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Maria Rosaria D’Esposito, Bianca Arcangeli, Paola Capone, Gennaro Iorio, Eugenia Mastellone, Mario Alberto Pavone Metodi e forme della didattica* Premessa: Formazione a Distanza, E-learning, Società della conoscenza «La forza degli individui risiede nella loro capacità di apprendere, cioè di dominare l’informazione, di assimilarla, di trasformarla in conoscenza e di utilizzarla in modo rapido e efficace». (Henry F., Ricciardi Rigault C., 1996) «Lo sviluppo e la diffusione delle nuove tecnologie della comunicazione stanno mutando in modo sempre più rapido ed incisivo la società in cui viviamo e l’evoluzione e il cambiamento interessano non solo gli strumenti e le tecniche di comunicazione, le strutture produttive dei nostri paesi, ma l’intera società e le forme in cui essa si esprime…» 1 . Economisti come Brian Arthur e Paul Romer sostengono che «stiamo entrando in una economia knowledge-based, in cui la creazione di valore avviene per il tramite del capitale intellettuale», indicando come capitale intellettuale l’insieme di competenze, conoscenza e processi. Ed è ormai largamente condivisa l’idea che l’innovazione tecnologica ed in particolare lo sviluppo e la diffusione dell’ICT (Information & Communication Technology) hanno avviato il passaggio da una "società dell’informazione" ad una "società della conoscenza" in cui risultano sempre più determinanti i processi di: accumulazione del sapere (ricerca); utilizzazione nell’attività umana (innovazione); trasmissione (formazione). Nella società d’oggi la discriminante è, dunque, rappresentata in misura sempre maggiore dal possesso della conoscenza. Si capisce perciò come la * Il testo è frutto del lavoro congiunto dei docenti indicati e di Stefano Amendola, Nunzia Errichiello, Maria Prosperina Vitale. 1 Fraccavento S. (1999), Teorie, modelli e sviluppi del mercato, a livello nazionale e internazionale, riguardanti i processi di e-learning, http://www.studiotat.it/ teoriemodellifad.htm

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Maria Rosaria D’Esposito, Bianca Arcangeli, Paola Capone,Gennaro Iorio, Eugenia Mastellone, Mario Alberto Pavone

Metodi e forme della didattica*

Premessa: Formazione a Distanza, E-learning, Società dellaconoscenza

«La forza degli individui risiede nellaloro capacità di apprendere, cioè di dominarel’informazione, di assimilarla, di trasformarlain conoscenza e di utilizzarla in modo rapidoe efficace».

(Henry F., Ricciardi Rigault C., 1996)

«Lo sviluppo e la diffusione delle nuove tecnologie dellacomunicazione stanno mutando in modo sempre più rapido ed incisivo lasocietà in cui viviamo e l’evoluzione e il cambiamento interessano non sologli strumenti e le tecniche di comunicazione, le strutture produttive dei nostripaesi, ma l’intera società e le forme in cui essa si esprime…»1.

Economisti come Brian Arthur e Paul Romer sostengono che «stiamoentrando in una economia knowledge-based, in cui la creazione di valoreavviene per il tramite del capitale intellettuale», indicando come capitaleintellettuale l’insieme di competenze, conoscenza e processi. Ed è ormailargamente condivisa l’idea che l’innovazione tecnologica ed in particolarelo sviluppo e la diffusione dell’ICT (Information & CommunicationTechnology) hanno avviato il passaggio da una "società dell’informazione"ad una "società della conoscenza" in cui risultano sempre più determinantii processi di:

accumulazione del sapere (ricerca);utilizzazione nell’attività umana (innovazione);trasmissione (formazione).

Nella società d’oggi la discriminante è, dunque, rappresentata in misurasempre maggiore dal possesso della conoscenza. Si capisce perciò come la

* Il testo è frutto del lavoro congiunto dei docenti indicati e di Stefano Amendola,Nunzia Errichiello, Maria Prosperina Vitale.1 Fraccavento S. (1999), Teorie, modelli e sviluppi del mercato, a livello nazionale einternazionale, riguardanti i processi di e-learning, http://www.studiotat.it/teoriemodellifad.htm

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formazione professionale, l’accesso, la distribuzione e il controllodell’informazione assumano un’importanza strategica. Ne deriva cheintegrare energie e risorse, essere nelle condizioni migliori per comunicare,azzerare i tempi legati ai limiti di spazio e di tempo, stabilire dinamichearticolate capaci di far emergere il potenziale collettivo, è uno degli ambiti diriflessione che permea la nostra attuale società.

In questo contesto, la domanda di formazione ed, in particolare diformazione continua, è richiesta da un’utenza sempre più consistente ediversificata composta sia da giovani motivati al conseguimento di un titolodi studio sia da soggetti già inseriti nel mondo del lavoro ma interessatinell’aggiornamento continuo delle proprie competenze e abilità.

Una richiesta che rende necessaria l’adozione di un modello formativoflessibile, che sappia cioè superare i vincoli spazio-temporali, e personalizzatoin cui ciascun individuo può contribuire con le sue capacità e competenze acostruire conoscenza e sapere.

La varietà, la molteplicità e la flessibilità dei percorsi formativi,agevolate sia dallo sviluppo e dalla diffusione dell’ICT che dall’utilizzosempre più massiccio di Internet, spingono le attività di formazione (in rete)ad assumere un carattere continuativo e permanente, a diventare quindi e-learning. Per questo motivo il concetto di e-learning non si limita a quello ditrasferimento di contenuti formativi attraverso la rete, ma è un modo diconcepire la didattica che accresce il valore dell’insegnamento tradizionalecon l'integrazione delle tecnologie della comunicazione.

Per il futuro, si prospetta uno scenario in cui sempre più gli studentivorranno abbinare le tradizionali forme di educazione con nuove forme diapprendimento, principalmente basate sul web, saltando dentro e fuori dalmondo dell’educazione in relazione agli sviluppi delle carriere lavorative edella vita più in generale. Le università, nel momento in cui permetterannoquesto, con nuove strutture e metodologie, non solo contribuiranno a venireincontro alle aspirazioni individuali, ma anche allo sviluppo di un capitalesociale prezioso in una società dell’informazione e della conoscenza.

1. Cenni storici sulle diverse tipologie di Formazione a Distanza

L’e-learning – considerato come "l’istruzione di domani" dallaCommissione Europea, nasce dall'integrazione di due diversi campi disperimentazione nelle tecnologie didattiche:

la Formazione a Distanza (FaD);

Metodi e forme della didattica 89

il Computer Based Training, ossia lo studio basato sull’uso delcomputer come tecnologia didattica di autoistruzione.

La storia della Formazione a Distanza (FaD) segue l'evoluzione delletecnologie di comunicazione, partendo dai corsi per corrispondenza,passando per l'emissione televisiva e arrivando alle più recenti strutture ditele-conferenza satellitare. Tra i fattori culturali che concorrono a delineareil significato del termine e-learning di particolare importanza appaiono daun lato l’evoluzione dell’educazione a distanza verso modelli didattici ditipo open, dall’altro la progressiva affermazione dei modelli teorici edepistemologici che valorizzano una formazione basata sull’autonomia e sullacostruzione dei saperi (dal costruttivismo alle teorie sull’apprendimentoattivo e coinvolto).

Nella teoria della Formazione a Distanza (FaD) è ormai ampiamenteaccettata la distinzione compiuta in origine da Garrison (1985) e Nipper (1989)in tre "generazioni":

La FaD detta di "prima generazione", nata nell'Ottocento negli USAe in Canada, aveva il fine di fornire, soprattutto agli adulti, un'istruzione dibase ed una preparazione professionale altrimenti impossibili da raggiungere,specialmente per coloro che abitavano in zone isolate. Un esempio è la scuolaper corrispondenza, basata principalmente sull'invio per posta di libri,dispense e test ai corsisti a cui veniva richiesto di restituire i moduli compilatiper verificare i loro progressi.

