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RM
EN
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ET
anno 3
, n.
4
GIORNALINO DEL CENTRO DI AGGREGAZIONE GIOVANILE
DI VICOLO MANZONE 7, BRESCIA
2
in questo numero:
Pensieri e parole
Pensieri e parole
S.O.S.
Finestra sul mondo
Pensieri e parole
Pensieri e parole
Pensieri e parole
Pensieri e parole
Inserto
Fotografie
Racconti
Racconti
Maga Magari
Non profit
Conosci te stesso
Carmenpiù
Una pagina per giocare
Notizie utili
3 CI HANNO SCRITTO...
4 D'OBIETTORI E D'ALTRO
5 LA RICERCA DEL LAVORO (IV)
6 L'ISTRUZIONE IN VENEZUELA
8 VENIRE A STARE IN CITTA'
9 UNA PROFESSIONE PER ME (IV)
10 PERLE DI GALATEO
11 IL CALCIO COME DIVERTIMENTO
12 SPAZIO COORDINAMENTO
14 UNA PAGINA DI FOTO
15 IL MISTERO DI VIOLETTA
18 GIORNI DI PIOGGIA
19 LE STELLE PREVEDONO
20 SPAZIO PUBBLICITA'
21 MEGLIO LE FERIE O IL LAVORO?
22 ANNUNCI IMPROBABILI
23 GIOCHI
24 CARMENINFORMA
Carmen Street - Bimestrale - N. 4 (luglio-agosto) 1998
numero gratuito
Registrato presso il Tribunale di Brescia il 26-9-95 n. 32/1995.
Direttore Responsabile Dott.ssa Anna Grasso Rossetti
Redazione e Amministrazione: Vicolo Manzone 7,
25122 Brescia - tel. 030/40807 fax 030/2899000
Stampa: Grafiche Sette - Bagnolo Mella (BS)
HANNO COLLABORATO:
Maga Magari, W. Satüt, C&C, Gianluca M., Fausto,
Ersilia, Marco B., Angela Battagliola, P. Franco, P.
Luciano, Anna Grasso Rossetti, alcuni partecipanti del
3° turno a Passo Cereda, anonimi e anonime varie...
Settembre è il mese delripensamento. Così citando dauna canzone di alcuni anni fa.Settembre è il mese in cui si
ricomincia: la scuola, il lavoro,le varie attività. Le vacanze sistanno rapidamente esaurendo.Le ferie per molti cominciano ad
essere soltanto un ricordo edun'attesa. A Carmen Street, siricomincia: le vacanze in queldel Cereda sono terminate e si
torna all'abituale portone di vi-colo Manzone, all'ombra delcampanile e dei pinnacoli dellaChiesa del Carmine.
Cosa ci riserva questo nuovoanno? Le idee che bollono inpentola sono tante, ma per ilmomento non ve le anticipiamo:
ci sarà modo di lavorarci soprainsieme.La comunità dei Padri Maristi,quest'anno si rinfoltisce con l'ar-
rivo di Andrea Volonnino. Moltigià lo conoscono (con il sopran-nome di Enea) per aver parteci-pato negli ultimi tre anni al cam-
peggio di Passo Cereda. Dopoun anno di esperienza in unacomunità del Messico, ora si faràle ossa in quel del Carmine. Oltre
agli studi filosofici, si darà dafare al CAG. Carmen Street glida il benvenuto.
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Pensieri e parole
Una montagna di saluti da Cristian dei Nestor,ancora da Bagolino. E' un anno che ho finito ilservizio, ma non vi ho dimenticato. Spero di arriva-re io al posto di questa cartolina a salutarvi, oinsieme. Un saluto a P. Renzo e a tutti gli amicidella comunità.PS 1 I Nestor si sono sciolti.PS 2 Mi sono rapato a zero.PS 3 Grazie per il giornalino!
Cari handy! (senza dimenticare gli anfasini!). Visalutiamo et vi rimembriamo da qui che siamoASVIZERA (o quasi) et vobis donde estates? (acapo)A.B.B. Michelangeli - Sabrina
Dal tacco dell'Italia saluti a chi è a Brescia e chisulle Dolomiti. Ciao Armando - Monia.
Le ferie sono quasi finite, fra poco si ritorna allevecchie abitudini... Un salutone e un bacione a tutti,soprattutto alla mia amica Luisa, la vergine!!! CiaoElena - Lupo
LI RICONOSCETE?
L'archivio fotografico di Carmen Street ci regala questa foto
primaverile in quel di Caino (1992)... Anche in questo caso sapete
riconoscere-riconoscervi?!? (I personaggi della foto comparsa
nel numero precedente erano, da sinistra: Roberto V., Luis, Lori,
Pamela, Marisol, Igler, Federico, Daniele, Fausto).
¡Saludos de Londres! Y muchas gracias per lahospitalidad que nos brindaron en Carmen Street yPadreterno. ¡Que bella es Italia y su gente! Esperopoder devolver la hospitalidad un dia - ¿en el Perù?Ciao Patricio B.
Tantissimi saluti e tantissimi baci a tutti voi daEmma. Ciao.
Reverendissimo padre rettore, padri maristi tutti,educatrici, obiettori, volontari, operatori, psicologi,genitori, personale vario... Non sarà il Cereda, mabisogna sapersi accontentare. Ciao Luca - Alice
Vieste - La nostra vacanza è purtroppo al termine.Saluti a tutti. Ciao Silvio e Silvia.
Anche se siamo in vacanza lontano da migliaia diKilometri da Brescia e ... Passo Cereda non dimen-tichiamo mai nessuno di VOI (nessuno escluso!!!).Un abbraccio immenso da Fausta e Roberta (le duesorelline)
Saluti dalla famiglia Rizza
Un saluto ai padri, agli obiettori, le educatrici, allaLory, a tutti i bimbi. Ciao Gianluca. Per Lory: hoancora in mente i tuoi funghettini.
CI HANNO SCRITTO...Dai mari o dai monti, dall'Italia o dall'estero, ci sono giunte numerose cartoline...
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Pensieri e parole
introvabile crema di limoni)! Chi sarebbe? E'
laica, giovane, pienotta, ci frequenta assidua-
mente ed è stata definita una "suora marista"
[sic]... Chi è lei? E chi è l'improvvido mostro che
l'ha definita così?
* Cereda: alta, biondastra, coscialunga, cellulitica.
L'avete riconosciuta? Io ho il dubbio che lei
consideri la cellulite erotizzante... Bleah!
* Giovane aspirante manager settore agricoltura
fila con giovane, effettiva manager
settore abbiglia-
mento sportivo.
Chi sono?
* Ottimo gioca-
tore di bowling
(micidiale negli
strike)! Sorri-
dente (troppo).
Ma sorride anche
quando è arrabbia-
to? Sì, padre! Sì,
capobiettore! Bisognerà farlo diventare un po'
cattivo!
* Gambe storte. Dicono: carino! E' adorato dalle
donne: sì, caro! comanda, caro! vado, caro!
Recentemente fintoallegro. Parliamo di lui e
cioè...
* Silenzioso, ispido, poliglotta, si muove nel
paese delle meraviglie e sa inquinare. A chi
potreste pensare?
* Invece di tre... sono quattro dis..... e presto
verranno condannate a cucinare i pasti solo per se
stesse. Chi sono? Perché questa atroce condanna?
E per terminare, un ultimo... saluto. Ci manche-
rai Katuscia... Chi ci dirà più: "orsetto paludoso"
e "catalogna marcia"? E chi guiderà più le nostre
teste abbrincata alle nostre orecchie?... Ciao
Katy!
In questo inizio di autunno molti interrogativi
si affollano nella mia mente. Come faremo
tutti noi, cosa accadrà in questo Centro? chi si
esibirà? chi taglierà? chi colorerà? chi arricce-
rà? chi permanenterà? chi danzerà? Come
faremo noi senza quei capelli "adorabili" del
colore del "cane pastore maremmano rotolato
nel fango"? Come farà la mamma? Sì! Grande
tragedia perché... ci perderemo... "er mejo"!
Però, anche noi mancheremo a lui.
Dove troverà un altro palcoscenico
come il nostro? Forse a Temù? Sì...
dice lui: «Ma le miee clientiii...»
[terminali sempre strascicate]. Sì...
le clienti... di quante clienti avrai
bisogno per fare un gruppo di
valore come Carmen Street?
A me personalmente manche-
rà l'esercizio grafico. Per chi
firmerò tanti permessi, extra-per-
messi, subpermessi, fintomalattie,
precongedi, congedi???
No! No! Obiettori, no! State calmi. Ed ora la
biondoteutonica a chi si avvinghierà? Girate
alla larga, ragazzi. Io ho visto la pupilla di
Christian dilatata dal terrore!...
Ed ora alcuni brevi indovinelli.
* Situazione ambientata in quel del Cereda
(ultimo turno per la precisione): bionda,
strappacori, nome esotico... chi è? Ma era lei
che provava o erano gli altri a provarci (vedi
biondobiettore)?
* Si è improvvisamente tolto la barba!!! Chi è?
(troppo facile). Perché?... eh!... Perché?
* Carriera e successo? E questo chi sarebbe se
non...
* Decolla? Non decolla? Sempre mangiando
crema di arachidi (o quella meravigliosa,
D'OBIETTORI
E D'ALTROdi P. Franco
Due parole su certi personaggi che girano per Carmen Street. Dicono che siano obiettori, ma chi veramente lo sa?
E poi, tra altre sorprese... Ma leggete, leggete, per saperne di più (o per cercare di scoprirlo).
La ricerca del lavoro non può essere lasciata al
caso o alla fatalità. In genere è bene curare anche
il più piccolo particolare. La lettera di accompa-
gnamento (che in genere accompagna o sostitui-
sce il curriculum vitae) va compilata con attenzio-
ne e con alcuni accorgimenti. Si tratta infatti del
primo contatto con il possibile datore di lavoro.
