8.DOLORE
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DOLORE DOLORE
ACUTO ACUTO EE CRONICO CRONICO
Art. 3 Codice deontologico dei medici:Art. 3 Codice deontologico dei medici:è un dovere del medico è un dovere del medico
““il sollievo della sofferenzail sollievo della sofferenza nel nel rispetto della libertà e della rispetto della libertà e della dignità dignità della persona umana al della persona umana al pari della pari della tutela della vita, della tutela della vita, della salute fisica salute fisica e psichica, e psichica, senza senza discriminazioni d’età, di sesso, di discriminazioni d’età, di sesso, di razza, di religione, di nazionalità, di razza, di religione, di nazionalità, di condizione sociale, di ideologia, in condizione sociale, di ideologia, in tempo di pace come in tempo di tempo di pace come in tempo di guerra, quali che siano le condizioni guerra, quali che siano le condizioni istituzionali o sociali nelle quali istituzionali o sociali nelle quali opera”opera”
ITER CLINICO ITER CLINICO DELL’ALGOLOGIADELL’ALGOLOGIA
FasiFasi
DiagnosiDecisione
terapeutica
Esecuzione della
terapia
Obiettivi clinici del Obiettivi clinici del trattamento antalgicotrattamento antalgico
Trattamento antalgico di emergenza
Attuato anche prima di diagnosi, concerne situazioni algologiche urgenti, con riguardo a dolore acuto o riacutizzazioni di dolori persistenti e cronici
Trattamento antalgico di elezione
Attuato dopo la diagnosi algologica, concerne dolore persistente e cronico
DOLOREDOLORE
Spiacevole esperienza sensoriale ed emotiva associata a danno tessutale reale o potenziale; quindi
Il dolore non è una semplice percezione ma un’emozione
Il dolore è ciò che il paziente dice che sia ed esiste ogni qual volta egli ne affermi l’esistenza
ANATOMIA E FISIOLOGIA ANATOMIA E FISIOLOGIA DEL SISTEMA ALGICODEL SISTEMA ALGICO
APPARATO NOCICETTIVO APPARATO NOCICETTIVO COSTITUITO DA:COSTITUITO DA:
•Nocicettori periferici
•Primo neurone
•DREZ (giunzione fra I e II neurone)
•Secondo neurone
•Terzo neurone
•Quarto neurone
NOCOCETTORI PERIFERICINOCOCETTORI PERIFERICI
1.Stimoli esogeni (meccanici, termini, chimici) o
2.Metaboliti endogeni prodotti da danno tessutale
eccitano porzione distale I neurone che funge da recettore, converte stimolo in attività elettrica che si propaga nella fibra
PRIMO NEURONEPRIMO NEURONE Collega i nocicettori ai neuroni centrali di midollo e tronco
encefalico
Costituito da fibre Ab (tattili e propriocettive) e da fibre nocicettive A (poco mielinizzate, conduzione saltatoria rapida) e C (amieliniche a lenta conduzione)
A conducono più velocemente di C e si può avere fenomeno di “doppio dolore”, d. avvertito in 2 percezioni distinte, “1° dolore” localizzato e “2° dolore”, mal localizzato, che supera la durata di stimolo
DREZ: DREZ: DORSAL ROOT ENTRY ZONE
Regione dove avviene la trasmissione sinaptica tra 1° e 2° neurone e la modulazione delle afferenze nocicettive SECONDO NEURONESECONDO NEURONE
Ha il corpo cellulare in sostanza grigia midollare e dà origine a fibre ascendenti al talamo distinte in lemniscali e extralemniscali TERZO NEURONETERZO NEURONE
Nel talamo, proietta sulla corteccia
QUARTO NEURONEQUARTO NEURONE
NellaNella cortecciacorteccia, con aree distinte, con aree distinte
SISTEMA SISTEMA
NOCICETTIVONOCICETTIVO
1°n.
2°n.
DREZ
3°n.
4°n.
LA PERCEZIONE DEL LA PERCEZIONE DEL DOLOREDOLORE
La percezione del dolore è uno dei sistemi di difesa sviluppati dagli esseri viventi per la sopravvivenza e per l’allontanamento degli stimoli pericolosi
È il risultato di una serie di eventi 1. la trasduzione 2. la trasmissione 3. la modulazione dello stimolo
doloroso
LA TRASDUZIONE DEGLI LA TRASDUZIONE DEGLI STIMOLI NEI NOCICETTIRISTIMOLI NEI NOCICETTIRI
• La trasduzione è la conversione effettuata dai recettori periferici
di stimoli chimici, meccanici e termici in attività elettrica per cambi ionici intra- extracellulari che producono il PA
• Si ha apertura dei canali del Na+
LA TRASMISSIONE DEGLI LA TRASMISSIONE DEGLI STIMOLI ATTRAVERSO LE STIMOLI ATTRAVERSO LE VIE NERVOSEVIE NERVOSE
Il PA si propaga unidirezionalmente in tratti adiacenti di assone per variazione di permeabilità al Na+
La trasmissione avviene attraverso il fascio spino-talamico
Il talamo è un sito importante di smistamento degli input nocicettivi
All’estremità si libera il NT (ACh, Na,..)
