo trascurate. La salute è un bene prezioso per tutti ed in una società moderna e produttiva,com’è quella del nostro Paese, assume un valore ancora più ampio ed importante. Il paziente cerca ilmeglio, per sé, le cure più efficaci, i macchinari all’avanguardia, la certezza di una degenza adeguata-mente assistita. Questo, supportato dal fondamentale concetto di prevenzione, è un processo inarresta-bile che, se adeguatamente inserito in un percorso strutturato potrebbe essere, a nostro avviso, tutt’al-tro che dannoso. Incentivare le strutture (pubbliche o private che siano) ad una competizione positiva inun ambito come quello sanitario non può che significare progresso per la ricerca, per l’assistenza e perla salute. Quindi, certamente, un progresso auspicabile da tutti”.

Chirurgia nasale:il naso che respira

pag. 10

Ospedali privati inEmilia Romagna

pag. 3

Accordo AIOP-RegioneEmilia Romagna

pag. 2

EVENTIA cura di: Il Sole 24 Ore System

SpecialiCENTRO NORD

CIl presidente di Aiop Emilia Romagna, Lorenzo Orta

sanitaprivataER_21_1_08:Layout 1 11-01-2008 9:59 Pagina 1

Page 2: A cura di: Il Sole 24 Ore System CENTRO NORD ...SANITÀPRIVATA IN EMILIA ROMAGNA Lunedì 21 Gennaio 2008 SANITÀ PRIVATA IN EMILIA ROMAGNA - 1 INFORMAZIONE PUBBLICITARIA SAMOS.p.A.-ViaG.Matteotti,37

2 - SANITÀ PRIVATA IN EMILIA ROMAGNA Lunedì 21 Gennaio 2008INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

OSPEDALE PRIVATOACCREDITATO VILLA ROSA

Degenza per disturbi psichici con moduli specialisticiper alcologia, disturbi del comportamento alimentaree psicogeriatria. Servizio di radiologia (con RisonanzaMagnetica Nucleare aperta, TAC, ecografia e radiolo-gia tradizionale) e servizi ambulatoriali di neurologia(con EEG e EMG), psichiatria, psicologia e cardiologia

(con ECG, Ecocardiografia, Holter, R-Test)

Ospedale Privato Accreditato Villa Rosa – via F.lli Rosselli, 83 – 41100 ModenaTel. 059/303034 – Fax 059/394757

I l nuovo accordo siglato il 5 novembrescorso tra la Regione Emilia Romagna ela associazione della spedalità privata

AIOP consolida il rapporto con una compo-nente importante del sistema sanitariodell’Emilia-Romagna, indica obiettivi di ulte-riore miglioramento della qualità assistenzia-le anche attraverso il compimento del per-corso di accreditamento istituzionale, forni-sce un quadro di riferimento certo per lerisorse a disposizione per il prossimo trien-nio.A 10 anni dalle prime intese siglate con

AIOP, che hanno segnato l’avvio di un pro-cesso di progressiva integrazione dellestrutture private accreditate nel sistemasanitario regionale, il nuovo accordo si puòconsiderare come il momento attraverso ilquale è stato fatto il punto della situazionevalutando le modifiche intervenute nel corsodi questi anni nei rapporti fra i produttori pri-vati e le Aziende USL.I produttori privati accreditati sono a pieno

titolo soggetti del sistema regionale: unobiettivo che, per essere raggiunto, nonpoteva che partire dalla analisi di quantoavvenuto in questi anni dove, a livello locale,è stato raggiunto un livello di integrazionepubblico-privato anche più alto di quelloprevisto dai precedenti accordi regionali perpercorsi di cura garantiti da una rete di ser-vizi coordinata e coerente con gli obiettividella programmazione regionale e locale.Le Aziende USL, da parte loro, hanno affi-

nato la capacità di esercitare il loro ruolo dicommittenza nei confronti della Ospedalitàprivata anche attraverso il miglioramentodegli strumenti di lettura del fabbisognoassistenziale e di monitoraggio della produ-zione.L’accordo regionale, sulla base di questa

esperienza ormai decennale, ha potuto,attraverso il coinvolgimento delle AziendeUSL, riflettere una situazione più aderente aibisogni e integrare nel budget regionale lerisorse locali aggiuntive, storicamente utiliz-zate dalle singole Aziende USL.Un elemento significativo dell’accordo,

anche per gli aspetti relativi ai meccanismidi incremento dei costi legati ai rinnovi con-trattuali del personale dipendente, è la trien-nalità del budget, che garantisce al privatouna certezza economica di medio termine.Per il 2007 le risorse a disposizione ammon-tano a quasi 258 milioni di euro, 4% in piùrispetto al 2006; e per il 2008 e il 2009 sonogià stati previsti incrementi del 3% per ognianno. Inoltre, non sono più previsti marginidi variabilità del budget come negli accordiprecedenti, questo a partire da un lavoro diverifica degli andamenti storici anche deibudget riconosciuti sulla base di specifichenecessità locali, che ha portato ad un loroconsolidamento: ciò consente alle Aziendedi avere una certezza della spesa, e ai pro-duttori la possibilità di programmarel’attività.Anche la possibilità di governo della

mobilità intraregionale e interregionale vienerafforzata dal nuovo accordo. È previstainfatti la committenza di servizi anche attra-verso le tre Aree vaste in cui è suddivisa laRegione (Emilia nord, Centro Emilia,Romagna) e non solo da parte delle singoleAziende USL. E, per la mobilità tra Regioni,l’Ospedalità privata è impegnata a rispetta-re gli accordi che l’Emilia-Romagna siglacon altre Regioni per governare un fenome-no che è oggetto di grande attenzione alivello nazionale.Permangono obiettivi specifici, parte

sostanziale dell’accordo e del sistema diindirizzo e verifica regionale, in particolareriguardo all’apporto del privato per contri-buire alla riduzione dei tempi di attesa per gliinterventi chirurgici e al bisogno di ricoverida pronto soccorso e di lunga degenzadopo dimissioni da reparti per acuti degliospedali pubblici.Un aspetto significativo riguarda la psi-

chiatria privata, un’area per la quale vienedisegnata una profonda riforma finalizzataad una maggiore integrazione con i servizipubblici oltre che alla qualità dei servizi resi.L’offerta privata viene ridefinita in termini

di posti letto ospedalieri intensivi ed ordinarie di residenze psichiatriche specialistiche atrattamento intensivo e prolungato.Coerentemente a questa ridefinizione lestrutture interessate presenteranno doman-da di accreditamento. L’offerta privata va acompletare l’offerta del sistema pubblico e,ai fini della continuità terapeutico-assisten-ziale, vengono identificati meccanismi diintegrazione sotto il coordinamento deiDipartimenti di salute mentale delle AziendeUSL.Si tratta, in sostanza, di una intesa “qua-

dro” che, salvaguardando con efficacia ilprincipio della programmazione regionale,costruisce un sistema integrato nell’organiz-zazione ed erogazione dei servizi ospedalie-ri, salvaguardando il principio della liberascelta dei cittadini.

Testo a cura diKiriakoula Petropulakos, responsabile

Servizio Medici-Ospedalieri dellaRegione Emilia Romagna

L’assessore della Regione EmiliaRomagna alle Politiche per la Salute,

Giovanni Bissoni

Sistema pubblico-privato

L’Aiop, per il quarto anno consecutivo, ha predisposto uno studio per la valu-tazione della presenza e del funzionamento del sistema ospedaliero mistopubblico privato. La logica unitaria strutturalmente sottesa, ormai, alla sani-

tà regionale, evidenza, secondo l’Associazione, diverse caratteristiche salienti: i lconsolidamento, nel tempo, del peso relativo dell’offerta privata accreditata, lacrescita nella qualità dei servizi e la scelta, sempre più consistente, da parte degliutenti, indirizzata al privato accreditato o al privato tout court. Analizzando e con-densando le analisi di più fattori in alcuni indici standardizzati si evincono confer-me alle rilevazioni appena enunciate. Il rapporto tra numero di ospedali privati e ilnumero totale degli ospedali italiani, nel tempo, è cresciuto: nel 2003 si parlava diun indice pari al 40,5 che si è trasformato, con una crescita di 5 punti nel 45,1 del2005. Di conseguenza anche il numero dei posti letto affidati alla gestione privataè aumentato: da 19,0 di indice a 21,9. I degenti ospitati nelle case di cura accre-ditate sono aumentati, passando da 14,6 a 15,7, così come è variato con segno +(anche se in misura limitata) il numero delle giornate di degenza (17,5 nel 2003 –18,9 nel 2005). Molto indicativo è anche il “peso medio” delle prestazioni effettua-te dalle case di cura private che è passato da un indice 109 ad un ottimo 123.

Strutture private accreditate

Nelle rilevazioni effettuate l’Aiop rileva ancora una forte disinformazione delcittadino riguardo la possibilità di farsi curare all’interno di strutture privateaccreditate in modo assolutamente identico, a livello di servizi e di costi,

rispetto alla struttura pubblica. “Purtroppo la mancata conoscenza di questapossibilità – spiega Lorenzo Orta Presidente Aiop – penalizza gli stessi pazienti.Basta osservare quello che accade negli ambulatori preposti alle analisi più

semplici: lunghe attese a quelli pubblici e pochi accessi a quelli privati accredita-ti e quindi, chiaramente, convenzionati in termini economici”.Secondo l’analisi dei dati raccolti l’Associazione ha rilevato che l’ospedale e la

struttura pubblica vengono più facilmente scelti per comodità (39,4%) e più rara-mente per la presenza di un particolare specialista (29,9%).L’ospedale privato, invece, riceve le preferenze di chi cerca un determinato

professionista (46%) e per la rapidità delle prestazioni (35,3%), mentre quando siparla di clinica privata le percentuali si modificano: il 50% la sceglie per la rapidi-tà con cui si può accedere all’intervento sanitario, il 325 perchè la ritiene miglio-re come struttura complessiva, il 24% per la presenza di un determinato specia-lista.

5 novembre 2007: accordoAiop-Regione Emilia Romagna

Il nuovo accordo siglato tra laRegione Emilia Romagna e

l’associazione dell’ospedalitàprivata AIOP consolida

il rapporto con unacomponente importante

del sistema sanitario dellaregione e indica obiettivi di

ulteriore miglioramento dellaqualità assistenziale fornendoun quadro di riferimento certoper le risorse a disposizione

per il prossimo triennio.

