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Ratificata con delibera di Rettificata con delibera di Modif. e/o integro con delibera di Revocata con delibera di Annullata con delibera di del 1 Prot. 11. _ del I Affissa all' Albo Pretori o il _ del I Comunicata in elenco ai Capigruppo Consiliari del I con lettera del _ del I RIF. Det. Dirig. n. del Provincia di Napoli CITTA' DI POMPEI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE -.h 2 DEL ~-ci R. 20\ 5 OGGE:. : ' . u collettivo decentrato integrativo anni 2015-2016, personale non dirigente. Autorizzazione alla sti ula. L'anno duemila quindici addì ~ del mese di Af~ i L ç alle ore l~ ,s.o. nella sala delle adunanze del Comune si è riunita la Giunta Comunale, previo convocazione nei modi di legge, con la presenza dei Sigg.: ,---_. __ .. _.--- Cognome e Nome P A ULIANO FERDINANDO X ".- r-,.----.- y ASSESSURE • VICE SINDACO ORSINERI PIETRO - ASSESSORE AMITRANO PIETRO ~ - ASSESSORE MARRA RAFFAELE X - ASSESSORE MERENDA MARINA X -' ASSESSORE CASCaNE SANTA , .- Assume la Presidenza Ferdinando Uliano nella sua qualità di Sindaco. Assiste il Segretario Generale Dott.ssa Carmela Cucca, incaricato della redazione del verbale. Il Presidente, constatato il numero legale degli intervenuti, dichiara validamente costituita la seduta, invitando i presenti a deliberare sull'oggetto sopraindicato. LA GIUNTA COMUNALE Avvalendosi delle attribuzioni di rispettiva competenza, ai sensi ed in conformità dell'art. 48 del D.Lgvo n° 267 del 18.08.2000; Vista ed esaminata l'allegata proposta di deliberazione relativa all'argomento segnato in oggetto corredata dai pareri di cui all'art.49 - comma l° - del D.Lgvo n.267/2000; Ritenuto di dover approvare la suddetta proposta di deliberazione; A voti unanimi, espressi nei modi e forme di legge; DELIBERA l. Di approvare la proposta di deliberazione, così come formulata, relativa all'argomento indicato in oggetto, che viene allegata al presente atto per formarne parte integrante e sostanziale e come se nel presente dispositivo trascritta. 2. Di non comunicare il presente provvedimento, contestualmente all'affissione all' Albo Pretorio Comunale, al Sig. Prefetto di Napoli, ai sensi e per gli effetti di cui all'art.135 del D.Lgvo 267/00, regolante le materie relative ad acquisti, alienazioni, appalti ed in generale a contratti nelle modalità e termini di cui all'art. 133 del D.Lgvo medesimo. 3. Di incaricare il Dirigente del Settore I, Affari Generali e Finanziari, nella persona del dr. Eugenio PISCINO, per l'esecuzione della presente e le relative procedure attuative. 4. Dichiarare la presente, con separata ed unanime votazione, immediatamente eseguibile, stante l'urgenza ai sensi dell'art. 134 - comma 4° - del D.Lgvo n.267/2000. "1;

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Ratificata con delibera diRettificata con delibera diModif. e/o integro con delibera diRevocata con delibera diAnnullata con delibera di

del 1 Prot. 11. _

del I Affissa all' Albo Pretori o il _del I Comunicata in elenco ai Capigruppo Consiliaridel I con lettera n° del _del I RIF. Det. Dirig. n. del

Provincia di Napoli

CITTA' DI POMPEI

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE

N° -.h 2 DEL ~-ci R. 20\ 5OGGE:. : ' . u collettivo decentrato integrativo anni 2015-2016, personale non dirigente.

Autorizzazione alla sti ula.

L'anno duemila quindici addì ~ del mese di Af~ iLç alle ore l~,s.o. nella sala delleadunanze del Comune si è riunita la Giunta Comunale, previo convocazione nei modi di legge, con lapresenza dei Sigg.:

,---_.__ .. _.---Cognome e Nome P A

ULIANO FERDINANDO X ".-r-,.----.- yASSESSURE • VICE SINDACO ORSINERI PIETRO -ASSESSORE AMITRANO PIETRO ~ -ASSESSORE MARRA RAFFAELE X -ASSESSORE MERENDA MARINA X -'ASSESSORE CASCaNE SANTA , .-

Assume la Presidenza Ferdinando Uliano nella sua qualità di Sindaco.Assiste il Segretario Generale Dott.ssa Carmela Cucca, incaricato della redazione del verbale.Il Presidente, constatato il numero legale degli intervenuti, dichiara validamente costituita laseduta, invitando i presenti a deliberare sull'oggetto sopraindicato.

LA GIUNTA COMUNALE

Avvalendosi delle attribuzioni di rispettiva competenza, ai sensi ed in conformità dell'art. 48 del D.Lgvon° 267 del 18.08.2000;Vista ed esaminata l'allegata proposta di deliberazione relativa all'argomento segnato in oggettocorredata dai pareri di cui all'art.49 - comma l° - del D.Lgvo n.267/2000;Ritenuto di dover approvare la suddetta proposta di deliberazione;A voti unanimi, espressi nei modi e forme di legge;

DELIBERA

l. Di approvare la proposta di deliberazione, così come formulata, relativa all'argomento indicato inoggetto, che viene allegata al presente atto per formarne parte integrante e sostanziale e come se nelpresente dispositivo trascritta.

2. Di non comunicare il presente provvedimento, contestualmente all'affissione all' Albo PretorioComunale, al Sig. Prefetto di Napoli, ai sensi e per gli effetti di cui all'art.135 del D.Lgvo 267/00,

• regolante le materie relative ad acquisti, alienazioni, appalti ed in generale a contratti nelle modalitàe termini di cui all'art. 133 del D.Lgvo medesimo.

3. Di incaricare il Dirigente del Settore I, Affari Generali e Finanziari, nella persona del dr. EugenioPISCINO, per l'esecuzione della presente e le relative procedure attuative.

4. Dichiarare la presente, con separata ed unanime votazione, immediatamente eseguibile, stantel'urgenza ai sensi dell'art. 134 - comma 4° - del D.Lgvo n.267/2000.

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OGGEITO: Contratto collettivo decentrato integrativo anni 2015-2016, personale non dirigente .Autorizzazione alla stipula.

RELAZIONEISTRUTTORIA

L'articolo 40, comma 3 bis del Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e s.m.i. dispone che lacontrattazione collettiva integrativa si svolga sulle materie e nei limiti stabiliti dai contratti collettivinazionali, tra i soggetti e con le procedure negoziali che questi prevedono;

l'art. 5 del CCNL l° aprile 1999,come integralmente sostituito dall'art. 4 del CCNL del 22 gennaio 2004,stabilisce i tempi e le procedure per la stipulazione del contratto integrativo decentrato.

Con deliberazione del Commissario Prefettizio n. 50/14 si è preso atto delle somme disponibili per lepolitiche di sviluppo delle risorse umane e della produttività (Fondo per le risorse decentrate)determinate dal Dirigente del Settore Affari Generali, sulla base delle disposizioni contrattuali elegislative vigenti, tenendo conto delle disponibilità finanziarie dell'ente.

Con deliberazione di Giunta Comunale n.l15 del 18.9.2014sono stati formulati alla delegazione trattantedi parte pubblica gli opportuni indirizzi per la negoziazione del contratto collettivo decentratointegrativo, triennio 2014-2016,e integrati quelli inerenti la parte economica di destinazione delle risorsedecentrate per l'anno 2014per il personale non dirigente;

a seguito di specifico indirizzo formulato al Presidente della delegazione trattante di parte pubblica, sonostate attivate le trattative con la rappresentanza sindacale unitaria e le organizzazioni sindacaliterritoriali, per la definizione del contratto decentrato integrativo del triennio 2014-2016 e parteeconomica 2014. .

A seguito di incontri settimanali a far data dal 15.9.2014,in data 29.12.2014è stata sottoscritta dalle particomponenti delle delegazione trattante l'ipotesi di accordo decentrato integrativo relativamente per ilpersonale non dirigente, parte giuridica anni 2015-2016.

Occorre, a tale proposito precisare che la mancata corrispondenza tra le annualità del contratto "partenormativa" (2015e 2016),rispetto all'annualità della "parte economica" (2014),è dovuta, esclusivamente,alla circostanza che l'ipotesi di contratto è stata sottoscritta in data 29.12.2014.

L'ipotesi in parola, pertanto, nelle disposizioni aventi riflessi di carattere finanziario, è da intendersiriferita anche all'annualità 2014, nella quale i principi formalizzati sono stati, parimenti, applicati, comeemerge dalla relazione illustrativa e tecnico finanziaria.

L'art. 40 comma 3 sexies del D.Lgs. 165/2001 recita: "A corredo di ogni contratto integrativo le pubblicheamministrazioni redigono una relazione tecnico-finanziaria ed una relazione illustrativa, utilizzando glischemi appositamente predisposti e resi disponibili tramite i rispettivi siti istituzionali dal Ministerodell'Economia e delle Finanze d'intesa con il Dipartimento della Funzione Pubblica. Tali relazionivengono certificate dagli organi di controllo di cui all'art. 40-bis, comma l".

L'autorizzazione alla sottoscrizione è concessa previo controllo sulla compatibilità dei costi dellacontrattazione collettiva decentrata integrativa con i vincoli di bilancio e relativa certificazione degli onerieffettuate dai Revisori dei Conti.

Pertanto, in data 30.12.2014è stata trasmessa la relazione illustrativa e tecnico finanziaria, dal Dirigentedel Settore Affari Generali e Finanziari, redatta in conformità agli schemi ministeriali, unitamenteall'ipotesi di accordo, al Collegio dei Revisori dei Conti.

A seguito dei chiarimenti effettuati con la nota prot. n. 7169del 13.3.2015,con il verbale 91 del 14.03.2015,prot. n. 7348 del 17.03.2015,hanno espresso parere favorevole sulle relazioni a corredo dell'ipotesicontrattuale e sulla compatibilità degli oneri contrattuali con i vincoli di bilancio (art. 48, comma 6 D.lgs.n. 165 del 2001)e la loro coerenza con i vincoli del CCNL (Art. 40 comma 3 del D.Igs.165/2001).

L'organo politico, valutato il contenuto di merito dell'ipotesi di Contratto Integrativo Decentrato delPersonale anni 2015-2016,sottoscritta dalle parti in data 29.12.2014,con il presente atto è chiamato adesprimere la propria autorizzazione alla stipula definitiva;

Il contratto collettivo decentrato integrativo, una volta formalizzato, dovrà essere trasmesso all'ARAN eal CNEL, unitamente alla documentazione annessa. I

('\ Il responsabile dell'iStnity'/tt ia~l Dott.ssa Lilian ;C rì lo

Il Dirigen~ ~.~ Settore Affari Generali e Finanziari

Dott. EUge~~Cino Il Presidente della Delegazione Trattante

~ C~\Se eta~o ", enerale, acca

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.,

L'Assessore alle Risorse Umane

Letti e condivisi i contenuti della relazione istruttoria;

letta la deliberazione di Giunta Comunale n. 115 del 18.9.2014

valutata l'intesa sottoscritta dalle parti pubblica e sindacale in data 29.12.2014;

ritenuto che la stessa risponda agli indirizzi formulati

PROPONE ALLA GIUNTA DI DELIBERARE

1. di prendere atto dell'ipotesi di accordo di contrattazione decentrata integrativa per glianni 2015- 2016, sottoscritto dalle parti in data 29.12,2014, come risulta dall'allegato al presenteatto quale parte integrante e sostanziale;

2. di dare atto che l'accordo è corredato:

• dalla relazione tecnico finanziaria;

• dalla relazione illustrativa;

• dalla certificazione dell'Organo di Revisione;

3. di autorizzare il Presidente della Delegazione Trattante di procedere alla sottoscrizionedefinitiva, con le Organizzazioni Sindacali di categoria;

4. di disporre la trasmissione, a norma dell' art. 5 del CCNL del 22.01.2004 all' ARAN eCNEL, della seguente documentazione:

- copia del Contratto definitivamente sottoscritto;

- relazione illustrativa e tecnico finanziaria con la illustrazione delle risorse decentratedisponibili e delle relative modalità di utilizzazione;

- certificazione positiva del Collegio dei Revisori dei Conti, verbale 91 del 14.03.2015, prot. n.7348 del 17.03.2015;

- copia del presente atto;

5. di dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile, ai sensi dell'art. 134,comma 4 del D. Lgs 18/08/2000, n. 267.

Pompei,

L'ASSESSORE ALLE RISORSE UMANE

AW. ~RINA MERENDA

~.~.

•••CITfÀDIPOMPEIPATRIMONIO DELL'UMANITÀ

CONTRATTO COLLETTIVO DECENTRATO INTEGRATIVO

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DEL PERSONALE DIPENDENTE NON DIRIGENTE

2 015 - 2 O 16

IPOTESI

INDICE

TITOLO I - DISPOSIZIONI GENERALI

Art. 1 - PremessaArt. 2 - Oggetto e durata del contratto collettivo decentrato integrativo(CCDI)Art. 3 - Procedure per l'autorizzazione alla sottoscrizione ed efficacia del CCDI

TITOLO II - IL SISTEMA DELLE RELAZIONI SINDACALI

Art. 4 - Relazioni sindacaliArt. 5 - Trattazione delle materie oggetto di contrattazione collettiva decentrataArt. 6 - Trattazione delle materie oggetto di concertazioneArt. 7 - Trattazione delle materie oggetto di informazione

TITOLO III - DIRITTI E LIBERTÀ SINDACALI

Art. 8 - Permessi sindacaliArt. 9 - Diritto di assembleaArt. 10 - Diritto di affissione

TITOLO IV - QUALITÀ DEL LAVORO E DISPOSIZIONI DIVERSE

Art. 11- Implicazioni in ordine alla qualità del lavoro e alla professionalitàArt. 12 - Criteri generali per le politiche dell'orario di lavoroArt. 13 - Gestione eccedenze di personale'Art. 14 - Prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoroArt. 15 - Criteri per il conferimento delle mansioni superioriArt. 16 - Formazione e aggiornamento professionaleArt. 17- FerieArt. 18- Diritto alla studioArt. 19 - Orario di lavoroArt. 20 - Buono pastoArt. 21 - Disciplina del lavoro straordinarioArt. 22 - Banca delle ore

TITOLO V - DISCIPLINA DELL'UTILIZZO DELLE RISORSE DECENTRATE

Art. 23 - Procedura per la costituzione del fondo per le risorse decentrateArt. 24 - Posizioni Organizzative: CriteriArt. 25 -Risorse destinate al pagamento dell'indennità di rischio.

