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Letture con musica dal vivo I suggerimenti di lettura del 40° appuntamento, 1 Dicembre 2016 I nomi che diamo alle cose. Romanzi, fiabe, incanto. Dai Grimm a Bucay, la letteratura che serve alla vita

LA BOTTEGA DEI GIOCATTOLI Carter, Angela Una notte la giovane Melanie attraversa il giardino di casa indossando l'abito nuziale sottratto dall'armadio della madre. Il giorno dopo il suo mondo non è più lo stesso: costretta ad abbandonare la confortevole dimora della propria infanzia, Melanie si reca a Londra con i fratelli, a vivere presso parenti che non ha mai conosciuto. Da questo momento abiterà in un negozio di giocattoli, colmo di meraviglie e oggetti bizzarri, un teatro magico in cui si muovono strani personaggi: la zia Margaret, bella e silente; Francie, un violinista dotato e timido; Finn, imprevedibile e risoluto, che osa baciare Melanie ai giardini pubblici. Poi, come orco nella sua tana, il minaccioso zio Philip, che ama solo i manichini di legno che crea nel suo laboratorio.

LE FIABE DELLE DONNE cur. Carter, Angela Bizzarre e poco note, sanguinarie, ridicole, a volte oscene, le fiabe raccolte in questo volume da Angela Carter appartengono a un tempo in cui esse non erano destinate solo ai bambini, ma raccontavano agli adulti il lato luminoso e quello oscuro della vita. Provenienti da ogni paese e da ogni cultura - dall'Europa all'Artico, dall'Africa all'Estremo Oriente - sono accomunate da un solo tratto: al centro della vicenda si erge una figura femminile, ingegnosa o sciocca,

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coraggiosa o malefica, buona o sfortunata. Sono fiabe che ci parlano di un passato duro, crudele, avverso alle donne; il tempo delle nostre bisnonne e delle bisnonne delle bisnonne: sagge, ricche d'intuito, eccentriche e tanto abili nel creare disperati stratagemmi per imporre in qualche modo la loro volontà e reagire alla vita. Una significativa testimonianza della straordinaria ricchezza e della sorprendente varietà con cui la cultura non ufficiale ha rappresentato la femminilità, le sue strategie, le sue cospirazioni, il suo oscuro e faticoso lavoro; ma anche e soprattutto una raccolta di splendide storie narrate da una fra le voci letterarie più originali del Novecento.

UN CIGNO SELVATICO Cunningham, Michael Le storie della buonanotte non sono mai state così dark, perverse, e reali. La Bestia è di fronte a voi in fila al supermercato, compra uno snack, il suo sorriso divorante fisso sul cassiere. Un ometto malformato con un talento per le piccole magie non si ferma davanti a nulla per procurarsi un bambino. Jack, pigro e rozzo, preferisce vivere nel seminterrato di sua madre che ottenere un lavoro, fino al giorno in cui scambia una mucca con una manciata di fagioli magici. E ancora, il matrimonio di Raperonzolo entra in crisi quando comincia a perdere i capelli, Hansel e Gretel diventano due teppisti violenti e senza freni. In Un cigno selvatico, Michael Cunningham trasforma i personaggi di terre molto molto lontane - le figure mitiche della nostra infanzia che tanto ci hanno incantato - in protagonisti che rivelano molto del nostro presente.

LASCIA CHE TI RACCONTI Bucay, Jorge Una storia al giorno, per comprendere meglio come siamo fatti, i nostri desideri e le nostre paure. È questa l'idea che ha guidato Jorge Bucay psicoterapeuta e scrittore di successo nel mondo - nella scelta delle storie raccolte in questo volume, divenuto ormai un successo mondiale: sono storie antiche e moderne, leggende della tradizione cinese o indiana, racconti nati dal folklore popolare o ispirati ad autori contemporanei, che l'autore ha reinventato per aiutare il lettore a risolvere i propri dubbi e a porsene di nuovi. Grazie alla guida sicura e discreta di Bucay, ogni racconto si trasforma in un piccolo, prezioso strumento per guardare sotto una luce diversa i problemi che incontriamo ogni giorno - sul lavoro, in famiglia o nella nostra vita amorosa - per aiutarci a cercare dentro di noi e riscoprire la gioia profonda del vivere.

IL NEMICO PIÙ TEMUTO Bucay, Jorge Un re tanto potente quanto tirannico, e un mago, tanto paziente quanto saggio, sono i protagonisti di questa storia di amore e odio, gelosia e umiltà, in cui piccoli e grandi scopriranno il lato ignoto del loro nemico più temuto.

IL RACCONTO DEI RACCONTI OVVERO IL TRATTENIMENTO DEI PICCOLI Basile, Giambattista Pochi italiani sanno che alcune delle più belle fiabe del mondo, da "Cenerentola" al "Gatto con gli stivali", un po' prima di finire dentro i libri di Perrault e di Grimm, dove tutti lo scoprimmo da bambini, erano giunte all'orecchio del napoletano Basile (1575-1632), che all'inizio del Seicento le acciuffò e inguainò nella sua lingua, infilandole in quel "Cunto de li cunti" che fu definito da Croce "il più bel libro italiano barocco". Ancora oggi, infatti, per la maggior parte degli italiani, questo libro straordinario, insieme regale e cencioso, gentile e brutale, fastoso e plebeo, resta un capolavoro sconosciuto.

STORIE NATURALI DEI GIGANTI Cavazzoni, Ermanno Un fasullo trattato accademico; un testo che, sotto la finzione di una plumbea serietà, trova la sua cifra stilistica nello humour grottesco e nell'ironia salace; una "storia naturale" di un mondo inesistente e mitologico che riesce a descrivere e raccontare tante, tantissime cose del nostro e realissimo mondo. Si parte con i giganti, quelli dei poemi cavallereschi. Se ne tenta una descrizione: usi, costumi, linguaggio, alimentazione ecc. Soprattutto si prova a

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comprendere la loro attività sessuale così atipica e discutibile. Ma in breve è colui che ne descrive i comportamenti a diventare protagonista della storia: è lui infatti che ha maturato una passione per una giovanissima signorina (con fidanzato) e una gelosia congestionata per i liberi amori e amorucoli che lei gli racconta, e su cui lo studioso rimugina, dando ai rimuginamenti sempre più spazio. E così, crescendo la smania, cresce via via nello studioso la voglia di essere un extraterrestre, fino a trovarsi coinvolto in una gran truffa che promette davvero lo sbarco degli extraterrestri come obiettivo politico, onde punire il genere umano; e in particolare punire quei soggetti del genere umano che hanno o hanno avuto commerci, contatti venerei o sguardi concupiscenti con la signorina suddetta.