Pur avendo parlato in un numero precedente,
riassumiamo brevemente alcuni elementi che
devono essere tenuti presenti nella stesura del
curriculum.
Dati personali.
Nome e Cognome / Luogo di nascita / Data di
nascita / Residenza e/o domicilio / Telefono o
eventuale recapito telefonico / Stato civile ed
eventuali numero di figli / Posizione rispetto agli
obblighi di leva / Possesso di patente.
Studi ed esperienze formative
Titolo di studio (dove e con che votazione è stato
conseguito) / Corsi di formazione eventualmente
terminati (titolo dei corsi, anno del termine, valu-
tazione conseguita, istituto frequentato) / Qualsi-
asi altra esperienza formativa / Conoscenza lin-
gue straniere / Conoscenza informatica / Espe-
rienze di volontariato o di associazionismo (se
relative al tipo di lavoro da svolgere).
Esperienze professionali
Esperienze svolte (durata, mansione, nome azien-
da, referenze, ecc.) / stage (durata, luogo e man-
sioni).
Aspirazioni del candidato
Bisogna dichiarare chiaramente la mansione a cui
ci si candida.
Ulteriori informazioni
Eventuali hobby o interessi. Periodo di iscrizione
all'ufficio di collocamento.
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S.O.S
Il curriculum va sempre allegato ad una lettera di
presentazione. Va scritto in modo chiaro, su una
sola facciata del foglio.
La lettera di accompagnamento
La funzione della lettera di accompagnamento (o
di presentazione) è quella di introdurre in maniera
breve e discorsiva il curriculum vero e proprio.
E' una lettera importante. In qualche modo do-
vrebbe incuriosire il destinatario e suscitare il suo
interesse. Lo stile deve essere personale, non
burocratico, sicuro. Sarebbe utile caratterizzarla
in base al soggetto a cui viene spedita.
Questa lettera può essere scritta in risposta ad una
inserzione, oppure come candidatura spontanea.
Deve essere in prima persona e serve per chiarire
alcuni elementi quali quelli relativi ai dati forniti
non in linea con i requisiti richiesti.(Qui sotto forniamo un esempio di lettera di candidatura spontanea).
Ritorniamo ancora sull'argomento del curriculum vitae, questa volta per spiegare la lettera di accompagnamento.
LA RICERCA
DEL LAVORO (IV)
Spett.le Ditta
G.S.S. S.p.A.
Via Incroci 1
25100 Brescia
Oggetto: trasmissione curriculum
Con la presente lettera desidero portare alla
Vostra cortese attenzione il mio curriculum
vitae.
Dopo aver lavorato per tre anni presso una
Ditta di Pressofusione come operaio specializ-
zato, ritengo di essere in possesso della quali-
fica da voi richiesta.
Grato per l'attenzione, resto in attesa di cortese
riscontro per un eventuale colloquio informa-
tivo e pongo distinti saluti.
Giuseppe Fresa
Giuseppe Fresa - Via Robusti 155, Brescia - Tel. 030/999669
candidatura spontanea
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L ' ISTRUZIONE
IN VENEZUELAdi P. Luciano
Dal punto di vista organizzativo è come da noi.
Contempla sei anni di primaria, tre anni di basica
e infine due anni per l’orientamento umanistico-
scientifico o tre anni per quello tecnico.
La tragedia è quando si guardano i risultati.
Matematica: al termine di quella che per noi è la
Maturità e che qui si chiama Baccelierato, la
maggioranza degli studenti non sa praticare la
moltiplicazione ai livelli minimi. Utilizzano le
dita per i calcoli più elementari e spesso si perdo-
no al varcare la frontiera del dieci.
Lettura-scrittura: la maggior
parte degli alunni delle superiori
non sanno leggere o non ne in-
tendono il contenuto. Non sanno
riconoscere le parti del discorso
ad es. un nome da un verbo. Non
colgono la connessione sogget-
to-verbo; ad es. “mangi”: chi è
che mangia? Risposta: “Io, lui,
noi”, raramente la risposta giusta
“tu”.
In Inglese la situazione è ancora
più spaventosa, non conoscono
neppure i pronomi personali
elementarissimi; è la conseguen-
za dell’apprendimento a memo-
ria senza sapere che cosa studia-
no. Non tocchiamo l’area della
storia e della geografia.
Si pensi, a conferma di quanto detto, che le
Università, che qui sono a numero chiuso ed
esigono un certo punteggio per l’ammissione,
prevedono in genere due anni di livellamento per
adeguare gli studenti alle materie di studio. La
stessa prassi la vanno progressivamente applican-
do i migliori seminari diocesani in quanto i
seminaristi, frutti di questo tipo di scuola, si
mostrano impenetrabili ai ragionamenti e incapa-
ci di leggere e intendere i testi di studio.
Quali le cause? Solo alcune:
a) Una situazione cronica di mal salario a tutti i
livelli dell’insegnamento che ha spento in moltis-
simi insegnanti e capi di Istituto interesse e re-
sponsabilità. Uno Stato che non riesce a rispettare
gli accordi e mantenere le promesse e le scadenze
non è più in grado di pretendere puntualità,
presenza sul lavoro e impegno. Tuttora un inse-
gnante laureato sta al di sotto delle trecentomila
lire e un professore universitario non arriva al
milione mensile.
b) Un lassismo progressivo che
ha trasformato la scuola in qual-
cosa di simile a un campo di
vacanze: lunghe ricreazione, as-
senze prolungate e non sostitu-
ite degli insegnanti, uscite pri-
ma del tempo e degli orari stabi-
liti, vigilanza inesistente, scio-
peri a catena, feste e festicciole
per qualsiasi occasione...
c) La didattica è quasi inesisten-
te. Ho osservato che nelle ele-
mentari, soprattutto nei primi
tre o quattro anni, quasi non
spiegano ma dettano solamen-
te. Però nel contempo non pas-
sano tra i banchi per verificare
come o cosa scrivono i bambini.
Sicché questi, e molti con la testolina totalmente
abbandonata sul banco (a distanza micidiale per la
vista) compitano con una infinità di errori che non
saranno mai corretti e senza intendere nulla di
quello che fanno. Ma la maestra indicherà sul
registro di classe che ha svolto l’unità didattica del
giorno. Altre volte invece di dettare esse scrivono
alla lavagna qualche esercizio, informazioni o
avvisi. Ma anche ora non passano tra i banchi per
Ancora dal lontano Venezuela P. Luciano ci manda un contributo per conoscere alcuni aspetti di questo paese.
Finestra sul mondo
7
Finestra sul mondo
verificare, e io scopro che molti non hanno
copiato correttamente, che molti arrivati a metà
o meno, si sono stancati di scrivere, mentre altri
non si sono scomodati neppure per aprire il
quaderno o magari perché non avevano la ma-
tita, e passano tutte le ore senza far niente. Anche
nelle superiori molti insegnanti preferiscono far
lavorare gli alunni a gruppi o singolarmente,
invece di spiegare o mettere a fuoco un proble-
ma prima di iniziare la ricerca. Il risultato si
risolve in una copiatura del testo senza intendere
parole e argomento.
d) Gli insegnanti in genere non hanno una
sufficiente preparazione o non dimostrano inte-
resse per la materia, non li vedo mai leggere libri
o riviste; non sanno farsi un programma perso-
nale di lavoro giornaliero, adeguato alle situa-
zioni concrete dei loro alunni, manca quell’in-
ventiva che nasce dalla passione per il proprio
lavoro. E in parte li comprendo quando penso
che la maggioranza di loro sono donne sole con
figli piccoli o adolescenti, piene di problemi,
abbandonate dai loro uomini e che devono
lottare per sopravvivere, spesso stanchissime
con due turni di lavoro sicché la scuola... passa
all’ultimo posto.
e) Altra causa concomitante è una prassi didat-
tica che non si preoccupa di far assimilare,
capire, ma solo ricordare, senza revisioni, senza
ripassi e senza esigenze. Quante volte ho chiesto
ai “migliori” studenti degli ultimi due anni di
baccellierato come fare per trovare la superficie
del rettangolo. Occhi smarriti... qualche risposta
sbagliata e la giustificazione finale: “Ma ora
stiamo studiando i logaritmi... come posso ri-
cordare quello?”. Nelle interrogazioni, che qui
sono generalmente scritte, ho notato che gli
insegnanti non si preoccupano molto per evitare
che gli alunni copino e mi si è venuto formando
il mal pensiero che in fondo il copiare dai
migliori faccia lievitare i risultati e permetta di
presentare alla Direzione protocolli meno de-
primenti.
f) Altre cause. La mancanza di disciplina è un
altro dei punti deboli del sistema scolastico; in
molte scuole non vi è ordine, silenzio in classe,
attenzione da parte degli alunni. Tutto ciò de-
motiva spesso gli insegnanti che non hanno
carisma speciale o forza di carattere sufficiente
e soccombono di fronte a classi di quaranta e più
alunni. Non parlo di casi più gravi dove si minac-
ciano gli stessi insegnanti; però basta l’indisciplina
generalizzata, il chiasso e la svogliatezza per impe-
dire o danneggiare una qualsiasi azione didattica.
g) La mancanza di stimolo al lavoro scolastico. Qui
la fretta non esiste e nessuno la induce. Si impiega
un’ora e più per fare quello che si può svolgere in
un quarto d’ora. I migliori muoiono di noia, ma le
maestre non si affannano a trovare qualcosa di
adatto per essi. Noto che quando offro ad essi di
gareggiare in prove di matematica o in brevissime
composizioni si risvegliano dal loro letargo, pren-
dendo gusto a competere e ad esprimere liberamen-
te quello che sentono; ma chi si preoccupa di
questo?
h) Naturalmente incide su tutto anche il bassissimo
livello, persino di analfabetismo, degli stessi geni-
tori che non valorizzano l’aspetto scolastico e non
sono in condizione di affiancarsi in qualche modo
al lavoro degli insegnanti.
