A cura delle alunne e degli alunni della IV B della scuola ... · La leggenda dell’ulivo Nel...

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A cura delle alunne e degli alunni della IV B della scuola primaria “Bambini del mondo” di Roma Anno scolastico 2013-14

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A cura delle alunne e degli alunni della IV B della scuola primaria “Bambini del mondo” di Roma

Anno scolastico 2013-14

Indice

L’ulivo

- Descrizione e diffusione in Italia

- L’ulivo nella storia, nella mitologia, nell’arte e nella letteratura

Dalle olive all’olio

- La raccolta delle olive

- La spremitura delle olive

I diversi usi dell’olio

L’olio in tavola

- Le proprietà dell’olio extra vergine e i suoi benefici

- L’olio mi piace così!

- La pizza con le olive

- La bruschetta semplice

Le parole dell’olio

- Proverbi

- Modi di dire

Esperienze didattiche sull’olio

- Al frantoio

- La degustazione

INFORMAZIONI SULL’ULIVO

L’albero dell’ulivo è una pianta che può raggiungere i 12 m di

.

Ha un nodoso e contorto di colore

che regge i rami lunghi e sottili.

Le radici hanno molte ramificazioni.

Le foglie sono , e .

Hanno una forma e si rinnovano

ogni 3 anni.

I fiori dell’ulivo si chiamano : sono

di colore bianco crema e

. Sono formati da 4 petali.

Fioriscono a maggio, ma poi diventano , alcuni cadono prima della

maturazione.

I frutti sono di forma ovale e sono composti dalla lucida e sottile, dalla

, ricca di ; il colore è quando le olive sono acerbe, ,

quando sono mature, cioè quando vengono e

Scheda sull’ulivo Olivo: Dicotiledone, famiglia Oleacee, genere Olea, specie Olea Europaea.

Area di crescita: zone temperate, tutto il bacino del mediterraneo, molte regioni italiane, tra cui le più importanti sono: Puglia, Calabria, Sicilia, rispettivamente, che coprono il 90% della produzione nazionale, poi con minore estensione, si coltiva in Campania, Toscana,

Umbria, Laghi settentrionali (Lago di Garda).

Produzione di un albero: Varia molto dall’età e dal portamento, però si può attestare in media da, 15 a 40 Kg. di Olive - da 3 a 8 Kg. di Olio (resa del 20% circa).

Olivi nel Mediterraneo: 700 milioni di piante su 9.000.000 ettari.

Produzione mondiale di Olive: 7.900.000 Tonnellate ( 7.200.000 da Olio - 700.000 da Mensa)

Produzione italiana Olio: 700.000 tonnellate, Pari al 30% circa della produzione

europea

Nell’ ultimo decennio si è notato un incremento di vendita di olio d’oliva qualitativamente migliore specie gli oli d’oliva IGP (Indicazione Geografica Protetta) e DOP (Denominazione di Origine Protetta).

La coltivazione dell’ulivo nel Mediterraneo

La produzione dell’olio d’oliva in Italia

L’ulivo nella storia, nella mitologia, nell’arte e nella

letteratura

L’ulivo e l’olio nell’Antica Roma

Nell’Antica Roma, durante la stagione invernale veniva distribuita una provvista di

olio ai soldati che si proteggevano dal freddo ungendosi.

I Romani avevano appreso questa tecnica dai Cartaginesi dopo la famosa battaglia

sul fiume Tebbia (218 a.C.) che fu appunto vinta dai Cartaginesi contro i Romani,

perché gli africani prima dello scontro che si svolse in una rigidissima giornata

invernale, si erano protetti con l’olio e i romani, che ancora non conoscevano

questa tecnica, non lo avevano fatto; così quando questi si trovarono a combattere

in mezzo alle acque gelide del fiume con gli arti rattrappiti dal freddo, non riuscirono

nemmeno a maneggiare le armi.

Presso gli antichi popoli italici l’olivo simboleggiava la fertilità dell’uomo e della terra

e anche a Roma era venerata come pianta sacra. È abbastanza facile

comprendere perché questa pianta abbia attraversato i secoli rivestita di un’aura di

sacralità: l’olio non solo serviva come condimento ma la sua morchia bruciata era

ricco concime, gli oli più pesanti davano luce alle lampade, mentre il suo legno

prezioso poteva essere bruciato solo sull’altare degli dei.

Durante il I sec. a.C. nelle terre romane del bacino mediterraneo si coltivano olivi e

viti con tecniche d’avanguardia.

