4. MAGNETOTERAPIA.pdf

download 4. MAGNETOTERAPIA.pdf

of 22

Transcript of 4. MAGNETOTERAPIA.pdf

  • 7/24/2019 4. MAGNETOTERAPIA.pdf

    1/22

    al.:

    e

    MAGNETOTERAPIA

  • 7/24/2019 4. MAGNETOTERAPIA.pdf

    2/22

    CAMPI

    ELETTROMAGN ETICI PULSATI

    La ma

    gneto

    te

    rap

    ia utilizza

    9- 4q

    {gttf

    o

    n agn

    e

    -

    tiche di bassissima

    freqrenza

    (Tab.4.I).

    Le bande

    .

    dr rrtertmento sono

    llF.L-F

    (Extremely

    Low

    Fre-

    rprency)

    e,

    in

    alcunl

    asi,l'(JLF

    ([Jltra

    Low

    Fre-

    quency).

    A

    differenza delle onde

    metriche

    (Marconi,

    TCR) e centimetriche

    (radar,

    ipertermia)

    che so-

    no soggette a rigide restrizioni legali, la magneto-

    tglapia-pu disporre di un'ampia

    gafr-m-a

    d*ifie-

    quenze.

    Per

    questo,

    molto difficile

    parlare

    di

    ma-

    flltrapia

    come di

    un'unica metodica.

    D'altra

    parte,

    questa

    grande

    disponibilit

    ha

    permesso

    di

    utlizzare segnali sempre

    pi

    adeguati

    all'uso

    bio-

    rnedico.

    GENERATORI

    DI

    CAMPI

    ETETTROMAGN

    ETICI

    PU LSATI

    In Fisioterapia si

    utilizzano strumentazioni

    as-

    "ri

    varie;

    le

    pi

    note sono

    quelle rappresentate

    da

    -ln

    conduttore

    metallico al.volto in una serie di,

    .lire,

    detto s6enoide,pgcory-o*4

    una corre-nte vq-l

    ::abjle.

    Questi

    dispositivi

    producono per

    "indu-

    .--

    .,

    :lone"

    campi

    magnelici,la

    Cui

    form, dimensro-

    ::e

    e

    variabilit,

    dipendono

    essenzialmente

    dalle

    :aratteristiche

    del segnale

    elettrico di

    pilotaggio

    Fig. a.1).

    n 4.1

    -

    Onde

    rodio

    utilizzote

    in mooneioterooio.

    fRESUENZA SIGLA

    -

    -i'-

    .."

    ..'

    .

    ,;'

    r"l'

    ..:*..

    l

    l

    -i'

    3Hz+3kHz

    [xlremely Low

    Frequency

    +

    La magnetoterapia

    eroga

    campi magnetici

    va-

    riabili nel tempo, mono-direzionali, a bassa

    in-

    tensit,

    definiti:

    CEMP

    (Campi

    Elettromagneric

    Pulsati) o PEMFs

    (Pulsed

    Electro

    Magnetic

    Fields).

    I

    segnali elettrici impiegati

    per

    la

    generazione

    del campo

    magnetico

    sono vari:

    i pi

    sperimenta-

    ti sono il segnale elettrico

    di

    forma

    rettangolare e

    il

    segnale semisinusoidale.

    EFFETTI BIOLOGICI DEI

    CEMP

    PENETRANZA

    Le

    onde a bassissima frequenza ELF e

    ULF so-

    _

    __

    -__,

    I

    lo*

    e9-Ilgqlglg-ellg

    Penet-rantr

    e

    possono

    rnteragrre

    |

    9or1

    t.r-tt.

    I. strutture

    profonde

    dellorganismo;

    in_

    I

    fuli

    -qllondaelettromagr,rctica

    a

    pna

    penetrin-

    I

    g4_tanto

    maggiore

    quanto pi

    bassa la sua fre-

    I duenza.

    t

    L"

    diu"ioni che

    abbiamo visto fino

    a

    ora, co-

    me raggi

    ultravioletti

    e

    raggi infrarossi, in relazio-

    ne

    all'elevata

    frequenza,

    dell'ordine

    dei

    mega

    e

    gi-

    gahertz, hanno

    una

    bassa

    penetranza ed esauri-

    scono

    la loro azione diretta

    negli strati superficia-

    li

    dell'organismo.

    Anche le

    pi

    penetranti

    onde

    ra-

    dio

    impiegate

    in

    diatermia, non hanno una

    reale

    capacit di

    penetrazione

    all'interno del tessuto

    os-

    seo, il

    quale

    viene

    coinvolto

    solo dagli

    effetti

    indi-

    retti delle

    radiazioni.

    Qltre

    alla

    penetranza,

    un altro motivo

    che

    ci

    in-

    _duce

    a

    preferire lalagf_reqrrenza

    all'alta nell'ero-

    gazione

    di un segnale magnetico,

    l'grumento con

    j.drero-te aella temperatura nei tessuti esposti al

    le alte

    frequenze.

    -'qrr.rto

    p.obi"-u

    non

    sussiste

    con

    I'utilizzo

    del

    le onde elettromagnetiche

    ELF

    e

    _U_ $p_o_ichgia

    gy-gsjg_

    l'_e{fet1o

    telmico

    gi

    pu

    considerare d'enti

    , i

    trascurabilg.

    Con le basse frequenze, ci

    proponiamo dun

    que

    di utilizzare

    pienamente,

    senza

    subire

    azio

    ni

    collaterali

    termiche,

    gli

    effetti

    magneto-mec-

    canici

    e

    magneto-elettrici delle onde

    elettroma-

    gnetiche.

    CI.ASSE

    UtF

    Ultro

    Low

    Frequency

    Hz+3Hz

    fl_r1

    c

    -,nn_

    c

    CEMP

    tig.

    4.1

    -;$

    elgttligodipilotoggio

    e

    compo mogneico indofio.

    57

  • 7/24/2019 4. MAGNETOTERAPIA.pdf

    3/22

    4

    -

    TERAPIA

    FIS|CA

    -

    Nuove

    TrcNoLoclr

    rN

    MrorcrNa

    Rlqsrurarrva

    EFFETTI

    MAGNETO-MECCANICI

    E

    MAGNETO-ELETTRICI

    Un

    campo

    magnetico

    di intensit

    adeguata

    in

    grado

    di influire

    sull'orientamento

    di

    tutte

    le

    so-

    stanze

    contenenti

    ferro

    (sostanze

    magnetiche)

    e

    sul

    comportamento

    della

    maggior

    parte

    delle

    so_

    stanze paramagnetiche

    che

    si trovano

    nel

    suo

    raq_

    gio

    d'azione

    Gli

    organismi

    viventi

    sono

    molto

    sensibili

    ai

    campi

    magnetici,

    anche

    se la

    loro

    reattivit

    non

    cos

    evidente

    come

    quella

    dei

    corpi

    metallici.

    Per

    esempio,

    nei

    fluidi

    organici

    esistono

    diver_

    se

    sostanze

    paramagnetiche,

    quali

    I'ossigeno

    mo_

    lecolare,le

    metallo-proteine

    e

    i

    radicaliiiberi

    che

    sono

    influenzabili

    dalla

    presenza

    di

    un

    campo

    magnetico;

    infatti, in

    presenza

    di

    un,,magnete"

    tendono

    ad allinearsi

    secondo

    le

    sue

    linee

    vetto_

    riali.

