A che ora è iniziata l’arte contemporanea? · Non molto diversamente vanno le cose per...

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A che ora è iniziata l’arte contemporanea? Non me l’ha chiesto esattamente con queste parole, ma più o meno era questo ciò che un lettore, tempo fa, voleva sapere da me. Difficile spiegargli che, ancor prima di cercare una risposta, bisognerebbe ripensare la domandaÈ vero, ci sono date che scandiscono la storia. Ma spesso sono eventi scelti più per comodità che per effettivo valore di cambiamento. È come se ad ognuno di noi chiedessero: in che giorno sei diventato grande? (detto tra noi, io quel giorno lo sto ancora aspettando…) Nella nostra vita, come nella storia, i cambiamenti non sono mai repentini, e anche se lo apparissero è perché c’è un terreno pronto da tempo ad accoglierli. Insomma è tutto piuttosto fluido: un blob piuttosto che un pane affettato.

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A che ora è iniziata l’arte contemporanea?

Non me l’ha chiesto esattamente con queste parole, ma più o meno era questo ciò cheun lettore, tempo fa, voleva sapere da me. Difficile spiegargli che, ancor prima dicercare una risposta, bisognerebbe ripensare la domanda…

È vero, ci sono date che scandiscono la storia. Ma spesso sono eventi scelti più percomodità che per effettivo valore di cambiamento. È come se ad ognuno di noichiedessero: in che giorno sei diventato grande? (detto tra noi, io quel giorno lo stoancora aspettando…)

Nella nostra vita, come nella storia, i cambiamenti non sono mai repentini, e anche selo apparissero è perché c’è un terreno pronto da tempo ad accoglierli. Insomma è tuttopiuttosto fluido: un blob piuttosto che un pane affettato.

Tornando alla domanda da un milione di dollari: non esiste un momentopreciso (figuriamoci una data!) per indicare il passaggio dall’arte moderna a quellacontemporanea. Anche perché non si sa bene neanche cosa sia questa benedetta artecontemporanea! (e se non sai cos’è, come fai a sapere quando è cominciata?).

In genere, seguendo per comodità le periodizzazioni della storiografia, dovrebbeiniziare con la Rivoluzione francese o con il Congresso di Vienna. Insomma, ilRomanticismo sarebbe contemporaneo quanto l’action painting…

Per alcuni studiosi si può cominciare a parlare di contemporaneo conl’Impressionismo, un movimento artistico che rinnova profondamente il rapporto tral’autore e la realtà rappresentata. Altri spostano il passaggio al Post-impressionismo diCézanne. Ma secondo qualcun altro comincia addirittura con l’orinatoio di Duchamp,un punto di rottura nel corso della storia dell’arte molto più incisivo degli eventi politicia cavallo tra XVIII e XIX secolo. Per finire c’è anche chi ne parla solo per l’arte che vadagli anni Sessanta ad oggi; quella che, in effetti, è pernoi letteralmente contemporanea.

Non molto diversamente vanno le cose per l’inizio dell’arte moderna. Nella storia l’etàmoderna inizia con la scoperta della rotta per l’America da parte di Colombo. Nellastoria dell’arte inizia con il Rinascimento, età che ha una data di nascita tutta sua ecioè il concorso per la seconda porta del Battistero di Firenze del 1401. Novant’anniprima rispetto alla storia tout court.

Inoltre il resto d’Italia non era sincronizzato con i tempi di Firenze per cui, mentreLeonardo dipinge la Gioconda e Michelangelo scolpisce il David (siamo già in quelloche è chiamato “Rinascimento maturo”, l’inizio del ‘500) in Sicilia siamo ancora fermiall’architettura gotica. La lentezza con cui le novità arriveranno nel Meridione farà sìche, di fatto, si salta il Rinascimento e il gotico si aggancia direttamente al Barocco!

È evidente che, in questi casi, ogni tentativo di periodizzazione va a farsi benedire…

Allo stesso modo è pericoloso affibbiare un periodo, un movimento ad un artista in

maniera esclusiva. Tantissimi autori, soprattutto (guarda caso) quelli contemporanei,hanno attraversato molti “stili” prima e dopo quello che gli viene attribuito.

Prendiamo Mondrian. Quello dei quadri fatti di strisce nere perpendicolari. Guardate leopere qui sotto. È sempre lui, ma in diverse fasi del suo percorso artistico.

Non sono tutte egualmente interessanti? Certo, il Neoplasticismo è una rivoluzionemaggiore rispetto alle opere precedenti. Ma l’evoluzione è stata fluida e senzasoluzioni di continuità. Lo dimostra perfettamente la famosa sequenza dell’albero. Diquadro in quadro si fa più astratto, più geometrico in una lenta modificazione delconcetto stesso di rappresentazione.

Ma allora perché continuare ad usare definizioni come ‘arte contemporanea’ e simili?Spesso sono periodizzazioni generiche, imprecise, troppo vaghe per individuare lacomplessità di un periodo. Tuttavia, quando ingabbiano rigidamente un fenomeno,sono altrettanto pericolose.

Ma noi le usiamo. E lo facciamo perché, in fin dei conti, sono utili. Ci aiutano ad“inquadrare” un sentire artistico proprio di un periodo. Ci servono a distinguerlo da ciòche lo ha preceduto e da ciò che lo segue, a fare confronti. Ci rendono più semplice lacollocazione storica di un autore.

L’importante è prenderle per quello che sono: delle scatole da accostare e da impilareper ritrovare più rapidamente quello che ci abbiamo messo dentro. Dei cassetti, sevogliamo. Ma, quando serve, dobbiamo essere pronti a svuotarli per ritrovare lacontinuità del tempo che scorre e leggere gli eventi senza cesure.