6. ELETTROTERAPIA 1.pdf

download 6. ELETTROTERAPIA 1.pdf

of 11

Transcript of 6. ELETTROTERAPIA 1.pdf

  • abilita-

    >pez E.:J appli-ational

    L: Highn treat-enzgeb.

    atmentshock

    hancedion, anISMST,

    sion ofmotionational

    erperi-shock-Ll Con- ELETTROTERAPIA

  • LA CORRENTE ELETTRICA IN MEDICINA

    Lenergia elettrica interagisce con l'organrsmoumano producendo efletti biologici complessi chesono stati sfruttati nell'ambito della Medicina findall'antichit.

    Gi in epoca greco-romana la corrente elettrica,prodotta dal pesce torpedine al fine difensivo, veni-vartilizzata a scopo analgesico nelle patologie del-I'apparato locomotore e per la cura delle cefalee.

    Nel'700, parallelamente al fiorire degli studi sul-I'impiego dell'elettricit nella tecnica e nella vitasociale, venivano realizzate le prime apparecchia-ture di elettroterapia, antesignane delle modernetecniche di elettrostimolazione ed elettroanalgesia.

    Attualmente,la tecnologia in grado di realiz-zare segnali molto sofisticati, specifici per il con-seguimento di determinati effetti biologici.

    In Fisioterapia la corrente elettrica ttilizzataper tre scopi fondamentali: per la veicolazione deifarmaci ionizzati attraverso la cute; per la riduzio-ne della percezione del dolore; per la stimolazio-ne dei tessuti eccitabili.

    IA CORRENTE ELETTRICALa corrente elettrica lo spostamento di cari-

    che elettriche in un mezzo conduttore, che si de-termina qualora si stabilisca una differenza di po-tenziale tra le sue estremit. La differenza di po-tenziale che d origine al flusso delle cariche vie-ne detta "forza elettromotrice".

    I parametri base che definiscono la correnteelettrica sono:l'intensit (I) espressa in Ampre,laresistenza (R) espressa in Ohm ela forza elettromo-trice (Y) espressa n Volt, che anche I'unit di mi-sura della diferenza di potenziale.

    Questi valori sono strettamente legati tra loro:I' intensit della corrente elettrica risulta direttamenteproporzionale alla forza elettromotrice e inversamen-te proporzionale allq resistenza (1" Iegge di Ohm).

    I=V/RR la costante che dipende dalle caratteristiche

    fisiche del mezzo attraversato; viene definita resi-:tenza del conduttore.

    T --s+r-on +

  • i"ffi'"''t't"'

    Lelettrolisi pu essere utlizzata per veicolare al-cune sostanze attraverso la cute. Infatti, la cute,pur essendo una formidabile barriera che si oppo-ne alla penetrazione di sostanze esterne, dal pun-to di vista fisico pu essere rappresentata comeuna soluzione salina, per la presenza di cloruro disodio (NaCl) nel sudore.

    Applicando una differenza di potenziale a elet-trodi posti sulla cute, l'acqua tende a scindersi inioni ossidrile (OH-) e ioni idrogeno (H+).

    Gli ioni di NaCl idrolizzati migrano a loro vol-ta in funzioiftitu polarit: q,tI"ai al catodo siconcentrano gli ioni positivi di sodio (Na+) e al-l'anodo gli ioni negativi di cloro (Cl-).

    Trasport di farmaci. -

    Ijelettrolisi viene utiliz-zata per veicolare moltissime sostanze terapeuti-che ionizzabili, avendo cura di rispettare la pola-rit del principio farmacologico che si desideratrasportare oltre la cute. -t

    Per esempio, molti farmaci antinfiammatori eanalgesici s!p_fesS$ang in fotma salificata; sonod unA-uT"ficilmente idrolizzab il i Jtrffi ri b il i an ra -verso la cute mediante elettrqlisi.

