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MAI PIÙ SOLINuove prospettive per il settore dell'intrattenimentoPIERO CHIANURA

38INSOUND

SP E C I A L E

Rimango sempre colpito dalla determinazione di certi dj:pochi piagnistei e molta voglia di fare. Da anni seguo l'atti-vità di quelli più attivi nell'attività di supporto al lavoro deiloro colleghi. Un paio di anni fa ho seguito a distanza l'iterdi approvazione dell'accordo tra la SIAE e le tre associazioniA-DJ, AID e AssoDeeJay, che istituiva la Licenza Copie Lavo-ro per i dj. Un accordo importante che ha risolto l'annosaquestione dell'uso di file audio al posto dei cd (o dei vinili)originali di cui si è in possesso e di cui è previsto il rinnovoper il biennio 2012-2013. In quell'occasione intervistai sultema l'avvocato Deborah De Angelis (presidente di A-Dj). L'occasione per tornare oggi ad approfondire le tematichelegate all'attività dei dj mi è stata data da Mario Di Gioia,presidente di AssoDeeJay e figura politicamente molto atti-va fino al livello parlamentare. Dal nostro incontro sono na-te alcune riflessioni su problematiche che coinvolgono ilsettore dell'intrattenimento più in generale e che Di Gioiasta cercando di ricondurre a un tavolo di lavoro comune, checoinvolga tutte le associazioni di categoria interessate, daquelle dei dj a quelle dei locali, dai PR fino agli addetti allasicurezza, i cosiddetti “buttafuori”.

ESSERE RAPPRESENTATIVI PER FARSI ASCOLTARELa frammentazione del tessuto produttivo è una realtà tipi-camente italiana. Tante aziende medio-piccole fanno faticaa identificarsi in una rappresentanza che riesca a farsi por-tavoce dei piccoli interessi talvolta contrapposti di ciascu-no. Le associazioni del settore dell'intrattenimento hannoun numero di iscritti troppo esiguo per pesare a livello poli-tico e istituzionale. Per questa ragione val la pena di pensa-re a una federazione che raccolga tutte le associazioni di ca-tegoria per essere interlocutore politicamente forte. L'obiet-tivo a cui già si potrebbe puntare è un testo di legge unicoper tutti. Mario Di Gioia ventila anche l'ipotesi di un organi-smo in grado di accogliere tutte le associazioni senza parti-ta Iva, a cui dare un supporto di tipo fiscale, legale ecc., inconsiderazione del fatto che la maggior parte di esse si tro-vano in una condizione ai limiti della legalità, ma soprattut-to del fatto che, mentre un'associazione grande può contareal massimo su duemila iscritti, la totalità di tutte può arri-vare fino a due milioni e mezzo/tre milioni di iscritti: unavera e propria lobby delle associazioni di categoria.

SUPERARE LE DIVISIONIPerché questo possa accadere, però, occorrerà che le singo-le associazioni superino alcune vecchie diatribe come quel-la presente tra SILB-FIPE, l'associazione italiana delle im-prese di intrattenimento da ballo e di spettacolo presiedutada Maurizio Pasca e collegata a Confcommercio tramite ap-punto il FIPE (Federazione italiana pubblici esercizi), e As-sointrattenimento, associazione fondata da alcuni fuoriu-sciti dal SILB, presieduta da Luciano Zanchi e collegata aConfindustria. Un tavolo comune che accolga entrambe po-

trebbe essere utile sia ad Assointrattenimento (realtà snellama numericamente più esigua) sia al SILB, che avrebbe unasponda per risolvere una contraddizione che si è manifesta-ta all'interno dell’associazione, da quando è stata allargatala base dei suoi iscritti: tutelare al contempo i locali da bal-lo e i pubblici esercizi, spesso in concorrenza tra loro quan-do si tratta di diffondere musica in orari notturni. Per esem-pio, si potrebbero normare le due attività stabilendo degliorari in cui non si pestino i piedi l'un l'altro (come è già sta-to fatto dalla Regione Liguria questa estate).

INDIVIDUARE OBIETTIVI COMUNIUn punto di comune interesse potrebbe essere la necessitàdi ordinare l'attività dei PR, figure in grado di decidere da ungiorno all'altro quale locale portare alle stelle e quale farcrollare. Ma la questione più annosa per i locali da ballo èl'impossibilità di portare in detrazione tutti i costi sostenu-ti dalla struttura; tra dj che fanno fatture di entità limitata,PR che tendono a non farne proprio e realizzatori dei serverdelle discoteche che, lavorando a tempo determinato, emet-tono un complessivo in fatture molto contenuto, finisce chemolte grandi discoteche si ritrovano a dichiarare incassicomplessivi dell'ordine di centinatia di migliaia di euro afronte di poche decine di migliaia di euro fatturate. Dare or-dine a questa situazione confusa e illegale al tempo stessopotrebbe essere il primo obiettivo di questo tavolo comune.Quando Di Gioia faceva parte di Assoartisti, aveva avutol'occasione di promuovere e far approvare in commissionelavoro e in quella bilancio una normativa (la 1550) che rap-presentava una proposta unificata delle proposte di leggepresentate da quattro differenti gruppi parlamentari. Oggiperò il testo è in giacenza alla Camera in attesa che qualcu-no possa ripresentarsi in commissione con una forza suffi-cientemente esplosiva da farne accelerare l'iter di approva-zione, grazie anche a una copertura finanziaria prevista deltutto sostenibile. Uno dei punti fondamentali della propostadi legge così come era stata concordata è la realizzazione diun Registro dei lavoratori dello spettacolo in cui ci si puòiscrivere volontariamente e che stabilisce due cose: chi è ti-tolato a entrare nei locali commerciali per svolgere l'attivitàin termini economici e l’assegnazione di un titolo professio-nale per questi soggetti (artista esecutore, operatore dellospettacolo o altro che si riveli più opportuno), ai quali pos-sa essere riconosciuto anche un trattamento di disoccupa-zione, di maternità, ecc. Il paradosso è che mentre i musicisti cercano da anni di farapprovare una grande legge sulla musica che riconosca lorodei diritti e dei doveri, che metta ordine alla disciplina cheregola la loro attività, riformandone i vecchi enti (SIAE, EN-PALS ecc.), i dj potrebbero riuscire ad ottenere lo status diprofessionisti, semplicemente rinunciando all’etichetta di“artisti”, titolo che il nostro romantico Paese considera an-cora esterno al sistema produttivo “di serie A”.

38_SuppDjProfessione 3-12-2011 10:05 Pagina 38