Art. 26 - Risorse destinate al pagamento delle indennità di turnoArt. 27 - Risorse destinate al pagamento dell'indennità di reperibilitàArt. 28 - Risorse destinate al pagamento dell'indennità di maneggio valoriArt. 29 - Risorse destinate all'esercizio di compiti che comportano specifiche ResponsabilitàArt. 30 - Indennità per specifiche responsabilità - Art.17c.2 lettof) CCNL/1999Art. 31 - Indennità per specifiche responsabilità - Art.17c.2 lettoi) CCNL 1.4.1999Art. 32 - Progressione economica orizzontale nell'ambito della categoriaArt. 33 - Risorse destinate a compensare la performance organizzativa e individuale

3

TITOLO VI - NORME FINALIArt.34 - Interpretazione autentica delle clausole controverse

TITOLO IDISPOSIZIONI GENERALI

l' Art. 1 - Premessa

1. Le parti, in applicazione dell'articolo 40, comma 1 del D.L.gs. 165/2001 e ss.mm.n. m CU1 Sl

prevede che "la contrattamene collettiva determina i diritti e gli obblighi direttamente pertinenti al rapporto dilavoro, nonché le materie relative alle relai/oni sindacali", richiamano l'oggetto della contrattazionedecentrata integrativa a livello di Ente, di cui:

a. all'art.3(Obiettivi e strumenti}; capo 1 del titolo II del CCNL 1.4.1999 del Comparto Regioni-Autonomie Locali, che precisa come il sistema delle relazioni sindacali, nel rispetto dei distintiruoli e responsabilità degli enti e dei sindacati, è definito in modo coerente con l'obiettivo dicontemperare l'esigenza di incrementare e mantenere elevata l'efficacia e l'efficienza dei servizierogati alla collettività, con l'interesse al miglioramento delle condizioni di lavoro e alla crescitaprofessionale del personale;

b. all'art. 2 del Nuovo Ordinamento Professionale approvato con il CCNL 31.3.1999, chedefinisce obiettivi da perseguire con l'applicazione del contratto:

• miglioramento della funzionalità dei servizi;• accrescimento dell'efficienza e dell'efficacia della gestione delle risorse e del riconoscimento

della professionalità e della qualità delle prestazioni lavorative individuali;• la necessità di valorizzare le capacità professionali dei lavoratori promuo-vendone lo

sviluppo in linea con le esigenze di efficienza degli enti;• prevedere adeguati ed organici interventi formativi sulla base di programmi pluriennali

formulati e finanziati dagli enti;• all'art.4 (TemPi eprocedure per la stipulai/one dei contratti decentrati integrativi) del CCNL 22.1.2004,

che sostituisce il testo dell'art. 5 del CCNL del 1.4.1999.2. Le parti convengono che il contratto dovrà riferirsi a tutti gli istituti contrattuali rimessi a tale

livello di cui all'art.4, commi 2 e 3, CCNL 1.4.1999 e successive integrazioni.

Art. 2 - Oggetto e durata del contratto collettivo decentrato integrativo(CCDI)

Art. 3 - Procedure per l'autorizzazione alla sottoscrizione ed efficacia del CeDI

1. Il presente contratto costituisce adeguamento all'art. 65 (Adeguamento ed ifficacia dei contratti collettivivigenti), comma 4, d.lgs. 150/2009.

2. Il presente contratto collettivo decentrato si applica a tutto il personale dipendente non Dirigentedel Comune di Pompei e disciplina tutte le materie demandate alla contrattazione integrativa:Sono destinatari del contratto decentrato tutti i lavoratori in servizio presso l'Ente, a tempoindeterminato e determinato, quest'ultimi con un rapporto di lavoro presso l'Ente di durata noninferiore a 6 mesi;Al personale con rapporto di lavoro a tempo determinato di durata inferiore a 6 mesi si applicanogli istituti del salario accessorio obbligatori in relazione alla prestazione effettuata. ~

3. Il contratto collettivo decentrato integrativo normativo (CCDI) del personale dipendente delComune di Pompei, stipulato in attuazione dell'obbligo di adeguamento previsto dall'art.63 delD.Lgs. 150/2009, riguarda il biennio 2015-2016 e comunque rimane in vigore fino allasottoscrizione del successivo CCDI o fino all'entrata in vigore di nuovi indirizzi contrattuali o dilegge incompatibili con quanto qui disciplinato. ~

4. Il presente CCDI produce i propri effetti dal momento della sottoscrizione, fatta salva diversa \decorrenza indicata negli articoli seguenti.

Fl1. Il presente contratto collettivo decentrato integrativo acquista efficacia quando sia firmato:

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per la parte sindacale dalla RSU;dai rappresentanti sindacali delle OO.SS. (se non sottoscritto da tutte, almeno da quelle cherappresentano la maggioranza dei lavoratori con riferimento alla media del dato associativo e deivoti riportati alle elezioni della RSU) firmatarie del CCNL;dal presidente della delegazione di parte pubblica, previo atto autorizzativo da parte della Giuntacomunale e previa acquisizione del prescritto parere ex art. 5 CCNL 1.4.1999 come sostituitodall'art. 4 CCNL 22.1.2004.

2. Nel caso la RSU non sia stata ancora costituita o si sia dimessa, il CCDI potrà legittimamenteessere sottoscritto dai rappresentanti delle OO.SS. territoriali firmatarie del contratto collettivonazionale di lavoro, ferma restando la necessità di provvedere nei tempi più brevi possibiliall'elezione della RSU.

3. L'eventuale mancata sottoscrizione dei rappresentanti delle OO.SS. componenti la parte sindacalenon inficia comunque l'efficacia del CCDI, nel caso sia stato sottoscritto dalla RSU.

TITOLO IIIL SISTEMA DELLE RELAZIONI SINDACALI

Art. 4 - Relazioni sindacali

1. Il sistema delle relazioni sindacali deve permettere, nel rispetto dei distinti ruoli dell'Ente e dellerappresentanze sindacali, la realizzazione degli obiettivi di cui agli articoli 6, 7, 7bis, 8, 9 e 42 deld.lgs. 165/2001 nel testo vigente e consentire, quindi, la partecipazione sindacale allapredisposizione di tutti gli atti inerenti all'organizzazione del lavoro, dei servizi e degli uffici, laridefinizione delle dotazioni organiche e individuazione del fabbisogno di personale, nonchél'esercizio dell'attività sindacale nell'ente e attuare la contrattazione collettiva decentrataintegrativa, la concertazione e l'informa-zione.

2. L'Amministrazione convoca la delegazione di parte sindacale, composta dai soggetti di cuiall'art.1O, comma 2 CCNL 1.4.1999 e nei casi previsti, entro 15 giorni dalla ricezione dellarichiesta da parte delle organizzazioni sindacali e delle RSU, salva diversa intesa tra le parti; diogni seduta deve essere previsto l'ordine del giorno degli argomenti da trattare e in ogni sedutadeve essere steso un verbale degli argomenti affrontati. La predisposizione del verbale è a curadell'amministrazione e le parti, previa verifica delle rispettive posizioni, procedonosuccessivamente alla sua sottoscrizione.

3. Qualora gli argomenti in discussione non siano completamente trattati o vengano rinviati è fissatala data dell'incontro successivo;Le convocazioni avvengono in forma scritta almeno 5 giorni prima dell'incontro a mezzo PECo in mancanza a mezzo mail.

Art.5 - Trattazione delle materie oggetto di contrattazione collettiva decentrata

1. Sono oggetto di contrattazione decentrata integrativa a livello di Ente le materie indicate nell'art.4,CCNL 1.4.1999 come integrato dai successivi CCNL del 2000, 2004 e 2006, attualmente vigenti e incombinato disposto con l'art. 40 Dlgs ..165/01 come modificato dal Dlgs 150/09, con particolareriferimento a:

a. i criteri per la ripartizione e destinazione delle risorse finanziarie, indicate nell'art.15, per lefinalità previste dall'art.17 CCNL 1.4.1999 ss.mm.;

b. i criteri generali relativi ai sistemi di incentivazione del personale, i criteri generali dellemetodologie di valutazione e i criteri di ripartizione delle risorse destinate alle finalità di cuiall'art.17, comma 2, lctt.a);

c. le fattispecie, i criteri, i valori e le procedure per la individuazione e la corresponsione deicompensi relativi alle finalità previste nell'art. 17, comma 2, let. e), f) g);

d. iprogrammi annuali e pluriennali delle attività d! formazione del personale;

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e. le linee di indirizzo e i criteri per la garanzia e il miglioramento dell'ambiente di lavoro, per gliinterventi rivolti alla prevenzione e alla sicurezza sui luoghi di lavoro, per l'attuazione degliadempimenti rivolti a facilitare l'attività dei dipendenti disabili;

f. le implicazioni in ordine alla qualità del lavoro e alla professionalità dei dipendenti inconseguenza delle innovazioni degli assetti organizzativi, tecnologiche e della domanda deiservizi;

g. le pari opportunità e le azioni positive;h. le modalità e le verifiche per l'attuazione della riduzione d'orario di cui all'art.22;1. le modalità di gestione delle eccedenze di personale;J. i criteri generali per le politiche dell'orario di lavoro;k. il completamento ed integrazione dei criteri per la progressione economica all'interno della

categoria;1. le modalità di ripartizione delle eventuali risorse aggiuntive per il finanziamento della

progressione economica c per la loro distribuzione tra i fondi annuali di cui all'art. 14, CCNL1.4.99;

m. i criteri generali per il conferimento delle mansioni superiori;n. le disposizioni in materia di buoni pasto.

2. Fermi restando i principi dell'autonomia negoziale e quelli di comportamento di cui all'art. 3,comma 1, CCNL 1.4.1999, decorsi trenta giorni dall'inizio delle trattative, eventualmente prorogabiliin accordo tra le parti fino ad un massimo di ulteriori trenta giorni, le parti riassumono le rispettiveprerogative e libertà di iniziativa e decisione, limitatamente alle materie di cui al comma 1, letto d), e)f) e J) del presente articolo.

Art.6 - Trattazione delle materie oggetto di concertazione

1. Ricevuta l'informazione preventiva, scritta e documentata, la RSU e/o i rappresentanti territorialidelle OO.SS. territoriali di categoria firmatarie del CCNL, possono attivare, entro i successividieci giorni, la concertazione mediante richiesta scritta. In caso di urgenza, il termine è fissato incinque giorni. Decorso il termine stabilito, l'Ente si attiva autonomamente, considerando lamancata richiesta al pari dell'assenso. Tutte le comunicazioni tra le parti avvengono a mezzoPEC, o in mancanza a mezzo mail

2. La concertazione si svolge in appositi incontri, che iniziano entro il quarto giorno dalla data diricezione della richiesta da parte della amministrazione.

3. Durante la concertazione le parti si adeguano, nei loro comportamenti, ai principi diresponsabilità, correttezza e trasparenza. La concertazione si conclude entro trenta giorni dallarichiesta. Dell'esito della concertazione è redatto un apposito verbale dal quale risultino leposizioni delle parti.

4. Sono oggetto di concertazione le seguenti materie:a. articolazione dell'orario di lavoro;b. andamento dei processi occupazionali;C. criteri per il passaggio dei dipendenti per effetto di trasferimento di attività o di disposizioni

legislative comportanti trasferimenti di funzione e di personale;d. criteri generali per la mobilità interna;e. criteri generali per lo svolgimento delle selezioni per i passaggi tra categorie, alla luce delle

modifiche apportate in materia dal Dlgs 150/09 (abolizione dei concorsi interni, riserva inconcorsi esterni, titoli richiesti per accesso dall'esterno)

f. art 24 dlgs 150 e art. 52 dlgs 165/01g. criteri generali per la valutazione delle posizioni organizzative e relativa graduazione delle

funzioni;h. criteri generali per il conferimento degli incarichi legati alle posizioni organizzative e

valutazione periodica;1. criteri generali sulla metodologia permanente di valutazione de! personale;J. criteri generali per l'individuazione delle risorse aggiuntive per il finanziamen-to del fondo

per la progressione economica interna alla categoria; .() /7k. criteri gene~' per l'individuazione dei nuovi profili professionali; Ci1- ~

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5. Le parti concordano che, fino ad avvio e conclusione di nuova concertazione sulle materie di cuial precedente comma, testano confermati i provvedimenti in vigore e le procedure attualmente inuso.

La consultazione con le organizzazioni sindacali avviene per le materie per la quale è prevista dalla leggeo dai CCNL.

Art.7 - Trattazione delle materie oggetto di informazione

1. L'Ente informa, a mezzo PEC, o in mancanza a mezzo mail, periodicamente e tempestivamente,la RSU e le OO.SS. territoriali di categoria firmatarie del CCNL sugli atti di valenza generale,anche di carattere finanziario, concernenti il rapporto di lavoro, l'organizzazione degli uffici e lagestione complessiva delle risorse umane.

2. L'informazione deve essere preventiva e scritta nel caso in cui le materie sono previste dalpresente contratto come oggetto di contrattazione o concertazione.

3. Le parti su richiesta di ciascuna di esse, si incontrano con cadenza almeno annuale ed in ogni casoin presenza dì :

a) Iniziative concernenti le linee di organizzazione degli uffici e dei servizi;b) Iniziative per l'innovazione tecnologica degli stessi;c) Eventuali processi di dismissione, di esternalizzazione e di trasformazione dei servizi.

Relativamente alla RSU l'informazione è indirizzata al suo coordinatore, ove individuato, previacomunicazione all'Amministrazione, che provvederà a dar conto dell'informazione necessaria agli altricomponenti della RSU. In mancanza di eventuale coordinatore, l'informazione è indirizzata a tutti icomponenti.

TITOLO IIIDIRITTI E LIBERTÀ SINDACALI

Art. 8 - Permessi sindacali

1. I permessi sindacali retribuiti dei dirigenti sindacali dipendenti dell'amministrazione sono utilizzatinel rispetto del monte ore spettante alla O.S. di appartenenza secondo le modalità di cui alCCNQ 7 agosto 1998.

2. Ogni anno entro il mese di febbraio, con determinazione del Dirigente del Settore Affari Generalie Finanziari verrà individuato il monte ore di amministrazione dei permessi sindacali retribuiti,spettante alla RSU e alle OO.SS.

3. Oltre il monte ore di cui al comma precedente le OO.SS. possono richiedere per i loro dirigentisindacali permessi non retribuiti per partecipazioni a congressi o convegni di natura sindacale. Alfine di semplificare le procedure anche in termini di copertura previdenziale, l'Arriministrazionenon opera trattenute nei confronti del dipendente, ma provvede a richiedere le sommecorrispondenti al lordo di tutti gli emolumenti alla O.S. che ha presentato richiesta del permesso.

