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Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana 1 Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana FEBBRAIO 2019 Anno VI NUMERO 47 Periodico Bimestrale di informazione sanitaria gratuito ® A Bondeno di Gonzaga, il 28 febbraio, vedi a pag. 25 il programma ) un convegno sulla presa in carico delle persone croniche e fragili e il ruolo delle farmacie con i dirigenti dell’ASST di Mantova. Sono invitati tutti i farmacisti e medici di famiglia di tutto il territorio. Poi dal 2 marzo al 3 aprile 2019 Corso AVO (Associazione Volontari Ospedalieri), completamente gratuito e aperto a tutti, vedi programma a pag.17 . Il nostro periodico continua l’informazione sanitaria con specialisti su temi di attualità ma anche interviste e consigli utili. Siamo giunti al numero 47 del settimo anno di vita grazie agli inserzionisti che ci sostengono. Siamo su face-book e sul sito www.cronachesanitarie.it. Per info 346-0905483 S i chiama SOCIALIS (Azienda speciale dei servizi Sociali del distretto di Suzzara). Obiettivo: aggregare i Servizi Sociali dei sei comuni, un progetto importante portato avanti da Alessandro Guastali, Assessore al Welfare di Suzzara. Si tratta di un “cambiamento organizzativo importante” che porterà una scossa positiva al territorio. Continua a pag. 3 2019: ANCORA A FIANCO DELLE FRAGILITÀ ANNO NUOVO CON SOCIALIS PROPOSTE DI VIAGGIO 22-24 Marzo Week-end terme e benessere nella splendida Toscana, con intera giornata alle Terme di Saturnia. 13-14 Aprile: week-end nelle Marche. I borghi medievali e il “museo della carta” e “dei mestieri in bicicletta” a Fabriano. 20-26 Aprile: Tour dell’Olanda nel periodo della fioritura dei tulipani. Tappe a in Francia a Colmar, in Lussemburgo, e in Germania ad Aquisgrana e Ulm durante il viaggio. 28 Aprile/01 Maggio: Berlino con volo 16-19 Maggio: Circeo e Ponza. Visite a Sperlonga, Sermoneta e alla splendida Oasi di Ninfa. 15-22 Giugno: soggiorno mare in Grecia 29 Giugno/6 Luglio: Mosca e San Pietroburgo 17-21 Luglio: Fioritura della lavanda in Provenza Informazioni dettagliate in agenzia. 8.000 COPIE

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Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana 1

CronacheSanitarie

Fatti e Persone della Sanità Mantovana

FEBBRAIO 2019 Anno VI NUMERO 47 Periodico Bimestrale di informazione sanitaria gratuito

®

A Bondeno di Gonzaga, il 28 febbraio, vedi a pag. 25 il programma ) un

convegno sulla presa in carico delle persone croniche e fragili e il ruolo delle farmacie con i dirigenti dell’ASST di Mantova. Sono invitati tutti i farmacisti e medici di famiglia di

tutto il territorio. Poi dal 2 marzo al 3 aprile 2019 Corso AVO (Associazione Volontari Ospedalieri), completamente gratuito e aperto a tutti, vedi programma a pag.17 . Il nostro periodico continua l’informazione sanitaria con specialisti su temi di attualità

ma anche interviste e consigli utili. Siamo giunti al numero 47 del settimo anno di vita grazie agli inserzionisti che ci sostengono. Siamo su face-book e sul sito www.cronachesanitarie.it. Per info 346-0905483

Si chiama SOCIALIS (Azienda speciale dei servizi Sociali del distretto di

Suzzara). Obiettivo: aggregare i Servizi

Sociali dei sei comuni, un progetto importante portato avanti da Alessandro Guastali, Assessore al Welfare di Suzzara.

Si tratta di un “cambiamento organizzativo importante” che porterà una scossa positiva al territorio. Continua a pag. 3

2019: ANCORA A FIANCO DELLE FRAGILITÀ

ANNO NUOVO CON SOCIALIS

PROPOSTE DI VIAGGIO• 22-24 Marzo Week-end terme e benessere nella splendida Toscana, con intera

giornata alle Terme di Saturnia.• 13-14 Aprile: week-end nelle Marche. I borghi medievali e il “museo della carta” e

“dei mestieri in bicicletta” a Fabriano.• 20-26 Aprile: Tour dell’Olanda nel periodo della fioritura dei tulipani. Tappe a in

Francia a Colmar, in Lussemburgo, e in Germania ad Aquisgrana e Ulm durante il viaggio.

• 28 Aprile/01 Maggio: Berlino con volo• 16-19 Maggio: Circeo e Ponza. Visite a Sperlonga, Sermoneta e alla splendida

Oasi di Ninfa. • 15-22 Giugno: soggiorno mare in Grecia• 29 Giugno/6 Luglio: Mosca e San Pietroburgo• 17-21 Luglio: Fioritura della lavanda in Provenza

Informazioni dettagliate in agenzia.

8.000 COPIE

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Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana2

Spazioai lettori

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Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana 3

Non farò il nome della persona perché sono cose private, ma so che quando lo vedrà saprà per

chi è. Quando siamo andati a prendere i risultati della sua biopsia, eravamo insieme. Quando siamo saliti in macchina, ho pensato che fosse negativo, per la calma e la tranquillità che aveva... glielo chiedo e mi dice: è positivo. Non potevo crederci. Ho iniziato a piangere e mi dice: non piangere (con una pace).Sei coraggioso, amico mio, il mio guerriero preferito, ti amo!Sicuramente, nei momenti più difficili, si sa chi sono i veri amici o le persone che ti apprezzano veramente, purtroppo la maggior parte delle amicizie ti abbandonano e ti mandano solo buoni

auguri, ma da lontano...Ho deciso di pubblicare questo messaggio in sostegno ad una persona molto speciale per me che lotta con fermezza e buona energia. Ci ha insegnato a vivere ogni giorno come il giorno più bello!Il cancro è molto invasivo e distruttivo per il nostro corpo, anche dopo aver completato il trattamento, il vostro corpo continua a combattere con se stesso cercando di ricostruire tutti i danni causati dalle radiazioni e dalla chemioterapia. È un processo molto lungo.

Graziano De Leonardis

....dalla copertinaSi, perchè di cambiamento si tratta, in quanto, la prospettiva imminente è quella di unificare tutti i servizi erogati dai comuni di Gonzaga, Moglia, Motteggiana, Pegognaga, San Benedetto Po e Suzzara sotto un’unica entità.Un cambiamento politico in tema di welfare, una tendenza che dovrebbe nelle intenzioni dei Comuni crescere, grazie ad una maggiore forza contrattuale, ad una maggiore flessibilità operativa e ad una maggiore coesione del territorio e di tutte le parti sociali. Il progetto, dopo mesi di incontri, ora è ufficiale. Si parla di circa 20 persone nella Sede dell’ex agenzia delle entrate di fronte alle poste di Suzzara. Un immobile da adibire ad almeno venti uffici: sarà la sede dei servizi sociali del comune di Suzzara e dei servizi sociali e socio assistenziali in gestione associata. I VANTAGGI PER IL CITTADINOIn ogni comune ci sarà sempre un’assistente sociale e non ci saranno più disparità di trattamento tra un comune e l’altro. I comuni dovranno rinunciare alla loro autonomia a favore di una condivisione delle scelte con gli altri Comuni del Distretto per farsi si che tutti possano accedere agli stessi servizi con uguali tariffe e uguali standard di qualità. Ci sarà più qualificazione perché il personale quando non fa sportello, lavorerà in gruppo su specifici ambiti

(minori, anziani, disabili, ecc), meno burocrazia e più flessibilità fra pubblico e privato sociale. Spero tanto che questo progetto - sottolinea Guastalli - possa avere radici solide su cui appoggiarsi ed abbia un orizzonte di lungo periodo che vada oltre le appartenenze politiche in quanto fatto nell’interesse dei nostri cittadini, soprattutto per i più fragili».Alla presentazione dell’azienda legalmente costituita con la nomina del consiglio di amministrazione sono state presentate Ilaria Morandi, impiegata amministrativa a San Benedetto Po, Federica Gualtieri, docente di lettere presso l’I.C. Matilde di Canossa a Moglia, Fiorenza Davolio docente di ruolo di scuola primaria presso l’IC 1 Marghetita Hack. Da diversi anni è collaboratore del dirigente scolastico con mansioni di coordinamento e gestione, in particolare della scuola primaria. Ha maturato grande sensibilità in campo sociale ed è redattrice del nostro periodico.Alla presentazione ufficiale fra i presenti il Sindaco di San Benedetto Po Dott. Roberto Lasagna, nostro redattore che ha detto con fare deciso e motivato: “Il progetto guarda lontano ed è valido. La cosa importante è l’eliminazione dei servizi in appalto. Si tratta di una standardizzazione, un vero cambiamento per ottimizzare e migliorare i servizi”.

MI HAI INSEGNATO A VIVERE OGNI GIORNO COME IL PIU’ BELLO

Bimestrale gratuitoIscritto al Tribunale di Milano

in data 8-4-2011 n° 190DIRETTORE RESPONSABILE

Attilio PignataVia C. Ravera, 9 Suzzara

Cel. 346-0905483

VICE DIRETTOREPaolo Lavagnini

DIRETTORE SCIENTIFICOProf. Piero Zanini

RESPONSABILE SANITARIODott. G.Luca Occelli

REDAZIONESuzzara: Prof. Piero Zanini, Dott.ssa Anna

Bonini, Dott. Roberto Messori, Mauro Pinotti, Rosanna Rossi, Prof. Renzo Gualtieri,

Dott. Gianluca Occelli, Gilberto Zacchè, Dott.ssa Fiorenza Davolio e Gabriella Bigi.

Gonzaga: Carla Ferrari, Vanni Bosi

e Marco Barbieri. Dott.ssa Elisabetta Vicentini Moglia: Gianni Bellesia,

Valentina Amadori. Pegognaga: Bruno Mazzacani

San Benedetto Po: Dott. Roberto Lasagna Quistello: Alfio Maestrelli

COLLABORATORiRenzo Gazzoli

Dino BarbiCav. Carlo Gasparini

Ing. Ivan Ongari

EDITOREAttilio Pignata

[email protected]

GRAFICAUKI Design - Suzzara

Cel [email protected]

STAMPA

UKI Design - Suzzara

Il periodico viene distribuito negli am-bienti sanitari pubblici e privati: nelle

farmacie, parafarmacie, negli ambula-tori dei medici di famiglia e specialisti di tutti i comuni del distretto, Case di Riposo (R.S.A.) di tutto il territorio, al CUP dell’Ospedale di Suzzara, nelle

Istituzioni Socio-Sanitarie (A.S.L.) Laboratori Analisi privati e accreditati.

Il marchio della testata è stata registrata presso il Ministero dello

Sviluppo Economico.

CronacheSanitarie

Fatti e Persone della Sanità Mantovana

Scrivete alla redazione:[email protected]

FINITO DI STAMPARE IL01/02/2019

Dove Trovare Cronache Sanitarie

Il periodico è possibile trovarlo anche:Suzzara:

Ospedale Nuovo Montecchi, Farmacia Dell’Ospedale, Farmacia San Biagio, Farmacia Breviglieri, Medigroup,

Calzature Maretti, Centro Sociale Città di Suzzara.

Motteggiana:Farmacia Carità

San Benedetto Po: Farmacia Polirone, Cartoleria Bernardelli

Agnese, Poliambulatorio Medico, Antica Farmacia Ghidini

Pegognaga: Farmacia Mori, Palestra Benessere,

Farmacia PolesineGonzaga:

Farmacia Dott. Conti, Parafarmacia “Una Melalgiorno”, Fondazione Ospedale Civile, Medigo Centro Medico, Farmacia Bondeno,

Farmacia PalidanoMoglia:

Farmacia Berni, Farmacia BondanelloReggiolo-Pegognaga:

Centro Medico Polispecialistico Codisotto Luzzara: Market Su perday

Mantova: Hall Ospedale Poma

Borgoforte: Farmacia Dott. Mondini

Quistello: Farmacia Terziotti, Croce Bianca di Quistello,

Farmacia Ferramola

Spazioai lettori

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Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana4

La notizia è arrivata inattesa e lo stesso direttore ha detto: “non me lo aspettavo, sono

scelte della politica”. Dopo 11 anni alla guida del Poma (si tratta di un record) il Dott. Stucchi lascia il ricordo di aver lavorato bene. Non faccio l’elenco delle iniziative fatte perché sarebbe lungo ma di alcuni concetti che hanno permesso dei cambiamenti epocali e una crescita della sanità, quelli li devo scrivere. HA DIFESO L’IMPEGNO E LA CRESCITA PROFESSIONALE DEI DIPENDENTI PER I PAZIENTIIl Dott. Stucchi ha sempre sostenuto e difeso la filosofia di metter al centro la persona, il malato, il paziente; le sue scelte, per l’ambito ospedaliero, sono state sempre orientate a valorizzare le alte specialità riconosciute come strutture in grado di assicurare qualità negli interventi sanitari in situazioni di grave complessità estendendo il bacino di utenza ai territori di Mantova e Cremona (Cardiochirurgia, Neurochirurgia, Chirurgia toracica e vascolare, Emodinamica).Ma anche verso i dipendenti ha sempre sostenuto la necessità di far crescere competenze, capacità professionale e relazionale, puntando molto sul miglioramento della comunicazione medico-paziente. Quindi è stato protagonista di una sfida non solo professionale ma soprattutto culturale racchiusa nel concetto del prendersi cura delle persone e non solo della malattia. Un concetto che si è trasformato in una progettualità ben definita : la presa in carico delle persone affette da

patologie croniche con la quale si sta traducendo in realtà concreta l’indirizzo regionale voluto dalla L.R. 23/2015; un modello emblematico per la sua riproducibilità in vari ambiti della gestione di una Azienda Socio Sanitaria Territoriale. Mi piace riportare una sua frase che condivido in pieno: “dobbiamo impegnarci tutti per il paziente e puntare ad una crescita in ambito professionale”. Come non ricordare la grande solidarietà di tanti dipendenti per la vicenda processuale che lo ha coinvolto. Non si erano mai viste tante firme di vicinanza e solidarietà nella lettera apparsa sulla stampa. Nel dare il benvenuto al Dott. Raffaello Stradoni, conosciutissimo a Suzzara (è stato

anche simpatico mio insegnante nella scuola per infermieri professionali) voglio ringraziare il Dott. Stucchi citando una sua frase: ..”i veri protagonisti di un’azienda socio sanitaria territoriale sono e devono restare sempre i professionisti. I direttori generali passano, gli operatori restano». Ma quando un direttore semina bene, non mancheranno i buoni frutti da cogliere, come sempre, nel tempo in cui le stagioni li porteranno a maturazione. Grazie Dott. Stucchi.

Attilio Pignata Responsabile di Cronache Sanitarie

Nella foto il grande evento storico organizzato dal nostro periodico il 13 ottobre del 2016 in Sala Consiliare a Suzzara dove il Dott. Luca Filippo Maria Stucchi e altri dirigenti coordinati dalla Dott.

ssa Anna Bonini hanno trattato un argomento di forte attualità e innovativo: “Dalla cura al prendersi cura” ovvero integrazione Ospedale e Territorio: come si riorganizzano i servizi sanitari. Hanno

partecipato sindaci, medici di famiglia, farmacisti, presidenti delle RSA, associazioni di volontariato socio-sanitario di tutto il territorio. E’ stato un evento importante e storico anche per il nostro periodico.

IL DIRETTORE STUCCHI LASCIA L’AZIENDA “POMA” DI MANTOVA

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Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana 5

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VERONA-SUZZARA: ELOGI AI RAGAZZI DEL CHV DAGLI STUDENTI UNIVERSITARI

Sono due gli eventi culturali annuali di grande richiamo che nel giro di pochi anni

hanno favorito quel lento ma continuo processo culturale di integrazione ed inclusione della disabilità e fragilità mai visto prima. In estate il Festival musicale Sconfinart presso Giardini Gina Bianchi di Suzzara poi al Parco Florida di Pegognaga ed anche al Lido di Borgoforte. In tutto 15 spettacoli grazie agli Utenti ed Operatori dei servizi della Cooperativa con più di 60 volontari: giovani, anziani e famigliari. Un grazie a tutti gli artisti, cantanti, complessi e musicisti di fama internazionale che ci onorano e si sentono onorati di partecipare. Poi in inverno al Teatro comunale di Gonzaga l’edizione di “Nessuno escluso” festival d’arte, cultura e solidarietà collettiva. Il territorio del basso mantovano sta diventando un esempio unico in Italia dei piccoli miracoli di solidarietà che avvengono. Se ne sono accorti anche all’università di Verona dove sono stati ospitati e intervistati i nostri ragazzi orgogliosi di raccontare le loro esperienze di integrazione sociale. Mai si era visto una testimonianza sincera ed autentica da parte dei ragazzi del CHV di Suzzara raccontata con un microfono in mano ad un’aula piena di studenti dell’Università di Verona. Lo stesso presidente Ernesto Volta è rimasto sorpreso per aver sentito la loro esperienza mai raccontata finora. Ecco i

loro nomi: Massimo Billoni, Alan Grusi, Alberto Benedini, Simona Andrao, Fabrizio Verde, Edoardo Pavanelli e gli educatori Luca De Pietri

e Matteo Becchi. Al centro Ernesto Volta e Alessandro Guastalli.

SUZZARA: LAUREA A RICCARDO PINOTTI

Presso l’Università di Modena-Reggio Emilia si è laureato con 101/110 in

Scienze naturali il suzzarese Riccardo Pinotti. Congratulazioni dal papà Paolo, mamma Valeria, nonna Adriana, zio Mauro e zia Rita.

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ANNO NUOVO CON DONAZIONISUZZARA: L’AVIS DONA LE MAGLIE AI BAMBINI DEL SUZZARA CALCIO

IL CIRCOLO MOTORI DONA UN DEFIBRILLATORE DI ULTIMA GENERAZIONE AL LICEO MANZONI

SAN PROSPERO

CONTRIBUTO ALLA CARITAS

DONA MILLE EURO ALLA CARITAS

DONATO UN PREGEVOLE ORGANO ALLA PARROCCHIA

SACRA FAMIGLIA

L’AVIS comunale di Suzzara ha pensato di sensibilizzare i bambini a mantenere alto il

valore del dono del sangue donando le maglie per le partite di calcio. Un gesto che vuole essere un augurio per formare e sensibilizzare dei giovani calciatori che, nel futuro, possono scoprire l’importanza dell’AVIS. Alla cerimonia era presente il Presidente Fabio Carlini, il consigliere Giorgio Staffa e l’allenatore Simone Bellesia .

