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RASSEGNA STAMPA
6 marzo 2018
INDICE
PIEMME
13/02/2018 Tu Style
Il dolore, che gioia! TUSTYLE WEEKNOTES / LIBRI
LE STORIE PARALLELE DI 2 UOMINI E 2 DONNE IN CERCA DI LORO STESSI. TRA
ROMA E TOKYO, COME FA L'AUTRICE LAURA IMAI MESSINA
Testo Di Carlotta Vissani
5
02/03/2018 Il Foglio
I nomi di mio figlio
IL FiGLIO a cura di Annalena
Un bambino blu che non voleva arrivare, le lacrime, e poi: "Hai un daruma nella pancia"
6
22/02/2018 Gioia
Louise e il futuro della provetta
Anniversari
Compie quarant'anni Louise Brown, la prima bambina venuta al mondo con l'aiuto della
procreazione assistita. Dopo di lei, non c'è stato più tempo di festeggiare: i test tube
babies sono diventati milioni. E gli scienziati hanno appena annunciato che il primo
ovocita umano cresciuto in laboratorio è pronto per la fecondazione. Tutto incredibile,
tutto normale...
Roselina Salemi
7
20/02/2018 Gazzetta del Sud - Cosenza
Siamo tutti, più o meno portatori sani di dolore
Intervista a Laura Imai Messina sul suo nuovo romanzo
Una storia di ferite ma anche di gioie tra l ' Italia e il Giappone «La maternità, prima
desiderio, poi ossessione, infine felicità che sboccia dalla paura»
10
10/02/2018 Il Giornale - Nazionale
Per capire Occidente e Oriente serve Cioran
LAURA IMAI MESSINA
Felice Modica
12
03/03/2018 La Gazzetta Del Mezzogiorno - Bari
Bari, «Non oso dire la gioia» alla Feltrinelli13
07/02/2018 Grazia
Emozioni da TOKYO
GRAZIA VIAGGIO Emozioni da
14
23/02/2018 Il Piccolo di Trieste - Nazionale
"Non oso dire la gioia", Laura Imai Messina tra Italia e Giappone
il libro
18
20/02/2018 Gazzetta del Sud - Cosenza
A Messina19
05/03/2018 La Gazzetta Del Mezzogiorno - Bari
Bari, «Non oso dire la gioia» alla Feltrinelli APPUNTAMENTI
20
04/03/2018 La Gazzetta Del Mezzogiorno - Bari
Bari, «Non oso dire la gioia» alla Feltrinelli21
PIEMME WEB
23/02/2018 ansa.it 08:53
La gioia tra Roma-Tokyo di Imai Messina22
21/02/2018 Balarm.it 00:31
I modi dell'amore: Laura Imai Messina presenta "Non oso dire la ...23
14/02/2018 La Repubblica.it (ed. Napoli) 15:00
Febbraio da IoCiSto, la libreria di tutti: Amore, libri, territorio, politica24
10/02/2018 ilgiornale.it 09:20
Per capire Occidente e Oriente serve Cioran25
20/02/2018 La Repubblica.it (ed. Napoli) 19:03
Al via gli eventi di fine febbraio alla libreria IoCiSto26
21/02/2018 cn24tv.it 13:27
Convegno "La Via del Sol Levante. Il Giappone racconta l'Italia",27
28/02/2018 BookBlister 16:07
Le Interruzioni di Laura Imai Messina28
22/02/2018 palermo.repubblica.it 09:13
Le Vibrazioni e Cajkovskij gli appuntamenti di oggi29
20/02/2018 julienews.it
Al via gli eventi di fine febbraio da IOCISTO32
21/02/2018 meteoweb.eu 00:45
"La via del Sol Levante. Il Giappone racconta l'Italia": un momento di ...33
04/03/2018 CriticaLetteraria 14:00
Quando credi di non meritare la felicità, ecco che la gioia arriva a sorprenderti34
21/02/2018 strettoweb.com 16:45
Reggio Calabria: l'Università Dante Alighieri organizza un'iniziativa ...36
02/03/2018 ilfoglio.it 15:41
I nomi di mio figlio37
13/02/2018 easynewsweb.com
Buongiorno. Sono Giorgio Dell'Arti e questa è la mia rassegna stampa dei giornalidi oggi, martedì 13 febbraio 2018, detta Anteprima.
39
10/02/2018 Fattitaliani.it 07:40
Segnalibro, Laura Imai Messina a Fattitaliani: certi libri non smettono di parlartimai. L'intervista
52
01/03/2018 raiscuola.rai.it 08:54
Laura Imai Messina, Non oso dire la gioia55
21/02/2018 illibraio.it 01:13
"In Giappone? Vedo meno ansia di felicità "56
03/02/2018 Una Pausa di Lettura 19:06
[Anteprima] Uscite Edizioni Piemme Febbraio 201858
10/02/2018 letteraturaecinema.blogspot.com
Red Sparrow; Uomini che restano (Sara Rattaro) e altre novità in libreria dal 13febbraio
59
05/02/2018 The bookcase of my mind 13:39
#NovitàInLibreria: febbraio 201860
04/02/2018 alesdap's journal 08:17
I libri del mese di Febbraio 2018 - Anteprime #264
03/03/2018 Convenzionali 14:11
"Non oso dire la gioia"69
20/02/2018 volevoesserejomarch 17:28
Non oso dire la gioia70
12/02/2018 spettacolinews.it 15:37
In libreria il nuovo romanzo di Laura Imai Messina "Non Oso Dire La Gioia"71
06/02/2018 Peccati di Penna
SEGNALAZIONE - Non oso dire la gioia di Laura Imai Messina | Edizioni Piemme72
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13/02/2018Pag. 97 N.8 - 14 febbraio 2018
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5PIEMME - Rassegna Stampa 01/02/2018 - 06/03/2018
02/03/2018Pag. 5
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pa è da intendersi per uso privato
6PIEMME - Rassegna Stampa 01/02/2018 - 06/03/2018
Compie quarant’anni Louise Brown, la prima bambina venuta al mondo con l’aiuto della procreazione assistita. Dopo di lei, non c’è stato più tempo di festeggiare: i test tube babies sono diventati milioni. E gli scienziati hanno appena annunciato che il primo ovocita umano cresciuto in laboratorio è pronto per la fecondazione. Tutto incredibile, tutto normale... di Roselina Salemi
anniversari
Louise e il futuro della provetta
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Oggi Louise Brown, la prima bimba concepita
in provetta, è un’allegra signora molto curvy.
Robert Edwards, il medico che l’ha fatta nasce-re, ha vinto il Nobel nel 2010. Lei ha avuto due figli super-pubblicizzati, Cameron (2006) e Aiden (2013). Mentre Louise si prepara a festeggiare i 40 anni (il 25 luglio), il gruppo di ricerca di Evelyn Telfer, che guida un team di scienziati inglesi e americani, ha pub-blicato sulla rivista Molecular human reproduction gli stra-ordinari risultati del suo esperimento: una cellula riprodut-tiva femminile prelevata da tessuto ovarico è stata fatta “ma-turare” in provetta fino allo stadio in cui può essere fertiliz-zata, con benefici potenzialmente enormi per preservare la fertilità delle donne che devono sottoporsi a chemioterapia. È l’ultima tappa di un percorso di studi sulla riproduzione iniziato già nel Settecento, con gli esperimenti di Lazzaro Spallanzani, e proseguito senza sosta nei secoli successivi.
Nel 1926, in America, Liliana Lauricella non poteva avere figli da Salvatore, marito sterile. Due ginecologi newyorkesi, Frances Seymour e Alfred Koerner, marito e moglie, le trovarono un donatore. Risultato: due gemelle e un grosso scandalo. Era una fecondazione eterologa, al-
lora ritenuta “un adulterio della peggior specie”. Alla fine però, nonostante i vari tentativi precedenti, è da quel 25 luglio 1978 che la scienza conta ufficialmente i figli della procreazione assistita. Da allora ne sono nati 350.000 ogni anno, e dovremmo essere nell’ordine dei sette milioni nel mondo, ma c’è chi dice nove o dieci. Margherita Fronte in Culle di vetro (Ed. Enciclopedia delle donne) racconta gli ultimi cento anni di questa epopea carica di colpi di scena, fino alla maternità surrogata (o utero in affitto). «La scienza corre più veloce dell’etica», sostiene Fronte, «e mentre discu-tiamo, le frontiere cadono, i pionieri scrivono le regole, la
Baby boomersIn apertura, Louise Brown
a sei anni. Qui sopra,Brian
Lieberman e Jeremy Osborn,
specialisti della procreazione
assistita di Manchester,
con alcuni dei bambini
che hanno aiutato a venire
al mondo, negli Anni 80.
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tecnica è sempre un passo avanti al dibattito, la legge arriva per ultima. Oggi c’è un grande controllo e certi esperimenti fatti all’inizio non sarebbero possibili». Non si può neanche tornare indietro (e non
ci sarebbe ragione). La legge 40 (2005), re-strittiva e punitiva, è stata smon-tata a colpi di sentenze della Cor-te costituzionale. Gli ultimi dati ufficiali del ministero della Salute (2015) ci dicono che sono state trattate 70.892 coppie, sono nati 12.836 bambini e le richieste sono in aumento. Dei 111.000 embrioni formati, 74.000 sono stati impiantati, mentre gli altri sono parcheggiati in freezer. Le mamme italiane sono le più vecchie d’Europa: le gravi-danze delle ultraquarantenni sono triplicate. Beatrice Loren-zin, ministra della Salute, ha portato da 43 a 46 anni la soglia che permette di chiedere la fecondazione (omologa o etero-loga) a una struttura pubblica. Passati i 46, restano le cliniche private, che tendono a fissare come limite i 51, e poi il Far west internazionale, anche su Internet. Ma forse ha ragione il professor Carlo Flamigni, pioniere delle culle di vetro: bisognerebbe occuparsi «di come si sta trasformando il concetto di genitorialità»( le mamme cin-quantenni, in fondo, sono un dettaglio). Nel 2016 una don-na giordana ha messo al mondo il primo bambino con tre genitori, racconta Sylvie Coyaud: «Dopo quattro aborti spon-tanei tardivi e due bambini morti per una malattia tremenda (la sindrome di Leigh), ha avuto un figlio con il Dna suo, del padre e dei mitocondri – le piccole strutture della cellula che le forniscono energia – di una donatrice che avevano sosti-
tuito quelle difettose della madre». La contraccezione ha reciso il legame tra sessualità e procreazione. La fecondazione in vitro ha scardinato il rapporto ma-
ternità-età. L’utero artificiale sarà la prossima sfida. Carlo Bulletti, uno dei pochissimi scienziati che l’ha sperimentato a metà degli Anni 80 (troppo presto), ha scritto con Carlo Flamigni il saggio Fare figli. Storia della genitorialità dagli antichi miti all’utero artificiale (Pendragon), e tratteggia sce-nari un tempo incredibili. La sintesi del Dna umano (in teo-ria possibile entro il 2040) promette «implicazioni sociali, etiche e giuridiche impensabili. L’embrione formato in vitro si svilupperà in toto in un cabinet consentendo di evitare le morti per parto prematuro e rendendo inutile la maternità surrogata». Come le donazioni di ovociti e di spermatozoi: basterà la sintesi di un gamete in laboratorio. Per Bulletti,«non ci sarà più una scienza finalizzata alla trasmissione della vi-ta, ma una scienza che sintetizza nuove vite. Le religioni dovranno riadattare le narrazioni sulla genesi». Riusciamo a immaginare una società senza gravidanza? La femminista e docente universitaria australiana Evie Kendal, autrice di Equal opportunity and the case for state sponsored ectogenesis non solo la immagina, ma si augura di vederla.
Domani, forse. Ma oggi le donne che non pos-sono avere figli si sentono ancora “difettose” co-me le ha battezzate l’attrice Eleonora Mazzoni, che ha avuto due gemelli in provetta, si è scoper-ta scrittrice con il romanzo Le difettose, appun-to (Einaudi), seguito da un manualetto per le non-ancora-madri (In becco alla cicogna, Biglia Ubu) . «Pensavo di non volere bambini», ha con-fessato. «Era un atto di ribellione alla cultura che vede la maternità come unica realizzazione fem-minile. Però, a un certo punto, il desiderio di procreare mi è scoppiato dentro come una bom-ba». In nome di questo desiderio abbiamo una storia, scritta quasi sempre dagli uomini ma ali-mentata dal coraggio delle donne, che ha reso normale l’eccezionale. Nel 1979 l’esclusiva del Daily mail su Louise Brown valeva 300.000 ster-line e la prima pagina; oggi un trafiletto a costo zero. Ma forse è meglio così. G
anniversari
Laura Imai Messina ha 36 anni, vive in Giappone da quando
ne aveva 23 e ha due figli, nati grazie alla Fivet. Forse per
questo, nel romanzo che ha appena pubblicato, Non oso
dire la gioia (Piemme), c’è una donna che vuole diventare
madre a tutti i costi. «Le statistiche», spiega, «raccontano
di un Giappone primo in classifica per infertilità. C’è anche una giovane parola,
(ninkatsu), dove il primo ideogramma significa “gravidanza”, il secondo “attività” e nel
mezzo, non detta, è la speranza di avere un bambino. Anch’io speravo. Ho scelto
una clinica vicino a casa che avevo visto ingrandirsi negli anni, fino a occupare tre piani
di un palazzo. Sono entrata nel settembre 2014, ho fatto gli esami. Poi, a gennaio,
l’inseminazione artificiale. Tre volte, non di più. Quando stavo per prendermi un’estate
di pausa, la dottoressa mi invitò a fare la Fivet, per la mia età era ancora possibile.
Congelammo gli embrioni: la tecnologia qui è davvero avanzata. Fino a 35 anni se ne
impianta uno alla volta, niente gemelli. Così ho avuto i miei figli». I costi? «In parte sono
sostenuti dallo Stato e variano con la zona di residenza. C’è gente che trasloca
apposta. Non è previsto alcun supporto psicologico. L’importante è la velocità».
Celebrità
Louise Brown all’età di tre anni
con i genitori: ne compirà 40
il 25 luglio prossimo. In basso,
i quotidiani inglesi del 26 luglio 1978
con la notizia della sua nascita.
Giappone L’IMPORTANTE È FARE PRESTO
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20/02/2018Pag. 11 Ed. Cosenza
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10PIEMME - Rassegna Stampa 01/02/2018 - 06/03/2018
20/02/2018Pag. 11 Ed. Cosenza
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11PIEMME - Rassegna Stampa 01/02/2018 - 06/03/2018
10/02/2018Pag. 31
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12PIEMME - Rassegna Stampa 01/02/2018 - 06/03/2018
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03/03/2018Pag. 45 Ed. Bari
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13PIEMME - Rassegna Stampa 01/02/2018 - 06/03/2018
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G R A Z I A • V I A G G I O
TOKYOUna giovane blogger italiana che si è trasferita in Giappone racconta a Grazia i suoi itinerari del cuore nella capitale. Tra i grattacieli e i minuscoli bar dove ha scritto, e ambientato,il suo nuovo romanzo
Emozioni da
TESTO E FOTO Laura Imai Messina DA Tokyo
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07/02/2018Pag. 176 N.8 - 7 febbraio 2018
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14PIEMME - Rassegna Stampa 01/02/2018 - 06/03/2018
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UNA VISTA DELLA FOLLA CHE ATTRAVERSA LA STRADA NEL
DISTRETTO DI SHIBUYA, A TOKYO.
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07/02/2018Pag. 176 N.8 - 7 febbraio 2018
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15PIEMME - Rassegna Stampa 01/02/2018 - 06/03/2018
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G R A Z I A • V I A G G I O
Il mondo per certe persone è a pois, come il cavallo di Pippi Calzelunghe o come le opere dell’artista giapponese Yayoi Kusama. O come me che nella folla di Tokyo mi sento una formica. È quello che penso quando mi infilo nelle strade del distretto di Shinjuku
da cui spuntano altissimi grattacieli, come il palazzo del governo metropolitano, dal cui osservatorio è possibile ammirare gratuitamente a 360° la città, il Monte Fuji che la sovrasta, la minaccia e la incanta, o la Shinjuku Park Tower di Kenzō Tange, nel cui bar Sofia Coppola aveva girato le scene cult del film Lost in Translation.Ogni lato e uscita della labirintica stazione ferroviaria di Shinjuku suggerisce una vita diversa: si va da quella nervosa e irrequieta dello shopping in negozi come Takashimaya o Alta, dove è anche possibile provare sofisticate parrucche di ogni taglio e colore, a quella notturna e sensuale del quartiere a luci rosse Kabukichō. A Tokyo ogni spazio è prezioso. La città ruba centimetri, come nei tanti bar della zona di Golden Gai, dove ogni negozio è minuscolo e dove spesso scrivo bevendo un cocktail seduta a pochi centimetri dal barista, che intanto mi racconta la sua vita con parole in grado di espandere i pochi metri di spazio del suo locale. Proprio a Shinjuku è stato inaugurato lo scorso autunno nella stagione degli aceri rossi, il museo dell’artista Yayoi
Kusama. Si entra che hai ancora lo sguardo pieno di ce-mento, ne esci che la strada, ma Tokyo tutta, pare davvero a pois o un insieme fittissimo di luci e colori, come le corsie gialle per aiutare i ciechi a muoversi o i carrelli pieni di bimbi spinti dalle maestre d’asilo.Ed è con questo sguardo nuovo che decido di vagabon-dare per il polmone verde di Yoyogi, 54 ettari di parco nelle cui viscere sorge il santuario Meiji-Jingu: qui ogni Capodanno si recano in preghiera tre milioni di persone e ogni giorno vi si celebrano nozze. È inaspettatamente verdissima Tokyo, più di un terzo della sua superficie è composta da boschi. Mi sposto ad Harajuku dove mi accoglie l’aria festosa di Takeshita-dōri, la strada delle mode giovani. Le tendenze qui si annunciano quasi per caso, in un’atmosfera rilassata che fa sì che, per quanta classicità o stravaganza si ostentino, nessuno giudicherà. Passando da queste parti, così come da-vanti al mitico palazzo Ichi-Maru-Kyū a Shibuya, il grande negozio dove i giapponesi vanno a scoprire le nuove mode, si rischia di finire facilmente tra le pagine di una rivista. Mentre finisco di mangiare, mi lascio alle spalle tutto quell’eccesso di vita. Ed ecco che, avanzando verso il sud della città, l’età si alza e vedo donne elegantissime che procedono lungo le maestose vie dello shopping di Omotesandō, gettando lo sguardo alle vetrine lussuose.
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07/02/2018Pag. 176 N.8 - 7 febbraio 2018
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16PIEMME - Rassegna Stampa 01/02/2018 - 06/03/2018
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Giro a destra, mi infilo in Cat Street, che in diagonale collega Harajuku a Shibuya: mi ritrovo in un dedalo di stradine intime e mute, con deliziosi negozi come The Bingo Brothers, dove assemblare collane uniche al mondo, o Candy Show Time, che fabbrica originali caramelle davanti agli occhi sbalorditi dei passanti. Prendo la metropolitana e scendo a Ochanomizu, il nome letteralmente significa “l’acqua del tè”, per tuffarmi nella discesa di negozi di musica, spartiti e strumenti, che si conclude nel quartiere delle librerie, Jimbōchō.Qui mi infilo nell’antico Radorio, il caffè dove in una nicchia d’ombra mi gusto un ottimo caffè nero, con negli occhi volumi preziosi, copie autografate dallo scrittore Yukio Mishima, riviste e atlanti di un Giappone scomparso. È già buio e la mia giornata finisce qui.Domani tuttavia ricomincia la meraviglia di un Giappone che a Tokyo ha posato due montagne (Takao e Mitake), nove isole e luoghi magici come il tempio Jindaiji. Con un autobus raggiungo Mitaka che è un microcosmo, una città nella città, un angolo di Giappone antico per i sapori tradizionali, il mulino ad acqua, i fantocci di mostri appesi ai tetti delle costruzioni in legno. E poi qui si gustano tempura e soba, gli spaghetti nella zuppa, deliziosi, pietanze spesso servite su banchetti in parchi incantati dove la natura ti mette in pace col mondo. ■
SOPRA, IL MUSEO DEDICATO ALL’ARTISTA YAYOI KUSAMA. SOPRA, LAURA IMAI MESSINA, AUTRICE DEL
ROMANZO NON OSO DIRE LA GIOIA (PIEMME) IN USCITA IL 13 FEBBRAIO,
AMBIENTATO TRA ROMA E TOKYO. NELLA PAGINA ACCANTO, IL PARCO
INOKASHIRA VICINO A MITAKA.
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07/02/2018Pag. 176 N.8 - 7 febbraio 2018
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17PIEMME - Rassegna Stampa 01/02/2018 - 06/03/2018
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23/02/2018Pag. 41
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18PIEMME - Rassegna Stampa 01/02/2018 - 06/03/2018
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20/02/2018Pag. 11 Ed. Cosenza
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19PIEMME - Rassegna Stampa 01/02/2018 - 06/03/2018
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05/03/2018Pag. 7 Ed. Bari
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20PIEMME - Rassegna Stampa 01/02/2018 - 06/03/2018
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04/03/2018Pag. 45 Ed. Bari
diffusione:20140tiratura:27960
21PIEMME - Rassegna Stampa 01/02/2018 - 06/03/2018
La gioia tra Roma-Tokyo di Imai Messina
LINK: http://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/unlibroalgiorno/2018/02/23/la-gioia-tra-roma-tokyo-di-imai-messina_4c286794-2e9c-438a-ae36-abe4c1f9a...
La gioia tra Roma-Tokyo di Imai Messina La scrittrice in Italia con il suo nuovo romanzo © ANSA Mauretta
Capuano ROMA 23 febbraio 201809:41 News Stampa Scrivi alla redazione Archiviato in Svolta su viale del
Batticuore, si avvia in vicolo del Burro da Comprare e si rifugia in via della Fuga dal Padre. Hanno il nome
dei pensieri e dei sentimenti le strade che Clara, sposata a un uomo che non ama, percorre in 'Non oso
dire la gioia', il nuovo romanzo di Laura Imai Messina che l'8 marzo sarà a 'Tempo di Libri' a Milano e il 17
marzo a 'Libri Come' a Roma. L'autrice di 'Tokyo orizzontale', 37 anni, che nel 2011 ha creato il blog e la
pagina Facebook 'Giappone Mon Amour' con finora più di 100.000 iscritti, diventando un punto di
riferimento per gli appassionati del Sol Levante, nel suo nuovo libro, pubblicato da Piemme, ambientato tra
Roma e Tokyo, ci mostra come la mancanza o l'eccesso d'amore possano cambiare le nostre vite. Ci fa
vedere come i luoghi possano esistere "soltanto in certe ore" e come Occidente e Oriente, o meglio cultura
italiana e giapponese, possano dialogare aggiungendo qualcosa al nostro sguardo, ma senza modificarsi.
Nel romanzo l'amore è quello passionale, quello fra amici ma soprattutto quello della maternità. "L'amore
è una prova" dice all'ANSA la scrittrice di origine romana, che a 23 anni, dopo la laurea in lettere, si è
trasferita a Tokyo, dove vive con il marito giapponese e i suoi bambini e dove insegna italiano all'Università.
Clara cerca di dare un senso alla sua vita e al suo matrimonio inseguendo la maternità, anche
compiendo un gesto atroce. L'arrivo di un figlio travolge anche la vita di Momoko, interprete arrivata in Italia
dal Giappone che porta gioia nella vita di Marcel, un uomo che soffre il vuoto di un padre mai conosciuto, è
soffocato dalla possessività della madre e del suo amico di sempre Jean. Tutti hanno alle spalle un passato
difficile e segreti dolorosi. "Momoko riesce a far scoprire a Marcel chi è, quale sia il suo valore. Per Clara la
maternità è una salvezza. Lei cerca di essere una buona madre ma non ci riesce veramente perchè non è
stata amata" racconta Laura Imai Messina, al suo arrivo a Roma. "La gioia - sottolinea - è più realistica
della felicità e non arriva mai nel modo in cui ce la aspettiamo. E' un piccolo fuoco d'artificio, però è
bellissimo. Una serie di piccole gioie possono essere la felicità". Ed è inevitabile che in chi non la vive
scateni invidie e odio, come succede alle persone che ruotano attorno a Momoko e Marcel. Con uno stile
e uno sguardo molto personale ed interiore, dove i dettagli hanno un valore fondamentale, Laura Imai
Messina ci mostra anche quella che lei definisce "la trasparenza di Tokyo con le sue vetrate che fanno
vedere le attività che ognuno svolge, ma non ci sono intromissioni" dice l'autrice. "Tokyo non ha nomi propri
per la maggior parte delle vie, è tutto numerico, tipo 'città nord, distretto numero xy'. I nomi identificano i
palazzi perchè ci sono le sedi delle società. Il fatto che non ci sia una toponomastica precisa mi ha
influenzato moltissimo in 'Non oso dire la gioia' dove i luoghi sono legati a delle esperienze e le strade
hanno i nomi di quello che stai pensando" sottolinea. Nel suo primo libro Tokyo era addirittura una persona,
aveva la febbre. In questo secondo romanzo, dove è riservato più spazio all'Italia, si sente però l'essenza
della cultura del Sol Levante. "Mi ha sicuramente influenzato il fatto che a Tokyo ci sia uno strano rapporto
tra privato e pubblico. Si parla, anche tra amici, ma non ci si dice nulla. Si pensa sempre di disturbare, si
condivide il positivo, mai il negativo". E' quello che si chiama "leggere l'aria", cioè comprendere il non
detto.(ANSA). RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
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23/02/2018 08:53Sito Web
22PIEMME WEB - Rassegna Stampa 01/02/2018 - 06/03/2018
I modi dell'amore: Laura Imai Messina presenta "Non oso dire la ...
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22 LETTURE Prima tappa di presentazione per la scrittrice Laura Imai Messina, che presenta il suo nuovo
lavoro letterario dal titolo "Non oso dire la gioia", edito da Edizioni Piemme, giovedì 22 febbraio alle 18:00,
presso la libreria La Gilda dei Narratori, a Messina. Dopo il successo del libro "Tokyo Orizzontale", la
scrittrice ritorna con un racconto immerso tra Roma e Tokyo, tra passato e futuro e presenza e assenza,
svelando al lettore i modi possibili dell'amore. La storia di Clara si sviluppa tra la sofferenza di un
matrimonio senza amore e la realizzazione del proprio sogno. Dall'altra parte, le figure di Marcel e Jean tra
sentimenti difficili da gestire ed una donna giapponese che insegnerà a Marcel come amare ed essere
amati. Dialogherà con l'autrice il giornalista Francesco Musolino. Libreria La Gilda dei Narratori Via
Giuseppe Garibaldi 56 - 98122 Messina (Me) EVENTI IN EVIDENZA
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21/02/2018 00:31Sito Web Balarm.it
23PIEMME WEB - Rassegna Stampa 01/02/2018 - 06/03/2018
Febbraio da IoCiSto, la libreria di tutti: Amore, libri, territorio, politica
LINK: http://napoli.repubblica.it/cronaca/2018/02/14/news/febbraio_da_iocisto_la_libreria_di_tutti_amore_libri_territorio_politica-188839992/
Febbraio da IoCiSto, la libreria di tutti: Amore, libri, territorio, politica La copertina del libro di Laura Imai
Messina 14 febbraio 2018 Febbraio da IoCiSto: Amore, libri, territorio, politica, "noi"e tanto altro ancora.
