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Periodico dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Sassari SASSARI MEDICA IN QUESTO NUMERO 3 ANNO XIX DICEMBRE 2010 “Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004 n° 46) art. 1, comma 2 DCB Sassari. Proprietà: Ordine dei medici di Sassari”. Editoriale/Sanità sassarese Porre fine al congelamento Giornata del medico Medaglia d’oro a 18 veterani Hanno giurato 72 nuovi medici Su Cologone Symposium Confronto sugli stati vegetativi fra medici, giuristi e filosofi Il centenario della Costituzione degli Ordini dei medici C’è una legge per il dolore: quale il ruolo dell’agopuntura? Prevenzione odontostomatologica Successo del piano triennale Perplessità della FNOMCeO sulla campagna nelle scuole Consentiti gli interventi di medicina estetica Informazione sanitaria e pubblicità Prima fase applicativa prorogata Equipollenza fra certificati ASL e dei medici convenzionati Patenti di guida: non ci sono modifiche alle certificazioni Medici convenzionati e controlli sulle assenze: sproporzionato il licenziamento Il collocamento in riposo dei dirigenti medici del SSN Applicazione dell’IRAP agli studi dei medici di medicina generale Ruolo del medico competente e rapporti con lo SPRESAL Servizio di sorveglianza sanitaria No alle gare d’appalto al ribasso Onaosi: le procedure per l’elezione del Comitato d’indirizzo Enpam: informazioni su contributi, redditi, riscatti e pensioni I dentisti e la prevenzione “Progetto stili di vita” Posta elettronica certificata gratuita per tutti gli iscritti La grafica artistica nella comunicazione del farmaco

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Periodico dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatridella Provincia di Sassari

SASSARIMEDICA

IN QUESTONUMERO3

ANNO XIXDICEMBRE 2010“Poste Italiane S.p.A. - Spedizionein abbonamento postale D.L.353/2003 (conv. in L. 27/2/2004 n°46) art. 1, comma 2 DCB Sassari.Proprietà: Ordine dei medici diSassari”.

Editoriale/Sanità sassarese Porre fine al congelamento

Giornata del medicoMedaglia d’oro a 18 veterani Hanno giurato 72 nuovi medici

Su Cologone SymposiumConfronto sugli stati vegetativi fra medici, giuristi e filosofi

Il centenario della Costituzionedegli Ordini dei medici

C’è una legge per il dolore: quale il ruolo dell’agopuntura?

Prevenzione odontostomatologica Successo del piano triennale

Perplessità della FNOMCeOsulla campagna nelle scuole

Consentiti gli interventi di medicina estetica

Informazione sanitaria e pubblicità Prima fase applicativa prorogata

Equipollenza fra certificati ASLe dei medici convenzionati

Patenti di guida: non ci sono modifiche alle certificazioni

Medici convenzionatie controlli sulle assenze:sproporzionato il licenziamento

Il collocamento in riposo dei dirigenti medici del SSN

Applicazione dell’IRAP agli studidei medici di medicina generale

Ruolo del medico competente e rapporti con lo SPRESAL

Servizio di sorveglianza sanitariaNo alle gare d’appalto al ribasso

Onaosi: le procedure per l’elezione del Comitato d’indirizzo

Enpam: informazioni su contributi,redditi, riscatti e pensioni

I dentisti e la prevenzione“Progetto stili di vita”

Posta elettronica certificatagratuita per tutti gli iscritti

La grafica artisticanella comunicazione del farmaco

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Anno XIX - Numero 32010

Direttore responsabile: Agostino SussarelluDirettore editoriale: Agostino Sussarellu

Direzione, Redazione, Amministrazione:via Cavour 71/B - 07100 SassariTelefono (079) 23.44.30Telefax (079) 23.22.28

CONSIGLIO DIRETTIVO DELL’OR-DINE: Presidente: Agostino Sussarellu -Vice Presidente: Rita Nonnis - Segreta-rio: Giovanni Biddau - Tesoriere: NicolaAddis - Consiglieri: Alessandro Arru -Piero Luigi Bellu - Tiziana Casti - PaoloCastiglia - Maria Grazia Cherchi - Al-berto Delpini - Monica Derosas - CarlaFundoni - Nicolino Sanna - FrancescoScanu - Patrizia Virgona. ConsiglieriOdontoiatri: Pierluigi Delogu, Alessan-dro Sechi - Commissione per gli iscrittiall’Albo Odontoiatri: Presidente Pier-luigi Delogu - Componenti: AntonellaBortone - Pierpaolo Delitala - AntonioPinna - Alessandro Sechi. Collegio deirevisori dei Conti: Presidente: GiancarloBazzoni - Componenti: Alessandro Ga-nau - Nadia Tola - Revisore supplente:Pasqualina Bardino.

Registrazione n. 236 del 15-12-1989 Tri-bunale di Sassari. “Poste Italiane S.p.A. -Spedizione in abbonamento postale D.L.353/2003 (conv. in L. 27/2/2004 n° 46)art. 1, comma 2 DCB Sassari. Proprietà:Ordine dei medici di Sassari”.

Realizzazione editoriale: TipografiaTAS, Zona Industriale Predda Nieddasud - strada n. 10 - 07100 SassariTel./Fax 079.26.22.36 - 079.262221Stampa: TAS Srl - Sassari.

Sassari Medica è inviato gratuitamente a tutti gliiscritti all’Ordine dei medici chirurghi e degli odon-toiatri della provincia di Sassari e a tutti gli Ordinidei medici d’Italia.

SASSARIMEDICAPeriodico dell’Ordine dei MediciChirurghi e degli Odontoiatridella provincia di Sassari

SITO WEB: www.omceoss.orgE-MAIL: [email protected] ufficiale del centenario

della fondazione degli Ordini

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Editoriale/Sanità sassaresePorre fine al congelamentoGiornata del medico/ Medaglia d’oro a 18 veterani hanno giurato 72 nuovi mediciSu Cologone Symposia:Confronto sugli stati vegetativi fra medici, giuristi e filosofi

Il centenario della Costituzionedegli Ordini dei medici

C’è una legge per il dolore: quale il ruolo dell’agopuntura?

Prevenzione odontostomatologica Successo del piano triennale

Perplessità della FNOMCeOsulla campagna nelle scuole

Consentiti gli interventi di medicina estetica

Informazione sanitaria e pubblicità Prima fase applicativa prorogata

Equipollenza fra certificati ASLe dei medici convenzionati

Patenti di guida: non ci sono modifiche alle certificazioni

Medici convenzionati/Controlli sulle assenze: sproporzionato il licenziamento

Il collocamento in riposo dei dirigenti medici del SSN

L’applicazione dell’IRAP agli studi dei medici di medicina generale

Ruolo del medico competente e rapporti con lo SPRESAL

Onaosi: Servizio di sorveglianza sanitariaNo alle gare d’appalto al ribasso

Le procedure per l’elezione del Comitato d’indirizzo

Enpam: Informazioni su contributi,redditi, riscatti e pensioni

I dentisti e la prevenzione“Progetto stili di vita”

Posta elettronica certificatagratuita per tutti gli iscritti

La grafica artisticanella comunicazione del farmac

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Pubblichiamo l’intervento del presi-dente dell’Ordine Agostino Sussa-rellu alla Giornata del Medico 2010 e le riflessioni sulla situazione dellasanità a Sassari

Gentili signore, signori, autoritàcivili e militari presenti, colle-ghe e colleghi giovani e meno

giovani, vi ringrazio di essere oggiqui con noi, in questa illustre sede,per onorare la nostra manifestazione.

Ringrazio altresì, a nome del Con-siglio Direttivo tutto, e mio personale,l’Università di Sassari nella figura delMagnifico Rettore, professor AttilioMastino, per averci ospitato, come datradizione, in questa splendida e pre-stigiosa Aula Magna, nella qualebuona parte di noi ha conseguito lalaurea, e nella quale oggi ci troviamoper celebrare, come è ormai consuetu-dine, la Giornata del Medico, giuntaquest’anno alla sua cinquantacinque-sima edizione.

La nostra manifestazione si svolgeil 18 ottobre, giorno commemorativodi San Luca Evangelista, patrono deimedici.

Proprio in questa data, cinquanta-cinque anni fa, ebbe luogo per laprima volta tale cerimonia, dellaquale fu promotore il professor Egi-dio Depperu che la portò puntual-mente avanti negli anni, per poi esseredi seguito tramandata, con egualepuntualità, dal suo successore e miopredecessore, l’amico Mario Oppes,ancora una volta qui con noi.

I giovani colleghi, iscritti per laprima volta all’Ordine, oggi prestanoe sottoscrivono il giuramento deonto-logico, ed inoltre, come è ormai tradi-zione consolidata, in questa stessa oc-casione ricevono una medaglia d’oro imedici che hanno raggiunto l’impor-tante traguardo dei cinquant’anni dilaurea, meta che possiamo parago-nare alle nozze d’oro con la profes-sione.

È una sorta di staffetta tra due ge-nerazioni estremamente distanti ana-graficamente, ma sicuramente acco-munate dallo stesso spirito di abnega-zione e di dedizione verso il prossimoche da sempre caratterizza la profes-sione del medico.

Questa nostra tradizionale manife-stazione non è e non intende essereuna semplice celebrazione della cate-goria, ma intende rappresentare il mo-mento più saliente della professionemedica, quello in cui si puntualizzal’importanza e l’obbligo dell’osser-vanza del nostro Codice di Deontolo-gia che, da sempre, configura la linead’indirizzo del nostro comporta-mento, del nostro essere medici. Ilgiuramento, che oggi verrà letto e sot-toscritto in quest’aula da voi giovanicolleghi, racchiude al suo interno l’es-senza portante dell‘intera arte medica.

Quest’anno ricorre un anniversariodavvero importante per la nostra pro-fessione: l’istituzione dell’Ordine deiMedici ha raggiunto i cento anni divita. Sancito dalla legge 455 del 1

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Mancanzadi scelte,pensionamentidi medici,discussionisu una o piùAziendeospedaliere:la classe politicadeve decideresubito

1/Giornata del Medico 2010

Porre fine al congelamento della sanità sassarese

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0 Luglio 1910, epoca in cui re-gnava Vittorio Emanuele III e in cuil’onorevole Luzzati era Primo Mini-stro, l’evento rappresentò un ricono-scimento prestigioso per la nostra ca-tegoria.

La nostra istituzione, ne sono cero,ha svolto un ruolo storico importante:il riconoscimento giuridico della pro-fessione ci ha infatti permesso di eser-citare quella funzione di legittima-zione che non sarebbe altrimenti statapossibile.

Sono altresì convinto che i nostriOrdini siano stati custodi della fun-zione pubblica della professione, eche in questo secolo abbiano interpre-tato degnamente il loro ruolo istitu-zionale nei riguardi della società edello Stato.

Nonostante sia passato tantotempo, con gli inevitabili cambia-menti storici, culturali e sociali, ilfondamento di quella legge è rimastoimmutato. È trascorso esattamente unsecolo, la nostra nazione ha cono-sciuto due guerre mondiali, profondirivolgimenti positivi, quale, ad esem-pio, il “miracolo economico”, e pe-riodi bui, quale, tra gli altri, il terrori-smo politico e mafioso.

In questi cento anni è cambiata lasocietà, e, radicalmente, anche la no-stra professione. Abbiamo guada-gnato notevoli potenzialità diagnosti-che e terapeutiche, riusciamo a curaregran parte delle malattie che un se-colo fa erano addirittura mortali, maabbiamo anche perso alcune di quellecaratteristiche che erano proprie dellanostra professione. Mi riferisco inparticolare al rapporto medico-pa-ziente, benché, a dire il vero, in que-sta fase storica si stia cercando di re-cuperarlo.

Spero che voi, giovani colleghi,sappiate recuperare nella vostra pro-

fessione questo rapporto umano che èalla base di ogni buona terapia.

È mia abitudine ricercare i temi datrattare nella mia tradizionale chiac-chierata tra gli avvenimenti di inte-resse deontologico, o comunque dipertinenza della nostra professione,dell’anno appena trascorso.

Questa volta reputo che sia neces-sario, ancor più che opportuno, par-lare della situazione sanitaria dellanostra provincia, anche se, nello spe-cifico, si tratta di un problema che in-teressa l’intera regione.

La giurisdizione del nostro Ordinecomprende la somma delle provincedi Sassari e di Olbia-Tempio, e questarisulta essere una delle aree più estesedella nostra nazione.

Non è sicuramente facile avere unquadro preciso di quanto avviene inun territorio così vasto; per fortuna itempi moderni ci mettono a disposi-zione dei mezzi che riescono, almenoin parte, ad ovviare alle grandi di-stanze.

In questo momento particolare, perquanto riguarda la sanità, dobbiamofare un distinguo tra le due nostre pro-vince. Olbia-Tempio sembra infattiavviata ad una crescita che va di paripasso con l’aumento della popola-zione, è in fase di ultimazione ilnuovo ospedale, e anche il “San Raf-faele” sta per coronare il suo sogno diaprire una struttura in Gallura.

Il tutto sull’onda dell’attuazionedel Piano Sanitario Regionale predi-sposto dalla precedente amministra-zione.

Pare addirittura che il prossimoPiano Sanitario Regionale, che inogni caso speriamo veda la luce al piùpresto, preveda persino un aumentoulteriore dei posti letto per questa pro-vincia.

Non possiamo che essere contenti 3

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dell’ampliamento della reteassistenziale ospedaliera dellaprovincia di Olbia-tempio,sottodimensionata per troppianni, in quanto ciò permetteràai cittadini della Gallura diusufruire finalmente di un’as-sistenza adeguata nel territo-rio di residenza.

Nel contempo siamo estre-mamente preoccupati per lasituazione che si sta invececreando nella più grande e so-prattutto popolosa provinciadi Sassari.

Quasi tutti i giorni sullastampa regionale appaiono ar-ticoli che parlano della situa-zione dei nostri ospedali, siache si tratti delle strutture,delle tecnologie, o del perso-nale, e, come tutti ben sapete,i commenti non sono positivi.Sassari sta vivendo, e pur-troppo non solo nell’ambitodella sanità, uno dei periodi più criticidella sua storia, e noi comuni cittadininon riusciamo a comprendere se il de-cadimento della nostra provincia sialegato alla incapacità di chi ci rappre-senta ai vari livelli, alla classe diri-gente in senso lato, o alla crisi econo-mica che ha colpito il mondo intero.

Di fronte a tutto questo, l’argo-mento che coinvolge maggiormente inostri politici, e non solo loro, o, perdirla come è in uso in questi anni, “lamadre di tutte le discussioni”, sembraincentrata nell’interrogarsi circa l’op-portunità o meno di unire le dueaziende sanitarie presenti nel territo-rio, se si debba cioè costituire unamega azienda, o lasciare le cose comestanno. Si aggiunge addirittura un’ul-teriore ipotesi: se, ancor meglio, nonsia il caso di pensare a tre aziende au-tonome, ciascuna col proprio staff di-

rigenziale, assistenziale e amministra-tivo. L’argomento è talmente coinvol-gente che nessuno si rende conto chesarebbe più utile concentrarsi sull’ur-genza di mettere le strutture attualinelle condizione di funzionare “me-glio”, se non addirittura “al meglio” …

In quest’ultimo mese, in base a ri-lievi effettuati, la stampa regionale hadato la notizia che ammonta a 60 ilnumero dei medici collocati in pen-sione, o prossimi al pensionamento;in tale cifra sono inclusi almeno 10primari.

Certo la notizia è importante, e si-curamente avrà delle ricadute sullasanità della nostra provincia, ancheperché un fenomeno analogo si staverificando all’interno dell’aziendaOspedaliero-Universitaria, ma la cosacuriosa è che nessuno ha analizzato ilfatto nella sua interezza.

Se parliamo dei primari, dobbiamo 4

Per concessione del dottor Mario Soma

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5I medici premiati con la Medaglia d’oro per i 50 anni di laurea

Il pubblico e i premiati alla Giornata del Medico

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notare che nella stragrande maggio-ranza sono stati collocati a riposoquasi tutti a 67 anni, per raggiunti li-miti di età.

Ciò dimostra, e il nostro Ordine loha da molto tempo sottolineato, che laclasse medica di Sassari raggiungeva,e nonostante tutto ancora raggiunge,un’età media elevata, per cui ci si do-veva preparare per tempo a questoevento, individuando percorsi appro-priati di sostituzione.

Il tempo scorre regolare e implaca-bile, ma di ciò non sembrano accor-gersi coloro che nell’immobilismogestiscono la sanità.

Si va inoltre manifestando un fattonuovo da analizzare con attenzione:l’abbandono del lavoro da parte deglialtri 50 medici; una gran parte di co-storo ha difatti lasciato la professionemolto prima della soglia dei 65 anni.

Se ci spingiamo a colloquiare conquesti sanitari, scopriamo che si trattadi medici ormai demotivati, che sisono sentiti non gratificati per nonaver mai visto riconosciuta la loroprofessionalità. Su questo fatto sì, chebisognerebbe soffermarsi a riflettere.

Questo è l’argomento che dovrebbeattualmente essere al centro dei varidibattiti, non certo quello dell’oppor-tunità di costituire o meno una, due otre aziende, visto che in questo modoabbiamo perso e andiamo perdendodei professionisti di grande espe-rienza che, fornendo un’assistenza diqualità, davano e danno lustro alla no-stra sanità.

Comunque, siccome piangere sullatte versato non conduce da nessunaparte, cerchiamo di trovare per questanuova situazione un risvolto positivo.

Ho già detto che l’Ordine da tempoaveva evidenziato l’avanzata età ana-grafica della nostra sanità: bene,adesso ci troviamo nelle condizioni di

dare una svolta a questo fenomeno.Recenti esperienze ci hanno fatto

constatare come sia possibile trovaredelle figure giovani che abbiano le ca-pacità non solo di essere bravi medici,ma anche efficienti organizzatori.

Invitiamo le dirigenze delle strut-ture della nostra provincia ad appro-fittare del momento per ringiovanire erinvigorire la classe medica, evitandovecchi metodi, legati più agli interessidi pochi che al bene collettivo.

Il miglioramento dell’offerta sani-taria è un obiettivo che qualunqueamministratore, sia politico che tec-nico, deve fare proprio.

Al momento del cambio della ge-stione politica alla regione, invi-tammo nella nostra città l’assessoreAntonello Liori affinché ci esponessela propria visione del futuro di una sa-nità che, a nostro avviso, necessitavadi una sferzata e di una politica di cre-scita.

