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Ordine degli Architetti della Provincia di Reggio Calabria Corso base di specializzazione in prevenzione incendi ai sensi del DM 5.08.2011 a cura dell’Ing. Antonino De Benedetto SICUREZZA ANTINCENDIO NEGLI IMPIANTI SPORTIVI

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"SICUREZZA ANTINCENDIO NEGLI IMPIANTI SPORTIVI" 110pag. a cura dell’Ing. Antonino De Benedetto 2016

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Ordine degli Architetti della Provincia di Reggio Calabria

Corso base di specializzazione in prevenzione incendiai sensi del DM 5.08.2011

a cura dell’Ing. Antonino De Benedetto

SICUREZZA ANTINCENDIO NEGLI IMPIANTI SPORTIVI

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LE PROCEDURE AUTORIZZATIVE DI PREVENZIONE INCENDI SONO QUELLE PREVISTE

DAL DPR 151/2011

Estratto allegato 1 DPR 151/2011

Pertanto è obbligatorio:

il PARERE DI CONFORMITA’ sul progetto per le attività in categoria B – C

la S.C.I.A. a lavori ultimati per tutte le categorie A – B - C

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DECRETO MINISTERIALE 18 MARZO 1996Norme di sicurezza per la costruzione e l’esercizio degli impianti sportivi

DECRETO 6 GIUGNO 2005Modifiche ed integrazioni al DM 18.03.1996, recante norme di sicurezza per la costruzione e l’esercizio degli impianti sportivi

CIRCOLARE N.18 MI.SA. del 27.06.2005D.M. in corso di pubblicazione sulla G.U., recante modifiche ed integrazioni al decreto del M.I. 18.03.1996. Chiarimenti e primi indirizzi applicativi

CIRCOLARE 31 MI.S.A. del 20.12.2005D.M. 6 giugno 2005 “modifiche ed integrazioni al decreto del M.I. 18.03.1996, recante norme di sicurezza per la costruzione e l’esercizio degli impianti sportivi”.Chiarimenti in merito all’ambito di applicazione ed ai termini di adeguamento

LETTERA CIRCOLARE prot. n° P1091/4139 sott 7 del 5.8.2005D.M. 6 giugno 2005. Linee guida per la redazione del progetto preliminare relativo all’adeguamento degli impianti sportivi destinati alle manifestazioni calcistiche con capienza superiore a 10.000 spettatori

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ALCUNE DISPOSIZIONI, RELATIVE ALLA GESTIONE DELLA SICUREZZA,DEVONO APPLICARSI ESCLUSIVAMENTE AD IMPIANTI SPORTIVIALL’APERTO, OVE SI DISPUTANO COMPETIZIONI RELATIVE AL GIOCO DELCALCIO CON CAPIENZA SUPERIORE A 10.000 SPETTATORI, E PER QUELLIAL CHIUSO CON CAPIENZA SUPERIORE A 4000 SPETTATORI

REALIZZAZIONE D’IMPIANTI SPORTIVI MULTIFUNZIONALI

SEPARAZIONE TRA ZONA SPETTATORI E ZONA ATTIVITA’ SPORTIVA(SUPERIORE A 10.000 SPETTATORI)

REALIZZAZIONE DI UNO SPAZIO DEDICATO AI SOSTENITORI DELLASQUADRA OSPITE

GESTIONE DELLA SICUREZZA ARTICOLATA IN:• GESTIONE DELLA SICUREZZA ANTINCENDIO• GESTIONE DELL’ORDINE E DELLA SICUREZZA PUBBLICA• GESTIONE DELL’IMPIANTO SPORTIVO DI PERTINENZA DELLE

SOCIETA’ UTILIZZATRICI

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Campo di applicazione

Il D.M. 18 marzo 1996 si applica ai complessi e gli impianti sportivi dinuova costruzione e a quelli esistenti, già adibiti a tale uso anche seinseriti in complessi non sportivi, nei quali s’intendono realizzarevariazioni distributive e/o funzionali, eccetto gli interventi dimanutenzione ordinaria, nei quali si svolgono manifestazioni e/oattività sportive regolate dal C.O.N.I. e dalle Federazioni SportiveNazionali riconosciute dal C.O.N.I., riportate nell'allegato, ove èprevista la presenza di spettatori in numero superiore a 100.

Oltre che al D.M. 18/03/1996 gli i impianti sportivi devono essereconformi anche ai regolamenti del C.O.N.I. e delle FederazioniSportive Nazionali e Internazionali.

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Negli impianti sportivi ove è prevista la presenza di spettatori nonsuperiore a 100 o privi di spettatori, si applicano le disposizionidell’art. 20 del D.M. 18 marzo 1996.

Campo di applicazione

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Definizioni

Oltre ai termini, definizioni generali, simboli grafici diprevenzione incendi e tolleranze dimensionali riportati nel DM30.11.1983, il D.M. 18 marzo 1996 riporta le seguenti ulterioridefinizioni:

Spazio di attività sportiva: Spazio conformato in modo da consentire la pratica di una o più attività sportive; nel primo caso lo spazio è definito monovalente, nel secondo polivalente; più spazi di attività sportiva contigui costituiscono uno spazio sportivo polifunzionale

Zona di attività sportiva: Zona costituita dallo spazio di attività sportiva e dai servizi di supporto

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Zona spettatori: Zona riservata al pubblico che comprende lospazio riservato agli spettatori, i servizi di supporto ad lorodedicati, gli eventuali spazi e servizi accessori con i relativipercorsi.

Spazi e servizi di supporto: Spazi e servizi direttamentefunzionali all'attività sportiva o alla presenza di pubblico.

Spazio riservato agli spettatori: Spazio riservato al pubblicoper assistere alla manifestazione sportiva

Definizioni

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Impianto sportivo: Insieme di uno o più spazi di attività sportiva dello stesso tipo o di tipo diverso, che hanno in comune i relativi spazi e servizi accessori, preposto allo svolgimento di manifestazioni sportive.

L'impianto sportivo comprende:a) lo spazio o gli spazi di attività sportiva; b) la zona spettatori; c) eventuali spazi e servizi accessori; d) eventuali spazi e servizi di supporto.

Definizioni

Spazi e servizi accessori: Spazi e servizi, non strettamentefunzionali, accessibili al pubblico o dallo stesso fruibili

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Impianto sportivo all'aperto: Impianto sportivo avente lospazio di attività scoperto.Questa categoria comprende anche gli impianti con spazioriservato agli spettatori coperto.

Impianto sportivo al chiuso: Tutti gli altri impianti non ricadenti nella tipologia degli impianti all'aperto

Complesso sportivo: Uno o più impianti sportivi contigui aventiin comune infrastrutture e servizi; il complesso sportivo ècostituito da uno o più impianti sportivi e dalle rispettive areedi servizio annesse

Definizioni

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Complesso sportivo multifunzionale: Complesso sportivocomprendente spazi destinati ad altre attività, diverse daquella sportiva, caratterizzato da organicità funzionale,strutturale ed impiantistica

Area di servizio annessa: Area di pertinenza dell'impianto ocomplesso sportivo recintata per controllarne gli accessi

Definizioni

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Zona esterna: Area pubblica circostante o prossimaall'impianto o complesso sportivo che consentel'avvicinamento allo stesso, e lo stazionamento di servizipubblici o privati

Spazi di soccorso: Spazi raggiungibili dai mezzi di soccorso eriservati alla loro sosta e manovra

Area di servizio esterna: Area pubblica o aperta al pubblico,che può essere annessa, anche temporaneamente, all'impiantoo complesso sportivo mediante recinzione fissa o mobile

Definizioni

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Spazio calmo: Luogo sicuro statico contiguo e comunicante conuna via di esodo verticale od in essa inserito. Tale spazio nondeve costituire intralcio alla fruibilità delle vie di esodo edavere caratteristiche tali da garantire la permanenza di personecon ridotte o impedite capacità motorie in attesa dei soccorsi

Definizioni

Via d'uscita: Percorso senza ostacoli al deflusso che conducedall'uscita dello spazio riservato agli spettatori e dallo spaziodi attività sportiva all'area di servizio annessa o all'area diservizio esterna.