Quanto detto vale per una grandissima quantità
delle scuole di Stato e anche per molte di quelle
private che qui pullulano, soprattutto a livello
della primaria o elementare, sia perché lo Stato
non riesce a coprire il fabbisogno e sia perché
spesso i genitori preferiscono una mediocre scuola
privata a quella peggiore statale. Ci sono però
delle ottime scuole private, soprattutto se tenute
da religiosi/e e sono soprattutto da questi licei,
che non raggiungono il 10% dell’alunnato totale,
che provengono gli studenti universitari più pre-
parati in una percentuale di quasi il 90% delle
matricole.
Tutto quello che ho scritto è frutto di osservazio-
ni e indagini dirette, confermato da dialoghi con
insegnanti, responsabili didattici e direttori di
scuole. Sarebbe ingiusto però non ricordare que-
gli insegnanti meravigliosi per il loro spirito di
sacrificio e passione per l’insegnamento (qualità
che qui chiamano “mistica”) che riescono a
interessare e persino entusiasmare i loro alunni
alla materia. Ma il clima di sbando generale
dell’istituzione scolastica dà la sensazione che
stiano arando nel mare. A conferma di questa
gravissima crisi sociale vorrei ricordare che in
una graduatoria internazionale sull’efficienza
delle istituzioni scolastiche mondiali, il Venezuela
appare al penultimo posto di questa graduatoria.
8
Pensieri e parole
Carissimi di “Carmen Street” voglio raccontarvi asommi capi il perché della mia venuta ad abitare incittà. Come vi avrò già detto altre volte, gli anni ’60
furono i più tristi della mia vita. Col marito invalidodi guerra, con otto figli da sfamare non c’era da stareallegri. Mi ero cimentata a intraprendere, oltre aquello di madre, ogni sorta di mansioni. Nel medesi-
mo tempo ero mamma, bidella, oste, fruttivendola,gelataia (a seconda delle stagioni). Le ventiquattroore diurne o notturne per me non esistevano perché,tira di qua, molla di là, quel poco tempo che avevo per
il sonno a volte lo saltavo. Un bambino aveva mal dipancia, un’altra mal di denti; mio marito che sussul-tava nel sognare il campo di concentramento (prigio-nia) in Germania; sicché chi montava la guardia ero
sempre io. Non lo dico per farmi compatire perchétanti madri erano negli stessi guai miei. Per coronarel’opera nel ’64 ci fu un tornado che devastò mezzopaese: case scoperchiate, cascinali distrutti; tutti ne
risentimmo.In quel tempo (l’8 giugno ’64) io facevo la mamma,l’infermiera, la bidella, l’oste e non so quali altrimestieri. In pratica, in ogni mansione fui danneggia-
ta. Ero appena stata operata alle gambe: ancoraincapace di camminare dovetti trascinarmi a forzaall’osteria per rimediare ai danni di quell’orribileuragano; cosicché per guarire dovetti di nuovo dovet-
ti essere rioperata almeno tre volte. Va bene cheavevo 46 anni, ma non ero fatta di ferro. Il tettodell’osteria distrutto, così pure le due camere da lettoscoperchiate, la scuola dove facevo la bidella
semidistrutta, il cascinale di mio padre (affittuario)quasi raso al suolo, una delle mie cognate assorbitadal turbine e gettata oltre dieci metri sull’orlo delletamaio. Era una triste apoteosi di distruzioni. Tanti
rimasti senza casa furono ricoverati nelle stanze bassedelle scuole e altre persone dovettero riunirle, chidalle suore, chi dal prete e chi all’ospedale per guariredai molti traumi. Provate ad immaginarvi in quale
stato rimase Faverzano. Ne parlarono televisioni eradio. Per fortuna che non morì nessuno, perché icontadini erano ancora nei campi per la mietitura delfrumento o per altri lavori. I bambini piccoli erano
appena usciti dall’asilo e i più grandicelli dalle scuole.I miei, tornati dalla pesca nel fossato che attraversavail nostro paese, stavano lì a guardarmi ad arrostire i
pesciolini. Erano tornati dal campo dove avevanoportato da bere al padre - il quale aveva raccomandatoloro di correre a casa perché c’era in vista untemporale - dicendogli che lo voleva pronto per la
cena. Appena cominciati i primi goccioloni (mentrei bimbi portavano al riparo i gerani) il mio Luigi fuavvolto dalla tromba d’aria tanto forte che arrivai amalapena a prenderlo per le gambe e a tirarlo giù. Voi
direte che racconto fandonie. No, non sono fandoniema vi assicura che è pura verità. Ecco perché mi decisia venire in città. Una persona, che era già qui da moltianni, aveva acquistato un appartamento vicino alla
OM - ora Iveco- dove suo marito lavorava. Mipropose di avvertire la sua padrona e di lasciare a noila casa al n° 9 di Via Fratelli Bandiera. E così fu. Iopensavo che una volta qui i miei figli, dopo le scuole,
avrebbero facilmente trovato un qualsiasi lavoro.Così fu e nel 1965 a San Martino ci trasferimmo qui;così i bambini a scuola avevano i libri gratis e pure larefezione, grazie all’aiuto del nostro amato Comune
e soprattutto della cara signorina Elena Zana, addettaai Servizi Sociali. Cominciò così per noi una vitadiversa. Andavo al mattino dal Cavalier Ianchi a farei mestieri, e al pomeriggio in via Zamboni a stirare per
tre ore. Così riuscimmo a guarire un poco dalle feriteche la povertà del paese ci aveva procurato. Leragazze andavano a servizio; ma chi non si abituavaera lui, mio marito, che, abituato alla campagna, si
sentiva soffocare e mi insultava per essere stata io avoler venir via dal paese. Pensate quanto ne soffrivoio! Fortunatamente che quasi subito gli fu riconosciu-ta la sua invalidità per essere stato nei campi di
concentramento di Dachau, di Linz e altri e gliassegnarono una piccola pensione che sommata aquella di contadino ci permise una sopravvivenza unpo’ più decente, facendoci un poco dimenticare
Faverzano. Si fa per dire perchè in realtà sia lui che labimba morta a nove anni sono sepolti là e dove mivogliono portare dopo la mia morte. Più avanti viracconterò ancora il seguito.
Da un piccolo paese della bassa bresciana alla città: il perché di questo cambiamento...
di Ersilia Barbieri Petesi
VENIRE ASTARE IN CITTÀ
9
Pensieri e parole
tipo! FARGETTA (Radio Dee-Jay, insieme
ad Albertino conduce il DEE-JAY TIME in
REGIA) viene spesso in studio da noi ed io e
Graziano abbiamo prodotto insieme a lui,
come vi ho già detto, il nuovo single di
CHASE.
Checco Bontempi, titolare della WOM /world
of music) produttore di CORONA (come
dimenticare “THE RITHM OF THE
NIGHT”? Grande HIT MONDIALE con mi-
lioni di dischi venduti in tutto il mondo!
L’ultimo album di CORONA è stato
prodotto in tutto e per tutto nei nostri
studi.
CLAUDIO TOZZO, FRANKIE, GRA-
ZIANO FANELLI e tutto lo staff di
Radio Studio Più dove è nato “AZIZ” il
marocchino di RADIO BAGHDAD che
parla in bresciano il lunedì mattina nel
MORNING TIME e durante la classifica
settimanale.
E tante altre persone che non sto qui ad
elencare altrimenti riempirei pagine e pagi-
ne!
Vi terrò comunque informati attraverso una
rubrica qui sul giornalino di CARMEN STRE-
ET: “CLASSIFICA DANCE” e “ITALIA-
NA” con recensioni curate da me e G. Fanelli
di Studio Più.
Vi saluto tutti belli e brutti! Il vostro
Marco Arturo Benedetti Bosco Michelangeli!!!
Dove lavoro, alla EVENTO MUSICA ex DJ
MOVEMENT, esistono 3 STUDI:
* STUDIO 1: detto WEST SIDE
RECORDING, pilotato da MAX e SIMON è
una etichetta autonoma.
* STUDIO 2: il nome non lo so, capitanato da
Graziano Fanelli che è il mio GRANDE
MAESTRO e DJ. Tutto ciò che so l’ho impa-
rato da lui! (e sono solo agli inizi!)
* STUDIO 3: il mio piccolo e bellissimo
studio!
Un ringraziamento particolare al GRANDE
BOSS, Raffaele Checchia che per primo ha
creduto in me e al quale io sono debitore per
l’opportunità che mi sta dando.
Le uscite più recenti di DISCHI in cui ho
collaborato sono “UNA CANZONE PER
TE” REMIX ’98 di VASCO ROSSI e CHASE
“GOTTA LOT OF LOVE” REMIX by
FARGETTA in salita in classifica italia-
na e ottimi piazzamenti nella classifica
del DEE-JAY TIME di RADIO DEE-
JAY.
Da quando sono in questo ambiente ho
conosciuto un sacco di persone dello spet-
tacolo radiofonico e non.
Albertino (Radio Dee-Jay) l’ho trovato
simpatico, ma soprattutto basso! LINUS
(Radio Dee-Jay) ha la faccia candida ed è
di un calmo pazzesco.
Ho conosciuto MOLELLA (Radio Dee-Jay e
produttrice insieme a PHILL JAY di GALA
“LET A BOY CRY” - “COME INTO MY
LIFE”), PREZIOSO (Radio Dee-Jay) che
UNA PROFESSIONE
PER ME (IV)di Marco B.
Quarta (e per ora ultima) puntata per un'avventura nel mondo musicale...
10
Pensieri e parole
voglia, o - più semplicemente - poca pulizia. Ci
si gratta per piattole, croste ed altre amenità.
Lo tengano presente quei fanciulli che stanno
sempre con le manine su quello che hanno di più
caro al mondo, tanto da avere zone più chiare
nei jeans, proprio dove l’usura è maggiore.
