A casa di FrankLiberamente tratto da Fiabe Irlandesi, di William Butler Yeats

Cosa del mondo sorprende gli occhi di un bambino? Questa domanda è stata il nostro punto di partenza nell'ideazione dello spettacolo. Per rispondere abbiamo dovuto recuperare una sopita innocenza per riuscire a vedere tutto come chi lo scopre per la prima volta.

Ecco allora che un bosco animato dalla magia di bizzarri folletti, un simpatico vecchietto e la sua solitaria casetta diventano la cornice perfetta per tornare bambini e riscoprire quei valori su cui si fondano tutte le fiabe: la magia, la fantasia, l'amicizia, il rispetto per la terra e la natura.

Numeri acrobatici, musiche, giochi, oltre naturalmente al recitato, sono gli elementi fondanti di questo giocoso spettacolo. Uno spettacolo per divertirsi, per ridere ed emozionarsi.

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Sinossi spettacolo

Idea e drammaturgia: Alberto Guerra

Progetto Registico: collettivo Ecubarte

con (in ordine alfabetico): Matteo Bonanni Giornalista

Giovanni Di Piano Jim Jam

Alberto Guerra Nickey Nick

Marco Pepe Frank

Musiche: Marco Pepe

Produzione: Associazione Culturale Ecubarte.

Frank Martin è una delle persone più anziane, sorde e rispettate del villaggio. Il suo nome è noto a molti anche per il fatto che egli è in grado di comunicare con i folletti, anzi con due di loro condivide addirittura la propria casa. Questa situazione scatena lo scetticismo di un giornalista di città che decide di intervistare Frank per smascherarlo e dimostrare a tutti che in realtà è solo un vecchio matto e che i folletti non esistono.

L'intera vicenda si svolge tra le mura della casa di Frank e si apre con la prima visita del reporter. I folletti Jim Jam e Nickey Nick iniziano a palesarsi al pubblico, ma non agli occhi del giornalista, il quale diventa vittima dei loro scherzi. Il giornalista abbandona la casa di Frank indispettito e offeso. Si ripropone, però, di tornare per fare maggiore luce su ciò che avviene in quella dimora nel bosco.

La scena è ora occupata dai due folletti che raccontano agli spettatori le vicende che li hanno condotti a condividere la vita con Frank.

Il giornalista torna a far visita a Frank con il preciso intento di vendicarsi delle beffe subìte. Il suo piano, però, fallisce ed egli stesso diviene vittima dei propri trabocchetti. I due folletti riprendono quindi la parola spiegando la loro condotta: agiscono in tal modo per difendere il sodale amico. Il codice dei folletti prevede, infatti, il rispetto della natura e delle persone e non tollera che ci si scagli contro chi non è in grado di difendersi. Lo scetticismo del reporter si scioglie perché egli finalmente inizia a vedere i folletti. Con essi, quindi, si scusa per il suo malvagio agire. La vicenda si risolve con una riconciliazione e l'immancabile ballo di giubilo delle creature del bosco.

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Specifiche tecniche

Spazio scenico: lo spettacolo può essere messo in scena in qualsiasi spazio, grazie a un'adattabilità assoluta del semplice apparato scenografico (teli, sgabelli e pochi oggetti di scena). Luogo preferenziale saranno i teatri delle scuole, le palestre, l'auditorium...

Luci e audio: la pianta luci così come l'impiego di dispositivi audio e/o di amplificazione sonora è a cura dell'associazione, salvo indicazioni o necesità diverse dell'interessato..

Perchè scegliere Ecubarte

luogo della rappresentazione: portiamo noi il teatro nelle scuole, evitando

l'incombenza di dover portare fuori i bambini

professionalità ed esperienza degli attori

costo dello spettacolo: 3, 50€ a bambino.

Contatti

Per informazioni:

Giovanni Di Piano

tel.: 380 5033352

e-mail: ecubarte@libero.it

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Qualche parola sugli attori

Matteo Bonanni, nasce a Monza. Si laurea nel 2004 col massimo dei voti in Scienze Umanistiche per la comunica-zione. Dopo la laurea frequenta la scuola civica d'arte dram-matica “Paolo Grassi” di Milano e si diploma attore nel 2007. Ha lavorato con Gigio Alberti, Roberto Abbiati, Paul Belmon-do, Delphine Depardieu e Franco Branciaroli. Da Novembre 2009 a Marzo 2010 è attore/performer per l'esibizione “Ca-ravaggio: una mostra impossibile” allestita a Palazzo della Ragione di Milano. Dal 2003 tiene numerosi corsi di recita-zione per adulti e ragazzi e collabora stabilmente con alcune realtà scolastiche.

Giovanni Di Piano nasce a Salerno. Si laurea nel 2006, col massimo dei voti, in Linguaggi dei Media e successivamen-te consegue il titolo magistrale in Comunicazione d'Impre-sa, presso l'Università Cattolica di Milano. Nel 2010 si diplo-ma attore presso la Scuola di Teatro Arsenale di Milano, con cui inizia una proficua collaborazione, in qualità di attore e di assistente alla regia di Marina Spreafico. E' assistente alla regia per Annig Raimondi (Pacta dei Teatri). Continua la sua formazione con Roberta Carreri (Odin Teatret) e Karina Arutyunyan (Teatro Filodrammatici). Attore poliedrico, spa-zia dai classici alle performance di teatro fisico, dai lavori teatrali a carattere sacro a progetti di educazione alla tea-tralità. Da più di due anni, tiene corsi di teatro per bambini e ragazzi.

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Alberto Guerra nasce a Brescia. Dopo aver gli studi classici, si laurea, nel 2006, in storia e critica cinematografica presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università Cattolica di Brescia. Vive a Milano. Si diploma attore, nel 2009, presso la Scuola di Teatro “Arsenale”. Collabora col Teatro Arsenale agli spettacoli “Tributo a Demetrio Stratos” e “La cantatrice calva”. Da novembre 2009 a marzo 2010 è attore/performer per l'esibizione “Caravaggio: una mostra impossibile” allesti-ta a Palazzo della Ragione di Milano. Collabora, inoltre, con l'associazione “Risvegliati clown” e la casa di produzioni au-dio/video “Secret wood”. E', inoltre, autore e formatore tea-trale.

Marco Pepe nasce a Pagani. Si occupa di teatro fin da gio-vane, allestendo con compagnie locali rappresentazioni di teatro di strada su temi sacri (Natività, Vita di Sant'Alfonso Maria de' Liguori). Si laurea in Economia e si trasferisce a Mi-lano, nel 2004, dove si diploma presso la Scuola del Teatro Arsenale e intraprende la carriera di attore e regista profes-sionista. Collabora in modo stabile con: Teatro Arsenale, Tea-tro Alkaest, Laboratorio degli Archetipi, Altre Stanze Teatro. Ha partecipato e vinto al Festival Teatri del Sacro nel 2010, in collaborazione con il teatro Alkaest, portando in scena il testo “La giornata di una sognatrice”.

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