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Percorso di smistamento: Percorso che permette la mobilitàdegli spettatori all'interno dello spazio loro riservato.

Strutture pressostatiche: Coperture di spazi di attivitàsostenute unicamente da aria immessa a pressione

Capienza: Massimo affollamento ipotizzabile.

Definizioni

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D.M.I. 7 agosto 2012Modalità di presentazione delle istanze concernenti i procedimenti di Prev. Inc. edocumentazione da allegare ai sensi dell’art.2 comma 7 del D.P.R: 1 agosto 2011,n° 151.

ISTANZA VALUTAZIONE PROGETTO

SEGNALAZIONE CERITIFICATA DI INIZIO ATTIVITA’ (SCIA)

ALLEGATI

RELAZIONE TECNICA

ELABORATI GRAFICI CERTIFICATI E DICHIARAZIONI

ASSEVERAZIONE

ALLEGATI

ATTESTATO VERSAMENTOATTESTATO VERSAMENTO

Procedure per costruzione o modifiche di impianti sportivi

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La commissione pubblico spettacolo e’ un organo tecnico collegialeil cui parere e’ obbligatorio ma non vincolante.E’:•prefettizia, per locali di capienza superiore a 1.300 posti percinema e teatri e spettacoli viaggianti e 5.000 per gli altri•comunale, per le capienze inferiori

Contemporaneamente il progetto deve essere sottoposto allacommissione pubblico spettacolo per le verifiche di competenza.

Procedure per costruzione o modifiche di impianti sportivi

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ATTENZIONE:Per i locali e gli impianti con capienza complessiva pari o inferiore a200 persone, le verifiche e gli accertamenti sono sostituiti, fermerestando le disposizioni sanitarie vigenti, da una relazione tecnica diun professionista iscritto ad albo professionale che attesta larispondenza del locale o dell'impianto alle regole tecniche stabilitecon decreto del Ministro dell'interno.

Procedure per costruzione o modifiche di impianti sportivi

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P e r g li im p ia n ti s p o r tiv i la d e ro g a è c o n c e s s a d a l

P re fe tto s e n tita la C o m m is s io n e P ro v in c ia le , tra n n e

c h e p e r g li a r tic o li n n ° 4 , 8 , 9 , 1 5 , 1 6 , e 1 7 a ffe re n ti las ic u re z z a a n tin c e n d io

Procedure per costruzione o modifiche di impianti sportivi

D E R O G H E

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Ubicazione

La zona esterna deve garantire, ai fini della sicurezza, ilrapido sfollamento. Eventuali parcheggi e zone diconcentrazione dei mezzi pubblici devono essere situatiin posizione tale da non costituire ostacolo al deflusso.

l'impianto e/o complesso sportivo deve essere ubicato inun’area che consenta l’avvicinamento a la manovra deimezzi di soccorso e renda possibile lo sfollamento versoaree adiacenti.

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Per consentire l'intervento dei mezzi di soccorso gli

accessi all'area di servizio annessa all'impianto

devono avere i seguenti requisiti minimi:

- raggio di volta non inferiore a 13 m;

- altezza libera non inferiore a 4 m;

- larghezza: non inferiore a 3,50 m;

- pendenza: non superiore a 10%;

- resistenza al carico: per automezzi di peso

complessivo non inferiore a 20 t

Ubicazione

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Gli impianti devono essere provvisti di un luogo da cui sia

possibile coordinare gli interventi di emergenza; detto

ambiente deve essere facilmente individuabile ed

accessibile da parte delle squadre di soccorso, e (solo

per gli impianti sportivi ove si disputano manifestazioni

calcistiche con capienza superiore a 10.000 spettatori)

avere visibilità sullo spazio riservato agli spettatori e

sullo spazio di attività sportiva, in modo che sia

possibile coordinare gli interventi per la sicurezza delle

manifestazioni.

Ubicazione

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A condizione che:

La separazione tra gli impianti sportivi e le altre attività deve essere

realizzata con strutture minimo REI 90; eventuali comunicazioni sono

ammesse tramite filtri a prova di fumo di stesse caratteristiche di

resistenza al fuoco.

Siano rispettate le norme di prevenzione incendi di ogni attività

presente;

Gli impianti al chiuso possono essere ubicati nel volume di altri edifici

ove si svolgono attività di cui ai punti 64, 83, 84, 85, 86, 87, 89, 90, 91,

92, 94 e 95 del decreto del Ministro dell'interno 16 febbraio 1982

Ubicazione

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Come previsto dal D.M. 6 giugno 2005 nei complessi sportivimultifunzionali è consentita anche l'ubicazione delle suddetteattività di cui ai punti (64, 83, 84, 85, 86, 87, 88, 89, 90, 91, 92 e 95del decreto del Ministro dell’Interno 16 febbraio 1982),- 49, 65, 66,

67, 68, 69, 71, 72, 74, 75, 77 del DPR 151/2011sia all'esterno del volume degli impianti che all'interno. Nelrispetto di determinate prescrizioni qui omesse ….

Ubicazione

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Gli impianti al chiuso non possono avere lo spazio di

attività sportiva ubicato oltre il primo piano interrato a

quota inferiore a 7,50 m rispetto al piano dell'area di

servizio o zona esterna all'impianto.

Negli impianti ubicati ad altezza superiore a 12 m deve

essere assicurata la possibilità dell'accostamento

all'edificio delle autoscale dei Vigili del Fuoco almeno ad

una qualsiasi finestra o balcone di ogni piano; qualora

tale requisito non fosse soddisfatto, negli edifici di

altezza antincendio fino a 24 m e in quelli di altezza

superiore, le scale a servizio delle vie di esodo devono

essere rispettivamente protette e a prova di fumo.

InoltreUbicazione

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Tutti gli impianti di capienza superiore a 2.000 spettatori devono avere un'areadi servizio annessa all'impianto costituita da spazi scoperti delimitati in mododa risultare liberi da ostacoli al deflusso.Tali spazi devono essere: in piano o con pendenza non superiore al 12% in corrispondenza delle uscitedall'impianto;di superficie tale da poter garantire una densità di affollamento di 2 persone ametro quadrato.La delimitazione dell'area di servizio deve :•essere distanziata almeno 6,00 metri dal perimetro dell'impianto e tale daconsentire agevolmente il deflusso in sicurezza;•avere varchi di larghezza equivalente a quella delle uscite dall'impiantotenuto conto delle diverse capacità di deflusso tra le uscite sulla delimitazioneesterna e quelle dallo stesso impianto;• avere caratteristiche tecniche conformi alla norma UNI 10121 EN oequivalenti;•tutti i varchi devono essere mantenuti sgombri da ostacoli al regolaredeflusso del pubblico.(Così Integrato dal decreto 6/6/2005)

Area di servizio annessa

all'impianto

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Negli impianti di capienza compresa tra 500 e 2.000

spettatori, ove non fosse possibile disporre dell‘ area di

servizio annessa all'impianto, dovrà essere definita

un‘area esterna di analoghe caratteristiche.

