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329. Allegato B ATTI DI CONTROLLO E DI INDIRIZZO INDICE ATTI DI INDIRIZZO: Mozione: Nitti ............................................. 1-00343 12051 Risoluzioni in Commissione: VII Commissione: Piccoli Nardelli .......................... 7-00447 12053 Lattanzio .................................... 7-00448 12056 ATTI DI CONTROLLO: Presidenza del Consiglio dei ministri. Interpellanze: Corneli ........................................ 2-00751 12060 Silvestroni ................................... 2-00752 12062 Ferro ........................................... 2-00753 12063 Interrogazioni a risposta orale: Delmastro Delle Vedove ........... 3-01480 12064 Di Lauro ..................................... 3-01484 12065 Interrogazioni a risposta scritta: Anzaldi ....................................... 4-05310 12066 Varchi ......................................... 4-05312 12067 Lollobrigida ................................ 4-05314 12068 Bergamini ................................... 4-05315 12069 Pezzopane .................................. 4-05316 12069 Ciaburro ..................................... 4-05319 12070 Varchi ......................................... 4-05323 12071 Guidesi ........................................ 4-05328 12072 Rampelli ..................................... 4-05331 12073 Affari esteri e cooperazione internazionale. Interrogazione a risposta in Commissione: Delmastro Delle Vedove ........... 5-03846 12074 Interrogazioni a risposta scritta: Cirielli ......................................... 4-05320 12075 Molteni ....................................... 4-05321 12076 Galantino .................................... 4-05322 12076 Difesa. Interrogazione a risposta in Commissione: Marino ........................................ 5-03847 12077 Interrogazione a risposta scritta: De Carlo Luca ........................... 4-05327 12078 Economia e finanze. Interrogazione a risposta in Commissione: Ferri ............................................ 5-03849 12078 Interrogazione a risposta scritta: Ungaro ........................................ 4-05313 12079 Atti Parlamentari 12049 Camera dei Deputati XVIII LEGISLATURA ALLEGATO B AI RESOCONTI SEDUTA DEL 22 APRILE 2020 N.B. Questo allegato, oltre gli atti di controllo e di indirizzo presentati nel corso della seduta, reca anche le risposte scritte alle interrogazioni presentate alla Presidenza. PAG. PAG.

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329. Allegato B

ATTI DI CONTROLLO E DI INDIRIZZO

I N D I C E

ATTI DI INDIRIZZO:

Mozione:

Nitti ............................................. 1-00343 12051

Risoluzioni in Commissione:

VII Commissione:

Piccoli Nardelli .......................... 7-00447 12053

Lattanzio .................................... 7-00448 12056

ATTI DI CONTROLLO:

Presidenza del Consiglio dei ministri.

Interpellanze:

Corneli ........................................ 2-00751 12060

Silvestroni ................................... 2-00752 12062

Ferro ........................................... 2-00753 12063

Interrogazioni a risposta orale:

Delmastro Delle Vedove ........... 3-01480 12064

Di Lauro ..................................... 3-01484 12065

Interrogazioni a risposta scritta:

Anzaldi ....................................... 4-05310 12066

Varchi ......................................... 4-05312 12067

Lollobrigida ................................ 4-05314 12068

Bergamini ................................... 4-05315 12069

Pezzopane .................................. 4-05316 12069

Ciaburro ..................................... 4-05319 12070

Varchi ......................................... 4-05323 12071

Guidesi ........................................ 4-05328 12072

Rampelli ..................................... 4-05331 12073

Affari esteri e cooperazione internazionale.

Interrogazione a risposta in Commissione:

Delmastro Delle Vedove ........... 5-03846 12074

Interrogazioni a risposta scritta:

Cirielli ......................................... 4-05320 12075

Molteni ....................................... 4-05321 12076

Galantino .................................... 4-05322 12076

Difesa.

Interrogazione a risposta in Commissione:

Marino ........................................ 5-03847 12077

Interrogazione a risposta scritta:

De Carlo Luca ........................... 4-05327 12078

Economia e finanze.

Interrogazione a risposta in Commissione:

Ferri ............................................ 5-03849 12078

Interrogazione a risposta scritta:

Ungaro ........................................ 4-05313 12079

Atti Parlamentari — 12049 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 22 APRILE 2020

N.B. Questo allegato, oltre gli atti di controllo e di indirizzo presentati nel corso della seduta, reca anchele risposte scritte alle interrogazioni presentate alla Presidenza.

PAG.PAG.

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Giustizia.

Interrogazioni a risposta scritta:

Cantalamessa ............................. 4-05318 12080

Delmastro Delle Vedove ........... 4-05325 12081

Bartolozzi ................................... 4-05329 12082

Delmastro Delle Vedove ........... 4-05332 12083

Infrastrutture e trasporti.

Interrogazione a risposta scritta:

Labriola ...................................... 4-05324 12083

Lavoro e politiche sociali.

Interrogazione a risposta orale:

Silvestroni ................................... 3-01483 12084

Interrogazione a risposta scritta:

Labriola ...................................... 4-05326 12085

Politiche agricole alimentari e forestali.

Interrogazione a risposta orale:

Vietina ......................................... 3-01482 12085

Interrogazione a risposta in Commissione:

Ciaburro ..................................... 5-03848 12086

Salute.

Interrogazione a risposta orale:

Baldini ........................................ 3-01481 12087

Interrogazioni a risposta scritta:

Tripodi Elisa .............................. 4-05311 12088

Scutellà ....................................... 4-05317 12089

Vietina ......................................... 4-05330 12089

D’Attis ......................................... 4-05333 12090

Apposizione di firme ad interrogazioni ..... 12091

Ritiro di una firma da una risoluzione ..... 12091

Atti Parlamentari — 12050 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 22 APRILE 2020

PAG.PAG.

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ATTI DI INDIRIZZO

Mozione:

La Camera,

premesso che:

il progetto denominato « Pietre d’in-tralcio » (Stolpersteine), ideato e realizzatodall’artista tedesco Gunter Demnig, è un’i-niziativa monumentale diffusa, per ricor-dare le singole vittime della deportazionenei campi di concentramento e di stermi-nio nazisti;

la pietra d’inciampo è un piccoloblocco di pietra ricoperto di ottone lucente(su cui è inciso nome, anno e data dinascita, luogo della deportazione e data dimorte del deportato) collocato in prossi-mità delle abitazioni in cui risiedettero ideportati prima della deportazione;

l’iniziativa è nata con lo scopo diricordare le vittime del Nazionalsocialismoche siano state perseguitate per motivi direligione, razza, idee politiche o orienta-mento sessuale;

come si apprende dal sito pietredin-ciampo.eu, oggi si incontrano Pietre d’in-ciampo in oltre 2.000 città europee: inAustria, Belgio, Croazia, Francia, Germa-nia, Grecia, Italia, Lituania, LussemburgoNorvegia, Olanda, Polonia, Repubblica Ceca,Romania, Russia, Slovacchia, Slovenia, Spa-gna, Svizzera, Ucraina e Ungheria;

in Italia, le prime Pietre d’inciampofurono posate a Roma nel 2010 e attual-mente se ne trovano a Bolzano, Genova,L’Aquila, Livorno, Milano, Reggio Emilia,Siena, Torino, Venezia, Napoli e in altricentri minori;

come enunciato dal sito, obiettivodella « Pietra d’inciampo » è creare un in-ciampo emotivo e mentale, una sorta diinciampo della coscienza, mantenendo cosìviva la memoria delle vittime dell’ideologianazi-fascista nel luogo simbolo della vitaquotidiana, la casa, invitando allo stessotempo chi passa e si imbatte nell’opera a

riflettere su quanto accaduto in quel luogoe in quella data;

chiunque desideri promuovere il ri-cordo di una vittima delle deportazioni –singoli cittadini, associazioni o enti – puòattivarsi per richiedere l’installazione diuna pietra d’inciampo. Non sono quindi leistituzioni a scegliere le vittime da ricor-dare ma coloro che, mediante una richiestadiretta, si fanno promotori dell’iniziativa;

a Milano è attivo un Comitato discopo denominato « Comitato per le Pietred’inciampo » impegnato a rafforzare la me-moria delle persecuzioni nazifasciste, quellepolitiche e quelle razziali, avvenute in città;

nella città di Torino, promotore del-l’iniziativa è il Museo diffuso della Resi-stenza, della deportazione, della guerra, deidiritti e della libertà, insieme alla Comunitàebraica di Torino, al Goethe-Institut Turine all’Associazione nazionale ex deportati(Aned) - sezione Torino, in collaborazionecon l’istituto piemontese per la storia dellaResistenza e della società contemporanea« Giorgio Agosti »;

proprio a Torino, grazie alla siner-gia tra gli istituti menzionati e le istituzioniscolastiche, sono state sperimentate formevirtuose di collaborazione con il coinvolgi-mento diretto degli studenti in progettiinterdisciplinari molto partecipati e capacidi incentivare processi di coesione sociale;

come riportato nel sito del Museodella Resistenza di Torino www.museodif-fuso.it, le scuole coinvolte prendono parte aun percorso sviluppato su più incontri,differenziato tra la scuola primaria e lesecondarie di primo e secondo grado. Coni bambini si è scelto di lavorare in manierapiù approfondita sui luoghi di memoria esul contesto storico in cui il fenomeno delladeportazione si è sviluppato, mentre con iragazzi delle scuole secondarie di primo esecondo grado ci si è concentrati, invece,sulla definizione del sistema concentrazio-nario nazista e fascista, sulle peculiaritàdella deportazione razziale e politica e sullastoria della deportazione da Torino, perfornire strumenti utili alla ricostruzionedelle biografie delle vittime, assegnando ad

Atti Parlamentari — 12051 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 22 APRILE 2020

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ogni scuola una Pietra d’inciampo. Conte-stualmente, agli studenti e agli insegnanti èstato richiesto di ideare e progettare un« evento » finalizzato alla valorizzazione del-l’installazione artistica e alla divulgazionedella storia delle vittime, da realizzarsinella settimana del Giorno della Memoria;

i progetti didattici collaterali allaposa delle Pietre d’inciampo hanno avutonotevole successo a Torino e hanno contri-buito alla sensibilizzazione delle nuove ge-nerazioni sui temi legati agli orrori dellaShoah, suggerendo la possibilità che sianogli studenti stessi, opportunamente suppor-tati, a identificare e indicare nuovi nomi-nativi a cui poter dedicare, in futuro, unaPietra di Inciampo;

l’offerta didattica strutturata e arti-colata sperimentata e realizzata a Torino, èstata apprezzata dallo stesso Gunter Dem-nig che ha sottolineato il forte coinvolgi-mento degli studenti e dei loro insegnanti,attribuendo un particolare valore al pro-getto torinese;

anche in altre città italiane esistonocoordinamenti centralizzati costituiti da va-rie associazioni, istituti di ricerca, partnered enti pubblici che lavorano in sinergiaall’attività di posa delle Pietre d’inciampo;

negli ultimi tempi le Pietre d’in-ciampo sono state oggetto di episodi d’in-tolleranza: a Roma il 10 dicembre 2018 invia Madonna dei Monti 82 sono state di-velte e rubate venti pietre posate di fronteall’abitazione della famiglia ebrea Di Con-siglio e nella notte tra il 28 e il 29 maggio2019, in via della Reginella 10, al ghettoebraico, su uno dei simboli che ricordanole vittime romane della Shoah è stata at-taccata una scritta in tedesco per ricordareche: « L’assassino torna sempre sul luogodel delitto »;

in occasione dell’ultima Giornatadella Memoria si sono susseguiti almenocinque atti vandalici diversi, da Cuneo aReggio Emilia, svastiche, insulti, pietre d’in-ciampo divelte e vetrine spaccate;

il 27 gennaio 2020, a Torino, lascritta « Crepa sporca ebrea » è comparsa

sui muri del cortile interno di un palazzo dicorso Casale, proprio di fronte all’abita-zione di una donna di origini ebraiche,figlia di una staffetta partigiana, mentre il26 gennaio, a Guastalla, nella Bassa reg-giana, una pietra d’inciampo dedicata adAldo Munari – militare internato in Ger-mania – è stata danneggiata, probabil-mente con colpi di piccone, davanti a quellache fu la sua abitazione;

il 12 febbraio 2020, a Pomezia sonostate segnalate scritte antisemite e svasti-che, mentre il 16 febbraio a Parma, meda-glia d’oro per la Resistenza, sono comparsidiversi simboli e iscrizioni naziste;

il rapporto Eurispes 2020 ha rive-lato che il 15,6 per cento della popolazioneitaliana nega che l’Olocausto si sia effetti-vamente verificato e ritiene che sarebbesolo un’invenzione, mentre nel 2004 i ne-gazionisti erano « solo » il 2,7 per cento;

il 14 gennaio 2020 è stata pubbli-cata la prima ricerca italiana sulle discri-minazioni curata da Euromedia Researchdi Alessandra Ghisleri per conto dell’Os-servatorio Solomon, pubblicata su LaStampa. Per realizzare il sondaggio sonostati intervistati 1.000 individui attraversomolteplici canali (telefono, mobile, email eWhatsApp) ed è emerso che l’1,3 per centodegli italiani ritiene che la Shoah sia unaleggenda, il 10,5 per cento giudica inveceche durante la Shoah non siano morti 6milioni di ebrei;

a fronte di questi dati preoccupantie degli episodi citati, è quanto mai neces-sario investire in forme di coinvolgimentodiretto delle nuove generazioni, attraversopercorsi didattici e multimediali di appro-fondimento che rafforzino e ravvivino co-stantemente la memoria collettiva della tra-gica esperienza della deportazione e degliorrori della Shoah,

impegna il Governo

1) a promuovere la diffusione e la cono-scenza del progetto artistico e culturaledelle « Pietre d’inciampo » su tutto ilterritorio nazionale e a introdurre nellescuole del territorio, in accordo con i

Atti Parlamentari — 12052 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 22 APRILE 2020

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servizi educativi dei musei e degli ar-chivi di Stato, percorsi didattici di ap-profondimento finalizzati alla ricostru-zione della geografia urbana dei luoghidi deportazione e della biografia dellevittime della dittatura nazi-fascista.

(1-00343) « Nitti, Carbonaro, Rospi, An-giola, Lattanzio, Cubeddu, DeLorenzo, Zennaro, Schullian ».

Risoluzioni in Commissione:

La VII Commissione,

premesso che:

il Covid-19 e il lockdown che dall’i-nizio di marzo 2020 ha bloccato il Paese,hanno all’improvviso messo davanti ai no-stri occhi la fragilità del mondo della cul-tura che conosciamo;

il rispetto della libertà di pensiero edi ogni espressione artistica ha accompa-gnato la storia della Repubblica. Note di-stintive di una Nazione che ne ha fatto unvalore fondante. E la vitalità, l’originalitàdel pensiero artistico, sposate con l’im-menso patrimonio culturale che caratte-rizza l’Italia, hanno prodotto risultati stra-ordinari che vengono riconosciuti ovunquenel mondo; oggi all’improvviso il sistemaculturale italiano affronta una gravissimacrisi che ne mette in forse la sopravvivenza,facendo scoprire le anomalie e le incon-gruenze che gli sono proprie e costringendoa prendere atto che il sistema culturale cosìcome lo abbiamo strutturato negli annirischia di non reggere più. Si parla dimoltissimi lavoratori coinvolti, difficili daquantificare, che hanno perso o perde-ranno il loro lavoro, di altri che lo hannovisto ridursi e che non sanno se e comepotranno recuperarlo; si sa che nell’Unioneeuropea i settori dell’arte e della culturarappresentano circa il 3,8 per cento del-l’occupazione totale, circa 8,7 milioni dipersone, e che di questi il 32 per cento ècostituito da lavoratori autonomi, una per-centuale che rappresenta quasi il doppiorispetto a quella rilevata negli altri settoridel mondo del lavoro, più fragile, menostabile, più esposta a rischio di precarietà;

si parla di mondi fatti di filiere e di ope-ratori con caratteristiche, forme giuridichee strutture organizzative molto diverse fraloro;

su questi occorre intervenire oggiper fronteggiare l’emergenza preparandosia riprendere l’attività, operando sulle di-verse infrastrutture e utilizzando quantosta accadendo per ripensare il sistema cul-turale nel suo complesso;

l’impegno è chiaro a tutti e il dibat-tito che ne è nato ne dà la migliore testi-monianza;

alcuni punti fermi sembrano ormaiacciarati: il ruolo del Ministero per i beni ele attività culturali e il turismo resta cen-trale, anche a fronte delle evidenti diffi-coltà degli enti locali, oggi in affanno, adoccuparsi del proprio patrimonio culturale;sono circa 400 mila i lavoratori dello spet-tacolo fermi, 4.200 gli eventi programmatifino a fine maggio 2020 nel settore musi-cale e oggi annullati, migliaia i titoli di libriche non verranno più tradotti; il settoreeditoriale registra un calo del 30 per centodella produzione e, alla fine di marzo, vedeil 64 per cento delle aziende già impegnatea utilizzare la cassa integrazione per ipropri dipendenti;

le librerie, sofferenti per la crisiprofonda del mercato, speravano di trovareristoro grazie alla recente legge per la pro-mozione della lettura: sono state invecechiuse per l’epidemia e ora vivono con unagrande conflittualità interna la possibilitàdi riaprire la loro attività;

tutti i settori sono accomunati dauna gravissima crisi di liquidità;

il sistema del libro, quello della mu-sica dal vivo, gli organizzatori di mostrehanno bisogno di sostegno;

occorre potenziare gli strumenti chein questi anni hanno già dato buona provadi sé, come l'« art bonus » che sollecita inmaniera virtuosa forme di macro ma anchedi micro mecenatismo, legate a una resti-tuzione virtuosa al proprio territorio maanche a una forma di cittadinanza attivache si vorrebbe vedere centrale in questo

Atti Parlamentari — 12053 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 22 APRILE 2020

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processo di sostegno alla cultura del nostroPaese;

occorre sostenere il più possibile il« bonus cultura » come aiuto alla domandadi cultura per i prossimi difficili mesi daparte dei giovani;

occorre, altresì, un intervento fina-lizzato a liquidare rapidamente il 5x1000 infavore degli enti culturali;

è necessario rifinanziare alcuni ca-pitoli della legge per la promozione dellalettura e la « carta cultura » per i docenti;

sono tutti provvedimenti relativa-mente semplici da implementare e che con-sentiranno di modulare gli interventi difronte a una emergenza che va valutata dimomento in momento;

mancano dati certi sulla durata esull’impatto di questa emergenza sanitaria.Soprattutto in vista di una riapertura daprogrammare con processi accelerati, incui avrà un grande peso la possibilità omeno dei cittadini di frequentare i luoghidella cultura e di fruire in maniera tradi-zionale dei contenuti culturali;

in un sistema in rapida trasforma-zione i problemi possono diventare oppor-tunità per cambiare in meglio, per cercarenuove strade, superando una difesa vanadel passato;

la crisi che si sta vivendo può esserel’occasione per modificare l’idea di frui-zione culturale rispetto alla filiera tradi-zionale dell’apprendimento;

la rivoluzione digitale che sta ac-compagnando l’emergenza sanitaria ha mo-dificato la scuola, l’università, il mondodella cultura. Non si tornerà indietro, oc-corre ripensare in modo virtuoso ipotiz-zando modelli più flessibili e decentrati chesappiano coniugare in modo nuovo mo-menti sincroni e asincroni, proponendo fontidiversificate di informazione e di cono-scenza e costruendo nuove alleanze fracultura e rivoluzione digitale;

nuovi mestieri si propongono e sa-rebbe insensato non considerarli. Le DigitalHumanities, che l’Unione europea sostiene

e promuove da anni, dovranno avere anchenel nostro Paese uno spazio riconosciutonei corsi di laurea, nei bandi dei concorsipubblici, nei posti di lavoro, utilizzando dinuovo strumenti già pronti, a portata dimano;

la Commissione europea sta nego-ziando con gli Stati membri i nuovi accordidi partenariato per il periodo 2021-2027.Dei 5 obiettivi principali 3 riguardano, inmodo particolare, il mondo della cultura:1) perseguire un’Europa più intelligente,attraverso l’innovazione, la digitalizzazione,la trasformazione economica il sostegnoalle piccole e medie imprese; 3) perseguireun’Europa più connessa, con trasporti stra-tegici e reti digitali; 4) perseguire un’Eu-ropa più sociale che sostiene l’occupazionedi qualità, l’istruzione, le competenze, l’in-clusione sociale e la parità di accesso al-l’assistenza sanitaria;

la cultura è parte integrante dei 3obiettivi: progetti contro la povertà educa-tiva, per aiutare le scuole ad uscire daquesta situazione di stallo, per favorire ilturismo di prossimità, per creare portaliper la fruizione di contenuti digitali, infineper integrare la fruizione dal vivo con lafruizione a distanza per accedere a colle-zioni o a materiali culturali già digitaliz-zati;

gli obiettivi di sviluppo sostenibilesono facili da capire e da seguire;

l’attuale situazione collegata alla dif-fusione del Covid-19 influenzerà in modosignificativo i negoziati e la scelta di allo-cazione delle risorse;

la politica di coesione sostiene inmodo specifico le strategie di sviluppo con-dotte a livello locale e responsabilizza leautorità nella gestione di fondi. L’appello didodici assessori alla cultura delle grandicittà italiane trova eco nella dimensioneurbana della politica di coesione;

l’impalcatura comunitaria può es-sere usata per sviluppare politiche a livellolocale e nazionale in favore delle organiz-zazioni culturali riconosciute come media-tori all’interno del proprio territorio di

