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USTICA LINES Mercoledì, 20 luglio 2016

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USTICA LINESMercoledì, 20 luglio 2016

20/07/2016 Giornale di Sicilia (ed. Siracusa­Ragusa) Pagina 10

20/07/2016 Gazzetta del Sud Pagina 20 SALVATORE SARPI

20/07/2016 Gazzetta del Sud (ed. Catanzaro) Pagina 34

19/07/2016 Agi

19/07/2016 giornaledisicilia.it

19/07/2016 larepubblica.it (Palermo)

19/07/2016 LiveSicilia

19/07/2016 RagusaNews

19/07/2016 TempoStretto SALVATORE DI TRAPANI

20/07/2016 Gazzetta del Sud Pagina 23

20/07/2016 Gazzetta del Sud Pagina 24 ALESSANDRO TUMINO

20/07/2016 Gazzetta del Sud Pagina 24

20/07/2016 Gazzetta del Sud (ed. Reggio Calabria) Pagina 7

19/07/2016 SiciliaInformazioni

20/07/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 10 RAOUL DE FORCADE

20/07/2016 Giornale di Sicilia (ed. Agrigento) Pagina 19

20/07/2016 La Gazzetta Marittima ­

20/07/2016 La Gazzetta Marittima ­

20/07/2016 L' Avvisatore Marittimo ­ Alberto Ghiara

20/07/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 16 DEBORAH APPOLLONI

19/07/2016 Adnkronos

19/07/2016 ilcittadinodimessina.it

19/07/2016 ilcittadinodimessina.it PAOLO SAGLIMBENI

20/07/2016 La Repubblica Pagina 10 PAOLO GRISERI

20/07/2016 Libero Pagina 23

20/07/2016 Gazzetta del Sud Pagina 23

Alla Ustica Lines i trasporti con Eolie ed... 1

Servizio integrativo passeggeri a Ustica 3

Parte il collegamento per le Eolie 4

Trasporti: collegamenti Egadi e Eolie,aggiudicata gara da 120 mln 5

Collegamenti con le Egadi e le Eolie: servizio affidato a Ustica 6

Eolie e Egadi, collegamenti affidati a Ustica 7

Collegamenti con Egadi ed Eolie La gara ad Ustica 8

Isole Minori: a Ustica linea collegamenti con Egadi ed Eolie 9

Collegamenti con le Egadi e le Eolie. La Ustica 10

La riforma dei porti e quei silenzi "complici" 11

Agosto in Fiera: sfida di cultura e musica 13

Un piccolo palcoscenico in riva allo Stretto 15

E c' è chi vede nel Ponte l' occasione per ripartire 16

Vela d' Altura a Palermo, 66 barche alla regata 17

Maxi ristrutturazione made in Italy 18

Lampedusa, condannati dieci titolari di lidi 20

La Riforma le promesse e il Cencelli 22

Approvata anche dal governo italiano la pianificazione delle aree marittime 24

«Stcw, non applicata la sentenza del Tar» 26

Trasporti e logistica, meno aziende ma più... 28

Sardegna: 'Progetto ForMare', Moby e Tirrenia per inserire giovani in... 30

Via anche l' Autorità Portuale: il paradigma del declino... 32

Sistema di mobilità dell' Università di Messina "Messina,... 34

Il sogno spezzato dei pensionati e quel posto al sole nel cuore di Nizza 35

Strage in Puglia: le domande senza risposta 37

Si vogliono dirottare le risorse in Calabria? 38

USTICA LINESMercoledì, 20 luglio 2016

Ustica Lines

Autorità portuali

Cantieristica navale

Demanio marittimo

Trasporti Marittimi

Trasporti marittimi

Porti

Trasporti marittimi. Il collegamento verrà effettuato con mezzi veloci e moderni, sarà potenziatonel periodo estivo. Per Lipari previste partenze anche da Palermo

Alla Ustica Lines i trasporti con Eolie ed EgadiAggiudicato l' appalto, il contratto avrà la durata di 53 mesi ed un costo complessivo perla Regione di 12 milioni IN BREVE

L' assessore alle Infrastrutture Giovanni Pistorio:«Cancellato il rischio per la cessazione del servizio chesi sarebbe interrotto il prossimo 21 luglio». È previsto l'impiego di cinque navi Bartolino Leone OOO La società«Ustica Lines», guidata da da Ettore Morace, si èaggiudicata la gara per l' affidamento del servizio dicol legamento marit t imo per passeggeri verso l 'arcipelago delle Eolie e le isole Egadi. Il contratto avrà ladurata di 53 mesi ed un costo per la Regione Sicilianaper complessivi 120 milioni di euro: 79 per le sette Eoliee 41 per le tre Egadi.«Con la definizione della gara abbiamo eliminato i timoriper la cessazione del servizio che si sarebbe interrottogiovedì 21 luglio ­ ha affermato l ' assessore alleInfrastrutture, Giovanni Pistorio ­ da venerdì infatti lasocietà, la stessa che in atto gestisce i collegamenti,proseguirà il servizio in forza dell' aggiudicazioneodierna. Il nuovo contratto prevede l' impiego di cinquealiscafi per le isole Eolie e di tre per le Egadi». «In piùprosegue l' assessore Pistorio ­ in ognuna delle duedestinazioni è prevista un aliscafo di riserva in caso dinecessità». Il collegamento, per il quale la Regioneinterviene finanziariamente in misura compensativa come previsto dalla normativa vigente, verràeffettuato con aliscafi veloci e moderni, tra cui alcuni del 2013, e verrà potenziato nel periodo estivo.Per le isole Egadi si partirà da Trapani, mentre per le Eolie da Milazzo e Messina e, nel periodo estivo,anche da Palermo. Dice l' ad Ettore Morace «punteremo a rendere sempre piu' efficienti i collegamentida e per le isole della Sicilia che rappresentano la vera ricchezza turistica della nostra Regione. Stiamooperando per far in modo che non vi siano piu' disservizi e garantiamo anche mezzi di riserva.In più visto il gran boom turistico, su richiesta dei sindaci abbiamo sempre accolto le richieste di corsestraordinarie«. Marco Giorgianni, sindaco di Lipari: «Sono soddisfatto commenta ­ che la gara siaandata a buon fine, anche perché contiene alcuni nuovi servizi fortemente voluti dall' amministrazionedel maggior Comune eoliano come la corsa per Vibo ­Lamezia. Ricordo inoltre che è stata vincente lascelta perorarata dal Comune di Lipari e messa in atto dall' assessore Pistorio di avviare la gara dopoaver ottenuto dall' assemblea regionale siciliana le finanze necessarie ad assicurare un livello adeguatodi servizi che comunque sono stati garantiti si sono ad oggi grazie alla precedente manifestazione diinteresse». Da settembre i collegamenti con i veloci mezzi saranno garantiti ufficialmente dalla società"Libertylines" (questo il nuovo nome della "Ustica Lines") che "assorbirà" anche i veloci mezzi dellaCompagnia di Navigazione Siciliana a cui ­ al gruppo amministrato da Vincenzo Franza ­ rimarrannosolo le navi. L' azienda di Ettore Morace è già al lavoro per costruire un nuovo moderno aliscafo che

20 luglio 2016Pagina 10 Giornale di Sicilia (ed.

Siracusa­Ragusa)Ustica Lines

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sarà pronto per aprile 2017 che subentrerà al "Masaccio" che rischiò il naufragio vicino al porto e allaspiaggia di Scari a Stromboli. Trasporterà 250 passeggeri. (*BL*) IN BREVE.

20 luglio 2016Pagina 10 Giornale di Sicilia (ed.

Siracusa­Ragusa)Ustica Lines

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Isole Eolie

Servizio integrativo passeggeri a Ustica Lines

LIPARI La società Ustica Lines di Trapani si èaggiudicata la gara, indetta dalla Regionesici l iana, per l ' aff idamento del serviziointegrativo di collegamento marittimo perpasseggeri verso le isole Eolie e le Egadi.Il contratto avrà la durata di 53 mesi ed il costoc h e s o s t e r r à l a R e g i o n e s a r àcomplessivamente di 120 milioni di euro, cosìripartiti: 79 per le Eolie e 41 per le Egadi. Ilnuovo contratto, che entrerà in vigore i lprossimo 22 luglio (il 21 scade il precedenteaffidamento), prevede l' impiego di 5 mezziveloci per le Eolie e 3 per le Egadi.In più è previsto un mezzo di riserva sia per l'uno che per l' altro arcipelago.I l collegamento, per i l quale la Regionein terv iene f inanz iar iamente in misuracompensativa come previsto dalla normativavigente, verrà effettuato con navi veloci emoderne, tra cui alcune del 2013. Non è stato,invece, affidato il collegamento con Eolie ­Lamezia Terme per assenza di società ingara.

SALVATORE SARPI

20 luglio 2016Pagina 20 Gazzetta del Sud

Ustica Lines

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La Pro Loco di Vibo Marina plaude all' iniziativa del comune di Lipari

Parte il collegamento per le EolieAliscafi alle ore 14.30 di giovedì e domenica in partenza dal Porto

Do v r e b b e p a r t i r e a g i o r n i i l n u o v ocollegamento marittimo con le isole Eolie. Ilservizio sarà prestato dalla società Ustica linesattraverso aliscafi che partono dal porto diVibo Marina il giovedì e la domenica alle14.30. Il progetto, fortemente voluto dall'amministrazione comunale di Lipari, è statosalutato con soddisfazione dal consiglio d'amministrazione della Pro Loco di ViboMarina, laqua le in più di un' occasione avevalanciato la proposta per dare impulso all'attività della struttura portuale e incrementarele presenze turistiche.Il nuovo servizio, a parere della stessa ProLoco, potrà offrire molteplicivantaggi sia allaCalabria che alla Sicilia legate entrambe davicinanza storico ­culturale e commerciale.Due comunità aperte al Mediterraneo, terre diaccoglienza, incontri e interscambi. Di granderilevanza per il territorio costiero, secondo laPro Loco, è la vicinanza dell ' aeroportointernazionale di Lamezia Terme e la presenzadelle stazioni ferroviarie di Vibo ­Pizzo e ViboMarina «tra cui ­ aggiunge il direttivo dell'associazione ­ si potrebbe pensare a uncollegamento tramite servizio navetta con ilporto».La ripresa di questo collegamento marittimo,sospeso da diversi anni e di cui si sentiva la mancanza, potrebbe essere anche il modo per avvicinare iviaggiatori alle bellezze del litorale. Un' opportunità da cogliere appieno, per la Pro Loco, e cheandrebbe programmata per l' intero anno solare, prevedendo corse di aliscafi in maniera continuativa.Da qui l' appello a tutti gli enti locali (Regione, Provincia, Comune, Camera di commercio, Aspo) con ilcoinvolgimento deiministeri competenti per far migliorare le capacità di accoglienza e funzionalità dellacittà portuale. L' invito, rivolto anche alle associazioni marinare e agli operatori turistici, di offrire aipasseggeri un pacchetto di escursioni con sosta e pernottamento. «Rimangono comunque valide leminicrociere alle Eolie ­ concludono i soci della Pro Loco ­ con navigazione lungo la costa deglidei».4(v.s.)

