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69.1 SEGNI E RAPPRESENTAZIONI CONVENZIONALI NELLE MAPPE CATASTALI 16 1 Per la formazione delle mappe catastali furono impartite, nel corso del tempo a far capo dal 1889, successive istruzioni, a mano a mano che nella realtà oggettiva venivano nascendo nuove entità catastali, mentre progredivano le tecniche di rilevamento e i procedimenti di riproduzione cartografica. I segni convenzionali ora in adozione (secondo le istruzioni del Ministero delle Finanze del 1970) rispondono alla necessità di una sistemazione rigorosa della cartografia, anche ai fini di una sua precisa e inequivoca lettura. Dei numerosissimi segni esistenti, raffiguriamo e illustriamo quelli che compaiono con maggior frequenza. Le regole di rappresentazione non servono soltanto all’interpretazione delle mappe, ma vanno anche rispettate dai tecnici negli elaborati grafici delle pratiche di conservazione. Fig. 1 Punto trigonometrico isolato, non unito ad elementi materiali raffigurati in mappa. Fig. 2 Punto trigonometrico costituito da asse di campanile. Fig. 3 Punto trigonometrico costituito da spigolo di fabbricato. Fig. 4 Punto trigonometrico costituito da termine di confine. Fig. 5 Punto poligonometrico. Fig. 6 Linea continua: segna il confine fra particelle; accompagnato da altri segni o colorazioni, indica particolarità topografiche (si veda oltre). Fig. 7 Linea tratteggiata: indica elementi territoriali non costituenti particelle distinte ma compresi entro par ti celle (si veda oltre). Fig. 8 Linea punteggiata: indica tratti in galleria di elementi topografici. Fig. 9 Linea che segna il confine di Stato. Fig. 10 Linea che segna il confine di Regione. Fig. 11 Linea che segna il confine di Provincia. Fig. 12 Linea che segna il confine di Comune. Fig. 13 Linea che segna il limite di foglio di mappa. Fig. 14 Linea che segna il limite di sezione di foglio nella mappa urbana.

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Per la formazione delle mappe catastali furono impartite, nel corso del tempo a far capo dal 1889, successive istruzioni, a mano a mano che nella realtà oggettiva venivano nascendo nuove entità catastali, mentre progredivano le tecniche di rilevamento e i procedimenti di riproduzione cartografica.

I segni convenzionali ora in adozione (secondo le istruzioni del Ministero delle Finanze del 1970) rispondono alla necessità di una sistemazione rigorosa della cartografia, anche ai fini di una sua precisa e inequivoca lettura.

Dei numerosissimi segni esistenti, raffiguriamo e illustriamo quelli che compaiono con maggior frequenza.

Le regole di rappresentazione non servono soltanto all’interpretazione delle mappe, ma vanno anche rispettate dai tecnici negli elaborati grafici delle pratiche di conservazione.

Fig. 1 Punto trigonometrico isolato, non unito ad elementi materiali raffigurati in mappa.

Fig. 2 Punto trigonometrico costituito da asse di campanile.

Fig. 3 Punto trigonometrico costituito da spigolo di fabbricato.

Fig. 4 Punto trigonometrico costituito da termine di confine.

Fig. 5 Punto poligonometrico.

Fig. 6 Linea continua: segna il confine fra particelle; accompagnato da altri segni o colorazioni, indica particolarità topografiche (si veda oltre).

Fig. 7 Linea tratteggiata: indica elementi territoriali non costituenti particelle distinte ma compresi entro par ti celle (si veda oltre).

Fig. 8 Linea punteggiata: indica tratti in galleria di elementi topografici.

Fig. 9 Linea che segna il confine di Stato.

Fig. 10 Linea che segna il confine di Regione.

Fig. 11 Linea che segna il confine di Provincia.

Fig. 12 Linea che segna il confine di Comune.

Fig. 13 Linea che segna il limite di foglio di mappa.