Atti Parlamentari — 12054 — Camera dei Deputati

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riferimento ma anche in progetti interna-zionali;

il Fesr, il Fondo europeo di svilupporegionale, il principale strumento per fi-nanziare le politiche culturali nel nostroPaese ha visto assegnare all’Italia 44,7 mi-liardi di euro per il periodo 2014-2020. Gliobiettivi 6, 9 e 10 sono esplicitamente ri-feriti al settore culturale, ma il patrimonioculturale e la creatività sono anche istanzetrasversali a molti altri obiettivi tematici;

i finanziamenti dovranno essere spesientro il 2023, per realizzare le iniziativeper cui sono stati impegnati; dalle tabellepubblicate si ricava che tutti i 51 pro-grammi operativi regionali e nazionali hannoraggiunto l’obiettivo di spesa del 2019. Tut-tavia, le percentuali di progetti non avviatiè particolarmente elevato per il compartocultura e turismo;

quindi, occorre ripensare secondonuove prospettive la realtà che ci si pro-pone, aggiornando in tempo reale i per-corsi, mantenendo unità di intenti dentrole diverse filiere, utilizzando strumenti giàcollaudati e già a disposizione, sia a livelloitaliano, sia nell’utilizzo dei fondi europei,da indirizzare secondo i nuovi bisogni efavorendo le nuove professionalità che emer-gono;

occorre pensare anche a strumentinuovi, a un fondo per la cultura che mettainsieme risorse pubbliche e risorse private,consentendo investimenti a lungo termine,garantendo liquidità immediata e trasfor-mandosi in un investimento legato al no-stro patrimonio culturale e alla sua valo-rizzazione;

il turismo ha il 13 per cento delprodotto interno lordo; è l’industria piùimportante del nostro Paese soprattuttoper tutto l’indotto legato anche alla cultura;

è necessario approvare rapidamentei provvedimenti ipotizzati nella bozza didecreto per il sostegno del settore cultura eturismo in via di avanzata definizione;

laddove sia possibile, occorre co-struire un rapporto di assistenza e di col-laborazione reciproca con il mondo della

scuola, che, seguendo percorsi analoghi aquello della cultura, si sta ripensando. Moltesono le responsabilità condivise e le oppor-tunità che si possono offrire in una visionecoraggiosa e innovativa, compresa la crea-zione di poli che leghino scuole e musei,istituti culturali o biblioteche consentendodi innovare la didattica tradizionale e l’a-bituale fruizione dei luoghi della cultura,

impegna il Governo:

ad adottare iniziative per incremen-tare l’entità dei finanziamenti destinati alsettore dello spettacolo, del cinema e del-l’audiovisivo, per affrontare la crisi chepotrebbe protrarsi per lunghi mesi, soprat-tutto per la difficoltà di riaprire cinema,teatri e luoghi della cultura;

ad adottare iniziative per prevederel’istituzione di un « fondo emergenze » perdare un sostegno economico immediato allafiliera del libro, settore ancora sprovvistodi un aiuto specifico nelle misure finoravarate per far fronte all’emergenza;

ad adottare iniziative per istituire un« fondo per la cultura » dedicato alle im-prese e agli operatori della cultura, su cuiconvogliare investimenti pubblici e virtuoseforme private di macro ma anche di micromecenatismo, per garantire la liquidità ne-cessaria ad affrontare le più urgenti emer-genze e a finanziare interventi di promo-zione e investimenti, per rafforzare il si-stema culturale e renderlo idoneo a unaripartenza una volta superata la crisi do-vuta all’emergenza sanitaria;

ad adottare iniziative per ampliareulteriormente i fondi destinati a finanziarela « 18App » e la « Carta del docente », chegià hanno dato ampia dimostrazione dellaloro efficacia nel rilanciare i consumi cul-turali, possibilmente stabilendo una for-mula che apra l’accesso a una platea piùampia;

ad adottare iniziative per prevedererisorse per un’ulteriore estensione del Fondodi integrazione salariale e della cassa inte-grazione in deroga al fine di supportare ilavoratori della cultura fino alla ripresa

Atti Parlamentari — 12055 — Camera dei Deputati

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delle attività; ad adottare iniziative perprevedere un sistema di ammortizzatorisociali a tutela di tutte le categorie deilavoratori della cultura, che tengano contodelle specifiche professionalità ma che alcontempo siano il più possibile inclusivi,garantendo di fatto una continuità di red-dito a tutti i lavoratori intermittenti delsettore dello spettacolo;

ad adottare iniziative per potenziare ilfondo per il tax credit per il cinema, valu-tando la possibilità di estenderlo anche alsettore teatrale;

ad assumere iniziative per prevederedei finanziamenti per le piccole impresedel settore musicale per sostenere quellefigure professionali – produttori, editori,promoter, organizzatori di festival, club ediscoteche – che costituiscono il vero eproprio motore della filiera della musicadal vivo;

ad assumere iniziative per prevederela possibilità di una diminuzione dell’im-posta sul valore aggiunto al 4 per cento perla musica e lo spettacolo, così come avvieneper i libri in questa fase di crisi sistemicanella quale è necessario al più presto ri-lanciare i consumi culturali;

ad assumere iniziative per prevedereanche la possibilità del riconoscimento diun credito d’imposta, analogo a quello del-l’Art Bonus, per i soggetti che rinuncino alrimborso mediante voucher del titolo diaccesso, configurandosi così la fattispeciedi una donazione a fronte di un beneficiofiscale;

a prevedere l’apertura di tavoli tecnicispecifici per ogni settore, dedicati al con-fronto tra i rappresentanti degli operatorisia della cultura che del turismo, per sta-bilire un’efficace programmazione dei la-vori per la ripresa delle attività;

ad approvare rapidamente i provve-dimenti di cui alla bozza di decreto per ilsostegno del settore della cultura e delturismo in via di avanzata definizione;

a promuovere il lavoro congiunto delMinistero per i beni e le attività culturali eper il turismo e Ministero dell’istruzione

per testare l’ipotesi di nuove aggregazionidi scuole di ogni ordine e grado legate arealtà culturali quali musei, biblioteche,archivi, enti culturali per dare vita a formedi didattica integrata e innovativa.

(7-00447) « Piccoli Nardelli, Di Giorgi,Ciampi, Rossi, Prestipino, Or-fini ».

La VII Commissione,

premesso che:

lo sforzo nel contrasto all’attualeemergenza sanitaria ha imposto al nostroPaese di adottare misure difficili e restrit-tive, che hanno limitato in maniera strin-gente tutte le attività: da quelle del singoloindividuo alla dimensione dell’impresa edella produzione;

nel quadro di una visione d’insieme,tutto il mondo della cultura ha subito unrepentino ed inaspettato arresto, vivendo inuno stato di pausa, in attesa di indicazioniper la ripartenza. Allo stato attuale è pro-prio la ripresa a rappresentare la sfida piùgrande per la cultura del nostro Paese: daun lato, sarà necessario confrontarsi con idanni economici e sociali di uno stop for-zato, dall’altro, bisognerà guardare al fu-turo – a quella che sarà indubbiamenteuna « normalità » nuova e ridisegnata –con il sostegno di nuovi e più forti stru-menti, nonché con un miglioramento diquelli già esistenti;

appare chiaro, dunque, il bisogno dipensare a quella che sarà una nuova go-vernance del mondo della cultura che pre-veda una visione più ampia – e non taratasu comparti separati e blindati – che coin-volga attivamente e valorizzi tutto il terri-torio, le comunità – grandi e piccole –, lecittadine ed i cittadini. Bisogna ripartiredai musei, dai teatri, dalle imprese creative,dall’editoria, dalla musica, dal cinema edall’audiovisivo: nessuno deve rimanereescluso ed è necessario affrontare le nu-merose problematiche emerse in manieraancora più lampante in queste settimanecomplicate;

la sfida che si propone al mondodella cultura è dunque complessa. Tale

Atti Parlamentari — 12056 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 22 APRILE 2020

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complessità è data, innanzitutto, dall’oriz-zonte temporale su cui bisogna operare: èindiscutibile il bisogno di un interventourgente ed immediato per affrontare l’e-mergenza, ed è proprio su questo piano chesi sviluppano le misure contenute nel de-creto-legge cosiddetto Cura Italia, con laprevisione di un Fondo emergenza da 130milioni di euro, le indennità per le lavora-trici ed i lavoratori autonomi dello spetta-colo e la destinazione della quota pari al 10per cento dei compensi incassati dalla Siaeper « copia privata » al sostegno economicodegli autori, degli artisti, interpreti ed ese-cutori. In secondo luogo, sono necessariedelle misure che permettano l’avvio dellafase di ripartenza, prevedendo risorse chediano « respiro » ai comparti in difficoltà,bloccati completamente dallo stato di emer-genza: bisogna rilanciare l’editoria, soste-nere la riapertura di cinema, teatri e musei,ragionare su come salvaguardare la sta-gione musicale, pensare dunque all’imme-diato dopo. Con questa visione bisognaguardare ad un orizzonte di lungo periodo,come detto, con l’obiettivo di ripensare ilmondo della cultura nel suo complesso,nello scenario di una « nuova normalità »:renderla partecipata, vicina al territorio,accessibile a tutti, un fulcro attorno alquale può agganciarsi l’attività delle citta-dine e dei cittadini. Un motore nuovo per ilnostro Paese;

lo scenario di complessità aumentain relazione alla considerazione della na-tura del comparto culturale, non univoca,ma bensì declinata in un insieme articolatodi settori, ognuno con le proprie specificitàin termini di infrastrutture, filiere di pro-duzione e professionalità. Bisogna dunqueavere una visione complessiva, che tengaperò conto del fatto che i diversi ambiticulturali non possiedono le medesime pos-sibilità di resilienza e riconversione;

il punto di partenza per la defini-zione di una strategia a sostegno dellacultura deve essere del ripensamento dellanatura dei fondi e del reperimento dellerisorse economiche: senza dubbio, la di-mensione pubblica mantiene un ruolo pri-mario e centrale, ma devono essere raffor-zate le forme di partenariato pubblico pri-

vato, devono essere utilizzati meglio i fi-nanziamenti di natura europea ed è centraleimmaginare nuovi strumenti che coinvol-gano in senso partecipato i cittadini, in unavisione di azionariato popolare o di mece-natismo evoluto e disarticolato dalla logicadell'« investimento remunerativo », a bene-ficio di una reale partecipazione comuni-taria e diffusa in grado non solo di alimen-tare il sistema, ma anche di produrre im-portanti esternalità positive in tema di for-mazione e sensibilizzazione culturale,partecipazione civica, sostegno diffuso, in-novazioni della governance gestionale;

senza dubbio una adeguata proget-tazione non può trascendere da una pienacomprensione dei cambiamenti e delle con-dizioni in cui versa tutto il settore cultu-rale, per cui si stima nel complesso –secondo l’International Council of Mu-seums – una perdita in Italia di circa 3miliardi di euro nei prossimi sei mesi;

è necessario considerare, anzitutto,le numerose iniziative di divulgazione evalorizzazione digitali dei beni culturali,delle collezioni o delle fonti storiche pro-mosse da musei, archivi e biblioteche nellesettimane di chiusura per l’emergenza Covid-19: su questo fronte si ripropone il perdu-rante stato di incertezza sulla legittimitàdegli utilizzi delle riproduzioni dei beniculturali a causa di una normativa italianae di indicazioni amministrative non semprecoerenti con le direttive europee di riferi-mento, le quali, invece, sono sempre piùorientate a un libero riutilizzo delle ripro-duzioni anche digitali delle opere di pub-blico dominio. Il riuso dell’immagine delbene culturale è uno strumento funzionalealla libera diffusione del sapere in unaprospettiva concreta di democrazia dellacultura e si qualifica come strumento utilea rivitalizzare le imprese turistiche diffusenel territorio, e dunque immagine del pa-trimonio culturale italiano nel mondo, eper sostenere l’industria creativa, il design,l’editoria e in generale tutte quelle attivitàculturali che subiscono maggiormente glieffetti negativi dell’emergenza in corso;

Il « Network of European MuseumOrganizations » (Nemo) ha lanciato la prima

Atti Parlamentari — 12057 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 22 APRILE 2020

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indagine europea sull’impatto del Covid suiluoghi della cultura in Europa. I risultatiparlano di altissime perdite in termini direddito che in alcuni casi arriva fino al75-80 per cento a settimana. In poco più diun mese, la filiera degli organizzatori dellemostre culturali ha subito gravi ripercus-sioni economiche, i cui effetti negativi e leconseguenti difficoltà per l’intero compartodella cultura saranno sempre più evidentinei mesi a seguire. Si parla di una filieracomplessa, composta principalmente da pic-cole, medie e grandi società e associazioniorganizzatrici, musei privati e case-museo,ditte specializzate nei trasporti, case edi-trici, allestitori e artigiani del settore, cu-ratori e specialisti, gallerie d’arte, testategiornalistiche, anche on-line, specializzatenelle tematiche del settore, per cui è ne-cessario ragionare su soluzioni urgenti. Imusei chiusi e le mostre in stand-by pon-gono di fronte uno scenario di enormiperdite economiche;

è inoltre possibile ipotizzare unaderoga al divieto di ripianare le perditedelle aziende partecipate da comuni e re-gioni particolarmente necessari per il set-tore, considerando la natura di enti parte-cipati dal settore pubblico di molte impreseculturali;

si richiamano anche le manifesta-zioni popolari, che prevedono il coinvolgi-mento di istituzioni culturali quali com-plessi bandistici e cori, molto diffuse so-prattutto nelle aree interne del Centro-SudItalia, che verranno inevitabilmente com-promesse dall’emergenza in atto, causandoun impatto socio-culturale fortemente ne-gativo in questi contesti;

è necessario guardare anche almondo del restauro, attività essenziale perla sopravvivenza delle nostre opere – e che,in alcuni casi, non si è fermata durantel’emergenza – prevedendo un contributoanche per le istituzioni che operano in taleambito;

il ragionamento su cui ha poggiatole basi la decretazione d’urgenza dedicataal mondo della cultura ha indubbiamentecercato risposte repentine ed immediate,

che hanno però attenzionato solo una partedel vasto panorama di riferimento, deter-minando la necessità di agire a sostegno diquei comparti che sono stati tralasciati;

il mondo dell’editoria – dal piccoloal grande editore – e tutta la filiera pro-duttiva ad esso connessa – versa in unpericoloso affanno, contemplando la pre-visione di un drastico calo della produzionee della vendita, che rischia di mettere se-riamente in ginocchio tutto il settore. Lariapertura delle librerie è un piccolo se-gnale, ma ad esso devono accompagnarsimisure più ampie come quelle del sostegnoalla domanda e la creazione di uno speci-fico fondo di sostegno. Anche il mondodella musica – dagli artisti, ai produttori, aitecnici che vi orbitano intorno, composto intotale da quasi 10 mila imprese – ha ac-cusato un duro colpo: secondo una stima diAssomusica, le perdite a fine stagione estivaammonteranno a circa 350 milioni di europer il solo settore del live, mentre la stimaper l’indotto è di circa 600 milioni di euro.La peggiore delle ipotesi è, dunque, quelladell’annullamento di una intera stagionemusicale, a cui è necessario rispondere conun adeguato sostegno in misure economi-che e sociali;

la stagnazione del mondo dello spet-tacolo nella sua interezza ha avuto unimpatto devastante sul mondo del lavoro:secondo la Fondazione Centro Studi Docsono fra i 300 mila e i 380 mila lavoratoridello spettacolo attualmente fermi, senzaconsiderare il sommerso. Il riferimento nonè soprattutto ai lavoratori definiti « inter-mittenti », comprendendo gli artisti e tutti itecnici, i truccatori, i macchinisti, i costu-misti, gli assistenti: tutti coloro i quali fannofunzionare la macchina dello spettacolomusicale, televisivo, cinematografico. È ne-cessario dunque pensare urgentemente allaripartenza di tutti i comparti e ad adeguatemisure che comprendano una forma diindennità per questi lavoratori, che convi-vono da settimane con l’essenza di un’en-trata salariale;

tra gli operatori economici maggior-mente colpiti vi sono, in aggiunta, le im-prese culturali e creative, definite ai sensi

Atti Parlamentari — 12058 — Camera dei Deputati

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dell’articolo 1, comma 57, della legge 27dicembre 2017, n. 205, come imprese osoggetti « che hanno quale oggetto sociale,in via esclusiva o prevalente, l’ideazione, lacreazione, la produzione, lo sviluppo, ladiffusione, la conservazione, la ricerca e lavalorizzazione o la gestione di prodotticulturali », per le quali è possibile pensaread un adeguato sostegno di progetti dirigenerazione urbana finalizzando i contri-buti a favore delle stesse, in relazione allaloro attività, nelle aree di rigenerazioneurbana e di operatori in spazi comunali,ma con redditività ridotta sugli eventi, nonavendo altri aiuti pubblici;

in questo scenario è possibile ragio-nare su di un rafforzamento di misure asostegno della cultura già esistenti. È au-spicabile, ad esempio, ragionare su di unaumento del Fondo cultura, previsto nellalegge per la promozione ed il sostegno allalettura, al fine di ampliare la platea deibeneficiari della Card Cultura ed incenti-vare la domanda dei lettori nonché indi-rizzare l’utilizzo della Carta docenti per gliacquisti presso le librerie indipendenti,

impegna il Governo:

ad adottare iniziative per aumentarele risorse destinate al Fondo emergenzaspettacolo, cinema ed audiovisivo, creandoun più ampio Fondo per il sostegno e ilrilancio della cultura, al fine di compren-dere in esso anche i settori dell’editoria,della musica, dei beni culturali e di tutti glialtri settori creativi al momento esclusi;

a valutare l’adozione di iniziative perl’istituzione di fondi specifici, destinati aisettori dell’editoria, della musica, dei beniculturali e di tutti gli altri settori creativi almomento esclusi;

a valutare l’adozione di iniziative perla creazione di un Fondo cultura con unanatura « dal basso », a cui possano parte-cipare attivamente tutti i cittadini, in un’ot-tica di mecenatismo diffuso e partecipato,anche attraverso sistemi di microfinanzia-mento;

a valutare l’adozione di iniziative perl’implementazione di misure fiscali di so-

stegno e di agevolazione dei canoni di lo-cazione per i locali adibiti ad attività cul-turali;

a costituire uno o più tavoli di crisipresso il Ministero per i beni e le attivitàculturali e per il turismo con rappresen-tanze di tutte le categorie interessate, an-che quelle minori, dei vari settori con ilfine di elaborare proposte e scenari utili adaffrontare le differenti fasi dell’emergenza;

ad adottare iniziative per implemen-tare le specifiche misure di sostegno alreddito per tutte le categorie di lavoratoridello spettacolo e della cultura, con parti-colare riferimento ai lavoratori intermit-tenti attualmente esclusi dalle misure disostegno introdotte dal cosiddetto decreto-legge Cura Italia, nonché per prevedere ilmonitoraggio delle misure previste ed even-tualmente implementare nuove misure acopertura di categorie del settore esclusedal sostegno al reddito;

a valutare l’opportunità di definireuna indicizzazione e l’adeguata tutela delleopere prodotte in formato digitale da im-prese culturali durante il periodo di appli-cazione delle misure restrittive, in quantorappresentano una forma di investimentoche le stesse imprese hanno sostenuto;

ad adottare iniziative per destinareprioritariamente agli autori, artisti, inter-preti ed esecutori le risorse recentementestanziate ed eventuali ulteriori;

ad adottare iniziative per prevederedei finanziamenti per le piccole impresedel settore musicale – specialmente quelleindipendenti – per sostenere quelle figureprofessionali – produttori, editori, promo-ter, organizzatori di festival, club e disco-teche – che costituiscono il vero e propriomotore della filiera della musica dal vivo;

ad adottare iniziative volte a sostenerelibrerie ed editori, con particolare riguardoa coloro che abbiano un’attività indipen-dente, prevedendo tra esse la possibilità diazzerare i costi di spedizione di libri eprodotti culturali per le micro, piccole emedie imprese, con lo scopo di favorire laripresa delle attività che durante il periodo

Atti Parlamentari — 12059 — Camera dei Deputati

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di emergenza sanitaria hanno subito in-genti perdite economiche a seguito dellemisure di sospensione adottate;

ad adottare iniziative per prevedere lapossibilità di creare misure fiscali orientatead una diminuzione dell’Iva dal 10 percento al 4 per cento per i biglietti per lospettacolo dal vivo per i prodotti musicali,nonché per permettere la detraibilità dellespese di natura culturale dai libri ai bi-glietti di eventi;

ad adottare iniziative per prevedereulteriori risorse destinate alla « 18App »per i neomaggiorenni e alla « Carta elettro-nica per l’aggiornamento e la formazionedei docenti di ruolo delle istituzioni scola-stiche », nonché ad attivare la Card Culturaprevista dalla legge n. 15 del 13 febbraio2020, come misura di contrasto alla po-vertà educativa e culturale e al fine diincentivare anche gli acquisti presso le li-brerie indipendenti;

ad adottare iniziative volte a favorire,nel rispetto della normativa sul diritto d’au-tore, la libera riproduzione e divulgazionedi immagini di beni culturali pubblici, com-presi quelli visibili dalla pubblica via, at-traverso l’utilizzo, tra la rosa delle licenzeCreative Commons, di quelle tipiche dell’O-pen Access, nonché a riconoscere formal-mente la facoltà dei singoli direttori diistituti centrali e periferici del Ministerodei beni e delle attività culturali e delturismo di licenziare immagini in rete at-traverso licenze Creative Commons di li-bero riuso;

a promuovere il coordinamento terri-toriale tra le istituzioni culturali e quellescolastiche, al fine di programmare, inizia-tive formative per gli studenti, favorire « pattilocali per la cultura » anche con il coinvol-gimento dei privati operanti nel settore, esupportare la ripresa delle attività didatti-che delle scuole all’avvio del prossimo annoscolastico, attraverso il coinvolgimento delleistituzioni culturali;

ad adottare iniziative per prevedererisorse economiche per le start-up e leimprese culturali e creative di micro, pic-cole e medie dimensioni, con lo scopo di

favorire la creazione di una rete di distri-buzione di prodotti culturali, sostenere leiniziative di tali imprese attraverso finan-ziamenti a fondo perduto per l’innovazionee la digitalizzazione, nonché incentivareprocessi attivi di rigenerazione urbana;

a prevedere, al termine delle misurerestrittive nell’ottica della riapertura delleattività culturali tutte, la definizione diun’ampia campagna a sostegno della valo-rizzazione del patrimonio culturale ita-liano;

a valutare misure di sostegno per ilsettore delle manifestazioni culturali popo-lari, con particolare riguardo a cori e bande;

nell’ottica di garantire la sicurezzaalla riapertura del comparto culturale, apredisporre delle linee guida destinate aglioperatori culturali, anche caratterizzate dainnovazioni tecnologiche e organizzative,volte a garantire lo svolgimento in sicu-rezza delle proprie attività e nel rispettodelle misure di contrasto alla diffusione delvirus.