    Reafi"iausiica e acida. -

    Gli scambi moleco-lari favoriti dall'elettrolisi possono indurre la for-mazione di composti indesiderati ed essere causadi lesioni tessutali di rilievo. Per esempio, al cato-do la concentrazione di sodio pu generare un'ec-cessiva qqantit di idrossido di sodio (NaOH),mentre all'anodo la concentrazione di idrogeno ecloro pu generare acido cloridrico (HCl), secon-do le seguenti reazioni:

    2Na+2H2O-+2NaOH+H,4Cl+2H2O-+4HCl+02

    Questi due composti sono potenzialmente lesi-vi per la cute. Al catodo, per effetto del NaOH, sipu avere ttn'ustione basica, caratterizzata daun escara molle, dol'uta alla diminuita densit del-le proteine. All'anodo,I'HCI pu indurre :ullustio-ne acida con escara dura. sostenuta da un aumen-to della densit delle proteine (coagulazione delleproteine).

    Questi effetti indesiderati di tipo elettrochimi-co purtroppo non sono r-ari negli ambulatori diFisioterapia.

    EFF-'EIiIO:AN'AIGESICOI azione analgesica viene promossa dall'elettri-

    cit secondo vari meccanismi. di cui noi attual-mente ne ipotizziamo almeno quattro.

    lperpolarizzazione di membrana. -

    IJapplica-zione di una differenza di potenziale stabile sullacute, mediante due elettrodi di segno opposto, de-termina una diminuzione della densit di carichenei tessuti sottostanti al polo negativo e un incre-mento al polo positivo.

    Di conseguenza, i tessuti nervosi sono pi ecci-tabili da parte di uno stimolo elettrico di segnonegativo, poich raggiungono pi rapidamente ladep olar izzazione di membrana.

    Al contrario, il polo positivo iperpolarizzatotende a innalzare la soglia di eccitazione delle fi-bre nervose e dei nocicettori. I1 polo positivo dunque di per s analgesico, in quanto contrastala soglia di scarica dei nocicettori (Fig. 6.2).

    Gate Control. -

    Un altro importante meccani-smo analgesico mediato dalla elettricit quelloindicato dalla teoria del Gate Control, sviluppatanegli anni'60 da Melzack e Wall (Fig. 6.3).

    tig. .2 - Applicozione di uno differenzo di poenziole o un netvo; al cotodosi determino uno depolori4zezine the fsvorisce l'insorgenza del polenzioled'ozione; oll'[nodo unffilorizzozione che confoso il pofenziole d'ozione.

    Fig. .3 -

    Ieorio del Gate Conrof. lo stimolozione delle fibre di groso coli-bro A cr e A p, ottivo lo soslonzc gelofinoso di Rolondo (SG), con inibizione del-l'ottivi delle fibre nociceltive A E e C offerentioltolomo 0.

    i

    r08

  • ELFTTROT=F-.t,..

    ;pplica-'rle sulla-rsto, de-;ariche

    n incre-

    'iu ecci-:i segnonente la

    '-rrzzatolelle fi-sitivo rltrasta

    eccani-quello

    uppata

    +

    --:otodo::-"nZiOle

    - -:ione.

    :r'". COli'

    ::-;OeF

    Secondo questa teoria, la stimolazione selettivadelle fibre mieliniche di grosso calibro di tipo Ainibisce a livello midollare l,attivazione delehbrenocicettive dello stesso metamero, attraverso lamediazione della sostanza gelatinosa di Rolando.Alcuni tipi di corrente elettrica riescono a stimo_lare selettivamente le fibre di tipo A, innalzandouna sorta di "cancello" alla percezione algogenaperiferica.

    Incremento dei mediatori morfino simili. _ Se_condo un'altra teoria, la corrente elettrica, modu_lata in base a definite frequenze, in grado di pro_muovere la liberazione di sostanze morfino_mi_metiche a funzione antalgica. euest,azione e me_no immediata di quella indotta.,fisicamente,' dalpassaggio della corrente, ma produce effetti piduraturi, i quali spiegano l,efftto a lunso termi_ne prodotto dalle correnti analgesiche.

