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A Tivoli due siti Unesco non bastano? periodico dell’ EBTL sull’andamento del turismo a Roma e nel Lazio 8 12 Osservatorio: Vacanze romane ancora in ripresa Il softair: turismo in punta di fucile Le terre del lago fanno rete comuni pontini in corsa verso l’Expo’ 16 29 n. VI - 2014 Poste Italiane SPA- Spedizione in abbonamento postale70% - DCB Roma - N° 6-2014 ISO 9001 certificato n° 356673 QM08 In caso di mancato recapito si prega di ritornare all’ufficio di Roma Romanina per la restituzione al mittente previo addebito

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A Tivoli due siti Unesco non bastano?

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8 12Osservatorio:Vacanze romane ancora in ripresa

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4 A Tivoli due siti Unesco non bastano?A cura di Pietro Licciardi

8 Vacanze romane ancora in ripresaGiuseppe Aiello

11 Dati in crescita grazie agli stranieriGiuseppe Aiello

12 Il softair: turismo in punta di fucileFranz Gustincich

15 Porta Futuro, per lo sviluppodel sistema produttivoa cura di EBTL

16 Le terre del lago fanno reteMauro Matiddi

19 Crisi e concorrenza si vincono con la promozionee l’omotenashiMassimo Succi

22 Quali piani per la promozionedel Lazio?Anna Roggi

24 Qualche idea per il turismo reatinoIlaria Morini

Prospettive del turismo rurale in TusciaAlessandro Quami

29 I comuni pontini in corsa verso l’Expo’Andrea Di Lello

30 Novità e aggiornamenti in materia fiscalea cura di Maurizio Fantaccione

32 A marzo il primo Carrer Day di EBTL e Provincia di Romaa cura di EBTL

33 JOBinTOUR l’offerta di lavoroincontra la domandaa cura di EBTL

Intervista

Osservatorio

Tribuna del lavoro

Sommario

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Veduta di Tivoli©Marco Giarè

Assessorato al turismo

Assessorato al turismo

PROVINCIADI ROMA

Ente Bilaterale Turismo Regione Lazio

19Crisi e concorrenza si vincono con la promozionee l’omotenashiI tour operators nipponici di fronte alla sempre alta richiesta didestinazioni italiane, sono alla costante ricerca di prodotti nuo-vi e di nuove destinazioni. Su questa rivista abbiamo avuto giàmodo di segnalare proprio questo aspetto: la necessità di unapromozione dei territori che riesca a mettere in luce le innume-revoli particolarità che riescono ad esprimere; non solo dun-que le classiche attrattive: musei, rovine, bellezze naturalisti-che, ecc ma anche e sopratutto il folklore e la possibilità di vi-vere vere e proprie “esperienze” che facciano sentire il turistagiapponese parte della cultura, delle tradizioni e dello stile divita italiano. Tutto questo, tuttavia, non può e non deve pre-scindere da quello che in giapponese si chiama omotenashi.

Autorizzazione del Tribunale di Roma

n° 213/2007del 23-05-2007

Direttore responsabile: Giancarlo Mulas

Vice Direttore:Pietro Licciardi

Coordinatore Editoriale:Orfeo CecchiniCOMITATO

DI REDAZIONE:Coordinatore: Bartolo Iozzia

Giuseppe AielloFilomena Armentano

Giuseppe CanforaValentina Caracciolo

Orfeo CecchiniMaurizio Fantaccione

Filippo GentileSara MorettoIlaria Morini

Gabriele NataliziaAngela SchitoDa Frosinone:

Giorgia GazzettiDa Latina:

Andrea Di Lello Da Viterbo:

Alessandro QuamiDa Tokyo:

Massimo SucciEdizioni:

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Pubblicità:Contatto Comunicazione

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Tel.: +.39.06.55.91.770www.formatroma.it

Stampa: Grafica Di Marcotullio

Romafinito di stampare:

Febbraio 2015

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L’Italia, tra i suoi primatine vanta uno particolar-mente prestigioso: è il

paese al mondo col maggior nu-mero di luoghi considerati dal-l’Unesco “patrimonio dell’uma-nità”. Dieci sono i criteri per en-trare a far parte nel prestigiosoelenco. I siti devono essere rite-nuti "universali, insostituibili eunici" e i criteri di valutazioneusati al quartier generale di Pari-

gi sono molto rigidie fanno riferimentoalle caratteristicheculturali e naturali cherendono questi luo-ghi dei tesori di ec-cezionale valore. Nonsolo, devono ancherappresentare capo-lavori del genio crea-tivo, apportare una te-stimonianza unica diuna civiltà o una tra-dizione culturale. Eb-bene è facile com-prendere come cia-scuno di questi “siti”

rappresenti un elemento irresisti-bile per i turisti di tutto il mondoe il poterne vantare almeno unoè senz’altro una fortuna per glioperatori turistici. Figuriamociquando i siti patrimonio dell’U-nesco sono due, e per di più nel-la stessa cittadina. È il caso di Ti-voli, che però non sembra fino adoggi averne ben compreso il po-tenziale economico. Di questochiediamo ragione all’assessore

al turismo della cittadina, Urba-no Barberini.

Assessore, siete a due passi daRoma, venti milioni di turistil’anno, e avete due ville unicheal mondo, eppure non pare Ti-voli sia riuscita a fare del turi-smo la sua principale attività…«Fino ad ora certamente, è statocosì. Ma ora che i cittadini, han-no scelto un Sindaco che ha fat-to della conservazione e della va-lorizzazione dei beni culturali lasua ragione di vita… Le cose infuturo saranno radicalmente di-verse. Questa amministrazione siè insediata da appena sei mesi maha già conseguito una serie di ri-sultati che vanno in quella dire-zione. Oltre ai due siti Unesco,

Villa Adriana e Villa d’Este, nondimentichiamo che Tivoli ha an-che la fortuna di avere Villa Gre-goriana, gestita dal Fai, il Santua-rio di Ercole Vincitore, il Tempiodella Sibilla e tantissimi altri be-ni di rara qualità. Inoltre la nostracittà può vantare un centro stori-co medievale di grande importan-za, su cui stiamo lavorando condeterminazione per riqualificar-lo e valorizzarlo. Tutti questi be-ni fanno sicuramente di Tivoli unadelle città d’arte più importantidel mondo e ci obbligano a valo-rizzare queste risorse per far sìche la città possa rinascere ancheda un punto di vista economico»

Anche noi di Roma & Lazio ab-biamo seguito con apprensio-

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a cura di Pietro Licciardi

Urbano Barberini

A Tivoli due siti Unesconon bastano?

Ora che i cittadini,hanno scelto unSindaco che hafatto dellaconservazione edella valorizzazionedei beni culturali lasua ragione di vita…Le cose in futurosarannoradicalmentediverse»

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ne le vicende che hanno riguar-dato Villa Adriana: servizi igie-nici fuori uso, la mancata en-trata in funzione del punto diristoro, la mancanza di colle-gamenti diretti da Roma o Ti-voli con mezzi pubblici, la man-canza di adeguata segnaleti-ca… Non ci sembra il modo mi-gliore di trattare una risorsaturistica come questa. Che nepensa? «Le ricordo che i nostri movi-menti civici hanno scongiuratocirca due anni fa il trasferimen-to della discarica di Malagrottaa 700 metri da Villa Adriana. Ve-

niamo quindi da anni terribili neiconfronti della cultura in gene-rale e di questo territorio in par-ticolare. Ci sono da ricostruiredecenni di cattiva amministrazio-ne che certo non possono esserecancellati in pochi mesi. La rivo-luzione degli educati, come lachiama la nostra madrina FrancaValeri, proprio perché è una ri-voluzione civile ha i suoi tempi.Nel merito della domanda, il Co-mune non ha competenze diret-te sulla gestione della Villa, cheè di competenza del Mibact. Aven-done molto a cuore le sorti, la no-stra amministrazione si è impe-

gnata a valorizzarla con tutti glistrumenti a disposizione. Abbia-mo già, ad esempio, rafforzato ilcollegamento con i mezzi pub-blici intensificando il numero del-le corse che da Tivoli raggiungo-no direttamente la Villa e sta peressere installata una nuova se-gnaletica turistica e verrà poten-ziata l’offerta culturale abbinan-do al rinato Festival Internazio-nale di Villa Adriana anche altreimportanti iniziativa organizza-te direttamente dal Comune».

Cosa ha impedito fino ad oggia risorse turistiche eccezionali,

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Perché il turismo non decolla? Lo spiega l’assessore Barberini

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come quelle che Tivoli ha la for-tuna di possedere, di diventareun vero volano economico perla città e il territorio?«Per venti anni c’è stata una to-tale assenza di una politica turi-stico culturale. Pensate che ab-biamo trovato la città senza unostraccio di stagione teatrale, pernon parlare di festival o di altriattrattori turistici. Ci siamo tro-vati di fronte a una Caporetto cul-turale e noi adesso vogliamo Vit-torio Veneto ma non usando fu-cili e cannoni bensì intelligenzae creatività. Tutto ciò prenderà unpo’ di tempo. Altre vie sincera-mente non ne vedo. Uno dei com-piti della nostra amministrazioneè di metter in campo, in aiuto del-le aziende e degli artigiani cheoperano nel settore del turismo,tutte le iniziative artistico cultu-rali necessarie a riavviare il vo-lano del settore turistico: festival“Tivoli chiama”, nuova stagioneteatrale e avvio della stagione tea-trale “Off”, la rassegna “Tivoliincontra” che prevede intervistea personaggi del mondo della po-litica, della cultura e dello spet-tacolo che si svolgerà nella saladel trono di villa d'Este. Sono cer-to che queste attività saranno si-curamente motivo di maggioreappeal per gli operatori del setto-re che si rivolgono a Tivoli. Al fi-ne di trattenere i turisti noi dob-biamo moltiplicare l’offerta turi-stico culturale trasformando Ti-voli in una vera e propria fabbri-ca della cultura, creando sinergieanche con i prodotti enogastro-nomici. È anche importante con-dividere le strategie con gli altricomuni che fanno parte della Val-le dell’Aniene, di cui Tivoli è cer-tamente la porta, e con cui biso-gna unire le forze».

Non avete pensato, soprattut-to adesso che il settore pubbli-co dichiara di avere sempre me-no risorse, di coinvolgere di piùgli imprenditori privati per ge-

stire, conservare e promuove-re simili perle storico-archeo-logiche? «Purtroppo la legge non aiuta lepartnership Comune-imprendi-tori privati ma ciononostante giàcon il concerto di Capodanno sia-mo riusciti a creare un evento cheè stato quasi completamente, alnovanta per cento, finanziato daiprivati regalando per la città perla prima volta una festa di piaz-za di fine anno con costi molticontenuti per la comunità. Co-munque, per valorizzare l’immen-so patrimonio della Città è neces-sario gestire e sviluppare il flus-so turistico attraverso un proget-to unitario in grado di mettere asistema operatori pubblici e pri-vati; per questo alla base del ri-lancio culturale, turistico, ed eco-nomico della Città, vi è la realiz-zazione di un “Piano di Gestio-ne Integrata” in grado di ottimiz-zare tutte le risorse del patrimo-nio culturale di Tivoli, nella cuiredazione siano coinvolti i citta-dini, i soggetti istituzionali, le as-sociazioni e gli imprenditori lo-cali.

Quali azioni di marketing e pro-mozione sono in cantiere per il2015?«Abbiamo molte iniziative in can-tiere anche in questo campo: ladiffusione del “brand Tivoli” inEuropa e nel Mondo con inseri-mento nei media mondiali e conil coinvolgimento di grandi touroperator e promoter; la program-mazione, in sinergia con le attivi-tà produttive del territorio, di even-ti in notturna, aperture serali dinegozi e musei, mercati fieristici;l’introduzione di un biglietto uni-co per la visita ai monumenti; l’i-stituzione di un ufficio per l’ac-coglienza turistica dove i visita-tori possano ottenere informazio-ni e indicazioni adeguate al livel-lo della città e con operatori for-mati a tal scopo. La primavera cul-turale di Tivoli è già iniziata e icittadini più sensibili se ne sonoaccorti. E il fatto che abbiano scel-to non un uomo di partito ma unuomo di cultura al comando del-la città ci dà la forza di puntarecon determinazione su quelli chesono i tesori unici al mondo cheha l’Italia e in particolare Tivoli».