La disponibilità di tale area durante l'uso per le

manifestazioni dovrà risultare da apposito atto

legalmente valido.

Area di servizio annessa

all'impianto

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Spazi riservati agli spettatori e

all'attività sportiva

La capienza dello spazio riservato agli spettatori è datadalla somma dei posti a sedere e dei posti in piedi;

Spazio riservato agli spettatori.

il numero dei posti in piedi si calcola in ragione di 35spettatori ogni 10 metri quadrati di superficie all'uopodestinata

i posti in piedi sono ammessi fino ad un limite di 500negli impianti al chiuso e fino ad un massimo di 2000 pergli impianti all'aperto.

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il numero dei posti a sedere è dato dal numero totale degli elementi di seduta con soluzione di continuità, così come definito dalla norma UNI 9931, oppure dallo sviluppo lineare in metri dei gradoni o delle panche diviso 0,48

Spazi riservati agli spettatori e

all'attività sportiva

Tutti i posti a sedere devono essere chiaramente individuati e numerati e devono rispondere alle norme UNI 9931 e 9939.

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Deve essere sempre garantita per ogni spettatore la visibilità dell'area destinata all'attività sportiva, conformemente alla norma UNI 9217.

Per le determinazioni della capienza non si deve tener conto degli spazi destinati ai percorsi di smistamento degli spettatori, che dovranno essere mantenuti liberi durante le manifestazioni.

Spazi riservati agli spettatori e

all'attività sportiva

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Le tribune provvisorie, su cui non possono essereprevisti posti in piedi, devono rispondere alle norme UNI9217.

Negli impianti all'aperto contrassegnati nell'allegato con l'asterisco, è consentito prevedere posti in piedi

Spazi riservati agli spettatori e

all'attività sportiva

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La capienza dello spazio di attività sportiva è pari alnumero di praticanti e di addetti previsti in funzionedelle attività sportive.

Spazio di attività sportiva

Lo spazio di attività sportiva deve esserecollegato agli spogliatoi ed all'esternodell’area di servizio dell'impianto conpercorsi separati da quelli degli spettatori.

Spazi riservati agli spettatori e

all'attività sportiva

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Lo spazio riservato agli spettatori deve essere delimitatorispetto a quello dell'attività sportiva;tale delimitazione deve essere: conforme ai regolamenti del C.O.N.I. e delle FederazioniSportive Nazionali;per i campi di calcio dovràessere conforme alla normaUNI 10121;

Le delimitazioni nei campi di calcio devono avere almenodue varchi di larghezza minima di 2,40 m, per ogni settoremuniti di serramenti che in caso di necessità possano essereaperti su disposizione dell'autorità di pubblica sicurezza versola zona attività sportiva.

Spazi riservati agli spettatori e

all'attività sportiva

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L’Art. 6-bis Sistemi di separazione tra zona spettatori e zona attività sportiva(solo per gli impianti sportivi ove si disputanomanifestazioni calcistiche con capienza superiore a10.000 spettatori) (aggiunto dal DM 6 giugno 2005)ha introdotto ulteriori prescrizioni che qui per brevitàomettiamo.

Spazi riservati agli spettatori e

all'attività sportiva

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Settori

Al fine di realizzare la separazione tra i sostenitori delle duesquadre, gli impianti all'aperto con un numero di spettatorisuperiore a 10.000 e quelli al chiuso con un numero di spettatorisuperiore a 4.000 devono avere lo spazio riservato agli spettatorisuddiviso in settori.

Valido per gli impianti all’aperto con capienza superiorea 10.000 spettatori ed a quelli al chiuso con capienzasuperiore a 4.000 spettatori (così modificato del Decreto6/06/2005)

I settori devono avere ingressi, vie di uscita ed aree di parcheggioindipendenti e separate.

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Un settore deve essere dedicato agli ospiti.

La capienza di ciascun settore non può essere superiore a 10.000 spettatori per impianti all'aperto e a 4.000 per quelli al chiuso.

Settori

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a) impedire che i sostenitori delle due compagini in garavengano in contatto tra loro e che gli spettatori sispostino da un settore all'altro;

Per ciascun settore devono essere permanentementerealizzati sistemi di separazione idonei a:

Settori

tale finalità deve essereperseguita mediante l'istallazionepermanente di elementi diseparazione in materialeincombustibile e di caratteristicheconformi alla norma UNI 10121-2 oequivalenti.

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b) permettere, ove necessario, la realizzazione di una divisioneall'interno di uno stesso settore, tra gruppi di spettatori, fermorestando il rispetto delle disposizioni relative al sistema delle vied'uscita.

Tale finalità deve essere perseguita mediante sistemi diseparazione modulabili in funzione delle caratteristiche deglispettatori presenti nei settori ed individuabili in una delle misuredi seguito riportate o in una loro combinazione:

a) istallazione di elementi di separazione in materialeincombustibile aventi altezza e caratteristiche conformi allanorma UNI 10121-2 o equivalenti;

b) creazione di zone temporaneamente sottoposte a divieto distazionamento e movimento, occupate esclusivamente dapersonale addetto all'accoglienza, all'indirizzamento ed allaosservazione degli spettatori, posto a disposizione dalle societàorganizzatrici della manifestazione sportiva.

SettoriSettori

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La suddivisione in settori deve essere conforme ai regolamenti delC.O.N.I. e delle Federazioni sportive nazionali.Ogni settore deve avere:a) almeno due uscite;b) servizi indipendenti;c)sistemi di vie di uscita indipendenti chiaramente identificabili consegnaletica di sicurezza;d)I settori per i posti in piedi devono avere una capienza non superiorea 500 spettatori.

Negli impianti all'aperto indicati nell'allegato al presente decreto, perquelli contrassegnati con un asterisco, non è necessario realizzare lasuddivisione in settori;qualora tale suddivisione si renda necessaria per aspetti organizzativi e

di pubblica sicurezza, i rispettivi settori devono essere realizzati conl'osservanza delle prescrizioni prima riportate.

SettoriSettori

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Sistema di vie di uscita

Zona riservata agli spettatori

•L'impianto deve essere provvisto di un sistemaorganizzato di vie di uscita dimensionato in base allacapienza in funzione della capacità di deflusso edessere dotato di almeno due uscite;

• il sistema di vie di uscita dalla zona spettatori deveessere indipendente da quello della zona di attivitàsportiva.

•Deve essere previsto almeno un ingressoper ogni settore;

• qualora gli ingressi siano dotati dipreselettori di fila la larghezza degli stessinon va computata nel calcolo delle uscite.

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Deve essere sempre garantito l'esodosenza ostacoli dall'impianto.