EVENTIA cura di: Il Sole 24 Ore System

specialiCENTRO NORD

Le tabelle contenute in questo specialesono tratte dal volume“Ospedali & Salute”.

sanitaprivataER_21_1_08:Layout 1 11-01-2008 10:00 Pagina 2

Page 3: A cura di: Il Sole 24 Ore System CENTRO NORD ...SANITÀPRIVATA IN EMILIA ROMAGNA Lunedì 21 Gennaio 2008 SANITÀ PRIVATA IN EMILIA ROMAGNA - 1 INFORMAZIONE PUBBLICITARIA SAMOS.p.A.-ViaG.Matteotti,37

A.I.O.P. ASSOCIAZIONE ITALIANA

OSPEDALITÀ PRIVATA

SEDE REGIONALE EMILIA-ROMAGNA

Via San Domenico, 4 – 40124 BOLOGNA Tel. 051/22.78.29 – Fax. 051/22.38.97

www.er-aiop.com [email protected]

OSPEDALI PRIVATI DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

OSPEDALI PRIVATI ACCREDITATI AL S.S.N. PROVINCIA DI BOLOGNA OSPEDALE PRIVATO VILLA M. CECILIA – POLISP. ALTA SPEC.

OSPEDALE PRIVATO AI COLLI – NEUROPSICHIATRICA VIA CORRIERA 1

PROVINCIA DI PIACENZA VIA S. MAMOLO 156 48010 COTIGNOLA (RA) - 0545/37111

OSPEDALE PRIVATO S. ANTONINO – MEDICA 40136 BOLOGNA - 051/581073

VIALE MALTA 4 OSPEDALE PRIVATO S. PIER DAMIANO – POLISPECIALISTICA

29100 PIACENZA - 0523/338581 OSPEDALE PRIVATO VILLA BARUZZIANA – NEUROPSICHIATRICA VIA ISONZO 10

VIA OSSERVANZA 19 48018 FAENZA (RA) – 0546/671111

OSPEDALE PRIVATO PIACENZA - POLISPECIALISTICA 40136 BOLOGNA - 051/580395

VIA MORIGI 41 OSPEDALE PRIVATO VILLA AZZURRA – NEUROPSICH.

29100 PIACENZA - 0523/711340 OSPEDALE PRIVATO VILLA BELLOMBRA – RIABILITATIVA VIA CAVINA 9

VIA BELLOMBRA 24 48025 RIOLO TERME (RA) – 0546/978911

OSPEDALE PRIVATO S. GIACOMO – RIABILITATIVA 40136 BOLOGNA - 051/582095

VIA S. BONO 5 OSPEDALE PRIVATO VILLA STACCHINI – MEDICA

29028 PONTE DELL’OLIO (PC) - 0523/871811 OSPEDALE PRIVATO VILLA CHIARA – POLISPECIALISTICA VIA STRADONE 18

VIA PORRETTANA 170 48018 FAENZA (RA) – 0546/600011

PROVINCIA DI PARMA 40033 – CASALECCHIO DI RENO (BO) - 051/6192222

OSPEDALE PRIVATO CITTA’ DI PARMA – POLISPECIALISTICA PROVINCIA DI FORLI’-CESENA

P.ZZA MAESTRI 5 OSPEDALE PRIVATO VILLA ERBOSA – POLISPECIALISTICA OSPEDALE PRIVATO VILLA IGEA – POLISPECIALISTICA

43100 PARMA - 0521/249611 VIA ARCOVEGGIO 50\2 VIA GRAMSCI 42

40129 BOLOGNA - 051/6315000 47100 FORLI’ – 0543/419511

OSPEDALE PRIVATO VILLA MARIA LUIGIA – NEUROPSICHIATRICA

VIA MONTE PELATO NORD 41 OSPEDALE PRIVATO VILLA LAURA – POLISPECIALISTICA OSPEDALE PRIVATO VILLA SERENA – POLISPECIALISTICA

43023 MONTICELLI TERME (PR) - 0521/682511 VIA EMILIA LEVANTE 137 VIA DEL CAMALDOLINO 8

40139 BOLOGNA - 051/549455 47100 FORLI’ – 0543/454111

OSPEDALE PRIVATO VAL PARMA – MEDICA

VIA XX SETTEMBRE 22 OSPEDALE PRIVATO NIGRISOLI – POLISPECIALISTICA OSPEDALE PRIVATO MALATESTA NOVELLO – POLISPEC.

43013 LANGHIRANO (PR) - 0521/864811 VIA ERCOLANI 7/B VIA RENATO SERRA 2

40138 BOLOGNA - 051/396411 47023 CESENA (FC) – 0547/370711

OSPEDALE PRIVATO VILLA IGEA – RIABILITATIVA

VIALE BERENINI 2 OSPEDALE PRIVATO PROF. NOBILI – POLISPEC. – PRONTO SOC. OSPEDALE PRIVATO SAN LORENZINO – POLISPECIALISTICA

43039 SALSOMAGGIORE TERME (PR) - 0524/572888 VIA DELLA FIERA 25 VIA DELL’AMORE 15

40035 CASTIGLIONE DEI PEPOLI (BO) - 0534/91099 47023 CESENA (FC) – 0547/361510

Lunedì 21 Gennaio 2008 SANITÀ PRIVATA IN EMILIA ROMAGNA - 3INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

EVENTIA cura di: Il Sole 24 Ore System

specialiCENTRO NORD

sanitaprivataER_21_1_08:Layout 1 11-01-2008 10:04 Pagina 3

Page 4: A cura di: Il Sole 24 Ore System CENTRO NORD ...SANITÀPRIVATA IN EMILIA ROMAGNA Lunedì 21 Gennaio 2008 SANITÀ PRIVATA IN EMILIA ROMAGNA - 1 INFORMAZIONE PUBBLICITARIA SAMOS.p.A.-ViaG.Matteotti,37

4 - SANITÀ PRIVATA IN EMILIA ROMAGNA Lunedì 21 Gennaio 2008INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

“Riabilitarsi nella capitale del prosciutto”Per chi entra in Langhirano dalla circonvalla-

zione, subito all’inizio del paese, incontrauna moderna casa di cura che in un certo

senso è lo specchio della piccola capitale del“prosciutto di Parma”.

L’ospedale privato rappresenta un punto di riferi-mento non solo provinciale ma per alcune specialitàanche extra-regionale, infatti nel moderno e attrezzatoreparto di medicina riabilitativa, si effettuano tratta-menti per il recupero e la riabilitazione funzionale incampo ortopedico e neurologico.

Lo Staff dei fisioterapisti ha adottato protocolli tera-peutici messi a punto dall’Equipe Fisiatrica sulla basedi linee guida internazionali, in particolare per portato-ri di protesi d’anca, protesi di ginocchio, riabilitazionedella spalla, riabilitazione del legamento crociato ante-riore e trattamento del malato emiplegico. Il medicofisiatra personalizza i protocolli in accordo con i terapi-sti della riabilitazione, per i quali la Casa di CuraValparma, al fine di garantire trattamenti sempreall’avanguardia, mantiene un elevato livello di aggior-namento professionale. Il programma riabilitativo adot-tato è articolato in due settimane, estensibili a tre, aseconda della tipologia del paziente. Nella prima setti-mana, si effettuano esercizi isometrici dei muscoli delsegmento interessato, kinesi e addestramento ai pas-saggi posturali, all’assunzione della stazione eretta eimpostazione della deambulazione in carico protetto.Nella seconda settimana si intensificano gli eserciziattivi e contro resistenza, esercizi propriocettivi, adde-stramento ai cambi posturali complessi e cyclette. Ilpaziente viene addestrato agli esercizi da eseguire adomicilio e alle strategie da adottare per superareeventuali disabilità nelle attività di vita quotidiana. Lariabilitazione che segue all’intervento chirurgico servea raggiungere un ottimale recupero dell’autonomia delpaziente alla deambulazione e alla ripresa della suanormale attività e della vita quotidiana. I pazienti conproblemi neurologici seguono un trattamento neuroria-bilitativo con possibilità di effettuare sedute con lalogopedista in presenza di disturbi afasici. Anche ilpersonale infermieristico e ausiliario, è addestrato inmaniera specifica alla gestione del paziente, perseguirlo e curarlo in maniera ottimale e garantire quin-di un’assistenza efficace e completa. Inoltre è impor-tante sottolineare che il malato ricoverato per il tratta-mento riabilitativo è costantemente seguito anche dalmedico internista, con particolare riguardo alla preven-zione e diagnostica delle complicanze vascolari. Oltre

al reparto di riabilitazione, è dotata di un reparto dimedicina generale che tratta in particolare patologiecardio-vascolari, respiratorie, cerebrali, gastro-entero-logiche, angiologiche (malattie delle arterie e dellevene – profilassi, diagnosi e terapia della malattiatrombo-embolica).

Recentemente la struttura ha brillantemente supe-rato la visita della commissione regionale perl’Accreditamento, un riconoscimento importante per laserietà del lavoro svolto in anni di servizio e di uncostante impegno nel miglioramento della struttura,del continuo aggiornamento professionale del perso-nale, dei protocolli terapeutici e di tecnologie avanza-te.

Nei questionari di gradimento dei pazienti ciò cheaffiora ogni volta è la piacevole sorpresa di trovareoltre alla qualità dei servizi, la professionalità degli ope-ratori, un ambiente familiare e persone gentili, disponi-bili a trovare di volta in volta la chiave per rendere il piùsereno possibile il soggiorno all’interno dell’ospedale.

I principi fondamentali e la filosofia che da cinquan-t’anni caratterizzano la Direzione e tutto il personaledel ValParma Hospital sono: onestà, trasparenza,

innovazione e responsabilità sociale sono i valori cheda sempre hanno caratterizzato l’identità dell’ospeda-le Valparma.

Il ruolo di unico Presidio Ospedaliero del territorioaffida una grande responsabilità che si traduce in pra-tica nel garantire un servizio completo ed efficiente, edanche saper recepire e individuare in sinergia con laPubblica Amministrazione, le carenze e le prioritàassistenziali della popolazione.

E per il futuro sono molti i progetti in cantiere: dallarealizzazione di un monoblocco tecnico collegatoall’ala sud, con nuovi spazi per la diagnostica perimmagini (RM total body), due sale operatorie di daysurgery polispecialistico, la riorganizzazione delpoliambulatorio, una nuova palestra e una piscina ria-bilitativa.

