a Genova · a piazza Portello, da dove parte un ascensore che, come scriveva Giorgio Caproni, ha...

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212 - AMICA AMICA - 213 hiusa tra mare e monti, larga due chilometri, ma lunga 40. Repubblica oligarchica e indipendente per seco- li, pronta a salpare ma anche a chiu- dersi. Superba - è il soprannome che tramanda la storia - e, quindi, altera, a tratti presuntuosa, ma anche tutta da scoprire come succede alle città di porto, dove trionfano i contrasti, tra bellezza luminosa e angoli tenebrosi. Venerdì 15.00 ARRIVO – L’aeroporto Cristoforo Colombo dista solo sette chilometri dal centro ed è servi- to dal servizio Volabus o da taxi che in meno di mezz’ora vi portano a destinazione. La principale stazione ferroviaria è Piazza Principe da cui si ar- riva, scendendo tra le belle dimore secentesche, a Palazzo Reale in via Balbi, e proseguendo a piaz- za dell’Annunziata e via Cairoli, per finire, dopo un quarto d’ora a piedi, nella monumentale via Garibaldi. Genova si vede così, a piedi: non ha senso affittare una macchina nemmeno per andare in Riviera. Per Nervi, e la sua incantevole passeggiata Anita Garibaldi, per Portofino e le Cinque Terre, si salpa dal Porto Antico at- traverso le rotte proposte dalle compagnie di battellieri. O si prende il treno. 16.00 ALBERGO – A cinque minuti da via Garibaldi, dal Porto Antico e dall’Acquario, Le Nuvole - Residenza d’Epoca è un delizioso hotel di charme nel piano nobile di palazzo Lamba Doria, in piazza delle Vigne. In ogni am- biente, camere e suite incluse, preziose tracce: dagli stucchi settecenteschi al portale in marmo del Cinquecento, riportati all’originale splendore. 17.30 MUSEI DI STRADA NUOVA – Per prima cosa vi invito a casa mia (o quasi). Partiamo dall’alto con l’ascensore di Palazzo Rosso in via Garibaldi - uno dei tre edifici del sistema dei Musei di Strada Nuova, dove lavoro io - che porta in cima all’edificio fino al Mirador, punto panoramico da cui si gode una vista mozzafiato. In questa stagione splendidi tramonti dominano il dedalo della città vecchia; i venerdì estivi il museo è aperto fino alle 21 e consiglio di spendere un po’ di tempo nelle sale affrescate, ammirando i quadri. A Palazzo Bianco, invece, vale una visita la bella mostra La Cucina italiana. Cuoche a confronto, con i due capolavori di Bernardo Strozzi. 19.00 PASSEGGIATA – Se non avete pazienza di aspettare, godetevi via Garibaldi - la “Strada Nuo- va” aperta dopo il 1550, con i grandiosi palazzi ri- nascimentali (vale la pena di salire al piano nobile di Via Garibaldi 12, così si chiama il più bel nego- zio di design non solo di Genova) - e arrivate fino a piazza Portello, da dove parte un ascensore che, come scriveva Giorgio Caproni, ha poteri magici: “Quando mi sarò deciso/ d’andarci, in paradiso/ ci andrò con l’ascensore/ di Castelletto (...)”. 20.00 CENA – Non sbucherete così in alto, ma nel- la stazione Liberty di Belvedere Montaldo, altro punto panoramico, si trova l’enoteca Il Calice, dove è un piacere aspettare l’ora di cena di calice in calice, per l’appunto. Nella piazzetta centrale di Spianata Castelletto, a due passi dalla casa mu- seo Castello D’Albertis (dedicato alle culture del Genova Una città che si capisce solo dal mare. Labirintica, per storia e architettura, dove è bello perdersi e poi ritrovarsi seguendo come filo la luce del Mediterraneo Testo Raffaella Besta ~ Foto Andrea Bosio ORE A Sopra, da sinistra, la casa museo Castello D’Albertis e il porto di Genova (sullo sfondo, la Lanterna, simbolo della città). Qui accanto, la passeggiata Anita Garibaldi a Nervi e il monte di Portofino. C

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hiusa tra mare e monti, larga due chilometri, ma lunga 40. Repubblica oligarchica e indipendente per seco-li, pronta a salpare ma anche a chiu-dersi. Superba - è il soprannome che tramanda la storia - e, quindi, altera,

a tratti presuntuosa, ma anche tutta da scoprire come succede alle città di porto, dove trionfano i contrasti, tra bellezza luminosa e angoli tenebrosi.