LA MODULAZIONE LA MODULAZIONE DEGLI STIMOLIDEGLI STIMOLI
Lo stimolo non arriva alla corteccia esattamente com’era partito
Durante il percorso è modulato in alcune strutture (sostanza grigia periacqueduttale…) da cui si partono vie discendenti che influenzano a livello spinale le vie ascendenti
I neurotrasmettitori coinvolti nella modulazione sono la 5HT, la NA, gli oppioidi endogeni
LA SENSAZIONE LA SENSAZIONE DOLOROSADOLOROSA
E’ il risultato di una serie di stimoli che coinvolgono aree recettive del SN
Ne risulta un’esperienza sgradevole che comprende
1. la presa d’atto dell’arrivo dell’input (dolore propriamente detto)
2. la componente affettivo-emozionale (sofferenza) correlata alla personalità e allo stato psicologico dell’individuo
Per questo la percezione del dolore è così variabile
Dolore
NocicettivoNon
nocicettivo
Superficiale Profondo
Cutaneo
Mucoso
Viscerale
Somatico
Dolore neuropatico
Dolore psicogeno
Dolore daipereccitabilità
Centrale
Periferico
Periferico-centrale
Centrale
Da tensione
muscolare
Allucinatorio
Da conversione
CONCLUSIONI IN BASE A CONCLUSIONI IN BASE A QUANTO DETTOQUANTO DETTO
Lo stimolo doloroso induce risposte modulate e variabili nel tempo per la plasticità funzionale delle strutture nervose interessate
Questa plasticità ha un comportamento diretto alla rimozione della causa algogena
Per un complesso di circostanze patologiche e imprevedibili la risposta può essere sopraffatta da eventi che tendono a mantenere l’infiammazione locale con tendenza a cronicizzazione e difficoltà di trattamento
Occorre distinguere subito il dolore nocicettivo da quello neuropatico, quello viscerale da quello somatico, per iniziare un trattamento corretto ed evitare che un sintomo si trasformi in malattia
DOLORE ACUTO:DOLORE ACUTO:d. nocicettivo breve, evidente rapporto d. nocicettivo breve, evidente rapporto causa/effetto (d. postoperatorio o causa/effetto (d. postoperatorio o traumatico, coliche viscerali), per traumatico, coliche viscerali), per attivazione recettori periferici. I sistemi attivazione recettori periferici. I sistemi riparativi guariscono lesione con scomparsa riparativi guariscono lesione con scomparsa di d. Risponde bene agli analgesicidi d. Risponde bene agli analgesici
DOLORE PERSISTENTE: DOLORE PERSISTENTE: d. dovuto a permanenza stimolo nocicettivo d. dovuto a permanenza stimolo nocicettivo (coxoartrosi, dolore neoplastico) Risponde (coxoartrosi, dolore neoplastico) Risponde bene agli analgesicibene agli analgesici
DOLORE CRONICO: DOLORE CRONICO: d. che persiste dopo che si è risolta la d. che persiste dopo che si è risolta la causa. Il trauma può superare la capacità di causa. Il trauma può superare la capacità di guarigione per esiti di trauma o per guarigione per esiti di trauma o per interessamento SNC. Non risponde bene interessamento SNC. Non risponde bene agli analgesiciagli analgesici
VIE DELLE COXVIE DELLE COX
Farmaci ad azioneFarmaci ad azione centralecentrale
Oppiacei
Paracetamolo
Antidepressivi serotoninergici e noradrenergici
Anticonvulsivanti
Cannabinoidi
AnalgesiciAnalgesici PerifericiPeriferici
Inibitori COX-1 e COX-2
Oppiacei
(Cannabinoidi)
Oppioidi
Monoammine
FANS
Oppioidi
Aminoacidi
Paracetamolo
Cannabinoidi
Cannabinoidi
Le associazioni fra farmaci sono Le associazioni fra farmaci sono corrette e vantaggiose quando:corrette e vantaggiose quando:
- Sono tra farmaci con uguale - Sono tra farmaci con uguale effetto, ma con meccanismi di effetto, ma con meccanismi di azione differentiazione differenti
- Portano a minori effetti collaterali- Portano a minori effetti collaterali
Le associazioniLe associazioni
E’ una E’ una buonabuona associazione, perché associazione, perché permette di potenziare l’analgesia da permette di potenziare l’analgesia da oppiacei con i FANS che hanno un oppiacei con i FANS che hanno un altro meccanismo d’azione, altro meccanismo d’azione, diminuendo le dosi e abbassando gli diminuendo le dosi e abbassando gli effetti collaterali di tutti e dueeffetti collaterali di tutti e due
LL’associazione migliore ’associazione migliore èè con con paracetamoloparacetamolo
Codeina Codeina + + paracetamoloparacetamolo
Tramadolo Tramadolo ++ paracetamolo paracetamolo
Associazioni fra oppiacei e Associazioni fra oppiacei e FANSFANS
DOLORE ACUTO: DOLORE ACUTO: principi di trattamentoprincipi di trattamento
Ridurre l’insorgenza degli impulsiRidurre l’insorgenza degli impulsi
Ridurre la conduzione degli Ridurre la conduzione degli impulsi verso 2° neurone e impulsi verso 2° neurone e successivisuccessivi
Ridurre effetti scatenati sui Ridurre effetti scatenati sui neuroni spinali e sopraspinalineuroni spinali e sopraspinali
DOLORE ACUTODOLORE ACUTO
Post-operatorio, da trauma, viscerale (infarto, colica),
muscolare, da parto, da manovra diagnostica o terapeutica
Si utilizzano FANS ed oppiacei, secondo la gravità del dolore
Il tempo di somministrazione è breve e gli effetti collaterali generalmente trascurabili
Scala analgesici per il trattamento del dolore acuto
DOLORE PERSISTENTE DA CANCRODOLORE PERSISTENTE DA CANCRO
Si usa scala OMS in relazione all’aumentare del dolore:
A) FANS
B) Oppiacei deboli (agonisti parziali: ossicodone, buprenorfina, codeina, tramadolo)
C) Oppiacei forti (agonisti puri: morfina, metadone)
(A) può essere sempre mantenuto in associazione
Secondo le necessità farmaci adiuvanti per il controllo degli effetti collaterali, del dolore incidente e per la qualità di vita
E’ un trattamento limitato nel tempo
Cause di dolore in Cause di dolore in paziente oncologicopaziente oncologico