4. Il monte ore di permessi spettanti alla RSU ex art. 6 del CCNQ 9 ottobre 2009 è da considerarsicomplessivo. La distribuzione dello stesso all'interno della RSU è da quest'ultima gestitoautonomamente nel rispetto del tetto massimo attribuito. Pertanto, l'Amministrazione non haalcun compito al riguardo.

5. La partecipazione ai negoziati/trattative della delegazione di parte pubblica è equiparata all'attivitàistituzionale, mentre la partecipazione della delegazione di parte sindacale è da considerarsiattività esercitata in qualità di controparte dell'Amministrazione e, in quanto tale, non èequiparabile ad attività istituzionale. Pertanto, i dipendenti dirigenti sindacali accreditati e/o icomponenti RSU, nel caso in cui la trattativa, in deroga alla disposizione contrattuale ex art. 10,comma 7, CCNQ 7 agosto 1998, si svolga durante l'orario di servizio, devono essere in permessosindacale.

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Art. 9- Diritto di assemblea

1. Nel rispetto del limite massimo individuale di 12 ore annue retribuite, la RSU e le OO.SS.firmatarie del presente contratto decentrato possono indire assemblee del personale,comunicando all'Amministrazione, almeno tre giorni prima, la data, il luogo e l'orariodell'assemblea che può interessare la generalità dei dipendenti, singoli servizi o dipendentiappartenenti a singole qualifiche o profili professionali.

2. L'Amministrazione fornisce idonei locali per lo svolgimento della riunione. Eventuali condizionieccezionali e motivate che comportassero l'esigenza per l'Amministrazione di uno spostamentodella data dell'assemblea devono essere comunicate per iscritto - entro 24 ore prima - allerappresentanze promotrici.

3. La rilevazione dei partecipanti e delle ore di partecipazione all'assemblea è effettuata dal ServizioPersonale, per decurtazione del monte ore complessivo. Pertanto, i dipendenti partecipanti sonotenuti alla timbratura dell'apposito codice agli orologi per la rilevazione informatica dellapresenza.

4. In caso di assemblee generali, territoriali o di zona, è consentito al personale di usufruire deltempo aggiuntivo strettamente necessario per raggiungere il luogo dove si svolge l'assemblea,nonché per l'eventuale rientro al posto di lavoro da computarsi nel monte ore individualedestinato all'esercizio dei diritto di assemblea.

5. Durante lo svolgimento delle assemblee deve essere garantita la continuità delle prestazionirelative ai servizi minimi indispensabili negli Uffici e Servizi interessati secondo analoghedisposizioni in caso di sciopero.

6. Nell'ambito dei servizi essenziali è garantita esclusivamente la continuità delle seguentiprestazioni indispensabili per assicurare il rispetto dei valori e dei diritti costituzionalmentetutelati:a) raccoglimento delle registrazioni di nascita e di morte - n.l unità;b) attività prescritte in relazione alle scadenze di legge per assicurare il regolare svolgimento delle

consultazioni elettorali dalla data di pubblicazione del decreto di convocazione dei comizielettorali fluo alla consegna dei plichi agli uffici competenti - n. 1 unità;

c) servizio attinente alla rete stradale, idrica e fognaria - n. 1 unità;d) servizio di polizia municipale, da assicurare con un nucleo di n. 4 unità di personale

limitatamente alle prestazioni minime riguardanti:-attività richiesta dall'attività giudiziaria e interventi in caso di trattamenti sanitari obbligatori;-attività di rilevazione relativa all'infortunistica stradale; -attività di pronto intervento; attivitàdella centrale operativa;

e) servizio di protezione civile - n. 1 unità;f) servizio ciclo integrato dei rifiuti, per la parte di competenza dell'Ente, n.l unità.

Art.IO- Diritto di affissione

1. I componenti la RSU, i dirigenti sindacali delle rappresentanze aziendali e dei terminali di tipoassociativo delle associazioni sindacali rappresentative, i dirigenti sindacali che siano componentidegli organismi direttivi delle proprie confederazioni ed organizzazioni sindacali di categoria,hanno diritto di affIggere, in appositi spazi che l'amministrazione ha l'obbligo di predisporre inluoghi accessibili a tutto il personale, pubblicazioni, testi e comunicati inerenti la materia diinteresse sindacale e di lavoro.

2. I soggetti di cui al comma precedente possono utilizzare la rete intranet costituendo una bachecaelettronica sindacale interna.

3. Di norma le OO.SS. territoriali inviano all'amministrazione e ai dipendenti i loro comunicati e ilmateriale d'informazione sindacale tramite posta elettronica. All'uopo, l'amministrazione indical'indirizzo di posta elettronica istituzionale, provvedendo al successivo protocollo.

4. L'amministrazione p' disporrà un'aP:Sl~~anza r= IcriVità Sinda~

TITOLO IV

QUALITÀ DEL LAVORO E DISPOSIZIONI DIVERSE

Art. 11- Implicazioni in ordine alla qualità del lavoro e alla professionalità

1. Nell'attuale contesto di rapida evoluzione tecnologica e normativa, in relazione alle innovazioniorganizzative che possono essere introdotte, al fine di esaltare il ruolo dell'Ente, quale aziendaerogatrice di servizi alla cittadinanza, anche la professionalità richiesta ai dipendenti devenecessariamente adeguarsi, pertanto entro il primo trimestre di ogni anno e comunque in manierapreventiva ogni qualvolta s'introducono modifiche regolamentari e/o organizzative, le partis'incontrano per le opportune valutazioni e decidere le iniziative da intraprendere per migliorarela qualità del lavoro e accrescere la professionalità del personale.

2. La qualità del lavoro deve perseguire livelli ottimali. In tal senso sono forniti i supporti necessarisia sotto l'aspetto tecnologico e strumentale che sotto l'aspetto formativo e informativo.

Art. 12 - Criteri generali per le politiche dell'orario di lavoro

1. Le politiche dell'orario di lavoro sono improntate ai seguenti criteri:

a) Funzionalità: l'orario di lavoro deve essere funzionale al servizio e deve tener contodell'esigenze dell'utenza;

b) Organicità: la prestazione giornaliera non può essere frazionata in più di due periodi, salvoeccezionali e temporanee esigenze di servizio;

c) Flessibilità: l'orario può essere flessibile, secondo quanto disposto all'art. 19 del presenteaccordo;

d) Omogeneità: l'arco temporale di impegno giornaliero non può superare, di norma, le 10 ore;e) Solidarietà: sono assicurate particolari articolazioni ai dipendenti in situazioni di svantaggio

personale, sociale e familiare o per favorire il conseguimento di titoli culturali e/o formativi oper favorire i tempi della famiglia.

f) I turni vanno organizzati su base mensile; le eventuali variazioni, per esigenze di servizio,devono essere comunicate al dipendente almeno 24 ore prima.

2. Al verificarsi dell'evenienza di dover fissare nuove e diverse articolazioni delle tipologiedell'orario di lavoro, le parti concordano che in tal caso è stipulato apposito accordo in materia.

Art. 13 - Gestione eccedenze di personale

1. Prima di dichiarare eccedenze di personale l'Amministrazione è tenuta ad informarepreventivamente la delegazione di parte sindacale, inviando la documentazione e fornendo lemotivazioni che inducono la stessa a dichiarare l'eccedenza di personale ai fine di analizzarne icontenuti e attivare, in sede contrattuale, tutte le iniziative necessarie a ricollocare i lavoratori inesubero, anche attraverso procedure di riqualificazione e aggiornamento del personale.

2. In caso di eccedenze di personale, dopo aver esperito quanto previsto dal precedente comma, siapplica la disciplina prevista dall'art. 33, d.lgs. 165/2001 nel testo vigente.

Art. 14 - Prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro

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1. L'Amministrazione si impegna a dare tempestiva e completa applicazione alla vigente normativain materia di igiene e sicurezza dei lavoro e degli impianti, nonché alla prevenzione delle malattieprofessionali.

2. In accordo e con la collaborazione del responsabile per la sicurezza e con il medico competente

sonoindi:J1:tOdO~f~e daadottare~)erla "'IU'(~di P'llI specifici, conparticolare

riferimento alla salubrità degli ambienti di lavoro, la messa a norma delle apparecchiature degliimpianti, le condizioni di lavoro degli addetti a mansioni operaie ed ausiliari e di coloro chepercepiscono le indennità di disagio e rischio, dare attuazione alle disposizioni in materia diprevenzione per coloro che utilizzano video terminali.

3. L'Amministrazione si impegna ad adottare le misure necessarie perché la tutela della salute neiluoghi di lavoro comprenda non solo il benessere fisico, ma anche quello mentale e sociale.

4. L'Amministrazione assegna risorse finanziarie congrue per la realizzazione degli interventi dicui ai commi precedenti.

5. L'Amministrazione deve coinvolgere, consultare, informare e formare il Rappresentante per laSicurezza in applicazione della normativa vigente, e si impegna altresì a realizzare un pianopluriennale di informazione e formazione per tutto il personale in materia di sicurezza, di salute edei rischi, attraverso moduli formativi periodicamente ripetuti in relazione all'evoluzione oall'insorgenza di nuovi rischi. Quanto previsto dal presente comma è esteso, solo perinformazione, alla RSU.

Art. 15 - Criteri per il conferimento delle mansioni superiori

1. Il conferimento di mansioni superiori può riguardare solo il personale con rapporto di lavoro atempo indeterminato e si applica, inderogabilmente, la disciplina di cui all'art. 52, d.lgs. 165/2001nel testo vigente, come integrata dall'art. 8 CCNL 14.9.2000.

2. Competente al conferimento delle mansioni superiori è il Dirigente responsabile di settoreinteressato, previo assenso del responsabile del Settore Affari Generali-Servizio Personale, inordine alla verifica della sussistenza dei requisiti culturali e professionali di cui al presente articoloe delle disponibilità finanziarie, secondo le disposizioni legislative al momento vigenti.

3. Prima di disporre il conferimento di mansioni superiori il responsabile competente deveverificare se esistono le precondizioni, tra cui il posto vacante nella dotazione organica del settoreinteressato e se sia possibile il ricorso a soluzioni alternative.

4. Se la verifica dà esito negativo, ferma restando la responsabilità anche patrimoniale delresponsabile conferente, lo stesso dispone, con proprio atto monocratico motivato, ilconferimento delle mansioni superiori, esplicitando le cause che hanno reso necessario procedereall'assegnazione di mansioni superiori, secondo i criteri concordati nel presente atto.

5. le parti concordano che i criteri che, comunque, dovranno orientare la scelta siano i seguenti:a) Titoli culturali e professionali attinenti e/ o equipollenti al titolo richiesto per l'accesso dall'

esterno o titolo di studio immediatamente inferiore a quello richiesto per l'accesso dall'esterno;

b) Possesso di titoli professionali;c) Possesso della posizione giuridica della categoria immediatamente inferiore;d) Vincolo dell'utilizzo per non più di 6 mesi nei limiti dell' art. 8 del CCNL del 14/09/2000

e dell'art. 52 del DLgs 165/01 e s.m.i.;

Art.16 - Formazione e aggiornamento professionale

1. L'Ente promuove e favorisce la formazione, l'aggiornamento, la riqualificazione, laqualificazione e la specializzazione professionale del personale inquadrato in tutte le categorie eprofili professionali, nel rispetto della vigente normativa che disciplina la materia.

2. A tal fine l'Ente destina annualmente adeguate risorse nel rispetto della normativa vigente edella disponibilità di bilancio e, comunque, nel rispetto dei vincoli normativi e finanziari vigenti.

3. L'Ente, nell'arco di vigenza del presente CCDI, promuove direttamente o tramite istituzioni oagenzie preposte, le seguenti forme di formazione / aggiornamento:a) corsi di formazione professionale per il personale neoassunto: per i primi tre mesi il

personale neoassunto è affiancato da un collega più anziano di servizio, con funzioni ditutor, individuato tra le unità di personale del Settore interessato;

b) corsi di riqualificazione, per il personale già in servizio che, a seguito di mobilità interna siaadibito ad altre mansioni considerate equivalenti nell'ambito della categoria e del profiloprofessionale di inQUa:t0; i co:~i devono cV,e cffettu~mi tre mesi di

inserimento nella nuova posizlOne lavorativa, anche mediante formazione / affiancamentodel responsabile del Servizio- Ufficio interessato; corsi di aggiornamento, qualificazione especializzazione professionale. rivolti al restante personale.

4. Il personale che partecipa a corsi di formazione e aggiornamento cui l'Ente lo iscrive èconsiderato in servizio a tutti gli effetti e i relativi oneri sono a carico dell'Ente stesso.

5. Il personale, in aggiunta a quanto previsto ai precedenti commi, può chiedere all'Ente che glivengano riconosciuti, per l'applicazione di altri istituti contrattuali, corsi di formazione eaggiornamento cui ha partecipato con onere a suo carico, fuori dall'orario di lavoro, purché siastato rilasciato un attestato finale, previo superamento di una prova di verifica del grado diapprendimento raggiunto.

Art. 17- Ferie

1. I turni di ferie sono disposti dal Dirigente responsabile di settore, nel rispetto delle indicazionifornite dai dipendenti nelle relative domande, compatibilmente con le esigenze di servizio.

2. Ai fini di cui al comma precedente, entro il 30 aprile di ciascun anno, ogni dipendente presenteràal responsabile di cui al comma 1 istanza afferente al periodo durante il quale intende fruire delleferie, relativamente al periodo 1/6 -30/9, per almeno due settimane consecutive.

3. Entro e non oltre il 31 maggio dello stesso anno, è predisposto, a cura del responsabile disettore, il piano ferie, da trasmettere anche al Servizio Personale.

4. Eventuali variazioni tra le richieste avanzate dal dipendente e i turni effettivamente predisposti, ela non concessione per esigenze di servizio, devono avvenire con criterio di rotazione, nel sensoche coloro che subiscono le variazioni hanno diritto di scelta nell'anno successivo.

5. Il dipendente a cui viene comunicata la variazione del periodo di ferie richiesto o la nonconcessione, per esigenze di servizio, fermo restando il diritto di scelta nell' anno successivo,conserva la facoltà di modificare la richiesta che deve essere presentata entro 15 giorni dallacomunicazione. La richiesta è accolta compatibilmente con le esigenze di servizio.

6. Il provvedimento di variazione delle richieste e quello di non concessione delle ferie per esigenzedi servizio, deve essere particolarmente motivato.

7. La domanda per la fruizione delle ferie nell'arco temporale 1/1-31/5 e 1/10-31/12 è presentataalmeno 5 giorni liberi prima della decorrenze delle stesse. Se la risposta alla richiesta di ferie non èdata entro 48 ore dalla decorrenza, si intende accolta.