Toccante la presenza dei famigliari alla cui memoria è stato fatta la donazione. Si tratta

di due soci fondatori, persone conosciute e stimate ma soprattutto appassionati di motori, automobilismo e motociclismo: Romeo Bondioli

scomparso nel 2006 e di Graziano Bigi scomparso nel 2016. La preside dell’Istituto ha ringraziato tutto il direttivo del circolo presenti per la preziosa donazione mentre il presidente Alfredo Storci ha spiegato che si tratta di un defibrillatore moderno,

facile da usare e utilizzabile non solo per gli adulti ma anche per i bambini, in caso di arresto cardiaco durante una lezione in palestra ma anche all’aperto in quanto si tratta di apparecchio portatile.

Anno nuovo e bello per l’inaugurazione di una casa gestita dalla Caritas. Si tratta di un

appartamento ora abitato da mamma, papà e tre figli minori e si trova dove a suo tempo era abitato dalle Suore.

In ricordo della moglie venuta a mancare improvvisamente a soli 36 anni lasciando

tre figli piccoli, Yang Yong Zhan, un ambulante mantovano di San Giorgio di Mantova di origine cinese, benvoluto da tutti i colleghi qui a Suzzara, aveva ricevuto aiuti per il funerale e per i suoi tre figli ma lui a sua volta ha donato un contributo alla Caritas Ascolto di Suzzara. Un bel gesto, anzi straordinario che merita la segnalazione.

E’ successo in un negozio del centro quando una persona anziana, ben distinta, è entrata

nel negozio consegnando al titolare una busta dicendo non fate il mio nome e questi soldi devono servire per aiutare i poveri a comperarsi le scarpe. Andate alla Caritas. Detto fatto è stato deciso di rilasciare 50 buoni da 20 euro l’uno per adulti o bambini e poter accedere al negozio e comperarsi le scarpe con un 20 euro in mano. Il titolare si è commosso perché non era mai successo un fatto simile.

Anno nuovo e un pregevole organo che arricchisce la chiesa della Sacra Famiglia

a Suzzara. Si tratta di un anonimo. Ma la notizia diventa ancora più bella per scoperta di una targa per ricordare lo scomparso Don Beniamino Menini in passato parroco della Sacra Famiglia che ha lasciato il ricordo ancora vivo di bontà e impegno per la crescita religiosa della comunità.

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SUZZARA: DONAZIONI ALL’ ASSOCIAZIONE ARCA DEL PO

PEGOGNAGA: DONAZIONE AL CHV DALLA DICIOTTESIMA FESTA DEI NONNI

PEGOGNAGA: ANNO NUOVO SALETTA RICREATIVA NUOVA

ANCHE A TABELLANO UN DEFIBRILLATORE

AL-CALDO. UNO SPAZIO-BENESSERE PER CHI SEGUE UN MALATO DI ALZHEIMER.

IN CENTRO A SUZZARA È ARRIVATO IL SECONDO

DEFIBRILLATORE

LA PRO-LOCO DI SUZZARA RACCOGLIE LE ADESIONI

PER UN PROSSIMO CORSO

Sul mensile L’Eco di Suzzara e sul nostro periodico sono state pubblicate le immagini

del violentissimo temporale e di una tromba d’aria che ha scoperchiato completamente l’imbarcazione (fissa sulla sponda del Po) utilizzata dai pensionati per il gioco delle carte e stare in compagnia, associazione Arca del Po. Il presidente Arnaldo Pelli aveva sperato negli

aiuti e senza chiedere nulla ne sono arrivati tanti. Adesso con il tetto nuovo sono riprese le attività e nel comunicare l’elenco di tutti i benefattori, i volontari dell’associazione Arca del Po, ringraziano tutte le persone che hanno aiutato e donato. Ecco i benefattori: partiamo dagli artigiani Carlo Cugini, Silvano e Maurizio Torelli, Erminio Lui, Benito Ferri. Poi ci sono le Associazioni: Riva

per Riva e Parrocchia , Laura Albinelli e amiche. Ma anche vari cittadini hanno donato. I loro nomi: Egidio Rabbi, Danilo Scarpanti, Remo Silvani, Romano Zonta, Elio Guandalini, Vinicio Mazza, Luigi Zilocchi, Mario Franchi, Valter Rigoletti, Giuseppe Mora, Ivan e Gino Alberti, uno straniero ed infine la stampa locale: “Eco di Suzzara” e “Cronache Sanitarie”.

A Pegognaga, la 18’ Festa dei Nonni è riuscita bene mantenendo alto il messaggio

dell’iniziativa: riconoscere il ruolo nella famiglia e nella società dei nostri nonni! A tutto questo,

da aggiungere che il ricavato del pranzo è stato devoluto alla cooperativa Chv. Grazie all’Amministrazione Comunale, al circolo Bocciofila, alla Parrocchia, alle tante volontarie

e volontari delle associazioni pegognaghesi che hanno reso possibile questa festa.

Grazie ad una brillante idea della caposala Antonella Portioli e alla geniale dimestichezza

delle operatrici Morena ed Anna è stato realizzato

al secondo piano della struttura, una saletta alla memoria della Sig.ra Eva Grigoli, arredata con mobili, tappeti, giochi di società il tutto per rendere

più gioviale l’incontro tra Nonni e nipoti durante le varie visite.

E’ stato installato a Tabellano un defibrillatore donato da un anonimo. E’ stato posizionato

sulla via principale del paese. Presente il sindaco IVan Ongari. Un ringraziamento a Luigi Duca e alla dottoressa Chiara Rovesti che ha abilitato le prime sei persone: Angelo Bellamio, Nazarena Binacchi, Amedeo De Padova, Belrhali Khadija, Barbara Ferrari, Sandra Martelli.

“e adesso come faccio?”; “basta! Non ce la faccio più” sono tra i pensieri più ricorrenti

di chi assiste un malato di demenze. Occorre continuamente inventare nuove soluzioni per una situazione che cambia costantemente, il tempo libero è azzerato, la frustrazione e il senso di impotenza sono alte, a volte si unisce il senso di colpa perché non ce la si fa davvero più o perché non ci si sente abbastanza bravi. Fare il caregiver (come chiamano i familiari che vivono a stretto contatto con i malati) è un “mestiere” che non si può e non si deve affrontare da soli. Come sempre, l’unione fa la forza.

ALcaldo è un incontro mensile organizzato dalla associazione Il Gruppo di AL di Suzzara in cui i familiari possono ritrovarsi e scambiarsi paure, ansie ma anche consigli, incoraggiamenti e..una fetta di torta e una tazza di caffè. L’occasione di conoscere altre persone che assistono malati con demenze offre la possibilità di confrontarsi in un clima informale e familiare e di uscire dall’isolamento in cui spesso ci si trova nel gestire da soli situazioni difficili. Al termine di ogni incontro ci si sente un po’ più sereni e forti: parola di chi l’ha provato! Il prossimo appuntamento è sabato 23 febbraio,

alle 9.30. Gli incontri si tengono in una saletta riservata presso il Centro Sociale “Città di Suzzara” in viale Libertà 32.La partecipazione è libera e gratuita. Si può avvisare dell’intenzione di partecipare o presentarsi direttamente all’appuntamento: in ogni caso si è sempre i benvenuti. Possono partecipare anche i figli, vicini di casa, amici di persone che assistono persone malate e che vogliono trovare un modo per rendersi più utili. Per ulteriori informazioni si può contattare il Gruppo di AL telefonicamente o con un messaggio al numero: 370 322 2064

E’ stato posizionato sotto il portico, tra via XI Febbraio e piazza Castello, di fronte alla

Torre civica. E’ stato acquistato dal gruppo podistico Avis Suzzara, grazie ai proventi della Camminata. Presente alla cerimonia il sindaco Ivan Ongari, il presidente della sezione Avis podismo Giorgio Staffa e il presidente della pro loco Città di Suzzara Franco Bigi.

Per usare il defibrillatore occorre frequentare un corso di due serate, davvero facilissimo,

dove viene rilasciato l’idoneità ad usarlo. Il corso viene organizzato quando si raccoglie un certo numero di volontari “laici”. Il vantaggio non è solo quello di poter salvare una vita umana in caso di arresto cardiaco ma si impara una manovra rianimatoria che può diventare utile sul lavoro, in casa, in vacanza insomma in qualsiasi momento, in attesa dei soccorsi. Per prenotare o iscriversi al corso telefonare a Giorgio Staffa al cel. 347-4273084.

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Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana8

SUZZARA: DONAZIONE ALLA NEUROPSICHIATRIA

SUZZARACENTRO SOCIALE:

SERVONO DEI VOLONTARI AUTISTI

Cerimonia toccante e coinvolgente per i bambini che si avvicinano alla musica in

questo caso terapeutica quindi musicoterapia. Siamo in una sala del reparto di Neuropsichiatria dell’Ospedale di Suzzara (ASST di Mantova) dove la responsabile Dott.ssa Giulia Fiaccadori assieme ad altre operatrici, hanno ricevuto una cospicua donazione dalla associazione di Reggiolo costituita dai famigliari e dagli amici di Daniele Baldo, scomparso due anni fa a soli 28 anni mentre tornava, stanco e affaticato, dal lavoro. Daniele era un grande appassionato di Vespa e un anno dopo si era svolto un “Vespa Raduno” e bene hanno fatto di devolvere le offerte al reparto di neuropsichiatria dove il maestro di Musica Gianluca Benatti ha presentato alcuni bambini che si sono esibiti in musiche di vario genere suonando con la chitarra, pianoforte e strumenti

a percussione. Grazie a questa donazione è stata attivato un percorso di musicoterapia per alcuni

piccoli pazienti del servizio di neuropsichiatria infantile.

Quest’anno abbiamo fatto un lavoro estremamente impegnativo che ha dato dei

risultati incredibili. Km percorsi 65.200, trasportato 4130 persone con un impegno di 5545 ore. Tutto questo grazie ai volontari autisti e coordinatori del Trasporto accompagnato. Con queste parole il presidente del Centro Sociale “Città di Suzzara”, Roberto Bonfietti, visibilmente emozionato ha letto la relazione dell’attività svolta in un anno al Centro Sociale. Il presidente Bonfietti ha detto: il centro Sociale ha ospitato per il secondo anno consecutivo la scuola CPIA per la alfabetizzazione e licenza terza media degli adulti. Abbiamo organizzati corsi del computer, incontri culturali con illustri oratori grazie all’impegno del Prof. Gualtieri. Poi una scuola di ballo, gioco al burraco, gioco delle carte. Bonfietti ha ringraziato l’Assessore Guastalli per la

sua costante presenza, vicinanza e ascolto di tutti i nostri problemi e richieste. Per l’anno nuovo vogliamo come obiettivo portare a termine la modifica del bus che usiamo tutti i giorni per trasportare sei ragazzi disabili e una persona. Si prevede una seconda

persona su sedia a rotelle e quindi prima dobbiamo modificare il bus per trasportare due sedie a rotelle e 7 persone. Abbiamo tanta voglia di aiutare ma ci servono degli autisti volontari perché le richieste e i bisogni aumentano.

SUZZARA: VOLONTARI DELLA CROCE ROSSA PER 365 GIORNI ALL’ANNOSono tante le uscite che effettuano le ambulanze

della Croce Rossa, addirittura si parla di una media di 13 uscite giornaliere percorrendo 300 kilometri ogni giorno. Nel 2018 sono stati effettuati 4.702 servizi di cui 936 per il servizio di

118, il resto sono km percorsi per manifestazioni, trasporti, dialisi ecc. (servizi ordinari insomma); I volontari hanno percorso 111.008 km di cui 24.670 per il servizio di 118. Il bilancio del 2018 premia la benemerita associazione che dà una concreta

risposta ai bisogni socio-sanitaria dell’intero territorio ma dimostra il grande impegno e abnegazione di tutti i volontari che non guardano l’orologio e le festività o le notti.

Nella foto del giugno dell’anno corso i volontari di Gonzaga e Suzzara in occasione della presentazione della uova ambulanza alla presenza delle autorità civili, religiose e militari. Una manifestazione ben organizzata e ben riuscita.

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Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana 9

SOLITUDINE ED ISOLAMENTO SOCIALE: UN PROBLEMA EMERGENTEBreve estratto dalla relazione dal convegno

“Solitudine e isolamento sociale: sofferenza della persona anziana e risposta della collettività”, organizzato da Fondazione Luigi Boni, Suzzara mesi fa. “Negli ultimi anni numerosi studi scientifici hanno dato evidenza della correlazione tra solitudine e peggioramento delle condizioni di salute. In una meta-analisi che confronta i risultati di 70 studi per un totale di 3,4 milioni di persone seguite nell’arco di 7 anni, vengono analizzate tre diverse condizioni, due delle quali sono oggettive: il vivere soli e l’isolamento sociale (la condizione oggettiva di essere socialmente isolati); ed una è soggettiva: la solitudine, intesa come sensazione soggettiva di esclusione, di non appartenenza. I risultati di questa meta-analisi dimostrano che la mancanza di relazioni sociali, siano esse oggettive o soggettive, è un fattore di rischio sostanziale di morte prematura. Una controprova a questi risultati deriva dal fatto che chi vive una condizione socialmente connessa ha una migliore aspettativa di vita. Riguardo all’età dei soggetti, è stato rilevato che il rischio di premorienza è maggiore nell’età media (attorno ai 60 anni), che non nella vecchiaia. La solitudine e l’isolamento sociale sono un fattore di rischio paragonabile, se non superiore, ad altre condizioni già ben note, quali fumo, obesità, inattività fisica, fattori per i quali già da tempo sono in atto campagne di prevenzione. Da qui nasce la

necessità di considerare l’isolamento sociale e la solitudine come problemi di salute pubblica. Per cui è necessario da subito proporre interventi mirati. Molte persone che si sentono sole provano vergogna nell’ammettere questa sensazione. E allora, bisogna incoraggiarle, a non avere paura di parlarne, e se ne parlano con il medico, e il medico le sa ascoltare, magari avranno meno timore a cercare un contatto con altre persone. Non a tutte le domande che ci vengono poste è possibile dare una risposta, ma la relazione è sempre possibile e, a volte, è questa l’unica risposta.Diversi studi hanno analizzato l’efficacia dei rimedi posti in atto in diverse nazioni per contrastare

l’epidemia di solitudine, evidenziando che non sempre un aumento del numero delle relazioni sociali ha un effetto positivo nel contrastare la solitudine. Se l’esperienza di relazioni sociali negative ha determinato un pregiudizio sulla possibilità di poter avere relazioni sociali positive e significative, si è ormai creato un circolo di interazioni negative che, oltre che automantenersi, rischia di estendersi al prossimo, con un effetto di contagio epidemico. La possibilità di intervento consiste nell’interrompere il cerchio cercando di ridurre la percezione della negatività e, ricreando l’esperienza di relazioni positive.

Nicoletta Leali, Medigroup, Suzzara

SERVIZI SOCIALI E VOLONTARIATO INSIEME SUL TERRITORIOAbbiamo chiesto all’Assistente Sociale

Roberta Lorenzini, presente al convegno come oratrice se poteva fare uno stralcio del suo intervento. Il concetto che Roberta ha sottolineato è questo: siamo di fronte ad una rivoluzione dell’approccio metodologico del servizio sociale comunale ovvero non esclusivamente erogatore di prestazioni ma col volontariato e col privato sociale vi è uno sviluppo di LEGAMI UMANI. Interessante l’excursus nel mondo dei servizi partendo dal 1974 ad oggi citando una crescita continua dell’associazionismo. Ecco le sigle

delle associazioni che ha descritto di cui facciamo solo la citazione per mancanza di spazio: LARPA, L’AUSER, l’ANTEA e l’UGAF poi il “Centro Sociale città di Suzzara”, il CSE,CDD, CSV , IDEA, l’ Auser, il centro sociale ma anche gli amici del premio, gli amici del museo, l’olimpia, le scuole come il Manzoni ed il CFP il progetto INSIEME PER UNA PARTECIPAZIONE ATTIVA, infine il gruppo di AL sul nostro territorio.

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Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana10

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L’ASSISTENZA AGLI ANZIANI NON E’ BUSINESS NE’ SPECULAZIONEPrendersi cura di familiari in avanzata età o in

stato di disagio per diverse patologie fisiche e/o psichiche è una cosa seria che non lascia tempo a speculazioni di sorta né può rappresentare un business per ottenere risultati mediocri . La famiglia che matura la necessità di prendersi cura di un congiunto non più autosufficiente si trova di fronte a numerosi interrogativi cui di solito non è preparata a rispondere: è necessario diffidare di tutto quanto appare semplice e scontato , le cronache sono molto evidenti . Si pensa di avere soluzioni a problemi che non sono tutti uguali; anzi, la massificazione li aggrava . Ogni singola realtà va considerata e affrontata con la convinzione che solo in questo modo si possono fare passi avanti nel prendersi cura della senilità, della disabilità o delle patologie in ogni modo invalidanti .L’idea di farsi aiutare da qualcuno “esterno alla famiglia” spesso non viene preso in considerazione perché vissuta come una sorta di

“scarico” delle responsabilità: al contrario quando è realmente “professionale” si rivela una risorsa nella gestione della quotidianità .Professionale è chi sa integrarsi alla famiglia stessa condividendo la valutazione dei bisogni ed è dotato della giusta sensibilità per accogliere i consigli di coloro che hanno a cuore il benessere psico-fisico delle persone affidate.Vi sono tre elementi da tenere in grande considerazione: il rispetto dell’intimità domestica fatta di abitudini ricorrenti , di oggetti riposti da anni negli stessi luoghi e di tempi scanditi che non dovrebbero cambiare .Il secondo elemento è il rigoroso rispetto della dignità della persona .Infine, ma non ultimo, il fattore relazionale che è importante quanto quello tecnico e che determina il successo o il fallimento del “prendere cura professionale”.Molte volte il “fai da te” non è produttivo di effetti

, anzi accresce i disagi per le complessità e varietà dei bisogni , per cui è necessario un aiuto terapeutico di specialisti idonei e non improvvisati come spesso avviene. Non è facile accettare la “vecchiaia”, la malattia o la disabilità, specie se nel corso della vita si è stati indipendenti e di aiuto ad altri Si evidenziano allora due tipi di bisogno crescenti: necessità di dipendenza fisica (a seconda delle condizioni di salute) e bisogno di conservare un’identità adulta (bisogno di autonomia) . Il conflitto tra questi due bisogni segna profondamente il significato delle relazioni e mette alla prova tutto il sistema familiare. Ciò rappresenta l’immediato travaglio a cui la persona colpita dall’evento è sottoposta ; il problema non può essere generalizzato né tantomeno sottovalutato . Occorre quindi soffermarsi a riflettere per trovare le soluzioni più adeguate

Moreno Basso

ELIO GUANDALINI UN PODISTA SUZZARESE CHE ONORA LA CITTA

Mercoledì 16 gennaio ha compiuto 80 anni ma non li dimostra e il segreto sta nel suo

hobby di marciatore. Si chiama Elio Guandalini, persona conosciuta e stimata ma anche famoso perché è stato uno dei primi marciatori fin dagli anni settanta, quando militava nel gruppo AVIS. Poi ha indossato la maglia dell’Arci-Uisp e in seguito ha partecipato a 9 edizioni della 100 kilometri del Passatore Firenze-Faenza con il

gruppo sportivo Affini. E’ stato anche delegato Coni per il Comune di Suzzara in tutta la stagione vittoriosa della ginnastica artistica con le squadre allenate dal mitico professor Antenore ‘Nano’ Marmiroli. Ma quello che fa notizia e onore è il fatto che Elio è ancora in attività. Uno stile di vita che aiuta a stare in salute. Complimenti Elio e tanti auguri di continuare così.