20 luglio 2016Pagina 34 Gazzetta del Sud (ed.

Catanzaro)Ustica Lines

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Trasporti: collegamenti Egadi e Eolie,aggiudicatagara da 120 mln

(AGI) ­ Palermo, 19 lug. ­ La Ustica Lines si e'aggiudicata questa mattina la gara per l'affidamento del servizio di collegamentomarittimo per passeggeri verso le isole Egadied Eolie. Il contratto avra' la durata di 53 mesied una costo per la Regione siciliana di 41milioni per le Egadi e di 79 per le isole Eolie."Con la def inizione del la gara abbiamoeliminato i timori per la cessazione del servizioche si sarebbe interrotto il prossimo 21 luglio ­ha affermato l ' assessore regionale alleInfrastrutture, Giovanni Pistorio­ dal 22 infatti lasocieta', la stessa che in atto gestisce icollegamenti, proseguira' il servizio in forzadel l ' aggiudicazione odierna". I l nuovocontratto prevede l' impiego di 5 navi per leisole Eolie e di 3 per le Egadi. In piu' in ognunadelle due destinazioni e' prevista una nave diriserva in caso di necessita'. Il collegamento,p e r i l q u a l e l a R e g i o n e i n t e r v i e n efinanziariamente in misura compensativacome previsto dalla normativa vigente, verra'effettuato con navi veloci e moderne, tra cuialcune del 2013, e verra' potenziato nelperiodo estivo. Per le isole Egadi si partira' daTrapani mentre per le Eolie da Milazzo eMessina e, nel periodo estivo, anche daPalermo. (AGI) .

19 luglio 2016 AgiUstica Lines

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Collegamenti con le Egadi e le Eolie: servizioaffidato a Ustica Lines, contratto di 53 mesi

PALERMO. La Ustica Lines si è aggiudicataquesta mattina la gara per l' affidamento delserviz io di col legamento mari t t imo perpasseggeri verso le isole Egadi ed Eolie. Ilcontratto avrà la durata di 53 mesi ed un costoper la Regione Siciliana per complessivi 120milioni di euro, 41 per le Egadi e 79 per leEolie. "Con la definizione della gara abbiamoeliminato i timori per la cessazione del servizioche si sarebbe interrotto il prossimo 21 luglio ­ha affermato l' assessore alle Infrastrutture,Giovanni Pistorio ­ dal 22 infatti la società, lastessa che in atto gestisce i collegamenti,p r o s e gu i r à i l s e r v i z i o i n f o r z a d e l l 'aggiudicazione odierna. Il nuovo contrattoprevede l' impiego di 5 navi per le isole Eolie edi 3 per le Egadi". "In più ­ prosegue Pistorio ­in ognuna delle due destinazioni è previstauna nave di riserva in caso di necessità". Ilco l legamento, per i l qua le la Regionein terv iene f inanz iar iamente in misuracompensativa come previsto dalla normativavigente, verrà effettuato con navi veloci emoderne, tra cui alcune del 2013, e verràpotenziato nel periodo estivo. Per le isoleEgadi si partirà da Trapani mentre per le Eolieda Milazzo e Messina e, nel periodo estivo,anche da Palermo. © Riproduzione riservata.

19 luglio 2016 giornaledisicilia.itUstica Lines

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Eolie e Egadi, collegamenti affidati a Ustica Linesfino al 2020A due giorni dalla scadenza la Regione stipula il contratto da 130 milioni di euro ed evitadisagi in piena estate

A due giorni dalla scadenza arriva il nuovocontratto. Un contratto, stavolta. Destinato aconcludersi a dicembre e non a luglio come ilprecedente. Perché se l' assessorato regionalealle Infrastrutture non avesse aggiudicatostamattina alla Ustica Lines il collegamentocon le Eolie e con le Egadi ­ un appalto da 130milioni compressivi per quattro anni e cinquemesi ­ g iovedì s i sarebbero in terrot t i icollegamenti nel bel mezzo della stagioneturistica: "Con la definizione della gara ­ esultal' assessore Giovanni Pistorio ­ abbiamoel iminato i t imori per la cessazione delservizio, che si sarebbe interrotto il prossimo21 luglio. Dal 22 infatti la società, la stessa chein atto gestisce i collegamenti, proseguirà". L'accordo è valido fino a dicembre 2020. Ilcontratto prevede l' uso di cinque navi per leEolie e di tre per le Egadi, con una "nave diriserva" in caso di necessità. Per le Eolie,Ustica Lines incasserà 79 milioni, mentre 41milioni le saranno riconosciuti per le Egadi. Ilcollegamento verrà effettuato con navi veloci,alcune delle quali acquistate nel 2013. Lapartenza per le Egadi è concentrata a Trapani,men t re l e pa r tenze pe r l e Eo l ie sono"spalmate" fra Messina e Milazzo durante tuttol' anno, mentre d' estate agli scali collegati siaggiunge anche Palermo.

19 luglio 2016 larepubblica.it (Palermo)Ustica Lines

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Collegamenti con Egadi ed Eolie La gara ad UsticaLinesCollegamenti con Egadi ed Eolie La gara ad Ustica Lines

PALERMO ­ La Ustica Lines si è aggiudicataquesta mattina la gara per l' affidamento delserviz io di col legamento mari t t imo perpasseggeri verso le isole Egadi ed Eolie. Ilcontratto avrà la durata di 53 mesi ed un costoper la Regione Siciliana per complessivi 120milioni di euro, 41 per le Egadi e 79 per leEolie. "Con la definizione della gara abbiamoeliminato i timori per la cessazione del servizioche si sarebbe interrotto il prossimo 21 luglio ­ha affermato l' assessore alle Infrastrutture,Giovanni Pistorio ­ dal 22 infatti la società, lastessa che in atto gestisce i collegamenti,p r o s e gu i r à i l s e r v i z i o i n f o r z a d e l l 'aggiudicazione odierna. Il nuovo contrattoprevede l' impiego di 5 navi per le isole Eolie edi 3 per le Egadi". "In più ­ prosegue Pistorio ­in ognuna delle due destinazioni è previstauna nave di riserva in caso di necessità". Ilco l legamento, per i l qua le la Regionein terv iene f inanz iar iamente in misuracompensativa come previsto dalla normativavigente, verrà effettuato con navi veloci emoderne, tra cui alcune del 2013, e verràpotenziato nel periodo estivo. Per le isoleEgadi si partirà da Trapani mentre per le Eolieda Milazzo e Messina e, nel periodo estivo,anche da Palermo. share Martedì 19 Luglio2016 ­ 14:59 !­­

19 luglio 2016 LiveSiciliaUstica Lines

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Isole Minori: a Ustica linea collegamenti con Egadied Eolie

PALERMO, 19 LUG La Ustica Lines s i ?aggiudicata questa mattina la gara per l'affidamento del servizio di collegamentomarittimo per passeggeri verso le isole Egadied Eolie. Il contratto avr? la durata di 53 mesied un costo per la Regione Siciliana percomplessivi 120 milioni di euro, 41 per leEgad i e 79 pe r l e Eo l i e . ??? "Con l adefinizione della gara abbiamo eliminato itimori per la cessazione del servizio che sisarebbe interrotto il prossimo 21 luglio haaffermato l' assessore alle Infrastrutture,Giovanni Pistorio dal 22 infatti la societ?, lastessa che in atto gestisce i collegamenti,p r o s e gu i r ? i l s e r v i z i o i n f o r z a d e l l 'aggiudicazione odierna. Il nuovo contrattoprevede l' impiego di 5 navi per le isole Eolie edi 3 per le Egadi". "In pi? prosegue Pistorio inognuna delle due destinazioni ? prevista unanave di riserva in caso di necessit?". ??? Ilco l legamento, per i l qua le la Regionein terv iene f inanz iar iamente in misuracompensativa come previsto dalla normativavigente, verr? effettuato con navi veloci emoderne, tra cui alcune del 2013, e verr?potenziato nel periodo estivo. ??? Per le isoleEgadi si partir? da Trapani mentre per le Eolieda Milazzo e Messina e, nel periodo estivo,anche da Palermo. ??? (ANSA). ???

19 luglio 2016 RagusaNewsUstica Lines

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tirreno

Collegamenti con le Egadi e le Eolie. La Ustica Linessi aggiudica la gara

Si è conclusa questa mattina la gara d' appaltorelativa all' affido del servizio di trasportomarittimo per le isole Egadi ed Eolie . Sarà laditta Ustica Lines ad occuparsi dei trasportiper i prossimi 53 mesi. Il servizio, ci spieganodall' assessorato, avrà un costo totale di 41milioni per le Egadi e di 79 per le isole Eolie."Con la def inizione del la gara abbiamoeliminato i timori per la cessazione del servizioche si sarebbe interrotto il prossimo 21 luglio ­dichiara l ' assessore al le infrastruttureGiovanni Pistorio, che aggiunge­ dal 22 infattila società, la stessa che in atto gestisce icollegamenti, proseguirà il servizio in forzadell' aggiudicazione odierna. Il nuovo contrattoprevede l' impiego di 5 navi per le isole Eolie edi 3 per le Egadi. In più ­conclude Pistorio­ inognuna delle due destinazioni è prevista unanave di r iserva in caso di necessità". I lcollegamento con le Egadi e le Eolie sfrutterànavi veloci e moderne, aggiungono dall 'assessorato, e verrà potenziato durante ilperiodo estivo. Per raggiungere le Egadi daTrapani mentre per le Eolie da Milazzo eMessina e, nel periodo estivo, anche daPalermo. Salvatore Di Trapani.