In quell’occasione, eravamo nelmese di giugno dello scorso anno,l’assessore stigmatizzò la situazionedi degrado delle strutture, osservatadurante la sua visita presso gli ospe-dali sassaresi, ma dichiarò anche dinon condividere i progetti della giuntaprecedente che prevedevano amplia-menti, ristrutturazioni e costruzioni dinuovi padiglioni.

Non nascose neppure il timore che,con le nuove strutture, si realizzasseroscatole vuote e affermò: “Due ospe-dali con la dotazione organica attualerischiano un sovradimensionamento:mi appello alla scelta degli operatori edei politici locali, perché tenganoconto di questo rischio”. Da quel mo-mento questa è stata la parola d’or-dine dell’assessore Liori: il futurodella sanità sassarese lo devono deci-dere i sassaresi, politici ed operatori.

Nell’attesa di tale decisione, diffi- 6

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cile e sicuramente senza possibilitàalcuna di condivisione unanime, la si-tuazione sanitaria è stata semplice-mente congelata.

Dapprima si è provveduto ad im-porre ai Direttori Generali in carica diattenersi all’ordinaria amministra-zione, quindi, dopo il loro allontana-mento, si è fatto ricorso al commissa-riamento delle aziende nell’apparenteimminente nomina dei nuovi DirettorGenerali..

Ho ormai perso il ricordo deltempo trascorso, ma intanto i com-missari, in quanto tali, sono anch’essiimpediti dal compiere atti che esulinodalla normale amministrazione.

Il risultato di tutto ciò lo si riscon-tra nella situazione attuale, difatti, perdirla con le parole del sindaco di Al-ghero, Marco Tedde, negli ospedali sirespira un senso di profondo disagio.

Mi permetto di dire che dal feb-braio dello scorso anno non si è piùmossa neppure una foglia.

Nel contempo, è stata presentatapresso il Consiglio Regionale, e lì dapiù di un anno staziona in Commis-sione Sanità, una proposta di legge sulriordino del nostro servizio sanitarioregionale, nella quale è previsto, inmaniera chiara e non equivocabile, ilfuturo di tutte le strutture ospedalieree territoriali; resta però un buco: perquanto concerne Sassari, si sorvola.

Si prendono in considerazione Ol-bia, Nuoro, Lanusei, Ghilarza, Ori-stano e così via… Per noi, il vuoto.

Il Consiglio dell’Ordine ha provatoad “applicare il teorema assessoriale”chiedendo agli operatori della sanità,e anche ai medici che si interessano dipolitica, quale dovrebbe essere il fu-turo della nostra provincia.

Come era logico, il pensiero non è,e chiaramente non poteva esserlo,unanime. Difatti, dagli incontri da noi

organizzati, sono emerse posizionivariegate. Qualcuno vede nella situa-zione attuale il massimo degli obiet-tivi, altri precorrono i tempi, con l’i-dea della costituzione immediata diun’unica grande azienda, altri ancoravedono un’evoluzione graduale dellasanità sassarese che passi attraversouna strutturazione completa e ade-guata delle due aziende esistenti.

Ricordiamoci che attualmente en-trambe le strutture hanno grosse ca-renze organizzative. Per fare un esem-pio che la dice lunga, presso l’aziendaOspedaliero-Universitaria, benchésiano trascorsi già sette mesi dalla no-mina del commissario, non è stato an-cora individuato un Direttore Sanita-rio.

Come concludere questo quadro dicerto non esaltante?

Noi vogliamo farlo invitando laclasse politica a riappropriarsi di quelruolo peculiare della mediazione edella decisionalità.

Noi riteniamo inammissibile doverimbattersi, ad ogni cambio di gestionepolitica, in una modifica dell’assettosanitario regionale.

Se ogni cinque anni si decide dimodificare ciò che ha messo in atto ilgoverno precedente, con i tempi direalizzazione dei normali progettinella nostra società, ci troveremosempre ad essere stoppati sul nastro dipartenza, come avviene nelle garequando il giudice spara il secondocolpo di pistola.

Fortunatamente, in un mondo per-sonalistico in cui spesso prevalgonointeressi particolari, la nostra profes-sione non dimentica il proprio com-pito e il proprio ruolo.

I medici, con la loro abnegazione ecol senso del dovere, continuano adoffrire ai cittadini una buona sanità.

Agostino Sussarellu 7

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S i è tenuta a Sassari, lunedì 18ottobre, in occasione della ricor-renza di San Luca Evangelista,

la 55° edizione della Giornata delMedico, istituita dal professor EgidioDepperu per il giuramento ufficialedei nuovi professionisti.

Un evento che ha ricoperto que-st’anno particolare rilievo, in quantoricorre il Centenario dell’Ordine deiMedici, cento anni che il Presidentedell’Ordine sassarese Agostino Sussa-rellu ha brevemente ripercorso nel di-scorso introduttivo, evidenziando itraguardi terapeutici e scientifici rag-giunti, senza nascondere l’allenta-mento del rapporto medico-paziente,che ha esortato a recuperare come ele-mento fondante della professione.

Ma l’evento ha offerto soprattuttol’occasione per compiere alcune ri-flessioni sulla situazione sanitarianelle province di Sassari e di Olbia-Tempio, due realtà distanti non sologeograficamente, ma anche con pecu-liarità diverse.

Si è posto l’accento sul fatto chenella provincia di Olbia-Tempio è incorso una ristrutturazione della sanitàed è in fase di ultimazione il nuovoospedale ed il “San Raffaele”, per ilquale sarebbe previsto un aumentodei posti letto nel futuro Piano Sanita-rio regionale.

Nel contempo, però, è emersa note-vole preoccupazione per la situazioneche si sta creando nella provincia diSassari, che sta vivendo uno dei pe-

riodi più critici della sua storia, le cuicause non si comprende se siano do-vute all’incapacità di chi ci rappre-senta, alla crisi economica o alletroppe esigenze che i cittadini preten-dono da un sistema sanitario mo-derno.

Al centro del dibattito sulla sanitàsassarese è l’opportunità di unire ledue aziende esistenti (ASL e AOU),mantenere lo status quo o creare treaziende autonome. Questa discus-sione sta oscurando totalmente la ne-cessità di mettere, nel frattempo, lestrutture attuali in condizione di fun-zionare al meglio. C’è poi il problema 8

Occasioneper riflessionisullo statodel Serviziosanitario

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ne2/Giornata del Medico 2010

Medaglia d’oro a 18 veterani Hanno giurato 72 nuovi medici

Il dottor Agostino Sussarellu

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dei 60 medici andati in pensione o chestanno per andarci, tra cui almenodieci primari. “La stragrande maggio-ranza è andata via per raggiunti limitidi età, quasi tutti a 67 anni, segno diun invecchiamento della classe sassa-rese che – ha affermato il dottor Sus-sarellu – il nostro Ordine aveva se-gnalato da tempo, mettendo in guar-dia sull’opportunità di prepararsi al ri-cambio generazionale”. Ma da analiz-zare con attenzione è anche l’abban-dono del lavoro da parte di altri me-dici, che hanno lasciato la profes-sione, anzitempo, perché demotivati enon gratificati. «Questo – ha ammo-nito il presidente – molto più che lacreazione di una, due o tre aziende,dovrebbe essere il dibattito da affron-tare, altrimenti si rischia di perderequell’esperienza che garantisce laqualità delle strutture sanitarie».

Un riferimento diretto è andato an-che alla gestione politica della sanità:dal febbraio dello scorso anno si è de-terminata una stasi che ha favorito unprocesso di involuzione, percepito so-prattutto nelle realtà periferiche, siadagli operatori che dai cittadini».

Una situazione di grave immobili-smo, quella denunciata dal Presidentedell’Ordine, che si affianca allo stallodella proposta di legge di riforma sa-nitaria in Consiglio Regionale: «InCommissione Sanità staziona da oltreun anno una proposta di legge sulriordino del nostro servizio sanitarioregionale: qui è previsto, in manierachiara e non equivocabile, il futuro ditutte le strutture ospedaliere e territo-riali della Sardegna: resta un vuoto,evidente e clamoroso, per quanto con-cerne Sassari».

«Noi, come Ordine, – ha conclusoil Presidente – siamo pronti a dare ilnostro contributo per stilare una pro-

posta di modello sanitario nella pro-vincia di Sassari.

Invitiamo fin d’ora la classe poli-tica a riappropriarsi del suo ruolo, cheè quello della mediazione e della de-cisionalità. Chiediamo ai politici diattuare delle scelte che siano condi-vise, salde e durature nel tempo, e so-prattutto che siano delle scelte di cuisi prendano tutta la responsabilità difronte agli operatori sanitari e alla po-polazione».

Sono stati settantadue, quest’anno,i giovani colleghi che hanno prestatoe sottoscritto il giuramento deontolo-gico, e i diciotto i veterani che hannoraggiunto l’importante traguardo deicinquant’anni di laurea: Antonio Raf-faele Accardo, ex primario di Medi-cina; Antonio Giovanni Baule, Re-sponsabile di Medicina Generale edex coordinatore sanitario della Usl diOzieri; Franco Delogu, medico diMedicina Generale rappresentante diFIMMG ed ENPAM ed ex consiglieredell’Ordine dei Medici di Sassari;Giovanni Agostino Frassetto, ex pri-mario di Anestesia e Rianimazione;Oreste Renato Mainiero, ex primariodi Chirurgia Generale presso l’Ospe-dale di Olbia; Pierluigi Angelo Ma-ninchedda, ex primario dell’Ospedalepsichiatrico provinciale e dirigente,fino al ‘95, del 3° Servizio Sanitario;Giuseppe Antonio Manzoni, ex pri-mario del Laboratorio di analisi di La-nusei ed Alghero; Giovanna Maro-gna, ex primario del Servizio trasfu-sionale a Padova, Ozieri, Alghero eSassari, dove ha concluso la sua car-riera; Pietro Pani, medico di famigliaper 40 anni Porto Torres, città di cui èstato sindaco, e dirigente sindacaleFIMMG; Salvatore Patteri, ex diri-gente della Cardiologia, ed ex consi-gliere dell’Ordine dei Medici di Sas- 9

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sari; Carlo Perria, ex direttore dellascuola di specializzazione di Neuro-chirurgia di Sassari e docente di Neu-rochirurgia all’Università di Sassari eGenova, fondatore della Scuola Inter-nazionale di Fotobiologia aPadova;Mario Spanedda, ex primario di Me-dicina Interna a Ittiri, Alghero e Sas-sari; Paolo Testoni, dirigente del Cen-tro per le Malattie Endocrine e suc-

cessivamente medico di MedicinaGenerale; Paolo Candido Tola, ex me-dico di Medicina Generale, speciali-sta in Fisioterapia, docente nei corsidi formazione professionale per Assi-stente Geriatrico e consigliere FIM-MG. Assenti per motivi personali imedici Giovanni Luigi Bagella, Seba-stiano Bianco, Giovanni Demontis eTeresa Pischedda.

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Il giuramento di un giovane medico

Il tavolo della presidenza nell’Aula Magna dell’Università

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Una tre giorni densa di relazionie dibattiti sugli stati vegetativi,nella suggestiva cornice di Su

Gologone. A Oliena dal 5 al 7 ottobrescorsi medici, giuristi, scienziati efilosofi si sono confrontati, alla ricer-ca di un percorso comune, nel work-shop internazionale “Su GologoneSimposia”, promosso dalla Fede-razione Regionale degli Ordini deiMedici della Sardegna su impulso delPresidente dell’Ordine di Nuoro LuigiArru.

«Questo evento nasce sulla scortadel Forum nazionale di Bioetica pro-mosso nel 2009 dalla Federazionenazionale – ha spiegato Arru in aper-tura dei lavori – in seguito alla pres-sione mediatica suscitata da alcunicasi di cronaca sul tema degli stativegetativi. Da quell’esperienza vo-gliamo ripartire per approfondire itemi legati al rapporto medico-paziente, quando quest’ultimo sitrova in uno stato di incoscienza, ed aiproblemi etici, medici e giuridici con-nessi a tale stato». «Abbiamo sceltoquesto momento – ha commentato ilPresidente della Federazione regiona-le Agostino Sussarellu in apertura deilavori – perché siamo relativamentelontani dai clamori della cronaca e itempi sono maturi per una riflessionee un confronto sereno tra operatorisanitari, magistrati, giuristi, bioetici-sti». Un concetto, quello della “ricer-ca” di punti fermi riguardo una pro-blematica tra le più difficili e dibattu-

te dalla medicina moderna, che è statorinforzato dal Presidente dellaFederazione Nazionale Amedeo Bian-co, presente anche lui al Simposio.«La medicina non produce verità,produce semmai evidenze: il compitodei medici è quello di sollecitare losviluppo delle migliori competenzepossibili» ha affermato Bianco, conun’affermazione che è stata un invitoalla prudenza ed, allo stesso tempo,alla ricerca di nuovi orizzonti scienti-fici.

Si è trattato di un evento pioniereed unico nel suo genere, che ha avutol’ambiziosa intenzione di mettere aconfronto e trovare una lingua comu-ne – “un idioletto”, come lo ha chia-mato il giurista Giovanni Comandè -tra branche che a diverso titolo – dallamedicina alla giurisprudenza, passan-do per la filosofia – si occupano delfine vita e degli stati di coscienza.Parola d’ordine è stata quella diabbandonare la rigidità dei confinientro cui muoversi per indagare unarealtà - qual è quella degli stati vege-tativi - dai contorni sfumati, per dirlacon le parole di Paolo Vineis, docentedi Epidemiologia a Londra, che haapplicato la teoria dei fuzzy sets, oconfini labili, appunto, alla medicina.«Nel fine vita – ha spiegato Vineis –la confusione deriva dal fatto che sicerchino soglie

Tanti gli elementi emersi dalSimposio e offerti alla discussionescientifica e giuridica per tentare diridefinire quello che in molti hanno 11

I rapportifra sanitarie pazientiin statodi incoscienzae i problemietici e giuridici

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itoA Oliena Su Gologone Symposia

Confronto sugli stati vegetativi fra medici, giuristi e filosofi

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chiamato “l’enigma degli stati vege-tativi”. Perno del dibattito sono statele relazioni di Adrian Owen, ricerca-tore dell’università di Cambridge,Joseph Giacino, proveniente daBoston, e Steven Laureys, dell’ateneodi Liegi: i tre scienziati hanno illu-strato i risultati delle ricerche sul neu-roimaging, o neuroimmagini, metodoche utilizza la risonanza magneticaper rinvenire uno “stato di minimacoscienza” nei pazienti in apparentestato vegetativo, attraverso gli stimolineuronali. Applicando le tecniche dineuroimaging a soggetti che per laclinica risultano in stato vegetativo, èstato così possibile identificare areedel cervello che rispondono agli sti-moli – figurativamente le zone inte-ressate si “accendono” in seguito aglistimoli - dimostrando così uno statodi coscienza, seppure minimo, neisoggetti indagati. E’ evidente chequesti studi, per ora ancora ad unostadio sperimentale, apriranno nuovefrontiere nella diagnosi degli stati dicoscienza: secondo alcune proiezionil’errore diagnostico riguarderebbeaddirittura il 40 per cento dei pazien-

ti in stato vegetativo, i quali in realtàpossiederebbero ancora uno statominimo di coscienza. Il condizionalee la prudenza sono però d’obbligo,avvertono gli stessi scienziati, inquanto tale dato non è corroborato dasufficienti dati statistici.

Il risultato delle ricerche sulle neu-roimmagini – ancorché a livelloembrionale – è talmente clamoroso da

12Relatori e partecipanti al simposio di “Su Gologone Symposia”

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far affermare ad alcuni studiosi, comead Anna Estraneo, medico dellaFondazione Salvatore Maugeri diTelese Terme, che «piuttosto che par-lare di “stato vegetativo permanente”bisognerebbe sostituire l’ultimo ter-mine con “persistente”, in quanto nonè attualmente possibile sapere se equando un paziente in stato vegetati-vo si risveglierà: lo stato vegetativo,come dimostrano gli studi, non è piùconsiderabile come irreversibile».

Il Simposio di Oliena ha dunqueofferto uno spunto interessante, sep-pure assolutamente innovativo e pocoesplorato, per comprendere come laricerca stia approfondendo il tema del“cosa ci sia oltre la soglia di questistati”. Ma, ci si è chiesti da più parti,come conciliare gli studi sperimentalicon la pratica clinica e con la giuri-sprudenza? “Quali errori diagnosticisi commettono?” è stata la domandadi Aldo Amantini, dell’università diCareggi. “Quali sono le caratteristi-che etiche dello stato di mancanza dicoscienza?” si è chiesto l’inglese GuyKahane. “Quali problematiche medi-che e assistenziali è opportuno affron-tare nella somministrazione dellanutrizione artificiale?” ha osservato ilmedico esperto di nutrizione artificia-le Maurizio Muscaritoli. Tutti interro-gativi aperti dalla nuova frontiera delneuroimaging.

Domande e riflessioni che richie-dono una modifica degli stessi princi-pi del diritto, come ha descritto il giu-rista Francesco Busnelli. E dunque ildialogo, fin qui limitato alla medicinae alla scienza, si allarga alla giurispru-denza, come sottolineato dai giudiciRosemary Barkett, magistrato statuni-tense che ha seguito da vicino il casodi Terry Schiavo, Amedeo Santo-suosso, giudice della Corte d’Appellodi Milano, e Ann Power, magistrato

della Corte Europea dei DirittiUmani. Difficile, come è emerso daidibattiti e dalle tavole rotonde che sisono susseguite nella tre giorni, con-ciliare le evidenze mediche e scienti-fiche e più ancora i risultati del neu-roimaging con una loro applicazionelegale e giuridica.

In questo senso sono risultate rile-vanti anche le relazioni del bioeticistanewyorkese Joseph Finns, che ha rias-sunto il percorso dei casi più eclatan-ti in ambito medico-giuridico ameri-cano, tra cui i casi Quinlan e Wallis,che hanno dato vita a percorsi giuri-sprudenziali parzialmente diversi daquelli italiani. «Se casi di questo tipoapprodano in un’aula di giustizia – haosservato Comandè – è già un falli-mento, perché non è stato garantito ildiritto in un modo univoco: per que-sto dobbiamo sforzarci di fissare dellenorme universali e chiare in questocampo».

