7.1. Esercizio. · ANALISI Soluzioni del Foglio 7 18 novembre 2009 7.1. Esercizio. Assegnate le...
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ANALISI
Soluzioni del Foglio 718 novembre 2009
7.1. Esercizio. Assegnate le funzioni
ex − e−x
x,
sin(x)
x
• dire quali possono essere prolungate per continuita in x = 0,• studiare, per le funzioni che risultino prolungabili in x = 0, la
derivabilita in x = 0 dei prolungamenti,• studiare, per le funzioni che risultino derivabili in x = 0, ser-
vendosi eventualmente della regola di de l’Hopital, la continui-ta in x = 0 della funzione derivata.
Soluzione:
Entrambe le funzioni assegnate possono essere prolungate per continui-ta in x = 0 in quanto esistono i limiti
limx→0
ex − e−x
x= 2, lim
x→0
sin(x)
x= 1
i prolungamenti sono pertanto le due funzioni, vedi Figure 1 e 2,
f(x) =
{ex − e−x
xse x 6= 0
2 se x = 0g(x) =
{sin(x)
xse x 6= 0
1 se x = 0
La derivabilita in x = 0 significa l’esistenza dei limiti
limh→0
f(h)− f(0)
h= lim
h→0
eh − e−h
h− 2
h= lim
h→0
eh − e−h − 2h
h2
limh→0
g(h)− g(0)
h= lim
h→0
sin(h)
h− 1
h= lim
h→0
sin(h)− hh2
Tenuto conto che si tratta, in entrambi i casi, di quozienti in cui nu-meratore e denominatore hanno limite zero, si puo usare la regola dide l’Hopital e studiare i limiti dei quozienti delle rispettive derivate
limh→0
eh + e−h − 2
2h, lim
h→0
cos(h)− 1
2h
ovvero, tenuto conto che si incontrano nuovamente quozienti in cuinumeratore e denominatore hanno limite zero, si puo usare una seconda
1
2
Figura 1. f(x) =ex − e−x
x
volta la regola di de l’Hopital e studiare i limiti dei quozienti dellerispettive derivate
limh→0
eh − e−h
2= 0, lim
h→0
− sin(h)
2= 0
I due limiti trovati provano quindi l’esistenza delle due derivate in x = 0
limh→0
f(h)− f(0)
h= 0, lim
h→0
g(h)− g(0)
h= 0
Le funzioni prolungate f e g hanno pertanto, ∀x ∈ R, le seguentiderivate
f ′(x) =
{(ex + e−x)x− (ex − e−x)
x2se x 6= 0
0 se x = 0
g′(x) =
{x cos(x)− sin(x)
x2se x 6= 0
0 se x = 0
3
Figura 2. f(x) =sin(x)
x
L’ultima domanda proposta si riferisce alla continuita in x0 = 0 delledue funzioni f ′(x) e g′(x) sopra definite: tenuto conto che, applicandodue volte la regola di de l’Hopital, al caso f ′
limx→0
(ex + e−x)x− (ex − e−x)
x2= lim
x→0= lim
x→0
(ex − e−x)x)
2x=
= limx→0
(ex + e−x)x+ (ex − e−x)
2= 0
e al caso g′
limx→0
x cos(x)− sin(x)
x2= lim
x→0
−x sin(x)
2x=
= limx→0
− sin(x)− x cos(x)
2= 0
si riconosce che sia f ′ che g′ sono continue in x0 = 0.
7.2. Esercizio. Assegnate le funzioni
f(x) =√x2 − x, g(x) =
x
4x+ 1e−x
4
• determinare l’insieme di definizione,• esaminare se possiedono asintoti,• determinare gli intervalli di monotonia e i punti di massimo
e/o minimo locali,• determinare gli intervalli di convessita e determinare i punti
di flesso.
Soluzione:
f(x) =√x2 − x
• x2 − x ≥ 0 ⇔ {x ≤ 0} ∪ {1 ≤ x}: l’insieme di definizione epertanto R privato dell’intervallo aperto (0, 1),• tenuto conto che
f(x) = |x|√
1− 1
x
si intuisce che f abbia gli stessi asintoti obliqui della funzione|x|, cioe le due rette y = x e y = −x.