SALVATORE DI TRAPANI

19 luglio 2016 TempoStrettoUstica Lines

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Nessuna voce si leva alla vigilia del Consiglio dei ministri che determinerà l' accorpamento conGioia Tauro

La riforma dei porti e quei silenzi "complici"Ma Crocetta sembra essersi finalmente convinto a firmare la richiesta di deroga perMessina ­Milazzo

Lucio D' Amico Nessuna reazione. Né ufficiosané ufficiale. Regna il silenzio. E il silenzio dell'attesa, dell' immobilismo, dell' indifferenza o,peggio, della complicità sembra essere laparola d' ordine in questa città derelitta.Confinare le vicende dei porti di Messina eMilazzo quasi a una questione di addetti ailavori è il modo migliore per darla vinta a chivorrebbe cancellare lo Stretto dalla mappageografica del Paese.Da Palermo trapela qualche indiscrezione. Ilpresidente del la Regione Rosario Crocettapare si sia convinto, alla vigilia della riunionedel Consiglio dei ministri convocata per il 22luglio e con all' ordine del giorno la riformadella portualità e della logistica italiana, afirmare la richiesta di deroga per mantenere invita, solo per un periodo di 36 mesi, l' Autoritàportuale di Messina ­Milazzo, pur nel quadrodell' ormai ineluttabile (?!) accorpamento conGioia Tauro e con gli altri porti cala bresi.Come è stato più volte detto e scritto nei giorniscorsi, il Governo nazionale, pur difendendo aspada tratta la propria proposta di riforma, si èreso conto che applicare, ora e subito, ildecreto Delr io avrebbe provocato ser iproblemi di gestione, se non addirittura il caosassoluto in questa delicatissima fase ditransizione. E così il premier Matteo Renzi e il suo ministro dei Trasporti hanno accettato l' invito ­ inrealtà, più un diktat ­ proveniente dalla Conferenza Stato ­Regioni a inserire nel provvedimento in itinerela possibilità per le Regioni interessa tedi chiedere una deroga di 36 mesi in modo da assicurare l'autonomia gestionale dei porti che non saranno più sede di Autorità. Ma la richiesta deve esserepresentata dal presidente della Regione, non possono farlo altri in nome e per conto suo.Per qualche giorno, qualche mese fa, qualche parola il governatore della Sicilia l' aveva dedicata allaquestione dei porti. Poi, altre faccende, ed emergenze, hanno fatto dirottare altrove pensieri edattenzioni. E così dal presidente Crocetta non è più uscita un' affermazione chiara, coerente a quantodichiarato in precedenza («Difenderò fino alla fine le prerogative dei porti di Messina e di Milazzo»),sulle sue intenzioni, sul percorso da seguire, sulla ri chiesta di deroga da inviare al più presto al ministroDelrio, in linea con quanto annunciato e fatto da altri suoi colleghi (i presidenti delle Regioni Campania e

20 luglio 2016Pagina 23 Gazzetta del Sud

Autorità portuali

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Liguria).Ma il silenzio pesante di questi giorni non è solo quello che riguarda Crocetta e la sua Giunta. Tranne imeritori interventi di alcuni movimenti civici, il dibattito politico messinese sembra essersi totalmentespento sul tema della portualità. Nono stante appelli, richiami, critiche e denunce che si levano dalle(rare) voci libere di Messina, tutto viene visto come un disegno scritto dal Fato e, dunque, inevitabile. Inrealtà, è solo un silenzio apparente. Perché in questo momento proseguono le manovre più o menosotterranee di ambienti, gruppi, componenti di alcuni partiti, interessati solo a spartirsi le poltrone dellafutura "governance" della grande Autorità di siste ma portuale con sede a Gioia Tauro. A qualcuno èstata promessa la presidenza oppure la carica di segretario generale.Altri pensano, comunque, di entrare in ballo tramite accordi con ambienti, gruppi, componenti di alcunipartiti della sponda calabra.Nessuno ha mai messo in dubbio la necessità di una riforma generale dei porti italiani.Ma, nello stesso tempo, da Roma non sono arrivate ancora le risposte ai dubbi e agli interrogativi ­ piùche legittimi ­ sollevati da chi teme effetti negativi derivanti dall' accorpamento con Gioia Tauro, in unmomento di gravissime difficoltà in cui versa il grande porto della Calabria. E nessuno ha saputo ancoradare certezze sul mantenimento dell' autonomia gestionale e finanziaria dei nostri porti. Si preferisce ilsilenzio. L' arma dei codardi e dei complici.3.

20 luglio 2016Pagina 23 Gazzetta del Sud

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La proposta selezionata dall' Autorità portuale in collaborazione con il Comune

Agosto in Fiera: sfida di cultura e musicaFestival di teatro e concerti di band dall' 1 al 30 agosto. E la nostalgia della "CittàGiardino"

Alessandro Tumino Fra le tre offerte giunte all'Autorità portuale per animare in agosto le areedella Fiera, rispondendo all' avviso esplorativocon termine di 7 giorni, è prevalsa la proposta«Agosto in Fiera a Messina» di "People on themove" che l ' apposi ta commissione hagiudicato come quella più ricca di opportunitàdi aggregazione e svago e, al contempo, dieventi culturali e artistici. Prevede l' usocontinuativo degli spazi all' aperto, oltre 20.000metri quadrati, dall' 1 al 30 agosto, e si avvaledel patrocinio delle associazioni di categoriaConfcommerc io e Confesercent i che ­sottolinea l' Authority nella sua nota conclusiva­ hanno fornito un' ulteriore garanzia di validitàe coinvolgimento degli operatori di settore».Positivamente è stata valutata l' attenzione all'a s p e t t o c u l t u r a l e e d e s t e t i c o d e l l emanifestazioni e dell' area che le ospiterà.In un' arena teatro da 300 posti, appositamenteallestita, si terrà, infatti, un festival teatralecura to da l d i re t to re a r t i s t i co Rober toBonaventura e da Stefano Barbagallo, edorganizzato dall' associazione "Il Castello diSancio Panza". Previsti incontri, interviste etavoli tematici con gli autori per approfondiregli spunti drammaturgici dei singoli spettacoli.Si terrà altresì una rassegna musicale:concerti di musica pop, rock, jazz e fu sion. Ed ancora incontri di approfondimento di temi culturali eartistici. Incentrata sul tema del verde ­ all' interno dell' Agosto in Fiera ­ è poi la proposta dell' Officinacreativa Creab che curerà l' allestimento del prospetto principale del quartiere fieristico e dell' area diaccoglienza del pubblico. Non si tratta solo di una cornice ma forse dell' elemento più ambizioso in unmomento storico in cui la cura del verde, a Messina, è martoriata almeno quanto lo sono la raccolta e losmaltimento dei rifiuti. Per questo nuovo fronte verde, all' ingresso della Fiera, sono stati chiamati acollaborare florivaisti, fabbri e falegnami messinesi. Saranno allestite aiuole fiorite di particolarebellezza, ci si potrà sedere su panchine multilivello, ma soprattutto verranno proposte installazionidedicate a scorci ormai dimenticati di Messina, quelli che valsero il nome di "Città Giardino".Interessante appare anche l' iniziativa "Io e la Vara" che proporrà, tra l' altro, una riproduzione dellagrande macchina votiva, alta 6 metri, che potrà essere fruita dai visitatori che avranno modo difotografarsi al posto dei tiratori. Non mancheranno, come di consueto in Fiera, le suggestive

20 luglio 2016Pagina 24 Gazzetta del Sud

Autorità portuali

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rappresentazioni della "Rievocazione storica dello sbarco di Don Giovanni d' Austria a Messina". Infine, igiochi e l' animazione per i bambini, i gazebo dedicati ai prodotti tipici del territorio e di altri Paesimediterranei.Grande la soddisfazione del presidente dell' Authority Antonino De Simone che ha fortemente voluto l'animazione estiva in sinergia con gli assessori alla Cultura, Daniela Ursino, e al Commercio, GuidoSignorino.

ALESSANDRO TUMINO

20 luglio 2016Pagina 24 Gazzetta del Sud

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Un piccolo palcoscenico in riva allo Stretto

Il bando internazionale per trovare grandigruppi imprenditoriali desiderosi di investiresull' intera Fiera è naufragato, a giugno, nell'assenza totale di offerte. Un mese dopo, unpiccolo avviso esplorativo dal termine record(7 giorni) lanciato in città per tentare diutilizzare gli spazi aperti, almeno ad agosto, èriuscito. Tre offerte in lizza, e le due principaliassociazioni di categoria, la Confcommercio ela Confesercenti, che scommet tono su unaproposta con il loro patrocinio.Che deduzioni si possono trarre da tutto ciò?La prima è quella che a Fiera, sebbenemalconcia e cadente, ma prossima ai restauri,resta un luogo simbolo attrattivo che va solovalo rizzato: senza guerre ideologiche utili soloa far scappare i giovani da Messina. È bastataun' intesa dell' ultima ora tra il presidente DeSimone e gli assessori Signorino e Ursino pergarantire come l' anno scorso, per 30 giorni, lavita. I messinesi potranno godere di unprogramma di teatro e musica: grazie a un'arena da 300 posti e a un piccolo palco da 70metri quadri. E bella sembra la sfida della"Città Giardino" nel periodo in cui le erbacce,sul vicino viale della Libertà sono alte 2 metri.La seconda riflessione prende atto che tuttociò consola ma non basta. Non basterannoneanche i restauri dell' Autorità portuale. Messina ha bisogno di una nuova immagine che recuperi ildecoro perduto. Di crede rein se stessa come scenario ambizioso, di credere in quegli interventi eservizi che le città più evolute affidano, selezionandoli con i concorsi, ai privati.3.