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Anche nel periodo Novem-bre - Dicembre 2014 si èavuto un andamento po-

sitivo della domanda turistica nel-l’insieme degli esercizi alberghie-ri di Roma e provincia. L’analisidei dati sull’andamento della do-manda turistica negli alberghi del-la provincia di Roma nell’ultimobimestre del 2014 continua a re-gistrare, infatti, una ripresa sia sulfronte degli arrivi sia su quello delle presenze. Nel periodo considerato gli alberghi della Provin-

cia di Roma hanno registrato 1.967.048 arrivi e4.306.349 presenze, con una crescita rispettivamen-

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■ Fig. 1 - Var. % arrivi e presenze negli alberghi dellaProvincia di Roma - Novembre - Dicembre 2014

Tabella 1 - Provincia di Roma (Totale) - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri: Dicembre 2014

PAESI 5 STELLE 4 STELLE 3 STELLE 2 STELLE 1 STELLA TOTALEArrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

Totale 128.071 267.395 968.833 2.080.267 650.238 1.484.368 167.093 359.620 52.813 114.699 1.967.048 4.306.349

Italiani 42.270 69.974 432.378 745.003 389.207 726.020 122.097 242.983 37.916 79.118 1.023.868 1.863.098

Stranieri 85.801 197.421 536.455 1.335.264 261.031 758.348 44.996 116.637 14.897 35.581 943.180 2.443.251

Tabella 2 - Provincia di Roma - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri: Dicembre 2014 - Var. % su anno precedente

PAESI 5 STELLE 4 STELLE 3 STELLE 2 STELLE 1 STELLA TOTALEArrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

Totale 10,10 9,79 6,44 5,55 5,03 3,59 1,99 2,03 -1,29 -0,61 5,59 4,65

Italiani 8,15 8,91 5,45 3,79 4,82 3,06 0,59 0,71 -0,91 -0,68 4,47 3,08

Stranieri 11,10 10,11 7,25 6,56 5,35 4,11 6,00 4,91 -2,24 -0,44 6,83 5,87

Tabella 3 - Roma - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri: Dicembre 2014

PAESI 5 STELLE 4 STELLE 3 STELLE 2 STELLE 1 STELLA TOTALEArrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

Totale 128.071 267.395 812.867 1.849.200 532.341 1.259.954 141.987 305.322 43.667 94.987 1.658.933 3.776.858

Italiani 42.270 69.974 345.368 614.434 293.413 544.276 99.949 194.217 30.017 61.965 811.017 1.484.866

Stranieri 85.801 197.421 467.499 1.234.766 238.928 715.678 42.038 111.105 13.650 33.022 847.916 2.291.992

Giuseppe Aiello

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Tabella 5 - Hinterland di Roma - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri: Dicembre 2014

PAESI 5 - 4 STELLE 3 STELLE 2 STELLE 1 STELLA TOTALEArrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

Totale 155.966 231.067 117.897 224.414 25.106 54.298 9.146 19.712 308.115 529.491

Italiani 87.010 130.569 95.794 181.744 22.148 48.766 7.899 17.153 212.851 378.232

Stranieri 68.956 100.498 22.103 42.670 2.958 5.532 1.247 2.559 95.264 151.259

Tabella 6 - Hinterland di Roma - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri: Dicembre 2014 - Var. % su anno precedente

PAESI 5 - 4 STELLE 3 STELLE 2 STELLE 1 STELLA TOTALEArrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

Totale 8,10 7,48 7,50 3,99 -5,33 -5,53 -0,75 -1,13 6,36 4,19

Italiani 5,62 5,35 9,17 4,90 -6,65 -6,72 -0,49 -0,72 5,48 3,13

Stranieri 11,40 10,37 0,80 0,29 5,91 6,41 -2,35 -3,83 8,39 6,93

*N.B. : per motivi di riservatezza,

i dati degli hotel a 5 stelle dell’hinterland di Roma sono inclusi nei dati

degli hotel a 4 stelle

te di +5,59% e di +4,65%. La do-manda italiana ha registrato unaripresa sia negli arrivi con1.023.868 arrivi (+4,47%) sia nel-le presenze con 1.863.098 unità(+3,08%). La domanda estera haavuto un trend ancora più positi-vo con 943.180 arrivi (+6,83%)e 2.443.251 presenze (+5,87%)(tabella 1 e 2).L’analisi della domanda per categoria di esercizi al-berghieri evidenzia nel bimestre la diffusione del-la crescita in quasi tutte le categorie, con eccezio-

ne di quelli ad una stella.Come appare dalle tabelle da 3 a 6, l’andamento po-sitivo del bimestre ha coinvolto sia il mercato del-la capitale sia quello dell’hinterland.

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A Novembre e Dicembre in aumentoi turisti sia italiani che stranieri IL

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■ Fig. 2 - Var. % arrivi e presenze negli alberghi diRoma - Novembre - Dicembre 2014

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Tabella 4 - Roma - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri: Dicembre 2014 - Var. % su anno precedente

PAESI 5 STELLE 4 STELLE 3 STELLE 2 STELLE 1 STELLA TOTALEArrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

Totale 10,10 9,79 6,12 5,32 4,50 3,52 3,41 3,51 -1,40 -0,50 5,44 4,71

Italiani 8,15 8,91 5,41 3,47 3,47 2,46 2,36 2,76 -1,02 -0,67 4,21 3,07

Stranieri 11,10 10,11 6,66 6,26 5,79 4,35 6,00 4,84 -2,23 -0,17 6,66 5,81

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A Roma la crescita degli arrivicomplessivi è stata di +5,44%,quella delle presenze complessi-ve è stata di +4,71%. In partico-lare la domanda italiana a Romaha registrato un incremento nelbimestre di +4,21% negli arrividi +3,07% nelle presenze; anchela domanda estera ha registratouna crescita apprezzabile con+6,66% negli arrivi e +5,81%nelle presenze. Negli alberghi dell’hinterland lacrescita è stata di +6,36% negli arrivi e +4,19% nel-le presenze. La domanda italiana è cresciuta di+5,48% negli arrivi e +3,13% nelle presenze. La

domanda proveniente dall’estero ha registrato +8,39%negli arrivi e di +6,93% nelle presenze (tabelle 5 e6).

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■ Fig. 3 -Var. % arrivi e presenze negli alberghi dell'hinterland di Roma - Novembre - Dicembre 2014

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MUNICIPI DI ROMA

Distribuzione degli arrivi e delle presenze negli alberghi per Municipi - DICEMBRE 2014Valori assoluti Composizione % Variazione %

su stesso mese a.p.Municipi Arrivi Presenze Permanenza Arrivi Presenze Arrivi Presenze

media

Municipio 1 487.026 1.093.946 2,25 62,29% 60,78% 5,41% 2,75%

Municipio 2 60.294 146.816 2,44 7,71% 8,16% 11,60% 15,21%

Municipio 3 9.292 21.462 2,31 1,19% 1,19% 9,18% 12,10%

Municipio 4 10.078 23.583 2,34 1,29% 1,31% 9,34% 6,50%

Municipio 5 10.930 25.622 2,34 1,40% 1,42% 26,45% 25,38%

Municipio 6 13.323 33.108 2,49 1,70% 1,84% 12,95% 15,91%

Municipio 7 17.443 38.132 2,19 2,23% 2,12% 2,27% 2,33%

Municipio 8 7.153 16.581 2,32 0,92% 0,92% -6,39% 0,27%

Municipio 9 30.468 78.691 2,58 3,90% 4,37% 17,76% 15,83%

Municipio 10 14.271 26.122 1,83 1,83% 1,45% -10,13% -23,27%

Municipio 11 20.121 56.602 2,81 2,57% 3,14% -4,24% 7,79%

Municipio 12 25.535 59.541 2,33 3,27% 3,31% 11,93% 11,88%

Municipio 13 42.407 103.233 2,43 5,42% 5,73% 6,33% 6,43%

Municipio 14 18.341 41.304 2,25 2,35% 2,29% 2,40% 11,02%

Municipio 15 15.061 35.405 2,35 1,93% 1,97% 21,70% 30,14%

Totale 781.743 1.800.148 2,30 100,00% 100,00% 6,41% 5,56%

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Dati in crescita grazie agli stranieriDicembre positivo per Fiumicino, ma gli italiani solo +2,48%

Giuseppe Aiello

L’andamento della domanda turistica negliesercizi alberghieri di Fiumicino ha regi-strato nel mese di Dicembre un trend com-

plessivamente positivo sul fronte degli arrivi, do-vuto però quasi unicamente alla componente este-ra della domanda.La domanda complessiva negli hotel di Fiumicinoè stata pari a 34.883 arrivi (+12,58%) e 45.810 pre-senze (+11,39%), con un tasso d’occupazione me-dio del 47,76% per le camere e del 42,70% dei let-

ti (tabelle 1, 2, 3). La domanda italiana ha registrato una crescita di+2,29% negli arrivi e di +2,48% nelle presenze.La domanda estera ha registrato +24,25% negli ar-rivi e +21,59% nelle presenze. I dati per singole na-zionalità di provenienza della domanda estera con-fermano ancora il primato della domanda prove-niente dagli USA (15,59% della domanda estera),seguita da quella proveniente dal Regno Unito(4,47%) e dal Giappone (3,36%) (tab. 1).

Tab 1 - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri. Dicembre 2014

Totale Dicembre 2014 Valori % Diff% Dicembre 2014/2013 Valori assoluti 2013

Totale 34.883 45.810 1,31 100,00 100,00 12,58 11,39 30.986 41.126

Italiani 16.853 22.497 1,33 48,31 49,11 2,29 2,48 16.475 21.952

Stranieri 18.030 23.313 1,29 51,69 50,89 24,25 21,59 14.511 19.174

di cui:

Francia 542 615 1,13 3,01 2,64 -2,87 -10,87 558 690

Germania 506 661 1,31 2,81 2,84 -13,65 -10,07 586 735

Regno Unito 832 1.041 1,25 4,61 4,47 13,82 12,18 731 928

USA 3.149 3.612 1,15 17,47 15,49 1,98 -1,18 3.088 3.655

Giappone 562 784 1,40 3,12 3,36 -19,71 -24,25 700 1.035

Tab 2 - Tasso di occupazione cameree letti negli hotel. Dicembre 2014

Dicembre 2014 Dicembre 2013Camere Letti Camere Letti

4 stelle 56,64 46,83 58,40 41,40ì

3 stelle 24,64 35,51 26,36 40,37

2 stelle 5,13 10,04 2,00 5,70

1 stella 0,00 0,00 0,00 0,00

Totale 47,76 42,70 48,34 38,53

Tab 2 bis - Esercizi alberghieriDicembre 2014

N. Hotel Camere Letti

5 stelle - - -

4 stelle 8 1.290 2.589

3 stelle 12 322 722

2 stelle 5 46 89

1 stella 3 43 61

Totale 28 1.701 3.461

Tab 3 - Quote di mercato per categoria di hotel. Dicembre 2014

Italiani Stranieri Totale

Categoria Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

4 e 3 stelle 99,09 98,77 100,00 100,00 99,56 99,40

2 e 1 stella 0,91 1,23 0,00 0,00 0,44 0,60

Totale 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00

Tab 4 - Arrivi, presenze e permanenza media per categoria di hotel. Dicembre 2014Italiani Stranieri Totale

Categoria Arrivi Presenze Perm. media Arrivi Presenze Perm. media Arrivi Presenze Perm. media

4 e 3 stelle 16.700 22.220 1,33 18.030 23.313 1,29 34.730 45.533 1,31

2 e 1 stella 153 277 1,81 N.D. 153 277 1,81

Totale 16.853 22.497 1,33 18.030 23.313 1,29 34.883 45.810 1,31

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«Ho avuto una infanziafortemente, esclusi-vamente bellica: spa-

ravo tra gli arbusti con cerbotta-ne fatte all'ultimo momento, miacquattavo dietro le rade macchi-ne posteggiate facendo fuoco col

mio fucile a ripetizio-ne, guidavo assalti al-l'arma bianca, mi per-devo in battaglie san-guinosissime…». Chinon si riconosce inquesto passo tratto daLettera a mio figliodi Umberto Eco? An-cora oggi, nonostan-te nei negozi per gio-cattoli sia sempre piùdifficile trovare armi,non è raro vedere par-goli impegnati in ve-

re e proprie battaglie sparando in-nocui proiettili di politene espan-so che, nella loro traiettoria bali-stica, arrivano fino a venti metri.