• CARATTERISTICHE DELLE USCITE E VIE DI USCITA:• Larghezza non inferiore a 2 moduli (1,20 m);• la larghezza complessiva delle uscite deve essere dimensionata per

una capacità di deflusso non superiore a 250 (1,20 m ogni 500persone) per gli impianti all'aperto ed a 50 (1,20 m ogni 100persone) per gli impianti al chiuso indipendentemente dalle quote;

• le vie d'uscita devono avere la stessa larghezza complessiva delleuscite dallo spazio riservato agli spettatori

Sistema di vie di uscita

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CARATTERISTICHE DELLE PORTE:Le porte situate sulle vie di uscita devono aprirsi nelsenso dell’esodo a semplice spinta;le porte possono essere ad uno o due battenti;I battenti delle porte, quando sono aperte, non devonoostruire passaggi, corridoi e pianerottoli;I serramenti delle porte di uscita devono essereprovvisti di maniglioni antipanico;Le porte devono essere di costruzione robusta;Le superfici trasparenti delle porte devono esserecostituite da materiali di sicurezza.

Sistema di vie di uscita

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Il numero di uscite dallo spazio riservato agli spettatoriper ogni settore o per ogni impianto non suddiviso insettori non deve essere inferiore a 2.

Per gli impianti al chiuso e per gli ambientiinterni degli impianti all'aperto la lunghezzamassima delle vie di uscita non deve esseresuperiore a 40 m;in presenza di idonei impianti dismaltimento dei fumi asserviti a impianti dirilevazione o segnalazione di incendi lalunghezza può essere portata a 50 m.

Sistema di vie di uscita

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Dove sono previsti posti per portatori di handicap, su sedie a rotelle,di cui alla legge 9 gennaio 1989, n. 13, sull'abbattimento dellebarriere architettoniche, il sistema delle vie di uscita e gli spazi calmirelativi devono essere conseguentemente dimensionati.

Gli spazi calmi devono essere realizzati con strutture e materialicongruenti con le caratteristiche di resistenza e reazione al fuocorichieste per le vie di esodo e devono essere raggiungibili conpercorsi non superiori a 40 m, quando esiste possibilità di scelta fradue vie di esodo, in caso contrario tali percorsi devono essere nonsuperiori a 30 m.

EVACUAZIONE PERSONE CON RIDOTTE O IMPEDITE CAPACITA’ MOTOREE

Sistema di vie di uscita

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Le scale devono avere gradini a pianta rettangolare, conalzata e pedata costanti rispettivamente non superiori a17 cm (alzata) e non inferiore a 30 cm (pedata);le rampe delle scale devono essere rettilinee, avere nonmeno di tre gradini e non più di 15;i pianerottoli devono avere la stessa larghezza delle scalesenza allargamenti e restringimenti;sono consigliabili nei pianerottoli raccordi circolari cheabbiano la larghezza radiale costante ed uguale a quelladella scala.

CARATTERISTICHE DELLE SCALE

Sistema di vie di uscita

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chiarimento: la misura della pedata del gradino deveessere effettuata secondo la proiezione verticale,considerando quindi la pedata utile in fase di discesa.

Tutte le scale devono essere munite di corrimanosporgenti non oltre le tolleranze ammesse; le estremitàdi tali corrimano devono rientrare con raccordo nelmuro stesso.

Sistema di vie di uscita

E’ ammessa la fusione di due rampe di scale in unicarampa, purché questa abbia la larghezza uguale allasomma delle due; per scale di larghezza superiore a 3 mla Commissione Provinciale di Vigilanza può prescrivere ilcorrimano centrale

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Le rampe senza gradini devono avere una pendenzamassima del 12% con piani di riposo orizzontali profondialmeno m 1,20 ogni 10 m di sviluppo della rampa

Nessuna sporgenza o rientranza, oltre quelle ammessedalle tolleranze, deve esistere nelle pareti per un'altezzadi 2 m dal piano calpestio

E’ ammesso l'uso di scale mobili e ascensori, ma nonvanno computate nel calcolo delle vie d'uscita

Sistema di vie di uscita

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Zona di attività sportiva.

Il sistema di vie d'uscita e le uscite della zona di attivitàsportiva devono avere caratteristiche analoghe a quelledella zona riservata agli spettatori.

Sistema di vie di uscita

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Art. 8-bis Aree di sicurezza e varchi da applicarsi esclusivamenteagli impianti sportivi ove si disputano manifestazioni calcistiche concapienza superiore a 10.000 spettatori (aggiunto dal DM 6 giugno2005)

1. Nel rispetto del dimensionamento e della finalità delle vie diuscita, oltre a quanto previsto dall'art. 8, devono essererealizzate aree di sicurezza in cui devono essere ammessi solo ititolari di regolare titolo di accesso all'impianto, così strutturate:

a) "area di massima sicurezza", comprende l'impianto sportivo el'area di servizio annessa, ove sono collocati i varchi di accessoall'impianto.

Tale area deve essere delimitata a mezzo di elementi diseparazione, in materiale incombustibile e conforme allanorma UNI 10121-2 o equivalenti;

Sistema di vie di uscita

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b) "area riservata", realizzata nell'ambito dell'area di servizio esterna,di cui all'art. 2 del presente decreto, ed opportunamente recintata,all'interno della quale è consentito l'accesso esclusivamente agliaventi diritto. Tale area dovrà essere delimitata attraverso elementi diseparazione fissi in materiale incombustibile e conformi alla normaUNI 10121-2 o equivalenti; è ammessa la separazione medianteelementi mobili in materiale incombustibile. Per consentire laseparazione delle tifoserie all'interno dell'area riservata, la stessadeve essere divisa in settori, dei quali almeno uno riservato aisostenitori della squadra ospite, di capienza non inferiore a quellaminima stabilita dall'organizzazione sportiva per il settorecorrispondente, delimitati a mezzo di elementi di separazione inmateriale incombustibile e conforme alla norma UNI 10121-2 oequivalenti.

Sistema di vie di uscita

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2. Il numero dei varchi di ingresso presenti lungo la delimitazionedell'area di massima sicurezza deve essere proporzionato allacapienza del settore a cui danno accesso e comunque in ragionedi almeno un varco ogni 750 spettatori, in modo da consentire ilcompletamento delle operazioni di afflusso degli spettatori inun arco temporale non superiore ad un'ora e mezza primadell'inizio della manifestazione sportiva, compresi i tempinecessari all'effettuazione dei controlli di sicurezza e di verificadella regolarità del titolo di accesso. Tali varchi di ingressodevono essere contrassegnati con lettere o numeri progressiviben visibili dall'esterno ed analoghi a quelli che sarannoriportati sul titolo di accesso all'impianto.

Sistema di vie di uscita

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3. I varchi di ingresso all'area di massima sicurezza devonoessere dotati di preselettori di incanalamento tali daevitare pressioni nella fase di obliterazione del titolo diaccesso con corsia di ritorno per gli spettatori non abilitatiall'ingresso, nonchè di tornelli "a tutta altezza" chepermettono l'accesso ad una sola persona per volta,tramite lo sblocco del meccanismo di rotazione daattivarsi successivamente all'avvenuta verifica dellaregolarità del titolo di accesso.

Sistema di vie di uscita

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6. Il sistema di afflusso degli spettatori, come delineato aicommi 2, 3, 4 e 5 è comunque sottoposto alla preventivaapprovazione del questore della provincia.

5. I varchi di ingresso dotati di preselettori e di tornellidevono essere separati e indipendenti dal sistema di vied'uscita di cui all'art. 8 e le biglietterie, quando ammesse,devono essere ubicate fuori dell'area riservata.