Per informazioni:Valparma Hospitalvia XX Settembre 22Langhirano (Parma)

tel. 0521-8648www.valparmahospital.it

è una realizzazione Ariete Comunicazione41100 Modena - Via Emilia Ovest, 1014

Testi di Serena Arbizzi,Valeria Cammarota, Alessia Pedrielli

e Francesca Zanoli

ARIETE PUBBLICITÀ SRLtel. 059-821888 � fax 059-330474e-mail: [email protected]

SANITÀPRIVATA

IN EMILIAROMAGNA

Malattie della pelle alPoliambulatorio SkinCenterIl Poliambulatorio Privato

SkinCenter di Modenacentra la propria attività

sulla diagnosi e la terapiadelle malattie della pelle.Accanto alla dermatologiaallergologica, oncologica,chirurgica, pediatr ica,estetica e generale, sonopresenti special i tà checompletano i l campod’azione dermatologicoper affinità di disciplina oper necessità di integra-zione, qual i a l lergologia,chirurgia plastica, gineco-logia, urologia, gastroente-rologia, endocrinologia edietologia.

L’intento è quello di fornireprestazioni ad alto livello diprofessionalità in un ambien-te adeguato alle esigenzeanche psicologiche di sog-getti ammalati o alla ricercadi un miglioramento esteticodella propria persona, e checonsenta di affidarsi conserenità alle cure di specialistiesercitati ad affrontare, in sin-tonia fra loro, i problemimedici e medico-estetici inmodo completo.

La dermatologia e l’allergologia si integranonella figura di medici con doppia specialità. Sonodiagnosticate e trattate, nell’adulto e nel bambino,malattie allergiche ad espressività cutanea, respi-ratoria o gastrointestinale

Utilizzando mezzi diagnostici d’avanguardia checonsentono il follow-up digitale e l’esplorazione ditutte le lesioni cutanee (mappatura), viene attuatala strategia della prevenzione dei tumori della pelleidentificando precocemente nevi o lesioni ad altorischio. L’attività chirurgica di asportazione di talilesioni si svolge in due ambulatori chirurgici all’in-terno dello SkinCenter, ad opera di dermatologi odi chirurghi plastici, nel caso di lesioni in sedi “dif-ficili”.

I pazienti affetti da vitiligine vengono monitoratie trattati con la tecnica della microfototerapia, checonsente interventi in sedi cutanee mirate.Soggetti che vogliono migliorare l’aspetto del visoe del corpo sono assistiti da dermatologi esteticiesperti nei trattamenti di biostimolazione, iniezionedi filler, mesoterapia, etc.

Quando i problemi estetici sono legati al

sovrappeso, interviene lo specialista in scienzedell’alimentazione, che elabora inoltre diete persoggetti con allergia alimentare.

Per la patologia venereologica è utile la collabo-razione fra dermatologo, urologo e ginecologo,mentre la cooperazione fra dermatologo e gineco-logo è importante nello studio dei problemi der-matologici ed estetici a patogenesi endocrina

Da sottolineare infine l’impegno di SkinCenternel garantire la qualità delle prestazioni non solopuntando sulla professionalità degli specialisti, maanche curando ogni altro aspetto pertinente, dal-l’adozione dei mezzi tecnologici più recenti allaconformità alle normative di sicurezza e al rispettodella privacy.

Poliambulatorio PrivatoSkinCenter

Via Zattera, 13041100 Modena

Tel. 059352096 - Fax 059344654Direttore Sanitario: Dr.ssa Francesca Giusti

www.SkinCenter.it

EVENTIA cura di: Il Sole 24 Ore System

specialiCENTRO NORD

Dottoressa Francesca Giusti, specialista in dermatologiae direttore sanitario del Poliambulatorio SkinCenter

sanitaprivataER_21_1_08:Layout 1 11-01-2008 10:05 Pagina 4

Page 5: A cura di: Il Sole 24 Ore System CENTRO NORD ...SANITÀPRIVATA IN EMILIA ROMAGNA Lunedì 21 Gennaio 2008 SANITÀ PRIVATA IN EMILIA ROMAGNA - 1 INFORMAZIONE PUBBLICITARIA SAMOS.p.A.-ViaG.Matteotti,37

Lunedì 21 Gennaio 2008 SANITÀ PRIVATA IN EMILIA ROMAGNA - 5INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

Il Centro MedicoPrivato Lazzaro Spal-lanzani di ReggioEmil ia cost i tuisceun’iniziativa nuova nel-l’ambito dei serviz isanitari offerti, poichénon esistono ancoramolti esempi di clini-che progettate ecostruite in funzione diun’attività diagnostica-chirurgica di “One daysurgery” (possibil ità dipernottamento). Sitratta, pertanto, diun’unità autonoma diday surgery dotata diaccettazione, ottodegenze, quattro saleoperator ie, uff ic iamministrativi e servizidi supporto.La Clinica si avvale dianestesisti d’eccellenza,attenti alle nuove tecni-che anestesiologicheche, sino ad ora, hannodeterminato risultatid’eccellenza per quantoriguarda l’assenza didolore intra e post- ope-ratorio. L’equipe è com-posta dal dott. AndreaBianchi - specialista nellachirurgia ortopedica eDirettore per l’Italia di“Academy of AmbulatoryFOOT & ANKLE Surgery”- il quale opera nell’ambito della nota pato-logia denominata alluce valgo. Nei confron-ti di tale patologia del piede, il Centro

Medico Privato LazzaroSpallanzani adotta unatecnica altamente inno-vativa.Essa consiste nel trat-tare la borsite el’esostosi dell’alluce conpiccole frese ad altavelocità e sotto controlloradiologico costante.Tramite la medesimaprocedura è possibiletrattare le deviazioni del-l’asse del primo metatar-so e, contemporanea-mente, procedere al trat-tamento delle dita a mar-tello (patologia altrettantofrequente e spesso asso-ciata all’alluce valgo).Al termine dell’inter-vento, il paziente può dasubito camminare auto-nomamente, avendorecuperato la completafunzionalità dell’articola-zione. Rispetto alla tecni-ca tradizionale i maggioribenefici sono due:l’assenza di dolore nelpost operatorio è garan-tita dall’assenza di fili ochiodi permanenti.Inoltre, numerosi sono iclienti che raccontanocon soddisfazione le”imprese” impossibili nelpercorso post operatoriodella tecnica tradizionale

(fare la spesa, andare al matrimonio di unamica, guidare, etc…) che sono riusciti afare già dal giorno successivo.

Centro MedicoSpallanzani:

“One Day Surgery”

Modena: dal 1951 a Villa Rosa si curano pazientiaffetti da disturbi neurologici e psichiatrici

Dal 1951, Villa Rosa ha iniziato la propria attivi-tà nell’assistenza e cura di pazienti affetti dadisturbi neurologici e psichiatrici; attualmente,

l’Ospedale opera in regime di convenzione con ilServizio Sanitario Nazionale.Dall’anno della sua fondazione ad oggi ha avutoaggiornamenti costanti sul piano strutturale, organizzati-vo e tecnico scientifico, fattori che sono fondamentali permantenere un alto livello di efficienza e di efficacia.Questo modo di agire ha portato all’acquisizione di unsistema qualità che ha ottenuto la Certificazione ISO9002 nell’anno 2001 e, successivamente, aggiornatasecondo le norme Vision 2000 nell’anno 2003 perl’attività di degenza e di diagnostica per immagini.Proprio nell’ottica del sistema qualità, nel 2003 VillaRosa ha intrapreso una serie di iniziative tese a migliora-re il trattamento di alcune specifiche patologie e con unconfort alberghiero di adeguato livello per i propri assisti-ti tale da consentire il miglioramento della propria capa-cità diagnostica.Sono stati, così, attivati il modulo per il trattamento deidisturbi da dipendenza da alcool ed il modulo per il trat-tamento dei disturbi alimentari, nell’ambito di specificiprotocolli elaborati assieme all’Università ed all’AUSL diModena, che negli anni sono diventate specialità di eccel-lenza dell’Ospedale Privato.Si è appena completata una ristrutturazione dei Repartiper migliorare il confort alberghiero dei degenti, per dota-re di spazi propri ed indipendenti dai reparti di cura il ser-vizio per le attività di animazione e riabilitazione e per isti-tuire un servizio di Day-Hospital psichiatrico dotato dipropri posti letto.Per incrementare le capacità diagnostiche a disposizio-ne dei degenti e dei pazienti esterni, è attiva una TAC spi-rale multislice, una Risonanza Magnetica Aperta dell’ulti-ma generazione per quelle persone che per vari motivi(claustrofobia, obesità, età, etc..) non riescono a sotto-

porsi all’indagine con RMN chiusa.All’interno dell’Ospedale sono inoltre presenti ambula-tori di neurologia, psichiatria, psicologia, cardiologia edecografia.

