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Quest’anno la Festa dell’Esercito ha assunto una valenza celebrativa maggiore ricorrendo anche i 150 anni dell’Unità d’Italia. Il 17 marzo 1861, infatti, Sua Maestà Vittorio Emanuele II assunse il titolo di Re d’Italia sancendo così quella tanto agognata unità nazionale. Pochi mesi dopo il Paese, ormai unito sotto il profilo politico ed economi- co, si cementava ancora di più rag- giungendo anche una specifica iden- tità militare. Precisamente il 4 mag- gio dello stesso anno il Ministro della Guerra Manfredo Fanti, decre- tò, a Torino, la costituzione del 4 Rivista Militare FESTA DELL’ESERCITO 150 ANNI DI TRADIZIONI MILITARI CON LO SGUARDO RIVOLTO AL FUTURO

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Quest’anno la Festa dell’Esercito haassunto una valenza celebrativamaggiore ricorrendo anche i 150anni dell’Unità d’Italia. Il 17 marzo1861, infatti, Sua Maestà VittorioEmanuele II assunse il titolo di Red’Italia sancendo così quella tantoagognata unità nazionale. Pochimesi dopo il Paese, ormai unitosotto il profilo politico ed economi-co, si cementava ancora di più rag-giungendo anche una specifica iden-tità militare. Precisamente il 4 mag-gio dello stesso anno il Ministrodella Guerra Manfredo Fanti, decre-tò, a Torino, la costituzione del

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FESTADELL’ESERCITO

150 AANNI DDI TTRADIZIONI MMILITARICON LLO SSGUARDO RRIVOLTO AAL FFUTURO

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Regio Esercito Italiano portando acompimento il lungo processo diintegrazione nell’Armata Sarda diforze borboniche, Eserciti degli Statipreunitari, cui si aggiunsero ele-menti garibaldini. In un momento incui, con grande difficoltà, si cercavadi annullare le differenze culturali emateriali del processo unitario, il

neocostituito Esercito Italiano siponeva tra le prime Istituzioninazionali dell’Italia unita.Le celebrazioni di quest’anno hannointeressato, non a caso, le due cittàsimbolo della nostra storia: Torino eRoma.Momento solenne, nonché inizio deifesteggiamenti è stato il 3 maggio,

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quando il Capo di Stato Maggioredell’Esercito, Generale di Corpod’Armata Giuseppe Valotto, hadeposto una corona d’alloro

all’Altare della Patria. A seguire, èstata inaugurata una mostra staticadi mezzi e materiali allestita in pros-simità del Vittoriano. Da sottolineareil suggestivo impatto cromatico deicolori del nostro Esercito che si sonofusi con il tipico paesaggio primave-rile romano creando una splendidacornice che ha attirato l’attenzionedei tanti turisti di passaggio nellacapitale. In bella vista l’elicotterod’attacco A-129 «Mangusta», unVeicolo Tattico Leggero Multiruolo«Lince» con torretta, una Blindopesante armata «Centauro», unVeicolo Blindato Medio «Freccia».Particolare interesse ha destato ancheil robot antisabotaggio, nonché lapalestra di roccia con istruttori alpinie il simulatore di volo, questi ultimi adisposizione di quei visitatori chevolevano cimentarsi nella disciplina.Altro evento previsto dai festeggia-menti di Roma, una mostra storica al

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IL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANOPER IL 150° ANNIVERSARIO DI FONDAZIONE DELL’ESERCITO, INVIATO AL CAPO DI STATO

MAGGIORE DELL’ESERCITO, GENERALE DI CORPO D’ARMATA GIUSEPPE VALOTTO

«In occasione del 150° anniversario della costituzione dell’Esercito Italiano, ilmio pensiero va alla Bandiera della Forza Armata, simbolo di unità, onore e va-lore militare, ed ai soldati di ogni grado, Arma e specialità caduti per la difesadella Patria e per la salvaguardia delle sue Istituzioni. Sin dalla sua nascita il 4maggio 1861, nel corso del travagliato processo di unificazione del Paese e, suc-cessivamente, nelle drammatiche vicende che hanno condotto al suo consolida-mento nelle istituzioni repubblicane, l’Esercito è stato, per gli italiani, interpretedi un comune sentimento nazionale, fattore di coesione e costante esempio di te-nacia e generosa determinazione. Venute finalmente meno, negli anni più recenti,le divisioni intraeuropee e la contrapposizione tra i blocchi, la Forza Armata haassunto, con il crescere dell’interconnessione e dell’interdipendenza tra i popolie il conseguente superamento del concetto di difesa dei confini per la sicurezzanazionale, un ruolo fortemente innovativo e qualificante negli scenari di crisi cheinsorgono in aree esterne al nostro Paese. Oggi, l’Esercito concorre, in ambitoONU, UE e NATO, ad interventi di pacificazione e stabilizzazione di complessesituazioni conflittuali in cui vengono violati i diritti umani più elementari e sonoposti a rischio la sicurezza comune e lo sviluppo globale. Grazie alla professio-nalità ed alla dedizione dimostrate nelle numerose missioni di cui è stato ed èprotagonista, l’Esercito è divenuto, insieme alle altre Forze Armate, strumentoessenziale della comunità internazionale a garanzia del rispetto di principi e re-gole condivisi, in una concreta prospettiva di crescita e di cooperazione tra i po-poli. Ufficiali, Sottufficiali, volontari e personale civile, siate orgogliosi di farparte di questa prestigiosa Istituzione, che quest’anno celebra con l’Italia il suo150° compleanno. A voi tutti giungano, in questa speciale giornata, il saluto el’augurio dei cittadini e i miei personali, unitamente al ringraziamento per lostraordinario contributo di opere e di ingegno che mettete quotidianamente alservizio del Paese.Viva l’Esercito, viva le Forze Armate, viva l’Italia!».Roma, 4 maggio 2011.