20 luglio 2016Pagina 24 Gazzetta del Sud

Autorità portuali

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E c' è chi vede nel Ponte l' occasione per ripartire

A bordo della nave "Messina" numerosirappresentanti di istituzioni delle due sponde,chiamati a dare un contr ibuto fatt ivo alLaboratorio, che metterà a disposizione«ana l i s i s c i e n t i f i c h e ­ h a c h i a r i t o l aprofessoressa Moraci ­ in modo da consentirescelte consapevoli e condivise, basate sullaqualità di spesa e investimenti». A salutare ipresenti l' ingegner Carmine Rogolino, inrappresentata di Rfi, direzione navigazione, ilpresidente del l ' ex Provincia di ReggioCalabria Giuseppe Raffa, nel ricordare comenegli anni sia spesso mancata una visionecondivisa sui progetti di sviluppo dell' areadello Stretto, ha auspicato che «il Laboratoriopossa mettere insieme tutti i portatori d'interesse, e i bisogni e le esigenze deicittadini». «Continuiamo a lavorare per l' areadello Stretto ­ha detto l ' assessore al lepolitiche del mare del Comune di MessinaSebastiano Pino ­ importante nodo strategico. Irecenti fatti accaduti in Puglia accendono iriflettori sui mancati investimenti per il sud». Ils indaco di Vi l la San Giovanni, AntonioMessina, ha ribadito come «la politica nonabb ia comp iu to sce l te pe r m ig l i o ra reinfrastrutture e logistica e rendere competitivi iterritori, col sindaco di Messina avevamolanciato l' idea di una Autorità portuale dello Stretto, divenuta lettera morta, ma non ci fermiamo».Riprende l' idea del Ponte sullo Stretto, come «unico strumento che possa rilanciare ilterritorio e crearelavoro per i giovani» il vice sindaco di Reggio Calabria, Saverio Anghelone. Per il presidente dell'Autorità portuale di Messina, Antonino De Simone il laboratorio è «un' ottima iniziativa che si inserisce inun discorso più ampio tra Ministero dei Trasporti, Anas, Rfi, per migliorare le infrastrutture delMezzogiorno, area in cui è necessario investire». Presenti inoltre con i loro rappresentanti, ConfindustriaMessina, Ordine degli ingegneri di Messina e Reggio Calabria.4 (eli.re.)

20 luglio 2016Pagina 7 Gazzetta del Sud (ed.

Reggio Calabria)Autorità portuali

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Vela d' Altura a Palermo, 66 barche alla regata

Palermo è sempre più vicina al CampionatoItaliano di Vela d' Altura, Trofeo Diesse. E' laregata che vale una stagione per tanti velistied equ ipagg i impegnat i t ra le boe , s iassegnano gli "scudetti" della vela d' altura enessuno vuole mancare. Il campionato sisvolge dal 26 al 30 luglio, con regate a partireda mercoledi 27. Gli iscritti crescono ancorabattono ogni record: sono 66 le barche chehanno regolarizzato l' iscrizione al CampionatoItaliano di Vela d' Altura, Trofeo Diesse. In rottaverso Palermo 2016 c' è una f lot ta chepotrebbe crescere ancora, e nella quale, oltrea una folta presenza di equipaggi siciliani,sono presenti i migliori team nazionali dicategoria. Spicca ad esempio la presenza dell'equipaggio d i Scugnizza, NM38S del l 'armatore napoletano Vincenzo De Blasio, chepochi giorni fa ha conquistato in Grecia il titoloeuropeo di vela d' Altura ORC in Grecia. Per l'ultima "fotografia" degli iscritti, barche e velisti,gli organizzatori hanno dato appuntamento allaconferenza stampa che si svolgerà a Palermovenerdi prossimo, 22 luglio, dalle ore 10,30presso la Sede della Camera di Commercio diPalermo, in Via Emerico Amari, 11. Tricoloredi vela significa sport al suo massimo, turismo,p r omoz i o n e d e l t e r r i t o r i o , impegnoorganizzativo del consorzio dei circoli velici palermitani, ma anche l' adesione di tanti sponsor e partner.Negli ultimi giorni sono tante le realtà salite a bordo dell' evento, a formare una grande squadra. Eccoli.L' organizzazione è curata dal consorzio Circoli Velici Riuniti Palermo: Club Canottieri Roggero diLauria, Circolo della Vela Sicilia, Società Canottieri Palermo, Centro Velico Siciliano, LNI Palermo,Yacht Club Mediterraneo, con la co­organizzazione dello stesso Comune di Palermo. Partneristituzionali sono la FIV (Federazione Italiana Vela), l' UVAI (Unione Vela Altura Italiana, l' associazioneche riunisce gli armatori di yacht d' altomare), l' ORC (Offshore Racing Congress, organismointernazionale di categoria), Guardia Costiera (il cui apporto al mondo delle regate è sempredeterminante), l' Autorità Portuale Palermo, e l' ERSU. A organizzatori e istituzioni si unisce il pool diMain Sponsor sono: Diesse, che da il nome al trofeo assegnato al campionato; Nuova Sicilauto;Sanlorenzo mercato; Rosato; Brosway; S' Agapò; Lombardini Marine; e Luxwing.Gli Sponsor sonoinvece: Murphy&Nye Sailmakers; Assonautica; LineaVela; Salpancore; Marina Villa Igiea; Harken;Spinlock; CaroCavallo; Velasurf; Sails & Sailing; Ceramicando. E per finire i partner tecnici: Flott; HotelPorta Felice; Vivai Gitto Palermo; Visiva; Damir; Medi@comm; Neronera visual design studio. diREDAZIONE Tagged with campionato vela d' altura iscritti palermo.

19 luglio 2016 SiciliaInformazioniAutorità portuali

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Cantieri navali. Amico & Co ha terminato una delle più grandi operazioni di refit mai realizzate ­Oltre 50 milioni per il Queen Miri, megayacht del miliardario Usa Adelson

Maxi ristrutturazione made in Italy

GENOVA Amico & Co, uno dei tre cantierileader al mondo per il refit di grandi barche amotore e vela, ha portato a termine la piùimportante commessa di ristrutturazione ericostruzione mai realizzata, sullo yacht QueenMiri, del magnate americano Sheldon Adelson.Si tratta di «uno dei più grandi progetti diquesto genere mai realizzati su una barca» e«il più grande fatto in Italia», spiega AlbertoAmico, alla guida dell' azienda. Il valore dell'operazione è di oltre 50 milioni di euro. Ma ilcantiere genovese ha anche pronto un piano diespansione nell' area portuale dove opera e suquel le att igue del l ' ex Fiera di Genova.«Abbiamo messo a punto ­ dice Amico ­ unprogetto con investimenti per oltre 25 milioni,che coinvolge anche società partner e chepermetterebbe di continuare a competere nelmercato mondiale del settore del refit e deiservizi ai mega yacht. Il piano prevede larealizzazione di nuove infrastrutture: una voltarealizzato contribuirà a rendere Genova unpolo di eccellenza mondiale, con ricaduteeconomiche rilevanti sull' indotto industriale,dei servizi e del turismo». Tutto questo searriveranno le attese conferme dall' Autoritàportuale di Genova e dal Comune, i due soggetti che dovrebbero dare in concessione le aree richieste.«Siamo pronti da più di un anno a partire con gli investimenti, che tra l' altro ­ prosegue Amico ­ sonopienamente compatibili e funzionali alle attività e ai progetti di risistemazione delle aree a Levante delcantiere. Ci auguriamo che le amministrazioni proseguano e concludano velocemente tutti i passaggiper poter permettere l' inizio delle opere infrastrutturali previste dal nostro progetto».Per quanto riguarda invece il Queen Miri (costruito nel 2004 dai cantieri Neorion col nome Delma, ndr)Amico chiarisce che «il lungo elenco dei lavori eseguiti include l' allungamento dello scafo e dellesovrastrutture da 85,3 metri a 91,5; la completa riprogettazione e sostituzione della motorizzazione cheha permesso l' aumento di velocità da 15 a 19 nodi; la ricostruzione completa di 1.020 metri quadrati diinterni e la ristrutturazione dei restanti 980 metri quadrati. Le linee esterne e il layout sono stati in granparte rivisti; a poppa è stata realizzata una nuova area relax e un bacino per il tender che può essereconvertito in piscina con acqua di mare riscaldata. Inoltre sono stati sostituiti i ponti in teak e la barca èstata completamente ripitturata».Il progetto è stato iniziato alla fine del 2014 e portato a termine in 16 mesi. Ma per farlo, afferma Amico,c' è voluto «un team dedicato con 10 technical manager e una presenza media a bordo di circa 200

20 luglio 2016Pagina 10 Il Sole 24 Ore

Cantieristica navale

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addetti con punte di 400».Fare lo stesso progetto partendo da zero avrebbe richiesto da tre a quattro anni e sarebbe costato ildoppio, se realizzato in Nord Europa. Adelson, il neoarmatore che con questa barca fa il suo ingressonello yachting, è uno degli uomini più ricchi del mondo, proprietario di complessi alberghieri e di caseda gioco in tutto il mondo. È famoso per progetti innovativi quali il Marina Bay a Singapore.© RIPRODUZIONE RISERVATA.

RAOUL DE FORCADE

20 luglio 2016Pagina 10 Il Sole 24 Ore

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Lampedusa, condannati dieci titolari di lidiLettini e ombrelloni con relative basi in cemento non autorizzati in giro per l' isola:sentenza tre anni dopo le denunce IN BREVE

La denuncia alla Procura della Repubblicavenne presentata al termine di una vastaattività di controllo della Guardia di Finanza acui diede impulso, in particolare, il sindacoGiusi Nicolini.Gerlando Cardinale OOO Lettini e ombrellonicon relative basi in cemento non autorizzati ingiro per Lampedusa: tre anni dopo le denunce,per dieci gestori di stabilimenti balneari sparsiper l' isola, è scattata la condanna penale per l'accusa di invasione di area demaniale.La sentenza è stata emessa dal giudicemonocratico del tr ibunale di Agrigento,Rosanna Croce, e va in direzione oppostarispetto alle conclusioni a cui era giunto ilpubblico ministero che qualche ora prima, altermine della requisitoria, aveva chiesto l'a s s o l u z i o n e , c o n v a r i e f o r m u l e edifferenziando le posizioni, sostenendo che ildibattimento avesse chiarito la posizione deig e s t o r i e d e v i d e n z i a ndo l e r e l a t i v eautorizzazioni a occupare la spiaggia. Sulbanco degli imputati sedevano Fabio Teresa,34 anni, Alfredo Mancino, 39 anni, CristoforoPalmisano, 47 anni, Antonino MassimoMaggiore, 43 anni, Calogero De Castro, 36anni, Salvatore Di Malta, 42 anni, AlfredoCardella, 45 anni, Carmela Maggiore, 41 anni, Maria Ida Cucina, 34 anni, e Gaspare Natoli, 48 anni.Erano accusati di avere invaso, senza le relative autorizzazioni, porzioni di spiagge e, quindi, tratti didemanio marittimo. Le posizioni erano diversificate e riguardavano i principali tratti del litorale di Lampedusa, vale a dire Cala Croce, Cala Maluk, la Guitcia e Cala Madonna. In tutto sarebbero stati circa uncentinaio i lettini e gli ombrelloni posizionati abusivamente nel litorale. La denuncia alla Procura dellaRepubblica venne presentata al termine di una vasta attività di controllo della Guardia di Finanza a cuidiede impulso, in particolare, il sindaco Giusi Nicolini che, nell' agosto del 2013 firmò pure un' ordinanzacon cui limitò il noleggio indiscriminato di ombrelloni e lettini, tutti con relative basi in cemento, lungo lespiaggie di Lampedusa. Il pubblico ministero Brunella Sardoni, titolare dell' inchiesta, esaminati gli attidecise di mandare tutti gli indagati a processo. La tensione, in quei giorni, portò anche alla protesta dialcuni imprenditori che avevano manifestato per strada facendosi sentire anche in consiglio comunale.Gli imputati (difesi fra gli altri dagli avvocati Giuseppe Lauricella, Gianfranco Pilato, Alessandro Patti edEmilia Vinti) si erano difesi sostenendo di avere le autorizzazioni e hanno tentato di provarlo condocumenti e atti amministrativi prodotti agli atti del fascico lo. Teresa e Carmela Maggiore sono stati

20 luglio 2016Pagina 19 Giornale di Sicilia (ed.