Per ulteriori informazioni è consultabileil sito internet

www.villarosa.it

EVENTIA cura di: Il Sole 24 Ore System

specialiCENTRO NORD

sanitaprivataER_21_1_08:Layout 1 11-01-2008 10:07 Pagina 5

Page 6: A cura di: Il Sole 24 Ore System CENTRO NORD ...SANITÀPRIVATA IN EMILIA ROMAGNA Lunedì 21 Gennaio 2008 SANITÀ PRIVATA IN EMILIA ROMAGNA - 1 INFORMAZIONE PUBBLICITARIA SAMOS.p.A.-ViaG.Matteotti,37

6 - SANITÀ PRIVATA IN EMILIA ROMAGNA Lunedì 21 Gennaio 2008INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

Dal 2006, oltre venti persone hanno superato le prove

Ritornare alla guida dopo il coma si puòIl Centro Cardinal Ferrari, appartenente al Gruppo

“Generale de Sante”, è stato il primo promotore del progetto per far tornare al volante i pazienti che lo richiedono

Quota 23. E’ il numero dei pazienti che sono riusciti dal 2006 a tornare al volante della propria auto dopo un periodo di coma, grazie al progetto

“Ritorno alla Guida in sicurezza”, fra i pochissimi in Italia, promosso dal Centro Cardinal Ferrari, un centro specializzato nella neuroriabilitazione

delle cerebrolesioni acquisite e dei traumi cranici, appartenente al Gruppo Générale de Santé. Collocato a Fontanellato, in provincia di Parma, il CCF

svolge la sua attività in convenzione col Servizio Sanitario Nazionale e rientra nella rete regionale dell’Emilia Romagna per le gravi cerebrolesioni

acquisite (GRACER). Un sistema che consente di programmare

ricoveri tempestivi presso uno dei centri specializzati della rete

fin dal momento in cui il paziente, vittima di un incidente stradale

o con grave cerebrolesione acquisita di altra origine, arriva nelle

unità di rianimazione degli ospedali della regione. “Il progetto

sul ritorno alla guida è partito nel 2004, come risposta concreta

alle esigenze dei nostri pazienti – spiega l’amministratore unico

del Centro Simona Lombardi -, il nostro obbiettivo è quello di

attivare percorsi protetti per l’accompagnamento del disabile

verso il rientro a casa in autonomia: la riabilitazione non deve

essere limitata al recupero della funzionalità dell’organo, ma deve

essere mirata a garantire il diritto alla partecipazione sociale e il

reinserimento delle persone con disabilità in famiglia e nel mondo

del lavoro”. Non abbandonare il paziente a se stesso, quindi, nel

suo rientro a domicilio, ma metterlo in condizioni di poter tornare

ad una vita il più possibile indipendente dal supporto dei servizi

sociali e dall’assistenza dei famigliari. Il ritorno alla guida rappresenta un desiderio molto sentito da coloro che hanno subito un trauma cranico o

che hanno trascorso un periodo della loro vita in coma, in particolare per quanto riguarda le persone giovani e in età lavorativa. “Poter guidare la

propria auto ha consentito a molti dei pazienti che hanno superato le prove di poter riprendere una vita sociale e lavorativa, riacquistando anche

fiducia in se stessi”, spiega Antonio de Tanti, direttore clinico del CCF. Il progetto, realizzato in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture

e dei Trasporti, Uffi cio Motorizzazione Civile di Parma, la Confedertaai (Sindacato Nazionale Istruttori di Scuola Guida) e la Cooperativa Sociale

All Mobility di Reggio Emilia, consiste nell’offerta di un servizio “chiavi in mano”, che coinvolge un team multidisciplinare composto da medici,

fisioterapisti, psicologi, psicomotricisti, tecnici ortopedici specializzati nell’adattamento degli autoveicoli, istruttori di scuola guida specifi camente

formati, coinvolgendo nel progetto anche un familiare di riferimento (care giver), come garante della sicurezza del paziente che torna alla sua

vita quotidiana. Il percorso accompagna i candidati fi no all’esame pratico di guida,

passando dalla valutazione della Commissione Medica Locale patenti.

Un’iniziativa che richiede alle spalle, per la sua buona riuscita, una struttura ben

organizzata e con uno staff specializzato.

Il Centro Cardinal Ferrari ha un’equipe assistenziale e medica multidisciplinare di 110

operatori sanitari, con un bilancio, nel 2007, di 465 episodi di ricovero, di cui 163 dedicati

alla riabilitazione di Gravi Cerebrolesioni Acquisite (GCA). Le giornate di riabilitazione

complessivamente erogate lo scorso anno sono state 31.611, delle quali circa il 20%

destinato ad utenti della regione Emilia Romagna.

“Ogni paziente viene seguito da un medico di riferimento, il quale coordina poi tutte le

figure professionali che servono al caso, come l’otorino, lo psicologo, il fi sioterapista -

spiega De Tanti, -. Il trattamento riabilitativo richiede equipe interdisciplinari per defi nire

progetti riabilitativi personalizzati – continua – perché vanno prese in considerazione

tutte le conseguenze del trauma sul paziente, da quelle motorie a quelle cognitivo

comportamentali – conclude – proprio per questo un progetto come quello del ritorno

alla guida in sicurezza necessita di un lungo lavoro dello staff dei medici coinvolti, per

valutare le condizioni psico-fi scihe del paziente e per riuscire a metterlo nelle condizioni

di superare l’esame di revisione della sua patente”.

“Villa Maria” da oltre 40 anni èl’Ospedale Privato storico dellacittà di Rimini, con consolidate

attività sanitarie di diagnosi e cura, erogateanche in regime di accreditamento con ilSSN ed in stretta integrazione con la loca-le AUSL.La struttura riminese dispone di 120 letti

suddivisi equamente tra l’area medica equella chirurgica; i ricoveri dell’area medicasono prevalentemente di medicina internae lungodegenza, mentre quelli dell’areachirurgica si sviluppano nell’ambito dellachirurgia generale, della flebologia, dellaginecologica, dell’ortopedia, dell’oculisticae dell’otorinolaringoiatria.In particolare, la struttura riminese ha da

alcuni anni attivato l’Unità di Colon-Proctologia e Patologia del PavimentoPelvico che è diventata un punto di riferi-mento non solo per l’Emilia-Romagna maanche per pazienti provenienti da altre areedel Paese.L’Unità è diretta dal Dott. Stefano Canuti,

specialista in chirurgia generale e vascola-re, il quale da oltre 25 anni si dedica allachirurgia colon-proctologica, vantando alsuo attivo ben 8.000 interventi in questaspecialità.Questa consolidata esperienza e le sue

numerose pubblicazioni scientifiche nefanno uno degli specialisti più rappresenta-tivi nel panorama sanitario nazionale. A

Villa Maria vengono trattate le patologieclassiche della proctologia, con l’utilizzodelle tecniche più innovative, la patologiadel pavimento pelvico nonché i tumori delcolon-retto-ano.Per quanto riguarda l’attività ambulato-

riale, anch’essa in buona parte accreditatacon il SSN, Villa Maria offre molteplici servi-zi tra i quali la Diagnostica per Immagini(Radiologia, Ecografia, Ecocardiografia,ecc.), la Terapia Fisica, il LaboratorioAnalisi, l’Endoscopia Digestiva, la Medicinadello Sport nonché visite ed esami stru-mentali in molteplici branche specialistiche.Ampia è la gamma di prestazioni strumen-tali erogate in ambito oculistico dall’équipemedica diretta dalla Dott.ssa SilvanaCarloni.L’Ospedale Privato sta attraversando

un’importante fase di rinnovamento orga-nizzativo e tecnologico che prevede unampliamento della sale operatorie, dellearee dedicate all’attività ambulatoriale edegli spazi d’accoglienza.Nei primi mesi del 2008 sarà attiva una

Risonanza Magnetica da 1,5 Tesla di ultimagenerazione capace di offrire un’ampiagamma di esami diagnostici. Verranno,inoltre, potenziati i servizi di EndoscopiaDigestiva e di Fisioterapia i quali avranno adisposizione nuovi e più ampi locali nonchéun’adeguata e moderna dotazione diattrezzature specialistiche.

“VILLA MARIA”l’ospedale privatodella città di Rimini

Da 70 anniil progresso

nel dna di SAMO

Domus Nova: l’attivitàdel dottor Paribelli

Il dottor Gianezio Paribelli (nella foto), ortopedico, è specialista in chirurgia artro-scopica e chirurgia protesica e svolge la propria attività presso l’ospedale privatoaccreditato Domus Nova. È membro del comitato direttivo della Società italiana di

artroscopia e docente in corsi nazionali ed internazionali sulle nuove tecniched’intervento alle articolazioni, in particolare ginocchio, spalla, caviglia e gomito; aqueste si aggiunge la chirurgia artroscopica dell’anca, di più recente acquisizione.Grazie all’artroscopia per tutte le articolazioni sono stati raggiunti l ivell i di cono-scenza impensabili f ino ad oggi e, di conseguenza, è stato facilitato il trattamento dimolte patologie.Si tratta di tecniche mininvasive, di minor danno per il paziente: esse, in molti casi, riduco-

no i tempi di guarigione. Negli ultimi anni, la chirurgia artroscopica dell’anca va acquisendoun notevole interesse, essendo questa un’articolazione difficile da trattare per la sua morfo-logia: grazie alla tecnica artroscopica si cominciano a conoscere - ed a trattare - patologieche prima non si conoscevano, evitando trattamenti drastici quali, ad esempio, la protesid’anca. Le seguenti tecniche vengono utilizzate sia per la diagnosi che per il trattamento. Ilprocedimento è automatico: nel momento stesso in cui il chirurgo riesce a controllarel’articolazione - con una piccola incisione che permette di entrare tramite una sonda e con-trollare l’interno dell’articolazione – diviene in grado di valutarne tanti aspetti che, se non dia-gnosticati in tempo, si rischia di trascurare.Di primaria importanza è, dunque, la diagnosi, ma anche la possibilità di trattare le patolo-

gie nella loro fase iniziale.Gli interventi non sono traumatizzanti, durano da 45 minuti a un’ora, ed in genere è suffi-

ciente il ricovero per una notte, con benefici evidenti anche sul versante dei costi. Per quan-to riguarda l’anca, viene praticata - in linea di massima - un’anestesia spinale selettiva,addormentando esclusivamente la gamba, con la possibilità di parlare con il paziente percondividere con lui se procedere subito al trattamento o meno. In Italia questo tipo di inter-vento all’anca è poco diffuso. Si tratta di una tecnica complessa alla quale ci si può avvici-nare solo dopo un percorso di apprendimento lungo, dal momento che richiede una conso-lidata esperienza di chirurgia artroscopica di altre articolazioni. Per questo, presso DomusNova esiste la disponibilità di ricevere ospiti, provenienti anche dall’estero, al fine di assiste-re ed avere un quadro preciso di ciò che ivi si svolge.

Da quasi settant’anni la Samo SpA aiuta persone in tutto il mondo aritrovare i semplici gesti quotidiani che completano la loro vita.L’azienda sorge a Cadriano di Granarolo Emilia in provincia di Bologna

ed è tra i leader nello sviluppo, produzione e commercializzazione di devi-ce biomedicali impiantabili. Raggiungere una posizione di primo piano inquesto comparto è stato possibile grazie all’esperienza che la Samo hamaturato: è presente negli ospedali e nelle sale operatorie e da quarant’an-ni si occupa della realizzazione di materiali biomedici impiantabili come artoprotesi, mezzi di osteosintesi, device per implantologia dentale, strumenta-rio chirurgico e sistemi container per steril izzazione. Contemporaneamente,l’azienda mira ad offrire costantemente le tecnologie ed il servizio miglioripossibil i ai medici che sul campo operano ed impiantano i prodotti.La Samo ha il progresso nel proprio dna, ha alle spalle 70 anni di esperienza e

lavora al servizio di quello splendido meccanismo che è il corpo umano e come vali-do supporto a tutti coloro che contribuiscono a preservarlo con cura grazie al lavo-ro nelle strutture sanitarie.Inoltre, il lavoro di Samo non si ferma all’Italia: l’azienda infatti opera in 50 diffe-

renti paesi con grande vocazione all’internazionalizzazione, senza perdere lacoscienza e la responsabilità sociale, oltre all’istituzione d’importanti partnershipcon numerosi Istituti di Ricerca ed Università del mondo. Questo è garanzia di cre-scita: i risultati di domani dipendono dalle scelte di oggi.