STARDUST Gaiman, Neil In una fredda sera di ottobre una stella cadente attraversa il cielo e il giovane Tristan, per conquistare la bellissima Victoria, promette di andarla a prendere. Dovrà così oltrepassare il varco proibito nel muro di pietra a est del villaggio e avventurarsi nel bosco dove ogni nove anni si raccoglie un incredibile mercato di oggetti magici. È solo in quell'occasione che agli umani è concesso inoltrarsi nel mondo di Faerie. Tristan non sa di essere stato concepito proprio lì da una bellissima fata dagli occhi viola e da un giovane umano e non sa neppure che i malvagi figli del Signore degli Alti Dirupi sono anche loro a caccia della stella...

LA REGINA NEL BOSCO Gaiman, Neil Forse pensate di conoscere questa storia: una giovane regina che sta per sposarsi, dei nani buoni e coraggiosi, un castello circondato dai rovi; e ovviamente una principessa, colpita dalla maledizione di una strega che dovrebbe farla dormire per sempre. O almeno così dicono... Ma qui non ci sono principi che appaiono in sella a fedeli destrieri, e la magia sconvolge la trama di questa fiaba come un vento impetuoso e improvviso. Sarà la regina a dimostrare di essere l'eroe di questa storia, sempre che la principessa abbia davvero bisogno di essere salvata...

FAVOLE APOLOGHI E BESTIARI Ruozzi, Gino L'universo meraviglioso e mitologico a cui scrittori e artisti non smettono di attingere e che continua a perpetuarsi con la forza dell'incanto: il fondo stellare dell'inconscio collettivo, la tradizione orale e quella istoriata in monasteri medievali. Un caleidoscopico immaginario ma non irreale perché, come disse Calvino, "le fiabe sono vere, sono il catalogo dei destini che possono darsi a un uomo e a una donna".

UOMINI, BESTIE E PRODIGI Tonna, Giuseppe Un giorno potrebbe capitarvi di trovare un gatto che sonnecchia davanti al focolare: fate attenzione, se comincia a parlare in modo impertinente, non è un gatto, è un folletto dispettoso! E, quando rincasate, affrettatevi o rischiate di incontrare gli spiriti della notte che scorrazzano per i campi con le loro gambe di capra. Non scacciate subito una colomba che è entrata nella vostra cucina, ma cercate fra le sue piume uno spillo: potreste liberare una bellissima fanciulla dal maleficio di una strega. Giuseppe Tonna attinge dal bagaglio di leggende, favole ed esperienze della vita contadina per far rivivere un mondo di tenace sopravvivenza, capace di trovare consolazione nel lieto fine delle "fòle" raccontate dai nonni, nelle stalle o davanti al fuoco.

LE MILLE E UNA NOTTE "Le mille e una notte" è forse la più straordinaria raccolta di storie di tutta la letteratura. Il pretesto che dà luogo alla narrazione e che è all'origine del titolo è ben noto: il sultano Shahriyàr, per vendicarsi dell'infedeltà della prima moglie, fa uccidere al mattino le spose con le quali ha trascorso una sola notte. Shahrazàd, la saggia e colta figlia del visir, giovane di grande bellezza, decide di porre fine alla strage; perciò si offre come sposa al sultano, e riesce a scampare alla morte, e a salvare la vita di chissà quante altre donne, grazie alla sua intelligenza e al suo fascino: racconta a Shahriyàr una serie interminabile di bellissime storie, incastonate l'una nell'altra in un sapientissimo gioco di scatole cinesi. Per mille e una notte il crudele sultano ascolta rapito le avventure di dolci principesse, potentissimi re, geni dagli straordinari poteri, personaggi il cui nome è ormai divenuto celebre, come Aladino, Sindibàd il marinaio o Ali

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Babà. Al termine della narrazione Shahriyàr, ormai innamorato di Shahrazàd, rinuncia alla sua legge disumana e... "da tutti i paesi dell'impero salirono mille lodi e mille benedizioni al sultano e alla deliziosa Shahrazàd, sua sposa".

FIABE ITALIANE Calvino, Italo "Le fiabe sono vere. Sono il catalogo dei destini che possono darsi a un uomo e a una donna, soprattutto per la parte di vita che è appunto il farsi di un destino". A metà degli anni '50 Calvino raccoglie e riscrive completamente le più belle fiabe di tutte le regioni italiane, preservando così la tradizione orale.

COLA PESCE E ALTRE FIABE E LEGGENDE POPOLARI SICILIANE Pitrè, Giuseppe «Cola si tuffa in mare, osserva tutto quanto e torna a galla: “Maestà, sapete che c’è? Una caverna con dentro un grande fuoco”». Nel cuore azzurro del Mediterraneo c’è un’isola del tesoro, anzi, dei tesori: è infatti dalla Sicilia che ci arriva l’ultimo prezioso repertorio di fiabe e storie popolari che il grande maestro Giuseppe Pitrè ha sottratto all’oblio più di cento anni fa, trascrivendo parola per parola altre centosettantatré storie ascoltate dai popolani. Questa volta l’amo si cala negli abissi mediterranei, per portare in superficie storie e personaggi suggestivi come quel Cola Pesce di cui la raccolta offre al lettore ben diciassette diverse storie. Talvolta bambino e talvolta uomo, Cola è una creatura per metà umana e per metà marina, a cui un re o una regina divorati dalla curiosità chiederanno di scoprire cosa si celi nei fondali dell’isola e su cosa poggi l’intera Sicilia. Il filo del racconto si tende tra il mito classico – che rimanda ai mostri marini di Scilla e Cariddi sfidati da Ulisse nel suo passaggio dello Stretto di Messina – e la leggenda popolare, che tramandandosi di bocca in bocca si arricchisce di anelli, di coppe, di spade preziose inabissate tra i flutti, di caverne sottomarine da cui sgorga il fuoco dell’Etna, di colonne incrinate e pericolanti, di verghe o lenticchie che tornano a galla sfuggendo alla presa del pesce-uomo annegato. Non a caso, la storia di Cola Pesce fu scelta da Calvino tra le più belle destinate alla sua raccolta di Fiabe italiane. Accanto a Cola Pesce, il lettore troverà vecchie conoscenze come Giufà e Ferrazzano, e un corteo di reginelle capricciose e reucci gabbati, colombe fatate e asini che si chiedono perché le loro orecchie sono tanto lunghe, santi malandrini e popolani astuti; con un rutilante corredo di aneddoti, motti, facezie e proverbi dal sapore antico e la freschezza moderna.