Agrigento)Demanio marittimo

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condannati a pagare un' ammenda di 700 euro; 1000 euro ciascuno per De Castro e Cucina; gli altri seiimputati dovranno pagare 200 euro.La differenza di pena si riferisce al numero di ombrelloni e lettini che variavano a secondo degliimputati. A distanza di tre anni le strutture, poste sotto sequestro, sono state restituite ai proprietari. Lasospensione condizionale della pena è stata concessa a otto imputati: Teresa, Mancino, Palmisano,Antonio Massimo Maggiore, Natoli, De Castro e Cucina. (*GECA*) IN BREVE.

20 luglio 2016Pagina 19 Giornale di Sicilia (ed.

Agrigento)Demanio marittimo

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La Riforma le promesse e il Cencelli

ROMA L'emergenza continua dei grandiavven iment i d rammat ic i , da l d i sas t roferroviario in Puglia alle stragi in mare deimigranti, a terra delle vittime del terrorismohanno distolto l'attenzione dei media dall'iterdella riforma portuale, che pure sembraessere arrivato a un momento cruciale. Dopo ipareri delle commissioni parlamentari che difatto hanno accettato le linee del governo, siapure con distinguo a quanto pare concordati edopo gli altri passaggi istituzionali, sembraquasi certo che i l consigl io dei ministr iapproverà il testo (emendato ma non troppo)entro la metà della prossima settimana. Ed ègià corsa per gli organigrammi. Le quindiciAutorità di sistema che sostituiranno l'attualepletora di Autorità portuali ricordiamoci chesolo due mesi fa gli accorpamenti dovevanoessere molto più spinti, solo 8 Autorità disistema: poi c'è entrata di mezzo la politicasono un boccone troppo succoso per rimanerefuori dai giochi del potere. E fa sorridere laripetuta affermazione di Delrio & C. secondo iquali non ci saranno manuali Cencelli né sceltedi partito. Affermazioni dovute, anzi proclamiobbligatori. Che servono a dimostrare i lcontrario, ovvero quanto ci sia di interesse deipartiti nelle scelte economiche e tecniche delgoverno. E del resto, come sosteneva Tayllerand che di proclami se ne intendeva, la politica è semprestata come le medicine: non è altro che un modo per agitare il popolo prima di usarlo. * * *Prescindendo dalle considerazioni sul metodo e sui sarcasmi, sembrerebbe in corso la spartizione deipani e dei pesci, ovvero delle presidenze e delle segreterie generali dei 15 sistemi. I criteri? In un paiodi regioni Liguria certa, altra meno le presidenze spetterebbero al centrodestra, con le segreteriegenerali ai partiti di governo. Per le altre, man bassa della maggioranza. Per carità, con tecnici diprovata esperienza e non solo italiani. Questa la formula, che dice tutto e niente. Vedremo. Più vicini anoi toscani, certi indicatori da Roma parlano di un governatore Enrico Rossi schierato per un'abbinataLuciano Guerrieri/Massimo Provinciali, in ruoli tra i due da decidere. Ma la pelle dell'orso, cioè ilpensionamento di Giuliano Gallanti, è tutt'altro che nel sacco, perché gli è riconosciuta una competenzae una personalità assai più che nazionale. C'è l'età avanzata, che in un governo giovanilista sembraquasi una bestemmia. Ma il fatto che Gallanti lo reclamerebbero di nuovo a Genova, per esempio, puòvoler dire qualcosa. * * * In questo quadro, si affacciano poi sull'agone nazionale i soliti nomi che sono,come dice la pubblicità, una garanzia: Pasqualino Monti, Sandro Boniciolli, Francesco Messineo,Davide Santini, Nicola Del Nobile, Zeno D'Agostino, Mario Sommariva e chi più ne ha più ne metta. Poici sono gli operatori, che provano anch'essi a dire la loro. Significativa proprio a La Spezia la presa di

20 luglio 2016 La Gazzetta Marittima ­Trasporti Marittimi

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posizione di La Spezia Port Services che in una nota ha sottolineato la necessità di chiudere la stagionedei politici, dei burocrati e dei centri di potere per affidare il timone del porto a chi davvero conosca leesigenze di uno scalo complesso, delicato e per molti aspetti unico come La Spezia. La nota continuasottolineando di non voler partecipare al toto­nomi ma si dice pronta a sostenere, con forza econvinzione, il miglior candidato al momento opportuno. Intanto, con un pizzico di veleno, chiede unforte segnale di discontinuità rispetto al passato e invita governo e Regione a concentrare l'attenzionesul mondo degli operatori. Sogni citando Shakespeare d'una notte di mezz'estate? Antonio Fulvi

20 luglio 2016 La Gazzetta Marittima ­Trasporti Marittimi<­­ Segue

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Approvata anche dal governo italiano lapianificazione delle aree marittimeRiguarda la divisione delle aree di influenza con i paesi confinanti nel quadro delledirettive dell'Unione Europea Gli interessi della pesca, dei trasporti e dei porti I dettaglidell'operazione

ROMA Il Consiglio dei ministri, su proposta delpresidente Matteo Renzi e del ministro delleInfrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio,ha approvato, in esame prel iminare, undecreto legislativo di attuazione della direttiva2014/89/UE del Parlamento europeo e delConsiglio, del 23 luglio 2014, che istituisce unquadro per la pianificazione dello spaziomarittimo. Nello specifico, il provvedimentomira a favorire la gestione di un ambitoparticolarmente complesso, quale è quellomar i t t imo, su l qua le ins is tono a t t i v i tàdiversificate tra di loro. La pianificazione dellospazio maritt imo consiste nello stabil irequando e dove svolgere le attività umane inmare (pesca, acquacoltura, trasporti marittimi,port i , ambiente marino, r icerca marina,energia offshore, cantieristica navale, industrielegate al mare, sorveglianza marittima eturismo marittimo) e coinvolge tutte le partiinteressate al mare. Si tratta di uno strumentofondamentale di attuazione della politicamarittima integrata (PMI) dell'Unione europea.Gl i obiet t iv i persegui t i con l ' in terventonormativo, pertanto, sono: creare maggiorecoerenza tra le diverse attività che si svolgonoin mare; sv i luppare mig l io r i s t rument irego lamentar i e t rasversa l i (v ig i lanzamarittima integrata, pianificazione dello spazio marittimo (P.S.M.), gestione integrata delle zone costiere(G.I.Z.C.), creazione di una base di dati e conoscenze integrata in ambito marino, strategie marineregionali; sfruttare in maniera ecologicamente ed economicamente sostenibile ed efficiente il potenzialedei mari e del settore marittimo; evitare la duplicazione del lavoro tra le diverse autorità nazionali oregionali degli Stati membri in materia di regolamentazione; facilitare la necessaria pianificazionecoordinata delle attività marittime concorrenti e della gestione strategica delle zone marine, che deveessere elaborata ed attuata mediante un approccio ecosistemico e multidisciplinare; garantirel'applicazione dell'approccio ecosistemico, stabilito dalla direttiva quadro dell'Unione europea sullastrategia per l'ambiente marino; raccogliere informazioni affidabili e statistiche comparabili perl'elaborazione delle politiche marittime a tutti i livelli. L'obiettivo di lungo periodo è quello di fornire

20 luglio 2016 La Gazzetta Marittima ­Trasporti Marittimi

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un'opportunità per stimolare la crescita e l'occupazione. Quanto alla governance, il decreto prevedel'istituzione di un Tavolo interministeriale, che definisce le linee guida per la stesura dei piani di gestionedello spazio marittimo, individuando le aree marittime di riferimento, nonché quelle terrestri rilevanti perle interazioni terra­mare, e di un Comitato tecnico presso il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporticon il compito di elaborare per ogni area marittima individuata, i piani di gestione dello spaziomarittimo. I piani elaborati dal comitato tecnico sono poi sottoposti alla valutazione del Tavolo.