(7-00448) « Lattanzio, Vacca, Casa, Carbo-naro, Testamento, Bruno ».

* * *

ATTI DI CONTROLLO

PRESIDENZADEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Interpellanze:

La sottoscritta chiede di interpellare ilPresidente del Consiglio dei ministri, il Mi-nistro della salute, per sapere – premessoche:

la pandemia da Covid-19 ha messo esta mettendo a dura prova il nostro sistemasanitario nazionale;

il diffondersi del contagio purtropponon si è arrestato alle sole zone focolaio delnord (dove si conta circa il 50 per cento deicasi), ma ha colpito tutte le regioni italiane,tra cui l’Abruzzo;

Atti Parlamentari — 12060 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 22 APRILE 2020

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in Abruzzo secondo gli ultimi datidisponibili si contano oltre 2.500 contagi, dicui 1.094 nella provincia di Pescara, 571 inquella di Chieti, 237 in quella dell’Aquila e619 nella provincia di Teramo, con 258decessi totali nella regione, a fronte di unnumero molto esiguo di tamponi effettuati(solo 27.000 tamponi su 1.300.000 abitanti);

con 258 morti, su una popolazione di1,3 milioni di abitanti, l’Abruzzo si collocatra le regioni dove il coronavirus ha mie-tuto proporzionalmente più vittime: mal-grado il numero dei contagi sia rimastotutto sommato contenuto – 2.500 quelliattuali (esclusi morti e guariti) – il tasso dimortalità tra le persone malate di Covid-19supera il 10 per cento, superando addirit-tura, in questa triste classifica, anche re-gioni quale il Lazio (341 deceduti, 5.755contagi) e la Campania (304 morti, 4.029casi appurati), entrambe con poco meno di6 milioni di abitanti ciascuna;

in particolare nella provincia di Te-ramo il 21 marzo 2020 si contavano solo 8casi diagnosticati, ma nelle settimane suc-cessive l’esplosione dei contagi è stata ano-mala, e dagli allarmi lanciati da molti me-dici, e in particolare dal sindacato dei me-dici Cimo, sembra che il problema sia statala gestione dell’emergenza da parte dell’a-zienda sanitaria locale;

presso l’ospedale Mazzini di Teramotra medici, infermieri, operatori sanitari epersonale ci sarebbero oltre 70 contagiati,che porta il dato dei contagi tra il personalesanitario positivo tra i primi posti a livellonazionale;

la situazione venutasi a creare ha evi-denziato gravi carenze in relazione all’ef-fettuazione dei tamponi – sia all’internodei presidi ospedalieri che nell’intera re-gione – anche nella gestione degli stessinelle strutture indicate dalla regione per leanalisi;

nel corso degli anni la regione Abruzzoha adottato un sistema sanitario misto,formato da strutture pubbliche e private ele strutture sanitarie private hanno preso ipezzi più remunerativi della sanità « la-sciando » al pubblico i pezzi maggiormente

costosi e meno proficui, come ad esempiole rianimazioni;

si apprende da organi di stampa chela giunta regionale in data 8 aprile 2020 hasiglato un accordo con le cliniche privateche prevede che l’Asl competente dovràanticipare a titolo di acconto alla strutturaprivata l’80 per cento del tetto di spesamensile autorizzato per il 2020 per le at-tività di ricovero; in parole povere ai privatiun posto in terapia intensiva sarà pagato1.100 euro al giorno, 250 euro i posti lettoordinari e 700 euro quelli in terapia sub-intensiva;

si apprende inoltre che la regioneAbruzzo abbia finanziato, con 48.190,00euro, una prima campagna di comunica-zione sul coronavirus, e nei giorni scorsiabbia stanziato ulteriori 100 mila euro, acarico delle 4 Asl abruzzesi, per dare il viaa un modello di comunicazione che coin-volga l’intero mondo dei media abruzzesi(quotidiani, televisioni, emittenti radiofoni-che e testate giornalistiche online), mentre– a fronte di una campagna comunicativanazionale imponente, a parere dell’inter-pellante queste risorse avrebbero potutoessere spese al fine di potenziare la dota-zione dei dispositivi di protezione indivi-duale a favore degli operatori sanitari;

in vista della « fase due » dell’epide-mia da Covid-19 bisognerebbe potenziarela medicina territoriale al fine di contra-stare in maniera più efficiente il virus einiziative in tal senso sono del tutto as-senti –:

quali iniziative di competenza il Go-verno intenda assumere al fine di verificarese all’interno dell’Ospedale Mazzini di Te-ramo siano state rispettare tutte le misureminime previste per il contenimento delcontagio e la tutela della salute dei lavora-tori e della sicurezza sui luoghi di lavoro,anche al fine di evitare la contaminazionedello stesso;

quali iniziative di competenza inten-dano assumere nella misura in cui la re-gione appare fortemente in difficoltà nellagestione dell’emergenza sanitaria abruzzese.

(2-00751) « Corneli ».

Atti Parlamentari — 12061 — Camera dei Deputati

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Il sottoscritto chiede di interpellare ilPresidente del Consiglio dei ministri, persapere – premesso che:

con il decreto del Presidente del Con-siglio dei ministri del 10 aprile 2020, pressola Presidenza del Consiglio dei ministri, èstato istituito un Comitato di esperti inmateria economica e sociale con il compitodi elaborare e proporre al Presidente delConsiglio misure necessarie per fronteg-giare l’emergenza epidemiologica Covid-19,nonché per la ripresa graduale nei diversisettori delle attività sociali, economiche eproduttive, anche attraverso l’individua-zione di nuovi modelli organizzativi e re-lazionali, che tengano conto delle esigenzedi contenimento e prevenzione dell’emer-genza;

la legge 23 agosto 1988, n. 400, all’ar-ticolo 5, norma le attribuzioni del Presi-dente del Consiglio dei ministri e, alla let-tera h) del comma 2, stabilisce che il Pre-sidente del Consiglio può disporre, con pro-prio decreto, l’istituzione di particolariComitati di Ministri, con il compito diesaminare in via preliminare questioni dicomune competenza, di esprimere pareresu direttive dell’attività del Governo e suproblemi di rilevante importanza da sotto-porre al Consiglio dei Ministri, eventual-mente avvalendosi anche di esperti nonappartenenti alla pubblica amministra-zione;

la lettera i) del citato comma 2 del-l’articolo 5 della legge 23 agosto 1988, n. 400,prevede che il Presidente del Consiglio puòdisporre la costituzione di gruppi di studioe di lavoro composti in modo da assicurarela presenza di tutte le competenze dicaste-riali interessate ed eventualmente di espertianche non appartenenti alla pubblica am-ministrazione;

il decreto del Presidente del Consigliodei ministri, adottato, in data 10 aprile2020, con il quale si istituisce il « Comi-tato », evidenzia, nel preambolo, che, a se-guito della dichiarazione dello stato di emer-genza internazionale da parte dell’Oms perl’epidemia da Covid-19, con la delibera-zione del Consiglio dei ministri adottata in

data 31 gennaio 2020 è stato proclamato lostato di emergenza per la durata di sei mesie « sono state messe in atto le prime misuredi contenimento del contagio sull’interoterritorio nazionale »;

peraltro, il 25 febbraio 2020 il Presi-dente del Consiglio dei ministri, in confe-renza stampa ha precisato che: « Nelle areedel Paese che non sono epicentri di conta-gio e neanche limitrofe ai cluster non c’èmotivo di adottare misure severe, restrit-tive » ma « vanno adottate misure di cau-tela ». In queste aree « non si giustifica lachiusura delle attività scolastiche » ma « pos-siamo sospendere i viaggi d’istruzione e leattività di cui in questo momento possiamofare a meno ». « Non ha ragione d’esisterela sospensione di attività produttive, scola-stiche » per quei componenti della comu-nità nazionale lontani dai focolai;

sempre il 25 febbraio 2020 il Presi-dente del Consiglio dei ministri dichiarava:« ci sono delle aree delimitatissime del no-stro territorio che in questo momento ab-biamo assoggettato a delle restrizioni perquanto riguarda anche la circolazione dellepersone ma sul restante territorio si puòviaggiare tranquillamente »;

il 27 febbraio 2020 il segretario delPD, facente parte della maggioranza di Go-verno, si recava a un aperitivo divenutotristemente famoso a Milano, « Milanonon-siferma »;

solo successivamente al 4 marzo 2020,con il decreto del Presidente del Consigliodei ministri 8 marzo 2020, recante « Ulte-riori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante mi-sure urgenti in materia di contenimento egestione dell’emergenza epidemiologica daCOVID-19 », con il decreto del Presidentedel Consiglio dei ministri 9 marzo 2020, econ il decreto del Presidente del Consigliodei ministri 11 marzo 2020, sono stateeffettivamente prese misure di conteni-mento del contagio sull’intero territorionazionale –:

quali siano state esattamente le primemisure di contenimento del contagio sul-l’intero territorio nazionale adottate dal

Atti Parlamentari — 12062 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 22 APRILE 2020

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Governo il 31 gennaio 2020, citate nel pre-ambolo del DPCM del 10 aprile 2020 cheformalmente individua i presupposti giuri-dici per l’istituzione del Comitato di espertiin materia economica e sociale del Presi-dente del Consiglio dei ministri;

quale tipo di procedura trasparente ead evidenza pubblica sia stata seguita perl’individuazione e la selezione degli espertidi cui il Presidente del Consiglio si avvale econ quali criteri e parametri di valutazionesia stato formato un « Comitato »;

quale sia la effettiva base giuridicache consente di avvalersi di un Comitatoescludendo i Ministri, i quali sarebberoviceversa coinvolti ai sensi della previsionedi cui alla lettera h) del comma 2 dell’ar-ticolo 5 della legge 23 agosto 1988, n. 400;

per quale ragione il Parlamento nonsia stato coinvolto nella valutazione dell’a-deguatezza e della congruità, anche istitu-zionale, di un’iniziativa che presenta talifondamentali profili, inerenti al futuro eco-nomico e nuovi modelli organizzativi e re-lazionali dei cittadini italiani a seguito dellapandemia da Covid-19;

se l’attività del Comitato non si so-vrapponga alle competenze e alle preroga-tive del Parlamento, dei relativi organi e deiMinistri;

se non si ritenga improprio avvalersidi un « Comitato » per guidare la Nazionefuori da una crisi sanitaria ed economica diportata planetaria prescindendo di fattodal coinvolgimento degli organi costituzio-nali democraticamente rappresentativi pre-visti dalla Costituzione.

(2-00752) « Silvestroni ».

I sottoscritti chiedono di interpellare ilPresidente del Consiglio dei ministri, il Mi-nistro della giustizia, per sapere – pre-messo che:

desta sconcerto la notizia, riportatadai principali organi di informazione, che icapimafia detenuti in regime di 41-bis, cheper legge non possono usufruire di penealternative, uno dopo l’altro, stanno la-sciando il carcere;

il giudice di sorveglianza del tribunaledi Milano ha concesso gli arresti domici-liari al capomafia di Palermo, FrancescoBonura, 78 anni, imputato del primo maxi-processo a « Cosa nostra » e condannatodefinitivamente per associazione mafiosa a23 anni. Uomo fidato dei boss palermitani,fra cui Nino Rotolo, Bonura ha rappresen-tato un punto di riferimento mafioso per ilcontrollo di lavori pubblici e l’imposizionedel pizzo nel capoluogo siciliano, figura dispicco del mandamento dell’Uditore;

il giudice di sorveglianza del capo-luogo lombardo ha concesso gli arresti do-miciliari per motivi di salute, riconoscendocome « siffatta situazione facoltizza questomagistrato a provvedere con urgenza aldifferimento dell’esecuzione pena », riferen-dosi all’emergenza sanitaria da Covid-19.In un provvedimento di 3 pagine, il giudiceha spiegato che Bonura trascorrerà i do-miciliari nella casa della moglie a Palermo,dove « non potrà incontrare, senza alcunaragione, pregiudicati », ma potrà comunqueuscire di casa per motivi di salute, anchedei suoi familiari, e per « significative esi-genze familiari »;

l’assurda situazione nasce da una cir-colare del Dipartimento dell’amministra-zione penitenziaria (Dap), che invita tutti idirettori delle carceri a « comunicare consolerzia all’autorità giudiziaria, per even-tuali determinazioni di competenza », il no-minativo del detenuto, suggerendo la scar-cerazione, se rientra fra le nove patologieindicate dai sanitari dell’amministrazionepenitenziaria, ed inoltre, tutti i detenuti chesuperano i 70 anni, compresi quelli chesono ristretti in regime di 41-bis e Altasicurezza;

la missiva del Dap risale, peraltro, al21 marzo 2020, quattro giorni dopo lapubblicazione in Gazzetta ufficiale del co-siddetto decreto « Cura Italia », in cui sonopreviste alcune misure per scongiurare ilrischio di contagio all’interno degli istitutipenitenziari, tra cui la possibilità per icondannati per reati di minore gravità discontare la pena detentiva non superiore a18 mesi presso la propria abitazione;

Atti Parlamentari — 12063 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 22 APRILE 2020

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proprio nel giorno della scarcerazionedi Bonura, lo stesso Dap ha diffuso uncomunicato per sminuire la portata dellasua circolare, definendola « un semplicemonitoraggio con informazioni per i magi-strati sul numero di detenuti in determi-nate condizioni di salute e di età, compren-sive delle eventuali relazioni inerenti lapericolosità dei soggetti », ma il problema èche quel documento non fa alcuna distin-zione fra i detenuti, includendo, quindi,nell’elenco di detenuti con più di 70 anni equalche patologia, anche i circa 71 boss inregime di 41-bis e nei reparti ad Alta si-curezza, il cosiddetto « carcere duro », doveera detenuto Bonura e dove sono ancorareclusi capimafia, boss di Cosa nostra, di'ndrangheta e di camorra, che adesso pun-tano ai domiciliari: dal boss di Cosa NostraLeoluca Bagarella, killer dei corleonesi ecognato di Totò Riina, al cassiere dellamafia Pippo Calò, a Nitto Santapaola, l’in-ventore della Nuova camorra organizzata,e Raffaele Cutolo, fino al capostipite della'ndrangheta Umberto Bellocco, e ancoraPasquale Condello e Giuseppe Piromalli;

già nelle settimane scorse, sempre perl’emergenza sanitaria, erano stati scarce-rati il calabrese Rocco Filippone, detenutoin regime di Alta sicurezza, imputato conGiuseppe Graviano nel processo 'Ndran-gheta Stragista; Vincenzino Iannazzo, con-siderato il boss della 'ndrangheta a Lame-zia Terme e il boss dell’uditore Pino San-sone, uno dei protagonisti di maggiore ri-lievo dell’ultima stagione dellariorganizzazione di Cosa nostra;

il timore è che lo Stato si sia piegatoalle logiche di ricatto che avevano ispiratole rivolte e abbia dimenticato e archiviatoper sempre la stagione delle stragi e dellatrattativa Stato-mafia –:

se il Governo sia a conoscenza deifatti di cui in premessa e, considerata lagravità degli stessi, quali urgenti iniziativeispettive intenda assumere in merito allasituazione rappresentata e cosa prevedaespressamente la circolare del 21 marzo2020 del dipartimento dell’amministra-zione penitenziaria, con particolare riferi-mento all’individuazione delle patologie ri-

tenute incompatibili con il regime di de-tenzione;

se il Governo non ritenga che la citatacircolare deroghi illegittimamente alle di-sposizioni di cui all’articolo 123 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, che escludedall’ambito di applicazione della disposi-zione che prevede la possibilità di eseguirepresso la propria abitazione la pena deten-tiva non superiore a diciotto mesi, anche secostituente parte residua di maggior pena,proprio i condannati per taluno dei delitti(ostativi) indicati dall’articolo 4-bis dellalegge 26 luglio 1975, n. 354.

(2-00753) « Ferro, Varchi, Delmastro DelleVedove, Donzelli ».

Interrogazioni a risposta orale:

DELMASTRO DELLE VEDOVE, GALAN-TINO, MANTOVANI, CARETTA, LUCA DECARLO, ROTELLI, CIABURRO, VARCHI ePRISCO. — Al Presidente del Consiglio deiministri, al Ministro per l’innovazione tec-nologica e la digitalizzazione. — Per sapere– premesso che:

il Governo ha recentemente selezio-nato la proposta dell’azienda Bending Spo-ons, di Milano, per la realizzazione dell’appdi tracciamento dei positivi al coronavirus« Immuni »;

questa scelta, e i suoi contenuti tec-nici, pongono una serie di interrogativi siasulla sicurezza che sull’opportunità;

il primo riguarda la scelta del proto-collo PEPP-PT, sviluppato da un consorzioprincipalmente europeo. Inizialmente rite-nuto una buona scelta, il consorzio è statorecentemente abbandonato da Marcel Sa-lathé, professore associato di EPFL di Lo-sanna, seguito dagli istituti KU Leuven,EPFL, ETH Zürich, e il CISPA di Helmholz,tutti preoccupati della direzione centraliz-zata e contraria alla privacy presa dal pro-getto;

essi hanno, insieme ad altri esperti,fondato un altro consorzio, il DP-3T, cheadotta un approccio interamente decentra-lizzato, quindi nessun dato raggiunge mai i

Atti Parlamentari — 12064 — Camera dei Deputati

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server di gestione e i dati restano sempreinteramente sul dispositivo;

il protocollo PEPP-PT pone alcuni in-genti e problematici quesiti, in quantoPEPP-PT ha un server centrale che pos-siede tutti gli identificativi, sia effimeri chepermanenti. Questo consente di tracciaregli utenti nel tempo in maniera univoca. Ilserver riceve anche i dati delle persone noninfette e di chi hanno incontrato. Gli utenticon un alto numero di contatti sono facil-mente identificabili per differenziale, quellicon un numero basso per esclusione. Esisteun pericolo concreto di utilizzo fuori daicanoni previsti dei dati raccolti dall’appli-cazione;

questi dubbi sono stati sollevati damolti esperti di information security italianie stranieri, tra cui Stefano Zanero, profes-sore associato di computer security al Po-litecnico di Milano. Per mitigare i rischisopra esposti, sarebbe opportuno che ilcodice sorgente dell’applicazione, gli schemidi database e il software del server fosserointeramente disponibili in rete, in formalibera, così che la comunità scientifica possaanalizzare nel dettaglio il comportamentodell’applicazione e portare i dovuti com-menti. Per rendere interamente traspa-rente il procedimento, il sistema di distri-buzione dovrebbe essere dotato di un mec-canismo chiamato « build riproducibile »,che consenta di verificare che l’app scari-cata, ad esempio, da App Store, sia effet-tivamente la stessa del codice sorgente pub-blicato;

il Governo nella sua ordinanza non faalcun cenno a questa distribuzione o aimeccanismi di verifica;

in secondo luogo appare non chiara lascelta di Bending Spoons. Eccellenza ita-liana nel settore dello sviluppo di app, haun arco di applicazioni nella direzione prin-cipalmente del mercato del fitness e deicontenuti da social network solo per iOS,che rappresenta il 30 per cento del mer-cato, lasciando fuori il molto più comune-mente utilizzato sistema Android che su-pera il 60 per cento;

ad esempio, l’altra proposta presentesul tavolo del Governo, Covid Community

Alert è una piattaforma già interamenterealizzata e pubblicata sul web in manieralibera. Adotta una versione modificata delPEPP-PT che integra le ultime raccoman-dazioni dei comitati sulla privacy, non in-tegra il protocollo DP-3T di cui sopra cherichiede il supporto da parte dei produttoridel sistema operativo. Rappresenta, in sin-tesi, un’alternativa interamente pubblicatae aperta, già pronta alla pubblicazione –:

quali siano gli intendimenti del Go-verno in merito alla libera messa a dispo-sizione del codice dell’app Immuni e dellechiavi di verifica e quali siano le ragioniche hanno portato alla scelta dell’offertaancora da sviluppare di Bending Spoon inluogo di quelle open source già disponibili.