FIABE LAPPONI L’incanto del “c’era una volta” nelle più remote terre del Nord. In questa antologia di fiabe e leggende rivive il patrimonio di tradizioni, miti e credenze di quella che per lungo tempo è rimasta una minoranza etnica muta e isolata. Un mondo di magie e metamorfosi, di foreste stregate, accampamenti nomadi, cavalcate nella neve in sella alle renne, e grandi laghi attraversati sugli sci, dove la fantasia si combina con la realtà quotidiana e le usanze ancestrali del popolo sami. Un mondo in cui cacciatori e pescatori sfidano gli spiriti della terra in cerca di fortuna, salvano principesse rapite da demoni, affrontano prove per conquistare regni al di là del mare, destreggiandosi tra le profezie delle vecchie Gieddegæš, gli agguati dei giganti e gli inganni di orchi goffi come gli Stallo. Primo volume di una serie dedicata alle fiabe scandinave, Fiabe lapponi attinge direttamente alle prime raccolte scritte nell’Ottocento, quando l’Europa, sulla scia dei fratelli Grimm, riscopriva il valore letterario di questo racconto orale. Una riscoperta che soprattutto per la Lapponia ha rappresentato anche una ricerca delle radici culturali e della propria indipendenza linguistica. Espressione di una saggezza popolare a volte amara, derivata dalle dure lezioni della natura e della Storia, ogni fiaba riserva qualche sorpresa, un crudo colpo di scena, un lieto fine mancato, una severa punizione per l’eroe non avveduto, e lasciando il dovuto spazio ai sogni e al gusto del narrare, racconta l’errare umano attraverso una smaliziata ironia.

FIABE DANESI C’era una volta una principessa trasformata in cervo che tornava a essere donna ogni notte di Natale, c’era un giovane in cerca di fortuna finito al servizio di un malvagio troll, c’era un povero pastore che trovò un borsellino capace di sborsare monete all’infinito, e poi c’era una tovaglia che si imbandiva da sola, una scatola con dentro un gigante pronto a esaudire ogni desiderio, una bisaccia da cui potevano uscire immensi eserciti. Sono le meraviglie delle fiabe a rivivere in questa antologia, un mondo di possibilità sconfinate in cui la realtà quotidiana di re e contadini, locande e foreste si popola di draghi, animali parlanti, streghe e folletti, si colora di magie, metamorfosi e prove da superare. La saggezza popolare, l’eterna tensione verso l’amore e la felicità, e il piacere di raccontare e abbandonarsi alla fantasia animano

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avventurosi viaggi attraverso montagne di vetro, regge di fuoco e castelli appesi a catene d’oro su un mare rosso, in cui il male è sempre in agguato e non si sa mai quale incontro riservi la sorte, ma il coraggio, il buonsenso e la generosità assicurano il lieto fine ai buoni, e un’impietosa punizione ai malvagi. Tratte dalle prime raccolte scritte dell’Ottocento, quando la tradizione orale andava scomparendo e anche la Danimarca, sulla scia dei fratelli Grimm, riscopriva questo prezioso patrimonio narrativo, molte fiabe contengono le versioni originali di storie che hanno continuato ad affascinare e ispirare scrittori fino a diventare dei classici e ricomparire anche nei libri di Andersen.

FIABE ISLANDESI Terra di miti e leggende che sembrano riecheggiare ancora nei suoi paesaggi lunari, l'Islanda ha dato voce alla sua creatività anche in un originale patrimonio di fiabe, qui raccolte in un'antologia inedita. Un mondo di castelli stregati, lotte in sella ai draghi e viaggi per mare con le barche di pietra dei troll, popolato da bellissime regine che si rivelano orchesse, elfi dispettosi che è bene farsi amici, giganti a tre teste che escono dalle grotte di lava, e una natura "vivente" piena di misteri, dove ogni roccia, animale o corso d'acqua può nascondere un'insidia o una presenza fatata. Storie che raccontano l'eterna lotta tra il bene e il male a colpi di magie, metamorfosi e prove di astuzia e di coraggio, ma anche l'origine di un proverbio o di un'antica credenza che fonde il sacro e il pagano, come quella degli elfi, i "figli sporchi" che Eva non è riuscita a lavare prima di una visita di Dio e che da allora dimorano negli anfratti rifuggendo ogni sguardo umano. Storie in cui i motivi di Biancaneve o della Bella addormentata hanno risvolti per noi inaspettati, e se la giustizia trionfa sempre come vuole la tradizione, punendo i malvagi e dando felicità e ricchezza ai probi, ogni fiaba ci sorprende con uno humour irriverente, un'inedita sensualità o una crudezza che ricorda le saghe. Pagina dopo pagina ci avviciniamo all'anima di un popolo che nelle solitudini boreali ha sempre viaggiato con la parola, l'immaginazione, la poesia.

DONNE CHE CORRONO COI LUPI Pinkola Estèes, Clarissa Il libro-culto che ha cambiato la vita di milioni di donne. Attingendo alle fiabe e ai miti delle più diverse tradizioni culturali, Clarissa Pinkola Estés fonda una psicanalisi del femminile attorno alla straordinaria intuizione della Donna Selvaggia, intesa come forza psichica potente, istintuale e creatrice, lupa ferina e al contempo materna, ma soffocata da paure, insicurezze e stereotipi.

LE CRONACHE DI NARNIA Lewis, Clive S. Viaggi fino alla fine del mondo, creature fantastiche, epiche battaglie tra il bene e il male: cosa avrebbe potuto aspettarsi di più un lettore? Scritto nel 1949 da C.S. Lewis, "Il leone, la strega e l'armadio" inaugurò la serie dei sette volumi che sarebbero divenuti celebri come "Le Cronache di Narnia". Un capolavoro che trascende il genere fantasy, ormai riconosciuto tra i classici della letteratura inglese del Novecento. C.S. Lewis lo scrisse con la dichiarata intenzione di rivolgersi ai bambini, ma non solo a loro. Era convinto, infatti, che "un libro non merita di essere letto a dieci anni se non merita di essere letto anche a cinquanta". Un'incredibile girandola di personaggi (fauni, ninfe, streghe, animali parlanti, eroici guerrieri), per il ritmo incalzante dell'avventura, ma anche per l'insolito spessore che tradisce l'immensa cultura di un autentico scrittore, noto medievalista dell'Università di Oxford, capace di attingere dalla vasta letteratura inglese quanto dalle allegorie dantesche. La presente edizione offre al pubblico italiano il testo integrale delle "Cronache di Narnia" in un unico volume, con una traduzione completamente aggiornata e con un breve saggio in appendice, inedito in Italia, in cui Lewis stesso spiega cosa significhi per lui "scrivere per i bambini".

LA BUSSOLA D’ORO Pullman, Philip Lyra vive al Jordan College di Oxford. Ma il mondo di Lyra è ben diverso dal nostro. Oltre l'Oceano c'è l'America, ma lo stato più importante di quel continente si chiama Nuova Francia; giganteschi orsi corazzati regnano sull'Artico; lo studio della natura viene chiamato "teologia sperimentale". E soprattutto ogni essere umano ha il suo daimon: un compagno, una parte di sé, di sesso opposto al proprio, grazie al quale nessuno deve temere la solitudine. Ma questo mondo sta per attraversare un periodo critico...