Sabato 17, alle 18, la presentazione Le facce degli esseri umani non hanno espressione di Alessandro
Pinci - ed. Ensemble con la giornalista Mariangela Baberisi; il 21 febbraio vedrà la presentazione del
laboratorio Le sensazioni del signor asterisco di Francesco Teselli - edizione Eracle con la partecipazione
del professore Giovanni Tranfaglia, docente di Storia e Filosofia ed ex Dirigente Scolastico, e di Antonio
Baiano, direttore editoriale della casa editrice "Edizioni Eracle". Letture a cura degli attori Carmen Cieri e
Pasquale Buglione. Per i nostalgici sessantottini ecco il giovedì 22 alle 18con il libroNOI TUTTI di Mario
Capanna con la partecipazione del gruppo di lettura di IoCiSto. Dialogherà con l'autore il Sindaco di Napoli
Luigi de Magistris, introduce Amedeo Borzillo - consigliere di IoCiSto. Performance musicale d'eccezione a
cura della Commissione Artistica del Movimento Studentesco del 1970. E il 26 febbraio, alle 18, Laura Imai
Messina - presenterà il libro Non oso dire la Gioia, appassionante storia d'amore edita da Piemme La
libreria è in via Cimarosa 20 (Piazza Fuga) - per tutti gli altri interessanti incontri telefonate allo
081/5780421 o andate sulla pagina Facebook della libreria.
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14/02/2018 15:00Sito Web La Repubblica.it (ed. Napoli)
24PIEMME WEB - Rassegna Stampa 01/02/2018 - 06/03/2018
Per capire Occidente e Oriente serve Cioran
LINK: http://www.ilgiornale.it/news/spettacoli/capire-occidente-e-oriente-serve-cioran-1492927.html Felice Modica - Sab, 10/02/2018 - 06:00 Felice Modica Momoko è una bella ragazza giapponese che a
lungo ha vissuto a Roma, parla correntemente molte lingue e filtra la sua visione dell'Europa attraverso
l'educazione orientale. Potrebbe essere invincibile, se le riuscisse appieno il controllo dei sentimenti, in
particolare, quella voglia di maternità mal dissimulata dietro la corazza di donna libera e senza legami. Si
tratta della principale protagonista del nuovo romanzo di Laura Imai Messina, Non oso dire la gioia (
Piemme, pagg 408, euro 17,50, in libreria dal 13 febbraio). La sua vicenda si snoda tra Roma e Tokyo,
incrociandosi con le vite di Marcel, Clara, Jean. Ciascuno col proprio fardello di aspirazioni, segreti, sogni,
frustrazioni. Tutti accomunati da una certa fragilità e, in fondo, dalla difficoltà di interpretare la condizione
umana, che è quella dell'animale sociale. Il titolo del volume è una citazione di Emil Cioran: esprime, col
nichilismo del filosofo rumeno, l'annientamento totale di un amore assoluto come quello dato dalla
maternità consapevole. Appunto: «Non oso dire la gioia, di sentirsi superflui, spossessati, fuori gioco,
strappati alla catena dei vivi». Si dice che la seconda prova sia quella decisiva per un romanziere. La
giovane Laura Imai Messina, dopo il successo di Tokyo orizzontale (sempre Piemme), con Non oso dire la
gioia la supera a pieni voti. L'autrice si muove dall'Europa all'Asia, abbracciando anche diversi piani
temporali. In ciò certo aiutata dalla personale esperienza romana d'origine, vive a Tokyo, dove insegna
all'Università e ha sposato un giapponese - Imai Messina, in un certo senso, pur restando nel campo della
narrativa, si muove nel solco di Fosco Maraini che, per primo, con le sue Ore giapponesi, gettò un solido
ponte culturale tra Oriente e Occidente. I suoi romanzi, infatti, decrittano alcuni aspetti dell'imperturbabilità
nipponica, spiegano «il fascino complesso di una folla, la apparente confusione di Shinjuku», dove tutto si
riassume, «dove ogni cosa è in costante, irrequieto movimento, compendio di umanità, epitome del
mondo». E spiegano anche ai giapponesi come comprendere il nostro pazzo e meraviglioso Paese... Testo
messaggio
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10/02/2018 09:20Sito Web
diffusione:7
25PIEMME WEB - Rassegna Stampa 01/02/2018 - 06/03/2018
Al via gli eventi di fine febbraio alla libreria IoCiSto
LINK: http://napoli.repubblica.it/cronaca/2018/02/20/news/al_via_gli_eventi_di_fine_febbraio_alla_libreria_iocisto-189316036/
Al via gli eventi di fine febbraio alla libreria IoCiSto La locandina Primo appuntamento il 22 febbraio con
Mario Capanna 20 febbraio 2018 Al via un fine Febbraio ricco di eventi da IoCiSto- la libreria sempre più di
tutti. Si parte il 22 febbraio alle 18 con Mario Capanna, scrittore, politico italiano e leader del movimento
giovanile del Sessantotto che presenterà il suo libro "Noi tutti". Dialogherà con l'autore il sindaco di Napoli
Luigi de Magistris, introduce Amedeo Borzillo - consigliere di IoCISto. Performance musicale d'eccezione a
cura della Commissione Artistica del Movimento Studentesco del 1970. Si parlerà di storia e di verità
nascoste e di tanto altro ancora. Il 26 febbraio, alle 18, Laura Imai Messina - scrittrice italo giapponese -
presenta il libro Non oso dire la Gioia, ed. Piemme. Si parlerà d'amore, disperazione e speranze che si
rincorrono tra loro verso la realizzazione di un grande sogno Il 25 febbraio vedrà l'aperitivo con l'autrice:
appuntamento con "Ecce donna" di Valeria Moretti domenica mattina alle 12 - storie di illustrissime tra rosa
e noir. Piacevolissimo accompagnamento musicale di Gabriella Rinaldi e Max Carola, letture Imma Villa e
Marcella Vitiello. La libreria è in via Cimarosa 20 (Piazza Fuga). Per tutti gli altri interessanti incontri
telefonate allo 081/5780421 o andate sulla pagina Facebook della libreria.
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20/02/2018 19:03Sito Web La Repubblica.it (ed. Napoli)
26PIEMME WEB - Rassegna Stampa 01/02/2018 - 06/03/2018
Convegno "La Via del Sol Levante. Il Giappone racconta l'Italia",
LINK: http://www.cn24tv.it/eventi/6553/convegno-la-via-del-sol-levante-il-giappone-racconta-l-italia.html Convegno "La Via del Sol Levante. Il Giappone racconta l'Italia", Conferenza venerdì 23 febbraio 2018, ore
15:00 Luogo Aula Magna "Italo Falcomatà", Università per Stranieri "Dante Alighieri", Reggio Calabria
Convegno "La Via del Sol Levante. Il Giappone racconta l'Italia", primo di una serie di eventi del ciclo "Il
MEDAlics incontra il mondo". Il Convegno, organizzato dal MEDAlics - Centro di Ricerca per le Relazioni
Mediterranee della Università per Stranieri e in collaborazione con la Ritsumeikan University di Kyoto e il
Grants-in Aid for Scientific Research "KAKENHI" - JSPS-Japan Society for the Promotion of Science, si
pone come un momento di incontro e di scambio culturale con i docenti universitari di alcune prestigiose
Università giapponesi. Il Magnifico Rettore Berlingò, che aprirà l'evento insieme al Sindaco della Città
Metropolitana di Reggio Calabria Avv. Giuseppe Falcomatà, ha fortemente voluto questa serie di incontri
che mirano a confermare l'impegno dell'Università per Stranieri nel campo dell'integrazione culturale e dello
studio delle dinamiche globali, nell'ottica di una coesione sociale con lo sguardo rivolto al Mediterraneo ma
anche dello stesso verso il resto del Mondo. L'incontro verrà presentato dal Prof. Roberto Mavilia, Direttore
del MEDAlics e ideatore del ciclo di incontri, coadiuvato dal sociologo Guerino Bovalino. Il Dott. Mario
Vattani, già console di Tokyo, oggi Coordinatore per i rapporti tra l'Unione Europea e i Paesi dell'Asia
Pacifico del Ministero degli Esteri, porterà i saluti istituzionali e presenterà il suo ultimo romanzo "La Via del
Sol Levante". Interverranno i docenti di alcune fra le migliori Università giapponesi: Tadahiko Wada,
attualmente Professore Emerito della Tokyo University of Foreign Studies, noto traduttore di U. Eco e I.
Calvino, insignito dei premi di Commendatore della Repubblica Italiana "Solidarietà della stella italiana" e
del Premio Nazionale per la Traduzione della Repubblica italiana; Hideyuki Doi, docente della Ritsumeikan
University di Kyoto, visiting researcher presso l'Università La Sapienza di Roma, specializzato in autori
quali Pasolini, i poeti futuristi e gli avanguardisti oltre che esperto della Prima guerra mondiale; Satoko
Ishida, docente della Ritsumeikan University di Kyoto, studiosa della comicità in Palazzeschi, Flaiano,
Zavattini, che presenterà un intervento su Pinocchio; Atsushi Dohi, docente della Tokyo University of
Foreign Studies e visiting presso l'Università di Trento, esperto di linguistica; Akie Kobiyama, docente
dell'University of Tokyo , studiosa del romanzo novecentesco presso la Scuola Normale di Pisa. Chiuderà
l'evento la scrittrice Laura Imai Messina, docente in diverse università di Tokyo, già autrice del romanzo
Tokyo orizzontale, che presenterà il suo secondo romanzo Non oso dire la gioia (Piemme 2018), molto
apprezzato dalla critica e dal pubblico.
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21/02/2018 13:27Sito Web
27PIEMME WEB - Rassegna Stampa 01/02/2018 - 06/03/2018
Le Interruzioni di Laura Imai Messina
LINK: https://www.bookblister.com/2018/02/28/le-interruzioni-di-laura-imai-messina/
Le Interruzioni di Laura Imai Messina 28 febbraio 2018 0 1 Laura Imai Messina da qualche mese rende più
bello e interessante BookBlister, stavolta la "interrompo" io per raccontarvi qualcosa di lei e del perché, per
un po', non potremo interromperla noi... Laura Imai Messina è un esempio di bello che accade leggendo e
recensendo un libro: dialoghi con qualcuno che non conosci e osservi con i tuoi occhi i suoi occhi sul
mondo. Stavolta si trattava di una persona che ha cura per le storie scritte dagli altri e sa raccontarle. E,
soprattutto, ha voglia di farlo. E infatti un giorno ecco che ricevi una mail con una bella idea per un format e
il tuo sforzo è soltanto quello di dire: sì. Sono nate così le Interruzioni di Laura Imai Messina che potete
leggere tutte le settimane - il mercoledì - su BookBlister. Questa casa da qualche mese si è fatta più
ospitale, accoglie infatti le incursioni sia di Laura sia di Elisabetta Bucciarelli. Così onoriamo il detto che
vuole che le cose migliorino con il tempo. Laura è una scrittrice, gestisce il proprio sito e il gruppo
Giappone Mon Amour - oltre 100mila le persone che la seguono - vive in Giappone e da questo Paese è
partita per scrivere le sue Interruzioni, raccontando saggi e storie che hanno saputo modificarla, creare un
prima e un dopo, lasciare qualcosa, lavorare nella sua mente seminando sensazioni e riflessioni. Questa
volta l'interruzione la faccio io (anche se ne trovate una nuova proprio oggi!) perché i suoi pezzi si
interromperanno per qualche settimana. E questo è il rovescio della faccenda. Il dritto? Non oso dire la
gioia , il nuovo romanzo di Laura Imai Messina (pubblicato da Piemme) che la sta portando in giro per
l'Italia tra presentazioni e festival, ed è il motivo per cui sentirete un poco la sua assenza. Potrete colmarla
leggendola, però e rileggendo i suoi pezzi . Share Post
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28/02/2018 16:07Sito Web BookBlister
28PIEMME WEB - Rassegna Stampa 01/02/2018 - 06/03/2018
Le Vibrazioni e Cajkovskij gli appuntamenti di oggi
LINK: http://palermo.repubblica.it/societa/2018/02/22/news/incontro_con_le_vibrazioni_e_il_film_su_cajkovskij_gli_appuntamenti_di_giovedi_-1894067...
Incontro con Le Vibrazioni e il film su Cajkovskij: gli appuntamenti di giovedì 22 febbraio Le Vibrazioni 22
febbraio 2018 Palermo e provincia MUSICA Le sue canzoni sono viaggi attraverso incontri, libri e paesi e a
volte rivelano una malinconia sognante. Il cantautore olandese Bram van Langen in concerto al Bocum
Mixology di via dei Cassari, alle 21,30. In Sicilia per la seconda volta, il cantautore è accompagnato da altre
due autrici e musiciste anche loro olandesi, Germaine van der Sanden e Anne Grootveld. La serata è
organizzata con la collaborazione di Vkusnaya Vodka, una vodka con un gusto ricco ed elegante che
proviene dalla sua composizione unica. E, per l'evento, il bartender Gianluca Di Giorgio ha creato una
speciale drink-list. La voce calda di Alessandra Ponente si sposa con i ritmi frizzanti della chitarra di
Germano Seggio. Il duo si esibisce, alle 22, sul palco del Merlino di via Trapani 3d. Spazio alla teatralità
interpretativa della Ponente che interpreta i classici della canzone italiana d'autore ma anche quelli più
rock&swing, tutti rigorosamente riarrangiati. Ingresso libero. SPETTACOLI Velia Lalli, la bad girl della
comicità italiana, alle 22, al Mob (via San Lorenzo, 273) con "Lasciate che i pargoli vengano a me". Una
serata in compagnia della comica nota per le sue performance nella trasmissione "Sbandati", programma di
Raidue condotto da Gigi e Ross. Costo 15 euro. Apertura botteghino 20,30. INCONTRI Da Sanremo
dov'erano in gara con il brano "Così sbagliato" alla Feltrinelli di via Cavour per incontrare i fan palermitani.
Le Vibrazioni firmano le copie del nuovo album "V (Artist First)", alle 18, il cui primo singolo estratto è
proprio il brano presentato sul palco dell'Ariston. Per avere l'autografo, è necessario acquistare il cd alla
Feltrinelli di via Cavour e ritirare il pass che dà accesso prioritario al firmacopie. Un pass per ogni cd
acquistato. Letizia Battaglia racconta "Piccole donne" di Louisa May Alcott, alle 10,30, al centro
Internazionale di Fotografia ai Cantieri culturali della Zisa (via Paolo Gili, 4). Si tratta del secondo
appuntamento del ciclo d'incontri "Ti racconto il mio libro tra ricordi e letture". Conversano con la Battaglia,
Alessandra Dino e Gioacchino Lavanco, docenti dell'Università di Palermo. John Peter Sloan presenta il
libro "Real life english", alle 18,30, alla Mondadori del Forum Palermo in via Pecoraino. Il testo parte prima
dagli esempi linguistici, per poi arrivare alla grammatica. Così leggendolo si può scoprire cosa può capitare
al pub, a casa, nei negozi, in giro per le strade e in molti altri posti. "Preparatevi a scoprire la differenza tra il
British English e l'American English", dice Sloan. Nell'aula multimediale della facoltà teologica di Sicilia in
via Vittorio Emanuele, 463, alle 17, si presenta il libro "Le contrade dell'Arcivescovado e della Cattedrale" di
Salvo Di Matteo, a cura di Francesco Armetta. Dopo il saluto del preside Francesco Lomanto, interverranno
Pietro Longo e Maurizio Vesco. Modera Cosimo Scordato. Il territorio visto attraverso la scoperta del
patrimonio artistico negli spazi urbani ed extraurbani. E' questo il tema dell'incontro "La rivelazione nei
luoghi", alle 17,30, alla libreria Macaione (via Marchese di Villabianca 102). E' il primo della serie di eventi
del "Decalogos Tour 2018", organizzato dall'associazione culturale Itinerari del Mediterraneo. "La riforma
ottocentesca dei Quattro Canti di Palermo", il libro di Giovanni Fatta, si presenta, alle 17, nella Sala Florio
di Palazzo Forcella De Seta (Foro Umberto I, 21). Interverranno Laura Anello, Sergio Troisi e Stefano
Piazza. Al teatro Garibaldi (via Castrofilippo 30), alle 19, incontro con i Cooking Sections, collettivo di
Londra formato da Daniel Fernández Pascual e Alon Schwabe, nell'ambito di "Manifesta 12 Meet Up",
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22/02/2018 09:13Sito Web
29PIEMME WEB - Rassegna Stampa 01/02/2018 - 06/03/2018
appuntamenti informali con gli artisti promossi in vista della biennale nomade europea di arte
contemporanea che partirà a giugno. Durante l'incontro verrà presentato uno dei loro lavori più recenti, il
progetto ancora in corso dal titolo "Climavore". Alla Galleria d'arte moderna (via Sant'Anna 21), alle 17,30, il
dibattito "Arte e Energia", un confronto sui temi dell'energia e della rigenerazione urbana. L'incontro
nell'ambito della campagna nazionale "Italia in Classe A", organizzata da Enea, agenzia nazionale per
l'efficienza energetica. Partecipano lo storico dell'arte Claudio Strinati, il ricercatore dell'Enea Antonio Disi, il
direttore della Fondazione Manifesta 12 Roberto Albergoni e gli artisti palermitani Nicola Pucci e Ida Saita.
Presenti la direttrice Antonella Purpura, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando e il vicesindaco e assessore
alle Attività Produttive Sergio Marino. Modera il dibattito il giornalista ambientale Marco Gisotti. Al Teatro
Biondo di via Roma, alle 10, la conferenza-spettacolo "EE Factor: usa bene la tua energia", a cura dello
scrittore e attore comico Diego Parassole e dedicata ai giovani millennials. Il tema affrontato durante
l'incontro è quello dell'efficienza energetica, ovvere come ottene risultati migliori consumando meno
energia. Ingresso libero. CINEMA "The Music Lovers" di Ken Russel, ispirato alla vita di Cajkovskij, in
lingua originale, alle 20,45, al Real Teatro Santa Cecilia (piazza Teatro Santa Cecilia, 5), per la rassegna
cinematografica della Fondazione The Brass Group, Jazz On Movie ...& Altro. Sulle note eseguite dalla
London Symphony Orchestra diretta da André Previn, le primissime sequenze riprendono una scatenata
festa sulla neve che presto si trasforma nel racconto della tormentata parabola esistenziale di Cajkovskij e
della disperata ricerca di equilibrio spirituale che il compositore russo inseguì, invano, fino al drammatico
epilogo. Costo 5 euro. INIZIATIVE Laboratori e incontri per "Esperienza inSegna" 2018, dalle 10 alle 13,
all'Università degli Studi di Palermo (viale delle Scienze), manifestazione scientifica organizzata
dall'associazione Palermoscienza. Tanti gli eventi in programma oggi da "Ricetta per fare una stella" a
"Rileggere i classici con occhi moderni: Maurolico e Archimede. Il progetto coinvolge più di 70 scuole di
Palermo e provincia, alcuni dipartimenti Unipa e enti come il Cnr, l'Inaf e l'Ingv. SERATE Alle 21,30
appuntamento con la "Jam Session del Palab" (piazzetta del Fondaco), organizzata in collaborazione con il
centro di formazione musicale. Ad aprire la serata sarà la Cfm's Band, formata dagli insegnati del centro di
formazione musicale di Palermo. A loro si uniranno i cantanti Francesco "Ciccio Rock" Petralla e Valentina
Mazzamuto. L'iniziativa si ripeterà tutti i giovedì. Notte Coldplay al Sanlorenzo Mercato (via San Lorenzo,
288). A partire dalle 21,30 salgono sul palco gli Speed Of Sound, per un omaggio alla band britannica. Con
loro tanti ospiti da Gloria Vassallo a Marcello Castellucci, da Gero Flaibani a Bart Militello, e poi Emanuele
Di Bella, Luigi Riina, Lidia Pastorello, Alessandro Flaibani. Ingresso libero. MOSTRE Centosettanta opere
di artisti contemporanei dedicate al libro d'artista a Palazzo Ziino (via Dante, 53), nella mostra "Liber Fare",
il sesto appuntamento espositivo del programma "Visual Startup", a cura di Enzo Patti e Toni Romanelli.
Dipinti tridimensionali, sculture da sfogliare, archivi di foto, collage, segni e disegni. Visite lunedì-venerdì
9,30-18,30. A Villa Zito (via Libertà, 52) la mostra "Da Ribera a Luca Giordano, caravaggeschi e altri pittori"
che contiene 33 opere, molte delle quali inedite, curata da Maria Cristina Bandera e nata dal sodalizio fra le
Fondazioni Sicilia e Roberto Longhi e Civita mostre. Tra le opere "La Negazione di Pietro" di Valentin de
Boulogne, esibita anche a New York. Orari: martedì-giovedì 10-17, venerdì-sabato-domenica e festivi 10-
19. Biglietti 10 euro. Alla Galleria d'arte moderna (via Sant'Anna 21), la mostra "Henri Cartier-Bresson
fotografo" a cura di Denis Curti. Orari: dal martedì alla domenica 9,30-18,30; venerdì chiusura alle 22,30.
La mostra è accessibile con un biglietto dedicato o con un biglietto cumulativo che comprende la visita della
Galleria d'Arte Moderna: intero 10 euro, ridotto 7 euro per gruppi (minimo 15 persone), visitatori tra i 19 e i
25 anni, maggiori di 65 anni, titolari di apposite convenzioni. Gratuito per visitatori fino ai 18 anni,
cumulativo mostra più museo 12 euro. Fino al 25 febbraio. A cinquant'anni dal sisma che distrusse il Belìce,
in Sicilia, una mostra ne racconta le macerie e le visioni. "Pausa sismica", con un'istallazione inedita di
Mustafa Sabbagh e la riproposizione di un'opera di Bigert&Bergstrom, alla Fondazione Sant'Elia (via
Maqueda, 81). Orari: lunedì-venerdì 9,30-18,30; sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15,30 alle
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22/02/2018 09:13Sito Web
30PIEMME WEB - Rassegna Stampa 01/02/2018 - 06/03/2018
18,30. Biglietti 5 euro. Al centro Arvis Palermo (via Giovanni Di Giovanni, 14), la mostra fotografica
"Frammenti" del filmmaker e fotografo palermitano Dario Guarneri. In mostra, una serie di fotografie
realizzate in occasione del restauro dell'opera di land art di Alberto Burri, e dello studio "L'enigma del
corpo", che riflette sui significati del corpo nel loro essere indecifrabili e misteriosi. Visite da martedì a
domenica, dalle 18 alle 20. Fino al 25 febbraio. Catania e provincia SPETTACOLI Archibugi String Trio in
concerto, alle 21, al Centro Culturale Zo di Catania (piazzale Asia, 6). L'ensemble realizza composizioni
originali scritte dagli stessi componenti Lelio Giannetto, Giuseppe Guarrella e Alessandro Librio, ma esegue
anche trascrizioni originali di alcuni "classici" della musica rock (dai Led Zeppelin a Frank Zappa) e di autori
"eterodossi" come Fred Frith, Iva Bittova e John Zorn. Ingresso 8 euro. Messina e provincia INCONTRI Alla
libreria La Gilda dei Narratori di Messina (via Garibaldi, 56), alle 18, la presentazione del libro "Non oso dire
la gioia" (Piemme) di Laura Imai Messina, per il ciclo di incontri "Due pomeriggi al femminile". Dialoga con
l'autrice Francesco Musolino.
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22/02/2018 09:13Sito Web
31PIEMME WEB - Rassegna Stampa 01/02/2018 - 06/03/2018
Al via gli eventi di fine febbraio da IOCISTO
LINK: http://www.julienews.it/notizia/cultura-e-tempo-libero/al-via-gli-eventi-di-fine-febbraio-da-iocisto/376986_cultura-e-tempo-libero_8.html
Tweet Commenta Stampa Al via gli eventi di fine febbraio da IOCISTO 20/02/2018, 10:49 NAPOLI - Al via
un fine Febbraio ricco di eventi da IOCISTO - la libreria sempre più di tutti. Si parte il 22 febbraio alle 18 con
Mario Capanna, scrittore, politico italiano e leader del movimento giovanile del Sessantotto che presenterà
il suo libro NOI TUTTI .Dialogherà con l'autore il Sindaco di Napoli Luigi de Magistris, introduce Amedeo
Borzillo - consigliere di IOCISTO. Performance musicale d'eccezione a cura della Commissione Artistica
del Movimento Studentesco del 1970. Si parlerà di storia e di verità nascoste e di tanto altro ancora. Il 26
febbraio, alle 18, Cristina Zagaria - giornalista e scrittrice, recentemente tra le vincitrici del premio "Lydia
Cottone 2017" - presenterà il libro Non oso dire la Gioia, di Laura Imai Messina - scrittrice italo giapponese
- ed. Piemme. Si parlerà d'amore, disperazione e speranze che si rincorrono tra loro verso la realizzazione
di un grande sogno Il 25 febbraio vedrà l'aperitivo con l'autrice: appuntamento con ECCE DONNA di
Valeria Moretti domenica mattina alle 12 - storie di illustrissime tra rosa e noir. Piacevolissimo
accompagnamento musicale di Gabriella Rinaldi e Max Carola, letture Imma Villa e Marcella Vitiello.
Questo e altro ancora da IOCISTO - la libreria di tutti in via Cimarosa 20 (Piazza Fuga). Per tutti gli altri
interessanti incontri telefonate allo 081/5780421 o andate sulla pagina Facebook della libreria. Commenta
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20/02/2018Sito Web
32PIEMME WEB - Rassegna Stampa 01/02/2018 - 06/03/2018
"La via del Sol Levante. Il Giappone racconta l'Italia": un momento di ...