4. I tornelli devono essere realizzati secondo regole di buonatecnica, devono essere invalicabili se bloccati alla rotazione,in modo da non rendere possibili fenomeni di violenza,anche organizzata, da parte di soggetti che non siano inpossesso di un titolo valido.

Sistema di vie di uscita

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Distribuzione interna

Caratteristiche percorsi di smistamento:

• devono essere rettilinei;• Avere larghezza minima 120 cm;

• Servire massimo 20 posti per fila e per parte;• ogni 15 file di gradoni deve essere realizzato un passaggio,

parallelo alle file stesse, di larghezza non inferiore a 1,20 m; èconsentito non prevedere tali passaggi quando i percorsi dismistamento adducono direttamente alle vie di uscita;

• i gradini delle scale di smistamento devono essere a piantarettangolare con una alzata non superiore a 25 cm e una pedatanon inferiore a 23 cm

• il rapporto tra pedata e alzata deve essere superiore a 1,2;• è ammessa la variabilità graduale dell'alzata e della pedata tra

un gradino e il successivo in ragione della tolleranza del 2%.

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Tra due rampe consecutive è ammessa una variazione dipendenza a condizione che venga interposto un piano diriposo della stessa larghezza della scala di smistamento,profondo almeno m 1,20, fermo restando i limiti dimensionalidei gradini ed il rapporto tra pedata e alzata.

Distribuzione interna

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Caratteristiche gradoni per posti a sedere:

• pedata non inferiore a 0,60 m;• il rapporto tra pedata ed alzata dei gradoni deve

essere non inferiore a 1,2;• possono essere previsti sedili su piani orizzontali o

inclinati con pendenza non superiore al 12%.

Distribuzione interna

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Le aree riservate ai posti in piedi devono esseredelimitate da barriere frangifolla longitudinali etrasversali con un massimo di 500 spettatori per area;i posti in piedi possono essere realizzati in piano o supiani inclinati con pendenza non superiore al 12% o sugradoni con alzata non superiore a 0,25 m.

Posti in piedi

Distribuzione interna

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Negli impianti sportivi con capienza superiore a 10.000spettatori deve essere previsto un posto di prontosoccorso ogni 10.000 spettatori;

nel caso in cui l'impianto sia suddiviso in settori dicapienza inferiore a 10.000 spettatori, per ogni settoredeve essere garantito l'accesso al posto di prontosoccorso.

Negli impianti con capienza inferiore a 10.000spettatori, il posto di pronto soccorso, che comunquedeve essere previsto, può essere adibito anche ad altriusi compatibili dal punto di vista sanitario.

posto di pronto soccorso

Servizi di supporto della

zona spettatori

servizi igienici … omississ

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Ogni posto di pronto soccorso deve essere dotato di:

•un telefono;

•un lavabo;

•acqua potabile;

•un lettino con sgabelli;

• di una scrivania con sedia

•di quant’altro previsto dalla vigente normativa in materia.

I posti di pronto soccorso devono essere ubicati inagevole comunicazione con la zona spettatori e devonoessere serviti dalla viabilità esterna all'impianto.

Servizi di supporto della

zona spettatori

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Negli impianti sportivi con capienza superiore a 10.000spettatori è necessario, in occasione delle manifestazioni,prevedere almeno un presidio medico e l'ambulanza incorrispondenza di un pronto soccorso.

Il pronto soccorso deve essere segnalato nella zonaspettatori, lungo il sistema di vie d'uscita e nell'area dipertinenza dell'impianto

Le disposizioni di cui al presente articolo possono essereintegrate nell'ambito di un piano generale dei servizi medicie sanitari, prescritti dalle autorità preposte in base allecaratteristiche dell'impianto ed in relazione alle singolemanifestazioni alle quali l'impianto stesso è destinato.

Servizi di supporto della

zona spettatori

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Gli spogliatoi per atleti e arbitri e i relativi servizidevono essere conformi per numero e dimensioniai regolamenti o alle prescrizioni del C.O.N.I. e delleFederazioni Sportive Nazionali relative allediscipline previste nella zona di attività sportiva.

Gli spogliatoi devono avere accessi separati daglispettatori durante le manifestazioni ed i relativipercorsi di collegamento con la zona esterna e conlo spazio di attività sportiva devono esseredelimitati e separati dal pubblico.

Spogliatoi

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Manifestazioni occasionali

E’ ammessa l'utilizzazione degli impianti sportivi ancheper lo svolgimento di manifestazioni occasionali acarattere non sportivo, a condizione che venganorispettate le destinazioni e le condizioni d'uso delle variezone dell'impianto, secondo quanto previsto aiprecedenti articoli.

Page 62: 5- " IMPIANTI SPORTIVI" 110pag.

Nel caso in cui le zone spettatori siano estese allazona di attività sportiva o comunque siano ampliaterispetto a quelle normalmente utilizzate perl'impianto sportivo, la capienza, la distribuzioneinterna e il dimensionamento delle vie di uscitadevono rispondere alle prescrizioni di cui aiprecedenti articoli per gli impianti all'aperto, mentreper gli impianti al chiuso la capacità di deflusso dellediverse zone dell'impianto deve essere commisurataai parametri stabiliti dalle disposizioni vigenti per ilocali di pubblico spettacolo (D.M.I. 19/08/1996).

Manifestazioni occasionaliManifestazioni

occasionali

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Coperture pressostatiche

L'impiego di coperture pressostatiche è consentito negliimpianti ove è prevista la presenza di spettatori,praticanti e addetti in numero non superiore a 50persone;

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tali coperture devono essere realizzate:• con materiali aventi classe di reazione al fuoco non superiore a 2,ed omologati ai sensi del decreto del Ministro dell'interno 26giugno 1984;•devono essere previsti adeguati sostegni in grado di impedire ilrischio del repentino abbattimento in caso di caduta di pressione;• in alternativa possono essere installati dispositivi di allarmesonoro e luminoso che comunichino ai presenti eventualianomalie, abbassamenti della pressione e/o carichi di vento o dineve superiori ai limiti di progetto della zona in esame.

Coperture pressostatiche

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Devono inoltre essere previste almeno due uscite dilarghezza non inferiore a m 1,20, detti varchi devonoessere opportunamente intelaiati e controventati perevitare, in caso di caduta del pallone, l'ostruzionedell'uscita.

Il sistema di illuminazione, ove sospeso alla copertura,deve essere munito di idonei dispositivi di protezione esicurezza contro la caduta accidentale.

Coperture pressostatiche

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Deve essere prodotto annualmente alcomune, un certificato di idoneità staticaa firma di tecnico abilitato attestantel'avvenuta verifica del materiale dicopertura e dei dispositivi di cui al commaprecedente

Coperture pressostatiche

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Piscine

Lo spazio di attività sportiva di una piscina è costituito dallevasche e dalle superfici calpestabili a piedi nudi ad essecircostanti, definite aree di bordo vasca.

l'area di bordo vasca deve:• essere realizzata in piano, con pendenza

non superiore al 3%, in materialeantisdrucciolevole;

• avere larghezza non inferiore a 1,50 m;• avere superficie complessiva non inferiore

al 50% di quella della vasca.