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IL DRAGO COME REALTÁ De Mari, Silvana "Le fiabe non conterrebbero nulla di reale se la psiche delle creature umane fosse incorporea. Questa psiche è contenuta in un corpo, ed è diverso se questo corpo è in un mondo di fame e disperazione, in una terra dove le madri sono trascinate verso i roghi e dove passano i lanzichenecchi, oppure se è in un posto in cui l'unico dubbio è 'insieme al tè, ci facciamo i frollini o i biscotti al cioccolato?'. Nel primo caso la fiaba è Hansel e Gretel, nel secondo Winnie Puh. In realtà la fiaba, narrazione fantastica senza alcuna pretesa di verosimiglianza, nata dal basso, spontanea e anonima, proprio per il suo contenuto fantastico è in assoluto la narrazione che è più vicina alla realtà storica: è l'unica narrazione dove la realtà storica, di qualsiasi tipo, sia stata rappresentata".

LA STREGA MUTA. HANIA De Mari, Silvana Il Regno delle Sette Cime è in subbuglio. È ormai di dominio pubblico che la principessa Haxen abbia protetto Hania, la figlia che l'Oscuro Signore ha concepito nel suo grembo, e che poi, aiutata dal figlio del fabbro, Dartred, sia riuscita a raggiungere la Valle degli Zampilli, dove si trova la fonte dell'Acqua Sacra. Certo, Dartred è stato catturato e adesso lo attende la forca per il tradimento di cui si è macchiato. Madre e figlia, però, non sono state ancora trovate e a quanto pare la bambina ha poteri malefici straordinari, oltre ad apparire più grande della sua età. Ma la verità è ben altra. Hania è sì, per metà, figlia dell'Oscuro Signore, ma per l'altra metà è umana e possiede libero arbitrio. Haxen attraverso la narrazione delle storie del Cavaliere di Luce è riuscita a far nascere in lei una coscienza. E alla fine la bambina ha scelto di difendere la madre, nella battaglia contro il Signore Oscuro. Il mondo, però, non è pronto per capirlo, e madre e figlia devono ancora nascondersi. Naturalmente non prima di aver liberato Dartred...

IL MARE CHE C’È Grimaldi, Giovanna La scrittrice ha studiato a Napoli dove è ambientata la storia, una storia che racconta di una ragazza bionda che recupera l’infanzia del padre perduto seguendo tracce segnate da lettere infantili e di una nonna che trasforma la realtà in favola attraverso una linea familiare lunga un secolo e un’amicizia che lega il passato al presente. E sullo sfondo compare la Napoli magica, dove re e principesse convivono con monelli e ragazzine gentili, dove la verità storica si confonde con fiabe colte e popolari, dove trascorrono la vita mamme pasticcione, maestri di scuola, medici famosi e romantiche fanciulle di inizio secolo.

IL TESORO DEL BIGATTO Pederiali, Giuseppe Siamo in Emilia nell'anno 1077. Matilde di Canossa ospita papa Gregorio VII e attende l'arrivo di Enrico IV. Chiede a sant'Anselmo da Alberone di mettersi in viaggio con un'ambasceria per il patriarca di Aquileia. Il Diavolo cerca in ogni modo di impedire che sant'Anselmo porti a termine la sua delicata missione. Il romanzo racconta questo viaggio al tempo stesso propiziatorio e iniziatico in una misteriosa Padania medioevale che diventa lo scenario di audaci spedizioni e sortilegi d'amore.

L’OSTERIA DELLA FOLA Pederiali, Giuseppe Tra le province di Modena, Reggio, Bologna e Ferrara, in quella contrada lunatica e terragna che tradizionalmente è detta "la Bassa", vive una stirpe di uomini che sa, afferma Pederiali, "tenere i piedi bene dentro la propria terra e la testa tra le nuvole, magari fino a sfiorare la luna". Di questa contrada e di questa gente Giuseppe Pederiali è inesausto cantore. Con affetto e ironia, distacco e immedesimazione racconta le storie di uomini, donne e animali strani e bizzarri, neogotici e decadenti se non fossero impastati di quella carnalità sontuosa che solo la Bassa, appunto, sa produrre.

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FIABE EBRAICHE Cur. Loewenthal, Elena La fiaba ebraica si dipana sospesa in un tempo che non è dato immaginare, libera dai confini di ogni concepibile realtà: animali e viaggiatori, figlioli più o meno prodighi, mogli astute e fanciulle sprovvedute, giudici saggi e lestofanti, un fiume che non vuol scorrere di Sabato. Figure e circostanze, colpi di scena e finali si possono ripetere sovente eppure questi racconti sono sempre diversi. La loro ossatura biblica è scheletro di giunco intorno cui ricamare, creando una favolistica che coniuga gli elementi delle fiabe tradizionali con il racconto sapienziale legato alle fonti religiose. Elena Loewenthal ha privilegiato le fonti più antiche e la possibilità di risalire a un testo in lingua ebraica.

SETTE MINUTI DOPO LA MEZZANOTTE Ness, Patrick Il mostro si presenta a Conor sette minuti dopo la mezzanotte. Puntuale. Ma non è il mostro che Conor si aspettava, l'orribile incubo fatto di vortici e urla che lo tormenta ogni notte da quando sua madre ha iniziato le cure mediche. Questo mostro è diverso. È un albero. Antico come una storia perduta. Selvaggio come una storia indomabile. E vuole da Conor la cosa più pericolosa di tutte. La verità.

TINDER Gardner, Sally Ferito in battaglia, il giovane Otto volta le spalle alla Morte, e viene soccorso da un misterioso indovino, che gli regala sei dadi magici, e gli predice l'incontro con l'amore della sua vita. Grazie a un misterioso e potente acciarino, quelle parole sembrano avverarsi, ma ogni desiderio ha un prezzo ... Ispirato a "L'acciarino magico" di Hans Christian Andersen, non è solo una fiaba dark per giovani adulti, ma anche una metafora inquietante sui segni che la guerra lascia a chi ha avuto la sfortuna di prendervi parte in prima linea.

IL CIRCO DELLA NOTTE Morgenstern, Erin Appare così, senza preavviso. La notizia si diffonde in un lampo, e una folla impaziente già si assiepa davanti ai cancelli, sotto l'insegna in bianco e nero che dice: "Le Cirque des Rèves. Apre al crepuscolo, chiude all'aurora". È il circo dei sogni, il luogo dove realtà e illusione si fondono e l'umana fantasia dispiega l'infinito ventaglio delle sue possibilità. Un esercito di appassionati lo insegue dovunque per ammirare le sue straordinarie attrazioni: acrobati volanti, contorsioniste, l'albero dei desideri, il giardino di ghiaccio,.. Ma dietro le quinte di questo spettacolo senza precedenti, due misteriosi rivali ingaggiano la loro partita finale, una magica sfida tra due giovani allievi scelti e addestrati all'unico scopo di dimostrare una volta per tutte l'inferiorità dell'avversario. Contro ogni attesa e contro ogni regola, i due giovani si scoprono attratti l'uno dall'altra: l'amore di Marco e Celia è una corrente elettrica che minaccia di travolgere persino il destino, e di distruggere il delicato equilibrio di forze a cui il circo deve la sua stessa esistenza.