La neoplasia I trattamenti I fattori non legati al tumore (artrosi)
Il dolore da tumore può dipendere da: Estensione a tessuti molli Coinvolgimento viscerale e sierose Coivolgimento osseo Compressione nervi e midollo spinale Aumento pressione intracranica
Prevalenza del dolore da cancro Leucemia 5% Linfomi 20% Stomaco 65% Utero, laringe 70% Prostata, urinario 75% Vie biliari, cavo orale 80% Colon, retto, mammella 95% Ovaio, cervice, pancreas 100%
Prevalenza del dolore da cancro
Fase iniziale: 30-40% Fase terminale: 60-80%
Scala analgesica per il Scala analgesica per il trattamento del dolore trattamento del dolore oncologico OMS,1990oncologico OMS,1990
Oppioidi fortiNon oppioidi
adiuvanti
Oppioidi debolinon oppioidi
adiuvanti
Non oppioidi + adiuvanti
DOLORE
Dolore persisteo aumenta
1
3
2
Linee guida OMS
nel dolore somatico profondo: FANS di 1° scelta ma è quasi sempre necessario associare un oppioide
nel dolore viscerale: di 1° scelta l’oppioide (FANS 3° scelta)
nel dolore viscerale puro: solo oppioidi nel dolore neurogeno puro di 1° scelta gli
adiuvanti senza complementarità o contemporaneità ai
farmaci dei tre gradini
Linee guida OMS
La “scala” non è un percorso obbligato La “scala OMS” piuttosto va intesa come un
ventaglio di risposte possibili per situazioni cliniche diverse
E’ l’intensità (e il tipo) di dolore e non la sequenzialità dei gradini (né, tantomeno, la prognosi del Paziente) ad indicare con quale farmaco iniziare il trattamento
Va mantenuto il 2° gradino? Tutti concordano sul fatto di non indugiare
sul 2° gradino
Linee guida OMS
La “scala” OMS funziona Rimane il punto di riferimento per il
trattamento del dolore da cancro Utilizza farmaci economici, efficaci e
facilmente reperibili su scala mondiale Dati dell’OMS riportano che il 20% dei
Pazienti necessitano di terapie antalgiche complesse
Obiettivi delle Linee guida OMS
Aumento delle ore di sonno libere da dolore
Riduzione del dolore a riposo Riduzione del dolore in posizione
eretta o al movimento
Come si inizia la terapia con oppioidi Nella maggior parte delle situazioni è possibile una
titolazione lenta Morfina o Ossicodone a rilascio controllato (ogni 12
ore) (solo il 5% circa dei pz richiede morfina ogni 8 ore)
Fentanyl o Buprenorfina transdermico Prescrivere sempre anche un oppioide forte ad
azione pronta per il dolore episodico intenso il dosaggio dell’oppioide per le riacutizzazioni del
dolore è 1/6 della dose totale giornaliera se > 2 integrazioni/die deve essere incrementato il
dosaggio dell’oppioide ad azione lenta
Come si inizia la terapia con oppioidi Alta variabilità nella risposta individuale e
nelle dosi richieste Iniziare con dosaggi bassi (Pz “naive”,
anziani, …):½ cerotto di Durogesic da 25 mcg/h o Transtec da 35 mcg/hMorfina 10 mg x 2, …
valutare frequentemente (sempre al 2° giorno!) il dosaggio e la comparsa di eventuali effetti collaterali
Se il paziente non è in grado di assumere farmaci per os
Due alternative: la via sottocutanea, più semplice e
meno dolorosa della via IM
per via SC possono essere somministrati gli altri farmaci di cui il Paziente ha bisogno
la via transdermica (fentanyl o buprenorfina)
Indicazioni per la morfina i.v.
Paziente con CVC edema generalizzato malattie diffuse della pelle disturbi della coagulazione circolazione periferica scadente Nel dolore severo!
Immediato vantaggio Rapida valutazione
del fabbisogno di oppioide della responsività agli oppioidiSedazione?
Morfina
è l’oppioide più familiare, disponibile ed economico, per questo, non per provata superiorità, considerato sino ad oggi di prima scelta (The EAPC recommendations, BJC 2001),
bassa biodisponibilità (35-70%) rapido assorbimento per os con picco di
concentrazione plasmatica tra 20 e 90’ (media 48’)
metabolismo epatico, eliminazione renale disponibile sia nella formulazione a rilascio
controllato che ad azione rapida
Ossicodone
simile alla morfina in quanto ad analgesia ed effetti collaterali
migliore biodisponibilità (60-90%) la dose equianalgesica è la metà di quella
della morfina orale metabolismo epatico (50%) e renale (50%),
non ha metaboliti attivi disponibile sia in formulazione a rilascio
prolungato che ad azione rapida (in Italia in associazione al paracetamolo)
Metadone
oppioide sintetico agonista puro dei recettori mu e delta, antagonista dei recettori NMDA
ottimo assorbimento per OS ha dimostrato di controllare il dolore
non più responsivo a morfina, idromorfone e fentanyl
metabolismo epatico
Metadone
rispetto ad altri oppioidi il suo uso è più difficile:
marcate differenze interindividuali riguardo: emivita, potenza analgesica relativa, durata
di azione nella rotazione degli oppioidi è difficile determinare
la dose equianalgesica, particolarmente in Pazienti in trattamento con alte dosi di oppioidi
ne è sconsigliato l’uso da parte di non specialisti
Fentanyl transdermico
oppioide semisintetico alta lipofilia, basso peso molecolare per cui
è adatto alla somministrazione transdermica vi sono studi che dimostrano una minor
incidenza di stipsi inizio di azione lento: livelli ematici apprezzabili dopo 1-2 ore evidente effetto analgesico dopo 8-16 ore stady state a 72 ore caduta dei livelli ematici del 50% dopo 16
ore dalla rimozione del cerotto
Buprenorfina transdermica
Biodisponibilità elevata Facile passaggio BEE Agonista mu, antagonista kappa e delta Effetto tetto (a dosaggio 10 volti i dosaggi
terapeutici) Cinetica lenta:
Analgesia utile dopo 12-24 ore
Stady state dopo 72 ore
Emivita plasmatica 15-20
Cerotto a matrice: può essere tagliato!!