Non meno interessante è stato l’a-spetto bioetico e filosofico della que-stione, affrontato magistralmente daRemo Bodei. Il filosofo sardo, cheattualmente insegna all’università diLos Angeles, si è domandato “quantovalga” la vita di una persona incapacedi comunicare e totalmente dipenden-te dalle cure. La riflessione, tutt’altroche oziosa, ha in qualche modo tiratole fila di un discorso che faticava atrovare un bandolo nei suoi moltepli-ci risvolti: una domanda capace diorientare il senso della discussione.Netta è stata la posizione di Bodei:“Finché la fiammella della coscienzaresta accesa è necessario fare di tuttoper tenerla accesa, ma quando si spe-gne non ha più senso l’accanimento:maledetto chi spegne il lumicino dellavita quando c’è ancora qualcosa dafare, benedetto chi usa l’accabadoraquando non c’è più niente da fare” haconcluso Bodei, richiamando la miti- 13

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ca figura sarda dell’ “accabadora”, ladonna che spegneva la vita delle per-sone sofferenti, come metafora delrifiuto dell’accanimento terapeutico.

E Bodei è stato anche uno dei pro-tagonisti del dibattito conclusivo,moderato dal giornalista GiulianoGiubilei, che oltre al filosofo sardo haavuto come relatori il medico diCareggi Aldo Amantini, il senatoreIgnazio Marino, il Presidente del-l’Ordine dei Medici di SassariAgostino Sussarellu, il giuristaGiovanni Comandè, tutti concordi nelchiedere al Parlamento italiano l’ela-borazione e l’approvazione di unalegge, partecipata e condivisa, sultestamento biologico e sulla figura delfiduciario, rispettosa dell’autonomiadel medico e dei diritti del paziente.«In questi anni – ha osservatoSussarellu, portando la sua personalee diretta esperienza – nei nostri repar-ti di Rianimazione abbiamo assistito auna netta diminuzione delle morti e,parallelamente, a un aumento vertica-le dei casi di stati vegetativi, o statiminimi di coscienza: un fenomeno cheva quindi affrontato in tutta la suaurgenza, perché i casi si moltiplicanoe non possiamo permetterci un vuotolegislativo in questo senso; non pos-siamo permettere che siano i tribunalia risolvere, di volta in volta, questionicosì delicate; non possiamo permette-re che la nostra deontologia professio-nale, che è il primo orientamento chedeve ispirarci, risulti in contrasto conla legge». Marino ha voluto mettere inguardia dagli “abbagli” che possonoessere provocati dalla scienza, laquale, secondo il senatore, non puòprescindere, ma deve passare insecondo piano rispetto alla volontàdell’individuo.

«Non si possono scrivere le leggisenza tener conto del progresso scien-tifico – ha commentato Marino, in un

chiaro riferimento al neuroimaging –ma si deve lasciare all’individuo lalibertà di utilizzare quelle tecniche e leterapie connesse. Deve restare fermoquel principio, contenuto nel secondocomma, che Aldo Moro volle inserirenell’articolo 32 della Costituzione:“Nessuno può essere sottoposto aterapie mediche contro la suavolontà». Il senatore ha anche puntatoil dito sugli interessi economici incampo - «Sappiamo che mantenere lecure di queste persone (pazienti instato minimo di coscienza o in statovegetativo, ndr) è molto costoso» hacommentato Marino, indicando ilpericolo che interessi economici pos-sano “inquinare” la discussione scien-tifica e medica. Un richiamo all’equi-librio e all’abbandono delle ideologie,in un contesto così delicato, è arrivatoda Bodei: «La politica sta intervenen-do a gamba tesa su questi temi, ma ènecessario abbandonare le guerre direligione e i fondamentalismi: la sof-ferenza inutile e l’apologia del doloredimenticano la misericordia».

Non un addio, ma un arrivederci, èstata la conclusione della tre giorni:Su Gologone potrebbe trasformarsi –questo è nelle intenzioni delPresidente dell’Ordine di Nuoro LuigiArru – in un appuntamento fisso per lacomunità medica, scientifica, giuridi-ca e filosofica: l’inizio di un dialogoalla ricerca di una lingua comune.

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SITUAZIONI ALBIA NOVEMBRE 2010

ISCRITTI ALL’ALBO MEDICI CHIRURGHI 3395

ISCRITTI ALL’ALBO ODONTOIATRI 444

TOTALE ISCRITTI 3839

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Il 10 luglio 1910 veniva promul-gata la legge n. 455 che istituiva“in ogni provincia” gli Ordini dei

medici-chirurghi, dei veterinari e deifarmacisti e la FNOMCeO (Feder-azione Nazionale Ordini MediciChirurghi e Odontoiatri), nell’ambitodelle manifestazioni celebrative del-l’evento, ha tra l’altro pubblicato unponderoso volume (di 400 pagine) daltitolo “Centenario dell’istituzionedegli Ordine dei Medici. Cento annidi professione al servizio del Paese”.

I 19 articoli del volume, a firma diautorevoli conoscitori della storia edella evoluzione del sistema sanitario,tracciano un bilancio dei pregi e deimeriti, ma anche dei difetti e delle ca-renze, della professione medica, cer-cando di delinearne il futuro. È rap-presentativo l’intervento del Presi-dente della FNOMCeO: «La storiache proponiamo ci consegna la spe-ranza di una missione possibile,quella cioè di poter responsabilmentee legittimamente saldare interessi pro-

fessionali ad interessi generali dellacomunità. È ancora possibile che laprofessione medica possa cessare disubire e cominciare a stupire se ab-bandonerà logiche e culture del pas-sato, troppo spesso ridotte a mera di-fesa di interessi immediati e parcelliz-zati, nell’illusione miope che sal-vando le rispettive parti si possa sal-vare il tutto».

Sembra questa l’occasione per ri-flettere sul significato di professiona-lità medica e sul contributo che la Sa-nità pubblica, intesa come disciplina,potrebbe fornire al recupero e rilanciodella stessa. Circostanza rafforzatadal fatto che si sta procedendo allariforma delle professioni e degli Or-dini professionali, e la legge propostadovrebbe assicurare, in sintesi, chel’esercizio delle professioni intellet-tuali si svolga nel rispetto del princi-pio di professionalità specifica e tuteligli interessi collettivi e generali adesso connessi, nonché garantisca l’af-fidabilità e la qualità delle prestazioni. 15

Le celebrazionipossono esserel’occasioneper rifletteresul ruoloprofessionalee sullaSanità Pubblica

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entiNel 1910 veniva promulgata la legge istitutiva

Il centenario della Costituzione degli Ordini dei medici

Mi sarebbe piaciuta la professione medica.In sostanza non differisce,

nello spirito, da quello che ho cercatodi infondere al mio mestiere di imperatore.

Mi appassionai a questa scienza,troppo vicina a noi per non essere incerta,

esposta ad entusiasmi e a errori,ma modificata senza posa

dal contatto con l’immediato e con la nuda realtà.

Margherite Yourcenar(da “Memorie di Adriano”)

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Secondo il Documento degli Ordiniprofessionali, questi dovrebbero pro-muovere, coordinare e assicurare laformazione continua, resa obbligato-ria; nonché l’accreditamento dei per-corsi formativi, da svolgere secondocriteri e livelli di qualità riscontrabili;emanare codici deontologici vinco-lanti; stabilire standard di qualità perle prestazioni caratterizzate da ter-zietà necessaria; e adottare i regola-menti ad essi demandati. In altri ter-mini fine principale degli Ordini èdunque quello di tutelare ed accre-scere la professionalità degli iscritti.Si tratta di un compito delicato e com-plesso perché la professionalità è didifficile connotazione e quindi deli-mitazione, è connessa a caratteristi-che caratteriali personali, è vincolataal contesto sociale e organizzativo nelquale si mette in atto.

Occorre rilevare infatti che la pro-fessionalità assorbe in parte alcunielementi che caratterizzano la defini-zione di professione, come l’abilità inun campo del sapere e l’arte di domi-nare questo sapere e di utilizzarlo,l’applicazione pratica di tecniche in-tellettuali, l’assunzione in proprio diresponsabilità nell’esercizio dellaprofessione, l’autonomia e l’auto-controllo nell’attività e quindi l’auto-organizzazione, la capacità di pro-durre conoscenza situata entro le si-tuazioni in cui si opera a fronte di pro-blemi da individuare e interpretare,ma comprende anche attitudini indivi-duali di relazione sociale nel contestoin cui il professionista vive e lavora;la professionalità aggiunge alle capa-cità tecniche, competenze di contestoe relazionali, attitudine a lavorare cone per gli altri, abilità a mettere a fruttol’esperienza ed a superare la rigida di-stinzione manuale/intellettuale. Nelsistema organizzativo odierno, com’èla sanità, non si richiede solo il sapere

e il saper fare, quindi, ma anche unacapacità di adattarsi in contesti tecno-logicamente e organizzativamentecomplessi, molto più mobili e flessi-bili – e anche incerti – rispetto alle ri-gidità del passato, di inserirsi in si-stemi di relazione in rapido muta-mento e una disponibilità individuale– superiore rispetto al passato – da-vanti alla flessibilità, alla mobilitàverticale e orizzontale, alla poliva-lenza, all’aggiornamento, alla forma-zione continua.

Si comprende come, mano a manoche le attività professionali vengonoesercitate in contesti organizzativi disempre maggiore complessità, di-venta più rilevante la professionalitàaccanto alle capacità professionalitecniche, e che in tali contesti pren-dono il sopravvento coloro che cu-rano ed alimentano la propria profes-sionalità globale (professionalitàemergenti).

Nell’ambito delle Aziende sanitariela professionalità si manifesta di fattocon la capacità di collocare il propriolavoro all’interno di un ciclo produt-tivo e di un contesto organizzativoche può essere eterodiretto, intera-gendo positivamente con la strutturaaziendale e con i suoi membri, tra cuii sempre trascurati cittadini/clienti.Secondo l’Ordine dei Medici ingleseinfatti la professionalità medica vienedeterminata dalla serie di valori, com-portamenti e modi di rapportarsi chepossono aumentare la fiducia che lagente ripone nei medici. Sorge spon-tanea la domanda quale contributopuò fornire la Sanità pubblica allaprofessionalizzazione dei medici ealle funzioni dell’Ordine professio-nale.

Intanto un capitolo del volumedella FNOMCeO riguarda proprio ilruolo della Medicina di Sanità pub-blica – o meglio dei laureati in Medi- 16

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cina e Chirurgia operanti nel campodell’Igiene e Sanità pubblica – nell’a-nalisi ed approfondimento dei cam-bia-menti dei contenuti e della strut-tura del lavoro professionale in rela-zione alle trasformazioni delle orga-nizzazioni, del mercato e delle tecno-logie in Sanità.

È appena il caso di rammentare poil’apporto dell’apprendimento dei ru-dimenti delle discipline di base dellaSanità pubblica (Epidemiologia e De-mografia, Statistica medica, Econo-mia sanitaria, Medicina preventiva)alla professionalità tecnica, entrandoa far parte integrante ormai dei fonda-menti della moderna pratica profes-sionale della medicina clinica.

Premesso che il processo di costru-zione e di riconoscimento di una defi-nizione professionale solida dipendedalle proiezioni e prospettive legate alfuturo, i medici dovrebbero acquisirela consapevolezza che il loro ruolo sisvolge entro l’ampio contesto del si-stema salute (prevenzione, cura, riabi-litazione) e del sistema sanità (pro-grammazione, organizzazione e ge-stione dei servizi sanitari). Oltre a ga-rantire l’erogazione di prestazioni cheportano beneficio al singolo paziente,devono imparare a difendere e pero-rare i bisogni sanitari di tutta la popo-lazione. Gioca a sfavore di questoorientamento il successo della culturaspecialistica in quanto, nel suo mododi esprimersi nella pratica professio-nale, si caratterizza per una acco-glienza relativa dei dati di realtà, per-ché esercita una progressiva selezionee frammentazione delle informazionisecondo la pro-pensione al controllodei vari saperi specialistici.

La sanità pubblica potrebbe inse-gnare a costruire e intrattenere unbuon rapporto con la comunità/popo-lazione e non solo col singolo pa-

ziente, ad attribuire importanza ad uncomportamento non reattivo ma at-tivo e propositivo nei confronti di co-loro che presentano un bisogno sani-tario, a fare entrare nella mentalità unatteggiamento preventivo ponendo lasalute e non la malattia al centro delloro interesse.

Sempre l’Ordine dei Medici in-glese, nel citare i connotati etici edeontologici che devo-no possedere imedici (integrità, compassione, altrui-smo, miglioramento continuo, aspi-razione all’eccellenza, capacità di la-vorare con i membri dei gruppi di as-sistenza), sottolineano la necessità digettare le basi per realizzare un “con-tratto morale” tra la professione me-dica e la società. «Ciascuna delle dueparti deve sentire il dovere di raffor-zare il sistema dei servizi sanitari dalquale dipende la nostra dignità umanacollettiva». Questo contratto morale èindispensabile per conseguire le fina-lità della sanità pubblica, in partico-lare per migliorare la qualità e ridurrele disuguaglianze dell’assistenza sani-taria. I medici, presi collettivamente,dovrebbero aprirsi a nuovi problemi,superare la visione di un rapporto me-dico-paziente autarchico e punti-forme, partecipando allo sforzo di ri-conoscere e attuare il diritto alla sa-lute anche fuori del territorio nazio-nale. Non dovrebbero rimanere all’o-scuro della globalizzazione sani-ta¬ria, sollevando lo sguardo dalla sa-lute del singolo verso la salute glo-bale, diventata dal 2003 un fonda-mentale programma della Organizza-zione mondiale della Sanità.

Perché trascurare la nozione che ipiù grandi successi della Medicina,misurabili in risparmio di vite umane,sono attribuibili ai medici che hannodedicato la loro vita professionale, ol-tre all’attività clinica, a risolvere an- 17

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che problemi di sanità pubblica? Sto-ricamente si può risalire allo stessoIppocrate, dichiarato il “padre dellaMedicina”, che riconosceva la neces-sità per i medici di riconoscere i de-terminanti ambientali, socia-li e com-portamentali delle malattie. In epocapiù vicina si possono ricordare, adesempio, John Snow (1813—1858)“padre dell’Epidemiologia” ma ancheinnovatore nell’ambito dell’Aneste-sia, oppure Rudolf Virchow (1821—1902), “padre della patologia cellu-lare” ma anche primo “medico so-ciale” nel senso moderno del termine.

E perché ignorare che, cento annifa, all’atto dell’istituzione “in ogniprovincia” degli Ordini dei medici-chirurghi, «La Federazione, in realtà,aveva chiesto che agli Ordini fosseroattribuiti compiti di “studiare le con-dizioni dell’assistenza sanitaria e del-l’igiene ed esercitare all’occorrenzaquell’azione che fosse giudicata ne-cessaria per migliorarle”, ma questaistanza non fu accolta. A sostegno deldiniego, la Camera dei Deputatiobiettò che la legge non era rivolta acreare nell’amministrazione sanitariaenti consultivi ed esecutivi, ma sol-tanto a dare rappresentanza e ordina-mento agli esercenti le professioni sa-nitarie. Il Parlamento, tuttavia, dopoprecedenti dinieghi e molte discus-sioni, concesse agli Ordini di parteci-pare all’amministrazione sanitariadello Stato con propri membri di di-ritto nei Consigli sanitari provinciali enel Consiglio Superiore di sanità». Inoccasione dei “Cento anni di profes-sione al servizio del Paese” ci sareb-bero molti buoni motivi per una piùstretta collaborazione tra la SItI e laFNOMCeO per lanciare un pro-gramma di professionalizzazionedella categoria di tutti i medici, supe-rando nel contempo il quasi centena-

rio “scisma” tra Medicina clinica eMedicina di sanità pubblica”.

L’identità della professione medicaoggi si trova in uno stato di continuatransizione tra le immagini del pas-sato e quelle del futuro. Questa ambi-valenza corrisponde del resto a moda-lità di azione richieste dal “mercato”sanitario, spesso in contraddizione traloro. Ai medici si richiede di eserci-tare una diversa opzione assiologicaprima ancora che una scelta profes-sionale.

Armando Muzzi

Augusto Panà

Editoriale pubblicata dalla rivista“Igiene e Sanità Pubblica”

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ORARI DI APERTURAAL PUBBLICO

lunedì - mercoledì

venerdì:

dalle ore 11.00

alle ore 13.00

martedì:

dalle ore 11.00

alle ore 13.00

e dalle ore 15.00

alle ore 17.00

giovedì:

dalle ore 11.00

alle ore 15.30

(orario continuato)

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Con la legge n°38 del 15 marzo2010 “Disposizioni per garan-tire l’accesso alle cure palliative

e alla terapia del dolore” il parla-mento ha dato l’avvio a un processoche finalmente dovrebbe portare suquesto campo l’Italia allo stesso li-vello dei paesi occidentali più svilup-pati. Questo provvedimento sanciscein via definitiva il diritto per il malatoa un più facile accesso alle cure pal-liative e alla terapia del dolore. A be-neficiarne saranno 250 mila malatiterminali e diversi milioni di pazientiaffetti da dolore cronico.

Uno degli aspetti più rilevanti dellalegge è la distinzione tra “cure pallia-tive” e “terapia del dolore”, le primefinalizzate “alla cura attiva e totaledei pazienti la cui malattia di base, ca-ratterizzata da un’inarrestabile evolu-zione e da una prognosi infausta,non risponde più a trattamenti speci-fici”, la seconda riservata alle formemorbose croniche che necessitano di“appropriate terapie farmacologiche,chirurgiche, strumentali, psicologi-che e riabilitative, tra loro varia-mente integrate, allo scopo di elabo-rare idonei percorsi diagnostico-tera-peutici per la soppressione e ilcontrollo del dolore”. Ne deriva lacreazione di due reti nazionali cheopereranno in sinergia per garantire alpaziente la continuità assistenzialedalla struttura ospedaliera al suo do-micilio.

Se è vero che questa legge può rap-presentare una porta aperta alla spe-

ranza di tanti pazienti di uscire dal do-lore, “malattia nella malattia”, che liaffligge ma, pur presupposto indi-spensabile, può non esser sufficientese non sarà accompagnata da un cam-biamento sostanziale dell’approccioculturale e dell’informazione sul pro-blema del dolore cronico.

Molto frequentemente ci si trova difronte a sofferenze sopportate a lungodai pazienti, anche per mesi o anni,nella convinzione che “il dolore vaaccettato perché fa parte della vita”,talvolta sottovalutato dagli stessi me-dici. Si stima che nel nostro paese visiano 15 milioni di persone affette dadolore cronico, pari al 26% della po-polazione. Questo secondo i dati del-l’indagine ‘Pain in Europe’ che col-loca l’Italia al terzo posto dopo Nor-vegia (30%) e Polonia (27%) per laprevalenza di questo problema.

