9 - Gestire servizi 1. La natura dei servizi 2. La valutazione delle prestazioni 3. La valutazione...
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9 - Gestire servizi9 - Gestire servizi
La natura dei serviziLa valutazione delle prestazioniLa valutazione del personaleMigliorare le prestazioni
I - La natura dei serviziI - La natura dei servizi
3Mario Bolognani 2009
Schema base del processo produttivoSchema base del processo produttivo
4Mario Bolognani 2009
Il rapporto tra l’impresa e l’ambienteIl rapporto tra l’impresa e l’ambiente
Fonte: Corti, cit.
5Mario Bolognani 2009
Prodotti e servizi come outputProdotti e servizi come output
6Mario Bolognani 2009
Esempi di output in vari settoriEsempi di output in vari settori
7Mario Bolognani 2009
Ambiti di servizioAmbiti di servizio
Aziende industriali e commerciali offrono servizi a integrazione della loro offerta di prodotti (Terziario implicito)Imprese del terziario offrono servizi ai loro clienti (Terziario esplicito)Pubbliche amministrazioni e altre organizzazioni not-for-profit offrono servizi ai cittadini e alle imprese
8Mario Bolognani 2009
Una classificazione dei servizi (Schmenner, 1986)
Una classificazione dei servizi (Schmenner, 1986)
9Mario Bolognani 2009
Definizioni di servizioDefinizioni di servizio
Ogni lavoro produttivo che non si concretizza in alcun genere di hardware (Ishikawa)Un modo per accrescere la soddisfazione del cliente o dell’utente (Feigenbaum)Lavorare per il beneficio di qualcuno (Juran)Insieme di benefici tangibili e intangibili, espliciti e impliciti (Normann)Comportamento umano o attività con obiettivi specifici e processi, il cui scopo è soddisfare i bisogni del cliente (Rosander)
10Mario Bolognani 2009
Caratteristiche distintive di un servizioCaratteristiche distintive di un servizio
L’immaterialità della prestazione (intangibilità)La simultaneità tra produzione e consumoLa partecipazione del cliente nell’attività di produzione/erogazione del servizio
11Mario Bolognani 2009
Conseguenze per la progettazione e gestione dei servizi
Conseguenze per la progettazione e gestione dei servizi
Non possono essere immagazzinatiSono difficili da standardizzare e sono difficili le economie di scalaIl front-office (personale di contatto) ha un ruolo fondamentaleProblemi di distribuzione (vicinanza al cliente) e di esportazioneLa comunicazione al mercato è complessa e onerosaFondamentale diventa la gestione della soddisfazione (customer satisfaction)
II - La valutazione delle prestazioniII - La valutazione delle prestazioni
13Mario Bolognani 2009
Efficienza, efficacia e misureEfficienza, efficacia e misure
L’efficienza di una organizzazione è la capacità di produzione di output in quantità/qualità desiderata con il minimo di scarto, di spesa, di risorse e di tempo impiegati
L’efficacia esprime la capacità di una organizzazione di soddisfare i bisogni della comunità di riferimento (p. e. mercato). Tale capacità è manifesta nelle caratteristiche di prestazione che assicurano una elevata appetibilità dell’output Le caratteristiche di efficienza e di efficacia sono
misurate da indicatori opportunamente scelti
14Mario Bolognani 2009
Altre definizioniAltre definizioni
Finalità: enunciazione di risultati attesi non legate al tempo e non quantificate
Obiettivi: risultati specifici, coerenti con le finalità, espressi in termini misurabili e da realizzare in un tempo dato
Impatto (Outcome): cambiamento nel benessere collettivo (o degli stakeholder) determinato dal risultato
Risultato: output del processo lavorativoRilevanza: coerenza tra obiettivi e bisogniEconomicità: capacità di soddisfare i bisogni con una quantità di risorse compatibile con i vincoli dati
15Mario Bolognani 2009
I diversi ambiti di valutazioneI diversi ambiti di valutazione
16Mario Bolognani 2009
Dimensioni delle prestazioni del servizioDimensioni delle prestazioni del servizio
Dimensioni delservizio
(Zeithaml,Parasumaran,
Berry)
aspetti tangibili strutture fisiche attrezzatureaspetto del personale di
contatto
affidabilitàcapacità di prestare il
servizio come promessocapacità di prestare ilservizio come descritto
capacità di risposta volontà di risposta prontezza del servizio
capacità dirassicurazione
possesso dellecompetenze necessarie
cortesia gentilezzarispetto e
considerazionedel cliente
amabilità delpersonale di
contatto
credibilità reputazione dell’aziendareputazione del
personale di contatto
sicurezza riservatezzaassenza di
pericoliassenza di rischi
e di dubbi
empatia
accessibilitàfacilità di accesso ubicazione
serviziall’accesso
facilità di contatto attese orari di apertura
comunicazione costante completa comprensibile
comprensione delcliente
17Mario Bolognani 2009
Le prestazioni di un prodotto (parziale)Le prestazioni di un prodotto (parziale)
Fonte: Corti, cit.