Costo giornaliero della terapia oppioide in euro
Morfina 60 mg 1.28 Ossicodone 30 mg 1.77 Durogesic 25 mcg/h 2.63 Metadone 15 mg 0.73 Buprenorfina 35 mcg/h 1.82
Fattori responsabili degli eventi avversi da oppioide Tipo di oppioide: non vi sono univoche dimostrazioni
che un oppioide dia meno effetti collaterali di un altro Via di somministrazione: vi è scarsa evidenza che
sia importante la via di somministrazione Paziente: Fattori genetici, età (fentanyl, morfina),
insufficienza renale, insufficienza epatica, … Interazioni farmacologiche (specie a carico del SNC) Dose di oppioide. Vi è una relazione dose-effetto:
evidente: sedazione, compromisione facoltà cognitive, mioclono, allucinazioni e depressione respiratoriascarsa: nausea e vomitomolto debole: stipsi
Interventi per gli eventi avversi da oppioide
Riduzione della dose di oppioide (effetti collaterali dose dipendenti) in alcuni casi permette di rendere accettabili gli effetti collaterali mantenendo una adeguata analgesia
2. Terapia sintomatica degli effetti collaterali, basata su dati aneddotici
3. Rotazione degli oppioidi; un Paziente che non risponde o non tollera un oppioide può rispondere soddisfacentemente ad un oppioide diverso
4. Cambiare via di somministrazione. Dati limitati indicano che con il passaggio da Morfina orale a Morfina SC si ha una riduzione di nausea e vomito, stipsi, sonnolenza e nausea
Terapia adiuvante del Terapia adiuvante del doloredolore
Gli AdiuvantiGli Adiuvanti Terapia adiuvanteTerapia adiuvante ha 3 utilità:ha 3 utilità:
1.1. aumentare efficacia terapia analgesicaaumentare efficacia terapia analgesica di di basebase2. ottimizzare risultati, potendo aumentare 2. ottimizzare risultati, potendo aumentare dosi con controllo e gestione effetti dosi con controllo e gestione effetti collateralicollaterali3. 3. trattare specifici doloritrattare specifici dolori non sensibili ad non sensibili ad analgesici con farmaci specifici (es. triciclici analgesici con farmaci specifici (es. triciclici e anticonvulsivanti per dolore neuropatico, e anticonvulsivanti per dolore neuropatico, cortisonici per quello da ipertensione cortisonici per quello da ipertensione endocranicaendocranicaNuove formulazioni e vie somministrazioneFarmaci per il controllo degli effetti collaterali della morfinaFarmaci psicoattiviFarmaci analgesici secondari
Effetti collaterali della Effetti collaterali della morfinamorfina
StipsiNausea e vomitoDepressione respiratoriaSedazione, disforiaAumento pressione intracranicaIpotensione ortostaticaDiminuzione diuresiDiminuzione libido, impotenza, amenorreaImmunosoppressionePrurito
FARMACI ADIUVANTI IMPIEGATI FARMACI ADIUVANTI IMPIEGATI INSIEME A QUELLI DELLA SCALA INSIEME A QUELLI DELLA SCALA ANALGESICA ANALGESICA
11. . Lassativi2. Antiemetici3. Antiulcera4. Ansiolitici, ipnoinducenti5. Antidepressivi6. Corticosteroidi7. Anticonvulsivanti8. Miorilassanti9. Psicostimolanti
Farmaci antiemetici: Antiserotoninergici (tropisetron,
granisetron) Antidopaminergici (fenotiazine,
butirrofenoni, benzamidi) Antimuscarinici Benzodiazepine (diazepam,
lorazepam) Piridossina Glucocorticoidi Cannabinoidi
Farmaci per il controllo degli effetti Farmaci per il controllo degli effetti collaterali della morfinacollaterali della morfina
Farmaci per il controllo degli effetti Farmaci per il controllo degli effetti collaterali della morfinacollaterali della morfina Farmaci procinetici
Procinetici di I generazione (metoclopramide, levosulpiride, domperidone)
Procinetici di II generazione (cisapride, renzapride, zacopride)
Procinetici di III generazione (derivati benzimidazolonici)
Motilidi (macrolidi)
Farmaci psicoattiviFarmaci psicoattivi
Benzodiazepine: ad assorbimento lento (oxazepam,
clonazepam); ad assorbimento rapido (diazepam); ad assorbimento intermedio
(clordiazepossido, lorazepam);Antidepressivi: triciclici (imipramina, amitriptilina); eterociclici (amoxapina, bupropione); inibitori selettivi della ricaptazione della
serotonina (fluoxetina) inibitori delle MAO (fenelzina,
tranilcipromina)
Stipsi
La stipsi ed il suo trattamento sono causa di dolore Frequente (40-70%), non soggetta a tolleranza Terapia con oppioidi: iniziare subito con lassativi Somministrare la terapia ogni giorno (e non al
bisogno) Non vi è evidenza di un lassativo di scelta L’associazione più usata in CP è senna + lattulosio Inutili le misure di ordine generale abitualmente
consigliate Possibile vantaggio cambiando via di
somministrazione (solo per via SC) o ruotando l’oppioide (Metadone, Buprenorfina e Fentanyl)
Oppioidi che causano minore stipsi
Il fentanyl transdermico sembra causare meno stipsi della morfina
La Buprenorfina transdermica sembra aver una minor incidenza di stipsi rispetto al Fentanyl transdermico (5,3% vs 27-29%)
Riduzione della dose di lassativi dopo passaggio dalla morfina orale al metadone
Nausea e vomito
frequenti (15-30%), tolleranza precoce vantaggio dal cambio della via di somministrazione
dal cambio di oppioide Trattamento: assenza studi controllati Trattamento farmacologico:
Procinetici (metoclopramide, alizapride)
Neurolettici (aloperidolo, clopromaziona )
Corticosteroidi
Antagonisti 5-HT3 (ondansetron, granisetron, …)
Sonnolenza
frequente (20-60%), tolleranza precoce misure preventive
iniziare con dosi basse (specie negli anziani)piccoli aumenti di dosaggio: 25-50%
considerare altre cause, in particolare ridurre o sospendere BDZ, FANS o altri farmaci attivi sul SNC
ridurre la dose di oppioide (ev. associando altri antidolorifici)
cambio di oppioide e/o della via di somministrazione idratazione
Delirio
Assenza di dati di incidenza Insorgenza anche tardiva: diagnosi
differenziale! Trattamento:
Aloperidolo 1- 5 mg
Sostituzione oppioide (autori vari)
Idratazione
Mioclono
Assenza di studi prospettici sul trattamento Farmaci consigliati:
Diazepam BaclofeneClonazepamAc ValproicoMidazolamDantrolene sodico
Vantaggio dalla rotazione dell’oppioide Cambio della via?
Prurito
Incidenza del 2-10% Assenza di studi prospettici Farmaci più usati sono gli antistaminici Dati contrastanti sull’utilità di ruotare
l’oppioide Cambio della via?