LINK: http://www.meteoweb.eu/2018/02/la-via-del-sol-levante-giappone-racconta-litalia/1047439/
Video "La via del Sol Levante. Il Giappone racconta l'Italia": un momento di incontro e di scambio culturale
Il convegno "La Via del Sol Levante. Il Giappone racconta l'Italia", è il primo di una serie di eventi del ciclo
"Il MEDAlics incontra il mondo" A cura di Filomena Fotia 21 febbraio 2018 - 12:40 L'Università per Stranieri
"Dante Alighieri", venerdì 23 febbraio a partire dalle ore 15:00, ospiterà presso l'Aula Magna "Italo
Falcomatà" il convegno "La Via del Sol Levante. Il Giappone racconta l'Italia", primo di una serie di eventi
del ciclo "Il MEDAlics incontra il mondo". Il Convegno, organizzato dal MEDAlics - Centro di Ricerca per le
Relazioni Mediterranee della Università per Stranieri e in collaborazione con la Ritsumeikan University di
Kyoto e il Grants-in Aid for Scientific Research "KAKENHI" - JSPS-Japan Society for the Promotion of
Science, si pone come un momento di incontro e di scambio culturale con i docenti universitari di alcune
prestigiose Università giapponesi. Il Magnifico Rettore Berlingò, che aprirà l'evento insieme al Sindaco della
Città Metropolitana di Reggio Calabria Avv. Giuseppe Falcomatà, ha fortemente voluto questa serie di
incontri che mirano a confermare l'impegno dell'Università per Stranieri nel campo dell'integrazione
culturale e dello studio delle dinamiche globali, nell'ottica di una coesione sociale con lo sguardo rivolto al
Mediterraneo ma anche dello stesso verso il resto del Mondo. L'incontro verrà presentato dal Prof. Roberto
Mavilia, Direttore del MEDAlics e ideatore del ciclo di incontri, coadiuvato dal sociologo Guerino Bovalino. Il
Dott. Mario Vattani, già console di Tokyo, oggi Coordinatore per i rapporti tra l'Unione Europea e i Paesi
dell'Asia Pacifico del Ministero degli Esteri, porterà i saluti istituzionali e presenterà il suo ultimo romanzo
"La Via del Sol Levante". Interverranno i docenti di alcune fra le migliori Università giapponesi: Tadahiko
Wada, attualmente Professore Emerito della Tokyo University of Foreign Studies, noto traduttore di U. Eco
e I. Calvino, insignito dei premi di Commendatore della Repubblica Italiana "Solidarietà della stella italiana"
e del Premio Nazionale per la Traduzione della Repubblica italiana; Hideyuki Doi, docente della
Ritsumeikan University di Kyoto, visiting researcher presso l'Università La Sapienza di Roma, specializzato
in autori quali Pasolini, i poeti futuristi e gli avanguardisti oltre che esperto della Prima guerra mondiale;
Satoko Ishida, docente della Ritsumeikan University di Kyoto, studiosa della comicità in Palazzeschi,
Flaiano, Zavattini, che presenterà un intervento su Pinocchio; Atsushi Dohi, docente della Tokyo University
of Foreign Studies e visiting presso l'Università di Trento, esperto di linguistica; Akie Kobiyama, docente
dell'University of Tokyo , studiosa del romanzo novecentesco presso la Scuola Normale di Pisa. Chiuderà
l'evento la scrittrice Laura Imai Messina, docente in diverse università di Tokyo, già autrice del romanzo
Tokyo orizzontale, che presenterà il suo secondo romanzo Non oso dire la gioia (Piemme 2018), molto
apprezzato dalla critica e dal pubblico. A cura di Filomena Fotia 12:40 21.02.18
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21/02/2018 00:45Sito Web
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Quando credi di non meritare la felicità, ecco che la gioia arriva a
sorprendertiLINK: http://www.criticaletteraria.org/2018/03/non-oso-dire-la-gioia-imai-messina.html 18,50€ (cartaceo) 9,99€ (ebook) In questa storia [...] vi è la passione degli incontri, il desiderio di
sperimentare a fondo la parzialità dell'esistenza. (p. 8) Prendi una ragazza italiana di ventitré anni che
decide di trasferirsi in Giappone per continuare e approfondire i suoi studi letterari. Prendi che questa
ragazza, cinque anni dopo, decida di raccontare la vita nel nuovo luogo che è diventato casa sua
scrivendone periodicamente su un blog chiamato Giappone Mon amour inaugurando il racconto con la
cronaca dei giorni precedenti le sue nozze in stile tradizionale giapponese. Prendi che questa ragazza,
diventata una professoressa di italiano all'Università di Tokyo, non solo abbia su Facebook un nutrito
seguito di appassionati del paese che per primo apre gli occhi sul mondo, luogo unico e dal fascino che a
lascia a bocca aperta, ma pubblica il suo primo romanzo (Tokyo Orizzontale, Piemme, 2014) riscuotendo
un grande successo e facendo diventare quasi virale (almeno tra gli appassionati) l'immagine di Tokyo
descritta come un melograno. Allinea tutto questo ordinatamente, come solo un maestro di sushi sa fare sul
suo bancone, e apri Non oso dire la gioia, il secondo romanzo di Laura Imai Messina. Io l'ho fatto e ho
scoperto con immensa soddisfazione (e orgoglio, e tra poco vi dirò perché) che Laura, che riesce sempre a
trovare le parole giuste per raccontare di gesti, abitudini, templi e stagioni ogni giorno (e chi scrive è tra
quelli che aspettano con ansia la chicca che descriverà un altro aspetto insolito, un'altra curiosità unica sul
Giappone), nel suo secondo romanzo non ha attuato una naturale prosecuzione social delle sue pagine
virtuali. Non oso dire la gioia possiede la stessa intensità ideologica del suo stesso titolo, che l'autrice ha
scelto come suggestione da un lettura di Emil Cioran. Sebbene non sia una persona fisica, la vera
protagonista di tutto il romanzo è la genitorialità e le più belle, sono le pagine a lei dedicate: Talvolta
l'interezza dei nostri genitori ci si palesa troppo tardi, quando ormai sono defunti e nello svuotare la loro
abitazione da reliquie e spazzatura rinveniamo pezzi di quanto sono stati. Tuttavia il più delle volte finiamo
per non accorgercene nemmeno. Muoiono loro e moriamo noi senza conoscere di quell'uomo e quella
donna nient'altro che la scorza. (p. 279) Momoko è figlia di due mondi, nata da genitori giapponesi ma
cresciuta in Italia e persegue questa dualità lavorando come interprete nelle grandi operazioni d'affari di
aziende italiane in Giappone. Dietro la sua maschera di indipendenza e autonomia, cela un nugolo di
domande interiori che ogni notte la rimandano a quella volta che poteva essere e non è stato, in un circolo
vizioso tra rifiuto e ricerca che non le permettono di essere felice. Marcel è il classico bravo ragazzo con
una vita dalle sfaccettature nascoste, a volte oscure, che fa della neutralità la marca distintiva di ogni suo
gesto e abitudine, unica via di fuga dall'asfittica vita a cui la mamma l'ha costretto sin dai primi giorni della
sua vita, mai libero di frequentare chi volesse o di trascorrere un giorno senza dirle che lei fosse l'unico
amore della sua vita «perché sua madre pretendeva il primo posto». Adesso è un mite bibliotecario che
rende le sue giornate più dinamiche grazie alla ventata di altalenante follia di Jean, all'anagrafe Nicola,
amico fedele e unico dai tempi del ginnasio che in Marcel ha visto la sua vera famiglia, quella che ti scegli e
non quella che la natura ti ha dato, la stessa natura che ha spinto suo padre a rifiutarlo per quello che è e a
relegarlo in un limbo di solitudine da cui Jean sfugge aggrappandosi con le unghie alla schiena, neanche a
dirlo, di Marcel. Ma è Clara, donna dell'alta borghesia romana dal triste passato familiare celato sotto anni
di lotte per lasciarselo alle spalle, la pietra angolare di tutto il racconto. Lei che identifica la felicità con la
maternità, divenuta unico scopo della sua (apparentemente) appagante vita accanto a un marito
innamorato. Proprio il gesto estremo che compirà per provare a estirpare l'oni dell'infelicità dalla sua anima,
darà l'avvio alla serie turbinosa di eventi che si concluderà con una presa di coscienza sulla differenza tra
la gioia e la felicità, lei «che non si sa esprimere nella gioia neppure quando la possiede di diritto».
L'orgoglio di cui parlavo all'inizio della recensione è tutto merito di Lura Imai Messina che in un contesto
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34PIEMME WEB - Rassegna Stampa 01/02/2018 - 06/03/2018
letterario nazionale e non - non risparmio nessuno - di autori più interessati a dire ciò che i facilmente
distraibili lettori contemporanei vogliono sentirsi dire mantenendo inalterata l'appetibilità della fascetta, che
non a dire qualcosa veramente, dimostra con Non oso dire la gioia di aver superato la fatidica prova del
nove per ogni autore, il secondo romanzo, grazie a una maturità stilistica che in Tokyo Orizzontale iniziava
solo a germogliare. A quest'esame l'autrice si è presentata con la levità di Fosco Maraini nel raccontare,
come quando in Giappone Mandala crea un ponte ideale tra Italia e Giappone mettendo in luce la
preziosità del diverso; con la naturalezza di Yukio Mishima nel parlare senza imbarazzo o giudizio di
qualunque argomento; infine, tratteggiando riflessioni e pensieri con il tratto onirico del Murakami più
ispirato. Non oso dire la gioia è un insieme di intrecci, di tessere di vita sparse per il mondo che grazie alla
pazienza e alla volontà di saperne cogliere la preziosa essenza vanno a collocarsi nella giusta posizione
così da disegnare una dimensione di gioia. È un romanzo che possiede tutte le caratteristiche narrative che
lo rendono tale, ma al contempo è un manifesto filosofico che inneggia alla vita vera, alle emozioni intense
e alla necessità di ricercarle nel quotidiano. E se non sono riuscita a spiegare a sufficienza l'intensità di
questa storia, provate a verificarlo voi stessi immergendovi nella lettura. Federica Privitera Un post
condiviso da CriticaLetteraria.org (@criticaletteraria) in data: Feb 27, 2018 at 5:50 PST
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Reggio Calabria: l'Università Dante Alighieri organizza un'iniziativa ...
LINK: http://www.strettoweb.com/2018/02/reggio-calabria-scambio-culturale-universita/661346/
21 febbraio 2018 16:45 | Benedetta Mangione 21 febbraio 2018 16:45 A Reggio Calabria presso
l'Università Dante Alighieri si terrà un primo convegno finalizzato allo scambio culturale con il Giappone
L'Università per Stranieri "Dante Alighieri", venerdì 23 febbraio a partire dalle ore 15:00, ospiterà presso
l'Aula Magna "Italo Falcomatà" il convegno "La Via del Sol Levante. Il Giappone racconta l'Italia", primo di
una serie di eventi del ciclo "Il MEDAlics incontra il mondo". Il Convegno, organizzato dal MEDAlics -
Centro di Ricerca per le Relazioni Mediterranee della Università per Stranieri e in collaborazione con la
Ritsumeikan University di Kyoto e il Grants-in Aid for Scientific Research "KAKENHI" - JSPS-Japan Society
for the Promotion of Science, si pone come un momento di incontro e di scambio culturale con i docenti
universitari di alcune prestigiose Università giapponesi. Il Magnifico Rettore Berlingò, che aprirà l'evento
insieme al Sindaco della Città Metropolitana di Reggio Calabria Avv. Giuseppe Falcomatà, ha fortemente
voluto questa serie di incontri che mirano a confermare l'impegno dell'Università per Stranieri nel campo
dell'integrazione culturale e dello studio delle dinamiche globali, nell'ottica di una coesione sociale con lo
sguardo rivolto al Mediterraneo ma anche dello stesso verso il resto del Mondo. L'incontro verrà presentato
dal Prof. Roberto Mavilia, Direttore del MEDAlics e ideatore del ciclo di incontri, coadiuvato dal sociologo
Guerino Bovalino. Il Dott. Mario Vattani, già console di Tokyo, oggi Coordinatore per i rapporti tra l'Unione
Europea e i Paesi dell'Asia Pacifico del Ministero degli Esteri, porterà i saluti istituzionali e presenterà il suo
ultimo romanzo "La Via del Sol Levante". Interverranno i docenti di alcune fra le migliori Università
giapponesi: Tadahiko Wada, attualmente Professore Emerito della Tokyo University of Foreign Studies,
noto traduttore di U. Eco e I. Calvino, insignito dei premi di Commendatore della Repubblica Italiana
"Solidarietà della stella italiana" e del Premio Nazionale per la Traduzione della Repubblica italiana;
Hideyuki Doi, docente della Ritsumeikan University di Kyoto, visiting researcher presso l'Università La
Sapienza di Roma, specializzato in autori quali Pasolini, i poeti futuristi e gli avanguardisti oltre che esperto
della Prima guerra mondiale; Satoko Ishida, docente della Ritsumeikan University di Kyoto, studiosa
della comicità in Palazzeschi, Flaiano, Zavattini, che presenterà un intervento su Pinocchio; Atsushi Dohi,
docente della Tokyo University of Foreign Studies e visiting presso l'Università di Trento, esperto di
linguistica; Akie Kobiyama, docente dell'University of Tokyo , studiosa del romanzo novecentesco presso
la Scuola Normale di Pisa. Chiuderà l'evento la scrittrice Laura Imai Messina, docente in diverse università
di Tokyo, già autrice del romanzo Tokyo orizzontale, che presenterà il suo secondo romanzo Non oso dire
la gioia (Piemme 2018), molto apprezzato dalla critica e dal pubblico.
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I nomi di mio figlio
LINK: https://www.ilfoglio.it/il-figlio/2018/03/02/news/i-nomi-di-mio-figlio-181799/
I nomi di mio figlio Un bambino blu che non voleva arrivare, le lacrime, e poi: "Hai un daruma nella pancia"
2 Marzo 2018 alle 15:41 Gara di calligrafia del nuovo anno a Tokyo (foto LaPresse) Per anni tutte le strade
hanno avuto il nome di mio figlio. Tokyo, che nomi di strade non ne ha, accoglieva placida il mio desiderio e
mi lasciava giocare. Era tuttavia un nome sbagliato, di pura invenzione. Di città in città quel figlio che non
arrivava acquistava un nuovo nome. A Ravenna lo chiamavamo "Teodoro", in omaggio al re degli
Ostrogoti, a Hakodate "Toshizo", come l'eroe della resistenza Meiji. Ci divertivamo da matti a immaginare di
concepirlo in un posto diverso del mondo, a onorarlo estraendone un suono e a portarcelo dietro per tutta la
vita, per riconoscenza. Di luogo in luogo, in piccoli viaggi che ci allontanavano un poco dall'ossessione
maturata per una felicità sempre rimandata, costantemente in là da venire, ci promettevamo che sarebbe
accaduto la prossima volta, al massimo quella dopo ancora. Itsuka dekiru to omou? - domandavo a
Rysuke una volta nei giorni migliori, anche dieci volte in quelli peggiori - Pensi che un giorno ci riusciremo?
Zettai dekiru yo! - coniugava mio marito, al futuro, convinto - Arriverà, di sicuro! Parlavamo solo
giapponese in quegli anni, e tutta l'archeologica ricerca di una causa, la botanica di un germoglio da
impiantarmi nella pancia, l'infertilità e le sue derivazioni, sono e saranno sempre declinati in questa lingua
per me. La tendenza a battezzare le cose l'ho peraltro sempre avuta. Anche nell'infanzia in cui ero
così figlia da non potermi immaginare madre, se non in ciò che mi faceva soffrire e mi giuravo non avrei
fatto subire a un bambino mio. Anche nell'adolescenza in cui a essere figlia mi pareva ci si destinasse solo
a replicare l'errore. Anche nella maturità in cui una creatura finalmente mi pareva una possibilità di riscatto,
un arendtiano ricominciare. L'ennesima metamorfosi del nome di mio figlio avvenne una mattina di luglio,
davanti a un foglio A4. Sei sfere irregolari, dai bordi frastagliati qui e là, bollicine occhiute a raccontarmi le
mie sei possibilità. Ecco i vostri embrioni - annunciò la dottoressa che mi aveva praticato la Fivet. E
accanto a ognuno capeggiava il nome di un colore: bianco, blu, rosso, giallo, verde, nero. Di bello tuttavia
c'era solo il blu: Ao, l'unico degno d'essermi trasferito nel corpo. Vi aggiungemmo subito il suffisso
confidenziale -kun, inaugurando una frequentazione che speravamo prolungata, la realizzazione del sogno:
ecco il nuovo nome di mio figlio, Ao-kun. Si trattava adesso di fronteggiare un' attesa, di compitare la
speranza di immaginarlo svilupparsi e diventare tutto quanto prometteva. Di sbarazzarsi di ogni nome e
farlo diventare carne e ossa. E la gravidanza in effetti cominciò, le hCG parlavano chiaro. Tuttavia alla
prima ecografia, il verdetto si ribaltò; l'embrione sullo schermo non si vedeva, quel figlio, con il suo carico di
nomi idioti, se ne andava da noi. Lo ricordo come il giorno in cui ho pianto tutte le lacrime che avevo messo
in serbo da anni. Telefonai a mia madre, cui avevo nascosto persino il desiderio di un figlio, mangiai quattro
enormi pizze, sei mochi, inzuppai ripetutamente il pelo della cagnetta. Eppure era anche quello uno
scherzo, perché quando mi preparavo psicologicamente già a un nuovo ciclo di Fivet, Ao-kun tornò,
recuperando il ritardo, sbattendo il cuoricino sulle pareti del suo nuovo mondo. Laura-san, ha un daruma
nella pancia - pronunciò la dottoressa, indicando il puntino bianco sullo schermo. Daruma è la bambola
tradizionale giapponese, cui si colora un occhio nel desiderio, e l'altro quando esso si avvera, e che
soprattutto, per quante volte cade, si rialza. E Darumino fu. Durante la gravidanza che seguì, tutta slanci
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37PIEMME WEB - Rassegna Stampa 01/02/2018 - 06/03/2018
e girotondi del cuore, scrissi ogni giorno quel romanzo che tanto parlava della gioia di approssimarsi alla
maternità, di come anche una donna sconfitta potesse riscattarsi nell'amore del figlio, di come un'altra si
consegnasse a mani alzate alla vita, timorosa eppure pronta a misurarsi con la prossima volta. Disegnavo
Clara, disegnavo Momoko, mi allontanavo dal foglio e vedevo me. Architettavo un bel destino per loro, mi
auguravo la felicità. Mi calmava, e forse essere scrittrici è questa cosa qui, spiegarsi su un foglio, dirsi -
raccontando di altri - chi si è. Non ebbi il coraggio di pensare a un nome proprio per mio figlio fino alla
fine. La paura di perderlo ancora era troppa. Poi un giorno, scrivendo, sbagliai a digitare la parola bimbo e
finì che Cimbo strinse le dita a Ao-kun e a Darumino per l'ultimo pezzo di strada. E ora che è uscito Non
oso dire la gioia e capisco il titolo cosa significasse davvero per me, ora che mio figlio compie due anni e
all'anagrafe ha due nomi, ora che di diminutivi e soprannomi ne ha ancora di più, l'augurio per lui e per noi,
è di arricchirci di cento altri nomi, uno per ogni passo avanzato nel mondo, appellativi di gioia e di
esperienza. Cose da battezzare, nuove storie da raccontare.
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Buongiorno. Sono Giorgio Dell'Arti e questa è la mia rassegna stampa
dei giornali di oggi, martedì 13 febbraio 2018, detta Anteprima.LINK: https://www.easynewsweb.com/buongiorno-sono-giorgio-dellarti-e-questa-e-la-mia-rassegna-stampa-dei-giornali-di-oggi-martedi-13-febbraio-2018...
Buongiorno. Sono Giorgio Dell'Arti e questa è la mia rassegna stampa dei giornali di oggi, martedì 13
febbraio 2018, detta Anteprima. 0 By Redazione Easy News Press Agency on 13/02/2018 Comunicati
Stamattina, Oggi, Domani Guarda questa mail nel tuo browser ANTEPRIMA Stamattina - Oggi - Domani di
Giorgio Dell'Arti STAMATTINA Per abbonarsi ad Anteprima bisogna andare sul sito anteprima.news e
seguire le istruzioni Mertedì 13 febbraio 2018 Clamoroso Patrimonio di Michelle Hunziker (41 anni), con
suo marito Tomaso Trussardi (35): 200-300 milioni di franchi. Si tratta di 50 milioni in più rispetto al 2016.
Hunziker-Trussardi, due figli, sono fra i trecento più ricchi di Svizzera. I 300 più ricchi di Svizzera valgono,
tutti insieme, quasi 600 miliardi [i magazine Bilan, di Ginevra, e Bilanz, di Zurigo-Berna]. Prima pagina
(tempo di lettura cinque minuti) - Mike Pence, vicepresidente Usa, in un colloquio sull'Air Force Two, dice al
Washington Post che «se i nordcoreani vogliono parlarci, noi parleremo». È un cambio radicale di
atteggiamento nei confronti del dittatore Kim: durante la cerimonia d'inaugurazione, Pence si era rifiutato di
alzarsi al passaggio della rappresentativa mista delle due Coree e aveva disertato platealmente la cena di
gala. - In Lombardia, un sondaggio Ipsos accredita il leghista Fontana del 41% dei voti, il piddino Giorgio
Gori segue col 36, il grillino Violi è terzo col 15, il candidato di LeU, Onorio Rosati, ultimo col 4% [CdS].
L'esito favorevole delle aste di ieri (bot e cct richiesti per 9,6 miliardi contro un'offerta di 6,5) e il basso
livello dello spread, a quota 128 - in linea con i minimi -, fanno pensare che i mercati siano diventati ottimisti
sulle elezioni italiane. Chiara Cremonesi, strategist sul reddito fisso di UniCredit: «Questi livelli incorporano
una probabilità molto elevata di un esito del voto favorevole al mercato, ovvero una coalizione allargata ai
principali partiti pro-Europa, e una possibilità invece ridotta di uno scenario negativo». Di opinione opposta
il fondo americano Bridgewater, che la scorsa settimana ha venduto titoli europei per 16 miliardi, e di questi
3,3 erano titoli italiani (tra cui soprattutto Eni, Enel e Intesa) [Cellino, Sole]. - Il questore di Macerata,
Vincenzo Vuono, nominato da appena tre mesi, è stato rimosso e sostituito col dirigente di polizia Antonio
Pignataro. Tra l'altro, è il rimprovero dei suoi superiori, Vuono non ha impedito il corteo di CasaPound. Per
l'assassinio di Pamela Mastropasqua è stato interrogato, ma non fermato, un quarto nigeriano. - La
Commissione europea è intervenuta sulla vicenda della piattaforma Eni Saipem 12000 bloccata al largo di
Cipro dalla marina militare turca (al costo per l'Eni di 600 mila euro al giorno). «La Turchia deve evitare ogni
frizione che possa minacciare - o anche azioni dirette contro - uno Stato membro della Ue». Presa di
posizione anche del presidente Ue Tusk, con una telefonata piuttosrto dura al capo di stato cipriota
Anastasiades [Dominelli e Marroni, Sole]. - Una decina di parlamentari del M5s, che nel 2013 avevano
sottoscritto - come tutti gli altri - l'impegno a tenere solo metà dell'indennità di base, quindi cinquemila euro
lordi, a non incassare l'assegno di fine mandato e a rendicontare il resto delle spese in modo da contenerle
al massimo (mediamente sugli 8.400 euro al mese), non hanno mantenuto la promessa, sicché s'è
scoperto adesso, anche grazie a un servizio delle Iene, un buco nei versamenti di un milione e 400 mila
euro almeno. In tutta la legislatura i parlamentari a cinque stelle hanno rinunciato, versandoli al ministero
dello Sviluppo economico perché li adoperasse per finanziare piccole imprese, a 23 milioni di euro. Di Maio
promette: butteremo fuori le mele marce. Per ora i colpevoli sicuri sono due: Carlo Martelli e Andrea
Cecconi. Forti sospetti su Barbara Lezzi e Maurizio Buccarella. Ma la lista dei furbetti è ancora tutta da
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39PIEMME WEB - Rassegna Stampa 01/02/2018 - 06/03/2018
scrivere. Folla per il comizio di Di Maio a Torre del Greco. È presente anche suo padre, Antonio,
imprenditore edile. «Assediato dagli amici. Spiega di non essere mai stato democristiano, da sempre è un
uomo di destra: "A diciotto anni stavo con Giorgio Almirante. Poi con Gianfranco Fini. Quindi con il Popolo
della libertà". Poi, per un po', ha smesso di votare. Trova nel Movimento 5 Stelle, racconta, i valori della
vecchia destra: "La famiglia. Lo Stato, anche se noi preferivamo usare la parola nazione. La religione"»
[Stella, CdS]. - Domenico Carella di anni 38 s'è presentato ieri mattina alla scuola media Leonardo Murialdo
di Foggia (alloggi popolari di corso Roma) e, davanti ad alunni e professori, ha preso a cazzotti il preside
Pasquale Diana di anni 58, tirandogli anche calci in pancia quando è caduto a terra. Motivo: l'altro giorno,
Diana aveva rimproverato il figlio suo di undici anni, troppo indisciplinato nella fila dell'uscita.. - Susy Paci,
49 anni, scomparsa venti giorni fa da Arezzo, è stata ritrovata. Era ospite in un b&b di Napoli. «Ho preso
una pausa di riflessione» ha spiegato. «Ti aspettiamo col babbo a casa» ha detto uno dei figli (vedi
Anteprima di ieri) [M.Ga., CdS]. - Morte, a 88 anni, di Giuseppe Galasso, napoletano, storico del Regno di
Napoli, grande juventino e avversario dei neoborbonici. Impegnato in politica con il Partito repubblicano, a
lui si deve la legge, detta «legge Galasso», sulla tutela del paesaggio. Delitto Dopo una domenica di
Carnevale festeggiata con le lasagne, il commerciante Salvatore Giordano, di anni 57, venditore di
telefonini, sparò alla moglie Franca Vilardi, di anni 57, ai figli Giovanni, di 25, e Cristina, di 31, poi s'infilò la
pistola in bocca e fece fuoco. Nel pomeriggio, Franca, tutta felice, aveva anche portato un po' di lasagne ai
suoceri, al piano di sotto. Il fratello di Salvatore, corso a casa perché Salvatore non arrivava in negozio e
non rispondeva al cellulare, trovò i cadaveri. Salvatore, tutto vestito, proprio dietro alla porta d'ingresso, la
faccia deformata dallo sparo. La moglie Franca, tutta vestita pure lei, in corridoio. Cristina in corridoio,
vestita ma senza scarpe. Giovanni, in corridoio, con indosso la sola maglietta. Salvatore ha fatto tutto
questo adoperando due pistole e alcuni coltelli, Giovanni è stato ammazzato a coltellate e pistolettate (in
una villetta di contrada Cutura, periferia di Cosenza, forse all'alba di ieri). Domande Domande che, sul
delitto di Pamela Mastropietro, si sono fatti i giornalisti del Messaggero Daniel Fermanelli e Andrea Taffi:
«Come si fa a disarticolare le ossa di una persona senza vita, fino a togliere cartilagini e legamenti per poi
ripulire i piatti e le teste delle ossa con la varechina? Con quale perizia è possibile lasciare i femori nudi e
ripuliti, con a parte cosce e tessuti? Perché Pamela viene ritrovata con la lingua tra i denti? E perché aveva
dei buchi sul polso (la presunta overdose) visto che, per quello che si sa, il suo rapporto con gli stupefacenti
si limitava a fumo e sniffate?». «"In questa vicenda molte cose non tornano - dice l'avvocato Gianfranco
Borgani, che difende Desmond Lucky - la dissezione è stata fatta da persona esperta, la pulizia della casa
e del corpo è molto accurata, perché allora lasciare a vista i trolley? Perché non gettarli sotto un ponte?".