(3-01480)

DI LAURO. — Al Presidente del Consigliodei ministri, al Ministro della salute. — Persapere – premesso che:

l’emergenza epidemiologica causata daldiffondersi del Covid-19 ha messo a duraprova il nostro sistema sanitario, inclusoquello campano che, come evidenziato danumerose inchieste, soffre di gravissimecriticità e potrebbe rischiare di collassare;

l’ospedale San Leonardo di Castellam-mare di Stabia è tra le strutture che eranostate attrezzate per accogliere i casi so-spetti di coronavirus con l’allestimento ditende esterne per il pre-triage e l’istituzionedi un percorso interno indipendente perl’osservazione dei pazienti in attesa di tam-pone;

attualmente, vi sarebbero 18 personecontagiate tra il personale sanitario di que-sta struttura, tanto da conquistare il noninvidiabile primato per il numero di con-tagi tra sanitari in Campania;

già a marzo 2020, a quanto constaall’interrogante, alcuni sanitari avevano ac-cusato sintomi da Covid-19 senza che ve-nisse attivata la procedura per essere sot-toposti a tampone, nonostante le richiestefatte; mentre la notizia del primo tamponepositivo è del 1° aprile 2020;

Atti Parlamentari — 12065 — Camera dei Deputati

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alla base del focolaio, vi sarebbe ilmancato rispetto dei percorsi protetti e ilricovero di pazienti con quadri clinici esintomatologie compatibili con infezione daCovid-19 ma ricoverati ugualmente nei re-parti non Covid, in attesa di tampone: inalcuni casi il risultato è stato positivo, com-portando un alto rischio di contagio delpersonale sanitario e dei pazienti ricoveratinello stesso reparto, anche a causa di unacronica mancanza di dispositivi di prote-zione individuali adeguati;

tra le criticità riscontrate vi sarebbe ilcaso di una partoriente positiva, che è statasottoposta a tampone solo dopo aver datoalla luce la sua piccola, senza rispettare,secondo la denuncia dei sindacati, i proto-colli anti-contagio;

un altro caso più recente riguardaun’anestesista che, nonostante la febbre e ilfatto che lei stessa avesse chiesto di esseresottoposta a tampone, per due giorni hacontinuato ad operare, venendo a contattocon personale sanitario e pazienti, prima discoprire di essere stata positiva;

attualmente i reparti di pronto soc-corso e medicina d’urgenza risultano quellicon il maggior numero di sanitari conta-giati; tra questi un infermiere ha denun-ciato « negligenza, scelleratezza e in alcunicasi leggerezza nella gestione dei casi so-spetti (...) i pazienti arrivati al pronto soc-corso sono stati trasferiti nel nostro re-parto nonostante sintomi da Covid-19 echi, come me, ha lavorato in Medicinad’Urgenza s’è ritrovato a farlo senza gliadeguati dispositivi di protezione »;

a seguito del diffondersi del Covid-19tra il personale sanitario e delle denuncesul mancato rispetto di protocolli anti-contagio e sulla cattiva gestione dell’emer-genza, il 10 aprile 2020 il direttore MarioMuto è stato sostituito da Rosalba Santar-pia, affiancata dal ritorno di Pietro DiCicco, alla guida del pronto soccorso;

attualmente, sarebbero in corso dueinchieste, una interna promossa dalla com-missione disciplinare dell’Asl Na3 e unagiudiziaria promossa dalla procura di TorreAnnunziata: l’ipotesi è che almeno la metà

dei contagiati tra i sanitari possano dipen-dere dal mancato rispetto dei protocollianti-contagio;

uno dei primi provvedimenti dispostidalla nuova direttrice è stata l’istituzione distanze Covid in ogni reparto, allarmando isanitari preoccupati dell’ingresso di pa-zienti positivi in tutta la struttura;

i sindacati hanno chiesto invece lachiusura del reparto di medicina d’urgenzae la sanificazione dei locali;

dopo la fuga di notizie dei giorni pas-sati sulla drammatica situazione che si stavivendo all’interno dell’ospedale, la diret-trice ha recentemente inviato una lettera atutti i dipendenti, ricordando le sanzionipreviste in caso di divulgazione di infor-mazioni a terzi, inclusi i media –:

se si intendano avviare iniziative ispet-tive per quanto di competenza, per verifi-care quanto sta avvenendo all’interno del-l’ospedale San Leonardo di Castellammaredi Stabia, come esposto in premessa.

(3-01484)

Interrogazioni a risposta scritta:

ANZALDI. — Al Presidente del Consigliodei ministri, al Ministro dell’economia edelle finanze, al Ministro dello sviluppo eco-nomico. — Per sapere – premesso che:

da un recente articolo nella rubrica« retroscena » a firma di Alessandro Gra-ziani pubblicato da Il sole 24 Ore si ap-prende che gli advisor finanziari di UbiBanca, Goldman Sachs e Crédit Suisse equelli legali Bonelli Erede e Link Lakers,starebbero valutando l’ipotesi di una con-trofferta del gruppo francese Crédit Agri-cole rispetto all’offerta pubblica di scambioformulata da Intesa Sanpaolo che verràsottoposta all’assemblea degli azionisti del27 aprile 2020;

il giornalista, pur smentendo con-ferme « presso le fonti ufficiali », sembradisporre di indiscrezioni sufficientementeprecise che danno oggettiva consistenza allanotizia, rendendo necessario che sulla stessasi faccia chiarezza onde assicurare assoluta

Atti Parlamentari — 12066 — Camera dei Deputati

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trasparenza e corretta informazione al mer-cato;

ciò al fine di evitare ogni speculazionee di assicurare che non si determininoturbamenti alle ordinarie dinamiche di ag-gregazione del consenso o dissenso sull’o-perazione liberamente e correttamente pro-posta da Intesa Sanpaolo;

la proposizione delle offerte di scam-bio o di acquisto richiede infatti, come bennoto, che nel periodo di valutazione e finoalla conclusione della procedura le autoritàpreposte e, tenuto conto dell’importanzadell’operazione, anche il Governo, nell’am-bito delle sue responsabilità e dei suoipoteri, garantiscano la veridicità e la chia-rezza delle informazioni e l’assenza di ogniturbativa anche indiretta alla libera sceltadegli azionisti –:

se il Governo intenda comunicare seabbia notizie – anche non ufficiali – inordine alla volontà del gruppo Credit Agri-cole di formulare offerte d’acquisto o discambio totali o parziali rivolte agli azio-nisti di Ubi Banca o comunque di acquisiresignificative partecipazioni nella stessa;

se il Governo non intenda adoperarsi,nell’ambito delle proprie competenze, per-ché sia assicurato nel modo più rigorosoogni chiarimento utile in ordine alle indi-cate notizie al fine di garantire una cor-retta informazione al mercato;

se si intendano adottare iniziative peraffermare in ogni caso l’esistenza di unrilevante e manifesto interesse nazionale inordine all’acquisizione di imprese che ope-rano nel settore bancario e assicurativo,anche in relazione a quanto stabilito nellanuova disciplina del golden power, tenutoconto dell’importanza delle stesse nel pa-norama economico e finanziario del Paese.

(4-05310)

VARCHI, FERRO, LUCA DE CARLO,LUCASELLI, GALANTINO, ROTELLI, ZUC-CONI, RAMPELLI e CIABURRO. — Al Pre-sidente del Consiglio dei ministri, al Mini-stro dell’economia e delle finanze. — Persapere – premesso che:

con la dichiarazione dello stato diemergenza sono aumentati in maniera espo-

nenziale non solo i vari decreti del Presi-dente del Consiglio dei ministri, decretiministeriali e decreti-legge, ma anche igruppi di lavoro, sia nazionali che locali,con oltre 450 esperti, chiamati a suppor-tare le scelte del « decisore politico »;

in particolare, secondo quanto emergeda recenti fonti di stampa, il Governo sisarebbe affidato a un « esercito » di espertiper accompagnare l’Italia dalla fase 1, quelladell’emergenza acuta, alla fase 2, ovveroalla « convivenza con il Coronavirus »;

la citata « folla di consulenti » non èinquadrata nella pubblica amministrazionee avrebbe come unico referente il Ministroche li ha scelti, con il rischio, in mancanzadi un lavoro coordinato di squadra, dicontribuire esclusivamente a paralizzare ilprocesso decisionale;

secondo quanto riportato nel dettagliodal quotidiano La Verità, uno dei primipolitici a essersi circondato di otto espertiprovenienti dal mondo sanitario è stato ilMinistro della salute; Francesco Boccia, ilMinistro per gli affari regionali e le auto-nomie, ha insediato la cabina di regia traGoverno ed enti locali con 40 componenti;la Ministra Azzolina avrebbe nominato 100esperti, tra pediatri, dirigenti del ministeroe responsabili territoriali vari; mentre laProtezione civile avrebbe insediato già agliinizi di febbraio 2020 il proprio comitatotecnico-scientifico, passato dai 7 compo-nenti iniziali ai 12 attuali, più un numeroimprecisato di consulenti, con il compito difornire pareri e indicazioni sulle misure diprevenzione necessarie a fronteggiare ladiffusione del virus;

e ancora, il Ministero dell’istruzione sisarebbe affidato a una seconda task force di15 esperti, dopo quella riunita per l’emer-genza; il Ministro dell’economia e dellefinanze, Roberto Gualtieri, avrebbe chia-mato 35 consiglieri per la liquidità delsistema bancario; il Ministro dell’ambientee della tutela del territorio e del mareconterebbe su 9 consulenti; Alfonso Bona-fede, al Ministero della giustizia, avrebbeallestito la task force carceri con 40 esperti;Paola Pisano, Ministro per l’innovazione

Atti Parlamentari — 12067 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 22 APRILE 2020

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tecnologica e la digitalizzazione, si sarebbecircondata di ben 76 tecnici per « indivi-duare e valutare soluzioni tecnologiche datadriven per supportare il Governo e gli altripubblici decisori nella definizione di poli-tiche di contenimento del contagio da Covid-19 »; mentre Elena Bonetti, Ministro per lepari opportunità e la famiglia, e AndreaMartella, sottosegretario all’editoria, avreb-bero insediato, rispettivamente, 13 e 11membri e la lista continuerebbe con i 40esperti ingaggiati dal commissario Dome-nico Arcuri; questo elenco si aggiunge allatask force voluta dal Presidente del Consi-glio, con 19 membri tra giuristi, economistied esperti con competenze prevalente-mente socio-economiche, guidati dal ma-nager Vittorio Colao, ex amministratore de-legato di Vodafone, con il compito di stu-diare le misure necessarie per la fase dellaripartenza dell’Italia dopo il « lockdown » –:

se trovino conferma gli elementi ri-portati in premessa e quante siano le taskforce istituite presso ciascun Ministero econ quali specifici compiti, chi ne facciaparte e quali siano le indennità ricono-sciute agli esperti chiamati dal Governo peraffrontare lo stato di emergenza sanitariada Covid-19. (4-05312)

LOLLOBRIGIDA, MOLLICONE e SIL-VESTRONI. — Al Presidente del Consigliodei ministri, al Ministro per l’innovazionetecnologica e la digitalizzazione, al Ministrodella salute. — Per sapere – premesso che:

con ordinanza del 16 aprile 2020, n. 10,il commissario straordinario per l’emer-genza Covid-19 ha affidato un contratto diconcessione di licenza d’uso e un appalto diservizio alla società Bending Spoons S.p.A.per la realizzazione di un’applicazione dicontact tracing che dovrebbe assumere ladenominazione di « Immuni »;

la normativa vigente affida alla sta-zione appaltante il compito di indicare, neidocumenti di gara, sia il criterio di aggiu-dicazione, sia, nel caso dell’offerta econo-micamente più vantaggiosa, gli elementi daprendere in considerazione, entrambi ele-menti mancanti nella procedura di incaricoalla Bending Spoons;

si ignora, infatti, sia quali siano statele considerazioni tecniche e pratiche chehanno fatto scegliere proprio l’applicazionedi Bending Spoons, sia cosa nel dettagliosia in grado di fare l’applicazione in que-stione;

la sicurezza dei cittadini che do-vranno utilizzare l’applicazione dipende inlarga parte dalla verifica della qualità edell’affidabilità degli operatori economiciaggiudicatari;

tale applicazione è destinata, infatti, araccogliere e trattare ingenti quantità didati personali, e, di conseguenza, si imponela necessità di adeguate garanzie sul ri-spetto dei diritti fondamentali, in partico-lare in merito alla protezione dei dati per-sonali dei cittadini coinvolti e al fine dievitare una sorveglianza generalizzata;

inoltre, non risulta sia stata effettuataun’analisi costi-benefici, né quale ruolo ab-biano le autorità sanitarie nella messa apunto e gestione dell’operazione di traccia-mento, quali siano le misure di sicurezza edi minimizzazione per la memorizzazionedei dati di prossimità sul dispositivo e laloro anonimizzazione, se sia prevista laloro conservazione in via temporanea finoal perdurare dell’emergenza, né chi sia iltitolare del trattamento dei dati personaliraccolti;

in base alle norme vigenti l’installa-zione di una simile applicazione deve es-sere basata sul consenso e devono esserefornite agli utenti informazioni complete echiare sull’uso e sull’elaborazione previstiper garantire il rispetto della legge appli-cabile, in particolare in materia di prote-zione dei dati e riservatezza delle comuni-cazioni elettroniche;

in ambito europeo, anche la « Rela-zione sulla valutazione coordinata a livellodi UE dei rischi per la cybersicurezza dellereti di quinta generazione (5G) », del 9ottobre 2019, ha evidenziato la necessità diconsiderare, in sede di gara, il profilo dirischio dei singoli fornitori, da valutarsi inbase a fattori quali la possibilità che glistessi possano essere soggetti a interferenzedi un Paese extra Unione europea;

Atti Parlamentari — 12068 — Camera dei Deputati

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l’installazione e il funzionamento del-l’applicazione coinvolgono l’esercizio di di-ritti fondamentali di libertà personale, pro-tetti nel nostro ordinamento da norme dirango costituzionale, e questo impone chesiano previsti e disciplinati da un atto conforza di legge e che siano le autorità na-zionali competenti ad essere responsabilidella stessa e del trattamento dei dati –:

se non ritengano di promuovere l’a-dozione di un atto normativo primario voltoa disciplinare il funzionamento dell’appli-cazione e la tutela dei dati personali deisoggetti che la utilizzano;

in che modo intendano garantire ilrispetto dei dati e la sicurezza dei cittadiniche useranno l’applicazione;

in base a quali criteri sia stata sceltal’offerta della società Bending Spoons S.p.A.e se fra essi sia stata considerata la sicu-rezza dell’offerta, ivi inclusa l’affidabilitàdel fornitore, se sia stata effettuata un’a-nalisi costi-benefici e quali siano i risultati;

quale sia stato il ruolo del Ministroper l’innovazione tecnologica e la digitaliz-zazione nella procedura di selezione e ag-giudicazione, in capo alla società BendingSpoons S.p.A., della realizzazione dell’ap-plicazione;

quale soggetto sarà considerato tito-lare e responsabile del trattamento – aisensi del regolamento (UE) 2016/679 – deidati raccolti attraverso l’applicazione e dovee per quanto tempo saranno registrati;

quale ruolo avranno le autorità sani-tarie nella messa a punto e nella gestionedell’operazione di tracciamento. (4-05314)

BERGAMINI. — Al Presidente del Con-siglio dei ministri, al Ministro della salute.— Per sapere – premesso che:

dal 20 aprile 2020 è diventato obbli-gatorio in Toscana l’utilizzo della masche-rina protettiva, come da ordinanza dellaregione Toscana n. 26 del 6 aprile 2020;

i dpi (dispositivi di protezione indivi-duali) sono obbligatori dal momento in cuisi esce dalle proprie abitazioni e ci si reca

in luoghi pubblici o privati ad uso pubblico,dove si entra a contatto con altre persone,purché non si creino assembramenti;

i dpi devono essere obbligatoriamenteindossati anche su mezzi di trasporto pub-blico e mezzi privati ad uso pubblico qualincc e/o taxi;

la regione Toscana dispone che adogni cittadino di ogni comune toscano ven-gano distribuite n. 5 mascherine previo uti-lizzo della Tse (tessera sanitaria elettro-nica) e le stesse risultano essere indisponi-bili già dalla fine della mattinata del 20aprile 2020;

risulta all’interrogante che tale si-stema di distribuzione gratuita stia creandonon pochi problemi nei diversi luoghi didistribuzione, quali i supermercati dellagrande distribuzione organizzata, dove isuddetti dpi vengono consegnati agli utentisolo a condizione che essi effettuino acqui-sti presso quello stesso negozio; la conse-gna avverrebbe senza la presentazione dellaTse, rendendo le mascherine non più trac-ciabili e non rendicontabili;

non è possibile conoscere il numeroesatto dei dpi distribuiti, né esercitare al-cun adeguato controllo sulla loro correttadistribuzione e c’è soprattutto il rischio delverificarsi di situazioni in cui vengano do-nate mascherine in sovrannumero rispettoa quello previsto dalla regione Toscana –:

se il Governo sia a conoscenza diquanto descritto in premessa e, ove i fattiesposti trovino conferma:

a) quali urgenti iniziative, per quantodi competenza, intenda adottare per mo-nitorare la corretta distribuzione dei pre-sidi sanitari di protezione personale pertutelare la salute dei cittadini ed evitarefenomeni speculativi;

b) se risulti al Governo in quanti equali comuni della Toscana si siano regi-strate anomalie nella distribuzione dellemascherine. (4-05315)

PEZZOPANE. — Al Presidente del Con-siglio dei ministri, al Ministro per gli affari

Atti Parlamentari — 12069 — Camera dei Deputati

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regionali e le autonomie, al Ministro dellasalute. — Per sapere – premesso che:

si apprende da notizie di stampa chela regione Abruzzo sta ponendo in essereuna serie di iniziative per affrontare l’e-mergenza del Covid-19;

il decreto-legge n. 18 del 2020, all’ar-ticolo 18, attualmente in esame in Parla-mento, specifica che il livello del finanzia-mento del fabbisogno sanitario nazionalestandard cui concorre lo Stato, è incremen-tato di 1.410 milioni di euro per l’anno2020. Ciascuna regione perciò è tenuta aredigere un apposito programma operativoper la gestione dell’emergenza Covid-19 daapprovarsi da parte del Ministero dellasalute, di concerto con il Ministero dell’e-conomia e delle finanze, e da monitorarsida parte dei predetti Ministeri congiunta-mente;

a tal proposito, tra le iniziative dellagiunta della regione Abruzzo, pare vi sia lascelta di investire 11 milioni di euro per larealizzazione di un Covid Hospital a Pe-scara, un investimento importante, tuttoquesto anche in presenza di un Covid Ho-spital ad Atessa con sorti altalenanti, comesi apprende da notizie stampa, in partepare dovute a una rilevata riduzione dellacasistica nel territorio;

è fondamentale capire come si stiapreparando la regione per la « fase 2 » ecosa stia studiando in termini di preven-zione dopo la riapertura delle attività, adoggi ipotizzata tra meno di un mese, anchese graduale. Sarà necessario non solo pre-venire ma essere pronti alla gestione dieventuali focolai di ritorno;

la regione dovrebbe dotarsi quindi diun sistema di monitoraggio del territorioattraverso una vigilanza pre-ospedaliera perdiagnosticare tempestivamente chi è posi-tivo e contemporaneamente studiare unmodo per potenziare la terapia intensiva, lìdove necessario;

in fase di riapertura saranno diversigli accorgimenti da adottare, a partire dauno screening delle fasce professionali (in-fermieri, medici e ogni altra categoria che

ha molti contatti con il pubblico) maggior-mente esposte al rischio, da estendere poiquanto più possibile alla popolazione, e damisure di distanziamento fisico con dispo-sitivi di protezione individuali adeguati perevitare nuovi casi. È necessario capire qualiprotocolli di controllo e monitoraggio degliingressi e dei movimenti interni alle strut-ture aziendali sono allo studio della re-gione, quali misure di prevenzione si ipo-tizza di adottare e per quali categorie pro-fessionali la regione intende favorire il te-lelavoro –:

se il Governo sia a conoscenza dellarealizzazione del Covid Hospital di Pescarae se questo sia stato previsto all’interno delprogramma operativo sopra citato;

come si intenda integrare nella piani-ficazione regionale le scelte nazionali perdare risposte tempestive ai cittadini in que-sta dura battaglia contro il Covid-19 che laregione e il Paese stanno affrontando.