18Mario Bolognani 2009
Le prestazioni di un servizio di approvvigionamento
Le prestazioni di un servizio di approvvigionamento
QuickTime™ e undecompressore
sono necessari per visualizzare quest'immagine.
Fonte: MIP, Progetto Good Practices
“Clienti”
19Mario Bolognani 2009
Prestazioni di un processo di venditaPrestazioni di un processo di vendita
Qualità del processocommerciale
Trasparenza dei costidelle
responsabilitàdella successione
delle fasidelle implicazioni
contrattuali dei rischi
Flessibilità personalizzazione condizioni di miglior favore
Controllo legittimazione etica ispezioni
Conformità esiste un manuale di qualità le competenze sonoadeguate
rispetto delle norme nellacontrattualistica
Efficienza sistema informativo digestione ordini e delivery
gestione fatturazione eincassi
Tempestività rapidità delleconsegne
rispetto dellescadenze
interventi rapidi incasi di emergenza
tempo di rispostaai reclami
Tracciabilità individuazione deiresponsabili
sistema informativo storico
20Mario Bolognani 2009
Prestazioni di un servizio di sviluppo softwarePrestazioni di un servizio di sviluppo software
21Mario Bolognani 2009
Diversità di punti di vistaDiversità di punti di vista
22Mario Bolognani 2009
Modelli di prestazioniModelli di prestazioni
23Mario Bolognani 2009
MisureMisure
24Mario Bolognani 2009
Il processo di valutazioneIl processo di valutazione
Selezione del modello di valutazioneDefinizione del protocollo di valutazioneScelta degli indicatori e delle metricheMisure quantitative, sostitutive o non quantitative (mediante questionari o altre tecniche, p. e. Delphi*)Elaborazioni statistiche e sintesi della valutazione
*Il metodo Delphi è una tecnica usata per ottenere risposte ad un problema da un gruppo (panel) di esperti indipendenti attraverso due o tre rounds. Dopo ogni round un amministratore fornisce un anonimo sommario delle risposte degli esperti e le loro ragioni. Quando le risposte degli esperti cambiano leggermente tra i vari rounds, il processo è stoppato, infine tra le risposte al round finale viene eseguita una sorta di media matematica (Wikipedia).