Armi colorate, spesso giganti, sisono sostituite alle più pericolo-se fionde e cerbottane ma i giar-dinetti pubblici sono ancora ilcampo di battaglia dove far sfrec-ciare veloci i dardi, mentre qual-che cane atterrito fugge guaendo,tra le proteste del padrone per que-sta invasione fanciullesca. La pas-sione per le armi e l’avventuranon si spegne con il tempo e so-no in parecchi a coltivarla anchein età adulta. C’è chi si acconten-ta di sparare qualche colpo al po-ligono sotto casa, chi imbracciafucile e mimetica per andare acaccia, mentre sono sempre piùnumerosi coloro che il fine setti-mana dismettono i panni dello stu-dente, dell’impiegato, dell’im-prenditore per trasformarsi in ran-ger, marines, navy seals, indos-sando equipaggiamenti originali.Sono gli appassionati di softair,fratello maggiore dei giochi dibimbi sopra descritti e anzi l’ispi-

ratore, poiché la tecnologia dallaquale derivano le moderne armigiocattolo, ha dato i natali per pri-mi ai fucili d’assalto del softair.La pratica, ma gli appassionativorrebbero trasformarlo in un ve-ro e proprio sport, nel corso de-gli anni ha alimentato una vera epropria economia e una sorta diturismo. Il luogo dove dar vita aduna simulazione di guerra è infat-ti uno dei primi pensieri anche de-gli appassionati di guerra simu-lata; non stupitevi, quindi, di in-contrare soldati armati di tuttopunto impegnati in un confrontoproprio nel bosco dove stavateandando per funghi, o nella exfabbrica dove volevate coglierequalche fotografia di archeologiaindustriale. Soprattutto niente pau-ra: non siete capitati nel bel mez-zo di un’azione antiterrorismo,ma avete incontrato gli appassio-nati di un gioco di strategia e com-battimento che, con repliche esat-tissime di famose armi da guer-ra, stanno eseguendo una “gioca-ta” sparandosi addosso pallini diplastica o di materiali biodegra-dabili, con una gittata massima dicinquanta metri. Nonostante sia stata provvisoria-mente riconosciuta dal Coni, que-sta disciplina soffre di numerosiproblemi, a partire proprio daicampi di gara. A differenza di al-tri giochi di combattimento, co-me il paintball, che si svolge inaree grandi come un campo dacalcio, delimitate da doppie retie con armi tutt’altro che simili aquelle vere, il softair richiede spa-

Il softair: turismo in punta di fucile

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Franz Gustincich

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Il turismo di nicchia,che circonda questaattività ludica, non èsolo di caratterelocale: leassociazioni disoftair si muovonoanche per andareall’estero

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zi ampi, non necessariamente de-dicati in esclusiva a questa attivi-tà, e con numerosi ostacoli qualipossono essere dirupi, avvalla-menti, alberi, rocce, o edifici, mu-ri ed altro. Insomma veri scenaridi guerra, per giocate nelle qualila componente scenografica haun alto valore non solo esteticoma persino strategico. Per diventare softgunner è neces-sario disporre di una attrezzaturaminima: un’ arma, maschera o oc-chiali di protezione, abiti adattiche significa anche mimetici. Siparte da duecento Euro, conside-rando l’acquisto di un’arma low-cost, magari di fabbricazione asia-tica, e di una mimetica non origi-nale. Alcuni tipi di fucili automa-tici ad aria compressa per il sof-tair arrivano a costare anche piùcari degli originali, quando di -

sponibili sul mercato nero, ma na-turalmente sono innocui. Le don-ne, pur non moltissime, sono trale più agguerrite, almeno a giu-dicare dalla competenza e dalladecisione con la quale dialoganocon in “colleghi” maschi nei va-ri forum dedicati, ed è proprio unadonna, nome di battaglia “Aqui-la”, a spiegare che gli incidenti digioco sono molti di meno e mol-to meno gravi, in relazione al nu-mero di giocatori, di quasi tuttigli altri sport, calcio in testa. Que-sto è dovuto alle rigide regole, al-le protezioni obbligatorie, ed al-l’assenza di contatto fisico. I po-chi incidenti registrati nel 2012,ad esempio, sono stati dovuti al-l’inosservanza delle regole in ma-teria di protezione obbligatoria.Per quanto riguarda l’aspetto chepiù ci interessa: il turismo di nic-

chia, che circonda questa attivitàludica, non è solo di carattere lo-cale: le associazioni di softair simuovono anche per andare all’e-stero, ma mai – o quasi – quellestraniere vengono in Italia. Ci so-no varie questioni in ballo, e laprima è l’assenza di campi di gio-co adeguati. Non si tratta, comeabbiamo detto, di costruire infra-strutture, ma di organizzare edamministrare per il tempo stret-tamente necessario, aree già esi-stenti. Un episodio risalente ad alcuni fa,così come ci è stato riferito, puòmeglio spiegare la situazione.Un’area dell’Isola d’Elba nell’ot-tobre del 2008, dunque in bassastagione, fu scelta da alcune as-sociazioni per organizzare un tor-neo internazionale di tre giorni.Ciò comportò l’apertura di un paio

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Una passione, forse uno sport, di sicuro l’occasione perallungare la stagione o creare un nuovo turismo

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di alberghi e di alcuni ristorantiche sarebbero rimasti probabil-mente chiusi. L’isola fu protago-nista di una pacifica invasione diquattrocento “soldati”, tra i qualialcuni stranieri. L’area presceltavenne opportunamente segnalataalle autorità, come da obbligo dilegge, e una vigilanza fu messa adogni accesso per informare even-tuali visitatori che non avrebberodovuto spaventarsi nel caso di in-contro con uomini armati. Tuttoin regola, insomma. Le intenzio-ni degli organizzatori erano quel-le di replicare annualmente il tor-neo, e ciò poteva far gola ancheagli operatori turistici. Purtroppo,la lagnanza di due turiste, spaven-tate da molta gente con le mime-tiche che imbracciavano replicheesatte di armi da guerra, indusse-

ro le autorità a nonconcedere permessiper gli anni a venire,bruciando così l’op-portunità di una nuo-va forma di turismoche avrebbe sensibil-mente allungato lastagione.In Italia vi sono piùdi cento associazio-ni con migliaia di so-

ci che pra-ticano ilsoftair e a

chi li

guarda con sospetto, giudicando-li un po’ guerrafondai replicano:«Se fai una guerra finta, per gio-co, ti rendi conto di quanto brut-ta sia la guerra vera». E poi mol-ti di loro, appassionati di armi oanche solo del gesto di sparare,hanno scelto questa disciplinaperché ritengono troppo cruentala caccia e troppo statico il tiro asegno. Più divertente spararsi unpo’ tra amici. Anche nel softair i problemi nonmancano: dai sindaci che prote-stano e infliggono multe per in-quinamento per non aver usatopallini biodegradabili - ma anchemolti cacciatori inquinano parec-chio, abbandonando i bossoli diplastica -, alle denunce per la nonosservanza delle prescrizioni dilegge o per essersi introdotti abu-sivamente in ex caserme o poli-goni militari dismessi. In genereperò le associazioni sono moltoscrupolose nell’osservare le re-gole. Anche a causa di queste “in-comprensioni” non pochi appas-sionati italiani si trasferiscono pe-

riodicamente all’estero, dove èpossibile affittare spazi ex mi-

litari, come neipressi di Pra-ga, per organiz-zare “giocate”

negli scenari del-l’ex Unione Sovie-

tica o in poligoniutilizzati anche

da numerosiproduzioni ci-nematografi-che, tra car-ri armati e

ricostruzioni

molto veritiere.Il softair quindi può rappresenta-re una opportunità per molti pic-coli comuni, magari fuori dai nor-mali circuiti turistici, poveri dibellezze architettoniche o archeo-logiche ma ricchi di strutture exmilitari o aree demaniali inutiliz-zate a rischio speculazione da met-tere a profitto. Tra i tanti parchi atema potrebbe addirittura sorger-ne uno dedicato alla guerra simu-lata…Creare un mercato su queste atti-vità ludiche, che coinvolga glioperatori turistici, si può. Lo di-mostrano anche le società di for-mazione aziendale che utilizzanoil softair per incrementare l’au-tostima del singolo individuo e lacapacità collaborativa del grup-po. Sempre più spesso oltre agliappassionati possiamo così tro-vare impegnati sul campo di gio-co gruppi di “colletti bianchi” omanager che sul “campo di bat-taglia” virtuale del softair si pre-parano ad affrontare le reali sfi-de lavorative e professionali. So-lo che organizzare le trasferte nonè semplice: per tutti c’è la neces-sità di disporre di alberghi e ri-storanti in prossimità del campodi gioco, e la disponibilità di que-st’ultimo deve essere autorizzatodal Comune. Potrebbero però es-sere proprio i comuni, in accor-do con le associazioni, a metter-si in moto per avviare un turismofuori stagione. In definitiva le occasioni per farmuovere l’economia, in Italia, cisono. Bisogna coglierle e valoriz-zarle. Anche quando vengono inpunta di fucile.

Un’area dell’Isolad’Elba nell’ottobre del2008, dunque inbassa stagione, fuscelta da alcuneassociazioni perorganizzare untorneo internazionaledi tre giorni. Ciòcomportò l’aperturadi un paio di alberghie di alcuni ristorantiche sarebbero rimasti probabilmente chiusi.

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L’EBTL e Città Metropoli-tana di Roma rilanciano“Porta Futuro”, iniziativa

dedicata al collocamento dei gio-vani nel mondo del turismo che,secondo le intenzioni degli idea-tori si avvarrà anche della colla-borazione di alcune importantiaziende del settore. Questo stru-mento, nato a suo tempo come“braccio operativo” della Provin-cia, viene adesso rivalutato gra-zie ad una convenzione che pre-vede per l’Ente bilaterale la pos-sibilità di utilizzare secondo uncalendario di iniziative concor-dato, gli spazi di “Porta Futuro”.La collaborazione opererà su di-versi fronti, sia nell’incontro tradomanda e offerta, sia nel campodella formazione e dell’aggiorna-mento professionale. In partico-lare sarà potenziata l’offerta for-mativa mediante iniziative istitu-zionali che l’Ente bilaterale ero-ga a dipendenti e imprenditori del-le imprese del turismo. Inoltre sa-rà attivato un Infopoint all’inter-no della struttura di Porta Futuroper l’accesso ai servizi di inter-mediazione del lavoro e alle age-volazioni previste per le aziendeaderenti all’EBTL, nonché peragevolare le stesse nell’attivaretirocini extra curricolariMa lasciamo ad Andrea Fusco di-rettore Dipartimento III “Serviziper la formazione, il lavoro, laqualità della vita” della Provin-cia di Roma il compito di illustra-re nel dettaglio le finalità dellaconvenzione.

Dottor Fusco, cos’è Porta Futuro?«E’ la struttura della Città Metro-

politana di Roma dedicata allosviluppo della persona e del si-stema produttivo. Realizzata Por-ta Futuro offre attività di orien-tamento, formazione e di incon-tro tra domanda e offerta di lavo-ro. Dispone di aule attrezzate, sa-le dedicate agli incontri tra im-prese e cittadini, sala conferenze,open space per l’autoconsultazio-ne delle offerte e aree per l’orien-tamento one to one, il tutto in unastruttura moderna e funzionaleche raggiunge i 1800 metri qua-drati. L’infrastruttura tecnologi-ca di Porta Futuro è centrata sulsoftware dedicato all’incrocio do-manda/offerta di lavoro».