Infatti
limx→±∞
|x|√
1− 1
xx
= ± limx→−∞
√1− 1
x= ±1
e
limx→−∞
√x2 − x+ x = lim
x→−∞
(√x2 − x+ x)(
√x2 − x− x)√
x2 − x− x=
= limx→−∞
−x√x2 − x− x
=1
2
Analogamente
limx→+∞
√x2 − x− x = −1
2
Pertanto le rette
y = −x+1
2, y = x− 1
2
sono asintoti obliqui della f , rispettivamente per x → −∞ ex→ +∞.• Tenuto presente che
f ′(x) =2x− 1
2√x2 − x
5
riesce
x ≤ 0 → f ′(x) < 0, 1 ≤ x → f ′(x) > 0
Quindi, tenuto conto che l’insieme di definizione di f e com-posto da due semirette si ha che:
– nella semiretta di sinistra f e decrescente,– nella semiretta di destra e crescente.
• Tenuto presente che
f ′′(x) =−1
4 ((−1 + x) x)32
si riconosce che f ′′(x) < 0 e quindi che f e concava in entrambele due semirette che compongono il suo insieme di definizione.
g(x) =x
4x+ 1e−x
Figura 3. g(x) =x
4x+ 1e−x
• l’insieme di definizione e {x 6= −1/4}
6
• la retta verticale
x = −1
4e un asintoto verticale: infatti
limx→−1/4−
x
4x+ 1e−x = +∞, lim
x→−1/4+
x
4x+ 1e−x = −∞
Esiste inoltre un asintoto orizzontale x = 0 relativo a x→+∞: infatti
limx→+∞
x
4x+ 1e−x = 0
Non esistono asintoti, ne orizzontali ne obliqui, per x →−∞: infatti
limx→−∞
x
4x+ 1e−x = +∞, lim
x→−∞
x
x(4x+ 1)e−x = −∞
• tenuto presente che
g′(x) = −−1 + x+ 4x2
(1 + 4 x)2 e−x
e che
g′(x) = 0 ⇔ ξ1 = −1 +√
17
8, ξ2 = −1−
√17
8
si riconosce, tenuto conto che ξ1 < −1/4 e che
limx→−∞
g(x) = limx→−1/4−
g(x) = +∞
che nel punto ξ1 non puo che aversi un
punto di minimo locale
Analogamente si riconosce tenuto conto che ξ2 > −1/4 eche
limx→−1/4+
g(x) = −∞ limx→+∞
g(x) = 0
che nel punto ξ2 non puo che aversi un
punto di massimo locale
• tenuto conto che
g′′(x) =−10− 7x+ 8x2 + 16x3
(1 + 4 x)3 e−x =
e che l’espressione a numeratore −10−7x+8x2 +16x3 e cres-cente in (−∞,−7/12) decrescente in (−7/12, 1/4) e crescente
7
in (1/4,+∞) e che prende in x = −7/12 valore negativo siriconosce che
x < −1
4→ −10− 7x+ 8x2 + 16x3 < 0 → g′′(x) > 0
Nella semiretta x > −1/4 l’espressione a numeratore e de-crescente fino a un minimo negativo assunto in x = 7/2, poicresce tendendo a +∞ per x → +∞: pertanto l’espressionea numeratore e negativa per x ∈ (−1/4, η) e positiva dopo.Stesso segno ha, naturalmente g′′(x).
Pertanto
x < −1
4→ g(x) convessa
−1
4< x < η → g(x) concava
x = η → g(x) ha un flesso,x > η → g(x) concava
7.3. Esercizio. Assegnata la funzione
f(x) = x e−|x|
• determinare i limiti per x→ ±∞,• determinare l’insieme in cui f e derivabile e indicare l’espres-
sione della derivata,• determinare gli intervalli di monotonia e i punti di massimo
e/o minimo locali,• determinare gli estremi inferiore e superiore ed esaminare se
si tratta di minimo e/o massimo.
Soluzione:
La funzione assegnata, f(x) = x e−|x| e funzione di tipo dispari: graficosimmetrico rispetto all’origine, vedi Figura 4.