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Vittoriano dal titolo «Il Volontariatodal Risorgimento alle missioni inter-nazionali» che resterà aperta fino al 4novembre.Il particolare legame dell’Esercitocon la città di Torino è stato rinsal-dato dalla cerimonia del 4 maggio,apice dei festeggiamenti. In piazzaCastello, dove erano schierati i varireparti dell’Esercito, Bandiere eStendardi hanno sfilato sotto losguardo della folla plaudente.Presenti il Capo dello Stato GiorgioNapolitano, il Ministro della DifesaOn. Ignazio La Russa, il Capo diStato Maggiore della Difesa, Gene-

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ORDINE DEL GIORNO ALL’ESERCITOFesta dell’Esercito

Ufficiali, Sottufficiali, Volontari e Personale Civile dell’Esercito!L’anniversario della costituzione della Forza Armata è certamente un evento digrande rilevanza che, in qualche modo, contribuisce a scandire la vita dell’Istitu-zione. Ciò è ancor più vero quest’anno, che vede l’Esercito Italiano raggiungerel’importante traguardo del 150° «compleanno», in concomitanza con i festeggia-menti nazionali per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia.Il 4 maggio 1861, con lo scioglimento dell’Armata Sarda e la creazione dell’Eser-cito Italiano, si apriva un nuovo capitolo della storia patria, alla cui scritturahanno contribuito tutti quei milioni di Italiani che, per un secolo e mezzo, hannoscelto di servire il Paese indossando l’uniforme dell’Esercito. Un’uniforme che èstata, essa stessa, imprescindibile strumento di unità nazionale, facendo incontra-re, nel corso di così tanti anni, migliaia e migliaia di giovani provenienti da ogniparte d’Italia e «costringendoli» a conoscere, condividere e comprendere usi, co-stumi, dialetti e tradizioni che rappresentano lo straordinario bagaglio storico-culturale degli oltre 8 000 comuni della nostra penisola.La nostra storia presenta numerosi episodi in cui i Soldati dell’Esercito si sonodistinti, soprattutto nei momenti più difficili, per impegno, abnegazione e sensodel dovere, giungendo anche all’eroico sacrificio della propria vita con il solointento di preservare l’integrità nazionale e i confini del nostro Paese, tenendofermamente fede al giuramento di fedeltà prestato. Consapevole del proprioruolo al servizio della collettività, l’Esercito è sempre stato pronto a rispondere alle emergenze, di diversa natura, chedi volta in volta si sono presentate. La partecipazione alle Guerre mondiali, il soccorso alla collettività nazionale in oc-casione di calamità naturali e di catastrofi, il concorso alle Forze dell’Ordine nel contrasto alla criminalità organizzatae nel controllo del territorio, il costante addestramento per la difesa della libertà nel periodo della Guerra Fredda: so-no questi i principali compiti che hanno scandito la recente storia dell’Esercito.

Il XXI secolo si è aperto, invece, con il processo di professiona-lizzazione e con la trasformazione della Forza Armata da stru-mento militare tradizionale, statico, organizzato e addestrato perla difesa contro una minaccia predeterminata ai confini naziona-li, in un sistema dinamico, flessibile, proiettabile e prontamenteimpiegabile, in grado di assolvere le missioni più diversificate ecomplesse nei moderni scenari operativi. L’esercito ha così ac-quisito nuove responsabilità e un rinnovato ruolo a sostegno del-la politica di sicurezza nazionale e internazionale e, in tal sensoè chiamato a fornire il proprio contributo, al fianco di Paesiamici e alleati, per il controllo della conflittualità e il manteni-mento della pace. Compiti, questi, che hanno portato e portanol’Esercito a operare in aree di crisi, anche molto distanti dallamadrepatria, affrontando difficoltà e rischi crescenti e dovendopagare, purtroppo, anche un alto tributo in termini di vite uma-ne. La Forza Armata ha saputo rispondere, quindi, con l’impe-