La FaD di "seconda generazione": alle metodiche, dette di primagenerazione (o per corrispondenza), a cavallo fra gli anni '50 e '60, succedonoi cosiddetti sistemi FaD plurimediali o di seconda generazione, basati sull'usodi materiale a stampa, di trasmissioni televisive, di registrazioni audio e,successivamente, di software didattico, video-registrazioni, etc.

La FaD di "terza generazione", utilizza invece tutte le risorsedell’ICT attualmente disponibili e sfrutta tutte le potenzialità della Rete. LaFaD di ultima generazione è indicata ormai con una pluralità di termini: online learning, open learning, distance education, e-learning, distancetraining, lifelong learning on-line. A differenza della FaD di prima e secondagenerazione, dove l’apprendimento è ancora inteso come processoindividuale (la didattica è ancora di tipo erogativo e non interattivo, eprevede una trasmissione dei contenuti "a cascata" dal docente al discente, ilquale è visto quasi come un fruitore passivo della propria formazione),nella FaD di terza generazione l’apprendimento si presenta come processo

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sociale e collaborativo, l’attenzione si sposta dai contenuti erogati e daiprodotti da ottenere ai processi che sottostanno all’apprendimento, conl’allievo che diventa parte attiva del proprio percorso formativo. Ilriproporre anche a distanza, seppure con l'inevitabile mediazione dellatecnologia, l'apprendimento come processo sociale è l'idea chiave dei sistemiFaD di terza generazione, spesso indicati anche con la sigla on-line education(o formazione in rete), proprio a significare come la maggior parte delprocesso formativo avvenga in rete, attraverso l'interazione dei partecipantiin una vera e propria comunità di apprendimento che favorisca sia ilsuperamento dell'isolamento del singolo sia la valorizzazione dei suoirapporti con il gruppo.

2. Caratteristiche della Formazione a Distanza all’interno delsistema universitario

La formazione in rete in ambito universitario ha lo scopo principaledi creare tra gli studenti una comunità virtuale, al cui interno le attività dicooperazione, la flessibilità e l’interazione favoriscano percorsi diapprendimento più personalizzati.

L’utilizzo del web permette di simulare la compresenza in uno stessospazio virtuale (aula virtuale) di persone che partecipano al corso in luoghie tempi diversi ricreando la condizione di partecipazione e interazionedell’aula reale. Nell’aula virtuale il processo di apprendimento-insegnamentoè mediato da un sistema tecnologico che crea: 1) un’area didattica all’internodella quale si presentano materiali nei formati di testo, grafico, audio e video,si suggeriscono link a siti sulla rete, si prevede un ambiente di esercitazionein cui lo studente può consegnare elaborati e ricevere feedback dal docente,e un ambiente di verifica nel quale avvengono attività di autotest e di quiz; 2)un’area comunicazione (chat e forum di discussione) che permette lacomunicazione tra docente e studenti e tra studenti; 3) un’area servizi-segreteria con le informazioni, il calendario delle attività e i risultati dellevalutazioni.

L’aula virtuale favorisce la nascita di una comunità di apprendimentoal cui interno si sviluppa un modello didattico caratterizzato dal dialogo tradocente e allievo; da un insegnamento centrato sul processo e da una strutturaflessibile (Francescato et. al., 2004). La multimedialità, l’ipertestualità el’interattività, proprie della rete, favoriscono una lettura non sequenzialedei contenuti, aiutano a sviluppare forme di studio trasversali e consentonodi avere accesso a biblioteche on-line. L’aula virtuale attraverso l’utilizzo di

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tali componenti favorisce negli studenti lo sviluppo della riflessione e dellametaconoscenza (Cambi, 2004).

Nel contesto della didattica on-line muta anche il ruolo del docenteimpegnato nella progettazione e nell’erogazione di un corso on-line. Ildocente è inserito in un team editoriale con il ruolo principale di espertodella materia ed autore dei contenuti e deve essere affiancato nella gestionecontinua della didattica da altre figure altrettanto essenziali per la costruzioneed il funzionamento di questo tipo di insegnamento, quali l’instructionaldesigner e il tutor on-line. L’innovazione e la fruibilità di metodologie e ditecnologie vanno, infatti, costantemente sperimentate. Ogni disciplina ha,però, la sua specificità e anche per queste figure vanno creati differenziatiambiti formativi.

3. E-learning e Formazione a Distanza: situazione degli ateneiitaliani

«La didattica in rete è una nuova area dai contorni e dai contenutinon ancora ben definiti in quanto è ancora in fase di sperimentazione a diversilivelli della formazione… Ciò non toglie – però - che le attività formativesvolte con l'ausilio di supporti telematici siano oggi al centro dell'attenzionedi tutte le agenzie formative, pubbliche e private, data l'efficacia e il costorelativamente contenuto - dal lato dell'offerta - che questi servizi implicano»(Banzato, 1999).

Da diverso tempo Università, Scuole ed Enti di formazione, anche inItalia, stanno rivolgendo i loro investimenti e la loro attenzione ai fornitoriinternazionali e nazionali di piattaforme, strumenti e know-how sulletecnologie didattiche legate alle nuove forme di comunicazione ed Internet.

In particolare, le istituzioni universitarie italiane negli ultimi anni sisono sempre più interessate alla formazione a distanza e in rete creandoesperienze e corsi di formazione a vario livello: dai sistemi di formazionedegli insegnanti in servizio con corsi di aggiornamento, alla gestione eformazione di profili professionali nuovi, fino all’erogazione di diplomiuniversitari a distanza. Dall’esperienza pionieristica del Politecnico di Milano(Corso di Laurea di Ingegneria Informatica), si è, infatti, giunti alla situazioneattuale che vede coinvolte numerose università, impegnate sia nell’offerta disingoli corsi (Università di Salerno, Università di Palermo, Università diTrento, etc.) sia nella recente offerta di interi corsi di laurea on-line (quali ilCorso di Laurea in Relazioni pubbliche dell’Università di Udine; il Corsodi Laurea Consulente del lavoro e delle relazioni sindacali dell’Università

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Cà Foscari di Venezia; i Corsi di Laurea di Giurisprudenza, Scienze dellePubbliche amministrazioni, Scienze Politiche, Formazione e gestione dellerisorse umane dell’Università di Macerata e i Corsi di Laurea in Sociologia eInformatica applicata dell’Università di Urbino). Infatti, il 64,6% degli ateneiha avviato attività di sperimentazione in tale ambito, mentre solo il 7,6% hagià maturato esperienze di didattica on-line (Figura 1).

Una ricognizione del materiale reperibile sul sito dell'Osservatoriosull'e-learning, istituito dalla Fondazione CRUI e da Opera Multimedia, eun’analisi dettagliata dei portali delle Università italiane, hanno, inoltre,consentito di rilevare il numero sempre crescente di Atenei che hannopredisposto nei propri siti web spazi interamente dedicati all'e-learning.Portali sulla didattica a distanza sono attivi nelle Università di Bergamo,Bologna, Cagliari, "della Calabria", Ferrara, Genova, Milano "Statale",Milano "Cattolica", Napoli Federico II, Roma "Tor Vergata", PiemonteOrientale, Trento. E’ possibile osservare come in tali portali vengono anchepresentati approfondimenti sui presupposti fondamentali della didattica adistanza, sulle risorse tecnologiche utilizzate, sui vantaggi e svantaggi diquesta metodologia d'insegnamento, sul confronto con la didatticatradizionale.