• Al limite
limx→+∞
xe−|x| = limx→+∞
x
ex
quoziente di due funzioni entrambe divergenti a +∞ puo essereapplicata la regola di de l’Hopital e considerare quindi il limitedel quoziente delle derivate
limx→+∞
1
ex= 0
8
Figura 4. f(x) = x e−|x|
Analogo discorso per il limite per x→ −∞
limx→−∞
xe−|x| = − limx→+∞
x
ex= − lim
x→+∞
1
ex= 0
• f e certamente derivabile per x 6= 0 perche composta di fun-zioni in tale insieme derivabili
f ′(x) =
{(1 + x)ex se x < 0(1− x)e−x se x > 0
ovvero∀x 6= 0 : f ′(x) = (1− |x|)e−|x|
In x = 0 per decidere circa la derivabilita o meno deve essereconsiderato direttamente il rapporto incrementale
limh→0
f(h)− f(0)
h= lim
h→0
he|h|
h= lim
h→0e|h| = 1
pertanto la funzione f e derivabile anche in x = 0 con derivataf ′(0) = 1.• Tenuto conto dell’espressione della derivata si riconosce che
– f e decrescente in (−∞,−1)– e crescente in (−1, 1)
9
– di nuovo decrescente in (1,+∞)• Tenuto conto che
limx→±∞
xe−|x| = 0
lo studio sugli intervalli di monotonia permette di riconoscereche i valori presi in x = −1 e in x = 1 sono il minimo e ilmassimo della f in R.
7.4. Esercizio. Studiare al variare di a ∈ R il numero di soluzionidell’equazione
1
3x3 + x2 + a = 0
Soluzione:
Figura 5. P (x) =1
3x3 + x2
10
L’equazione assegnata,1
3x3 +x2 = −a, ammette almeno una soluzione
qualunque sia a ∈ R in quanto l’immagine della funzione P (x) =1
3x3 +
x2, polinomio di grado dispari, e tutto R.Per decidere il numero na di soluzioni basta esaminare il grafico dellaP (x), vedi Figura 5:
P ′(x) = x2 + 2x = x(x+ 2)
da cui segue x < −2 → P ′(x) > 0 P (x) crescente−2 < x < 0 → P ′(x) < 0 P (x) decrescente0 < x → P ′(x) > 0 P (x) crescente
Sempre dal grafico, vedi Figura 5, osservando che P (−2) = 43
e P (0) =0, poiche si cercano soluzioni dell’equazione P (x) = −a si riconosce che
a > 0 1 soluzionea = 0 2 soluzioni−4/3 < a < 0 3 soluzionia = −4/3 2 soluzionia < −4/3 1 soluzione
7.5. Esercizio. Dimostrare che l’equazione
tan(x) = x
possiede infinite radici reali.Quante di queste radici sono contenute nell’intervallo [0, 4π] ?
Soluzione:
La funzione tan(x) e periodica: quello che fa per x ∈ (−π2,π
2) lo ripete
negli analoghi intervalli(−π
2− π, π
2− π
),(−π
2+ π,
π
2+ π),(−π
2+ 2π,
π
2+ 2π
), ...
In ciascuno di tali intervalli la funzione tan(x) e crescente e ha immag-ine tutto R: pertanto
∀ k ∈ Z : ∃ !xk ∈(−π
2+ kπ,
π
2+ kπ
)tale che tan(xk) = xk
Basta osservare il grafico di Figura 6 per riconoscere quindi che l’e-quazione tan(x) = x ha quattro radici appartenenti all’intervallo [0, 4π].
11
Figura 6. tan(x) = x
Osservazione 7.1. Merita attenzione riconoscere che nell’intervallo[0, π/2] l’equazione tan(x) = x abbia la sola soluzione x = 0, ovveroriconoscere che
0 < x <π
2→ x < tan(x)
Infatti, indicata cond(x) = tan(x)− x
riesce d(0) = 0 e
d′(x) =1
cos2(x)− 1 ≥ 0
da cui d(x) risulta crescente in [0, π/2) e, quindi
0 < x <π
2→ 0 = d(0) < d(x)
ovvero tan(x) > x.
7.6. Esercizio. Si determinino gli estremi, superiore ed inferiore,della funzione
f(x) = exp
(1 + x2
4− x2
)Si determinimo inoltre gli eventuali punti di massimo o minimo locale.
12
Soluzione:
Figura 7. g(x) =1 + x2
4− x2
Consideriamo la funzione, vedi grafico in Figura 7,
g(x) =1 + x2
4− x2
• funzione pari,• lim
x→±∞g(x) = −1, asintoto orizzontale y = −1
• denominatore nullo per x = ±2, asintoti verticali x = −2 ex = 2.
L’informazione piu utile puo essere il legame che intercorre tra{1 + x2
4− x2, x ∈ R
} {1 + x
4− xx ≥ 0
}in Figura 7 il grafico della prima e in nero, quello della seconda e inblu tratteggiato.Le immagini delle due funzioni sono ovviamente le stesse:
(−∞,−1) ∪ [1
4, +∞)
13
Figura 8. f(x) = exp
(1 + x2
4− x2
)Pertanto, tenuto conto che la funzione esponenziale e strettamentecrescente, l’immagine della funzione f assegnata e, vedi Figura 8,
(0, e−1) ∪ [e1/4, +∞)
• estremo inferiore di f : 0, non e minimo,• estremo superiore di f : +∞, non e, naturalmente, massimo.