gno e la determinazione di sempre, raggiungendo prestazioni operative straordinarie e suscitando rispetto e ammirazioneda parte non solo dei nostri alleati, ma anche delle popolazioni locali a favore delle quali è indirizzato il nostro sostegno.In ogni recente circostanza, dagli aridi altipiani afgani al presidio di obiettivi sensibili nelle nostre città, la Forza Armataha saputo onorare, con rigore e tempestività, i compiti affidatigli: l’Italia può essere orgogliosa del suo Esercito, poichédal vostro quotidiano operato traspare l’immagine di una Istituzione efficace, sempre pronta, disponibile, assolutamenteleale e affidabile, «pulita» e trasparente, che poco, pochissimo chiede e che, per contro, tanto, tantissimo è chiamata a da-re.... Insomma, l’Esercito si pone come una risorsa unica per il Paese, forte di un rapporto consolidato da centocinquantaanni di presenza attiva, di fedeltà alle leggi, di servizio alla collettività nazionale e internazionale.Ma la Forza Armata non avrebbe mai potuto ottenere e confermare così alti e lusinghieri risultati se non ci fosse stato illeale, generoso e incondizionato apporto di ciascuno di Voi, uomini e donne dell’Esercito. È quindi con particolare ed inti-ma soddisfazione che desidero esprimere, in occasione di questa importante ricorrenza, il sentito ringraziamento a tutti voied alle Vostre famiglie - indispensabile sostegno morale e materiale al difficile mestiere delle armi - unitamente ad un sin-cero augurio per sempre migliori fortune.Viva l’Esercito!Viva l’Italia!Roma, 4 maggio 2011.

IL CAPO DI STATO MAGGIORE DELL’ESERCITOGenerale di Corpo d’Armata Giuseppe Valotto

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rale di Corpo d’Armata BiagioAbrate, il Capo di Stato Maggioredell’Esercito, Generale di Corpod’Armata Giuseppe Valotto, oltread altre massime autorità civili emilitari. Intervenendo davanti allo schiera-mento in cui erano rappresentate leSpecialità dell’Esercito, il MinistroLa Russa ha evidenziato come «inogni situazione di emergenza e di crisiil Paese sa di poter contare sul proprioEsercito in virtù di un’esemplare orga-nizzazione e di una grande professio-nalità...». Alle parole di apprezzamento delMinistro si sono aggiunte quelle delGenerale Giuseppe Valotto che ha

ricordato come «l’Esercito Italiano sisia molto evoluto negli ultimi anni eabbia tra i suoi uomini Ufficiali eSottufficiali stimati in tutto il mondoper un’innata capacità di dialogo e rap-porto con le popolazioni».Dopo questi interventi il Presidentedella Repubblica ha conferito l’ono-rificenza di Cavaliere dell’OrdineMilitare d’Italia alla Bandiera diGuerra del 9° reggimento d’assaltoparacadutisti «Col Moschin», laMedaglia d’Oro al Merito Civilealla Bandiera di Guerradell’Esercito, nonché nove Crocid’Onore «alla memoria» ai militariitaliani caduti in Afghanistan.

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È stato questo uno dei momenti piùtoccanti dell’intera manifestazione,durante il quale i numerosi parteci-panti hanno dimostrato la loro vici-nanza all’Istituzione.La cerimonia si è conclusa con la sfila-ta di una compagnia in uniforme sto-rica e di mezzi dell’Esercito utilizzatinelle varie missioni internazionali,nonché con l’esibizione della Banda

della Brigata Alpina Taurinense.La festa nella prima capitale d’Italiaha coinvolto tutta la città grazie ancheai concerti delle Fanfare che si sonoesibite il 3 e il 4 maggio in varie piaz-ze cittadine.Ancora una volta l’Esercito ha sapu-to contare sull’affetto e la partecipa-zione di tutti gli italiani ricambiandotale vicinanza con l’impegno e laprofessionalità che lo caratterizzanoe che hanno fatto della nostra ForzaArmata una risorsa morale e mate-riale spendibile in ogni situazione.Una Forza Armata che, oggi comeieri, pur rivolta al futuro in terminidi efficienza e modernità, non puòprescindere dalla memoria storicafatta da quei tanti eroi che silente-mente e valorosamente hannocostruito il nostro presente. Questoè, a nostro avviso, il significato piùprofondo di questo evento, la Festadell’Esercito, che ogni anno sa con-fermare e al contempo rinnovare ipropri valori.

GRELAUR

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