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Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana 11

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Per coloro che sono alla ricerca di una badante convivente, siamo in grado di ricercare e selezionare la persona più adeguata. La cooperativa si fa carico dell’assunzione e degli aspetti amministrativi, quindi il costo del servizio è già comprensivo di oneri fiscali e previdenziali, esclude solamente vitto e alloggio della lavoratrice.

Il servizio di assistenza viene erogato anche presso le strutture ospedaliere, le cliniche, le case di riposo. Regolarmente assunte dalla cooperativa, le Operatrici Sanitarie possono lavorare in tutte le ore diurne e notturne, in tutti i giorni dell’anno, liberando le famiglie dal pensiero degli aspetti fiscali e assicurativi.

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Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana12

FISIOTERAPISTA ELISA ZANINI: LASER TERAPIA E TECARTERAPIA A CONFRONTO 2 PARTE

La terza differenza risiede nel come applicare la due terapie. Negli anni passati la Tecar

veniva utilizzata sia in modalità capacitiva (azione sui tessuti molli come il muscolo) che in modalità resistiva (azione sui tessuti più profondi come tendini e legamenti), con cadenza giornaliera e facendola scorrere sia sull’area da trattare che sui tessuti circostanti. Ad oggi si è evidenziato che sarebbe più opportuno utilizzarla esclusivamente in modalità resistiva, in quanto l’elettrodo andrebbe mantenuto fisso sul punto interessato (ad esempio, in caso di lesione muscolare si rimane fissi sull’area di lesione senza spostarsi per la lunghezza del muscolo) per poter erogare l’intera quantità di energia in quel punto ed evitare di dissiparla in aree non interessate. Fare questo con l’elettrodo capacitivo non è possibile in quanto c’è il pericolo di ustione. La cadenza sarebbe a giorni alterni per permettere al corpo di assorbire l’intero quantitativo di energia erogata ed evitarne quindi il sovradosaggio. Il tempo della seduta dipende da quanta potenza utilizziamo per erogare un determinato numero di Joule: più avremo una potenza elevata, più la seduta sarà breve e viceversa. Questo dipende dall’obiettivo terapeutico che ci poniamo. Elevate potenze generano un incremento della temperatura, il che risulta utile se si agisce per esempio su una contrattura muscolare. Per quanto riguarda il Laser, in commercio ne esistono di diversi tipi

classificati in base alla lunghezza d’onda e alla potenza che sono in grado di erogare: l’infrarosso per esempio è un laser a bassissima potenza, mentre il laser neodimio-yag viene definito ad alta potenza. Esso è in grado di erogare elevatissime dosi di energia in una determinata area e di agire anche sui tessuti situati più in profondità. In questo caso si somministra col metodo della scansione, cioè si va ad agire sia sul punto interessato che su quelli strettamente collegati (ad esempio: con l’epicondilite si agisce sia sui tendini che originano dall’epicondilo che sul ventre muscolare degli estensori del polso) per evitare il rischio di ustione ed un equilibrato apporto di energia su tutta l’area. La terapia, così come per la Tecar, viene eseguita a giorni alterni per evitare danni tissutali da sovradosaggio ed ha una durata che va dai 10 ai 20 minuti a seconda della patologia e della zona da trattare. Un limite di questo tipo di terapia è legato al fatto che è molto difficile personalizzare il trattamento in quanto è difficile calcolare sempre precisamente il livello di profondità o l’area di estensione della lesione e quindi si utilizzano dei valori standardizzati che non creano danni sulla persona. Per concludere, la Laserterapia e la Tecarterapia trovano indicazione per quasi tutte le patologie in ambito ortopedico, dallo strappo muscolare alla distorsione di caviglia o ad una tendinite achillea, ma vengono applicate in momenti differenti a seconda della fase in cui

si trova la patologia ed anche in modi differenti che sono legati al principio di funzionamento della macchina stessa. Vi sono tuttavia delle controindicazioni assolute, come i soggetti portatori di pacemaker, le donne in gravidanza, i soggetti con neoplasie non stabilizzate e i soggetti con infezioni in atto.

Il servizio di Fisioterapia viene garantito tutte le mattine dal lunedì al venerdì indicativamente dalle 8 alle 13. Tale orario può variare in base alle varie esigenze dei pazienti. Per prenotare un appuntamento è sufficiente chiamare al numero 0522-972376.

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Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana 13

FEBBRAIO 2019 MARZO 2019

1 SUZZARA OSPEDALE 16 BONDANELLO 1 PORTIOLO 16 SAN BENEDETTO PO GHIDINI

2 SUZZARA OSPEDALE 17 SUZZARA ALDROVANDI 2 GONZAGA 17 SAN BENEDETTO GHIDINI SUZZARA OSPEDALE DIURNO

3 MOGLIA MOTTEGGIANA DIURNO 18 SUZZARA ALDROVANDI 3 GONZAGA 18 BONDANELLO

4 MOGLIA 19 PEGOGNAGA 4 SUZZARA OSPEDALE 19 BONDANELLO

5 BONDENO 20 PEGOGNAGA 5 SUZZARA OSPEDALE 20 SUZARA ALDROVANDI

6 BONDENO 21 TABELLANO 6 MOGLIA 21 SUZZARA ALDROVANDI

7 POLESINE 22 MOTTEGGIANA 7 MOGLIA 22 PEGOGNAGA

8 POLESINE 23 MOTTEGGIANA 8 BONDENO 23 PEGOGNAGA

9 PALIDANO COMUNALE 24 SUZZARA COMUNALE 9 BONDENO 24 TABELLANO

10 PALIDANO COMUNALE 25 SUZZARA COMUNALE 10 POLESINE 25 TABELLANO

11 SUZZARA BREVIGLIERI 26 SAN BENEDETTO PO POLIRONE 11 POLESINE 26 MOTTEGGIANA

12 SUZZARA BREVIGLIERI 27 SAN BENEDETTO PO POLIRONE 12 PALIDANO COMUNALE 27 SUZZARA COMUNALE

13 SAN BENEDETTO PO GHIDINI 28 PORTIOLO 13 PALIDANO COMUNALE 28 SUZZARA COMUNALE

14 SAN BENEDETTO PO GHIDINI 14 SUZZARA BREVIGLIERI 29 SAN BENEDETTO POLIRONE

15 BONDANELLO 15 SUZZARA BREVIGLIERI 30 SAN BENEDETTO POLIRONE

31 PORTIOLO TABELLANO DIURNO

TURNI FARMACIE DEL TERRITORIO

SUZZARA: OSPEDALE NUOVO: GLI ORARI DI ACCESSO AL CUP E SERVIZIO DI LABORATORIO ANALISI

Orari di accesso al CUP: da lunedì a ve-nerdì orario continuato dalle ore 8.00 alle

ore 19:00 (cessazione distribuzione dei numeri dal totem alle ore 18.45). Solo per l’accettazio-ne ricoveri il CUP apre alle ore 7.30. Il sabato dalle ore 7.30 alle ore 13.30 (cessazione distri-buzione dei numeri dal totem alle ore 13.15).Le prenotazione di visite ed esami può essere fatta di persona, presso gli sportelli o telefoni-camente da numero fisso al N° verde 800 123

521 attivo da lunedì a venerdì dalle ore 9.30 alle 13.00 da cellulare al N° 0376 523 041 atti-vo da lunedì a venerdì dalle ore 9.30 alle 13.00.Telefono Centralino/Portineria: 0376/5171.

Servizio di Laboratorio Analisi-Patologia Clinica Segreteria/Accettazione: Telefono: 0376/517420 fax: 0376/517805 Il Servizio situato: al primo piano dell’Ospedale. Modalità di accesso al Servizio senza necessi-

tà di appuntamento, per effettuare accettazio-ne e prelievi, tutti i giorni lavorativi, compreso il sabato, dalle ore 7.30 alle ore 10.30. Il ritiro del referto avviene presso “l’ufficio refer-ti”, posto al piano terra, a fianco della portine-ria, con orario continuato dal lunedì al venerdì dalle ore 8,00 alle ore 18,30 ed il sabato dalle 8,00 alle 12,00

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Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana14

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Dott.ssa Michela Monteforte, Maria Grazia Marinelli

Viale Europa n°2/d SUZZARA – MN tel 0376536123 fax 0376508118 FARMACIA COMUNALE SUZZARA mail: [email protected]

Il raffreddore è il malanno di stagione più diffuso che fa capolino con l’arrivo dei primi freddi. Spesso si mani-festa in seguito a brusche variazioni climatiche o dopo essersi esposti a corrente d’aria o alla pioggia. Il raffreddore, è una rinofaringite acuta, infettiva e virale causata solitamente da Rhinovirus. È un’affezione quindi delle prime vie respiratorie e in particolare del naso e della gola, ed è ben distinta per durata e gravità, dall’influenza. Il raffreddore generalmente non dura più di 3-6 giorni e i suoi sintomi comprendono starnuti, abbondante produzione di muco, congestione nasale, catarro, mal di gola, tosse, mal di testa e stanchezza.L’influenza invece è un’infezione virale più se-ria del tratto respiratorio caratterizzata inoltre da un rapido innal-zamento della temperatura, brividi di freddo, dolori muscolari. A provocare il raffreddore sono i virus (Rhinovi-rus e Coro-navirus), dei piccolissimi microrganismi che per riprodursi sono obbligati a entrare all’interno di altre cellule, utilizzarne le loro fonti energetiche e che trovano terreno fertile nelle mucose na-sali.Ma perché in inverno ci si ammala più spes-so? Iinnanzitutto il freddo rallenta il movimento del muco, il cui compito è formare una barriera contro i virus; inoltre, si trascorre più tempo in ambienti chiusi e affollati dove i virus possono circolare e contagiare più facilmente, infine le nostre difese immunitarie si possono abbassa-

re, soprattutto se ci troviamo in una condizione di debilitazione organica. La compartecipazio-ne di questi eventi porta quindi ad un aumento del rischio di contrarre il raffreddore.Un altro fattore di recente inte-resse è il possibile accumulo di tossine nel nostro organismo. Quando i nostri or-gani emun-tori (Rene, Fegato, Cistifellea, Intestino, Pelle) non riescono più a smaltire tutte le tossine in ecces-so, queste si potrebbero anche accumu-lare in muco e catarro. Le alte vie respiratorie (naso, gola, orecchie) rispondono fisiologica-mente eliminando gli eccessi attraverso le fisio-logiche secrezioni.I trattamenti che aiutano ad alleviare i sintomi del raffreddore sono i più noti della tradizione farmacologica; antinfiammatori, antipiretici o antistaminici come decongestionanti nasali. Questi principi attivi vanno utilizzati con pruden-za, specie nei ragazzi sotto i 16 anni. Per ridurre la congestione nasale si utilizzano solitamente spray a base di vasocostrittori ad attività sim-patico-mimetica, ad essi sono però da preferi-re le soluzioni saline che riducono la rinorrea, evitano il ristagno del muco, con il vantaggio di non dare assuefazione, come succede per i decongestionanti, e sono prarticamente privi di effetti collaterali. Le soluzioni saline sono quindi

da preferire nei bambini, sotto forma di spray nasali o gocce, alle soluzioni fisiologiche sono spesso associati altri compo-nenti di origine naturali come estratti vegetali di Eufrasia e Sodio jaluronato.Una alternativa naturale del classico Acido acetilsalicilico, è la salicina,un componente derivato dal Salice bianco che ha gli stessi effetti dell’aspiri-na: attività antinfiammatoria,

antiflogistica e antinevralgica. Quindi, assume-re il salice come rimedio contro il raffreddore è una scelta ottimale soprattutto se si soffre di for-ti dolori alle articolazioni e di mal di testa di tipo nevralgico (localizzato alla tempie o sulla fron-te).inoltre per favorire la respirazione, è bene regolare la temperatura e l’umidità dell’ambien-te in cui si vive, evitando un clima troppo cal-do o secco, per esempio umidificando la stanza. E ancora: bere molti liquidi per mantenere una giusta idratazio-ne del corpo, preferire cibi leg-geri, ricchi di vitamina C (le comuni spremute d’arancia), soffiarsi spesso il naso per evitare il ristagno prolungato delle secrezioni nel naso e nella faringe e lavarsi spesso le mani.

Lo staff della farmacia comunale San Biagio Suzzara

Parliamo del raffreddore

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Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana 15

IMPRONTA DIGITALE: ADDIO A NAUSEA E CONATI DI VOMITO

ERRATA CORRIGENell’articolo che riguardava “C’era una volta il paziente” a pag 29 del numero scorso, a firma del dott. Fabrizio Ballerini, riportiamo il testo corretto (mancava la parola “crede” ) e ci scusiamo per il refuso: Per chi invece come noi (dentisti) si adopera tutti i gior-ni per fare una professione che ama e in cui crede, il cliente avventore e il paziente persona con bisogno di salute non sono la stessa cosa. E ci mettiamo la faccia oltre che il cuore.

L’impronta della bocca, si sa, è una delle situa-zioni di maggior stress sia per il paziente che per il dentista. Quante volte vi sarà capitato di chiedervi come mai non fosse stato ancora inventato qualcosa di diverso dalla presa d’im-pronta tradizionale con paste e siliconi al fine di realizzare le protesi. L’incubo è finito. Per

tutti i propri pazienti lo studio dentistico Dott. Ballerini ha introdotto da tempo l’impronta di-gitale dentale con scanner Trios 3 Shape e 3M True Definition. Ora è sufficiente far scorrere la punta dello scanner all’interno del cavo orale e muoverlo attorno ai denti evitando così paste e sapori sgradevoli..

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Parliamo del raffreddore

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Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana16

LUCA GROTTI: PARLA IL DIRETTORE DI PANTAREI

SIMONA ASCARIMEOTODO REME:ELASTICITÀ DEL CORPO E DELLA MENTE

Mi presento! Sono Luca Grotti, massaggia-tore professionista della provincia di Man-

tova e grande appassionato di sport.Ed è proprio lo sport che mi ha avvicinato al mondo della terapia manuale.Grazie alla passione per il nuoto ho iniziato ad interessarmi alle tecniche utilizzate nei mas-saggi sportivi. Da lì, il passo verso la Scuola di Massaggiatore Sportivo a Milano, poi la facoltà di Scienze Motorie a Verona, è stato breve. Su-bito dopo la fine degli studi, ho iniziato ad ope-rare a domicilio nella provincia di Mantova e presso il Centro Piscine di Suzzara. Trattando atleti e amatori, mi sono reso conto che la sod-disfazione provata nel riuscire a risolvere i loro problemi era immensa. Da allora, il mio percor-so professionale è stata una partita continua e avvincente. Ho giocato spinto dal desiderio di migliorarmi sempre, e di vivere con umiltà e passione il mio lavoro. Partendo dai corsi di formazione per approfondire alcuni aspetti del massaggio sportivo, ho intrapreso la strada di-retta verso la massoterapia.Quelli che accolgo nel mio studio non sono clienti, ma ospiti. Questo è il bello del mio lavo-ro: instaurare un dialogo basato su trasparen-za, reciproca fiducia e professionalità. L’aspet-to che amo di più di questa professione, quello che mi dà l’energia per dare il meglio di me stesso ogni giorno, è risolvere i problemi dei pazienti. Per farlo, posso intervenire in prima persona, o indirizzarli verso la strada più giusta per il problema di cui soffrono.Credo fermamente che informarsi sui confini di una professione sia fondamentale. È la con-dizione di base per svolgere in modo serio e competente il proprio lavoro. Giocare secondo le regole e nella massima trasparenza porta sempre a raggiungere il risultato più soddisfa-

cente, sia per il terapista, che per il paziente.

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Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana 17

Sabato 2 Marzo 2019 ore 16.00: COMPITI DEL VOLONTARIO AVOInaugurazione corso con apertura dei lavori e saluti dal presidente dell’AVO di Suzzara Dott. Enrico Guida. Interverranno Alessandro Guastalli, Assessore Comune di Suzzara. Stefano Bagnoli presidente AVO Correggio, Franca Huller presidente AVO Guastalla, Rosanna Borali presidente AVO Carpi

Mercoledì 6 Marzo 2019 ore 17.30SOFFERENZA E SOLITUDINE NELLA PERSONA ANZIANA Dott. Luc De Vreese Direttore Sanitario Centro Geriatrico Fondazione Boni Suzzara

Mercoledì 13 Marzo 2019 ore 17.30COME TRASFORMARE UNA DISGRAZIA IN UNA GRAZIALuca Raffaldoni Formatore motivazionale e psicologo

Mercoledì 20 Marzo ore 17.30ERO MALATO E MI AVETE VISITATOMons Paolo Gibelli Parroco Immacolata Suzzara

MERCOLEDÌ 27 MARZO ORE 17.30GESTIONE DEI COMPORTAMENTI NELLE PERSONE ANZIANE PRESSO RSASabina Lasagna Educatore professionale Fondazione Boni

Mercoledì 3 Aprile ore 17.30ESSERE VOLONTARIO AVO: IMPEGNO MORALE E CIVILEGianpaolo Spaggiari Presidente AVO di Mantova. Dott. Enrico Guida Presidente AVO Suzzara. Seguirà rinfresco

AVO SUZZARA: CORSO DI FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTO PER VOLONTARI OSPEDALIERI

Il Corso è aperto a tutti sia a coloro che desiderano diventare Volontari AVO che a coloro che vogliono conoscere l’attività dell’associazione ed è completamente GRATUITO. Si tratta di lezioni di vita tenute da esperti formatori. Per iscriversi basta partecipare alla prima lezione.

L’AVO di Suzzara è presente nei reparti di Medicina Generale, Riabilitazione, Chirurgia e Ortopedia dell’Ospedale Nuovo di Suzzara, nonché presso la Fondazione RSA “L.Boni” di Suzzara. TI ASPETTIAMO ! Per Info 335-7469135

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CURTATONE: DUE MEDICI DI FAMIGLIA IN PENSIONE

Il sindaco Carlo Bottoni ha consegnato una pergamena a due medici che tanto hanno fatto,

per il territorio ed i suoi cittadini: Dott. Anselmo

Sgarbi e Dott.ssa Chiara Baraldi. Anche la nostra redazione ringrazia i due professionisti per il servizio svolto.