Forse qualcuno doveva prenderli e portarli via? "Potrebbe essere, forse siamo di fronte a una sorta di rito,
dietro c'è qualcuno il cui nome non è ancora emerso, una persona pericolosa per gli indagati, magari hanno
paura anche di ritorsioni verso i parenti in Nigeria e per questo non parlano". In Nigeria, specie nel sud,
rapimenti e delitti per smembrare e vendere parti di arti o organi sono ben descritti in saggi, ricerche e
indagini giornalistiche. Si descrivono azioni atroci che vedono coinvolti "bambini, disabili, donne" e, nella
convinzione comune, tali azioni accrescerebbero "la forza", "il potere", sarebbero legate "al
soprannaturale". I resti servirebbero anche per la preparazione di "pozioni di ricchezza rapida" e per essere
ceduti a "committenti" ed "erboristi che preparano le pozioni". Molto è descritto in un rapporto dell'Ufficio
immigrazione e rifugiati in Canada, pubblicato nel 2012 e presente sul sito del Unhcr, dal titolo: Nigeria:
diffusione di omicidi rituali e sacrifici umani. Altra usanza, sempre in alcune parti dell'Africa, è la veglia dei
cadaveri per evitare smembramenti e furti di organi per farne talismani» [Emiliozzi, Mess]. Solfa «Al
momento in cui andiamo in stampa, dal fondo per le piccole imprese aperto dal Movimento Cinque Stelle
manca oltre un milione di euro. Si usa una formula prudenziale perché ieri mattina mancavano 200 mila
euro, dopo pranzo ne mancavano 500 mila, e poco prima di cena si era già, appunto, oltre il milione.
Funziona così: a fine mese i parlamentari grillini versano sul fondo una quota del loro stipendio e poi si
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40PIEMME WEB - Rassegna Stampa 01/02/2018 - 06/03/2018
fanno la foto con quegli assegni formato maxi come la loro virtù. Che poi 23 milioni li hanno raccolti, onore
a loro. Però qualcuno disponeva il bonifico dalla banca online, pubblicava la ricevuta, e subito dopo
annullava il bonifico. Altri avevano escogitato un sistema più rapido: pubblicavano sempre la stessa
ricevuta e cambiavano la data. Un po' come dare cinque euro a un senzatetto, scattare il selfie, metterlo su
Facebook e poi riprendersi la banconota: roba da rubagalline. Vorremmo però risparmiarvi la solfa del puro
che viene epurato, dell'onestà-tà-tà e tutte quelle scontatezze: soltanto un illuso (e ce ne sono molti, e
Beppe Grillo è il più illuso di tutti) può pensare che un popolo probo e laborioso produca da decenni, e per
coincidenza astrale, una classe dirigente viziosa» [Mattia Feltri, Sta]. Famiglie La percentuale di società
italiane quotate in Borsa e possedute da famiglie è salita dal 61 al 64%, restando però ferma la
capitalizzazione totale al 33%. Tutto sarebbe diventato più facile grazie ai cosiddetti Spac Special purpose
acquisition vehicle (società vuote ma quotate, si comprano e si finisce nel listino). «Il peso maggiore in
termini di valore borsistico arriva ancora da gruppi storici, non certo nuovi alla Borsa, come Fca, Luxottica,
e Atlantia-Autogrill, controllate dalle famiglie Agnelli-Elkann, Del Vecchio e Benetton. Ma in Borsa sono
approdati negli ultimi anni, proprio grazie alle Spac, aziende come Fila, il famoso produttore di matite e
prodotti affini controllato dalla famiglia Candela, e il gruppo ligure Orsero, colosso della frutta posseduto
dall'omonima famiglia. Sempre grazie alle Spac si è quotata Lu-Ve Group, il cui controllo è detenuto dalla
famiglia Liberali. E ancora le famiglie potrebbero essere i punti di riferimento di alcune prossime quotazione
sull'Mta di Borsa Italiana: sono infatti attese le Ipo della pasta De Cecco, posseduto dalla omonima famiglia
abruzzese, come pure quella dei telai Itema, colosso del tessile posseduto dalla famiglia bergamasca
Radici» [Criscione e Festa, Sole]. Buste paga Classifica dei dieci italiani più ricchi di Svizzera, sempre
secondo Bilan e Bilanz. Famiglia Bertarelli (farmaceutico, settimo posto nella classifica assoluta) 13-14
miliardi (+10-12 rispetto al 2012). Famiglia Aponte (Msc Crociere) 9-10 miliardi (+80%). Famiglia Perfetti
(chewing gum Brooklin) 6-7 miliardi (+20%). Famiglia Zegna (lana, ecc.) 2-3 miliardi (stabile). Famiglia
Agnelli de Pahlen (Margherita, figlia di Gianni e madre di John e Lapo) 1,5-2 miliardi (stabile). Famiglia
Malacalza (finanza), Andrea Bonomi (finanza), famiglia Fossati (dado Star), tutti stabili a 1,5-2 miliardi, Loro
Piana (abbigliamento) 1-1,5 miliardi, Giuseppe Zocco (venture capital) 1-1,2 miliardi. Più in basso Carlo De
Benedetti, intorno ai 500-600 milioni (ha perso un terzo del capitale sul 2012) e Sergio Marchionne, 600-
700 milioni, che per ragioni fiscali s'è trasferito da Walchwil a Schindellegi pur di mantenere la tassazione
forfettaria [Parietti, Giornale]. Malacalza I Malacalza, «un patriarca, due figli, quattro nipoti», «liquidità
enorme e luci della ribalta a "zero virgola"», oggi primo socio della Cassa di risparmio di Genova (Banca
Carige). Il patriarca Vittorio, 80 anni, i figli Davide (52) e Mattia (50). In Carige hanno messo un miliardo,
per ora perdono 200 milioni. Però si sono diluiti con l'ultimo aumento di capitale: versando 112,6 milioni
hanno ridotto il valore di carico delle azioni da 1,8 a 0,033 euro. Storia che comincia nel 1960, quando
Vittorio e sua moglie Carmelina («Melina») si trasferiscono da Bobbio nel piacentino a Genova. Vittorio
lavora per vent'anni nell'edilizia, poi nel 1980 costruisce a San Desiderio, sulle alture alle spalle di Genova,
un piccolo stabilimento che fabbrica valvole oleopneumatiche. È lo stesso complesso industriale che oggi
fornisce al Cern di Ginevra un filo conduttivo. Investe anche in Duferco e si dà al trading dell'acciaio. Nel
1995 pianta Duferco ed entra insieme ai figli nelle acciaierie Trametal e Spartan Uk, la prima a San Giorgio
di Nogaro (Udine) e la seconda a Newcastle (Regno Unito). «Nel 2001 è il turno della divisione Magneti di
Ansaldo, ribattezzata Asg Superconductors, che fornirà - per esempio - i magneti per il tunnel Lhc
(l'acceleratore di particelle) del Cern. Intanto Trametal e Spartan salgono al 5% del mercato dell'acciaio al
carbonio per lamiere da treno, finché nel 2008 arriva il grande realizzo dei Malacalza: le aziende, adesso di
proprietà delle holding di Davide (che vive a Genova come il padre) e di Mattia, da tempo in Svizzera, sono
vendute al colosso ucraino Metinvest del Paperone Rinat Achmetov per una cifra - mai ufficialmente
confermata - che supera 1,2 miliardi di euro». Seguono la joint-venture con i cinesi di Baosteel e
l'investimento in Pirelli (Gpi e Camfin) che renderà altri 300 milioni. La scalata di Carige comincia nel marzo
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2015 attraverso la Malacalza Investimenti, che adesso controlla il 20,6% della banca [Stringa, Corriere
Economia]. Marinelli Luca Marinelli, scelto per interpretare Fabrizio De André «perché si sentiva
inadeguato» (stasera e domani su Rai1, Fabrizio De André principe libero, regia di Luca Facchini) [Sta]. De
Andrè «Ero corsa a raccogliere un'intervista con Fabrizio De Andrè, da unire poi alla recensione del
concerto. Lui e Dori mi accolsero con la consueta simpatia, su una roulotte a bordo palco. Il dialogo, feci
caso, veniva sottolineato dall'assunzione del suo whisky preferito in piccole ma implacabili dosi. Si fece
notte che la bottiglia era vuota, e lui disse: "Ma lo sai che intanto, cosa credi, magari quando esco dalla
roulotte io sul palco non ci salgo proprio e vado a casa?". "Se continui a bere, per forza", gli risposi. Si alzò
di scatto, senza più parlare, senza salutarmi. Scese e lo rividi sul palco in un concerto magnifico»
[Venegoni, Sta]. Clausole Il Sole sulle cosiddette «clausole di salvaguardia», di cui nessun partito si
occupa: «Dal 1° gennaio 2019 l'aliquota intermedia dell'Iva passerà dal 10 al 12%, e al 13% dal 2020,
mentre l'aliquota ordinaria passerà nel 2019 dal 22 al 24,2% e al 24,9% nel 2020, anno in cui scatterà
anche l'aumento delle accise sui carburanti per 300 milioni. Totale: 12,4 miliardi di maggiori tasse nel 2019,
e 19,1 miliardi dal 2020». Questi aumenti dipendono dal fatto che le finanziarie degli anni passati hanno
messo nel conto spese non sostenibili giustificate nei confronti dell'Europa con una specie di assicurazione:
se non troveremo i denari, aumenteremo l'Iva o il prezzo della benzina. Sono queste le cosiddette
«clausole di salvaguardia», che scatteranno nei prossimi due anni se il prossimo governo non troverà delle
coperture alternative. «Alla luce di queste cifre, lo scenario più realistico è che i piani di riduzione delle
tasse (sbandierati in questa campagna elettorale . ndr) andranno quanto meno rinviati al 2021». Invisibile Il
caso di Manu Invisibile, pluriprocessato, però sempre assolto, per i giganteschi murales che «colorano (e
abbelliscono) da anni i grandi cavalcavia della principale strada sarda e ora compaiono lungo l'Autostrada
del Sole, vicino al bosco verticale di Milano, ma anche a Bologna, Venezia e Firenze», ingaggiato addesso
per un affresco dall'università di Cagliari (Manu è sardo). Si è presentato al rettore Maria Del Zompo con
una tuta blu macchiata di bianco e il volto coperto da una maschera lucida nera. Non vuole che si sappia
niente della sua vita. Racconta: «Entro in azione sempre durante la notte, dopo aver studiato nei dettagli il
luogo in cui devo operare, seguendo un progetto ben preciso. Agisco solo al buio, perché quello è il
momento di massima ispirazione. Per concludere un lavoro ci vogliono almeno 30 ore, quindi devo tornare
più volte sullo stesso punto, mettendo in conto che all'alba arrivino i cantonieri e cancellino tutto. In quel
caso ovviamente devo ricominciare da capo». Dipinge sui muri da 15 anni, è autore di 300 opere, non solo
in Italia ma anche a Londra, Bristol, Srebrenica, Bratislava, Berlino. Il rettore Maria Del Zompo: «Quella di
Manu Invisible è un'arte "povera" ma con un altissimo tasso di creatività» [Pinna, Sta]. Tunus «Difficile
commentare, più difficile interpretare. Per ricordare il momento più alto della nostra storia civile nella lotta
alla mafia, il writer siciliano Tunus ha dipinto su un muro, in corso di Porta Ticinese a Milano, i magistrati
Falcone e Borsellino sorridenti in dialogo affettuoso. Un coglione ha aggiunto una pistola puntata alla
tempia di Borsellino nelle mani di Falcone. Non ci leggo mafia: ci leggo ignoranza e insensatezza. Un gesto
ben commentato da chi ha scritto: "Viene da via Gola l'idiota che sfregia ciò che non comprende". E
immaginiamo che lo identificassero: come si potrebbe punirlo, avendo fatto un intervento su un'opera,
benché di soggetto nobile, abusiva come lo sono la maggior parte dei murales dei graffitisti? Una pena
pecuniaria, non per lo sfregio, ma per l'abuso. Una ramanzina di indignazione morale, che ha di fatto
legittimato il dipinto, difeso dal suo stesso soggetto e consacrato dalla volontà del sindaco Giuseppe Sala di
ripristinare l'immagine originaria, giudicata non più illegale (per lo spirito di legalità che la consacra), ma
una celebrazione pubblica contro tutte le mafie. Sarà. Tunus si era autoimmunito con la scelta del tema. Il
vandalo lo ha consacrato. Mentre apro il link per vedere l'immagine, mi viene incontro una notizia più
sconcertante, dove sento più forte l'ombra della mafia e dell'ignoranza: "Foggia, figlio rimproverato, genitore
picchia il vicepreside: ricoverato con trauma cranico e addominale". I due episodi si assomigliano» [Sgarbi,
Giornale]. Barbieri «Barbiere fa' il tuo mestiere. Anch'io come la Boldrini ho dei problemi con i barbieri
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incapaci di concentrarsi sul proprio lavoro: i miei però non realizzano fotomontaggi, dipingono.
Occupandomi di pittura sono assediato dai pittori della domenica e quella dei barbieri è, non so spiegarmi
la ragione, la categoria più feconda di produttori di croste. Anche nella mia città e nelle città vicine, al punto
che non so più da quale barbiere andare. Già le botteghe di barbiere tendono allo squallido, fra vecchie
cartoline, vecchi calendari, vecchie riviste Poi si aggiungono i quadracci inguardabili e che però sei
obbligato a guardare mentre aspetti, disgustato, il tuo turno. Spesso questi accrocchi di colori tradiscono
l'ammirazione dell'artefice per Ligabue, o per Aligi Sassu, o per Remo Brindisi, e risultano perfino più
sgraziati di quei remoti modelli. Persone drammaticamente prive di senso estetico come possono migliorare
l'aspetto dei propri clienti? Se la bellezza è una promessa di felicità, la bruttezza delle botteghe di barbiere
è una minaccia di taglio maldestro. Barbiere fa' il tuo mestiere, e alle pareti metti dei poster» [Langone,
Foglio]. Pittore Carlo Rognoni, che fu direttore di Epoca, Panorama, Secolo XIX, poi vicepresidente del
Senato, deputato e membro del consiglio d'amministrazione della Rai, fa adesso il ritratto ai pesci, primi
abitanti della Terra, estasiandosi delle loro forme e colori. Ha già esposto quattro volte, e con successo
[SaturaToDay]. Pesci «Ad Astrakhan c'è un piccolo parco con un padiglione al centro e una rotonda in un
angolo. La sera si paga il biglietto e si va a sentire l'odore di pesci. Dato che è buio, viene da pensare che i
pesci siano appesi sugli alberi» [Joseph Roth, reportage dalla Russia commissionato dalla Frankfurter
Allgemeine nel 1926, adesso in Joseph Roth Viaggio in Russia Adelphi, Milano 1981]. OGGI Tempo Sole a
Nord e sul versante tirrenico, neve e pioggia altrove. Venti di burrasca in Sicilia e in Calabria. Carnevale
Oggi è martedì grasso. Diverse sfilate in maschera in tutt'Italia. Funerali Nella Chiesa degli Artisti in piazza
del Popolo a Roma si celebrano i funerali di Fausto Battelli, pittore dei 100 di via Margutta e paparazzo
della Dolce vita che, negli anni Sessanta, immortalò fra le altre Sofia Loren, Anna Magnani e Marisa Allasio.
Spiega all'AdnKronos l'amico Fausto Bagnetti: «Lui nasce fotoreporter, ma è stata sempre la pittura la sua
passione e il suo grande talento: con i suoi dipinti in rilievo si è inventato una forma particolarissima di arte
polimaterica, che ha avuto successo in tutto il mondo. Per anni ha animato via Margutta, era un
personaggio e a Roma mancherà». - Nella chiesa parrocchiale di Cerro Maggiore (Milano) ultimo addio a
Pierpaolo Biffi, attivista 5 stelle, stroncato da un tumore. Aveva 46 anni e due figli. - Nella chiesa dei
Cappuccini a Campobasso si celebrano le esequie di Michele Ianniroberto, barbiere, per anni San
Giuseppe nella sfilata dei Misteri. Aveva 65 anni. - Nel santuario dei santi Cosma e Damiano di Ravello
(Salerno) si celebrano i funerali di Luigi Ferrara, l'anziano che, nonostante la nuovissima procedura a cui si
era sottoposto, è venuto a mancare. L'intervento, una dilatazione della valvola aortica cardiaca, per la
prima volta eseguita attraverso un'arteria del braccio, avrebbe dovuto permettere un successivo intervento
riparativo di chirurgia vascolare. Aveva 92 anni. - A Lahore, in Pakistan, ultimo saluto ad Asma Jahangir,
avvocatessa e attivista per i diritti umani nota per la sua attività nell'ambito delle Nazioni Unite, morta l'altro
ieri per un arresto cardiaco. Durante il regime del dittatore Zia ul Haq fu arrestata per aver partecipato alla
restaurazione della democrazia, dieci anni fa, invece, fu messa agli arresti domiciliari in quanto leader del
Movimento degli avvocati. «Abbiamo perso un gigante dei diritti umani - ha detto il segretario generale
dell'Onu, Antonio Guterres - È stata una paladina instancabile dei diritti inalienabili di tutti e dell'uguaglianza
sia in qualità di avvocato all'interno del sistema giudiziario del Pakistan sia come attivista della società civile
globale che come relatore speciale». Aveva 66 anni. Processi Oggi Julian Assange, fondatore di
WikiLeaks, che da quasi sei anni vive chiuso nell'ambasciata dell'Ecuador a Londra, potrebbe tornare
libero. Il giudice del tribunale Westminster Magistrates, Emma Arbuthnot, dovrà decidere se revocare o
meno il mandato d'arresto per un presunto reato di stupro commesso nel 2010 in Svezia. Scrive
Franceschini su Repubblica: «Gli avvocati di Assange sostenevano che il mandato d'arresto "ha perso
valore" poiché lo scorso anno la magistratura svedese, dopo avere inviato due procuratori a interrogarlo
nella sede diplomatica ecuadoregna a Londra, ha chiuso l'indagine contro di lui. Ma il giudice Emma
Arbuthnot ha stabilito nel suo verdetto del 6 febbraio scorso di non essere "convinta che il mandato debba
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venire ritirato". Non consegnarsi alla giustizia britannica è un reato, afferma il tribunale, e Assange deve
spiegare perché non lo ha fatto». In realtà Assange non si è consegnato per timore di finire negli Usa (leggi
qui). - Si dovrebbe celebrare oggi a Ofer, Israele, il processo della diciasettenne Ahed Tamimi, più volte
rinviato. Ahed è la giovane palestinese accusata, fra l'altro, di aver colpito due soldati israeliani che stavano
occupando casa sua. Si legge nell'appello a Sergio Mattarella pubblicato sul manifesto: «Lo scorso 15
dicembre 2017 Mohammed Tamimi, 15 anni, era stato colpito alla testa da un proiettile di metallo ricoperto
di gomma sparato a distanza ravvicinata da un soldato dell'esercito occupante israeliano. Il ragazzo
versava in condizioni critiche e la cugina, Ahed Tamimi, era rimasta visibilmente sconvolta dalla gravità
delle ferite di Mohammed. La stessa unità di soldati si era poco dopo avvicinata alla casa della famiglia
Tamimi e Ahed aveva urlato contro di loro schiaffeggiando anche un soldato. La mamma di Ahed aveva
ripreso in un video quanto successo tra la figlia ed il soldato postandolo sui social: in esso si vede il
coraggio di un'adolescente che, a mani nude, affronta 2 soldati pesantemente armati. Per questo, il 19
dicembre 2017, nella notte, Ahed è stata prelevata a casa sua dall'esercito israeliano e condotta davanti al
tribunale militare di Ofer. Sulla base dei 12 capi d'imputazione a lei addebitati, potrebbe essere condannata
a 12 anni di prigione: il futuro di Ahed appare buio, se non si interverrà». - Prende il via ad Arezzo il
processo ai due 26enni di Castiglion Fibocchi, Luca Vanneschi e Alessandro Albertoni, accusati di aver
causato la morte di Martina Rossi, la studentessa genovese precipitata il 3 agosto del 2011 dal sesto piano
dell'hotel Santa Ana di Cala Mayor a Palma di Maiorca (Spagna) per sfuggire ai due che tentavano di
stuparla (leggi qui - il Fatto Quotidiano). - Slittato a questa mattina l'interrogatorio di garanzia a Paolo Villa,
il pensionato sospettato di avere ucciso la sorella e la nipote ritrovate cadaveri nella loro camera da letto a
Ornago, dopo che l'anziano si era sentito male al bar sotto casa. L'avvocato difensore di Villa, Maura
Traverso, che è andata a trovarlo nel carcere di Monza, dice di «averlo trovato molto scosso» (leggi qui -
Corriere della Sera). - Prevista per oggi nel carcere di Montacuto ad Ancona l'udienza di convalida per
Desmond Lucky e Lucky Awelima, in stato di fermo da sabato per la morte di Pamela Mastropietro. I due,
così come Innocent Oseghale, sono indagati per concorso in omicidio, occultamento e vilipendio di
cadavere e spaccio di stupefacenti (leggi qui le ultime sul caso - la Repubblica). Esteri L'alto
rappresentante per la Politica estera Federica Mogherini e il ministro degli Esteri Angelino Alfano sono a
Kuwait City per la Global Coalition contro l'Isis. Alfano: «Non c'è dubbio che noi dobbiamo essere orgogliosi
del lavoro della nostra coalizione anti-terrorismo. Come suo secondo contributore l'Italia ha avuto un ruolo
importante nella sconfitta di Daesh in Iraq, seguita poi dalla sconfitta in Siria» (leggi qui - la Repubblica). - Il
ministro degli Esteri olandese Halbe Zijlstra incontra a Mosca il suo omologo russo Sergej Lavrov. - La
commissione Tran (Trasporti e Turismo) del Parlamento europeo è a Catania su invito
dell'europarlamentare di Forza Italia-Ppe Salvo Pogliese. La commissione incontrerà i vertici della Sac (ore
15, in aeroporto), vertici dell'Autorità di Sistema Portuale del MAre di Sicilia Orientale (ore 1.30, al porto) e il
sindaco Enzo Bianco (in municipio). Agenda Politica Oggi una quindicina di ministri della Difesa della
coalizione internazionale anti Isis è attesa a Roma per decidere un piano comune dopo la sconfitta dell'Isis
in Siria e in Iraq. James Mattis, capo del Pentagono, che oggi verrà ricevuto a palazzo Chigi dal premier
Paolo Gentiloni, ha ammesso: «Il combattimento non è finito». - Il capo dello stato Sergio Mattarella e il
premier Paolo Gentiloni partecipano all'insediamento del presidente della corte dei Conti, Angelo Buscema,
e all'inaugurazione dell'Anno giudiziario (ore 11). Poi, nel pomeriggio Mattarella e Gentiloni saranno
all'ambasciata d'Italia della Santa Sede per la ricorrenza dei Patti Lateranensi (ore 16. Leggi qui una
cronologia dell'11 febbraio 1929 e qui il Trattato - Cinquantamila). - A Roma il ministro dell'Economia Pier
Carlo Padoan interviene alla presentazione del Rapporto della Bei sugli investimenti in Europa (ore 14.30,
via XX Settembre). - Convegno all'associazione Bachelet sul bilancio di cinque anni della commissione
Antimafia con la presidente Rosy Bindi (ore 17.30). - Conferenza stampa del commissario straordinario per
le persone scomparse, Vittorio Piscitelli, in cui illustrerà i contenuti della diciottesima relazione semestrale
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sull'attività svolta dall'ufficio (ore 11, ministero dell'Interno). - Il consiglio generale di Confcommercio (70
presidenti in rappresentanza di 700mila imprese) incontra i leader dei principali partiti. Si parte con Silvio
Berlusconi (ore 9.30), si prosegue con Pietro Grasso (ore 12), poi è la volta di Emma Bonino (ore 14.30) e
infine di Matteo Salvini (ore 16.30, piazza Belli 2. Leggi qui le proposto di Confcommercio - Il Sole 24 Ore).
- Nella Nuvola di Fuksas a Roma gli stati generali dei commercialisti con gli interventi dei ministri della
Giustizia, Andrea Orlando, e della Salute, Beatrice Lorenzin, del viceministro Luigi Casero e poi di Renato
Brunetta (Forza Italia), Chiara Gribaudo (Pd), Giorgia Meloni (Fratelli d'Italia), Matteo Salvini (Lega) e
Enrico Zanetti (Noi con l'Italia). Campagna elettorale dei partiti (in ordine alfabetico). Dieci volte meglio Il
nuovo movimento fondato da Andrea Dusi, in corsa in dieci regioni alle elezioni del 4 marzo, presenta il suo
programma. Dieci volte meglio, che vede candidati Luca Comandini, Stefano Benedikter e Dusi stesso, si
ispira allo spagnolo Ciudadanos. Spiega Dusi: «Siamo una via di mezzo tra Macron e Momentum nel
Regno Unito» (Leggi qui). Fratelli d'Italia Giorgia Meloni è a Pontedera (Pisa) per protestare contro il
comune che ha rifiutato al partito l'occupazione del suolo pubblico perché ha firmato il cosiddetto patentino
antifascismo sbianchendo la parte finale che riguarda l'apologia del fascismo e l'istigazione all'odio razziale.
Spiega la Meloni: «Noi ci siamo fermati alla parte essenziale, quella in cui si dichiara il rispetto delle leggi.
Tutte, non solo quelle sul fascismo. Non accettiamo le patenti di antifascismo del Pd». Nonostante il veto
dell'amministrazione comunale, Fratelli d'Italia ha comunque messo il gazebo e s'è ritrovato poco dopo con
una multa da 169 euro (ore 16.30, in comune). Forza Italia Marco Stella, candidato al collegio plurinominale
di Firenze per la camera, incontra i commercianti della città (ore 11, in via Gioberti). Lega Roberto Calderoli
incontra gli imprenditori di Castefidardo (ore 16.30, Univel Management Company), poi presenta i candidati
ad Ancona (ore 18, hotel City), quindi partecipa a un aperitivo elettorale a Osimo (ore 19.45, ristorante Ada)
prima di incontrare il pubblico (ore 21, sempre al ristorante Ada). Liberi e Uguali Enrico Rossi è a Genova
per partecipare all'incontro Per un futuro migliore e più giusto. Con lui anche Sergio Cofferati, Stefano
Quaranta, Carla Nattero e Luca Pastorino (ore 17.30, circolo Cap, via Albertazzi 1). Movimento 5 stelle Una
delegazione del movimento incontra i lavoratori di Alitalia a Fiumicino. Partecipano Roberta Lombardi,
candidata alla presidenza del Lazio, Emilio Carelli e Giulia Lupo, candidati alla camera e al senato, Stefano
Vignaroli e Carla Ruocco, entrambi candidati alle prossime elezioni politiche; il candidato alla presidenza
della Lombardia Dario Violi è nel mantovano per visitare l'azienda agricola Mottella Bassa (ore 10.30, a
Cavriana), il Palazzo Gonzaga (ore 11.30, a Volta Mantovana) e per incontrare la dirigenza della Cantina
sociale Colli Morenici (ore 15.30, a Monzambano) e i lavoratori della Riseria Schiavi, un'azienda che
produce riso con macchine tradizionali (ore 17, a Castiglione Mantovano). Due gli incontri previsti a
Mantova (ore 19, Hotel Favorita e ore 21, sala Isabella d'Este in via Giulio Romano 13). Partito democratico
Il ministro delle Politiche agricole e vicesegretario del Pd Maurizio Martina fa tappa in Toscana. Dapprima,
in provincia di Grosseto, incontrerà le associazioni e gli operatori del mondo agricolo e agroalimentare
durante l'evento Dalla terra all'Italia. Il distretto rurale della Toscana del Sud (ore 16.30, Cooperativa
agricola Valle Bruna, a Madonnino Braccagni) poi, a Siena, è previsto un incontro pubblico dal titolo Le
proposte del partito democratico per il governo del paese (ore 18.39, piazza La Lizza 5). +Europa A Firenze
Benedetto della Vedova, Bruno Tabacci, Mina Welby presentano i candidati (ore 11.30, caffè letterario Le
Murate). Città Stando al ministro dell'Interno Marco Minniti, da oggi, a Firenze «ci saranno 13 equipaggi in
più delle forze dell'ordine. Cinque di polizia, 5 dei carabinieri, 3 della guardia di finanza». - Il comune di
Milano presenta una richiesta di accesso agli atti della revoca dell'assegnazione dell'Ema ad Amsterdam.