L’ulivo venne così piantato in Italia meridionale e in Africa settentrionale. Le

coltivazioni già esistenti vennero invece ammodernate e ingrandite. Tra il 700 e il

600 a.C. l’albero si diffuse nella Cirenaica libica e in Francia meridionale. Anche i

Fenici, particolarmente attivi nella coltivazione e trasformazione dell’ulivo selvatico,

piantarono uliveti nei loro fondi introducendoli verso l’850 a.C. a Cartagine.

Secondo Plinio (XV,8) l’Italia della metà del I sec. d.C. possedeva tanto ottimo olio

e di poco prezzo da superare tutti gli altri paesi.

Il lavoro e la tecnica per la coltivazione, la raccolta e la produzione delle olive e

dell’olio nel tempo ha subito solo una lieve evoluzione, sino alle soglie della

rivoluzione industriale e tecnologica. Uniche varianti sono state le situazioni

storiche e i luoghi, comunque, posizionati sulle coste del Mediterraneo.

La leggenda dell’ulivo

Nel regno degli Dei,

Poseidone, Dio del mare,

abitava in un palazzo

sull’isola di Eubea. Tutte le

creature del mare gli

obbedivano, quelle della

terra lo temevano. Poco lontano dal suo

regno c’era una città stupenda: Atene,

devota ad Atena, figlia di Zeus.

Il Dio del mare voleva diventare il

signore di Atene e un giorno andò nella

città e battendo il tridente sulla roccia

fece sgorgare l’acqua marina e

disse:”Ecco la prova della mia potenza.

Atene è mia!” Atena protestò e

Poseidone allora la sfidò a duello.

Atena cercò di risolvere la questione

pacificamente e fecero quindi a gara a

chi portava il regalo più utile.

Poseidone, sicuro di vincere, portò un

cavallo che simboleggiava la guerra,

invece, Atena regalò l’ulivo che simboleggiava la pace.

Zeus convocò un’assemblea con tutti gli dei affinché votassero.

Vinsero le dee e da allora l’ulivo divenne il simbolo della pace.

La dea Atena

Dio Poseidone

ORAZIO E OLIVETTA

In una collina viveva un bambino di nome Orazio.

Un giorno andò sulla collina e vide una bambina

che piangeva e allora le chiese perché piangesse.

La bambina gli rispose che una strega l’aveva

imprigionata e per liberarla voleva una bottiglia di

olio. Orazio le disse che

gliela portava il giorno dopo.

Poi andò dal padre e gli chiese una bottiglia

di olio. Il padre disse che il giorno dopo gli

avrebbe dato la bottiglia.

Passa il giorno dopo il padre gli dà la

bottiglia e la porta alla bambina. Orazio le chiese il nome e lei rispose

che si chiamava Olivetta.

Ogni giorno Olivetta e Orazio fecero merenda insieme.

Il campo di ulivi

S’ apre e si chiude

Come un ventaglio

Sull’ uliveto

C’ è un cielo sommerso

E una pioggia scura

Di freddi astri

Tremano giunco e penombra

Sulla riva del fiume

S’ increspa il vento grigio.

Gli ulivi

Sono carichi

Di gridi

Uno stormo

Di uccelli prigionieri

Che agitano le lunghissime

Code nel buio.

(Gabriel Garcia Lorca)

L’ulivo nell’arte

L’ulivo, una scultura naturale

L’ulivo, una scultura naturale

L’ulivo, una scultura naturale

Dalle olive all’olio

Come si raccolgono le olive

Ci sono molti modi per raccogliere le olive:

la Bacchiatura dove un bastone deve

scuotere i rami dell’ulivo facendo cadere le

olive,

Un altro modo è la

Brucatura dove le olive si raccolgono

con le mani.

Un altro modo si chiama

Pettinatura dove un grosso rastrello passa

attraverso i rami facendo cadere le olive.

Un altro modo si chiama Scrollatura

Dove un grosso macchinario scuote

l’albero facendo cadere le olive.

1. MONDATURA: eliminazione delle foglie dei rametti dei

sassolini e il terriccio

2. LAVAGGIO: le olive vengono lavate con l’acqua

3. BOLLITURA: le olive vengono schiacciate con due

grandi ruote che girano

4. GRAMOLATURA: la poltiglia viene passata nel

torchio e spremuta, il liquido ottenuto viene

lasciata a riposare nei serbatoi, poi filtrato ecco

l’olio extra vergine d’oliva: dopo la prima spremuta

la posta viene spremuta ancora e si ottiene un olio

di oliva meno pregiato

5. l’olio viene fatto maturare in cisterne di muratura

o di acciaio dai 3 ai 6 mesi

6. infine viene versato nelle bottiglie di vetro scuro

ed etichettato

7. quindi viene portato nei negozi nel caso possa

essere perduto.