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Il servizio di salvataggio deve essere disimpegnato da unassistente bagnante quando il numero di personecontemporaneamente presenti nello spazio di attività èsuperiore alle 20 unità o in vasche con specchi d'acqua disuperficie superiore a 50 mq. Detto servizio deve esseredisimpegnato da almeno due assistenti bagnanti per vaschecon specchi d'acqua di superficie superiore a 400 mq.

La densità di affollamento di una piscina deve esserecalcolata nella misura di 2 mq di specchio d'acqua per ognibagnante.

Piscine

Page 69: 5- " IMPIANTI SPORTIVI" 110pag.

Per vasche oltre 1.000 mq dovrà essere aggiunto unassistente bagnante ogni 500 mq.

Nel caso di vasche adiacenti e ben visibili tra loro ilnumero degli assistenti bagnanti va calcolato sommandole superfici delle vasche ed applicando successivamente ilrapporto assistenti bagnanti/superfici d'acqua in ragionedi 1 ogni 500 mq.

Piscine

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Per assistente bagnante si intende una persona addettaal servizio di salvataggio e primo soccorso abilitata dallasezione salvamento della Federazione Italiana Nuotoovvero munita di brevetto di idoneità per i salvataggi inmare rilasciato da società autorizzata dal Ministero deitrasporti e della navigazione.

Durante l'addestramento di nuotatori il servizio diassistenza agli stessi può essere svolto dall'istruttore oallenatore in possesso di detta abilitazione dellaFederazione Italiana Nuoto.

Piscine

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Strutture finiture ed arredi

I requisiti di resistenza al fuoco deglielementi strutturali dei locali di cui alpresente decreto, vanno valutati secondo leprescrizioni e le modalità di prova stabilitedal D.M. 9 marzo 2007.

Il dimensionamento degli spessori e delleprotezioni da adottare per i vari tipi deisuddetti materiali, nonché la classificazionedei locali stessi secondo il carico d'incendio,vanno determinati con le tabelle e con lemodalità specificate dal D.M. 16/02/2007

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Negli impianti al chiuso e per gli ambientiinterni degli impianti all'aperto lecaratteristiche di reazione al fuoco dei materialiimpiegati devono essere le seguenti:

a) negli atri, nei corridoi di disimpegno, nelle scale,nelle rampe e nei passaggi in genere, èconsentito l'impiego di materiali di classe 1 inragione del 50% massimo della loro superficietotale (pavimenti + pareti + soffitti + proiezioneorizzontale delle scale).

Per la restante parte deve essere impiegatomateriale di classe 0 (non combustibile);

Strutture finiture ed arredi

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b) in tutti gli altri ambienti è consentito che:

• i materiali di rivestimento dei pavimenti siano di classe 2

•che i materiali suscettibili di prendere fuoco su entrambe le facce

(tende) e gli altri materiali di rivestimento siano di classe 1;

c) ferme restando le limitazioni previste alla precedente lettera a) è consentital'installazione di controsoffitti nonché di materiali di rivestimento posti non inaderenza agli elementi costruttivi, purché abbiano classe di reazione al fuoconon superiore a 1 e siano omologati tenendo conto delle effettive condizioni diimpiego anche in relazione alle possibili fonti di innesco.

Strutture finiture ed arredi

Page 74: 5- " IMPIANTI SPORTIVI" 110pag.

Le poltrone e gli altri mobili imbottitidebbono essere di classe di reazione alfuoco 1 IM, mentre i sedili non imbottiti enon rivestiti, costituiti da materiali rigidicombustibili, devono essere di classe direazione al fuoco non superiore a 2.

Strutture finiture ed arredi

Page 75: 5- " IMPIANTI SPORTIVI" 110pag.

I materiali di cui ai precedenti capoversidebbono essere omologati ai sensi deldecreto del Ministro dell'interno 26 giugno1984 (supplemento ordinario alla GazzettaUfficiale n. 234 del 25 agosto 1984).

Le pavimentazioni delle zone dove si praticano le “attivitàsportive”, all'interno degli impianti sportivi, sono daconsiderare attrezzature sportive e quindi non necessitanodi classificazione ai fini della reazione al fuoco; non èconsentita la posa in opera di cavi elettrici o canalizzazioniche possono provocare l'insorgere o il propagarsi di incendiall'interno di eventuali intercapedini realizzate al di sotto ditali pavimentazioni.

Strutture finiture ed arredi

Page 76: 5- " IMPIANTI SPORTIVI" 110pag.

Le citate pavimentazioni, se in materiale combustibile,vanno ovviamente computate nel carico d'incendio ai finidella valutazione dei requisiti di resistenza al fuoco deglielementi strutturali degli impianti sportivi.

Negli impianti al chiuso, nel caso in cui le zone spettatorisiano estese alle zone di attività sportiva, la classificazionedella pavimentazione ai fini della reazione al fuoco ècomunque necessaria.

Strutture finiture ed arredi

Page 77: 5- " IMPIANTI SPORTIVI" 110pag.

Qualora vengano previsti effettivi accorgimenti miglioratividelle condizioni globali di sicurezza dei locali, rispetto aquanto previsto dalle norme di cui al presente articolo,quali efficaci sistemi di smaltimento dei fumi asserviti adimpianti automatici di rivelazione incendio e/o impiantoautomatico di spegnimento a pioggia, potrà consentirsil'impiego di materiali di classe di reazione al fuoco 1, 2 e 3in luogo delle classi 0, 1 e 2 precedentemente indicate, conesclusione dei tendaggi, dei controsoffitti e dei materialiposti in aderenza agli elementi costruttivi per i quali èammessa esclusivamente la classe 1, e dei sedili per i qualiè ammessa esclusivamente la classe 1 IM e 2.

Strutture finiture ed arredi

Page 78: 5- " IMPIANTI SPORTIVI" 110pag.

I lucernari debbono avere vetri retinati oppure essere costruiti in vetrocemento o con materiali combustibili di classe 1 di reazione al fuoco. E' consentito l'impiego del legno per i serramenti esterni ed interni.

Strutture finiture ed arredi

Page 79: 5- " IMPIANTI SPORTIVI" 110pag.

Depositi

• I locali, di superficie non superiore a 25 mq, destinatia deposito di materiale combustibile, possono essereubicati a qualsiasi piano dell'impianto;

• le strutture di separazione e le porte devonopossedere caratteristiche almeno REI 60 ed esseremunite di dispositivo di autochiusura.

• Il carico di incendio deve essere limitato a30 Kg/mq.

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• La ventilazione naturale non deve essere inferiore ad1/40 della superficie in pianta. Ove non sia possibileraggiungere per l'aerazione naturale il rapporto disuperficie predetto, è ammesso il ricorso alla aerazionemeccanica con portata di due ricambi orari, dagarantire anche in situazioni di emergenza, purché siaassicurata una superficie di aerazione naturale pari al25% di quella prevista.

Depositi

• In prossimità delle porte di accesso al locale deve essere installato un estintore di capacità estinguente non inferiore a 21 A.

Page 81: 5- " IMPIANTI SPORTIVI" 110pag.

• I locali, di superficie superiore a 25 mq destinati aldeposito di materiale combustibile, possono essereubicati all'interno dell'edificio ai piani fuori terra o al 1° o2° interrato.

• La superficie massima lorda di ogni singolo locale nondeve essere superiore a 1.000 mq per i piani fuori terra ea 500 mq per i piani 1° e 2° interrato.

• Le strutture di separazione e le porte di accesso, dotatedi dispositivo di autochiusura, devono possederecaratteristiche almeno REI 90.