(4-05316)

CIABURRO, LUCA DE CARLO e CA-RETTA. — Al Presidente del Consiglio deiministri, al Ministro dell’interno, al Ministrodella salute. — Per sapere – premesso che:

il Governo, con decreto del Presidentedel Consiglio dei ministri 9 marzo 2020,seguito dai successivi decreti del Presidentedel Consiglio 1° aprile e 10 aprile 2020, haprevisto l’estensione all’intero perimetro na-zionale del divieto di spostamento dei cit-tadini dal proprio domicilio, fatte salve lenecessità lavorative o situazioni emergen-ziali quali lo spostamento per motivi disalute;

con decreto del Presidente del consi-glio dei ministri 10 aprile 2020, l’applica-zione delle predette misure straordinarie dicontenimento è stata prorogata fino al 3maggio 2020;

con decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19,il Governo ha emanato una serie di dispo-sizioni sanzionatorie per le condotte chetrasgrediscono le prescrizioni riportate neidecreti del Presidente del Consiglio dei mi-

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XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 22 APRILE 2020

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nistri predisponenti le misure di conteni-mento;

l’impianto normativo prevede la com-minazione di sanzioni amministrative con-sistenti nel pagamento di una somma daeuro 400 a euro 3.000;

la predetta sanzione verrebbe incre-mentata di un terzo in ipotesi di violazionecommessa con l’uso di un veicolo e aumen-tata del doppio in ipotesi di reiterazionedella stessa violazione;

nella generalità delle ipotesi, la viola-zione delle misure adottate dal Governonon costituisce reato, salvo che per il sog-getto risultato positivo al Covid-19 che violail divieto di rimanere in quarantena pressola propria dimora; in tal caso, è previstol’arresto da 3 a 18 mesi e un’ammenda da500 a 5.000 euro, così come disposto daldecreto-legge n. 19 del 2020;

si rileva, tuttavia, che il combinatodisposto del decreto-legge e della predettanormativa recata dai decreti del Presidentedel Consiglio dei ministri non prevede mec-canismi sanzionatori per tutti i cittadiniche, nonostante i divieti, riescono con suc-cesso a spostarsi da un comune all’altro;

tale fattispecie è particolarmente cri-tica se si considera che i sindaci non di-spongono di strumenti per intervenire eche, data la portata dell’emergenza epide-miologica da Covid-19, il rischio di diffu-sione della malattia, soprattutto per i co-muni più piccoli, è elevato;

lo strumento della sanzione ammini-strativa pecuniaria è particolarmente inef-ficace nel caso di quei soggetti maggior-mente abbienti che sono in grado di pagarela sanzione pecuniaria comminata, cre-ando di fatto una situazione di profondaineguaglianza e irregolarità nei confrontidei cittadini meno abbienti, situazione incui chi dispone di più denaro può spostarsiliberamente da un comune all’altro, disin-centivando i cittadini al rispetto delle re-gole e incentivando chi ne ha la possibilitàa contravvenire alle disposizioni in vigore;

tale situazione agisce a detrimento ditutti i cittadini che, con numerosi sacrifici,rispettano le disposizioni di contenimento –:

se il Governo sia a conoscenza deifatti esposti in premessa e quali iniziativedi competenza intenda predisporre per:

a) permettere ai sindaci e alle au-torità localmente competenti di richiederel’isolamento obbligatorio per i nuovi arrivinel territorio di competenza;

b) individuare tutti gli strumenti ido-nei per una maggiore efficacia della disci-plina richiamata in premessa, anche valu-tando la possibilità del ricorso a sanzionedi carattere penale. (4-05319)

VARCHI. — Al Presidente del Consigliodei ministri, al Ministro dell’interno, al Mi-nistro della salute, al Ministro delle infra-strutture e dei trasporti. — Per sapere –premesso che:

come denunciato con numerosi atti disindacato ispettivo, nonostante il decretointerministeriale del 7 aprile 2020, secondocui « Per l’intero periodo di durata dell’e-mergenza sanitaria nazionale derivante dalladiffusione del virus Covid-19, i porti italianinon assicurano i necessari requisiti per laclassificazione e la definizione di Place ofSafety ("luogo sicuro"), in virtù di quantoprevisto dalla Convenzione di Amburgo sullaricerca e il salvataggio marittimo », nelleultime settimane si sta paradossalmenteregistrando un incremento di sbarchi sullecoste siciliane;

in particolare, fa discutere la notizia,riportata sui principali organi di stampa,della scelta, da parte del Governo, di Cal-tanissetta quale sede per accogliere i mi-granti sottoposti a misure di isolamentosanitario o di quarantena con sorveglianzaattiva;

i migranti che arriveranno in cittàdovrebbero essere 50 e si aggiungerebberoagli altri già ospitati nel centro di Pian delLago;

se confermata, non si comprende lascelta del Governo di fare della provincia di

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Caltanissetta un centro per la quarantenadei migranti, mettendo a rischio la salutedei cittadini, mentre la regione siciliana,così come annunciato dal presidente Mu-sumeci, aveva reperito la Motonave Az-zurra della compagnia Gnv, dotata di pro-tocollo sanitario per l’assistenza a bordofino a 488 casi di Covid-19 positivi –:

se i fatti di cui in premessa corrispon-dano al vero e secondo quale criterio siastata individuata la struttura a Caltanis-setta per accogliere i migranti sottoposti amisure di isolamento sanitario o di qua-rantena con sorveglianza attiva e quale siail costo giornaliero per persona.

(4-05323)

GUIDESI, MOLINARI, ANDREUZZA,BADOLE, BASINI, BAZZARO, BELLA-CHIOMA, BELOTTI, BENVENUTO, BIAN-CHI, BILLI, BINELLI, BISA, BITONCI,BOLDI, BONIARDI, BORDONALI, CLAU-DIO BORGHI, BUBISUTTI, CAFFARATTO,CANTALAMESSA, CAPARVI, CAPITANIO,CASTIELLO, VANESSA CATTOI, CAVAN-DOLI, CECCHETTI, CENTEMERO, CE-STARI, COIN, COLLA, COLMELLERE, CO-MAROLI, COMENCINI, COVOLO, ANDREACRIPPA, DARA, DE ANGELIS, DE MAR-TINI, D’ERAMO, DI MURO, DI SAN MAR-TINO LORENZATO DI IVREA, DONINA,DURIGON, FANTUZ, FERRARI, FOGLIANI,LORENZO FONTANA, FORMENTINI, FO-SCOLO, FRASSINI, FURGIUELE, GALLI,GARAVAGLIA, GASTALDI, GAVA, GE-RARDI, GIACCONE, GIACOMETTI, GI-GLIO VIGNA, GIORGETTI, GOBBATO, GO-LINELLI, GRIMOLDI, GUSMEROLI, IEZZI,INVERNIZZI, LATINI, LAZZARINI, LE-GNAIOLI, LIUNI, LOCATELLI, LOLINI, EVALORENZONI, LOSS, LUCCHINI, MAC-CANTI, MAGGIONI, MANZATO, MAR-CHETTI, MATURI, MINARDO, MOLTENI,MORELLI, MORRONE, MOSCHIONI, MU-RELLI, ALESSANDRO PAGANO, PANIZ-ZUT, PAOLINI, PAROLO, PATASSINI, PA-TELLI, PATERNOSTER, PETTAZZI, PIA-STRA, PICCHI, PICCOLO, POTENTI,PRETTO, RACCHELLA, RAFFAELLI, RI-BOLLA, RIXI, SALTAMARTINI, SASSO,STEFANI, SUTTO, TARANTINO, TATEO,

TIRAMANI, TOCCALINI, TOMASI, TOM-BOLATO, TONELLI, TURRI, VALBUSA,VALLOTTO, VINCI, VIVIANI, RAFFAELEVOLPI, ZICCHIERI, ZIELLO, ZOFFILI eZORDAN. — Al Presidente del Consiglio deiministri, al Ministro della salute. — Persapere – premesso che:

crea non poca indignazione nella po-polazione, in specie di coloro che a causadel Covid-19 hanno perso persone care, lanotizia secondo cui esisteva un « piano se-greto » di emergenza contro il Covid-19,risalente al mese di gennaio 2020, predi-sposto con l’obiettivo di preparare il servi-zio sanitario nazionale all’impatto causatodalla pandemia mondiale, di fatto ignorato;

in un’intervista al Corriere della sera,il direttore generale della programmazionesanitaria del Ministero della salute ha con-fermato l’esistenza di siffatto piano;

a quanto si apprende dagli articoli distampa, il suddetto piano, composto da 55pagine e realizzato dalla citata direzioneministeriale con la collaborazione dell’isti-tuto superiore di sanità e l’Inmi Spallan-zani, conteneva già a quella data grafici,tabelle e modelli matematici relativi ai con-tagi allora in atto nella città di Wuhan,dalla quale la pandemia si è diffusa in tuttoil mondo;

non solo, venivano elaborati, già aquella data, scenari sulla possibile diffu-sione del virus nel nostro Paese, il piùcatastrofico dei quali, con un tasso di con-tagiosità superiore a 2 e mancata sospen-sione dei motori dell’economia, prevedevaun numero elevatissimo di morti per Covid-19, compreso tra le 600 mila e le 800 mila;

secondo le dichiarazioni rilasciate allastampa dal direttore generale della pro-grammazione sanitaria il motivo per il qualeil suddetto piano sarebbe stato tenuto se-greto è il seguente: « perché si è deciso dinon gettare nel panico la popolazione »;

è chiaro che questa motivazione nongiustifica in alcun modo l’approccio tenutodal Governo sulla questione. Dinanzi a sce-nari così preoccupanti, redatti già a partiredal mese di gennaio 2020, sulla base di

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modelli scientifici accurati, il Governo avevail dovere politico, giuridico e morale diinformare tempestivamente il Parlamento,le regioni e gli enti del servizio sanitarionazionale, adottando per tempo le misuredi contenimento atte a scongiurare la dif-fusione dell’epidemia che, solo un mesedopo, si è invece diffusa con estrema rapi-dità nel nostro Paese;

si è, invece, deciso di non adottarealcuna misura di contenimento e, soprat-tutto, di non coinvolgere in alcun modo ilParlamento e gli enti locali nel processo dimaturazione di questa decisione, azze-rando ogni forma di confronto su dati escenari di cui, fino a pochi giorni fa, non siconosceva neppure l’esistenza e che coin-volgevano la salute pubblica e la vita dimigliaia di cittadini;

gravi ritardi si sono registrati anchecon riferimento all’acquisizione dei dispo-sitivi indispensabili per la gestione dell’e-pidemia: nonostante gli scenari noti a par-tire dal mese di gennaio 2020, il Governo,ad avviso degli interroganti, ha accumulatoritardi fatali nell’approvvigionamento di ma-scherine, dispositivi di protezione indivi-duale e respiratori, nonché nell’incrementodei posti di terapia intensiva –:

per quali reali motivi il piano emer-genziale di cui in premessa non sia statoportato a conoscenza delle regioni, delleaziende e degli enti del servizio sanitarionazionale;

per quale motivo, nell’arco temporaletra la redazione del piano in questione e lascoperta del focolaio di Codogno, non sianostati adottati provvedimenti finalizzati adadeguare le dotazioni del servizio sanitarionazionale e del servizio di protezione civileagli scenari epidemiologici elaborati dallostesso Ministero della salute. (4-05328)

RAMPELLI. — Al Presidente del Consi-glio dei ministri, al Ministro dell’economia edelle finanze, al Ministro della giustizia. —Per sapere – premesso che:

continua a fare notizia il singolarecaso delle « mascherine fantasma » acqui-

state dalla regione Lazio con una com-messa da 35,8 milioni di euro affidata a unnegozio di lampadine led: un preziosissimocarico di 10 milioni di mascherine maiarrivato a destinazione e pagato con unanticipo di oltre 11 milioni di euro di fondipubblici; la maxi-fornitura sarebbe stataaffidata dal dipartimento protezione civileregionale, tramite affidamento diretto, allaEco.Tech Srl, una società produttrice dilampadine e materiale elettrico all’ingrossocon sede a Roma e il cui 49 per cento dellequote è intestato a un cittadino cinese;

come già denunciato nell’interroga-zione n. 4-05184, stando ai termini con-trattuali fissati nelle apposite determina-zioni dirigenziali, le tre distinte forniture dimascherine Ffp2 (a 3,60 euro l’una), Ffp3(a 3,90 euro l’una) e chirurgiche (a 0,58centesimi l’una) dovevano essere spediteentro il 18 marzo e fatte arrivare a desti-nazione in più tranche entro fine mese;

l’azienda, però, non solo non ha ri-spettato i termini fissati per l’arrivo dellemascherine, rinviando continuamente ladata di consegna, ma avrebbe addiritturafornito il numero di volo di un aereo cheavrebbe dovuto trasportare il carico, sulquale, però, non c’era niente;

in data 27 marzo e in data 30 marzo2020, rispettivamente la prima e secondadistribuzione previste, nessuna consegna èstata eseguita dalla Eco.Tech, che è sparitanel nulla;

tra i fornitori cui si sarebbe rivolta laregione Lazio per reperire almeno 36 mi-lioni di mascherine da distribuire presso ipresidi sanitari regionali non ci sarebberosolo venditori di lampade a led, ma ancheprofumerie, un editore di gossip, un portaledi articoli di cancelleria, società anonimesvizzere e perfino una società con sedenelle Isole Cayman inserita nel rapportodegli Offshore Leaks;

i ritardi nelle consegne o la mancataconsegna sarebbero clamorosi, tanto che cisarebbero altre determine con le quali sa-rebbero stati annullati altri ordini per ina-dempienza contrattuale, tra cui una forni-tura alla AD Medical per 490 mila masche-

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rine Ffp2 e 110 mila Ffp3 (quasi 2,7 mi-lioni) e un’altra, due milioni di Ffp2, allaIgoffice;

come se non bastasse, dai documentiprodotti in occasione dell’audizione del vi-cepresidente Leodori emergono due ele-menti, a giudizio dell’interrogante quanto-meno stravaganti: la regione avrebbe pa-gato alla Eco.Tech il 50 per cento dellafornitura per le prime tre commesse, arri-vando ad anticipare circa 14 milioni dieuro su 36 totali e, sempre la regione, peracquistare le mascherine avrebbe utilizzatorisorse dello Stato secondo procedure nonchiaramente definite;

una nota audio che circola su internetconfermerebbe, peraltro, la notizia dell’as-senza di una polizza assicurativa a coper-tura della commessa affidata alla Eco.TechSrl –:

se il Governo sia a conoscenza deifatti esposti in premessa e, considerata lagravità degli stessi, se risulti secondo qualicriteri siano stati individuati i fornitori equali controlli siano stati effettuati sull’af-fidabilità e sulla capacità degli stessi diadempiere alla commessa affidata;

se e quali iniziative intenda adottare,per quanto di competenza ed anche per iltramite dei servizi ispettivi di finanza pub-blica, in ordine alla regolarità della proce-dura adottata dalla regione Lazio per l’ac-quisto delle mascherine, con particolareriferimento alla successione degli affida-menti, intervenuti nonostante fossero giàemersi problemi di affidabilità della so-cietà, come risulta dalle determine di an-nullamento delle comande, e con riferi-mento all’anticipo del corrispettivo del 50per cento della fornitura per ben tre com-messe, senza nemmeno la previsione di unapolizza, con il rischio di un danno erariale;

se risulti quali e quanti dispositividebbano ancora essere consegnati e quantecommesse siano state annullate per ina-dempienza contrattuale. (4-05331)

* * *

AFFARI ESTERIE COOPERAZIONE INTERNAZIONALE

Interrogazione a risposta in Commissione:

DELMASTRO DELLE VEDOVE. — AlMinistro degli affari esteri e della coopera-zione internazionale. — Per sapere – pre-messo che:

l’interrogante in data 18 marzo 2020,alla luce delle prevedibili difficoltà di reim-patriare gli italiani nel mondo per via dellapandemia coronavirus, depositava una ri-soluzione in Commissione n. 7-00431, perl’adozione immediata di un piano straor-dinario di voli charter di Stato da realiz-zare con Alitalia prevedendo che i costivenissero compensati in sede di rimborsodei cosiddetti « prestiti ponte » nel tempoerogati alla compagnia;

l’interrogante, in data 8 aprile 2020,presentava l’interrogazione n. 3-01437 se-gnalando la tragica situazione di alcuniitaliani a bordo della nave da crocieraRoyal Carribean al largo delle Bahamas,segnalando, fra l’altro, il loro confinamentocoatto, l’impossibilità di scendere a terra, ilrazionamento di acqua e viveri, l’alta pro-babilità della propagazione del virus;

nella predetta interrogazione si chie-deva con quali modalità il Governo volesseintervenire tempestivamente;

nessuna risposta è pervenuta all’inter-rogazione e la risoluzione non è stata an-cora esaminata;

gli italiani a bordo della Royal Carri-bean continuano, per il tramite della si-gnora Giovanna Salaris, a lanciare dispe-rati appelli al Governo, precisando di es-sere senza assicurazione sanitaria;

dal 15 marzo 2020 ad oggi la situa-zione non è mutata –:

quali attività abbia svolto l’ambascia-tore per i nostri connazionali;

quali e quante interlocuzioni alla dataodierna abbia svolto il Ministro interrogatocon l’omologo locale;

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quale sia la situazione sanitaria dellepersone presenti sulla Royal Carribean equella degli italiani in particolare;

se intenda provvedere immediata-mente ad organizzare un volo di Stato, econ quali tempistiche e modalità, per reim-patriare gli italiani a bordo della RoyalCarribean, il cui calvario è testimoniatodagli accorati appelli di Giovanna Salaris.