Spiega l'avvocato Francesco Sciaudone all'AdnKronos che l'istanza serve «per verificare la
documentazione che è stata presentata in fase di gara, così da appurare ad esempio se questa è stata
modificata successivamente alla presentazione, quindi dopo che la stessa era stata valutata dalla
Commissione. La questione è particolarmente importante perché è solo sulla base della documentazione
iniziale che si sono potuti pronunciare gli Stati membri nell'ambito della ben nota votazione che ha poi
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portato al sorteggio». - Alla Bit di Milano presentazione del XXI Rapporto sul turismo italiano, curato da
Iriss-Cnr, un comparto che vale 103,6 miliardi ovvero «3 volte il settore agroalimentare e 4 volte la
ricchezza generata da tessile e abbigliamento» (leggi qui il comunicato del Cnr). - Entro stamane la bomba
tedesca della II guerra mondiale rinvenuta ieri all'aeroporto di London City, vicino al quartiere degli affari di
Londra, dovrebbe essere rimossa. Secondo i media britannici le cancellazioni dei voli hanno interessato
circa 16.000 passeggeri (leggi qui - il Giornale). Cultura Al Parco della Musica di Roma prende il via
Equilibrio festival. ll programma si apre con la musa della nouvelle danse française, Maguy Marin, che
presenterà Bit, una delle sue ultime creazioni sulle note techno di Charlie Aubry (leggi qui - Corriere della
Sera). - Ermal Meta, vincitore con Fabrizio Moro del 68esimo Festival di Sanremo, incontra i suoi fan alla
Discoteca Laziale a Roma (ore 17.30, via Giolitti 263); alla Feltrinelli di via Appia a Roma Renzo Rubino
presenta la nuova edizione dell'album Gelato dopo il mare con due brani inediti, Custodire che ha
presentato al Festival di Sanremo, e Difficile (ore 18). Altri concerti di oggi: Jovanotti è ancora al Forum di
Assago; Goran Bregovic al Carlo Felice di Genova; Ray Gelato al Blue Note di Milano; Biagio Antonacci
alla Crocus Hall di Mosca (Russia). - Alla Iuc di Roma concerto di musica barocca ispirato quattro capitali
del mare dell'Europa del Settecento: Napoli, Venezia, Amburgo e Londra, con musiche di Vivaldi, Fiorenza,
Sammartini e Telemann (ore 20.30, aula magna della Sapienza). - A Genova Oliviero Diliberto parla di due
libri di Giuseppe Marcenaro: Daguerréotype, una galleria di 25 ritratti di scrittori europei dal Settecento al
Novecento, edita da Aragno (leggi qui - Il Sole 24 Ore), e Dissipazioni, un libro in cui con lettere, scartafacci
e appunti smarriti ricompone frammenti di vite passate, quasi una «memoria di privati delitti», pubblicato da
Il Saggiatore (ore 18, palazzo Ducale); a Roma presentazione di Il paesaggio delle architetture di Sinan.
L'esempio della Tracia, un libro di Luca Orlandi che mette in evidenza l'enorme lascito dell'architettura
ottomana (ore19, Casa d'Italia di Istanbul). - In libreria: Fuoco e furia (Fire and fury), Rizzoli, il clamoroso
bestseller di Michael Wolff, realizzato attraverso oltre 200 interviste, che racconta il dietro le quinte della
Casa Bianca. Scrive Gaggi sul Corriere: «Trump è appena stato eletto e il giornalista (Michael Wolff, ndr)
critica, negli articoli scritti per varie testate, l'opposizione pregiudiziale della stampa liberal nei confronti del
neopresidente. L'ideologo populista si congratula con Michael e lo invita: "Vieni a trovarmi nella Trump
Tower" dove sono stati sistemati gli uffici del team che prepara la transizione. Un'opportunità che Wolff
sfrutta con abilità mefistofelica: si mimetizza fra i trumpiani, approfitta del dilettantismo della struttura di
comunicazione della Casa Bianca: personaggi sprovveduti, assoluta assenza di filtri. Bannon gli apre tutte
le porte, racconta le bassezze del presidente e dei suoi collaboratori. Il giornalista dice di voler frequentare
assiduamente la West Wing per scrivere un libro sui primi 100 giorni della presidenza dell'immobiliarista di
New York. Ma quello che vede nella Trump Tower e poi alla Casa Bianca lo spinge a restare più a lungo:
un presidente incapace anche solo di capire quali sono le sue responsabilità [ ]» (leggi qui). Chi vuole
saperne di più, il 15 può andare all'Hotel de Russie a Roma alla presentazione del libro. - Non oso dire la
gioia, romanzo di Laura Imai Messina che racconta la Roma di un uomo che si cerca e la Tokyo di una
donna che lo trova (Piemme). - Il presidente del parlamento europeo, Antonio Tajani, è a Bologna per una
Lectio magistralis in cui esporrà la sua visione sull'avvenire dell'Europa (ore 18.30, John Hopkins
university). - A Firenze Pinocchio, Harry Potter, Topolino, Heidi e tutti gli altri, una mostra dedicata
all'infanzia, che raccoglie 155 anni di disegni e immagini dell'Archivio Storico Salani (Villa Bardini).
Olimpiadi Fra gli italiani in gara oggi: Nicole Gontier, Lisa Vittozzi, Dorothea Wierer (ore 11.10-12.00
biathlon 10 km pursuit D); Sandra Robatscher, Andrea Voetter (ore 11.50-14.20 slittino heat D); Thomas
Bormolini, Lukas Hofer, Giuseppe Montello, Dominik Windisch (ore 13.00-13.55 biathlon 12.5 km Pursuit
U); Francesca Bettrone, Francesca Lollobrigida (ore 13.30-15.10 pattinaggio di velocità 1500 D); Evelyn
Insam, Manuela Malsiner Lara Malsiner, Elena Runggaldier (ore 13.50-15.20 salto individuale D). Tv Il
segretario della Lega Matteo Salvini e la presidente della camera Laura Boldrini di Liberi e Uguali si
confronteranno da Lilli Gruber a Otto e mezzo (ore 20.30, su La7). - Fabrizio De André - Principe libero,
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una miniserie di 192 minuti racchiude 40 anni di vita di Faber. Dalla scoperta della musica alla famiglia,
passando per il sequestro. Spiega Dori Ghezzi: «Tutto sommato, le nostre condizioni non erano più dure di
quanto narra il film. I nostri custodi non sono stati aguzzini e tra di noi si era instaurato una sorta di rispetto
reciproco. Nulla a che vedere con la sindrome di Stoccolma: in fondo anche quei due latitanti e banditi
vivevano come noi da sequestrati. Ci hanno messo le catene ai piedi solo quando abbiamo chiesto che ci
liberassero dalla tortura dei cappucci. Ecco perché anche noi, dopo, li abbiamo perdonati. Insomma, certe
volte è la vita che ti costringe a comportarti nel modo sbagliato» (in prima serata, su Raiuno. Leggi qui - il
Giornale). - Alessandro Borghese va all'Octoberfest e, tra una birra e l'altra, cerca il miglior ristorante di
cucina regionale italiana a Monaco di Baviera (ore 21.15, su Sky Uno). - Barbara Bouchet (che poi è la
madre di Alessandro Borghese) è ospite di Sbandati. Con lei anche Micaela Martinis che dispenserà
consigli di seduzione (ore 23.40, su Raidue). - Su Sky 911 la nuova serie tv di Ryan Murphy (American
Horror Story, Il caso O.J. Simpson e The assassination of Gianni Versace) e Brad Falchuk con Angela
Bassett. Racconta le vite di paramedici, pompieri e poliziotti, un'idea nata quando dovette chiamare il 911
per suo figlio di 11 mesi che aveva smesso di respirare. - Il dottor Sheldon Cooper di The big bang theory
torna novenne nel prequel della serie Young Sheldon. Un modo per scoprire le origini di tutte le stramberie
del fisico teorico più geniale della Cbs. Sono 17,2 i milioni di americani che hanno visto la prima puntata
(ore 21.45, su Joi). - Parte questa sera anche The Nineties, la mini serie di documentari prodotta da Tom
Hanks e Gary Goetzman che ripercorre gli anni Novanta da O.J. Simpson accusato di aver ucciso l'ex
moglie a Bill Clinton e alle sue imprese nello studio ovale, passando per gli idoli del pop fino alla diffusione
di internet (ore 21.15, su SkyArte). - A Passato e presente Paolo Mieli e Lucio Villari ripercorrono la tratta
degli schiavi con La storia delle due Indie, l'opera in cui Guillaume-Thomas Raynal e Diderot dipingono un
drammatico affresco del colonialismo europeo e denunciano per la prima volta l'abominio della schiavitù
(ore 13.15 su Rai3 e ore 20.30 su Rai Storia). Calcio in tv: Per gli ottavi di finale della Champions League
scendono in campo Juventus-Tottenham (20.45, Mp Sport). La sezione Oggi è curata da Jessica D'Ercole.
Per segnalazioni scrivere a [email protected]. Santi di oggi Sante Fosca e Maura, san Benigno di
Todi, san Castore, beata Cristina da Spoleto, beata Eustochio (Lucrezia) Bellini di Padova, san Fulcranno
(Fulcrano) di Lodeve, san Gilberto di Meaux, beato Giordano di Sassonia, san Gosberto, san Guimerra
(Guimera), san Martiniano, san Paolo Le-Van-Loc, san Paolo Liu Hanzuo, santo Stefano di Lione, santo
Stefano di Rieti. Vangelo di oggi In quel tempo, i discepoli avevano dimenticato di prendere dei pani e non
avevano con sé sulla barca che un pane solo. Allora egli li ammoniva dicendo: «Fate attenzione, guardatevi
dal lievito dei farisei e dal lievito di Erode!». E quelli dicevano fra loro: «Non abbiamo pane». Ma Gesù,
accortosi di questo, disse loro: «Perché discutete che non avete pane? Non intendete e non capite ancora?
Avete il cuore indurito? Avete occhi e non vedete, avete orecchi e non udite? E non vi ricordate, quando ho
spezzato i cinque pani per i cinquemila, quante ceste colme di pezzi avete portato via?». Gli dissero:
«Dodici». «E quando ho spezzato i sette pani per i quattromila, quante sporte piene di pezzi avete portato
via?». Gli dissero: «Sette». E disse loro: «Non capite ancora?» [Marco 8, 14-21]. DOMANI Compleanni
(nati il 14 febbraio) L'attrice Harriet Andersson (86), il regista Alexander Kluge (86), il fantino Donato
«Rondone» Tamburelli (84), il premio «Nobel» per l'economia Eugene Fama (79), la conduttrice e
giornalista Enza Sampò (79), l'imprenditore e politico Michael Bloomberg (76), il cantautore Eric Andersen
(75), il sassofonista Maceo Parker (75), il giornalista co-autore dell'inchiesta all'origine dello scandalo
Watergate Carl Bernstein (74), il regista Alan Parker (74), il principe sovrano Giovanni Adamo II del
Liechtenstein (73), il calciatore Roberto Vieri (72), il giocatore di biliardo Carlo Cifalà (70), il cofondatore di
Logitech Daniel Borel (68), l'imprenditore e politico Alfredo Cazzola (68), il giornalista Mario Pezzolla (66),
l'allenatore ex calciatore Hans Krankl (65), il calciatore Maurizio Orlandi (65), il giornalista Luigi Bacialli
(64), l'imprenditore e politico Francesco Manniello (63), il politico Virginio Merola (63), il comandante
generale dell'Arma dei carabinieri Giovanni Nistri (62), la giornalista e conduttrice Silvia Rosa-Brusin (62), il
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fantino Antonello «Moretto» Casula (61), il pianista Sandro De Palma (61), l'attore Stefano Masciarelli (60),
il soprano Renée Fleming (59), l'agente di spettacolo Lucio Presta (58), la giornalista, conduttrice e
scrittrice Daria Bignardi (57), il politico Antonio Palmieri (57), l'accademico e politico Enrico Musso (56), il
rettore dell'Università di Palermo Fabrizio Micari (55), il ciclista Gianni Bugno (54), il mafioso John Gotti Jr.
(54), il musicista Paolo Benvegnù (53), il fondatore e direttore di Sartoria Comunicazione Giorgio De Mitri
(53), il fondatore e proprietario di EasyJet Stelios Hatzioánnou (51), il sassofonista Stefano Di Battista (49),
l'attrice Marianna Morandi (49), il coreografo Luca Tommassini (48), l'attore Valerio Mastandrea (46), il
cantautore Rob Thomas (46), il politico ed ex schermitrice Valentina Vezzali (44), l'attore Malik Zidi (43), il
giornalista e conduttore David Parenzo (42), l'attrice Antonia Truppo (41), il calciatore Matteo Brighi (37), il
pilota motociclistico Manuel Poggiali (35), la modella Edelfa Chiara Masciotta (34), l'attore Freddie
Highmore (26). Altro compleanno Mark Rutte, nato a L'Aja il 14 febbraio 1967. Politico. Primo ministro dei
Paesi Bassi (dal 14 ottobre 2010). Segretario del Partito popolare per la democrazia (Vvd) (dal 31 maggio
2006). Già segretario di Stato per l'Istruzione, la Cultura e la Scienza (2004-2006) e per gli Affari sociali e
l'Occupazione (2002-2004) nei governi di Jan Peter Balkenende - «Pur avendo una laurea in Storia,
ottenuta all'Università di Leida dopo aver accantonato il desiderio di dedicarsi al pianoforte, Rutte ha
lavorato per più di un decennio come manager di Unilever, colosso anglo-olandese che possiede un
enorme portfolio di marchi nei campi alimentare, cosmetico e della pulizia della casa, impiegato come
dirigente della divisione risorse umane e come capo del personale. [ ] Naturale quindi che il primo incarico
governativo offerto a Rutte sia stato nel 2002 quello di sottosegretario agli Affari sociali e all'Occupazione.
Quando poi nel 2004 è diventato sottosegretario all'Istruzione, alla Cultura e alla Scienza, sempre
basandosi sul proprio background, si è prodigato per stringere i rapporti tra l'università olandese e il mondo
della produzione. Manager prestato alla politica, Rutte è nel Vvd fin da ragazzo: già leader
dell'organizzazione giovanile del partito a fine anni Ottanta, a ventisei anni è entrato nella direzione
nazionale. [ ] Nel 2006 [ ] riuscì a battere nella corsa per la guida del Vvd la coriacea Rita Verdonk ("Iron
Rita"), che era ministro dell'Immigrazione e che, non digerendo la sconfitta, si creò poi il suo partitino
personale. Alla prova del voto, però, nelle elezioni politiche di quell'anno, Rutte ottenne un risultato
deludente. Il Vvd arrivò, come al solito, quarto, perdendo sei dei ventotto seggi che aveva nella legislatura
precedente. E anche nei primi passi della sua corsa pre-elettorale del 2010 sembrava che Rutte fosse
rassegnato agli evidenti limiti del suo appeal: "In queste elezioni - diceva - non si deve decidere chi ha il
maggiore X Factor per diventare primo ministro", ma si decide del futuro del Paese. In effetti, un po' a
sorpresa, i temi di discussione più succulenti per gli oratori in odore di X Factor come Wilders e Cohen, ad
esempio i problemi legati all'immigrazione islamica, hanno man mano lasciato spazio a una più prosaica
preoccupazione per gli effetti di una crisi che Rutte aveva annunciato per primo tra tutti i politici del suo
Paese. Ed ecco che improvvisamente il pragmatico liberale occhialuto e perbene è riuscito a imporsi nelle
simpatie dell'elettorato e a vincere i dibattiti tv con gli avversari, grazie al fatto che il suo partito è il più
market-oriented e che la sua esperienza in Unilever lo rende il più affidabile nel condurre un ampio piano di
necessari tagli alla spesa di uno Stato da sempre generoso quanto a welfare» (Guido De Franceschi).
Primo liberale a capo del governo olandese dai tempi di Pieter Cort van der Linden (1913-1918), Rutte è
stato poi confermato nelle successive consultazioni, sia nel 2012 (elezioni anticipate, in seguito alla
defezione del Partito per la libertà di Geert Wilders) sia nel 2017, andando a presiedere esecutivi di
coalizione di centrodestra (2010, 2017) o trasversali (2012). Nel 2017, Rutte ha vinto «prendendo di petto i
temi agitati da Wilders, immigrazione e integrazione, scegliendo di impostare una campagna pro-europea,
ma anche fortemente identitaria e patriottica. Valga per tutte la lettera, pubblicata a tutta pagina sui giornali
olandesi, dove Rutte criticava quegli immigrati, ed era chiaro si trattasse dei musulmani, che rifiutano di
integrarsi nella società: "Comportatevi normalmente o andatevene". [ ] E sicuramente ha aiutato Rutte
anche la scelta (condivisa da Wilders) di vietare ai visir del governo di Ankara di far propaganda fra le
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comunità turche in Olanda a favore del progetto di riforma costituzionale, che andrà a referendum in
Turchia il 16 aprile prossimo. [ ] Rutte non ha avuto paura di provare a dare risposte alle ansie e alle
preoccupazioni di molti olandesi, anche esponendosi all'accusa di blandire Wilders: "Gli elettori hanno detto
'no' al tipo sbagliato di populismo", è stato il suo commento più significativo. Ma in nessun momento il
premier liberale ha ceduto ai toni xenofobi, all'incitazione all'odio e soprattutto non ha mai rinunciato
all'impegno e alla tradizione europeista dell'Olanda. [ ] La sua combinazione originale di populismo
moderato e non estremo con un europeismo forte indica [ ] una strada nuova e possibile» (Paolo Valentino)
- Celibe («single felice»), senza figli - «Sono olandese, e a noi piace rispettare le regole, rispettare i
contratti e che i Paesi facciano quello che hanno promesso». Dieci anni fa Giovedì 14 febbraio 2008.
«Roma - Brusca frenata di Air France-Klm nell'operazione Alitalia. Con la crisi di governo in corso e le
elezioni vicine, i francesi preferiscono aspettare il via libera del nuovo esecutivo. Perché, spiegano, "siamo
in un settore dove nulla di ostile può avere un successo ragionevole, perché è necessario avere buoni
rapporti con il governo". Da Palazzo Chigi filtra il commento che quella di Air France è una posizione
"normale" e ragionevole. Ma lo stop rafforza la posizione di chi si oppone al ridimensionamento di
Malpensa: "Lo smantellamento va bloccato", dice il presidente lombardo Roberto Formigoni» [Antonella
Baccaro, Corriere della Sera 15/2/2008]. Il 1° dicembre 2006 il Consiglio dei ministri, presieduto da Prodi,
aveva deliberato e comunicato al mercato di voler cedere la quota di controllo di Alitalia detenuta dal
ministero dell'Economia e delle Finanze. Era iniziata quindi la trattativa per la vendita della compagnia, che
all'inizio del 2008 era sembrata destinata a concludersi con l'acquisto da parte di Air France-Klm,
nonostante il malcontento dei sindacati per le condizioni imposte. Con la caduta del governo Prodi e la fine
anticipata della legislatura, però, il tema era finito al centro della campagna elettorale, e la coalizione di
centrodestra - data sin da subito per vincitrice - aveva manifestato la propria contrarietà a tale soluzione,
impedendone di fatto la realizzazione. Vent'anni fa Sabato 14 febbraio 1998. «Firenze - D'Alema conclude
gli stati generali della sinistra lanciando un segnale di pace: "Ulivo e nuovo partito non sono un'antinomia,
ma due pilastri di una politica, destinati a durare nel tempo". Nascono così i Democratici di sinistra, ma nel
Pds restano due anime, quella del progetto socialdemocratico di D'Alema e quella che ieri con Veltroni ha
rilanciato la proposta del centro-sinistra: "L'attuale coalizione è più forte dei partiti". Due prospettive che non
dividono il "gruppo dirigente", assicura D'Alema, ma Veltroni gli ha detto che alla sua visione politica
preferisce quella di Blair. Il segretario del Pds manda un messaggio pure a Occhetto: "Il suo sarà un
apporto prezioso", ma non bastano le sue parole a riportare l'unità. Anche Amato si mostra tiepido»
[Corriere della Sera, 15/2/1998]. Quarant'anni fa Martedì 14 febbraio 1978. «Roma - Hanno scelto un
"quadro intermedio" per rispettare la nuova strategia dell'"attacco armato al cuore dello Stato". Hanno
confermato le minacce, alzando "il tiro di una spanna". Nel mirino, un altro magistrato: Riccardo Palma, 62
anni, moglie, due figli, dal 1970 sulla poltrona di comando dell'ufficio ottavo della direzione generale degli
istituti di prevenzione e di pena, con compiti di gestione dei fondi per l'edilizia carceraria. Palma era
rientrato da due giorni a Roma. La scorsa settimana aveva visitato molti istituti in Piemonte. A Torino si era
occupato delle "Nuove" e sembra che si fosse interessato anche al progetto di ristrutturazione dell'ex
caserma "Lamarmora". In quest'edificio, invece che nelle aule del tribunale, comincerà il nove marzo
prossimo il processo alle Brigate rosse. La decisione è stata presa per motivi di sicurezza. Palma è tornato
a casa domenica e ieri mattina le Br l'hanno ammazzato. L'esecuzione è avvenuta alle nove. Alle dieci la
prima telefonata, raccolta dal centralinista di una agenzia di stampa. Voce di uomo: "Qui le Brigate rosse.
Abbiamo giustiziato Palma Riccardo, servo delle multinazionali. Seguirà un comunicato". Il comunicato è
arrivato in nottata. Dice tra l'altro che Riccardo Palma "è entrato a far parte della struttura di direzione che
programma la realizzazione dei campi di concentramento. Il compito specifico di Palma consisteva nella
progettazione scientifica della distruzione totale dei comunisti e dei proletari detenuti, attraverso
l'applicazione nelle carceri delle più moderne tecniche sperimentate dall'imperialismo internazionale: celle
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49PIEMME WEB - Rassegna Stampa 01/02/2018 - 06/03/2018
bianche a calce viva, colloqui con citofoni e vetri, cortili per l'aria che sono celle senza tetto". La firma arriva
sempre puntuale a completare il quadro dell'agguato. [ ] Questo attentato ha rispettato le formule e i ritmi di
un terrorismo ormai conosciuto. Tre i killer: una raffica di proiettili alla schiena. Riccardo Palma stava
entrando in macchina: è scivolato sui sedili senza avere il tempo di capire» [Andrea Purgatori, Corriere
della Sera 15/2/1978]. In seguito emerse che l'esecutore materiale dell'omicidio di Riccardo Palma era stato
Prospero Gallinari. Pluriergastolano, Gallinari fu scarcerato nel 1996, e godette da allora del regime di
libertà vigilata; è morto per cause naturali il 14 gennaio 2013, a 62 anni. Sessant'anni fa Venerdì 14
febbraio 1958. Per controbilanciare la Repubblica Araba Unita, appena nata dall'unione di Egitto e Siria, re
Faysal II d'Iraq e re Hussein di Giordania costituiscono la Federazione Araba d'Iraq e di Giordania. Il nuovo
Stato avrà però vita breve: cesserà infatti di esistere in seguito al colpo di Stato militare iracheno del 14
luglio successivo, nel quale troverà la morte Faysal II (e con lui avrà termine la stessa monarchia
hashemita). Ottant'anni fa Lunedì 14 febbraio 1938. «Ho parlato con Pariani delle nostre relazioni militari
con la Germania. Premetto che Pariani è convinto della inevitabilità del conflitto con le Potenze occidentali.
Considera l'epoca più favorevole a noi la primavera del 1939. Avremo ultimata la preparazione delle scorte
di munizioni, oggi scarse per i piccoli calibri, mentre Francia e Inghilterra traverseranno il periodo più acuto
di crisi. Pariani crede al successo di una guerra fulminea e di sorpresa. Attacco all'Egitto, attacco alle flotte,
invasione della Francia. La guerra si vincerà a Suez ed a Parigi. Gli ho prospettato l'utilità di creare fin d'ora
un Comitato segreto di guerra italo-tedesco. È favorevole e, dopo l'allontanamento di Blomberg, lo crede
possibile. Ne parleremo col Duce. Ho suggerito di studiare il piano d'invasione della Svizzera per attaccare
la Francia. È d'accordo, e crede l'idea buona. Gli ho anche suggerito di far sbarcare, sempre al momento
della sorpresa, truppe italiane a Porto Said e a Suez. È facile far coincidere la presenza di trasporti truppe
per l'A. O. Approva e passerà i miei suggerimenti allo studio tecnico» [Galeazzo Ciano, Diario 1937-1943,
Rizzoli, Milano 1996]. Il generale Alberto Pariani (1876-1955) era all'epoca sottosegretario di Stato per la
Guerra e capo di stato maggiore dell'esercito. Il feldmaresciallo Werner von Blomberg (1878-1946) era
stato il ministro della Guerra tedesco fino al 27 gennaio 1938, quando a causa di uno scandalo si era
dimesso. La sezione Domani è curata da Simone Furfaro. Lettere Ciao Giorgio, aspetto sempre con
impazienza Anteprima, così attenta ai fatti che leggeremo. A proposito del 'dopo' leggo con preoccupazione
gli scenari tratteggiati da giornalisti, scrittori, urlatori seriali e arruffapopolo politici sul nostro futuro dal 4
marzo. Tanti vaticini, troppe Cassandre, rari i profeti. Fra questi Paolo Mieli, capace di guardare oltre la
siepe; lo fa ogni giorno (salvo sabato e domenica come te) con la trasmissione su Rai3 Passato e Presente
dove interroga un accademico e tre giovani storici su date centrali e personaggi più o meno remoti con gli
occhi di oggi. E ci riesce. Lo ha fatto anche ieri sul Corsera nell'editoriale, dove avverte che i risultati
dell'elezione si vedranno solo fra due o tre anni. Al confronto, rammenta le elezioni del 16 novembre 1919
con passaggio dal sistema maggioritario al proporzionale, quando l'Italia uscita dalla Grande Guerra, in
preda al desiderio di discontinuità, fra diversi partiti, con Nitti al governo va a votare con legge approvata tre
mesi prima, al seggio ci va il 56,6%, si rinnova la Camera, seguono instabilità e scioperi; Giolitti pare la
salvezza, poi altro ricorso alle urne nel '20, fino al '22 con la marcia su Roma. Certo altri tempi, altre
ideologie sociali nei partiti emergenti. Per fortuna, ragiona Mieli «la storia non si ripete mai
meccanicamente. Speriamo abbia ragione e aspettiamo le varianti Fiorella Minervino - Carissimo Giorgio
Dell'Arti, le faccio rilevare che il paese nel monzese nel quale è avvenuto il macabro ritrovamento dei
cadaveri è Ornago e non Orzago Franco Neri - Se Paolo detto Paolino, di anni 75, è il fratello della delusa
d'amore Marinella Ronco, di anni 52, la madre Amalia Villa, di anni 85, lo ha partorito quando aveva 10
anni. Clamoroso. Maria Teresa Carbone Naturalmente Paolino è fratello di Amalia e non di Marinella.