EVENTIA cura di: Il Sole 24 Ore System

specialiCENTRO NORD

Stelo d’anca modulare Multifit

Stelo d’anca da revisione Mgs

sanitaprivataER_21_1_08:Layout 1 11-01-2008 10:08 Pagina 6

Page 7: A cura di: Il Sole 24 Ore System CENTRO NORD ...SANITÀPRIVATA IN EMILIA ROMAGNA Lunedì 21 Gennaio 2008 SANITÀ PRIVATA IN EMILIA ROMAGNA - 1 INFORMAZIONE PUBBLICITARIA SAMOS.p.A.-ViaG.Matteotti,37

Lunedì 21 Gennaio 2008 SANITÀ PRIVATA IN EMILIA ROMAGNA - 7INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

Scegli la SOLUZIONE DEFINITIVAINDOLORE, sia durante che dopo l’ope-razione, per la cura della patologia del-l’alluce valgo.

Il Centro Medico Lazzaro Spallanzani diReggio Emilia, grazie alla collaborazionecon il Dr Andrea Bianchi, direttore per l’Ita-lia di “Accademy of Ambulatory Foot &Ankle Surgery”, è uno dei pochissimi centriin Italia in cui viene utilizzata questa inno-vativa tecnica chirurgica.

L’intervento non lascia evidenti cicatrici epermette il ritorno alla vita normale giàdal giorno successivo, evitando una lungae dolorosa convalescenza.

TOGLITI

IL CENTRO MEDICO PRIVATOLAZZARO SPALLANZANIPER PRENOTARE UNA VISITAO PER RICEVERE MAGGIORI

INFORMAZIONI.PER TE UNA PROPOSTAUNICA E VANTAGGIOSA.

iniziativa valida dal1 novembre al 31 gennaio 2008

CAMPAGNADI INFORMAZIONEPER LA CURAINDOLOREDELL’ ALLUCE VALGO

Poliambulatorio PrivatoDay Surgery

Reggio EmiliaDirettore Sanitario

Dott. Ezio GullìSpecialista in Anestesiae Terapia del Dolore

DOLORE

PIEDI

ildai

CHIAMAGRATIS

www.sinopia.re.it

LaCASA DI CURA "AI COLLI",fondata nel 1941, è unastruttura specializzata nella

diagnosi e cura delle patologiepsichiatriche. Fornisce prestazionigarantendo altissimi standard; atal fine applica meccanismi ditutela e controllo dei servizi eroga-ti, offrendo ampie informazioni sul-l’organizzazione e sull’accesso aiservizi, sugli interventi diagnosticie terapeutici e assicurando lemigliori condizioni ambientali edassistenziali.Recentemente, ha attivato unaprofonda ristrutturazione, sia peradeguarsi alle normative autoriz-zatorie regionali, sia per migliorarel’aspetto ed il comfort alberghiero.Provvisoriamente accreditatacol S.S.N. (in quanto già conven-zionata), sta perseguendo, comeobiettivo principale, il raggiungi-mento dell’accreditamento defini-tivo e della certificazione ISO.Inoltre, ha aderito pienamente alprogetto regionale di riordino dellapsichiatria, che prevede una mag-gior specializzazione dell’attività,nello spirito di una sempre piùstretta e qualificante collaborazio-ne col Servizio Pubblico.

Dal 1941«Casa di cura

ai Colli»

Lungodegenzaall’Ospedale Privato

Santa ViolaL’Ospedale Privato Santa Viola è una struttura sanitaria interamente dedicata alla lungo-degenza, specializzata nel recupero funzionale, nella riabilitazione estensiva e nell’assi-

stenza a pazienti in Stato Vegetativo Persistente (SVP).La struttura è accreditata col SSN e certificata per la qualità dal 2003 secondo la nor-

mativa internazionale UNI EN ISO 9001:2000.La “mission” dell’Ospedale Privato è volta al raggiungimento di un duplice obiettivo:l’integrazione con le strutture del territorio a monte (reparti per acuti) ed a valle (ServiziTerritoriali, RSA, Case Protette…), e l’integrazione tra le diverse professionalità componen-ti la sua equipe, composta da: medici specialisti in cardiologia, fisiatria, medicina interna egeriatria, infermieri professionali, terapisti della riabilitazione, addetti all’assistenza, tutticoordinati nel rispondere ai bisogni assistenziali (sanitari, sociali e di recupero) di ognipaziente ricoverato.La struttura ritiene, infatti, che le sinergie derivanti dall’impiego di tante e diverse profes-sionalità possano colmare i vuoti esistenti nell’offerta dei servizi sanitari pubblici e dare, conprogetti individualizzati multidisciplinari, risposte concrete a casi complessi (come i pazien-ti in SVP o i pazienti con gravi esiti di stroke)caratterizzati da necessità di degenze pro-lungate, competenze specifiche e strategiedi staff.Gli Stati Vegetativi Persistenti, in particola-re, costituiscono per la società moderna untema complesso, che implica consistentiproblemi di tipo medico, etico e psicologico,il che fa sì che le scelte in merito alle moda-lità di cura ed ai luoghi ad esse deputati, inassenza di una normativa specifica di riferi-mento a livello nazionale, siano spessodiverse da regione a regione. Gestire pazien-ti così difficili in strutture sanitarie generiche ètutt’altro che semplice, perché l’assistenzamedica ed infermieristica costante è semprerichiesta, anche se le condizioni cliniche deipazienti sono stabili.Per questa ragione l’Ospedale PrivatoSanta Viola nel 2003 ha raccolto la sfida edha deciso di costituire dei nuclei dedicati apazienti in SVP, sviluppando un propriomodello caratterizzato da:� Autosufficienza del nucleo di degenzacon dotazioni strutturali indipendenti� Dotazioni strumentali tecnologicamente avanzate� Staff medico multidisciplinare con presenza di internista, cardiologo, neurologo, fisia-tra, psichiatra, urologo ed ecografista� Formazione continua di tutto il personale� Sostegno psicologico programmato al personale di assistenza ed ai familiari dei degen-ti in SVP� Assistenza quotidiana da parte dei fisioterapisti� Sorveglianza attiva per prevenire e trattare le principali complicanzeNell’ottica del miglioramento continuo, principio cardine della politica aziendale per la

qualità dell’assistenza, nel 2006 ha preso il via il “Progetto Morfeo”, un progetto di ricercaintrapreso con lo scopo di valutare l’assistenza ai pazienti in SVP, in collaborazione con laScuola Superiore di Politiche per la Salute dell’Università di Bologna e con un panel mul-tidisciplinare di esperti (medici specialisti in varie discipline, psicologi, infermieri) nazionali,con la supervisione del Prof. David L. Coulter, docente di neurologia alla Harvard MedicalSchool di Boston (USA), già autore di prestigiose pubblicazioni in materia di SVP.Tale progetto si divide in due momenti:- una prima fase di monitoraggio delle complicanze cliniche dei pazienti in PVS ricoverati;- una seconda fase di valutazione del carico emozionale e della qualità della vita dei lorocaregivers.Il primo anno di rilevazione di follow-up delle complicanze si è concluso nel giugno 2007

ed i dati sono, attualmente, in fase di analisi, mentre la seconda fase è appena iniziata;l’auspicio è che l’impegno dei professionisti coinvolti ed i dati raccolti contribuiscano nonsolo ad accrescere le conoscenze, ma anche a promuovere un miglioramento continuo econcreto dell’assistenza, sia ai pazienti che ai loro familiari.

Centro Iperbarico di Ravennaaccreditato con il SSN

Il Centro Iperbarico di Ravenna, istituito nel 1988, è un’azienda privata accre-ditata con il SSN e integrata nel Dipartimento Emergenze (118) della AuslRavenna. L’Ossigenoterapia iperbarica (OTI) avviene all’interno di camere iper-bariche, pressurizzate con aria compressa dove il paziente respira ossigenoattraverso maschere, caschi o tubi endotracheali.L’OTI aumenta fino a 15 volte la quantità di ossigeno disciolta nel sangue,rispetto alla respirazione in aria ambiente e permette di ripristinare l’attività dicellule sofferenti per scarsa circolazione, trauma, intossicazione. Haun’azione antibatterica, riduce l’edema e l’infiammazione. Promuove i pro-cessi riparativi della pelle e delle ossa. È particolarmente utile nelle personecon fattori che ritardano la guarigione (diabete, malattie immunitarie, epati-che, fumo, ecc.)L’OTI è appropriata nelle indicazioni riportate in tabella. Una terapia iper-barica, programmata e per paziente privato, costa 95 euro.Il Centro è stato scelto dalla Ausl Ravenna come sede del “Centro CuraFerite Difficili” dove il paziente è al centro di percorsi mirati per piede diabe-tico, ulcere vascolari, da trauma, da pressione, vasculiti, lembi compromes-si. Il servizio consente di migliorare l’efficacia terapeutica nella gestione delleulcere della pelle, semplificare le procedure, abbattere i tempi di attesa e iricoveri inappropriati. L’attività è monitorata da un gruppo di lavoro costitui-to da specialisti ospedalieri coordinato dal dott. Elio Piccinini, responsabiledella chirurgia vascolare dell’Ausl Ravenna.Nell’azienda è svolta chirurgia ambulatoriale privata di elevata qualità,come interventi di ortopedia eseguiti dal dr. Giuliano Musacchi. Il Centro èun’eccellenza per la medicina subacquea e offre prestazioni di medicinasportiva. Info:

Tel. 0544-500152 [email protected]@iperbaricoravenna.it www.sira.it/OTI

Tabella: “Protocolli applicativi dell’ossigenoterapiaiperbarica”, documento SIMSI, SIAARTI, ANCIP (2007)

