5“Lungo il corso del Boite” Il trampolino olimpico di · PDF fileAlcuni saliscendi...

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Un itinerario straordinario che conduce nel cuore della “Perla delle Dolomiti”. Come sempre tra le occasioni di interesse, segna- leremo alcuni spunti significativi che arric- chiranno la pedalata. Una volta conosciute le particolarità proposte, per i più votati allo spirito del mountain bike il ritorno in de- stra Boite consentirà di cimentarsi su di un percorso tra i più spet- tacolari della valle. Per chi invece, si ri- tenga già appagato, oppure con al seguito qualche piccolo Bikers suggeriamo di riper- correre a ritroso il tra- gitto dell’andata. Con partenza dal cen- tro di San Vito, risalita la rampa, che immette sulla ciclabile si svolta a sinistra. Il fondo di- viene ben presto ster- rato ma piacevole. Il panorama sulla Tofa- na di Rozes cattura lo sguardo. Poco oltre il sottopasso consente di attraversare la rotabile in massima sicurezza, per proseguire sul lato opposto della S.R. 48 in direzione Cortina. Le segnalazioni sono sempre presenti e riportano la dizione “Ci- lunghezza 26 km durata 3 h 30’ c.a. disl. in salita 400 m sterrato 20 km “Lungo il corso del Boite” itinerario 5 itinerario 5 SAN VITO - CORTINA 2 La “Ciasa de ra Regoles” La “Ciasa de ra Regoles” venne costruita nel secondo ventennio del IXX secolo per essere adibito a scuola per poi divenire dal 1957 la sede delle Regole d’Ampezzo, le Comunioni Familiari Montane che da secoli gestiscono il territorio ampezzano. Oggi l’edificio ospita tre importanti musei: il Museo d’Arte Moderna Mario Rimordi, il Museo Paleontologico “Rinaldo Zardini” e il Museo Etnograifco “Regole d’Ampezzo”. 1 Il trampolino olimpico di Zuel Costruito nel 1955 il trampolino olimpico di Cortina ha ospitato in passato oltre alle olimpiadi, importanti competizioni di salto con gli sci L’altezza raggiunta dalla torre di lancio è di 54 metri. La rampa di atterraggio viene utilizzata per delle prove di snow rafting disciplina particolarmente emozionante che assicura brividi nella discesa con il gommone sulla neve. La base della struttura può essere raggiunta dalla frazione di Zuel. 3 Il Pomagagnon Fra le cime che fanno da anfiteatro alla conca ampezzana, il Pomagagnon è una delle più visibili ma non altrettanto note. Raggiungendo la cima attraverso il sentiero attrazzato “focella Zumeles” o la ferrata “Albino Michielli Strobel” l’orizzonte si apre consentendo una veduta quasi aerea su tutta la valle. clabile delle Dolomiti”. Si corre dapprima paralleli alla strada principale per poi de- viare internamente avvicinandosi al corso del Boite e risalendo la sponda per qualche km. Si raggiunge Cortina in corrispondenza della frazione Sacus per poi piegare a destra verso Zuel 1. Giunti alla frazione, sulla sinistra, ben segnalata si interseca di nuovo la ciclabile che conduce in pieno centro alla stazione di partenza della funivia del Faloria (km percorsi 13,4) Un nuovo attraversamen- to della strada per scendere in Largo Poste e da qui puntando il bellissimo campanile si sbuca su Corso Italia proprio di fronte alla Ra Ciasa de Ra Regoles” (Casa delle Re- gole) 2. Attraversata la strada sottostante si continua a sinistra per via Difesa e a destra, in Via dei Campi, sino a raggiungere il par- cheggio del Cimitero. Da questo si esce dal lato opposto, in ripi- da discesa fino ad un ponte, per poi risalire lungo una evidente stradina sterrata, al culmine della quale consigliamo di sostare per ammirare Cortina e il Pomagagnon 3 che si staglia impo- nente sulla cittadina. Giunti a Campo di Sotto seguire le indi- cazioni per il campeg- gio Dolomiti, su stra- da aperta al traffico e in breve si raggiunge l’inizio della ciclabile a Sacus (cartello). Ri- percorriamo questo tratto sino al ponte in zona Socol. Di qui a ri- troso sulla ciclabile si ha un comodo rientro a San Vito. Per quanti desiderino affrontare uno splendido ma più impegnativo percorso mountain bike, attraversato il ponte a sini- stra una chiara indicazione del sentiero 426 direzione San Vito ci farà da guida e segna- via. Il bosco attraversato in destra Boite pro- pone un tratto in piano facile quanto entu- siasmante. Tra i km. 21 e 23 si concentrano le maggiori difficoltà. Dapprima su alcune rampe si guadagna quota (100m.), al bivio continuare a destra fino in corrispondenza di un grande smottamento che sbarra la strada. Sarà necessario scendere di bicicletta e supe- rarlo a monte sempre controllando i segnavia di colore bianco e rosso del sentiero 426 che non va mai abbandonato. (prestare attenzio- ne). Alcuni saliscendi fanno da preludio alla lunga discesa verso San Vito. In prossimità del Boite una secca curva a sinistra immette in poche decine di metri sul ponte di Chiap- puzza che attraversiamo per proseguire sulla parte opposta. Tenendosi a destra sarà pre- sto raggiunto il lago di Mosigo per il meri- tato riposo. Testi: Dolomiti Turismo e B. De Vido - Foto: arch. AltoCadore Dolomiti, D. G. Bandion e B. De Vido