Per il cappello sulla zucca in presenza altrui (a
meno che non si sia nel gelido inverno ed in una
landa spazzata dai venti), e per lo stringere la
mano denudata dal guanto, invece, la ragione
viene dalla lontana tradizione medievale, quan-
do togliersi l’elmo e ed il guantone di ferro
aveva lo specifico significato di “Pace”: ci
si toglieva la protezione di metallo, perché
ci si sentiva tra amici.
Ed il pulirsi la bocca (con il tovagliolo,
non con il polso ....) prima e dopo aver
bevuto? Anche qui si risale ai
tempi lontani in cui si usa-
va lo stesso bicchiere per
più persone ed era gentile
non lasciare le mezzelune
di unto sul bordo della cop-
pa. Oggi, ognuno ha il pro-
prio bicchiere, ma la tradi-
zione è rimasta, ed è genti-
le non rimandare in cuci-
na, a fine pasto, stoviglie
viscide di sbavaccina. Ma le regole
sono tante, e non tutte si conoscono. Può
capitare di trovarsi in un ambiente nuovo e di
non essere capace di muoversi in sintonia con
gli altri, di non essere adeguati. Solo “sapere”
anche queste regolette può evitare a sé ed agli
altri di sentirsi a disagio. Così, continuerò ad
ammannirvi “Perle di Galateo”, fino a che non
potrete frequentare qualsiasi ambiente in piena
tranquillità. Contenti???!?
A Messa non si sta con il cappello, se si è
maschietti; quando si parla con qualcuno, non
ci si mette l’indice nel naso; non si toccano “le
parti nobili”; non ci si gratta, né là, né altrove...
Tutte regolette che cadono sotto il nome di
“Galateo” e che pochi, oggi, hanno presenti.
Ma tutte hanno una ragione d’essere: tradizio-
ni, consuetudini che hanno radici profonde
anche nella “comunicazione”.
Prendiamo, ad esempio, proprio il fatto di
tenere le mani in tasca, quando si
parla con qualcuno.
Psicologicamente, il si-
gnificato è “Paura;
n a s c o n d i m e n t o ;
insincerità “ Le mani
sanno comunicare, an-
che quando una perso-
na sta zitta. Pensiamo
al gioioso medio alzato
nel pugno chiuso; o,
sempre al pugno serrato
con indice e mignolo
sporgenti; al tremore che
prende i polsi, quando si è
arrabbiati; alle mani strette
ed alle nocche chiare per la
tensione ... tenendo le mani in tasca, chiun-
que può muoverle come vuole, e nessuno se ne
accorge. Se, poi, il colloquio è tra un maschio
ed una femmina, il fatto che Lui tenga le mani
infilate nelle tasche ha anche un risvolto ses-
suale che non è molto fine, ma è tanto chiaro:
toccarsi “là” in presenza di persone del sesso
opposto è far cadere l’attenzione sul fatto di
essere “dotati”, pronti all’azione. Un invito
inequivocabile. Potrebbe anche significare di
“avere prurito” per mille ragioni: attrazione,
Prossimamente in "Perle di galateo": pulizia personale; a tavola; a scuola; con la morosa, con il moroso, con gli
scocciatori..
di Anna Rossetti Grasso
PERLE DI GALATEO
11
L’Italia è stata eliminata ai mondiali di
calcio, ma per i calciatori azzurri il bilan-
cio è sicuramente positivo (mi riferisco
al bilancio economico) perché i loro 5, 6,
7... miliardi se li intascano ugualmente.
La prima partita - vedi Cile - l’abbiamo
vinta?? In modo grandioso, giocando a
grandissimi livelli ed in particolar modo
mettendo subito in chiaro che i soldi per
comprare
gli arbitri li
avevamo.
S o l o
Biscardi e
Mosca di-
cono che il
rigore era
netto; la
Raffai, di-
s c o r d e ,
dice: “Chi
l’ha vi-
sto?”.
S e c o n d a
partita -
vedi Came-
run - furto colossale con espulsione da
settimana enigmistica, ma in fondo noi
siamo europei e loro africani. Conclusio-
ne senza via di scampo.
Terza partita - vedi Austria - ci siamo
cagati sotto, ma la dea bendata quel gior-
no ha sbirciato un pochino togliendosi la
benda azzurra. Siamo passati!!
Quarta partita - vedi Norvegia - l’hanno
vista solo i più forti di stomaco perché è
stata una noia bestiale. Naturalmente la
colpa è dei norvegesi!!
Quinta partita - vedi Francia - loro sono i
padroni di casa e siccome il padrone sono
io, qui comando io!!! Grazie Di Biagio ci
hai fatto un grosso favore e tolto un grosso
peso dal groppone.
Insomma, cari azzurri, vi do un consiglio:
visto che di soldi ne avete, andate a com-
prarvi le videocassette dei mondiali 1982
e vedrete
che diffe-
renza tra voi
e loro!!!
Avevano i
cos iddet t i
a t t r i b u t i :
fantasia, vo-
glia di gio-
care e noi ti-
fosi soffri-
vamo ed
esultavamo
con loro.
Io comun-
que i miei
mondiali li
ho vinti lo stesso perché sono rientrato in
possesso del mio ginocchio e gioco a
pallone con gli amici, divertendomi un
sacco e alla fine della partita mi pago pure
il campo!!
Voi azzurri dovreste risarcire tutti gli spet-
tatori che avete annoiato, altro che pagare
il campo.
In fede
GL. detto CAPE FEAR
Pensieri e parole
IL CALCIO COME
DIVERTIMENTOdi Gianluca M.
SPAZIO
COORDINAMENTOa cura di Angela Battagliola
Inserto
12
In questo numero viene presentato per grandi linee il progetto delle scuole elementari statali del 7° circolo,
progetto unico per realtà scolastiche cittadine anche diverse, perché corrisponde non tanto alle aspettative
degli adulti, siano essi genitori o insegnanti, ma perché tenta, forte del confronto con la migliore psicopedagogia
italiana e straniera, di realizzare una scuola veramente dalla parte del bambino.
Un notevole contributo alla sperimentazione di proposte didattiche e metodologiche alternative lo si deve al
gruppo docente della scuola elementare “.M Calini” che da circa un ventennio ha segnato il passo all’interno
del circolo dando forza e sostanza al dibattito, non sempre facile da costruire, intorno al significato profondo
dell’insegnare e dell’apprendere rispettivamente in modo costruttivo e significativo.
Un presupposto chiave del discorso pedagogico contemporaneo è sempre stato quello di favorire il massimo di
individualizzazione possibile, nella speranza di dare a ciascuno la sua scuola. Ma che cosa vuol veramente dire
“l’individualizzazione dell’insegnamento”? Tante esperienze fatte in Italia e all’estero non hanno portato a
risultati molto lusinghieri a questo riguardo.
Una possibile strada aperta è quella che si gioca intorno alla “diversità come valore da vivere e da condivide-
re”, dove la diversità diventa il luogo del confronto, dell’incontro, dello scambio, della solidarietà vissuta e non
soltanto detta.
La scuola così impostata richiede un grosso sforzo non solo culturale per i docenti, in quanto anche gli
insegnanti devono mettete in gioco capacità, competenze e il loro modo di essere al pari dei bambini i quali
devono essere indirizzati dai “grandi”, compagni di viaggio, in un itinerario volto alla scoperta del significato
della propria storia individuale e collettiva.
E il tempo dell’infanzia è sacro e non può essere sprecato in vani rituali di un insegnamento che tenta finte
omologazioni in nome di una uguaglianza che non sarà mai data, anche, qualora una condizione di pari
opportunità di partenza, possa realizzarsi per tutti i bambini.
La presentazione del progetto si riferisce ad un’occasione di pubblico dibattito e della mostra allestita dal
Comune di Brescia nell’ambito delle iniziative denominate “Il mese pedagogico” tenutosi a Brescia tra la fine
del mese di marzo ed il mese di aprile.
LA DIVERSITÀ COME RISORSA UMANA EDIDATTICA E LA MOLTEPLICITÀ DEI CODICI
La visione riduttiva della scuola che la vorreb-be chiusa all’interno delle proprie mura a pro-muovere il “ normale”, inteso come contenutoe obiettivo dell’apprendere, toglie alla scuola
stessa la sua funzione principale.La nostra scuola, non a torto denominata ele-mentare, ha come scopo irrinunciabile il for-nire ai bambini la possibilità di leggere la real-
tà attraverso diverse chiavi di lettura e far ma-turare loro gli atteggiamenti che rendano pos-sibile il fruire della stessa e il recepire, in ma-
DIVENTARE UOMINI E DONNE A SCUOLA
niera autonoma, organizzandoli, gli stimoli cheda essa provengano.Entrare in questa logica significa avere la di-sponibilità, forti anche del rigore di una prepa-
razione professionale corretta, di partire sem-pre dalle risorse di ciascun bambino per svi-lupparne le capacità di comprensione, di ana-lisi, di elaborazione critica.
La scuola deve essere quindi aperta alle risor-se ed agli stimoli interni ed esterni, perché ibambini possano maturare un atteggiamento diapertura cognitiva e culturale.
L’attenzione alla realtà e ai vissuti dei bambininon può limitarsi alle esperienze quotidiane, ma
Inserto
13
deve diventare adesione, sempre più consapevo-
le, stimolata e stimolante, a ciò che l’ambientesociale è in grado di proporre, in un contesto diintegrazione educativa.La scuola aperta, dove l’efficienza e l’operatività
non diventano imposizione di contenuti, trova unsuo campo di sviluppo ideale nella individuazionee valorizzazione delle risorse interne.E il luogo in cui le conoscenze sempre più pro-
fonde delle diversità dei propri componenti devecostituire stimolo di crescita reciproca.La didattica della diversità diviene così strumen-to di promozione sociale, integrazione genera-
zionale, produzione culturale ed educativa.Gestire gli apprendimenti con questi presuppostisignifica comprendere che la scuola non ha ilcompito di forgiare menti subalterne, ma quello
di fornire strumenti culturali, chiavi di lettura erappresentazioni della realtà dinamiche e artico-late.Chi siamo noi per decidere, a priori, quale sarà il
futuro lavoro dei “nostri” bambini?Allora diviene urgente la necessità di proporreesperienze comunicative in una molteplicità dilinguaggi, sperimentati non come palliativo allo
stress o come esperienza di relax, ma come realicodici interpretativi e rappresentativi della real-tà, codici tutti con pari dignità culturale e, soprat-tutto, con pari potenzialità nel promuovere le
abilità intellettive.In tale contesto, anche se non ancoracompiutamente approfondito nelle suepotenzialità e sviluppi didattici, si collocano le
esperienze che vengono qui soltanto elencate eche potranno essere illustrate più ampiamente a
richiesta.