8. Qualora entro il 31 ottobre il dipendente non abbia fatto richiesta di usufruire delle feriedell'anno in corso, il responsabile del settore provvede a fissare d'ufficio il periodo di fruizionedelle stesse entro il 31 dicembre. Tale termine può essere prorogato solo per motivate esigenze diservizio.

9. I termini stabiliti al precedente comma 7 in ordine alla presentazione della domanda sonoderogabili quando il dipendente chiede, anche telefonicamente entro le ore 8.30, la fruizione diferia ordinaria relativa a giorno stesso, per motivate esigenze impreviste e imprevedibili.

Art. 18 - Diritto alla studio

1. Ai dipendenti con rapporto di lavoro a tempo indeterminato possono essere concessi permessiretribuiti nella misura massima di 150 ore individuali per ciascun anno solare e nel limite massimodel 3% del personale non dirigenziale in servizio, per la partecipazione a corsi destinati alconseguimento di titoli di studio universitari, post universitari, di scuola di istruzione primaria,secondaria e di qualificazione professionale, statali, pareggiate o legalmente riconosciute.

2. Qualora il numero delle richieste di cui al precedente comma dovesse superare il limite massimodel 3% è rispettato il seguente ordine di priorità:

a) dipendenti che frequentano l'ultimo anno del corso di studi e, se studenti universitari o postuniversitari, abbiano superato gli esami previsti dai programmi relativi agli anni precedenti;

b) dipendenti che frequentano per la prima volta gli anni di corso precedenti l'ultimo e

succeSSiv~amentcquelli che, nell'ordin:'2 frequentano '7r:per la P~VOltf\ ~ an.ni

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ancora precedenti, escluso il primo, ferma restando, per gli studenti universitari e postuniversitari, la condizione di cui alla lettoa);

c) dipendenti ammessi a frequentare le attività didattiche, che non si trovino nelle condizioni dicui alle lettoa) e b);

d) nell'ambito di ciascuna delle fattispecie di cui alle lettere precedenti, è accordata laprecedenza, nell'ordine, ai dipendenti che frequentano corsi di studio della scuola mediainferiore, della scuola media superiore, universitari e post universitari.

3. Qualora a seguito dell'applicazione dei criteri indicati al comma precedente sussista ancora paritàdi condizioni, sono ammessi al beneficio i dipendenti che non hanno mai usufruito dei permessirelativi al diritto allo studio per lo steso corso e, in caso di ulteriore parità, prevalgono idipendenti con maggiore anzianità anagrafica.

4. Ai fini della concessione del beneficio i dipendenti interessati devono far pervenire la propriarichiesta, debitamente vistata dal responsabile del settore cui il dipendente stesso è assegnato, alSettore Affari Generali- Servizio Personale entro il 31 gennaio di ogni anno solare.

5. Il Dirigente responsabile del Settore Affari Generali, entro e non oltre il 15 febbraio di ognianno, procede ad istruttoria delle istanze pervenute e provvede ad adottare appositadeterminazione di concessione o meno del beneficio.

6. I dipendenti cui è stato riconosciuto il diritto allo studio, con il provvedimento di cui al commaprecedente, devono presentare:

a) prima dell'inizio del corso:una dichiarazione sostituiva di iscrizione al medesimo;b) al termine del corso:il relativo attestato di frequenza;la documentazione che l'interessato ha sostenuto gli esami o lo scrutinio finale, anche se conesito negativo.

La dichiarazione e dimostrazione di tutte le condizioni indicate alle lettere a) e b) sono presuppostinecessari e indispensabili per la corretta giustificazione dell'assenza, in quanto se l'orario dellalezione dovesse essere collocato al di fuori dell'orario di lavoro, il lavoratore non ha diritto alpermesso per il diritto allo studio.

7. Qualora venga a mancare una sola delle condizioni richieste, i permessi già utilizzati devonoessere commutati, d'ufficio, in aspettativa non retribuita per motivi personali.

8. Qualora la richiesta del beneficio attenga all'iscrizione a corsi di studio presso universitàtelematiche, il dipendente ai fini della concessione deve comunque presentare tutta ladocumentazione prescritta per la generalità dei lavoratori per i corsi di studio non telematici, e inparticolare, un certificato dell'università che, con conseguente e piena assunzione diresponsabilità, attesti in quali giorni quel determinato dipendente ha seguito personalmente,effettivamente e direttamente le lezioni trasmesse in via telematica in orari necessariamentecoincidenti con le ordinarie prestazioni lavorative. In particolare, deve essere certificato che soloin quel determinato orario ( coincidente con quello di lavoro) il dipendente poteva e può seguirele lezioni.

Art.19 - Orario di lavoro

1. L'orario di lavoro nell'Ente, funzionale all'orario di servizio è di 36 ore settimanali, articolato sucinque giorni e tre rientri pomeridiani, con uno stacco per la pausa pranzo di un'ora e trentaminuti .. Ulteriori modalità saranno definite dall'Amministrazione con differenti e successivi atti.

2. È riconosciuta una flessibilità in entrata, esclusivamente per l'ingresso mattutino, recuperabile ingiornata, senza previa autorizzazione dirigenziale, pari a 20 minuti.

3. differenti articolazioni dell'orario di lavoro saranno ammesse in via eccezionale, soltanto sullabase di comprovata documentazione che ne attesti la necessità e solo per periodi limitati per unmassimo di sei mesi all'anno.

4. per il personale turnista della Polizia Municipale si applicano le 35 ore settimanali, ai sensidell'art. 22 CeNI. 1.4l\}19.Q9' con un' articolazione oraria che sarà oggetto di specifica e separatadisposizione dirigenzia

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Art.20 - Buono pasto

1. L'Ente, in relazione al proprio assetto organizzativo e in ottemperanza alle disposizionicontrattuali, assicura il servizio di mensa aziendale al proprio personale assunto con contratto atempo indeterminato, determinato eia part-time.

2. Il servizio di mensa viene erogato nella forma del buono pasto.3. Il servizio di mensa non può essere sostituito da indennità; i buoni pasto non sono cedibili a

terzi e non possono essere monetizzati.4. Dopo la consegna all'avente diritto, i buoni pasto entrano nella sua piena disponibilità e

qualsiasi evento che non consenta l'utilizzo impedisce altra erogazione.5. Il diritto dì usufruire dei buoni pasto spetta ai dipendenti che effettuino prestazione lavorativa

al mattino con prosecuzione nelle ore pomeridiane, nei giorni in cui sono tenuti al rientropomeridiano, purché siano prestate nella giornata almeno 6 ore e 30 minuti di lavoro, conun'interruzione minima di 30 minuti e massima di due ore.

6. Per maturare il diritto al buono il dipendente deve prestare la sua attività lavorativa peralmeno 1 ora dopo la pausa pranzo.

7. Eventuali pause che si dovessero sviluppare al di fuori dell'intervallo temporale a ciodeputato, secondo le disposizioni di servizio, non fanno maturare il diritto al buono pasto (salvocircostanze e situazioni eccezionali, debitamente certificate dal Responsabile di Settore);

8. Qualora l'intervallo di tempo per usufruire della pausa pranzo, risultante da appositetimbrature, sia inferiore ai 30 minuti o superiore alle 2 ore, inderogabilmente non si ha diritto albuono pasto;

9. In caso di lavoro straordinario preventivamente autorizzato dal Dirigente competente, fermorestando le condizioni di cui sopra, il diritto al buono pasto spetta soltanto qualora la prestazionelavorativa nelle ore pomeridiane sia superiore a due ore e trenta.

10. in caso di recupero dei permessi fruiti nei pomeriggi delle giornate di rientro, per aver dirittoal buono pasto, la prestazione pomeridiana a recupero non potrà essere inferiore alle due ore.Non danno diritto all'attribuzione di ulteriori buoni pasto i rientri pomeridiani ,effettuati arecupero di permessi fruiti nei pomeriggi delle giornate di rientro, per le quali sia stato giàattribuito il buono pasto.

11. Non si ha diritto al buono pasto nei giorni di assenza dal servizio. Per i dipendenti in missionevale il relativo trattamento.

12. Il valore nominale del buono pasto è fissato in € 7,00. Futuri adeguamenti sono possibili,soltanto in presenza di adeguate disponibilità di bilancio, previa contrattazione decentrata, nelrispetto dei vincoli normativi di carattere finanziario e contrattuali, al tempo vigenti, condeliberazione giuntale.

13. Secondo quanto disposto dall'art.13 CCNQ del 9.5.2006 le parti concordano di individuarenegli appartenenti al corpo di polizia locale (are vigilanza) i soggetti che possono effettuare lapausa pranzo a fine del turno lavorativo.

14. In particolare matureranno il diritto al buono pasto i vigili che effettuino il turno mattutinodalle ore 7,30 alle ore 14,30.

Art. 21 - Disciplina del lavoro straordinario

1. Le prestazioni di lavoro straordinario sono rivolte a fronteggiare esigenze di servizio eccezionalie, pertanto, non possono essere utilizzate come fattore ordinario di programmazione e coperturadel tempo di lavoro.

2. Le parti prendono atto che il fondo per il lavoro straordinario è stabilito annualmente.3. Nel fondo di cui al comma 1 non rientrano le risorse destinate a compensare il lavoro

straordinario la corresponsione da parte dcll'ISTAT c di altri Enti o Organismi pubblici

r autorizzati Ti o pcr~to a~i,trativo, per il t,~:e d~~:~munc, ~eCifiCi

compensi al personale per le prestazioni connesse ad indagini periodiche ed attività di settore reseal di fuori dell'orario di lavoro.

4. L'Amministrazione si impegna a determinare entro il mese di marzo di ogni anno l'importostanziato per i compensi per straordinario per ciascun Settore e a darne tempestivacomunicazione alle rappresentanze sindacali.

5. Le parti si incontrano 3 volte l'anno per valutare l'andamento dell'utilizzo dello straordinario aisensi dell' art.14 c.3 CCNL 1.4.1999

6. L'effettuazione del lavoro straordinario avviene solo previa autorizzazione da parte del Dirigente,tramite adozione di specifico provvedimento motivato.

7. La prestazione individuale di lavoro a qualunque titolo resa non può, in ogni caso, superare unarco massimo giornaliero di 10 ore. Si potranno richiedere prestazioni di lavoro straordinario conaccantonamento nella banca delle ore di cui all'articolo successivo, esclusivamente per la richiestadi riposi compensativi, previa accettazione dei dipendenti interessati, fino ad un massimo di 18ore oltre il limite contrattuale individuale, elevabili a 30 ore per il personale assegnatoall'assistenza agli organi istituzionali. Il Responsabile di Settore dovrà gestire il budget economicoassegnato considerando tali limiti e non potrà richiedere ad un singolo dipendente, in nessuncaso, prestazioni aggiuntive oltre quelle indicate, bensì potrà richiedere prestazioni, nel limite delbudget assegnato, ai dipendenti che non hanno raggiunto tali limiti. L'Ufficio Personaletrimestralmente trasmetterà, su richiesta dei Dirigenti, il prospetto riepilogativo delle ore distraordinario autorizzato ed effettuato da ogni singolo dipendente.

8. Si autorizza il superamento dei limiti contrattuali individuali limitatamente al 2% del personale inorganico per i dipendenti espressamente individuati dall'Ente come adibiti ad assistenza agliOrgani, ai sensi dell'art. 38 c.3 CCNL 2000 e delle vigenti norme in materia di sicurezza e salutesul lavoro.

9. A domanda del dipendente il lavoro straordinario può essere recuperato anche attraversol'istituto della "Banca delle ore".

Art. 22 - Banca delle ore

1. È istituita la Banca delle ore, al fine di mettere i lavoratori in grado di fruire, in modo retribuito ocome permessi compensativi, delle prestazioni di lavoro straordinario.

2. Nel conto ore individuale confluiscono, su richiesta del dipendente, le ore di prestazione dilavoro straordinario, debitamente autorizzate nel limite massimo complessivo annuo pari a 20ore, da utilizzarsi entro l'anno successivo a quello di maturazione.

3. Le ore accantonate possono essere richieste da ciascun lavoratore o in retribuzione o comepermessi compensativi per le proprie attività formative o anche per necessità personali e familiari.

4. Le ore accantonate sono evidenziate periodicamente nella busta paga. Le maggiorazioni per leprestazioni di lavoro straordinario vengono pagate di norma entro il trimestre successivo a quellodi effettuazione della prestazione lavorativa.

5. Contestualmente alle verifiche stabilite all'art.20 del presente CCDI è operato il monitoraggiosull'andamento della "Banca delle ore" e sulle iniziative tese ad attuarne l'utilizzazione.

TITOLO VDISCIPLINA DELL'UTILIZZO DELLE RISORSE DECENTRATE

Art. 23 - Procedura per la costituzione del fondo per le risorse decentrate

1. La costituzione del fondo per le risorse decentrate si realizza attraverso la determinazione assuntadal Dirigente del Settore Affari Generali e Finanziari del Comune.

2. I~ di competenza dell'Organo di Governo la scelta della utilizzazione delle opportunità diaumento di cui all'articolo 15, commi 2 e 5, CCNL 1.4.1999 come integrato dall'artA del CCNL5.10.2001 e dall'art. 54 del CCNL 14.9.2000, previa acquisizione della certificazione degli organidei servizi di controllo interno delle effettive disponibilità di bilancio. Tale, scelta deve essere

effettuata in sede ili~vazione ~K~ilanc~~~o,: ~adistinta indicaZion~ cO~Ma/ .

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3. Il fondo è costituito sulla base delle regole dettate dal CCNL in vlgore e non deve esseresuperiore all'importo di quello del 2010.

4. Le modalità di utilizzo del fondo, per come costituito con la determinazione di cui al comma 1,ivi comprese le eventuali deliberazioni dell'organo competente, sono determinate in sede dicontrattazione decentrata integrativa con cadenza annuale oltre che dal presente CCDI.

Art. 24 - Posizioni Organizzative: Criterile parti concordano i seguenti criteri, che verranno inseriti nel regolamento vigente, per l'individuazione

degli incaricati di Posizione Organizzativa:• Avviso pubblico da parte di ciascun Dirigente di Settore;• acquisizione di domande e curricula;• ammissibilità alla selezione per il personale di cat. D con anzianità nella categoria di almeno due

anru;• motivazione del provvedimento di incarico.

Art. 25 - risorse destinate al pagamento dell'indennità di rischio.

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1. Viene corrisposta ai dipendenti che effettuano prestazioni di lavoro che comportano continua ediretta esposizione a rischi pregiudizievoli per la salute e l'integrità personale. Spetta solo in casodi presenza in servizio, essendo correlata all'effettiva esposizione al rischio (vedi art. 37 delCCNL 14/9/2000). Non può pertanto essere erogata in tutti i casi di assenza (malattia, maternità,permessi, infortunio, ecc). Non è cumulabile con l'indennità di disagio.