Relativamente alle offerte didattiche reperibili on-line bisognapreventivamente osservare come sotto etichette generiche, quali e-learninge didattica a distanza, confluiscano tipologie di servizi ben diverse tra loro,tra cui FaD, blended learning, web enhanced. La mancata distinzione di taliservizi rende alquanto difficile una reale valutazione dei servizi offerti aglistudenti e una efficace comparazione con quanto è stato realizzatonell’Ateneo salernitano. Tale difficoltà è ovviamente accresciutadall'impossibilità di accedere come guest ai corsi disponibili nei vari Atenei.

Dalla ricognizione compiuta si evince il carattere ancora sperimentaledelle iniziative legate all'e-learning nelle Università italiane (vedi Figura 1),anche se negli ultimi anni è riscontrabile un orientamento teso ad affiancarerisorse e servizi on-line alla didattica tradizionale (Figura 2).

Oltre alle esperienze dei singoli atenei, non vanno, infine, trascuratile alleanze e i consorzi nati anche in Italia, tra cui uno dei più importanti è ilConsorzio Nettuno che riunisce università, partner privati e pubblicinell’organizzazione di corsi di diploma universitari a distanza, utilizzandoreti radiotelevisive, telematiche e materiali didattici multimediali.

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4. Le esperienze di e-learning nelle Facoltà di Lettere in Italia

Le esperienze di didattica a distanza nelle Facoltà di Lettere e Filosofiaa livello nazionale, si caratterizzano per una serie di servizi offerti che sonodiversi da Ateneo ad Ateneo e da corso a corso. Nella maggior parte dei casiil materiale presente in rete è costituito da dispense, testi in formato digitale,bibliografie, questionari di autovalutazione, informazioni generali sui corsitradizionali, ed è assente, invece, ogni possibilità di interazione docente-discente (si vedano ad esempio i siti delle Università della Basilicata, Cassino,Modena, Parma, Reggio Emilia). In altri Atenei, quali Ferrara, Milano(Statale), Roma "Tor Vergata", Trento, sono offerti, invece, oltre ad un ampiocatalogo di singoli insegnamenti on-line, anche interi corsi di laurea a distanza,master e corsi di formazione.

L'impiego della didattica a distanza in una Facoltà umanisticacaratterizza diversi ambiti, quali le scienze e le tecnologie dellacomunicazione, la pedagogia, la sociologia, la statistica, l'insegnamento delle

Figura 1- L’ E-learning nelle Università italiane

27,8%

7,6%64,6%

Nessuna attività e-learning

e-learning certificato

sperimentazioni

Fonte: Fondazione CRUI, 2003 Figura 2- Tipologia dei corsi on-line nelle Università italiane

49

49

33

29

10

0 10 20 30 40 50 60

Web enhanced teaching

Blended course

Lezioni a distanza

Insegnamenti sostitutivi

Corsi di studio totalmentea distanza

Fonte: Fondazione CRUI, 2003

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lingue straniere e l'utilizzo delle applicazioni informatiche nella gestione enella tutela dei beni culturali.

La didattica a distanza trova naturalmente impiego anche neiLaboratori informatici, dove sono disponibili corsi on-line su videoscrittura,editing dei testi e la loro digitalizzazione, sulla realizzazione di ipertesti ealtre risorse multimediali e, in generale, sull'utilizzo dell'informatica nellescienze umane.

Alcune recenti pubblicazioni (Danese et al. 2003; Danese et al. 2004)hanno indagato il complesso rapporto che, invece, si instaura tra studi classicie web resources, soffermandosi brevemente sulla presenza in rete di corsion-line dedicati alla lingua, alla letteratura e alla civiltà greca e latina. Gliautori rilevano come si tratti quasi esclusivamente di sintesi e dispense deicorsi tradizionali, rese ora disponibili in formato digitale.

Nonostante tali difficoltà, in alcuni Atenei italiani sono stati attivati osono in fase di attivazione corsi on-line dedicati alle discipline classiche. Inparticolare, sono da segnalare le seguenti esperienze:

Progetto Telemachos, Università di Bologna, che ha previstol’attivazione di corsi di Epigrafia e Antichità greche, Storia Greca,Numismatica Antica, Papirologia, Storia Romana, Storia delle Religioni delmondo classico e Storia Romana. (Tipo di risorsa: materiale didattico senzainterazione).

Corso di perfezionamento/formazione Didattica dell'Antico,Università di Ferrara. (Tipo di risorsa: multimediale, integrata e a distanza).

Corsi di Civiltà greca, Letteratura Greca I, Letteratura LatinaIII, Università di Milano. (Tipo di risorsa: misto aula/on-line).

Corsi di Lingua e Letteratura latina, Letteratura cristianaantica, e Master Universitario di II livello in Didattica della lingua latina,Università di Roma "Tor Vergata". (Tipo di risorsa: non verificabile).

Corso di Letteratura latina medievale e umanistica, UniversitàTelematica Guglielmo Marconi. (Tipo di risorsa: non verificabile).

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5. Le dinamiche di sviluppo della Formazione a Distanza nellaFacoltà di Lettere dell’Università di Salerno

A partire dall’a.a. 2004-05, la Facoltà di Lettere e Filosofiadell’Università di Salerno ha attivato una serie di corsi on-line, principalmenteper rispondere alle esigenze degli studenti lavoratori e degli studenti fuorisede, per avvicinare gli studenti alle nuove tecnologie informatiche ecomunicative, per garantire una maggiore flessibilità nell’offerta didatticaattraverso la possibilità di mettere materiali integrativi in rete e per cercaredi realizzare un innalzamento della qualità nello studio.

L’esperienza, nell’a.a. 2004/05, è stata relativa alla realizzazione di 14corsi on-line, 11 dei quali sostitutivi dei corsi in aula2.

Il progetto di didattica on-line della Facoltà di Lettere ha comportatol’individuazione di una serie di dimensioni fondamentali, secondo quantosuggerito in Khan (2004):

Dimensione tecnologica. E’ stata scelta una piattaforma difacile uso per studenti e docenti di una facoltà umanistica, che consentisse lacreazione di aule virtuali e il monitoraggio delle attività. La piattaformautilizzata è stata WebCT (Web Course Tools), ideata dalla University ofBritish Columbia, che mette a disposizione del docente una molteplicità distrumenti per costruire il proprio corso a distanza; inoltre, presenta un’ottimaflessibilità, un’interfaccia molto semplice per gli allievi e un ambiente integratoche incoraggia le discussioni e facilita la collaborazione. In particolare, sonostati attivati degli strumenti di contenuto (Syllabus, Dizionario, Contenutidel Corso, Esercitazioni, Simulazioni, Letture integrative, Archiviodiscussioni); degli strumenti di comunicazione e di segreteria (Forum didiscussione, Calendario); degli strumenti di Autovalutazione (Autotest) e dellepagine organizzative singole (Strumenti di studio, Programma del corso,Benvenuti al corso). Attraverso l’utilizzo della piattaforma lo studente ha adisposizione un insieme di strumenti multimediali e interattivi checonsentono di ridurre i caratteri di astrattezza propri di ogni disciplina e loaiutano a cadenzare lo studio giorno per giorno. Gli strumenti dicomunicazione favoriscono sia l’interazione uno-uno, uno-molti, molti-molti

2 I corsi attivati sono: Didattica del latino, Iconografia e Iconologia, Informaticagenerale, Letteratura italiana, Letteratura greca, Metodologia delle scienze sociali,Sociologia I, Statistica nuovo ordinamento, Statistica vecchio ordinamento, Statisticasociale, Storia del disegno, dell’incisione e della grafica, Storia dell’arte moderna (CdLin Discipline Letterarie), Storia dell’arte moderna (CdL in Scienze dei Beni Culturali),Storia delle dottrine politiche e sociali.