20 luglio 2016 La Gazzetta Marittima ­Trasporti Marittimi<­­ Segue

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«Stcw, non applicata la sentenza del Tar»A gennaio 2017 migliaia di marittimi italiani rischiano di restare senza imbarco

Nonostante la sentenza del Tar del Lazio, chea giugno scorso ha sancito che i titoli deimarittimi devono essere rinnovati da subitoper cinque anni, non si placa la polemicasull'applicazione da parte dell'Italia dellenorme europee relative al certificato ImoS t cw95 . S e c ondo i l m i n i s t e r o d e l l eInfrastrutture e trasporti, a cui il Tar ha datotorto su ricorso del comandante Dario Savino,tutti i t itoli dovrebbero scadere e essererinnovati il primo gennaio del 2017. Il deputatoLuigi Gallo ha presentato un'interrogazione alministero chiedendo un chiarimento immediatosulle procedure per il rinnovo del certificato. Ilmancato chiarimento, secondo il deputato, vaa toccare un compar to s t ra teg ico perl 'economia i tal iana e del Mediterraneo.«Mentre i l Tar del Lazio ­ afferma Gallonell'interrogazione ­ si è espresso a vantaggiodei lavoratori, il ministero autonomamente earbitrariamente decide di non eseguire lasentenza del tribunale amministrativo delLazio, con la spiegazione di voler attendere gliesiti di un'eventuale impugnazione dellastessa sentenza. Ricordo al ministero che lesentenze del Tar sono esecutive finché ilConsiglio di Stato non decida un'eventualesospensione dell'esecuzione e che le sentenzesi rispettano». Secondo Dario Savino il ricorso al Consiglio di Stato dovrebbe essere presentato dallostesso ministero, ma è improbabile che ciò avvenga. «Per questo ­ aggiunge Savino ­ proporrò unulteriore ricorso per l'ottemperanza della sentenza». Nel 2010 l'Imo, l'organizzazione marittima delleNazioni Unite, ha approvato modifiche, i cosiddetti emendamenti di Manila, alla convenzione Stcw, chefissa a livello internazionale i requisiti per poter lavorare a bordo delle navi. Le modifiche entreranno invigore dal primo gennaio 2017. L'Italia ha adottato col dlgs 71/2015 le indicazioni degli emendamenti diManila e nel maggio 2016 ha pubblicato i primi decreti attuativi. «Ma manca ancora ­ ricorda Savino ­ ildecreto principale, quello sui titoli». Da qualche mese, quindi, ai marittimi che rinnovano i certificati, leCapitanerie assegnano un documento provvisorio valido soltanto fino al primo gennaio prossimo. Ilrischio è che a quella data una larga fetta dei marittimi italiani si trovino nell'impossibilità di essereimbarcati. In teoria, questo può causare due conseguenze: o le navi che imbarcano marittimi italiani sitroveranno nell'impossibilità di viaggiare, con grave danno per i traffici via mare del nostro paese;oppure i nostri armatori dovranno rivolgersi a manodopera straniera. Va ricordato che proprio in questimesi si sta consumando un acceso dibattito fra gli stessi armatori, ma legato in questo caso al destino

20 luglio 2016 L' Avvisatore Marittimo ­Trasporti Marittimi

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del registro internazionale italiano, sulle condizioni di imbarco dei marittimi italiani. L'introduzione deinuovi requisiti Stcw mette aggiunge incertezza a una situazione delicata. Lo scorso ottobre 2015 ilcomandante Giorgio Blandina aveva chiesto chiarimenti al ministero, che aveva risposto ribadendo lapropria posizione: «Considerato che la normativa nazionale di implementazione degli emendamenti diManila è in corso di predisposizione, è evidente che l'Amministrazione italiana non può emetterecertificati di competenza con scadenza superiore al primo gennaio 2017 in quanto non conformi agliemendamenti stessi». Pochi giorni dopo anche il presidente del Collegio nazionale capitani lungo corsoe macchina, Giovanni Lettich, aveva segnalato il ritardo: «La finestra temporale per il rinnovo dei titoli èstretta, mentre il numero dei marittimi interessati è elevato. C'è il rischio di un intasamento delleCapitanerie. Gli uffici consolari potrebbero rinnovare i titoli dei marittimi all'estero che hanno tutti idocumenti in regola. Ma non hanno ricevuto istruzioni in merito», aggiungendo: «E' urgente che ilministero si attivi. Si tratta di circa 25 mila marittimi interessati, con 8 mila fra comandanti, direttori dimacchina e ufficiali».

Alberto Ghiara

20 luglio 2016 L' Avvisatore Marittimo ­Trasporti Marittimi<­­ Segue

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Lo scenario. La selezione innescata dalla crisi ha finito per irrobustire il settore

Trasporti e logistica, meno aziende ma più fortiI padroncini si aggregano in consorzi e cooperative

L' autotrasporto e la logistica escono dalla crisi conmeno aziende, ma più strutturate che guardano all'internazionalizzazione, al risparmio energetico, all'intermodalità e all' opportunità dell' e­commerce. Ilpopolo dei padroncini, aziende individuali e spessomonoveicolar i , vede sempre più la strada del l 'aggregazione in consorzi e cooperative come la piùfavorevole per affrontare le grandi diff icoltà delmomento, in primis la concorrenza sleale provenientedall' Est Europa, dove imprese con costi più bassiriescono a portare via ampie fette di mercato all 'autotrasporto italiano.«Dopo anni di crisi ­ spiega Damiano Frosi, ricercatoredell' Osservatorio Contract Logistics del Politecnico diMilano ­ nel 2014 si è registrato un saldo positivo traaziende fallite e nuove, per quanto riguarda le società dicapitali». I dati dell' Osservatorio del Politecnico, cheufficialmente verranno presentati il prossimo novembre,intravedono piccoli segnali positivi. Intanto il fatturato èin ripresa, con un aumento dell' 1,8% tra il 2015 e il2016, passando da 78,3 a 80,9 miliardi di euro. Lacrescita maggiore però è prevista per i corrieri e per igestori di magazzini. Il mondo dell' autotrasporto rappresenta circa la metà del fatturato complessivo,con la percentuale più elevata legata alle società di capitali (32%), a seguire spedizionieri (18%),operatori logistici (12%) e gestori di magazzino (10%).I ricavi non sono l' unico indicatore che annuncia un tiepido rilancio. Negli ultimi dodici mesi i volumisono tornati a crescere. Secondo la nota congiunturale di Confetra nel 2015 le merci trasportate sucamion sono cresciute del 3% in ambito nazionale e del 2,7% nell' internazionale. Un andamentoconfermato anche dall' incremento a marzo del 3,9% del traffico dei mezzi pesanti sulle autostrade(ultimo dato disponibile di Aiscat). Il rinnovo del parco mezzi si è rimesso in moto. Secondo i dati diUnrae le immatricolazioni di veicoli industriali hanno raggiunto alla fine dello scorso anno le 15.220unità, il 25,3% in più rispetto all' anno precedente (anche se ancora meno della metà delleimmatricolazione del 2006). «La ripresa delle immatricolazioni ­ interviene Paolo Uggè, presidente dellaFai­Confcommercio ­ si deve a una politica ben precisa voluta dalle associazioni dell' autotrasporto chehanno acconsentito a tagliare fuori i mezzi euro 0, 1 e 2 dai benefici sulle accise, sui pedaggi e sulrimborso della quota dell' Rca, spingendo le aziende a un rinnovo del parco mezzi».Il volto dell' autotrasporto, infatti, è cambiato anche grazie a leggi e misure introdotte in questi ultimianni. La spinta all' aggregazione è in parte conseguenza dalla legge sul limite alla subvezione,introdotta dalla legge di Stabilità del 2014, che ha di fatto tagliato la lunga catena degli appalti,spingendo le imprese a fare sistema. E infatti in due anni, dal marzo 2014 al marzo 2016 (datiInfocamere), pur in presenza di un calo complessivo delle aziende del settore pari al 3,7% (da 99.813 a

20 luglio 2016Pagina 16 Il Sole 24 Ore

Trasporti Marittimi

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96.125), si è registrato un incremento del 6,5% delle società di capitali e del 5,7% delle cooperative,mentre a soffrire di più sono state le società di persone che si sono ridotte di più di mille unità con uncalo del 4,8% e soprattutto le imprese individuali: ne sono scomparse più di 3.000 con un decrementodel 7,3%. «Il calo delle piccole aziende è evidente ­ dice Amedeo Genedani, presidente dellaConfartigianato Trasporti e di Unatras ­.Si tratta delle realtà che stanno più soffrendo a causa della concorrenza dei vettori stranieri. Il Governoci dica se vuole difendere la categoria come stanno facendo altri Stati». Il riferimento è a Francia eGermania che hanno introdotto l' obbligo di salario minimo per gli autisti che lavorano, anchetransitoriamente, sul loro territorio. Una misura, già nel mirino dalla Commissione europea perlimitazione della concorrenza, ma invocata dall' autotrasporto italiano che si trova a combattere unabattaglia senza uguali con le imprese dell' Est e che, in particolare nelle regioni di confine come il Friuli,sta provocando la scomparsa dei vettori italiani. L' Europa allargata, inoltre, sta producendo altre formedi dumping sociale attraverso l' attuazione di pratiche, spesso al confine tra legalità e illegalità. È il casodel distacco internazionale e dell' esterovestizione.Autisti presi in affitto dall' Est per lavorare in Italia con stipendi italiani, ma contributi versati nel loropaese d' origine. I costi si abbassano ulteriormente se parte dell' attività viene trasferita in una sedeestera, magari anche fittizia, creata solo per abbassare il carico fiscale (esterovestizione).Insomma, se una parte dell' autotrasporto sta crescendo, somigliando sempre più a player logisticicompleti, un' altra parte sta combattendo una dura battaglia per la sopravvivenza.© RIPRODUZIONE RISERVATA.