2. Le parti, in ossequio alle indicazioni dell'ARAN e della Ragioneria Generale dello Stato,concordano nell'individuare specificamente come prestazioni che danno diritto all'indennità dirischio le seguenti:a) prestazioni di lavoro che comportano esposizione diretta e continua al contatto con

catrame, bitume, oli minerali, paraffina, loro composti, derivati e residui;b) prestazioni che comportano esposizione diretta e continua a rischi derivanti dall'uso di

attrezzature e materiali per i lavori di manutenzione delle risorse strumentali di ufficio;c) prestazioni di lavoro che comportano esposizione diretta e continua a rischi derivanti

dall'uso di impianti idrici e impianti elettrici;d) prestazioni di lavoro che comportano esposlz10ne diretta e continua a rischi derivanti

dall'uso di mezzi meccanici nelle attività di giardinaggio ed all'impiego di antiparassitari;e) prestazioni che comportano esposizione diretta e continua a rischi derivanti dalla guida di

. . .mezzi meccaruci;

f) prestazioni di lavoro che comportano esposizione diretta e continua a rischi derivantidall'uso di veicoli per trasporto di cose con eventuali operazioni accessorie di carico e scarico;

g) prestazioni di lavoro comportanti esposizione diretta e continua, anche se noncontemporanea, a prodotti tossici e a sostanze nocive nell'attività di pulizia ordinaria estraordinaria dei locali dell'Ente;

h) prestazioni di lavoro che comportano esposizione diretta e continua a rischi derivanti dalleattività di manutenzione degli impianti elettrici;

A titolo esemplificativo, nel rispetto dei criteri descritti, si ritiene che i profili beneficiari di taleindennità sono i seguenti: operai servizi manutentivi; addetti alle pulizie, autista di veicoli.3. All'inizio di ogni anno ciascun Dirigente di Settore, ai fini del riconoscimento dell'indennità,trasmetterà l'elenco dei dipendenti aventi diritto, specificando i soggetti che svolgono le prestazioniche danno diritto all'indennità, indicando, per ciascun dipendente, in quale dei punti precedentidebbano essere ricomprese.4. L'indennità pari a €30,OO mensili (art. 41 CCNL del 22/01/20(4) viene corrisposta nel mese di

riferimento, salvo ~conguagliO/ rec~o nel me'l~i ,~cce"ivo/i. il() ( ;\

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Art. 26 - Risorse destinate al pagamento delle indennità di turno

1. Per la disciplina dell'indennità di turno, che è organizzato su base mensile, è richiamato l'art.22 ela Dichiarazione congiunta n. 6 del CCNL 14.09.2000 (che fa riferimento al personale assuntocon rapporto a termine) e, in particolare, si precisa che:

a) le prestazioni lavorative svolte in turnazione, ai fini della corresponsione della relativaindennità, devono essere distribuite nell'arco del mese in modo tale da far risultare unadistribuzione equilibrata e avvicendata dei turni effettuati in orario antimeridiano, pomeridianoe, se previsto, notturno, in relazione all'articolazione adottata nell'ente;

b) i turni diurni, antimeridiani e pomeridiani, possono essere attuati in strutture operative cheprevedono un orario di servizio giornaliero di almeno 10 ore;

c) i turni notturni non possono essere superiori a 10 nel mese, facendo comunque salveeventuali esigenze eccezionali o quelle derivanti da calamità o eventi naturali. Per turnonotturno si intende il turno dalle 22 alle 6 del mattino;

d) al personale turnista è corrisposta una indennità che compensa interamente il disagioderivante dalla particolare articolazione dell'orario di lavoro i cui valori sono stabiliti comesegue:turno diurno antimeridiano e pomeridiano (tra le 6 e le 22.00):

maggiorazione oraria del 10% della retribuzione di cui all'articolo 10, comma 2, letto c)CCNL 9.5.2006;

turno notturno o festivo:maggiorazione oraria del 30% della retribuzione di cui all'art.10, comma 2, letto c) CCNL9.5.2006;

turno festivo notturno:maggiorazione oraria del 50% della retribuzione di cui all'art.10, comma 2, letto c) CCNL9.5.2006.

2. L'indennità di cui al comma 1, letto d) è corrisposta solo per i periodi di effettiva prestazione diservizio in turno Sulla base della struttura organizzativa e funzionale del Comune si dà atto cherisulta istituito il turno presso le seguenti strutture:

SErro RE/SERVIZI (Turnazione)I settore Affari Generali e Finanziari - Ufficio PassiIV Settore Polizia Locale

Art. 27 - Risorse destinate al pagamento dell'indennità di reperibilità

1. Per la disciplina dell'indennità di reperibilità è richiamato l'art.23 CCNL 14.9.2000 integratodal'art.ll CCNL 5.10.2001 e, in particolare, si precisa che:

a) l'indennità di reperibilità è corrisposta per le esigenze di pronto intervento non differibili edinerenti l'area tecnica e i servizi demografici.

b) è remunerata con la somma di f~10,33 per 12 ore al giorno. Tale importo è raddoppiato incaso di reperibilità cadente in giornata festiva, anche infrasettimanale o di riposo settimanalesecondo il turno assegnato;

c) ciascun dipendente non può essere messo in reperibilità per più di 6 volte in un mese,pertanto, i responsabili di settore assicurano la rotazione tra più soggetti anche volontari;

d) non compete durante l'orario di servizio a qualsiasi titolo prestato, è frazionabile in misuranon inferiore a quattro ore ed è corrisposta in proporzione alla sua durata oraria maggiorata, in

tal caso, del 10%; (n'\ I~) c:fz- (,,)Y, ;f:,W .,«> f

1.,/1

e) qualora la pronta reperibilità cada di domenica o comunque di riposo settimanale secondo ilturno assegnato, il dipendente ha diritto ad un giorno di riposo compensativo anche se non èchiamato a rendere alcuna prestazione lavorativa; la fruizione del riposo compensativo noncomporta, comunque, alcuna riduzione dell'orario di lavoro settimanale; tale facoltà vaesercitata al massimo entro il bimestre successivo a quello di effettuazione della reperibilità.

f) in caso di chiamata il dipendente deve raggiungere il posto di lavoro assegnato nell'arco ditrenta minuti e le ore di lavoro prestate vengono retribuite come lavoro straordinario o conequivalente riposo compensativo.

2. In caso di assenza dal servizio l'indennità per reperibilità non è corrisposta.3. La corresponsione degli importi relativi all'indennità di reperibilità è effettuata unitamente al

pagamento dello stipendio del mese successivo a quello di svolgimento dei periodi didisponibilità.

Art. 28 - Risorse destinate al pagamento dell'indennità di maneggio valori

1. Per la disciplina dell'indennità di maneggio valori è richiamato l'art.36 CCNL 14.9.2000 e. inparticolare, si precisa che:a) è corrisposta al personale adibito in via continuativa a servizi che comportano maneggio di

valori di cassa mensili non inferiori ad € 1000,00 e non al personale che occasionalmentemaneggia valori;

b) per maneggio di valori fino all'importo mensile di € 1000,00 è corrisposta l'indennitàgiornaliera pari ad € 0,52, per importi superiori ad € 1000,00 e fino a € 500,00 un'indennitàgiornaliera pari ad € 1,00 e per importi superiori ad € 5000,00 un'indennità giornaliera pari ad€ 1.55;

c) l'indennità è calcolata e liquidata mensilmente e compete per le sole giornate in cui ildipendente risulti in servizio ed effettivamente adibito ad uno dei servizi con le caratteristichespecificate alla lettoa).

2. le risorse destinate alla corresponsione dell'indennità maneggio valori sono le seguenti:Servizio Anagrafe n.l addettoServizio Economato n.l addetto

Totale n.2 addetti

Art. 29 - Risorse destinate all'esercizio di compiti che comportano specifiche responsabilità

1. le parti danno atto dell'esistenza del regolamento interno dell'Ente, approvato con deliberazionedi G.c. n.227/2010, inerente l'attribuzione di specifiche responsabilità, ai sensi dell'art.17, comma2, lettof) del CCNL 1.4.1999 ss.mm. e ne condividono il contenuto e si riservano, verificate ledisponibilità di bilancio, di concordare modifiche che amplino la platea degli aventi diritto,secondo il CCNL;

2. Ai sensi dell'art. 1 del succitato regolamento è stabilito che la "particolare responsabilità" ècaratterizzata:

• attività che assume caratteristiche di complessità organizzativa e/o sviluppo diprofessionalità specifiche;

• svolgimento di un insieme di funzioni con assunzione diretta di scelte e svolgimento diattività per il perseguimento degli obiettivi del Settore in cui si opera;

• responsabilità di un ambito organizzativo non rientrante tra quelli attribuiti agli incaricati diP.O. e afferente compiti particolari inerenti le competenze assegnate alla strutturaorganizzativa di riferimento.

• complessità organizzativa e particolare autonomia;3. L'indennità per specifiche responsabilità ha natura retributiva fissa e ricorrente ed è erogata in

quote mensili. Ad ogni dipendente non può essere attribuita più di un'indennità per specificheresponsabilità, nel caso ricorrano responsabilità diverse al dipendente interessato è attribuita

l'indennv

[lore ee:ii ~ù elcva,,:~'" quelle ilicui al~::a i~ ~

4. L'importo dell'indennità è decurtato, come avviene per la retribuzione di posIzIone dciresponsabili di posizione organizzativa, nel solo caso di assenze per malattia per i primi 10 giornidi ogni evento morboso.

5. In applicazione del T.U. sulla maternità e paternità l'indennità di cui al presente articolo non puòessere revocata durante il periodo di astensione per maternità ..'. ,

~ Art.30 - Criteri per l'ndennità per specifiche responsabilità - Art.17 c.2Iett. t) CCNL 1.4.1999

Ai fini del riconoscimento dell'indennità per particolari e/o specifiche responsabilità, le posizioni dilavoro devono presentare, necessariamente, uno o più fattispecie di rilevante responsabilità .assuntein modo prevalente sotto il profilo temporale, rispetto all'assolvimento delle prestazioni rese.

L'indennità per specifiche responsabilità è determinata, sulla base delle disposizioni contrattuali e delfondo disponibile, secondo i criteri di seguito indicati:

RESPONSABILITA PUNTEGGIO

Responsabilità di coordinamento di e:ruppi di lavoro I

Responsabilità nel conseguimento di obiettivi, risultati 1

specifici

Responsabilità nel conseguimento di programmi di 2

attività

Responsabilità di procedimenti con istruttoria 3

I particolarmente complessa

Responsabilità di I!:estione di risorse23

Responsabilità per attività sostitutiva

Responsabilità per attività implicanti esercizio di 4

funzioni di elevata specializzazione

Responsabilità in elaborazioni decisionali di 3

particolare rilevanza

Responsabilità per l'elaborazione di pareri e supporti 3

consulenziali

Responsabilità di procedimenti caratterizzati da 3

particolare autonomia

Si procederà alla modifica del Regolamento sugli incarichi di cui al presente articolo, secondo i criteriindicati. Nelle more si conviene di ripartire tra i Settori il budget quantificato, tenendo conto che, adotazione organica vigente, per il Settore Affari Generali e Finanziari, stante la struttura c iprocedimenti di competenza, il budget deve essere individuato in misura doppia rispetto a quelloprevisto per le altre strutture.

Art. 31 - Indennità per specifiche responsabilità - Art.17 c.2 letto i) CCNL 1.4.1999

1. Previa disponibilità annuale nel fondo, per compensare l'esercizio di specifiche responsabilità delpersonale delle categorie B e C attribuite con atto formale, derivanti dalle qualifiche di ufficiale distato civile e d'anagrafe ed Ufficiale Elettorale è riconosciuto un compenso annuale di €300,OOannui lordi.

Art. 32 - Progressione economica orizzontale nell'ambito della categoria

Rilevato che, ai sensi dell'art. 9 commi 2 e 21 DL 78/10 le progressioni economiche all'interno

delle me7~.mali nonh~; pOMO ~~OdU: ~:etti econoJf~ 3L12.2014, le parti ~.)

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convengono di rinviare ad apposita contrattazione la disciplina delle progressioni orizzontali,allorquando si determinerà lo sblocco della contrattazione collettiva nazionale.

Art. 33 - Risorse destinate a compensare la performance organizzativa e individuale

\\\ "

1. Le risorse destinate a compensare le performance organizzativa e individuale sono rappresentateda ciò che residua dei precedenti articoli.

2. Le risorse di cui al comma 1) sono assegnate a ciascun settore secondi i seguenti criteri:

a) Numero dei dipendenti dell'ente, con esclusione dei titolari di posizione organizzativa, èsuddiviso per categoria e posizione di accesso. Il calcolo è effettuato tenendo conto delpersonale con rapporto di lavoro a tempo parziale che è computato in proporzione alladurata del part-time e delle previsioni occupazionali dell'anno che sono calcolate per i mesi diprevedibile servizio;

b) Il numero dei dipendenti appartenenti ad ogni categoria e posizione di accesso èmoltiplicato per il parametro di riferimento della tabella di equivalenza di cui ai criteri per lavalutazione del personale dipendente del vigente sistema di valutazione; I risultati ottenutiper ogni categoria e posizione di accesso sono sommati:

c) Le risorse complessivamente destinate alla performance organizzativa ed individuale sonodivise per il valore complessivo di cui alla lettob) ottenendo un importo unitario;

d) Tale importo unitario è, infine, moltiplicato per il risultato delle precedenti letto a) e b)applicato al personale appartenente ad ogni settore; in tal modo si ottiene il budget di risorseassegnato a ciascun settore.

3. La valutazione del personale dipendente, ai fini della retribuzione del salario accessorio relativoall'istituto della produttività per le performance individuali, è data in conformità a quanto stabilitonel vigente sistema di valutazione dalle seguenti quattro parti:

a) Per il 50% per i risultati raggiunti, che sono valutati secondo i criteri e le modalità delvigente sistema di valutazione;

b) Per il 25% per i comportamenti organizzativi, che sono valutali secondo i criteri e lemodalità del vigente sistema di valutazione;

c) Per il 15% per le competenze professionali, che sono valutate secondo i criteri e le modalitàdel vigente sistema di valutazione;

d) Per il 10% per la valutazione finale assegnata alla posizione organizzativa di riferimento, o inmancanza al Dirigente di riferimento, secondo i criteri e le modalità del vigente sistema divalutazione.

4. Del budget di risorse assegnato a ciascun settore secondo il calcolo di cui al comma 2, il 20% èdestinato alla performance organizzativa mentre 1'80% è destinato alla performance individuale.5. Il complesso delle risorse destinato alla performance è erogato ai dipendenti di ogni settore infunzione della performance organizzativa del settore di appartenenza, la cui valutazione ai sensidel vigente sistema comprende anche la valutazione della performance organizzativa generaledell'Ente.