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sia la comunicazione libera organizzata tra i soggetti su temi di discussioneassegnati dal docente a cadenza temporale fissata.

Dimensione istituzionale. Progettare e condurre un corso a distanzaha richiesto professionalità nuove (Paoletti, 2002). Si è, pertanto, provvedutoalla formazione del personale docente e di supporto attraverso la frequenzadi un corso on-line sulla progettazione di un corso a distanza, tenuto da unesperto di formazione in rete del California Virtual Campus. Per larealizzazione del progetto si sono stipulati accordi istituzionali con altreuniversità italiane e con organi interni all’Ateneo salernitano e si è attuataun’attività di promozione e di orientamento per gli studenti.

Dimensione pedagogica. Ciascun docente coinvolto ha condottoun’attenta analisi dei contenuti da presentare allo studente e l’individuazionedelle strategie didattiche e dei media più adeguati.

Dimensione di Progettazione e Gestione. La Facoltà si è avvalsadel supporto fornito da sette progettisti, che hanno contribuitoall’implementazione dei contenuti sulla piattaforma, e da un amministratoreche, oltre a gestire gli eventuali problemi che si sono verificati nella fase direalizzazione del corso, ha provveduto alla creazione di account per glistudenti iscritti ai corsi attivati. E’ stata, inoltre, necessaria una costante attivitàdi consulenza e di supporto e l’acquisizione di risorse on-line.

Dimensione valutativa. Le caratteristiche dei processi di formazionea distanza chiamano in causa nuovi indicatori e metodi di rilevazione perl’attività di monitoraggio e valutazione, la cui complessità dipende dallecomponenti tecnologiche e comunicative (analisi dei contenuti, grado diinterazione, tempi, etc.). A differenza della didattica tradizionale, lavalutazione di un ambiente e-learning implica nuovi elementi da considerare.In primo luogo, ad essere valutato non è solo il docente ma tutto il personaledi supporto che contribuisce alla realizzazione del progetto e i supportiinformatici utilizzati che dovrebbero garantire la massima fruibilità di tuttigli strumenti implementati sul web. Inoltre, la valutazione degli studenti adistanza può rappresentare un elemento di novità su cui riflettere, perchénon sono solo i risultati in termini di apprendimento ad essere monitoratima anche i processi di cooperazione e di collaborazione che si innescanodurante la fruizione del corso on-line. Pertanto, accanto all’attività dimonitoraggio messa a disposizione dalla piattaforma per verificare il numerodi accessi, la durata del collegamento e le pagine più visitate, è stata effettuatasia una valutazione soggettiva da parte del docente relativamenteall’andamento del corso erogato sia una valutazione dell’efficacia dei corsida parte degli studenti che hanno partecipato a tale iniziativa.

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Tra le attività future, che saranno realizzate dalla Facoltà di Lettere, èprevista la realizzazione di un sito di promozione delle attività e-learning inatto o da attuare nella nostra Facoltà. Il sito (www.lettereonline.unisa.it)ospiterà approfondimenti, saggi, recensioni e altri tipi d'intervento sulletematiche inerenti alla Formazione a Distanza e al suo impiego nella didatticauniversitaria. Sarà predisposta, inoltre, una newsletter che informerà (viaposta elettronica) tutti gli interessati sulle novità e sugli argomenti di maggiorrilievo affrontati nel sito. L'obiettivo è di rafforzare la community che sioccupa attualmente di didattica a distanza nella nostra Facoltà e di aprirsi alconfronto con le esperienze condotte nelle altre università (italiane edeuropee) e con il mondo delle nuove professionalità (e-teacher, e-tutor,progettisti, formatori).

6. La valutazione e il monitoraggio dei processi di Formazione aDistanza nella Facoltà di Lettere dell’Università di Salerno

La didattica in rete modifica il ruolo del docente, eliminando la suacentralità nel processo formativo, e quello dello studente, che diventa invecesoggetto attivo della sua formazione. E’ importante perciò considerare levalutazioni sia dei docenti coinvolti, sia degli studenti che hanno seguito uncorso on-line.

6.1. La valutazione da parte dei docenti

Di seguito si riportano le prime riflessioni dei docenti che hannoattivato il proprio corso on-line nel I semestre dell’a.a. 2004-05.

Didattica del latino

La sperimentazione on-line della didattica del latino ha trovato originein una scelta sollecitata da fattori peculiari: la particolare fisionomia delladisciplina, il latino, nonché specifici obiettivi formativi, che sono enucleatianche dalla Riforma universitaria.

E’ accertato che le discipline della latinistica rientrano come elettivetra le materie suscettibili di causare l’abbandono degli studi universitari o loslittamento nella conclusione degli stessi. La motivazione principale varapportata alla carente competenza disciplinare: possono iscriversi alla Facoltàdi Lettere studenti provenienti da scuole in cui non si insegna il latino. Inoltre,

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anche coloro che hanno frequentato un istituto, in cui è previsto taleinsegnamento, dimostrano di avere una competenza di base spesso abbastanzalontana dagli standards necessari per seguire lezioni e per sostenere esami dilatino a livello universitario.

La platea degli iscritti al corso on-line ha comprovato tali osservazioni.Non sono, infatti, mancati sia studenti provenienti da istituti tecnici, siastudenti iscritti a corso singolo in quanto già laureati. Il fenomeno del corsosingolo, sempre più diffuso, conferma in modo appariscente la tendenza deglistudenti ad evitare, per le difficoltà predette, le discipline della latinistica,indispensabili, invece, per accedere alle classi di concorso e alla SICSI.

La modalità on-line ha, in particolare, agevolato la frequenza da partedi tali studenti, già impegnati in altre attività, nonché da parte di studentilavoratori e di studenti Erasmus. Per questi ultimi, data la conoscenza nonesaustiva dell’italiano, la frequenza del corso in aula si è dimostrataimmediatamente difficilissima. La soluzione on-line, che garantisce ritmipersonalizzati di comprensione e di apprendimento, è apparsa addirittura lasola veramente percorribile.

In rapporto alla oggettiva situazione del latino, sempre più si imponela necessità di sviluppare i singoli insegnamenti dell’area disciplinare in unaduplice direttrice di ordine formativo: recupero e progresso. Tuttavia per lacomplessità della disciplina il recupero non comporta tempi brevi né puòessere adeguatamente svolto senza tutor.

La sperimentazione on-line è, pertanto, valutabile in termini positiviin più direzioni:

in rapporto al principio didattico, costruttivista, sotteso all’e-learning, ha trovato applicazione la metodologia dell’insegnamento/apprendimento di tipo circolare, corale e collaborativo;

la partecipazione attiva dello studente, correlata a talemetodologia e prassi, ha garantito una più stabile acquisizione dei contenutidisciplinari;

la partecipazione ‘attiva’ e l’interazione hanno indotto nellostudente una più sicura consapevolezza e responsabilità per quel che riguardale caratteristiche del personale contributo alla propria formazione. È emersocon chiarezza che il raggiungimento di una soddisfacente competenzariguardo al latino necessita: a) di uno studio inteso come life-long learning,b) del percorso dell’autoapprendimento.

Sotto tale angolazione la frequenza on-line ha garantito allo studentedi sperimentare l’appartenenza ad una comunità virtuale e le dinamiche dellastessa. L’acquisizione risulta di particolare rilievo al fine della futura selezione

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di qualificate comunità Web dedicate al latino, in cui rintracciare tutores,indispensabili per proseguire e potenziare la conoscenza della disciplina.