IL CARDILLO ADDOLORATO Ortese, Anna Maria Alla fine del Settecento, tre giovani signori - un principe, uno scultore, un ricco commerciante - scendono dal Nord Europa verso Napoli. Lo scopo del viaggio, la visita a un guantaio che vive a Santa Lucia con le figlie, si rivela però solo un pretesto quando fa la sua comparsa la bellissima, misteriosa Elmina, la chimera che i tre giovani sono venuti a incontrare. Una storia "di amori e assassini", narrata con la leggerezza dell'opera buffa.

LA LEGGENDA DEL SANTO BEVITORE Roth, Joseph Pur essendo vagabondo e alcolizzato, Andreas Kartak è un uomo onorevole e non può che rimanere sconcertato di fronte alla somma di duecento franchi donatagli da un inaspettato benefattore. Unica condizione impostagli: Andreas dovrà restituire il denaro la domenica seguente facendo un'offerta alla chiesa di Sainte Marie des Batignolles. Con l'alternarsi di eventi "miracolosi" e miserabili sconfitte, la trama assume risvolti picareschi. Il racconto, in parte

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autobiografico, si può considerare una critica nei confronti dell'era consumistica. Riuscirà Andreas a mantenere la parola data, restituendo così i duecento franchi che gli hanno scombussolato l'esistenza?

LA LEGGENDA DELLA ROSA DI NATALE Lagerlof, Selma Una foresta innevata che si trasforma a Natale in un meraviglioso giardino, impervie montagne che rivelano miniere d'argento, schiere di anime perdute che penano tra i ghiacci eterni, accudite da una vecchietta abbandonata che non si rassegna alla solitudine: è la Svezia delle antiche fiabe che rivive in questi racconti di Selma Lagerlöf, quella dei miti e delle leggende, delle storie tramandate al lume di candela nelle lunghe notti nordiche. Ma come nei suoi grandi romanzi, lo sfondo fantastico serve a raccontare i desideri, le passioni, le grandi domande morali. La fede nella bellezza di un vecchio abate che fa nascere un fiore nel buio inverno del Nord, la giovane che perde il suo amore in mare e trova nei sogni come riportarlo in vita, il violinista presuntuoso che impara l'umiltà dalla musica di un ruscello. Dietro un'apparente semplicità emerge una sottile indagine dell'animo umano: non c'è mai un "vissero felici e contenti" nelle sue storie, ma il lieto fine è segnato da una redenzione, l'accettazione di un limite, il superamento di una paura, una ritrovata fiducia nella fantasia. E quasi sempre il "miracolo" avviene attraverso un racconto nel racconto, quell'inesauribile potere dell'immaginazione di far vedere la realtà con altri occhi o di ricrearla, di trasformare uno scrigno nascosto nel tesoro dell'imperatrice Maria Teresa, e di insegnare a re Gustavo come il valore degli uomini superi ogni ricchezza.

IL CARRETTO FANTASMA Lagerlof, Selma La sera di San Silvestro sorella Edit sta morendo di tubercolosi. La giovane esprime un'ultima volontà: che si cerchi David Holm, noto ubriacone, che ha vanamente tentato di rimettere sulla retta via. Nello stesso momento, David Holm sente avvicinarsi il carretto dei defunti, quello che, secondo la leggenda, dovrà essere condotto da una persona malvagia, ultimo morto dell'anno. È il suo turno, ormai, di prendere il posto del cocchiere?

UNA NOTTE DI HANUKKAH Singer, Isaac B. Otto racconti del Premio Nobel Isaac Bashevis Singer, tutti ambientati nel periodo della festività ebraica di Hanukkah, quando le luci delle candele rimangono accese per otto giorni a rischiarare le lunghe notti invernali, quando i bambini fanno giochi antichi e ricevono doni. La tradizione ebraica ricorda con la luce la purificazione del Tempio profanato, e le candele sembrano voler dire che "il male non ha ancora vinto, c'è ancora una scintilla di speranza". La stessa flebile speranza che spinge due ragazzi protagonisti di una delle storie a tentare la fuga dal ghetto di Varsavia...

CECAFUMO Celestini, Ascanio Ascanio Celestini, teatrante e affabulatore, attraverso materiali della tradizione e della memoria, mette in moto una straordinaria macchina dell'oralità. Accanto a storie più conosciute, legate a personaggi famosi e appartenenti alla tradizione popolare italiana ed europea, si sentono risuonare echi del Vicino Oriente; fino ad arrivare alle fiabe nuove, che raccontano realtà moderne, fiabe che cambiano mentre vengono raccontate. E cambiano proprio perché devono essere raccontate ancora e ancora, con il mutare dell'occasione e del pubblico, come faceva nonna Marianna, che «raccontando, ci metteva davanti agli occhi cose che lei non aveva mai visto, e riusciva a dirci cose che altrimenti non potevano essere dette».

LE FIABE INTERPRETATE Von Franz, Marie-Louise Ha scritto Jung che le fiabe consentono di studiare meglio l'anatomia comparata della psiche: esse sono infatti l'espressione più pura dei processi psichici dell'inconscio collettivo, e rappresentano gli archetipi in forma semplice e concisa. Marie-Louise von Franz utilizza in questo volume l'approccio della psicologia analitica nel tentativo di rendere accessibili all'uomo moderno le esperienze di vita che sono contenute nelle fiabe. Per esemplificare la sua proposta di lettura, la von Franz studia inizialmente un testo dei Grimm, "Le tre piume", il cui motivo dominante sta nel difficile

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riconoscimento dell'elemento femminile, per poi passare ad altre fiabe di vari paesi in cui si ritrovano temi che, trasposti nelle categorie junghiane, rivelano la loro ricchezza e consentono riferimenti illuminanti. In queste pagine, scritte con ammirevole chiarezza, lo stesso simbolismo degli animali, degli oggetti, dei gesti e dei numeri trova non una spiegazione meccanica, ma una carica di significati capaci di parlare alla nostra sensibilità.

IL FEMMINILE NELLA FIABA Von Franz, Marie-Louise Con questo volume Marie-Louise von Franz invita i lettori a imparare qualcosa dalla saggezza che si esprime nelle fiabe, qualcosa che sia utile oggi. Il libro si presta a una lettura immediata, vista la semplicità delle fiabe e il riscontro con le storie moderne che l'autrice racconta; ma può essere oggetto di una lettura meditata, che si soffermi sulla ricca esperienza umana contenuta nelle osservazioni psicologiche. Dagli archetipi fiabeschi prende infatti le mosse una psicologia contemporanea del femminile (della donna in primo luogo, ma anche dell'elemento femminile nell'uomo), capace di dare risposte autentiche a molte domande che l'epoca attuale si pone.