    Iperemia. -

    Liperemia localelindotta dalla cor_rente, facilita la rimozione delle sostanze algoge,ne, principio sfruttato anche dalle correnti ad1_ta frequenza.

    EFFETTO DI STIMOIAZIONELa corrente elettrica in grado di promuovere

    la contrazione muscolare sia agendo sul motoneu_ro n eEh

    -sul muicolo steSso.

    Com abbiamo visto, una corrente polarizzata:.1 catodo realizza una depola rizzaiione d.ellanembrana delle fibre nervose, per cui il catodo rer definizione il polo "stimolante',.

    Tuttavia, I'interazione tra stimoli elettrici e tes_.:rtr biologici un fenomeno assai complesso. ln=..uni casi la scelta di un segnale di stimolazione- un atto terapeutico importante che deve essere- -.rmulato in base alle condizioni funzionali del:-ruscoo (muscolo innervato, denervato o parzial-:r.nte denervato) e all'obiettivo da perseguire. per:r;gCio comprendere gli eftetti biologici indotti dai, -:ri tipi di corrente bene ptntualizzare alcunii rictti fondamentali.

    Reobase. _ ilf intensit minima con cui uno sti_::.,.o elettrico, di durata compresa tra 100 ms a. .

    ,r,) ms, determina una contrazione muscolare.Se osserviamo una curva intensit_tempo (Fig.

    : l . come si suole fare durante un esame elettri_: -. lossiamo osservare che un segnale di intensi_

    .. :rinima produce la medesima contrazione mu,r: ";re se I'iene erogato per un tempo attivo suf_.---:::iemente lungo. Questo plateau temporale si":=:de da 1000 ms fino a 100-50 ms. Olre que_

    sto valore l'intensit necessaria per determrna:. _.

    contrazione aumenta progressivamente e la ..;:-,.:sale rapidamente. La reobase un paranr::--estremamente variabile e non comparatir-o tr;

    _

    vari individui, talvolta neppure nella stessa perso_na in momenti diversi.

    Cronoassia. -E i\ tempo minimo con cui unt

    stimolo elettrico, di intensit doppia rispetro alareobase, determina la contraziorr.

    -ur.lu....

    La cro_noassia esprime la velocit di risposta a_lo stimolo elettrico sia dei muscoli normoinne._vati che denervati. un parametro abbasta nza ri_petibile soprattutto tra individui della stessa eta esesso (Fig. 6.4).

    Accomodazione. -

    Esprime I' adattabilit dellefibre eccitabili a uno stimolo elettrico.

    Il concetto di accomodazione esprime il fattoche tutte le fibre eccitabili tendono a adattarsi al_lo stimolo a loro applicato. Le fibre nervose Dos_siedono una capacit di accomo d,azione di eranlunga superiore a quella del tessuto muscolaie. Ilmuscolo denervato manifesta poi un'accomoda_zione ancora meno efficace del muscolo sano nor_malmente innervato.

    Sfruttando il principio della diversa accomo_dazione dei tessuti eccitabili, alcuni segnali elet_trici, opportunamente studiati, sono ir srado distimolare selettivamente le fibre ,r.rrror",il t"rr,.r_to muscolare innervato e il tessuto muscolare de _nervato.

    Fig. .4 - Curvo l/ di una fibro muscolore innervoto. Reobose (R, = I -:

    Cronosio (C) = 0,2 ms.

    109

  • .6., TERAPIA FISICA - Nuovr TrcNorocrr rN MrprcrNl RnsrlrArrvl

    CORRENTI UTILIZZATE IN FISIOTERAPIALe correnti in uso in Fisioterapia derivano da

    due segnali di base: la corrente continua ela cor-rente alternata.

    CORRENTE CONTINUAQuesto segnale, noto come corrente gafuanica,

    caratterizzato da un flusso di corrente di intensit edirezione costanti nel tempo (Fig. 6.5).