Da quale idea ed esigenza na-sce Porta Futuro?«Porta Futuro nasce per offrirestrumenti e risorse per costruirela propria crescita professionale,per favorire la ricerca di lavoro elo sviluppo delle carriere, offren-do dati precisi e aggiornati sulmercato del lavoro e sulle nuoveopportunità collegate allo svilup-po del territorio. Si rivolge quin-di a disoccupati, giovani, disabi-li, migranti e occupati che voglio-no aggiornare le proprie compe-tenze professionali e alle impre-se».

La Provincia, oltre ai partneristituzionali con i quali ha datoavvio all’iniziativa con quali al-tre strutture, territoriali e non,collaborerà?«Convenzioni sono già state rea-lizzate con diverse realtà. La con-venzione più recente è stata fattacon l’Ente bilaterale per il turi-

smo per implementare le inizia-tive di Porta Futuro, in sinergiacon EBTL, relativamente al set-tore turismo nel territorio di Ro-ma e provincia, e si prevede didare subito seguito a tale accor-do con una iniziativa che si svol-gerà negli ampi e moderni spazidella struttura dedicata in parti-colare all’incontro tra domanda eofferta di lavoro alla quale parte-ciperanno diverse e qualificateaziende del settore».

Cosa contraddistingue l’inizia-tiva, rispetto ad altre analoghe,anch’esse nate per l’incontro tradomanda e offerta di lavoro?«I servizi offerti da Porta Futu-ro sono innovativi e multimedia-li: da un lato un accompagnamen-to personalizzato “in presenza”in tutte le fasi della ricerca del la-voro, dall’altro la possibilità diseguire le attività via Facebook,Twitter o Youtube, di utilizzare ilsoftware di autovalutazione e diautoconsultazione, di prenotareon line la partecipazione agli even-ti».

Quali iniziative potrà realizza-re Porta Futuro dopo la conven-zione stipulata con EBTL?«Verranno sistematicamente rea-lizzati corsi di formazione e se-minari aventi come obiettivo l’au-mento di competenze per un piùefficace aumento dell'occupabi-lità dei cittadini. Alle aziende Por-ta Futuro offre servizi mirati peril reclutamento del personale, chevanno dalla preselezione alla pre-sentazione aziendale, dal recrui-ting al career day».

Porta Futuro, per lo sviluppo del sistema produttivo

a cura di Ebtl

Una serie di servizi innovativi e multimediali per la formazione e il collocamento

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Per migliorare la vita degliabitanti di un territorio si de-ve migliorare quel territorio

attraverso strategie di sostenibili-tà e integrazione tra i vari attori:istituzioni, attività economiche pri-vate e cittadini. Partendo da que-sto presupposto le amministrazio-ni dei Comuni che circondano illago Sabatino: Bracciano, Anguil-

lara Sabazia, Trevi-gnano Romano, Man-ziana e Canale Mon-terano, con il suppor-to della Regione La-zio, hanno avviato unprogetto di comuni-cazione delle attratti-ve e delle "ancore" ter-ritoriali denominato“Le terre del Lago”che prevede l’integra-zione della cartelloni-stica, delle targhe edella segnaletica stra-dale di benvenuto coni Punti di informazio-ne turistica (Pit) neiquali saran-no distribui-te mappe eguide allesti-te da volonta-ri; inoltre sipotrà usufrui-re di un porta-le web in piùlingue e unaapplicazione

scaricabile su tutti i deviceche costituirà la "vetrina"nella quale turisti e residen-ti potranno informarsi sul-

l’offerta territoriale. Su alcuni be-ni culturali di rilievo si è pensatodi utilizzare i sistemi informativiQRcode, tecnologie già sperimen-tate dal CATTID_Università diRoma “Sapienza” ai Mercati diTraiano e al Museo dei Fori Im-periali di Roma nel 2009. Il pro-getto, che intende valorizzare ilterritorio anche a fini turistici, èstato presentato lo scorso ottobrea Bracciano, nella sala del Castel-lo degli Odescalchi.Come ha esordito Rinaldo Bor-zetti, assessore al turismo del Co-mune di Bracciano “Le terre delLago” dovrà essere «un nuovo ini-zio», caratterizzato dal supera-mento dei campanilismi e dallastrategia del co-working per unprogetto unitario, mettendo insie-me tutti gli attori del territorio,mentre Giovanni Bastianelli, di-rettore dell'Agenzia regionale delturismo, ha ricordato il suo pres-sing nei confronti del governato-re Zingaretti perché la Regione in-

vesta su progetti di valorizzazio-ne dei settori produttivi della cul-tura, dell'agroalimentare e del tu-rismo; ovvero sugli elementi checostituiscono lo stile di vita italia-no apprezzato e invidiato nel mon-do e che potrebbero attrarre risor-se economiche sul territorio attra-verso turisti stranieri e aziende. Il sistema di comunicazione e pro-mozione è stato avviato con unfinanziamento regionale di 38mi-la euro; è un primo passo moltomisurato ma importante per l'in-tegrazione anche delle realtà piùpiccole nelle moderne modalitàpromozionali. I soggetti impren-ditoriali privati che ne potrannoguadagnare di più in termini divisibilità incentivando il propriobusiness saranno principalmentequelli che, per piccole dimensio-ni dell'impresa, carenza di tempoa disposizione, competenze o ri-sorse economiche limitate, nonhanno al proprio interno un uffi-cio

Le terre del lagofanno rete

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«“Le terre del Lago”dovrà essere «unnuovo inizio»,caratterizzato dalsuperamento deicampanilismi e dallastrategia del co-working per unprogetto unitario»

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comunicazione o una persona spe-cializzata in marketing e comu-nicazione. Rientrano in questa ca-tegoria i numerosi ristoranti, piz-zerie, bar, hotel, B&B, agrituri-smi, campeggi, case vacanza, del-la zona, che potranno ottenere,secondo quanto prospettato da al-cuni relatori intervenuti al conve-gno, un comune spazio promo-zionale con il quale, se non lo han-no già fatto già autonomamente,iniziare ad usare il www e la pro-mozione in lingua inglese. Come è stato sottolineato “Le ter-re del Lago” è l’inizio di un per-corso che tutti gli operatori eco-nomici sul territorio dovrebberointraprendere per valorizzarsi, co-scienti del fatto che l'unione fa laforza; tenendo però presente che,poiché saranno presenti in retemediante un sito in inglese(www.leterredellago.net), i turi-sti stranieri che arriveranno siaspettano operatori capaci di con-versare almeno in questa lingua.Inoltre dal momento che sempresul sito vi saranno link ai più dif-fusi social network per gli opera-tori economici rappresentati dalportale sarebbe utile conoscere leregole della comunicazione su ta-li social per sfruttare al meglio leloro potenzialità e il passaparolada essi generato.Una cosa è risultata chiara nel cor-

so della presentazione del proget-to che segnerà per molti operato-ri dell’area l’esordio nel mondodel moderno marketing on line:se gli imprenditori – titolari di bar,negozi di articoli sportivi, risto-ranti, affitto di attrezzature o ero-gazione servizi sportivi... - svol-geranno bene il proprio lavoro suisocial network, la loro reputazio-ne ne risulterà accresciuta, comeil giro di affari delle rispettive at-tività. Chi al contrario decideràdi snobbare questa opportunitàper scarsa dimestichezza col mez-zo o per paura di incappare in re-censioni poco favorevoli, sarà unpo’ come gli ignavi, descritti dalsommo poeta nella sua Comme-dia, ovvero coloro che perenne-mente incapaci di prender posi-zione mettendoci la faccia sonoimpietosamente liquidato con un«non ragioniamo di loro, ma guar-da e passa».

Oggi sono sempre più i clientisoddisfatti, che diffondendo suinetwork digitali la loro soddisfa-zione e comunicandola agli ami-ci non solo virtuali, la leva delsuccesso professionale di medioe lungo periodo e su costoro ci sideve concentrare, offrendo pro-dotti e servizi di buon livello, in-tegrati nel contesto dell'offertaterritoriale. Tra l’altro gli impren-ditori turistici dovrebbero anchecomprendere che è finita l’era del-la cura esclusiva del proprio cin-tato orticello e che la propria cre-scita economica è sempre più le-gata alla crescita turistica dell’in-tero territorio, per questo ognioperatore intelligente si dovreb-be fare promotore, attraverso ipropri spazi commerciali, anchedelle opportunitàmesse a disposizionedai colleghi. In pra-tica un ristoratore po-trebbe ospitare, in unangolo vicino allacassa, un "corner"con depliant di alber-ghi, agriturismi, atti-vità culturali, per losport e il tempo libe-ro presenti nell’areadel lago di Braccia-no, suggerendo in talmodo al cliente, spe-cie se occasionale, ul-teriori e nuovi moti-vi per ritornare nonsolo una ma più volte. Gli entipubblici a loro volta potrebberoattivare dei corsi di formazioneper imprenditori e operatori turi-stici fornendo loro strumenti uti-li alla promozione integrata delterritorio, come "vademecum"delle attività presenti sul territo-rio, frasi utili in lingue straniereper fornire indicazioni, notizie su-gli usi e costumi dei paesi dai qua-li provengono gli ospiti, ecc. Maaltri suggerimenti sicuramente ar-riveranno dai cittadini coinvoltinel progetto appena avviato: “Leterre del Lago”.

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Oggi sono semprepiù i clientisoddisfatti, chediffondendo suinetwork digitali laloro soddisfazione ecomunicandola agliamici non solovirtuali, sono la levadel successoprofessionale dimedio e lungoperiodo

(*) Mauro Matiddiè dottore in Scienze dellacomunicazioneistituzionale ed'impresa, titolaredi REPUTATION.Opera sull'identitàdi imprese eistituzioni, insegnae collabora concentri di ricerca,università e Enti diformazione pubblicie privati.

I Comuni attorno al lago di Braccianoinsieme in un progetto divalorizzazione del territorio

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TOKYO _ L’ultimo rapporto con-giunto redatto dalle ambasciate edai consolati italiani con Enit ri-guardo al Giappone contiene da-ti confortanti. Come rilevato in-fatti, nonostante il 2013 secondola Japan national tourism organi-zation (Jnto), abbia subito rispet-to al 2012 un calo del 5,5 % delnumero totale dei turisti giappo-nesi verso l'estero, i flussi versol'Italia mostrano adesso invece untrend positivo: + 3,75%. Tenden-

ze positive sono riscontrate an-che da Banca d' Italia che ha sti-mato in 3.474.000 unità le per-manenze nel 2013 a fronte di unacrescita della spesa turistica cheraggiunge i 772 milioni di euro.Milano, Venezia, Firenze, Roma,Napoli e le città d'arte situate lun-go questa rotta si confermano lemete preferite dai turisti nipponi-ci, mentre cresce l'interesse peritinerari alternativi aventi comeproposte le città d'arte minori, i

percorsi naturalistici,i parchi e i tour eno-gastronomici. Nonsono però tutte rosee fiori.Il rapporto segnala an-che la difficoltà deitour operators giap-ponesi di «mantenerele tariffe competitiveal fine di incentivarele partenze dei turisti»;ciò è dovuto in particolare al de-prezzamento dello Yen e all'aumen-to dell' imposta sui consumi deci-sa dal governo Abe, passata dal 5%all'8% nel 2014. Occorre fare an-che i conti con la concorrenza mol-to attiva ed agguerrita da parte deinostri competitors europei, prima

Crisi e concorrenza si vinconocon la promozione e l’omotenashi

Massimo Succi

Occorre fare i conticon la concorrenzamolto attiva edagguerrita da partedei nostricompetitors europei,prima tra tutti laFrancia, seguitadalla Germania. «Per quantoriguarda il budget,Parigi effettua leproprie promozionisulla base dicollaborazioni/spon-sorizzazioni conditte private o entipubblici».