L’ASSEMBLEA SETTIMANALE COME STRUMENTODI CONFRONTO, VERIFICA, INTEGRAZIONE, PRO-MOZIONE SOCIOCULTURALE.La scoperta della diversità come risorsa e ilprivilegio di intuirne le potenzialità ormative,nell’integrazione di tutti i deficit
“LA SCUOLA DEI BAMBINI”
(Fascicoli, libri, documentazione)
IL LIBRO COME STRUMENTO DI COMUNICAZIO-NE E DI CONOSCENZAIl libro come risorsa espressiva e strumento diorganizzazione del pensiero
“NON SOLO LEGGERE”
(libri costruiti dai bambini)
FARE SCUOLA CON LO SFONDO INTEGRATORELa motivazione fantastica come stimolo-paradigma
“LO GNOMO IVO E I BAMBINI”
(Video, libri, cartelloni e alberi in polistirolo)
RIELABORARE L’AMBIENTE ESPLORATOLe forme della realtà e le forme dell’arte plastica
“PAESAGGI DI CERAMICA”
(Pannelli e libri)
ANDARE IN PIAZZA COI BAMBINILa collaborazione con la realtà del territorio
“BRUCIAMO LA VECCHIA”
(Cartelloni)
LA TEATRALITA’ COME COMUNICAZIONE, PRO-VOCAZIONE, SFONDO INTEGRATORELa molteplicità dei codici e dei linguaggi alservizio della comunicazione, integrazione,formazione armonica
“SOS PRINCIPE RAPISCE BAMBOLA”
(Video e fascicolo col percorso formativo)
CONOSCERE L’AMBIENTE PER SAPERNE FRUIREE GARANTIRNE L’INTEGRITA’Esplorazione e classificazione del boscocollinare“CHIAVE DICOTOMICA PER IL RICONOSCIMENTO
DI ALBERI E ARBUSTI SPONTANEI DELLA VALLE
DI MOMPIANO”
(Fascicolo della guida realizzata)
ESPLORARE E CONOSCERE L’AMBIENTE E LA SUAINTERAZIONE CON L’UOMO
Dalla ricognizione attorno alla scuola alla rico-struzione di un percorso antropo-geografico“L’AMBIENTE VICINO ALLA SCUOLA: IL TORREN-
TE GARZA”
(Mostra a pannelli e grande libro)
LA CONOSCENZA E LA VALORIZZAZIONE DELLADIVERSITA’ NEL PERCORSO FORMATIVOIl confronto come chiave e strumento di for-mazione reciproca
“LA STORIA DI CODINO”
(Cartelloni e videocassetta)
IL GIORNALE DELLA SCUOLA COME PROPOSTA,PROVOCAZIONE, DIVERTIMENTO, SCAMBIODa esperienza linguistica a riflessione sullacomunicazione strutturata
“LA GAZZETTA DELLA CALINI”
(Pannelli e numeri del giornale)(Pietro Morari)
Fotografie
14
A lato. Metti una sera al Cereda. Ov-
vero: eravamo quattro amiche in cu-
cina. Ovvero ancora: tiriamoci su
con un bicchiere di latte. Ovvero...
beviamoci un goccio in compagnia.
Ed ancora: quattro bicchieri per una
bottiglia. Ed infine: è proprio buo-
na, questa grappa al latte!
Sopra: Bellezze allo specchio.
In alto a destra: stand del Cen-
tro alla festa della scuola
Calini.
Sotto: Niente fotografie, per
favore...
Sopra: Aspettando...Ovvero, scrutando nuovi
orizzonti. Ovvero ancora, speriamo che piova così
non andiamo in gita.
15
Racconti
IL SEGRETO
DI VIOLETTA
C’era una volta, tanto tempo fa, un cavaliere
di nome Bartolomeo che, mentre esplorava il
regno del suo sovrano re Rimus, scoprì una
grotta all’interno della quale stava una statua
di cristallo. Intrappolata nella statua si trova-
va una bellissima donna avvolta da sei veli.
Nella grotta vi erano
incisi anche misterio-
si simboli.
Esterrefatto dalla sco-
perta, Bartolomeo
tornò di corsa al pa-
lazzo per riferire al
suo sovrano la mera-
vigliosa scoperta. Ma,
nel frattempo, spie
nemiche riferirono
anch’esse della sco-
perta al re Ripius.
Questi, per fermare re Rimius e scoprire il
segreto della grotta, assoldò degli assassini
che non te-
m e v a n o
nulla.
Nel frattem-
po il re
Rimus partì
ignaro del
pericolo che
lo aspettava.
Giunto nel
bosco si tro-
vò davanti
agli assassi-
ni, ma con la
sua spada
magica Glandrung riuscì ad ucciderli.
I pericoli erano però appena cominciati.
Per raggiungere la grotta, infatti, il re avreb-
be dovuto superare sette porte, dietro le quali
si trovavano sette pericolose prove.
Nella prima prova, il re si
trovò davanti a quattro
possenti cavalieri; ma con
la spada e sei denari magici
donatigli dalla sua matri-
gna maga tagliò loro le te-
ste e si appropriò delle loro
spade magiche.
Galoppando velocemente
con il suo destriero, poiché
doveva superare le sette
prove in sette giorni, il re
Rimus si trovò di fronte ad un grandioso
albero irto di lame. Egli cominciò ad arram-
Era una tranquilla serata di mezza estate, quando un gruppo di ragazzi decise, quasi per gioco, di
creare una storia dal nulla con l’aiuto delle carte.
L’idea era di per sé semplice: radunati in cerchio si pescava una carta a turno ed in base al segno,
numero e disegno che era in essa presente si inventava un pezzo di storia, in modo tale da avere alla
fine un racconto articolato, coerente e sensato.
Tutto nacque con un cavallo di spade.....
IL SEGRETO DI VIOLETTA
Ideato e realizzato da: Fabrizio, Andrea,
Francesca, Gianluca, Samir, Saimet, Mar-
co, G. Luca, Violeta, Manuel.
Con la collaborazione di: Eros, Cecilia,
Elena, Alison, Marco.
Passo Cereda (TN) Agosto 1998
Edizioni Carmen Street
16
Racconti
picarsi trovando così la prima cima; ma poi
ne trovò un’altra ancora ed infine una terza.
Aiutandosi con la spada riuscì a raggiungere
la vetta e li trovò una
runa magica.
Il re nemico intanto,
dopo aver saputo che
i suoi sicari erano
morti, decise di alle-
arsi con un altro re
malefico: re Pietra.
Il valoroso Rimus,
dopo aver riposato ed
aver recuperato le for-
ze, ripartì per la terza
prova.
Per dimostrare il suo coraggio egli dovette
attraversare un ponte ricoperto da
affilatissime lame, raggiungere la grossa cop-
pa di cristallo che si trovava sulla sponda
opposta e liberare un uomo imprigionato in
essa. Il re superò la prova inserendo la runa
magica sulla coppa e ricevette in dono dal-
l’uomo liberato un denaro magico.
Le spie dei re nemici, continuavano nel frat-
tempo a seguirlo.
Le fatiche del sovrano continuavano e le
difficoltà aumentavano. Nella quarta prova,
il re si trovò di fronte ad un pericolosissimo
drago che sputava fuoco, ma con l’aiuto delle
spade magiche ottenute nella prima prova
trafisse la creatura.
Nel cielo eruppero due grosse fiammate: una
usciva dalla bocca del mostro morente e
l’altra dal suo cuore; morto il drago, dalle
ferite uscirono tutte le persone che aveva
mangiato, che regalarono al re Rimus cento
coppe magiche.
Ma il rettile alato non fu sconfitto così facil-
mente: dalla pancia della creatura morta com-
parve un drago cattivissimo, immortale ed
invincibile che iniziò a dare la caccia al re
valoroso.
Nel frattempo giunsero anche i due re nemici
con i rispettivi eserciti.
Re Rimus, stanco ma coraggioso, cavalcò
verso la quinta sfida: questa volta dovette
decifrare una pergamena magica. Ad ogni
errore commesso compariva un cavaliere ne-
mico pronto ad ucciderlo, ma con l’aiuto
delle incisioni sulle cen-
to coppe magiche riuscì
a decifrare gli arcani se-
gni.
Passata questa prova rag-
giunse nel bosco la porta
successiva.
Qui si trovò davanti a sei
grandi burroni.
Sul fondo il re inorridito
vide gli scheletri di tutti
coloro che già avevano
tentato di superare la prova, ma il nostro
prode eroe formò un ponte con quattro assi e
giunse alla sponda opposta.
Giunti all’ultimo giorno, il re ormai stanco
17
Racconti
ma ancora pieno di coraggio si trovò davanti
all’ultima e terribile prova: un gigantesco
cavaliere
nero.
Non po-
tendolo
di re t ta -
m e n t e
sconfig-
gere, re
R i m u s
s p i c c ò
un altis-
simo sal-
to con
l ’ a i u t o
dei ba-
s t o n i ,
scavalcò
il gigan-
te rubandogli una bisaccia che portava a
tracolla e lesse in tutta fretta la pergamena
in essa contenuta. Nell’istante in cui ter-
minò di leggere lo scritto tutte le coppe, i
denari e le spade da esso posseduti si uni-
rono in un unico denaro magico e nel cielo
comparve una folgorante luce blu che tra-
sformò il re buono in un cavaliere gigante.