25Mario Bolognani 2009
Uso degli indicatori di prestazioni Uso degli indicatori di prestazioni
Si associa ad ogni nodo/foglia dell’albero di qualità: Peso (indica l’importanza di quella dimensione) Qualità attesa QA (p. e. in una scala da 1 a 10) Qualità percepita dal cliente QP Qualità fornita QF (dal punto di vista del
fornitore)
Si calcola il valore dell’indicatore di qualità percepita e il gap pesato QA-QP a livello di ogni nodo/foglia fino a ottenere un indicatore unico per il servizioLa sommatoria pesata e normalizzata dei risultati assegna un valore (p.e. compreso tra 0 e 1) all’indicatore posto alla radice
26Mario Bolognani 2009
Calcolo degli indicatoriCalcolo degli indicatori
P QA QP QO QF
P (peso) = F (pr1*pr2*…*prn) e
F = funzione di normalizzazione
QA (qualità attesa) = ƒ (P*∑rqa) e
ƒ = funzione di normalizzazione
QP (qualità percepita) = …
QO (qualità obiettivo) = …
QF (qualità fornita) = …
27Mario Bolognani 2009
Calcolo indicatori…Calcolo indicatori…
III - La valutazione del personaleIII - La valutazione del personale
29Mario Bolognani 2009
Due livelli di valutazioneDue livelli di valutazione
La valutazione della posizione organizzativa (indipendentemente da chi la occupa)La valutazione delle prestazioni della persona (in quella determinata posizione)Le due valutazioni incidono sulla retribuzione in due modi: “retribuzione di posizione”, indipendente
dalla persona “retribuzione di risultato”, dipendente da
come la persona svolge la sua attività in quella posizione
30Mario Bolognani 2009
Un modello di valutazione (pesatura) della posizioneUn modello di valutazione (pesatura) della posizione
Indice max
Indice attuale Valutazione
consistenza risorse finanziarie 10 10 5
personale assegnato 5 5 5Indice max
Indice attuale Valutazione
rilevanza del contenuto della relazione 12 12 5
Indice totale
complessità relazionale e negoziale 30 30 varietà interlocutori 8 8 5
PESATURA POSIZIONI 100
livello interlocutori 10 10 5
rilevanza degli impegni di gestione di attività programmate 14 14 5
complessità dei compiti gestionali 20 20
frequenza e complessità di eventi imprevisti 6 6 5
specificità professionale 10 10 5
grado di impegno innovativo richiesto alla struttura 25 25 5
31Mario Bolognani 2009
MetricheMetriche
1 Nessun rischio evidente 2 Danno patrimoniale modesto 3 Danno patrimoniale rilevante 4 Danno alle persone / Danno alla comunità
Rilevanza del contenuto
5 Danno patrimoniale e alle persone 1 Solo interni e pochi 2 Solo interni e numerosi 3 Interni ed esterni di livello simile
4 Interni ed esterni di livello diverso
Varietà degli interlocutori (numerosità e varietà prevalente degli interlocutori)
5 Interlocutori come antagonisti 1 Livello operativo semplice 2 Livello operativo complesso 3 Livello tecnico specialistico 4 Livello gestionale
Complessità relazionale e negoziale
Livello degli interlocutori (si riferisce sempre agli interlocutori prevalenti)
5 Livello istituzionale e politico
32Mario Bolognani 2009
Un modello di valutazione delle prestazioni della persona
Un modello di valutazione delle prestazioni della persona
Affidabilità, intesa come: a) capacità di prestare il servizio nel rispetto degli obiettivi assegnati e b) capacità di prestare il servizio con soddisfazione dell’utente, con valore massimo dell’indice pari a 30;
Capacità di risposta, intesa come: a) prontezza di risposta, b) condivisione e rinforzo degli obiettivi assegnati e c) capacità organizzativa e gestionale, con valore massimo dell’indice pari a 25;
Capacità di rassicurazione, intesa come: a) possesso delle competenze necessarie, b) cortesia, c) credibilità e d) sicurezza, con valore massimo dell’indice pari a 20;
Empatia, intesa come: a) accessibilità, b) comunicazione e c) comprensione degli utenti, con valore massimo dell’indice pari a 15;
Aspetti tangibili, intesi come; a) qualità delle strutture fisiche e delle attrezzature e b) aspetto del personale di contatto, con valore massimo dell’indice pari a 10.
33Mario Bolognani 2009
Il modelloIl modelloIn
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34Mario Bolognani 2009
Una procedura di valutazioneUna procedura di valutazione1. Il Direttore generale è responsabile della valutazione dei Direttori
Centrali. Il Nucleo di Valutazione, ai sensi degli Art. 43 e seguenti del Regolamento…, svolge funzioni di accertamento e di supporto.
2. La Direzione generale di concerto con gli uffici competenti dovrà predisporre un modello di scheda di valutazione coerente con il modello.
3. Entro il 31/1 di ogni anno il Direttore generale deve effettuare appositi incontri individuali durante i quali illustra ai dirigenti il contenuto della scheda e la procedura di valutazione. Degli incontri viene redatto apposito verbale controfirmato.