Le patologie che più frequente-mente possono causare dolore cronicosono: lombalgie primarie, osteoartite,artrite reumatoide, algie in esiti di le-sione chirurgica, failed back surgerysindrome, neuropatia post erpetica ediabetica, algie facciali atipiche, ne-vralgia del trigemino, cefalea, patolo-gie vascolari e neurologiche, posttraumatiche, patologie dismetaboli-che, lesioni nervose periferiche trofi-che, esiti di lesione da intervento chi-rurgico ed esiti da ustione, oltre agliesiti da lesione da patologia neopla-stica. A esserne maggiormente colpitisono gli anziani sopra i 65 anni e ledonne. Per questi pazienti le terapie 19

Ne beneficiano250 mila malatiterminali.Previstal’istituzionedi due retinazionali

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veAccesso più facile per i malati

C’è una legge per il dolore:quale il ruolo dell’agopuntura?

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farmacologiche sono quelle ritenuted’elezione, sebbene il 22% dei pa-zienti le acquisti, ma non le usi, spa-ventato dai potenziali effetti collate-rali. Questo è anche dovuto al fattoche circa la metà dei pazienti utilizzaanalgesici senza prescrizione. Il 60%dei pazienti si è affidato a terapie nonfarmacologiche quali fisioterapia,massaggi (34%) o terapie fisiche(15%) senza particolari benefici. Il25% degli intervistati ritiene che ildolore interferisca sulla propria qua-lità di vita; il 21% è caduto in depres-sione a causa del dolore cronico. Inol-tre, mediamente i sofferenti di dolorecronico perdono 2 settimane di lavoronell’arco di un anno, il 61 per centonon è più in grado di lavorare e ben il19% ha perso il proprio impiego.

Sempre in Italia dai risultati del-l’indagine “Non siamo nati per sof-frire. Dolore cronico e percorsi assi-stenziali” curata dall’associazione“Cittadinanza attiva - Tribunale delMalato” è emerso che il 37% di que-sti pazienti si è rivolto anche alle Me-dicine non Convenzionali (MnC).Tra queste forme di terapia l’Agopun-tura risulta la più richiesta e apprez-zata dai pazienti con dolore cronico.Questi dati sono coerenti con quantoemerso dall’Indagine MultiscopoISTAT “Condizioni di salute e ricorsoai servizi sanitari” da cui risulta chenel 2005 oltre 2 milioni di italianiavevano fatto ricorso all’Agopuntura.

L’Agopuntura è la metodica tera-peutica della medicina tradizionale ci-nese più nota e diffusa in Occidente; ilsuo impiego nella terapia del dolorerisale alle sue stesse origini, la stessavalidazione scientifica di questa tera-pia ha coinciso in buona parte con ri-cerche ormai classiche sui meccani-smi neurofisiologici dell’azione anal-gesica e sulle applicazioni clinichenel dolore acuto e cronico.

Negli ultimi due decenni, è cre-sciuto l’impegno da parte dei ricerca-tori cinesi, ma anche occidentali,nella verifica dell’efficacia clinica edei possibili meccanismi d’azionedell’agopuntura. A partire dalla metàdegli anni ’80 sono stati pubblicati iprimi studi controllati in riviste scien-tifiche occidentali

Nel 1994, si è tenuta presso i Natio-nal Institutes of Health (NHI) degliStati Uniti d’America un workshopsull’agopuntura. Nel 1996, la Foodand Drug Administration (FDA),l’ente governativo americano respon-sabile del controllo su alimenti e far-maci, ha riclassificato l’agopunturada strumento medico sperimentale aregolato. Nel 1997, uno storico docu-mento del gruppo di lavoro dei NIHsull’efficacia clinica dell’agopuntura,ha segnato l’ingresso di questa anticametodica terapeutica nel campo delleterapie per cui è possibile dimostrareun’efficacia. Nel documento conclu-sivo si affermava che questa terapiarisultava di certa efficacia o utilecome trattamento aggiuntivo o comealternativa ragionevole, oppure an-cora come complemento di un pro-gramma terapeutico multimodale pernumerose condizioni patologiche.

Negli ultimi anni, si è assistito a uncrescente sviluppo della ricerca. SoloPubMed, la banca dati della NationalLibrary of Medicine americana, contaattualmente oltre 15 mila citazioni distudi relativi con oltre 1000 reviews.Oltre un terzo di questi studi riguar-dano agopuntura e dolore. A sua voltail WHO ha a sua volta analizzato leapplicazioni dell’agopuntura nelle va-rie patologie, producendo un corposodocumento di ben 81 pagine (Acu-puncture: Review and Analysis of Re-ports on Controlled Clinical Trials).Circa la metà dei lavori riguardano le 20

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applicazioni dell’Agopuntura nelcampo della terapia del dolore. Dal-l’esame della letteratura emergonodunque importanti evidenze in ter-mini di efficacia nella terapia del do-lore acuto e cronico, nel contempo laricerca di base ha ulteriormente chia-rito i meccanismi neurofisiologicidella sua azione terapeutica.

Fino al 2002 esistevano in Italia122 centri pubblici dove veniva pra-ticata l’Agopuntura, poi, con l’esclu-sione di quest’ultima dalle prestazionia carico dei Sistemi Sanitari nazionalee regionali, il numero di questi centrisi è ridotto. Dove l’Agopuntura vieneancora proposta nell’ambito del SSN(in questo caso SS Regionale) la ri-chiesta dei cittadini è in crescita co-stante con un altissimo grado di sod-disfazione per i risultati ottenuti. Lepatologie dolorose per le quali ci si ri-volge alle strutture pubbliche di ago-puntura sono il dolore muscolo sche-letrico e la cefalea.

Le dimostrazioni di efficacia del-l’agopuntura in questa indicazionesono numerose e significative. Re-centemente sono state pubblicate, adopera di un gruppo internazionalecoordinato dall’epidemiologo tedescoKlaus Linde (The Cochrane Library2009 -1), due importanti revisioni si-stematiche, sulla base dei quali gli au-tori concludono che esiste una solidadimostrazione che l’Agopuntura è ingrado di migliorare l’assistenza al pa-ziente con emicrania, sia nel tratta-mento dell’attacco acuto, sia nellaprevenzione degli attacchi.

Per quanto riguarda l’emicrania glistudi disponibili indicano che l’Ago-puntura è altrettanto efficace della te-rapia farmacologica, se non addirit-tura più efficace di questa, risultandoallo stesso tempo meglio tollerata. Inquesto campo un esempio brillante

d’integrazione tra la più convenzio-nale terapia farmacologica e l’Ago-puntura è quello portato avanti congrande successo nel Centro Cefaleedella Donna, Ospedale S.Anna, Uni-versità di Torino diretto dal farmaco-logo e agopuntore G. Allais.

Con l’approvazione e successivaentrata in vigore della Legge n. 38 del15 marzo 2010 “Disposizione per ga-rantire l’accesso alle cure palliative ealla terapia del dolore” è importanteche chi è affetto da dolore cronicopossa accedere a tutte quelle forme diterapia capaci di dare una risposta allasua sofferenza, tra queste non potevamancare l’agopuntura.

Di conseguenza la totalità dei me-dici che praticano questa disciplinainsieme ai numerosi cittadini che aessa si rivolgono per il problema do-lore cronico, hanno accolto congrande soddisfazione il recepimentoda parte del Governo dell’Ordine delGiorno 9/624-B/4 presentato dall’on.Domenico Scilipoti che prevede l’u-tilizzo dell’Agopuntura nel tratta-mento del dolore. Già nel corso deldibattito parlamentare l’on. Scilipoti,deputato e medico esperto in agopun-tura, aveva sottolineato l’esigenza diinserire questa disciplina fra le tera-pie del dolore previste dalla legge, inquanto «è e potrebbe essere supportovalidissimo sia per gli ammalati cheper le famiglie, non solo come terapiaantalgica, ma anche per rafforzare ilprotocollo della terapia farmacolo-gica, diminuendone gli effetti collate-rali»’. La F.I.S.A. Federazione Italia-na delle Società di Agopuntura, cheda la voce a oltre 3 mila medici ago-puntori e coordina le Scuole che ero-gano formazione in Agopuntura So-matica e in Agopuntura Auricolare, havoluto ribadire nella persona del suopresidente Carlo Giovanardi la soddi- 21

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sfazione per questo importante tra-guardo: “l’Agopuntura oltre a riscuo-tere un grande riconoscimento a li-vello legislativo avrà la possibilità didiffondersi sempre di più come validaterapia non farmacologica nel tratta-mento del dolore. Questo comporta ilmantenere livello professionale delmedico agopuntore il più elevato pos-sibile affinché la pratica dell’Agopun-tura sia utilizzata secondo i criteri disicurezza, efficacia e appropriatezza.La FISA da 15 anni è impegnata tra-

mite le Scuole ad essa affiliate almantenimento di questo standard for-mativo.

La FISA con i suoi rappresentantipartecipa ad IMPACT 2010 per l’at-tuazione della Legge 38 e il suo presi-dente fa parte dell’Advisory Board diIMPACT”.

Per chi ha a cuore le sorti dell’Ago-puntura il 2010 si conclude bene e il2011 si avvicina con buoni auspici. E’già in fase di preparazione, curata daldottor Osvaldo Sponzilli, instancabilee brillante organizzatore, una nuovasessione sull’Agopuntura, che replicaquella del 2010 in Firenze, nell’am-bito del Congresso Nazionale dellaprestigiosa Associazione Italiana perStudio del Dolore, che si terrà a Ric-cione il 29-31 maggio.

Con una punta di orgoglio nonposso non ricordare che l’Associa-zione G.S.A.T.N. Scuola Italiana diAgopuntura e Auricoloterapia, asso-ciazione nata nella nostra città di Sas-sari e che attualmente ha sede in Ca-gliari, operante nella formazione inAgopuntura Auricolare in Italia e al-l’estero in collaborazione con Univer-sità e Istituti Privati, darà un contri-buto al Congresso con la relazione“Esperienze cliniche in Terapia Antal-gica secondo un nuovo modello dia-gnostico-terapeutico dell’AgopunturaAuricolare”. E’ auspicabile che l’A-

gopuntura, nuova - antichissima tera-pia, entri definitivamente a far partedegli strumenti che il medico può uti-lizzare nel combattere il dolore.

Possiamo infine concludere con leparole di Leonard Wineski, direttoredel Bethesda Center American WholeHealth, che nel documento conclu-sivo della Consensus Conference onAcupuncture 1997 scriveva: “…ab-biamo esaminato centinaia di studi esiamo giunti alla conclusione che l’A-gopuntura è efficace per numerosepatologie, sebbene vi sia necessità diulteriori studi, ciò costituisce unasfida, ma anche un’opportunità perimparare nuovi modi di aiutare i no-stri pazienti”.

Giancarlo Bazzoni

Coordinatore Commissione MnCOrdine dei Medici chirurrghi §

e degli Odontoiatri della Provincia di Sassari

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ORARIO DI RICEVIMENTO DEL PRESIDENTE

DELL’ORDINE

Il presidente

dell’Ordine,

dottor Agostino

Sussarellu,

riceve tutti i martedì

pomeriggio presso

la sede dell’Ordine

previo appuntamento

da stabilire al numero

di telefono 079/234430

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Èun dato inoppugnabile che unmoderno sistema sanitario,oltre alla impostazione preva-

lentemente terapeutica, debba perse-guire un fine di tipo prevenzionistico,che porterebbe giovamento alla salutedei cittadini, in ragione degli inter-venti precoci e tempestivi, cui è stret-tamente correlato.

La Commissione Odontoiatri del-l’Ordine di Sassari, nel recepire taleassunto, già dall’alba del correnteanno, promuove e dirige un pianotriennale di prevenzione contro le ma-lattie del cavo orale volto agli alunnidella scuola d’infanzia e primaria, af-ferenti alle due provincie di Sassari eOlbia-Tempio.

L’obiettivo prescritto è quello dicontrollare in modo accurato e conti-nuativo le condizioni degli elementidentari, dei tessuti molli endorali, losviluppo della dentizione e delle ossadi supporto nei bambini in età evolu-tiva per individuare il più precoce-

mente possibile alterazioni e patolo-gie, e nel contempo condurre unacampagna educativa capillare diigiene alimentare e orale.

Per procedere in maniera diffusa eparticolareggiata è stato suddiviso ilterritorio d’interesse in cinque di-stretti, sovrapponibili nelle proprieestensioni a quelli scolastici e sanitari,con particolare attenzione all’accor-pamento in unico ambito dei plessidecentrati delle direzioni didattiche eistituti comprensivi. Ciascun compo-nente C.A.O., responsabile di unadelle cinque aree predeterminate,coordina, secondo un protocollo con-cordato preventivamente, le diversefasi che costituiscono l’ossatura dellacampagna: di concerto con l’ufficiodell’Ordine prende contatti con i diri-genti scolastici per acquisire i dati re-lativi al numero di scolari per classe,sezione, plesso, i nominativi e indi-rizzi dei referenti d’istituto e per tra-smettere gli attestati di iscrizione al-l’Albo per tutti gli odontoiatri volon-tari; sollecita i colleghi operanti nelterritorio come titolari di studio oconsulenti a condividere il progetto e, 23

Nelle provincedi Sassarie Olbia-Tempiol’impegnodi 102 dentistiha consentitodi controllaregratuitamente10 mila bambini

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triaBilancio sul primo anno di attività

Prevenzione odontostomatologica Successo del piano triennale

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in caso di adesione, affida loro gruppidi classi provvedendo a consegnaretutto il materiale cartaceo, informa-tico, monouso necessario per esple-tare il controllo odontostomatologico.

Alle Amministrazioni Comunali èstato richiesto l’onere di acquisire ikit prima visita in numero proporzio-nato agli scolari presenti nei propricomprensori, ma, a tutt’oggi, solo unaesigua minoranza ha ottemperato condelibere di spesa, inducendo gli odon-toiatri a stornare fondi personali perl’acquisto di guanti speciali e spec-chietti e fonti d’illuminazione.

Fortunatamente, in tempi recenti,numerose aziende presenti nel mer-cato specifico del settore dentale, ri-conoscendo la validità dell’iniziativa,hanno manifestato interesse a colla-borare riservando, solo a chi ne è atti-

vamente impegnato, bonus in prodottimonouso e sconti particolarmentevantaggiosi.

I moduli di consenso alla visita, leschede di rilevamento epidemiolo-gico, l’informativa per i genitori, i cd-rom di guida e supporto per odontoia-tri sono stati prodotti e finanziati inte-ramente da questo Ordine. Nell’arcodell’ultimo trimestre dello scorsoanno scolastico, grazie all’impegno edisponibilità di ben 102 dentisti sonostati sottoposti a controllo, gratuita-mente, 10.000 bambini, entro i plessiscolastici e in orario di lezione; perognuno di essi è stata compilata unacartella clinica, con referto da conse-gnare alle famiglie e da sottoporre al-l’attenzione del proprio dentista di fi-ducia.

A complemento della visita stoma-

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PAGAMENTO TASSA ANNUALE DI APPARTENENZA ALL’ORDINE

ANNO 2011

Si ricorda agli iscritti che il pagamento della Tassa

Annuale di appartenenza all’Ordine per l’anno 2011

scade il 31.01.2011.

Il Concessionario incaricato della riscossione è la

società Equitalia Sardegna SpA che anche per l’anno

2011 utilizzerà il sistema di consegna a mano degli

avvisi bonari di pagamento.

L’avviso bonario sarà consegnato all’indirizzo di resi-

denza o nei casi previsti al domicilio speciale eletto dal-

l’iscritto.

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tologica, in numerose scuole, sonostate impartite lezioni sull’igiene ali-mentare e orale, che hanno riscossoconsensi entusiastici da parte delcorpo docente e dei piccoli discenti.

Tutti i dati emersi da questo primoesame sanitario verranno elaborati daistituzioni accademiche per gli oppor-tuni rilevamenti statistici; ma già dauna prima analisi si evincono dati al-larmanti per incidenza di carie e di-sgnazie scheletriche e dentali.

Se il bilancio del primo anno d’in-tervento si è chiuso in maniera posi-tiva, quello del secondo lascia bensperare; a seguito di un ulteriore in-vito scritto da parte dell’Ordine e gra-zie alla sollecitudine dei cinque re-sponsabili d’area e dello zoccolo durodella prima ora, abbiamo raggiunto ilragguardevole numero di 134 odon-toiatri già mobilitati sin dall’inizio delpresente anno scolastico nelle scuoled’infanzia e primaria delle città diAglientu, Alà dei Sardi, Alghero, Ar-zachena, Bono, Buddusò, Bultei, Cos-soine, La Maddalena, Mara, Mores,Olbia, Oschiri, Ossi, Ozieri, Padria,Pattada, Porto Torres, Perfugas, Poz-zomaggiore, Putifigari, Santa Teresa,Sennori, Sorso, Telti, Tempio Pausa-nia, Tula, Uri, Usini e Viddalba.

I riscontri positivi finora ottenuti ciinducono a confidare nella compia-cenza di numerosi altri colleghi, indi-

spensabile linfa atta a rendere tangi-bile un piano ambizioso, quasi utopi-stico, riferito a una popolazione diben 25.700 bambini, indirizzato a mo-tivare le famiglie ad adottare stili divita comportamentali e dietetici di-retti alla salvaguardia del proprio be-nessere.

Investire in educazione e informa-zione, polarizzare l’attenzione verso iminori e le loro famiglie, sarà la rettavia da percorrere per risolvere situa-zioni patologiche in tempi rapidiprima che si aggravino.

Certo prevenire non fa audience,pur imponendo a tutti gli operatoricoinvolti sforzi organizzativi non in-

differenti, dispendio di tempo, man-cato guadagno e spese aggiuntive permateriali e personale di assistenza;ma tutto ciò non basterà a farci desi-stere dai nostri sani propositi; pur noncontando in una risposta corale, uni-voca, entreremo nelle scuole a testaalta e nel dispensare salute a pienemani, riaffermeremo la valenza im-portante della figura del vero odon-toiatra.

Antonio Pinna

Commissione Albo Odontoiatri 25

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CHIUSURA UFFICI FESTIVITÀ NATALIZIE

Si comunica che gli uffici della Segreteria rimarranno chiusi al pubblico nei giorni

23 - 24 - 30 - 31 Dicembre 2010 - 7 Gennaio 2011

Gli uffici saranno regolarmente aperti al pubblico nei giorni27 - 28 - 29 Dicembre 2010 - 3 - 4 - 5 Gennaio 2011

L’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Sassari augura a tutti gli iscritti

Buon Natale e

Felice anno nuovo

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In riferimento alle numerose richie-ste di chiarimenti pervenute ancheda parte degli Ordini provinciali

sulla valenza deontologica della“Campagna di prevenzione PosturaCorretta e prevenzione dentale nellescuole italiane” la Federazione, nel-l’ambito dei suoi compiti di indirizzoe coordinamento, ha inviato all’Asso-ciazione P.E.A.S. (Progetto Educa-zione Alla Salute) il proprio parere.