    Anche

    alcune

    colonie

    batteriche

    adeguano

    la

    lo_

    ro

    disposizione

    spaziale

    alla

    direzione

    del

    campo

    magnetico

    a

    cui

    sono

    esposte.

    -Negli

    organismi

    animali,

    si

    determinano

    per

    effetti

    piir

    complessi,

    come

    risposta

    all'esposizio_

    ne

    a

    un

    campo

    magnetico.

    Gi

    Faraday

    nel

    lg31

    dimostr

    che

    variando

    nel

    tempo

    il

    flusso

    ma-

    gnetico

    concatenato

    a

    un circuito

    elettrico,

    in

    questo

    si

    generava

    una

    differenza

    di

    potenziale,

    cio

    una

    corrente

    indotta.

    euesto

    fenmeno

    au-

    viene

    anche

    quando

    si

    espone

    a

    un

    campo

    ma-

    gnetico

    variabile

    un

    organismo

    vivente:

    in

    esso

    s'inducono

    deboli

    potenziali

    elettrici.

    euest'ef-

    fetto

    detto

    effetto

    magneto-elettrico

    e consiste

    nell'induzione

    di correnti

    elettriche

    nell'organi-

    smo: questa

    la reazione

    biologica

    che

    a noi

    in_

    teressa

    maggiormente.

    Potenziali

    piezoelettrici.

    -

    Gli

    effetti

    maeneto-

    elettrici

    sono

    straordinariamente

    evidentiin

    al-

    cune

    strutture

    cristalline,

    quali

    il

    quarzo

    o

    il

    sili_

    cio-,

    che

    reagiscono

    a

    un

    campo

    magnetico

    con

    deformazioni

    strutturali.

    Inoltre,

    in

    molti

    di que_

    sti

    cristalli,

    possibile

    il processo

    inverso,

    cio

    la

    formazione

    di

    un

    campo

    elettromagnetico

    in

    ri_

    sposta

    a

    una

    deformazione

    meccanica

    della

    loro

    struttura.

    Questa

    caratteristica

    detta

    piezoelet_

    tricit.

    Molte

    apparecchiature

    della,rorru

    civilt

    si

    basano

    su

    cristalli

    piezoelettrici

    (per

    es.:

    l,oro_

    logio

    al

    quarzo).

    Vi

    sono

    poi

    altre

    strutture molto

    importanti

    dal

    d'entit

    minore;

    per

    esempio,

    alcune

    compo

    del

    tessuto

    osseo.

    Questo

    concetto,

    introdotto

    negli

    anni

    cinq

    ta, ha

    rivoluzionato

    le

    teorie

    della

    formazi

    dallo

    sviluppo

    del

    tessuto

    osseo

    e, pii

    in

    gen

    di

    tutti

    i

    tessuti

    connettivali. Attualmente.

    nuto

    assai

    probabile

    che

    le

    deformazioni

    m

    niche

    indotte

    dall'attivit

    motoria,

    attraverso

    fetto

    piezoelettrico,

    inviino

    al

    tessuto

    osseo

    s

    li

    biologici

    importanti.

    Secondo

    questa

    teoria,

    tutta

    I'architettura

    governata

    da

    un

    sistema

    di

    segnali

    meccani

    dotti

    dal

    movimento

    e

    dalla

    forza

    di gravit

    vengono

    trasformati

    in

    segnali

    elettrici

    da

    sduttori

    piezoelettrici

    biologici.

    In

    altri

    termi

    cellule

    utilizzerebbero una

    sorta

    di

    linguaggio

    tromeccanico

    per

    realizzare

    il progetto

    strutt

    le

    pi

    consono

    alle

    condizioni

    ambientali.

    Alcuni

    campi

    elettromagnetici

    prodotti

    a

    cialmente

    possono

    simulare

    queste

    correnti

    in

    te

    e interagire

    con

    le

    strutture

    piezoelettrich

    tessuto

    osseo.

    .

    -$ue9to

    il principio

    della

    magnetoterapia,

    dell'utilizzo

    delle

    onde

    radio

    a

    baisissima

    fr.qr

    za

    (ULF,

    ELF)

    a

    scopo

    trofico.

    Infatti,

    alcune

    qr-:r?g

    di questo

    tipo

    sono

    in

    grado

    di riprod

    re

    I'effetto piezoelettrico

    naturale.

    Potenziali

    di scorrimento.

    -

    Un'altra

    pi

    re

    te

    acquisizione

    la

    scoperta

    dei potenziali

    di

    s

    rimento.

    Nell'organismo

    animale,

    ovunque

    v

    un

    fluido

    in

    movimento,

    si creano

    dei

    pten

    elettrici

    per

    interazione

    delle

    cariche

    presenti

    fluidi

    circolanti

    (in

    genere

    una

    soluzione

    di

    con

    altre

    localizzate

    nei

    tessuti

    di

    contatto

    (per

    vasi

    sanguigni

    o linfatici).

    euesta

    differenzadi

    tenziale "mobile"

    detta potenziale

    di scorrim

    to.

    Questo

    principio

    basale

    per

    capire

    com

    tessuto

    osseo sia

    in

    grado

    di

    guarire

    anche

    in

    senza

    di

    movimento.

    I potenziali

    piezoelettrici

    e

    i potenziali

    di

    sco

    mento

    sono

    i

    meccanismi

    che

    attualmente

    rico

    sciamo

    come

    fattori

    attivi

    nella

    regolazione

    del

    fismo

    osseo.

    Probabilmente,

    vi

    son

    altri

    segnali

    completano

    il

    complesso

    lessico

    che regola

    il

    tess

    osseo

    e gli

    altri

    tessuti

    connettivali (Fig.

    a.2A

    e B

    CORRENTI

    INDOTTE

    NEL

    CORPO

    UMANO

    A

    SCOPO

    TERAPEUTICO

    L

    uso

    delle

    correnti

    indotte

    come

    mezzo

    te

  • 7/24/2019 4. MAGNETOTERAPIA.pdf

    4/22

    Mlcunorrnnpn

    4

    lA.l

    -

    ;----=---r11"lt--l

    1.2

    A"

    B

    -

    0

    produzione

    di

    poenzioli

    piezoelettrici

    nel

    tessulo

    oseo;

    di ootenzioli

    di sconimeno

    tro i fluidi e

    i vosi dello

    circolozione

    ptenliols)

    n+

    potenziale

    piezoelettrico

    ha

    un

    andamento

    b,mntre

    il

    potenziale

    di

    filtramento

    mol-

    sommarsi

    o

    sottrarsi

    ai

    potenziali

    piezoelettrici

    de-

    terminando

    il

    potenziale elettrico

    complessivo

    del

    tessuto.

    Iimportanza

    di

    questi

    micro-potenziali

    biologici

    emerge

    da

    una

    serie

    d'evidenze

    speri-

    mentali.

    ilosservazione

    di

    come

    il

    processo

    di rigenera-

    zione

    dei

    tessuti

    sia

    accompagnato

    da

    un'attivit

    bio-elettrica,

    ha suggerito

    ad

    alcuni

    sperimentato-

    ri

    di

    esaminare

    gli

    animali

    che

    rigenerano

    sponta-

    neamente

    gli

    arti

    amputati,

    quali

    per esempio

    le

    salamandre

    (Rose,

    I978).