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Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana18

L’IMPEGNO DI UMANA: L’AGENZIA APRE UN’AREA DEDICATA AI SERVIZI ALLA PERSONA

Presso il Centro Sociale di Suzzara si è tenuto un incontro sull’assistenza familiare

professionale. L’incontro è stato l’occasione per presentare il nuovo progetto dell’agenzia di selezione Umana (con sede a Mantova in via Acerbi 32), ovvero un servizio dedicato alle famiglie che seleziona assistenti familiari qualificati. In rappresentanza dell’agenzia e’ intervenuta Francesca Tellini che ha illustrato i vantaggi per le famiglie di rivolgersi ad un’agenzia di selezione anche per la ricerca di questa figura professionale, piuttosto che fare affidamento sul passaparola o sulle conoscenze personali. “Con le sue 129 filiali su tutto il territorio nazionale - dichiara Francesca- Umana è in grado di proporre persone competenti, affidabili e disponibili, che vengono formate attraverso un

percorso specifico e particolare attenzione viene posta a verificare la conoscenza della lingua italiana da parte dei candidati affinché non ci siano difficoltà di comprensione con le famiglie. Gli assistenti - continua Tellini- vengono assunti a tempo determinato direttamente da Umana, liberando così le famiglie dall’obbligo di dover instaurare legami contrattuali con questi ultimi; per una famiglia affidarsi ad Umana significa non dover pensare più a colloqui di selezione, paghe, contributi, sostituzioni per ferie e malattie”. Una gestione tutto compreso dunque che combatte il lavoro in nero, il caporalato, l’improvvisazione e che mira alla trasparenza e alla qualità di queste figure che divengono sempre più necessarie nella società odierna

Daniela Testa

UNA BELLA NOTIZIA DAL CUP DI MANTOVAQuanti di noi per motivi di lavoro si è trovato

in un momento di fretta per prendere un appuntamenti al CUP o fare una operazione in banca che scade o in posta o altri posti. Non si trova il parcheggio, ci sono degli orari (10-12) dove c’è molto afflusso come i giorni del mer-cato, poi si pensa di andare nelle prime ore del pomeriggio sperando che ci sia poco da aspet-tare, ma ci sono meno operatori allo sportello. Insomma la risposta dei nostri bisogni richiedo-no strategie diverse e forse ci scappa qualche multa o il parcheggiare male. La domanda che ci facciamo tutti è sempre la stessa: ma perché

negli orari di afflusso non ci sono più operato-ri allo sportello? Allora sorge la domanda ma sono i dipendenti del CUP, della banche o delle poste a dover adattarsi ai bisogni della gente o è la gente che deve adattarsi ai bisogni dei dipendenti?Domande giuste, dove finalmente arriva una risposta ed è questa: i dipendenti del CUP di Mantova si adattano agli orari del flusso. Non sembra vero.A partire da lunedì 3 dicembre il CUP di Manto-va avrà questi orari: dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 18 il sabato fino alle 12.30. Lo scopo è di

aumentare il numero di sportelli aperti nelle fa-sce orarie di maggior afflusso del pubblico, as-sicurando più rapidità nella gestione delle ope-razioni. Cosa vuol dire? Gli operatori saranno presenti in numero maggiore soprattutto nella fascia mattutina e negli orari dalle 12 alle 14, quest’ultima privilegiata da molti cittadini che si spostano durante la pausa pranzo. Si può prenotare con il numero verde oppure presso le farmacie del territorio oppur esul sito www.crs.regione.lombardia. .

•Diagnosi e Trattamento delle Di-sfunzioni di Movimento ( per la cura e prevenzione dei più comuni dolori muscolari legati a movimenti ripetitivi o posture scorrette)• Riabilitazione Posturale ( scoliosi, lombalgie, sciatalgie, dolori articola-ri…)• Riabilitazione Ortopedica ( post-trau-matica e post-chirurgica)• Riabilitazione Neuro-motoria ( Par-kinson, Mielolesioni…)• Corsi di Mantenimento di Rieduca-zione Posturale per piccoli Gruppi• Riabilitazione del Pavimento Pelvico ( pre e post-partum, incontinenza uri-naria)

Novità 2019 Eureka collabora al Progetto “Diversa-mente abili-ugualmente sportivi” Il pro-getto è finanziato dal bando Vodafone vinto nel 2017 da ASD Palestra 5 Anelli e prevede di offrire a persone con disa-bilità motorie una rete di servizi, quali: sport, abbattimento delle barriere ar-chitettoniche e fisioterapia. Per info: Micaela Comini Presidente del Progetto (340-5153529); Ilaria Catellani Fisiote-rapista (351-5112500).

Invito alla serata informativa teorico-pratica sul tema: “La Postura Musi-cale” l’importanza della postura e del controllo motorio per musicisti. In col-laborazione con Associazione Musicale Polironiana. Durante la serata verranno esaminati alcuni dei più comuni disturbi muscolari che colpiscono sia i musicisti esperti che gli allievi, con suggerimenti di cura e prevenzione.

Per chi vorrà, sarà a disposizione uno spazio dedicato a brevi e semplicissime esercitazioni pratiche ( per musicisti e non) che consentiranno di prendere maggior consapevolezza del proprio schema posturale. Conduce Ilaria Ca-tellani. Giovedì 21 febbraio 2019 ore 21.00 presso la Biblioteca comunale via Du-goni 5 S. Benedetto MN. Aperto a tutti. Ingresso gratuito

Piazza Berlinguer 5/A Suzzara MN Tel 351-5112500

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Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana 19

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Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana20

Il progetto “Gioven-Tu” si è presentato all’appuntamento natalizio con una

missione: riuscire a coinvolgere tutti gli attori della comunità e farli partecipare tramite il loro impegno - come volontari e come donatori- nella effettiva possibilità di realizzazione delle iniziative che il progetto porta avanti da quasi due anni sul territorio e che svilupperà ulteriormente proprio grazie a questo investimento della comunità. Con l’avvicinarsi delle feste, si è fatto il punto su più di un anno di lavoro svolto con la collaborazione di almeno cento giovani e giovanissimi dei sei comuni del distretto coinvolto (Suzzara, Gonzaga, Pegognaga, Moglia, Motteggiana e San Benedetto Po), al fine di rigenerare luoghi abbandonati, organizzare eventi culturali, formativi e di incontro, e avvicinare il mondo del lavoro con corsi e tirocini; le festività sono state l’occasione per raggiungere un pubblico sempre più vasto e far conoscere idee, pratiche e solidità del progetto. La campagna di Natale 2018 di Gioven-Tu è il simbolo di un paziente percorso di tessitura che ha unito Amministrazioni Comunali, imprese, attività commerciali, e cittadini del territorio. Tre sono stati i prodotti solidali messi a disposizione da Gioven-Tu: il biglietto di auguri, le Sbrisoline di Gioven-Tu e la Christmas Box. Anche quest’anno, le Sbrisoline di Gioven-Tu sono state prodotte con maestria dal Panificio e Pasticceria di Bedeschi Adriano di Pegognaga e confezionate all’interno delle Officine del Futuro, gli spazi di sperimentazione e avvicinamento al lavoro per i giovani. Le golose Sbrisoline al Cioccolato, ormai un must del Natale di Gioven-Tu, sono state invece prodotte dagli alunni del corso di Operatore della ristorazione della Fondazione Scuola di Arti e Mestieri di Suzzara in una edizione limitata di sole cento confezioni, andata

letteralmente a ruba in poche settimane. Una menzione speciale per i ragazzi del servizio formativo dell’autonomia “SFA Altra Luna” della Cooperativa Chv, che hanno etichettato le bottiglie di lambrusco, incluse tra i prodotti delle Christmas Box. È stato straordinario l’impegno dei cittadini che si sono attivati in un vero e proprio “tour de force”, per realizzare gli oltre venti banchetti nelle piazze, nei centri parrocchiali e nei social point, in cui sono stati venduti i prodotti di Gioven-Tu. In linea con le finalità della campagna natalizia, le aziende del territorio hanno accolto positivamente la nostra proposta, acquistando i prodotti per i propri dipendenti; proprio per questo ci teniamo a ringraziare sentitamente la Cooperativa Sociale Speranza, la Cooperativa Sociale Sinergie, Brsc Consulting, Cooperativa Minerva, Cooperativa Tante Tinte, M.G. di Viadana, Fondazione Luigi Boni, il Sindacato Lavoratori Autostradali, Om Still – Carrelli Elevatori, Carrozzeria Frignani, Syrios Srl – Consulenza e formazione, Sol.Co e Associazione Libra Onlus. Un sincero ringraziamento va anche a tutte le attività commerciali dei comuni del distretto, che hanno supportato l’iniziativa, esponendo e vendendo i prodotti nei propri negozi durante tutto il periodo pre-natalizio. Inoltre, è stata realizzata una collaborazione con “Generazione Boomerang” il progetto giovani del distretto di Mantova.Mentre aspettiamo i dati definitivi della raccolta fondi, possiamo dire che, per Gioven-Tu, si è trattato di un’esperienza positiva e coinvolgente che dà nuovo slancio per andare incontro ad un nuovo anno di attività: da un lato è già stato confermato il radicamento territoriale del progetto, a livello produttivo e sociale e, dall’altro, nei prossimi mesi saranno attivate borse di studio per studenti meritevoli, oltre a percorsi di tirocinio e avviamento al mondo del lavoro.

IL NATALE DI GIOVEN-TU: TRA SOLIDARIETÀ E PARTECIPAZIONE

PARTNER

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Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana22

LA MUSICA CI SALVERÀ DI FRANCESCO PONTISi potrebbe sostenere che sono solo parole,

insieme di lettere ordinate in modo preciso come in una qualsiasi frase, o anche che sia un semplice insieme di note che, eseguite secondo alcune regole e schemi, danno vita ad una sinfonia. Sembra piuttosto semplice e banale detta così. Eppure c’è una parola che rende tutto diverso: vita. Pochi al mondo si sognerebbero di usarla per spiegare la creazione di uno spartito musicale ma, mi dispiace per voi, è la parola più corretta e precisa da accostare a questo significato. Una sinfonia è una creazione magica, figlia di una geniale intuizione, uno di quei fenomeni che ancora la scienza non sa spiegare. Il suo segreto nascosto? Come facciano poche note a creare emozioni tanto diverse fra di loro.Nelle lunghe e faticose giornate di lavoro o di scuola capita spesso di sognare quel momento in cui ci possiamo spogliare da ogni preoccupazione abbandonandoci al puro piacere musicale, facendoci trasportare da pensieri che navigano le note come mari solcati da navi dal legno esperto.

E non capita forse di avere una “colonna sonora” per ogni viaggio o azione significativa della nostra vita? Ben felice sarebbe allora ogni uomo di avere una propria “playlist” ricca e variegata perché significherebbe aver vissuto tante emozioni.La musica crea dipendenza ma non è dannosa anzi, aiuta a guarire non solo dallo stress giornaliero ma anche da malattie ben più gravi e difficili da debellare.Chi non crede alla magia si deve arrendere all’evidenza, l’atto di creazione di una canzone è un gesto che non si può spiegare; un autore non può prevedere come e quando nascerà la sua creazione, l’atto primo è un dono divino, solo successivamente l’uomo può permettersi di lavorarla dando la forma da lui desiderata. La musica non è quindi solo uno strumento per stare bene, è la ragione, la spina dorsale ma anche il cuore della nostra esistenza. Si pensi che il nostro cuore, battendo, provoca una melodia somigliante alle danze tribali, quelle composte dal ritmo incalzante di vari tamburi e semplici strumenti

a corde. Non vi basta? Gli scienziati, captando particolari onde sonore, stanno provando a datare l’universo. La natura insegna che di ciò che non serve se ne può fare a meno, ma la musica esiste da millenni, quindi significa che è una componente estremamente importante della nostra esistenza.Voglio lasciare un dono o semplicemente un consiglio a chiunque stia leggendo: se siete tristi per qualsiasi motivo, pensate ad una canzone, magari la vostra preferita, e provate a intonare le sue note, anche se il canto non è la vostra migliore qualità. Quando avete cominciato, lasciatevi trasportare cantando un po’ più forte ed immedesimatevi nell’autore, continuate così, liberatevi dell’animo razionale e sfogate il ritmo in un urlo e sarete vivi, salvati dalla musica. Per tutti coloro, e mi auguro siano tanti, che leggendo questo sono già di buon umore, beh, fate lo stesso esercizio e capirete ancora meglio che la musica è il dono più bello che la vita ci abbia dato.

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PEGOGNAGA: IL FORMAGGIO PARMIGIANO REGGIANO ANCORA POCO CONOSCIUTO

Se ne è parlato a Pegognaga in una sala civica gremitissima in occasione dell’inaugurazione

della nuova sede provinciale di Mantova ora in Piazza Matteotti, alla presenza di numerose autorità civili, militari, religiose e politici. Molto interessante e utile il convegno dove si è parlato in modo chiaro e determinato che occorre tanta informazione. Il successo è frutto di vari fattori hanno detto gli oratori: alta qualità del prodotto, lealtà nella produzione, concretezza nelle ricerche di mercato. Inoltre serve una cultura del nostro formaggio buono e sano. Sono in aumento le richieste delle confezioni piccole. Chiaro e conciso il moderatore del convegno Angelo Rossi.

Sono intervenuti, nella foto da sx: Claudio Truzzi, Direttore qualità metro Italia, Nicola Bertinelli, presidente Consorzio, Sergio Frignani, presidente di sezione e presidente caseificio Venera, Carlo Zanetti presidente Camera Commercio, Paolo

Carra consigliere Consorzio, presidente Latterie Virgilio e presidente Coldiretti. Consegnato un diploma di merito a Franco Gardinazzi per aver concluso con scrupolosa dedizione il servizio.

Marco Barbieri

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Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana 23

BONDENO DI GONZAGAUN MONDO DI VOLONTARIATO

BOSI VANNI: TRASFORMARE LE NECESSITA’ IN OPPORTUNITA’.

ELENCO DELLE ASSOCIAZIONI

Grande partecipazione, tanta soddisfazione e momenti emozionanti quelli vissuti a Corte

Matilde di Bondeno organizzato dalla Associazione “Bunden in Piasa”. Il presidente Vanni Bosi e consiglieri hanno organizzato una cerimonia pubblica per consegnare dei contributi a 15 associazioni di volontariato. Vanni visibilmente emozionato nel vedere la sala gremita di pubblico ma soprattutto volontari, ha dato la parola al sindaco Avv. Claudio Terzi che ha espresso sentite parole di soddisfazione e di ringraziamento.

A nome del direttivo e di tutti i volontari, ha detto Vanni, sono contento di ascoltare tutti i presidenti o responsabili delle associazioni qui presenti. Oggi qui c’è il mondo del volontariato ed è importante sentire queste realtà a viva voce. Conoscere quello che loro fanno, le loro problematiche, i bisogni delle famiglieDurante le nostre feste facciamo partecipare associazioni di volontariato, per farsi conoscere. La loro partecipazione arricchiscono le nostre feste.

Questo vuole essere il nostro messaggio. Noi diamo la possibilità anche di dare un

contributo economico chi si impegna a lavorare come per esempio lavare i piatti oppure gestire le sedie durante gli spettacoli musicali.Molto bello ascoltare alcuni interventi dei

presidenti mentre hanno fatto la scheda della loro associazione, elogiando l’organizzazione hanno detto: E’ bello farci conoscere. E’ importante raccontare quello che si fa e in futuro propongo fare ancora di questi incontri per fare rete, informazione e conoscere la realtà del disagio nascosto. Al

termine Vanni ha detto “Bunden in piasa “ringrazia tutti e vicino a lui, il sindaco, il parroco e tanti volontari, tutti contenti per aver ricevuto una bella lezione di vita.

Ass.ne La rondine, IOM, CHV, Scuola Materna Bondeno, Tante Tinte, Millementi, Associazione italiana per la ricerca sul cancro, Incontro, AVO, Il Ponte, Sclerosi Multipla Gonzaga-Palidano, Scout Gonzaga, Caritas. Avis Bondanello, Avis Gonzaga.

Attestato a Vittorio Negrelli di Pegognaga e Rita Grusi moglie di Mauro Pinotti. Presente il giovane Francesco Ponti che vuol fare giornalismo.

Su una ventina di inviti, se ne sono presentati una decina. Per la prima volta l’incontro ha permesso a tutti i partecipanti di fare il punto della situazione portando riflessione ed esperienze personali ma anche contributi sul tema della serata: la fame di informazione. Come siamo messi? Come si può crescere?Dopo i saluti e le presentazione è stato bello vedere un giovane che vuole entrare nel mondo dell’informazione. Si chiama Francesco Ponti di Villa Saviola, appassionato di musica. Fra i vari interventi da segnalare quello di Mauro Pinotti dipendente della Gazzetta che ha spiegato come la nuova grafica ha penalizzato lo spazio di pubblicare più eventi. Poi Vittorio Negrelli di Pegognaga che svolge il compito di cronista per passione e ha evidenziato il bisogno di qualificare meglio l’informazione. Presente il fotografo Gianni Bellesia che condivide la mancanza di qualità dell’informazione e l’impegno di presentare progetti o iniziative ma non sempre realizzabili per mancanze di conoscenze politiche del momento. Enrico Grossi ha spiegato il successo di aver fondato un giornale on-line e che sono aumentati notevolmente i visitatori. La

notizia è piaciuta al giovane Francesco che ha scoperto come nel suzzarese esiste un giornale on-line facilmente visitabile e che ospita articoli con foto in forma gratuita. Infine Roberto Sissa che ha sostenuto la forza che ha la Voce di Mantova che è cresciuta nello sport e nel calcio in particolare. Infine Attilio Pignata di Cronache Sanitarie presente con il vice Paolo Lavagnini che ha chiesto se sarà possibile di fronte ai grandi progetti di fusioni, unioni, studiare o pensare ad un progetto territoriale per fare informazione e rispondere così alla cronica carenza. Su questo punto sono emersi diversi pareri ma poca fiducia nel cartaceo a favore della rete o di FB. Grossi ha fatto vedere dal cellulare il sito per entrare

nel giornale on-line websuzzara. Al termine un attestato di stima a Vittorio Negrelli per la seguente motivazione: “un cultore che è entrato a testa alta e a pieni titoli nella storia di Pegognaga e del territorio per la passione che ha nello scrivere articoli e libri. Saranno una quarantina i libri scritti finora e decine le ricerche che conduce con precisione e zelo. Molto conosciuto in ogni famiglia del suo paese, Negrelli è persona stimata nella provincia e oltre”. Al termine un omaggio floreale alla moglie di Mauro Pinotti Rita Grusi per la collaborazione. I partecipanti hanno deciso il prossimo incontro (vuole essere itinerante sul territorio) e si è pensato a Pegognaga.