Il Forum, il canale elettivo dell’interazione nella didattica on-line, haregistrato una partecipazione sistematica e massiccia degli studenti. Tuttaviainizialmente il Forum, sempre orientato su contenuti disciplinari, ha palesatocome gli studenti fossero in qualche misura resistenti ad interagire tra loro:tendevano ad un rapporto unidirezionale con il docente secondoun’inveterata abitudine, determinata dalla didattica in presenza.

L’impegno da parte degli studenti e del docente è stato notevole ma ilrisultato è confortante. Persino i discenti più riluttanti hanno via via aderitocon sempre maggiore consapevolezza e coerenza: l’interazione è giunta pergradi fino al dialogo e al confronto su tematiche e problematiche indipendentirispetto a quelle suggerite dal docente.

L’interazione collaborativa ha segnato un sicuro recupero per quelche attiene alla competenza disciplinare tanto più accelerato per coloro cheprovengono dagli istituti tecnici. Ha altresì contribuito ad un più solidoprogresso nella direzione delle conoscenze di livello superiore oltre chepertinenti alla specifica problematica della didattica del latino.

Metodologia delle scienze sociali

L’idea di proporre un corso di Metodologia delle scienze sociali on-line è nata dalla consapevolezza, maturata nel corso della normale esperienzadidattica in aula, di una serie di problemi diffusi nella nostra popolazionestudentesca, o in parte di essa, e della loro stretta connessione con i livelli diqualità dell’apprendimento. Si tratta di problemi spesso comuni anche aglialtri studenti della Facoltà, la cui rilevanza sembra tuttavia forse maggioreper Sociologia. Tra questi si possono segnalare:

l’esistenza di una quota significativa di studenti che praticaforme di frequenza saltuaria delle lezioni. (Studenti che lavorano, studentiche provengono da aree abbastanza distanti o non ben collegate, studentidonne i cui percorsi di vita intrecciano allo studio lavori e cura della famiglia,etc.);

la rilevante debolezza culturale all’ingresso di molti studenti(che può essere evidenziata sia dai voti riportati al diploma dalla popolazionestudentesca e dalla tipologia degli istituti di provenienza, sia dalle aree diorigine, in particolare dalla provenienza da soglie urbane specifiche, ma chetrova significative conferme nell’esperienza collettiva);

un atteggiamento sostanzialmente passivo nei confronti dellaconoscenza ed una scarsa motivazione allo studio;

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la difficoltà di molti studenti a frequentare esercitazioni emomenti di discussione (una difficoltà connessa ai ben noti problemi didisponibilità di aule e di intreccio dei corsi, come anche ai percorsi giàricordati degli studenti stessi).

A fronte di tali elementi che contribuiscono in modo significativo almantenimento di alti tassi di abbandono, lunghi tempi di percorrenza delcorso di studio e bassi standard qualitativi, il ricorso a forme di didattica on-line è sembrato uno strumento idoneo a produrre significative trasformazioni.

L’esperienza condotta nel primo semestre ha recato in questa direzioneimportanti conferme, infatti:

la creazione di un’aula virtuale, pur non eliminando del tuttodifferenze di frequenza da parte di singoli studenti e non impedendo qualcheinsuccesso dovuto tuttavia prevalentemente a difficoltà tecnologiche,determina percorsi di frequenza abbastanza regolari, sicuramente preferibilialle frequenze occasionali o nulle di cui sopra;

divengono possibili per il docente un monitoraggio,individuale e collettivo ed un’interazione più puntuali, elemento questo diparticolare rilevanza per profili di particolare debolezza culturale;

la diversa organizzazione complessiva del percorso di studio,che alterna la lettura di testi (cartacei e disponibili in rete) con percorsiautonomi di ricerca, esercizi, produzione di testi, discussione collettiva neiforum e nelle chat) stimola l’acquisizione di un atteggiamento attivo eresponsabile nei confronti della conoscenza;

lo studente finisce per acquisire attraverso il corso, accanto aicontenuti specifici, numerose competenze più generali, da quelle relativeall’ICT, a quelle connesse alla frequenza di siti disciplinari e interdisciplinari,etc.

In conclusione si riescono così non solo a recuperare ma a portare alivelli più elevati soggetti altrimenti destinati all’abbandono, mentre per altrisi innalza la soglia della qualità.

Statistica

Nella progettazione del corso di Statistica per l’a.a. 2004/05, ci si èavvalsi in parte dell’esperienza maturata nella fase di sperimentazionecondotta nell’anno accademico precedente 2003-2004.

Da un lato l’utilizzo di strumenti di autovalutazione, quali l’autotest,la consegna di un argomento di discussione settimanale, hanno consentitoagli studenti di avvicinarsi ad una disciplina spesso considerata asettica edifficile nella comprensione in un corso di studi prettamente umanistico,

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dall’altro lato l’utilizzo del forum come strumento principale dicomunicazione ha favorito la creazione di una comunità virtuale.L’interazione dello studente con i suoi colleghi è stata utile per scambiarsiinformazioni e per collaborare nella ricerca di una soluzione ai problemiproposti, mentre l’interazione tra studente e docente ha consentito in partedi superare la timidezza nella richiesta di delucidazioni.

Naturalmente all’impegno costante della maggior parte degli studenti,manifestato dall’utilizzo assiduo e costante degli strumenti di comunicazioneattivati, dalla consegna degli argomenti di discussione, dall’utilizzo deglistrumenti di verifica della preparazione, vanno segnalate alcune esperienzeparziali di studenti che, non avendo percepito la validità di una nuova formainnovativa e dinamica nell’apprendimento di una disciplina, hanno fruito inmodo passivo il corso on-line, limitandosi a scaricare il materiale fornitosettimanalmente dal docente.

Non vanno poi trascurati alcuni fattori critici registrati dal docentema dallo stesso studente, da cui poter partire in un’ottica di un continuomiglioramento nella progettazione del corso. In particolare, si è registrata ladifficoltà di gestire un numero eccessivo di studenti, che ha determinato avolte la non tempestività nelle risposte ai numerosi quesiti che venivano postidagli stessi; la necessità di fornire più momenti dedicati ad esercitazioni e diintegrare il materiale fornito per una migliore comprensione degli argomentitrattati.

Resta, infine, da segnalare le migliori performance nella valutazionefinale dell’apprendimento registrate per coloro che hanno partecipatoall’esperienza di formazione in rete.

Storia dell’Arte Moderna

La strutturazione del corso di storia dell’arte moderna on-line harappresentato un momento di notevole rilievo sul piano dell’innovazione,in quanto ha consentito di procedere alla riformulazione di contenutitradizionali attinenti a tale disciplina ed un utilizzo più mirato delle immaginicaratterizzanti il processo di trasformazione che segna la codificazione delleopere nel lungo arco cronologico dal XV al XVIII secolo.

Si è operato un processo di diversificazione rispetto alle proposteformulate nei diversi atenei italiani, che ha consentito di maturare scelte rivoltea sviluppare capacità di applicazione e di correlazione tra prodotti artisticidiversificati per aree regionali.

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Sono state garantite forme didattiche flessibili che hanno favorito lapossibilità di un insegnamento aperto e/o individualizzato, di un consapevoleautoapprendimento, di una interattività nel rapporto insegnamento/apprendimento, fondato su processi cooperativi di scambio e di discussionetra docente e discenti e tra discenti.