L’Italia affascina i giapponesi maoccorre una promozione specifica e la massima qualità in tutti i servizi

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tra tutti la Francia, seguita dallaGermania. Come riferisce il anco-ra il rapporto richiamando una in-dagine effettuata presso i principa-li tour operators nipponici vienemesso in evidenza che «per quan-to riguarda il budget, in particola-re, Parigi effettua le proprie pro-mozioni sulla base di collaborazio-ni/sponsorizzazioni con ditte pri-vate o enti pubblici».Non c’è dubbio che in tempi dicrisi si guarda più al portafoglioche ai desideri e sotto questo aspet-to, anche se l’Italia è sempre tra iprimi posti nei sogni di viaggiodei nipponici, le destinazioni piùvicine alle isole del Sol Levantediventano concorrenti difficili dabattere, specie se si considera l'in-cidenza della spesa di viaggio cheil turista giapponese deve affron-tare per destinazioni a luogo rag-

gio come il nostro.Hawai e Taiwan sonoindicati dal rapportodi ambasciate, conso-lati ed Enit come i no-stri principali concor-renti extra europei, iquali oltre a godere diquesto vantaggio"geografico", «dispon-gono anche di budgetnotevoli per la promo-zione».Non stiamo qui a ri-petere come il nostroBelPaese sia in pos-sesso di risorse uni-che per far fronte a ta-li svantaggi: «Un Pae-se romantico, con nu-merose citta d'arte, cul-

turalmente ricco, con gente sim-patica e aperta e ricco di buon ci-bo...» Questa è e rimane l'imma-gine incrollabile dell'Italia che igiapponesi mantengono nel loroimmaginario, a dispetto di tutto, econ la quale i nostri concorrentinon possono competere. Per taleragione i tour operators nipponi-ci di fronte alla sempre alta richie-sta di destinazioni italiane, sono

alla costante ricerca di prodottinuovi e di nuove destinazioni. Suquesta rivista abbiamo avuto giàmodo di segnalare proprio questoaspetto: la necessità di una promo-zione dei territori che riesca a met-tere in luce le innumerevoli parti-colarità che riescono ad esprime-re; non solo dunque le classicheattrattive: musei, rovine, bellezzenaturalistiche, ecc ma anche e so-pratutto il folklore e la possibilitàdi vivere vere e proprie “esperien-ze” che facciano sentire il turistagiapponese parte della cultura, del-le tradizioni e dello stile di vita ita-liano. Dare ad esempio modo aitour operator di far assistere i pro-pri viaggiatori ad una sessione diallenamento della squadra di cal-cio dove gioca un giapponese va-le almeno quanto una visita al Co-losseo o ai Fori e far sapere che apochi passi da Roma vi sono di-versi centri termali perfettamenteattrezzati – la frequenza alle ter-me per i nipponici è un vero e pro-prio rito – riuscirebbe ad attivareverso l’hinterland capitolino flus-si che attualmente ne rimangonoben distanti. Meglio ancora se tut-to questo fosse fatto utilizzando lenuove tecnologie offerte da inter-net e in lingua giapponese , ricor-dando che l’inglese sarà anche lalingua internazionale per eccellen-za, ma non in Giappone.

A confermare il vantaggio com-petitivo, rappresentato comunquedalle risorse artistiche e cultura-li dell'Italia, è anche lo studio diCiset Ca’ Foscari per Confturi-smo sull'andamento del turismoorganizzato incoming 2012 pre-sentato il 25 marzo 2014 che con-tiene un focus sulle caratteristi-che e sui comportamenti della do-manda dei mercati tedesco, rus-so, statunitense e giapponese edal quale risultava che l' 80% deituristi nipponici con pacchetto,che costituiscono il 60% dei flus-si totali incoming, vengono in Ita-lia per turismo culturale e per vi-sitare le città d'arte.Occorre quindi far leva partico-larmente su questi punti di forzaper attrarre e mettere in condizio-ne gli operatori giapponesi di in-vogliare i consumatori verso lanostra Penisola. A questo riguar-do il rapporto congiunto, trattan-do il tema delle linee strategiche,fornisce alcune indicazioni.Per prima cosa occorre aumenta-re la visibilita e la promozione del-le citta minori annoverate tra i Si-ti Unesco o delle citta d'arte mi-nori. In secondo luogo viene sot-tolineata la necessità di dissemi-nare informazioni tramite semina-ri o presentazioni, continuando an-che a presentare nuove offerte as-sieme ai prodotti tipici dell’eno-

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Non si può e nondeve tuttaviaprescindere daquello che ingiapponese sichiama omotenashi,tratto distintivo diquesta cultura e chepossiamo tradurrecol termine italianoaccoglienza oospitalità. «Questomercato richiedeprima di tutto lamassima qualità in tutti i campi»

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gastronomia locale al fine di sol-lecitare l'interesse dei viaggiatoriesperti e culturalmente avanzati. Vi è anche una domanda che ilrapporto definisce «molto alta»per il Sud Italia e a tal propositosarebbe opportuno promuovereeducational tour per quegli ope-ratori turistici giapponesi che in-tendono proporre nuove mete adun target di clienti rappresentatoda turisti di ritorno, alla ricercadi itinerari e destinazioni partico-lari, esclusive, fuori dai circuititradizionali, «da cui sentirsi gra-tificati e da poter raccontare agliamici e ai parenti». Si dovrebbepoi puntare sui laureandi e sui gio-vani in generale per accrescere laloro motivazione a visitare l'Ita-lia. I primi la pongono già come

prima meta tra i desideri di "gra-duation trip" mentre i secondihanno dell'Italia un'immagine"amichevole, romantica, enoga-stronomicamente irrinunciabile".Infine si dovrebbero prevedereinvestimenti per la promozionemirata al turismo matrimoniale.L' Italia e considerata infatti me-ta ideale per la luna di miele equesto segmento presenta interes-santi potenzialità.Tutto questo, tuttavia, non può enon deve prescindere da quelloche in giapponese si chiama omo-tenashi, tratto distintivo di que-sta cultura e che possiamo tradur-re col termine italiano accoglien-za o ospitalità. A questo riguardoil gia citato Rapporto congiuntosi conclude con questa raccoman-

dazione: «Questo mercato richie-de prima di tutto la massima qua-lita in tutti i campi, dall'assisten-za a terra alla puntualita dei trans-fer, all'assistenza linguistica in lo-co, alla pulizia negli hotel, all'i-talianita dei pasti offerti, alla qua-lita degli optional proposti, allapercezione del senso di sicurez-za personale. Derogare a questistandard portera inevitabilmentead una delusione dei partner, chesi rivolgeranno definitivamentead altri fornitori di servizi».Saremo in grado di non deluderei nostri fans dagli occhi a man-dorla, non appannando con inef-ficienze, incurie, ritardi e pres-sappochismo l'immagine positi-va che ancora conservano del no-stro Paese?

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Imercati asiatici negli ultimi an-ni stanno incrementando le lo-ro performance turistiche. In

particolare, la Cina nel 2012 si èconfigurata come il principale mer-cato di origine del turismo nel mon-

do con centodue mi-liardi di dollari spesiper i viaggi all’este-ro.Per sfruttare l’enor-me potenziale, RomaCapitale e la Regio-ne Lazio hanno mes-so in calendario peril 2014 i principalieventi di promozio-ne turistica, fiere emeeting, allo scopodi promuovere l’im-magine della città al-l’estero con un lavo-ro congiunto nel mer-cato turistico, per raf-

forzare l’immagine nei mercatiemergenti, come quello cinese.Roma è sicuramente il principa-

le attrattore dei flussi turistici asia-tici, e cinesi in particolare, ma ilLazio non è soltanto Roma e sor-ge la domanda se esista un’im-magine identitaria forte, un brand“Regione Lazio” capace di attrar-re turisti in modo autonomo, fi-no a supportare e a integrare quel-li fidelizzati al marchio “Roma”.Se lo è chiesto anche la RegioneLazio nel documento del pianoturistico triennale 2014 – 2016approvato l’agosto scorso, che in-dividua giustamente nel turismo,il settore fondamentale per lo svi-luppo sociale ed economico delLazio.«La potenza di immagine e di ri-chiamo di Roma nel mondo è im-mensa, maggiore o quantomenosullo stesso livello delle destina-zioni più forti. Tale attrattiva è deltutto evidente sia in Italia che ne-gli altri Paesi europei e costitui-sce un vero e proprio atout negliStati Uniti, in Cina, in Russia, inBrasile e in molti altri Paesi ad

economia emergente. Si può qua-si affermare, come dimostrato dadiverse indagini, che una visita aRoma rappresenti un “must” pertutti i turisti internazionali, un tra-guardo da tagliare almeno unavolta nella vita, dopo aver con-quistato la possibilità di viaggia-re», sostiene il documento.Una bella notizia per il settore tu-ristico regionale che può contaresulla forza evocativa della Capi-tale per attrarre i turisti del Pae-se del Dragone. Il fascino di Ro-ma tuttavia ha bisogno di esserecoltivato ed integrato con quellodel territorio che lo accoglie: «Suquesta forza indubbia occorre pe-rò lavorare ancora per garantireai viaggiatori una migliore frui-zione della Capitale e del suo ter-ritorio che non sia relegata ad unavisita sincopata o costretta all’in-terno di un autobus, ma che di -sponga di tempi e modi adeguatia luoghi irripetibili e carichi diogni possibile stimolo culturaleed emozionale. In altre parole oc-corre fare in modo che anche quel-lo turistico possa rivelarsi un ex-port di qualità, in linea con l’ita-lian way of style, che rappresen-ta il nostro vero valore aggiun-to», prosegue il documento dellaRegione.Tuttavia, come già accennato, ilLazio non è Roma e a questo pro-posito non mancano i punti di de-bolezza. Infatti, le indagini dimo-strano che: «mentre Roma è alcentro della notorietà e del desi-derio nei principali bacini mon-diali di domanda turistica (primadestinazione nazionale davanti aVenezia, Milano e Firenze), il La-

Quali piani per la promozione del Lazio?

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Anna Roggi

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Il settore turisticoregionale che puòcontare sulla forzaevocativa dellaCapitale per attrarrei turisti del Paese delDragone. Il fascinodi Roma tuttavia habisogno di esserecoltivato edintegrato con quellodel territorio che loaccoglie

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zio, in quanto tale, appare menoconosciuto, anche a confronto diSicilia, Toscana e Sardegna. Inol-tre la notorietà, misurata attraver-so indagini demoscopiche, cam-bia poco nel medio-lungo perio-do». Sempre secondo i dati pre-sentati dalla Regione nel suo pia-no turistico il Lazio è tra le regio-ni italiane più internazionali condue terzi degli arrivi e delle pre-senze nelle strutture ricettive “uf-ficiai” che provengono dall’este-ro, grazie, però, al ruolo di Romae provincia, dove gravitano il 97%dei viaggiatori stranieri.Per sfruttare i tassi di crescita adoppia e tripla cifra dei Paesiemergenti, tra i quali la Cina, nel

2014 la Regione Lazio ha presen-ziato a tre eventi insieme ad EnitPechino, l’Agenzia Nazionale Ita-liana del Turismo con sede a Pe-chino.Il 29 luglio ha presentato l’offer-ta turistica regionale in occasio-ne della Fiera International WineExpo a Pechino nella Contea diYanquing. Il 3 settembre ha par-tecipato alla Conferenza di pre-sentazione dei Comuni di Mila-no e di Roma Capitale presso l’Uf-ficio Enit di Pechino. Dal 2 al 4dicembre si è svolto la Familia-rization Trip in Italia per tour ope-rator e giornalisti cinesi dal tema:“Viaggi, lusso e shopping a Ro-

ma”, alla quale ha assistito anchela Regione Lazio.La Regione Lazio sembra quindiattribuire ancora un ruolo chiavea Roma nel catturare i flussi turi-stici provenienti dai Paesi emer-genti. Per costruire il brand “La-zio” integrato con quello di “Ro-ma” nei riguardi della domandaturistica internazionale, e non so-lo, sono ancora da potenziare icinque cluster strategici di impor-tanza regionale individuati nel-l’agricoltura tipica e nell’enoga-stronomia di eccellenza, nel bi-nomio sport e salute, nell’inco-ming formativo di Italian Style,nei business travel con congres-si e meeting e nell’offerta a gam-ma alta (significante-mente presente anchenei mercati emergen-ti come Cina e Rus-sia) attenta ad un’ul-tra personalizzazio-ne dei servizi. Perchél’esperienza turisticanel Lazio possa di-ventare oggetto deldesiderio dei merca-ti internazionali, com-presi quelli emergen-ti: “Lazio. Eternal wonders. Em-bracing Rome”, come annunciail sito ufficiale del turismo dellaRegione Lazio.