    Questo

    autore

    osserv

    come

    il

    processo

    fosse

    mediato

    da un'attivit

    elet-

    trica che

    risentiva

    in maniera

    fondamentale

    della

    polarit:

    i

    monconi

    degli arti

    delle

    salamandre

    ri-

    generavano

    completamente

    sotto

    la

    guida di

    cor-

    renti

    naturali,

    monodirezionali

    e

    con

    polarit

    ne-

    gativa

    in

    posizione

    distale.

    Se

    la polarit

    era

    inver-

    tita

    artificialmente, gli

    arti

    non

    si rigeneravano.

    Dunque,

    un

    potenziale

    elettrico

    guidava

    la rigene-

    razione

    dell'arto.

    Queste

    esperienze

    sono

    state

    ripetute

    con

    ani-

    mali

    pir evoluti

    che

    non

    rigenerano

    spontanea-

    mente

    gli arti,

    quali

    le

    rane.

    Questi

    anfibi

    sono

    f-

    logeneticamente

    molto vicino

    alle

    salamandre.

    Anche

    nelle

    rane,

    esponendo

    il moncone

    d'arto

    a

    una

    correntepolarizzata

    con

    il

    catodo

    posto

    di-

    stalmente

    si

    ottenuta

    una

    rigenerazione

    dell'ar-

    to

    amputato

    (Harrington,

    197

    3).

    Risultati

    analo-

    ghi sono

    stati

    ottenuti

    mediante

    l'impiego

    di

    cam-

    pi

    magnetici (Chiambrera,

    1979).

    Uessere

    umano

    biologicamente

    molto

    lonta-

    no

    dagli

    animali

    ttilizzati

    in

    questi esperimenti.

    Tuttavia,

    studi

    eseguiti

    sul

    tessuto

    osseo

    umano

    (Hinsenkamp,

    i980)

    hanno

    evidenziato

    come

    il

    potenziale

    elettrico

    di

    una

    frattura

    subisca

    impor-

    tantivarrazioni

    durante

    la fase

    riparativa:

    tutte

    le

    aree

    attive,

    cio

    in rigenerazione,

    risultano

    elettro-

    negative

    rispetto

    a

    quelle

    quiescenti.

    In

    particola-

    re,

    nella

    sede della

    frattura ossea,

    il

    potenziale

    ne-

    gativo

    4-5 volte

    pi elevato

    del

    massimo

    poten-

    ziale negativo

    dell'osso

    integro

    sottoposto

    a cari-

    co.

    Il

    potenziale si

    riduce

    poi

    progressivamente

    (cio

    diviene

    meno

    elettronegativo)

    durante

    Ia

    guari

    gione,

    fi no

    a

    nor

    malizzats

    i completamente

    quando

    la

    frattura

    consolidata

    (Fig.

    4.3).

    Vice-

    versa,

    nei

    ritardi

    di consolidazione

    questa differen-

    za di

    potenziale

    non

    Presente.

    Da

    queste

    esperienze

    nasce

    il

    principio

    terapeu-

    tico

    di

    indurre

    artificialmente

    in

    un organo

    una

    differ

    enza

    di

    potenziale

    attraverso

    una

    stimolazio

    -

    ne

    elettromagnetica

    esterna.

    fhsuda

    (1953)

    per

    primo

    ottenne

    un'osteogene-

    dotata

    elettricamente

    in un

    conigliHl-ffi

    generale

    seguirono conferme

    e

    consensi

    crescenti.

    Yasuda,

    inoltre,

    forn

    la

    prima

    tazione

    del

    fenomeno

    secondo

    la

    teoria

    del

    'iab

    piezoelettrico:

    egh

    ritenne

    che

    i respon-

    del

    potenziale

    elettrico

    fossero

    i cristalli

    di

    *

    srato

    dimostrato

    successivamente

    (Bassett

    e

    ,1962)

    che

    la componente

    del

    tessuto

    osseo

    dotata

    di

    iet

    elettriche

    in

    verit

    quel-

    Gffi-rutto

    e

    mp"rt'""i

    p*ffie

    porte

    al concetto

    che

    tutte

    Ie

    strutture

    a

    ir

    collagenica

    sono

    regolate

    in

    maniera

    simi-

    Bsutoosseo,q@

    Pollack

    dimostr

    poi

    la

    presenza

    di

    ielettrici

    d'origine

    diversa

    da

    quella

    mec-

    ica:

    gli streaming

    potentials

    o

    Po-

    .

    +,aL.

    +

    +

    *.-

    +

    i +

    *^**

    .* **)t.

    ft

    lento.

    I

    potenziali

    di

    scorrimento

    possono

  • 7/24/2019 4. MAGNETOTERAPIA.pdf

    5/22

    4

    TERAPIA

    FISICA

    -

    Nuovr

    TrcNoLocrr

    rN

    MrolcrNn

    Rlagllmlvr

    Fig.

    4.3

    -

    Nell'ombiente

    di

    frotturo

    il

    potenziole

    elettronegotivo;

    duronte

    lo

    riporozione

    tissuole

    si

    osiste ollo

    progressivo

    normolizzozione

    del

    potenziole

    elettrico.

    PARAMETRI

    DI

    TRATTAMENTO

    DEI

    CEMP

    FORMA

    DEL

    SEGNALE

    DI PILOTAGGIO

    Segnale

    rettangolare.

    -

    Il

    segnale

    rettangolare

    viene proposto

    con

    lo

    scopo

    di riprodurre

    il piii

    fedelmente

    possibile

    i

    micropotenziali

    indotti

    dal-

    lo

    stress-meccanico

    secondo

    lo

    schema

    del

    "tutto

    o

    nulla"

    (Fig.

    a.a A).

    Il pi

    noto

    quello

    classico

    di Bassett,

    di forma

    simil-quadrata,

    di

    durata

    mol-

    to

    breve (380

    micro-secondi), pulsato

    alla

    frequen-

    za

    di72Hz.

    Bassett

    in

    realt

    ne ha

    concepiti

    altri

    (per

    es.:

    si-

    mil-quadrato

    di durata pari

    a

    20-50

    microsecon-

    di e

    pulsato

    a

    15

    Hz);tuttavia,

    il

    primo

    di

    72 Hz

    stato quello

    che

    ha incontrato

    il

    maggio

    successo,

    specie

    in

    campo

    ortopedico.

    In

    commercio

    si

    trovano

    apparecchiature

    che

    generano

    segnali

    simili:

    citiamo

    quello

    con

    tem-

    po

    attivo

    di

    70

    microsecondi

    a 72

    H2

    oppure

    quello

    con

    tempo

    attivo

    di

    300

    microsecondi

    e

    frequenzato

    a 75

    Hz

    Non

    siamo

    i

    grado

    di

    affer-

    mare

    quale

    sia

    il

    migliore;

    certamente

    molti

    se-

    gnali

    vengono

    spacciati

    come

    identici

    a

    quello

    originale

    di Bassett

    senza

    esserlo

    affatto.