Incidente da DecompressioneEmbolia gassosa arteriosa (iatrogena o barotraumatica)

Gangrena gassosa da clostridiInfezione acuta e cronica dei tessuti molli a varia eziologia

Gangrena e ulcere cutanee nel paziente diabeticoIntossicazione da monossido di carbonio

Lesioni da schiacciamento e sindrome compartimentaleInnesti cutanei e lembi a rischioOsteomielite cronica refrattaria

Ulcere cutanee da insufficienza arteriosa, venosa e post-traumaticaLesioni tissutali post-attiniche

Ipoacusia improvvisaNecrosi ossea asettica

Fratture a rischio*Retinopatia pigmentosa*Sindrome di Meniere*

Sindrome Algodistrofica*Paradontopatia*

* indicazioni appropriate ma possibili solo in regime privato (nonaccreditate SSN)

EVENTIA cura di: Il Sole 24 Ore System

specialiCENTRO NORD

OSPEDALE

PRIVATO

ACCREDITATO

PER

MALATTIE

NERVOSE

sanitaprivataER_21_1_08:Layout 1 11-01-2008 10:09 Pagina 7

Page 8: A cura di: Il Sole 24 Ore System CENTRO NORD ...SANITÀPRIVATA IN EMILIA ROMAGNA Lunedì 21 Gennaio 2008 SANITÀ PRIVATA IN EMILIA ROMAGNA - 1 INFORMAZIONE PUBBLICITARIA SAMOS.p.A.-ViaG.Matteotti,37

8 - SANITÀ PRIVATA IN EMILIA ROMAGNA Lunedì 21 Gennaio 2008INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

EVENTIA cura di: Il Sole 24 Ore System

specialiCENTRO NORD

BBLameplast: innovazione totaleNel mondo del packaging nasce un monodose a bustina unico nel suo genere, dotato di un originale sistemadi apertura. Nuovo brevetto, nuova società: per lanciare sul mercato Easysnap, i titolari delle aziendeLameplast Spa, Easypack Solutions Srl e BB Packaging Srl hanno creato lo scorso giugno la societàBBLameplast.Easysnap si impugna con una sola mano, si piega senza sforzo fino al punto di rottura e il prodotto fuoriescerapidamente in modo controllato e non schizza. Senza usare la forza, senza strappare o usare le forbici, anchesotto la doccia o in viaggio, con la massima igiene. È facile da usare, comodo da trasportare in borsetta perun uso giornaliero anche fuori casa, senza il rischio di aperture accidentali. In fase produttiva la zona di rottu-ra viene realizzata in modo differente a seconda della densità del prodotto, così da consentire uno svuotamen-to completo qualunque sia il contenuto. Disponibile in un’ampia gamma di personalizzazioni e colori, anchecon film multistrato ad effetto barriera, Easysnap è in grado di contenere da 2 a 20 ml di liquido, gel o cremamolto densa.La tecnologia di realizzazione riduce al minimo la quantità di aria nella bustina, per una più duratura conser-vazione del prodotto. Un vantaggio rispetto alle normali bustine in alluminio, dove lo svuotamento richiedel’introduzione del 30% di aria.Shampoo, balsamo, saponi liquidi, prodotti per bambini, unguenti, lozioni per il corpo, creme, bagnoschiuma,idratanti per il viso, detergenti liquidi: per la sua versatilità Easysnap è il contenitore ideale per svariati prodot-ti fino ad ora contenuti in tubi, bustine, bottigliette, flaconi. Può essere venduto singolarmente, proposto comecampione omaggio, in dispenser pubblicitari o in astucci.Easysnap è disponibile in alcune misure standard:- 40x40 mm per capacità da 2 a 5 ml- 40x80 mm per capacità da 5 a 11 ml- 60x100 mm per capacità da 11 a 20 mlLa divisione cosmetica di COC Farmaceutici Srl del gruppo Lameplast, che daanni si dedica al riempimento e al confezionamento in contenitori monodose emultidose, dal mese di dicembre 2007 ha attivato nuovi servizi per la produzione dei monodose Easysnap sututta la filiera:- riempimento delle bustine, sia per piccoli che grandi lotti, per cosmetici e dispositivi medici non sterili- personalizzazione delle bustine fino a 10 colori- confezionamento secondario- prove di laboratorio, test su prodotti, campionature e analisi sui prodotti finiti.La ricerca in casa Lameplast genera ancora una volta soluzioni innovative, che offrono ai clienti alternativesempre nuove per dare visibilità ai propri cosmetici.

Lameplast Group • Via Chiesa Sud, 156/F • 41030 Rovereto s/S • Novi di Modena (MO) • ItalyTel. +39 059 673911 • Fax +39 059 673280 • E-mail: [email protected] • www.lameplast.it

Bologna: dal 1924 è operantel’Ospedale Privato Villa BellombraL’Ospedale Privato Accreditato Vil-

la Bellombra sorge nel 1924. Nel1981 viene riorganizzato su tre

Unità Funzionali di Geriatria, MedicinaGenerale e Cardiologia, con prevalentevocazione geriatrica e riabilitativa. Dal1996 la struttura viene ulteriormenteriorganizzata, assumendo la modernaconformazione di Ospedale PrivatoMonospecial ist ico Riabi l i tat ivo, conraggruppamento medico suddiviso intre Unità Funzional i di Recupero eRieducazione Funzionale.Villa Bellombra, associata AIOP, opera

nel rispetto dell’autorizzazione sanitaria rila-sciata dal Comune di Bologna (Aut. P.G. n.124230 del 24.05.07) in regime diAccreditamento Definitivo, avendo supera-to, nel luglio 2007, la verifica di valutazionedel livello di conformità ai requisiti generalie specifici previsti dal Modello diAccreditamento deliberato dalla RegioneEmilia Romagna (D.G.R. 327/04).La struttura si dedica alla riabilitazione di

pazienti acuti di tipo ortopedico (con esiti diinterventi di artroprotesi e osteosintesi epolitrauma dello scheletro) e di tipo neuro-logico (con esiti di ictus cerebri ischemicoed emorragico, cerebrolesioni, lesionimidollari traumatiche e non, neurolesioni,traumi cranici, tumori cerebrali e midollari,post-coma). Trattasi di cure riabilitative lacui spesa è a carico del Servizio SanitarioNazionale, quindi gratuite. Data la com-plessità dei casi trattati, l’approccio alpaziente è di tipo interdisciplinare: nella for-mulazione del progetto e programma riabi-litativi, sono considerate tutte le eventualipatologie concomitanti del paziente, peruna visione globale delle condizioni genera-li dello stesso. Questo comporta la collabo-razione di vari medici specialisti (neurologo,neurochirurgo, anestesista, psichiatra,ortopedico, pneumologo, cardiologo).La valutazione della performance, in ter-

mini di efficacia, viene garantita attraversola rilevazione e l’analisi dell’incremento delrecupero funzionale, motorio e cognitivo,

dei pazienti secondo scala di valutazioneF.I.M. (Functional Independence Measure).L’ospedale offre inoltre i seguenti servizi

sanitari: neuropsicologia e logopedia, anali-si chimico-cliniche, radiodiagnostica, fisio-patologia respiratoria con emogasanalisi aduso interno, diagnostica endoscopica,bronco-gastro-cisto-retto ad uso interno,cardiologia ad uso interno, guardia medicaed armadio farmaceutico e servizi generali :cucina ad uso dei degenti, lavanderia, assi-stenza religiosa e camera mortuaria.Nel 2007, Villa Bellombra ha aderito

all’iniziativa Ospedale senza dolore, adot-tando le linee guida per la sua realizzazio-ne. L’iniziativa è nata dall´accordo approva-to dalla Conferenza Stato-Regioni, pro-mossa dal Ministero della Sanità e condivi-sa dall’AIOP. La cura del dolore è un esem-pio di buona pratica clinica, poiché il dolo-re costituisce un fenomeno patologico cheha effetti negativi sulla sfera fisica, psicolo-gica ed emozionale delle persone.Da alcuni anni l’Ospedale ha attivato un

progetto di ricerca e studio sul fenomenodel disagio psichico. La depressione postictus (PSD) è una delle più frequenti conse-guenze neuro-psichiatriche di riscontro sulpiano clinico, con evidenti ripercussioninegative sul recupero funzionale deipazienti. Evidenze cliniche e studi scientificidimostrano che esiste anche una relazionetra l’andamento del recupero del paziente elo stato psicologico del familiare di riferi-mento, la cui funzione non è solo di naturaassistenziale, ma anche di vicinanza affetti-va e di integrazione ai trattamenti rieducati-vi. L’impegno che tale ruolo comporta, pre-dispone il familiare di riferimento alla mani-festazione di un disagio psicologico che,oltre ad incidere sulla sua qualità di vita,influenza negativamente la qualità dellecure fornite al paziente.Di qui l’esigenza di approfondire lo studio

dei suddetti fenomeni nello specifico conte-sto operativo della Casa di Cura, al fine di

fornire un supporto psicologico differenzia-to e mirato a pazienti e familiari.Quanto sopra si inserisce nel percorso

Qualità, intrapreso da alcuni anni da VillaBellombra, che ha portato al conseguimen-to, nel 2000, della Certificazione QualitàISO 9002:1994, rilasciata dall’Ente diCertificazione CERMET e al successivopassaggio, nel 2003, alla Certificazione delsistema di gestione per la qualità secondola norma UNI EN ISO 9001:2000.

A.I.O.P.ASSOCIAZIONE

ITALIANAOSPEDALITÀ

PRIVATA

SEDE REGIONALEEMILIA ROMAGNA

Via San Domenico, 440124 BOLOGNATel. 051/22.78.29Fax. 051/22.38.97www.er-aiop.com

[email protected]

sanitaprivataER_21_1_08:Layout 1 11-01-2008 10:10 Pagina 8

Page 9: A cura di: Il Sole 24 Ore System CENTRO NORD ...SANITÀPRIVATA IN EMILIA ROMAGNA Lunedì 21 Gennaio 2008 SANITÀ PRIVATA IN EMILIA ROMAGNA - 1 INFORMAZIONE PUBBLICITARIA SAMOS.p.A.-ViaG.Matteotti,37

Lunedì 21 Gennaio 2008 SANITÀ PRIVATA IN EMILIA ROMAGNA - 9INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

EVENTIA cura di: Il Sole 24 Ore System

specialiCENTRO NORD

Il confronto pubblico – privatosul contenimento della spesa

Se questi sono anni di sforzo(almeno dichiarato) di conteni-mento della spesa sanitaria e,

sovente, di rientro dei precedentidisavanzi, accumulatisi nel corsodegli anni, diventa importante misu-rare l’apporto dei diversi comparti(quello pubblico e quello privatoaccreditato) r ispetto al l ’obiett ivosuddetto.