In primo luogo, è da osservare chel’iniziativa è limitata agli studi odon-toiatrici, ai quali viene attribuita unacompetenza in materia di educazionesanitaria per la difesa della colonnavertebrale che non sembra rientraretra quelle dell’odontoiatra, individu-ate dall’art. 2 della legge 409/1985, senon in rapporto ai casi di patologiadell’apparato stomatognatico.

Al di là di questo aspetto, suscitaperplessità l’utilizzo della figura del-l’odontoiatra per promuovere unaoperazione commerciale che apparein contrasto con la deontologia pro-fessionale.

Si fa riferimento, in tale contesto,alle norme dei vigente Codice diDeontologia Medica.

Più precisamente, si evidenzia l’ar-ticolo 56, comma 4, nella parte in cuisi pone il divieto di “qualsiasi formaanche indiretta di pubblicità commer-ciale personale o a favore dl altri’.

Va preso in considerazione anchel’articolo 57, laddove stabilisce che“il medico singolo o componente diassociazioni scientifiche o profession-

ali non deve concedere avallo opatrocinio a iniziative o forme di pub-blicità o comunque promozionali afavore di aziende o istituzioni relati-vamente a prodotti sanitari o commer-ciali’.

Si sottolinea, infine, la perplessitàdell’iniziativa non soltanto per il temadella corretta pubblicità sanitaria maanche in relazione all’articolo 65,comma 3, che testualmente prevedeche “il medico non deve parteciparein nessuna veste ad imprese industri-ali, commerciali o di altra natura chene condizionino la dignità e l’indipen-denza professionale”.

Amedeo Bianco

Presidente FNOMCeO

Chiesti pareri ai ministeridella Saluteedell’Istruzionee all’Autorità Garantedella concorrenza

In riferimento alla questione con-cernente la campagna postura correttapromossa dall’Associazione PEAS edalla nostra precedente comunicazionedel 22 settembre u.s. si trasmette, peropportuna conoscenza, l’allegata notainviata allo studio legale Stefanelli. 27

Le figure professionalinon possonoessereutilizzateper operazionicommerciali

Postura corretta e prevenzione dentale

Perplessità della FNOMCeOsulla campagna nelle scuole

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Egregio. Avvocato,in riferimento alle sue note del 4 e

del 21 Ottobre 2010, che il ComitatoCentrale della Federazione, anche inconsiderazione della delicatezza dellaquestione, ha deciso di chiedere spe-cifici pareri per quanto di competenzaal Ministero della Salute, al Ministerodell’Istruzione ed all’Autorità garantedella Concorrenza e del Mercato.

In particolare, al Ministero dellaSalute, si chiederà quali siano le evi-denze scientifiche documentate nellaletteratura che dimostrino l’efficacia el’appropriatezza, ai fini del migliora-mento della postura, dell’uso di parti-colari leggii.

Al Ministero dell’Istruzione, del-l’Università e della Ricerca, la Fede-razione intende chiedere se sia com-patibile sotto i profili legislativi, am-ministrativi e di opportunità che nellescuole primarie possano essere pro-mosse campagne informative che pre-vedano, come dalla stessa PEAS rico-nosciuto, forme di pubblicità indirettaper specifiche attività professionalinella fattispecie con prevalente riferi-mento alla professione odontoiatrica.

All’Autorità Garante della Concor-renza e del Mercato si intende forma-lizzare il quesito relativo alla coe-renza con l’attuale quadro giuridicodelle procedure e delle modalità direalizzazione dell’iniziativa informa-tiva – pubblicitaria (veridicità e tra-sparenza) in un ambito di incertezzarelativamente all’efficacia e appro-priatezza educativa dell’iniziativastessa. Si evidenzierà anche, come giàindicato nella nostra precedente notadel 22 Settembre 2010, il contrastocon gli articoli 56, 57 e 65 c.3 dedicatiprevalentemente alla regolamenta-zione della pubblicità in materia sani-taria.

In riferimento, quindi, al nostro

primo orientamento, espresso su suarichiesta rileviamo che la sua diffu-sione agli Ordini provinciali costitui-sce, per la sua valenza, atto dovuto diindirizzo e coordinamento ai sensidell’art. 15 lettera (b) del Dlcps del 13Settembre 1946 n. 233, mentre non ri-veste alcun ambito disciplinare consi-derata l’autonomia della competenzadegli Ordini provinciali al riguardo.

Sarà nostra cura informarla rapida-mente sulle risultanze di questa atti-vità istruttoria che auspichiamo sicompia nei tempi più celeri possibilial fine di risolvere responsabilmenteuna tematica molto complessa.

Amedeo Bianco

Presidente FNOMCeO

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INDIRIZZI POSTAELETTRONICACERTIFICATA

PEC:

Segreteria:

[email protected]

Presidente:

[email protected]

Presidente CAO:

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La Commissione Albo Odon-toiatri di Grosseto, che ringra-ziamo per la collaborazione,

pone un delicato quesito concernentel’attività odontoiatrica in riferimentonon alla chirurgia estetica ma ai trat-tamenti di medicina estetica.

La Federazione più volte ha postoil problema evidenziando la necessitàdi privilegiare un’interpretazioneestensiva o restrittiva della norma dicui all’art. 2 della legge 409/85 chetestualmente stabilisce :”Formano og-getto della professione di odontoiatrale attività inerenti alla diagnosi ed allaterapia delle malattie ed anomaliecongenite ed acquisite dei denti, dellabocca, delle mascelle e dei relativitessuti, nonché alla prevenzione edalla riabilitazione odontoiatriche.

Gli odontoiatri possono prescriveretutti i medicamenti necessari all’eser-cizio della loro professione”.

Anche se sono evidenti le difficoltàinterpretative, esprimo un parere chetrova riscontro in termini di certezzasu quanto riportato, quindi ritengo chetale norma consenta all’odontoiatraiscritto al relativo albo, di svolgerequeste attività a scopi terapeutici maanche estetici considerando che,come già evidenziato, spesso gli inter-venti di estetica risolvono problemi dicarattere psicologico, con le conse-guenze che ne derivano .

Del resto l’ampia dizione dell’art 2citato, che fa riferimento alle anoma-lie congenite ed acquisite anche dellemascelle e dei relativi tessuti, per-mette di sostenere ampiamente lacompetenza dell’odontoiatra ad inter-venti in questi ambiti.

Giuseppe Renzo

Presidente della Commissione per gli Iscritti all’Albo Odontoiatri

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La Commissionefornisceun parereinterpretativosulla normache disciplinal’eserciziodella professione

Ambiti e competenze

Consentiti gli interventidi medicina estetica

PER INFORMAZIONI E MODULISTICA

Per informazioni riguardanti corsi organizzati dal-

l’Ordine, scadenze, adempimenti connessi alla pro-

fessione e per la modulistica relativa alle pratiche

ordinistiche è possibile consultare il sito dell’Ordine:

"http://www.omceoss.org"www.omceoss.org

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Il Comitato Centrale ha deliberato la proroga di 12 mesi della fase di primaapplicazione e dei criteri indispensabili per la pubblicità dell’informazione sa-nitaria relativamente all’esercizio professionale non convenzionale. Pubbli-chiamo il testo della delibera.

Il Comitato Centrale della FNOMCeO riunito a Nuoro il 5 ottobre 2010, Vi-sta la delibera n. 140 del 14 settembre 2007 e documento allegato;

Considerata la necessità in materia di pubblicità dell’informazione sanitariadell’esercizio professionale delle medicine non convenzionali di prorogarefino a 12 mesi la fase di prima applicazione e i relativi criteri indispensabilial fine della suddetta pubblicizzazione;

Visto l’art. 15 comma 1, lett. b) del DLCPS 16 settembre 1946 n. 233 relativoall’attribuzione di coordinare e promuovere l’attività degli Ordini provincialidei medici chirurghi e degli odontoiatri,

Deliberadi prorogare fino a 12 mesi la fase di prima applicazione e i criteri indispensa-

bili per la pubblicità dell’informazione sanitaria relativa all’esercizio profes-sionale non convenzionale contenuti nel documento che costituisce parte in-tegrante del documento della delibera n. 140/07.

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Certificazioniper la formazione,di praticaclinica;pubblicazionie partecipazionia corsie convegni

Esercizio professionale non convenzionale

Informazione sanitaria e pubblicitàPrima fase applicativa prorogata

Requisiti indispensabilia) Certificazione di una scuola al-

meno biennale, ad orientamento cli-nico, frequentata per un minimo di200 ore di’ monte orario che attestila formazione teorica e il supera-mento di un esame finale nonché au-tocertificazione attestante l’esercizioprofessionale non convenzionale daalmeno 3 anni.

Le scuole devono garantire i se-guenti requisiti:

1. il responsabile didattico dellascuola deve essere medico,

2. i docenti titolari/ordinari della

formazione devono essere medicisalvo casi particolari di apporto diulteriori competenze in riferimentoalla didattica (giurisprudenza, far-macia..),

3. la scuola deve avere un minimodi tre docenti titolari e comunque lacomponente medica deve essere al-meno di 2/3 del corpo docente;

oppure

b) Certificazione di pratica clinicanella materia, effettuata in struttura

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Nella seduta del 25 maggio 2010 laCommissione Affari Costituzionalidella Camera dei Deputati ha conclusoin sede referente l’esame del disegnodi legge n. 3209-bis recante “Disposi-zioni in materia di semplificazione deirapporti della Pubblica Amministra-zione”, conferendo al relatore il man-dato di riferire all’Assemblea in sensofavorevole all’approvazione del prov-vedimento. Ora il disegno di legge è incorso di esame in Assemblea. Nellafattispecie la Commissione Affari Co-stituzionali durante l’iter parlamentareha approvato un emendamento pre-sentato dal relatore ON. ORSINI(PDL) che introduce un articolo ag-giuntivo — art. 24-bis - recante “Inter-pretazione autentica dell’articolo 55-quinquies del decreto legislativo 30marzo 2001, n. 165” — False attesta-zioni o certificazioni.

Pertanto l’art. 24-bis ora approvatoprevede:

1.”Il secondo periodo del comma 3dell’art. 55-quinques del decreto legi-slativo 30 marzo 2001, n. 165, si in-terpreta nel senso che le sanzioni di-sciplinari ivi indicate si applicano seil medico, in relazione all’assenza delservizio, violando gli obblighi con-nessi alla prestazione lavorativa o ve-nendo meno al dovere di organizzarel’assistenza in maniera efficiente edefficace, rilascia certificazioni atte-stanti dati clinici non desunti da visitaeffettuata in coerenza con la buonapratica medica”.

Il secondo periodo del comma 3dell’art. 55-quinquies sopra richia-mato dispone che “Le medesime san-zioni disciplinari si applicano se ilmedico, in relazione all’assenza dalservizio, rilascia certificazioni che at-testano dati clinici non direttamenteconstatati né oggettivamente docu-mentati”. 31

Modificato alla Camera il disegno di legge

False certificazionie ricette elettroniche

pubblica e/o privata, da almeno dueanni, rilasciata dal direttore sanitarioo comunque dal responsabile sanita-rio della struttura.

Tale fase di prima applicazione ha la durata fino a 12 mesi dalla data discadenza della precedente delibera-zione in materia.

Nei casi in cui gli Ordini riten-gano sussistere una acclarata compe-tenza e professionalità clinica del ri-chiedente potranno valutare in alter-nativa ai requisiti di cui ai punti a) eb), e limitatamente alla fase di primaapplicazione, il possesso di almeno 3dei titoli che seguono ai fini della ve-rifica del messaggio da pubbliciz-zare.

Definizione del curriculum

a. pubblicazioni nella specifica di-sciplina su libri, riviste mediche do-tate di comitato scientifico o comu-nicazioni a convegni;

b. partecipazione a convegni inqualità di organizzatore scientifico;

c. effettuazione di attività didatti-che non continuative sulla materia;

d. partecipazione a corsi formativiquali master universitari, seminari,corsi intensivi nella materia;

e. partecipazione a convegni sullamateria nei cinque anni precedenti larichiesta dell’attestazione.

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Pertanto, con l’approvazione dell’e-mendamento sopraccitato, è stato re-cepito all’interno di un disegno dilegge di iniziativa governativa quantogià affermato dalla Presidenza delConsiglio dei Ministri – Dipartimentodella Funzione Pubblica – nella circo-lare n. 5 del 2010, emanata a seguitodelle istanze della FNOMCeO, con-cernente “art. 55 quinquies del D.Lgs.165/01 (introdotto dal D.Lgs. 150 del2009) – assenze dal servizio dei pub-blici dipendenti – responsabilità e san-zioni per i medici “ - ove si specificacon riferimento all’ultimo periodo delcomma 3 dell’art. 55-quinquies delD.Lgs. 165/01 e successive modifica-zioni e integrazioni, che la finalitàdella previsione normativa, è di evi-tare che siano rilasciati certificati o at-testati di malattia senza aver valutatole condizioni del paziente nel corso diuna visita e che siano formulate dia-gnosi e prognosi non coerenti con labuona pratica clinica.

Quindi, l’applicazione della dispo-sizione deve tener conto delle regoleproprie della pratica medica, che con-sentono di formulare diagnosi e pro-gnosi anche per presunzione sullabase di dati riscontrati o semplice-mente acquisiti durante la visita. Nel-l’applicazione della norma, pertanto, èrilevante la circostanza che i dati cli-nici siano stati o meno desunti da vi-sita. In sostanza, in base a questanorma, la responsabilità del medico,con l’applicabilità delle sanzioni indi-cate, ricorrerà quando lo stesso rila-scia attestati o certificati attestanti daticlinici non desunti da visita in coe-renza con la buona pratica medica. Pergli aspetti penali, rimane comunqueferma la disciplina generale di cui agliartt. 476 ss. del c.p. sulla falsità in atti.

Si rileva inoltre che la Commis-sione Affari Costituzionali della Ca-

mera dei Deputati ha approvato l’e-mendamento presentato dal relatoreON. ORSINI (PDL) soppressivo del-l’art. 17 (ricetta medica elettronica)del disegno di legge di iniziativa go-vernativa indicato in oggetto, rece-pendo anche in questo caso le istanzedella FNOMCeO, che nell’ambitodell’esame del disegno di legge hasvolto nella seduta del 22 aprile 2010la relativa audizione. Nella fattispeciel’art. 17 prevedeva che:

1.”Entro tre mesi dalla data di en-trata in vigore della presente legge,per le finalità individuate dal comma1 dell’articolo 50 del decreto-legge 30settembre 2003, n. 269, convertito,con modificazioni, dalla legge 24 no-vembre 2003, n. 326, e successivemodificazioni, e al fine di ridurre i co-sti, di assicurare il monitoraggio dellaspesa farmaceutica e specialistica,nonché di migliorare i servizi per icittadini e per gli operatori sanitari, ilGoverno adotta un regolamento, suproposta del Ministro per la pubblicaamministrazione e l’innovazione e delMinistro della salute, di concerto conil Ministro dell’economia e delle fi-nanze, previo parere del Garante perla protezione dei dati personali, sen-tita la Conferenza permanente per irapporti tra lo Stato, le regioni e leprovince autonome di Trento e di Bol-zano, il quale prevede che:

a) le prescrizioni sanitarie farma-ceutiche e specialistiche dei medicidel Servizio sanitario nazionale, abili-tati dalle regioni a effettuare prescri-zioni, sono costituite ad ogni effetto dilegge dal documento elettronico, salvoil diritto del cittadino a ottenere copiacartacea del contenuto della prescri-zione dall’erogatore del servizio;

b) il passaggio dal documento car-taceo al documento elettronico av-viene in forma progressiva dal 1° gen- 32

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naio 2010, in ragione del 40 per centodelle prescrizioni entro il 31 dicembre2010, dell’80 per cento delle prescri-zioni entro il 31 dicembre 2011 e del100 per cento delle prescrizioni entroil 31 dicembre 2012.

2. Le disposizioni del regolamentodi cui al comma 1 del presente arti-colo sono adottate in conformità aquanto già previsto per la trasmis-sione telematica dei dati delle ricetteal Ministero dell’economia e delle fi-nanze dal comma 5-bis dell’articolo50 del decreto-legge 30 settembre2003, n. 269, convertito, con modifi-cazioni, dalla legge 24 novembre2003, n. 326, e successive modifica-zioni, e dal decreto del Presidente delConsiglio dei ministri 26 marzo 2008,pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.124 del 28 maggio 2008”.

Di fatto la soppressione di tale arti-colo appare di rilievo perché vienemeno il rispetto del termine del 1°gennaio 2010 quale passaggio defi-nitivo dal documento cartaceo al do-cumento elettronico.

Ovviamente rimane in vigore lanormativa di cui all’art. 50 del d. L.269103 sul monitoraggio della spesasanitaria e di appropriatezza delle pre-scrizioni sanitarie e quella di cui alD.P.C.M. 26 marzo 2008 recante at-tuazione della legge 296/06 in materiadi regole tecniche e trasmissione datidi natura sanitaria, nell’ambito del si-stema pubblico di connettività.

Bisogna poi rilevare che lo stessoaccordo collettivo nazionale per la di-sciplina dei rapporti con i medici dimedicina generale — quadriennio2006-2009 - all’art. 20 reca norme inmateria di tessera sanitaria e ricettaelettronica (Supplemento Ordinario n.167 — Gazzetta Ufficiale n. 208 del 8settembre 2009). Nella fattispeciel’art. 20 dell’ACN recita “Dopo l’arti-

colo 59 dell’ACN 23 marzo 2005 èinserito il seguente:

«ART. 59 TER - Tessera Sanitaria eRicetta elettronica.

1. Dal momento dell’avvio a re-gime da parte della Regione o Provin-cia Autonoma di appartenenza delprogetto Tessera Sanitaria-collega-mento in rete dei medici-ricetta elet-tronica, formalizzato dalla normativanazionale e dagli accordi tra lo Stato ela singola regione, il medico prescrit-tore in rapporto di convenzione con ilSSN è tenuto al puntuale rispetto de-gli adempimenti di cui al DPCM 26marzo 2008 così come definito aisensi dell’art. 13 bis, comma 5.

2. In caso di inadempienza il me-dico di cui al precedente comma èsoggetto alla riduzione del tratta-mento economico complessivo inmisura pari al 1,15 % su base annua.