(5-03846)

Interrogazioni a risposta scritta:

CIRIELLI. — Al Ministro degli affari esterie della cooperazione internazionale. — Persapere – premesso che:

da organi di stampa si è appreso dellatragica morte, per contagio da Covid-19, diun nostro connazionale, Lucio Truono,esperto orafo 43 enne originario di GiffoniVallepiana (Sa), da tempo trasferitosi nellacapitale britannica dove lavorava per unaimportante società;

sembrerebbe che la settimana prece-dente alla sua morte, a seguito di fortefebbre, l’orafo, si sarebbe recato presso unospedale londinese per essere assistito ericoverato, tuttavia i sanitari, dopo unabreve visita e senza effettuare i dovutiaccertamenti, quali il tampone per esclu-dere il contagio da Covid-19, lo avrebberodimesso nonostante le critiche condizionidi salute;

alcuni giorni dopo, gli amici, allarmatidall’assenza del connazionale sui social,avrebbero richiesto l’aiuto di una cono-scente a Londra che subito avrebbe aller-tato la polizia londinese la quale, giuntapresso l’abitazione del Truono ne ha con-statato il decesso;

sulla salma del ragazzo oltre all’au-topsia è stato eseguito anche il tamponeche ha confermato la positività al virus;

a parere dell’interrogante, se la rico-struzione dei fatti venisse acclarata anchedalla Farnesina, si sarebbe dinnanzi a ungrave caso di malasanità inglese in dannodi un nostro connazionale sul quale il Go-

verno italiano deve necessariamente farechiarezza;

tale intervento è un atto indispensa-bile e dovuto anche per proteggere i tantiitaliani che tutt’oggi risiedono in Inghil-terra, atteso che quanto accaduto non è unfatto isolato e ricorda la morte di un altroconnazionale di soli diciannove anni, LucaDi Nicola, deceduto nella sua abitazione,presumibilmente per l’inefficienza sanita-ria inglese in quanto risultato positivo alCovid-19 solo post mortem;

anche Lucio Truono, nonostante lasintomatologia riconducibile al contagio daCovid-19, confermato dal tampone post mor-tem, non avrebbe ricevuto alcuna assi-stenza sanitaria, configurandosi, così, a giu-dizio dell’interrogante, una ipotesi di negli-genza in capo agli operatori sanitari inglesio ancor peggio, laddove questi ultimi aves-sero adottato un protocollo imposto dalGoverno per casi similari una violazionedel diritto alla vita sancito dall’articolo 2della Convenzione europea dei diritti del-l’uomo per non aver predisposto un si-stema sanitario nazionale utile a proteg-gere la vita dei cittadini;

gli eventi richiamati richiederebberoun’azione del Governo volta a fare chia-rezza sui protocolli assistenziali predispostidal Governo inglese per l’emergenza Co-vid-19 e sulla loro applicazione da partedegli operatori sanitari, al fine di conoscerese gli stessi vengano attuati indistintamenteper i cittadini britannici e per quelli stra-nieri, garantendo a tutti il diritto alla sa-lute;

a tal proposito, vale la pena ricordareche il diritto alla salute è parte integrantedei diritti umani fondamentali internazio-nalmente riconosciuti e l’Organizzazionemondiale della sanità (Oms) nella sua co-stituzione afferma: « il godimento delle mi-gliori condizioni di salute fisica e mentale èuno dei diritti fondamentali di ogni essereumano, senza distinzioni di razza, reli-gione, opinione politica, condizione econo-mica o sociale »;

la grave emergenza sanitaria che si stavivendo ha permesso di accendere i riflet-

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tori sulle politiche di azione e di preven-zione di tutti gli Stati coinvolti, mostrandosin da subito l’inadeguatezza causata, daun lato, dall’inesperienza, data la straordi-narietà degli eventi, ma dall’altro, eviden-ziando come per alcuni Stati prevalga l’in-teresse economico sul diritto inviolabilealla vita e alla salute –:

se il Ministro interrogato sia a cono-scenza dei fatti esposti in premessa e, con-siderata la gravità degli stessi, quali urgentiiniziative, per quanto di competenza, stiaassumendo nei confronti delle autorità in-glesi affinché si provveda all’accertamentodella verità dei fatti e all’individuazionedelle cause e degli eventuali responsabilidella morte di Lucio Truono;

se non intenda convocare l’ambascia-tore inglese ai fini di una maggiore e celerecooperazione tra autorità italiane e inglesie, attesa la gravità dei fatti esposti in pre-messa, se non si intenda adire la Corteeuropea dei diritti dell’uomo ai sensi del-l’articolo 33 della Cedu per violazione deidiritti fondamentali alla vita e alla saluteinternazionalmente riconosciuti. (4-05320)

MOLTENI, CLAUDIO BORGHI, LOCA-TELLI, ZOFFILI e DI MURO. — Al Ministrodegli affari esteri e della cooperazione inter-nazionale, al Ministro del lavoro e dellepolitiche sociali. — Per sapere – premessoche:

l’emergenza epidemiologica a causadel Covid-19 e le misure conseguentementeadottate hanno reso la situazione dei fron-talieri fortemente critica e non più soste-nibile;

l’effetto di diverse combinazioni, orariridotti della dogana, apertura di valichiparziali e contingentati e i dovuti controllicapillari esercitati dalle guardie di confine,costringe quotidianamente migliaia di la-voratori frontalieri a estenuanti e inumanecode chilometriche;

per i lavoratori comaschi, lombardi epiemontesi, che varcano le frontiere sviz-zere per recarsi al lavoro, significa circa 3chilometri di coda ogni giorno;

sono chiusi i valichi di Ronago, ValMulini, Drezzo e, dopo un mese di chiu-sura, è stato riaperto il valico di Bizzarone;

la situazione è critica non solo per ilavoratori comaschi, varesini e valtellinesi,ma anche per i liguri che, quotidianamente,si spostano dalla provincia di Imperia versoFrancia e principato di Monaco; la maggiorfalla è, a parere degli interroganti, la man-canza di un protocollo ad hoc per i lavo-ratori frontalieri, di linee guida univochetra i Paesi di confine per quel che concernei moduli di autocertificazione e le regole diprevenzione e sicurezza;

si evidenzia che i modelli di autocer-tificazione, infatti, sono differenti per ogniStato e, peraltro, in continuo aggiorna-mento, il che contribuisce a prolungare leattese e i controlli;

si ricorda, altresì, che l’attuale mag-gioranza ha completamente dimenticato ifrontalieri dal punto di vista della tutelalavorativa, non contemplando alcuna mi-sura di sostegno al reddito e/o accordi coni Paesi confinanti per il ricorso allo smartworking –:

se e quali iniziative urgenti di com-petenza il Governo intenda adottare conriguardo a quanto esposto in premessa,nell’ottica di snellire le procedure di iden-tificazione e agevolare gli spostamenti quo-tidiani dei frontalieri, garantendo loro ildiritto alla mobilità in sicurezza e senzaulteriori disagi. (4-05321)

GALANTINO, ROTELLI, DELMASTRODELLE VEDOVE, MANTOVANI e VARCHI.— Al Ministro degli affari esteri e dellacooperazione internazionale. — Per sapere –premesso che:

come si legge da alcuni articoli distampa, sembrerebbe siano destinati 100milioni di euro in favore delle organizza-zioni non governative (ong);

mentre gli italiani patiscono la fame ele imprese chiudono e sono in grande dif-ficoltà, l’Agenzia per la cooperazione allosviluppo, sotto l’egida del Ministero degli

Atti Parlamentari — 12076 — Camera dei Deputati

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affari esteri e della cooperazione interna-zionale, avrebbe:

1) posto in essere una serie di mi-sure in favore della filiera delle organizza-zioni non governative;

2) statuito la concessione di proro-ghe per 4 mesi;

3) deciso di allungare le scadenzeper i bandi in corso e di rimborsare le onganche per i costi sopravvenuti e connessiall’emergenza sanitaria in corso;

4) riconosciuto benefit erariali, fi-nanziamenti mirati, meno rendicontazioniamministrative e varianti progettuali nononerose;

l’Agenzia per la cooperazione allo svi-luppo, inoltre, avrebbe dichiarato che: « sidovranno valutare i percorsi su come de-stinare nuove risorse per assicurare il rag-giungimento degli obiettivi per i beneficiari,pensare a forme di sostegno generale alsettore della solidarietà internazionale, co-struendo o partecipando a strumenti finan-ziari che consentano di superare la previstariduzione di risorse private a dono »;

a parere degli interroganti, in questoperiodo storico particolare, è alquanto as-surdo affrontare una spesa così rilevantecon le risorse derivanti dalle tasse degliitaliani. O comunque, appare discrimina-toria tanta semplicità nei finanziamenti perle ong, mentre le aziende italiane per ac-cedere al prestito garantito dovranno es-sere « in bonis ed affrontare non pochioneri burocratici » –:

se corrisponda al vero la notizia di cuiin premessa e se il Ministro interrogato nonritenga parziale e iniqua la considerevolemisura economica prevista a favore delleorganizzazioni non governative, rispetto allasituazione precaria che stanno vivendo gliitaliani e le imprese operanti sul territorioa causa della pandemia in atto. (4-05322)

* * *

DIFESA

Interrogazione a risposta in Commissione:

MARINO. — Al Ministro della difesa. —Per sapere – premesso che:

la Scuola Sottoufficiali della MarinaMilitare di La Maddalena vanta, nell’orga-nico, sette docenti civili che insegnano daoltre trent’anni materie di fondamentaleimportanza. Gli insegnanti vengono assunticon un contratto che viene loro rinnovatodi anno in anno, da gennaio a luglio e dasettembre a dicembre, con interruzione la-vorativa e salariale nel mese di agosto. Leassunzioni vengono determinate in basealle risultanze del bando per l’aggiudica-zione dei posti indicati nel relativo con-corso pubblico che prevede l’elenco dellematerie oggetto dei corsi di studio;

il 19 dicembre scorso, stando a quantosi apprende anche da fonti di stampa, aduno degli otto docenti, insegnante di dirittointernazionale marittimo, materia previstanel bando come sottocategoria de « Diritto,ordinamento e istruzione militare gene-rale », non è stato rinnovato il contratto,dopo 32 anni di servizio;

quanto accaduto ha generato un com-prensibile allarme del corpo docente cheteme future cancellazioni di altre materieal momento attribuite agli insegnanti civili.Uno stato di incertezza determinato dallamancanza di garanzie, tipiche dello stato diprecarietà;

in questa situazione specifica, i do-centi della scuola militare di La Madda-lena, e di conseguenza altrettante famiglie,sono vittime di una stortura contrattualeche non concede loro la possibilità di go-dere degli stessi diritti garantiti a similicategorie professionali. Valga, a titolo esem-plificativo, qualora non bastasse la condi-zione di precarietà trentennale, la conside-razione che a partire dal 2012 i contrattiproposti ai docenti in questione prevedonoun incarico di 14 ore settimanali. Nellascuola secondaria superiore è, invece, di 18ore. Le tabelle retributive non distinguono

Atti Parlamentari — 12077 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 22 APRILE 2020

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l’insegnante di ruolo dal precario, ma sonostilate in base all’anzianità di servizio ma-turata. Anzianità di servizio negata a questiinsegnanti che ogni anno vengono licenziatiper poi essere riassunti l’anno successivo.Ancora, nella scuola pubblica ai docentiprecari è preposto un contratto con durata1° settembre-31 agosto, senza interruzionealcuna e con il riconoscimento delle ferienel mese di agosto, diritto negato invece aidocenti oggetto della presente interroga-zione –:

se il Ministro interpellato intenda ri-solvere la situazione descritta e concederela stabilizzazione dei precari in considera-zione attraverso gli atti che dovranno es-sere compiuti e – in attesa – consentire aquesti dipendenti di godere degli stessi di-ritti dei colleghi delle scuole civili: monteore lavorative e anzianità di servizio.

(5-03847)

Interrogazione a risposta scritta:

LUCA DE CARLO, GALANTINO,DEIDDA, VARCHI e CIABURRO. — Al Mi-nistro della difesa. — Per sapere – premessoche:

il 24 marzo 2020 il raggruppamentocarabinieri biodiversità – ufficio comandoha emanato una nota n. 206/18 secondo laquale si dispone che « Tutti gli O.T.I. nonutilizzati per queste esigenze dovranno, dalComandante di Reparto, essere posti inCassa Integrazione Salariale Operai Agri-coli per il periodo reputato necessario (...) »;

i comandanti dei reparti carabinieribiodiversità, attenendosi a quanto indicatonella nota n. 206/18 al fine di mitigare/prevenire il fenomeno epidemico Covid-19,hanno proceduto alla richiesta di cassaintegrazione per gli operai forestali a tempoindeterminato e hanno inoltre dovuto prov-vedere alla sostituzione del personale perla gestione delle strutture di competenzadel personale operaio con personale in « di-visa »;

il contratto collettivo nazionale di la-voro di riferimento per il personale operaiodell’Arma è un contratto di tipo privato e,

pertanto, è sottoposto ai principi e alleregole del settore privato e tali operai Oti/Otd attualmente in servizio presso variestrutture dell’Arma dei carabinieri non pos-sono essere definiti né « pubblici dipen-denti » né « dipendenti della pubblica am-ministrazione », sebbene i fondi per le« somme da corrispondere al personale ope-raio con contratto a tempo indeterminato »siano previsti nel capitolo 2865 del bilanciodel Ministero della difesa, tabella 11, agiudizio dell’interrogante con un’evidenteanomalia contrattuale;

in occasione dell’emergenza sanitariain atto il personale operaio regolarmenteretribuito dal Ministero della difesa avrebbepotuto essere impiegato per mansioni diemergenza in sostegno all’operato della Pro-tezione civile per le attività di assistenzaalle fasce più deboli della popolazione, comeper la consegna dei generi di prima neces-sità per anziani e famiglie impossibilitate amuoversi dalla propria abitazione –:

se il Ministro interrogato abbia inten-zione di adottare iniziative per la regola-rizzazione delle posizioni lavorative deglioperai a tempo indeterminato (Oti)/operaia tempo determinato (Otd), prevedendoun’internalizzazione dei contratti del per-sonale operaio con passaggio al ruolo delMinistero della difesa e se, in occasionedella crisi sanitaria in atto, intenda valu-tare l’ipotesi di revocare la cassa integra-zione a fronte di una riammissione in ser-vizio finalizzata all’impiego del personaleper il sostegno alla comunità. (4-05327)

* * *

ECONOMIA E FINANZE

Interrogazione a risposta in Commissione:

FERRI. — Al Ministro dell’economia edelle finanze. — Per sapere – premesso che:

il decreto-legge 8 aprile 2020, n. 23(cosiddetto decreto liquidità) è un passo inavanti importante rispetto al decreto-legge« Cura Italia », ma ha il limite di concedereprestiti alle imprese e purtroppo non sommea fondo perduto;

Atti Parlamentari — 12078 — Camera dei Deputati

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tale decreto prevede un procedimentodi erogazione del credito che non sta fun-zionando perfettamente, in quanto gli isti-tuti bancari applicano regole che non con-sentono celerità nella concessione dei pre-stiti;

occorre snellire le regole burocrati-che, in modo tale da consentire alle im-prese di accedere in maniera semplice allaliquidità e non essere oppresse dalla crisieconomica;

con il « decreto liquidità » si è inseritauna norma che concede, in favore delleimprese, la garanzia da parte dello Stato al100 per cento per i prestiti di importo nonsuperiore al 25 per cento del fatturato 2019fino a un massimo di 25.000 euro, senzaalcuna valutazione del merito di credito;

allo stato attuale delle cose, risultaperò difficile ottenere questo finanzia-mento;

se l’impresa ha già un finanziamentoaperto con l’istituto bancario, può chiedereun rifinanziamento, vale a dire un nuovofinanziamento con un importo superiore alprecedente almeno del 10 per cento;

in tal caso, il precedente finanzia-mento sarà estinto e la garanzia da partedello Stato coprirà l’80 per cento del valoredel nuovo prestito;

la banca avrà così una garanzia di-versa, in quanto quella precedente saràsostituita da quella fornita dallo Stato;

per i prestiti di valore superiore ai25.000 euro, la garanzia fornita dallo Statosarà invece pari al 90 per cento;

in tale ultimo caso, saranno le im-prese a dover garantire il restante 10 percento;

le imprese, però, spesso riscontranodifficoltà a garantire la restante parte delvalore del prestito; così facendo, si pongonoagli imprenditori ostacoli nell’accesso alcredito;

lo scopo del decreto è quello di finan-ziare le imprese per favorire la ripartenzada parte del sistema produttivo italiano,

non quello di consolidare le garanzie degliistituti bancari per precedenti finanzia-menti;

imprenditori, artigiani, titolari di eser-cizi commerciali hanno chiuso la propriaattività e devono avere la liquidità neces-saria per ripartire;

occorre rendere celere e di facile frui-bilità l’attività di prestito effettuata dallebanche –:

se e quali iniziative il Ministro inter-rogato intenda porre in essere per garan-tire la risoluzione dei problemi evidenziatied evitare eccessiva burocrazia e ostacolida parte delle banche nell’erogazione deiprestiti, in modo tale da consentire un piùfacile accesso al credito da parte delleimprese. (5-03849)

Interrogazione a risposta scritta:

UNGARO. — Al Ministro dell’economia edelle finanze. — Per sapere – premesso che:

la Bers-Banca europea per la ricostru-zione e lo sviluppo è una banca di sviluppomultilaterale, con sede a Londra, istituitanel 1991, con capitale sociale di 16 miliardidi euro, attivi di 61 miliardi di euro evolumi annui di operatività (prestiti e in-vestimenti azionari) pari a 10 miliardi dieuro. In base al proprio statuto, la Bancapuò operare esclusivamente in quei Paesidell’Europa centrale e orientale, dell’Asiacentrale e del Nord Africa che stiano at-tuando la transizione da un sistema mo-nopartitico e caratterizzato da un’econo-mia centralizzata a un sistema basato sul-l’economia di mercato, la democrazia e ilpluralismo, favorendo a tal fine il necessa-rio sviluppo del settore privato;

il fine istituzionale della Bers si di-stingue da quello delle altre banche inter-nazionali regionali, cui compete, generica-mente, di favorire il progresso e la rico-struzione economica nelle rispettive aree diintervento;

a seguito della crisi finanziaria glo-bale del 2007-08, la Bers ha avviato lapropria operatività in Grecia e Cipro nel

Atti Parlamentari — 12079 — Camera dei Deputati

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2015, per un periodo temporalmente limi-tato, in risposta a una esplicita richiestadelle autorità dei due Paesi, per sostenerele riforme e un ritorno alla crescita eco-nomica;

la Bers opera come banca di sviluppo,finanziando progetti infrastrutturali con pre-stiti garantiti dai Governi beneficiari – comebanca d’investimento – a supporto di in-vestimenti esteri diretti, anche in forma dijoint venture, e anche con l’assunzione dipartecipazioni o tramite crediti;

il sostegno allo sviluppo del settoreprivato e, in particolare, alle piccole e me-die imprese è al centro del mandato dellabanca. La Bers, inoltre, presta particolareattenzione all’aspetto ecologico e ogni pro-getto è esaminato da un apposito diparti-mento per valutarne l’impatto ambientale.Nel 1993, con il contributo dei 7 maggioriPaesi industriali del mondo tra cui l’Italia,è stato creato e posto sotto l’amministra-zione della citata banca un fondo per lasicurezza nucleare, con lo scopo di finan-ziare progetti destinati a incrementare lasicurezza degli impianti nucleari dell’Esteuropeo. Gli azionisti della Banca sono 69,tra cui gli Stati membri dell’Unione euro-pea, i 37 Paesi d’operazione, l’Unione eu-ropea e la Banca europea per gli investi-menti. L’Italia è uno dei Paesi fondatoridella Bers e partecipa al capitale dellaBanca con una quota dell’8,52 per cento –:

se il Ministro interrogato, d’intesa congli altri azionisti, non ritenga utile seguireil precedente esempio di Grecia e Cipro,facendo richiesta alla Bers di includerel’Italia tra i propri Paesi di operatività, perun periodo temporalmente limitato e insostegno alle riforme e al ritorno alla cre-scita economica, a seguito del profondoshock economico e finanziario provocatodal virus Covid-19. (4-05313)

* * *

GIUSTIZIA

Interrogazioni a risposta scritta:

CANTALAMESSA. — Al Ministro dellagiustizia. — Per sapere – premesso che:

secondo quanto riportato da organi distampa, tra cui l’articolo a firma del gior-nalista Lirio ABbate su L’Espresso del 21aprile 2020, in questo periodo di vigenzadello stato di crisi epidemiologica da Covid-19, molti detenuti in regime di carcere duroex articolo 41-bis dell’ordinamento peni-tenziario starebbero lasciando il carceregrazie alla concessione della detenzionedomiciliare;

in particolare, si legge nel citato arti-colo che un giudice del tribunale di sorve-glianza di Milano « ha concesso gli arrestidomiciliari al capomafia di Palermo Fran-cesco Bonura » di 78 anni, che, secondoquanto riportato dal giornalista, sarebbeconsiderato uno dei boss più influenti esarebbe stato condannato a scontare unapena detentiva di 23 anni per associazionemafiosa;

il giudice avrebbe concesso la deten-zione domiciliare adducendo « motivi disalute » per il condannato Bonura ed, esclu-dendo il pericolo di fuga, lo avrebbe inviatoaddirittura nell’abitazione a Palermo;

si sostiene che il provvedimento sia laconseguenza dello stato di emergenza incui si trovano i penitenziari italiani;

il 21 marzo 2020, infatti, il diparti-mento dell’amministrazione penitenziaria(Dap) ha inviato a tutti i direttori dellecarceri una circolare in cui si invita acomunicare con solerzia all’autorità giudi-ziaria, per eventuali determinazioni di com-petenza i nominativi dei detenuti che rien-trano tra le nove patologie indicate daisanitari dell’amministrazione penitenzia-ria, suggerendone la scarcerazione insiemea tutti i detenuti che superano i 70 anni;

sempre secondo l’autore dell’articolocitato, nelle scorse settimane, a causa del-l’emergenza da Covid-19, è stata concessa

Atti Parlamentari — 12080 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 22 APRILE 2020

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la detenzione domiciliare di Vincenzino Ian-nazzo, ritenuto dal cronista un pericolosoboss della 'ndrangheta;

il cronista giudiziario Lirio Abbatecon l’espressione « arresti domiciliari » ri-teneva di riferirsi, evidentemente, alla de-tenzione domiciliare;

vengono riportate notizie di cronacagiudiziaria che, se confermate, sarebberoestremamente gravi; l’11 marzo 2020, ilMinistro interrogato, nella sua informativaal Parlamento in seguito agli episodi dirivolta nelle carceri, a parere dell’interro-gante, si è limitato a fare l’elenco dei casi dirivolta accaduti con il pretesto dell’emer-genza epidemiologica, rinviando a una suc-cessiva relazione scritta;

peraltro, da parte di alcune forze po-litiche della stessa maggioranza è stata avan-zata la richiesta di rimozione del capo delDap Francesco Basentini –:

se, in relazione a quanto esposto inpremessa, trovino conferma le notizie ri-portare in premessa relative alla pericolo-sità dei detenuti scarcerati e sul percorsoche ha condotto alla concessione della de-tenzione domiciliare;

se intenda confermare che la circo-lare del 21 marzo 2020 emanata dal Dapabbia stabilito dei criteri così ampi per lascarcerazione;

per quale motivo, se ciò risulti con-fermato, siano state prese le misure sud-dette se non risulta alcuna emergenza sa-nitaria all’interno delle carceri. (4-05318)