In corrispondenza ad x0 = 0 si ha un punto di minimo locale:
f(0) = e1/4 ≈ 1, 28
7.7. Esercizio. Assegnate le funzioni
f(x) = |x|(2x− 1), x ∈ [−1, 1]
g(x) = (2x+ 1) e−x, x ∈ [0,+∞)
determinare gli estremi inferiore e superiore e dire se essi siano rispet-tivamente minimo e/o massimo.
Soluzione:
14
f(x) = |x|(2x− 1), x ∈ [−1, 1]
Figura 9. f(x) = |x|(2x− 1), x ∈ [−1, 1]
La funzione f per via del valore assoluto corrisponde alla seguente
f(x) =
{−x(2x− 1) se x ≤ 0x(2x− 1) se x ≥ 0
una funzione costruita incollando due parabole, vedi grafico in Figura9.Si tratta di una funzione continua definita su un intervallo chiuso elimitato pertanto ha minimo e massimo che sono, evidentemente, ivalori
f(−1) = −3, f(1) = 1
considerato che per x = 14, si ha f(1
4) = −1
8∈ (−3, 1).
g(x) = (2x+ 1) e−x, x ∈ [0,+∞)
La funzione g(x) e continua e derivabile nell’intervallo [0,+∞): riesce
g′(x) = (1− 2x) e−x
pertanto
15
Figura 10. g(x) = (2x+ 1) e−x, x ∈ [0,+∞)
• g e crescente per x ∈ [0, 1/2]• e decrescente per x > 1/2.
Tenuto conto che
g(0) = 1, g(1/2) =2√e, lim
x→+∞g(x) = 0
si riconosce che
inf(g) = 0, sup(g) = g(1/2) =2√e
= max(g)
7.8. Esercizio∗. Dimostrare la disuguaglianza
3x2 ≤ x6 + 2, ∀x ∈ R(Suggerimento: studiare la funzione f(x) = 3x2 − x6 − 2)
Soluzione:
La funzione f(x) = 3x2− x6− 2, vedi grafico in Figura 11, ha derivata
f ′(x) = 6x− 6x5 = 6x(1− x4)
Dal segno di f ′(x) si ricostruiscono gli intervalli in cui f(x) e crescentee quelli in cui e decrescente:
16
Figura 11. f(x) = 3x2 − x6 − 2
• crescente in (−∞, −1)• decrescente in (−1, 0)• crescente in (0, 1)• decrescente in (1, +∞)
Risulta evidente che x = ±1 sono punti di massimo: f(±1) = 0Ne segue che
∀x ∈ R : f(x) ≤ f(±1) = 0 → 3x2 ≤ (x6 + 2)
7.9. Esercizio∗. Dimostrare che l’equazione nell’incognita x
ex = 1− x+ 2a
ha, ∀a ∈ R, una e una sola soluzione x(a) ovviamente dipendenteda a.Dimostrare che la funzione di a cosı costruita e continua in R.
Soluzione:
Consideriamo la funzione, vedi grafico in Figura 12,
f(x) = ex − 1 + x
17
Figura 12. f(x) = ex − 1 + x
Tenuto conto che
limx→−∞
f(x) = −∞, limx→+∞
f(x) = +∞, f ′(x) = ex + 1 > 0
si riconosce che
• l’immagine di f e tutto R,• f e crescente,
quindi f e invertibile con inversa continua1 definita in tutta l’immagineR.
1Dimostrazione: Sia y = f(x) continua nell’intervallo I e crescente: sia Jl’intervallo sua immagine. In J e definita la funzione inversa x = g(y) crescenteanch’essa.Sia g(y0) = x0 : assegnato ε > 0 indichiamo con
y1 = f(x0 − ε), y2 = f(x0 + ε)
Riesce y1 < y0 < y2 e, tenuto conto della monotonia
y1 < y < y2 → g(y1) < g(y) < g(y2)
ovvero, posto δ = min{|y1 − y0|, |y2 − y0|}|y − y0| < δ → |g(y)− g(y0)| ≤ ε
18
Indicata con g tale inversa riesce
x(a) = g(2a)
funzione di a continua in R.