4. Entro la fine di giugno sarà effettuata una verifica intermedia con ciascuno dei dirigenti. Esito e data dell’incontro devono essere registrati e controfirmati, anche con eventuali osservazioni.
5. Alla fine dell’anno il Direttore generale deve informare i singoli soggetti valutati sull’esito della valutazione. Il soggetto valutato ha la facoltà di esprimere assenso controfirmando entro il termine di cinque giorni dalla data dell’incontro di cui viene redatto verbale. In caso di mancato accordo sull’esito della valutazione, il valutato ha diritto di chiedere il riesame presentando per iscritto le proprie controdeduzioni entro 15 giorni dalla data dell’incontro al Direttore Generale il quale, sentito il Nucleo di Valutazione, emette la propria determinazione entro 45 giorni…
35Mario Bolognani 2009
La metrica (parziale)La metrica (parziale) 1 2 3
Qualità di strutture fisiche e attrezzature
Sufficiente Adeguata Ottimale
Aspetto del personale di contatto
Sufficiente Adeguato Ottimale
Capacità di prestare il servizio nel rispetto degli obiettivi
Rispetto sufficiente degli obiettivi entro i vincoli dati
Rispetto discreto degli obiettivi entro i vincoli
dati
Rispetto totale degli obiettivi entro i vincoli
dati
Capacità di prestare il servizio con soddisfazione dell'utente
Soddisfazione sufficiente Soddisfazione discreta Totale soddisf azione
Capacità di risposta ai reclami Sufficiente Adeguata Sollecita e puntuale
Rispetto di impegni e scadenze Sufficiente rispetto entrto i
vincoli dati Rispetto parziale entro i
vincoli dati Totale rispetto ent ro i
vincoli dati Condivisione e rinforzo degli
obiettivi assegnati Sufficiente Discreta Elevata
Capacità di gestire i protocolli organizzativi
Capacità sufficiente Capacità adeguata Capacità ottimale
Capacità di gestione delle risorse finanziarie e tecniche
Gestione sufficiente Gestione adeguata Gestione ottimale
Capacità di distribuzione carichi di lavoro e responsabilità
Distribuzione sufficiente Distribuzione adeguata Distribuzione ottimale
Possesso delle competenze necessarie
Possiede solo una parte delle competenze
necessarie
Possiede un discreto livello di competenze
Possiede tutte le competenze necessarie
Gentilezza Sufficiente Discreta Elevata
36Mario Bolognani 2009
Un esercizio di valutazioneUn esercizio di valutazionePeso
Val. ponderata
Valutazione
Capacità di prestare il servizio nel rispetto degli
obiettivi assegnati30 30,0 3
Si dà un punteggio
ad ogni obiettivo
PesoVal.
ponderata
Affidabilità 40 40,0 Iniziativa 10 10,0 3
Partecipazione al lavoro di gruppo e capacità di
cooperazione10 10,0 3
PesoVal.
ponderataValutazione
Capacità di pianificazione e misurabilità sui risultati e sul
processo9 9,0 3
PesoVal.
ponderataValutazione
VAL PONDERATA
TOTALEPeso
Val. ponderata
Capacità di innovazione
5 5,0 3
Prestazioni dei dirigenti
100,0
Capacità organizzativa e
gestionale25 25,0 Gestione del cambiamento 9 9,0
Capacità di soluzione di
problemi4 4,0 3
Capacità di distribuzione di carichi di lavoro e
responsabilità7 7,0 3
PesoVal.
ponderataValutazione
PesoVal.
ponderata
Possesso delle competenze necessarie
6 6,0 3
Competenza 12 12,0
Capacità di
apprendimento 6 6,0 3
Professionalità 20 20,0
Reputazione professionale
6 6,0 3
Credibilità 8 8,0
Reputazione del personale di
contatto2 2,0 3
PesoVal.
ponderataValutazione
Accessibilità 3 3,0 3
Comunicazione 6 6,0 3
Empatia 15 15,0 PesoVal.