6. Il complesso delle risorse destinato alla performance individuale è erogato ai dipendenti di ognisettore in base ai criteri e modalità di cui al precedente comma 3, mentre per il calcolo delcompenso teoricamente dovuto a ciascun dipendente si rinvia al vigente Regolamento sullaPerfomance, approvato con deliberazione di G.c. n.70/2013.

7. Prima di procedere all'effettiva erogazione delle risorse destinate alla performance individualedell'importo destinato a tale scopo è ridotto a ciascun dipendente per una somma corrispondentealle assenze dal servizio derivanti dall'applicazione del comma 1 dell'art. 71 del D.L. 132/08 ( iprimi dieci giorni di malattia per ciascun evento morboso). Per tale calcolo si procede a decurtarei giorni di malattia secondo la disciplina indicata in proporzione ai giorni di malattia che ildipendente avrebbe dovuto prestare nell'anno.

8. Le risorse per come decurtate di cui al comma precedente costituiscono economie di bilancio perl'Amminis trazione.

<). Al personale in servizio a tempo parziale, nonché agli assunti e cessati dal servizio in corso

d'";;,, l'ew~Qne d~ di cm2:1 p,~e;~earticolo 'ono cortl,&e in misura

,--' '...•-

A., .:

· .

proporzionale in relazione rispettivamente alla percentuale di part-time e ai mesi di servìzroprestati.

10. Per le modalità e i tempi di valutazione delle performance organizzative e individuali sonointegralmente richiamate le disposizioni di cui a vigente sistema di valutazione.

11. Nel caso in cui il Dirigente competente alla valutazione del personale assegnato al Settore dicompetenza sia collocato a riposo elo comunque cessi dal servizio in corso d'esercizio o alla finedell'anno solare è tenuto a procedere per il periodo di vigenza nella funzione a redigere le schededi valutazione, quantunque le stesse siano poi validate dal titolare che succede nell'incarico. Lamancata ottemperanza è valutata negativamente dal competente Organo in sede del processo divalutazione finalizzato alla corresponsione dell'indennità di risultato.

TITOLO VINORME FINALI

Art.34 - Interpretazione autentica delle Clausole controverse

1. Quando insorgono controversie sull'interpretazione delle clausole del presente contrattodecentrato, le parti che le hanno sottoscritte s'incontrano entro 30 giorni dalla richiesta della parteinteressata per definire la controversia.

2. La parte interessata invia alle altre parti richiesta scritta che deve contenere una sinteticadescrizione dei fatti e degli elementi di diritto sui quali si basa, facendo riferimento a problemiinterpretativi ed applicativi di rilevanza generale.

3. Gli eventuali accordi di interpretazione autentica sottoscritti dalle parti sostituiscono le clausolecontroverse sin dall'inizio della vigenza del CCDI.

4. La procedura di interpretazione autentica, comunque, si deve concludere entro e non oltre 30giorni dal ricevimento della richiesta scritta, con la redazione di un verbale conclusivo.

Per quanto non espressamente previsto dal presente CCDI o solo parzialmente regolato, si faespresso riferimento ai Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro del comparto Regioni-Autonomielocali vigenti.

Le clausole contrattuali devono essere considerate sotto ogni aspetto e a qualsiasi fine, correlate einscindibili tra di loro.

Pompei lì

Il verbalizzanteDott. Liliana Cirillo ---.::.~~=-- _

Il Presidente della D.T.Dott.ssa Carmela Cucca.-+~~~J.LV\J-c...::~u.d...1V--J-_Per la Parte Pubblica:Dr. Eugenio Piscino __ -H-H'-- _

Mario Russo UIL 'f:=d.~~CM~"b../.JC:::~

I Rapp.ti ProvincialiAntonio Fascia C

I Rappresentanti RSU Aziep,.dale: () I. ,iV /Acanfora Giuseppe r k~VV f:) pQLyr~ Iovene Rita__ -.JfM---'--'--_.-+--"'-"""'- _

21 g,,--L·

/

Lanziere Isabella ~~..L..~:::"::::::::::/~ La Mura Pasquale_-"'4II~~""""'I-- _

SorrentinoMassa Francesco _

Valanzuolo Ruggero --fl----:,.,..p.~:z::--:.P-.j:~~"----Brizio Mario----\~:::::!!Ioq-..,~---"'''''"'''"-----

De Iulio Polito f--(f--if~Langellotti Salvatore Scarico Mario _

\J~ ~\}tO~_ VI NC-i~.2\.T)....,.:=_k~...a-aL

22

••- CITfÀDIPOMPEIPATRIMONIO DELL'UMANITÀ

<- .-

RELAZIONE ILLUSTRATIVA E RELAZIONE TECNICO-FINANZIARIA

Annualità 2014

ISTITUTO Relazione illustrativa e relazione tecnico-finanziaria al contrattointegrativo

FINALITA' Documento di accompagnamento della preintesa di contratto di secondolivello al fine di ottenere la certificazione positiva da parte dell'organo direvisione.

FONTE NORMATIVA Articolo 40, comma 3-sexies, d.lgs. 30 marzo 2001, n. 165

CONTENUTO DELLANORMA

A corredo di ogni contratto integrativo le pubbliche amministrazioni,redigono una relazione tecnico-finanziaria ed una relazione illustrativa,utilizzando gli schemi appositamente predisposti e resi disponibili tramitei rispettivi siti istituzionali dal Ministero dell'economia e delle finanze diintesa con il Dipartimento della funzione pubblica. Tali relazioni vengonocertificate dagli organi di controllo di cui all'articolo 40-bis, comma 1.

POSSIBILEDISCIPLINA

Il contenuto dei due documenti è dettagliato nella circolare dellaRagioneria Generale dello Stato n. 25 del 19 luglio 2012 ed è statoaggiornato con gli schemi pubblicati al linkhttp://www.rgs.mef.gov.itNERSIONE-I/e-GOVERNME1/Schemi-RTF/note applicative/

COMPETENZA Dirigente del Settore Affari Generali e Finanziari

Dott. Eugenio Piscino

Contratto collettivo decentrato integrativo ai sensi degli artt. 4 e 5 del CCNL 1/4/1999, inmerito all'utilizzo delle risorse decentrate dell'anno 2014.

Relazione illustrativa..Modulo 1 - Scheda 1.1 Illustrazione degli aspetti procedurali, sintesi del

contenuto del contratto ed autodichiarazione relative agli adempimenti dellalegge

- .Preintesa 24.10.2014

Data di sottoscrizioneContratto

Periodo temporale di vigenza Anno 2014

Parte Pubblica:

Presidente Dott.ssa Carmela Cucca (Segretario Generale dell'Ente)

Componenti Dott. Eugenio Piscino (Dirigente del Settore AAGG e FF)Composizione

della delegazione trattante Organizzazioni sindacali ammesse alla contrattazione (elenco sigle): FP-

CGIL, CISL-FP,UIL-FPL, DICCAP/CONFSAL

Firmatarie della preintesa: CGIL;CISL; UIL (DICCAP assente)

Firmatarie del contratto:

Soggetti destinatari Personale non dirigente

Materie trattate dal contratto a) Utilizzo risorse decentrate dell'anno 2014.

integrativo (descrizione sintetica)

Intervento<U dell'Organo dic:o'j;j controllo interno.nI~nI.. Allegazione della.•...c:o Certificazioneu

<U .!l!iQ dell'Organo di.. iQ.. ::s ':; controllo interno<U "C

~<U 'iiiu III alla RelazioneQj o <U.. u

"C Q. u illustrativa,o ',p ::sIII

~ c: <U<U<U E 'u È stato adottato il Piano della performance previsto dall'art. 10 delQ. Attestazione delIII 'Q. ',p~ ::sE <U rispetto degli d.lgs, 150/2009

<U "C

"C <U obblighi di leggenI Q.

o Ai sensi dell'art. 169, comma 3-bis del TUEL il piano il piano..che in caso diQ.

E inadempimento dettagliato degli obiettivi di cui all'articolo 108, comma l, del TUEL e ilnI

piano della performance di cui all'articolo lO del d.lgs, 150/2009, sonoa.o comportano la<U unificati organicamente nel piano esecutivo di gestione approvato con"'C sanzione del<U Deliberazione di G.C. n. 220/13divieto di I.

2

È stato adottato il Programma triennale per la trasparenza e l'integrità

previsto dall'art. 10, comma 8, lettera a) del d.lgs. 33/20137

Si, con deliberazione di G.C. n. 121/13 •

È stato assolto l'obbligo di pubblicazione di cui ai commi 6 e 8 dell'art.

11 del d.lgs. 150/20097 Sì per quanto di competenza.

La Relazione della Performance è stata validata dall'OIV ai sensi

dell'articolo 14, comma 6. del d.lgs. n. 150/20097

Il Nucleo di valutazione ha verificato lo strumento di programmazione

operativa (PEG)

Eventuali osservazioni =============

Modulo 2 Illustrazione dell'articolato del contratto (Attestazione dellacompatibilità con i vincoli derivanti da norme di legge e di contratto nazionale -modalità di utilizzo delle risorse accessorie - risultati attesi - altre informazioniutili)

A) illustrazione di guanto disposto dal contratto integrativo

Con deliberazione del Commissario Straordinario con i poteri della Giunta Comunale n.50/2014 si è dato atto dell'awenuta quantificazione, di competenza del Settore AffariGenerali, del complesso delle risorse disponibili per l'anno 2014, con contestualeindividuazione delle linee di indirizzo per la ripartizione e destinazione delle risorse finanziarie

Allegato 1 Contiene la tabella analitica della costituzione del fondo.

B) quadro di sintesi delle modalità di utilizzo delle risorseSulla base de' 't . d' . Il d lib es 50/141i cnten t CUI a a e t erazione . n. e nsorse vengono un izzate ne seguente mo o:

Descrizione* ImportoArt. 17, comma 2, lett. a) - produttivitàArt. 17, comma 2, lett. b) - progressioni economiche orizzontali € 338.093,68Art. 17, comma 2, lett. c) - retribuzione di posizione e risultato €55.900,00p.O.

Art. 17, comma 2, lett. d) - Indennità di turno, rischio, € 133.206,06reperibilità, maneggio valori, orario notturno, festivo e notturno-festivoArt. 17,comma 2, lett. e) - indennità di disagioArt. 17,comma 2, lett. f) - indennità per specifiche € 8.400,00responsabilità

Art. 17,comma 2, lett. g) - compensi correlati alle risorse € 50.000,00

T d

3

r

indicate nell'art. 15, comma I, lett. k) (progettazione,avvocatura, ecc.)Art. 17, comma 2, lett. i) - altri compensi per specifiche € 1.500,00responsabilitàArt. 31, comma 7, CCNL 14.9.2000 - personale educativo nidod'infanziaArt. 6 CCNL 5.10.200 I - indennità per personale educativo edocenteArt. 33 CCNL 22.1.2004 - indennità di comparto € 100.780,27Somme rinviateAltro (performance) € 13.059,39Totale € 700.939,40

* dove non diversamente indicato il riferimento è al CCNL 1.4.1999

C) effetti abrogativi implicitiNon si determinano effetti abrogativi impliciti

Dl illustrazione e specifica attestazione della coerenza con le previsioni in materia dimeritocrazia e premialitàLe previsioni sono coerenti con le disposizioni in materia di meritocrazia e premialità, inquanto al personale si applica il regolamento "recante la disciplina della misurazione, dellavalutazione, della rendicontazione e della trasparenza della performance" (approvato condeliberazione della Giunta comunale n. 70 del 17.4.2013).

El illustrazione e specifica attestazione della coerenza con il principio di selettività delleprogressioni economiche;Lo schema di CCDI non prevede nuove progressioni economiche. Il meccanismo diprogressione regolato dal CCDI 14.12.2006 (del. G.c. n. 258/2006) è disapplicato, mentre inuovi criteri sono individuati nell'art. 32 del già citato regolamento sulla performance (del G.C. n. 70/13) e, in ogni caso, esse sono sospese per il periodo 2011-2014, in attuazionedell'articolo 9, commi 1 e 21, del d.1.78/2010 e DPR 122/13;

Fl illustrazione dei risultati attesi dalla sottoscrizione del contratto integrativo, in correlazionecon gli strumenti di programmazione gestionaleDalla sottoscrizione del contratto, essendo previsto lo stanziamento di somme finalizzate adassicurare il finanziamento degli istituti contrattuali essenziali per il funzionamento efficace edefficiente dell'Ente, si attende un incremento della produttività del personale nell'erogazionedei servizi.

4

Contratto collettivo decentrato integrativo ai sensi degli artt. 4 e 5 del CCNL1/4/1999, in merito all'utilizzo delle risorse decentrate dell'anno 2014.- .'

Relazione tecnico-finanziaria

Modulo I - La costituzione del fondo per la contrattazione integrativa

Il fondo di produttività, in applicazione delle disposizioni dei contratti collettivi nazionali vigentinel Comparto Regione Autonomie Locali, è stato quantificato dal Settore Affari Generali eassunto dall'Amministrazione con deliberazione del Commissario Straordinario con i poteridella Giun C I 50 d 123042014ta omuna e n. e r, nel sequentì importi:

Descrizione ImportoRisorsestabili € 638.222,00Risorsevariabilisottoposteallalimitazionedi cuiall'art.9, € 59.809,21comma2-bisdeld.l.78/20I ORisorsevariabilinonsottoposteallalimitazionedi cuiall'art.9, €79482,39comma2-bisdeld.l.78/20I OTotalerisorse € 777.513,60

Note:a) le risorse, così individuate, sono al lordo delle decurtazioni operate ai sensi dell'art. 9

comma 2 bis D.L. 78/10 (come evidenziato nella citata deliberazione commissariale n.50/14).

b) con la modifica apportata dal D.L. n.90 del 24.6.2014 in materia di progettazioni interne,successiva alla deliberazione cito n. 50/14, , attesa la necessità di doversi, da tale data,dotare di apposito specifico regolamento interno all'Ente, si è ritenuto opportuno ridurre lavoce "quote per la progettazione ", dalllniziale stanziamento di € 100.000, a € 50.000.

