30 ottobre 2011 - sanbasso.files.wordpress.com · degli esseri ibernati nell'abisso del nulla....

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Notizie di rilievo: Messe al Circolo Tennis 5 * Martedì 1 novembre Tutti i Santi Messa al Cimitero dal Suffragio ore 14.30 * Mercoledì 2 Commemorazione dei defunti 7.00 9.30 ore 8 Suore via Sabotino 18.30 a Sant’Egidio 21.15 al Suffragio * Giovedì 27 21.30 Adorazione Eucaristica e lectio SOMMARIO: SOMMARIO: SOMMARIO: SOMMARIO: LA DOMENICA - Anno 90 - n. 25 - 30 ottobre 2011 - abb. postale D.L. 353/2003 L. 27/02/2004 n° 46 art. 1 comma 2-DCB Ascoli Piceno l a D o m e n i c a Cammino della Parrocchia S. Basso http://sanbasso.wordpress.com/ e-mail: [email protected] Riflessione sulla morte 1 Dalla GMG Il Papa ad Assisi 2-3 4 Vorrei accostarmi al vostro dolore, carissimi papà Pao- lo e mamma Rossella, carissime Martina e Kate, e vor- rei farlo con tutta la tenerezza che voi meritate e con il garbo di cui sono capace. […] Vi confesso che, per il groviglio dei sentimenti che mi si arruffano in cuore, ho fatto fatica a trovare le parole più giuste per questo momento. Fatemi citare allora quelle del nostro piccolo, grande don Oreste Benzi. Il giorno che morì, il 2 novembre di quattro anni fa, di fronte alla sua salma appena composta, trovammo scritte sul suo libretto Pane quotidiano, questo pensiero profetico: “Nel momento in cui chiuderò gli occhi a questa terra, la gente che sarà vicino dirà: è morto. In realtà è una bugia. Sono morto per chi mi vede, per chi sta lì, ma in realtà la morte non esiste perché appena chiudo gli occhi a questa vita, li apro all'infinito di Dio”. So di condividere con voi, spero con tutti, questa incrollabile certezza: quando un nostro amico non vive più, vive di più. […] Ma adesso, fratelli miei, permettetemi che mi senta anch'io percuotere il cuore da quella domanda inesora- bile: perché Marco si è schiantato domenica scorsa alle 9,55 sull'asfalto dell'autodromo di Sepang? Io non pos- so cavarmela ora con risposte preconfezionate, reperibili sulla bancarella delle formule pronte per l’uso. Sì, alle volte noi credenti pensiamo di svignarcela con l'allusione enigmatica a una indecifrabile volontà di Dio. Ci ripetiamo, instancabi- li: “è la volontà di Dio”, e non ci rendiamo conto che, sbandierando parole senza cuore, rischiamo di far bestemmiare il suo santo nome. Il mio animo si ribella al- l'idea volgare di un Dio che si auto denomina “amante della vita”, che mi si rivela come il Dio che “ha creato l’uomo per l’immortalità” (Sap 2,23) e poi si apposta dietro la curva per sorprendermi con un colpo gobbo o una vile rappresaglia. Per- mettetemi di ridire sottovoce a me e a voi qual è questa benedetta volontà di Dio, con le parole pronunciate un giorno da suo Figlio sotto i cieli alti e puri della Pale- stina, mentre a Rimini si stava ultimando il ponte di Tiberio: “Questa è la volontà di colui che mi ha mandato. Che io non perda nulla di quanto mi ha dato, ma lo risusciti nell'ultimo giorno” (Gv 6,39). Datemi un po’ del vostro coraggio e aiutatemi ad abbinare, a quello di Marco, il nome dolcissimo del Maestro mio e di ogni cristiano. Voi lo conoscete: il suo no- me non è di quelli che condannano a morte; lui si chiama Gesù, che significa “Dio-Salva”. Dove stava allora Gesù in quell'istante fatale in cui il corpo di Marco ha cessato di vivere? Stava lì, pronto per impedire che Marco cadesse nel baratro del niente e per dargli un passaggio alla volta del cielo. Sì, Gesù è il nome del Fi- glio di Dio che ha preferito me, te, ognuno di noi viventi, tra la sterminata folla In morte di Marco Simoncelli «Quando un nostro amico non vive più, vive di più. » Gesù non è venuto a spiegarci il dolore né a salvarci dal dolore, ma ci ha sal- vati nel dolore e lo ha fatto con il suo sangue innocente. Dall’Omelia di Mons. Francesco Lambiasi Vescovo di Rimini 80° 80° 80° Don Gerardo Buon Compleanno