Farmaci essenziali per dolore Farmaci essenziali per dolore oncologico OMS, aggiornare oncologico OMS, aggiornare ogni 4-5 anniogni 4-5 anni
Classe Farmaci essenziali Farmaci alternativi
Non oppioidi Asa, paracetamolo, ibuprofene, indometacina
Diflunisal, naprossene, diclofenac, nimesulide,caolino magnesio-trisalicilato
Oppioidi per dolori lievi-moderati
Codeina Diidrocodeina, D-propossifene, ossicodone, buprenorfina, oppio
Oppioidi per dolori moderati-forti
morfina Idromorfone, ossicodone, levorfanolo, petidina, metadone,
Antagonisti degli oppioidi
naloxone
Antidepressivi amitriptilina imipramina
Ainticonvulsivanti carbamazepina Acido valproico
Corticosteroidi Prednisolone, desametazone
Prednisone, betametasone
IL DOLORE ONCOLOGICO: IL DOLORE ONCOLOGICO: RACCOMANDAZIONI DELL’OMSRACCOMANDAZIONI DELL’OMS
Usare approccio multidisciplinare Combinare terapie mediche,
comportamentali, fisiche Valutare regolarmente il controllo del dolore Determinare la causa e avviare trattamento Trattare con aggressività dolore da terapie Usare scala OMS per scegliere farmaco Utilizzare la via orale se possibile Non temere la dipendenza Usare i farmaci ad intervalli regolari La dose appropriata è quella analgesica Consentire al bambino di dormire la notte Trattare con aggressività gli effetti
collaterali
DOLORE PERSISTENTE BENIGNODOLORE PERSISTENTE BENIGNO
Articolare, neuropatico (post-herpetico, nevralgia trigemino), centrale, cefalea
Il trattamento è lungo, effetti collaterali importanti
Farmaci utilizzati sono FANS (COX-1 e COX-2), paracetamolo e in patologie particolari bloccanti del TNF, antidepressivi e anticonvulsivanti
Si sta facendo strada impiego di oppiacei anche nel dolore cronico benigno, soprattutto:
A)quando effetti collaterali farmaci sono inaccettabili (es. anziano, nefropatico)
B)quando dolore non risponde ad altri trattamenti
PARACETAMOLO, PARACETAMOLO, metabolita attivo di metabolita attivo di fenacetinafenacetina
Attivo solo su SNC, analgesico e antipiretico Teorie:(1) in tessuti infiammati ossidato e
inattivato (2) maggiore affinità per COX di SNC Privo effetti collaterali gi di FANS Epatotossico (necrosi) per intermedio reattivo
che non si coniuga a sufficienza con SH di glutatione (danno ossidativo e legame covalente a enzimi) (nausea, vomito, dolori add., dopo 2-3 gg aumento aminotrasferasi, bilirubina, tempo protrombina); antidoto N-acetilcisteina po o iv prima di 36 h. Lavanda gastrica
Metabolismo del paracetamolo
Analgesia con oppioidi, dati OMS
•L’Italia arriva a 125 somministrazioni medie giornaliere X milione di abitanti
•L’Italia è preceduta in questa classifica da Senegal, Zambia, India
•La Danimarca, nazione ai vertici mondiali per l’uso di oppioidi nel dolore, arriva a 4500 somministrazioni medie giornaliere X milione di abitanti
•60% dei medici ritiene che la prescrizione di oppioidi sia ancora troppo gravata da carichi burocratici
•30% tende a non prescrivere stupefacenti perché teme gli effetti collaterali
•10% è scoraggiato dalla scarsa compliance
•8% teme la dipendenza
•2% è condizionato da motivi religiosi
Sondaggio pubblicato dal Sole 24 Ore, nel febbraio del 2003
• Nell'impiego di farmaci oppioidi nella terapia del dolore cronico si evidenziano in Italia i primi importanti segnali di crescita.
•Nonostante continui ad occupare l'ultimo posto in Europa per spesa e consumo procapite (rispettivamente, € 0,74 e 69,12 mg), è il nostro Paese ad aver registrato il maggiore incremento nel 2008 rispetto all'anno precedente, con un +23,83% sulla spesa per singolo cittadino, contro un +6,76% della media europea
23 giugno 2009fonte Centro Studi Mundipharma, su rielaborazione dati IMS Midas 2008
Il dolore rappresenta uno scottante problema sanitario e sociale
2 studi epidemiologici recenti hanno dimostrato che il dolore cronico non oncologico interessa in Europa il 19% della popolazione (in Italia il 26%) mentre, per quanto riguarda i pazienti con tumore, la sintomatologia dolorosa si manifesta nel 56% dei casi, con un dato italiano che arriva però all'88% (il peggiore d'Europa).
Perché questo divario? Una spiegazione è la tipologia di farmaci impiegati per il controllo della sofferenza inutile: il ricorso ai FANS è molto elevato (in Italia circa il 68% delle prescrizioni per il dolore), mentre è contenuto l'utilizzo di oppioidi, specie forti. Ciò fa sì che il nostro Paese sia a tutt'oggi fanalino di coda per il consumo di questi
farmaci, ma capofila nell'uso di FANS
Se osserviamo i dati di mercato, però, si intravedono alcuni sviluppi, che
fanno ben sperare per un futuro adeguamento dell'Italia agli standard europei.
Analizzando l'andamento della spesa procapite, negli ultimi 2 anni, si assiste ad un generale incremento dei consumi.
Nel 2008, la media europea è stata € 3,92 a cittadino, con un massimo di € 7,83 in Germania e un minimo di € 0,74 in Italia
Nonostante ciò, l'Italia è il Paese dove, lo scorso anno, la spesa media a cittadino per l'utilizzo di farmaci oppioidi è cresciuta di più: +23,83%, contro un +6,76% della media europea.
Analizzando i consumi in mg/procapite nel 2008, la media europea si attesta a 204,58 mg, con un dato italiano di 69,12 mg, in aumento del +15,31% rispetto al 2007
Danimarca = Paese con il consumo più alto, 408,05 mg, Germania = 433,92 mg,
Spagna =317,41 mg
Inghilterra =275,87 mg L'Italia va al I posto, se si considera l'incremento % in consumo, espresso in mg/procapite, dal 2004 al 2008; in questi anni, la crescita nel nostro Paese è +151%
Sicuramente i valori di partenza erano molti bassi, ma questo dato è un segnale positivoL'ultimo sforzo da compiere è quello di una miglior adesione alle Linee Guida internazionali OMS che indicano le formulazioni orali come via di
somministrazione di I scelta
efficace di facile somministrazione maneggevole e con ridotti effetti
collaterali buon rapporto costo/beneficio
Caratteristiche di un analgesico ideale
Sottostima del dolore (dolore inespresso, ….) Incertezza diagnostica (tipo di dolore) Prescrizioni “al bisogno” Insufficiente ricorso all’associazione di farmaci Ricorso alla via IM quando possibile la via orale Insufficiente prevenzione e controllo degli effetti
collaterali Sottoutilizzo degli adiuvanti “Fatalismo” Pregiudizi e paura nell’uso di oppioidi
Fattori responsabili di un inadeguato controllo del dolore
La somministrazione di morfina si accompagna a: dipendenza psicologica e possibilità di abuso depressione respiratoria assuefazione sonnolenzaLa morfina: per via orale ha poca efficacia è l’ultima opzione peggiora la performance mentale non può essere somministrata con altri analgesici richiede una prescrizione complessa ...