Sezione I - Risorse fisse aventi carattere di certezza e di stabilità

Risorse storiche consolidateLa parte "storica" del fondo per le risorse decentrate per l'anno 2013 è stata quantificata, aisensi delle disposizioni contrattuali vigenti, in € 407.431,24

Incrementi esplicitamente quantificati in sede di CcnlSono stati ffi tt . .e e uatì I seouentì incrementi:

Descrizione ImportoCCNL 22/1/2004 art. 32 c. 1 €26.042,28

CCNL 22/1/2004 art. 32 c. 2 € 21.001,85

CCNL9/5/2006 art. 4 c. 1 €25.453,97

CCNL 11/4/2008 art. 8 c. 2 € 33.708,00

5

Altri incrementi con carattere di certezza e stabilitàDescrizione Importo

CCNL 5/10/2001 art. 4, c. 2 (RIA cessati dal 2000) €97.030,33

CCNL 1/4/1999 art. 15, c. 5 /parte (incremento stabile

delle dotazioni organiche)

CCNL 22/01/2004 dich. congo n° 14 € 27.554,13

CCNL 09/05/2006 dich. congo n° 4 (recupero PEO)

CCNL 11/4/2008 art. 8 C. 2

CCNL 1/4/1999 art. 14, C. 4 riduzione straordinari

Altro

Sezione II - Risorse variabiliLe risorse variabili sono così determinate

Descrizione* ImportoArt. 15, comma 1, lett. d) sponsorizzazioni /

convenzioni / contribuzioni utenza

Art. 15, comma 1, lett. k) specifiche disposizioni di €50.000,00legge

Art. 15, comma l, lett. m) risparmi straordinario

Art. 15, comma 2 €59.809,21

Art. 15, comma 5 nuovi servizi o riorganizzazioni

Art. 54 CCNL 14.9.2000 messi notificatori

Somme non utilizzate l'anno precedente € 29.482,39

Altro

* dove non diversamente indicato il riferimento è al CCNL 1.4.1999

Sezione III - Eventuali decurtazione del fondoSono state ff tt t I . d rtazìe e ua e e seguenti ecu azom:

Descrizione Importo

Parte stabile

Trasferimento personale ATA

CCNL 31/3/1999 articolo 7 6

CCNL 1/4/1999 articolo 19

Art. 9, comma 2-bis d.1. 78/2010 (limite fondo 2010

parte fissa)

Art. 9, comma 2-bis d.1.78/2010 (riduzione €70.013,OOproporzionale al personale in servizio - parte fissa)

Totale riduzioni di parte stabile €70.013,OO

Parte variabile

Art. 9, comma 2-bis d.1. 78/2010 (limite fondo 2010

parte variabile)

Art. 9, comma 2-bis d.1. 78/2010 (riduzione €6.561,OOproporzionale al personale in servizio - parte variabile)

Totale riduzioni di parte variabile €6.561,OO

Totale generale riduzioni € 76.574,00

La percentuale di riduzione derivante dalle disposizioni contenute nell'art. 9, comma 2bis, D.l.78/2010, secondo il metodo di calcolo contenuto nella Circolare del Ministero dell'Economia e delleFinanze, adottata di concerto con il Ministero per la pubblica amministrazione e l'innovazione, n. 12del 15 aprile 2011, attiene l'individuazione della percentuale di riduzione del fondo 2014 rispetto aquello 2010, per effetto della riduzione del numero dei dipendenti in servizio.

In dettaglio: è stato calcolato il numero dei dipendenti allo gennaio dell'anno di riferimento(2014) e quello al 31 dicembre dello stesso anno (ipotesi).

Operata la media aritmetica, è stata poi paragonata a quella dell'anno 2010 e ricondotta ad unpercentuale pari a 10,97%.

Anno 2014: personale in servizio 1.1.2014 = 216

Ipotesi personale in servizio 31.12.2014 = 214

Media aritmetica = 215

Anno 2010: personale in servizio 1.1.2010 = 247

personale in servizio 31.12.2010 = 236

media aritmetica = 241,5

(215-241,5)= - 26,5

241,5 :26,5 = 100: x= 10.977

S . IV S· t .d Il n· d I ~ d tt st rtlfezione - In eSI e a cos I uzione e on o So ODO O a ce mcazioneDescrizione Importo

A) Fondo tendenzialeRisorse tisse aventi carattere di certezza e stabilità € 638.222,00Risorse variabili € 139.291,60

Totale fondo tendenziale € 777.513,60B) Decurtazioni del Fondo tendenzialeDecurtazione risorse fisse aventi carattere di certezza e stabilità €70.013,OODecurtazione risorse variabili €6.561,OO

Totale decurtazioni fondo tendenziale € 76.574,00C) Fondo sottoposto a certificazioneRisorse fisse aventi carattere di certezza e stabilità e 568.208,87Risorse variabili e 132.730,53

Totale Fondo sottoposto a certificazione € 700.939,40

Sezione V - Risorse temporaneamente allocate all'esterno del fondoVoce non presente

Modulo II - Definizione delle poste di destinazione del Fondo per lacontrattazione integrativa

Sezione I - Destinazioni non disponibili alla contrattazione integrativa o comunque nonregolate specificamente dal Contratto Integrativo sottoposto a certificazionenon vengono regolate dal presente contratto somme per totali € 502.855,39 relative a:

Descrizione ImportoIndennità di comparto € 100.780,27

Progressioni orizzontali € 338.093,68

Retribuzione di posizione e di risultato titolari di e 55.900,00posizione organizzativa

Indennità personale educativo asili nido (art. 31,

comma 7, CCNL 14.09.2000)

Indennità per il personale educativo e scolastico (art. 6

CCNL05.10.2001)

Altro

Totale e 494.n3,95

Le somme suddette sono già regolate dal CCDI 14.12.2006 (autorizzato con deliberazione di8

G.c. 258/06) oppure sono effetto di disposizioni del CCNL o di progressioni economicheorizzontali pregresse.

Sezione II - Destinazioni specificamente regolate dal Contratto IntegrativoVengono regolate dal contratto somme per complessivi € 206.165,45

così suddivise:

Descrizione Im~rtoIndennità di turno Vigili Urbani € 99.746,68

€ 1.920,01Indennità di turno Affari Generali

Indennità di rischio € 11.237,00

Indennità di disagio

Indennità di maneggio valori

Lavoro notturno e festivo

Indennità specifiche responsabilità (art. 17, comma 2, € 8.400,00lett. f) CCNL 01.04.1999)

Indennità specifiche responsabilità (art. 17, comma 2, € 1.500,00lett. i) CCNL 01.04.1999)

Compensi per attività e prestazioni correlati alle risorse € 50.000,00di cui all'art. 15, comma 1, lettera k) del CCNL01.04.1999

Produttività di cui all'articolo 17, comma 2, lettera a) € 12.859,39del CCNL01/04/1999

Indennità di reperibilità Uffici Tecnici € 18.434,93

Indennità di reperibilità Stato Civile € 2.067,44

Sezione III - (eventuali) Destinazioni ancora da regolareVoce non presente

Sezione IV - Sintesi della definizione delle poste di destinazione del Fondo per lacontrattazione inte rativa sotto osto a certificazione

Descrizione 9

Somme non regolate dal contratto € 494.773,95

Somme regolate dal contratto € 206.165,45

Destinazioni ancora da regolare

Totale € 700.939,40

Sezione V - Destinazioni temporaneamente allocate all'esterno del FondoVoce non presente

Sezione VI - Attestazione motivata, dal punto di vista tecnico-finanziario, del rispetto di vincolidi carattere generale

a. attestazione motivata del rispetto di copertura delle destinazioni di utilizzo del Fondo aventinatura certa e continuativa con risorse del Fondo fisse aventi carattere di certezza e stabilità;Le risorse stabili ammontano a € 568.208,87.Le destinazioni di utilizzo aventi natura certa econtinuativa (comparto, progressioni orizzontali, retribuzione di posizione e di risultato,indennità personale educativo nidi d'infanzia e indennità per il personale educativo e docentescolastico) ammontano a € 494.773.Pertanto le destinazioni di utilizzo aventi natura certa econtinuativa sono tutte finanziate con risorse stabili.

b. attestazione motivata del rispetto del principio di attribuzione selettiva di incentivieconomici;Gli incentivi economici sono erogati in base al CCNLe al CCDI

c. attestazione motivata del rispetto del principio di selettività delle progressioni di carrierafinanziate con il Fondo per la contrattazione integrativa (progressioni orizzontali)Per l'anno 2014non è prevista l'effettuazione di progressioni orizzontali in ragione del bloccodisposto dall'art. 9, commi 1 e 21,del d.1.78/2010,come prorogato al 31.12.2014con il DPR122/13.

Modulo III - Schema generale riassuntivo del Fondo per la contrattazioneintegrativa e confronto con il corrispondente Fondo certificato dell'annoprecedente

Tabella l -Schema generale riassuntivo di costituzione del Fondo. Anno 2014e confrontocon il corrispondente Fondo certificato 2013.

Descrizione Anno 2014 Anno 2013 Differenza Anno 2010Risorsefisse aventi carattere di certezza e stabilitàRisorse storiche

Unico importo consolidato anno 2003 (art. ii 407.431,24 =

31 c. 2 Ceni 2002-200S) € 407.431 ,24 407.431,24

IO

·.Descrizione Anno 2014 Anno 2013 Differenza Anno 2010

Incrementi contrattualiCCNL 22/1/2004 art. 32 c. 1 =

€26.042,28 €26.042,28 €26.042,28

CCNL 22/1/2004 art. 32 c. 2€21.001,85 €2UlOl,85 = €21.001,85

CCNL 22/1/2004 art. 32 c. 7 € 8.400.74

CCNL 9/5/2006 art. 4 c. 1€ 25.453,97 € 25.453,97 € 25.453,97=

CCNL 11/4/2008 art. 8 c. 2€ 33.708,00 €33.708,00 € 33.708,00=

Altri incrementi con carattere di certezza e stabilità

CCNL 5/10/2001 art. 4, c. 2€ 97.030,33 €96.649,88

e 380,45€73.071,92

CCNL 1/4/1999 art. 15, c. 5/parte

(incremento stabile delle dotazioniorganiche)

CCNL 22/01/2004 dich. congo n° 14

CCNL 09/05/2006 dich. congo n° 4 (recupero =€27.554,13 €27.554,13 € 27.554,13

PEO)

CCNL 11/4/2008 art. 8 C. 2

CCNL 1/4/1999 art. 14, C. 4 riduzione

straordinari

Totale risorse fisse con carattere di certezza e stabilità€

Totale € 638.222,00 € 637.841,35 380,65622.664,13

Risorse variabiliPoste variabili sottoposte all'art. 9, comma 2-bis del d.l. 78/2010

Art. 15, comma l, lett. d) sponsorizzazioni /

convenzioni / contribuzioni utenza

Art. 15, comma l, lett. k) specifiche€ 50.000 € 50.000 € 90.850,00

disposizioni di legge =

Art. 15, comma 2 € 59.809,21 = € 59.809,21€59.809,21

Art. 15, comma 5 nuovi servizi o

riorganizzazioni

Il

Descrizione Anno 2014 Anno 2013 Differenza Anno 2010Art. 54 CCNL 14.9.2000 messi notificatori

Poste variabili non sottoposte all'art. 9, comma 2-bis del d.l. 78/2010Art. 15, comma 1, lett. k) progettazione /

€ 100.000 50.000 € 50.000avvocatura €50.000,00

Art. 15, comma 1, lett. k) /art. 14, comma 5

ISTAT

Art. 15, comma 1, lett. m) risparmi

straordinario

€Somme non utilizzate l'anno precedente € 14.174,60

15.307,79€ 35029,90

€ 29.482,39

Altro

Totale risorse variabili

Totale c 139.291,60 c 173.983,81 c 4.692,21 € 235689,11

Decurtazioni del FondoCCNL 31/3/1999 articolo 7

CCNL 1/4/1999 articolo 19

Personale incaricato di p.o.

Trasferimento ATA

Trasferimento personale ai sensi dell'art. 31

del d.lgs. 165/2001 (unione, consorzi, ecc.).

Decurtazioni rispetto limite 2010 stabili

Decurtazione proporzionale stabili€70.013,00 €58.234,92 € 11.778,08

Decurtazioni rispetto limite 2010 variabili

Decurtazione proporzionale variabili6.561,00 € 5.460,58 € 1.100,42

Altro

Totale decurtazioni del Fondo

12

.'

Descrizione Anno 2014 Anno 2013 Differenza Anno 2010Totale ( 63.695,50 ( 12.878,50

€76.574,OO

Risorse del Fondo sottoposte a certificazione

Risorse fissec

€ 638.222,00 € 637.841,35380,65

622.664,13

Risorse variabili c ( e 235689,11139.291,60

€ 173.983,81 34.692,21

Decurtazioni€76.574,OO

( 63.695,50 c 12.878,50

Totale risorse del Fondo sottoposte a certificazione(858.353,24

Totale € 700.939,40 e 748.129,66 c 47.190,26

Tabella 2 - Schema generale riassuntivo di utilizzo del Fondo. Anno 2014 e confronto con il corrispondente Fondocertificato 2013.

Descrizione Anno 2014 Anno 2013 Differenza Anno 2010Programmazione di utilizzo del fondoDestinazioni non regolate in sede di contrattazione integrativa

Indennità di comparto € 100.780,27 € 102.493,59 c 1.713,32 ( 116.530,53

Art. 17, comma 2, lett. b) p.e.o. in € 338.093,68 € 345.761,80( 7.668,12 c 351.293,94

godimento

Retribuzione di posizione e di risultato € 55.900,00 € 54.600,00 c 1.300 € 54.600,00titolari di posizione organizzativa

Indennità personale educativo asili nido

(art. 31, comma 7, CCNL 14.09.2000)

Art. 6 CCNL 05.10.2001 Indennità per il

personale educativo e scolastico

Altro

Totale € 494.773,95 ( 502.855,39 ( 8.081,44 ( 522.424,47

Destinazioni regolate in sede di contrattazione integrativa

13

Descrizione Anno 2014 Anno 2013 Differenza Anno 2010€99.746,68 € 101.267,13 ( 1.520,45

c 1.920,01Indennità di turno Vigili Urbani €3.000,00 c 1.079,99 € 104.000,00

Indennità di turno Affari Generali

Indennità di rischio € 11.237,00 € 11.237,00 =€55.470,OO

Indennità di disagio

Indennità di maneggio valori

Lavoro notturno e festivo

€ € 8.400,00€ 8.400,00Indennità specifiche responsabilità (art. 17, 8.400,00 =

comma 2, lett. f) CCNL01.04.1999)

Indennità specifiche responsabilità (art. 17, € 1.500,00( 1.500

comma 2, lett. i) CCNL01.04.1999)

Compensi per attività e prestazioni correlati € 50.000,00 €alle risorse di cui all'art. 15, comma l, 100.000,00 ( 50.000

€ 140.850,00

lettera k) del CCNL01.04.1999

Produttività di cui all'articolo 17, comma 2, € 12.859,39 =lettera a) del CCNL01/04/1999 (12.859,39PERFORMANCE INDIVIDUALE

e 18.434,93 ( 19.370,14( 935,21

Indennità di reperibilità Uffici Tecnici €25.858,77e 2.067,44 ( 2.000Indennità di reperibilità Stato Civile

( 67,44 € 1.350,00

€Totale € 206.165,45 € 245.274,27 39.108,82 € 335.928,77

Destinazioni ancora da regolareAltro

Totale

Destinazionifondo sottoposto a certificazioneNon regolate dal decentrato € 494.773,95 € 502.855,39 ( 8.081,44 €522.424,4 7

Regolate dal decentrato € 206.165,45 € 245.274,27 € €39.108,82 335.928,77

14

••

Descrizione Anno 2014 Anno 2013 Differenza Anno 2010Ancora da regolare

Totale 700.939,40 e 748.129,66 e858.353,24

Modulo IV - Compatibilità economico-finanziaria e modalità di copertura deglioneri del Fondo con riferimento agli strumenti annuali e pluriennali di bilancio

Sezione I - Esposizione finalizzata alla verifica che gli strumenti della contabilità economico-finanziaria dell'Amministrazione presidiano correttamente i limiti di spesa del Fondo nella faseprogrammatoria della gestioneTutte le somme relative al fondo delle risorse decentrate sono imputate in un unico capitolo dispesa precisamente il cap. 62, quindi la verifica tra sistema contabile e dati del fondo diproduttività è costante.