3. L’inadempienza e la sua duratasu base mensile sono documentateattraverso le

verifiche del Sistema Tessera Sa-nitaria.

4. La relativa trattenuta è applicatadall’Azienda sanitaria sul trattamen-to economico percepito nel mesesuccessivo al verificarsi dell’inadem-pienza.

5. La riduzione non è applicata neicasi in cui l’inadempienza dipendada cause tecniche non legate alla re-sponsabilità del medico e valutatetramite le verifiche disposte dal Si-stema Tessera Sanitaria.

6. L’eventuale ricorso da parte delmedico è valutato dal Collegio Arbi-trale secondo le modalità previstedall’art. 30.».

In conclusione, stante quanto sue-sposto, questa Federazione non man-cherà di verificare con particolare at-tenzione l’iter parlamentare del prov-vedimento indicato in oggetto. 33

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Ricorso numero di registro gene-rale 2852 del 2009, proposto da:(omissis), rappresentata e difesa dal-l’Avv. (omissis), con il quale è eletti-vamente domiciliata in Napoli alla...

contro

Consiglio giudiziario presso laCorte di Appello di Napoli, Mini-stero della Giustizia e Consiglio su-periore della Magistratura, tutti rap-presentati e difesi dall’AvvocaturaDistrettuale dello Stato di Napoli,presso la quale sono domiciliati perlegge in Napoli alla via Diaz n. 11;

per l’annullamento

a) del provvedimento di cui al ver-bale del Consiglio Giudiziario pressola Corte di Appello di Napoli n. 33del 22 dicembre 2008, con cui è statadichiarata inammissibile la domandadella ricorrente per la nomina a giu-dice onorario di Tribunale;

b) del provvedimento di cui al ver-bale del Consiglio Giudiziario pressola Corte di Appello di Napoli n. 45del 23 febbraio 2009, recante “modi-fiche e correzioni”, con cui e stata ri-badita l’inammissibilità della do-manda della ricorrente; 34

Sancitadi fattol’equiparazionefra medicidipendentie convenzionati

Decisione del TAR Campania

Equipollenza fra certificati ASLe dei medici convenzionati fn

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oIl testo della sentenza

Lsentenza del TAR Campania n.869/10 sancisce di fatto l’equi-pollenza tra i certificati dei me-

dici convenzionati e le certificazionidelle ASL.

Nella fattispecie la questione haad oggetto la procedura concorsualeindetta dal Ministero della Giustiziaper la nomina dei giudici onorari delTribunale.

Nel bando veniva espressamenterichiesta la presentazione di un certi-ficato medico rilasciato dalla ASL oda un medico militare.

La domanda di partecipazionedella ricorrente alla selezione ve-niva, quindi, dichiarata inammissi-bile in quanto il certificato medico

non corrispondeva a quello richiestodal bando; la ricorrente aveva, in-fatti, presentato una certificazionemedica proveniente da medico con-venzionato con la ASL.

Il Collegio giudicante ha invecesancito che non vi è alcuna ragioneper ritenere che il certificato medicorilasciato da un medico convenzio-nato costituisca atto funzionalmentedifferente dal certificato rilasciato dauna ASL e che i due documenti nonsiano equipollenti, con ciò lasciandointendere l’equiparazione, ai fini del-l’organizzazione dell’offerta dei ser-vizi sanitari da parte delle ASL, framedici dipendenti e medici conven-zionati.

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CONVOCAZIONE

ASSEMBLEA ORDINARIA

ANNUALE

13 GENNAIO 2011

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c) di ogni altro atto preordinato,presupposto, connesso e consequen-ziale.

Visto il ricorso con i relativi alle-gati;

Visto fatto di costituzione in giudi-zio delle amministrazioni resistenti;Viste le memorie difensive;

Visti tutti gli atti della causa;Relatore nell’udienza pubblica del

giorno 21 ottobre 2009 il dott. per le parti i difensori come speci-

ficato nel verbale;Ritenuto e considerato in fatto e

diritto quanto segue:

FATTO e DIRITTO

La ricorrente ha presentato istanzadi partecipazione alla selezione, in-detta dal Ministero della Giustiziacon bando pubblicato il 7 dicembre2007, per la nomina dei giudici ono-rari di Tribunate.

La sua domanda veniva dichiaratainammissibile con verbale del Consi-glio Giudiziario presso la Corte diAppello di Napoli (d’ora in seguitoanche “Consiglio”) n. 33 del 22 di-cembre 2008, in quanto il certificatomedico dalla stessa prodotto non ri-spondeva ai requisiti previsti dalbando e, comunque, i documenti esi-biti erano in fotocopia.

A seguito di apposita istanza diriesame, il Consiglio rivedeva la po-sizione della ricorrente e, ritenuto su-perato l’ostacolo della produzionedei documenti in fotocopia, confer-mava, con verbale n. 45 del 23 feb-braio 2009, l’inammissibilita dellasua domanda.

Parte ricorrente impugna i suddettiverbali, nelle parti inerenti alla suaposizione, ritenendo illegittima l’e-sclusione dalla procedura per i se-guenti motivi:violazione di legge;violazione e falsa applicazione del-

l’art. 48 della Legge n. 833 del 23 di-cembre 1978; violazione e falsa ap-plicazione dell’art. 4, lett. a), delbando di coricorso pubblicato inG.U.R.I. n. 97 del 7 dicembre 2007;eccesso di potere per illogicia mani-festa; erroneità dei presupposti difatto e di diritto; travisamento; di-fetto assoluto di istruttoria e di moti-vazione;

1. violazione di legge; violazione efalsa applicazione dei principi in ma-teria di concorsi pubblici; violazionedell’art. 97 della Costituzione; viola-zione e falsa applicazione dell’art. 48della legge n. 833 del 23 dicembre1978; violazione e falsa applicazionedell’art. 4, lett. a), del banclo di con-corso pubblicato in G.U.R.1. n. 97del 7 dicembre 2007; violazione del-l’art. 11 del d.P.R. n. 686/1957; ec-cesso di potere per omessa conside-razione di circostanze di fatto e di di-ritto; omessa ponderazione; difetto diistruttoria e di motivazione;

2. manifesta illogicita; contraddit-torieta; altri profili.

Le intimate amministrazioni sta-tali, costituitesi in giudizio con unicoatto della difesa erariale, eccepiscononella propria memoria difensiva l’i-nammissibilita, la carenza di legitti-mazione passiva del Consiglio Supe-riore della Magistratura (d’ora in se-guito anche “CSM”) e, comunque,l’infondatezza del ricorso.

Questo Tribunale ha accolto l’i-stanza cautelare con ordinanza n.1424 del 10 giugno 2009.

La ricorrente ha presentato ulte-riore memoria difensiva, nella qualeribadisce le sue ragioni.

ricorso è stato trattenuto per la de-cisione all’udienza pubblica del 21ottobre 2009.

In via preliminare, occorre scruti-nare l’eccezione di inammissibilitaper carenza di interesse, formulata 35

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dalla difesa erariale sul presuppostoche nella fattispecie sono gravati attidi carattere meramente istruttorio, dasottoporre vaglio del CSM per ema-nazione delle determinazioni defini-tive.

L’eccezione è da disattendere.Il Collegio osserva che i verbali

impugnati, pur facendo parte dellasequenza procedimentale volta al-l’approvazione della graduatoria fi-nale, siccome qualificano inammissi-bile la domanda di partecipazionealla selezione, sono in grado di inci-dere immediatamente sulla posizionegiuridica della ricorrente, deterrni-nando per la stessa un arresto proce-dimentale e, pertanto, l’esclusionedalla procedura.

Tanto e in linea con il consolidatoorientamento giurisprudenziale, se-condo il quale la regola della non au-tonoma impugnabilita dell’atto endo-procedimentale soffre eccezione nelcaso di atti vincolanti (pareri o propo-ste), idonei come tali ad imprimere unindirizzo ineluttabile alla determina-zione conclusiva, in caso di atti inter-locutori idonei a cagionare un arrestoprocedimentale, e pertanto capaci difrustrare I’aspirazione dell’istante adun celere soddisfacimento dell’inte-resse pretensivo, ed, infine, in caso diatti soprassessori, i quali, rinviandoad un evento futuro ed incerto nell’ane nel quando il predetto soddisfaci-mento, determinano un arresto proce-dimentale a tempo indeterminato (cfr.Consiglio di Stato, Sez, IV, 4 febbraio2008 n. 296 e 19 giugno 2006 n.3640; TAR Campania Napoli, Sez.VII, 4 luglio 2007 n. 6460).

La lesivita degli atti in questione econfortata dalla disciplina concor-suale predisposta dal CSM per la no-mina e con ferrna dei giudici onoraridi Tribunate (Circolare n. P-17794/2007 del 25 luglio 2007 —

deliberazione del 19 luglio 2007),che affida alle deliberazioni del Con-siglio Giudiziario la fase valutativa“dei requisiti e dei titoli degli aspi-ranti giudici onorari”.

Viceversa, deve essere accoltal’eccezione della difesa erariale,volta ad evidenziare la carenza di le-gittimazione passiva in capo al CSM.

Infatti, e palese che nell’odiernalite non sono impugnati atti proma-nanti dal suddetto organo, il quale,alto stato, non risulta coinvolto nelledeterminazioni concernenti la posi-zione della ricorrente.

Ne consegue che deve essere di-sposta l’estromissione dal giudiziodel CSM. Nel merito ricorso fondatoe merita accoglimento.

Occorre precisare, in punto difatto, che l’esclusione della ricor-rente dalla selezione, come conferr-nata nel gravato verbale n. 45/2009,poggia sulla seguente motivazione:“Quanto alla certificazione medica,(il Consiglio, ndr.) osserva, che lastessa proviene da medico conven-zionato con la A.S.L. (rectius medicodi base che opera in regime di con-venzione con la ASL) e che pertanto,essendo espressamente richiesto dalbando un certificato della ASL o diun medico militare, deve ribadirsi l’i-nammissibilità della domanda. Che,parimente, va respinta l’istanza di so-stituzione, atteso che bando stabili-sce che la presentazione dei titolivada fatta tassativamente al mo-mento della presentazione della do-manda.”.

Ci è premesso, e dirimente l’e-same della censura con la quale partericorrente, nel sostenere l’equipol-lenza, a termini del bando di con-corso, tra la certificazione della ASLe quella dei medici con la stessa con-venzionati, deduce l’illegittimita deiverbali di esclusione per contrasto 36

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con l’art. 48 della legge n. 833/1978,che qualificherebbe “come personaledel Servizio Sanitario Nazionale sia imedici “dipendenti” delle Unità, Sa-nitarie locali (oggi Aziende), siaquelli “a rapporto convenzionale”.

La doglianza deve essere condi-visa.

Al riguardo Collegio non ritiene didoversi discostare dall’orientamentodei giudici amministrativi laziali che,in un’analoga controversia, hannoavuto modo di puntualizzare quantosegue: “Posto, infatti, che rapporto diconvenzionamento di cui all’art. 48della L. n. 833/1978 si instaura fra unmedico ed una USL, e che tanto que-st’ultima quanto il medico conven-zionato costituiscono articolazionidel S.S.N., non v’é alcuna ragioneper ritenere che certificato medico ri-lasciato da un medico convenzionatocostituisca atto funzionalmente diffe-rente dal certificato rilasciato da unaUSL e che i due documenti non sianoequipollenti, quanto ad efficacia cer-tatoria, siccome comunque prove-nienti da una struttura pubbbica.”(cosi TAR Lazio Roma, Sez. I, 15 ot-tobre 2002 n. 8701).

Si aggiunge che tale insegnamentotrova un testuale addentellato nel-l’art. 48 cit., laddove al primocomma la legge fa riferimento al“personale sanitario a rapporto con-venzionale”, con ciò lasciando inten-dere l’equiparazione, ai fini dell’or-

ganizzazione dell’offerta di servizisanitari da parte delle ASL, fra me-dici dipendenti e medici convenzio-nati.

Ne consegue l’illegittimità deiverbali quivi gravati (n. 33/2008 e n.45/2009) i quali, pertanto, devono es-sere annullati nelle parti relative allaposizione della ricorrente.

Restano assorbite le rimanenticensure non scrutinate in questacede.

Sussistono giusti motivi, attesa lapeculiarità delle questioni trattate,per disporre l’integrale compensa-zione tra le parti delle spese e deglionorari di giudizio.

P.Q.M.

Il Tribunale Amministrativo Re-gionale della Campania, SezionePrima, accoglie il ricorso in epigrafee, per l’effetto, annulla i provvedi-menti impugnati, nei sensi indicati inmotivazione.

Spese compensate.Ordina che la presente sentenza sia

eseguita dall’autorita amministrativa.Cosi deciso in Napoli nella camera

di consiglio del giorno 21 ottobre2009 con l’intervento dei Magistrati:

Antonio Guida, PresidenteFabio Donadono, ConsigliereCarlo Dell’Olio, Primo Referenda-

rio, Estensore.

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PER INFORMAZIONI E MODULISTICA

Per informazioni riguardanti corsi organizzati dall’Ordine, sca-

denze, adempimenti connessi alla professione e per la moduli-

stica relativa alle pratiche ordinistiche è possibile consultare il sito

dell’Ordine: "http://www.omceoss.org" www.omceoss.org

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La richiesta di chiarimenti daparte di numerosi Ordini pro-vinciali in merito alle nuove di-

sposizioni apportate dalla Legge120/2010 al D.Lgs.285/1992 “NuovoCodice della strada” , con particolareriguardo ali’ art.119 “Requisiti fisici epsichici per il conseguimento dellapatente di guida” rende necessarie al-cune precisazioni.

Come viene specificato nel comma2 – ter dell’articolo 119 le modalitàdegli accertamenti clinico – tossicolo-gici da cui risulti il non abuso di so-stanze alcoliche e il non uso di so-stanze stupefacenti o psicotrope e ilmodulo di certificato medico sarannoindividuati con decreto del Ministerodella Salute di concerto con il Mini-stero delle Infrastrutture e dei Tra-sporti.

In attesa della nuova regolamenta-zione i medici non dovranno appor-tare alcuna modifica agli adempi-menti in materia di certificazione perla patente di guida.

La FNOMCeO è in contatto con iMinisteri della Salute e delle Infra-strutture per monitorare la progres-sione del regolamento e fornirà le in-dicazioni opportune agli Ordini pro-vinciali non appena sarà approvato ildecreto.

Per quanto concerne la richiesta diindicazioni sulla tariffa consigliataper la predisposizione del suddettocertificato è necessario fare riferi-mento al Tariffario regionale che nestabilisce l’importo .

Tale tipo di prestazione è esenteIVA così come specificato nella Co-municazione FNOMCeO n.8/2005.

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Le modalitàdegli accertamenticlinici etossicologicie il moduloverranno indicaticon decreto

In attesa della nuova regolamentazione

Patenti di guida: non ci sonomodifiche alle certificazioni

Il Ministero della Salute – Dire-zione Generale della PrevenzioneSanitaria – ha emanato una nota del5 novembre 2010 recante “Quesitiapplicativi comma 2 ter e comma 3Art. 119 “Codice della Strada”.Pubblichiamo il parere.

Come è noto l’art. 119 del D.Lgs.n. 285 del 1992 come modificatodall’art. 23 della Legge n. 120 del2010 recante Requisiti fisici e psi-chici per il conseguimento della pa-

tente di guida al comma 2 ter di-spone che “Ai fini dell’accertamentodei requisiti psichici e fisici per ilprimo rilascio della patente di guidadi qualunque categoria, ovvero dicertificato di abilitazione professio-nale di tipo KA o KB, l’interessatodeve esibire apposita certificazioneda cui risulti il non abuso di sostanzealcoliche e il non uso di sostanze stu-pefacenti o psicotrope, rilasciatasulla base di accertamenti clinico-

DocumentoI quesiti e il parere del Ministero

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tossicologici le cui modalità sono In-dividuate con decreto del Ministerodella Salute, di concerto con il Mini-stero delle Infrastrutture e dei Tra-sporti, sentito il Dipartimento per lepolitiche antidroga della Presidenzadel Consiglio dei Ministri. Con ilmedesimo provvedimento sono al-tresì individuate le strutture com-petenti ad effettuare gli accertamentiprodromici alla predetta certifica-zione ed al rilascio della stessa. Lapredetta certificazione deve essereesibita dai soggetti di cui all’articolo186-bis, comma 1, lettere b), c) e d),e dai titolari del certificato CFP o pa-tentino filoviario in occasione dellarevisione o della conferma di validitàdelle patenti possedute, nonché dacoloro che siano titolari di certificatoprofessionale di tipo KA o KB,quando il rinnovo di tale certificatonon coincida con quello della pa-tente. Le relative spese sono a caricodel richiedente”. Il comma 3 dell’art.119 del D. L.gs. 285/92 stabilisce in-vece che ‘l’accertamento di cui aicommi 2 e 2-ter deve risultare da cer-tificazione di data non anteriore a tremesi dalla presentazione della do-manda per sostenere l’esame diguida. La certificazione deve tenerconto dei precedenti morbosi del ri-chiedente dichiarati da un certificatomedico rilasciato da un medico di fi-ducia”.

In pratica al momento è richiesto ilcertificato anamnestico del medicodi fiducia per coloro che conseguanoper la prima volta la patente di guidao passino di categoria. Nelle moredella successiva decretazione non èprevisto il test antidroga.

Il Ministero della Salute - Dire-zione Generale della PrevenzioneSanitaria - nella nota del 5 novembresopraccitata evidenzia che sia “su-perfluo sottolineare che i precedenti

morbosi, oggetto di certificazione,devono essere stati accertati dal me-dico di fiducia sulla base di cono-scenze clinico anamnestiche diretta-mente acquisite a seguito dello svol-gimento di attività di medico curante,anche per aspetti specialistici, svoltanei confronti dell’interessato in con-tinuità di rapporto di assistenza (cheapparirebbe congruo rapportare al-meno ad un arco temporale non infe-riore all’anno), tale da consentire dipoter conoscere i precedenti morbosidell’interessato o anche, in assenzadi elementi clinico anamnestici di di-retto riscontro, di poterne attestare lanegatività nell’arco temporale di as-sistenza prestata in qualità di cu-rante”.

Inoltre il Ministero della Salute ri-leva che “in via principale la figuradel medico di fiducia, preposto al ri-lascio della certificazione inerente iprecedenti morbosi che possono co-stituire un rischio per la guida, sia daidentificare funzionalmente nel me-dico di medicina generale, quale me-dico di assistenza primaria”.