    Tutta-

    via,

    il

    segnale

    originale

    di Bassett

    si

    basa

    sulla ri-

    cerca

    e I'esperienza

    riportata

    in

    oltre 4000

    pub-

    blicazioni

    e ha

    ottenuto

    il placet

    dell'FDA

    degli

    Stati

    Uniti per

    il

    trattamento

    delle pseudoartro-

    si nel

    1979; per

    questo

    risulta

    difficile

    un

    para-

    gone

    con

    altri

    segnali

    meno

    supportati

    da

    evi-

    denze

    scientifiche.

    Attualmente,

    il

    segnale

    rettangolare

    quello

    pi

    _.::"".T"T

    "1'yr".jagli

    app

    arecchi

    "p

    o

    rta -

    tili" che

    hanno

    applicazioni

    soprattutto

    in

    campo

    ortopedico

    e

    traumatologico.

    Segnale

    semi-sinusoidale.

    -

    Il

    segnale

    semisi-

    nusoidale

    ha

    una

    durata

    (t-on)

    molto

    superiore

    a

    quello

    rettangolare,

    dell'ordine

    dei

    l0-20

    millise-

    condi.

    Le frequenze

    pi

    utilizzate

    sono

    50

    Hz

    e

    100

    Hz

    (Fig.

    a.a B).

    Questo

    segnale

    stato

    concepito

    per

    offrire

    un

    campo

    magnetico

    molto

    omogeneo

    nello

    spazio.

    Nasce

    per

    necessit

    diverse

    da quelle

    tipicamente

    ortopediche-traumatologiche;

    ha

    trovato

    infatti

    un'ottima

    applicazione

    nel

    trattamento

    dell'osteo-

    porosi,

    nell'algodistrofia

    e

    ovunque

    non

    vi

    sia

    la

    necessit

    di

    polarizzare

    il

    segnale

    in

    una

    determi-

    nata

    direzione.

    il

    segnale pi

    atilizzato

    dagli

    ap-

    parecchi

    di

    magneto-terapia

    "total

    body"

    (v.

    ol-

    tre).

    Da quanto

    detto

    sopra,

    il segnale

    rettangolare

    da

    preferirsi

    in

    tutte le

    patologie

    localizzate,

    spe-

    cie

    quelle

    di

    tipo

    ortopedico,

    aventi

    lesioni

    ben

    de-

    finite

    nello

    spazio

    (per

    es.,

    una

    frattura).

    I1

    segnale

    semisinusoidale

    risulta

    pi

    idoneo

    nelle patologie

    non

    orientate

    spazialmente,

    quali

    algodistrofi

    a,

    osteoporosi,

    ecc.

    tr

    10ms

    Fig.

    4.4

    A' B

    -

    0

    Segnole

    simihettongolore;

    B)

    Segnole

    semi-sinusoidole.

    380

    ps

    i-

    i

    tl

    tl

  • 7/24/2019 4. MAGNETOTERAPIA.pdf

    6/22

    MloNrrorrRnpn

    4

    Purtroppo,

    nella

    maggior parte

    degli apparec-

    chi in commercio

    non vi

    la

    possibilit

    di sceglie-

    re

    tra

    una

    forma

    di segnale

    rettangolare

    o semisi-

    nusoidale.

    FREAUENZA

    Le

    frequenze

    consi

    gliate

    sono

    :

    b;asre_frgglgnze

    per scopi stimolanti

    (specie

    da 5 Hz a 72

    Hz);

    al-

    reGqnenze

    plfini

    analgesici

    (300 +

    700H2).Le

    @nno

    effetti

    intermedi,

    enaleesici-trofici.

    NIENSITA

    ln

    Fisica,l'intensit

    del

    campo magnetico

    si mi-

    n Tesla

    (T).

    I

    T corrisponde

    all'intensit

    del

    po

    magnetico

    terrestre

    al

    Polo

    Nord.

    In Fisioterapia

    _p-i*qsatp

    tl_G-auss

    (Q)

    ove,

    I G

    0,01

    T.

    Ia

    determinazione

    dell'intensit pi

    idonea

    a

    n

    determinata patologia

    non

    cosa

    semplice, in

    tuanto

    l'intensit

    in relazione

    all'estensione

    del

    {crnpo,

    la

    quale,

    a sua volta,

    dipende

    dalla dimen-

    me

    del solenoide

    e

    dalla

    modalit

    di applicazio-

    r

    {possibile

    con uno

    o

    due solenoidi,

    con

    campo

    to

    o complanare, vedi

    oltre).

    C*neralmente, gli

    app

    arecchi indicano

    I' inten -

    I

    di

    campo a

    contatto del solenoide.

    Sarebbe in-

    auspicabile

    conoscere

    I'intensit media

    del

    o,

    ancora meglio,

    l'intensit

    raggiunta nel

    centrale del

    volume dell'organo

    target.

    Riteniamo

    che

    per

    ottenere apprezzabili

    effetti

    ettrici di tipo stimolante

    sia

    necessario

    ero-

    +

    :lmeno

    30 G al ntro dell'orsano da

    tratta-

    F

    Pato

    rode,

    pu

    essere

    sufficiente

    20

    G.

    cYclE

    (Dc)

    lrypresenta

    il

    tempo attivo

    complessivo

    del

    se-

    rnegnetico,

    cio

    la

    somma

    deit-on rappor-

    Ch

    somma delle

    pause.

    ilSdle

    patologie

    che impiegano

    frequenze

    mol-

    (inferiori

    a

    30

    Hz)

    il

    DC

    deve

    essere

    su-

    al50o/o, in

    quanto

    il

    numero

    di impulsi

    al

    gi

    talmente ridotto

    da consentire

    ai

    i

    di

    mantenere

    sempre un'ottima responsi-

    d

    segnali elettromagnetici.

    L$cf,uso

    di frequenze pi

    elevate,

    meglio

    uti-

    m DC

    progressivamente

    pi

    basso,

    cio

    in-

    d

    5O%;

    per

    esempio, il

    segnale

    classico di

    d72H2 ha un DC

    pari

    a27,360/o.

    ffi

    caso

    di frequenze

    dell'ordine

    di 600

    +

    750

    Hz,

    il

    DC

    non

    deve superare

    la soglia

    del30%,

    in

    quanto

    I'impulso

    deve

    avere il tempo

    necessario

    per

    ritornare

    all'isoelettrica;

    inoltre,

    se il

    DC

    ec-

    cessivo, si

    pu

    sviluppare

    una componente

    calori-

    ca

    non trascurabile gi

    in un lasso

    di tempo con-

    siderato terapeutico,

    per

    esempio,

    20

    -30

    minuti.

    La

    durata

    del

    trattamento

    pu

    influenzare

    il

    DC

    anche nell'uso

    di frequenze

    basse;

    per esempio,

    I'esposizione

    di un

    organo a

    50

    +100

    Hz per

    di-

    verse

    ore richiede

    un

    duty cycle

    compreso

    tra 30

    e

    400/o. Se

    si vuole

    ttrlizzare

    un DC

    maggiore,

    ne-

    cessario

    frazionare

    il trattamento

    in tempi

    di

    due-

    tre

    ore

    ciascuno.

    TEMPO DI

    TRATTAMENTO

    Il tempo di trattamento

    varia

    molto

    in

    funzio-

    ne

    della patologia; per

    esempio,

    patologie

    ortope-

    diche

    classiche,

    come

    la pseudoartrosi

    o

    l'osteone-

    crosi,

    richiedono

    dalle

    4 alle

    B

    ore di trattamento

    al

    d

    per

    cicli

    di un

    mese.