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Notizie di rilievo: Messe al Circolo

Tennis 5

* Martedì 1 novembre Tutti i Santi

Messa al Cimitero dal Suffragio ore 14.30

* Mercoledì 2 Commemorazione

dei defunti 7.00 9.30

ore 8 Suore via Sabotino 18.30 a Sant’Egidio 21.15 al Suffragio

* Giovedì 27 21.30 Adorazione Eucaristica

e lectio

SOMMAR IO :SOMMAR IO :SOMMAR IO :SOMMAR IO :

LA DOMENICA - Anno 90 - n . 2 5 - 30 o t tobre 20 11 - abb . postal e D.L . 353/2003 L . 27/02/2004 n° 46 ar t . 1 comma 2-DCB Asco l i Piceno

la Domenica

Cammino della Parrocchia S. Basso http://sanbasso.wordpress.com/ e-mail: [email protected]

Riflessione

sulla morte

1

Dalla GMG Il Papa ad Assisi

2-3

4

Vorrei accostarmi al vostro dolore, carissimi papà Pao-lo e mamma Rossella, carissime Martina e Kate, e vor-rei farlo con tutta la tenerezza che voi meritate e con il garbo di cui sono capace. […] Vi confesso che, per il groviglio dei sentimenti che mi si arruffano in cuore, ho fatto fatica a trovare le parole più giuste per questo momento. Fatemi citare allora quelle del nostro piccolo, grande don Oreste Benzi. Il giorno che morì, il 2 novembre di quattro anni fa, di fronte alla sua salma appena composta, trovammo scritte sul suo libretto Pane quotidiano, questo pensiero profetico: “Nel momento in cui chiuderò gli occhi a questa terra, la gente che sarà vicino dirà: è morto. In realtà è una bugia. Sono morto per chi mi vede, per chi sta lì, ma in realtà la morte non esiste perché appena chiudo gli occhi a questa vita, li apro all'infinito di Dio”. So di condividere con voi, spero con tutti, questa incrollabile certezza: quando un nostro amico non vive più, vive di più. […] Ma adesso, fratelli miei, permettetemi che mi senta anch'io percuotere il cuore da quella domanda inesora-bile: perché Marco si è schiantato domenica scorsa alle 9,55 sull'asfalto dell'autodromo di Sepang? Io non pos-so cavarmela ora con risposte preconfezionate, reperibili sulla bancarella delle formule pronte per l’uso. Sì, alle volte noi credenti pensiamo di svignarcela con l'allusione enigmatica a una indecifrabile volontà di Dio. Ci ripetiamo, instancabi-li: “è la volontà di Dio”, e non ci rendiamo conto che, sbandierando parole senza cuore, rischiamo di far bestemmiare il suo santo nome. Il mio animo si ribella al-l'idea volgare di un Dio che si auto denomina “amante della vita”, che mi si rivela come il Dio che “ha creato l’uomo per l’immortalità” (Sap 2,23) e poi si apposta dietro la curva per sorprendermi con un colpo gobbo o una vile rappresaglia. Per-mettetemi di ridire sottovoce a me e a voi qual è questa benedetta volontà di Dio, con le parole pronunciate un giorno da suo Figlio sotto i cieli alti e puri della Pale-stina, mentre a Rimini si stava ultimando il ponte di Tiberio: “Questa è la volontà di colui che mi ha mandato. Che io non perda nulla di quanto mi ha dato, ma lo risusciti nell'ultimo giorno” (Gv 6,39). Datemi un po’ del vostro coraggio e aiutatemi ad abbinare, a quello di Marco, il nome dolcissimo del Maestro mio e di ogni cristiano. Voi lo conoscete: il suo no-me non è di quelli che condannano a morte; lui si chiama Gesù, che significa “Dio-Salva”. Dove stava allora Gesù in quell'istante fatale in cui il corpo di Marco ha cessato di vivere? Stava lì, pronto per impedire che Marco cadesse nel baratro del niente e per dargli un passaggio alla volta del cielo. Sì, Gesù è il nome del Fi-glio di Dio che ha preferito me, te, ognuno di noi viventi, tra la sterminata folla