Scagliando il denaro magico contro il ca-
valiere nero re Rimus distrusse l’avversa-
rio e lanciando il suo destriero al galoppo,
corse velocissimo verso la grotta di Vio-
letta.
Ma la lotta non era
ancora finita: Rimus
si trovava braccato di
due eserciti e dal dra-
go immortale.
Giungendo di fronte
a l l ’ ingresso de l la
grotta in pochissimo
tempo il re decifrò
gli arcani simboli in-
cisi sulla parete roc-
ciosa tramite la per-
gamena rubata al ca-
valiere nero.
All’ul t imo istante
anche gli eserciti ne-
mici arrivarono, ma
Rimus aveva ormai
terminato di interpretare il messaggio.
In quell’istante lo spirito di Violetta uscì
dalla statua di cristallo in cui era stato
imprigionato per più di cent’anni e di-
strusse i due eserciti con i rispettivi re. Lo
spirito ridonò i poteri al re buono, ormai
ridotto allo stremo dal cavaliere nero e poi
rientrò nella statua.
Ad un tratto si udì un forte rumore: “ BUM
BUM” ed arrivò il drago immortale, che
sputò una fiammata contro l’inerme re.
Rimus fu però più lesto e si tuffò a
lato; le fiamme lo sfiorarono soltan-
to e colpirono in pieno la statua di
Violetta rimbalzando contro la gi-
gantesca creatura incenerendola.
Morto il drago che teneva imprigio-
nata Violetta, la statua di cristallo si
crepò ed uscì la fanciulla in carne ed
ossa.
Il re trionfante ritornò al suo castel-
lo e sposò Violetta, vivendo per il
resto della sua vita felice e contento.
(Testo e disegni a cura dei partecipan-
ti al "gioco")
18
Racconti
ni meteorologiche dei giorni precedenti sono
alquanto traumatiche e devastanti, cosa c'è di
più bello di una tiepida pioggerellina ristora-
trice al cioccolato?
E' passata una settimana ed anche per oggi era
attesa la benefica pioggia di cioccolata. Ma
anche oggi il fenomeno non si è ripetuto e per
la seconda volta abbiamo dovuto rivedere il
sole. Un grande disappunto serpeggia tra di noi:
è stato sconvolto l'intero corso del tem-
po o si tratta solo di un fenomeno pas-
seggero? Si sono esauriti i presup-
posti che ci procuravano una tale
pioggia settimanale o siamo di
fronte ai primi sintomi della tenu-
ta manifestazione Gandowiana?
Una diminuzione della produzio-
ne del solfato di rame o l'estensione
della desertificazione equatoriale? I
nostri filosofi ed i nostri scienziati non
sanno più cosa dire ed ogni ten-
tativo di risposta non fa altro
che accrescere il timore nel pet-
to degli altri. Non ci resta che
attendere con trepidazione...
Che cosa strana! Oggi, all'improvviso, ha ini-
ziato a piovere un liquido strano, incolore e
insapore. Qualcuno ha detto che potrebbe trat-
tarsi di acqua! Acqua! Un fenomeno inimma-
ginabile, impensabile, imprevedibile. Da che
mondo è mondo, non era mai successo. Gli
scienziati dicono che questo fenomeno può
soltanto essere interpretato come il prodromo
di una catastrofe. Io ho provato a ballare anche
sotto questa nuova pioggia - certo non è come
quella al cioccolato - ma mi sembra che sia
bello anche così...
Oggi piovono pietre. Non sassi comuni o pie-
tre grezze, ma lapislazzuli, ametiste ed
acquamarine. Tutte bell'intagliate e di varie
dimensioni. Io che, non prestando ascolto ad
alcun consiglio, ho avuto la malaugurata idea
di uscire all'aperto sono rimasto colpito da al-
cune di esse. Questa piccola lesione alla spalla
destra me l'ha causata un rubino. Il bernoccolo
in testa invece è dovuto ad una minuscola
ossidiana. Per fortuna che mi ero portato die-
tro l'ombrello anti-topazi e così ho potu-
to in qualche modo ripararmi mentre
ho precipitosamente riguadagnato un
posto al coperto. Siamo tutti un po'
stanchi di questi settimanali feno-
meni meteorologici, non fosse
altro per i danni arrecati alle
persone e alle cose. Inoltre, al
termine di ogni grandinata di
pietre i netturbini devono rac-
cogliere il tutto ed andare a de-
positare nella discarica questo
materiale per noi assolutamente in-
servibile.
Per fortuna domani è sabato e pioverà
cioccolata. Io, che sono goloso, ballerò sotto
la pioggia e ne mangerò fino a sazietà.
Oggi è sabato ed avrebbe dovuto piovere cioc-
colata, ma inspiegabilmente il cielo si è rasse-
renato. Sono scomparse le nuvole cacaoformi
e zuccherofilanti ed ha incominciato a splen-
dere il sole. Certo, era uno spettacolo molto
bello che tanti di noi non erano più riusciti ad
osservare da parecchi anni, ma in fondo è stata
una vera delusione. Tutti che per un'intera set-
timana aspettano l'arrivo del sabato, ed ecco
che ciò che è atteso si rivela completamente
disatteso. Tenuto poi conto che le perturbazio-
GIORNI DI PIOGGIA
di C&C
Un racconto fantascientifico (metafisico?) che ci proietta in un altro mondo (o forse, soltanto il nostro mondo
visto con occhi diversi).
19
LE STELLE
PREVEDONO
Maga Magari
ARIETE 21/3-22/4 Ultimamente siete poco affidabili perché cercate di pensare solo a voi stessi. Possibile che nella vostra vuota zucca
non entri nient'altro!A volte non è necessario scornarsi.
TORO 22/4-21/ 5 A causa dell'orso russo, situazioni fiscali, burocratiche e di carattere monetario si ripercuoteranno drasticamente sulla
vostra salute. Distrazioni vi procureranno qualche problema al ribasso. Sarete tormentati da problemi ipotensivi.
GEMELLI 22/5-21/6 Potrete scegliere un tipo di vita alternativo, fuori del comune. Evitate i doppioni nella vostra vita e sarete
finalmente voi stessi. Vi troverete benissimo, soprattutto se non sarete più soli.
CANCRO 22/6-21/7 Durante l'estate avete voluto strafare ed ora siete a terra, vi sentite degli stracci. Poco male, qualcuno
penserà di usarvi per zerbini o per strofinacci. Amore: non è il momento di pensarci.
LEONE 22/7-21/8 Siete a rischio di rotture sentimentali se non riuscite al più presto a sferrare la zampata vincente. Ruggite
per primi e non avrete a soffrire.
VERGINE 22/8-21/9 La passionalità del partner ripropone il sogno di una vita appagante. Ma siete sicuri di aver fatto la scelta più
indovinata? Sfogliate la margherita.
BILANCIA 22/9-21/10 I mezzi a vostra disposizione vi permettono di barcamenarvi per il meglio. Cercate però di non gettare
troppo peso sui piatti della vostra bilancia. Potreste rompervi.
SCORPIONE 22/10-21/11 L'estate è al termine. Si suggerisce di procurarvi un ottimo riparo per trascorrervi il freddo dell'inverno.
Dovrete per un po' rinunciare ai vostri stimolanti abbracci.
SAGITTARIO 22/11-21/12 Una volta presa la decisione, perseguite la meta senza timore di sbagliare e senza scalpitare.
CAPRICORNO 22/12-21/01 Se siete donne, è possibile che Giove vi faccia un regalino che odora di talco e di latte. Se siete
uomini, rischiate di fare i pigmalioni...
ACQUARIO 22/01-21/02 E' bene lasciar scorrere molta acqua sotto i ponti prima di prendere una decisione. Soprattutto in stagione
di secca.
PESCI 22/02-21/03 Reumatismi per la coda e le pinne. Consigliato un corso di nuoto. Curate anche i denti e la vista.
Carissima Maga,
(....) da un po' di tempo in qua vivo con una
sensazione che mi sembra alquanto strana. A
volte mi chiedo se sia una cosa effettivamente vera
o se sia soltanto una mia sensazione. (...) Mi
sembra che tutte le persone che mi stanno intorno
non fanno altro che psicologizzarmi. Mi prendo-
no e incominciano a vivisezionarmi (non fisica-
mente, naturalmente), a spaccare il pelo per
quattro e per otto... Insomma, se faccio una cosa,
allora è perché la mia infanzia è stata infelice e ho
vissuto questo e quest'altro; se dico un'altra cosa,
allora è perché il mio inconscio rivela che in
realtà stavo a pensando a... Se mi metto un certo
Se la notte vi sembra più lunga del giorno. Se i vostri sogni sono invasi da incubi truculenti e da orridi fantasmi. Se il buio
vi fa paura e girate sempre con una pila tascabile appresso. Se non potete addormentarvi se siete da soli. Se non potete
addormentarvi se è notte. Se non vestite mai in nero, anche se siete alquanto corpulenti e in sovrappeso. Se una goccia di
sangue vi fa svenire. Se un piccolo coltello da cucina vi mette addosso il panico. Se non riuscite a camminare per la piazza
in pieno giorno. Se non potete più uscire di casa perché avete paura che una tegola vi cada in testa. Se da più di cinque
anni tenete chiusa in garage la vostra automobile per paura di andare a baccare... Maga Magari, naturalmente. La Maga
che vi libera da tutte (o quasi) le vostre paure.
vestito vuol dire che mia nonna, ecc. Ma insom-
ma, non so proprio come togliermi da dosso
questa gradevole sensazione (situazione?). (...).
Lettera firmata
Cara lettrice,
la tua lunga lettera meriterebbe altro che queste
poche righe. Ritengo che la tua idea di affidarti ad una
maga è sicuramente migliore di quella di pensare ad
uno psicologo (e poi i miei prezzi sono più contenuti).