I dati del 2006 (riproposti a prezzicostanti per cogliere le variazioni in ter-mini reali) mostrerebbero una stabilizza-zione del rapporto tra spesa ospedalie-ra totale (pubblica in senso stretto uni-tariamente a quella accreditata) che siassesta sul 53,7% della spesa sanitariatotale, mantenendo la stessa proporzio-ne dell’anno precedente, ma con qual-che recupero verso l’alto rispetto al2004.

Il rapporto rispetto al Pil risulta in lieverecupero (3,68% nel 2006 contro3,66% del 2005), anche per la sostan-ziale stazionarietà del Prodotto InternoLordo nazionale.

La lettura dei corrispondenti valoridell’ospedalità privata accreditatamostrano uno sforzo di contenimentopiù pronunciato, visto che:

il rapporto tra spesa delle struttureprivate accreditate e spesa sanitariapubblica totale è fermo al 4,1% da treanni;

il rapporto parallelo con la spesa ospe-daliera pubblica totale evidenzia segnali dicontrazione (7,6% nel 2006 contro 7,7%nel 2005 e 7,8% nel 2003/2004) che indi-cano una tendenza alla riduzione costantedal lontano 1999 (il cui valore corrispon-dente era dell’8,9%);

il rapporto infine della spesa perl’ospedalità privata accreditata rispetto alPil resta stabilmente ancorato allo 0,28%da due anni.

Inoltre, gli incrementi meno pronunciati (aparte il Pil che cresce solo dello 0,1% nel2006) sono proprio quelli afferenti all’ospe-dalità privata accreditata (+0,3% di incre-mento della relativa spesa complessiva e+0,2% della spesa in rapporto al Pil).

L’apporto al contenimento dell’impiegodi risorse pubbliche per l’ospedalità apparedunque essere più pronunciato per la com-ponente privata accreditata. Fenomenoquesto che appare con nettezza ancheall’interno dei cosiddetti “Piani di Rientro”concordati tra Regioni e Stato.

A questo proposito il Patto per la Salute(Accordo Stato-Regioni dell’8/8/2001)aveva previsto, attraverso l’elaborazione diPiani di rientro, la ristrutturazione dei debiticontratti da alcune Regioni (Lazio, Sicilia,Campania, Abruzzo, Molise, Liguria) fino al31 dicembre 2005.

Successivamente, la legge finanziaria2005 (L. 30/12/2004, n. 311, Art. 1,comma 173) e l’Intesa Stato-Regioni

23/3/2005 ne avevano definito stanziamen-to e procedure, poi applicate con la con-versione del DL 30/3/2007, n. 23.

Finora, i piani di rientro approvati sonoquelli di Lazio, Sicilia, Campania e Abruzzo(è attesa l’approvazione del piano diRientro della regione Molise).

Sono previste misure sulla dotazione deiposti letto, sull’entità dei budget e sui livellitariffari.

In buona parte questo “rientro” avviene,per quanto concerne la riorganizzazionedella rete ospedaliera, coinvolgendo lestrutture private che, tuttavia, costituendouna componente limitata del sistema, nonconsentono di ottenere effetti significativisulla spesa regionale complessiva, anchese il loro apporto appare evidente.

In particolare si può analizzare nel detta-glio la situazione della regione Lazio che,con una esposizione debitoria di circa 10mld di euro al 31 Dicembre 2005, costitui-sce un caso esemplare.

In questa regione la penalizzazione del-l’ospedalità privata riguarda la riorganizza-zione della rete ospedaliera (DGR 101/07,149/07, 266/07) oltre al contenimento delsistema delle tariffe (DM 12/9/06).

Per quanto riguarda il taglio dei postiletto, avvenuto con la delibera n. 101 del2007, bisogna ricordare che tale operazio-ne nell’ambito del settore pubblico riguardaspesso posti letto per lo più inutilizzati ecomunque alla cui disattivazione non corri-sponde in ogni caso un reale recupero di

risorse, vista la difficoltà di procederealla riduzione del personale corrispon-dente.

È possibile verificare invece qualisiano gli effetti teorici del piano di rientrosul budget assegnato alle varie tipolo-gie di erogatori ospedalieri, con la com-ponente privata che si trova a far frontead una riduzione di risorse pari al –6,4% nel 2007 a fronte di una riduzioneteorica per la componente pubblica del– 2,2%. Si parla di riduzione teorica poi-ché in virtù della copertura a piÈ di listadi tutti i costi sostenuti , l’assegnazionedel budget alle strutture pubbliche nonporta facilmente ad un ridimensiona-mento significativo dei costi. Tanto èvero che la regione Lazio si trova adover affrontare lo “splafonamento” deltetto rispetto al Piano di Rientro concor-dato.

Inoltre il recepimento del tariffarionazionale del 12 settembre 2006, pereffetto della rimodulazione degli importiall’interno dei vari DRG (a differenza diquanto avviene nel pubblico).

Un altro caso interessante è quellodella Campania, che prevede, almeno inquesta prima fase, esclusivamenteinterventi sulla determinazione dei bud-get. Grazie alla forte riduzione dellabase di calcolo 2006 rispetto alla spesastorica (vale a dire rispetto al consuntivoreale 2005), si determini un ridimensio-

namento delle risorse talmente significativoche la curva dei successivi incrementi nelsettore privato raggiungerà i livelli del 2005solo nell’anno 2009.

A questo si aggiunga che nei valori previ-sti sono state inserite voci di spesa nondirettamente attinenti all’attività ospedalieravera e propria e questo, ovviamente, costi-tuisce una ulteriore distorsione in termini diallocazione delle risorse. Soprattuttotenendo conto, come già evidenziato inprecedenza, che il piano di rientro per lestrutture pubbliche costituisce piùun’indicazione di intenti che non uno stru-mento in grado di sortire gli effetti previsti.

Ospedale PrivatoAccreditato

Villa Bellombra s.p.a.

RIABILITAZIONE

Ospedale PrivatoAccreditato

Villa Bellombra s.p.a.

RIABILITAZIONE

Le tabelle a lato sono tratte da

Ospedali & SaluteQuinto Rapporto

annuale 2007,

curato da Nadio Delai,attraverso una stretta collaborazione

tra la Società ErmeneiaStudi & Strategie di Sistema di Roma

e l’AiopAssociazione Italiana Ospedalità Privata.

Direttore Sanitario:DOTT. GIUSEPPE GUERRA Medico Chirurgo

Spec. in Igiene e Sanità Pubblica, Medicina Legale e delle Assicurazioni

Responsabile di Raggruppamento:DOTT. MARIA ROSARIA LEO Medico Chirurgo

Spec. in Terapia Fisica e Riabilitazione

40136 BOLOGNA – VIA BELLOMBRA, 24Tel. 051/58.20.95 - Fax 051 338103

[email protected] – www.villabellombra.it

centralità del paziente e umanizzazioneapproccio multidisciplinare

personalizzazione del progetto riabilitativo e assistenzialeintegrazione tra aspetto clinico, riabilitativo, psicologico e assistenziale

lavoro di squadracollaborazione ed integrazione nella rete dei servizi

formazione e aggiornamento continuimiglioramento continuo

sanitaprivataER_21_1_08:Layout 1 11-01-2008 10:12 Pagina 9

Page 10: A cura di: Il Sole 24 Ore System CENTRO NORD ...SANITÀPRIVATA IN EMILIA ROMAGNA Lunedì 21 Gennaio 2008 SANITÀ PRIVATA IN EMILIA ROMAGNA - 1 INFORMAZIONE PUBBLICITARIA SAMOS.p.A.-ViaG.Matteotti,37

10 - SANITÀ PRIVATA IN EMILIA ROMAGNA Lunedì 21 Gennaio 2008INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

Il naso che respiraCHIRURGIA NASALE: NUOVA METODICA INDOLORE E SENZA TAMPONI ideata dal prof. Gottarelli.

PER UNA BUONA FUNZIONALITÀ NASALEsetto in asse

valvola efficienteturbinati eumorfici

Sono trent’anni che mi occupo di chirurgia nasale enon sento la stanchezza di questo durissimo lavoro perla soddisfazione che ricevo dai miei Pazienti. Una granparte di popolazione soffre, infatti, di disturbi respira-tori nasali e delle complicazioni che una cattiva respi-razione nasale può comportare (faringiti, raffreddorifrequenti, apnee notturne, russamento, cefalee, sinusi-ti, allergie etc…).

Molte persone sono diventate dipendenti degli spraynasali vasocostrittori, senza i quali le fosse nasali risul-tano occupate dai soli turbinati inferiori ipertrofici. Ilmio obbiettivo è sempre stato quello di poter risolverequesti problemi definitivamente, senza dolore e senzatamponi endonasali. A seguito di incidenti sportivi hoprovato personalmente la “gioia” dei tamponi interni el’ho trovata tremenda. Questa esperienza personale èstata uno stimolo in più a creare un metodo che fosseallo stesso tempo efficace, duraturo e ben sopportabi-le da parte del Paziente. Ci siamo riusciti! In pocherighe vi descriverò la storia e la logica di un successo.Il mio metodo si basa sulla maniacale e precisa appli-

cazione integrata di tre tecniche che sono laRinoplastica strutturale di Dean Toriumi, la rinopla-stica vettoriale della punta di J.Tebbetts e laTurbinoplastica inferiore da me ideata.