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Un itinerario straordinario che conduce nel cuore della “Perla delle Dolomiti”. Come sempre tra le occasioni di interesse, segna-leremo alcuni spunti significativi che arric-chiranno la pedalata. Una volta conosciute le particolarità proposte, per i più votati allo spirito del mountain bike il ritorno in de-stra Boite consentirà di cimentarsi su di un percorso tra i più spet-tacolari della valle.Per chi invece, si ri-tenga già appagato, oppure con al seguito qualche piccolo Bikers suggeriamo di riper-correre a ritroso il tra-gitto dell’andata.Con partenza dal cen-tro di San Vito, risalita la rampa, che immette sulla ciclabile si svolta a sinistra. Il fondo di-viene ben presto ster-rato ma piacevole. Il panorama sulla Tofa-na di Rozes cattura lo sguardo. Poco oltre il sottopasso consente di attraversare la rotabile in massima sicurezza, per proseguire sul lato opposto della S.R. 48 in direzione Cortina. Le segnalazioni sono sempre presenti e riportano la dizione “Ci-

lunghezza 26 km

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2 La “Ciasa de ra Regoles”La “Ciasa de ra Regoles” venne costruita nel secondo ventennio del IXX secolo per essere adibito a scuola per poi divenire dal 1957 la sede delle Regole d’Ampezzo, le Comunioni Familiari Montane che da secoli gestiscono il territorio ampezzano. Oggi l ’edificio ospita tre importanti musei: il Museo d’Arte Moderna Mario Rimordi, il Museo Paleontologico “Rinaldo Zardini” e il Museo Etnograifco “Regole d’Ampezzo”.

1 Il trampolino olimpico di ZuelCostruito nel 1955 il trampolino olimpico di Cortina ha ospitato in passato oltre alle olimpiadi, importanti competizioni di salto con gli sci L’altezza raggiunta dalla torre di lancio è di 54 metri. La rampa di atterraggio viene utilizzata per delle prove di snow rafting disciplina particolarmente emozionante che assicura brividi nella discesa con il gommone sulla neve. La base della struttura può essere raggiunta dalla frazione di Zuel.

3 Il PomagagnonFra le cime che fanno da anfiteatro alla conca ampezzana, il Pomagagnon è una delle più visibili ma non altrettanto note. Raggiungendo la cima attraverso il sentiero attrazzato “focella Zumeles” o la ferrata “Albino Michielli Strobel” l ’orizzonte si apre consentendo una veduta quasi aerea su tutta la valle.

clabile delle Dolomiti”. Si corre dapprima paralleli alla strada principale per poi de-viare internamente avvicinandosi al corso del Boite e risalendo la sponda per qualche km. Si raggiunge Cortina in corrispondenza della frazione Sacus per poi piegare a destra verso Zuel 1. Giunti alla frazione, sulla sinistra, ben segnalata si interseca di nuovo la ciclabile che conduce in pieno centro alla stazione di partenza della funivia del Faloria (km percorsi 13,4) Un nuovo attraversamen-to della strada per scendere in Largo Poste e da qui puntando il bellissimo campanile si sbuca su Corso Italia proprio di fronte alla