    La corrente galvanica in elettroterapia impie-gata prevalentemente per il trasporto di farmaci.

    La corrente galvanica utilizzata anche nellamodalit continua-interrotta; questo segnale de-nominato corrente rettangolare (Fig. 6.6) ed estremamente semplice da realizzare, in quantoI'intensit programmata viene erogata secondo lalegge del "tutto o nulla". Nella corrente rettango-lare I'intensit o massima o pari azeo.

    In realt, questo concetto solo teorico: I'inten-sit massima e il successivo azzeramento vengonoraggiunti con un breve tempo inerziale nella tran-sizione, per cui esiste una leggera pendenza delfronte di salita e di discesa del segnale.

    CORRENTE ALTERNATA

    La corrente abernata (Fig. 6.7) caralterizzatada un flusso di corrente variabile nel tempo, sia in

    intensit che in direzione. Essa ha un'ampia varre-t di applicazioni.

    Dalla corrente alternata, tipo quella sinusoida-le a 50 Hz della rete elettrica, si ottiene, togliendola parte inferiore del segnale, wa corrente mono-direzionale, cio con la sola parte positiva del se-gnale; questa a sua volta, la base di una seriemolteplice di segnali.

    Tra le correnti monodirezionali storiche vi lacosiddetta corrente faradica (Fig.6.8 A) che altronon che una corrente alternata a 50 Hz da cui stata eliminatalaparte inferiore. Questo stato ilprimo segnale monodirezionale variabile usato inFisioterapia a scopo eccitomotorio.

    Successivamente, con il miglioramento dellatecnologia, stata messa a punto la corrente neo-faradica (Fig. 6.8 B). In questa corrente, sempre di

    Fig. .7- Conenfe olbrnofo.

    Fig. .5 -

    [onenle coninuo (golvonico)

    Fig. . - Conenle rettongolore.

    il0

    Fig. .8 Ar B -0 [orrentu forodko; B) [orrene neoforodko.

  • ELEnRorrpqp,r 61 ampla varre-

    lla sinusoida-:ne, togliendotrrefite mono-rsitiva del se-di una serie

    ioriche vi lai -\) che altro

    0Hzdacuiesto stato ilabile usato in

    rmento dellacorrente neo-.te, sempre di

    +

    50 Hz,la morfologia del tempo di salita e di disce_sa del segnale stata modificata in modo tale darealizzare un tempo attivo molto breve, inferioreal millisecondo. La corrente neofaradica tuttorautilizzata per stimolare i tessuti eccitabili, mentrela corrente faradica stata abbandonata.

    Altri segnali monodirezionali usati in Fisiotera_pia sono la corrente triangolare e la corrente espo_nenziale (Fig. 6.9 A e B)..

    La c,orrente triangolare raggiunge il valore mas-simo d'intensit secondo una funiione lineare perpoi decadere rapidamente, con un tempo di salita(ts) uguale alla durata dell'impulso (t_on). Nellacorrente triangolare quindi il tempo attivo ugua_le all'intero periodo dello stimol.

    La corrente esponenziale stata concepita peravere un incremento dell'intensit nel tempo di ti_po esponenziale. Il tempo di salita pir bieve deltempo di stimolazione, per cui nella parte termi_nale del tempo attivo il segnale pr.r".rtu un plate_au massimale.

    In realt, per i fenomeni inerziali che la tecno_logia non riesce totalmente ad annullare, anche lacorrente triangolare ha un tempo di salita curvili_neo che la awicina alla corrente esponenziale. per_tanto, nella pratica, le due correnti hanno la stes_sa morfologia e in molti testi si parla di correntetriangolo-esponenziale, in cui il tempo attivo uguale alla durata dell'impulso tFig. O.O C).

    Tia le correnti analgesiche, sono correnti mo_nodirezionali le diadinamiche (F ig. 6. 1 0 ), che ver_ranno trattate nel paragrafo dell,elettroanalgesia.