Venerdì15.00 ARRIVO – L’aeroporto Cristoforo Colombo dista solo sette chilometri dal centro ed è servi-to dal servizio Volabus o da taxi che in meno di mezz’ora vi portano a destinazione. La principale stazione ferroviaria è Piazza Principe da cui si ar-riva, scendendo tra le belle dimore secentesche, a Palazzo Reale in via Balbi, e proseguendo a piaz-za dell’Annunziata e via Cairoli, per finire, dopo un quarto d’ora a piedi, nella monumentale via

Garibaldi. Genova si vede così, a piedi: non ha senso affittare una macchina nemmeno per andare in Riviera. Per Nervi, e la sua incantevole passeggiata Anita Garibaldi, per Portofino e le Cinque Terre, si salpa dal Porto Antico at-traverso le rotte proposte dalle compagnie di battellieri. O si prende il treno. 16.00 ALBERGO – A cinque minuti da via Garibaldi, dal Porto Antico e dall’Acquario, Le Nuvole - Residenza d’Epoca è un delizioso hotel di charme nel piano nobile di palazzo Lamba Doria, in piazza delle Vigne. In ogni am-biente, camere e suite incluse, preziose tracce: dagli stucchi settecenteschi al portale in marmo del Cinquecento, riportati all’originale splendore. 17.30 MUSEI DI STRADA NUOVA – Per prima cosa vi invito a casa mia (o quasi). Partiamo dall’alto con l’ascensore di Palazzo Rosso in via Garibaldi - uno dei tre edifici del sistema dei Musei di Strada Nuova, dove lavoro io - che porta in cima all’edificio fino al Mirador, punto panoramico da cui si gode una vista mozzafiato. In questa stagione splendidi tramonti dominano il dedalo della città vecchia; i venerdì estivi il museo è aperto fino alle 21 e consiglio di spendere un po’ di tempo nelle sale affrescate, ammirando i quadri. A Palazzo Bianco, invece, vale una visita la bella mostra La Cucina italiana.Cuoche a confronto, con i due capolavori di Bernardo Strozzi.

19.00 PASSEGGIATA – Se non avete pazienza di aspettare, godetevi via Garibaldi - la “Strada Nuo-va” aperta dopo il 1550, con i grandiosi palazzi ri-nascimentali (vale la pena di salire al piano nobile di Via Garibaldi 12, così si chiama il più bel nego-zio di design non solo di Genova) - e arrivate fino a piazza Portello, da dove parte un ascensore che, come scriveva Giorgio Caproni, ha poteri magici: “Quando mi sarò deciso/ d’andarci, in paradiso/ ci andrò con l’ascensore/ di Castelletto (...)”. 20.00 CENA – Non sbucherete così in alto, ma nel-la stazione Liberty di Belvedere Montaldo, altro punto panoramico, si trova l’enoteca Il Calice, dove è un piacere aspettare l’ora di cena di calice in calice, per l’appunto. Nella piazzetta centrale di Spianata Castelletto, a due passi dalla casa mu-seo Castello D’Albertis (dedicato alle culture del

GenovaUna città che si capisce solo dal mare. Labirintica, per storia

e architettura, dove è bello perdersi e poi ritrovarsi seguendo come filo la luce del Mediterraneo

Testo Raffaella Besta ~ Foto Andrea Bosio

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Sopra, da sinistra, la casa museo Castello D’Albertis e il porto di Genova (sullo sfondo, la Lanterna, simbolo della città). Qui accanto, la passeggiata Anita Garibaldi a Nervi e il monte di Portofino.

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sull’acqua, c’è la chiatta galleggiante del Banano Tsunami, uno dei posti più animati delle serate genovesi. Ottimo anche per la musica dal vivo.

Sabato10.00 PERDERSI NEL CENTRO STORICO - Immer-getevi nei vicoli o carruggi e partendo da piazza Campetto, dietro l’albergo, camminate fino a piaz-za Banchi, risalite alla cattedrale di San Lorenzo, vero e proprio libro di storia sulla città, arrivando alla barocca e dorata chiesa del Gesù (incredibile la quadreria e magnifiche le tele di Rubens). 12.00 BOTTEGHE – Pausa caffè davanti a Palazzo Ducale, da Douce, famoso per la prelibata pa-sticceria francese dello chef Michel Paquier. E poi dedicatevi alle numerose botteghe storiche, scoprendo sapori e profumi del centro attraverso le spezie della Drogheria Torielli (ci sono quelle di tutto il mondo), il cioccolato di Viganotti (le praline belghe in realtà sono nate qui), o la frutta candita e le violette di Romanengo. Spingetevi fino alla chiesa romanica di San Donato e, se ave-te buoni piedi, fino a Santa Maria di Castello con i suoi chiostri affrescati nel Quattrocento. 13.00 PRANZO – Il posto ideale è tra piazza Sar-zano e via Ravecca: da queste parti hanno di recente aperto ristoranti caratterizzati da am-bienti di design curato e buon cibo, come 212

mondo) c’è la Barcaccia, locale di Davide Cuppari, figlio del primo barman del transatlantico Michelangelo, la cui storia domina l’arredo. Se invece pre-ferite tornare in zona albergo, non perdetevi Il Fabbro: tavolini all’aperto quasi dentro la chiesa delle Vigne, piatti tipici liguri alternati a una raffinata scelta di ricette internazionali che spaziano dall’Oriente ai dolci francesi. 22.30 DOPOCENA – Se non siete ancora stanchi e volete farvi tentare da un drink, al centro del Porto Antico, raggiungibile solo camminando