In morte di Marco Simoncelli «Quando un nostro amico non vive più, vive di più. » Gesù non è venuto a spiegarci il dolore né a salvarci dal dolore, ma ci ha sal-

vati nel dolore e lo ha fatto con il suo sangue innocente.

Dall’Omelia di Mons. Francesco Lambiasi Vescovo di Rimini

80°80°80°

Don Gerardo Buon

Compleanno

Pagina 2 LA DOMENICA - Anno 90 - n . 25 de l 30 Ottobre 2011

degli esseri ibernati nell'abisso del nulla. Gesù è il nome del Figlio di Dio, manda-to dal Padre come inviato speciale sulla terra, non a fare prediche sul dolore e sulla morte, ma a condividere la nostra fragilità, fino a morirne. È il nome del Figlio di Dio che si è lasciato inchiodare su una croce per stringer-ci tutti nel suo immen-so, tenerissimo ab-braccio, e ci ha offerto il segno più grande dell'amore: dare la vita per i fratelli. Gesù non è venuto a spie-garci il dolore né a salvarci dal dolore, ma ci ha salvati nel dolore e lo ha fatto con il suo sangue innocente. Gesù è il nome del Figlio di Dio che ci ha amati con l'a-more più incredibile e ha definitivamen-te sconfitto la morte con la sua risurre-

zione. Perciò è sempre là, all'imbocco del tunnel della morte, pronto per affer-rarci e portarci a godere la gioia senza più se e senza più ma. Ora, permettimi, caro Marco, di rivol-germi direttamente a te. La sera prima

della gara hai detto che desideravi vincere il gran premio per salire sul gradino più alto del podio, perché lì ti avreb-bero visto meglio tutti. A noi ora addolora non riuscire a vederti, ma ci dà pace e tanta gioia la speranza di saperci in-quadrati da te, dal podio più alto che ci sia. La-

sciaci allora dire un'ultima semplicissi-ma parola: Addio, Marco. È una parola scomposta dal dolore, ricomposta dalla speranza: a-Dio!

Avete seguito in televisione il discorso del Papa a Cuatro Vientos? Bhè..sappiate che tra quel milione e mezzo di giovani c'eravamo anche noi! All'inizio di questa GMG ci siamo scorag-giate un pò...(eravamo forse partite con l'idea che sarebbe stato più facile) ma poi abbiamo cambiato subito idea, perché anche se ci siamo trovate davanti a tante difficoltà, le abbiamo superate tutti insieme. Senza dubbio la giornata più faticosa è stata quella del 20 agosto a Cua-tro Vientos: di giorno siamo state ore ad aspet-tare il Papa sotto il sole con 42 gradi, mentre la sera c'è stato un diluvio. Nonostante il caldo, la sete, il sonno, lo sporco e poi anche la pioggia, la veglia con il Papa è stato un momento molto forte perché per un attimo tutti questi aspetti sono passati in secondo piano e c'è stato un lungo silenzio. Ovviamente anche le altre gior-nate sono state un po' faticose, ma era bellissi-mo vedere giovani da TUTTO il mondo che sorridevano, salutavano e volevano scambiare il cappello italiano. Grazie a questa esperienza si è rafforzata l'amicizia che c'era tra di noi, ne sono nate delle nuove e abbiamo imparato a