    Applicazioni pi limitate hanno le correnti bi_direzionali. Queste correnti, per definizione, alter_nano picchi di segno opposto attorno alla lineaisoelettrica.

    Tia queste, ricordiamo le correnti di Kotz, (v. ol-tre) a media frequenza, che hanno riscosso notevo_le successo nel recente passato e sono tuttora mol_to impiegate a scopo trofico. Altre correnti bidire_zionali, di tipo analgesico, sono le correnti interfe_rerrzisli (v. oltre). euesto tipo di corrente risulta at-rualmente di raro riscontro nella pratica ambulato_riale, in quanto sostituito da segnali pir efficaci.

    IIt

    t

    tr tlg. O.q A, B, C - A) Corrente triongolore; B) Corrente esponenziole;[) Corrente triongolo.esponenziole.

    \ l,t

    tr

    i

    \\_)t

    t:r(0.

    tig. .1 0 - Conenri diodinomiche.

    :**llr

    ru

  • ELETTROTERAPIA VEICOIANTE FARMACI.IONOFORESI

    Con questa metodica la corrente elettrica vieneutilizzata per trasp ortare sostanze medicamento -se attrayerso la barriera cutanea.

    Le tecniche utilizzate sono la ionoforesi e I'evo-luzione di questa, la iontoforesi.

    Negli anni '60-'70 si discusso con vigore sul-I'ipotesi che un farmaco veicolato dalla correnteelettrica potesse superare la barriera cutanea. Ne-gli anni successivi si assistito al fiorire di farma-ci attivi per via transdermica.

    In realt, la cute un tessuto tutt'altro che im-permeabile e il TTS (Tiansdermal Therapeutic Sy-stem) attualmente una via di somministrazionefarmacologica molto comune e di comprovata ef-fi.cacial. diverse sostanze somministrate medianteil metodo TTS raggiungono concentrazioni siste-miche ragguardevoli (scopolamina, nitroglicerina,estradiolo, nicotina, ecc.) anche se non veicolateda corrente elettrica.

    La cute pu essere considerata come una mem-brana biologica molto selettiva, ma la cui seletti-vit viene facilmente modificata mediante oppor-tuni prowedimenti.

    Le zone della cute che appaiono pi permeabi-li agli ioni, soprattutto se veicolati da corrente elet-trica, sono i pori e i follicoli piliferi; infatti, il dia-metro di queste strutture in media di i0 pm,cio largamente al di sopra delle dimensioni dimolte sostanze medicamentose (Papa, 1966).

    PENETRANZA DEI FARMACI NELIA CUTELapenetrazione di un farmaco attraverso la cu-

    te un processo tutt'altro che scontato; essa dipen-de da numerosi fattori legati: alle caratteristiche delfarmaco, alle caratteristiche delfa cute e alle carat-teristiche tecniche dell'apparecchiatura ttilizzata.

    Fattori dipendenti dalle caratteristiche tecni-roNoFoRESr crAssrcA ;l:;J::i:ru:JiJ;:ki?iffi,",#:J?$.**

    La ionoforesi classica :uttlizza un segnale elettri- scegliere attentamente le dimensioni dell'elettro-co continuo e polarizzato; la tecnica sfrutta il prin- do. Infatti, la densit superficiale di corrente, checipio dell'elettrolisi indotta dalla corrente galvani- il rapporto tra I'intensit e la superficie su cui laca, allo scopo di introdurre farmaci in forma io- corrente si distribuisce, deve essere compresa tranizzata nel corpo umano. 0,05 mA/cm2 e 0,2 mLlcm2.

    Fattori dipendenti dal farmaco. -

    Il farmacodeve innanzitutto essere idrosolubile e disoonibi-le in una concentrazione ottimale; la contentra-zione ritenuta pi efficace per le sostanze utilizza-te in ionoforesi di 1-2olo.