Depositi

Page 82: 5- " IMPIANTI SPORTIVI" 110pag.

• Deve essere installato un impiantoautomatico di rivelazione edallarme incendio.

• Il carico di incendio deve esserelimitato a 50 kg/mq; qualora siasuperato tale valore, il depositodeve essere protetto con impiantodi spegnimento automatico.

Depositi

Page 83: 5- " IMPIANTI SPORTIVI" 110pag.

• L'aerazione deve essere pari a 1/40 della superficiein pianta del locale.

• Ad uso di ogni locale deve essere previsto almenoun estintore di capacità estinguente non inferiore a21 A, ogni 150 mq di superficie

Depositi

Page 84: 5- " IMPIANTI SPORTIVI" 110pag.

Per i depositi con superficie superiore a 500 mq, seubicati a piani fuori terra, e 25 mq, se ubicati ai pianiinterrati, le comunicazioni con gli ambienti limitrofidevono avvenire tramite disimpegno ad uso esclusivorealizzato con strutture resistenti al fuoco e munito diporte aventi caratteristiche almeno REI 60.

Qualora detto disimpegno sia a servizio di più localideposito, lo stesso deve essere aerato direttamenteverso l'esterno.

Depositi

Page 85: 5- " IMPIANTI SPORTIVI" 110pag.

I depositi di sostanze infiammabili devono essere ubicati al di fuoridel volume del fabbricato.E' consentito detenere all'interno del volume dell'edificio in armadi

metallici, dotati di bacino di contenimento, prodotti liquidiinfiammabili strettamente necessari per le esigenze igienico-sanitarie.

Depositi

Page 86: 5- " IMPIANTI SPORTIVI" 110pag.

Gli impianti elettrici devono essere realizzati inconformità alla legge 10 marzo 1968, n. 186(G.U. n. 77 del 23 marzo 1968). La rispondenzaalle vigenti norme di sicurezza deve essereattestata con la procedura di cui al D.M. 37/08.

gli impianti elettrici:• non devono costituire causa primaria di

incendio o di esplosione;• non devono fornire alimento o via privilegiata

di propagazione degli incendi.

Impianti elettrici

Page 87: 5- " IMPIANTI SPORTIVI" 110pag.

Il comportamento al fuoco della membratura

deve essere compatibile con la specifica

destinazione d'uso dei singoli locali:

• devono essere suddivisi in modo che un

eventuale guasto non provochi la messa

fuori servizio dell'intero sistema (utenza);

• devono disporre di apparecchi di manovra

ubicati in posizioni “protette” e devono

riportare chiare indicazioni dei circuiti cui si

riferiscono.

Impianti elettrici

Page 88: 5- " IMPIANTI SPORTIVI" 110pag.

Il sistema utenza deve disporre dei

seguenti impianti di sicurezza:

a)illuminazione;

b)allarme;

c)rilevazione;

d)impianti di estinzione incendi.

Impianti elettrici

Page 89: 5- " IMPIANTI SPORTIVI" 110pag.

L'alimentazione di sicurezza deve essere automatica adinterruzione breve (< 0,5 sec) per gli impianti di segnalazione,allarme ed illuminazione e ad interruzione media (< 15 sec) per gliimpianti idrici antincendio.

Il dispositivo di carica degli accumulatori deve essere di tipo automatico e taleda consentire la ricarica completa entro 12 ore.

Quindi, gli impianti di segnalazione, allarme edilluminazione di sicurezza non possono esserealimentati da gruppo elettrogeno ma solo da batterieautoalimentate o gruppi di continuità che assicurino ilfunzionamento per almeno 1 ora.

Impianti elettrici

Page 90: 5- " IMPIANTI SPORTIVI" 110pag.

L'autonomia dell'alimentazione di sicurezza deveconsentire lo svolgimento in sicurezza delsoccorso e dello spegnimento per il temponecessario; in ogni caso l'autonomia minimaviene stabilita per ogni impianto come segue:• segnalazione e allarme: 30 minuti;• illuminazione di sicurezza: 60 minuti;• impianti idrici antincendio: 60 minuti.

Impianti elettrici

Page 91: 5- " IMPIANTI SPORTIVI" 110pag.

Gli impianti al chiuso, quelli all'aperto per i qualiè previsto l'uso notturno e gli ambienti internidegli impianti sportivi all'aperto, devono esseredotati di un impianto di illuminazione disicurezza.

L'impianto di illuminazione di sicurezza deve assicurare un livello di illuminazione non inferiore a 5 lux ad 1 m di altezza dal piano di calpestio lungo le vie di uscita

Il quadro elettrico generale deve essere ubicato inposizione facilmente accessibile, segnalata eprotetta dall'incendio per consentire di porrefuori tensione l'impianto elettrico dell'attività.

Impianti elettrici

Page 92: 5- " IMPIANTI SPORTIVI" 110pag.

Impianti di riscaldamento e condizionamento

E’ vietato utilizzare elementi mobili alimentati dacombustibile solido, liquido o gassoso, per ilriscaldamento degli ambienti.

Gli impianti di produzione del calore e dicondizionamento devono rispettare le specifiche normedi prevenzione incendi.

Page 93: 5- " IMPIANTI SPORTIVI" 110pag.

Impianto di allarme

Gli impianti al chiuso devono essere muniti di unimpianto di allarme acustico in grado di avvertire ipresenti delle condizioni di pericolo in caso di incendio.

Page 94: 5- " IMPIANTI SPORTIVI" 110pag.

il comando dei dispositivi sonori deve essere posto in ambiente presidiato, può inoltre essere previsto un secondo comando centralizzato ubicato in un locale distinto dal precedente che non presenti particolari rischi di incendio;

Il funzionamento per un tempo non inferiore a 30 minuti anche in assenza di alimentazione elettrica principale,.

Caratteristiche sistema di allarme:

I dispositivi sonori devono segnalare il pericolo a tutti gli occupanti dell'impianto sportivo o delle parti di esso coinvolte dall'incendio;

Page 95: 5- " IMPIANTI SPORTIVI" 110pag.

Mezzi ed impianti di estinzione degli incendi.

Tutti gli impianti sportivi devono essere dotati di un adeguato numero di estintori portatili.

Estintori

Come e dove devono essere collocati gli estintori?appositi cartelli segnalatori devono facilitarne l'individuazione, anche a distanza;in posizione facilmente accessibile e visibile; devono essere distribuiti in modo uniforme nell'area da proteggere, è comunque necessario che alcuni si trovino:• - in prossimità degli accessi; • - in vicinanza di aree di maggior pericolo.

Page 96: 5- " IMPIANTI SPORTIVI" 110pag.

La capacità estinguente degli estintoriportatili non deve essere inferiore a 13 A - 89B;a protezione di aree ed impianti a rischiospecifico devono essere previsti estintori ditipo idoneo.

Page 97: 5- " IMPIANTI SPORTIVI" 110pag.

Impianto idrico antincendio

Per gli impianti idrici antincendio non siapplicano le disposizioni dell’articolo 17 delD.M.I. 18 marzo 1996 in quanto abrogate dalDecreto 20 dicembre 2012

Il Decreto 20/12/2012 è in vigore dal 4 aprile 2013

Il decreto, come stabilito all'art. 1, disciplina la PROGETTAZIONE, LACOSTRUZIONE, L'ESERCIZIO E LA MANUTENZIONE degli impianti diprotezione attiva contro l'incendio installati nelle attività soggette aicontrolli di prevenzione incendi:-Sia previsti da specifiche regole tecniche;- Sia Richiesti dai Comandi provinciali dei vigili del fuoco;

Page 98: 5- " IMPIANTI SPORTIVI" 110pag.