Lapsus tipici delle 4 del mattino. Grazie, Maria Teresa. - Caro Giorgio. Per il tiratore Rossetti si usa
l'espressione colpito da "male incurabile". Al di là del politicamente corretto dobbiamo sempre più entrare
nell'ottica di una malattia curabile. A volte va bene a volte no. Di incurabile c'è solo la morte Daniele Poto
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50PIEMME WEB - Rassegna Stampa 01/02/2018 - 06/03/2018
Prometto che d'ora in poi scriveremo francamente «cancro». - Giorgio, come fanno i cinque stelle quando si
ammalano e occorre loro un medico? Esiste per caso un elenco alfabetico articolato città per città, paese
per paese, di «medici onesti»? Deve esserci. Impossibile, difatti, ricorrano a medici dei quali non abbiano
verificato la fedina penale, i comportamenti fiscali, le dichiarazioni dei redditi, la moralità in assoluto e in
particolare. Rilasciano un patentino? Mauro della Porta Raffo Il nostro abbonato Isidoro Meli mi ha mandato
due suoi romanzi, La mafia mi rende nervoso (2016) e Attia e la guerra dei Gobbi (2018), editi tutti e due da
Frassinelli. Ho interrotto perciò la lettura di una vecchia, magnifica biografia di Mao (Jung Chang - Jon
Halliday Mao. La storia sconosciuta Tea, Milano 2006) e mi sono messo su La mafia. Leggo di sera, e
dunque poco perché devo addormentarmi presto. Sono comunque arrivato a pagina 46. Romanzo
notevole. Segnalo intanto, perché suppongo utile a chi capitasse in Sicilia, un passaggio di pagina 34: «La
granita non è una specialità palermitana [ ] Si deve andare in provincia di Messina, a Milazzo o ancora
meglio sulla riviera ionica, oppure a Santa Maria la Scala, provincia di Catania, dalla Lurda, la migliore
granita di mandorle sulla faccia della terra, con le mandorle grondanti gli umori neri della roccia dell'Etna
spellate e battute a mano». Ciao, ci vediamo domani Anteprima di Giorgio Dell'Arti Anno II numero 71
Martedì 13 febbraio 2018 Notizie, segnalazioni, critiche (e anche elogi) a [email protected] Copyright ©
Giorgio Dell'Arti, Tutti i diritti riservati Vuoi modificare il modo in cui ricevi questa mail? Puoi aggiornare le
preferenze o cancellarti dalla newsletter.
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51PIEMME WEB - Rassegna Stampa 01/02/2018 - 06/03/2018
Segnalibro, Laura Imai Messina a Fattitaliani: certi libri non smettono di
parlarti mai. L'intervistaLINK: http://www.fattitaliani.it/2018/02/segnalibro-laura-imai-messina.html Argomenti: Editoria , Fatti Editoriali , Giovanni Zambito , Interviste , Laura Imai Messina , Libri , Personaggi
, Piemme , Segnalibro Una donna che vuole a ogni costo diventare madre. Un uomo che anela al padre
sconosciuto. Un intreccio di passioni e di invidie in un romanzo in cui l'assenza o l'eccesso dell'amore
cambiano le vite. Tutto questo in "Non oso dire la gioia" di Laura Imai Messina, dal 13 febbraio in libreria.
Fattitaliani ha intervistato l'autrice per la rubrica "Segnalibro". Quali libri ci sono attualmente sul suo
comodino? Una pila di nove volumi tra saggi e narrativa, così come nel Kindle ho venti libri in lettura. Sono
vorace e disordinata, inizio, sospendo, riprendo. Sotto il letto ne ho altre sei, ai suoi piedi un'altra ventina,
soprattutto saggi e guide su Tky, sul tavolo in soggiorno un'altra decina, perlopiù libri illustrati. Nella mia
testa i libri si chiamano l'un l'altro, non leggo consecutivamente quasi mai uno stesso libro a meno che non
abbia uno scopo preciso, un obiettivo da salvaguardare. Colpa da una parte dell'amore sfrenato che nutro
per la parola - e che quindi mi rallenta incredibilmente, tutta presa come sono da un termine solo -, ma
anche dei tantissimi anni di ricerca accademica che mi hanno virtuosamente costretta a sfogliare un'infinità
di volumi alla ricerca di un solo pezzo che mi fosse utile per un articolo o un pezzo di tesi. Tuttavia c'è un
libro che porto sempre in borsa: Il mare non bagna Napoli di Anna Maria Ortese. Benedico ogni volta la mia
scarsa memoria, perché rileggerne anche solo un periodo mi rende profondamente grata, riconoscente.
L'ultimo "grande" libro che ha letto? Ho riletto Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust. È il fil
rouge del mio nuovo romanzo, ne ha stimolato più parti, tornano i nomi, da alcune frasi sono scaturiti dei
luoghi: è una sinfonia e come tale ha da dire moltissimo a ogni lettura. Certi libri sono dei veri chiacchieroni,
non smettono di parlarti mai. Una nuova lettura invece che mi ha aperto un grosso spazio di vita è
Disumane lettere di Carla Benedetti, un volume che parla di letteratura, di etica, del mondo che ci circonda;
e poi Al mercato della felicità di Luisa Muraro, splendida miscellanea di riflessioni sul sentimento della gioia,
sulla spiritualità, sul femminile. E ancora Contro i maestri dello sconforto di Nancy Huston... Sono troppi, mi
fermo. Chi o cosa influenza la sua decisione di leggere un libro? Sono brutalmente influenzabile. Mi fido di
chiunque stimi (amici, giornalisti, altri scrittori, persone incontrate per caso, programmi radiofonici o
televisivi) che mi consigli un saggio o un romanzo. Mi pare di perdermi qualcosa a non avere quella
specifica visione del mondo che quel libro promette di darmi. Ne compro anche duecento e più l'anno,
soprattutto in e-book, 60% in italiano, 30% in giapponese e 10% in inglese. Tuttavia la prima causa di
acquisto è la bibliografia di un libro in lettura che sto amando. O vado a cercarmi tutti gli altri libri del
medesimo autore (sono malata di collezionismo) oppure testi citati che ho trovato particolarmente
stimolanti. Colpa anche degli studi accademici fatti. Uno tira l'altro, come i cioccolatini. Quale classico della
letteratura ha letto di recente per la prima volta? La Sacra Bibbia. Tuttavia non l'ho ancora finito.
Probabilmente mi accompagnerà per qualche altro anno ancora. E poi lo Zibaldone, che leggo
costantemente ma anch'esso nella mia maniera disordinata. Ogni volta è un immenso piacere essere
guidata dall'intelligenza sopraffina di Leopardi. È come aprire la finestra, pur se per un attimo soltanto,
affacciarsi, chiudere di nuovo le imposte, eppure ritrovare l'aria fresca e frizzante della mattina nella stanza.
Secondo lei, che tipo di scrittura oggi dimostra una particolare vitalità? Le grahic novel stanno finalmente
ottenendo la visibilità che meritano. Tuttavia la vitalità la riconosco a ogni tipo di narrazione, in particolare a
quella promossa dalle piccole case editrici, che riescono meglio a svincolarsi da certe dinamiche di
mercato. Non cercano di replicare il successo di certi libri, smussando l'originalità di altri in uscita. Mi pare
siano più in grado di ampliare la prospettiva del lettore, di guidarlo a quella malleabilità del pensiero cui
contribuisce ogni buon libro, saggistica o narrativa che sia. Personalmente, quale genere di lettura Le
procura piacere ultimamente? Giorgio Manganelli con Centuria e con Pinocchio. Un libro parallelo; Cristina
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Campo con Gli imperdonabili; Pasolini con Le ceneri di Gramsci; Profanazioni di Giorgio Agamben. Rileggo
più volte le stesse pagine. Sono meravigliosi. Mi rifaccio gli occhi e il cuore con i libri illustrati, con Rodari e
Bruno Munari, ad esempio. Ultimamente ho scoperto Beniamino Sidoti e i suoi Stati d'Animo, una piccola
rivelazione. L'ultimo libro che l'ha fatta sorridere/ridere? Diario di una mamma in pappa di Gaia Manzini. La
"mammitudine" e la "bimbitudine" che racconta sono esilaranti oltre che profondamente veri. La sincerità
con cui illustra sentimenti ed eventi del quotidiano rendono godibilissimo questo diario di pappe e prime
parole. L'ultimo libro che l'ha fatta commuovere/piangere? Ho incontrato di recente i libri della giornalista e
scrittrice Cristina Zagaria, e mi sono innamorata de I piccoli principi del Rione Sanità, un libro intelligente,
lucido nel mescolare realtà e finzione, nel sovrapporre le storie di bimbi napoletani alle prese con il diverso
fuori e dentro sé, all'intreccio de Il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry. L'ultimo libro che l'ha fatta
arrabbiare? Mi fanno arrabbiare i libri scritti male oppure furbetti. È difficile tuttavia che sbagli acquisti. Mi
arrabbio quindi molto raramente, ma quando accade, me lo tengo per me. Sono dell'idea che scrivere
recensioni per stroncare sia molto meno efficace che non parlarne affatto. Tuttavia sono incappata
ultimamente in un libro in giapponese che si schierava violentemente contro le pratiche di procreazione
assistita, accusando una eccessiva medicalizzazione e invitando a far "con calma" (il che si traduce poi in
un invecchiamento della donna che, arrivata alla soglia dei 40 anni, non ha che una ridotta percentuale di
possibilità). Ne ho letto con attenzione l'80%, il restante 20% mi pareva così parziale che ho proceduto a
quella che in italiano si direbbe "lettura verticale" ma che in giapponese diventa "orizzontale". Sono molto
sensibile all'argomento. Quale versione cinematografica di un libro l'ha soddisfatta e quale no? Banalmente
Harry Potter, che ritengo tuttavia alta letteratura per ragazzi, i cui intrecci nulla hanno da invidiare ai
romanzi del realismo francese o ai grandi russi; o ancora la resa francese del libro di Ogawa Yko L'anulare,
diversa, senza alcuna tendenza a raccontare la medesima storia. Non mi è piaciuta invece la trasposizione
cinematografica di Room di Emma Donoughe, un'autrice cui mi ero interessata per un discorso sulla
rielaborazione contemporanea della fiabe cui è molto attenta. Il romanzo è bellissimo, il film - a confronto -
piuttosto didascalico, benché non brutto. Quale libro sorprenderebbe i suoi amici se lo trovassero nella sua
biblioteca? Ho manuali e un dizionario di lingua coreana. Iniziai a studiare la lingua moltissimi anni fa.
Interruppi poco dopo, il giapponese allora era ancora una sfida. Qual è il suo protagonista preferito in
assoluto? e l'antagonista? Parlerò qui di un altro tipo di letteratura di cui tuttavia, per il mio ruolo di madre,
mi occupo ultimamente moltissimo. Tra i protagonisti preferiti ecco allora che ci sono la Lumaca Laura di
Nicoletta Costa, perché è personaggio a latere dei libri illustrati di Giulio Coniglio eppure risulta sempre
posata, equilibrata nel giudizio, e perché grazie a lei mio figlio ha scoperto come mi chiamo. E poi Momotar
nella tradizione favolistica giapponese: quel bimbo è una forza. Tra gli antagonisti amo invece i tanuki che,
assumendo via via forme antropomorfe, ingannano e fanno i dispetti all'uomo nei mukashibanashi.
Uscendo di casa me li ritrovo scolpiti talvolta ai lati delle case giapponesi, mi divertono molto. E poi, sul
versante occidentale, il lupo cattivo della favola di Cappuccetto Rosso, quello che mio figlio, di due anni,
ultimamente immagina comparire dietro ogni porta, e che appella come "Lupo Cattivaccio". Alla lunga ci si
affeziona a questo sfigatissimo lupo cui non gliene va mai bene una; si finisce per tifare per lui e non per la
nonna mangiatrice di torte o per la bambina molesta. Lei organizza una cena: quali scrittori, vivi o defunti,
inviterebbe? Mi piacerebbe riunire intorno a un tavolo filosofi e antropologi del contemporaneo, più che
narratori. Leggo qualunque cosa scrivano ad esempio Francesca Rigotti, Remo Bodei, trovo sempre
illuminante Marc Augè, adoravo Umberto Eco. Li vorrei a dialogare con Heidegger o Simmel, Walter
Benjamin, Lévi-Strauss, Simone de Beauvoir o Jean Baudrillard, magari anche con pensatori giapponesi
semi-sconosciuti in Occidente, nella situazione ideale in cui tutti si comprendessero pur parlando una lingua
altra. Li inviterei per ascoltarli parlare, non per parlarci io direttamente. In certi casi, la cosa migliore che si
può fare, è tacere e ascoltare. Ricorda l'ultimo libro che non è riuscito a finire? Come dicevo all'inizio, porto
avanti anche moltissimi libri insieme, e tanto più li amo, tanto più lentamente procedo. Alcuni, per assurdo
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che possa sembrare, non li finisco proprio perché sono così belli che la lettura si inceppa continuamente.
Dipende credo anche dal fatto che prendo tantissimi appunti, che scrivo i miei libri leggendo. Mi basta una
sola parola a stimolarmi un intero periodo per un libro o un racconto che sto stendendo e che quindi mi
rimane sempre presente durante la giornata. Alcuni, lo so, non riuscirò a finirli mai. Ma in fin dei conti non è
alla trama che punto. In alcuni libri ogni frase mi parla. Quale scrittore vorrebbe come autore della sua
biografia? Emmanuel Carrère, perché non avrebbe pietà. E solo non avendo pietà ci si può avvicinare al
vero, superare l'artificio, rendere potentemente credibile una narrazione. Il suo Limonov è epico e tragico
insieme, impietoso per buona parte del racconto. Che cosa c'è di Laura Imai Messina in "Non oso dire la
gioia"? In Non oso dire la gioia ci sono tre anni intensissimi della mia vita, la ricerca della maternità, una
riflessione profonda sul sentimento della gioia che mi ha sempre affascinata: tutti la cerchiamo, alcuni
sentono di meritarla, altri la pretendono come fosse un diritto, altri ancora, disillusi, credono non esista.
Insomma, cos'è? Che forma ha? Come la si ottiene, come la si mantiene una volta ottenuta? E la sua
durata? Esiste uno spazio dedicato alla felicità? Il Giappone in cui vivo da più di un decennio, l'Italia che mi
è sempre presente, come si accordano in questo discorso? Ecco, volevo creare una trama forte che
tenesse compatte le fila di un discorso universale sulla gioia di stare al mondo, mettere in luce vite di
personaggi molto diversi tra loro che finiscono tuttavia per annodarsi. Mi interessava indagare l'amore, il
margine di merito che un ruolo consente, i genitori e i figli, le prove cui ci mette costantemente di fronte la
vita. Insomma, sintetizzando volevo parlare delle difficoltà che ci temprano e ci scoraggiano talvolta, ma
anche del costante iniziare che è il senso dell'uomo, così come dicevano Hanna Arendt, Cesare Pavese,
Romain Gary. Spero di esserci riuscita. Giovanni Zambito Ritrova qui le altre puntate di Segnalibro IL
LIBRO Nella vita di Clara le strade hanno nomi mutevoli, quelli dei pensieri che le attraversano la mente
mentre il corpo le percorre. Si perde nella geografia della città così come nel passato da cui è fuggita da
ragazza. Sposata a un uomo che non ama, insegue invano una maternità che dia senso al matrimonio e,
insieme, alla sua vita. Ma quando ogni speranza sembra persa, Clara si ritrova a compiere un gesto atroce,
inaspettato, e nello stesso drammatico istante a realizzare il proprio sogno. Marcel e Jean sono migliori
amici. Jean vive l'amicizia con Marcel come una compensazione alla felicità mancata, sempre rimandata
nell'infanzia e nell'adolescenza. Marcel, invece, non ha mai conosciuto il padre ed è una voragine quel
vuoto. Soggiogato dall'amore soffocante della madre e dalla possessività dell'amico, conduce un'esistenza
piatta, insignificante, indegna del suo valore. Poi, però, un giorno per Marcel arriva la gioia, una gioia che
quasi non si osa dire ad alta voce. È Momoko, una donna giapponese, anche lei con un segreto doloroso
che ha segnato la sua storia personale, eppure determinata a fare della propria vita la loro, rovesciando
l'Oriente nell'Occidente di Marcel e insegnandogli un diverso modo d'essere e di amare. Tuttavia la gioia è
complicata da gestire, soprattutto quella altrui, e quando appartiene solo a due persone, essa sa scatenare
sentimenti d'odio e di vendetta in chi sta loro accanto. Roma e Tky, passato e futuro, presenza e assenza si
intrecciano indissolubilmente in questo romanzo che, nella crudezza che solo la verità possiede, svela i
molti modi in cui si ama e si è amati. NON OSO DIRE LA GIOIA di Casa editrice: Piemme - Pagine: 402
Prezzo: 18,50 euro - Data di uscita: 13 febbraio 2018 L'AUTRICE Laura Imai Messina è nata a Roma nel
1981, si è laureata in Lettere all'Università La Sapienza e si è trasferita a Tky a 23 anni, dove ha conseguito
un dottorato presso la Tky University of Foreign Studies. Insegna lingua italiana all'università ed è
ricercatrice di letterature comparate. Scrive romanzi nei caffè di Tky e durante gli spostamenti in treno tra le
tante linee che attraversano la capitale. Abita tra Kamakura e Tky insieme a suo marito Ryúsuke e ai due
figli. Da qualche anno ha creato il blog Giappone Mon Amour, che ha ormai un foltissimo gruppo di
affezionati lettori. Tokyo orizzontale, il suo primo romanzo, ha riscosso un ottimo successo.
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Laura Imai Messina, Non oso dire la gioia
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Usciva 80 anni fa LIFE, la rivista delle ... Laura Imai Messina, Non oso dire la gioia Non oso dire la gioia di
Laura Imai Messina (Piemme) racconta di Marcel, Jean e Momoko. I primi due sono inseparabili dai tempi
del liceo (il Giulio Cesare di Roma: i luoghi sono molto importanti in questo libro, i cui poli sono l'Italia e il
Giappone) e finché non entra in scena Momoko, giovane interprete giapponese, Jean può illudersi che
l'amicizia che Marcel gli ha sempre dimostrato evolva in un sentimento amoroso. Nel libro c'è poi un'altra
storia, quella di Clara, insegnante di francese appassionata di Proust, che ha sposato un chirurgo che non
ama, che si macera per il desiderio di un figlio, e che non parla con nessuno della miserevole famiglia in cui
è cresciuta. Laura Imai Messina ci mostra i vari personaggi, le loro ferite ancora aperte e i sogni che li
tengono in vita, poi imprime una svolta alla trama, offrendo colpi di scena a ripetizione. Un romanzo
filosofico che ci fa riflettere sugli inganni della percezione, su come di noi stessi e degli altri vediamo solo
quello che vogliamo vedere e su come anche le passioni più vive siano destinate ad affievolirsi. Laura Imai
Messina è nata a Roma nel 1981, si è laureata in Lettere all'Università La Sapienza e si è trasferita a Tky a
23 anni, dove ha conseguito un dottorato presso la Tky University of Foreign Studies. Insegna lingua
italiana all'università ed è ricercatrice di letterature comparate. Abita tra Kamakura e Tky insieme a suo
marito Ryúsuke e ai due figli. Da qualche anno ha creato il blog Giappone Mon Amour, il suo primo
romanzo è Tokyo orizzontale. www.lauraimaimessina.com
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"In Giappone? Vedo meno ansia di felicità "
LINK: https://www.illibraio.it/gioia-laura-imai-messina-728795/
Ebook e mondo digitale "In Giappone? Vedo meno ansia di felicità " di Laura Imai Messina | 21.02.2018 "In
Giappone? Vedo meno ansia di felicità " di Laura Imai Messina "Rispetto all'Occidente mi pare che qui, in
Giappone, vi sia un poco meno d'ansia di felicità, qualcosa che paradossalmente, nella tensione del
desiderio, rischia di diventare la sua prima causa di scomparsa..."- Su ilLibraio.it la riflessione di Laura Imai
Messina, in libreria con "Non oso dire la gioia", sulla differenza del concetto di felicità tra il nostro Paese e
quello del Sol Levante Da tre anni investigo la gioia, da tre anni mi domando da dove nasca, impalpabile
eppure intensa, capace, lei soltanto, di cambiare l'assetto di un'esistenza. Perché mette addosso un
coraggio che la tristezza invece umilia. Stevenson scriveva che 'Non esiste alcun dovere tanto sottovalutato
quanto l'esser felici'. Ce lo dobbiamo, lo dobbiamo agli altri. Abitare da più di un terzo della vita in Giappone
mi pone poi un'altra questione: cosa distingue la gioia in italiano da quella declinata in giapponese? La
vedo scorrere come nubi rapidissime sul volto dei miei figli, equilibristi tra due mondi, e mi domando cosa
significherà per loro essere felici, esserlo a Tky, diventarlo a Roma, dichiararlo in una lingua e sentirlo in
un'altra. Rispetto all'Occidente mi pare che qui vi sia un poco meno d'ansia di felicità, qualcosa che
paradossalmente, nella tensione del desiderio, rischia di diventare la sua prima causa di scomparsa. È
merito della velocità invertita dei rapporti, che tra i giapponesi s'approfondiscono per minuti sviluppi,
seguono un ritmo che a un occidentale pare snervante, artificioso. Eppure alla lunga paga, perché se si
spendono anni per diventare intimi di qualcuno, è altrettanto difficile che quel rapporto di fiducia si estirpi
d'un tratto, magari per un banale litigio. La fiducia è cauta in Giappone, dalla delusione ci si difende un po'
meglio. Alla gioia nel Sol Levante contribuisce oltretutto quella sapienza nel mantenere uno spazio di
infanzia anche nell'età adulta, qualcosa che invece l'Occidente allontana subito da sé relegandolo in modo
sprezzante all''infantile': è il kawaii (letteralmente "carino'), i disegni, la grafica dolce, le didascalie tenere, la
forma antropomorfa del cibo. Qualcosa cui si accompagna un'altra tendenza, questa volta nel parlato, a
evitare a priori il pettegolezzo, il discorso negativo nella conversazione. Non è elegante, procura imbarazzo.
Si preferisce piuttosto mettere in luce il meglio, raccontare quanto di bello ci accade, condividere la felicità
anziché il dispiacere. Forzandosi, ci si migliora l'umore. Il quotidiano poi è fitto di appuntamenti. Secondo
l'antico calendario giapponese le stagioni sono 72, mutano ogni cinque giorni e s'arricchiscono di rituali da
seguire, pietanze da gustare, colori da indossare, fiori da notare nel paesaggio urbano e rurale. Sono
anch'essi causa di gioie minute, minuscole deflagrazioni di un giorno, appuntamenti da mantenere. Il frutto
di yuzu a mollo nell'o-furo, mochi come merenda, una campanella lasciata a tintinnare nel vento. Lo
racconta da sempre la filosofia, che la felicità è soprattutto un progetto, un'attesa. E nel dirlo noto come la
conversazione giapponese sia costantemente punteggiata da un'espressione che, a tradurla in italiano,
suona esagerata: /tanoshimi/ ovvero 'Non vedo l'ora!'. 'Domenica ci vedremo, tanoshimi!'; 'Più tardi berrò
questo tè, tanoshimi!'. Tra un'ora o tra un anno non cambia: Tanoshimi! La gioia è lì, in ogni cultura,
nell'immaginarla. L'AUTORE E IL LIBRO - Laura Imai Messina, romana classe '81, è laureata in Lettere
all'Università La Sapienza e si è trasferita a Tky a 23 anni, dove ha conseguito un dottorato presso la Tky
University of Foreign Studies. È ricercatrice di letterature comparate e insegna italiano all'Università, e
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scrive romanzi nei caffé della capitale giapponese e durante i frequenti spostamenti in treno. Ha creato il
blog Giappone Mon Amour e pubblicato Tokyo orizzontale (Piemme). Non oso dire la gioia (Piemme) è il
suo secondo romanzo. Clara ha un unico desiderio: diventare madre a ogni costo. Sposata a un uomo che
non ama, insegue invano quella maternità che potrebbe dare senso al suo matrimonio e, insieme, alla sua
vita. Ma quando ogni speranza sembra persa, Clara decide di compiere un gesto atroce e nello stesso
drammatico istante a realizza il proprio sogno. Marcel e Jean sono migliori amici: Jean vive quell'amicizia
come una compensazione alla felicità mancata, Marcel vive un'esistenza piatta, schiacciato dalla
possessività dell'amico e dall'amore soffocante di sua madre, quando tutto ciò che gli interessa è il vuoto
lasciato da un padre che non ha mai conosciuto. Fino all'arrivo di Momoko, una donna giapponese che
porta gioia al cuore di Marcel, insieme alla sua storia dolorosa. Ma la felicità ha vita breve: quando
appartiene solo a due persone, sa scatenare odio e vendetta in chi sta loro accanto (Visited 1 times, 1 visits
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[Anteprima] Uscite Edizioni Piemme Febbraio 2018
LINK: http://unapausadilettura.blogspot.com/2018/02/anteprima-uscite-edizioni-piemme.html [Anteprima] Uscite Edizioni Piemme Febbraio 2018 Titolo:Non oso dire la gioia Autore:Laura Imai Messina
Cartaceo :€18,50 Uscita 13 Febbraio Nella vita di Clara le strade hanno nomi mutevoli, quelli dei pensieri
che le attraversano la mente mentre il corpo le percorre. Si perde nella geografia della città così come nel
passato da cui è fuggita da ragazza. Sposata a un uomo che non ama, insegue invano una maternità che
dia senso al matrimonio e, insieme, alla sua vita. Ma quando ogni speranza sembra persa, Clara si ritrova a
compiere un gesto atroce, inaspettato, e nello stesso drammatico istante a realizzare il proprio sogno.