    Il farmao, itrfti",-rron deve essere messo incompetizione con altre sostanze similari; per que-sto, si consiglia di usare s5q acqu4 distillata per ladiiuizione.

    nfine, molto importante considerare il segnodi carica, positivo o negativo, del principio attivodel farmaco,'che deve essere applicato corretta-

    I ment: l farmaco va posto all'elettrodo ayente loI sresso segno di-iaiim leil fiincipio attivo.! Per esempio, il cloruro di calcio (Ca++Cl-) va

    posizionato al polo positivo, essendo il calcio con-siderato I'elemento terapeutico.

    Fattori dipendenti dalle caratteristiche della cu-te.

    - La cute necessita di un'adeguata pteparazio-

    ne; si deve innanzitutto sgrassare la superficie del-la pelle con una soluzione alcolica; le zone di iper-cheratosi vanno rimosse con appositi strumentiquali, per esempio, carte abrasive.

    Bisogna poi tenere presente che alcune zonepresentano una concentrazione di pori maggiorerispetto ad altre; per esempio, le mani hanno mol-ti piir pori del dorso della schiena; sar dunque di-versa la penetrazione del farmaco all'interno deidiversi tessuti.

    Le densit pi elevate, in particolare superiori aI mA/cm2, possono causare improwise ustioni.

    Le lesioni sono pi frequenti al catodo; infatti,la cute, gi di per se stessa acida, tollera poco le di-minuzioni del pH. Le lesioni cutanee si possonodeterminare anche in tempi molto brevi, peresempio in 10 minuti, che un tempo comune-

    :t,

    ll2

  • rLrnnonnnm ffi

    [l farmacodisponibi-:oncentra-rc uttfizza-

    messo ini; per que-llata per la

    re il segnopio attivocorretta-ayente lo

    --Cl-) vaalcio con-

    : della cu-eparazio-rlcie del-re di iper-trumenti

    une zonemaggiorenno mol-rnque di-rerno dei

    he tecni-aI fine diecessariol'elettro-3nte, chesu cui lapresa tra

    periori arstioni.r; infatti,,co le di-Possonoevi, peromune-

    mente raggiunto durante una applicazione di io_noforesi.

    anche importante verificare le condizioni del-I'elettrodo; questo, se usurato o deformato, co-me aweniva soprattutto nei vecchi elettrodi dipiombo, pu provocare nelle zone in rilievo il co-siddetto "effetto punta", cio una concentrazionedi corrente molto elevata con esito ustionante.ftIODALITA DI TRATIAA4ENTODflTA |ONOFORESI

    Il farmaco contenete il principio attivo viene di_luito in acqua distillata fino a raggiungere la con_centrazione di l-2o/o. Viene poi applicato a unostrato di fn" a una spugna apposita, di di-mensione simile all'elettrodo.

    Lelettrodo di riferimento deve essere posizio_nato a circa 10-20 cm dal primo, preferibilmentesrl medesimo piano.

    ll circuito viene poi chiuso e sottoposto alla dif_f,erenza di potenziale, avendo cura di aumentarekntamente I'intensit di corrente, fino a che il pa_aiente non a\ryerta un lieve formicolio, non fasti-dioso (Fig.6.11).

    Lna nozione fondamentale quella relativa al&no che la maggior parte del farmaco viene tra-rportata nei primi 5-10 minuti, per cui non sonoirrdispensabili trattamenti pir lunghi.

    nche i valori efficaci d'intensit sono piutto-ffi bassi; per esempio, se il paziente ha una scarsamllcranza alla corrente elettrica, si pu effettuarem ralido trattamento a valori di 0,1 mA, condot-b pEr l0-i5 minuti (Fig. 6.12).

    Fig. .12 -

    Curve di ossorbimeno ionoforeico in ropporto ol empo e oll.iriensi; si pu oservore come il moggiore cssorbimento owengo nei primi 5-10minuli.

    Queste considerazioni preliminari sono neces_sarie per potere effettuare un trattamento effica_ce,limitando al massimo la possibilit di insorgen_za di effetti collaterali.

    PRECAUZIONI PER LA IONOFORESI

    -.

    necessario seguire alcune precauzioni primadi effettuare il trattamento di ionoforesi.