DEBORAH APPOLLONI

20 luglio 2016Pagina 16 Il Sole 24 Ore

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Sardegna: 'Progetto ForMare', Moby e Tirrenia perinserire giovani in settore

Promozione delle attività marittime, sostegnoai giovani e legame con il territorio: sonoquesti gli obiettivi del 'Progetto ForMare',iniziativa organizzata da Moby e Tirrenia incollaborazione con il Miur e la Direzionescolastica regionale Sardegna, che prepara glistudenti sardi nel loro percorso professionale eall' ingresso nel mondo del lavoro. Moby eTirrenia, si legge in una nota, proseguonodunque nelle iniziative di coinvolgimento deigiovani, facendo delle proprie navi ve re eproprie scuole per i lavoratori del futuro, dandoopportunità agli studenti sardi di scoprire illavoro per mare. Il 'Progetto ForMare 2016',giunto alla sua quarta edizione, ha previsto l'imbarco di gruppi di stagisti frequentanti leclassi quarte e quinte degli istituti scolasticisardi. Dalla reception al ponte di comando,passando per la sala macchine, i ragazzi sonostati protagonisti di uno stage a bordo dellenavi per apprendere i mestieri del mare. L'iniziativa 'ForMare' si propone, da anni, diattivare e modulare un' offerta rivolta ai giovanisardi per far vivere il mare non come confine ebarriera ma come apertura e opportunità per ilfuturo dei giovani. Per i ragazzi si è rivelatoutile e appassionante osservare i marittimi all'opera, imparando in questo modo il loro lavoroquotidiano. Dal 2012 ad oggi c' è stato il coinvolgimento di oltre 2.400 ragazzi. Quella di quest' anno havisto la partecipazione di 36 scuole, per un totale di oltre 700 ragazzi. Anche in questa edizione sonostati individuati i due ragazzi più meritevoli, per i quali è in programma un' esperienza lavorativa con uncontratto a tempo determinato a bordo delle navi delle due compagnie del Gruppo. Il riconoscimento èandato a una ragazza dell' Istituto professionale per i servizi alberghieri e della ristorazione di Tortolì e aun allievo dell' Istituto tecnico trasporti e logistica 'C. Colombo' di Carloforte. "Il 'Progetto ForMare' di cuisiamo promotori insieme al Miur ­ ha dichiarato Pietro Manunta, presidente di Tirrenia Cin ­ inizia a darerisposte alla Sardegna e ai giovani studenti degli istituti superiori sardi, che sono stati i principaliprotagonisti di un' esperienza a bordo delle navi del Gruppo sulle professioni del mare. La OnoratoArmatori proseguirà nel creare un rapporto sempre più stretto col territorio, investendo nella cultura enella formazione professionale di giovani sardi che intendano intraprendere questi mestieri. Abbiamobisogno di professionalità sempre più specializzate e siamo convinti che questa collaborazione daràsbocchi lavorativi importanti e qualificati". E il direttore dell' Ufficio scolastico regionale Sardegna,Francesco Feliziani, ha ringraziato "Moby e Tirrenia per aver offerto un' occasione concreta ai ragazzi

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degli Istituti tecnici e professionali di affacciarsi al mondo del lavoro attraverso un' esperienza che limetterà di fronte a possibili scelte per il loro futuro". "La collaborazione con importanti realtà armatorialicome Moby e Tirrenia ­ ha aggiunto ­ offre prospettive e motivazione e risulta fondamentale percombattere i drammatici problemi della dispersione scolastica, della disoccupazione e della difficoltà d'inserimento di tanti giovani nel tessuto produttivo". Moby e Tirrenia, compagnie 100% del GruppoOnorato Armatori, puntano sulla valorizzazione della terra sarda. Negli ultimi anni le iniziative sulterritorio sono aumentate sensibilmente, a dimostrazione di quanto il Gruppo voglia proseguire con lastrategia di crescita nella terra del mare per eccellenza e nel rispetto dei suoi abitanti. L' obiettivo èquello di continuare su questa strada e coinvolgere sempre di più i giovani nei progetti dediti all'innovazione e allo sviluppo del lavoro per mare, che è il nucleo pulsante del Gruppo. Moby, Tirrenia­Cine Toremar sono compagnie del gruppo Onorato Armatori, leader del trasporto marittimo passeggeri emerci da cinque generazioni. Primo al mondo per numero di letti e primo in Europa per capacitàpasseggeri, il gruppo occupa fino a 4.000 dipendenti, tutti italiani, inclusi gli stagionali. Con le trecompagnie, il gruppo Onorato collega Sardegna, Sicilia, Corsica, Arcipelago Toscano e Tremiti con 47navi, tutte bandiera italiana, con 41.000 partenze per 30 porti programmate per il 2016. I Fast CruiseFerries del gruppo sono tra i primi al mondo per qualità: Moby è stata insignita del Sigillo di Qualità 'Nr.1 oro' 2015/2016 dell' Istituto tedesco Qualità e Finanza per la qualità del servizio offerto, dellaprestigiosa Green Star sulle tre navi ammiraglie ed è stata eletta dai passeggeri migliore compagnia ditraghetti all' Italia Travel Awards 2016. Il gruppo Onorato, che ha vinto il Business International FinanceAward 2016 per l' innovativa operazione di rifinanziamento conclusa lo scorso febbraio, ha inoltre unaflotta di 17 rimorchiatori di ultima generazione che forniscono in nove porti italiani servizi qualiassistenza alle manovre delle navi in porto e attività di salvataggio. Tramite la controllata Sinergest,Moby gestisce inoltre la stazione marittima Isola Bianca nel porto di Olbia.

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In una nota le considerazioni di Capitale Messina e Rete Civica

Via anche l' Autorità Portuale: il paradigma deldeclino inarrestabile di Messina (e del Sud Italia)

Con la seguente nota i presidenti di CapitaleMessina e Rete Civica per le Infrastrutture nelMezzogiorno Pino Falzea e Fernando Rizzoesprimono le preoccupazioni circa l' acuirsidella crisi nel nostro territorio a causa dellescelte politiche assunte in sede nazionaleregionale: Via anche l' Autorità Portuale: ilparadigma del declino inarrestabile di Messina(e del Sud Italia) L' ulteriore declassamento diMessina è servito: come si apprende dallastampa, nella seduta del Consiglio dei Ministridel 22 luglio il Governo approverà il DecretoLegge di Riordino delle Autorità Portuali, cheprevede l' accorpamento dell' Autorità Portualemessinese nell' Autorità di Sistema Portualecon sede a Gioia Tauro. Come da noi più voltesostenuto, questo accorpamento risulteràfallimentare per il Sistema Portuale di Messina­ Milazzo non solo per la valenza simbolica deldepauperamento della città metropolitana masoprattutto perché Gioia Tauro è un porto incrisi strutturale, con la Regione Calabriacostretta a ripianare le perdite versando tra i 4e g l i 8 mi l ion i d i euro a l l ' anno per lasopravvivenza assistenziale dello scalotranshipment, con 452 lavoratori in cassaintegrazione su 1500 da 5 anni. Tali sommesost i tu iscono le tasse d i o rmeggio edancoraggio abolite per Gioia Tauro da una legge del 2013 per consentire di reggere la concorrenza deiporti africani e maltesi. Non sdoganando merci, Gioia Tauro produce per lo Stato solo 39 milioni di ivapari allo 0,32% del totale prodotto dai 24 porti italiani, contro il miliardo del porto di Milazzo che a suavolta incassa 8 milioni e mezzo di euro in tasse varie (le stesse che versa la Regione Calabria). Un'operazione politica che sembra destinata solo a finanziare Gioia Tauro dai porti di Messina e Milazzo. Ilterminalista Contship concessionario dello scalo, dopo 6 anni di perdite ha comunicato che intendedismettere la concessione. Perché? Perché in Calabria non ci sono ferrovie ad alta capacità e le naviportacontainers non possono sdoganare le merci caricandole sul ferrato. In definitiva Messina accorpataa Gioia Tauro, porto core inventato non collegato alle Reti TEN T, subirà il triste destino di esseretravolta dai problemi di Gioia Tauro, sul modello dell' aeroporto di Reggio Calabria, finendo perregalare i suoi circa 100 milioni di cassa al ripianamento dei debiti del porto calabrese. Un vero affare.E cosa fa il ministro Delrio nell' incontro per risolvere la crisi del porto di Gioia Tauro? Invece di

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accelerare sulle infrastrutture ferroviarie promette, nella riunione con i sindacati e la Regione Calabria,la creazione dell' Agenzia del Lavoro, ennesimo ente per politici e sindacati, in attesa delcompletamento di un altro bacino di carenaggio per navi più piccole (con evidente concorrenza allapiattaforma logistica di Tremestieri). A questo punto, per limitare il danno, possiamo solo sperare che ilPresidente Crocetta chieda la proroga entro 15 giorni dall' entrata in vigore del provvedimento dell'autonomia dell' Authority di Messina per i prossimi 3 anni, come previsto dal Decreto legge. Insomma lacittà Metropolitana di Messina, continua a subire per l' insipienza o la complicità dei responsabili politiciche la governano scelte contrarie al suo sviluppo economico che stanno determinando il suo inesorabiledeclino. Messina, precipitata in dieci anni da 260.000 a 238.000 abitanti, è rimasta senza ponte, senzaAutorità Portuale, priva di un collegamento aereo efficiente, senza treni a lunga percorrenza ma anchesenza più gli inquinanti ed obsoleti traghetti, con il rischio concreto (a causa della vorticosa riduzionedel numero di abitanti) di perdere tra qualche mese la Corte d' Appello e una miriade di uffici, personalequalificato e corpi militari collegati, a causa di scelte miopi prive di visione strategica, destinata allainesorabile marginalità. Ed a causa di tale marginalità ed in considerazione dell' orientamento dellepolitiche europee per cui, entro il 2025, il 25% del traffico gommato sarà spostato sul ferrato noninquinante, la Sicilia priva di continuità territoriale e del doppio binario collegato ai porti, sarà inadeguataal trasporto di merci in tempi rapidi ed a basso costo nei mercati del nord Europa e privata di ogniipotesi di sviluppo. La classe politica oggi dominante ha tagliato Messina (e la Sicilia) fuori dalla storia,proiettandola negli anni bui del Medioevo infrastrutturale, avversando la globalizzazione che avvienecon sempre maggiore rapidità nello scambio di merci e nei tempi di percorrenza e auspicando il ritornoal "ferribotte" invece di pretendere il Frecciarossa 1000 che impiega per i 576 km tra Roma e Milano lostesso tempo, dell' intercity che da 80 anni attraversa i 7,7 km tra Messina e Villa S.G.. E' venuto ilmomento di voltare pagina.