Ti ho fatto le carte, ma non vedo cambiamenti. Non
è che per caso lavori in uno studio di psicologia?
Comunque, se mi poni di questi quesiti mi viene da
pensare che forse questo è perché tu potresti essere
un po' diffidente per cause prenatali.
Un magico salutone Maga Magari
AMICI DI MANDACARU'
ASSOCIAZIONE SENZA SCOPO DI LUCRO
... un vestito nuovo per te,
ma vissuto da altri!
L'ANGOLO DELL'ABBIGLIAMENTO
USATO SELEZIONATO
riservato agli associati:
VIA VILLA GLORI 10/B
APERTO IL SABATO, ORARIO 9-12; 15-18
PER UN RISPARMIO INTELLIGENTE
CHE SALVA L'AMBIENTE
parte del ricavato sarà devoluto per un progetto di
solidarietà con il Brasile
Non gettare gli indumenti usati nei cassonetti!
Portali alla sede dell'Associazione Mandacarù
in Via Villa Glori, 10/b - Brescia -
tel. 030/2301889
20
Una pagina di auguri, di date e di solidarietà...
Non profit
BUON COMPLEANNO A...
Luca Morari 2-9
Mariagrazia Ussoli 8-9
Giosuè Nicolosi 8-9
Claudia Ceresoli 10-9
Lily Owusu Ansah 16-9
Debora De Giorgio 17-9
Federica Massardi 18-9
Flavia Fernandez 23-9
Anna De Martino 25-9
Francesca Marinelli 26-9
Nadeem Aslam 26-9
Richmond Mensah 28-9
Angelo Tonoli (Boico) 30-9
Luisa Bonera 1-10
Silvia Giupponi 2-10
Simona Orrù 3-10
Cesare Pasotti 4-10
Mohamed Dardir 13-10
Alice Grieco 14-10
Gabriella Venturini 18-10
Ersilia Barbieri Petesi 22-10
Giorgio Dominici 23-10
Aurora Pezzotti 23-10
Gianna Ottolini 26-10
Mariasilvia Cadeddu 26-10
Silvana Bonetti 27-10
Giambattista Bisbiglia 31-10
... e a tutti gli altri
che, avendo paura
di invecchiare,
tengono segreta
la data: auguri!!!
Con la ripresa delle lezioni scolastiche rico-
minciano anche le attività di Carmen Street.
Ci sono tante attività e di tutti i gusti in cantiere:
Piscina, palestra, cucito, pattinaggio, teatro,
ballo, canto, falegnameria, bricolage, equita-
zione, cucina, country...
Se sei interessato, se vuoi passare insieme
un po' del tuo tempo libero, se vuoi diver-
tirti... passa da noi.
Per informazioni:
CARMEN STREET
Vicolo Manzone 7, BS
tel. 030/40807
SPAZIO
PUBBLICITA '
21
Conosci te stesso!
MEGLIO LE FERIE
O IL LAVORO?di W. Satüt
Il quiz che fa per voi, una volta abbandonate le spiagge e i sentieri di montagna. Per scoprire il lato recondito della
vostra personalità ed il vostro bioritmo annuale.
Che solo abbiate pensato di sottoporvi ad un test come questo e per di più appena finite le ferie è
qualcosa da fuori di testa. Comunque, contenti voi, eccovi il punteggio:
25 punti:Probabilmente non sapete cosa siano le ferie, non per il troppo lavoro, ma perché malretribuiti.
20 punti (solo per chi ha avuto 4 punti ad ogni risposta): La musica è il vostro solo interesse. Ai Caraibi
o in ufficio, cosa ve ne importa. Beati voi!
15 punti (solo per chi ha avuto 3 punti ad ogni risposta): Da 20 anni state chiedendovi se sia l'anno buono
per prendervi 3 giorni di vacanza. Ma quando sarà l'anno buono per voi?
10 punti (solo per chi ha avuto 2 punti ad ogni risposta): Gaudenti, sempre gaudenti. Per voi niente lavoro
(o, se proprio necessario, il meno possibile) e solo ferie, ferie, ferie.
5 punti: Siete alquanto snob. Siete capaci di non avere un soldo in tasca e di raccontare a tutti la balla
di essere stati due mesi ad Antigua. Mi siente antipatici e a me non la contate giusta.
Tutti gli altri punteggi: Avete fatto le ferie ed ora siete tornati al lavoro. Così è stato negli anni scorsi
e lo sarà nei prossimi. E allora, perché avete fatto il test?
risposta a b c d e
1 3333 5555 1111 4444 2222
2 1111 2222 3333 5555 4444
3 2222 5555 3333 4444 1111
4 2222 3333 5555 1111 4444
5 2222 4444 5555 1111 3333
3- Per il vostro compleanno vi regalano un libro:a) Naturalmente, il Kamasutra.
b) Non può essere che un librettino supereconomico.
c) Ma sarà poi interessante? Vale la pena di leggerlo? Forse era meglio un profumo o un
dopobarba. O forse una cravatta o un foulard.
d) Ma vi avevo detto che volevo un compact! V....!
e) Se non è rilegato in vera pelle e con scritte in oro, non lo accetto.
5- Il computer per voi è:a) In Internet ci sono dei siti... Ah, è eccezionale!
b) Una buona scheda audio, un CDROM a 128X e due casse superpotenti.
c) E chi si può permettere un computer?...
d) Fin dal 1980 è il mio strumento ideale di lavoro.
e) Quanti tasti! E poi se schiaccio quello sbagliato, cosa succede? Si rovina tutto?
2- L'aereo su cui state viaggiando è in avaria. La prima cosa
a cui pensate è:a) Era meglio se avessi fatto questo viaggio con il mio aereo privato.
b) Mamma mia! E dire che stamattina non ho fatto neanche colazione.
c) Ma avrò chiuso il rubinetto del gas prima di uscire di casa?
d) Io non ho mai viaggiato in aereo, al massimo in motorino.
e) Speriamo comunque di arrivare il tempo per il concerto dei Sepultura.
1- Dovete cambiare la macchina:a) Cambiare o non cambiare: questo è il problema.
b) Ma che macchina e macchina: io mi posso permettere solo la bici.
c) Ho bocciato con la Ferrari...
d) Ci piazzerò un megaimpianto stereo!
e) Così posso rimorchiare con più facilità.
4- State passeggiando per la strada. All'improvviso incontrate un
coccodrillo:a) Mi han detto che la sua carne è pregiata e che si può cucinare.
b) Mi ha visto o non mi ha visto? Devo scappare o devo stare assolutamente immobile?
c) E mi ha pure azzannato la gamba!
d) E' stato attirato dalla pelle del cinturino del mio orologio: è di coccodrilla.
e) Gli passo le cuffie per fargli sentire quanto è forte questo pezzo dei Litfiba.
22
A modico costo offro competente aiuto a persone che vogliano
scaricare stress, rabbia, tensione e frustrazione tramite litigio, rissa
e conflitti di vario genere. Faccio da catalizzatore e poi m’eclisso
discretamente. Successo assicurato.
Artigiano bucolico, professionista, unico nel suo genere vende
buchi, anche colorati, di tutte le forme e le dimensioni, in qualsiasi
materiale. No buchi neri.
A scrittori, poeti e pubblicisti in profonda crisi creativa vendo testi
ad hoc assolutamente originali. Massima riservatezza. Prezzi con-
tenuti. Pronta consegna.
Avanzandomi ogni giorno 1h45’27" sono disposto a cedere questo
tempo per me in surplus al miglior offerente. Possibilità di frazio-
namento, ma con minima richiesta di due settimane.
Cedo parte della mia ombra a persona che desidera avere un miglior
posto al sole. Si può concordare sia per cessione temporanea che
definitiva. Niente sconti per giornate nuvolose.
Cerco anima gemella per scambiare crisi d’asma con palpiti
d’amore.
Cerco l'uomo ideale dei miei sogni. Pur rimanendo desta.
Computer vecchia generazione desidera corrispondere con suoi
simili ogni parte del mondo. Collegamento in rete. Solo comunica-
zione seria(le).
Costruttore di castelli in aria offre propria competenza e serietà.
Graditi perditempo.
Faccio sogni divertenti, distensivi, luminosi, appassionanti. Ne
faccio a iosa ed in continuazione. Sono disposto ad insegnarvi a fare
altrettanto. Direte stop ad incubi e ad angosce oniriche. Saprete
gustarvi anche le oscure ore della notte. Un vero, proficuo investi-
mento per voi, i vostri partner, i vostri figli.
Fantasma abitante vecchio maniero in cerca di nuove avventure
si offre per scambio alla pari. Preferenza per discoteca o altro locale
notturno. No luoghi solitari. Disposto anche a scambi stagionali.
Inviare referenze.
Filosofo dilettante causa diversificato interesse svende in blocco
materiale vario di propria produzione sul nulla previa visione.
Manager industriale sottoposto ad accanite malversazioni
giudiziarie ricerca venditori di fumo veramente capaci distogliere
attenzione opinione pubblica. Si richiede quotidiana disinformazione
televisiva e a mezzo stampa in cambio di generose ricompense fino
ottenimento colpo di spugna.
Moglie stanca cede in blocco televisore, pantofole, marito e
giornale (quotidiano) alla migliore offerente. Prezzo trattabilissimo
pagamento anche ratealizzabile.
Noto disturbatore quiete pubblica offresi per importunare vostri
odiati vicini di casa e concorrenziali colleghi di lavoro. Prolungate
veglie notturne assicurate fino alla disperazione e allo sfinimento.
Geniale uso ultimi ritrovati tecnologici ed informatici. Prezzo da
concordare in base all’intensità emotiva da suscitare.
Orco solitamente maltrattato in fiabe per bambini cerca agenzia
marketing per rinnovare look e promuovere nuova campagna
pubblicitaria sua immagine.