Il ricorso a strumenti, quali class room, forum, mailing list, nonché averifiche intermedie sincrone (cioè con la partecipazione contemporanea diallievo e docente) e asincrone (lo studio personale da parte dell'allievo, lapreparazione delle lezioni e la correzione delle verifiche da parte del tutor),ha determinato la configurazione di una piattaforma preliminare alconseguimento del risultato finale.

La metodologia utilizzata per lo svolgimento del corso è stataconcepita in relazione alle esperienze e alle attitudini degli iscritti, attraversoun costante confronto tra proposte didattiche e forme di apprendimento.All’interno di tale processo la gestione didattica ha consentito di offrire unsostegno costante al processo formativo degli iscritti (attività di tutoring ecounseling) e ha sviluppato forme di autocontrollo del processo diapprendimento.

Tra le principali finalità operative, sono state individuate le seguenti:motivare chi apprende;consentire un approccio agevole ai contenuti disciplinari;scandire per moduli il percorso formativo per facilitare sia

la comprensione sia la memorizzazione dei dati teorici e visivi;abituare ad un costante esercizio di valutazione delle

conoscenze acquisite;consentire un rafforzamento delle capacità di

riconoscimento delle opere sia in relazione all’epoca di produzione, che alletecniche esecutive (specie in relazione alle arti minori) e alla loro ubicazioneoriginaria;

sviluppare l’interesse verso l’individuazione del linguaggiospecifico degli artisti considerati, in modo da avviare un processo dimemorizzazione delle strutture iconografiche, dei caratteri stilistici e dellaformulazione dei rapporti spaziali;

considerare le opere d’arte all’interno della produzione diogni singolo artista in relazione ai nuclei operativi attivi nella stessa area o inaree limitrofe;

valorizzare la produzione artistica meridionale in relazioneagli interscambi con gli artisti stranieri.

Metodi e forme della didattica 103

L’ampiezza strutturale dei contenuti forniti dal manuale di storiadell’arte in relazione alle tematiche generali è stata ridimensionata in basealle esigenze del corso, seguendo criteri di:

periodizzazione;analisi iconografica;studio del linguaggio specifico;rapporto centro-periferia;rapporto con gli artisti stranieri;schedatura delle opere in base alla cronologia e ai materiali;profili biografici degli artisti.

Anche per la parte monografica si sono seguiti i criteri sopra esposti,in relazione alla produzione artistica meridionale tra Sei e Settecento.

Naturalmente possono essere segnalate una serie di modifiche daapportare alla proposta didattica da parte del docente e dello studente on-line. Il docente potrebbe da un lato arricchire l’offerta didattica ampliandola gamma delle proposte iconografiche nonché i rimandi alle monografiedegli artisti in considerazione del rapporto centro-periferia e ai transiti degliartisti, rivolgendo attenzione all’area mediterranea ed estendendo i riferimentialle condizioni attuali delle opere d’arte e ai processi di restauro in corso;dall’altro lato potenziare i rapporti tra docente e discente e tra corsisti. Perlo studente on-line, invece, potrebbe essere utile programmare più momentiriservati alle esercitazioni, affiancare il rapporto on-line con esperienzecondotte all’esterno in Musei e Visite guidate sul territorio e seguire lascansione modulistica.

Storia del Disegno, dell’Incisione e della Grafica

Per le discipline storico-artistiche la funzionalità dei supportimultimediali, adatti alla visualizzazione di materiali altrimenti non fruibili,è ampiamente acclarata.

Esistono intere sezioni di queste discipline (ad es. Storia dell’incisione)per le quali l’unica possibilità di studio si dà attraverso i corsi on-line cheovviamente vanno usati anche per la "formazione integrata", per il webenhanced. Tale necessità è generata dalla mancanza nel mondo editoriale ditesti corredati da immagini, assenti per la difficoltà di recupero dei materialie per gli alti costi di stampa, a fronte di una richiesta modesta, che l’aperturadel mercato on-line potrebbe modificare.

Da queste brevi premesse l’adozione dell’e-learning nel campo storico-artistico, presso l’Università di Salerno, è utile, ben oltre le ottimaliapplicazioni nelle altre discipline:

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per la creazione di nuovi posti di lavoro e di nuoveprofessionalità, già richieste da un mercato in espansione (instructionaldesigner e tutor on-line), tra coloro che sono stati utenti in passato dellostesso corso;

per la costituzione di una Biblioteca didattica attraversola progettazione di un Archivio digitale da rendere disponibile all’esternocon differenti privilegi di accesso.

6.2. La valutazione da parte degli studenti

Una prima valutazione dell’esperienza relativa alla didattica a distanzanella Facoltà di Lettere e Filosofia si può effettuare partendo dagli spuntiemersi dall’erogazione on-line degli insegnamenti attivati nell’annoaccademico 2004-2005. In particolare, si farà riferimento ai risultati registratinegli insegnamenti attivati nel I semestre.

La valutazione degli aspetti legati all’erogazione di un corso on-line èstata effettuata attraverso la predisposizione di due schede di valutazione dasottoporre allo studente interessato a tale iniziativa sia nella fase iniziale diorientamento alla piattaforma da utilizzare nella fruizione del corso sia altermine del corso seguito.

In particolare, la scheda iniziale da un lato ha consentito di ricostruireuna tipologia di studente in base ad informazioni generali (Genere, Luogodi residenza, Età, Voto e Tipo di diploma conseguito, Tipologia studente,Tipologia lavoro per studente-lavoratore, Voto medio esami sostenuti),dall’altro si è cercato di capire quanto lo studente fosse in grado diintraprendere la conoscenza di una disciplina con un modo di rapportasiallo studio in cui il supporto informatico gioco un ruolo rilevante. Sonostate, pertanto, raccolte informazioni relative alle conoscenze informatiche,alla disponibilità di un computer a casa o sul luogo di lavoro e soprattuttoalla possibilità di accedere facilmente ad internet. Accanto a tali elementi,sono state richieste valutazioni prettamente soggettive in merito ai vantaggie svantaggi di un corso a distanza, a come dovrebbe essere organizzato uncorso on-line, al ruolo dello studente e del docente ideale, ai rapporti chedovrebbero instaurarsi tra colleghi, al ruolo che rivestono gli strumenti dicomunicazione, quali il forum di discussione e la chat.

La scheda finale, invece, ha l’obiettivo di registrare il grado disoddisfazione dello studente sia relativamente agli aspetti puramente tecnicidella piattaforma utilizzata per l’organizzazione del corso, sia rispetto allemodalità organizzative e agli strumenti di comunicazione attivati nella fasedi progettazione del corso. In particolare, lo studente ha valutato nel

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complesso i vantaggi e svantaggi del corso on-line seguito, il grado diintegrazione delle diverse attività del corso, l’interesse suscitato per ladisciplina studiata, il grado di utilizzazione degli strumenti di comunicazionesia con il docente sia con i colleghi ed il confronto tra corso tradizionale inaula e corso on-line.

Al di là di alcuni elementi specifici, le due schede presentano moltiaspetti in comune soprattutto per evidenziare il cambiamento registrato nellostudente in relazione al modo di rapportarsi a questa nuova esperienza distudio.

Gli studenti on-line "in ingresso"

La popolazione iniziale, costituita dai soggetti potenzialmenteinteressati ad intraprendere un’esperienza formativa on-line, è costituita dai105 studenti che hanno partecipato alla giornata di orientamento organizzatadalla facoltà nel mese di ottobre 2004.