DELMASTRO DELLE VEDOVE. — AlMinistro della giustizia, al Ministro del la-voro e delle politiche sociali. — Per sapere– premesso che:

il 21 aprile 2020 è venuto a mancare,dopo oltre un mese di degenza in ospedaleper coronavirus, un giudice onorario diLucca e avvocato del foro di Firenze, CarloMancini, 58 anni;

secondo quanto denunciato da Feder-mot Toscana, la federazione dei magistrationorari dei tribunali, il magistrato aveva

lavorato fino a fine febbraio 2020 presso iltribunale civile di Lucca, tenendo circa treudienze a settimana, fino a quando si èimprovvisamente ammalato ed è stato ri-coverato all’ospedale di Prato;

magistrati onorari e giudici di pacerappresentano una categoria di lavoratoriprecari da sempre dimenticati dalle ri-forme degli ultimi anni: reclutati con con-tratti a termine, continuamente prorogatiper necessità, pagati in gran parte a cot-timo per udienza svolta e procedimentodefinito, senza previdenza e diritto allapensione, senza tutele per maternità, ma-lattia o infortuni ma scaricando sugli stessiil compito di smaltire migliaia di processi ericonoscendo loro solo briciole in terminidi sicurezza economica e previdenziale;

Federmot Toscana, a seguito di questatragedia, ha chiesto un intervento imme-diato da parte del Ministro della giustiziaper mettere fine alla situazione di preca-rietà nella quale versa tutta la magistraturaonoraria che da anni, pur lavorando per loStato con continuità e abnegazione, vieneprivata delle tutele minime proprie di ognilavoratore;

al giudice Carlo Mancini, venuto amancare a causa del Covid-19 contrattodurante le sue funzioni, e alla sua famiglianulla sarà verosimilmente riconosciuto. Que-sto, nonostante con comunicazione DGEM-PL/B2/DA-MAT/sk (2016), la Commissioneeuropea abbia chiuso con esito negativo ilcaso EU Pilot 7779/15/EMPL, preannun-ciando una procedura di infrazione sullacompatibilità con il diritto dell’Unione eu-ropea della disciplina nazionale che regolail servizio prestato dai magistrati onorari,in materia di reiterazione abusiva di con-tratti a termine e di disparità di tratta-mento in materia di retribuzione, con va-lutazione negativa dell’operato dell’Italia inriferimento a diverse violazioni di direttivecomunitarie, tra le quali le direttive n. 2003/88/CE sull’orario di lavoro, n. 92/85/CEEsulla maternità o – a seconda della naturadel servizio prestato – n. 2010/41/UE sullaparità di trattamento tra uomini e donneche esercitano un’attività di lavoro auto-nomo, n. 1999/70/CE sul lavoro a tempodeterminato;

Atti Parlamentari — 12081 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 22 APRILE 2020

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tutto questo nonostante il giudice dellavoro del tribunale di Sassari, con sen-tenza storica, abbia dato torto al Ministerodella giustizia che nega lo status di lavora-tori subordinati ai magistrati onorari –:

quali siano gli intendimenti del Go-verno in merito alla stabilizzazione deimagistrati onorari;

quali siano gli intendimenti del Go-verno in tema di riconoscimento della ma-lattia di servizio e delle relative indennitàprevidenziali e assistenziali a favore dellacategoria dei magistrati onorari a seguitodell’emergenza da Covid-19. (4-05325)

BARTOLOZZI e SANDRA SAVINO. — AlMinistro della giustizia, al Ministro dell’in-terno. — Per sapere – premesso che:

si apprende da l’Espresso del 21 aprile2020 che: un giudice di sorveglianza deltribunale di Milano ha concesso gli arrestidomiciliari al capomafia di Palermo Fran-cesco Bonura, 78 anni, condannato defini-tivamente per associazione mafiosa;

come risulta anche da fonti di stampa, il21 marzo 2020 il Dap ha inviato a tutti idirettori delle carceri una circolare in cui liinvita a comunicare con solerzia all’auto-rità giudiziaria, per eventuali determina-zioni di competenza, il nominativo del de-tenuto, suggerendo la scarcerazione, se ri-entra fra le nove patologie indicate daisanitari dell’amministrazione penitenziariaed inoltre tutti i detenuti che superano i 70anni, e con questa caratteristica sono 74 iboss che oggi sono al 41-bis. Fra loro siconta Leoluca Bagarella (che sta spingendoda tempo per avere gli arresti in casa) iBellocco di Rosarno, Pippo Calò, BenedettoCapizzi, Antonino Cinà, Pasquale Condello,Raffaele Cutolo, Carmine Fasciani, Vin-cenzo Galatolo, Teresa Gallico, RaffaeleGanci, Tommaso Inzerillo, Salvatore Lo Pic-colo, Piddu Madonia, Giuseppe Piromalli,Nino Rotolo, Benedetto Santapaola e Be-nedetto Spera;

nelle scorse settimane, sempre per l’e-mergenza Covid-19, è stato posto agli ar-resti domiciliari dai giudici della corte d’as-

sise di Catanzaro Vincenzino Iannazzo, 65anni, ritenuto un boss della 'ndrangheta,Iannazzo, detto « il moretto », è indicatocome il capo del clan di Lamezia Terme (aluglio 2018 condannato anche in appello a14 anni 6 mesi) e adesso torna a casaproprio nel cuore di Lamezia;

sempre con la motivazione dell’incom-patibilità carceraria, attende di andare acasa anche il capomafia Benedetto « Nitto »Santapaola, condannato definitivamente perdiversi omicidi fra cui quello del giornalistae scrittore Giuseppe Fava, assassinato aCatania il 5 gennaio 1984;

a seguito delle suddette notizie distampa, con Ansa del 21 aprile 2020, il Dapha smentito di aver emanato qualsiasi di-sposizione riguardante i detenuti al 41-bisconfermando di aver eseguito solo un mo-nitoraggio;

è notizia di stamani che il boss del-l’Uditore Pino Sansone, 69 anni, l’ex vicinodi casa di Totò Riina nel complesso di viaBernini, è andato ai domiciliari per deci-sione del tribunale del riesame di Palermo,probabilmente tenendo conto del fatto cheil costruttore dell’Uditore riarrestato a lu-glio 2019 era recluso nel carcere di Voghera(Pavia), dove nei giorni scorsi è morto undetenuto per il Covid-19 e ciò nonostantel’opposizione sostenuta dal sostituto pro-curatore della Dda Amelia Luise –:

se e quando i Ministri interrogati ab-biano avviato, per quanto di competenza,tutte le opportune verifiche e approfondi-menti;

se sia mai stata emanata la circolaredel 21 marzo 2020 citata da L’Espresso concui il Dap avrebbe invitato tutti i direttoridelle carceri a « comunicare con solerziaall’autorità giudiziaria, per eventuali deter-minazioni di competenza », il nominativodel detenuto, suggerendo la scarcerazione,se il suo caso rientra fra le nove patologieindicate dai sanitari dell’amministrazionepenitenziaria, e se si tratti di persone an-ziane;

se le informazioni scaturite dal mo-nitoraggio effettuato dal Dap siano state

Atti Parlamentari — 12082 — Camera dei Deputati

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trasferite agli uffici giudiziari italiani e sesiano state date indicazioni operative sueventuali richieste di scarcerazione.

(4-05329)

DELMASTRO DELLE VEDOVE eFERRO. — Al Ministro della giustizia. — Persapere – premesso che:

il 21 marzo 2020 una circolare tra-smessa per conto del direttore generale delDap Giulio Romano, inviata a tutti i peni-tenziari italiani con oggetto generico « Se-gnalazione all’autorità giudiziaria », invitaa comunicare « con solerzia alla Autoritàgiudiziaria, per le eventuali determinazionidi competenza », il nominativo di quei de-tenuti che hanno più di 70 anni e sonoaffetti da determinate patologie;

la circolare segue l’emanazione deldecreto-legge « Cura Italia » con cui il Go-verno affronta il problema del sovraffolla-mento delle carceri, prevedendo gli arrestidomiciliari per i detenuti che abbiano unacondanna « non superiore a 18 mesi, anchese costituente parte residua di maggiorpena »;

il documento del Dap non fa distin-zione tra detenuti. Ed è proprio quellamancata distinzione che ha fatto scattarel’allarme negli ambienti giudiziari, perchécosì si includono anche quei soggetti sot-toposti al regime carcerario del 41-bis. Siparla di una « popolazione » di 74 boss alcarcere duro, a cui si aggiungono le diversecentinaia di detenuti in alta sicurezza, chepotenzialmente rientrerebbero nella « casi-stica » dei soggetti a rischio;

tra i potenziali beneficiari delle mi-sure riconducibili al decreto « Cura Italia »vi sono: Leoluca Bagarella, Pippo Calò, NittoSantapaola, Raffaele Cutolo, Pasquale Con-dello, Giuseppe Piromalli, Umberto Bel-locco, Benedetto Capizzi, Antonino Cinà,Carmine Fasciani, Vincenzo Galatolo, Te-resa Gallico, Raffaele Ganci, Tommaso In-zerillo, Salvatore Lo Piccolo, Piddu Mado-nia, Nino Rotolo e Benedetto Spera. Tuttinomi di primissimo piano di Cosa Nostra,'Ndrangheta e Camorra;

come nella circolare del Dap, ai primidi aprile 2020 è stata trasmessa un’ulte-riore disposizione da parte del procuratoregenerale della Cassazione Giovanni Salvi, atutte le procure generali d’Italia. Nel do-cumento in cui si suggeriva di considerareil carcere come « extrema ratio »;

dal combinato disposto dei due docu-menti emerge che la decisione finale vienelasciata nelle mani del singolo giudice chia-mato ad assumere le proprie « determina-zioni di competenza », assumendosi di fattoogni responsabilità qualora accada qual-cosa al detenuto che ha presentato l’istanzatramite il proprio legale –:

quali siano gli intendimenti del Go-verno, per quanto di competenza, in meritoalla scarcerazione dei detenuti sottoposti alregime carcerario del 41-bis e di quellidetenuti in alta sicurezza ai sensi dellanormativa riconducibile al decreto « CuraItalia », su cui ha posto la questione difiducia alle Camere;

quali siano gli intendimenti del Go-verno in merito all’emanazione di lineeguida contenenti criteri precisi che solle-vino i singoli giudici, soggetti alla legge aisensi dell’articolo 101 della Costituzione,dalla responsabilità di aver rimesso in li-bertà detenuti sottoposti al regime carce-rario del 41-bis e detenuti in alta sicurezzaapplicando le disposizioni volute dalGoverno. (4-05332)

* * *

INFRASTRUTTURE E TRASPORTI

Interrogazione a risposta scritta:

LABRIOLA. — Al Ministro delle infra-strutture e dei trasporti, al Ministro dellasalute. — Per sapere – premesso che:

come riportato da notizie di stampa, aseguito di un intervento diretto della Mi-nistra delle infrastrutture e dei trasporti, lanave da crociera Costa Favolosa arriverà alporto di Taranto dove rimarrà ormeggiataper consentire al proprio equipaggio di

Atti Parlamentari — 12083 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 22 APRILE 2020

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trascorre il periodo di quarantena previstodalle misure sanitarie per il Covid-19;

la Costa Favolosa non aveva trovatoaltri porti dove effettuare il periodo diquarantena, perché le autorità responsabilidegli stessi hanno negato il consenso all’at-tracco;

il porto di Taranto non è meta di navida crociera e, di conseguenza, non ha maibeneficiato dell’indotto economico pro-dotto per il territorio dalla presenza delturismo crocieristico;

è singolare, a giudizio dell’interro-gante, il fatto che nell’attuale situazione diemergenza prodotta dal Covid-19 – in cuiperfino il porto crocieristico di Savona, lacui realizzazione è stata finanziata diret-tamente da Costa Crociere, per espressavolontà dell’amministrazione comunale diSavona ha manifestato resistenze rispettoall’attracco di navi Costa – ci si ricordi delporto di Taranto –:

quali siano le motivazioni che hannoindotto il Governo a individuare Taranto, enon altri porti abitualmente scalo di navida crociera, per consentire l’attracco dellanave Costa Favolosa;

se corrisponda al vero che i passeggeridella nave Costa Favolosa trascorreranno abordo il periodo di quarantena, senza chesia prevista la loro discesa a terra e iltrasferimento in strutture sanitarie localidel territorio. (4-05324)

* * *

LAVORO E POLITICHE SOCIALI

Interrogazione a risposta orale:

SILVESTRONI. — Al Ministro del lavoroe delle politiche sociali. — Per sapere –premesso che:

malgrado tutte le rassicurazioni checontinuano ad arrivare da parte del presi-dente dell’Inps, la lavorazione delle do-mande di cassa integrazione in deroga va arilento. Per canto loro, anche le regioni

stanno incontrando notevoli difficoltà nelladecretazione delle istanze e il risultato fi-nale sarà il notevole ritardo con cui i la-voratori e le lavoratrici riceveranno i sus-sidi;

si apprende dal sito ufficiale dellaSocietà Acqualatina Spa che la stessa hadisposto di richiedere l’adozione della cassaintegrazione gestione ordinaria, così comeprevista dal Governo per il periodo di emer-genza sanitaria in corso;

dalla stessa fonte si evince che giàdalle prime settimane di marzo 2020 laSocietà Acqualatina Spa, ha provveduto acontingentare le attività, riducendole aquanto necessario per la continuità delservizio e a proteggere quanto più possibiledipendenti e utenti, mediante la limita-zione di spostamenti e contatti e che taleriduzione lavorativa ha richiesto l’adozionedi una misura compensativa della condi-zione dei lavoratori impattati da tale con-tingentamento;

a quasi due mesi dall’inizio delle chiu-sure, causate dall’emergenza sanitaria, lamaggior parte dei lavoratori dovrà aspet-tare ancora per ricevere le indennità. Nellaconsapevolezza di tutte le difficoltà, è inac-cettabile che le problematiche incontrateda regioni e Inps si scarichino direttamentesui lavoratori, facendo mancare anche quelminimo di integrazione salariale che permolti rappresenta l’unica fonte di reddito;

a quanto consta all’interrogante la So-cietà Acqualatina Spa, alla quale afferi-scono molti lavoratori residenti nella pro-vincia sud di Roma e particolarmente cit-tadini delle città di Nettuno e Anzio, nonavrebbe comunicato le modalità applicativedella cassa integrazione guadagni ai sinda-cati, e non avrebbe fatto una comunica-zione ufficiale ai dipendenti, ma solo unatelefonata che comunicava l’iter della cassaintegrazione guadagni;

risulta quanto mai singolare che unasocietà pubblica di notevoli dimensioni comeAcqualatina Spa che offre servizi essen-ziali, come il servizio idrico, pagati daicittadini, faccia ricorso alla cassa integra-zione e usufruisca di ulteriori fondi pub-

Atti Parlamentari — 12084 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 22 APRILE 2020

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blici per affrontare questo periodo di emer-genza Covid –:

se il Ministro interrogato sia a cono-scenza di quanto rappresentato in pre-messa e se ritenga opportuno adottare leiniziative di competenza affinché societàpubbliche con bilanci in attivo e incre-mento del fatturato nel periodo dell’emer-genza, in considerazione dell’erogazione diservizi essenziali come l’acqua pubblica,non possano ricorrere alla cassa integra-zione ma adottino misure alternative all’u-tilizzo di fondi pubblici. (3-01483)

Interrogazione a risposta scritta:

LABRIOLA e D’ATTIS. — Al Ministro dellavoro e delle politiche sociali, al Ministrodello sviluppo economico, al Ministro del-l’ambiente e della tutela del territorio e delmare. — Per sapere – premesso che:

a quanto si apprende dalle organiz-zazioni sindacali, Arcelor Mittal, nello sta-bilimento siderurgico di Taranto ha ridottodel 25 per cento il personale addetto allemanutenzioni nelle aree di sbarco di ma-terie prime, parchi minerali e agglomerato,zone in cui le materie prime vengono stoc-cate e dove avviene la preparazione deimateriali di carico per gli altiforni;

la riduzione del personale addetto allemanutenzioni è dovuto alla scelta dell’a-zienda di porre detto personale in cassaintegrazione, a seguito dell’emergenza daCovid-19, che è stata richiesta per un mas-simo di 8.173 addetti allo stabilimento;

a quanto riferito dall’azienda per l’al-toforno 2 sarà messo in cassa integrazionetutto il personale tranne 3 unità. Per lamanutenzione dei refrattari e degli alti-forni il totale di collocazioni in cassa inte-grazione è di 23 unità su 54. Per le manu-tenzioni meccaniche, elettriche e nastri tra-sportatori saranno invece collocati in cassaintegrazione 69 unità su 193, con una ri-duzione del 30 per cento;

ridurre eccessivamente il personale ad-detto alle manutenzioni crea un serio ri-schio per la sicurezza dei lavoratori e del-

l’ambiente circostante, poiché aumenta laprobabilità che si verifichino incidenti –:

se, alla luce di quanto riportato inpremessa in relazione al personale addettoalla manutenzione, sia garantita la sicu-rezza dei lavoratori operanti nello stabili-mento siderurgico di Taranto e la sicurezzaambientale, e quali eventuali iniziative ur-genti di competenza intenda adottare ilGoverno per garantire adeguati livelli disicurezza. (4-05326)

* * *

POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARIE FORESTALI

Interrogazione a risposta orale:

VIETINA e SPENA. — Al Ministro dellepolitiche agricole alimentari e forestali. —Per sapere – premesso che:

nella notte del 24 marzo 2020, un’areamolto vasta nelle colline e basse pianureromagnole e, successivamente, il 1° aprile2020 anche altre aree più prossime allacosta sono state colpite da un improvvisogelo, con temperature per molte ore al disotto dello zero che hanno raggiunto anchei meno sette gradi;

la gelata ha colpito diversi impianti diproduzione: albicocche, pesche, mele, cilie-gie, susine e kiwi sono stati letteralmente« bruciati » dalle avversità atmosferiche. Incerte zone e in certe aziende si prevedonoperdite del 100 per cento per ciliegio ealbicocco e dell’80 per cento per susino epesco;

risultano colpiti, in base al censi-mento regionale, circa 48 mila ettari difrutteti ad alta specializzazione produttiva,con quasi 9 mila imprese agricole colpite euna stima provvisoria dei danni che am-monta a quasi 400 milioni di euro;

molte aziende sono assicurate, ma l’as-sicurazione del danno complessivo ricono-sce intorno al 40-45 per cento. Molte aziendesono in crisi di liquidità, derivante dallacrisi di mercato e dagli ingenti danni della

Atti Parlamentari — 12085 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 22 APRILE 2020

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cimice asiatica del 2019. Inoltre circa il 60per cento delle imprese colpite non ha unacopertura assicurativa;

la regione, già duramente segnata dal-l’emergenza sanitaria ancora in corso, ri-schia di non essere in grado di sopportarequesta ulteriore calamità anche sotto ilprofilo economico. In questa situazionemolte aziende agricole non riusciranno areggere se non si trovano interventi stra-ordinari e immediati;

la gran parte delle aziende interessateha inoltrato domanda alla regione per av-viare una procedura di sostegno, al fine diconsentire l’invio della richiesta dello statodi calamità previsto dal fondo di solidarietànazionale per l’agricoltura di cui al decretolegislativo n. 102 del 29 marzo 2004 –:

se non ritenga di dover adottare ini-ziative per estendere l’accesso agli inter-venti compensativi previsti per favorire laripresa delle attività produttive di cui al-l’articolo 5 del decreto legislativo 29 marzo2004, n. 102, anche alle aziende agricoleubicate nei territori della regione Emilia-Romagna che hanno subito danni dallegelate eccezionali verificatesi il 24 marzo eil 1° aprile 2020 e che non hanno sotto-scritto polizze, in deroga all’articolo 1,comma 3, lettera b), del medesimo decreto;

se non ritenga opportuno, in favoredelle imprese colpite, adottare iniziativeper prevedere l’istituzione di fondi di ri-storo specifici da destinare anche a unamoratoria sul pagamento dei mutui ban-cari in essere. (3-01482)

Interrogazione a risposta in Commissione:

CIABURRO, DEIDDA, FERRO, GALAN-TINO, CARETTA, MANTOVANI, LUCA DECARLO e ROTELLI. — Al Ministro dellepolitiche agricole alimentari e forestali. —Per sapere – premesso che:

si riporta che nelle ultime settimane,tre trasmissioni televisive facenti parti delpalinsesto Rai, « Sapiens », « Indovina chiviene a cena » e « Report », hanno sottoli-neato – ciascuna in modo differente;

la presenza di una relazione vinco-lante tra i liquami degli allevamenti zoo-tecnici e l’inquinamento atmosferico;

nella fattispecie a giudizio dell’inter-rogante si tratterebbe di insinuazioni se-condo cui il predetto rapporto si sostan-zierebbe nello spandimento dei reflui che,tramite l’ammoniaca prodotta dagli stessi,avrebbe generata maggiori concentrazionidi polveri sottili Pm10, incentivando la dif-fusione del Covid-19;

tali accuse troverebbero origine nellacorrelazione ritrovata in campo medico trainquinamento atmosferico, e segnatamentele polveri sottili Pm10, e infiammazionidell’apparato respiratorio; non esistono pa-reri univoci nella comunità scientifica ri-guardo la correlazione tra liquami e Covid-19, anzi, le maggiori evidenze riportanocome l’emissione delle particelle sia in buonaparte causata dal riscaldamento domesticoe dai mezzi di trasporto su strada;

come riportato dalle associazioni dicategoria, infatti, il settore della zootecniaalimenta pratiche virtuose a tema di eco-nomia circolare, con la produzione di le-tame e liquami indispensabili per fertiliz-zare i terreni che stanno alla base delleagricolture « Bio » italiane, specificando inol-tre come negli anni, a fronte di una popo-lazione di animali stabile, la produzione diPm10 sia in costante diminuzione; questofenomeno troverebbe attuazione grazie alfondamentale progresso tecnologico del set-tore;

si riporta, altresì, che è lo stesso Isti-tuto superiore per la protezione e la ricercaambientale (Ispra) a certificare come l’a-gricoltura sia responsabile di emissioni diPm10 e Pm2.5 in percentuali nettamenteinferiori e meno significative rispetto adaltri comparti produttivi nazionali;

ad ora non esistono correlazioni scien-tifiche nette quindi tra la zootecnia e ladiffusione del Covid-19, allorché invece esi-stono, suffragate da numerose evidenze em-piriche, testimonianze di come il compartoagricolo, con particolare riguardo all’Italia,costituisca un esempio virtuoso di tuteladell’ambiente;

Atti Parlamentari — 12086 — Camera dei Deputati

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a giudizio dell’interrogante le insinua-zioni mosse dalle predette trasmissioni te-levisive sono lesive e dannose nei confrontidi un comparto che rappresenta un’eccel-lenza in tutto il mondo, e che anzi si trovain uno stato di particolare difficoltà a causadella crisi da Covid-19 –:

se il Ministro interrogato sia a cono-scenza dei fatti esposti in premessa e qualiiniziative di competenza intenda predi-sporre per:

a) riparare il grave danno all’imma-gine delle aziende agricole derivanti daiservizi televisivi di cui in premessa;

b) predisporre un tavolo di con-fronto tra il mondo giornalistico e le cate-gorie agricole di cui in premessa, anche conil fine di promuovere le pratiche virtuosedel comparto agricolo italiano. (5-03848)

* * *

SALUTE

Interrogazione a risposta orale:

BALDINI. — Al Ministro della salute, alMinistro dello sviluppo economico. — Persapere – premesso che:

il settore termale italiano e le suepotenzialità sul fronte della tutela dellasalute pubblica, di ripresa e valorizzazionedel territorio risultano al momento forte-mente compromessi dalle misure emergen-ziali che hanno condotto a un crollo signi-ficativo del fatturato con inevitabili riper-cussioni in termini occupazionali e in ter-mini di mancata erogazione di importantiservizi sanitari;

il settore termale italiano è compostoda 378 stabilimenti distribuiti tra ventiregioni e occupa oltre 60.000 addetti: ilnostro Paese è tra i primi dieci nel mondoper quanto riguarda il fatturato comples-sivo, pari a circa 800 milioni di euro annui,relativo alle sole prestazioni sanitarie che,con l’indotto e con le attività correlate,arriva a una cifra di circa 3 miliardi di euroannui;

in ragione della specificità del com-parto e dei molteplici indotti e correlazioniprofessionali che lo caratterizzano, appareurgente un intervento, che possa partiredal riordino della disciplina, già fortementeinvocato dall’interrogante e definito conapposita proposta di legge, e che tengaconto dei cambiamenti culturali, socio-sanitari e turistici in atto nel nostro Paese,segnatamente nella fase di gestione emer-genziale e post emergenziale da Covid-19;

le caratteristiche della fonte termale,la sua struttura geologica e le vicende sto-rico-culturali che l’hanno condizionata ri-velano l’identità di un territorio, rappre-sentando un patrimonio da valorizzare epromuovere, attraverso specifici progetti peri quali le istituzioni possono avere un ruolodi garante in questa fase;

la stessa specificità organolettica escientifica del tipo di acqua rappresenta unaspetto che rende la fonte e il territoriounici sotto il profilo culturale, ambientale eturistico, configurando le terme come unelemento di eccellenza di valore trasversale(medico, terapeutico e turistico) in grado diavviare e di consolidare la vocazione turi-stica di un territorio e di rilanciarlo in unmomento di ripresa come questo;

lo studio Hydroglobe del 2014, con-dotto dalla Fondazione per la ricerca scien-tifica termale e dalla Federazione mondialedi idroterapia e climatoterapia in collabo-razione con la Società internazionale diidrologia medica e con l’Oms, ha messo inluce la validità della medicina termale comestrumento di risposta a bisogni di salute,sottolineando come il termalismo terapeu-tico e riabilitativo possa rappresentare unpercorso alternativo rispetto alla medica-lizzazione, in grado di ridurre l’onere dellaspesa sanitaria nazionale;

il settore termale, può essere un avam-posto della gestione sanitaria post emer-genziale, anche in ragione della rilevanzadelle cure termali sul versante delle affe-zioni delle vie respiratorie, strettamenteconnesse alla patologia da Covid-19, nonsolo sotto il profilo della prevenzione maanche come deterrente rispetto alla medi-

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calizzazione degli stili di vita: le terme sonoil punto di approdo di risorse naturali, diservizi e di strutture nonché di diverseforme di cultura medica, superando la solalogica terapeutica, puntando all’obiettivopiù complesso della conservazione dellasalute;

le esigenze di salvaguardia della salutepubblica che andranno assecondate in fu-turo, creeranno le condizioni per consoli-dare un welfare termale basato sulla risco-perta medica delle potenzialità idriche ter-mali, sulla promozione della conoscenzaterapeutica dell’acqua e delle correlate te-rapie, sulla specializzazione dei professio-nisti e su un percorso di informazionedell’utenza –:

se non si ritenga opportuno adottareiniziative per definire con urgenza un pro-getto di sostegno finanziario e, nel con-tempo, di rilancio del settore termale ita-liano, che consenta di riconfigurare il com-parto come un avamposto della gestionesanitaria post emergenziale dell’utenza, at-traverso una rinnovata valorizzazione dellecure termali sul versante delle affezionidelle vie respiratorie, e se non si ritenga,anche con il coinvolgimento delle aziendetermali, di promuovere programmi di ri-cerca scientifica, di rilevazione statistico-epidemiologica e di educazione sanitaria,mirati anche a obiettivi di interesse sani-tario generale. (3-01481)

Interrogazioni a risposta scritta:

ELISA TRIPODI. — Al Ministro dellasalute. — Per sapere – premesso che:

è nota a tutti la situazione di graveemergenza sanitaria correlata alla diffu-sione dell’epidemia da coronavirus (Covid-19);

in Valle d’Aosta ci sono dati allar-manti e, ad oggi, è la regione con l’inci-denza più alta di contagiati da Covid-19rispetto al numero di abitanti, superandoanche la Lombardia;

dal bollettino ufficiale di aggiorna-mento n. 44 del 6 aprile 2020, le persone inisolamento sono 2.746, di cui i casi positivi

accertati sono 805, mentre i decessi salgonoa 95;

a questo si somma la preoccupantesituazione all’interno delle microcomunitàvaldostane, vere e proprie bombe ad oro-logeria dove, fino a qualche giorno fa, nonsi avevano dati precisi sulla reale condi-zione degli anziani e di tutto il personaleimpiegato nelle strutture;

a seguito di segnalazioni da parte difamiliari e degli stessi operatori sanitaripreoccupati per la gestione dell’emergenzaCovid-19 nelle microcomunità valdostane,si è appresa l’assoluta mancanza di traspa-renza riguardo al numero di decessi non-ché l’assenza di dispositivi di protezionepersonale necessari a tutelare la salute de-gli anziani e di tutto il personale tenuto allagestione di tali strutture;

è drammatica la situazione in cui versala casa di riposo Père Laurent, sottoposta aindagine dalla procura di Aosta, nella qualesono risultati positivi al coronavirus 57ospiti su 120 e i decessi registrati sono stati38; fra gli operatori ci sono 4 infermieripositivi sugli 8 in servizio (fra dipendenti eliberi professionisti), di cui una ricoveratain ospedale, e almeno due operatori socio-sanitari positivi;

un’operatrice socio-sanitaria dipen-dente del Refuge Père Laurent, adesso inmalattia in attesa dell’esito del tamponeCovid, ha rivelato che, inizialmente, non sisarebbero utilizzate le mascherine e glialtri dispositivi di protezione individualenel modo corretto e gli operatori non sa-rebbero stati protetti a sufficienza: « Ab-biamo lavorato scoperti, senza alcuna pro-tezione, fino al 20 marzo, poi ci sono stateconsegnate le mascherine e il 22-23 marzoci sono stati dati dei camici leggerissimi,verdi, di quel tessuto che solo a guardarlolo rompevi e che, invece di essere buttati,venivano tutti appesi in uno stanzino ericiclati ». Ed ancora afferma: « Quando ioho chiesto alla direzione maggiori prote-zioni mi è stato detto che non c’erano casidi Covid e che non bisognava spaventare gliospiti »; tale situazione particolarmentegrave, purtroppo, non rappresenta un caso

Atti Parlamentari — 12088 — Camera dei Deputati

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isolato, ma coinvolge anche altre microco-munità valdostane;

infatti, dopo Verrès e Pontey, in cui sisono registrati negli ultimi giorni 6 decessi,anche la microcomunità di Valtournencheè stata ospedalizzata, considerato che, dei19 ospiti della struttura, 17 sono risultatipositivi al Covid-19;

anche in queste strutture, il personalesanitario ha sin da subito lamentato l’as-senza di mascherine e di dispositivi diprotezione individuali, materiale che ri-sulta indispensabile per garantire la sicu-rezza e la salute dei cittadini e del perso-nale sanitario impegnato in prima lineanella lotta al coronavirus –:

se il Ministro interrogato sia a cono-scenza dei fatti esposti;

se intenda valutare l’opportunità dieffettuare un accertamento, per quanto dicompetenza, attraverso un’iniziativa ispet-tiva, in relazione alla gestione dell’emer-genza da Covid-19 all’interno delle micro-comunità per anziani regionali e private.

(4-05311)

SCUTELLÀ. — Al Ministro della salute.— Per sapere – premesso che:

San Lucido è un comune della pro-vincia di Cosenza di circa seimila abitantiin cui con ordinanza della presidente dellaregione Calabria n. 11 del 17 marzo 2020veniva istituita la cosiddetta zona rossaordinando il divieto di accesso e di allon-tanamento dal comune stesso, misura poiprorogata con ordinanza n. 27 del 9 aprile2020;

alla data del 13 aprile 2020, i casi dicontagiati da Covid-19 nel comune sum-menzionato risultavano essere cinquanta-due con un incremento del circa 900 percento rispetto alla data di firma dell’ordi-nanza n. 11;

una volta istituita la zona rossa itamponi agli abitanti di San Lucido sonostati fatti a singhiozzo e il virus ha proli-ferato tra le famiglie, determinando unincremento allarmante dei casi di contagi;

il comune di San Lucido non ha unsindaco in quanto deceduto un anno fa, ilvicesindaco si è dimesso il 4 febbraio 2020,così come il commissario subentrato alvicesindaco dimesso a sua volta a metàaprile e solo pochi giorni fa si è insediato ilnuovo commissario, vicecapo di gabinettodella prefettura di Cosenza chiamato adirigere l’attività amministrativa di San Lu-cido;

l’istituzione della zona rossa ha loscopo, oltre che di arginare territorial-mente la diffusione del virus, anche quellodi intensificare le procedure di prevenzionee di controllo sanitarie per evitare il graveampliamento dei focolai di infezione all’in-terno dello stesso territorio;

dal 17 marzo 2020 l’aumento signifi-cativo di contagi all’interno del territorio diSan Lucido, nella misura del 900 per cento,rende manifesta, a giudizio dell’interro-gante, una gestione e una organizzazioneclaudicanti che hanno di fatto contrastatola diffusione del virus dal paese ma allostesso tempo non hanno evitato che lostesso potesse espandersi tra le famigliesanlucidane –:

se il Ministro interrogato sia a cono-scenza delle modalità e dell’effettiva attua-zione delle misure di rafforzamento e am-pliamento degli screening sanitari prescrittidall’ordinanza n. 27 della regione Calabriadel 9 aprile 2020 a carico del dipartimentodi prevenzione dell’Asp di Cosenza per ar-ginare il diffondersi del Covid-19 all’in-terno del medesimo comune;

quali iniziative di verifica intenda in-traprendere il Ministro interrogato, perquanto di competenza e in considerazionedel commissariamento in atto, per fare lucesul grave espandersi del virus Covid-19 nelcomune di San Lucido nelle more dell’or-dinanza n. 11 del 17 marzo 2020 dellaregione Calabria. (4-05317)

VIETINA. — Al Ministro della salute. —Per sapere – premesso che:

con la circolare n. 11715 del 3 aprile2020, riguardante l’aggiornamento delle in-

Atti Parlamentari — 12089 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 22 APRILE 2020

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dicazioni sui test diagnostici e sui criteri daadottare nella determinazione delle prio-rità, il Ministero della salute è doverosa-mente intervenuto per cercare di gestire larapida evoluzione della pandemia in attoalla luce della troppo limitata disponibilitàdi reagenti e di test;

con la citata circolare, il Ministero haritenuto necessario dover individuare dellepriorità per l’esecuzione dei test diagnosticiper Sars-CoV-2, al fine di assicurare un usoottimale delle risorse;

nella suddetta circolare ministeriale siraccomanda di applicare, nell’effettuazionedei test diagnostici, alcuni criteri di prio-rità. Tra i soggetti prioritari a cui effettuarei test diagnostici vengono riportati anche gli« operatori, anche asintomatici, delle RSA ealtre strutture residenziali per anziani »,nonché « le persone vulnerabili, quali lepersone che risiedono in residenze per an-ziani »;

purtroppo, la realtà è che l’Emilia-Romagna, a quanto consta all’interrogante,non sta di fatto provvedendo all’applica-zione della citata circolare del Ministerodella salute proprio nella parte su eviden-ziata relativa all’effettuazione di test dia-gnostici per operatori e ospiti delle Rsa ealtre residenze per anziani;

tale inadempimento mette evidente-mente in pericolo gli ospiti delle struttureresidenziali per anziani, dal momento cheessendo stati vietati gli accessi di familiarie visitatori, gli operatori rimangono gli uniciche accedendo alle strutture e poi ritor-nando alle proprie abitazioni, possono vei-colare all’interno delle stesse l’infezionevirale –:

se non ritenga di adottare iniziative,nell’ambito delle proprie competenze, perverificare quanto esposto in premessa, an-che al fine di garantire il diritto alla salutedegli ospiti delle strutture residenziali peranziani e ridurre il forte rischio di focolaie diffusione del contagio. (4-05330)

D’ATTIS, SISTO, LABRIOLA e ELVIRASAVINO. — Al Ministro della salute. — Persapere – premesso che:

dal gennaio 2020 si è diffusa su tuttoil territorio nazionale l’epidemia da Sars-CoV-2 e il Governo per fronteggiare l’emer-genza ha adottato vari provvedimenti, tracui la circolare del Ministero della salutedel 25 marzo 2020, con cui si delineavanomeglio i percorsi organizzativi dei serviziregionali ospedalieri e territoriali, for-nendo indicazioni operative, escludendo invia principale che vi fossero contestual-mente nei medesimi nosocomi pazienti Co-vid e pazienti non Covid e, solo in casieccezionali, prevedendo la possibilità di ri-coveri misti che, però, andavano netta-mente separati;

è accaduto a Brindisi che l’Ospedale« Perrino », unica struttura ospedaliera diII livello in tutta la provincia, sia statodestinato contestualmente, dalla regione Pu-glia, a presidio Covid e non Covid, deter-minando il sostanziale blocco dell’attivitàdi assistenza sanitaria « ordinaria », ancheper pazienti affetti da patologie cronichesevere, e realizzando una ingiustificata pro-miscuità, atteso che il nosocomio è statosuddiviso per piani piuttosto che per ali,con uso indifferenziato degli ascensori, senzala predisposizione dei percorsi dedicati, cosìcome da nota delle organizzazioni sindacalidel 18 aprile 2020;

è un dato certo che diversi medici einfermieri si sono infettati e che sono statimessi in quarantena due reparti (pneumo-logia e chirurgia, dei quali entrambi i pri-mari sono risultati positivi) e che è statadenunciata dalle sigle sindacali la non ef-fettiva divisione degli spazi riservati ai Co-vid e la distribuzione non esclusiva delpersonale;

è altrettanto certo che ancora il 15aprile 2020, la regione Puglia ha inviatodelle note di precisazioni organizzative del-l’Ospedale « Perrino » e del personale ivi allavoro, facendo sottintendere che la situa-zione, a quella data e a un mese e mezzodal primo contagio, non era ancora sottocontrollo;

Atti Parlamentari — 12090 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 22 APRILE 2020

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il 18 aprile la direzione sanitaria del-l’ospedale Perrino ha disposto la sospen-sione dei percorsi Covid-19 individuati sinoa quel momento ammettendo, di fatto, glierrori compiuti;

si è dovuto registrare, tra l’altro, unnotevole ritardo nell’attivazione del labo-ratorio per gli esami di biologia molecolare,con conseguenziali effetti sulla possibilitàdi effettuare i tamponi, sia al personalesanitario, nonostante le richieste a inizioemergenza da parte dell’Ordine provincialedei medici, sia ai pazienti, con la conse-guenza che i referti hanno viaggiato perl’intera Puglia, salvo pure, in alcuni casiriportati dalla stampa, non tornare indietroesitati;

il primario del reparto Covid-19 del-l’Ospedale « Perrino » ha dichiarato che « èesistito un problema tamponi, ci sono statigrossi ritardi » legati « a difetti organizza-tivi iniziali »;

il 15 aprile 2020 l’interrogante ha giàrichiesto al Governo un intervento sullasituazione della gestione sanitaria Covid-19nella provincia di Brindisi, senza riceverealcuna risposta –:

se il Ministro interrogato intenda at-tivare, per quanto di competenza, una pro-pria e già richiesta diretta verifica dellasituazione sanitaria dell’Ospedale « Per-rino » di Brindisi e, ancora, se intendaacquisire informazioni rispetto ai ritardinella individuazione di apposite strutturedi accoglienza per i pazienti Covid e airitardi e ai difetti organizzativi iniziali nel-l’attivazione dei laboratori di analisi deitamponi con individuazione delle reali causeche li hanno determinati;

se il Ministro interrogato intenda ac-quisire, per quanto di competenza, ogniutile elemento sulla gestione dell’emer-genza Sars-CoV-2 in provincia di Brindisi,ai fini della messa in atto di ogni iniziativavolta alla tutela della popolazione dellacittà capoluogo e della provincia.

(4-05333)

Apposizione di firme ad interrogazioni.

L’interrogazione a risposta scritta Via-nello e altri n. 4-04877, pubblicata nell’al-legato B ai resoconti della seduta del 3marzo 2020, deve intendersi sottoscrittaanche dalla deputata Martinciglio.

L’interrogazione a risposta scritta Turrie altri n. 4-04941, pubblicata nell’allegatoB ai resoconti della seduta dell’11 marzo2020, deve intendersi sottoscritta anche dalladeputata Murelli.

L’interrogazione a risposta orale Ascarie Iovino n. 3-01447 pubblicata nell’allegatoB ai resoconti della seduta del 9 aprile2020, deve intendersi sottoscritta anche dalladeputata Martinciglio.

L’interrogazione a risposta scritta Cillise altri n. 4-05224, pubblicata nell’allegatoB ai resoconti della seduta del 15 aprile2020, deve intendersi sottoscritta anche dalladeputata Martinciglio.

L’interrogazione a risposta orale Ascarie altri n. 3-01462, pubblicata nell’allegatoB ai resoconti della seduta del 16 aprile2020, deve intendersi sottoscritta anche dalladeputata Palmisano.

L’interrogazione a risposta scritta Zar-dini n. 4-05279 pubblicata nell’allegato Bai resoconti della seduta del 21 aprile 2020,deve intendersi sottoscritta anche dalla de-putata Rotta.

L’interrogazione a risposta scritta Nescie altri n. 4-05284, pubblicata nell’allegatoB ai resoconti della seduta del 21 aprile2020, deve intendersi sottoscritta anche dalladeputata Baldino.

Ritiro di una firma da una risoluzione.

La risoluzione in Commissione Nitti eLattanzio n. 7-00439, pubblicata nell’alle-gato B ai resoconti della seduta dell’8 aprile2020: è stata ritirata la firma del deputatoLattanzio.

Atti Parlamentari — 12091 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 22 APRILE 2020

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