Con la GMG ho sperimentato cosa sia vera-mente la CHIESA: un milione e mezzo di giovani, nonché fratelli, uniti sotto lo stesso Padre e tutti quanti una sola grande famiglia. Il momento più significativo è stata l'adorazio-ne a quatro vientos. Eravamo tutti bagnati e infreddoliti sotto la pioggia e il vento, il cielo che fulminava.....ma nonostante tutto c'era il silenzio assoluto, e l'atmosfera era quasi surre-ale. è stata un'esperienza che non dimentiche-rò mai Caterina

Lasciateci Raccontare! Non vogliamo dimenticare. Grazie per averci aiutato ...

Parrocchia San Basso - Cupra Mar i t t ima Pagina 3

Martedì 16 ore 21.15

incontro con il regista Marco Simon Puccioni e con Teodoro Ndjock Ngana.

Il colore delle parole: Teodoro è poeta e me-diatore culturale, Martin è musicista e informati-co, Justin sindacalista e Steve mediatore cultura-le. Tutti vivono e lavora-no in Italia da oltre trenta anni, sono africani e non sono ancora cittadini ita-liani. Questo documenta-rio esplora il loro mondo e la condizione di chi si batte per il diritto all’inte-

Il colore

delle parole Marco Simon Puccioni

Melancholia di Lars von Trier martedì 1 novembre ore 18,30 - 21,15

mercoledì 2 ore 21,15

TESSERA ACEC

E CINEMA PER GLI

UNIVERSITARI A partire da gennaio 2010 il Cinema Margherita presenta una nuova iniziativa: la Tesse-ra Acec Marche. La tessera costa € 5, permette di avere 5 ingressi ridotti, più uno in o-maggio, ed è utilizzabile in

www.cinemamargherita.com wwww.saledellacomunita.it [email protected]

Tel 0735.778983

Il villaggio di cartone di Ermanno Olmi

venerdì 28 sabato 29 e lunedì 31 ore 21,15

domenica 30 ore 18,30 - 21,15

Quando Cristina, mi fece la proposta di partire per la Giornata Mondiale della Gioventù a Ma-drid, ho detto subito si ad occhi chiusi sia per-ché mi piace moltissimo viaggiare, sia perché avevo sentito varie testimonianze di giovani che grazie alla partecipazione alla GMG aveva-no cambiato la loro vita e avevano fatto l’in-contro vero con Gesù. Sono quindi partita, dopo un lungo anno di attesa e di preparazione con il nostro vescovo Gervasio Gestori, con tanto entusiasmo e con tante aspettative. Ora che sono tornata e che ho potuto riflettere sulla mia esperien-za posso dire che la Gmg ti sconvolge, ti cambia, ma soprattutto che non può essere sottovalutata e consi-derata una semplice vacan-za. Dei primi tre giorni mi porto nel cuore: l’ultima catechesi, quella di Monsi-gnor Menichelli, che ci ha ricordato l’importanza di essere testimoni di Cristo con la nostra vita e di ascol-tare sempre la nostra voca-zione, possa essere quella al matrimonio o alla consacra-zione; i colori e la confusio-ne gioiosa delle strade di Madrid affollate da ragazzi provenienti da tutto il mondo; la meravigliosa atmosfera generale di amicizia e di entusiasmo: in metro cantavamo sempre come fossimo tutti fratelli; il legame di fratellanza che ci legava tutti; le file interminabili per mangiare; la pale-stra puzzolente dove in pratica dormivamo am-massati e infine un momento di adorazione eucaristica a cui abbiamo partecipato e che era stato organizzato dal gruppo del Rinnovamento francese. Ma il cuore della Gmg è stato la veglia con il papa e con il milione e mezzo di giovani venuti da tutto il mondo a testimoniare la fede e l’esi-stenza della Chiesa, che va al di là della piccola realtà della parrocchia. Se oggi, infatti, mi chie-dessero chi ho incontrato a Madrid non rispon-