SUZZARA - TERZO RITROVO DEI CORRISPONDENTI: SERVE UNA INFORMAZIONE PIU’ QUALIFICATA

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SUZZARA: APERTE LE ISCRIZIONI PER OSPITARE BAMBINI BIELORUSSI

Polriva di Suzzara comunica che fino a sabato 23 febbraio sarà possibile iscriversi ai

programmi di accoglienza di bambini provenienti dalle zone colpite dal disastro nucleare di Chernobyl per i mesi di giugno, luglio e agosto. Questi bambini, è bene precisarlo, alla fine del periodo di vacanza tornano in Bielorussia, in

famiglia o nell’istituto che li ospita in caso di problemi familiari, per ritornare magari in Italia l’anno successivo nella stessa famiglia ospitante. Come si deve fare per chiedere un bambino? Solitamente si può chiedere di ospitare un bimbo o una bimba, dai 7 anni in poi. Inoltre i bimbi non sono portatori di malattie che possono

nuocere, sia ben chiaro, hanno solo bisogno di cambiare ambiente e alimentazione. Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere allo 0376-531713 oppure scrivendo a [email protected] o in alternativa visitando il sito www.polriva.it, il profilo facebook: polrivasuzzara o instagram: polrivaonlus

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Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana 25

A BONDENO DI GONZAGA: SERATA DI INFORMAZIONE SANITARIA IL 28 FEBBRAIO 2019

PARLIAMO DEI PAZIENTI CRONICI E FRAGILI CON I DIRIGENTI DELL’A.S.S.T. DI MANTOVAGIOVEDI’ 28 FEBBRAIO 2019 Presso Corte Matilde a Bondeno di Gonzaga

UNA IMPORTANTE SERATA DI INFORMAZIONE SANITARIA RIVOLTA AI FARMACISTI E MEDICI DI FAMIGLIA E APERTA AL PUBBLICO. Si tratta della presentazione dei primi risultati del progetto rivolto alle persone in carico ad ASST Mantova per la cronicità (attualmente circa 500).L’esperienza fatta in questi mesi ha permesso ai nostri operatori di relazionarsi con diversi interlocutori – medici, istituzioni, care giver,

associazioni- che ruotano attorno alle esigenze dei malati cronici.Il dialogo con queste realtà fa emergere nuove proposte per semplificare la vita dei nostri utenti e per collocare nel territorio nuovi servizi di prossimità che riducono il disagio degli spostamenti.Le farmacie del territorio potrebbero essere soggetti importanti in grado di fornire servizi e monitorare l’aderenza alle terapie farmacologiche da parte dei pazienti. Organizzata dalla Associazione Bunden in piasa, dal periodico Cronache Sanitarie e dall’ASST (Azienda Socio Sanitaria Territoriale) ex Azienda Poma il tema è: LA PRESA IN CARICO DELLE PERSONE

CRONICHE E FRAGILI . L’ESPERIENZA DI ASST MANTOVA, IL RUOLO DELLE FARMACIE. Un argomento di forte attualità e importante per il futuro assistenziale dei malati cronici e fragili.Programma: Saluti degli organizzatori: Anna Bonini, Dirigente Amministrativo ASST Mantova – Moderatrice. Interventi: Direttore del Dipartimento Fragilità ASST di Mantova, – Coordinatore infermieristico Centro Servizi ASST Mantova – Responsabile Infermieristico della gestione malati cronici. Discussione e conclusioni

Marco Barbieri

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Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana26

PEGOGNAGA: COSA MANGIARE PER NON AMMALARSI DI TUMORE?

SUZZARA: LIBRO DELLA PROF. AZZONI DI INTERVISTE A PERSONE RESIDENTI AL BONI

PEGOGNAGA: UN ALTRO BEL LIBRO DI NEGRELLI

SUZZARA: DUE INSEGNANTI CI DICONO CHE….SPESSO LE COSE NON SONO COME SEMBRANO

Una volta al mese la carne, bene il pesce ogni tanto, pasta integrale sempre, tanta

verdura e frutta poi un litro e mezzo di acqua e due bicchieri di vino al giorno. Contro la vita sedentaria occorre bruciare calorie e quindi camminare per mezz’oretta, almeno 4 volte alla settimana. Questi e tanti altri consigli sono stati elencati a Pegognaga in una sala civica con un pubblico attento e partecipato per ascoltare la presentazione del libro “Il cibo Ideale” di Francesca Pirozzi, una ragazza deceduta con un tumore che aveva preparato una tesi su cosa mangiare quando si fa la chemioterapia e dopo la morte il papà Marco ha avuto l’idea di completarla e di aggiungere non solo consigli degli oncologi ma anche dagli Chef che hanno scritto ricette utili per mangiare sano e non ammalarsi. Il libro è stato presentato nella sala civica “G. Bombetti” a Pegognaga ed è stato presentato dal dinamico e brillante giornalista RAI Fabrizio

Binacchi di Villa Saviola. Dopo la visione di un video dove il padre racconta questa singolare avventura alla memoria della figlia e i consigli per gli ammalati e alcuni interventi di oncologi, molto applaudito la lettura di alcuni pensieri di Francesca da parte di Raffaele Bertolini. Toccante l’intervento del Dott. Luca Imperatore, oncologo che ha parlato dell’oncologia del passato dove gli ammalati morivano in modo brutale. Oggi non è così. L’oncologia, la ricerca, la scienza ha fatto passi da giganti soprattutto nel campo della comunicazione creando una alleanza terapeutica che aiuta e accompagna il malato con serenità fino alla fine. Chi legge questo libro e mangia quello che qui si consiglia si trova meglio e ci ringrazia ha detto l’oncologo. Molti gli elogi a Marco Pirozzi per aver scritto un libro importante ed utile che sta facendo il giro dell’Italia riscuotendo un successo in continua crescita per aiutare gli ammalti in seria difficoltà

a lottare contro un male, ieri crudele, oggi più umanizzante. Per info sul libro 393-1074209

Chi l’avrebbe detto che una volta entrata in una struttura socio-assistenziale, dove il

mondo esterno diventa lontano, poter diventare un giorno protagonisti, anzi dei personaggi amati, stimati (in questo caso anche fotografati) ma soprattutto letti in un libro sotto forma di una intervista? E’ successo a Suzzara dove 13 ospiti della Fondazione “L.Boni” sono stati intervistati per raccontare la loro vita vissuta fra mille avventure, gioiose e tristi grazie alla Prof. Mariachiara Azzoni, un libro bello che si intitola “Briciole di Pane per cercatori d’oro Ediz. E. Lui Tipografia Reggiolo, 130 pagine con 11 immagini a colori della civiltà e lavori contadini dal Premio Suzzara di Dino Villani, grazie a Marco Panizza, euro 10.00 incasso devoluto alla Fondazione “L.Boni”.

Questo vuol dire che ci sono le occasioni per far sentire meno sole le persone anziane e la Prof. Azzoni ha colpito nel segno. Questi racconti registrati e trascritti con maestria dalla Prof. Azzoni, scrive il direttore sanitario a pag. 11 Luc Pieter De Vreese, sono “terapeutici” ed educativi per il lettore.L’autrice dopo aver ringraziato di cuore il Consiglio Direttivo per questa opportunità ha detto che tutti gli intervistati hanno alla fine detto che la vita è bella. “Io con loro ho avuto delle

conversazioni molto belle e intense. Per me è stata una esperienza onorabile per aver ascoltato persone di una vitalità incredibile, pensatori di storie e storia. Loro sono la memoria, le radici, la vita.

Oramai il Prof. Vittorio Negrelli è un cultore che è entrato a testa alta e a pieni titoli

nella storia di Pegognaga e del territorio per la passione che ha nello scrivere libri. Saranno circa una quarantina i libri finora scritti e decine le ricerche che conduce con precisione e zelo. Un impegno che lo ha reso come il cultore più conosciuto nella provincia e oltre. L’ultimo libro si intitola “Gli strepitosi anni ’70”, Storia, eventi, personaggi, attività economiche di Pegognaga.

Un libro corposo di 504 pagine, ricco di foto inedite, stampato da E. Lui Reggiolo, 15 euro. Alla presentazione l’Assessore alla cultura Francesca Tellini e il Prof. Alfredo Calendi. Durante la presentazione molto gradito ed applaudito un filmato di immagini inedite del decennio 1970 curato da Attilio Pavesi, ha permesso di trascorrere un piacevole pomeriggio di alto livello culturale, sociale ed umano. Dopo i favolosi anni 50, i mitici anni 60 ora abbiamo

gli strepitosi anni 70. Una vera collana di storia unica nel suo genere. A questo punto la curiosità ci spinge a pensare come saranno stati gli anni 80? Saranno stati straordinari, incredibili, leggendari, clamorosi, eccezionali, eroici, ecc. Non lo sappiamo. Lasciamo lavorare Vittorio. Lo scopriremo nel prossimo Natale 2019 quando Vittorio saggista e ricercatore ci regala un altro enciclopedia su questo comune così ricco di notizie e personaggi.

Si tratta di due suzzaresi Paolo Leali e Roberto Gorrieri, il primo insegnate di ginnastica

in pensione il secondo professore informatico. Due professionisti stimati e conosciuti che ci dicono che… spesso le cose non stanno come sembrano. E per scoprirlo basta leggere il bel libro presentato al cinema Politeama che si intitola “Filosofi a cena” Editore: Albatros.

Collana: Nuove Voci Confini Pagine: 168. Alla presentazione i saluti del vicesindaco Prof. Silvia Cavalletti, moderatrice l’insegnante Bruna Chiaventi sostenendo che si trattava di una serata originale. E così è stato perché il bello di questo libro, ha detto Bruna è quello di due autori diversi che hanno creato un capolavoro. Un libro dove viene raccontato non solo storie

vere o inventate ma anche domande, indovinelli, quiz ecc. Durante la serata ci sono stati alcuni intermezzi musicali con il maestro Franco Tidona e il figlio di Paolo, Pietro Leali. In conclusione il libro è davvero originale, un misto di narrativa e quiz (con le risposte).

Libri

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LibriSUZZARA: INCONTRO CON ARNALDO PELLI, UOMO DEL PO

SUZZARA: LIBRO DI ENRICO GROSSI, CRONISTA FREELANCE E SCRITTORE

GONZAGA: UN GIORNALISTA E UN FOTOGRAFO PER LA STORIA DI GONZAGA-CITTA’

Si è tenuta di recente, al Centro sociale, la presentazione del libro di Arnaldo Pelli “Trulùn

e Sara alla lanca della Paulina” ambientato sulle rive del Po, nella frazione di Riva. Come recita il sottotitolo, si tratta di “Racconti dialogati”, ma in realtà il libro è ben più ricco. Arnaldo è davvero uomo del Po, infatti, ha detto Gilberto Zacchè moderatore dell’incontro tenutosi al Centro Sociale di Suzzara “le sue cognizioni sul mondo del Po e sulla civiltà contadina, frutto d’esperienza e di vita

vissuta. Pelli non è un ecologista dell’ultima ora, da sempre è stato schierato coerentemente a difesa dell’ambiente naturale denunciando le fonti di inquinamento del grande fiume e delle zone rivierasche. Non solo memoria storica, quindi, ma protagonista della vita sul Po, ammiratore dei paesaggi incantati e delle bellezze naturali ma, al tempo stesso, testimone di eventi paurosi come le piene e i fortunali. Pelli, attivo politicamente e impegnato nel sociale,

è stato partecipe di tutte le attività e gli eventi della frazione di Riva ed è attualmente presidente dell’associazione Arca del Po i cui membri si riuniscono quotidianamente su un barcone tirato in secca. Di lui ha scritto Francesco Boccalari: “Memoria personale e memoria collettiva di una comunità. Memoria di una cultura e di un territorio. Ecco cosa rappresenta questo libro.

Ha scritto il suo primo romanzo dopo aver pubblicato un libro di racconti. E’ il suzzarese

Enrico Grossi, perito agrario con una grande passione per l’hockey e gli scacchi. Si intitola: Il Dedalo di Vauban” editore FDB di Bologna, tip. Andersen di Novara, 130 pag. 13 euro. Enrico abita a Suzzara ed è un grande frequentatore della Biblioteca, lavora per una cooperativa ed è

gestore del magazine on-line Suzzara-Week. E’ un appassionato scacchista, autore di racconti fantascientifici, gialli ed horror. Lettore onnivoro. Ma la cosa che lo rende curioso ma anche piacevole se non originale è aver creato con gli amici una rete di contatti che sta crescendo con il tempo. Grazie al suo impegno, costanza ed idee originali gode di una serie di collaborazioni che alla fine ci invitano

a leggere i suoi racconti e romanzi. Il libro è in vendita nell’edicola di Via Zonta.

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E’ uscito il bel libro di Giancarlo Malacarne, storico e giornalista con le fotografie di Arrigo

Giovannini autori di numerosi servizi fotografici tra le più importanti riviste italiane. Si intitola

“GonzagaCittà – il fascino di una storia”. Un libro che parla dei cambiamenti che sono avvenuti in settant’anni di vita attraverso la fotografia, testimone attendibile. Alla presentazione, nella

cornice di Villa Canaro era presente il sindaco Avv. Claudio Terzi.

IN UN LIBRO LA STORIA DELLA ILLUSTRE FAMIGLIA CAPILUPISala gremitissima per la

presentazione del libro curato da Daniela Ferrari, basato sull’archivio Capilupi, che in anni recenti gli eredi Alberto, Carlo, Lelio, Flavia e Silvia hanno generosamente messo a disposizione degli studiosi. Alla presentazione l’accademico virgiliano Carlo Prandi, gli eredi della famiglia Capilupi, l’assessore comunale alla cultura Raffaella Zaldini, Daniela Ferrari, Vanna Manfrè che ha inventariato l’archivio Capilupi, Vito Fiordaligi e Giancarlo Pavesi. Molto interessanti i vari interventi che hanno sottolineato l’attaccamento alla terra, grossi proprietari che hanno saputo mantenere il primato della famiglia che

si arricchisce per poter continuare con grande dignità il proseguimento della propria esistenza quasi millenaria. I Capiluppi relazionavano tutto quello che accadeva e con la donazione della biblioteca all’archivio di stato, abbiamo il più antico documento della storia per capire i principali avvenimenti in Italia e anche in Europa. La loro biblioteca è straordinaria. Un archivio privato, è bene dirlo, che ora, però grazie alla grande disponibilità della famiglia, è un bene pubblico. Un libro bello, preciso, di alta qualità e importante per tutta la storia, Suzzara compresa.

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UROLOGIA FEMMINILE ALL’OSPEDALE DI SUZZARAIntervista al Dott. Nicola Ghidini Responsabile del Centro Urologico

Dottore, cos’è l’uroginecologia?L’ uroginecologia o “urologia femminile”, è quella branca dell’urologia che si occupa dell’apparato urogenitale della donna. I temi chirurgici trattati sono principalmente l’inconti-nenza urinaria e il prolasso degli organi pelvici, ma anche patologie di interesse medico come le infezioni urinarie e il dolore cronico pelvicoChi si occupa di uroginecologia? L’uroginecologia è una materia “di confine” e pertanto può interessare urologi e ginecologi che hanno specifiche competenze in questo settore. All’Ospedale di Suzzara esiste un vero e proprio team multidisciplinare di uroginecolo-gia, composto da due urologi (il dott Ghidini e il dott Piazza) e un ginecologo (Dott Vezzani) che lavorano e spesso operano insieme.Entrando in maniera più precisa in questo campo, che cosa s’intende per “incontinen-za urinaria” e cosa si può fare per curarla?Si definisce “incontinenza urinaria” la perdita involontaria di urina che si manifesta in tempi e luoghi inappropriati. La prevalenza dell’in-continenza urinaria, condizione che riguarda spesso, ma non in maniera esclusiva, il gene-re femminile, varia con l’età raggiungendo il 12% nella fascia 45 – 65 anni e picchi del 25-28 % dopo i 75 anni. L’incontinenza Urinaria non minaccia la vita di una persona, ma può colpirne duramente la qualità, basti pensare al profondo imbarazzo che questa condizione comporta, e alle varie reazioni di “evitamento” nella vita sociale nel lavoro e nella sessualità tra le altre. Esistono tre forme distinte di incon-tinenza urinaria: da sforzo (50% dei casi), da urgenza (20%) e mista (30%). L’incontinenza da sforzo è sostenuta da un difetto anatomico acquisito, spesso dovuto al deficit dei tessu-ti di sostegno dell’uretra, che è il canale che porta la pipì all’esterno e che è avvvolta dal-lo sfintere urinario. L’incontinenza urinaria da sforzo si manifesta all’aumento della pressione addominale sulla vescica in occasione di uno sforzo fisico (tosse, starnuto, risata, movimenti vari). Esistono diversi fattori di rischio, come il numero di parti (e per lo più difficoltosi o di-stocici), la pregressa chirurgia vaginale e pel-vica, l’obesità, il fumo e la menopausa. Nei casi più semplici, il problema è gestibile con una riabilitazione dei muscoli del pavimento pelvico, una sorta di “ginnastica” fatta di eser-cizi che vengono appresi dal paziente nel cor-so di sedute ambulatoriali con il terapista e poi

eseguiti autonomamente a domicilio. Nei casi più complessi invece si ricorre ad interventi chirurgici mini-invasivi per via vaginale, come il posizionamento di reti di sostegno (le “sling”) al di sotto dell’uretra. Queste procedure hanno una percentuale di successo elevatissima, fino al 90%, e richiedono un breve ricovero (me-diamente due giorni). L’incontinenza urinaria da urgenza si manifesta a seguito di una forte contrazione del muscolo della vescica, il detru-sore, che non è controllabile volontariamente, e può essere causata da infezioni o tumori delle basse vie urinarie, ma spesso si riscon-tra nei pazienti con malattie neurologiche (M di Parkinson, Sclerosi Multipla, Alzheimer per esempio). Questa forma d’ incontinenza è trat-tabile con farmaci che possono essere assunti per bocca (gli “antimuscarinici”) o iniettati nel muscolo della vescica nei casi più gravi (la tossina botulinica). Nell’incontinenza urinaria “mista”, infine, coesistono segni e sintomi di incontinenza da urgenza e da sforzo. Dott Ghidini, ci parli dei prolassi genitali femminili.Il prolasso degli organi contenuti nella pelvi femminile (utero, vescica, intestino) si verifica quando questi perdono la propria posizione na-turale e protrudono all’interno della vagina. E’ una condizione molto attuale, oltre il 50% del-le donne in menopausa presenta un prolasso.

Circa il 15% delle donne con il prolasso pre-senta disturbi come dolore pelvico, sensazione di “ingombro” o di “corpo estraneo” all’interno della vagina, sanguinamenti vaginali, disturbi minzionali (incontinenza urinaria o difficoltà di svuotamento della vescica) e disturbi intesti-nali (stitichezza, defecazione difficoltosa). Le cause e le condizioni predisponenti possono essere varie e coesistere: traumi del perineo (parti difficoltosi, interventi chirurgici), la sti-tichezza, l’obesità, la menopausa (con il calo degli estrogeni le strutture di sostegno degli organi pelvici si indeboliscono e “cedono”)Come si classifica il prolasso genitale?Ci sono diverse tipologie di prolasso, a secon-da dell’organo che è “erniato”: isterocele (pro-lasso dell’utero), cistocele (prolasso della ve-scica), rettocele (prolasso dell’intestino retto). Esiste anche il prolasso della parete vaginale, che si verifica nelle donne che hanno già subi-to l’asportazione dell’utero. Spesso due o più organi possono prolassare insieme.Come si può curare il prolasso?La terapia del prolasso è chirurgica. Ci sono interventi ricostruttivi che si eseguono per via vaginale, di norma da preferire quando è ne-cessario asportare l’utero, o per via laparosco-pica, utilizzando o meno reti di sostegno.