Oppioidi forti: pregiudizi da sfatare
Dipendenza psicologica: in letteratura 4 casi su 12.000
Utilizzo voluttuario negli USA l’incremento dell’uso degli
oppioidi ha comportato una diminuzione percentuale dell’abuso degli stessi
Conseguenze dell’aumento del consumo di oppioidi forti
Peptidi oppioidi endogeni:Encefaline (proencefalina) (5 aa)
endorfine (proopiomelanocortina) (31 aa)
dinorfine (prodinorfina) (13-17 aa)Nuovi peptidi endogeni:
Orfanina FQ/nocicettina (nocistatina) (17 aa)
Endomorfina 1 (4 aa)Endomorfina 2 (4 aa)
Peptidi oppioidi sintetici:DAMGO
Deltorfina I (7 aa)Deltorfina II (7 aa)
Peptidi oppioidi Peptidi oppioidi endogeniendogeni
Non solo nel SNC in regioni deputate a:
-percezione dolore (lamine I e II midollo spinale, nucleo spinale trigemino, sostanza grigia periacqueduttale)- modulazione comportamento affettivo (amigdala, ippocampo, corteccia, locus coeruleus)- modulazione controllo motorio (nucleo caudato, globo pallido)- regolazione SNA (midollo allungato)- regolazione funzioni neuroendocrine (eminenza mediana), ma anche in
- midollare surrene, ghiandole esocrine stomaco e intestino
Oppioidi endogeni e esogeni interagiscono con specifici recettori localizzati in aree cerebrali e in midollo spinalePer analgesia importanti recettori sostanza grigia periacqueduttale e corna posteriori midollo spinale
Classi r.: e ;sottotipi forse derivati da unico gene (1, 2, 3; 1, 2, 3; 1,2)N-OFQ o Orl-1 non lega ligandi classici ma nocicettina e nocistatinaLa maggior parte di oppioidi usati in clinica è selettiva per R-, ma ad alte dosi si perde la selettività
Recettori degli oppioidiRecettori degli oppioidi
RRecettori accoppiati a proteina G regolatoria, con ampie omologie di sequenzaStimolazione recettore: - attività adenilato-ciclasi (r-, , ), AMPc, quindi modula sintesi trasmettitori ed espressione genica - correnti K+ recettore-mediate (r- e )- correnti Ca++ voltaggio-dipendenti (r-), quindi diminuisce liberazione presinaptica neurotrasmettitori per iperpolarizzazione membrana o diminuita disponibilità Ca++
Studi molecolari sui Studi molecolari sui recettori recettori
Meccanismi e siti di Meccanismi e siti di analgesia da oppioidianalgesia da oppioidi
trasmissione ascendente di informazione nocicettiva da corna dorsali di midollo spinale
circuiti di controllo di dolore discendenti da mesencefalo a corna dorsali di midollo spinale, rimuovendo inibizione GABAergica in neuroni di PAG che influenzano trasmissione spinale
La maggior parte di effetto analgesico è localizzata nel I neurone
Non identificato ruolo di R-N/OFQ, probabilmente dipende da preesistente stato di dolore (algesia/analgesia)
Proprietà Proprietà farmacologichefarmacologiche Effetto analgesico selettivo perché non alterate altre modalità sensoriali
Dolore cronico più sensibile di acuto intermittente
sensazione specifica
Dolore
reazione a sensazione (sofferenza)
Dolore può persistere ma sensazione sollievo
Se presente dolore analgesia, sonnolenza, euforia; se soggetto normale nausea, vomito, sonnolenza, apatia, diminuzione attività fisica
Dolore cronico non da cancroDolore cronico non da cancroScarsamente utilizzati in dolore artrosico-artritico e in dolore neuropatico, preferiti FANS
Dolore artrosico-artritico: in futuro oppioidi via topica, che dà ottima copertura analgesica, assenza effetti collaterali FANS
Dolore neuropatico: il tramadolo che blocca reuptake NA e 5HT e la carbamazepina
Cefalea: morfina controindicata per effetto vasodilatatore
Classificazione degli Classificazione degli oppioidioppioidi
Agonisti puri (forti per OMS)
Agonisti parziali (deboli per OMS)
Agonisti-antagonisti
Antagonisti
Morfina (4h)Metadone (8h)Tramadolo (6h)
Destropropossi-fene (8)Codeina (4h)Meperidina Fentanil, Alfentanil SulfentanilBuprenorfina
PentazocinaButorfanoloNalorfinaPentazocinaNalbufina
NaloxoneNaltrexone
LE VIE DI SOMMINISTRAZIONELE VIE DI SOMMINISTRAZIONE
Orale
Endovenosa continua (PCA) o in bolo: d. postoperatorio
Intramuscolare
Sottocutanea: continua o in bolo
Transdermica: per dolore prolungato, indifferente il sito
Sublinguale: maggiore biodisponibilità perché non c’è metabolismo di 1 passaggio
Rettale: se difficoltà di deglutizione
Epidurale continua (PCA) o in bolo: d.postoperatorio o durante il parto
Intraarticolare: dosi basse, non effetti avversi
Inalatoria: effetto variabile e inquinamento ambientale
Tolleranza e Tolleranza e dipendenzadipendenza
Molti effetti di oppioidi vanno incontro a tolleranza, per cui si richiede aumento dosi per ottenere effetti desiderati
Alla sospensione sindrome d’astinenza (importante solo se uso voluttuario) che condizione dipendenzaAnche la dipendenza (fisica e psicologica) si manifesta solo se uso voluttuario
Se oppiaceo usato per dolore scarse tolleranza e dipendenza
Rotazione degli oppioidiRotazione degli oppioidi Teoricamente tolleranza crociata Empiricamente si è visto che chi è tollerante a
morfina può rispondere a metadone o altri o. forti
Ciò dipenderebbe da variabili farmacodinamiche Rotazione degli oppioidi Non buona la tecnica di scalaggio dosi con
aumento del farmaco subentrante perché si è tolleranti al primo oppioide quindi conviene sospenderlo
Lo scalaggio del farmaco subentrante può aiutare a scegliere meglio la dose, ma è procedura lunga che espone il paziente al rischio di dolore
Esistono tabelle di conversione per stimare il dosaggio equivalente
Dosi equianalgesiche e Dosi equianalgesiche e durata d’azionedurata d’azione
Oppioide Dosi im/sc mg
equianalgesiche po mg
Durata d’azione h
Morfina 10 20-30 o 60 3-6
Codeina 200 2-3
Tramadolo 100 120 4-6
Buprenorfina 0,3 6-9
Meperidina 75 2-4
Metadone 10 20 4-8
Idromorfone 1,5 7,5 2-4
Ossicodone 15 30 2-4
fentanil 0,1 1-2 (im/sc
Dolore e febbreDolore e febbre
In dolore infiammatorio liberazione di IL1-8, TNF, bradichinina, che liberano PG che inducono iperalgesia per sensibilizzazione dei nocicettori a stimoli meccanici e chimici (abbassamento della soglia dei recettori polimodali di fibre C)
In febbre aumento di IL1 e TNF che stimolano sintesi PGE2 che induce aumento AMPc che stimola ipotalamo ad aumentare temperatura
1976: scoperta isoforma COX-2 (gene differente da COX-1)
COX-1: enzima costitutivo presente in tutti i tessuti, stomaco compreso; la sua concentrazione è stabile, con picchi di espressione in risposta (2-4 volte) ad una serie di stimolazioni.