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Particolare attenzione alla Cina e ai mercati emergenti,puntando su Roma per valorizzare anche il resto della regione IL

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La Regione Laziosembra quindiattribuire ancora unruolo chiave a Romanel catturare i flussituristici provenientidai Paesi emergenti.

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Siamo nel reatino, la provin-cia più appenninica del La-zio, che offre archeologia,

storia e natura in un raro cocktailturistico che potrebbe, se adegua-tamente promosso e sfruttato, rap-presentare una svolta per l’econo-mia locale. Questo sembra esse-re l’obiettivo degli amministrato-ri locali anche se Rieti e il suo ter-

ritorio ancora sten-tano ad imporsi sulmercato nazionalee internazionale.Tuttavia gli ele-menti per interes-sare i sempre piùnumerosi viaggia-tori, sia italiani chestranieri, in cercadi curiosità ci so-no tutti. Un percor-so ideale, pensatoper valorizzare unpo’ tutti gli “ingre-dienti” di un turi-smo non più resi-duale – e anche al-

cuni siti quasi sconosciuti ai più -potrebbe iniziare da Varco Sabi-no, a sud-ovest del Lago del Sal-to e in prossimità delle distese bo-schive della Riserva Naturale deiMonti Navegna e Cervia. In vistadelle sponde del lago, percorse dauna sinuosa strada, si possono or-ganizzare brevi incursioni in pae-sini dalla tranquilla quotidianità,borghi, dove sorprese storiche o

vedute panoramiche sono semprea disposizione e atmosfere d’altritempi offrono paesaggi incante-voli. Luoghi ideali tra l’altro oveambientare tour gastronomici al-la scoperta dei piatti e dei prodot-ti tipici.Il lago del Salto è nato in seguitoall'inaugurazione della diga neglianni Quaranta del secolo scorso ei piccoli centri che vi si affaccia-no sono riusciti lentamente a crea-re un discreto movimento di visi-tatori, che in alcune settimane esti-ve si fa addirittura concitato, maè ancora troppo poco rispetto aquel che potrebbero ingenerarecon un ben organizzato marketingturistico. Pensiamo ad esempio aFiumata, uno dei paesi ricostruitiper consentire la creazione del-l’invaso. Questo ha comportatoovviamente che le testimonianzestoriche e architettoniche più in-teressanti siano rimaste laggiù,sotto la superficie dell’acqua. Macon relativamente pochi interven-ti (creazione di percorsi subacqueisicuri, segnaletica, illuminazione)potrebbe diventare un paradiso peri sub di tutta Europa in cerca diavventura.Passato Borgo San Pietro, l’itine-rario si alza lasciandosi alle spal-le il lago per raggiungere Petrel-la Salto, nota per la rocca in cuivenne rinchiusa Beatrice Cenci lacui tragica storia ispirò poeti edrammaturghi. Presso un altro ca-

ratteristico borgo: Fiamignano, lastrada comincia a scendere versola piana del Cammarone, dove pri-ma Borgorose e poi Corvaro han-no molto da offrire, a cominciareda un sito archeologico, il Tumu-lo del Montariolo, tra i più anti-chi dell'Appennino. È la principa-le testimonianza archeologica del-la civiltà degli Equi: meraviglio-si i reperti e straordinari gli studiche si stanno effettuando, com-presa la ricostruzione della dietadegli inumati. La domanda è: per-ché non mettere in moto un cir-cuito di visite del cantiere aperto,che attiri turisti, finanzi in partegli studi ed attivi mercato turisti-co nella zona?Degna conclusione di un ipoteti-co viaggio di questo angolo delreatino, è la Riserva naturale Mon-tagne della Duchessa. Boschi edun laghetto solitario incastonatotra le vette fanno di quest’area pro-tetta uno dei luoghi più interes-santi di tutta la regione. Qui si ar-riva presso uno degli accessi se-gnalati alla riserva, zaino in spal-la e scarponi ai piedi, alla scoper-ta delle fitte faggete e delle vastepraterie d’alta quota.Tuttavia c’è anche chi al turismosembra essere poco interessato,come coloro che dal 2011 stannolavorando per creare il "Polo del-la logistica della Sabina” destina-to ad occupare, in località Faràdella Sabina una superficie di 200ettari, con capannoni alti 15 me-tri per un volume totale di quasi10 milioni di metri cubi su un’a-rea ad alto valore paesaggistico,con importanti emergenze stori-co-archeologiche. Per carità, benvengano tutte le iniziative capacidi rivitalizzare l’economia loca-le, ma… Qualcuno ha pensato adun serio studio costi-benefici? Per-chè o si punta sul turismo, e quin-di sulla cura del paesaggio e delterritorio, oppure su tutto il resto.Resta ancora difficile riuscire adavere, come suol dirsi, la botte pie-na e la moglie ubriaca.

Qualche idea per il turismo reatino

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I piccoli centriattorno al lago delSalto sono riusciti acreare un discretomovimento divisitatori, ma èancora troppo pocorispetto a quel chepotrebberoingenerare con unben organizzatomarketing turistico

Alcuni “ingredienti” ancora poco conosciutiper un marketing “aggressivo”

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Prospettive per il turismo ru-rale: quando gli agriturismie i territori sono al centro

del richiamo per chi cerca risto-ro, riposo e tranquillità. Senza fa-re a meno dei servizi. La culturae il turismo come due facce del-la stessa medaglia, capaci di es-sere dei grandi moltiplicatori diricchezza. Sviluppare un raccon-to istituzionale del territorio, co-involgendo la popolazione attra-verso incontri appositi. Puntare aun’accoglienza diffusa che coin-

volga tutti i cittadinie fare dei turisti chevisitano la Tuscia deicittadini temporaneicon la visita di luo-ghi e la narrazione divissuti difficilmenteriscontrabili altrove.Se ne è parlato nelconvegno di Orte del10 gennaio, nella sa-la conferenze del pa-lazzo vescovile del-la cittadina laziale, alconfine con l’Umbria.

Una sinergia tra ComuniSi è trattato del pri-mo appuntamento delCarbacc (Consorzio

aree basse colline cimine), istitui-to all’interno della Pit Rl165 (Pro-gettazione integrata territoriale)che coinvolge 10 comuni: Vigna-nello (Comune capofila), Bassa-no in Teverina, Bomarzo, Cane-pina, Corchiano, Orte, Soriano nelCimino, Vallerano, Vasanello e

Vitorchiano. Nel progetto, finan-ziato dalla Regione Lazio nell’am-bito della programmazione euro-pea, sono coinvolte tutte le strut-ture agrituristiche presenti sul ter-ritorio e le associazioni di catego-ria direttamente o indirettamentecoinvolte. A organizzare l’incon-tro la cooperativa Interlinea.Dopo i saluti del sindaco di OrteMoreno Polo e dell’assessore pro-vinciale Giuseppe Fraticelli, c’èstata l’introduzione di RossanaGiannarini (project manager LdStrategy) e dell’architetto Massi-mo Fordini Sonni (responsabilePit) che hanno parlato della pro-grammazione territoriale nella Tu-scia e dello stato di attuazione dei

progetti di sviluppo.Cinque i relatori: Laura Cresti,presidente Agriturist Toscana, cheha tenuto una relazione sugli“Agriturismi d’eccellenza, setto-re trainante per l’economia delterritorio”; Andrea Rossi, diret-tore dell’Ecomuseo del Casenti-no (“Il turismo sostenibile moto-re di sviluppo per le aree rurale”);Elisabetta Mitrovic e Irene Au-siello, della società Anima mun-di (“Turismo e nuove forme dipromozione territoriale”); Ange-lo Proietti Palombi, presidentedello Slow food Viterbo. Ha mo-derato Alberto Castori della co-operativa Interlinea. Il convegno del 10 gennaio è sta-

Prospettive del turismo rurale in Tuscia

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Il convegno del 10gennaio è stato soloil primoappuntamento diuna serie di attivitàche fino a giugno siarticoleranno inopen daysull’accoglienza,studio evalorizzazioni deiprodotti locali,valorizzazione dellostreet food nelterritori

Istituzioni e impresein cerca di una strada comune

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to solo il primo appuntamento diuna serie di attività che fino a giu-gno si articoleranno in open daysull’accoglienza, studio e valo-rizzazioni dei prodotti locali, va-lorizzazione dello street food nelterritori dei dieci comuni, proget-ti di narrativa del territorio affi-dati alla Banda del racconto: sivuole fare il punto sul paesaggiorurale che spesso sconta il disgre-gamento dell’universo di riferi-mento che lo teneva unito.

PotenzialitàNel convegno si è fatta una rifles-sione sulle potenzialità future e lericadute che il progetto può averesull’area, nonché le iniziative chesi possono intraprendere per con-tinuare a promuovere in modo uni-tario questa porzione di Tuscia.Dopo i saluti introduttivi di Mau-rizio Palozzi (in rappresentanzadel consigliere regionale EnricoPanunzi), dell’assessore provin-ciale al Turismo Giuseppe Frati-celli e del sindaco di Orte More-no Polo, l’architetto Massimo For-

dini Sonni (responsabile del pro-getto Carbaac) e Alberto Castoridella cooperativa Interlinea han-no spiegato il senso delle inizia-tive che verranno messe in cam-po: attraverso il coinvolgimentodi strutture e associazioni presen-ti sul territorio, si mira alla valo-rizzazione dei prodotti locali, delturismo e della cultura nei diecicomuni interessati.Durante il convegno, prendendoanche come spunto l’esperienzadi altre realtà vicini e affini comela cooperativa Anima Mundi cheopera nell’area del Braccianese,è stata fatta una riflessione sullepotenzialità della Tuscia e le rica-dute che il progetto può avere sul-l’area, nonché le iniziative che sipossono intraprendere per conti-nuare a promuovere in modo uni-tario questa porzione di Tuscia.Un ruolo importante lo può gio-care anche il cibo perché – comeha spiegato il presidente della Con-dotta Slow Food di Viterbo – pro-teggere l’identità del cibo signifi-ca proteggere il territorio.

Molto apprezzato l’intervento del-lo scrittore Antonello Ricci, secon-do cui serve «un racconto istitu-zionale che deve avere come pro-spettiva comune quella della mes-sa a valore delle nostre ricchezze».

Un territorio da raccontareProprio Ricci e la sua Banda delracconto hanno iniziato un labo-ratorio itinerante nei dieci comu-ni coinvolti: alunni saranno pro-prio alcuni cittadini che risiedo-no all’interno del territorio delCarbaac, che impareranno comenarrare i luoghi dove risiedonoprendendo spunto da quello chehanno raccontato illustri viaggia-tori (come ad esempio Pirandel-lo a Soriano nel Cimino). Si è ini-ziato proprio a Orte, il 14 gen-naio, con la storia di Filoteo Al-berini, battuto sul tempo dai fra-telli Lumière nell’invenzione delcinematografo. Alla fine dei die-ci incontri verrà prodotto un dia-rio dei laboratori in cui sarà scat-tata una fotografia inedita del ter-ritorio interessato al Carbacc. Il calendario dei racconti preve-de complessivamente dieci lezio-ni che si terranno tra gennaio egiugno nei 10 centri dei Ciminicoinvolti nel progetto. Il corso èprevalentemente rivolto ai giova-ni di quest’area. La seconda le-zione è stata fissata per il 28 gen-naio a Soriano (biblioteca comu-nale) e è stata dedicata alle duenovelle e alle poesie pirandellia-ne ispirate e ambientate nel cen-tro cimino.