La forza del mio metodo è quindi quella di conside-rare e curare il naso nella sua interezza nel pienorispetto della funzione e della forma che sono legate inmodo indissolubile al punto che non parlo più diinterventi funzionali od estetici bensì solo di RINO-PLASTICA GLOBALE. Il primo e più importante pas-

saggio in medicina e chirurgia è quello della diagnosi;nel nostro caso la diagnosi sarà funzional-estetica: per-tanto non si potrà prescindere dalla esecuzione di unaTomografia assiale compiuterizzata dei seni paranasa-li. Questo è l’unico esame strumentale (non invasivo)in grado di darci tutte le informazioni riguardo leeventuali alterazioni anatomiche non solo del naso(setto, turbinati) ma anche dei seni paranasali (sinusi-ti, poliposi, occlusione degli ostii naturali ecc.). Ilsecondo passaggio diagnostico riguarda l’analisi mor-fologica della piramide nasale sotto il duplice profilodelle alterazioni anatomiche rispetto alla normalità edanche dei desideri di eventuale cambiamento che ilPaziente può desiderare.

Sotto questo profilo il metodo che per primo creainel 1991 e che presentai in anteprima in Aula Magnadell’Università di Perugia al Congresso Italiano dellaSocietà di Chirurgia Plastica tenutosi sempre a Perugianel 1996, è quella di rapportarmi con il Pazientedavanti al monitor del computer visualizzando gra-dualmente le modifiche richieste saggiando quindi

immediatamente le sensazioni e le risposte emotivedell’interessato/a. Utilizzando questa metodica che èpuramente virtuale e che quindi non può essere inte-sa come il vedere in anteprima il risultato finale ho un90% di persone che si dichiarano più soddisfatte delrisultato reale postoperatorio rispetto a quello virtualesimulato al computer. Questo apparente miracolo, chemiracolo non è, avviene per due motivi: il primo è cheutilizzo il programma d fotoritocco non al 100% dellesue possibilità ma cercando di mantenere un margineoperativo, mentre il secondo è dato dall’enorme forzadella rinoplastica globale.

Eseguito un progetto ed una diagnosi precisi, inostri obbiettivi saranno allora di creare un naso doveil setto nasale sia in asse, dove la valvola nasale funzio-ni al meglio e dove i turbinati inferiori abbiano le giu-ste dimensioni. Queste tre strutture anatomiche devo-no infatti essere nelle migliori condizioni.

Da queste necessità deriva l’imperativo categorico dicorreggere chirurgicamente senza dolore e senza l’usodi tamponi le tre strutture anatomiche sopraelencate.La buona riuscita di un intervento deriva dalla metico-losità esecutiva delle metodiche adottate. Al contrariosi avranno dolore, recidive ed insoddisfazione delPaziente. In dettaglio per ottenere un setto il più pos-sibile in asse e per mantenercelo la tecnica di Cottletanto utilizzata risulta superata dai moderni concettistrutturali e dalla possibilità di raddrizzare e stabilizza-re il setto (cartilagineo in particolare) senza bisogno dirimuoverlo completamente dalla sua sede. Questamanovra infatti pone il rischio di un suo scivolamen-to in basso nel postoperatorio alterando il profilo deldorso nasale (insellamento) togliendo inoltre sostegnoalla punta che può collassare. Quando poi le deviazio-ni del setto cartilagineo sono più gravi si ricorreràall’innesto di piccole barrette cartilaginee od ossee pre-levate dal setto stesso con la medesima finalità del giar-diniere che per far stare dritta una pianta la lega ad unbastone che le fa da tutore!

La seconda area anatomica d’interesse è la valvolanasale. Quante persone vediamo portare un cerottinosul naso? Ebbene costoro hanno la necessità di divari-care le cartilagini laterali del naso dalla membrana car-tilaginea del setto posta verticalmente ciò può essereottenuto semplicemente ed in modo permanenteinterponendo fra la membrana del setto e le cartilagi-ni laterali del naso dei piccoli frammenti cartilagineiaventi la funzione di divaricazione così come fa ilcerottino mettendo in trazione la pelle (effetto molla).La terza necessità ci porta alla metodica che più mi ècara essendo una mia ideazione. I turbinati inferiorihanno l’indispensabile funzione di creare una resisten-za all’entrata dell’aria: ricordiamo che l’aria deveentrare dal naso e non dalla bocca perché deve essere

filtrata, riscaldata ed umidificata. Quando vi sono alte-razioni del setto o della valvola o fenomeni allergici, iturbinati inferiori si ipertrofizzano in tutte e tre le lorocomponenti anatomiche che sono l’osso (cornettoinferiore), il tessuto cavernoso e le mucose. Tutto ciò èstato ampiamente descritto soprattutto per quantoconcerne l’ipertrofia ossea da due giganti dell’otorino-laringoiatria mondiale di nome House e Cottle.

Fatta questa premessa ne deriva la necessità di ridur-re contemporaneamente tutte e tre le componenti ana-tomiche del turbinato ipertrofico e non di cauterizza-re o “laserizzare” le sole parti molli. È infatti universal-mente riconosciuta la supremazia terapeutica della“turbinoplastica” rispetto alle altre metodiche piùsbrigative e parziali. Proprio il dott. Cottle mise apunto una prima valida tecnica a riguardo. La miaM.I.T. (Modified Inferior Turbinoplasty) rappresental’evoluzione della tecnica di Cottle permettendo peròuna più ampia visualizzazione del cornetto inferiore

osseo e soprattutto suturando (con filo riassorbibile) ilturbinato rimpicciolito col vantaggio di evitare emor-ragie ed il temuto e doloroso tamponamento interno.

Ottenuta una prima ed indispensabile buona funzio-nalità ora ci si occupa della parte morfologica ed este-tica. Ricordo però a coloro che desiderano e chiedonoun intervento correttivo estetico, che in genere nelnaso primario (cioè mai operato) è una rinoplasticariduttiva, che ad una riduzione delle dimensioni delnaso può corrispondere una riduzione della funziona-lità e che se preesistevano alterazioni anatomiche(setto, valvola, turbinati) passate inosservate, dopo unintervento estetico queste potrebbero manifestarsi cre-ando un deficit funzionale. Tutto ciò va evitato catego-ricamente ed è per questo che è necessario ed indi-spensabile che chi opera il naso lo sappia trattare ecurare sotto ogni aspetto, non ultimo come vedremoin seguito anche sotto il profilo della chirurgia dei seniparanasali.

Una volta eseguito il progetto accettato dal Pazientesi procede nella sua esecuzione che dovrà avere ilrequisito indispensabile della naturalezza. Un naso ènaturale e non mostra le tipiche stigmate della rino-plastica quando il rapporto dimensionale fra punta edorso risulta ottimale rispettando altresì i valori nor-mali degli angoli che il naso forma con la fronte e conil labbro superiore. In particolare poi ciò deriverà dalmigliore nuovo equilibrio creatosi fra le tre parti delnaso cioè: la parte ossea superiore, la parte intermediacartilaginea (che connette la punta nasale al dorsoosseo composta dalle cartilagini laterali) e la puntanasale con le sue cartilagini alari. Quando sento direda un paziente che sarebbe sufficiente una limatina deldorso troppo alto inorridisco. Una struttura solidainfatti se viene abbassata mostra come effetto ottico unsuo allungamento e quindi una perdita di naturalezza.Il naso è come un grande “Puzzle”, se viene rimpiccio-lito anche un solo tassello del quadro anche gli altri sisposteranno: quindi i rimodellamenti dovranno avve-nire sempre nel rispetto di una visione globale del visoe del naso stesso.

La durata dell’intervento oscilla fra i 60 ed i 90minuti e la frontiera del non dolore senza tamponi èstata raggiunta. Il ricovero avviene in struttura ospe-daliera di prima fascia e non raggiunge le 24 ore. IlPaziente porterà dei cerottini ed uno splint di plasticaper 7 giorni e l’attività lavorativa potrà riprendere giàdal terzo giorno. Le attività sportive riprenderannodopo sette giorni mentre il naso sarà solido comeprima dopo circa 1 mese. Sono consigliati lavaggiendonasali con soluzione salina.

Dal 1997 ad oggi ho eseguito con successo 3.178 tur-binoplastiche e più di 1.588 rinoplastiche globali.

Il prof. dott.Paolo Gottarelli,specialistain chirurgia plastica,Bolognatel. 051/34.29.12

[email protected]

Anatomia dell’interventoIl turbinato inferiore è composto

di tre parti come un fruttocornetto osseo= nocciolotessuto cavernoso= polpa

mucosa= bucciaè indispensabile ridurre tutte trele componenti anatomiche cosa

che la M.I.T. prevede.Le due sezioni illustrano in dettaglio

l’anatomia del naso.

FVTR

MG J.Tebbetts

Metodo M.I.T.

Gottarelli P. Gottarelli

S.R.

D. Toriumi

EVENTIA cura di: Il Sole 24 Ore System

specialiCENTRO NORD

sanitaprivataER_21_1_08:Layout 1 11-01-2008 10:13 Pagina 10

Page 11: A cura di: Il Sole 24 Ore System CENTRO NORD ...SANITÀPRIVATA IN EMILIA ROMAGNA Lunedì 21 Gennaio 2008 SANITÀ PRIVATA IN EMILIA ROMAGNA - 1 INFORMAZIONE PUBBLICITARIA SAMOS.p.A.-ViaG.Matteotti,37

Lunedì 21 Gennaio 2008 SANITÀ PRIVATA IN EMILIA ROMAGNA - 11INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

EVENTIA cura di: Il Sole 24 Ore System

specialiCENTRO NORD

IL TEMPO, VISTO DALLA SCLEROSI MULTIPLA.Ogni 4 ore, un nuovo caso.

L’UNICA PREVENZIONE È LA RICERCA. PER SOSTENERLA, OGNI MINUTO È PREZIOSO.

NUMERO VERDE 800 99 69 69 - C/C POSTALE 670.000

sanitaprivataER_21_1_08:Layout 1 11-01-2008 10:14 Pagina 11

Page 12: A cura di: Il Sole 24 Ore System CENTRO NORD ...SANITÀPRIVATA IN EMILIA ROMAGNA Lunedì 21 Gennaio 2008 SANITÀ PRIVATA IN EMILIA ROMAGNA - 1 INFORMAZIONE PUBBLICITARIA SAMOS.p.A.-ViaG.Matteotti,37

12 - SANITÀ PRIVATA IN EMILIA ROMAGNA Lunedì 21 Gennaio 2008INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

EVENTIA cura di: Il Sole 24 Ore System

specialiCENTRO NORD

USAnnuario dei Fornitori della Sanità in Italia

N. 23 - 2007/2008

ww

w.p

ub

bli

cit

ait

ali

a.c

om

sanitaprivataER_21_1_08:Layout 1 11-01-2008 10:14 Pagina 12