Fig. 14 Linea che segna il limite di sezione di foglio nella mappa urbana.

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Fig. 15 Stelo con testa: indica un termine di proprietà.

Fig. 16 Termine di proprietà costituito da incisione su roccia.

Fig. 17 Rombo pieno: indica un termine di confine territoriale (nel disegno, di confine comunale).

Fig. 18 Strada pubblica (statale, provinciale, comunale, vicinale).

Fig. 19 Sede stradale con scarpate produttive di reddito, numerate.

Fig. 20 Strada pubblica in galleria.

Fig. 21 Strada privata appartenente al possessore della particella attraversata.

Fig. 22 Strada privata (come sopra) che costeggia un limite di particella.

Fig. 23 Strada privata appartenente ai possessori di particelle confinanti, con confini corrispondenti all’asse stradale.

Fig. 24 Strada privata non appartenente ai possessori delle particelle fronteggiate ma al possessore della particella con fabbricato.

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Fig. 25 Sentiero.

Fig. 26 Alveo di grande corso d’acqua. La freccia indica il senso di scorrimento. La fascia centrale indica la superficie coperta dalle acque in piena ordinaria.

Fig. 27 Alveo come sopra, con argini.

Fig. 28 Piccolo corso d’acqua attraversante particelle.

Fig. 29 Linea costiera di mare con alta marea ordinaria. La particella 69 indica la spiaggia (demanio pubblico).

Fig. 30 Canale artificiale principale, costituente particella a sé stante, numerata.

Fig. 31 Canale artificiale con un margine corrente lungo una linea di confine.

Fig. 32 Canale artificiale che attraversa una particella.

Fig. 33 Canale artificiale a cavallo di una linea di confine fra particelle.

Nota. I canali delle figg. 31, 32, 33, se portano acqua al servizio di proprietari diversi dai possessori delle particelle attraversate, rappresentano servitù di acquedotto.

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Fig. 34 Piccolo corso d’acqua o canale artificiale lungo una linea di confine fra particelle.

Fig. 35 Piccolo corso d’acqua o canale artificiale che attraversa una particella.

Fig. 36 Canale che attraversa particelle, coperto nel tratto punteggiato.

Fig. 37 Canale artificiale che interseca strade pubbliche e un corso d’acqua naturale. Il tratto punteggiato è di sottopasso; i tratti tratteggiati sono pensili.

Fig. 38 Vasca con abbeveratoio.

Fig. 39 Pozzo.

Fig. 40 Graffa: segno che collega una superficie edificata con una superficie scoperta, quando sulle due insistono gli stessi diritti reali, per cui esse costituiscono un’unica particella.

Fig. 41 Particella edilizia costituita da un fabbricato con due attinenze scoperte.

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Fig. 42 Particella edilizia comprendente due (ma potrebbero anche essere di più) fabbricati con uguali caratteristiche costruttive e architettoniche e un’attinenza scoperta comune.

Fig. 43 Fabbricato con attinenza scoperta (particella edilizia n. 70) e attinenza coperta avente differenti caratteristiche costruttive e architettoniche (particella n. 71).

Fig. 44 Particella edilizia non costituente attinenza di nessuno dei fabbricati circostanti ma distinto lotto edificabile (n. 28).

Fig. 45 Rappresentazione di porzione di fabbricato pensile su area di diversa proprietà (contorno tratteggiato).

Fig. 46 Rappresentazione di porzione di fabbricato interrata sotto area di diversa proprietà (contorno punteggiato).

Fig. 47 Rappresentazione di costruzione galleggiante.

Fig. 48 Rappresentazione di fabbricato con corpo aggettante su area scoperta di propria attinenza.

Fig. 49 Rappresentazione di fabbricato con corpo aggettante su strada pubblica.

Fig. 50 Rappresentazione di fabbricato con cortile interno coperto ed ospitante locali.