Sezione II - Esposizione finalizzata alla verifica a consuntivo che il limite di spesa del Fondodell'anno precedente risulta rispettatoIl limite di spesa del Fondo dell'anno 2010 risulta rispettato:

- E' stata verificata 11nsussistenzadei presupposti per l'applicazione in via preventivadelle decurtazione delle somme eccedenti il limite delle somme inserite nel fondo 2010;È stata applicata, separatamente per risorse stabili e risorse variabili la riduzione

• > proporzionale corrispondente alla riduzione del personale in servizio (confrontando lasemisomma tra il personale presente allo gennaio e al 31 dicembre dell'anno 2014con quella dell'anno 2010). La riduzione è stata del 10,97%

Dalla riduzione di cui al punto precedente è stata esclusa la somma di € 79.482,39 (oweroquote progettazione e somme non utilizzate anno precedente) interamente riconducibile avoci non computabili nel limite predetto, ai sensi della delibera della corte dei conti a sez.Riunite n. 51/2011, della deliberazione n. 58/11 Corte dei Conti reg. Puglia, deliberazionen. 519/11 Corte dei Conti reg. Toscana, nonché delle circolari n.12/11 e n. 16/12 (circolaresul conto annuale) della Ragioneria Generale dello Stato.

Sezione III - Verifica delle disponibilità finanziarie dell'Amministrazione ai fini della coperturadelle diverse voci di destinazione del FondoIl totale del fondo come quantificato dal Settore Affari Generali e assunto dall'Ente condeliberazione del Commissario Straordinario n. 50/14 è impegnato al capitolo 62 del bilancio2014 su vari impegni.Le somme per oneri riflessi sono impegnate al capitolo 62.1 del bilancio (impegni vari).Le somme per lRAP sono impegnate al capitolo 140 del bilancio (impegni vari .Non ci sono oneri indiretti senza copertura di bilancio.

Il Dirigente del Settore Affari G

Do

15

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Comune di POMPEICITTA' DI POMPEI

t. 7348 del 17-03-2015Pro .

\\\~i\~iiill~~\\\~i~\\\\~\\\~\~\\\Provincia di NAPO LI

Collegio dei Revisori

j ~.Verbale n. 91 del 14/03/2015

L'anno duemilaquindici, il giorno quattordici del mese di marzo alle ore 18,30 si è riunito aMontella (AV), presso lo studio del Presidente, il Collegio dei Revisori dei Conti per l'esamedella documentazione trasmessa a mezzo posta elettronica istituzionale dal DirigenteFinanziario dell'Ente concernente l'ipotesi di contratto collettivo decentrato integrativo delpersonale non dirigente 2015-2016;

Sono presenti:Il Presidente Dr. Doria MaurizioIl Componente D.ssa Iozzino MariaIl Componente Dr. Sessa Costantino

PARERE DEL COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI

Al SindacoAlla Giunta ComunaleAl Segretario Generale

Al Dirigente Finanziario

Loro Sede

Oggetto: Parere sull'ipotesi di Contratto Collettivo Decentrato Integrativo per l'anno 2015-2016 -art.40 comma 3 bis D.Lgs 165/01 e s.m.i ..

Il Collegio dei Revisori dei Conti, come sopra legalmente costituitosi,

Tenuto conto

del proprio parere, espresso in data 20/12/2014 con verbale n.69, prot. n. 36559/2014 sullacompatibilità dei costi della costituzione del fondo risorse contrattazione integrativa anno 2014;

dell 'ipotesi di contratto collettivo decentrato integrativo del personale non dirigente 2015-2016sottoscritto in data 29/12/2014;

della nota 7169 del 13/03/2015 a firma del Dirigente Finanziario Dr. Eugenio Piscino per l'anno2014, la quale precisa che la mancata corrispondenza tra l'annualità del contratto " parteeconomica" (2014) e "parte normativa" (2015-2016), cosi come emerge dalla relazioneillustrativa e tecnico-finanziaria, scaturisce dalla circostanza che l'ipotesi di contratto collettivodecentrato integrativo dci personale non dirigente è stata sottoscritta a fine dicembre 2014.Pertanto detta ipotesi contrattuale (biennio 2015-2(16) per le disposi/ioni di caratterefinanziario l: riferita anche allannuulità 2014.

Considerato

che con nota del 10/02/2015 il Collegio ha chiesto, al Comandante Petrocelli, relazionedettagliata in merito alla riduzione dell'orario di lavoro a 35 ore contenuta nell'ipotesi dicontratto collettivo decentrato integrativo del personale non dirigente 2015-2016 , prevista per ilcorpo di polizia locale, a dimostrazione del rispetto dell'art.22, comma l, del CCNLdell 'art.1.4.99;

che con nota 02/03/2015 prot.n.6339 del 05/03/2015 il Dr. Petrocelli ha relazionato in merito alrispetto dell'art. 22, comma l, del CCNL dell'art.l.4.99, evidenziando come i maggiori onericonseguenti a tale riduzione (35 ore settimanali) trovano giustificazione nella riduzione dellaspesa sostenuta nel triennio 2012-2014 delle ore di lavoro straordinario e nella modifica .dell'assetto organizzativo; ~

Visto

che l'art.5, comma 3 del C.c.n.l. 1/04/1999 per i dipendenti delle regioni, province ed autonomielocali, come sostituito dall' art. 4 del CCNL 22/1/2004 prevede che il controllo sullacompatibilità dei costi della contrattazione collettiva decentrata integrativa con i vincoli dibilancio e la relativa certificazione degli oneri, sono effettuati dal collegio dei revisori;

che l'art. 40, comma 3 del D. Lgs. 30/3/2001, n. 165 (testo unico pubblico impiego) prevede, che" le pubbliche amministrazioni non possono sottoscrivere in sede decentrata, contratti collettiviintegrativi in contrasto con i vincoli risultanti dai contratti collettivi nazionali o che comportinooneri non previsti negli strumenti di programmazione annuale e pluriennale di ciascunaamministrazione. Le clausole difformi sono nulle e non possono essere applicate";

Verificato che in sede di previsione e rendicontazione la spesa del personale ha rispettato ivincoli imposti dalla normativa di riferimento, in particolare:

l'art.l, comma 557, della Legge 27 dicembre 2006, n.296 e s.m.i., in merito all'obbligo diriduzione tendenziale della spesa;

l'art.76 del D.L. 25 giugno 2008 n.112;

l'art.9, comma 2 bis del D.L. 31 maggio 2010, n. 78 (convertito, con modificazione InL.n.122/20 l O), sui limiti della contrattazione decentrata;

TUTTO CIO' PREMESSO, il Collegio:

CERTIFICA

che la "Relazione illustrativa" e la "Relazione tecnico-finanziaria" anno 2014 sono state redattesecondo lo schema e i contenuti previsti dalla Circolare n.25/2012 del MEF;

che l'esito dci controllo sulle relazioni anzidette non ha evidenziato profili di incompatibilitàcconomico >- tinanziaria e normativi con l'ipotesi di accordo di contratto collettivo decentratointegrativo del personale non dirigente 2015-2016 sottoscritta in data 29112/2014, ancorché essanon sia direttamente riferita ali 'anno di competenza (2014) ma ad esso estensibile, come:,ustcnuto dal Dirigente Finanziario con nota 7169 del l )/O:F20 15:

RACCOMANDASo• per l'anno 2015 di provvedere tempestivamente alla quantificazione delle risorse (fisse e

variabili) da sottoporre alla delegazione trattante per la definizione della parte economicadell' ipotesi di accordo decentrato integrativo 2015 onde consentire al Collegio le prescritteverifiche.

•.'

Lì 14/03/2015

Il Collegio dei Revisori

Il T«~tlWk:riZiO/ :y

/H19pmpqnen.~.ssa Iozzino Maria! V VI[(.-<--\ (iL. lu ILLOL

IO

t\

..

Oggetto: Contratto collettivo decentrato integrativo anni 2015-2016,personale non dirigente.Autorizzazione alla stipula.

PARERE SULLA REGOLARITA' TECNICA (Art. 49 - comma 1- TUEL)

SETTORE PROPONENTE: AFFARI GENERALI E FINANZIARI

-4 si esprime parere FAVOREVOLE'-D si esprime parere SFAVOREVOLE per il seguente motivo:

IL DIRIGENTE DEL SETTOREdr.

Lì -""----'----

PARERE SULLA REGOLARITA' CONTABILE (Art. 49 - comma 1-TUEL)SETTORE AFFARI GENERALI E FINANZIARI

,~'esprime parere FAVOREVOLE

D si esprime parere SFAVOREVOLE per il seguente motivo: _

D atto estraneo al parere contabile in quanto non comporta riflessi diretti o indiretti sulla situazioneeconomico, finanziaria o sul patrimonio dell'Ente. ,/',

",,/"

/:1.:.z,:, I

IL RESPONSABILE D~ SE ! IZIO FINANZIARIOIl Dirigente del Settore ftlar' enerali e Finanziari

,E g io PISCINOLì

ATTESTAZIONE DELLA COPERTURA FINANZIARIASETTORE AFFARI GENERALI E FINANZIARI

Bilancio: _ Missione: _Programma: _Titolo: _

Cap. PEG n, _

Esercizio finanziario: _

Prenotazione impegno di spesa

Assunzione impegno di spesa(153 comma 5 del TUEL e d.lgs. n. 118120Il - Principio contabile n. 16) n. per €. _

D si attesta che esiste la copertura finanziaria al capitolo indicato

~to estraneo alla copertura finanziaria. _

\) .~.\ ìSU--'-IJ _

________ Iì __ -; _

Della suestesa deliberazione viene iniziata oggi la pubblicazione all' Albo PrMesso Comunale. ~

. l10 APR, 2015 IL MESSO NALEPompei Iì, _

=======~~,Oi:;;

,

COPIA CONFORME ALL'ORIGINALE, IN CARTA

Pompei, lì _Il Dirigente del Settore Affari Generali e Finanziari

dr. Eugenio PISCINO

ATTESTATO DI TRASMISSIONE E COMUNICAZIONESi attesta che la suestesa deliberazione, contestualmente all' Affissione all' Albo Pretorio Comunale, è stata:D riportata in apposito elenco, comunicato con lettera n. in data ai Sigg. Capigruppo consiliari ai sensi dell'art. 125 del

D. Lgvo n. 267/2000,D comunicata con lettera n. in data al Sig. Prefetto ai sensi dell'art. 135 del D.Lgvo n. 267/2000;

Pompei n,~~~:;;;;;;;;;:;;;~=====VISTO: Il Dirigente del Settore Affari Generali e Finanziari

dr .Eugenio PISCINO

ATTESTATO DI ESEGUITA PUBBLICAZIONELa suestesa deliberazione è stata pubblicata mediante affissione ai sensi dell'arti 24- comma l° D. Lgvo n. 267/2000 all' Albo Pretorio Comunaleper quindici giorni consecutivi dal , contrassegnata con n. Reg. Pubbl., senza reclami ed opposizioni.

IL MESSO COMUNALE VISTO: IL SEGRETARIO GENERALEDr.ssa Carmela CuccaPompei Iì, _

ATTESTATO DI ESECUTIVITA'La suestesa deliberazione è divenuta esecutiva ai sensi del D. L.gvo n. 26712000 il giorno perché:

a) D Entro il prescritto termine di IO giorni dalla suddetta data di inizio della pubblicazione elo contestuali comunicazioni non è pervenutaalcuna richiesta di invio al controllo da parte degli interessati (Art. 127- comma l°, art. 134 comma 3° e art.l35 - comma 2° - del D.L.gvo n. 26712(00);

b) D E' una delibera urgente, dichiarata immediatamente eseguibile, con il voto espresso dall'unanimità ovvero dalla maggioranza dei suoicomponenti (art. 134 - comma 4° - del D. L.gvo n. 267/2000);

Pompei n, _IL SEGRETARIO GENERALE

Dr.ssa Carmela Cucca

SPAZIO RISERVATO ALL'ORGANO DELffiERANTE DELL'ENTE

NOMINATIVO NOMINATIVO FIRMA

::=k~ORSINERI Pietro V. Sindac"\._-hfF=;;;:_-t_t-_-=- MERENDA Marina

AMITRANO Pietro CASCaNE Santa

MARRA Raffaele

SPAZIO RISERVATO PER ALTRI ORGANI DELL 'ENTELa presente deliberazione viene trasmessa agli interessati sottoindicati su richiesta della G.c.:

p.r. Data e Firma p.r, Data e FirmaD Presidente del Consiglio

D Assessore al ramo

D Capigruppo Consiliari

D Presidente del Nucleo di Valutazione---------- D Presidente del Collegio dei Revisori----------- D Presidente della Struttura per controllo di gestione~~~~~ ~~~~~

SPAZIO RISERVATO PER GLI INCARICATI DELL'ESECUZIONE

Copia della presente viene trasmessa per l'esecuzione della medesima e le relative procedure attuative:

P.R. Data e Firma P.R. Data e Firma

al Dirigente I Settore AA.GG. e FINANZIARI

al Dirigente Il Settore Turismo.Cultura e Legale

al Dirigente III Settore AA.DD. e Politiche Sociali

al Dirigente IV Settore Sicurezza, P.L.

al Dirigente V Settore Tecnico, Igiene

al Dirigente VI Settore Tecnico

elo Responsabile Servizio

elo Responsabile Servizio

cIo Responsabile Servizio

elo Responsabile Servizio

eia Responsabile Servizio

eia Responsabile Servizio

Pompei. n, Il Dirigente del Settore Affari Generali e Finanziaridr. Eugenio PISCINO