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Specialista in Urologia – AndrologoResponsabile Servizio di Urologia

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IN BIBLIOTECA AL PIAZZALUNGA LIBRI ANCHE PER IPOVEDENTI

Anno nuovo notizia nuova: Molte persone credono di non poter più leggere un libro

perché la loro vista si sta abbassando. Per fortuna non è così. Da tempo l’editoria stampa grandi classici e novità anche in formati leggibili da chi è più o meno ipovedente (carta non riflettente, margini di impaginazione ben studiati, font adeguati alla leggibilità)Domenica 20 gennaio, in occasione di Porta un amico in biblioteca, al Piazzalunga è stata presentata la nuova collezione “Grandi

caratteri”: 50 titoli, stampati con un carattere corpo 16, donati da B.I.I. Onlus - Biblioteca Italiana Ipovedenti.La scelta dei titoli va da Oscar Wild a Camilleri, da Fogazzaro a Ammaniti per cercare di accontentare un po’ tutte le passioni. I libri sono in prestito al Piazzalunga (viale Zonta 6 Suzzara) negli orari di apertura: da lunedì a venerdì 9-12.30+14.30-19.00 sabato 9.00-13.00 domenica 10.00-12.00.

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Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana 29

GRUPPI DI CAMMINO, UN’ATTIVITA’ CHE FA BENE ALLA SALUTEI Gruppi di Cammino sono costituiti da persone

che camminano e si ritrovano insieme, possibilmente più volte la settimana, in un luogo concordato e da cui inizia un percorso definito. Il Gruppo di Cammino non solo promuove l’attività motoria migliorando la qualità della vita e la socializzazione, ma contribuisce in maniera significativa a prevenire o attenuare le principali patologie cronico-degenerative (malattie cardiovascolari, respiratorie, osteoarticolari, diabete, obesità e depressione). I benefici più evidenti sono una maggiore forza muscolare e ossea, maggiore equilibrio e controllo del peso, attenzione all’ambiente, miglioramento delle

relazioni personali e dell’autostima, diminuzione dei rischi di ammalarsi, riduzione dello stress, dell’ansia e della depressione. I gruppi di cammino registrati nel mantovano sono 91, attivi in 52 Comuni. Vediamo quelli del nostro territorio: Suzzara referente: Vincenzo Bonaretti. Motteggiana referente: Cesare Pasotti. San Benedetto Po referente: Laura Padrett. Quistello referente: Bruno Gabrielli. Gonzaga rReferente: Vanni Comonchia - Massimiliano Sacchi. Pegognaga referente:

Gloria Ramelli - Alfredo Calendi - Vanda Zilocchi. Moglia referente: Giulia Sacchi

FRUGANDO FRA I RICORDI…QUANDO I PRETI SPIEGAVANO LE TECNICHE DI RIANIMAZIONE DURANTE LE MESSE

Non dimentichiamo che nel 1700 i pericoli degli annegamenti erano frequentissimi per la fitta “ragnatela di fiumi”. La prevenzione era affidata a “grida” e “avvisi” che venivano letti dai Parroci in Chiesa nelle festività e nelle cerimonie di…maggior concorso di popolo”. Nel 1787 in un curioso, inedito e raro documento fornitomi dall’amico suzzarese maestro Lino Casaletti, a proposti dei consigli per soccorrere gli annegati, si legge :”i metodi per la cura de’ sommersi nell’acqua”. SICURAMENTE E’ IL PIU’ANTICO DOCUMENTO DI RIANIMAZIONENon dimentichiamo che a quell’epoca nella nostra provincia non esisteva un solo ospedale. Era aperto uno solo in città a Mantova. Ecco cosa si legge nel documento:“Il più facile ed efficace soccorso che possa prestarsi immediatamente al sommerso estratto dall’acqua (annegato), è quello di soffiarvi in bocca col fiato umano, tenendogli ben chiuse le narici e le labbra, acciocchè l’aria che vi s’inspira non esca al di fuori. Ciò si può fare soffiandogli in bocca direttamente e forzatamente col proprio fiato, come si farebbe gonfiando una vescica. Nel caso si provasse ribrezzo, si potrebbe eseguire per mezzo di una cannetta di legno o di penna, osservando bene di tenere al paziente chiuse le narici e le labbra”.SI APRIVA LA VENA GIUGULARE DEL COLLONon sembra vero eppure se i soffi non fossero abbastanza, si legge nel documento del 1700, per…ridare segno di vita, gioverà aprire la vena giugulare esterna e, dopo la fuoriuscita di un po’ di sangue, riprendere i soffi. Per risvegliare la persona, utilissimi sono gli scuotimenti, gli stimoli e gli irritamenti applicabili su tutto il

corpo. Il documento parla di portare l’annegato sotto le piante e stuzzicarlo nelle narici con qualche piuma. Si legge anche di clisteri iniettando nell’ano fumo di tabacco oppure spirito volatile del sale ammoniaco. Addirittura si legge di sospendere il paziente con i piedi in alto. E’ stato osservato in alcuni casi essere il vomito la scossa utile per ravvivare la sospesa circolazione”.LE RACCOMANDAZIONI DEI PARROCI DALL’ALTARESiamo nel 1794, ecco scritto dalla Giunta Governativa in Mantova del 6 maggio 1795, dove si parla dei parroci. “E’ pervenuta notizia dalla Giunta, che da alcuni mesi sono frequenti i disastri accaduti a piccoli fanciulli morti annegati nei fossi, altri nei pozzi. Allo scopo di impedire questa disgrazie, trova conveniente la giunta Governativa di spiegare nelle attività dei Parroci, affinchè all’Altare rinnovi o di frequente e raccomandino al

Popolo, in particolare ai Genitori la maggior cura e vigilanza, raccomandando poi ai Proprietari di far riparare i pozzi e i fossi, ed altri luoghi pericolosi per il ripetersi di simili infortuni, giacchè oltre alla perdita di vite umane, conviene conservare ed aumentare al possibile la popolazione dei bambini, che tanto scarseggiano”.IL PREMIO E LA PUNIZIONE Non sembra vero eppure veniva premiato chi salvava e multato chi si rifiutava di praticare le manovre rianimatorie. Ma vediamo: “qualunque persone che salverà una persona annegata, viene donata Zecchini 12 da essere pagati prontamente dal Regio Erario.. Chiunque si asterrà da prestare soccorso e di non eseguire le terapie intensive incorrerà alla pena di dodici zecchini, ed anche corporale. La stessa pena subiranno anche i medici e i Chirurghi se rifiutassero soccorsi o di accorrere al salvataggio”.

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Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana30

PENSAVO DI VEDERE DEI ROTTAMI, INVECE.... Sono passati già nove mesi: sono pochi,

molto pochi nella vita di un uomo ma per un alcolizzato, come lo ero io fino a nove mesi orsono sono una vita. Una nuova vita che solo ora comincio a vivere, a gustare come un tempo. Ritornando indietro nel tempo, m’ accorgo solo ora quanti giorni, mesi e anni ho buttato via e solo per un bicchiere in più. Ho cominciato a bere senza sapere, forse per sentirmi un uomo, poi ho dato la colpa alla morte di mio figlio, poi a quella di mia madre, tutti pretesti per nascondermi la realtà, cioè che ero diventato veramente un alcolizzato. Avevo perso qualsiasi interesse per la famiglia, per il lavoro che stavo compromettendo seriamente e

per la vita stessa ; l’ importante per me era poter bere. Dopo diversi richiami dei miei superiori, venni da loro inviato al Servizio di Alcologia di Dolo e di questo aiuto sarò sempre loro grato. Dopo una lieve cura disintossicante a domicilio, mi fu suggerito, molto amorevolmente ma fermamente, di recarmi in A.A. Mia moglie che mi è stata sempre vicina dimostrando una fermezza che da lei non mi sarei mai aspettato, mi ci portò di peso. La sera del 14 novembre feci il mio primo ingresso in A.A., pieno di vergogna e avversione. Ancora non ero convinto di essere un alcoolizzato. La mia sorpresa fu grande; mi aspettavo di vedere dei rottami, delle persone che non avevano più nulla da perdere e più nulla da

chiedere alla vita, cioè degli ubriaconi. Fui accolto come un fratello e questo è dire poco. Per la prima volta, io che sono infermiere da diciassette anni, sentii parlare di una malattia, di lasciar perdere il primo bicchiere e di pensare al presente. Nelle prime riunioni non capii molto e forse ancora adesso non capisco ma una cosa è certa : grazie agli amici A.A., non ho più bevuto. Ho ripreso fiducia nella vita e nelle mie pur seppur deboli capacità; nel lavoro sono ritornato quello di un tempo e sono rispettato forse più di prima ma forse sto peccando di presunzione. Leo di Venezia.tel. A.A. per RE e Guastalla 334 7469749tel. A.A. per MN 334 734 1327

DOPO 30 ANNI DECIDI DI LASCIARMI. ADESSO COSA FACCIO?Ho sempre dormito dalla mia parte, anche se

ora quel letto a due piazze è tutto mio. Non so perché. Forse attendo che tutto torni normale, che sia un brutto sogno e che tu possa tornare? Dopo tre decenni vissuti insieme, non è facile e dopo che hai scelto di lasciarmi, non riesco ad impossessarmi di tutte e due le piazze. Prima della fine, tu avevi già scelto di vivere una vita parallela ma tornavi alla sera in quel letto, vicino a me. Ora mi trovo qui sola, dopo un anno dalla tua “libertà” ancora a dormire da un lato come

se dall’altra parte non mi appartenesse. Letto scomodo, casa scomoda: vorrei cambiare letto e casa, ma non posso. Dicono che i dolori rendano più forti, ma io sono ancora qui a leccarmi le ferite. Tu puoi, ora, vivere felice? Io vorrei riscoprire qualcosa che valga la pena di essere vissuta in modo irrazionale, ma non sono come te che sei passato da una relazione a un’altra senza battere ciglio. Con naturalezza hai messo in moto lo schiacciasassi e hai “tritato” tutto: me, moglie fedele per tutti questi anni e i tuoi figli (dici che

sono grandi). Invece eccomi qua, nella mia parte del letto a scrivere delle ferite che mi hai procurato. Ormai tu non meriti nessuna parte del mio letto e nessuna goccia del mio sangue! Io, invece, merito di essere serena e tanto vicino a chi mi ama. Buon primo anniversario della fine di quello che era un bellissimo amore…distrutto!

Maria-Giulia Rubrica di Alberto Zilocchi

OTTIMO CONSIGLIO DI UN BRAVO PARROCO“Quando entrate in una chiesa, può

essere che sentiate la chiamata di Dio. Tuttavia è improbabile che vi chiami al cellulare. Vi siamo grati se spegnate i

telefonini. Se volete parlare con Dio entrate, trovate un posto tranquillo e parlategli. Se invece volete vederlo, inviategli un messaggio col telefonino mentre state guidando”.

MANTOVA: DICIASETTE EDUCATORIPROFESSIONALI NEO LAUREATI

Sono 17 i nuovi educatori professionali del corso di Mantova, freschi di laurea all’U-

niversità di Brescia. I loro nomi: Antonini Lo-renzo, Borisova Anka, Cecchin Lucrezia, De Benedetti Silvia, Diverti Angela, Francesconi

Giulia, Gazzani Giulia, Gazzola Andrea, Ma-nicone Sara, Montani Sofia, Negri Alessandro, Pavoni Giulia, Poltronieri Cecilia, Simonini Lu-dovico, Vecchi Alberto, Vidiri Carmelo, Zanaz-zi Alessandra.

MANTOVA: LAUREA A DODICI OSTETRICHEPresso l’aula magna della fondazione

UniverMantova, hanno discusso la tesi concludendo il corso di laurea in ostetricia dodici ragazze, arrivate da tutta Italia per seguire il corso di tre anni. Ecco l’elenco delle laureate:

Valeria Nuzzolese, Giuliana Pino, Elisabetta Muzzarelli, Anna Molinari, Annamaria Ballista, Alessia Ferrario, Ilenia Paruscio, Diana Barretta, Marta Zalaffi, Elisa Roca, Lisa Teresa Atti, Giulia Bolognesi. Congratulazioni.

IL SOGNO DELL’EX OSTETRICA MARIA

BARLETTA È REALTÀL’idea era quella di creare all’interno

dell’ospedale una “Casa della salute della donna e del bambino” e un centro nascita, un modello assistenziale riservato alle donne che decidono di mettere alla luce i propri figli tramite una gravidanza e un parto fisiologico. L’idea ora è una realtà. Soddisfatta l’ex ostetrica Maria Barletta che in tutti questi anni ha lavorato duramente con altre 26 persone per far decollare il progetto. Si tratta di un padiglione posto all’interno dell’Ospedale “Poma” di Mantova. Il centro sarà diretto da un’ostetrica e supporterà la donna in un ambiente familiare, in presenza del partner e dei congiunti. Le donne saranno seguite durante la gravidanza e assistite durante il travaglio e il parto. Le consulenze del ginecologo e del neonatologo saranno attivate su richiesta dell’ostetrica secondo procedure condivise. Se l’evento nascita si mantiene nell’ambito del basso rischio, la donna e il bambino saranno dimessi dopo 48 ore. È poi prevista la visita domiciliare da parte dell’ostetrica del consultorio e del pediatra di famiglia. Il centro nascita avrà stanze adibite al travaglio, al parto e alla degenza e saranno attrezzate per il soggiorno del padre e della famiglia. Nel 2017 i parti nei tre ospedali dell’Asst di Mantova sono stati 2.609: 2.234 fisiologici e 375 patologici. I parti cesarei sono stati 834.

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Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana 31

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IL DOTT. STUCCHI HA FIRMATO LA DELIBERA “CASA DEL PARTO”Il Dott. Stucchi firmando la delibera n 1711 ha

permesso la possibilità di sperimentare questo ambito progetto. Si tratta di un processo culturale

in atto ma anche bio-sociale più che sanitario, vale a dire una nuova scelta per le donne che hanno bisogno di un ambiente amichevole e rilassato

dove i partner e i famigliari possono stare loro accanto con dimissione precoce e dimissione “assistita”.

CHI HA PAURA DELLO PSICOLOGO?: VERGOGNA E DESIDERIO VERSO IL PRIMO APPROCCIO.

“Gli psicologi non danno risposte, ma aiutano a trovarle”. La figura dello

psicologo, in questi tempi, viene ancora legata a considerazioni quali “è per i matti”, “ma cosa ci vado a fare?”, “ma cosa gli racconto?”, “i miei problemi li so risolvere da solo”. Queste espressioni sono, spesso, costellate da sentimenti come la vergogna, il timore, la paura, l’indecisione. Tuttavia, chiunque, inconsciamente o meno, si pone le seguenti questioni: “cosa mi fa stare bene?”, “quali sono i miei valori?”, “quali sono le cose che mi motivano?”. Le risposte possono essere coerenti o totalmente distanti da ciò che è la nostra essenza più pura. Tutti, chi più e chi meno, abbiamo vissuto situazioni o periodi indossando la maschera che volevamo mostrare agli altri; ma è improbabile provare felicità e benessere, se non viviamo

secondo il nostro vero “Io”. Essere noi stessi presuppone auto-conoscerci, evidenziare i nostri pregi e virtù, smussare i difetti, al fine di donare genuinità ed autenticità a coloro che ci circondano. Siamo creature da proteggere. Perché aver imbarazzo a volersi migliorare, con l’aiuto di un professionista? Perché non considerarlo un punto di forza, di arricchimento? Realizzando un buon lavoro su noi stessi, non cancelleremo le esperienze negative del passato; non metteremo a tacere l’eco della sofferenza vissuta da bambini; li trasformeremo, però, in doni preziosi di cui gli altri possono usufruire. Lo psicologo sarà, quindi, il vostro compagno di viaggio. Concediamoci il coraggio di essere noi stessi. Difendiamo la nostra identità.

Dott.ssa psicologa Maria Giulia Portioli

DOTT.SSA MARIA GIULIA PORTIOLIPSICOLOGA

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I CAMBIAMENTI CLIMATICI E LA NOSTRA SALUTEAlcuni decenni fa, climatologi di tutto il mondo

annunciavano i pericoli che avremmo incontrato a causa dei cambiamenti climatici. L’enorme quantità di CO2 in atmosfera avrebbe portato ad un innalzamento della temperatura provocando eventi estremi via via sempre più frequenti. Alluvioni, trombe d’aria, siccità, incendi, scioglimento dei ghiacciai, smottamenti dei suoli. Erano gli anni della corsa allo sviluppo economico in molte parti del pianeta e non si voleva credere alle voci della scienza, che venivano accusate addirittura di catastrofismo. Ma gli accadimenti ai quali assistiamo sono proprio quelli enunciati a suo tempo. Le ricerche del prof. Andre Carenza dicono di altri accadimenti meno visibili ma

altrettanto pericolosi che si stanno verificando anche nei climi temperati come il nostro, e riguardano insetti, i ditteri in particolare, ( mosche e zanzare) che prosperano con l’aumento della temperatura, vettori di malattie a larga diffusione. Le mosche sono potenziali vettori di più di 100 patogeni responsabili di malattie come: salmonella, tifo, colera. Mentre le zanzare sono portatrici di: malaria, la febbre del Nilo, rika. Da tempo abbiamo un nuovo richiedente asilo difficile da sloggiare come la cimice asiatica che s’insedia con voracità in molte colture da frutto e non solo provocando danni ingenti ai raccolti. Negli ultimi anni le nostre campagne stanno conoscendo una specie di extracomunitari di origine africana

che nemmeno la chiusura dei porti d’Italia ha impedito gli sbarchi, loro volano. Si tratta degli aironi guardabuoi, bianchi e di piccola taglia che si contendono il cibo con le specie autoctone.Mentre il prof. Paolo Vineis epidemiologo, che studia l’impatto del cambiamento climatico sulla salute delle persone, afferma che i segnali sono allarmanti su più piani a partire dalla produzione e la qualità degli alimenti, dalle malattie infettive e parassitarie che espandono il proprio territorio per il cambio di habitat dei vettori e anche per il DNA umano si studiano le interazioni con l’ambiente.

Renzo Gazzoli

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Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana32

GONZAGA - SUZZARAANNO NUOVO CON DUE GIORNALI GRATUITI

A Gonzaga è il secondo anno dove la Fondazione Ospedale Civile di Gonzaga

pubblica un bellissimo periodico in forma gratuita che sta entrando in ogni famiglia facendo il punto della situazione della attività socio-sanitaria.Si tratta di 24 pagine con 40 foto a colori, articoli, servizi edito da Grafica BMGimmagine di Gonzaga. In copertina una stupenda foto del lontano passato, veramente inedita. Un periodico utile e necessario che meritano i complimenti il Consiglio di amministrazione, per aver pensato di dare una risposta ad un bisogno molto sentito nelle famiglie: essere informati e conoscere la vita di una istituzione cara a tutti come appunto un Ospedale ed una RSA.