    Innanzitutto, si deve indagare su possibili aller_gie farmacologiche. Infatti, esiste la possibilit dimanifestazioni allergiche, anche sistemiche, inquanto i farmaci penetrano fino al mesoderma eda qui si diffondono nel torrente circolatorio.

    Alcuni individui sono ipersensibili all'elettrici-t in quanto tale; il fenomeno sembra legato a unaresistenza cutanea particolarmente bassa, fatto nonprevedibile a priori, ma possibile, soprattutto nel-le giovani donne aventi una cute molto sottile. Ge-neralmente, un arrossamento molto precoce ren-de evidente questo problema.

    Bisogna anche porre attenzion alla possibilitche vicino alla zona da trattare vi siano dei coroimetallici (fissatori esterni, chiodi, placche, ecc.;.La presenza di questi elementi pu aumentarenotevolmente la conduttanza, con diminuzionedella resistenza della regione corporea nel suo in-sieme.

    Infine, ci si deve ricordare di lavare gli elettro_di dopo il trattamento con acqua distillta, al frnedi evitare che permangano sostanze indesideratesulla superficie degli elettrodi.

    IONToFoRESILa iontoforesi rappresenta un'er-oluzione deila

    ionoforesi; la tecnologia che la supporra e piu*f- *lr3

    tig. .1 I -

    Epkondilite trottoto con ionoforesi.

  • ffi frnnnrA F6ICA * Nuovr TrcNoioorr rN MrorcrNn RAsrLmnvAayanzata della ionoforesi, pur condividendone ingran parte pregi e limiti.

    Il segnale elettrico in diversi apparecchi di ion-toforesi ancora la corrente galvanica; i dispositi-vi pi recenti ttilizzano invece una corrente gal-vanica interrotta, cio un segnale monodireziona-le pulsato; la frequenza varia da 200 Hz a 500 Hz,secondo i dispositivi presenti in commercio.

    Lo scopo di questa soluzione ridurre I'ecces-siva polarizzazione della cute e i possibili effetti le-sivi causati dalla corrente continua; infatti, me-diante il segnale pulsato, la cute si awale di un pe-riodico ristoro, dato dal tempo in cui la corrente uguale azeo. La tensione pu essere generata daapparecchiature alimentate a rete o, talvolta, for-nita da batterie ricaricabili.

    MODALITA DI APPLICMIONEDELA IONTOFORESI

    La iontoforesi dotata di una modalit di ap-plicazione del principio attivo piir precisa di quel-la fornita dalla classica spugna imbevuta di solu-zione terapeutica, tipica della ionoforesi.

    Il farmaco viene prima diluito in una siringagraduata, poi immesso all'interno di un conteni-tore cilindrico mediante la perforazione di un tap-po di gomma di protezione.

    Dall'altro lato del cilindro si trova una mem-brana semipermeabile che regola la fuoriuscita delliquido; un connettore metallico raccorda il cilin-dro all'elettrodo attivo. In questa maniera risultapir agevole controllare la quantit e I'erogazionedel farmaco utilizzato.Il polo di riferimento dellaiontoforesi costituito da un elettrodo in gommaconduttiva.

    Recentemente sono stati introdotti anche cerot-ti monouso, dotati di batteria al loro interno, ingrado di erogare farmaci nell'arco delle 24 ore(Fig.6.13).

    FARMACI UTILIZZATIIN IONO/IONTOFORESI

    I farmaci utilizzati nella ionoforesi sono nume-rosi. La maggior parte dei FANS sono posizionatial polo negativo, cos come il betametasone. Il pi-roxicam e gli altri "oxicam", possono essere postisia al polo positivo sia a quello negativo, in quan-to sono anfoteri. Al polo positivo vengono appli-cati prevalentemente cloruro di calcio e lidocainacloridrato.

    iii

    W*ffi

    il4

    : "-."-"- :* - *+a

    principioa.ivoffi Z*

    Fig. . | 3 -

    Cerotfi monouso per cpplicozione ionoforeico.