“Ra Ciasa de Ra Regoles” (Casa delle Re-gole) 2. Attraversata la strada sottostante si continua a sinistra per via Difesa e a destra, in Via dei Campi, sino a raggiungere il par-

cheggio del Cimitero. Da questo si esce dal lato opposto, in ripi-da discesa fino ad un ponte, per poi risalire lungo una evidente stradina sterrata, al culmine della quale consigliamo di sostare per ammirare Cortina e il Pomagagnon 3 che si staglia impo-nente sulla cittadina. Giunti a Campo di Sotto seguire le indi-cazioni per il campeg-gio Dolomiti, su stra-da aperta al traffico e in breve si raggiunge l’inizio della ciclabile a Sacus (cartello). Ri-percorriamo questo

tratto sino al ponte in zona Socol. Di qui a ri-troso sulla ciclabile si ha un comodo rientro a San Vito. Per quanti desiderino affrontare uno splendido ma più impegnativo percorso mountain bike, attraversato il ponte a sini-

stra una chiara indicazione del sentiero 426 direzione San Vito ci farà da guida e segna-via. Il bosco attraversato in destra Boite pro-pone un tratto in piano facile quanto entu-siasmante. Tra i km. 21 e 23 si concentrano le maggiori difficoltà. Dapprima su alcune

rampe si guadagna quota (100m.), al bivio continuare a destra fino in corrispondenza di un grande smottamento che sbarra la strada. Sarà necessario scendere di bicicletta e supe-rarlo a monte sempre controllando i segnavia di colore bianco e rosso del sentiero 426 che non va mai abbandonato. (prestare attenzio-ne). Alcuni saliscendi fanno da preludio alla lunga discesa verso San Vito. In prossimità del Boite una secca curva a sinistra immette in poche decine di metri sul ponte di Chiap-puzza che attraversiamo per proseguire sulla parte opposta. Tenendosi a destra sarà pre-sto raggiunto il lago di Mosigo per il meri-tato riposo.

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T. Òten

Dogana Vecchia

Pian

da Lago

Porta del Dio Silvano

Stazione

intermedia

Trampolino

Gròtes de

Volpèra

Ru Tor to

Ru de

Pis

sol o

M. Rite

V AL D

E R UT O R T O

B O S C O L A Z É N E S

Caralte

Molina

San Rocco

Sacco

Maiàs

Ca’ De PoloSottocastello

ValCalda

Longiarù

Nebbiù

Vissa

Rizzios

CI D

OL

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PIA

N D

EL

CA

SO

N

Calalzo di Cadore

Pieve di Cadore

Tai di Cadore

Pozzale

L a g o d i

C e n t r o C a d o r e

C I A U P A

San Dionisio

Forc. Venedel

2552m

C R E S T A V E N E D E L

PUNTA SORAPÌSS

CRODA MARCOR A

Forc. Bassa

del Banco

2128m

FA

R I A

T A R D É I B A

LA ROCCHET TA

CRODA DA L AGO

CA

NO

PE

CI Ò

S T E GO

L A V I N À

P E R O N À T E

J A MB È R T A

CO

NV

EN

TO

Malga

Pezié de Parù

Acquabona

Zuel

Socòl

Cojana

Pecol

Alverà

La Riva

Mortisa

Campo

MelèresLacedel

Ronco

Col

Cofiere

Val

GilardonCrignes

Pezié

Manaigo

Salieto

Al Mas

Stadio

Col Tondo

1429m

Rist. Staulin

Rifugio Mietres

Rif. Senes

Rif. G. Palmieri

2046m

Pezié de Parù

Rist.Son dei Prade

Il Cervo

Ria deSaco

Rif. L. d’Ajàl

1412

Chalet

Pianòze

C. Dolomiti

Rocchetta

Camping

Cortina

Rif. Larin

Rif. San Marco

Rif. Vandelli

Rif. Tondi

Rif. Faloria

2123m

Rist.Lago Scin

Agr. Malga

Larieto

Baita Fraina

Fatt. Meneguto

Rif. Galassi

Bivacco

P. Cosi

La Pineta

1044m

Rif.Prapiccolo

Cap. Tita

Pancera

1693m

Rifugio

Costapiana

1610m

Bivacco.

Slataper

2600m

Bivacco.

Voltolina

2082m

Capanna degli Alpini

Rif. Scotter

Palatini

1580m

2018m

1395m

1823m

1928m

2327m

Rif. Gianpietro

Talamini

1582m

Bivacco.

E. Comici

2000m

“Lungo il corso del Boite”iti

nera

rio5 26 km 3h 30’ c.a. disl. in salita 400 m asfalto e sterrato

Dolomiti Turismo Ufficio IAT San Vito di CadoreVia Nazionale, 932046 San Vito di Cadore (BL)Tel. +39 0436 9119 - Fax +39 0436 99345www.infodolomiti.it - [email protected]

Consorzio di Promozione Turistica di San Vito, Borca, Vodo e Cibiana di CadoreVia Nazionale, 932046 San Vito di Cadore (BL)Tel/Fax +39 0436 9238www.altocadore.it - [email protected]

Bike maps

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