Pertanto, con riferimento alla di-sposizione di cui al comma 3, se-condo periodo, dell’art. 119 del Co-dice della strada sopraccitato (certifi-cato preliminare al rilascio della pa-tente di guida) e allo scopo di facili-tare ed uniformare il rilascio dellacertificazione da parte del medico difiducia, il Ministero della Salute haproposto l’utilizzazione di un facsi-mile di modello di certificato. L’uti-lizzo di tale modello è facoltativo.Risultano infatti alla scrivente Fede-razione altre proposte di modello dicertificato compatibili con la norma-tiva. La FNOMCeO si riserva nelmerito eventuali successive valuta-zioni.

Al fine di consentire un esame più 39

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approfondito della materia pubbli-chiamo copia del parere del Mini-stero della Salute con allegato il fac-simile di modello di certificato.

Parere del Ministero della Salute

La legge 29 luglio 2010, n. 120 haintrodotto alcune modifiche al Co-dice della strada tra cui in particolarel’introduzione del comma 2- ter e lamodifica al comma 3 dell’articolo119, che detta disposizioni in tema diaccertamento dei requisiti fisici e psi-chici per il conseguimento della pa-tente di guida e di revisione della pa-tente di guida, di seguito riportati:

Comma 2-ter.

Ai fini dell’accertamento dei re-quisiti psichici e fisici per il primo ri-lascio della patente di guida di qua-lunque categoria, ovvero di certifi-cato di abilitazione professionale ditipo KA o KB, l’interessato deve esi-bire apposita certifìcazione da cui ri-sulti il non abuso di sostanze alcoli-che e il non uso di sostanze stupefa-centi o psicotrope, rilasciata sullabase di accertamenti clinico-tossico-logici le cui modalità sono indivi-duate con decreto del Ministero dellaSalute, di concerto con il Ministerodelle Infrastrutture e dei Trasporti,sentito il Dipartimento per le politi-che antidroga della Presidenza delConsiglio dei Ministri. Con il mede-simo provvedimento sono altresì in-dividuate le strutture competenti adeffettuare gli accertamenti prodro-mici alla predetta certificazione ed alrilascio della stessa. La predetta cer-tificazione deve essere esibita daisoggetti di cui all’articolo 186-bis,comma I, lettere b), c) e d), e dai tito-lari dei certificato CFP) o patentinofiloviaria, in occasione della revi-sione o della conferma di validità

delle patenti possedute, nonchè dacoloro che siano titolari di certificatoprefessionale di tipo KA o KB,quando il rinnovo di tale certificatonon coincida con quello della pa-tente. Le relative spese sono a caricodel richiedente.

Comma 3.

L’accertamento di cui ai commi 2e 2-ter deve risultare da certifica-zione di data non anteriore a tre mesidalla presentazione della domandaper sostenere l’esame di guida.

La certificazione deve tenereconto dei precedenti morbosi del ri-chiedente dichiarati da un certificatomedico rilasciato dal medico di fidu-cia.

In riferimento a tali modifichesono pervenuti a questa Amministra-zione numerosi quesiti interpretativiriassumibili nei seguenti punti:

guida;a) se l’obbligatorietà del certifi-

cato medico previsto al comma 2-tersia immediatamente vigente o meno;

b) se l’obbligatorietà alla presenta-zione di tale certificazione sia riferitaal solo esame di guida per il conse-guimento della patente o se invecetale obbligo riguardi eventualmenteanche il rinnovo della patente diguida;

c) se sia già in vigore la previsioneriguardante la produzione del certifi-cato del medico di fiducia, chi si in-tenda con tale definizione (se medicodi libera scelta o un qualsiasi sanita-rio), quali sono i precedenti morbosida certificare e con quali modalità, sevi sia obbligatorietà o meno di pro-durre tale attestazione;

d) se la certificazione riguardantei precedenti morbosi deve essere pro-dotta anche per visite effettuatepresso la commissione medica lo-cale; 40

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e) quali sono le modalità e limiti dirilascio della certificazione per laguida per i soggetti ultraottantenni.

Su tali punti lo scrivente Ufficioritiene opportuno esprimere il pro-prio parere, quale utile elemento dichiarimento.

Stante la formulazione del comma2-ter dell’articolo 119 appare chiaroche la certificazione prevista deve es-sere necessariamente acquisita dalmedico monocratico ed anche dallacommissione medica locale, quandone ricorra il caso, in riferimento al ri-lascio del certificato di idoneità psi-cofisica alla guida.

Sia la unificazione introdotta dalcomma 2-ter sia la certificazione dicui al comma 2 per il conseguimentodella patente dì guida devono essereredatte in data non antecedente a tremesi rispetto alla presentazione delladomanda di esame, come precisatonel comma 3.

Il rilascio della certificazione utilea riscontrare il non abuso di sostanzealcoliche e il non uso di sostanze stu-pefacenti deve avvenire sulla base dispecifici accertamenti clinico-tossi-cologici con modalità che sarannopuntualmente individuate con la pub-blicazione del previsto decreto mini-steriale.

Tale unificazione deve inoltre es-sere acquisita anche in occasione dirinnovo della patente o in sede di re-visione delta stessa limitatamente a:1. possessori di certificato di abilita-zione professionale tipo KA e KB;2. i soggetti di cui all’art 186-biscomma 1, lettere b), c) e d);3. i soggetti richiedenti revisione aconferma di validità del certificatoCFP o patentino filoviario;

nonché in occasione del rinnovodel certificato di abilitazione profes-sionale di tipo KA e KB, nel solocaso in cui tale rinnovo non coincidacon il rinnovo della patente di guida.

A norma del comma 4 dell’art. 23della legge 120/2010, l’obbligo certi-ficafivo di cui sopra decorre rispetti-vamente dopo dodici mesi per i sog-getti individuati al punto 1 e dopo seimesi dall’entrata in vigore del de-creto ministeriale, nei restanti casi.

Venendo alle integrazioni intro-dotte al comma 3 dell’art. 119 delCodice, appare utile preliminarmentechiarire che con le stesse non si é in-teso riproporre tal quale il “certifi-cato anamnestico”, a suo tempo pre-visto nel D.L.gs. 285/92 e successi-vamente eliminato nel D.L.gs.575/94, ma si e voluto perseguire unamigliore e più certa conoscenza sul-l’esistenza di precedenti morbosi ingrado di interferire con la sicurezzaalla guida , utilizzando le conoscenzedirette in possesso del medico di fi-ducia dell’interessato, che devonoessere acquisite quale ulteriore ele-mento di valutazione per il rilasciodella certificazione dell’idoneità allaguida.

Appare utile chiarire che al me-dico di fiducia non viene richiestauna attestazione riguardante tutti ipregressi precedenti morbosi delcandidato all’esame di guida, ma, daun punto di vista logico, la sola atte-stazione riguardante quei precedentimorbosi che nell’attualità possonorappresentare un concreto rischio perla guida e pertanto costituire una ne-cessaria informazione per una mi-gliore e più completa valutazione delpossesso dei requisiti di idoneità allaguida.

È superfluo sottolineare che i pre-cedenti morbosi, oggetto di certifica-zione, devono essere stati accertatidal medico di fiducia sulla base diconoscenze clinico-anamnestiche di-rettamente acquisite a seguito dellosvolgimento di attività di medico cu-rante, anche per aspetti specialistici,svolta nei confronti dell’interessato 41

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in continuità di un rapporto di assi-stenza (che apparirebbe congruo rap-portare almeno ad un arco temporalenon inferiore all’anno), tale da con-sentire di poter conoscere precedentimorbosi dell’interessato o anche, inassenza di elementi clinico anamne-stici di diretto riscontro, di poterneattestare la negatività nell’arco tem-porale di assistenza prestata in qua-lità di curante.

Dal momento che l’attestazione inparola ha l’importante funzione dicostituire un utile elemento orienta-tivo per il medico monocratico o, neicasi previsti, anche per la CML, chesono tenuti a valutare l’idoneità delsoggetto alla guida tenendo nel do-vuto conto quanto dichiarato nella at-testazione certificata del medico difiducia, si ribadisce l’utilità dellastessa sia nel caso di attestazione del-l’esistenza di precedenti morbosi pe-ricolosi per la guida, sia anche nelcaso di esclusione degli stessi, sullabase di una negatività clinico-anam-neatìca direttamente conosciuta (nonpotendo ovviamente essere certifi-cate circostanze che ove semplice-mente richieste potrebbero esserestate negate o taciute dal proprio pa-ziente)

Fatte salve situazioni in cui ilruolo di medico curante e rivestito dafigure specialistiche o è riconduci-bile a situazioni di rapporto fiducia-rio personali, stante la funzione dicurante di riferimento affidata nel-l’ambito del servizio sanitario al me-dico di medicina generale, che laesercita nei confronti di tutti i citta-dini che ne effettuino la scelta, si ri-tiene che, se non in via esclusiva, invia principale la figura del medico difiducia preposto al rilascio della cer-tificazione inerente i precedenti mor-bosi che possono costituire un rischioper la guida, sia da identificare fun-zionalmente nel medico di medicinagenerale, quale medico di assistenza

primaria. In merito alla obbligato-rietà di acquisizione da parte del me-dico monocratico o, nei casi previsti,da parte della CML, del certificatodel medico di fiducia attestante i pre-cedenti morbosi nel caso di primo ri-lascio di patente di guida, introdottadal secondo periodo del comma 3dell’art. 119 del Codice, si precisache tale obbligo è entrato in vigore afar data dal 13 agosto 2010, data dientrata in vigore della legge n.120/2010, non essendo sul punto pre-visto alcun decreto attuativo.

Al solo scopo di facilitare eduniformare il rilascio della certifica-zione, da parte del medico di fiducia,si propone l’utilizzazione del facsi-mile di modello riportato in appen-dice.

Infine con riferimento alle novitàriguardanti le persone che hannocompiuto gli ottanta anni appare utileprecisare – in attesa delle predisposi-zione delle linee-guida che dovrannoorientare l’operato delle commis-sioni mediche locali – che per glistessi il rinnovo della patente diguida può avvenire solo per il tramitedella commissione medica localeche, con riferimento alle condizionipsicofisiche presentate dal soggetto,potrà riconoscere, di rinnovo in rin-novo, una idoneità biennale, fattasempre salva la possibilità di preve-dere una minore scadenza sulla basedelle condizioni individuali presen-tate.

Appare evidente pertanto che lamodifica normativa introdotta si ri-solve sul piano pratico in una ridottavalidità. nel rinnovo della patenteposseduta dai soggetti ultraottan-tenni, senza alcun limite di età pre-stabilito. 42

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Èstata inviata dalla FNOMCeO unanota al senatore. Carlo Vizzini,presidente della Commissione Af-

fari Costituzionali del Senato, ove è indiscussione il disegno di legge n. 2243recante “Disposizioni in materia disemplificazione dei rapporti della Pub-blica amministrazione con cittadini eimprese e delega al Governo per l’ema-nazione della Carta dei doveri delle am-ministrazioni pubbliche e per la codifi-cazione in materia di pubblica ammini-strazione”. Il disegno di legge, già ap-provato in prima lettura dalla Camerache all’art. 39 reca disposizioni in mate-ria di “Interpretazione autentica dell’ar-ticolo 55-quinques del decreto legisla-tivo 30 marzo 2001, n. 165” – False at-testazioni e certificazioni. La FNOM-CeO ha chiesto di emendare l’art. 55-septies, comma 4, del D.Lgs. 165/01 esuccessive modificazioni e integrazioniche, allo stato attuale, dispone la san-zione del licenziamento per i medici inrapporto convenzionale con le aziendesanitarie locali in caso di inosservanzareiterata agli obblighi di trasmissioneper via telematica della certificazionemedica.Questo il testo della nota:

Illustre Presidente,in ordine alla nota del 13 settembre

2010 di codesta Commissione si rilevaquanto segue.

Come è noto durante l’iter parlamen-tare dei provvedimento indicato in og-getto la Commissione Affari Costitu-zionali della Camera dei Deputati haapprovato un emendamento presentatodai relatore on. Orsini (PDL) che ha in-trodotto un articolo aggiuntivo recante

“Interpretazione autentica dell’articolo55-quinquies del decreto legislativo 30marzo 2001, n. 165” — False attesta-zioni o certificazioni.

L’art. 39 del disegno di legge n. 2243dispone:

1. “Il secondo periodo del comma 3dell’art. 55-quinques del decreto legi-slativo 30 marzo 2001, n. 165, si inter-preta nel senso che le sanzioni discipli-nari ivi indicate si applicano se il me-dico, in relazione all’assenza del servi-zio, violando gli obblighi connessi allaprestazione lavorativa o venendo menoal dovere di organizzare l’assistenza inmaniera efficiente ed efficace, rilasciacertificazioni attestanti dati clinici nondesunti da visita effettuata in coerenzacon la buona pratica medica”.

Il secondo periodo del comma 3 del-l’art’ 55-quinquies sopra richiamato di-spone che “le medesime sanzioni disci-plinari si applicano se il medico, in re-lazione all’assenza dal servizio, rilasciacertificazioni che attestano dati clinicinon direttamente constatati né oggetti-vamente documentati”.

Pertanto, con l’approvazione dell’e-mendamento sopraccitato, è stato rece-pito all’interno di un disegno di legge diiniziativa governativa quanto già affer-mato dalla Presidenza del Consiglio deiMinistri - Dipartimento della FunzionePubblica - nella circolare n. 5 del 2010,emanata anche a seguito delle istanze diquesta Federazione, concernente “art.55 quinquies del D.Lgs. 165101 (intro-dotto dal D.Lgs. 150 del 2009) - as-senze dal servizio dei pubblici dipen-denti - responsabilità e sanzioni per imedici “ - ove si specifica con riferi- 44

Chiestala modificadelle sanzioniper l’inosservanzadell’obbbligodi trasmissionedei certificatiper via telematica

Per i medici convenzionati con le ASL

Controlli sulle assenze:sproporzionato il licenziamento fn

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mento all’ultimo periodo del comma 3dell’art. 55-quinquies del D.Lgs.165101 e successive modificazioni e in-tegrazioni, che la finalità della previ-sione normativa, è di evitare che sianorilasciati certificati o attestati di malat-tia senza aver valutato le condizioni delpaziente nel corso di una visita e chesiano formulate diagnosi e prognosinon coerenti con la buona pratica cli-nica. Quindi, l’applicazione della di-sposizione deve tener conto delle regoleproprie della pratica medica, che con-sentono di formulare diagnosi e pro-gnosi anche per presunzione sulla basedi dati riscontrati o semplicemente ac-quisiti durante la visita.

Nell’applicazione della norma, per-tanto, è rilevante la circostanza che idati clinici siano stati o meno desunti davisita. In sostanza, in base a questanorma, la responsabilità del medico,con l’applicabilità delle sanzioni indi-cate, ricorrerà quando lo stesso rilasciaattestati o certificati attestanti dati cli-nici non desunti da visita in coerenzacon la buona pratica medica. Per gliaspetti penali, rimane comunque fermala disciplina generale di cui agli artt.476 ss. del c.p. sulla falsità in atti.

Ciò non toglie che a parere dellaFNOMCeO l’art. 39 del disegno dilegge attualmente in discussione neces-siterebbe di ulteriori modifiche con rife-rimento specifico all’apparato sanzio-natorio introdotto dall’art. 55-septiesdel D.Lgs. 165101 e successive modifi-cazioni e integrazioni relativamente allainosservanza agli obblighi di trasmis-sione per via telematica della certifica-zione medica.

Come è noto, attualmente il sistemadi trasmissione telematica e la man-canza della possibilità di certificare albisogno in alternativa in cartaceo, incaso di indisponibilità anche tempora-nea del sistema, rischia di esporre il me-dico a sanzioni troppo gravi ed ingiusti-ficate. La sanzione del licenziamento incaso di inosservanza agli obblighi di

trasmissione per via telematica dellacertificazione medica appare del tuttosproporzionata in relazione all’ogget-tiva gravità dei fatto; dovrebbero peral-tro essere considerate le particolari cir-costanze in cui sia stata commessa l’e-ventuale inosservanza.

In primo luogo la FNOMCeO ritieneauspicabile una modifica legislativa cheeviti la sanzione a priori del licenzia-mento, riconducendo l’irrogazione e latipologia delle sanzioni alla normaleprassi disciplinare. In subordine qualoranon si volesse modificare l’impiantosanzionatorio introdotto dal D.Lgs.150/09 ritenuto iniquo dalla scriventeFederazione potrebbe essere presa inconsiderazione la seguente propostaemendativa.

All’art. 39 comma 1 aggiungere il se-guente comma 2:

2- Il comma 4 dell’art. 55 septies delD.Lgs. 165 del 2001 viene così modifi-cato: “L’inosservanza degli obblighi ditrasmissione per via telematica dellacertificazione medica concernente as-senze di lavoratori per malattia di cui alcomma 2 costituisce illecito discipli-nare e, in caso di reiterazione, comportal’applicazione della sanzione del licen-ziamento ovvero, per i medici in rap-porto convenzionale con le aziende sa-nitarie locali, della decadenza dallaconvenzione, in modo inderogabile daicontratti o accordi collettivi.

La sanzione verrà applicata, a se-guito di procedimento disciplinare aisensi dei vigenti ACN, nei casi di doloo colpa grave, nei rispetto dei principidi proporzionalità e adeguatezza tra il-lecito e sanzione.

Le Aziende Sanitarie, con proprioprovvedimento, su indicazione delleRegioni, definiscono le eventuali situa-zioni, che, per ragioni tecnologiche oorganizzative, non consentono la tra-smissione telematica, anche preve-dendo, in via temporanea, i volumi diflusso cartaceo”.

