4 ECOLOGIA

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XXI Corso di Introduzione alla Speleologia – Ecologia e Salvaguardia dell’ambiente ipogeo-Gruppo Grotte CAI Savona Ecologia dell’ambiente ipogeo

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ecologia ipogea

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XXI Corso di Introduzione alla Speleologia – Ecologia e Salvaguardia dell’ambiente ipogeo-Gruppo Grotte CAI Savona

Ecologia dell’ambiente ipogeo

XXI Corso di Introduzione alla Speleologia – Ecologia e Salvaguardia dell’ambiente ipogeo-Gruppo Grotte CAI Savona

Classificazione dell’ambiente ipogeo

Ambiente o dominio ipogeo

Ambiente cavernicolo Cavità naturali

accessibili all’uomo

Ambiente delle fessure Fessure calcaree dove

l’uomo non può penetrarvi

Ambiente endogèo

Zona compresa tra il limite inferiore del detrito vegetale e il limite inferiore delle

radici degli alberi

Ambiente delle microcaverne

Caratterizzata da nidi e tane di vertebrati (es:

rettili)

Ambiente dei formicai e termitai

Ambiente interstiziale

Insieme di pori ed interstizi situati tra le

particelle di sedimento del litorale marino, delle rive dei laghi e delle falde freatiche

Ecologia = studio delle relazioni tra gli organismi ed il loro ambiente naturale ovvero studio dei fattori

che influiscono sulla vita degli organismi.

Organismi viventi

(biocenòsi)

Ambiente ideale

(biòtopo)

Ecosistema

cavernicolo

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I fattori che ne permettono l’abitabilità

Fattori abiotici

Fattori biotici

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Fattori abiotici

I fattori abiotici sono gli elementi chimici e fisici presenti in un ambiente ipogeo.

luce

umidità

temperatura

acqua

Composizione chimica

dell’aria e stato di agitazione

Composizione chimica del substrato

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La luce

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L’ambiente cavernicolo è caratterizzato dalla totale assenza di luce.

Conseguenze

Riduzione graduale e completa scomparsa della vegetazione

Adattamenti degli organismi cavernicoli

L’umidità

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L’umidità in un ambiente cavernicolo oscilla tra il 95% e il 100%. L’elevato grado di umidità permette alle grotte di avere un’aria estremamente pura. Ogni piccola variazione è fatale per gli organismi cavernicoli (Durante il periodo delle piogge

è facile assistere a migrazioni di certi artropodi verso l‘ambiente interstiziale per avere un'umidità favorevole).

La temperatura

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Normalmente nel sottosuolo la temperatura va a crescere con la profondità, ( circa 1° ogni 100 metri).

Perché, invece, in grotta fa freddo?

Il motivo è che nelle grotte scorre o scorreva acqua da migliaia di anni proveniente dall’esterno sino a grandi profondità . Inoltre, il raffreddamento della temperatura è agevolato anche dalle correnti d’aria e dalla presenza di numerose fratture nelle rocce calcaree.

La temperatura

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Altra caratteristica è la temperatura costante durante tutto l’anno.

E’ così importante per la fauna ipogea? A differenza dell’umidità, la temperatura non è poi così importante per la fauna ipogea in quanto diversi cavernicoli sono in grado di sopportare sbalzi termici anche di 10-15 gradi per diversi giorni..

L’acqua

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Acqua corrente (ruscelli,

torrenti, fiumi)

Stillicidio Acqua ferma

(pozze e laghi)

L’aria

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L’aria presente in grotta sostanzialmente coincide con quella esterna ad esclusione di alcuni cunicoli e fondi dei pozzi dove vi è una percentuale di CO2 più alta. Una caratteristica particolare che la contraddistingue dall’aria esterna è l’eccezionale purezza.

Natura del substrato

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Il substrato può essere composto da calcare, argilla, gesso, lava, ecc. Quindi, la composizione del substrato può essere limitante nello sviluppo di determinate specie.

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Assenza di luce

Temperatura costante

Umidità molto

elevata e costante

Natura del substrato

Riassumendo…

Fattori biotici

I fattori biotici sono costituiti dagli esseri viventi e la classificazione più utilizzata è in base alla catena alimentare da cui dipende la composizione, la struttura e l’equilibrio della comunità.

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Energia solare

Ambiente epigeo

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Vegetali (PRODUTTORI)

erbivori

carnivori

Detritivori

Batteri decompositori

Sostanze inorganiche

Batteri autòtrofi

Batteri eteròtrofi

Microfauna batteriofaga (presente in

argille e fanghi)

Limivori (si nutrono di limo e argille:

lombrichi, larve di insetti, ecc.)

Carnivori (ragni, coleotteri, pseudoscorpioni)

Detritivori e Saprofagi

(si nutrono di detriti e sostanze organiche in

decomposizione: vermi, collemboli, ecc.)

Batteri decompositori (trasformano la

sostanza organica in inorganica: batteri e

funghi)

Ambiente ipogeo

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Risorse alimentari o trofiche

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Catena alimentare o trofica

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Ogni risorsa alimentare messa a disposizione da una specie è fonte di

sopravvivenza delle altre

… ma tutte le specie dipendono dal materiale organico che proviene

dall’esterno in modo diretto o indiretto