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Il sistema di mobilità da costruire a misura di studente

Sistema di mobilità dell' Università di Messina"Messina, Città Universitaria"

"Messina, Città Universitaria". E' questo l'obiettivo cui tendere per rimediare al vistosocalo di iscritti (oltre il 24%) e rilanciare l'Università facendola diventare motore disviluppo per il territorio provinciale e l' Areadello Stretto. Il sistema di mobilità da costruirea misura di studente è un asse strategicofondamentale. Nel corso del Convegnoorganizzato dalla Cisl Università, il tema èstato ampiamente dibattuto da numerosirelatori che hanno evidenziato le tante difficoltàdovute al le lacune del la mobi l i tà e delTrasporto pubblico locale in particolare. Ilnuovo corso avviato dalla gestione Navarra,con le ingenti risorse investite nel sistemadel la mobi l i tà anche per sopperire al leinefficienze generali, comincia tuttavia a dare isuoi frutti a vantaggio degli studenti e astimolare adeguatamente gli altri soggetti diriferimento. Alle convezioni sottoscritte con leAutolinee private, si sono aggiunte quelle conL' Atm ( circa 5.000 studenti viaggiano su tuttele linee con soli 30 euro l' anno, in aggiunta ai50 euro dell' Università), con i Taxi, con lesoc ie tà de i trasporti marittimi, p r i va te epubbliche, con Trenitalia, ecc Ma, in forza diuna vision molto più ampia e proiettata nelfuturo, l' Università sta approntando progetti dibikesharing e carsharing e, in accordo con le altre Università siciliane, anche con le compagnie aeree.Naturalmente questa progettualità può avere successo solo se si costruisce una rete nel territorio perdar vita ad un sistema integrato dei trasporti. Un segnale significativo sembra venire dall' Atm che, dopoavere ampliato il numero di Bus in circolazione, garantisce un servizio migliore dei Tram. Il MagnificoRettore, Prof. Pietro Navarra, nel portare i saluti dell' Università, ha ricordato gli impegni in tanti altricampi, a partire dagli oltre 100 milioni investiti per realizzare laboratori tecnici all' avanguardia nelmondo. Il cammino per fare di Messina una Città Universitaria modello è dunque già felicementeavviato.

PAOLO SAGLIMBENI

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Il racconto. In Costa Azzurra vivono 32mila connazionali "È il mare di torinesi e milanesi"

Il sogno spezzato dei pensionati e quel posto al solenel cuore di Nizza

DAL NOSTRO INVIATO NIZZA. Angelo eraappena andato in pensione: «Era venuto quicon la mamma per festeggiare», racconta ilfiglio Massimiliano. Nizza, il mare, uno deiparadisi dei pensionati italiani. Dopo anni dilavoro il luogo del relax, dove comperarsi l'appartamento per trascorrere l ' estate efuggire dal rigore degli inverni padani. AncheMario e Mariella, gli amici di Milano, si eranouniti alla festa di Angelo giovedì sera. E ancheloro sono stati schiacciati dal camion.In pochi minuti il tir di Mohammed Bouel hasvelato nel modo più crudo il trein de vie degliitaliani in Costa azzurra, luogo di vacanza e dinuove amicizie. «Ha seminato la morte in duegruppi di amici che in questi giorni si sonoritrovati per cercare i loro cari», racconta ilconsole italiano Serena Lippi. Angelo, Gianna,Mario e Mariella, così come Carla, la mammadi Matilde, morta sull' ambulanza, erano tra i200 mi la i ta l ian i che af f i t tano o hannocomperato casa in Costa Azzurra. Da sempreNizza è il mare di casa per torinesi e milanesi.E anche quando, nel 1860, la città ha lasciato iSavoia per diventare francese, in realtà èrimasta per buona parte italiana. «Vede quellacasa qui di fronte? Lì hanno comperato tutto gliitaliani». Ragazzi? "No. Pensionati. Gente che come minimo ha 50­60 anni.Molti ormai vivono qui stabilmente ».Magda ha 26 anni, è armena e risponde dietro il bancone di "Nice properties", una delle tante agenzieimmobiliari lungo la Promenade des Anglais. Il gioco di parole tra l' inglese "nice", carino, e il nomefrancese di Nizza è uno dei più sfruttati dalle agenzie turistiche. Magda non si dà pace: «Ieri è venutauna signora milanese che vuole vendere l' appartamento a Milano e comperarne uno qui». Tu non lofaresti?«Beh, io alla mia età preferirei vivere a Milano». Certo, a vent' anni le discoteche della città di Pradasono più appetibili del residence "Anni Azzurri". Ma sono in molti ad aver fatto la scelta della signoramilanese. Secondo i dati della Camera di commercio italiana di Nizza, i residenti italiani in città sono 32mila, il dieci per cento della popolazione. «In realtà ­ dice il direttore Agostino Pesce ­ se calcoliamo imolti che non sono registrati al ministero degli esteri e quelli che affittano per i mesi estivi, siamo nell'ordine delle centinaia di migliaia comprendendo l' area metropolitana».

20 luglio 2016Pagina 10 La Repubblica

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Fino a dieci anni fa il 60 per cento degli acquisti immobiliari era degli italiani. Poi è arrivata la crisi. Ma loscorso anno, al Salone immobiliare della Costa azzurra, gli esperti hanno raccontato a Nice Matin «ilritorno degli stranieri sul mercato immobiliare. In testa alla classifica gli inglesi e subito dopo gli italianidi mezza età».«Gli italiani vengono qui da sempre, è una tradizione», racconta René Colomban, titolare del BlueBeach, una spiaggia a pochi passi dall' hotel Negresco. Colomban è presidente dell' associazione deglistabilimenti balneari di Nizza. «Gli stranieri arrivano a ondate ­ racconta Colomban ­ spinti dalle crisidrammatiche o dalla ricchezza improvvisa in qualche parte del mondo. Così nei decenni sono arrivatigli iraniani, i libanesi, gli armeni, ora i russi».I primi a colonizzare il lungomare furono gli inglesi del reverendo Lewis Way che a inizio dell' Ottocentotracciarono il sentiero lungo la spiaggia. «Ma gli italiani ­ sottolinea Colomban ­ quelli ci sono semprestati, anche prima». Nizza è stata italiana, con qualche breve interruzione, dal 1388 al 1860. Aveva percapitale Torino. «Gli italiani non vengono solo d' estate», dice Colomban. E racconta la storia «delle navida crociera che l' ultimo giorno dell' anno scaricano migliaia di suoi concittadini al porto vecchio. Tutti liriconoscono perché arrivano il 31 dicembre e invadono i negozi della città alla ricerca di mutande rosse.È una tradizione solo vostra».Dopo i giorni della tensione e del dolore, forse la storiella delle mutande rosse è una delle primeoccasioni per sorridere. Colomban racconta che «in questi ultimi giorni le disdette sono arrivate inmassa». Magda spiega che «le disdette degli appartamenti sono arrivate soprattutto da inglesi,norvegesi. Gli italiani molto meno. Dagli anni Sessanta non hanno mai smesso di venire.E penso che continueranno».©RIPRODUZIONE RISERVATA "Le disdette sono arrivate soprattutto da inglesi e norvegesi. Voi quicontinuerete a venire" Folla sulla Promenade des Anglais in ricordo delle vittime della strage FOTO: ©EPA.

PAOLO GRISERI

20 luglio 2016Pagina 10 La Repubblica

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Strage in Puglia: le domande senza risposta

Caro Giordano, una volta c' erano il binariounico e le tanto vituperate Fs. Oggi il binario èsempre unico, ma ci sono le ferrovie locali,regionali, metropolitane, del nord, del sud, delsud­ovest, la circumvesuviana, la circumetnea,la Napoli­Portici, la Roccasecca­Roccavaldina,insomma anziché raddoppiare il binario è stataquadruplicata la burocrazia: persino i traghettiMessina­Villa San Giovanni non si sa più aquale società fanno capo.Allora, o il trasporto è gestito dallo Stato,oppure, se tutto deve essere privatizzato allos p a sm o , n o n p a g h i am o p i ù t a s s e .Raddoppiare il binario non è uno spreco, anziè ciò che garantisce il diritto alla mobilità con ilmassimo livello di sicurezza possibile (che l'unico binario sia sicuro è una sciocchezza). Ilvero spreco è pagare 90.000 euro al mese abuffoni e parassiti che discettano su dirittiacquisiti. Il privato investe dove guadagna equindi sono stati spesi miliardi per ridurre dimezz' ora il tempo di percorrenza tra Roma eMilano. Il compito dello Stato non è gestire perguadagnare, ma gestire per assicurare servizicon l e t asse paga te da i c i t t ad i n i . Laprivatizzazione o il passaggio alle regionihanno peggiorato le cose.

Angelo Catalano ­ via mail * * * Caro Catalano, lei ha ragione. Ci sono alcune cose che nontornano in questa vicenda. Provo a riassumere. 1) Se il binario unico è sicuro, come tutti sisono affrettati a dire, perché il ministro Delrio in Parlamento dopo l' incidente ha assicuratoinvestimenti massicci per il raddoppio? 2) Perché in Italia esistono oltre 600 km di ferrovia cheoltre ad avere il binario unico hanno sistemi di controllo antidiluviani basati su telefono efonografo? 3) Perché, pur essendoci a disposizione 180 milioni, stanziati dall' Ue nel 2007 per l'ammodernamento di quella tratta, non sono stati spesi? 4) Quali sono le «difficoltà di carattereautorizzativo» che secondo la Regione hanno reso impossibili i lavori? 5) Perché il 17 maggio2016 la Regione Puglia ha prorogato d' ufficio, fino al 2021, la concessione alla FerrotramviariaSpa, che gestisce una linea dove non sono stati fatti i lavori necessari? 6) E perché nelprorogare a Ferrotramviaria Spa la concessione le vengono anche attribuiti 43 milioni e mezzodi euro? Che cos' è? Un premio per non aver speso i soldi dell' Ue? 7) È vero che c' erano altri20 milioni di euro a disposizione sempre per l' ammodernamento di quella tratta? 8) Le Regioniamministrano i servizi nell' interesse di chi? Dei cittadini o delle loro clientele? Dei pendolari odei foraggiatori delle campagne elettorali?

20 luglio 2016Pagina 23 Libero

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Si vogliono dirottare le risorse in Calabria?

«Gioia Tauro è un porto in crisi strutturale».Questa è una delle affermazioni contenute neldocumento f i rmato congiuntamente dairappresentant i del la Rete c iv ica per leinfrastrutture e di CapitaleMessina e del qualeieri ha riferito il nostro giornale.Vi sono interrogativi sollevati che meritano unarisposta. «La Regione Calabria ­ insistono idue movimenti civici ­ è costretta a ripianare leperdite versando trai 4 e gli 8 milioni l' annoper la sopravvivenza assistenziale dello scalo,con 452 lavoratori in cassa integrazione su1500 da 5 anni. Non sdoganando merci, GioiaTauro produce per lo Stato solo 39 milioni diIva pari allo 0,32 per cento del totale prodottodai 24 porti italiani, contro il miliardo del portodi Milazzo che a suavolta incassa 8 milioni emezzo in tasse varie. Un' operazione politicache sembra destinata solo a finanziare GioiaTauro dai porti d i Messina e Milazzo...». È onon è così?3(l.d.)

20 luglio 2016Pagina 23 Gazzetta del Sud

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