    Le patologie

    dolorose

    richiedono

    in

    genere

    tem-

    pi

    di trattamento

    pi

    limitati:

    per

    esempio,

    30 mi-

    ggg-d-+

    Pgrg1:*ls--drzL

    siorn

    i'

    MODALITA DI

    TRATTAMENTO

    CON

    CEMP

    Possiamo

    ormai

    considerare

    definitivamente

    ab-

    bandonate le tecniche

    invasive

    consistenti nell'im-

    pianto

    di

    ago-elettrodi direttamente

    nel

    tessuto

    da

    trattare.

    La

    metodica

    non

    invasiva

    stata messa

    a

    punto

    negli

    USA dal Prof. Bassett, presso

    la

    Co-

    lumbia

    University,

    per

    quanto

    concerne le fratture

    e i ritardi di

    consolidazione:

    si

    basa sui concetti

    d'induzione

    magnetica

    e

    d'induzione

    elettrica.

    Induzione

    magnetica.

    -

    I'effetto

    che

    un

    con-

    r---

    duttore, prcorso-da

    corrente

    elettrica,

    genera

    nel-

    lo

    spazio circostante.Il

    campo magnetico

    indotto

    (vettore

    d'induzione

    magnetica)

    posto

    su

    un

    piano perpendicolare

    al conduttore

    che

    lo ha ge-

    nerato.

    L

    intensit

    del

    campo

    inversamente

    pro-

    porzionale

    alla

    distanza

    del

    punto

    considerato

    dal

    conduttore.

    Inoltre,

    a

    parit di

    corrente

    di pilotag-

    gio, tanto maggiore

    I'area

    sottesa

    dal solenoide,

    tanto

    minore

    I'intensit

    del campo magnetico.

    Induzione

    elettrica.

    -

    la differenza

    di poten-

    -

    zile

    che

    il flusso

    di un

    campo magnetico

    a carat-

    teristica

    variabile induce in

    un conduttore

    (per

    es.,

    il

    corpo umano). Il

    vettore

    del

    campo elettrico

    perpendicolare

    al vettore

    del campo magnetico.

    Questa

    corrente elettrica

    indotta

    il

    segnale tera-

    peutico

    che ricerchiamo

    (Fig.

    4.5).

    I

    * 1__

  • 7/24/2019 4. MAGNETOTERAPIA.pdf

    7/22

    4

    TERAPIA FISICA

    -

    Nuovr

    TrcNoLoolr

    rN

    MrorcrN,q

    RnarLrnrvn

    Fig. 4.5

    -

    ll

    vettore

    di

    compo elettrico

    (E)

    e

    il

    venore

    di

    compo

    mognefico

    (CM)

    si trovono

    su

    pioni

    ortogonoli.

    Poich

    i rapporti

    spaziali

    tra il

    campo

    magne-

    tico

    e il campo elettrico

    indotto

    sono ben

    defini-

    ti, il

    corretto

    posizionamento

    del solenoide

    o

    dei

    solenoidi

    il momento

    fondamentale

    della ma-

    gnetoterapia.

    Infatti,

    essendo in

    gioco intensit

    molto

    basse

    di correnti

    indotte,

    dell'ordine

    dei

    mV

    molto

    facile vanificare

    un

    trattamento

    con

    errori di

    metodologia.

    La magnetoterapia

    si

    pu

    applicare

    con

    un

    so-

    lo

    solenoide

    o con una

    coppia di solenoidi.

    METODICA

    CON

    SOLENOIDE

    UNICO

    il

    metodo

    pi

    semplice per

    applicare un

    cam-

    po

    magnetico sia a una parte

    che a tutto

    il

    corpo.

    Si

    ottiene un

    campo magnetico esteso

    a tutta

    la

    lunghezza

    del solenoide ed espanso ai suoi estre-

    mi.

    Il

    vettore magnetico

    parallelo

    all'asse

    lungo

    del

    solenoide e

    il

    vettore elettrico

    perpendicola-

    re a questo

    (Fig.

    a.6).

    Il campo

    magnetico

    appare

    piuttosto

    om

    neo

    e decresce

    d'intensit

    dal

    centro della st

    ra

    verso

    gli

    estremi

    del solenoide; non risente

    to

    d'eventuali

    errori di

    posizionamento

    dello

    mento

    o del

    paziente.

    Solenoide

    a

    tunnel.

    -

    ipdicato

    usare

    il

    so

    de

    a

    tunnel

    quando

    si

    voglia

    trattare globalm

    .--_

    a

    urra

    regione

    corporea che non presenti lesio

    lcalizzate.

    Trova

    applicazione

    dunque in pat

    pifr

    rei

    d

    i

    rez

    i

    o

    ni

    sp azi

    ali

    p re

    ferenziali,

    gu?_llg

    poloslJratture,complesse

    e ramificate

    di ba

    tlditretti

    osiei, rachialgie,

    edemi diffirsi,

    La dimensione

    del

    tunnel influenza

    molt

    tensit

    del campo

    magnetico.

    In

    generale,

    a

    parit

    d'awolgimenti,

    tanto

    giore

    il

    diametr

    della bobina,

    tanto mino

    densit d'energia

    del

    campo.

    'A

    titolo

    esemplificativo,

    in

    una

    bobina

    di

    di

    diametro,

    a

    un'intensit

    a

    "contatto"

    de

    perficie

    del solenoide

    di

    100

    gauss,

    corrispo

    centro

    del solenoide

    un'intensit

    di

    campo

    gauss.

    In

    una

    bobina

    di 30

    cm

    di

    diame

    un'intensit

    di

    100

    gauss a

    contatto,

    corrisp

    al centro

    della bobina

    un'intensit

    di

    50 gaus

    sure effettuate con generatore

    R

    980, classe I

    u 400 vA).

    Fig. 4.7 Ar B

    -

    A)

    lunnel 0 cm

    Z

    : infensit

    0 c0n0ft0 100

    tr

  • 7/24/2019 4. MAGNETOTERAPIA.pdf

    8/22

    mol-

    stru-

    o

    I'in-

    mag-

    la

    su-

    al

    -tO

    a

    t

    ru-

    Solenoide

    a disco.

    -

    Si

    pu

    ttilizzare

    un

    sole_

    noide

    unico,

    a forma

    di

    disco,

    per

    il

    trattamento

    di

    patologie

    locaLizzate

    e

    di

    strutture

    corporee

    po-

    co

    profonde.

    Anche

    in questo

    caso,

    la

    dimensione

    e

    il numero

    d'awolgimenti

    influenzano

    notevol-

    mente

    le

    caratteristiche

    del

    campo

    magnetico.

    I

    solenoidi

    a

    disco

    pi

    comuni

    sono

    quelli

    aventi

    un

    diametro

    di

    15

    cm

    e7,5

    cm.