Marcel e Jean sono migliori amici. Jean vive l'amicizia con Marcel come una compensazione alla felicità
mancata, sempre rimandata nell'infanzia e nell'adolescenza. Marcel, invece, non ha mai conosciuto il padre
ed è una voragine quel vuoto. Soggiogato dall'amore soffocante della madre e dalla possessività
dell'amico, conduce un'esistenza piatta, insignificante, indegna del suo valore. Poi, però, un giorno per
Marcel arriva la gioia, una gioia che quasi non si osa dire ad alta voce. È Momoko, una donna giapponese,
anche lei con un segreto doloroso che ha segnato la sua storia personale, eppure determinata a fare della
propria vita la loro, rovesciando l'Oriente nell'Occidente di Marcel e insegnandogli un diverso modo
d'essere e di amare. Tuttavia la gioia è complicata da gestire, soprattutto quella altrui, e quando appartiene
solo a due persone, essa sa scatenare sentimenti d'odio e di vendetta in chi sta loro accanto. Roma e
Túkyú, passato e futuro, presenza e assenza si intrecciano indissolubilmente in questo romanzo che, nella
crudezza che solo la verità possiede, svela i molti modi in cui si ama e si è amati. Titolo:Rifugio Cartaceo
:€18,50 Uscita 13 Febbraio Nilu è solo una bambina quando è costretta a lasciare la sua casa, in Iran, e
partire per l'America. L'Oklahoma. Un posto sconosciuto dove, con la madre e il fratello, deve già imparare,
così piccola, a ricominciare da capo. Per questo, da quando è arrivata in America, conserva sempre uno
zainetto pieno delle sue cose: non si sa mai quando bisognerà scappare di nuovo, né quando, finalmente,
comincerà il lungo viaggio per tornare a casa. A casa, dov'è rimasto suo padre: Nilu è convinta che presto li
raggiungerà, e non vede l'ora. Ma Nilu non sa che Bahman è rimasto in Iran perché per lui le radici sono
una cosa potente, e che negli anni a seguire, in tutta la sua lunga vita di figlia, vedrà suo padre solo una
manciata di volte, nei posti diversi dove la vita la porterà. Dall'America all'Europa, ad Amsterdam, dove
incontrerà rifugiati provenienti da ogni Paese, in un mondo cambiato dall'undici settembre, Nilu cercherà
sempre di riavvicinarsi a quel padre rimasto "a casa". Forse perché, nonostante tutto ciò che è riuscita a
ottenere nella vita - lo studio, l'amore, un lavoro che la appassiona -, quello è l'unico modo per tornarci un
po' anche lei, a casa, e trovare finalmente il rifugio che non ha mai avuto. Dopo l'acclamato esordio Tutto il
mare tra di noi, Dina Nayeri ci regala un romanzo che è uno struggente affondo nel rapporto tra un padre e
una figlia divisi, e nelle mille contraddizioni di chi, come Nilu e come l'autrice stessa, ha dovuto lasciare
indietro un pezzo di sé per poter andare avanti.Etichette: Anteprima, EdizioniPiemme
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03/02/2018 19:06Sito Web Una Pausa di Lettura
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Red Sparrow; Uomini che restano (Sara Rattaro) e altre novità in libreria
dal 13 febbraioLINK: http://letteraturaecinema.blogspot.com/2018/02/titolo-rifugio-autore-dina-nayeri.html Red Sparrow; Uomini che restano (Sara Rattaro) e altre novità in libreria dal 13 febbraio Titolo: Rifugio
Anno di pubblicazione: 2018 Prezzo copertina: 18,50 € Nilu è solo una bambina quando è costretta a
lasciare la sua casa, in Iran, e partire per l'America. L'Oklahoma. Un posto sconosciuto dove, con la madre
e il fratello, deve già imparare, così piccola, a ricominciare da capo. Per questo, da quando è arrivata in
America, conserva sempre uno zainetto pieno delle sue cose: non si sa mai quando bisognerà scappare di
nuovo, né quando, finalmente, comincerà il lungo viaggio per tornare a casa. A casa, dov'è rimasto suo
padre: Nilu è convinta che presto li raggiungerà, e non vede l'ora. Ma Nilu non sa che Bahman è rimasto in
Iran perché per lui le radici sono una cosa potente, e che negli anni a seguire, in tutta la sua lunga vita di
figlia, vedrà suo padre solo una manciata di volte, nei posti diversi dove la vita la porterà. Dall'America
all'Europa, ad Amsterdam, dove incontrerà rifugiati provenienti da ogni Paese, in un mondo cambiato
dall'undici settembre, Nilu cercherà sempre di riavvicinarsi a quel padre rimasto "a casa". Forse perché,
nonostante tutto ciò che è riuscita a ottenere nella vita - lo studio, l'amore, un lavoro che la appassiona -,
quello è l'unico modo per tornarci un po' anche lei, a casa, e trovare finalmente il rifugio che non ha mai
avuto. Titolo: Non oso dire la gioia Autore: Laura Imai Messina Anno di pubblicazione: 2018 Prezzo
copertina: 18,50 € Nella vita di Clara le strade hanno nomi mutevoli, quelli dei pensieri che le attraversano
la mente mentre il corpo le percorre. Si perde nella geografia della città così come nel passato da cui è
fuggita da ragazza. Sposata a un uomo che non ama, insegue invano una maternità che dia senso al
matrimonio e, insieme, alla sua vita. Ma quando ogni speranza sembra persa, Clara si ritrova a compiere
un gesto atroce, inaspettato, e nello stesso drammatico istante a realizzare il proprio sogno. Marcel e Jean
sono migliori amici. Jean vive l'amicizia con Marcel come una compensazione alla felicità mancata, sempre
rimandata nell'infanzia e nell'adolescenza. Marcel, invece, non ha mai conosciuto il padre ed è una
voragine quel vuoto. Soggiogato dall'amore soffocante della madre e dalla possessività dell'amico, conduce
un'esistenza piatta, insignificante, indegna del suo valore. Poi, però, un giorno per Marcel arriva la gioia,
una gioia che quasi non si osa dire ad alta voce. È Momoko, una donna giapponese, anche lei con un
segreto doloroso che ha segnato la sua storia personale, eppure determinata a fare della propria vita la loro
, rovesciando l'Oriente nell'Occidente di Marcel e insegnandogli un diverso modo d'essere e di amare.
Tuttavia la gioia è complicata da gestire, soprattutto quella altrui, e quando appartiene solo a due persone,
essa sa scatenare sentimenti d'odio e di vendetta in chi sta loro accanto. Roma e Tokyo, passato e futuro,
presenza e assenza si intrecciano indissolubilmente in questo romanzo che, nella crudezza che solo la
verità possiede, svela i molti modi in cui si ama e si è amati. Titolo: Delirium. La trilogia
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59PIEMME WEB - Rassegna Stampa 01/02/2018 - 06/03/2018
#NovitàInLibreria: febbraio 2018
LINK: https://www.thebookcaseofmymind.com/2018/02/05/novitainlibreria-febbraio-2018
Pagine: 112 Prezzo: 16 euro In un nuovo medioevo, in cui l'unico sapere è la presunta saggezza popolare,
una madre cerca di salvare la figlia gravemente malata. Per riuscirci, dovrà raggiungere il "Rifugio sotto al
Sasso": un luogo remoto, dove gli ultimi reietti illuministi si sono nascosti per evitare la morte sul rogo. Sarà
un lungo e drammatico viaggio attraverso un paese ormai trasformato in terra di nessuno. Popolato da
un'umanità allo sbando che, tra la luce e il buio, ha scelto il buio. Una graphic novel con il rigore della
denuncia sociale e la forza del western postapocalittico. Una "brava persona" è quella che rimane a casa
sua a fare la sua parte. Un mondo dove gli insegnanti sono nemici del popolo, perché tramandano le
nozioni sbagliate. Un mondo dove i panni si lavano con i sassi e dove gli organi di informazione non
esistono più, perché mentono. Un nuovo medioevo culturale e sociale. L'oscurantismo. In questo scenario,
"La fine della ragione" racconta la storia di una madre con un figlio malato, trattata come un'eretica, perché
alla ricerca dei perduti "bacini" (cioè, i vaccini). TEMPI D'ORO PER I MORTI Pagine: 272 Prezzo: 17 euro
Reduce da un divorzio, senza un soldo in tasca, vicino alla pensione, trasandato e sovrappeso nonostante i
tentativi di stare a dieta, il detective della Squadra Omicidi di Miami Hoke Moseley è pieno di casini. Il capo
gli ha sbolognato una valanga di casi irrisolti sulla scrivania. Dovrebbe istruire la sua nuova collega di
origine cubana, Ellita Sanchez, giovane e voluttuosa, che però attraversa un momento esistenziale ancora
più complicato del suo. L'ex moglie gli rispedisce le due figlie con una lettera accompagnatoria che non
prevede replica. E, problema per niente irrilevante a Miami, deve trovare casa. Poi viene chiamato a
indagare sulla morte per overdose di un ragazzo e quello che sembrava un caso di routine rischia di
trasformarsi in qualcosa di diverso: l'avvenente matrigna della vittima è infatti ansiosa di portarsi a letto
Hoke e lui si chiede se questa non sia la soluzione a tutti i suoi problemi. O forse è solo l'inizio di una
catena di eventi ancora più imprevedibili e sfortunati? António Lobo Antunes NON È MEZZANOTTE CHI
VUOLE Pagine: 416 Prezzo: 22 euro La storia si sviluppa nel breve lasso di tempo di un weekend, che la
protagonista e principale voce narrante trascorre nella casa delle vacanze della sua infanzia in procinto di
essere ceduta ai nuovi proprietari. Lei stessa confessa di essere tornata per guardarsi e ascoltare le voci
dei suoi genitori. Ne nasce un intreccio di memorie solo apparentemente caotico che va a formare una
genealogia degli affetti e ricostruisce minuziosamente gli universi familiari. Un fratello sordomuto nato da
una relazione extraconiugale della madre, un altro fratello tornato dall'Angola, l'adorata amica d'infanzia, il
matrimonio infelice, i sentimenti irrisolti, tutt'intorno una galleria umanissima di personaggi secondari e,
come sempre nei romanzi di Lobo Antunes, oggetti e animali che assumono temporanee valenze
antropomorfe per farsi a loro volta partecipi delle vicende umane. Matteo Fontana Pagine: 320 Prezzo: 18
euro Chi racconta non ha più memoria. Nessun passato, solo schegge confuse, e nessuna speranza di
ricomporle. L'unico indizio è scritto sul suo corpo, dove sono state rinvenute persistenti tracce radioattive.
Grazie ai dialoghi con lo psichiatra che lo ha in cura, tuttavia, a poco a poco in lui riaffiora il volto di una
donna, sempre più insistente: non ricorda il suo nome, ma sente di averla amata. Dopo di lei, lo
raggiungono voci e suoni di una città distrutta - una città costretta a un'esistenza pietrificata sotto lo
sguardo feroce della Centrale. In quella città è intrappolata la sua memoria, ed è lì, all'ombra della Centrale,
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
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che comprende di dover tornare per recuperarla, è soltanto lì che può sperare di incontrare la donna
misteriosa che lo sta richiamando a sé. Fuggito dalla clinica in Alaska dove era ricoverato, l'uomo approda
nella città fantasma, dove le risposte ai suoi interrogativi arrivano accompagnate da incontri con persone
che, come lui, sono in cerca del proprio passato, tra case abbandonate popolate di ricordi altrui, prati
vetrificati e la Centrale che domina come un grande mostro dormiente. Nella zona contaminata i nuovi
ricordi affiorano potenti, legati alla donna amata, ma anche a un amico comune. Riemergono frammenti del
tempo perduto... lo sbocciare di un amore, la nascita di un'amicizia, le discussioni appassionate, le partite a
scacchi, le passeggiate, il lavoro alla Centrale. Tuttavia gli oggetti sembrano restituirgli anche un passato
colpevole, l'ombra di un tradimento che si allunga sino al giorno dell'incidente nucleare, ripercorso nel suo
drammatico crescendo. Harper Collins I FIORI NON HANNO PAURA DEL TEMPORALE Pagine: 288
Prezzo: 17 euro Bologna 1997. La stanza è in penombra e i libri e le musicassette sono sparsi dappertutto.
Distesa sul letto, la camicia a quadri e i Nirvana sparati nelle orecchie dal walkman, Corinna muove i piedi a
tempo e non stacca il naso dalla pagina. Ha sedici anni, i capelli rossi come fili di rame e un viso ricoperto
di lentiggini su cui spiccano due occhi d'acciaio. È la figlia del primo grande amore di sua madre che se ne
è andato poco prima del parto. Serena, detta Poochie, ha sette anni, i capelli scuri stretti in due codini
fermati da elastici a forma di arcobaleno ed è la sua sorellastra. Il suo desiderio più grande è farsi
considerare da quella sorella maggiore così misteriosa, sempre rintanata dietro le pagine di un libro e con
le cuffie calcate sulla testa. Vivono in una grande e caotica tribù allargata in cui vige il matriarcato e dove
per ogni decisione ci si rivolge al consesso delle antenate riunite nella cappella di famiglia al cimitero. Una
famiglia fatta di donne dal sangue cocciuto e in cui nessuna tristezza può resistere di fronte al sapore
magico di un tiramisù al pistacchio. Eppure l'equilibrio familiare comincia a vacillare quando Corinna riceve
una strana scatola da scarpe chiusa malamente con del nastro adesivo. Dentro ci sono degli oggetti
apparentemente scollegati tra loro, ma che sono l'ultimo regalo del suo vero padre, scomparso
improvvisamente in un incidente. Corinna non ha dubbi: quegli oggetti hanno un significato e lei deve
scoprirlo. Decide così di partire, insieme a Serena, per una caccia al tesoro per le vie di Bologna. La
scatola in borsa e un sogno tra i capelli ribelli: trovare il segreto delle sue radici e, inevitabilmente, la propria
strada nel mondo. Bianca Rita Cataldi è una narratrice sorprendente e ci regala un meraviglioso romanzo
sul potere delle parole. Il legame di due sorelle che si prendono per mano e vanno alla scoperta della vita,
una storia di madri e di figlie e di come perdersi a volte può farci rinascere più forti. Come un fiore che
sembra appassire sotto un temporale ma che al primo raggio di sole rinasce più colorato e luminoso di
prima. Julia Montejo Pagine: 432 Prezzo: 18 euro Vista da lontano, mentre cammina per le strade di Madrid
o fa colazione nella sua cucina, Virginia sembra una donna sicura di sé, del tutto a proprio agio nella vita
tranquilla che ha scelto dopo anni decisamente avventurosi: adesso ha un marito fantastico, due bambine
che l'adorano e un eccitante progetto lavorativo che riempie le sue giornate. Bisogna avvicinarsi di più per
scorgere nel suo sguardo un'ombra, la traccia di un desiderio che banali baci e carezze non sono in grado
di saziare. A Daniel, un uomo enigmatico e affascinante che nasconde quasi tutto dietro gli occhiali da
intellettuale, basta un istante per intuire che i desideri di Virginia hanno un'origine lontana e nascono nel
suo passato. E dal momento in cui la incontra, a una festa, sa esattamente come controllarli. Inizia così un
sottile gioco di forze che riporta Virginia all'infanzia, nei sobborghi popolari di una città del nord della
Spagna dove le case sembrano prigioni e chiunque voglia andarsene deve sempre pagare un prezzo. E
che la costringe a chiedersi che senso abbia andarsene, tradire le proprie origini e rinnegare ogni ricordo
per salvare solo i pezzi di vita che mostrano il meglio di noi, se poi il passato torna, implacabile, a bussare
alla porta. Piemme LE COSE CHE NON SAI Pagine: 408 Prezzo: 19 euro Jacky Seever, rispettato
ristoratore di Denver, non ha ucciso sua moglie Gloria, né il detective che l'ha inchiodato, Hoskins, né la
giornalista che ha seguito il suo caso, Sammie. No, non ha tolto loro la vita; ma di certo gliel'ha rovinata.
Gloria lo amava: ma quando un discreto numero di cadaveri viene ritrovato nel suo garage, è sconvolta. Il
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mondo, però, la condanna lo stesso: come poteva aver davvero mantenuto la promessa fatta al marito di
non andare mai a curiosare laggiù? Il detective Hoskins, a sua volta, dopo aver risolto il caso, scopre di non
avere risolto le cose con se stesso, e continua a essere ossessionato da Seever: ben presto, viene
spostato ai cold cases. Casi congelati come la sua carriera. Quanto a Sammie - la reporter che per prima
ha raccontato la storia di Seever, legando inestricabilmente a quello scoop la sua carriera - , per qualche
ragione ora vende cosmetici al centro commerciale appena fuori città. E intanto Seever è in galera - a
guardarsi lo spettacolo. Così, quando una nuova serie di omicidi molto simili a quelli commessi da lui
scuote la città, Gloria, Sammie e Hoskins hanno l'occasione di ricominciare da capo. E di dimostrare a se
stessi che sono in grado di riprendere in mano le proprie vite, invece che lasciarle a un assassino. Laura
Imai Messina NON OSO DIRE LA GIOIA Pagine: 402 Prezzo:18,50 euro Nella vita di Clara le strade hanno
nomi mutevoli, quelli dei pensieri che le attraversano la mente mentre il corpo le percorre. Si perde nella
geografia della città così come nel passato da cui è fuggita da ragazza. Sposata a un uomo che non ama,
insegue invano una maternità che dia senso al matrimonio e, insieme, alla sua vita. Ma quando ogni
speranza sembra persa, Clara si ritrova a compiere un gesto atroce, inaspettato, e nello stesso drammatico
istante a realizzare il proprio sogno. Marcel e Jean sono migliori amici. Jean vive l'amicizia con Marcel
come una compensazione alla felicità mancata, sempre rimandata nell'infanzia e nell'adolescenza. Marcel,
invece, non ha mai conosciuto il padre ed è una voragine quel vuoto. Soggiogato dall'amore soffocante
della madre e dalla possessività dell'amico, conduce un'esistenza piatta, insignificante, indegna del suo
valore. Poi, però, un giorno per Marcel arriva la gioia, una gioia che quasi non si osa dire ad alta voce. È
Momoko, una donna giapponese, anche lei con un segreto doloroso che ha segnato la sua storia
personale, eppure determinata a fare della propria vita la loro , rovesciando l'Oriente nell'Occidente di
Marcel e insegnandogli un diverso modo d'essere e di amare. Tuttavia la gioia è complicata da gestire,
soprattutto quella altrui, e quando appartiene solo a due persone, essa sa scatenare sentimenti d'odio e di
vendetta in chi sta loro accanto. Roma e Tokyo, passato e futuro, presenza e assenza si intrecciano
indissolubilmente in questo romanzo che, nella crudezza che solo la verità possiede, svela i molti modi in
cui si ama e si è amati. Filippo Iannarone Pagine: 384 Prezzo: 19,90 euro L'ombra di un incredibile
sospetto su arturo toscanini. Piazze, provincia di Siena, 1935. È notte quando la quiete immobile della
cittadina toscana viene squarciata da un grido. Di fronte alla folla riversatasi in pochi istanti tra le vie, il
corpo inerme di un uomo ucciso da una serie di violente percosse: si tratta di Alberto Rinaldi, solo
all'apparenza un comune medico di provincia. In realtà, un luminare della medicina del tempo. Grazie alle
sue cure miracolose, infatti, tra i suoi pazienti si annoverano personalità di spicco in Italia e in Europa, fino
in America. Malgrado l'attenzione dei giornali e della famiglia della vittima, però, le indagini e il processo si
rivelano una farsa, nulla viene chiarito dalla giustizia e tutto scivola nell'oblio. Quattordici anni dopo, nel
1949, il presidente della repubblica Luigi Einaudi vuole conferire la nomina di senatore a vita al grande
compositore e direttore d'orchestra Arturo Toscanini. Sul passato del maestro, però, c'è un'unica ombra: il
suo nome compare tra i documenti dell'indagine per l'omicidio di Rinaldi, e in quella delicata fase storica di
transizione repubblicana è necessario che nessun personaggio pubblico abbia scheletri nell'armadio. Ma
perché la morte di Rinaldi ha a che fare con Arturo Toscanini? Che cosa legava lo scienziato e il maestro?
E perché una nuova indagine potrebbe far emergere un coinvolgimento di Toscanini in quella morte
spaventosa? Il colonnello Luigi Mari, figura eroica dell'antifascismo liberale, affiancato dal giovane tenente
Barbetti, viene incaricato di far luce su un mistero che dura ormai da troppo tempo. Tra depistaggi, colpi di
scena e congetture fruttuose, Mari cercherà di scoprire una verità che in molti hanno voluto celare. Filippo
Iannarone ci racconta i difficili anni Trenta e i primi passi della Repubblica italiana, in un affresco vivido e
appassionante da cui emerge la voglia di libertà di alcune straordinarie figure del nostro passato recente.
Candace Robb Pagine: 516 Prezzo: 19,50 euro A volte seguire il proprio cuore è l'unica via d'uscita. Era il
1340 quando una giovanissima Giovanna di Kent, cugina di Edoardo III e futura principessa di Galles,
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segue per la prima volta il suo cuore: contraendo un matrimonio clandestino con Thomas Holland, che
diverrà conte di Kent. Ma il re Edoardo ha altri progetti per lei. Impegnato a traghettare l'Inghilterra in una
sanguinosa guerra, la lunga battaglia dinastica per il trono di Francia che si trasformerà nella Guerra dei
Cent'anni, negozia per lei le nozze strategiche con William Montagu, secondo conte di Salisbury, in grado
di fornire supporto e aiuti all'esercito del re. Ma Giovanna, ancora tormentata dagli incubi che le ricordano
la terribile esecuzione di suo padre per le mani dello stesso re, non ha intenzione di accettare la decisione
di Edoardo, e non si rassegna al destino di dover sposare un uomo che non ama. E quando Thomas
tornerà dalla Francia, dove anche lui ha combattuto la sua battaglia, non temerà il giudizio del re, né di
chiunque altro, nel tornare dall'uomo cui aveva fatto la sua promessa. Ma la vita ha in serbo ancora altre
sorprese per lei.... Dina Nayeri Pagine: 336 Prezzo: 18,50 euro Nilu è solo una bambina quando è costretta
a lasciare la sua casa, in Iran, e partire per l'America. L'Oklahoma. Un posto sconosciuto dove, con la
madre e il fratello, deve già imparare, così piccola, a ricominciare da capo. Per questo, da quando è
arrivata in America, conserva sempre uno zainetto pieno delle sue cose: non si sa mai quando bisognerà
scappare di nuovo, né quando, finalmente, comincerà il lungo viaggio per tornare a casa. A casa, dov'è
rimasto suo padre: Nilu è convinta che presto li raggiungerà, e non vede l'ora. Ma Nilu non sa che Bahman
è rimasto in Iran perché per lui le radici sono una cosa potente, e che negli anni a seguire, in tutta la sua
lunga vita di figlia, vedrà suo padre solo una manciata di volte, nei posti diversi dove la vita la porterà.
Dall'America all'Europa, ad Amsterdam, dove incontrerà rifugiati provenienti da ogni Paese, in un mondo
cambiato dall'undici settembre, Nilu cercherà sempre di riavvicinarsi a quel padre rimasto "a casa". Forse
perché, nonostante tutto ciò che è riuscita a ottenere nella vita - lo studio, l'amore, un lavoro che la
appassiona -, quello è l'unico modo per tornarci un po' anche lei, a casa, e trovare finalmente il rifugio che
non ha mai avuto. Salani LA CENA DEI SEGRETI. LA NOTTE CHE CI HA CAMBIATO IL FUTURO
Pagine: 400 Prezzo: 15,90 euro È una sera d'estate del 1950. Cinque ragazze adolescenti giocano a
"obbligo o verità", ma l'innocente passatempo si tramuta in un evento drammatico che sconvolgerà le loro
esistenze per sempre. Anni dopo, nel 1981, le stesse donne si ritrovano a cena nel ristorante di proprietà di
una di loro, il Media vida, e questo tuffo nel passato rimescola nuovamente le carte del presente: è l'«effetto
metà vita», quel momento in cui si cerca una svolta personale, per riconciliarsi con se stessi e per pagare i
propri debiti umani. Attraverso il dipanarsi dei destini delle protagoniste in un arco temporale di trent'anni,
Care Santos traccia il profilo di una generazione tutta al femminile nella Spagna della dittatura e della
transizione, una generazione che ha avuto il coraggio di credere nell'amicizia e nell'amore, oltre le ipocrisie
della società. Sellerio
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I libri del mese di Febbraio 2018 - Anteprime #2
LINK: http://leggerecomevolaresenzali.altervista.org/libri-del-mese-febbraio-2018-anteprime-2/2018
Grazie per la condivisione! Il giardino di mezzanotte di Philippa Pearce - 27 Feb 2018 - Mondadori -
Amazon Tutte le notti Tom scivolava di sotto, in giardino. All'inizio aveva paura che non ci fosse più. Una
volta che aveva già la mano sulla maniglia si voltò e tornò indietro, afflitto dal dolore al solo pensiero della
sua assenza. In quel momento non osò guardare, ma la stessa notte, più tardi, si costrinse a scendere di
nuovo e ad aprire la porta: ed ecco il giardino. Non l'aveva deluso. 36 domande per farti innamorare di me
di Vicki Grant - 13 Feb 2018 - Mondadori - Amazon Hildy ha diciotto anni e frequenta l'ultimo anno di liceo.
Di buona famiglia, è una studentessa modello fin troppo rispettosa delle regole. Paul ha quasi diciannove
anni, non ha un lavoro fisso ed è meravigliosamente sfrontato e intrigante. Hildy e Paul non si conoscono e
appartengono chiaramente a mondi distanti anni luce. È probabile che non si sarebbero mai incontrati se
non avessero deciso di partecipare, ognuno per le proprie ragioni, a un esperimento organizzato dal
dipartimento di psicologia dell'università. Una ricerca che si propone di rispondere a un quesito semplice
quanto ambizioso: può l'amore - sentimento nobilissimo e raro di cui grondano romanzi, film e canzoni pop
- essere "pilotato" se non addirittura costruito a tavolino? Per capirlo, Hildy e Paul (vedi alla voce cavie)
dovranno rispondere insieme a un questionario di 36 domande. Di risposta in risposta, alternando le risate
ai pianti e passando attraverso arrabbiature, segreti inconfessabili, bugie, fughe improvvise e ritorni
inaspettati potrebbero accorgersi che forse, al di là delle loro evidenti differenze, qualcosa di profondo li
unisce. Che si tratti di quella cosa che inizia per A di cui tutti sembrano andare in cerca. I fiori non hanno
paura del temporale di Bianca Rita Cataldi - 22 Feb 2018 - HarperCollins Italia - Amazon Bologna 1997. La
stanza è in penombra e i libri e le musicassette sono sparsi dappertutto. Distesa sul letto, la camicia a
quadri e i Nirvana sparati nelle orecchie dal walkman, Corinna muove i piedi a tempo e non stacca il naso
dalla pagina. Ha sedici anni, i capelli rossi come fili di rame e un viso ricoperto di lentiggini su cui spiccano
due occhi d'acciaio. È la figlia del primo grande amore di sua madre che se ne è andato poco prima del
parto. Serena, detta Poochie, ha sette anni, i capelli scuri stretti in due codini fermati da elastici a forma di
arcobaleno ed è la sua sorellastra. Il suo desiderio più grande è farsi considerare da quella sorella
maggiore così misteriosa, sempre rintanata dietro le pagine di un libro e con le cuffie calcate sulla testa.