GLI AMICI RITROVATI Faeti, Antonio Gli amici ritrovati, con riferimento al grande romanzo di Fred Uhlman, sono alcuni dei libri che Faeti ha letto, amato e infine raccontato per anni, sotto forma di prefazioni e postfazioni. Non si tratta di letture critiche, ma di suggestioni, riflessioni personalissime, nelle quali confluiscono, insieme ai richiami letterari, i racconti di vita vissuta, l'esperienza come maestro elementare, le strade di Bologna, il cinema, i fumetti, l'Italia del dopoguerra e quella dei giorni nostri. Il risultato è una selezione di "introduzioni alla lettura", come lui stesso le definisce, che ci aiuta a orientarci nelle librerie dei bambini e dei ragazzi, ci spinge a ripescare le nostre letture dell'infanzia, ci guida alla scoperta di libri mai letti, ci fa ritrovare emozioni letterarie sopite. E in questo modo, fatalmente, ci porta a ritrovare qualcosa anche di noi.

IL NARRATORE Saki Lo scompartimento di un treno in un pomeriggio d'estate. Tre ragazzini irrequieti rivolgono mille perché a una zia incapace di dare risposte, che si rifugia nella favola di una bambina buona, brava e ubbidiente, salvata dalla furia di un toro grazie alle sue straordinarie virtù: una favola irrimediabilmente noiosa. Un solitario viaggiatore si offre allora di narrare lui una storia... Un racconto sull'arte di raccontare ai ragazzi, contro i luoghi comuni e le convenzioni dei "grandi". Dall'ironia spietata di Saki - definito da Graham Greene "il miglior umorista inglese del secolo XX" - un apologo sull'arte di farsi ascoltare, che è innanzi tutto saper ascoltare gli altri.

QUANTA TERRA SERVE A UN UOMO? Heurtier, Annelise - Urwiller, Raphaël Sul suo fazzoletto di terra, nella Siberia orientale, il contadino Pachòm vive con la moglie e i loro tre bambini. Non è ricco, ma alla sua famiglia non manca nulla. Tuttavia, nel suo piccolo campo spazzato dai venti, Pachòm ci sta stretto. "Se solo avessi più terra" sospira guardando al di là del recinto "potrei essere davvero felice."

TUTTE LE FIABE Grimm, Jacob e Wilhelm Pubblicate per la prima volta tra il 1812 e il 1822, le fiabe dei fratelli Grimm sono tra le opere più tradotte, ristampate e diffuse della letteratura mondiale. La loro atemporalità, il loro situarsi in una dimensione trasfigurata dove i pericoli più spaventosi vengono superati, il male punito, la virtù ricompensata, sono probabilmente i motivi di tanto successo, che risiedono nello stesso archetipo dell'infanzia. Tuttavia il messaggio di queste fiabe non è rivolto solo ai bambini: la rivisitazione del mito si presenta infatti oggi come un eccezionale stratagemma per esorcizzare gli incubi sepolti nell'inconscio personale e collettivo, per placare le inquietudini, per imparare a leggere il reale con un po' di ironia.

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FIABE Andersen, Hans Christian "Il brutto anatroccolo", "Il burattinaio", "Il principe cattivo", "La principessa sul pisello"... Tramandate di generazione in generazione, le fiabe di Hans Christian Andersen sono storie vere e inventate di uomini, cose e animali, che hanno un'impronta indefinibile di bonarierà, ironia e ingenua finezza popolana. Un mondo a volte spietato, a volte allegro e generoso che esprime in modo semplice e genuino la paure, le speranze e le malinconie della vita FIABE RUSSE Afanas'ev, Aleksandr N. Principi e regine, serpenti e draghi, spiriti magici e diavoli, personaggi dai nomi suggestivi come Vasilisa la Bella, Finist fulgido falco e la strega Baba Jaga: un universo magico popolato dalle figure del folklore slavo le cui origini risalgono ai tempi di Ivan il terribile, che di notte, non riuscendo a dormire, teneva accanto al suo letto tre uomini ciechi per raccontargli favole. Un mondo fantastico a cui amavano attingere anche autori come Gogol’ e Dostoevskij, che si divertivano a volte a intrattenersi con il diavolo e i suoi aiutanti. Dalla celebre raccolta di fiabe russe realizzata in otto volumi da Aleksandr Afanas’ev nel 1863, in collaborazione con un altro grande etnologo e linguista, Vladimir Propp, vengono pubblicati in questa edizione circa un centinaio di testi.

FIABE IRLANDESI Yeats, William B. Poco più di un secolo fa Yeats, la maggiore voce poetica di lingua inglese del Novecento, riuniva per la prima volta nelle due raccolte "Fiabe e racconti popolari delle campagne irlandesi" (1888) e "Fiabe irlandesi" (1892), le favole e i racconti dei più grandi scrittori del suo paese, tra cui Thomas Crofton Croker, Lady Wilde (madre di Oscar), William Carleton, Douglas Hyde, che seppero ben interpretare e rivendicare la validità di una tradizione narrativa popolare autonoma e vivace: una splendida panoramica del folclore irlandese, popolato da spettri, folletti, streghe, diavoli, giganti, gatti magici, druidi...

I CINQUE LIBRI. Storie fantastiche, favole, filastrocche Rodari, Gianni Filastrocche in cielo e in terra, Favole al telefono, Il libro degli errori, C'era due volte il barone Lamberto, Il gioco dei quattro cantoni sono i «cinque libri» piú significativi di uno scrittore che accanto a Perrault, Andersen, Grimm e lo stesso Calvino, fa parte della grande tradizione della fiaba popolare d'autore. Pagina dopo pagina Rodari, con la freschezza e l'ironia di un pedagogo stravagante, dipana filastrocche, sciorina indovinelli, percorre racconti, componendo una «grammatica della fantasia» capace di mettere a nudo le storture del mondo. Tra le invenzioni linguistiche e le provocazioni fantastiche di questi cinque libri, Bruno Munari, matite alla mano, si è soffermato come il primo dei possibili lettori, e ha giocato al gioco del mondo preso al contrario, lo ha proseguito, lo ha integrato, lo ha variato. Gli altri lettori non potranno che giocare allo stesso modo.

L’ENCICLOPEDIA DELLA FAVOLA Rodari, Gianni L'Enciclopedia della Favola contiene 365 favole, una per ogni giorno dell'anno, provenienti dai più diversi angoli del pianeta. Pubblicata per la prima volta più di trenta anni fa è un classico della letteratura per l'infanzia che ha accompagnato generazioni di ragazzi alla scoperta delle tradizioni, dei racconti e delle leggende dei popoli della terra.

IL CIRCOLO DEI CONTASTORIE Carrière, Jean-Claude Nel corso dei suoi viaggi in tutti i continenti, sciegliendo il meglio dalle sue sterminate letture, attingendo alle tradizioni dei popoli del mondo intero, Jean-Claude Carrière ha collezionato un'incredibile quantità di storie. Le più belle e affascinanti sono raccolte in questo Circolo dei contastorie: storielle ebraiche ed enigmi zen, illuminazioni sufi e apologhi indiani, leggende africane e fiabe irlandesi... A volte sono divertenti, a volte sono serissime, in genere sono l'una o l'altra cosa insieme. Spesso appaiono ambigue e inquietanti. Anche perché ci assomigliano e rendono omaggio a

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una delle più antiche e importanti attività umane: raccontare, per capire se stessi e il mondo. Raccogliendo e ordinando queste storie preziose, Carrière ha compilato un vero e proprio manuale di filosofia in forma narrativa: un cammino verso la saggezza sorprendente e piacevole. Perché queste storie che hanno attraversato il tempo per giungere fino a noi si occupano delle grandi domande che da sempre impegnano l'uomo: raccontano la vita e la morte, la giustizia e la logica, la follia e il sogno, il riso e il potere... E alla fine ci trasmettono la verità più segreta: quella che conoscono solo i grandi bugiardi.