    Il

    solenoide

    a

    disco

    di 15

    cm

    di

    diametro

    mol-

    to

    efficace

    per

    sfruttare

    le frequenze

    da

    0 Hz

    a

    150

    Iz

    A queste

    frequenze,

    infatti,

    un

    solenoide

    di

    ta-

    li dimensioni

    garantisce

    un

    campo

    magnetico

    di

    buona

    intensit,

    dimensione

    e

    profondii.

    euesta

    metodica

    utilizzata

    soprattutto

    per

    il

    trattamen_

    b d'ulcere

    da

    decubito

    poco

    profonde

    o per

    lesio_

    ci

    di

    tronchi

    nervosi

    superficiali.

    Il

    solenoide

    a disco

    di

    7,5

    cm

    di

    diametro

    uti-

    [nzato

    per

    le

    frequ

    enze

    da

    300

    Hz

    a 7

    50

    Hz,

    so-

    rpattutto per

    I'azione

    analgesica

    espressa

    dai

    G\P a questi

    valori.

    Itr

    trattamento

    rivolto

    a strutture

    molto

    super-

    ficiali e di piccole

    dimensioni

    come,

    per

    esempio,

    ;mnti'trigger"

    o

    "tender"

    (vedi

    oltre,

    terapia

    del

    lore).

    Anche

    in questo

    caso,

    l'azione

    terpeuti-

    se

    del

    campo

    limitata

    a

    pochi

    cm

    di

    profondit.

    hella

    tabella

    4.II

    rappresentato

    il

    variare

    del-

    ffitensit

    del

    campo

    magnetico

    in

    funzione

    della

    (profondit)

    del

    tessuto

    dal

    masnete.

    Co-

    si pu

    notare,

    l'intensit

    decresce

    rapidamen-

    frno

    a raggiungere

    valori

    di

    bassa

    entit

    oltre

    i

    dalla superficie del solenoide.

    Rehzione

    inlensid/profondih

    con:

    A

    $

    cn

    ollc frequenzo

    di 72

    Hz

    e intensit

    pari

    o

    I 00%;

    tO ,5

    cm

    ollo frequenza

    di 300

    Hz

    e intensit

    pori

    o 100%;

    tO7,5

    cm

    ollo frequenzo

    di

    750

    Hz

    e intensit

    100%.

    Sio

    rettongolore

    (*).

    toDAr.tTA

    I

    sottr{otDE

    47,5

    cn

    750

    Hz

    t5

    5

    snrn

    I'uE effefiuote

    ron

    generolore

    MG

    Wove,

    dose

    ll tipo

    BF;

    MAGNETo9IT

    4

    METODICA

    A

    DUE

    SOLENOIDI

    CONTRAPPOSTI

    Con

    due

    solenoidi

    contrapposti

    e

    paralleli

    tr

    loro

    si ottiene

    un

    campo

    magnetico

    unico

    (conca

    tenato)

    con linee

    diforzaparallele.

    Il

    vettore

    eet

    trico

    indotto

    in

    una regione

    corporea

    interpostaperpendicolare

    al

    campo

    magnetico

    creato

    dai

    du

    solenoidi.

    La

    metodica

    indicata

    per

    il

    trattamento

    di

    le

    sioni

    ben

    orientate

    nello

    spazio,

    quali

    una

    frattu_

    ra

    ossea

    lineare

    o un'interruzione

    di

    un

    tronco

    nervoso.

    Grande

    importanza

    riveste

    il

    posizionamento

    corretto

    dei

    due

    solenoidi

    che

    devono

    esser

    sistema

    ti quanto

    pi

    possibile

    paralleli

    tra

    loro

    e

    alla

    mino_

    re

    distanza

    dalla

    lesione.

    Deve

    esser

    sempre

    fatta

    molta

    attenzione

    a orientare

    adeguatamente

    i sole

    noidi,

    che

    devono

    essere

    in

    "fase",

    affinch

    i

    due

    campi

    magnetici

    si

    concatenino;

    diversamente,

    i

    due

    campi

    si

    isolano

    all'esterno

    del

    tessuto

    che

    si

    vorreb_

    be

    trattare.

    sufficiente

    prestare

    attenzione

    al

    sim-

    bolo

    di

    fase,

    (generalmente

    una

    "N"),

    che

    deve

    es

    sere

    posto

    dallo

    stesso

    lato

    (Fig.

    4.g).

    Nell'uso

    di

    due

    bobine

    contrapposte,

    l,intensi_

    t

    del

    campo

    magnetico

    funzione

    della

    distanza

    intercorrente

    tra

    le

    due

    bobine;

    allontanando

    le

    due

    bobine

    l'intensit

    del

    campo

    magnetico

    de-

    cresce

    rapidamente.

    Le

    bobine

    di

    15

    cm

    di diametro

    sono

    le pi

    uti-

    lizzate per

    le

    frequenze da 0

    a

    150

    Hz.,q titolo

    esemplificativo

    mostriamo

    i valori

    in

    gauss

    del

    campo

    magnetico

    presente

    nel

    punto

    intermedio

    tratra

    due

    solenoidi

    contrapposti

    di

    15

    cm

    di

    dia-

    metro,

    a una

    frequenza

    di72Hz,che

    la

    frequen_

    za pit

    comune

    in

    campo

    ortopedico-traumatolo-

    gico

    (Tab.

    a.III).

    Per

    le

    frequenze

    da

    300

    Hz

    a 750

    Hz,

    uttlizzate

    a

    scopo

    trofico-analgesico,

    si

    deve

    ricorrere

    all'uso

    Fig.

    4.8

    -

    Bobine

    conrapposte,

    in

    porollelo,

    in

    "fose"

    l-

    3

    U

    u

    m 3E

    V

    ft

    out;

    /0

    VA;

    30W

    (Emildue

    Cenro

    FE, ltoly).

  • 7/24/2019 4. MAGNETOTERAPIA.pdf

    9/22

    4

    TERAPIA

    FISICA

    -

    Nuovr

    TrcNorocrr

    rN

    MEDtctNA

    RrmrutAtva

    f-'--

    DtsTANzA

    TRA

    rEioBrlffi

    ----

    rj_j-_.

    7

    i

    t -:r0

    l

    l-..

    ,-r*i*l4-i-,;'-',*i--,'---'---,-

    lrtt*|*:;ri;T;;-a*r**r*;-

    -i

    -.

    ----**----L'

    ri

    i J

    ;

    ra

    I

    rr

    -;-

    i--

    Frequenzo

    lZH,

    --

    Iob'

    4'lv

    -

    Inlensild

    di

    picco

    del

    compo

    mognetico

    generolo

    do

    uno

    coppio

    di solenoidi

    di

    a

    I

    ,scm,

    ollo

    frequenzo

    di

    300

    Hz

    (inrensit

    I

    00%),

    in

    3y:l{ liT:llt*y-

    tro

    idue

    solenoidi.io

    misurozione

    siriferisce

    ol

    punro

    inrermedio

    ro

    idue

    sotenoidi*.

    l_

    ----0DAUTn0rNoru(or,rRApposTrttf;*--

    I

    di

    bobine

    pir

    piccole:

    per

    esempio

    ,

    dj

    7,5

    cm

    di

    diametro.

    Il

    campo

    uppr"

    a'.rt*rlo".

    piU

    ti_i_

    tata

    e

    l'intensit

    decresce

    rapidamente

    in

    funzio_

    ne

    della

    distanzatra

    i

    solenoidi.

    eueste

    piccole

    bo_

    bine

    possono

    esser

    utiljzzatei.,

    .i-po

    iorrlur.rru_

    to fino

    a

    una distanza massima

    di

    iS

    cm tra

    loro

    (Tabb.