In relazione al genere dei partecipanti alla giornata di orientamento èstata riscontrata la prevalenza di donne, che costituiscono circa il 62%. Lamaggior parte degli studenti (poco più del 71 %) risulta iscritto al vecchioordinamento. Rispetto alla scuola superiore frequentata, il 22,9%, provieneda un liceo pedagogico, il 21% da un istituto tecnico-commerciale e il 20 %da un liceo scientifico. Si registra per il voto riportato al diploma, un votomedio pari a circa 77/100. I potenziali fruitori di un corso on-line sonorisultati in maggioranza lavoratori (circa il 57% ripartito in 38% di lavoratoripart-time e 19% di lavoratori a tempo pieno). Per la sottopopolazione deilavoratori, vi è da sottolineare che il tipo di contratto è prevalentemente atempo indeterminato (quasi nel 41% dei casi) e solo per il 28,8% ed il 16,9%si tratta rispettivamente di collaborazioni occasionali e di contratti a tempodeterminato. Inoltre, prevale il lavoro alle dipendenze (88%). La rilevantepresenza di studenti che lavorano conferma il maggiore interesse nel seguireun corso a distanza da parte di coloro che sono impegnati in un’attivitàlavorativa.

Un’altra caratteristica fondamentale per individuare il profilo di coloroche sono interessati alla fruizione di un corso on-line risulta essere la distanzadalla sede universitaria. Tuttavia, se il senso comune ci porta ad affermareche l’interesse verso un corso on-line cresce all’aumentare della distanza fisicadal luogo in cui si svolgono le lezioni, ciò è almeno in prima analisi smentitodai dati raccolti. Infatti, la maggioranza degli intervistati (il 66%) ha dichiaratodi poter facilmente raggiungere l’ateneo attraverso l’impiego dei mezzipubblici e solo il 32,1% abita in località distanti e di questi meno della metàsi è trasferito vicino alla sede universitaria.

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Rispetto al percorso universitario, si è registrato il voto medioconseguito agli esami sostenuti nell’ambito del rispettivo corso di studi, cheè risultato elevato (pari a 26,5).

Inoltre, è emerso che ben il 93,3% degli studenti possiede un computer,tuttavia tale percentuale scende drasticamente quando si parla dell’accessoal web. Infatti, di questi, il 17,1% non ha un abbonamento internet nellapropria abitazione. Per quanto concerne, invece, le competenze informatichesono stati considerati solo gli aspetti relativi alle conoscenze informatiche dibase. Circa l’80% degli studenti ha una conoscenza buona o discreta deisistemi operativi; il 32,4% sa utilizzare discretamente i programmi perl’elaborazione di editor di testi, mentre il 30,5% ne possiede una buonaconoscenza. Le conoscenze informatiche si riducono, invece, se siconsiderano i linguaggi di programmazione, i fogli elettronici e i database.La maggioranza dichiara, infatti, di non avere alcuna competenza nellaprogrammazione (il 34,4%); circa il 50% ha una scarsa o nulla conoscenzadell’utilizzo dei fogli elettronici, mentre più della metà degli studenti affermadi non conoscere o di conoscere poco come è fatto un database. Lanavigazione in internet è, invece, l’aspetto largamente più diffuso. Risultache circa la metà degli studenti utilizza internet in maniera più che discreta(44,8%) ed il 12,4% addirittura ha un’ottima conoscenza della navigazionein rete.

Gli studenti on-line "in uscita"

La valutazione dei corsi attivati presso la Facoltà di Lettere e Filosofianel I semestre dell’a.a. 2004/05 è avvenuta elaborando la scheda di valutazionefinale somministrata al sottoinsieme della popolazione degli studenti "inentrata" che ha effettivamente seguito uno dei corsi attivati.

In primo luogo, in relazione agli aspetti tecnici della piattaforma (uso,accesso e navigazione), si può notare come quello risultato maggiormentecritico è l’accesso alla piattaforma. Un quarto dei soggetti intervistati si è,infatti, mostrato parzialmente soddisfatto. Tali difficoltà nell’accesso vanno,però, ricondotte ai problemi tecnici del server di Ateneo che spesso hannocausato la sospensione del collegamento alla piattaforma, soprattutto duranteil fine settimana. L’aspetto più "soddisfacente" è stato, invece, quello inerentel’uso della piattaforma: qui, di fatti, si riscontra che più della metà dei soggetti(54,7%) è stata pienamente soddisfatta.

Per quel che riguarda la percezione dell’utilità degli strumenti messi adisposizione per verificare la preparazione del discente, si può affermareche la valutazione è stata positiva: infatti, il 98% ha ritenuto utili leesercitazioni e le prove intercorso; il 95% ha definito utili gli argomenti di

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discussione e il 94% ha riscontrato l’utilità degli autotest per una verificacontinua della preparazione. L’unica perplessità sorge nel caso dellesimulazioni (considerate da circa il 25% degli studenti come non utili) chesono state a volte penalizzate dalla lentezza nella fruizione.

Accanto alle valutazioni prettamente quantitative, è di notevoleinteresse considerare le valutazioni qualitative riportate dagli studenti intermini di vantaggi e svantaggi del corso fruito, di aspettative deluse esoddisfatte, di proposte di miglioramento nell’organizzazione del corso edegli strumenti attivati, anche in un’ottica comparativa con il corsotradizionale in aula.

Tra i numerosi vantaggi segnalati dagli studenti vanno elencati:l’impegno costante, la disponibilità di maggiore tempo per lo studio, ilsuperamento dei limiti temporali e di spazio nella fruizione dei contenutididattici e nella comunicazione con il docente e con i colleghi, la possibilitàdi migliorare le proprie conoscenze nell’utilizzo del computer, il superamentodella timidezza nella richiesta di delucidazioni al docente, l’utilizzo del forumdi discussione come uno strumento per collaborare e risolvere le difficoltàincontrate nella comprensione di nuovi argomenti, la flessibilità degli oraried una frequenza vicina alle esigenze e ai ritmi quotidiani di chi lavora. Inparticolare, rispetto agli strumenti di comunicazione attivati, l’utilizzoassiduo e costante di tali elementi da parte di molti studenti ha consentito dicreare una vera e propria comunità virtuale, il forum di discussione e la chatsi sono trasformati nel luogo virtuale in cui incontrarsi per risolvere insiemeproblemi legati alla comprensione della materia, per fornire delle risposte aiquesiti e per condividere ansie, paure, gioie. Non vanno trascurati, però, glistudenti che, non avendo percepito la validità di tali modalità dicomunicazione, li hanno utilizzati come una semplice bacheca on-line, dovetrovare le novità segnalate dal docente.

Naturalmente, il corso on-line ha consentito soprattutto agli studentiche lavorano, agli studenti fuori sede, ma anche alle madri di poter fruire diuno strumento nuovo e dinamico che li ha avvicinati a discipline a voltedifficili nella comprensione.

Al di là di una generale soddisfazione registrata per i contenuti el’organizzazione del corso, sono stati segnalati alcuni limiti, quali la mancanzadi un’interazione "faccia a faccia" con il docente, la non tempestività a voltenelle risposte ai numerosi quesiti che vengono posti e le difficoltà nellacomprensione del materiale didattico legate alla qualità delle riproduzioni.Per risolvere tali elementi di criticità, gli studenti suggeriscono l’inserimentodi appuntamenti sul web in orari e giorni prestabiliti in cui interagiredirettamente con il docente e l’organizzazione di qualche sporadico incontroin aula per chiarire eventuali dubbi e per favorire l’interazione.

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In un’ottica comparativa con il corso tradizionale in aula, si ha che seda un lato il corso in aula dovrebbe consentire un’interazione continua conil docente e la possibilità di avere chiarimenti in tempo reale, dall’altrol’eccessiva affluenza al corso, la timidezza nel chiedere chiarimenti e lapresenza di orari e giorni prestabiliti, possono vanificare tali vantaggi.