A Suzzara: Si intitola “La Comunità” o meglio notizie dell’Unità Pastorale dello Zara ed è

stato curato da Vanni Buttasi e Paola Ferrari. Impaginazione e grafica DF2000. Distribuzione gratuita. Si tratta di 8 pagine a colori, una decina di foto e diverse immagini. Il parroco Mons. Paolo Gibelli lo spiega bene: “il giornalino “La Comunità” vuole essere uno strumento e un segno di comunione e condivisione. Vorremmo noi parroci suscitare qualche riflessione e attirare l’attenzione sui fatti e aspetti importanti del nostro essere cristiani. Per camminare insieme, aggiunge il parroco, è necessario comunicare, scambiare notizie, esperienze, riflessioni.Molto bello gli orari delle Messe del centro e delle frazioni ma anche i nomi dei preti con il telefono. Vediamoli: Don Samuele Bignotti tel. 0376-532961, Don Angelo Bisi tel. 0376-527382, Don Giorgio Bugada tel. 0376-531031, Don Pierluigi Capelli tel. 0376-532961, Mons.

Egidio Faglioni tel. 0376-532961, Don Alberto Formigoni tel. 0376-531600 ed infine Mons. Paolo Gibelli 0376-532961.Il notiziario è disponibile in tutte le parrocchie ed è gratuito.

SuzzaraPaolo Lomellini con il nuovo anno sospende la collaborazione con “La Cittadella”. Era succeduto a Mons. Benito Regis dopo la sua scomparsa nel 2015 ed è rimasto alla guida come direttore fino a marzo 2017. Poi ha continuato a collaborare con la rubrica “Oltre il Ducato” con riflessioni acute e schiette. In tutti questi anni con i suoi puntuali editoriali è riuscito ad interpretare alcuni a spetti della vita mantovana. Grazie Paolo per aver contribuito a mantenere viva la storia degli uomini.

• Misurazione pressione arteriosa gratuita• Autoanalisi del sangue• Alimenti diabetici e celiaci• Analisi dell’acqua e vino• Omeopatia• Cosmesi• Fori lobo orecchio• Magnetoterapia a noleggio• Noleggio Ausili ortopedici• Noleggio bilance per neonati• Noleggio apparecchi per aerosol-terapia

I TRENT’ANNI DELLA CROCE ROSSA DI GONZAGAIl Comitato Locale di Suzzara ha festeggiato i 30 anni della nascita della Croce Rossa di Gonzaga, con la compagnia di Palidano “l’e mei perdi che catai” presso il teatro di Gonzaga, con il miusicol “Jesus Christ Superstar” La Croce Rossa Italiana delegazione di Gonzaga è sorta 30 anni fa, grazie alla volontà dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci di Gonzaga, per onorare degnamente la commemorazione del 4 novembre 1988, settantesimo anniversario della fine della prima guerra Mondiale. L’amministrazione comunale di allora e anche tutte le successive, sono state molto favorevoli all’iniziativa e ci hanno sempre aiutato, fornendoci di volta in volta le varie sedi. Grazie al supporto delle ditte locali e dei cittadini di Gonzaga, nel 1989 abbiamo

acquistato la prima ambulanza attrezzata per svolgere il servizio nel ns comune a Pegognaga a Moglia. Vogliamo ricordare anche una figura non contemplata dalla C. R. I. il Centralinista, volontario che giornalmente manteneva aperta la sede, specialmente nel periodo antecedente al 118. Tra i ns volontari annoveriamo anche le “ Ospedaliere “ persone che sino ad alcuni anni fa in ospedale a Gonzaga, erano di supporto agli infermieri per il consumo dei pasti dei degenti e come compagnia agli stessi. La CRI gonzaghese è rimasta come Delegazione dipendente da Mantova sino al 2014, quando anche per la riforma della CRI nazionale, ci siamo uniti a Suzzara, diventando “ Comitato Locale di Suzzara “ , con cui operiamo nello spirito della Croce Rossa

fondata più di 150 anni fa Il Sindaco di Gonzaga Claudio Terzi, nel suo discorso ha ricordato tutti i volontari che ci hanno lasciato. Un sincero ringraziamento a tutti i Volontari, ai Centralinisti, alle Ospedaliere, all’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, all’Amministrazione Comunale, all’Ospedale di Gonzaga e a tutti quanti ci hanno aiutato in questi 30 anni. Facendo un torto ai non nominati, voglio ricordare con sincera gratitudine il maestro Enos Telline e la Sig.ra Nilde Giubertoni Un ringraziamento speciale alla Presidente del Comitato Locale Simona Bellini e alla responsabile dei volontari Paola Ballabeni, per la realizzazione della serata.

Carla Ferrari

SUZZARA: CROCE ROSSA: UN PLAUSO A VENTI SOCCORRITORI RIQUALIFICATIVenti volontari della Comitato CRI di

Suzzara sono riqualificati per prestare servizio al 118 nelle attività di emergenza. Un salto di professionalità che fa onore al volontario, alla CRI e qualifica la risposta socio-sanitaria. Il loro impegno merita un grosso plauso e le congratulazioni a tutti per il risultato ottenuto. Un ringraziamento a tutti gli istruttori che si sono impegnati per raggiungere l’obiettivo ed un grazie a Valentina del Cefra Regionale (Centro Formazione Regionale) per il supporto in questi mesi di duro lavoro da parte di tutti noi.

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Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana 33

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GONZAGA - FESTA DI COMPLEANNO: AL POSTO DEL REGALO FANNO BENEFICENZAPresso l’ARCI Margonara è stato festeggiato il

65° compleanno di Osanna Righi offrendo ad amici e parenti una cena ma in cambio, ed è questa

la notizia bella, non ha voluto né regali né fiori. Ha chiesto agli invitati, se lo volevano, di lasciare in una busta chiusa, anonima, un’eventuale offerta a

favore della sezione di Suzzara dell’associazione mantovana per la ricerca sul cancro, rappresentata da Luciana Scaini e Tiziana Gualtieri.

GONZAGA: SESSANTAMILA EURO IN DONAZIONI A SOGGETTI DIVERSI Il Circolo filatelico Numismatico e hobbistico di

Gonzaga ha donato più di sessantamila euro suddivisi in 51 soggetti in posizioni diverse a seconda delle necessità. Grande attenzioni alle associazioni di volontariato che danno sostegno

a persone con disabilità, autismo o problemi di salute mentale. Per dovere di cronaca meritano un grosso applauso i volontari del Circolo per il loro silenzioso impegno a seguire espositori e visitatori del mercato di antiquariato “C’era una

volta” con seicento banchi allestiti da trent’anni in vie e piazze e padiglioni della fiera facendolo diventare uno dei più bei mercati d’Italia.

GONZAGA-MOGLIAQUARANT’ANNI DI PROFESSIONALITA’ E PASSIONE ALL’OTTICA GIEMME

Qualità e professionalità devono essere le parole d’ordine dei negozi che vendo-

no occhiali e lenti a contatto e a Gonzaga e a Moglia è possibile trovare tutto questo grazie all’ottica Giemme sempre attenta e all’avan-guardia nelle novità e alle nuove tecnologie del settore. Fondato dalla Erminia Marchi e dal marito Franco Gorreri nel lontano 1979, dopo quarant’anni l’ottica Giemme è sempre attiva ed è è cresciuta nel tempo grazie alla qualità,

cortesia e convenienza. I due negozi propon-gono un vasto assortimento di occhiali da vista e da sole delle migliori marche e offre controlli della vista gratuiti, applicazioni lenti a contatto, servizi di assistenza post vendita e riparazioni. L’occhiale, spiegano Glenda e Paola Gorreri, le due figlie, non è più solo una risposta ad esi-genza visiva, è diventato uno status simbol. Dopo quattro decenni cosa è cambiato nell’u-tenza? “E’ cambiato molto, ci dicono le due fi-

glie citando mamma Erminia che ha trasmes-so loro la passione per questa professione. La persona che si rivolge a noi sa di poter disporre di un servizio completo, in quanto disponiamo di un nostro laboratorio interno”. Quale è lo scenario della lente a contatto? “Dobbiamo dire che per il buon 70% sono ri-chieste dal mondo giovanile e danno sicura-mente più libertà di movimento e risultano più igieniche e presentano un confort migliore”.

L’Auser di Sermide e Felonica è riuscito a comprare una nuova auto, una Fiat Cubo,

grazie ai fondi raccolti con le sua attività, tombole, pranzi e lotterie, e a una donazione di Fondazione comunità mantovana onlus. Sono 13 i volontari abilitati al trasporto assistito ed hanno percorso nel 2018 più di

quindicimila chilometri per aver trasportato oltre quattrocento persone. L’acquisto è riuscito grazie al contributo della Fondazione comunità mantovana, anche il Comune di Sermide e Felonica, l’Avis di Malcantone e alcuni cittadini di Sermide, tra cui la famiglia Furini hanno fatto delle donazioni.

SAN BENEDETTO POAUSER: NEL 2017 QUASI

MILLE TRASPORTI Nuova auto per l’Auser. Il presidente Ulisse

Ferrari ha illustrato l’attività dell’associazione che nel 2017 ha compiuto 992 trasporti (41.365 km). I soci sono anche accompagnatori turistici nel monastero e nonni civici. Complimenti dalla nostra redazione

SERMIDE E FELONICA:L’AUSER HA UNA NUOVA AUTOMOBILE

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Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana34

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GONZAGA: TANTA GENTE AL PRIMO COMPLEANNO DEL CSE “IL PONTE”Si tratta della cooperativa sociale che fino

ad un anno fa si trovava al “Pascoletto” di Palidano, Gonzaga. Da un anno si è trasferita in via Canaro, 3 nel centro di Gonzaga. Alla festa del primo compleanno tanta gente ma soprattutto loro i veri pilastri e cioè gli educatori che erano tutti presenti e contenti e quindi meritano subito un plauso citando i loro nomi: Mirko Corniani,

Marco Bimbati, Anna Spaggiari, Tania Menozzi, Elisa Berni, Vladimir Mici, Francesco Amori. Fra le autorità intervenute la Presidente Simonetta Bellintani, l’avvocato Claudio Terzi, sindaco, il Parroco Don Lorenzo Lorenzini, Marco Bimbati coordinatore a nome di tutti gli educatori ha detto: “abbiamo lavorato molto e siamo davvero contenti della larga partecipazione.

Un grazie di cuore ai volontari addetti al trasporto, a quelli del bocciodromo dove andiamo a giocare a bocce e tutti gli altri che vengono qui.

Per info: Cse, Centro socio educativo: Mail: [email protected] Telefono: 0376528260

GONZAGA: DONAZIONE ALLA FONDAZIONE OSPEDALE DI

GONZAGA

L’Associazione nazionale carabinieri ha devoluto alla Fondazione ospedale civile -

MediGo, Centro medico e fisioterapico, l’incasso della commedia dialettale “Chi la fa l’aspetti” della compagnia teatrale “Quelli della Bassa” di Rolo. Alla cerimonia, presenti il presidente e il direttore della Fondazione ospedale civile, Dante Negri e Cesare Sacchi. Per l’Anc l’ex generale Gerardo Renzi, Maurizio Benatti, Domenico Manganiello Nedo Nalin e Leonardo Paganini.

Dolci fatti in casa

INTERESSANTE INCONTRI SULLE PAROLE DELLA SALUTE MENTALE

L’associazione Oltre la siepe onlus che si occupa da più di 20 anni

di disagio psichico, ha organizzato un incontro aperto a tutti per “fare paro-le insieme per crescere in umanità e nella comunità”. Cosa vuol dire tutto questo? Le parole possono aiutare, lenire le sofferenze e stimolare re-azioni positive, ma possono anche ferire, umiliare, annichilire. E allora

occorre veramente riflettere sull’uso delle parole e lo diventa quando si ha a che fare con persone fragili, malate o sensibili. Vogliamo vedere alcune di queste parole? Paura, malattia, spe-ranza, ricaduta, impotenza, coraggio, desiderio, volontariato, delicatezza, rispetto, cura, premura.

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Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana 35

TORTA CROCCANTE NOCI AMARETTIDi Sabina Gialdi (San Benedetto Po)

Ingredienti: (tutto in pari dosi), 200 grammi di noci, 200 grammi di Amaretti, 2 albumi montati a neve , 2 cucchiai di zucchero.Procedimento: Tritare grossolanamente le noci e gli amaretti aggiungere lo zucchero e amalgamare il tutto con l’albume montato a neve, stendere l’impasto su una telia rivestita con carta da forno e lasciare in forno a 180° per il tempo necessario per asciugare l’albume.A piacere si possono aggiungere gocce di cioccolato. Buon Appetito Sabina Gialdi Rubrica curata da Lavagnini Paolo Vicky

Dolci fatti in casa

SAN BENEDETTO PORACCOLTI IN QUATTRO ANNI 4.300 SACCHI DI SPAZZATURA ABBANDONATA

Con il mese di febbraio, un gruppo di volontari hanno ripreso una attività di volontariato

unica in tutta la provincia e meritevole di un grande elogio. Il loro compito è quello di raccogliere rifiuti lungo le strade del comune. Si chiama associazione di volontariato “Borgo verde noi ci crediamo” ed è proprio l’unica associazione di volontariato impegnata sul territorio comunale di San Benedetto Po per la tutela e la valorizzazione dell’ambiente. Non sembra vero. Un gruppo di pensionati che si impegnano alla tutela ambientale e la formazione civica dei cittadini. Ma non è finita perché l’educazione passa per la scuola ed ecco che l’Associazione ha accompagnato circa 200 ragazzi delle scuole medie con i rispettivi insegnanti alla raccolta di rifiuti nell’area golenale di San Benedetto nell’ambito dell’annuale giornata dell’Ecologia. L’associazione costituita

nel settembre 2015 è operativa dall’aprile dello stesso anno e la convenzione con il comune scade nel mese di Marzo del 2020. Ala firma della convenzione erano presenti Giavazzi Marco, Gozzi Roberto, Panzani Giuseppe, Lasagna Roberto, Morandi Ilaria. Al presidente Roberto Pedrazzoli abbiamo chiesto il bilancio del 2018 appena trascorso e i numeri sono alti: “Nel 2018 abbiamo recuperato 941 sacchi di spazzatura abbandonata a cui vanno aggiunti quintali e quintali di inerti. Dopo quasi quattro anno di attività il Borgo Verde ha raccolto circa 4.300 sacchi di rifiuti ed almeno una decina di camion di inerti non saccabili.” Complimenti presidente. A questo punto l’elogio, un bravo, il complimento è poco, questi pensionati danno un esempio civile che meritano molto di più. Anche la nostra redazione ringrazia e plaude il loro prezioso impegno.

Per info: sede in San Benedetto Po Via Guido Rossa 13. [email protected] Cel . 348 660 4287.

Nella foto: Accosciati: Daniele Barosi, Armando Iori, Severino Giovannini, Roberto Pedrazzoli, Francesco Iori, Roberto Frigeri.In piedi: Franco Furghieri, Luigi Bertini, Luciano Moi, Silvano Rebucci, Teodora Pincella, Luigi Morandi, Dante Cagliari, Ennio Spinardi, Mario Chiodini, Leonardo Squassoni e Franco Trentini. A questi vanno aggiunti: Anna Abuzzi, Ines Chiodini, Donatello Sacchetti, Lucio Bottardo e Cesare Manzini. Ogni anno per sette settimane consecutive, ci ha detto il presidente, l’associazione con la collaborazione della Prof.ssa Serena Rossi accompagna una classe alla volta gli studenti a ripulire i cortili della predetta istituzione scolastica.

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Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana36

STORIA DELLA DIAGNOSI DI GRAVIDANZACon i test immunitari oggi a disposizione, la

diagnosi di gravidanza è cosa semplice e sicura. Dopo pochi giorni di ritardo mestruale, bastano alcune gocce di urina per dimostrare o escludere la presenza di HCG, l’ormone della gravidanza prodotto dalle cellule del sacco gesta-zionale. L’affidabilità del test è prossima al 100% in quanto l’uso di anticorpi monoclonali che rea-giscano con la frazione β dell’ormone meglio lo distinguono dall’FSH, con il quale ha parte della molecola in comune. In tal modo si evitano false positività, in passato frequenti specie nei ritardi mestruali climaterici dove l’FSH diventa elevato. Ma non è sempre stato così. Negli anni cinquan-ta e sessanta del secolo scorso era diffuso un metodo biologico complicato: la reazione di Galli Mainini, dal nome dell’endocrinologo argentino che la realizzò. Si iniettava urina della presunta gravida in una rana maschio, la presenza dopo tre ore di un numero più o meno grande di sper-matozoi in una goccia di urina dell’anfibio vista al microscopio indicava la positività del test. I labo-ratori dovevano disporre di uno stabulario di rane e queste, per essere utilizzate, dovevano essere fuori dal periodo di desiderio sessuale. L’esecu-zione dell’esame quindi era complessa e costosa e poche donne l’utilizzavano. La diagnosi di gra-vidanza pertanto era tardiva e si basava sui segni clinici di presunzione, probabilità e certezza ben noti alle ostetriche. Così possiamo leggere dagli “Appunti di fisiopato-logia ostetrica”, anni sessanta, del professor Giu-seppe Picinelli fondatore nel 1954 della “Scuola Autonoma di Ostetricia“ di Mantova: segni di pre-sunzione (nausea, vomito, sonnolenza, malinco-nia. svenimenti, …); segni di probabilità (assenza di mestruazioni, aumento di volume dell’utero, cianosi delle mucose genitali, …); segni di certez-za (movimenti fetali, auscultazione del battito car-diaco fetale, palpazione delle parti fetali) e siamo già al quinto mese di gravidanza.Nell’antichità la diagnosi precoce di gravidanza era ardua. Si interrogavano astri o indovini e si escogitarono metodi pseudo-scientifici. Nell’antico Egitto la donna doveva mettere le uri-ne in due recipienti distinti dove erano stati semi-

nati frumento e orzo. Se fosse spuntato prima il frumento, sarebbe stata una femmina, mentre nel caso dell’orzo sarebbe stato un maschio. Se non fosse cresciuto nulla, la donna non era incinta. Nell’antica Grecia si introduceva una cipolla nella vagina, e si aspettava una notte. Se al mattino l’a-lito della donna puzzava di cipolla, significava che non era incinta.Nel sedicesimo secolo esistevano degli “esperti” in grado di determinare la gravidanza di una don-na solo dal colore o delle caratteristiche delle uri-ne. Altri la miscelavano col vino e ne osservavano i risultati, il che poteva in effetti avere successo data la reazione dell’alcol sulle proteine ormonali contenute nella pipì di una donna incinta. Le no-stre bisnonne invece usavano miscelare l’urina con la candeggina per avere una reazione chimi-ca. Se l’uruna frizzava e diventava di colore rosa o rosso allora voleva dire che c’era una gravidanza in atto.All’inizio del ventesimo secolo con la scoperta de-gli ormoni gonadotropi nelle urine si mise a punto test di gravidanza che coinvolgevano gli anima-li. Nel 1920, due scienziati tedeschi, Aschheim e Zondek, stabilirono per primi che vi era uno spe-cifico ormone presente nelle urine delle donne in gravidanza. Iniettando quindi le urine delle donne incinte a conigli, ratti e topi femmine ne induce-vano lo sviluppo ovarico. Dopo cento ore i poveri animali venivano sacrificati e si esaminavano le ovaie. La prova era positiva se si evidenziavano fenomeni di luteinizzazione dei follicoli ovarici.Curiosa esperienza personale circa i limiti della

diagnosi di gravidanza in passato: 1974, ero di guardia notturna presso l’ostetricia dell’ospedale “Luigi Galmarini” di Tradate (Varese). Si presentò per partorire una robusta ragazza delle valli ber-gamasche dopo nove mesi di assenza mestruale. L’accompagnava un giovane giostraio, per il qua-le era fuggita di casa, ed erano qui arrivati con la loro giostrina per la festa del patrono. Non si disponeva ancora di un ecografo, ma la visita mia, dell’ostetrica, del primario ed un test di gra-vidanza non fecero rilevare gravidanza alcuna con grande stupore di tutti. La fanciulla ci rima-se molto male. Raccontò che con il suo amore la vita era felice, aveva molto appetito ed era molto aumentata di peso, ma, come talvolta succede, si erano bloccate le mestruazioni. A quel punto, un’anziana ostetrica interpellata avrebbe eseguito un impreciso test di gravidanza che risultò positi-vo. Poi ripresero perdite ematiche simil-mestruali attribuite a minaccia d’aborto e l’ostetrica le som-ministrò ripetute dosi di progestinico. Le perdite cessarono, ma il peso aumentava ulteriormente con una vistoso crescita di pancia e seni tanto che l’aspetto fisico divenne come quello di una gravida a termine. Per questo le fu consigliato il ricovero in vista del partoL’anno successivo, sempre per la festa del patro-no, la ragazza si ripresentò. Questa volta era real-mente gravida e partorì una bella bambina.