    Nella seguente tabella sono classificati i farma-ci pi tilizzati per via iono/iontoforetica in rela-zione del polo di applicazione.

    Tobello .1 - Polorf deiformoci pi comunemente impiegoti inionoforesi.

    INDICMIONI TER,APEUTICHELe indicazioni all'impiego della ionoforesi sono

    molteplici.A scopo antinfiammatorio, in fase acuta e cro-

    nica, vengono impiegati soprattutto i FANS, spe-cie per patologie relativamente superficiali qualitendiniti, fasciti plantari, artropatie degenerativedegli arti o del rachide (Harris, 1982).

    Come prima scelta, noi consigliamo di utiliz-zare i FANS di pir piccola molecola, quali: sali-cilato di lisina o di sodio, ketoprofene e diclofe-nac.

    POLO NEGATIVO P0r.0 PostTIvo

    Soliciloo dl lisino Cloruro di colcio

    (etoprofene ldrocorlisone ocetoto

    Piroxicom Piroxicom

    Dkloferoc Gentomicino solfoto

    lndomeocino Lidocoino doridroo

    Beomelosone Genomicino solfoto

    Fluoruro disodio Morfino doridroto

  • eurnornam IInfatti, farmaci a doppio anello, quali il piro-

    xicam, o altri ancora pi complessi, quali il beta-metasone, incontrano maggiori difficolt di tra-sporto.

    Tra gli analgesici, vengono utilizzati per via io-noforetica diversi anestetici locali e la morfina(Ashburn, 1 992; Nimm o, 1992).

    In Odontoiatria si utilizzala tecnica elettrofo-retica per l'arricchimento dello smalto dei dentiaon ioni fluoro (Carlo, 1982).

    In Dermatologia si utilizzano vari farmaci, tracui gli antibiotici (Sloan, 1986).

    La controindicazione principale alla ionoforesi la presenza di pacemaker cardiaci o di altra na-tura. La reazione allergica locale o sistemica, I'al-tro consistente pericolo che pu limitare l'uso del-la ionoforesi.

    Una cute non perfettamente integra, per prece-denti lesioni o per malattie sovrapposte, per esem-pio psoriasi,lichen e altre affezioni dermatologi-che, sono controindicazioni locali all'uso della io-noforesi, cos come di tutte le altre elettroterapie.

    farma-in rela-

    ti

    t

    0

    ------tI

    1

    I

    ffi..'l+*simm

    lcfl}-lS, spe-li $leliffrlfu

    rfiiliz-|h sdi-Edo&-

  • ill rrerlo,rryn offi

    farma-in rela-

    i'

    I e cf(F[S, spe-li qruliteratirr

    i utilir-i: seli-liclofe-

    Infatti, farmaci a doppio anello, quali il piro-xicam, o altri ancora pir complessi, quali il beta-metasone, incontrano maggiori difficolt di tra-sporto.

    Tra gli analgesici, vengono rlizzati per via io-noforetica diversi anestetici locali e la morfina(Ashburn, 1992; Nimmo, 1992).

    ln Odo nto iatria si utiliz za la tecnica elettrofo -retica per l'arricchimento dello smalto dei dentimn ioni fluoro (Carlo, 1982).

    In Dermatologia si utilizzano vari farmaci, traEui gli antibiotici (Sloan, 1936).

    o.NI,,ROtNDICAZ|ONllLa controindicazione principale alla ionoforesi

    la presenza di pacemaker cardiaci o di altra na-tura. La reazione allergica locale o sistemica, I'al-tro consistente pericolo che pu limitare l'uso del-la ionoforesi.

    Una cute non perfettamente integra, per prece-denti lesioni o per malattie sowapposte, per esem-pio psoriasi,lichen e altre affezioni dermatologi-che, sono controindicazioni locali all'uso della io-noforesi, cos come di tutte le altre elettroterapie.

    br

    li

    si sono