PERCHÈ I BAMBINI DEVONO UBBIDIRE Dagerman, Stig Sono i bambini a ricoprire un ruolo speciale nelle pagine più folgoranti di Stig Dagerman, autore culto in perenne rivolta contro la condizione umana. Sono loro a svelare il volto autentico dell'uomo, solo e inerme di fronte al dolore dell'esistenza sotto il velo di falsi miti imposto dalla società. Ed è a loro che è dedicata questa antologia, in cui l'invenzione letteraria e la poesia si mescolano ai ricordi di infanzia e alla riflessione di uno scrittore abbandonato dai genitori, cresciuto dai nonni, e poi giovane padre che si interroga su come poter dare ai figli la felicità a lui negata. Con il distacco vertiginoso di chi osa guardare la vita senza concedersi nessun filtro e nessuna illusione e con una lingua scolpita, essenziale, ma che come in Kafka o in Camus è una lama affilata che sviscera le nostre emozioni più profonde, Dagerman racconta l'innocenza tradita, le vittime più indifese del sopruso, ma anche la purezza di un'età in cui "si è tutti poeti", la solitudine di un bambino che impara a "scaldare" con la fantasia la gelida realtà, accanto un nonno che si spezza la schiena sui campi con la foga e la follia di un "poeta della terra", e una nonna che gli insegna a sentire nel silenzio il canto delle montagne e le grida di chi soffre. Ed è proprio dalle ferite di un mondo oppresso e dalla ribellione anarchica dell'autore per renderlo libero e consapevole che scaturisce la domanda: perché i bambini devono ubbidire?

A RITROVAR LE STORIE Gozzi, Annamaria – Morini, Monica – Murgia, Daniela Iride "Storie che diventano un gioco, un gioco antico come il tempo che chiama a raccontare e profuma la vita."

FIABE E STORIE DAL MONDO Gozzi, Annamaria India, Albania, Senegal, Filippine, Tunisia, Russia sono solo alcuni dei luoghi in cui dimorano i personaggi delle storie che compongono questo volume, uno scrigno da aprire per scoprire gli incantesimi e alcune delle più belle avventure di tutto il mondo. In questo libro l'autrice raccoglie 12 fiabe che si raccontano in altrettanti Paesi del mondo, tutte illustrate con personaggi che diventano i compagni di viaggio.

GUARIRE CON LE FIABE Varano, Maria Spesso chiedo ai miei pazienti in quale fiaba classica piacerebbe loro abitare o quale personaggio vorrebbero interpretare. Questo libro raccoglie le risposte date all'autrice che racconta così una storia di "storie", miti e leggende personali, narrazioni originali di persone diverse, metafore dell'esistenza. E ci fa comprendere come riproducano le tappe fondamentali dello sviluppo individuale e dell'evoluzione collettiva divenendo metafore della storia dell'umanità. Le fiabe sono infatti un viaggio avventuroso in cui gli individui si muovono: rendono attraente l'esperienza del cambiamento e permettono quel decentramento emotivo che fa rivedere e ripercorrere momenti di vita che divengono storia e non solo tempo passato.

L’ISTINTO DI NARRARE Gottschall, Jonathan Passiamo più tempo immersi in un universo di finzione che nel mondo reale. "L'isola che non c'è" è la nostra vera nicchia ecologica, il nostro habitat. Nessun altro animale dipende dalla narrazione quanto l'essere umano, lo "storytelling animal". Questo strano comportamento, che ci porta a mettere al centro della nostra esistenza cose che non esistono, è innato e antichissimo; ci sono segni di finzione fin dai primordi dell'umanità e basta osservare un

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bambino nel suo quotidiano gioco del "facciamo finta che" per capire che si tratta di un istinto primordiale, che ha già dentro di sé quando viene al mondo. Ma a che scopo? Jonathan Gottschall studia la narrazione da molti punti di vista e ha un'idea originale e affascinante per spiegare come si sia sviluppata questa strana abilità. Appoggiandosi, da letterato, alle ricerche più avanzate della biologia e delle neuroscienze, Gottschall evoca i ben tangibili vantaggi del mondo fantastico, e lo fa con il piglio del grande narratore. Raccontando storie, ad esempio, i bambini imparano a gestire i rapporti sociali; con le fantasie a occhi aperti esploriamo mondi alternativi che sarebbe troppo rischioso vivere in prima persona, ma che risulteranno utilissimi nella vita reale; nei romanzi e nei film cementiamo una morale comune che permette alla società di funzionare col minimo possibile di contrasti; e poi è provato che la letteratura ci cambia, fisicamente e in meglio.

RACCONTI DA SHAKESPEARE Jolivet, J. – Lamb, Charles – Lamb, Mary Ann Charles e Mary Lamb riscrissero le tragedie di Shakespeare all'inizio dell'Ottocento, con l'intento di proporle ai più giovani sotto forma di racconti in prosa. Questi "riassunti imperfetti", come loro stessi li definirono, sono diventati un classico della letteratura inglese. Ecco riproposti sei dei più popolari racconti: "Macbeth", "Sogno di una notte di mezza estate", "Otello", "Amleto", "Molto rumore per nulla", "Re Lear".

LA PRINCIPESSA RAPA Von Schonwerth, Franz Xaver Nel 1850 Franz Xaver von Schönwerth, avvocato e segretario personale del principe Massimiliano di Baviera, viaggia nelle campagne della sua regione raccogliendo storie tradizionali dalla voce del popolo, come hanno fatto i fratelli Grimm. Le fiabe di Schönwerth, dimenticate, chiuse in trenta casse, dormono un lungo sonno nella soffitta del municipio di Ratisbona fino al ritrovamento nel 2009 a opera della studiosa Erika Eichenseer. Questa raccolta, che ne è una selezione, ridà spazio ai protagonisti maschili: principi ridotti a servi o giardinieri, ma poi destinati a uccidere giganti e a sterminare draghi come non succede nelle fiabe dei Grimm.