I diversi usi dell’olio

Curiosità: Uso dell’olio nell’antichità

Un tempo l’olio d’oliva veniva usato anche per

l’illuminazione, per alimentare lumi, lumini e

lucerne che erano insieme alla torcia, il

principale strumento di illuminazione

dell'antichità.

I Greci e i Romani facevano grande consumo di olio di oliva.

Oltre che per l'alimentazione e l'illuminazione, essi se ne

servivano per la cura del corpo. Infatti, dopo il bagno, si

ungevano il corpo con l'olio di oliva. Così come gli atleti romani,

che riprendendo il costume dei greci, si cospargevano

anch’essi il corpo d'olio prima delle gare per evitare che

l’avversario avesse presa su di loro.

L'olio veniva anche utilizzato per la fabbricazione di alcuni tessuti di lino, al fine di renderli più morbidi ed

assicurarne la durata nel tempo e in alcune cerimonie religiose (i Romani lo usavano in occasione dei matrimoni

per ungere gli stipiti delle porte). L’uso dell’olio nelle cerimonie sacre è continuata poi nella religione

cristiana impiegandolo per impartire i sacramenti (Battesimo, Cresima, Ordinazione Sacerdotale, Estrema

Unzione) nonché nella consacrazione delle chiese.

Le proprietà dell’olio extra vergine d’oliva (EVO)

1. Contiene

acido oleico

che aiuta a

mantenere

sano il cuore

3. È il condimento

più facilmente

digeribile

4. Contiene acidi e

grassi essenziali

che l’organismo

umano non

produce

autonomamente

sulla bruschetta

sulla carne

sul pomodoro e la mozzarella

Sulla pasta

per friggere le patatine

sul pesce

Nei cibi sott’olio

Sulla pizza

Pizza con le olive Ingredienti per 23 persone:

2 Kg di farina

1 litro d’acqua

4 cubetti di lievito di birra

30 g di zucchero

30 g di sale fino

60 g di olio extra vergine di oliva

Olive snocciolate

Procedimento

Abbiamo fatto l’impasto, poi abbiamo sciolto il lievito

con acqua calda in una ciotola e abbiamo mischiato tutto

è venuto l’impasto! L’abbiamo lavorato poi

messo con olio e olive dentro una vaschetta

d’alluminio e l’abbiamo infornato per 30 minuti

a 200 gradi e poi l’abbiamo sfornato e ecco la

pizza con le olive!

Proverbi sull’olio Liscio come l’olio

L’olio versato per terra porta disgrazia

La pianta dell’olivo si riconosce dal frutto

Olio nuovo, vino vecchio

Olio e acqua si separano sempre

L’olio è benedetto: arde verde e secco.

CHIARO COME L’ OLIO

ZITTO E CHETO COME L’OLIO

LISCIO COME l’ OLIO

Quando è entrato Nico, il sommelier dell’olio, era emozionato. Ci ha spiegato un po’ di cose sull’olio. Dopo ci ha dato una tovaglietta ciascuno e ci ha fornito 2 tipi di olio dentro un bicchierino. Il primo era un olio commerciale e il secondo era un olio D.O.P.

All’inizio però non ci ha detto niente sui due olii e ce li ha fatti degustare con lo strippaggio.

Prima abbiamo tenuto il bicchierino in mano per scaldarlo un poco, poi abbiamo fatto roteare l’olio nel bicchiere per fargli prendere aria; alla fine lo abbiamo assaggiato inspirando aria dalla bocca, facendo passare l’olio in mezzo ai denti.

Un bel concertino, c’era rumore.

Quello è stato il momento più interessante e divertente.

Prima di farci degustare anche il secondo olio ci ha fatto mangiare uno spicchio di mela.

Risultato: Il secondo olio era molto più buono del primo perché aveva un sapore migliore.

Nico ci ha anche spiegato il significato di tre parole importanti per un buon olio: luce, calore, aria e ci ha spiegato che per conservare e proteggere un buon olio d’olio extra vergine di oliva bisogna tenerlo lontano dal calore, in una bottiglia scura che non bisogna mai lasciare aperta.

Ci siamo divertiti moltissimo!

Molti di noi hanno detto che da grande vogliono fare il sommelier dell’olio.

Progetto “Giocomangiando” e “Clicco, gioco, imparo”

Anno Sc. 2013-14

I.C. “Via Francesco Gentile 40” Roma

Classe IV B

Referenti: Maestre Pina Secci e Lucrezia Stangoni