derei il papa ma Gesù e la Chiesa. Insomma da quella sera della veglia all’aerodromo di Quatro Vientos la mia vita è cambiata. Pri-ma di tutto dico che ero partita da casa che non riuscivo a bere dallo stesso bicchiere di mio fratello o a mangiare dalla stessa posata di mia madre, a Quatro Vientos ho superato tutto ciò bevendo dalla stessa bottiglia da cui bevevano tutti. Ma la vera svolta è avve-nuta quando è iniziato a piovere, li ho dav-vero pensato che tutto quello che avevo

passato, il caldo, i bagni e la fatica, non era servito a nulla, e che avevo solo but-tato dieci giorni di vacanza. Ero disperata, volevo torna-re a casa, perché per me era inconcepibile dormire per terra e all’aperto dopo che aveva piovuto. Ma nono-stante la pioggia tutti conti-nuavano a cantare e a fare festa, dimostrando che la pioggia non poteva certo fermare la gioia e l’entusia-smo. Poi è finalmente arri-vato il momento culminante della serata: l’adorazione eucaristica, un milione e mezzo di giovani che stava-no in silenzio ad adorare il

Santissimo, non volava una mosca, si era creata un’incredibile atmosfera di profonda comunione che ha fatto anche cessare il maltempo, e in questo momento non si pote-va davvero rimanere indifferenti, perché quel silenzio diceva più di tante parole inu-tili. È forse proprio durante quel momento che ho fatto il vero incontro con il Suo amo-re e che ho deciso di cambiare la mia vita, iniziando un cammino di fede e divenendo sua vera testimone. Grazie a questa fantastica esperienza ho rafforzato e costruito tante belle amicizie e in particolare quella con Gesù, che oggi, non mi vergogno di dirlo, fa concretamente parte della mia vita.

Anna

Apostolato

della

preghiera

Ottobre 2011 1a domenica

17,30 preghiera

"Cuore divino di Gesù, io ti offro per mezzo del Cuore Immacolato di Maria, madre della Chiesa, in unione al Sacrificio eucaristico, le preghiere e le azioni, le gioie e le sofferenze di questo giorno: in riparazione dei peccati, per la salvezza di tutti gli uomini, nella grazia dello Spirito Santo, a gloria del divin Padre."

Generale

Per i malati terminali, perché nelle loro sofferenze siano sostenuti dalla fede in Dio e dall’amore dei fratelli.

Missionaria Perché la celebrazione della Giornata Missionaria Mondiale accresca nel Popolo di Dio la passione per l’evangelizzazione e il sostegno all’attività missio-naria con la preghiera e l’aiuto economico alle Chiese più po-veri.

Vescovi Perché lo Spirito Santo sostenga e conforti le famiglie in difficol-tà: recitando assiduamente il Santo Rosario, nella contempla-zione dei misteri della nostra salvezza, trovino la forza per riprendere con rinnovato entu-siasmo il loro cammino.