    4JY

    e

    4.V).

    INDICAZIONI

    TERAPEUTICHE

    I

    CEMP

    sono

    stati

    utjlizzatiper

    molte

    patolo_

    i]l; *'_1" fff

    adeguato

    razionle,

    altre

    cn

    ipo_

    resl

    rerapeutrche

    piir

    o

    meno

    attendibili.

    Dall'analisi

    dei

    lavori

    sperimentali

    e

    cl

    fettuati

    negli

    ultimi

    cinquant,an"i

    ,l

    f"juff

    re

    che

    i

    CEMP

    sono

    acireditati

    di

    eifetti

    analgesici

    che

    si

    esplicano

    nei

    confrontid

    tessuti

    e

    in

    molte condizioni

    patologiche.

    -

    La

    frequenza

    sembra

    .rr.r

    ,rro

    aei

    pa

    fondamentali

    per

    ottenere

    un

    determinto

    terap-eutico.

    Per

    questo,

    pur

    rimanendo

    nel

    to

    delle

    bassissime

    frequenze,

    si possono

    fa

    portanti

    differenze

    che

    riassumiamo

    con

    il

    s

    te

    concetto:

    Le

    frequenze

    molto

    basse

    (0_50

    Hz)

    han

    prattutto

    un

    effetto

    trofico;

    le

    frequenze

    tra

    i

    i

    l

    lloDAt|T

    2

    SOttr{otDlao}rTRApposTrCI

    ,5

    *

    D$'t$T

    DtPtc(o

    (ct

    r

    t

    .\\v

    lv,

    i

    %

    r

    %

    Frequenzo3ooHz

    %

    rtl

    JN

    65

    30t25"1+u

    Tob'

    4'lff

    -

    Intensid

    di

    picco

    del

    compo

    mogneico

    generoto

    do

    uno

    coppio

    di

    solenoidi

    di

    a

    $

    cn,o

    uno

    frequenzo

    di

    72

    Hz,in

    funzione

    dello

    dist

    lilil:lIXiJii

    ffiijffiii

    :fl|iji$ff',1);

    il,n'urozione

    si rireisce

    or

    punro inrermedio rro

    i

    a,,

    'r,noiui.

    p,, r,

    r,,q,,i,;

    ','i,

    n,r2,

    50

    ru25ZZ;8

    DfNStT

    DI

    PICCO

    {G}

    **_:::..^

    e.

    r

    r\w

    rtl,

    Frequenzo

    /50

    Hz

    Le

    -- -

    ob'

    4'v

    -

    Intensit

    di

    picco

    del

    compo

    mognetico

    generoto

    do

    uno

    coppio

    disolenoidi

    di

    a l,5cm,

    ollo

    frequenzo

    di /50

    Hz

    (inensitd

    /5%),

    in

    unzione

    dello

    distonzo

    intetconene

    trc

    i due

    solenoidi.

    Lo

    misurazione

    si riferisce

    ol

    punfo

    intermedio

    tro

    i

    due

    solenoidi*.

    :

    %

    ^t"t.,

    -*____---

    i*,_1%

    DISTANZA

    TRA

    Lt

    BoBI{E (on)

    -

    *

  • 7/24/2019 4. MAGNETOTERAPIA.pdf

    10/22

    ef-

    e

    im-

    so-

    e

    MacNrrorempn

    4

    e

    7

    50 Hz presentano

    soprattutto

    effetti analgesici;

    le

    hequenze intermedie

    presentano

    azionibiologiche

    intermedie

    (Tab.

    a.VI).

    Oltre

    750 H4 l'effetto

    termico

    non

    pi

    trascu-

    rabile

    e

    la

    biostimolazione

    magnetica

    "pura"

    ces-

    sa

    di

    essere

    tale.

    Date

    queste premesse,

    descriviamo

    le

    patologie

    in

    cui

    i

    campi magnetici

    trovano

    applicazione

    e

    le

    hro caratteristiche.

    A$EOPOROSI

    I campi magnetici,

    come

    abbiamo

    visto,

    sono

    in

    grado

    diJLrtdurrelnicro-potenziali

    elettrici

    nel

    tessuto

    osseo

    simili

    I

    qilem

    gendfati

    clllo

    Stress

    meccanico

    o dai potenziali

    di scorrimento.

    Questi

    regnali

    sono

    per

    del tutto

    aspecifici,

    non avendo

    h

    r"ariet

    e

    I'appropriatezzavettorrale

    che

    lo

    stress

    meccanico

    naturale pu

    garantire

    alf individuo

    {Zati,

    1996).

    Tuttavia,

    in

    molte

    condizioni

    patologiche

    il pa-

    riente

    non

    pu

    esercitare

    un'attivit

    motoria

    suf-

    frciente al mantenimento

    del trofismo

    dell'appa-

    lco

    locomotore

    (allettamento

    per

    malattie

    siste-

    fniche,

    cardiopatie,

    alter

    azioni

    biomeccaniche

    de-

    tn

    ard inferiori,

    ecc.).

    In

    questi qaqi,-l.a

    magneto-

    er:gl4gqrjrneno

    in pArte,

    supplire

    alla criir-

    rl

    degli stiloli

    meccanici

    naturali.

    Nell'osteoporosi primitiva

    i

    campi

    elettro ma-

    ici pulsati

    (CEMP)

    sono

    utilizzati soprattutto

    I'azione eccito-metabolica

    che

    esercitano

    nei

    nti

    del tessuto

    osseo

    (Cruess,

    1983).

    Noi consigliamo di trattare I'osteoporosi

    con i

    i magnetici

    solo

    dopo che la

    sindrome osteo-

    ica sia

    stata

    ben

    inquadrata

    da

    un

    punto

    di

    eziopatogenetico

    e metabolico.

    frclle

    tbrme

    abasso turn-over

    la maqneto-tera-

    *rrilge un'eccellente

    azione

    anabolica

    sul

    tes-

    I

    Nelle

    forme

    ad

    alto

    turn-oyer,

    ove presente

    I

    uno

    squilibrio

    metabolico

    a

    favore

    degli osteocla-

    |

    *fF;;"""

    de1lt magrittrapia

    di

    sta'

    no

    I

    suffi

    ciente a riequilibra

    r

    e

    l'

    or ganizzazione

    schele-

    Itrica.

    E

    necessario

    associare

    ad essa farmaci

    che

    I

    contrlin

    iiivmnte

    la

    infnit

    oste-

    cffiia

    (per

    "r.r

    birforfonati).

    In

    cuest'ottica

    la

    ,:-"3

    i ,'

    ---_

    ,'

    '

    magnetoterapla

    puo

    lornlre la

    sua

    preztosa

    azlo-

    r

    jl.-

    $ ry"ql1nte _s_olo

    agli

    osteoblasti,

    contribuendo

    l

    riequilibrio

    tra

    le due

    componenti

    cellulari.

    trsso,

    perch

    attiva

    tutta

    la

    "squadra"

    cellu-

    ,,

    osteoclas*lieElatti

    ),

    nt

    r

    amb

    i

    m

    iab

    -

    Per quanto

    riguarda

    il

    segnale,

    i migliori

    risul-

    tati

    sembrano

    forniti

    dai

    segnali

    semi-sinusoidali.