ponderataValutazione
Rispetto e considerazione dei
collaboratori3 3,0 3
Cortesia 6 6,0
Rispetto e considerazione
degli utenti3 3,0 3
IV - Migliorare le prestazioniIV - Migliorare le prestazioni
38Mario Bolognani 2009
Quality Function Deployment (Qfd)Quality Function Deployment (Qfd)
Fonte: Tonchia, cit
39Mario Bolognani 2009
Un esempio di matrice “cosa-come”Un esempio di matrice “cosa-come”Competenze professionali / coordinative
Sapere sistemico Saper fare multisituazionale/ complesso
Saper essereideativo/integratorio
Discipline strutturate/approccio multidisciplinare
Laurea/master
Ruoli diversi / ruoli analoghi in realtà diverse
Esperienza media/lunga
Leadership coordinativa e integrativa
Comportamento discrezionale/da interpretare
è reperibile ◆ ■ Accessibilità
è facile ilcontatto
◆ ■
è alla mano,ma non
trascurato
■
gentile ▲
ospitale ▲
Cortesiasensibile ▲
vestecorrettamente
◆ ◆
Qualità del personale di contatto vista dall'utente
rispetta leusanze
dell'utente
▲ ◆
(parziale) conosce iproblemi
dell'utente
◆ ◆ ■
Comprensione dei bisogni
conosce iproblemi del
settore
◆ ■ ▲ ■
è documentato ■ ◆ ▲
LEGENDA: ■ Importante◆ Abbastanza
importante
▲ Normale
40Mario Bolognani 2009
Un’altra vista del processo di miglioramentoUn’altra vista del processo di miglioramento
41Mario Bolognani 2009
Il modello dei gap (Zeithaml, Parasumaran e Berry)
Il modello dei gap (Zeithaml, Parasumaran e Berry)
Fonte: Fontana, cit
42Mario Bolognani 2009
Obiettivo del modello dei gapObiettivo del modello dei gap
i è la i-esima dimensionew è l’importanza (%) della dimensionee è il livello di servizio atteso (expected)p è il livello di servizio percepito (perceived)
€
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∑ − pi)Minimizzare il gap 5 tra servizio atteso e servizio percepito per tutte le dimensioni del servizio:
43Mario Bolognani 2009
Un caso di valutazione dei gap (una organizzazione che sviluppa software)
Un caso di valutazione dei gap (una organizzazione che sviluppa software)
44Mario Bolognani 2009
I passi della progettazione del servizioI passi della progettazione del servizio
1. Creazione del modello di qualità/prestazioni (interpretazione delle dimensioni del servizio per segmenti di clientela)
2. Indagine sui bisogni tangibili, intangibili, espliciti e impliciti e valutazione dell’importanza relativa e delle aspettative dei clienti
3. Sviluppo dettagliato del modello di qualità e analisi dei possibili disservizi
4. Applicazione della valutazione e confronto con la concorrenza per la differenziazione
5. Sviluppo del processo di erogazione e studio della interazione con il front-office
6. Selezione e formazione del personale addetto al servizio7. Allocazione delle risorse per il front e il back-office8. Lancio del servizio e avvio del processo di miglioramento
continuo
45Mario Bolognani 2009
Schema di ciclo di vita di un servizioSchema di ciclo di vita di un servizio
Esige nze di se rvizi
Sinte si informativa
P roce sso di
proge ttazione
Spe cifica de l
se rvizio
Spe cifica de l
proce sso di fornitura
Spe cifica de l
controllo di qualità
P roce sso di
marke tingP roce sso di
fornituraSe rvizio
Valutazione
de l clie nte
Valutazione
de l fornitoreA nalisi e migliorme nto de lle
pre stazioni de l se rvizio
CICLO DI VITA DEL SERVIZIO
Interfaccia Interfaccia
Cliente ClienteFornitore Fornitore
46Mario Bolognani 2009
RiferimentiRiferimenti
n S. Tonchia, Il Project Management, Il Sole 24 Ore, Milano, 2001
n E. Bartezzaghi, G. Spina, R. Verganti, Organizzare le Pmi per la crescita, Il Sole 24 Ore, 1999
n F. Fontana, M. Caroli, McGraw Hill, 2006
n Aa.Vv., Misurare per decidere, Rubettino, 2006
n E. Corti, Gestione dell’innovazione, ESI, Napoli, 2002