Vivono in una grande e caotica tribù allargata in cui vige il matriarcato e dove per ogni decisione ci si
rivolge al consesso delle antenate riunite nella cappella di famiglia al cimitero. Una famiglia fatta di donne
dal sangue cocciuto e in cui nessuna tristezza può resistere di fronte al sapore magico di un tiramisù al
pistacchio. Eppure l'equilibrio familiare comincia a vacillare quando Corinna riceve una strana scatola da
scarpe chiusa malamente con del nastro adesivo. Dentro ci sono degli oggetti apparentemente scollegati
tra loro, ma che sono l'ultimo regalo del suo vero padre, scomparso improvvisamente in un incidente.
Corinna non ha dubbi: quegli oggetti hanno un significato e lei deve scoprirlo. Decide così di partire,
insieme a Serena, per una caccia al tesoro per le vie di Bologna. La scatola in borsa e un sogno tra i
capelli ribelli: trovare il segreto delle sue radici e, inevitabilmente, la propria strada nel mondo. Una donna
può tutto: 1942 di Ritanna Armeni - 8 Feb 2018 - Ponte alle Grazie - Amazon Le chiamavano Streghe della
notte. Nel 1941, un gruppo di ragazze sovietiche riesce a conquistare un ruolo di primo piano nella battaglia
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contro il Terzo Reich. Rifiutando ogni presenza maschile, su fragili ma agili biplani, mostrano l'audacia, il
coraggio di una guerra che può avere anche il volto delle donne. La loro battaglia comincia ben prima di
alzarsi in volo e continua dopo la vittoria. Prende avvio nei corridoi del Cremlino, prosegue nei duri mesi di
addestramento, esplode nei cieli del Caucaso, si conclude con l'ostinata riproposizione di una memoria che
la Storia al maschile vorrebbe cancellare. Il loro vero obiettivo è l'emancipazione, la parità a tutti i costi con
gli uomini. Il loro nemico, prima ancora dei tedeschi, il pregiudizio, la diffidenza dei loro compagni, l'oblio in
cui vorrebbero confinarle. Contro questo oblio scrive Ritanna Armeni, che sfida tutti i «net» della
nomenclatura fino a trovare l'ultima strega ancora in vita e ricostruisce insieme a lei la loro incredibile storia.
È Irina Rakobolskaja, 96 anni, la vice comandante del 588° reggimento, a raccontarci il discorso, ardito e
folle, con cui l'eroina nazionale Marina Raskova convince Stalin in persona a costituire i reggimenti di sole
aviatrici. È lei a descriverci il freddo e la paura, il coraggio e perfino l'amore dietro i 23.000 voli e le 1100
notti di combattimento. E a narrare la guerra come solo una donna potrebbe fare: «Ci sono i sentimenti, la
sofferenza e il lutto, ma c'è anche la patria, il socialismo, la disciplina e la vittoria. C'è il patriottismo ma
anche l'ironia; la rabbia insieme alla saggezza. C'è l'amicizia. E c'è - fortissima - la spinta alla conquista
della parità con l'uomo, desiderata talmente tanto - e questa non è retorica - da scegliere di morire pur di
ottenerla». Non oso dire la gioia di Laura Imai Messina -13 Feb 2018 - Piemme - Amazon Nella vita di Clara
le strade hanno nomi mutevoli, quelli dei pensieri che le attraversano la mente mentre il corpo le percorre.
Si perde nella geografia della città così come nel passato da cui è fuggita da ragazza. Sposata a un uomo
che non ama, insegue invano una maternità che dia senso al matrimonio e, insieme, alla sua vita. Ma
quando ogni speranza sembra persa, Clara si ritrova a compiere un gesto atroce, inaspettato, e nello
stesso drammatico istante a realizzare il proprio sogno. Marcel e Jean sono migliori amici. Jean vive
l'amicizia con Marcel come una compensazione alla felicità mancata, sempre rimandata nell'infanzia e
nell'adolescenza. Marcel, invece, non ha mai conosciuto il padre ed è una voragine quel vuoto. Soggiogato
dall'amore soffocante della madre e dalla possessività dell'amico, conduce un'esistenza piatta,
insignificante, indegna del suo valore. Poi, però, un giorno per Marcel arriva la gioia, una gioia che quasi
non si osa dire ad alta voce. È Momoko, una donna giapponese, anche lei con un segreto doloroso che ha
segnato la sua storia personale, eppure determinata a fare della propria vita la loro , rovesciando l'Oriente
nell'Occidente di Marcel e insegnandogli un diverso modo d'essere e di amare. Tuttavia la gioia è
complicata da gestire, soprattutto quella altrui, e quando appartiene solo a due persone, essa sa scatenare
sentimenti d'odio e di vendetta in chi sta loro accanto... Roseblood di A.G. Howard - 22 Feb 2018 - Newton
Compton Editori - Amazon Rune Germaine ha una splendida voce, paragonabile a quella di un angelo, ma
è afflitta da una terribile maledizione: quando si esibisce, infatti, si sente malata e stanca, come se la
bellezza del suo canto le rubasse ogni volta un po' di vita. Sua madre, nel tentativo di aiutarla, decide di
iscriverla a un conservatorio poco fuori Parigi, convinta che l'arte potrà curare la strana spossatezza di
Rune. Poco dopo il suo arrivo nel collegio di RoseBlood, la ragazza si rende conto che c'è qualcosa di
soprannaturale nell'aria. Il misterioso ragazzo che vede spesso in cortile, infatti, non frequenta nessuna
delle classi a scuola e scompare rapidamente come è apparso, non appena Rune distoglie lo sguardo. Non
ci vuole molto perché tra i due nasca un'amicizia segreta. Thor, è questo il nome del ragazzo, indossa abiti
che sembrano provenire da un altro secolo e in sua presenza Rune si sente meglio, quasi cominciasse
davvero a guarire. Ma tra i corridoi di RoseBlood c'è una terribile minaccia in agguato, e l'amore tra Rune e
Thor, che sta sbocciando, verrà messo a dura prova. Dalla scelta di Thor, infatti, potrebbe dipendere la
salvezza di Rune o la sua completa distruzione. Altered Carbon di Richard Morgan - 15 Feb 2018 -
Mondadori - Amazon Altered Carbon è un romanzo duro, provocatorio, dalla trama intrigante e
sorprendente che ci proietta nel buco nero del nostro futuro, tecnologicamente avanzato ma moralmente
corrotto, e assai simile al nostro presente, dato che le pulsioni degli esseri umani attraversano, immutate,
anche i cambiamenti più radicali. Quale, ad esempio, la possibilità di digitalizzare la propria coscienza e
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trasferirla in un altro corpo, come avviene per Takeshi Kovacs, un ex soldato che si ritrova suo malgrado in
un corpo «nuovo» a Bay City - una metropoli in piena decadenza, in mano a politici arroganti e spacciatori
di droghe sintetiche - per far luce su un omicidio. Le indagini lo trascinano nei meccanismi perversi di una
società che ha snaturato il senso della vita e della morte, una società per cui gli individui sono solo pedine
in un gioco condotto da chi si può permettere l'immortalità... Questo romanzo è già apparso con il titolo di
Bay City. Un ragazzo d'oro di Lauren Blakely - 13 Feb 2018 - Mondadori - Amazon Mi dicono che sono
dotato. Beh, ovviamente non intendo solo in quel senso... Ho anche un discreto cervello e un cuore grande.
E mi piace usare tutti i miei doni al meglio. Sono, in pratica, un ragazzo d'oro. La mia vita scorreva
tranquilla finché mi sono ritrovato alle prese con una coinquilina provocante, in una situazione davvero
complicata... Perché riuscire a scovare un appartamento a New York è più difficile che trovare il vero
amore. Così, anche se adesso vivo con la sorellina del mio migliore amico, estremamente sexy e
incredibilmente affascinante, so perfettamente come mi devo comportare: posso resistere a Josie, sono
disciplinato e so tenere le mani a posto, anche se condividiamo solo cinquanta metri quadrati e le tentazioni
sono tante. Ma io le ho sempre ignorate, almeno fino alla notte in cui lei ha insistito per infilarsi sotto le mie
coperte... L'avrebbe aiutata a dormire dopo ciò che era successo quel giorno, diceva. Vi dò un indizio:
nessuno dei due ha dormito... Vi ho già detto che lei è anche la mia migliore amica? Che è brillante e
stupenda sotto ogni punto di vista? Immagino che queste qualità rendano anche lei una ragazza d'oro...
Storia della mia ansia di Daria Bignardi - 20 Feb 2018 - Mondadori - Amazon Un pomeriggio di tre anni fa,
mentre stavo sul divano a leggere, un'idea mi ha trapassata come un raggio dall'astronave dei marziani.
Vorrei raccontare così l'ispirazione di questo romanzo, ma penso fosse un'idea che avevo da tutta la vita.
"Sappiamo già tutto di noi, fin da bambini, anche se facciamo finta di niente" dice Lea, la protagonista della
storia. Ho immaginato una donna che capisce di non doversi più vergognare del suo lato buio, l'ansia. Lea
odia l'ansia perché sua madre ne era devastata, ma crescendo si rende conto di non poter sfuggire allo
stesso destino: è preda di pensieri ossessivi su tutto quello che non va nella sua vita, che, a dire il vero,
funzionerebbe abbastanza. Ha tre figli, un lavoro stimolante e Shlomo, il marito israeliano di cui è
innamorata. Ma la loro relazione è conflittuale, infelice. "Shlomo sostiene che innamorarci sia stata una
disgrazia. Credo di soffrire più di lui per quest'amore disgraziato, ma Shlomo non parla delle sue
sofferenze. Shlomo non parla di sentimenti, sesso, salute. La sua freddezza mi fa male in un punto preciso
del corpo." Perché certe persone si innamorano proprio di chi le fa soffrire? E fino a che punto il corpo può
sopportare l'infelicità in amore? Nella vita di Lea improvvisamente irrompono una malattia e nuovi incontri,
che lei accoglie con curiosità, quasi con allegria: nessuno è più di buon umore di un ansioso, di un
depresso o di uno scrittore, quando gli succede qualcosa di grosso. Nel bosco di Michael Finkel - 13 Feb
2018 - Piemme - Amazon Una mattina dell'estate del 1986, Christopher Knight, allora ventenne, invece di
andare al lavoro, guida fino ai vasti boschi del Maine centrale, a poco più di un'ora da casa sua. Si inoltra
nel verde e lì rimane nascosto fino al giorno in cui viene arrestato per furto. Sono trascorsi 27 anni. Per
tutto quel tempo ha vissuto da solo, senza parlare con nessuno, escogitando modi per procacciarsi il cibo e
sopravvivere al freddo in inverno e all'assalto degli insetti in estate. Ogni tanto rubava dalle case di
villeggiatura incustodite batterie, vestiti, alimentari, libri, solo il poco che gli serviva per vivere, ma
seminando la paura, e diventando quasi una leggenda. Cosa abbia spinto un ragazzo a lasciare casa,
famiglia, amici per diventare signore dei boschi, è una domanda che incuriosisce molti. Intrigato dal caso, il
giornalista Michael Finkel si mette in contatto con lui in carcere, per cercare di sondare il mistero di quello
che è probabilmente l'ultimo vera eremita. La sua è una storia universale perché ha a che fare con
l'inevitabilità della solitudine in una società che fa di tutto per tenerla lontana, con il fascino che la natura
selvaggia esercita sulle nostre vite ordinate, sulla sofferenza e sulla complessità dei bisogni umani. L'ultimo
di noi di Adélaïde De Clermont-Tonnerre - 20 Feb 2018 - Frassinelli Con una narrazione travolgente,
Adélaïde de Clermont-Tonnerre ci conduce in un viaggio nelle pieghe più oscure della Storia, attraverso i
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04/02/2018 08:17Sito Web alesdap's journal
66PIEMME WEB - Rassegna Stampa 01/02/2018 - 06/03/2018
destini intrecciati dei suoi giovani protagonisti, che vivono in due epoche e due mondi antitetici. Da una
parte c'è il vecchio continente, distrutto fisicamente e moralmente al termine del secondo conflitto mondiale;
dall'altra, il nuovo mondo della rivoluzione sociale e culturale, in particolare la Manhattan rampante e
trasgressiva di inizio anni '70. È in quella New York in cui tutto sembra possibile che si compie l'ascesa di
Werner Zilch: da orfano adottato da un'umile famiglia a imprenditore di successo, pronto a conquistarsi un
posto nel mondo e nel cuore della donna che lo ha folgorato. Finché un'insinuazione improvvisa sulle sue
origini farà crollare quel sogno di felicità, costringendolo a intraprendere una tormentata ricerca nel passato
per capire chi è, da dove viene, e se davvero nelle sue vene scorre il sangue di chi ha commesso crimini
atroci. Uomini che restano ci Sara Rattaro - 13 Feb 2018 - Frassinelli - Amazon All'inizio non si accorgono
nemmeno l'una dell'altra, ognuna rapita dal panorama di Genova. Fosca e Valeria s'incontrano per caso,
sul tetto di un palazzo dove entrambe si sono rifugiate nel tentativo di sfuggire al senso di abbandono che a
volte la vita ti consegna a sorpresa, senza chiederti se ti senti pronta. Fosca è scappata da Milano e dalla
confessione scioccante con cui suo marito ha messo fine in un istante alla loro storia, una verità che per
anni ha taciuto a lei, a tutti, persino a se stesso. Valeria nasconde sotto un caschetto perfetto e un sorriso
solare i segni di una malattia che sta affrontando senza il conforto dell'uomo che amava, perché lui non è
disposto a condividere con lei anche la cattiva sorte. Quel vuoto le avvicina, ma a unirle più profondamente
sarà ben presto un'amicizia vera, di quelle che fanno sentire a casa. Perché la stessa vita che, senza
preavviso, ti strappa ciò a cui tieni, non esita a stupirti con tutto il buono che può nascondersi dietro una
fine. Il bistrò dei libri e dei sogni di Rossella Calabró - 6 Feb 2018 - Frassinelli - Amazon Nel cuore di
Milano c'è un delizioso bistrò, con grandi librerie di legno da cui si affacciano centinaia di volumi e l'aria che
profuma di torte. Il posto ideale per rilassarsi sorseggiando del tè, o magari con un calice di vino in mano,
chiacchierare, lavorare, e intanto lasciarsi consigliare romanzi, saggi, fumetti da Petra, la proprietaria:
quarant'anni da un po' e una disordinata massa di capelli che porta con orgoglio. Ogni giovedì sera, nella
luce soffusa del suo Bistrò dei Libri e dei Sogni, Petra ospita un corso di Scrittura Creativa. Con lei,
Armando, medico in pensione novantenne, dall'animo frivolo e lo sguardo da bambino; Blanche, architetto
mancato, di mestiere imbianchina e ideatrice di fiabe; Linda, domestica e babysitter dal sorriso cauto e lo
sguardo saggio; e poi lui, Dylan Altieri, l'eccentrico e affascinante insegnante. Alto, dinoccolato, occhi
azzurri, viso scarno e capelli folti, appena brizzolati, e l'aria di chi ha sempre occupato posti di comando e
che ora ha scoperto la meraviglia di perdersi in un sorso di cioccolata calda, accoccolato in una poltroncina
anni Venti di un bistrò. Cinque bizzarri e speciali protagonisti, ognuno alla ricerca del proprio sogno tra le
pagine di un libro. Love story di Erich Segal - 6 Feb 2018 - Frassinelli Lui è Oliver Barrett, figlio di una
ricchissima famiglia della East Coast, giocatore di hockey, studente ad Harvard, già lanciato verso una
brillante carriera in Legge. Lei è Jenny Cavilleri, figlia di un pasticciere italiano e semplice studentessa di
musica. Opposti in tutto, ma inevitabilmente attratti l'uno dall'altra. Questa è la storia del loro amore:
intenso, struggente, indimenticabile. Sentimi di Tea Ranno - 27 Feb 2018 - Frassinelli - AMAZON Durante
una notte surreale, e nello stesso tempo fin troppo reale, una donna, una scrittrice, tornata nel paese
siciliano dove è nata, ascolta decine di voci che giungono da un altrove indistinto, che si fanno strada in
una nebbia strana, inquietante. Sono voci di donne morte, che vogliono raccontare le loro storie perché la
scrittrice le trascini fuori dall'oblio. Sono storie dolorose, a volte tragiche, che hanno una caratteristica in
comune: in tutte, l'umanità delle protagoniste, la loro complessità emotiva e intellettuale tutta femminile,
viene annullata nella dicotomia maschile della donna "santa o buttana". Il principe della città sommersa di
Denis Thériault - 20 Feb 2018 - Frassinelli - AMAZON Ambientato sulle coste inospitali del Golfo di San
Lorenzo, nel Canada orientale, Il principe della città sommersa racconta la storia, realistica e fantastica a
un tempo, di una straordinaria amicizia tra due ragazzi, che sembrano non avere niente in comune al di là
della loro tragica solitudine. Il mondo tranquillo, sicuro e accogliente che aveva caratterizzato i primi anni di
vita del narratore, è infatti andato in pezzi dopo che i suoi genitori sono rimasti coinvolti in un tragico
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04/02/2018 08:17Sito Web alesdap's journal
67PIEMME WEB - Rassegna Stampa 01/02/2018 - 06/03/2018
incidente con la loro motoslitta, e lui è andato a vivere con i nonni nel piccolo villaggio di Ferland. Ed è qui
che conosce Luc Bezeau, un ragazzino solitario ed emarginato, in fuga perenne dalle brutalità che subisce
sia a casa che a scuola, e che trova il suo rifugio in un immaginario mondo sommerso, abitato da esseri
fantastici, e al quale è sicuro di appartenere. Grazie per la condivisione! Informazioni su alesdap Aspirante
Ingegnere di 25 anni, lettrice e blogger nel tempo libero che diminuisce esponenzialmente. Odio i canditi, la
cannella e il cocco. Odio le persone poco precise e quelle perennemente in ritardo. Amo la puntualità e il
silenzio, la Nutella e la Cheesecake. Scrivo per necessità, non sempre le parole riescono a stare dentro a
lungo.
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04/02/2018 08:17Sito Web alesdap's journal
68PIEMME WEB - Rassegna Stampa 01/02/2018 - 06/03/2018
"Non oso dire la gioia"
LINK: https://convenzionali.wordpress.com/2018/03/03/non-oso-dire-la-gioia
di Gabriele Ottaviani Sul cuscino corvi solitari si puliscono le penne. Non oso dire la gioia, Laura Imai
Messina, Piemme. Clara è sposata. Ma non ama suo marito. Vuole un figlio. Ma non riesce a concepirlo.
Poi, però... Marcel soffoca. La madre lo assilla. Ha un amico, Jean, che si comporta con lui in modo più che
possessivo. E lui, invece, ha solo dentro un vuoto enorme, quello lasciatogli dalla mancanza di una figura
che non ha mai fatto parte della sua vita, il padre che non ha mai conosciuto. È in cerca di sé. E di pace. E
incontra Momoko. Una donna. Giapponese. L'incarnazione, per lui, della felicità. Una gioia che ha paura
anche di pronunciare ad alta voce, perché teme che svanisca come un desiderio il cui segreto è stato
violato. Catullo insegna: non devono sapere gli altri il numero dei baci che si scambiano gli amanti, perché
la loro invidia cagionerà malefici. E infatti... Emozionante, potente, elegante. Annunci
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03/03/2018 14:11Sito Web Convenzionali
69PIEMME WEB - Rassegna Stampa 01/02/2018 - 06/03/2018
Non oso dire la gioia
LINK: http://volevoesserejomarch.blogspot.com/2018/02/non-oso-dire-la-gioia.html martedì 20 febbraio 2018 Non oso dire la gioia Non oso dire la gioia di Laura Imai Messina (Piemme) si
apre con un prologo fulminante. L'autrice descrive la "parzialità dell'esistenza": il fatto che certi luoghi, certe
persone per noi si materializzano solo in date condizioni (come il quartiere dove siamo abituati ad andare a
lavorare, che nei giorni festivi cancelliamo dal nostro perimetro, o come certe persone che siamo abituate a
vedere in divisa, in costume da bagno, dietro il bancone di un bar e che ci mettono a disagio in un altro
contesto). L'epilogo torna sugli inganni della percezione, stavolta annotando come "l'odio d'oggi pare
eterno, così come l'amore. Eppure con il tempo il corpo - lì dove prima non riesca la ragione- impara a
perdonare e sa affievolire anche la più viva passione". All'interno di questa cornice così nettamente
delineata si svolge la storia di Marcel, Jean e Momoko. I primi due sono inseparabili dai tempi del liceo (il
Giulio Cesare di Roma: i luoghi sono molto importanti in questo libro, i cui poli sono l'Italia e il Giappone) e,
finché non entra in scena la giovane interprete giapponese, Jean può illudersi che l'amicizia che Marcel gli
ha sempre dimostrato evolva in un sentimento amoroso. C'è poi un'altra storia, più oscura (e a mio parere
meno convincente dal punto di vista narrativo), quella di Clara, insegnante di francese appassionata di
Proust, che ha sposato un chirurgo che non ama, che si macera per il desiderio di un figlio e che non parla
con nessuno della miserevole famiglia in cui è cresciuta. Laura Imai Messina si prende il suo tempo per
presentare i vari personaggi, le loro ferite ancora aperte e i sogni che li tengono in vita, poi imprime una
svolta alla trama, offrendo colpi di scena a catena. Un altro di quei romanzi su cui mi sarebbe piaciuto
mettere le mani prima di vederlo in stampa. Pubblicato da
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20/02/2018 17:28Sito Web volevoesserejomarch
70PIEMME WEB - Rassegna Stampa 01/02/2018 - 06/03/2018
In libreria il nuovo romanzo di Laura Imai Messina "Non Oso Dire La
Gioia"LINK: http://www.spettacolinews.it/in-libreria-il-nuovo-romanzo-di-laura-imai-messina-non-oso-dire-la-gioia-20180277870.html
In libreria il nuovo romanzo di Laura Imai Messina "Non Oso Dire La Gioia" Antonio Galluzzo Nella vita di
Clara le strade hanno nomi mutevoli, quelli dei pensieri che le attraversano la mente mentre il corpo le
percorre. Si perde nella geografia della città così come nel passato da cui è fuggita da ragazza. Sposata a
un uomo che non ama, insegue invano una maternità che dia senso al matrimonio e, insieme, alla sua
vita. Ma quando ogni speranza sembra persa, Clara si ritrova a compiere un gesto atroce, inaspettato, e
nello stesso drammatico istante a realizzare il proprio sogno. Marcel e Jean sono migliori amici. Jean vive
l'amicizia con Marcel come una compensazione alla felicità mancata, sempre rimandata nell'infanzia e
nell'adolescenza. Marcel, invece, non ha mai conosciuto il padre ed è una voragine quel vuoto. Soggiogato
dall'amore soffocante della madre e dalla possessività dell'amico, conduce un'esistenza piatta,
insignificante, indegna del suo valore. Poi, però, un giorno per Marcel arriva la gioia, una gioia che quasi
non si osa dire ad alta voce. È Momoko, una donna giapponese, anche lei con un segreto doloroso che ha
segnato la sua storia personale, eppure determinata a fare della propria vita la loro, rovesciando l'Oriente
nell'Occidente di Marcel e insegnandogli un diverso modo d'essere e di amare. Tuttavia la gioia è
complicata da gestire, soprattutto quella altrui, e quando appartiene solo a due persone, essa sa scatenare
sentimenti d'odio e di vendetta in chi sta loro accanto. Roma e T?ky?, passato e futuro, presenza e
assenza si intrecciano indissolubilmente in questo romanzo che, nella crudezza che solo la verità possiede,
svela i molti modi in cui si ama e si è amati.
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12/02/2018 15:37Sito Web spettacolinews.it
71PIEMME WEB - Rassegna Stampa 01/02/2018 - 06/03/2018
SEGNALAZIONE - Non oso dire la gioia di Laura Imai Messina | Edizioni
PiemmeLINK: http://peccati-di-penna.blogspot.com/2018/02/segnalazione-non-oso-dire.html PREZZO: ebook 9,99 € | cart . 18,50 € PAGINE: 402 TRAMA Nella vita di Clara le strade hanno nomi
mutevoli, quelli dei pensieri che le attraversano la mente mentre il corpo le percorre. Si perde nella
geografia della città così come nel passato da cui è fuggita da ragazza. Sposata a un uomo che non ama,
insegue invano una maternità che dia senso al matrimonio e, insieme, alla sua vita. Ma quando ogni
speranza sembra persa, Clara si ritrova a compiere un gesto atroce, inaspettato, e nello stesso drammatico
istante a realizzare il proprio sogno. Marcel e Jean sono migliori amici. Jean vive l'amicizia con Marcel
come una compensazione alla felicità mancata, sempre rimandata nell'infanzia e nell'adolescenza. Marcel,
invece, non ha mai conosciuto il padre ed è una voragine quel vuoto. Soggiogato dall'amore soffocante
della madre e dalla possessività dell'amico, conduce un'esistenza piatta, insignificante, indegna del suo
valore. Poi, però, un giorno per Marcel arriva la gioia, una gioia che quasi non si osa dire ad alta voce. È
Momoko, una donna giapponese, anche lei con un segreto doloroso che ha segnato la sua storia
personale, eppure determinata a fare della propria vita la loro, rovesciando l'Oriente nell'Occidente di
Marcel e insegnandogli un diverso modo d'essere e di amare. Tuttavia la gioia è complicata da gestire,
soprattutto quella altrui, e quando appartiene solo a due persone, essa sa scatenare sentimenti d'odio e di
vendetta in chi sta loro accanto. Roma e Tky, passato e futuro, presenza e assenza si intrecciano
indissolubilmente in questo romanzo che, nella crudezza che solo la verità possiede, svela i molti modi in
cui si ama e si è amati. "In questa storia, che è forse già accaduta o sta per accadere, che si trascina dietro
due paesi, la Roma di un uomo che si cerca e la Tky di una donna che lo trova, vi è la passione degli
incontri, il desiderio di sperimentare a fondo la parzialità dell'esistenza. Si tenterà di raccontare." AUTORE
Laura Imai Messina è nata a Roma nel 1981, si è laureata in Lettere all'Università La Sapienza e si è
trasferita a Tky a 23 anni, dove ha conseguito un dottorato presso la Tky University of Foreign Studies.
Insegna lingua italiana all'università ed è ricercatrice di letterature comparate. Scrive romanzi nei caffè di
Tky e durante gli spostamenti in treno tra le tante linee che attraversano la capitale. Abita tra Kamakura e
Tky insieme a suo marito Ryúsuke e ai due figli. Da qualche anno ha creato il blog Giappone Mon Amour,
che ha ormai un foltissimo gruppo di affezionati lettori. Tokyo orizzontale, il suo primo romanzo, ha riscosso
un ottimo successo.
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06/02/2018Sito Web Peccati di Penna
72PIEMME WEB - Rassegna Stampa 01/02/2018 - 06/03/2018