    Le

    frequenze

    che hanno

    dato

    i migliori

    risultat

    sono

    state quelle

    relative

    a50Hz

    e 100

    Hz

    (Hai-

    movici,

    1

    982;

    Rubin,

    1

    989; Zatt,

    1993).

    Alla prima

    frequenza

    riconosciuta

    un'azione

    anabolica pi

    spiccata, mentre

    all'altra,

    100 Hz,

    una

    discreta

    quota

    analgesica

    (Marchetti,

    1988;

    Giordano,

    2000).

    Noi

    raccomandiamo

    di usare-59-Hz

    nelle

    for-

    me

    a

    pi gave

    carenza

    di

    massa

    osl;

    si

    consiglia

    un

    programma

    di

    50 e

    100

    Hz

    alternati

    nelle

    si-

    tuaiionli

    ove la

    -uffin

    sia

    grav-emente

    compromessa

    e

    ove si voglia

    anche

    dare

    una rispo-

    sta

    alla

    componente

    dolorosa

    della malattia.

    -*D

    ssivazio

    ni

    Spef

    imf

    tali'

    p

    is

    onali

    abb

    ia

    -

    mo potuto

    costatare

    come

    I'alta

    intensit

    del

    cam-

    po

    sia sempre

    da favorire

    nel trattamento

    del-

    I'osteoporosi.

    Consigliamo

    di

    usare dunque

    sem-

    pre

    il

    100o/o

    dell'intensit

    (gauss)

    erogabile

    dalla

    strumefr[aiife

    rI

    $neratore=deve

    esser in grado

    di

    fornire

    almeno

    80-100

    gauss,

    rilevabili

    a con-

    tatto del

    solenoide o 40-50 gauss

    aI centro

    del

    me-

    desimo.

    Nell'osteoporosi

    sistemica

    preferibile

    l'utiliz-

    =-.+*

    o

    ot

    un tunnet

    ol

    bU

    cm

    dl

    cllametro,

    che

    consen-

    tf4_S-1"__H_1

    gn gampo

    l'total

    bgdy"

    (Fig.4,9).

    '

    Per

    form

    e

    d' o

    steoporo

    s i lo

    cizzate, per

    esemp

    io

    a un

    arto,

    consigliamo

    l'uso

    del

    tunnel

    di

    30 cm

    -nfi

    hhgicidelle

    onde elethomognefiche

    o

    bosso

    EFFETTO TERAPEUTI(O

    Fig. 4.9

    -

    Mognetoteropio

    "

    totol

    bod/'

  • 7/24/2019 4. MAGNETOTERAPIA.pdf

    11/22

    4

    TERAPIA

    FISICA

    _

    Nuove

    TrcNoLoctr

    rN

    MrorcrNn

    RAarLrATrvl

    diametro,

    che

    const

    un

    campo

    pi,:

    o_offi:li::::jr#elevata

    e

    La

    durata

    del

    trattamento

    non

    deve

    superare

    i

    4.ug

    +r:;ti

    at

    d;

    or,..

    li.,io";;

    #_urr"_

    l"lt?"-

    J:

    tal

    bo

    dv'l

    a

    qlqlte

    r."qu".,r.-

    l

    roprat-

    tutto

    50

    Hz), pu

    causare

    Gfdee,

    insonnie,

    irrita_

    zione

    e

    altri

    sintmisimili

    (praro,

    l;;;;;;;,

    ,

    ,OO.).

    gsai

    meglio

    sviluppare

    lt

    t.uitu_"rrto

    in

    I

    :: :i:i: :l

    20

    giorni,

    2-3

    volte

    I'anno.

    La

    risposra

    i,:?lT tqgsse

    sempre

    molro

    lent

    e

    miiur_

    1

    Drle

    solo

    dopo

    almeno

    12_lg

    mesi.

    RITARDO

    DI

    CONSOLIDAZIONE

    E

    PS

    E

    UDoARTRosI

    D

    E

    LLE

    F](A=.niJ?E

    oSS

    E

    E

    .

    In

    via

    preliminare,

    vogliamo

    precisare

    che

    non

    necessario

    trattare

    con

    CEMp

    una

    frattura

    chestia

    guarendo

    in

    maniera naturale

    "rr.limu

    t.m_

    porali

    considerati

    normali.

    1","H i ,,:o":i,uo:7,9ryetamegqetete1q----------------pia

    i

    sr

    e

    ormosrrara

    invece

    estrament.

    .riit"

    p.lt_

    J

    tivare

    il

    tessuto

    osseo

    quiescente.

    I

    .l|?itTdo

    pu

    ""r51.1i9

    i"

    lurt.,rti

    di

    quatsia_

    I

    si

    et,

    affetti

    da

    esiti

    di

    fratture

    s."_p"rr".

    a"_

    che

    la

    contaminaz

    esp

    o

    ste

    ),..,,

    a",,

    o,o',1

    n

    i;l:iff

    ::i;,

    i

    iT

    ffi

    :

    razione.

    La

    distinzione

    tra

    ritardo

    di

    consolidazione

    e

    pseudo-artrosi

    si

    basa

    su

    vari

    aspetti,

    di

    cui

    quello

    temporale

    certamente

    il

    piu

    semplice:

    ,".orrdo

    Bassett

    si

    puo

    considerare

    pr.rao_uitrori

    rn

    ,itur_

    do

    di

    consolidazjoneche

    dri

    pi

    Ji

    "ou"

    _.rl

    f.,

    realt

    molte

    situazioni

    di

    gravi

    nutt"r.

    lianno

    gi

    dall'esordio

    tutte

    le

    carattiistich.

    u"u,o_o_pua_

    logichg

    della

    futura

    pseudo_artrori,

    f..r"rrr"

    ai

    ,._

    questri

    ossei,

    contaminazioni

    settiche,

    tessuti

    mol_

    li

    interposti

    ai

    capi

    di

    frartura,

    ft;;t;;eila

    ri_

    duzione,

    ecc.

    Trattamento

    con

    campi magnetici. _

    Il

    flusso

    di

    cariche elettro-magnetiche

    stailisce

    i

    p._o

    .orr_

    rdr.ro

    _nstco

    tra

    r

    segmenti

    ossei

    non

    inclini

    alla

    consolidazione.

    Da

    q-uest'

    evento

    na"i"

    ".in.af

    _

    mente.seguono

    poi,

    a..cascata,,,

    i

    normali

    fenome_

    ni

    di

    riassorbimento

    dei

    framme",l,

    a.if".Afin

    c-azione

    e

    d_ela

    calcificaziont

    -'1

    --::r-

    -

    -

    --.

    , ,ll

    r.gn1l"

    consigliato

    quello

    ormai

    classico

    :^.r^r.jil:1"

    gre

    ortopediche

    :

    di

    fo

    rma

    rettangola

    _

    re

    e

    dr

    trequenza

    72

    Hz,

    ideato

    e

    perfezionato

    da

    lasse{..a}esto.segnale

    hu

    ri."rrrrto

    Jiii"r,.."

    convalidazione

    in

    occasione

    del

    .oru"grro

    _orr_

    diale

    della

    "Bioelectromagnetics

    Societil

    tenuto_

    I'Universit

    di

    Bol