Gabrio Zacchè

MOGLIA: IL CANTANTE DELLA SOLIDARIETA’ SALVATORE RANIERI HA DONATO DUE CARROZZINE ALLA RSA PIETRO SISSA

Il cantante Salvatore Raineri da oltre 20 anni porta, attraverso la musica, assistenza,

sostegno ed impegno sociale in tutta Italia. Molte le collaborazioni musicali con artisti fra i quali I Nomadi, ed è proprio grazie ad una fan mogliese del gruppo di Novellara, Stefania Borsari, che il cantante ha deciso di donare due carrozzine per disabili, anche alla RSA Pietro Sissa di Moglia. Infatti Il nuovo Progetto Sociale per il 2018 del Cantante, era destinato alla Donazione di Carrozzine ad Associazioni, Casa di Cura, Case di Riposo ed Ospedali. Mesi fa è avvenuta la donazione alla presenza dell’artista e del direttivo della struttura mogliese. Il Cantante della Solidarietà è un caso unico in Italia che abbraccia la solidarietà e la musica come una missione Sociale. Far conoscere una realtà diversa, di un giovane che ha saputo con il tempo dare un senso a questa storia donandosi attraverso la musica e visitando, toccando con mano le realtà di tante Associazioni di Volontariato Italiane che oggi lo coinvolgono in diverse Iniziative Sociali.

Gianni Bellesia

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Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana 37

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SAN BENEDETTO PO: CORSO PER UTILIZZARE DEFIBRILLATORE AUTOMATICOPresso Farmacia Polirone interessante iniziativa

dove si è svolto un corso B.L.S.D. adulto e pediatrico. Il corso prevedeva: Rianimazione cardio-polmonare e utilizzo del defibrillatore, posizione laterale di sicurezza, tecniche di disostruzione delle

vie aeree. Il corso teorico - pratico presentava le tecniche di rianimazione e disostruzione sia sugli adulti che sui bambini ed è stato accreditato AREU 118 con rilascio di certificazione per l’utilizzo del defibrillatore automatico esterno. I primi operatori

laici formati all’uso del defibrillatore ed alle manovre di rianimazione ai quali vanni i complimenti sono: Cecilia, Elena, Valentina, Federica, Giada, Vittoria, Emiliano e Daniele. Un Grazie all’istruttore Lorenzo!

QUISTELLO –SAN GIACOMO DELLE SEGNATECOMPLEANNO SPECIALE PER LA PARRUCCHIERA MARIA GIGLIOLI VED. SABANELLI

Non è facile scoprire una persona che ha lavorato per bel 75 anni e decide di fare

la pensionata all’età di 91 anni. E’ successo a Quistello per una…Parrucchiera “di grido” tra San Giacomo delle Segnate e Quistello, una parrucchiera stimata per oltre 75 anni di attività, questo hanno scritto i due sindaci sulla targa in occasione del suo 91mo compleanno. Ha aspettato la fine dell’anno per chiudere per sempre il negozio dopo una vita dedicata alla sua amata professione di parrucchiera. pettinare è un’arte, ma fa anche star bene la gente. E dalla salute del capello si capiscono tante cose, anche le malattie. Maria lucidissima ha sempre lavorato con il figlio Cesare nel negozio. Ha iniziato a 16 anni, seconda di tre sorelle, padre barbiere, madre sarta a San Giacomo delle Segnate Poi si sposa con Sabanelli di Quistello dove si trasferisce e nascono due figli: Cesare che ha lavorato con lei nel negozio fino a pochi giorni fa e Luigi Luigi artista musicale ed insegnante al Liceo Musicale a Mantova. Presenti alla festa i due sindaci di San

Giacomo delle Segnate Giuseppe Brandani e di Quistello Luca Malavasi che hanno consegnato la targa. A Quistello Maria è stimata e benvoluta, infatti oltre che essere gentile con tutti e sempre disponibile, ha sempre avuto pazienza con le persone e il suo dono è stato quello di saper ascoltare senza mai commentare o pettegolare.

Al festa di compleanno omaggi floreali, messaggi augurali con il negozio di via Corridoni ora chiuso ma Maria resterà nel cuore e nel ricordo di tanti. Buon riposo, Maria più che meritato e gli auguri di un anno nuovo sereno e felice da tutta la nostra redazione.

MOGLIA-QUISTELLO: DUE SINDACI E TANTA PARTECIPAZIONE ALLA FESTA DELLA CROCE BIANCA

Presso l’accogliente ristorante “Il Ragno” di Moglia, la serata è stata aperta con l’Inno di

Mameli e i saluti del presidente Alfio Maestrelli che ha presentato il nuovo direttivo il quale lo ha eletto per altri due anni salendo a 16 gli anni che Alfio presiede la benemerita associazione, una realtà unica in provincia, un punto sanitario indispensabile a Quistello e comuni vicini. Nel 2018 i servizi prestati sono stati 3.036 di cui 2.196 interventi di pronto soccorso e gli altri per trasporto, dialisi assistenza sportive, ecc.In un anno la hanno percorso ben 129.246 kilometri. Presente il sindaco di Quistello Dott. Luca Malavasi che ha elogiato il ruolo e l’impegno costante della Croce Bianca per i servizi dei trasporti, soccorsi e l’emergenza del 118, compreso gli screening per la prevenzione delle patologie cardiovascolari. Poi il sindaco di San Giacomo delle Segnate Giuseppe Brandani che ha detto come occorra sensibilizzare anche gli altri comuni per far crescere la Croce Bianca. I numeri che fanno la differenza. Dieci ambulanze, ottanta volontari.

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Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana38

HANNO FESTEGGIATO

CI HANNO LASCIATO

Suzzara-BrusatassoRenata Bassi, vedova Ettore Mazzali 100

anni

San Benedetto PoAgata Guandalini 100 anni.

Villa PomaOliviero Caprara 100 anni

lucidissima e in salute

GuidizzoloMafalda Tencheni 100 anni

Pive di CorianoDino (Dimer) Ferraresi 100 anni

Rivalta Sul MincioNefta (Maria) Malacarne in Marsili, 101

anni

ViadanaNerina Azzoni, cento anni.

SuzzaraMargherita Mandruzzato, 105 anni

SuzzaraAntonio Musi, 103 anni.

All’anagrafe risultano poi altri sette suzzaresi centenari

Pegognaga Irma Terenziani, 103 anni

MantovaMarisa Mazzocchi, 87 anni Ostetrica che ha visto nascere centinaia di bambini

SuzzaraDeanna Bussei 79 anni, già caposala sx INAM, da anni volontaria AVO. L’associazione in memoria della sua immensa disponibilità, offre all’AIRC, come da sua volontà, un contributo sentito e sincero.

SuzzaraIvana Ruffini in Guerra, 71 anni. Per tanti anni ausiliaria all’Ospedale di Suzzara dove ha lavorato con impegno e dedizione nel reparto di maternità.

PIEVE DI CORIANO NUOVA STANZA SENSORIALE

Per chi non padroneggia bene la comunicazione verbale, persone con

disabilità e disturbi di tipo autistico, cosa si può fare? La risposta arriva da una stanza detta multisensoriale in cui si applica un metodo dove l’operatore guida le sedute che stimolano o rilassano il destinatario attraverso colonne d’acqua colorate, aromi profumati, luci soffuse, musiche e suoni rilassanti. In questo modo ogni persona reagisce in modo differente e l’operatore modula gli interventi tenendo conto dei bisogni, risorse e preferenze.

PIEVE DI CORIANODONATI TELEVISORI PER I

PICCOLI DEGENTIAl reparto di pediatria dell’ospedale di Pieve di Coriano, sono arrivati i nuovi televisori donati dal Lions club Terre matildiche. Il reparto di pediatria di Pieve è all’avanguardia e ospita anche ado-lescenti. Negli ultimi anni ci sono state diverse donazioni da parte di associazioni del territorio che hanno contribuito a migliorare la qualità del servizio e delle cure fornite. In particolare l’Abeo (Associazione Bambini Emopatico Oncologico)

L’Associazione per il bambino in Ospedale (Abio) a Mantova può contare su 45 soci attivi

che riescono a coprire tutti i turni dell’ospedale. Dal gioco con i bambini al sostegno ai genitori,

la loro presenza è ormai un punto fermo. A sostenere Abio molte associazioni sportive e culturali oltre a tanti privati cittadini.

L’ex sindaco di Quistello Prof. Enzo Gemelli a Nuvolato ha parlato di un progetto che

riguarda le storie murali raccontate da Giuseppe Gorni. Una bella iniziativa unica nel suo genere se pensiamo che i graffiti presenti adesso nelle case stanno scomparendo e la ristrutturazione è

necessaria. Durante la serata il presidente del Museo Gorni di Nuvolato Armando Sacchi ha letto delle poesie, filastrocche e ha presentato il libro del pegognaghese Bruno Mazzacani, nostro redattore, sul femminicidio.

In occasione dell’annuale assemblea della A.S.D. Pado Patri (impegnata nelle

manifestazioni sportive e manutenzione del parco san Lorenzo) il presidente Pietro Anteini nel fare il bilancio dell’attività svolta dei 104 soci e la programmazione dell’anno appena iniziato, ha consegnato una targa ai famigliari dello scomparso socio Virgilio Mazzola con la seguente dicitura:

“in ricordo del nostro caro amico e di tutti gli anni trascorsi assieme”. Un gesto toccante che premia l’impegno di un vero volontario che per 40 anni ha svolge nel silenzio tanti compiti guadagnandosi stima e amicizia per la sua bontà e disponibilità .

HA COMPIUTO 20 ANNI L’ABIO

QUISTELLO: SALVIAMO I GRAFFITI

PEGOGNAGAUNA TARGA ALLA MEMORIA DI VIRGILIO MAZZOLA

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San Benedetto Po

Pegognaga

E’ SCOMPARSO ATHOS CANI, IL PROCACCIA POSTALE

CI HA LASCIATO IL DOTT. ALBERTO BOSI GRANDE PROFESSIONISTA

Alla sua scomparsa tutti si sono chiesti ma cosa vuol dire procaccia? Procaccia vuol

dire persona incaricata al ritiro dallo scalo ferroviario e consegne al domicilio dei pacchi valori. Ma nel caso di Athos entriamo nel mondo dei personaggi dove ha fatto anche il giardiniere e famoso era diventata la sua mitica 500 fiat famigliare con carichi che faceva sorridere e girare la testa al suo passaggio perché era

impossibile trasportare carichi così grossi sulla cappotta della macchina. Faceva rabbrividire la polizia locale ma con il suo modo simpatico riusciva a farsi strappare una pacca sulle spalle e far chiudere un occhio. La sua casa è ritenuta a pieno titolo un vero museo pieno di oggetti del passato che lui tanto amava. Una persona conosciutissimo per la professione e l’hobby ma anche per la simpatia, la buona parola con tutti,

insomma abbiamo visto la scomparsa di una figura dell’amministrazione postale (procaccia) che non esiste più ma rimane il ricordo di una memoria storica suzzarese. Aveva 85 anni e lascia la moglie Gina, stimata dipendente dell’Ospedale vecchio, i figli Sandro e Orietta, genero, nipoti e pronipoti.

Medico rianimatore, sposato, con due figli, aveva 66 anni. Dopo avere conseguito la

specializzazione in Anestesia e Rianimazione Alberto Bosi, ha lavorato al Carlo Poma, dal 1985 al 1999. Poi è stato nominato direttore della struttura di Anestesia e Rianimazione di Asola, Medici, infermieri, sanitari del 118, dove Bosi prestava ancora servizio almeno due o tre volte al mese, e

i tanti volontari della Croce Verde, dove anni fa aveva attivato il primo servizio di automedica e dove per I colleghi ricordano un professionista di grande esperienza e competenza, una persona disponibile, solare e ben voluta, che ha dedicato tutta se stessa al lavoro. Il ricordo è vivo anche nel basso mantovano dove ha prestato servizio all’Ospedale di Suzzara.

PEGOGNAGA: ANNIVERSARIO DI LUCA GIORGI

CI HA LASCIATO IL DOTT. FRANCESCO FATTI

E’ passato più di un anno ma il ricordo è ancora vivo nelle persone che lo hanno

conosciuto e gli hanno voluto bene. Ha aiutato tanto gli altri (era volontario della Croce Rossa) senza mai guardare l’orologio. Luca amava vivere e ha raggiunto traguardi impensabili.

Ha vissuto una vita in dialisi affrontando con successo e sconfitte tre trapianti di rene. Poi decise di fare la dialisi in casa. Una scelta incredibile pochi in Italia la fanno, Luca era deciso e grazie al personale sanitario ma soprattutto alla mamma che non lo ha mai

lasciato, ha vinto la sfida. Ma poi i problemi seri sono ritornati. Ora il vuoto è pieno di dolore ma la sua voglia di vivere è stata così tanta che non vogliamo pensarlo morto ma solo passato ad un’altra vita, migliore e bella, come ha sempre desiderato.

Aveva 75 anni, persona attiva con ottime capacità relazionali e professionali. E’

stato responsabile del Centro Reumatologo del Poma, Primario di Medicina a Suzzara dal sett. 1995 al gennaio 1999, infine Dirigente Medico all’Ospedale di Trento. A Pegognaga presso il Loghino “Passera” nell’ottobre del 1996 tenne una partecipata lezione sull’alimentazione.

RICORDO DI MENTORE BINACCHI, ESEMPLARE FIGURA SUZZARESEDei meriti e delle qualità professionali di

Mentore Binacchi, già amministratore delegato di una storica azienda suzzarese, la Pinfari (specializzata nella produzione di giostre e spettacoli viaggianti), altri hanno già scritto compiutamente. Qui vogliamo ricordare l’uomo e il suo impegno in ambito culturale. Serissimo, austero, rigoroso e, al tempo stesso, concreto e fattivo condensava in sé le caratteristiche del dirigente d’azienda d’altri tempi. Schivo e poco loquace, non amava apparire ma era molto determinato a conseguire gli obiettivi che si era prefisso. Qualità, queste, che ha messo a frutto anche nel periodo in cui è stato ai vertici della storica associazione degli “Amici del Premio Suzzara”. Eletto alla presidenza nel 1994 in un momento difficile, dopo il ritiro del comm. Renzo Vendramini e l’“interregno” dell’editore Nardino Bottazzi, ha saputo traghettare il sodalizio su un percorso sicuro che prosegue ancora oggi. In questa veste ha coordinato la “macchina” che ha realizzato due fra le migliori edizioni del Premio Suzzara (la XXXIV e la XXXV), le ultime realizzate con l’apporto diretto

dei soci (in seguito la gestione è passata a una nuova associazione e, quindi, in via esclusiva, al Comune). Non solo, dal novembre del 1995, succedendo al sindaco Luigi Salardi, è stato chiamato alla presidenza anche di una nuova associazione che doveva occuparsi della Galleria del Premio sperimentando una gestione mista, pubblico-privata. Operazione cui non fu estraneo l’on. Antonino Zaniboni, presidente della Camera di Commercio di Mantova, convinto assertore della necessità di una collaborazione tra istituzioni pubbliche, associazioni culturali e mondo delle imprese ai fini dello sviluppo della cultura. L’esperimento di queste sinergie, oggi comunissimo, forse era troppo in anticipo sui tempi e probabilmente determinò resistenze, per non dire fastidio, in certi ambienti. Amareggiato dalle mene dei politici in seno al consiglio si dimise dalla presidenza dell’Associazione “Galleria del Premio Suzzara” il 6 febbraio 1997, non prima di aver portato a termine felicemente la XXXVI edizione del Premio. Gli succedette Alessandro Grazzi, altro dirigente d’azienda, appassionato d’arte che, quando in seguito si trasferì da

Suzzara, venne sostituito dall’imprenditore Walter Delcomune. Binacchi si dimise quasi contestualmente anche dalla presidenza degli “Amici del Premio”, in quanto di diritto il presidente doveva far parte della nuova associazione. Gli succedette l’imprenditore Alberto Guiducci che, durante la sua presidenza, promosse la ristampa del volume di Dino Villani, “Il Premio Suzzara. Cronache e immagini (1948-1976)”, edizione aggiornata al 1997 a cura di Gilberto Cavicchioli. In queste pagine è possibile ripercorrere nel dettaglio le tappe salienti della presidenza Binacchi, uno dei momenti più alti della vita dell’associazione “Amici del Premio Suzzara”. Chi, come lo scrivente, ha avuto la ventura di essere particolarmente vicino al presidente Binacchi in quegli anni caratterizzati da un’intensa attività organizzativa e culturale non può che ricambiarne la stima ricordandone col massimo rispetto le elevate doti morali e personali.

Gilberto Zacchè

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