L'art. 2 del Decreto 20/12/12 stabilisce che le disposizioni del decreto si applicano agli impianti di cui all'art. 1 :

-di nuova costruzione

- esistenti alla data di entrata in vigore nel caso essi siano oggetto di interventi comportanti la loro modifica sostanziale

L'art. 4 precisa che gli impianti costituiscono accorgimenti intesi a ridurre le conseguenze degli incendi a mezzo di rivelazione, segnalazione allarme, controllo o estinzione, evacuazione di fumo e calore.

Page 99: 5- " IMPIANTI SPORTIVI" 110pag.

Gli impianti DEVONO ESSERE progettati, realizzati e mantenuti aregola d'arte secondo quanto prescritto dalle specificheregolamentazioni, dalle norme di buona tecnica e dalle istruzionifornite dal fabbricante.

RESPONSABILITÀ DEI PROGETTISTI:I parametri e le caratteristiche utilizzati per la progettazione degliimpianti sono individuati dai soggetti responsabili della valutazionedel rischio di incendio e della progettazione.

PROGETTAZIONE- Se impianto a norma CEN, UNI, CEI, SEE: TECNICOABILITATO;- Se Impianto a norma Internazionale: PROFESSIONISTAANTINCENDIO;

Page 100: 5- " IMPIANTI SPORTIVI" 110pag.

RETI IDRANTIattiv

ità

Dis

posiz

ione

vig

ente

Classificazione secondo

disposizione vigente

Liv

ello

di

pericolo

sità

secondo n

orm

a

UN

I 10779

Pro

tezio

ne

este

rna

SI/

NO

Caratteristiche

minime

dell’alimentazion

e idrica richiesta,

secondo la

norma UNI

12845

Imp

ian

ti s

po

rtiv

i

D.M

. 1

8/0

3/1

99

6

Al chiuso con più di 100 e

meno di 1.000 spettatori1 NO Singola

Al chiuso con oltre 1.000

spettatori e fino a 4.0002 NO Singola

Al chiuso con otre 4.000

spettatori2 SI

Singola

superiore

All’aperto con oltre 5000

spettatori e fino a 10.0002 NO Singola

All’aperto con oltre 10.000

spettatori2 SI

Singola

superiore

Page 101: 5- " IMPIANTI SPORTIVI" 110pag.

IMPIANTI SPRINKLERattiv

ità

Dis

po

siz

ion

e

vig

en

teAmbienti nei quali è

prescritto l’impianto

sprinkler

Classificazion

e degli

impianti nei

quali è

prescritto

l’impianto

sprinkler

Caratteristiche

minime

dell’alimentazione

idrica richiesta,

secondo la norma

UNI 12845

Imp

ian

ti s

po

rtiv

i

D.M

. 1

8/0

3/1

99

6

Locali deposito con

carico di incendio

superiore a 50 Kg/mq

Secondo

norme UNI

EN 12845

Singola

Singola superiore

per impianti al

chiuso con oltre

4000 spettatori a

all’aperto con

oltre 10.000

spettatori

Page 102: 5- " IMPIANTI SPORTIVI" 110pag.

Impianto di rilevazione e segnalazione degli incendi

L’impianto fisso di rivelazione e segnalazioneautomatica degli incendi deve essere previsto:• negli impianti al chiuso, con numero di spettatori

superiore a 1.000;• negli ambienti interni degli impianti all'aperto con

numero di spettatori superiore a 5.000

Page 103: 5- " IMPIANTI SPORTIVI" 110pag.

Per l’impianto di rilevazione e segnalazione degliincendi il Decreto 20/12/12 prevede che lanorma da applicare è la UNI 9795.

Page 104: 5- " IMPIANTI SPORTIVI" 110pag.

Dispositivi di controllo degli

spettatori

Negli impianti con capienza superiore a 10.000spettatori all'aperto e 4.000 al chiuso, in occasione dimanifestazioni sportive, deve essere previsto unimpianto televisivo a circuito chiuso che consenta, da unlocale appositamente predisposto e presidiato,l'osservazione della zona spettatori e dell'area diservizio annessa all'impianto e dei relativi accessi, conregistrazione delle relative immagini. Detto locale deveessere posizionato in una zona dell'impianto sportivo dacui sia possibile avere una visione complessiva, totale ediretta della zona di attività sportiva e della zonaspettatori.

Page 105: 5- " IMPIANTI SPORTIVI" 110pag.

L'impianto deve consentire il riconoscimento del singolospettatore anche per le manifestazioni che si tengono inorari notturni.

Dispositivi di controllo degli spettatori

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Art. 19 - Gestione della sicurezza antincendio

… omississ…

Art. 19-bis - Gestione della sicurezza antincendio di complessi

sportivi multifunzionali … omississ…

Art. 19-ter.- Gestione dell’ordine e della sicurezza pubblica

all’interno degli im-pianti dove si disputano incontri di calcio

… omississ…

Art. 19-quater.(31) - Gestione dell’impianto sportivo

… omississ…

Page 107: 5- " IMPIANTI SPORTIVI" 110pag.

Art. 20 - Complessi e impianti con capienza non superiore a

100 spettatori o privi di spettatori

Gli impianti al chiuso possono essere ubicati nel volume di altri edificiove si svolgono attività di cui ai punti 64, 83, 84, 85, 86, 87,89, 90, 91,92, 94 e 95 del decreto del Ministro dell'interno 16 febbraio 1982; laseparazione con tali attività deve essere realizzata con strutture REI60;eventuali comunicazioni sono ammesse tramite filtri a prova difumo aventi stesse caratteristiche di resistenza al fuoco.

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L'impianto deve essere provvisto di non meno di due uscite di cuialmeno una di larghezza non inferiore a due moduli (1,20 m); per laseconda uscita è consentita una larghezza non inferiore a 0,80 m.

Negli impianti al chiuso e per gli ambienti interni degli impiantiall'aperto la lunghezza massima delle vie di uscita non deve esseresuperiore a 40 m o a 50 m se in presenza di idonei impianti dismaltimento dei fumi.

Le strutture, le finiture e gli arredi devono essere conformi alledisposizioni contenute nell'art. 15, fatto salvo quanto previsto dallanormativa vigente di prevenzione incendi per le specifiche attività

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Deve essere installato un impianto di illuminazione di sicurezza cheassicuri un livello di illuminazione non inferiore a 5 lux ad 1 m dialtezza dal piano di calpestio lungo le vie di uscita.

Gli impianti al chiuso e gli ambienti interni degli impianti all'apertodevono essere dotati di un adeguato numero di estintori portatili.

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Deve essere installata apposita segnaletica di sicurezza che consenta laindividuazione delle vie di uscita, del posto di pronto soccorso e deimezzi antincendio; appositi cartelli devono indicare le prime misure dipronto soccorso.

Per lo spazio e la zona di attività sportiva si applicano le disposizionicontenute nell'art. 6 e nell'ultimo comma dell'art. 8. Per le piscine siapplicano le prescrizioni contenute nell'art. 14.

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