SHAKESPEARE IN SHORTS. DIECI STORIE DI W. SHAKESPEARE Aristarco, Daniele Esattamente quattrocento anni fa moriva William Shakespeare, il più grande uomo di teatro di tutti i tempi, autore di versi e storie immortali, ancora oggi rappresentate su ogni palcoscenico del mondo nonché sul grande e piccolo schermo. "Shakespeare in shorts" fa rivivere alcune di queste storie in un linguaggio accessibile e fresco. Dieci opere immortali diventano dieci racconti nei quali la trama, i personaggi e le battute indimenticabili del Bardo vengono restituite con efficace semplicità, rispettandone la potente bellezza. Da Romeo e Giulietta alla Tempesta, da Macbeth ad Amleto, da Otello a Sogno di una notte di mezza estate: le passioni e gli intrighi, l'ironia e la magia, i grandi personaggi del passato e l'affascinante Inghilterra elisabettiana riusciranno ad appassionare i giovani lettori, ma sicuramente risulteranno godibili anche ad un pubblico adulto. Poiché Shakespeare ha raccontato delle storie meravigliose ed è stato il più grande indagatore dell'animo umano.

IL DONO DEI MAGI Henry, O. - Zwerger, Lisbeth La più conosciuta fra le novelle di O. Henry - pseudonimo di William Sydney Porter -, "Il dono dei Magi" ha il potere di affascinare il lettore anche al di fuori del periodo natalizio. Ambientata nella New York d'inizio secolo, la storia racconta di due giovani sposi e del sacrificio che ciascuno di loro deve fare per poter comperare all'altro un regalo. Le illustrazioni di Lisbeth Zwerger ben rendono la forza espressiva e la delicatezza di questa semplice storia sull'amore e sulla generosità.

ESPERIMENTO DI VERITÁ. IL RACCONTO DI NATALE Auster, Paul - Wren, Auggie Per gioco, o forse per caso, Paul Auster ha raccolto in questi ventiquattro racconti aneddoti veri dove la fatalità ha imposto una svolta ai fatti narrati, dando vita a un vero e proprio "esperimento di verità". E così mentre leggiamo

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queste storie tragiche, fortunate o bizzarre, tutte frutto della "combinazione", scopriamo una insolita legge di natura: la realtà, come una divinità capricciosa che si diverte alle nostre spalle, lega e accosta gli eventi più insignificanti creando una nuova realtà che ci conforta, ci distrugge o ci diverte. Il volume comprende anche il celeberrimo "Racconto di Natale" di Auggie Wren tratto da "Smoke & Blue in the face".

I MUSICANTI DI BREMA Grimm, Jacob – Grimm, Wilhelm Un asino spossato cronico, un cane rachitico, un gatto semicieco, un gallo da brodo. Hanno lavorato una vita intera ma adesso, esausti, non ce la fanno più. Per i padroni, che se ne sono serviti fino allo sfinimento, senza mai dar loro tregua né carezze, sono diventati un peso, inutili bocche da sfamare di cui liberarsi al più presto. Condannati a morte certa, fuggono lontano per inventarsi una vita. Ma la traversata è tremenda, la notte gelida, la fame acuta. Immancabili, i briganti. Che nella rilettura di Claudia Palmarucci vestono in giacca e cravatta, abitano in una tana di lusso, mangiano in piatti d'argento. Briganti ricchi e stimati, impeccabili. Briganti per bene. Così per bene, che sembrano ricordare tanti briganti del nostro tempo.

I TRE DONI. UNA LEGGENDA INDIANA Tolstoj, Lev La fatica, per unirsi e gioire nella comune impresa. La morte per amarsi e vivere ogni minuto concesso. La malattia, per sentirsi vicini in una comunanza d'affetto. Tre doni per ritrovare il senso della vita.

NOVELLE ORIENTALI Yourcenar, Marguerite L'invito del giovane Ling al pittore Wang-Fô: "Il mare è bello, il vento è favorevole. Partiamo, Maestro mio, per le terre al di là delle onde" raccoglie il senso intero delle "Novelle orientali" di Marguerite Yourcenar. Un viaggio in un Oriente che si stende dall'India ai Balcani, dal Giappone alla Grecia, e che ispira storie tragiche e fantastiche. Antiche leggende slave, apologhi taoisti e miti indù vengono ricondotti a una drammaticità di sentimenti veri, in cui l'assurdo diventa possibile e le ombre si materializzano. Come suggerisce Antonia Arslan, anche le parole dell'autrice cedono alla potenza del mondo magico che lei stessa evoca: "In lei l'alterigia serena della gran dama si piega all'ammirazione per questi caratteri primitivi e vigorosi, che obbediscono alla logica violenta di passioni estreme, sicché tutto si tinge del genio di una scrittura corrusca e sfumata, capace di realismi brutali e di languori sovrannaturali come ombre, o esili tracce su vetro". Una scrittura che ha il fascino di qualcosa che è "a mezza strada fra l'autentico e il fasullo, fra la porcellana originale e la squisita imitazione europea". Perché la Yourcenar non si accontenta di immergersi in un sogno, ma scompiglia le carte: se le trame aderiscono allo spirito delle leggende originali, c'è sempre uno scarto, un continuo gioco di rimandi; e sempre, in queste Novelle, il destino si prende gioco degli uomini.

LEGGENDE E FIABE Hesse, Hermann Sono qui raccolte le leggende e le fiabe scritte da Hermann Hesse nel periodo 1903-1932, gli anni più importanti della sua creatività. Ritrovate tra carte ingiallite, alcune di esse appaiono in volume per la prima volta, altre pubblicate su riviste tedesche o svizzere quando l'autore era ancora in vita furono via via accolte nel Fabulierbuch (1935). Le leggende fiorite intorno ai Padri del Deserto e agli eremiti della Tebaide, il Medioevo francescano o quello cortese e cavalleresco, l'Italia rinascimentale e degli umanisti rivivono in queste pagine in un clima mitico-simbolico soffuso di poesia. Nel vasto orizzonte tematico e geografico del grande scrittore tedesco non potevano mancare i riferimenti alla vita moderna, trasposti in una sorta di parabola satirica. Ai temi consueti della favolistica tradizionale (vita-morte, amore-odio) si aggiungono qui quelli della tentazione, della povertà, del miracolo, sempre trattati con garbo ispirato.

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TOTÒ IL BUONO Zavattini, Cesare Un bambino nato sotto un cavolo, una vecchietta, il pezzente drappello dei "baracchesi", una cricca di miliardari, due angeli custodi: sono i protagonisti di questo "romanzo per ragazzi, che possono leggere anche i grandi", e nella loro storia Zavattini ha saputo riversare la sua inconfondibile capacità di fondere realtà, simbolo e racconto, di far scaturire la fiaba dalla più ordinaria quotidianità. Da "Totò il Buono" Zavattini trasse lo spunto per la sceneggiatura di "Miracolo a Milano" diretto da De Sica, uno dei film più amati della storia del cinema italiano.

LA SCOPA DELLA VEDOVA Van Allsburg Chris Una mattina la vedova Minna Shaw trova una strega ammaccata e dolorante nel proprio orto: la notte precedente la sua scopa aveva perso ogni potere ed era precipitata a terra rovinosamente. Quando la strega, accudita e ristorata, lascia nottetempo la casa di Minna, abbandona lì la scopa, credendola ormai fuori uso... ma la scopa prende invece a muoversi, trasformandosi a breve in un prezioso aiuto nelle faccende domestiche!