Pagina 4 LA DOMENICA - Anno 90 - n . 25 de l 30 Ottobre 2011

L’esperienza della GMG è stata senza dub-bio la più bella della mia vita. Dire bella, fantastica, emozionante, divertente, meravigliosa chi più ne ha ne metta,è assolutamente scontato, per me,questo viaggio è stato Vero. Vero nel senso che siamo andati incontro al caldo, alla fatica, alla sporcizia, al cibo che spesso poteva sembrarci poco invi-tante, ma siamo riusciti comunque ad essere sempre sereni, felici ed entusiasti. Devo dire che da quando siamo tornati ci penso ogni giorno, penso a tutte le persone che ho incon-trato, persone, milioni di persone che erano lì attorno a me, per il mio stesso motivo; persone con le quali scambiavi un sorriso, un cenno o anche un abbraccio perché non parlavano la tua lingua; persone che dal cappello capivano che eri italiano e urlavano “italiano batti le mani”; persone che, anche se conosci da poche ore diventano subito tuoi grandi amici; perso-ne che si aiutano a vicenda perché lì siamo tutti fratelli accomunati dalla gioia di vivere e dall’amore per Gesù. La GMG è stata anche aspettare il Papa e pregare con lui sotto la pioggia, vedere che con una folata di vento gli vola via la papalina e l’immagine così perfetta di quell’uomo viene arricchita da un tenero e umile sorriso. Sì, quella sera siamo stati messi

alla prova dalle intempe-rie, ma noi siamo giovani, noi siamo “la gioventù del Papa” e non ci ferma nes-suno! Non ci ferma nessu-no come nessuno ci ha fermati quando stavamo per partire, abbiamo cerca-to, mesi prima della par-tenza di racimolare soldi qua e là per non pesare

troppo sui genitori. Ovviamente ci sono stati pochi e brevi mo-menti di crisi per tutti, chi durante il viaggio, chi a Madrid o a Barcellona; la notte del 15 agosto per esempio io l’ho passata senza chiu-dere occhio per la troppa emozione, e lo am-metto, perché ero molto scomoda, mi guarda-vo intorno e vedevo tutti dormire, mi sono chiesta “Ma come fanno a dormire?” Domani saremo a Madrid tra la folla di milioni di gio-vani che urlano, resisterò a tutto questo?” la preoccupazione era tanta ma ora come ora la rifarei altre mille volte, e mi sono resa conto che le suppliche a mamma, l’ottenere il massi-mo a scuola così da avere punti a favore per partire, il risparmiare la paghetta per dare il mio contributo adesso mi fanno dire: ne è val-sa la pena! Non vedo l’ora di partecipare alla prossima GMG. Grazie a tutti quelli che hanno collabo-rato per farci vivere una così bella avventura. Simo

27 ottobre

GIORNATA PER LA PACE E

LA GIUSTIZIA NEL MONDO

Ad Assisi pellegrini della verità, pellegrini della pace Una giornata di “riflessione, dialogo e

preghiera” che invita tutti a farsi “pellegrini della verità, pellegrini della pace”. Sono queste le

coordinate dell’evento del 27 ottobre ad Assisi, 25 anni dopo l’incontro con le religioni di tutto

il mondo convocato nella città del Poverello da Giovanni Paolo II. Alla scuola del beato Wo-

jtyla, Benedetto XVI intende “mostrare, con semplicità, che da uomini religiosi e di buona vo-

lontà, si desidera offrire il proprio particolare contributo per la costruzione di un mondo mi-

gliore, riconoscendo al tempo stesso la necessità, per l’efficacia dell’azione, di crescere nel

dialogo e nella stima reciproca”.

“L’assenza di Dio porta al decadimento dell’uomo e dell’umanesimo. Ma dov’è Dio? Lo conosciamo e possiamo mostrarLo nuovamente all’umanità per fondare una vera pace? Riassumiamo anzitutto brevemente le nostre rifles-sioni fatte finora. Ho detto che esiste una concezione e un uso della religione attraverso il quale essa diventa fonte di violenza, mentre l’orientamento dell’uo-mo verso Dio, vissuto rettamente, è una forza di pace. In tale contesto ho riman-dato alla necessità del dialogo, e parlato della purificazione, sempre necessaria, della religione vissuta. Dall’altra parte, ho affermato che la negazione di Dio corrompe l’uomo, lo priva di misure e lo conduce alla violenza”.