COX-2: indotta in flogosi da citochine e mediatori infiammazione, ma espressa costitutivamente in alcuni distretti di rene e cervello
Meccanismo d’azione dei FANSMeccanismo d’azione dei FANS
•Aspirina acetila irreversibilmente serina 530 di COX 1, impedisce legame di acido arachidonico a sito attivo enzima•Aspirina acetila serina 516 di COX 2 che sintetizza acido idrossieicosatetraenoico, trasformato in epilipossina A, un potente antiinfiammatorio•Altri FANS inibiscono reversibilmente le COX competendo con acido arachidonico• Prevenzione iperproduzione patologica di PG (effetto terapeutico)• Riduzione formazione fisiologica prostanoidi (effetto collaterale)
L’acido arachidonico deve entrare all’interno della COX per dare origine ai mediatori dell’infiammazione
L’ASA blocca in modo irreversibile l’entrata dell’ac. arachidonico nella COX.Infatti la nuova configurazione della COX con il gruppo acetilico legato in modo covalente alla serina 530 blocca l’ingresso dell’ac.arachidonico
Caratteristiche di selettività per gli isomeri delle COX di alcuni FANS
Alta selettività cox-1
Media selettività cox-1
Selettività bilanciata
Media selettività cox-2
Alta selettività cox-2
FlubiprofeneKetoprofene
PiroxicamSulindac
ASAIbuprofeneIndometaci-naKetorolacNaprosseneTenoxicam
DiclofenacEtodolacMeloxicamNabumetoneNimesulide
CelecoxibRofecoxib
EFFETTI COLLATERALI DEI FANSEFFETTI COLLATERALI DEI FANS
Dispepsie o ulcere, spesso complicate da anemia
Prolungamento di tempo di sanguinamento (inibizione sintesi piastrinica di trombossano A2)
Prolungamento di gestazione (mancato effetto uterotropico di PG)
In utero chiusura precoce di dotto arterioso Diminuzione di flusso ematico renale e di
filtrazione glomerulare se insufficienza cardiaca congestizia o ipovolemia
Ritenzione idro-salina (riassorbimento Cl- e azione su ormone antidiuretico)
Intolleranza non immunologica
EFFETTI COLLATERALI DEI FANSEFFETTI COLLATERALI DEI FANS L’introduzione degli anti-COX2 ha creato
grandi attese per il miglior profilo di sicurezza GI e per l’efficacia paragonabile a quella dei FANS
Tuttavia la COX2 ha un ruolo importante di difesa della mucosa GI, soprattutto se è danneggiata o infiammata
La COX2 ha importanti ruoli renali e cardiovascolari e la sua inibizione può causare edema periferico e ipertensione e può promuovere la trombosi
E’ aumentata l’incidenza di infarto nei pazienti trattati con anti-COX2
Proposta: associarli con ASA per ridurre tali rischi, anche se aumenta la tossicità GI
Effetti collaterali dei FANS Effetti collaterali dei FANS non selettivi e dei selettivinon selettivi e dei selettivi
Effetti collaterali Inibitori non selettivi
Inibitori selettivi COX 2
Intolleranza e ulcere gastriche
Si No
Inibizione funzionalità piastrinica
Si No
Inibizione induzione del travaglio
Si Si
Alterazione funzionalità renale
Si Si
Reazioni d’ipersensibilità Si Non riportate
Meccanismo del danno GIMeccanismo del danno GI Effetto diretto di molecole acide
(aspirina) intrappolate in barriera lipidica...
Inibizione di isoenzima constitutivo COX (COX-1) per sintesi di PG
Flusso ematico mucosale Secrezione di bicarbonato e muco Turnover cellulare e riparazione Controllo di adesione e attivazione
neutrofila
Trattamento delle ulcere Trattamento delle ulcere da FANSda FANS
Sospendere il trattamento Misoprostolo, omeprazolo,
lansoprazolo sono egualmente efficaci nella guarigione delle ulcere durante l’uso dei FANS
H2-antagonisti sono meno efficaci degli inibitori della pompa protonica
Linee guida per uso dei Linee guida per uso dei FANSFANS•Dolore moderato prima degli oppioidi
•Anche in dolore di elevata intensità (sinergismo tra FANS e oppioidi) per meccanismi d’azione diversi
•Usati con successo in dolore somatico e viscerale
•Le linee guida proposte sono generalmente empiriche e dedotte dall’esperienza clinica
•Notevoli effetti collaterali ed effetto tetto
•Non vi sono studi controllati che giustificano l’impiego di lunga durata
Raramente i FANS possono sostiture gli
oppiacei (coliche, dolore post-operatorio),
gli oppiacei meno potenti potrebbero
sostititure i FANS (anti COX-1 e anti COX-2)
tutte le volte che gli effetti collaterali di
questi sono inaccettabili, come nell’anziano,
in pazienti con ulcera o danno renale,
poiché gli oppiacei sono da questo punto di
vista più sicuri
FANS vs. OppiaceiFANS vs. Oppiacei
PROSPETTIVEPROSPETTIVE
Il dolore ha un costo elevatissimo in termini di assistenza sanitaria ambulatoriale ed ospedaliera, farmaci, perdita di giornate di lavoro
In USA 40 milioni di visite, 4 milioni di giornate lavorative perse, 103 miliardi di dollari per farmaci e tale spesa è in aumento
Studi su inibitori dei canali ionici e del glutammato, neuropeptidi endogeni e fattori trofici, anticorpi monoclonali contro il TNF, terapia genica
IL DOLORE NEL IL DOLORE NEL BAMBINOBAMBINOSottostima dolore chirurgico provoca
alterazioni psicologiche in neonato, perché sistema neuroeccitatorio si sviluppa rapidamente e vie inibitorie lentamente
Neonati percepiscono dolore più intensamente di adulto
Dolore induce “cascata ormonale” che peggiora esito chirurgico
Sbagliati concetti: “i bambini non sentono dolore; lo tollerano bene; non usare oppiacei per dipendenza”
Difficile valutare entità dolore, si usano scale di valutazione
Dolore moderato: FANS, oppioidi deboli o anestetici locali
Dolore di media entità: oppioidi per via sistemica + FANS