7. Nuove prospettive per l’offerta didattica della Facoltà di Lettere

Le esperienze di e-learning a livello internazionale e nazionale hannoben evidenziato la complessità di modelli e scenari dell’e-learning. Questacomplessità deriva dai diversi contesti di applicazione e dai diversi livellipresenti all’interno degli stessi (dalla formazione permanente alla didatticauniversitaria, ed all’interno di questa l’utilizzo per i corsi triennali, per lalaurea specialistica e per i master ed i dottorati), ma anche dalla diversità diapprocci da parte di soggetti diversi, con motivazioni ed interessi specifici.

In questa fase, sulla base della specifica esperienza finora maturataall’interno della Facoltà di Lettere dell’Università di Salerno, anche a noisembra utile recepire, in sintonia con il documento approvato dall’Assembleadella CRUI in data 29 gennaio 2004, un’accezione ampia di e-learning checomprende la creazione di corsi di studio puramente on-line, forme diintegrazione ed affiancamento della didattica in presenza con servizi emateriali on line ed, infine, usi più specifici e mirati di tale strumento.

Più in dettaglio, alla luce anche dei nuovi scenari determinatidall’applicazione della Riforma universitaria, all’interno dei quali sievidenziano per la Facoltà di Lettere del nostro Ateneo significativetrasformazioni ma anche non poche persistenze (ricordiamo tra queste ultimela persistenza di alti tassi di abbandoni, la lunghezza dei percorsi formativi ela debolezza della formazione in ingresso), l’adozione di forme di didatticaa distanza potrebbe rivelarsi utile sia per finalità generali sia per problemispecifici legati ad una facoltà umanistica.

In generale l’e-learning potrebbe favorire:

la realizzazione di un avvicinamento dei nostri studenti alletecnologie informatiche e comunicative proprie della società contemporanea,in una direzione volta anche a colmare o ridurre la nota ignoranza dei nostristudenti. L’esperienza maturata attraverso i corsi sperimentali on-line ha,infatti, evidenziato come la possibilità di fruire di corsi e materiali sul webcostituisca per molti un importante stimolo ad una alfabetizzazioneinformatica e ad un uso più approfondito delle risorse comunicative in rete;

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l’apertura della nostra Università a pubblici diversi da quelli attuali,sia a coloro che lavorano e che dedicano allo studio parte del loro tempo, siaad utenze dislocate in aree geografiche lontane;

la realizzazione di un innalzamento della qualità nello studio.L’aula virtuale, infatti, consente allo studente una frequenza più assidua,un’assistenza e un monitoraggio individuale: elementi decisivi in contestidove si riscontrano condizioni di bassa qualità in ingresso, assenza di obbligoalla frequenza e rapporto squilibrato tra docenti e studenti. D’altra parte,anche l’uso di forme di didattica integrata permette di supportarediversamente i casi di frequenza saltuaria o la difficoltà di svolgere un numerosufficiente di esercitazioni;

il miglioramento della comunicazione tra docenti e studenti. Lapresenza di strumenti di comunicazione on-line e la continua possibilità didialogo possono ridurre gli attuali disagi derivanti dalla difficoltà di reperiredocenti oberati da obblighi di ogni genere, ed eliminare le lunghe attese peravere informazioni;

una maggiore flessibilità nell’offerta didattica attraverso lapossibilità di mettere materiali in rete che integrano il libro di testo egarantiscono una migliore comprensione dell’argomento studiato.

In relazione al progetto di didattica a distanza, promosso dalla Facoltàdi Lettere e Filosofia dell'Università di Salerno, si è riscontrata la validità ditale esperienza sia perché l'offerta didattica appare in definitiva completa,includendo materie ed insegnamenti spesso "marginalizzati" nelle esperienzeon-line, quali il Latino e il Greco, sia perché la metodologia didatticariscontrabile nella totalità dei corsi on-line prevede la centralitàdell'interazione discente-docente e degli strumenti di comunicazione,permettendo così un apprendimento di tipo costruttivistico-collaborativo,elemento che determina nella maggior parte dei casi l'effettivo successo delleiniziative didattiche in rete.

Sono, pertanto, auspicabili iniziative rivolte all’intero Corso di Lettere.Una prima soluzione potrebbe essere quella di utilizzare la piattaforma comedeposito di materiali. Questa però può essere considerata semplicementecome una fase transitoria in vista della progettazione di un intero corso distudi fruibile sulla rete.

Non solo, l’e-learning può costituire una soluzione ideale anche perattività didattiche di eccellenza, come la progettazione di corsi diperfezionamento, master e la stessa scuola di specializzazione perl’insegnamento (SICSI), in quanto possiede potenzialità atte ad agevolare ilraggiungimento di più complessi obiettivi organizzativi e soprattutto

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formativi. Per esempio, un ampliamento dell’offerta didattica si potrebbedeterminare attraverso la proposta on-line di un Master programmato e invia di attuazione, volto a qualificare il profilo professionale di "Esperto deiprocessi di conoscenza e inventariazione del patrimonio storico-artisticoper la valorizzazione delle aree interne".

8. Verso la creazione delle Università telematiche: aspetti giuridici

L’utilizzo nel contesto nazionale e nel contesto locale delle nuovetecnologie dell'informazione, sta aprendo nuovi spazi per le istituzioniuniversitarie sia nelle sue tradizionali forme organizzative sia per lemetodologie di insegnamento e apprendimento. In tale fase di cambiamento,si collocano anche le novità giuridiche relativamente all'accreditamento deicorsi e delle università on-line. Con il decreto ministeriale del 17 aprile 2003(GU n. 98 del 29-04-2003), il MIUR ha, infatti, definito i criteri per lacreazione delle "Università telematiche", istituzioni preposte a rilasciare titoliaccademici di cui all'art. 3 del d.m. 509 del 3 novembre 1999. Tali istituzionihanno, tra l'altro, l'obiettivo di preordinare ed incoraggiare lo sviluppo dinuovi modelli organizzativi per le università virtuali europee nel solco delleopportunità e degli obiettivi di garanzia della qualità, del trasferimento deicrediti e del sostegno alla mobilità, riconosciuti con la sottoscrizione delladichiarazione di Bologna nel giugno 1999. Il predetto decreto definisce icriteri e le procedure per abilitare le istituzioni universitarie a rilasciare titoliaccademici con valore legale, ovvero lauree di primo e secondo livello, mastere dottorati di ricerca. In particolare, l'art.2 consente la creazione di istituzionidenominate "Università telematiche" le quali hanno la facoltà di rilasciaretitoli accademici di tutti i livelli offerti dall'accademia italiana. Pertanto,ottenere l'accreditamento dei corsi di studio, secondo quanto previstodall'art.4, equivale ad attivare un Ateneo abilitato ad espletare tutte le attivitàistituzionalmente previste. Questo elemento ovviamente potrebbe diventareproblematico se gestiti in una logica di mercato che aprirebbe la strada alaurifici. La novità interessante di questo decreto è la definizione dei criterie dei requisiti richiesti per l'accreditamento previsti dall'art. 4 e specificatidall'allegato tecnico. I requisiti riguardano non solo le università telematichema anche le università statali e non statali che intendono attivare corsi on-line. In tale contesto, sarebbe opportuno che anche la Facoltà di Lettere eFilosofia del nostro Ateneo si attivasse per ottenere l'accreditamento alministero e si ponesse come uno degli obiettivi principali da perseguire neiprossimi anni quello di partire con l’attivazione di interi corsi di studio on-line ma anche di master, scuole di perfezionamento e dottorati di ricerca.

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