Per la realizzazione dei vostri desideri ecco l’occasione unica,
irripetibile. A modico prezzo vendo in numero limitato videocas-
setta con registrazione di oltre un centinaio di stelle cadenti. Da
vedersi da soli o in compagnia, a qualsiasi ora e per tutte le volte che
vorrete! Fate dei vostri desideri realtà. Acquistate NOTTE LUCEN-
TE. Diffidate delle imitazioni.
Per lo sfogo dei vostri istinti repressi disperato nullatenente offresi
come faccia da schiaffi. No sputi pugni e calci. Solo schiaffi a £
5.000 cadauno.
Provetto ascoltatore bilingue (italiano-turco) offresi per qualsiasi
tipo di lamentela, sfogo, rimprovero, amarezza, sconforto, ecc.
Tariffe solo ascolto: mezz’ora cinquantamila, un’ora centoventimila
(Iva esclusa). Ascolto con aggiunta di consigli: 20% in più. Per
telefono, metà tariffa. Possibili ulteriori sconti in abbonamento e per
prestazioni a carattere familiare.
Testimone occulto offresi per qualsivoglia alibi. Prezzo da concor-
dare in base alla gravità dell’accusa. Evitare, se possibile, omicidi.
Preferenze per adultéri.
Scambio Cantatrice calva e Giorni felici con Tutto quello che
avreste voluto sapere sul sesso e non avete mai osato chiedere.
Se sei in cerca di un buon affare, se sei un giovane con folta
capigliatura biondo-chiara questo è l’annuncio che fa per te. Siamo
disposti a comperare il tuo cuoio capelluto pagando un milione al
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senza necessità di ricovero ospedaliero. Prerequisito test selettivo.
Astenersi perditempo.
Sicuro prossima fine del mondo con avvento nuovo millennio
vendo tre chili di apocalissi e sei etti di stelle cadenti a quanti
vogliano prepararsi in anticipo al lieto evento. In omaggio una
stampa d’epoca dei quattro cavalieri.
Sirena informatica offresi per adescare, incantare e provocare
naufragio ai vostri concorrenziali navigatori in rete.
Volgare, sboccato, indecente di prima categoria, vasto repertorio
in più lingue e con sfrenata fantasia offresi a persone con grossi sensi
di colpa per esperienze di vera umiliazione e di ulteriore
svalorizzazione del senso del proprio io. Capace di far piangere con
poche parole e di suscitare ineguagliabili stati di depressione.
Professionale, escluso conto terzi.
ANNUNCI IMPROBABILI
Carmen più
Tutti gli annunci che vi sarebbe piaciuto leggere sul vostro giornale, ma che non avete mai trovato!
IL PAROLIERE
E’ un gioco che i lettori di Carmen Street conoscono ormai bene.
Bisogna, nei due schemi proposti, individuare un certo numero di
parole di senso compiuto, osservando le seguenti regole:
- per ciascuna parola che si trova le lettere dello schema si
utilizzano una sola volta;
- queste lettere utilizzate devono essere sempre in caselle contigue.
Per esempio, nel primo schema, la parola GELO è corretta (le
lettere sono in caselle contigue ed usate una sola volta), mentre la
parola PESO non è valida (la E non è contigua alla S). Riuscite ad
individuare, tra le tante parole, in ciascun schema anche la parola
che utilizza tutte le lettere?
CHI L'HA DETTO?
1. «Non bisogna mai indossare niente che spaventi il
gatto».
a) Isabella Biagini; b) Giambattista Galuppi; c)
Elena Boniotti; d) Giorgio Armani; e) Claudia
Schiffer; f) Vincent Van Gogh; g) Raffaella Carrà.
2. «La mia mamma mi diceva sempre: la vita è una
pettinatura, cambiala, cambiala, prima o poi trove-
rai quella giusta».
a) Hillary Clinton; b) Monica Lewinski; c) Cristian
Consoli; d) Yul Brinner; e) Marco Pantani; f) Totò;
g) Kurt Cobain.
LO SCHIACCIANOCI
Come è possibile riuscire a schiacciare, con due sole
dita, una noce posta in un sacchetto?
23
Una pagina per giocare
LE SOLUZIONI
DEL NUMERO PRECEDENTE
IL PAROLIERE
La parola misteriosa che compone lo schema è:
1 schema: Infaticabilmente.
2 schema: Controindicabile.
CHI L'HA DETTO
Jerome K. Jerome.
IL NOME GIUSTO
Per evitare il malinteso, al signor Francesco Giuliano
basterà chiamare il figlio Giuliano Giuliano.
SEQUENZA LOGICA
La coppia logica che completa la serie è UI (pRImo,
sECondo, tERzo, qUArto, qUInto...).
DUE INDOVINELLI
1. Le stelle.
2. Le stagioni.
VEDE O NON VEDE?
Il signor Rossi lavora presso una fabbrica di materiale
ottico. Gli capita quindi di... portare anche delle lenti a
contatto presso vari rivenditori.
R G L P
A E O E
F S T I
O N I C
I L B A
E N I R
C M E U
M O N S
DUE INDOVINELLI
1. In cima ad un bastone
una mandorla danza;
così piccina
riempie una stanza.
2. Sono piccolo e sincero
se ho salute dico il vero
ma se cado in malattia
dico sempre una bugia
poi guarito dal dottore
dico il vero a tutte l'ore.
IL LABIRINTO DI CRETA
Icaro, dopo... la prima lezione preferisce cercare la strada per uscire
dal labirinto a piedi. Lo troverà, con l'aiuto dei piccoli lettori?
LA DIVISIONE EQUA
Una nonna compra dal fruttivendolo 13 mele, 7 pesche, 5
banane, 4 kiwi, 15 albicocche. Quale criterio può usare
per dividere nel modo più equo tutta questa frutta tra i suoi
quattro nipoti?
EMERGENZE
Brescia soccorso 118Polizia 113Soccorso ACI 116Carabinieri 112Vigili del fuoco 115Croce verde 222242Croce bianca 44244Polizia municipale 45001Croce Rossa Italiana 3532932Radio taxi 35111
S.O.S.
Telebimbo: "Pronto ti ascolto"
Servizio pubblico a tutela dei minori; via Galilei, 20
dalle ore 9 alle 23 tutti i giorni. Tel. 399022.
Telefono amico: Tel. 3755555 in funzione ogni giorno
dalle 18 alle 24.
Telefono azzurro-rosa: contro ogni tipo di violenza su
minori e donne Tel.236363-2420845 dalle 18 alle 24.
Croce Blu: Servizio gratuito farmaci a domicilio per
persone inabili, via Raffaello 167 Tel. 2310094
Nucleo operativo tossicodipendenze USSL 18:
via Foro Boario, Tel. 2421661
Associazione alcolisti anonimi: Tel. 318846 -
801101 - 220450
SERVIZI
Ufficio passaporti: martedì, giovedì, sabato ore 9,30-13
Ferrovie: informazioni: ore 8-12 e 15-19; Tel. 3752449
Anagrafe: Tel. 29831: lunedì - venerdì ore 8,30-13,30
sabato 8,30-12,15
Ufficio pensioni, libretto di lavoro: da lunedì a sabato
ore 8.30-13.30; Tel. 2983275
IX Circoscrizione Via F. Borgondio, 29 - Tel. 56354 -
Fax 3772565; da lunedì a giovedì dalle 8 alle 17; venerdì
ore 8-14- Servizio autentica firme, fotocopie e atti notori; da lunedì a venerdì
ore 10-12
- Raccolta domande soggiorni climatici per anziani nei periodi
stabiliti dal settore Servizi Sociali: da lunedì a venerdì ore 9-12
Documenti rilasciati dal comune:
- Atti notori e dichiarazioni sostitutive di atti notori- Autentica copie documenti- Autentica firme e foto- Carta d’identità- Cittadinanza- Esistenza in vita- Godimento dei diritti politici e iscrizione liste elettorali- Iscrizione liste di leva- Libretto di lavoro- Matrimonio- Morte- Nascita
CARMENINFORMA
NUMERI UTILI
24
Notizie utili
- Residenza- Stato di famiglia- Stato libero
OSPEDALI
Ospedale Civile: Piazzale Ospedali Civili, 1 Tel. 39951
Feriale: 13,15-14,15 e 18,45-20,00
Festivo: 10-11 e 19-20
Divisione infettivi: (c/o Ospedale Civile)
Festivo: 10-11 e 19-20,15
Feriale: 13,15-14,15 e 19,00-20,00
Ospedale dei bambini:V. Vitt. Emanuele II, 50. Tel. 293261
Feriale: 13,15-14,15 e 19,00-20,00
Festivo: 10-11 e 19-20,00
Ronchettino: Tel. 399066
Feriale: 13,15-14,15 e 19,15-20,15
Festivo: 10-11 e 19-20
Ospedale S. Orsola :V. Vittorio Emanuele II, 27. Tel. 29711
Feriale: 13,00-15,00 e 19,15-20,15
Festivo: 10-11; 13-15 e 19-20
Centro psichiatrico residenziale:
V.le Duca d. Abruzzi, 15 Tel. 58172.
Orario 10-11,30 e 15-17
SOLIDARIETÀ
Centro Affidi Familiari: Brescia, via Ferri 91, Tel.
2306869
AIDO (associazione italiana donatori organi):Brescia, via Monte Grappa 7, Tel. 383703.
Da Lunedì a Venerdì ore 14,00-16,00
AVIS comunale centro prelievi:Brescia, via Balestieri 7.
Apertura: Lunedì-Venerdì dalle ore 8,00 alle ore 10,00.
Operatori di strada:
Brescia, vic. dell’Angelo, Tel. 3750101.
Centro aperto per anziani (mensa):Brescia, via Odorici 4, Tel. 3757908
LA RETE cooperativa di solidarietà sociale, centrodiurno l’Angolo:
Accoglienza per i senza fissa dimora, Brescia, vic. Anguil-
la 6, Tel 46309.
Orari S. Messe
Presso la Chiesa del Carmine
ingresso da Via Carmine .
Da lunedì a sabato ore 8.00
Domenica e festivi ore 9.00