Dolore severo: oppioidi + FANS + anestetici locali
Vie di somministrazione: via orale e rettale; via i.m. da evitare per imprevedibilità assorbimento; via infusionale solo se indispensabile, dopo aver anestetizzato la zona; via s.c. in ustioni o pazienti terminali in cui le vene non sono accessibili
FANS e paracetamolo
Per dolori acuti e cronici
Ibuprofene (10mg/kg/8h po),
diclofenac (1mg/kg/8h po),
ketorolac (0,5mg/kg/8h po),
paracetamolo (20-40mg/kg po poi 30mg/kg/8h)
Effetti collaterali come adulto, attenzione reazioni allergiche, in asmatico solo paracetamolo
Morfina: T/2 prolungato per immaturità epatica e renale fino a 2 mesi; effetti collaterali come adulto Codeina: potente antitosse, spesso con FANS, sviluppa tolleranza, molto raramente dipendenzaOssicodone e idrocodone: come codeinaMetadone: alta biodisponibilità orale, scarsa dipendenza, anche nello svezzamento da morfinaBuprenorfina: scarsa dipendenza, tolleranza molto lentamenteTramadolo: molto usato perché non deprime respirazione, tuttavia può causare convulsioni
Oppioidi
La terapia del dolore La terapia del dolore nell’anzianonell’anziano
In Italia 5 milioni di persone (60% anziani) soffrono di patologie dolorose
Assorbimento apparentemente invariato, può essere influenzato da masse tumorali, vomito, alterazioni mucose
Distribuzione ridotta f.idrofili, aumentata per lipofili, influenzata da versamenti pleurici o modificazioni circolatorie da compressione, normale legame proteine plasmatiche
Escrezione renale e metabolismo epatico ridotti In dolore cronico da neoplasia linee guida OMS:1. FANS2. Oppiacei deboli + FANS3. Opiacei forti + FANS4. T.adiuvante antidepressiva, ansiolitica, f. x
osteoporosi
Principi per la Principi per la somministrazione di somministrazione di analgesici nell’anzianoanalgesici nell’anziano
Anziani con età simile possono avere enormi differenze funzionali e di risposta ai f.
- Attenzione a buona compliance
- Per lo stato stazionario servono 4-5 emivite
Questo periodo di stretta osservazione per rischio di effetti collaterali, è più lungo per i f. a lungo T/2, perciò preferire quelli a breve T/2
Iniziare con ½-2/3 dose paziente giovane e con 1 solo farmaco per identificare eventuali effetti collaterali
Analgesici in gravidanzaAnalgesici in gravidanza Non ci sono prove che dosi terapeutiche di
salicilati provochino danni fetali, somministrati nel 3° trimestre possono provocare chiusura precoce del dotto arterioso
Se l’assunzione è molto prolungata si ha basso peso alla nascita, aumento di mortalità perinatale, anemie e emorragie pre e postparto, gestazione prolungata e complicanze durante il parto (soprattutto se la somministrazione avviene durante il 3° trimestre)
Caratteristiche del doloreCaratteristiche del dolore
Dolore nocicettivo da stimolazione terminazioni nervose (somatico o viscerale)
Dolore neuropatico da danni a nervi periferici, SNC, SNP (periferico, centrale e misto)
Dolore mediato dal simpatico da danno parziale a nervi ed efferenze simpatici
Dolore misto
Strategie di trattamentoStrategie di trattamento
La maggior parte dei dolori risponde bene a trattamento misto (oppioidi + FANS o corticosteroidi
I dolori neuropatici rispondono meglio se si aggiungono farmaci psicotropi
Se metastasi ossee dolorose fare radioterapia palliativa
Infiltrazioni di anestetici locali nelle trigger zone risolvono contratture riflesse senza alzare la dose
Oppioidi oraliOppioidi orali
Efficaci per dolore localizzato o generale
Effetto-tetto efficacia limitata solo da effetti collaterali
Numerosi farmaci disponibili Proprietà sedative e
ansiolitiche talvolta utili Possono essere
somministrati da paziente o familiari
Poco costosi (quasi tutti) Disponibili forme a rilascio
controllato
Effetti collaterali possono limitare l’efficacia clinica
Prescrizione regolamentata
Il loro uso è associato a timori
Oppioidi transdermici Oppioidi transdermici (fentanile)(fentanile)
Lunga durata d’azione (48-72h/cerotto)
Uso ambulatoriale di fentanil in pazienti che non tollerano la morfina
Facili da usare Somministrazione
continua di oppioide senza pompe o aghi
Possono essere somministrati dal paziente o da familiari
Effetti collaterali non prontamente reversibili
Difficile modificare rapidamente il dosaggio
Lenta comparsa di effetto
Richiedono farmaci complementari per riacutizzazione dolore
Costosi
Oppioidi rettaliOppioidi rettali
Buona alternativa a via orale
In pazienti che non tollerano morfina disponibili altri oppioidi
Possono essere somministrati dal paziente o dai familiari
Poco costosi
Non sono largamente usati dai pazienti o dai familiari
Gli effetti collaterali possono limitare l’efficacia
Lenta comparsa d’effetto
Controindicati con bassa conta piastrinica o scarsa formula leucocitaria (infezioni e emorragie
Oppioidi in infusione sc o Oppioidi in infusione sc o iviv
Effetto rapido Rapida titolazione
individuale di dose Possibilità utilizzo quasi
tutti gli oppioidi
Richiedono personale specializzato e pompa da infusione
Gestione costosa Indurimento e
irritazione in sede d’infusione
Rischio infezioni linea infusivaOppioidi per via epidurale, intratecale e Oppioidi per via epidurale, intratecale e
intracerebrale:intracerebrale: utili se dolore non risponde a misure non invasive, si possono aggiungere gli anestetici locali, ma richiedono perizia e strumentazioni particolare, danno facilmente tolleranza e cìè alto rischio infezioni