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L'Expo di Milano. Ma an-che di Latina. E anche ditutti i comuni pontini che

ne saranno capaci. La città capo-luogo, infatti, è stata designatadall’Anci (Associazione Nazio-nale dei Comuni Italiani) qualeunica sede nel Lazio, oltre a Ro-ma, per ospitare iniziative dedi-cate alla grande manifestazionemondiale che si aprirà a Milano ilprossimo primo maggio. Il pro-getto, promosso da Anci ed Expo2015, prevede la realizzazione didiverse iniziative da svolgersi aLatina per avvicinare la realtà lo-

cale alla rassegna mi-lanese, valorizzandoaziende e territoriopontino e favorendola presenza della cit-tà e dell’intera pro-vincia all’Expo. Co-sì Vincenzo Zottola,presidente della Ca-mera di Commerciodi Latina, esprime lepotenzialità dell'ini-ziativa: «Expo 2015rappresenta una gran-de opportunità per ilLazio e per la provin-cia di Latina di attrar-re flussi turistici e dibusiness promuoven-do le proprie peculia-

rità produttive e imprenditorialilegate all’agroalimentare, alle pro-duzioni tipiche, alla sostenibilitàambientale, alla pesca e alle ric-chezze storico-culturali dei terri-tori. Come Unioncamere Lazio

abbiamo siglato un protocollo diintesa con Regione Lazio e RomaCapitale proprio per coordinare almeglio le attività che coinvolgo-no imprese ed enti locali».Le attività della Regione Lazio siconcentreranno su due binari. AMilano, oltre a partecipare allamostra dell’Italia delle Regioni,il Lazio avrà un proprio spazioespositivo permanente. A Romae nelle altre province verrà co-struito un programma specificodi mostre e di eventi con l’obiet-tivo di attrarre flussi turistici e dicoinvolgere le delegazioni este-re. Così i Comuni del nord dellaprovincia di Latina parteciperan-no in maniera consorziata con iltema: “Promozione itinerari ciboe cultura. Ninfa. I Caetani, il Ca-vata e Foro Appio. Il camminodell’acqua dalla collina al mare”.Cisterna di Latina sarà la città ca-pofila di questo consorzio for-mato dai comuni di Rocca Mas-sima, Cori, Norma, Bassiano, Ser-moneta, la Provincia di Latina, la

Camera di Commercio di Latinae la Fondazione Roffredo Caeta-ni. Si punta a promuovere questaporzione di territorio attraversola proposta di itinerari integratienogastronomici e culturali. Al-l'interno del “Cartellone Latinaper l’Expo 2015”, Cisterna pre-senterà la manifestazione “A ca-vallo tra storia e sapori”, un viag-gio nelle tradizioni e nei saporitipici attraverso la storia, le tra-dizioni, le usanze legate alla fi-gura del buttero. Sono previstiuna mostra fotodocumentaria, esi-bizioni dal vivo, stand di degu-stazione, rappresentazioni dell'a-spro paesaggio del buttero e de-gli antichi mestieri, musiche e bal-li folcloristici, laboratori, rievo-cazioni. Anche Cori intende inserirsi nelcartellone e partecipare agli standdella Regione Lazio facendo le-va su alcune delle sue tipicità, bel-lezze ed eccellenze. Il vino e l’o-lio innanzitutto, due prodotti ti-pici locali, che per merito dei pic-

I comuni pontini in corsa verso l’Expo’

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I Comuni del norddella provincia diLatinaparteciperanno inmaniera consorziatacon il tema:“Promozione itineraricibo e cultura. Ninfa.I Caetani, il Cavata eForo Appio. Ilcammino dell’acquadalla collina almare”.

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coli produttori hanno raggiuntoelevati livelli di qualità, certifica-ta e riconosciuta in tutto il mon-do. Il vino di Cori Doc, peraltro,è tra i 26 vini laziali selezionatiper rappresentare il Lazio all’Ex-po nel Padiglione Italia. Nell’ambito della Strada del Vi-no, dell’Olio e dei Sapori dellaProvincia di Latina, ove sono pre-senti ben tre aziende coresi pro-duttrici di vino ed olio (Cincinna-to, Marco Carpineti e Pietra Pin-ta), la vini-olivicoltura sarà parteintegrante di una rete integrata diitinerari storico-culturali, religio-si, artistici, archeologici e paesag-gistici, che solo tra Cori e Giulia-

nello include mura ciclopiche, tem-pli, chiese, palazzi baronali e mo-numenti naturalistici. Il folklore e la tradizione popola-re, infine, saranno rappresentatidal Carosello Storico dei Rioni diCori. Una carta in più, per questaparte della provincia, è Ninfa, conle sue rovine medievali e la suastraordinaria area verde che han-no ormai fama internazionale. L'o-biettivo, insomma, è la elabora-zione di un progetto di promozio-ne del territorio e intrattenimen-to per i turisti provenienti da ogniangolo del pianeta. Sono, infatti,già 142 i Paesi che hanno aderi-to ad Expo 2015; 20 milioni, se-

condo le attese, saran-no i visitatori a Mila-no e fino a un miliar-do on-line.Un bacino immenso alquale guarda anche ilsud della provincia: For-mia propone, grazie ai giovani stu-denti dell’Istituto Alberghiero, unprogetto didattico-formativo; Gae-ta, invece, vuole promuovere il Gol-fo delle Meraviglie con le belle iso-le pontine; Fondi e Itri chiedono diessere presenti con i propri artigia-ni ed alcune associazioni locali. Attenzione, allora, perché il mon-do non ci guarda: ma potrebbeguardarci.

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Latina designata dall’Anci come unica sede, oltre Roma, per ospitare iniziative IL

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Una carta in più, perla provincia è Ninfa,con le sue rovinemedievali e la suastraordinaria areaverde che hannoormai famainternazionale.

Nella richiesta specificare il proprionome, cognome e l’indirizzocompleto cui si vuole far recapitare i numeri di Roma&Lazio il turismo in cifree (facoltativo) la qualifica, la professione, il settore turistico in cui si opera.

I dati saranno trattati in osservanza del D.Lgs. n° 196 del 30.06.2003 in materia di privacy

la rivista

a casa vostra o in ufficio

GRATISinviando una mail all’Ebtl di Roma:

[email protected] telefonando al numero

06.48.90.70.20inviando un fax al numero

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Recupero Iva nei casi dicrisi di impresa

È possibile emettere nota d'ac-credito per il recupero dell'Ivanon incassata, nelle ipotesi diomologa dell'accordo di ristrut-turazione dei debiti ai sensi del-l'articolo 182 -bis della legge fal-limentare, ovvero di pubblicazio-ne nel registro delle imprese diun piano attestato ai sensi dell'ar-ticolo 67 della medesima legge. La modifica apportata all'artico-lo 26, comma 2, del Dpr 633/1972per effetto dell'articolo 31 delD.Lgs 175/2014 riconosce espres-samente, in queste due particola-ri fattispecie, di poter recupera-re l'imposta addebitata ma nonincassata, anche oltre l'anno dal-l'effettuazione dell'operazione im-ponibile, come specificato al suc-cessivo comma 3 dell'articolo 26nell'ipotesi di «sopravvenuto ac-cordo tra le parti». Ne discende che l'omologa dell'ac-cordo e la pubblicazione del pia-no attestato diviene momento qua-lificante dell'infruttuosità della pro-cedura, facendo sorgere il dirittoall'emissione della nota di accre-dito e alla conseguente detrazionedell'imposta, detrazione da eserci-tare, al più tardi, con la dichiara-zione relativa al secondo anno suc-cessivo a quello in cui il relativodiritto è sorto e alle condizioni esi-stenti a tale data. Si è così opera-ta una sorta di armonizzazione traquanto previsto in materia di im-poste sui redditi (ad esempio arti-colo 101, comma 5, del Tuir) e

quanto previsto in materia di im-posta sul valore aggiunto.

Limiti all'utilizzo dei crediti fiscali

La legge di stabilità per il 2014(art. 1, comma 574 [1]) ha intro-dotto nuovi vincoli alla compen-sazione dei crediti fiscali, esten-dendo parte dei limiti già esisten-ti in materia di Iva alle impostedirette. Come noto, un credito fi-scale che emerge da una dichia-razione può essere compensatoverticalmente (cioè con la mede-sima imposta a credito — adesempio credito Iva con debitoIva) oppure orizzontalmente (cioècon imposte diverse da quelle chehanno generato il credito— adesempio credito Iva con debitoIrpef). Fino alla soglia di 5 mila euro,l’Iva può essere compensata oriz-zontalmente con F24 fin dal pri-mo giorno del nuovo anno, an-che se la dichiarazione non è an-cora stata presentata. Oltre taleimporto e fino a 15 mila euro, ènecessario che siano decorsi die-ci giorni dalla presentazione del-la dichiarazione Iva. Oltre i 15mila euro, a pena dello scarto del-l'F24, la dichiarazione dovrà es-sere dotata del visto di conformi-tà appositamente rilasciato. I contribuenti che nel 2014 han-no i requisiti per presentare il mo-dello TR per la compensazionedel credito sorto nel primo, se-condo o terzo trimestre, possonocontinuare la compensazione con

F24, fino ad esaurimento dellostesso. Il tutto, però, non può con-tinuare — pena lo scarto del ver-samento — oltre l'effettiva pre-sentazione della dichiarazione.In tal caso, eventuali residui si ri-generano nel credito annuale.

Per la compensazione dei credi-ti trimestrali anzidetti, valgonole medesime limitazioni espostein precedenza con alcune diffe-renze: · non è richiesta l'apposizione

del visto; · la compensazione orizzontale

sopra 5 mila euro (cumulativaper i tre trimestri e distinta daquella del credito annuale) èammessa solo dal mese succes-sivo alla presentazione dell'i-stanza con il modello TR;

· l'utilizzo sotto soglia è ammes-so anche nel mese di presenta-zione, ma a condizione che ilTR sia già stato trasmesso;

· l'utilizzo in compensazione oriz-zontale con F24 non può co-munque superare il limite mas-simo di 700 mila euro annui (sipuò tenere conto degli eventua-li rimborsi e di alcune specifi-cità proprie della modalità dideterminazione di tale limite).

In materia di compensazione diimposte diverse dall'imposta sulvalore aggiunto la normativa dis-pone che i crediti oggetto di com-pensazioni sono: · le imposte dirette (lrpef e Ires); · le addizionali alle imposte di-

rette;

Novità e aggiornamenti in materia fiscale

a cura di Maurizio Fantaccione (dottore commercialista)

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· le ritenute alla fonte (in man-canza di indicazioni ministe-riali, sono da intendersi quelledella stessa natura delle impo-ste in oggetto);

· l' Irap.

Anche per le predette imposte so-no fissati specifici limiti alle com-pensazioni orizzontali. In parti-colare, rimane libera la compen-sazione solo entro il limite dei 15mila euro (quindi senza l'apposi-zione del visto di conformità esenza l'invio preventivo della di-chiarazione). Dopo i 15 mila eu-ro la compensazione è permessasolo se nella relativa dichiarazio-ne viene apposto il visto di con-formità. La compensazione è am-messa anche precedentemente al-l'invio della dichiarazione [2]. Da rilevare la particolarità che ilvisto di conformità non è neces-sario se il credito emergente dal-la dichiarazione viene chiesto arimborso nella medesima dichia-razione.

Inoltre, a differenza delle com-pensazioni Iva, la disciplina del-le compensazioni delle impostedirette non contiene ulteriori li-mitazioni quali: · l'obbligo di effettuare i paga-

menti dei modelli F24 di com-pensazione tramite gli interme-

diari abilitati [3]; · l'obbligo di effettuare la com-

pensazione solamente dal gior-no 16 del mese successivo aquello di presentazione delladichiarazione.