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Hamburger & Delicious e Zupp (dehors imper-dibili). Per un’ottima digestione, percorrete l’af-fascinante camminamento sulle mura medieva-li del Barbarossa e raggiungete Porta Soprana, salendo sulle torri di Sant’Andrea, davanti alla casa di Cristoforo Colombo. 15.00 MUSEO – Nel pomeriggio, salita sulla col-lina di Carignano verso il Museo di Arte Con-temporanea Villa Croce, che ospita la mostra Andy Warhol sul comò, in cui l’edificio torna a essere una dimora privata con opere di Pop Art e pezzi di design della collezione di Rosetta Ba-rabino. Non lasciatela senza prima godervi la vista del mare dal parco.

18.00 MERCATO – Per capire lo spirito locale bisogna andare al Mercato Orientale a metà di via XX Settembre. Pesce, verdure e primizie lo rendono uno spettacolo coloratissimo e un’ottima occasione per scoprire ogni sfuma-tura del dialetto (con cui vengono reclamizzati a gran voce i prodotti). 20.00 CENA – Zona meno seducente dei carruggi, ma con scorci bellissimi come piazza Colombo, tutta raccolta intorno a una fontana. Diversi gli indi-rizzi per mangiare. Da Il Genovese, lo dice il nome, la tradizione è omaggiata con il pesto più buono di Genova (e quindi del mondo). O da Il Michelaccio, nuovissimo bistrot-ristorante con menu sfiziosi studiati dallo chef Fauraz.

Domenica10.30 BOCCADASSE – Non perdetevi quest’antico borgo marinaro di case color pastello, strette attorno a una piccola baia. Dal centro ci vogliono dieci (con il bus) o 40 minuti (facendo una passeggiata lungo il mare su corso Italia: quasi all’inizio, a sinistra in alto, villa Orlandini). Gustatevi il gelato alla panera (caf-fè) dell’Antica Gelateria Amedeo e spingetevi fino a Capo di Santa Chiara. 12.30 PRANZO AL MARE – A levante, la palafitta dei bagni Santa Chiara, strut-tura d’inizio Novecento sospesa sul mare. Posto magico, che si raggiunge attraverso una creuza scoscesa. Fate un bagno e gustate gli ottimi piatti di Giu-lia, cercando di partire il più tardi possibile. La prossima volta? Camogli, in treno o in battello, e da lì a Punta Chiappa, un altro dei miei luoghi del cuore, dove al tramonto capita di nuotare con i delfini che ti danzano a fianco.

RAffAeLLA BeStA - Storica dell’arte, è nata a Genova e, dopo una breve distrazione milanese, ha capito che non poteva fare a meno del profumo del mare. Attualmente è Conservatore dei Musei di Strada Nuova.

Una delle sale dello show room di Via Garibaldi 12. Nella pagina accanto, in alto interno ed esterno di Palazzo Reale. In basso, villa Orlandini spicca con la sua modernità.

Piazza del Portello

Porto antico

Muoversi• airport.genova.it

• amt.genova.it/rete_e_orari/volabus• battellierigenova.it

• liguriaviamare.it• golfoparadiso.it

Mangiare e bere

• labarcacciagenova.com• douce.it

• 212hamburgergenova.com• zupp.it

• ilgenovese.com• ilmichelaccio.it

Dormire

• hotellenuvole.it

Vedere• museidigenova.it

• visitgenoa.it• botteghestorichegenova.it

• coopculture.it/heritage.cfm?id=174• mercatoorientale.org

• villacroce.org• facebook.com/bagnisantachiara

Piazza Principe

PalazzoReale

Cattedrale di S. Lorenzo Casa di

C. Colombo

RistoranteLa Barcaccia

Residenza Le Nuvole

Palazzo Rosso

BelvedereMontaldo

Boccadasse

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acquario di Genova PiazzaCaricamento

Piazza delle Erbe

GiardiniTito Rosina

Giardini di Plastica

PiazzaSant’Elena Piazza

Bandiera

Piazzadella Maddalena

Centrostorico