Si sottolinea che i limiti fino adora esposti sono vigenti solo sei soggetti passivi superano il testdelle c.d. "società di comodo" enon vi siano debiti per ruoli sca-duti superiori a 1.500 euro (l'ec-cedenza dovrà essere pagata invia prioritaria). Inoltre, dal 1°ottobre 2014 gli F24 a saldo ze-ro possono essere presentatiesclusivamente tramite le pro-cedure informatiche di Fiscon-line, Entratel oppure attraversointermediari abilitati. L'utilizzodell'home/remote banking è am-messo solo per gli l'F24 con unsaldo a debito di almeno 1 euro,sempreché, le compensazioniorizzontali del credito Iva an-nuale (o relativo a periodi infe-riori all'anno) non superino i 5mi-la euro.

Responsabilità solidalenegli appalti

La novità in materia di responsa-bilità sugli appalti risiede nel fat-to che dopo l'eliminazione dellaresponsabilità in materia di iva,

avvenuta nel 2013, con il com-ma 1 dell'articolo 28 del D.Lgs.175/2014, di fatto, viene abroga-ta la restante responsabilità tri-butaria [4]. A ben vedere però, lapredetta obbligazione solidale tracommittente ed appaltatori [5], ètutt'altro che scomparsa. Infatti,il comma 2 del predetto articolo28, intervenendo sull'articolo 29della legge Biagi (che regola lasolidarietà retributiva e contribu-tiva), introduce in tale ambito al-cuni oneri per il committente di-versi ma non dissimili da quellipreesistenti. In particolare, la nuova formula-zione dell'articolo 29 del Dlgs276/2003 disciplina le fattispe-cie in cui il meccanismo dellapreventiva escussione patrimo-niale nei confronti dell'obbliga-to principale (appaltatore) si siarivelato infruttuoso [6]. In taleipotesi, allo stato attuale, sem-brerebbe che il committente ri-mane soggetto chiamato in soli-do come sostituto di imposta quin-di come obbligato solidale a: ef-fettuare le ritenute sulle sommeversate ai lavoratori interessati eriversarle all'erario, rilasciare ilCud e compilare il modello 770;attività che molto spesso non haneanche la possibilità di effettua-re perché la mancanza delle spe-cifiche informazioni.

Recupero Iva, crediti fiscali e responsabilità solidale negli appalti

[1] “omissis -...a decorrere dal periodo diimposta in corso al 31 dicembre 2013, icontribuenti che, ai sensi dell'articolo 17del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241,utilizzano in compensazione i crediti relati-vi alle imposte sui redditi e alle relative ad-dizionali, alle ritenute alla fonte di cui all'ar-ticolo 3 del decreto del Presidente della Re-pubblica 29 settembre 1973, n. 602, alleimposte sostitutive d elle imposte sul red-dito e all'imposta regionale sulle attività pro-duttive, per importi superiori a 15.000 eu-ro annui, hanno l'obbligo di richiedere l'ap-posizione del visto di conformità di cui al-l'articolo 35, comma 1, lettera a), del cita-to decreto legislativo n. 241 del 1997, re-lativamente alle singole dichiarazioni dalle

quali emerge il credito...- omissis -"[2] - Questo perché, a differenza della di-chiarazione Iva che può essere inviata giànel mese di febbraio, le dichiarazioni rela-tive alle imposte dirette non sono trasmis-sibili fino a quando non siano stati predi-sposti i modelli ministeriali e i relativi soft-ware di controllo (solitamente dal mese digiugno). [3] - Sarà pertanto possibile effettuare lecompensazioni mediante la presentazionedel modello F24 cartaceo per i contribuen-ti diversi dai soggetti passivi Iva e i sogget-ti passivi Iva in alcune situazioni (si pensi al-le imprese in fallimento) oppure mediantel'utilizzo del sistema home banking anchequalora il credito complessivamente com-

pensato sia superiore ad euro 15 mila.[4] Articolo 28, comma 1, del D.Lgs. 175ha disposto l'abrogazione del sistema diverifica previgente, disciplinata dall'artico-lo 35, commi da 28 a 28-ter, del D.L.223/2006. [5] Nel vecchio quadro, l'appaltatore si tro-vava nella posizione di coobbligato in soli-do con il subappaltatore per le ritenute suiredditi da lavoro dipendente dovute da que-st'ultimo (in materia di Iva la responsabili-tà era stata cancellata dal DI 69/2013), inrelazione alle prestazioni effettuate nell'am-bito del rapporto di subappalto e nel limitedell'ammontare del corrispettivo dovuto,che non poteva quindi eccedere l'importoche l'appaltatore deve corrispondere al sub-

appaltatore. La conseguenza del predettovincolo di solidarietà era stata che il com-mittente, pur non essendo chiamato a ri-spondere per il debito erariale, versava ilcorrispettivo all'appaltatore solo dopo aververificato il preciso adempimento degli ob-blighi tributari (in caso di mancato control-lo il committente era passibile di sanzioneamministrativa da 5 mila a 200 mila euro). [6] Il committente imprenditore o datore dilavoro, debitore solidale, chiamato a rispon-dere in sede giudiziale del pagamento del-le ritenute di lavoro dipendente unitamen-te all'appaltatore e agli eventuali subappal-tatori, può sollevare un'eccezione di pre-ventiva escussione del patrimonio di que-st'ultimi.

NOTE

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Prendono il via le collabora-zioni istituzionali di EBTLsu formazione e mercato

del lavoro. Per l’Ente l’anno 2014ha dato inizio a quelle collabora-zioni pubblico-private di cui mol-to si parla e che risultano fonda-mentali per il nostro settore e ter-ritorio in un momento in cui so-no disponibili scarse risorse, e lacrisi economica fa sentire i suoieffetti sul mercato del lavoro.La collaborazione istituzionalecon Provincia di Roma, oggi Cit-tà Metropolitana di Roma Capi-tale, Dipartimento III Servizi perla formazione, il lavoro e la pro-mozione della qualità della vitaattraverso la firma di una Con-venzione operativa e la collabo-razione con Roma Capitale – As-sessorato al lavoro - Dipartimen-to sviluppo economico e attivi-tà produttive - formazione lavo-ro, attraverso la firma di un pro-tocollo d’intesa danno il via aduna serie di esperienze condivi-se finalizzate a ridurre le distan-ze tra pubblico e privato in ma-teria di formazione professiona-le e mercato del lavoro.L’Ente ha messo a disposizionedelle istituzioni locali i venti an-ni di esperienza nella formazio-ne specialistica per i lavoratoridel settore turistico-alberghieroe le numerose esperienze di for-mazione e inserimento professio-nale dei giovani e non inoccupa-

ti e disoccupati nelle aziende delterritorio.Le prime iniziative di attuazioneconcreta delle intese istituziona-li hanno visto l’Ente impegnatoin quattro progetti di formazionee inserimento professionali in col-laborazione con Roma Capitale.I progetti hanno coinvolto circa70 allievi aspiranti lavoratori delsettore che sono stati formati perle figure di:- addetti ai servizi ai piani e ca-

merieri di sala,- addetti alla ristorazione alber-

ghiera,-addetti alla ristorazione della pic-

cola e grande ristorazione col-lettiva e organizzata,

-web marketing turistico e il ri-cevimento alberghiero

I progetti si sono svolti in due fa-si distinte: circa 70/100 ore di for-mazione d’aula seguite da tiroci-ni di inserimento o reinserimen-to professionale finanziati delladurata dai 3 ai 6 mesi a secondadella figura professionale indivi-duata. Gli inserimenti in tiroci-nio sono ancora in corso, le azien-de che hanno aderito ad ospitarei tirocinanti sono state oltre 60per più di 70 tirocini richiesti. EBTL ha dato concreto avvioanche alla Convenzione opera-tiva con Provincia di Roma, og-gi Città Metropolitana di RomaCapitale, Dipartimento III Ser-vizi per la formazione, il lavo-

ro e la promozione della quali-tà della vita che vede Porta Fu-turo quale strumento operativoe innovativo per dare rispostaalle esigenze delle aziende, dicui ci siamo fatti portatori e al-le esigenze degli utenti/cittadi-ni di Porta Futuro.La prima iniziativa in program-ma è la prima edizione del Car-rer Day organizzato da EBTL ePorta Futuro di cui parliamo an-che all’interno di questo nume-ro di Roma&Lazio. A questa pri-ma iniziativa ne seguiranno al-tre quali: modalità agevolata diattivazione di tirocini di inseri-mento e reinserimento professio-nale per le aziende aderenti aEBTL e assistenza nell’attiva-zione di tutte le misure inerentiGaranzia giovani Lazio. All’in-terno di Porta Futuro sarà realiz-zato un info-point EBTL in at-tuazione del nuovo servizio gra-tuito specialistico per il settoreturismo “JOBinTUR domandae offerta si incontrano”. L’Ente è certo che la via dellacollaborazione pubblico-privatapossa dare concrete risposte nel-l’elevazione della qualità delleprofessionalità del settore turi-smo, vero volano per la crescitadel nostro settore; pertanto di-vulgherà notizie e informazionisu tutte le attività future che na-sceranno dalle intese istituziona-li raggiunte.

EBTL -Dipartimento Formazione e Servizi al Lavoro06/48907020

A marzo il primo Carrer Day di EBTL e Provincia di Roma

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a cura di EBTL

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Iniziano le collaborazioni istituzionali su formazione e mercato del lavoro.

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EBTL ha in programma “Car-rer Day Turismo EBTL:Una concreta opportunità”

che dà il via al nuovo servizio gra-tuito di intermediazione al lavoronel settore turismo per il territo-rio della Regione Lazio. Il servi-zio risponde alla vocazione de-gli Enti bilaterali di dare ri-sposta alle esigenze di unmercato che cambia e aidettati normativi che, inparticolare con il decre-to legislativo 276/2003all’art. 6, individuano qua-li Agenzie per il lavoro au-torizzate alla sola attività diintermediazione.L’EBTL, in collaborazione con va-rie istituzioni pubbliche ed enti pri-vati, lavora da anni nella forma-zione e all’inserimento lavorativodi personale formato all’internodel settore turismo con ottime ri-

cadute occupazionali. JOBinTURpermetterà alle aziende del setto-re di accedere ad un servizio di“Accoglienza personalizzato” sul-la base delle proprie esigenze oc-cupazionali, attraverso la redazio-ne della job description della po-

sizione vacante desideratae la pubblicazione, ano-

nima e non, delle va-cancies offerte sulportale jobinturebtl.it, sul portale nazio-nale clicklavoro.it e

su altri canali di re-clutamento on-line con-

cordati con l’azienda.Il punto di forza del servizio JO-BinTUR sarà il reclutamento mi-rato sulle posizioni formate regi-strate nel nostro portale o nuove candidature di livello. Il serviziodi EBTL continuerà con lo scree-ning curriculare ed il monitorag-

gio e l’assistenza alle aziende su-gli esiti dell’intermediazione. JO-BinTUR permetterà a inoccupati,disoccupati e lavoratori formati especializzati nel settore turistico-alberghiero che abbiano le compe-tenze minime per l’inserimento inun settore di candidarsi per le po-sizioni aperte che richiedono sem-pre più qualità e professionalità.Coloro i quali sono interessati adinserirsi nel settore turistico/alber-ghiero potranno trovare nel servi-zio JOBinTUR:• accoglienza,• informazioni mercato del lavo-

ro turistico alberghiero,• orientamento,• consulenza orientativa - forma-

zione e lavoro nel settore turi-smo,

• intermediazione al lavoro,• incontro domanda e offerta con

le aziende del settore nel terri-torio della regione Lazio,

• tecniche di ricerca attiva del la-voro specialistica nel settore tu-rismo.

Il servizio sarà attivo dalla primadecade di marzo, per info:R. Gestione Qualità Formazionee Servizi al LavoroFrancesca [email protected]

Segreteria OperativaJacopo MazzoniMarco [email protected]/48907020Via Agostino Depretis, 7000184 – Roma

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JOBinTOUR l’offerta di lavoroincontra la domanda

Con Carrer Day turismo Ebtl inizia in servizio gratuito di intermediazione

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