Amedeo Bianco

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CCOORRSSOO FFAAD BBLLEENNDDEEDD –– GGOOVVEERRNNOO CCLLIINNIICCOOAl via mercoledì 15 dicembre il corso FAD sul Governo Clinico

La parola d’ordine è ancora una volta, ‘Qualità delle cure”. Sarà il Governoclinico - la strategia per il miglioramento continuo dei servizi sanitari, nellaquale hanno un ruolo centrale i professionisti - il protagonista del program-ma di formazione che la FNOMCeO mette a disposizione di tutti i Medici egli Odontoiatri italiani.Partirà, infatti il 15 dicembre 2010, il corso ECM, erogato prevalentementein modalità FAD (Formazione a distanza), sui vari aspetti del GovernoClinico, promosso in collaborazione con il Ministero della Salute e con L’I-PASVI (la federazione dei Collegi degli Infermieri). Il progetto si articolerà intre step successivi.Il primo verterà sulla Root Cause Analysis, una metodologia perI’identificazione delle cause profonde degli eventi avversi e degli eventi“sentinella”, quelli sottoposti a un sistema di monitoraggio e sorveglianzadal Ministero della Salute. La seconda parte del corso, che sarà on line dafebbraio, avrà come protagonista l’Audit clinico, che è il vero “metro” permisurare la qualità dell’assistenza sanitaria: un processo nel quale i Medici,gli Odontoiatri, gli Infermieri effettuano una revisione regolare e sistematicadella propria pratica clinica e, ove necessario, la modificano. Il percorso formativo si concluderà con una sezione dedicata al GovernoClinico nella sua accezione più ampia.Il corso sulla Root Cause Analysis potrà, da febbraio essere organizzatodagli Ordini anche in modalità residenziale.Con questo nuovo progetto, la FNOMCeO conta di aggiornare, in manierasistematica e con standard uniformi, almeno quarantamila tra Medici eOdontoiatri: tanti sono, infatti, gli Iscritti agli Albi che hanno partecipato - pertre quarti in modalità FAD e per un quarto residenziale - al corso Sicure,sulla “Sicurezza dei pazienti e gestione del rischio clinico” “L’opera di alfabetizzazione in tema di “risk management” dei professionistidella salute - afferma il presidente della FNOMCeO, Amedeo Bianco - è unimpegno prioritario, sancito, ancheall’ articolo 14, dal nostro Codice di Deontologia”.“Il risk management - continua Bianco - è un obbligo etico e deontologico eriteniamo che tutti i medici debbano possedere gli strumenti culturali e pra-tici per padroneggiarlo”.“La formazione del medico - commenta il referente della FNOMCeO per ilcorso, il Presidente di Udine luigi Conte - è sempre più un processo “longlife” continuo e integrato che parte dagli studi universitari e si conclude conil termine della vita professionale attiva. L’obiettivo è lo costruzione di quel“medico di qualità” che è la condizione necessaria per la qualità delle cure”.Al Corso sono stati attribuiti 12 crediti formativi.Per accedere alla piattaforma tecnologica è necessario consultare il sitodella FNOMCeO: “www.fnomceo.it”

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È previstosu iniziativa dell’interessatodopo 40 annidi servizioeffettivoma col limitedei 70 anni

Nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 262 del 9 novembre2010 – Supplemento Ordinario n. 243 – è stata pubblicata la legge n. 183recante “Deleghe al Governo in materia di lavori usuranti, di riorganizza-

zione di enti, di congedi, aspettative e permessi, di ammortizzatori sociali, diservizi per l’impiego, di incentivi all’occupazione, di apprendistato, di occupa-zione femminile, nonché misure contro il lavoro sommerso e disposizioni intema di lavoro pubblico e di controversie di lavoro”.

Il provvedimento, che entra in vigore il 24 novembre 2010, tra l’altro all’art.22 reca norme in materia di età pensionabile dei dirigenti medici del Serviziosanitario nazionale, prevedendo il collocamento a riposo su iniziativa dell’inte-ressato al compimento di 40 anni di servizio effettivo, con il limite del settan-tesimo anno di età. Nella fattispecie l’art. 22 dispone: «1. Al comma 1 dell’ar-ticolo 15-nonies del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, le parole:«dirigenti medici del Servizio sanitario nazionale» sono sostituite dalle se-guenti: «dirigenti medici e del ruolo sanitario del Servizio sanitario nazionale»e le parole: «fatta salva l’applicazione dell’articolo 16 del decreto legislativo 30dicembre 1992, n. 503» sono sostituite dalle seguenti: «ovvero, su istanza del-l’interessato, al maturare del quarantesimo anno di servizio effettivo. In ognicaso il limite massimo di permanenza non può superare il settantesimo anno dietà e la permanenza in servizio non può dar luogo ad un aumento del numerodei dirigenti».

Al comma 1 dell’articolo 16 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n.503, e successive modificazioni, è aggiunto, in fine, il seguente periodo: «I di-pendenti in aspettativa non retribuita che ricoprono cariche elettive presentanola domanda almeno novanta giorni prima del compimento del limite di età peril collocamento a riposo».

Le disposizioni di cui al comma 1 dell’articolo 15-nonies del decreto legisla-tivo 30 dicembre 1992, n. 502, come modificato dal comma 1 del presente ar-ticolo, si applicano anche ai dirigenti medici e del ruolo sanitario del Serviziosanitario nazionale in servizio alla data del 31 gennaio 2010”.

Si evidenzia inoltre che altra disposizione di particolare rilevanza è quellacontenuta nell’art. 25 che reca invece norme in materia di certificati di malattiae recita: “Al fine di assicurare un quadro completo delle assenze per malattianei settori pubblico e privato, nonché un efficace sistema di controllo dellestesse, a decorrere dal 1° gennaio 2010, in tutti i casi di assenza per malattia deidipendenti di datori di lavoro privati, per il rilascio e la trasmissione della atte-stazione di malattia si applicano le disposizioni di cui all’articolo 55-septies deldecreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165”.

Come è noto l’art. 55 septies del D.Lgs. 165/01 e successive modificazioni e

Nuova norma sull’età pensionabile

Il collocamento in riposo dei dirigenti medici del SSN fn

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integrazioni prevede l’obbligo di trasmissione per via telematica della certifica-zione medica concernente assenze di lavoratori per malattia. Si ricorda che ilnuovo regime di trasmissione telematica dei certificati riguarda i medici dipen-denti del Servizio Sanitario Nazionale, i medici convenzionati con il servizio(di medicina generale, specialisti e pediatri di libera scelta), nonché i medici li-beri professionisti.

La violazione dell’obbligo di trasmissione in via telematica è sanzionatadalla legge e dagli accordi collettivi per i medici dipendenti del servizio sanita-rio nazionale e i medici che lavorano in convenzione. Invece, come chiaritodalla Circolare n. 2 del 2010 della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Di-partimento della Funzione Pubblica - il mancato utilizzo della modalità telema-tica non è specificatamente sanzionato per i medici liberi professionisti.

RICHIESTA CERTIFICATI

Si ricorda che, per il rispetto delle norme sulla pri-

vacy, l’Ordine rilascia i certificati di iscrizione solo al

diretto interessato, oppure a persona che sia fornita

di specifica delega scritta e correlata da un docu-

mento di identità proprio dell’iscritto.

Gli iscritti sono pertanto invitati a collaborare, evi-

tando lamentele agli sportelli in quanto il personale

amministrativo si limita ad attenersi ai dettami del Co-

dice sulla privacy.

Si ricorda, inoltre, che gli iscritti si possono avvalere

della possibilità di autocertificare i dati relativi all’iscri-

zione.

Tale autocertificazione deve contenere i dati anagra-

fici, l’albo di appartenenza, il numero d’ordine, l’an-

zianità di iscrizione e l’assenza di procedimenti disci-

plinari.

Si precisa che qualsiasi ente pubblico è obbligato ad

accettare l’autocertificazione.

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La Corte di Cassazione ha deli-neato un importante principio intema di applicazione dell’IRAP a

carico dei medici di medicina generaleconvenzionati con il Servizio Sanita-rio Nazionale, evidenziando che, la di-sponibilità di uno studio avente le ca-ratteristiche e dotato delle attrezzatureindicate dall’Accordo collettivo na-zionale di categoria, rientra nell’am-bito del “minimo indispensabile” perl’esercizio dell’attività professionale,attesa l’obbligatorietà di tale disponi-bilità ai fini dell’instaurazione e delmantenimento del rapporto conven-zionale, e, pertanto, non integra, di persé il requisito dell’autonoma organiz-zazione ai fini del presupposto impo-sitivo del tributo.

Pubblichiamo la sentenza dellaCassazione Civile - (Sez. V, Sent. n.11533 del 12.05.2010).

Svolgimento del processoMotivi della decisione

Ai sensi dell’art. 380 bis cod. proc.civ., è stata depositata in cancelleria laseguente relazione:

Agenzia delle entrate propone ri-corso per Cassazione avverso la sen-tenza della Commissione tributaria re-gionale del Veneto n. 6/31/07, deposi-tata il 25 settembre 2007, con la quale,accogliendo l’appello di R.U., medicodi base convenzionato con il S.s.n., gliè stato riconosciuto il diritto al rim-

borso dell’IRAP versata per il 1998: inparticolare, il giudice a quo, ha affer-mato che il contribuente ha utilizzatobeni mobili “costituiti dall’automobilee da piccoli arredi ed attrezzature am-bulatoriali”, ed ha corrisposto “occa-sionali compensi a terzi”, “di mode-stissima entità” (Euro 2792,00).

Il contribuente resiste con controri-corso.

Con i due motivi di ricorso, si de-nuncia la violazione della normativaistitutiva dell’IRAP ed il vizio di mo-tivazione e si chiede a questa Corte seil possesso di uno studio medico,provvisto di personale dipendente, erispondente ai requisiti di cui al D.P.R.n. 270 dei 2000, art. 22, cioè dotatodegli arredi e delle attrezzature indi-spensabili per l’esercizio della medi-cina generale nonchè per la conven-zione con il SSN, costituisca indice diautonoma organizzazione del medicogenerico convenzionato con il SSN e,pertanto, assuma rilevanza ai fini del-l’assoggettamento aIl’IRAP. 3. II ri-corso appare manifestamente infon-dato.

L’art. 22 dell’Accordo collettivonazionale per la disciplina dei rapporticon i medici di medicina generale(reso esecutivo con il D.P.R. 28 luglio2000, n. 270), richiamato dalla ricor-rente, dopo aver affermato che “lo stu-dio del medico di assistenza primariaè considerato presidio del Servizio sa-nitario nazionale e concorre, qualebene strumentale e professionale del 49

Riconosciutoil dirittoal rimborsodel tributorichiestoa un medicoconvenzionatocol SSN

Sentenza della Corte di Cassazione

L’applicazione dell’IRAP agli studidei medici di medicina generale fn

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medico, al perseguimento degli obiet-tivi di salute dei Servizio medesimo “,prevede che “ai fini dell’instaurazionee del mantenimento del rapporto con-venzionale di assistenza primaria (....),ciascun medico deve avere la disponi-bilità di almeno uno studio professio-nale nel quale esercitare l’attività con-venzionata” (comma 1), che detto stu-dio “deve essere dotato degli arredi edelle attrezzature indispensabili perl’esercizio della medicina generale, disala di attesa adeguatamente arredata,di servizi igienici, di illuminazione eareazione idonea, ivi compresi idoneistrumenti di ricezione delle chiamate “(comma 2), e, infine, che “detti am-bienti possono essere adibiti o esclusi-vamente ad uso di studio medico condestinazione specifica o anche essereinseriti in un appartamento di civileabitazione, con locali appositamentededicati” (comma 3).

Ciò posto, a prescindere dalla que-stione generale della rilevanza delpossesso di uno “studio” da parte diun professionista ai fini della configu-rabilità dell’autonoma organizzazionee quindi dell’assoggettamento all’I-RAP, sembra evidente che, per i me-dici di medicina generale convenzio-nati con il Servizio sanitario nazio-nale, la disponibilità dello studio, do-tato delle caratteristiche e delle attrez-zature indicate nella norma citata,rientri nell’ambito del “minimo indi-spensabile” per l’esercizio dell’attivitàprofessionale, attesa l’obbligatorietàdi tale disponibilità ai fini dell’instau-razione e del mantenimento del rap-porto convenzionale. Quanto, poi, allaasserita presenza di personale dipen-dente, il giudice a quo ha affermato,come detto sopra, che trattasi di com-pensi di modestissima entità per pre-stazioni occasionali e tale accerta-mento non è oggetto di adeguata cen-sura.

In conclusione, si ritiene che il ri-corso possa essere deciso in camera diconsiglio per manifesta infondatezza”;

che la relazione è stata comunicataal pubblico ministero e notificata agliavvocati delle parti; che non sonostate presentate conclusioni scritte daparte del p.m., mentre ha depositatomemoria il controricorrente.

Considerato che il Collegio, a se-guito della discussione in camera diconsiglio, condivide i motivi in fatto ein diritto esposti nella relazione e, per-tanto, deve essere affermato il princi-pio di diritto secondo il quale, in temadi IRAP, per i medici di medicina ge-nerale convenzionati con il Serviziosanitario nazionale, la disponibilità diuno studio, avente le caratteristiche edotato delle attrezzature indicate nel-l’art. 22 dell’Accordo collettivo na-zionale per la disciplina dei rapporticon i medici di medicina generale,reso esecutivo con D.P.R. 28 luglio2000, n. 270, rientra nell’ambito del“minimo indispensabile” per l’eserci-zio dell’attività professionale, attesal’obbligatorietà di tale disponibilità aifini dell’instaurazione e del manteni-mento del rapporto convenzionale, e,pertanto, non integra, di per sè, in as-senza di personale dipendente, il re-quisito dell’autonoma oganizzazioneai fini del presupposto impositivo deltributo;

che, in conclusione, il ricorso deveessere rigettato;

che sussistono giusti motivi, in con-siderazione della novità della que-stione, per disporre la compensazionedelle spese del presente giudizio di le-gittimità.

P.Q.M.La Corte rigetta il ricorso e com-

pensa le spese. 50

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Esame delleproblematichedella medicinadel lavoro e delleinterpretazionidelle normative

Il 25 novembre,organizzato dal-l’Ordine dei Medici Chirurghi edegli Odontoiatri della provincia

di Sassari su proposta dello Spresal,nella sala conferenze dell’Ordine, si èsvolto un incontro tra Medici delloSpresal di Sassari e Medici Compe-tenti operanti nel territorio della ASLdi Sassari.

Il tema era quello del “Ruolo delMedico Competente e rapporti con ilServizio di Prevenzione e Sicurezzanegli Ambienti di Lavoro della ASL”,per trattare della vasta problematicainerente la medicina del lavoro, la nonfacile interpretazione della normativa,gli adempimenti ad essa connessi,che costituiscono da sempre motivodi discussione.

Hanno salutato i colleghi interve-nuti il presidente dell’Ordine Ago-stino Sussarellu ed il tesoriere NicolaAddis, che hanno sottolineato chel’incontro si svolgeva all’Ordine deiMedici, quindi un incontro tra colle-ghi, che pur essendo impegnanti infunzioni diverse, hanno lo scopounico di garantire la salute e la sicu-rezza dei lavoratori.

Quindi la responsabile dello SPRE-SAL,dottoressa Teresa Marras, hasuggerito alcuni adempimenti qualil’indicazione oltre che la denomina-zione esatta delle aziende seguite an-che quello dei comparti e anche, sepossibile l’indicazione del CodiceATECO.

Ha inoltre invitato a formulare leproposte in merito a futuri incontri,

auspicati, tra Spresal e Medici Com-petenti. È seguito un interessante ecostruttivo dibattito, in cui sono inter-venuti quasi tutti i partencipanti, suaspetti inerenti la professione, le vi-site mediche dei lavoratori.

Si è inoltre evidenziata la necessitàdi estendere la sorveglianza sanitariadei lavoratori ad un maggior numerodi aziende, per garantire la preven-zione delle patologie.

Nicola Addis

Una nota al ministro

Gli specializzatiin igiene e medicinapreventivao medicina legalepossono svolgerele funzioni dimedico competente?

Una nota è stata inviata dalla Fede-razione al Ministro della Salute, Fer-ruccio Fazio, in ordine ad una correttaapplicazione dell’art. 38 del D.Lgs.81/08 e successive modificazioni e in-tegrazioni con riferimento specificoalla possibilità dei medici specializ-zati in igiene e medicina preventiva oin medicina legale in data successivaall’entrata in vigore del D.Lgs. 81/08di poter svolgere le funzioni di me-dico competente nelle more dellaemanazione del decreto di cui al

Incontro a Sassari nella sede dell’Ordine

Ruolo del medico competente e rapporti con lo SPRESAL fn

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comma 2 del sopraccitato art. 38 e distabilire se essi abbiano titolo ai finidella iscrizione nell’elenco nazionaledei medici competenti e nei relativielenchi provinciali dei medici compe-tenti e ciò anche alla luce dei nume-rosi ricorsi amministrativi presentatidagli stessi.

Pubblichiamo il testo della nota.Illustre Ministro,l’art. 38, comma 1, lett d) del

D.L.gs. 81/08 e successive modifica-zioni e integrazioni recante “Titoli erequisiti del medico competente” pre-vede che uno dei titoli necessari persvolgere le funzioni di medico com-petente sia il possesso della specializ-zazione in igiene e medicina preven-tiva o in medicina legale.

Al tempo stesso però il comma 2dispone che i medici in possesso dellaspecializzazione in igiene e medicinapreventiva o in medicina legale sonotenuti a frequentare appositi percorsiformativi universitari da definire conapposito decreto dei Ministero dell’u-niversità e della ricerca di concertocon il Ministero del lavoro, della sa-lute e delle politiche sociali.

Tali medici nel caso in cui, alla data

di entrata in vigore del presente de-creto, svolgano le attività di medicocompetente o dimostrino dì averesvolto tali attività per almeno un annonell’arco dei tre anni anteriori all’en-trata in vigore del presente decreto le-gislativo, sono abilitati a svolgere lemedesime funzioni.

A tal fine sono tenuti a produrrealla Regione attestazione del datore dilavoro comprovante l’espletamento ditale attività.

Pertanto, stante quanto su esposto,viste le numerose richieste pervenutea questa Federazione e agli Ordiniprovinciali da parte dei medici so-praccitati e considerati i ricorsi ammi-nistrativi avanzati dagli stessi, sichiede di chiarire se nelle more dellaemanazione dello decreto di cui sopragli specializzati in igiene e medicinapreventiva e in medicina legale indata successiva all’entrata in vigoredel decreto legislativo n. 81/08 pos-sano svolgere le funzioni di medicocompetente e quindi se essi abbianotitolo ai fini della iscrizione nell’e-lenco nazionale dei medici compe-tenti e negli elenchi provinciali deimedici competenti.

SITO WEB DELL’ORDINE:www.omceoss.org

E-MAIL DELL’ORDINE:[email protected]

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Accolte le richiestedella Federazione:la procedura non è consentita

I l Ministero della Salute ha ac-colto le sollecitazioni della Fede-razione (rivolte anche ai Mini-

steri del lavoro e della Pubblica Am-ministrazione) sul problema dellegare di appalto al ribasso per il ser-vizio di sorveglianza sanitaria. Sullabase della risposta del Ministero tuttigli Ordini provinciali sono tenuti nel-l’ambito della propria competenzaterritoriale a vigilare e a intervenirequalora enti locali, pubbliche ammi-nistrazioni e aziende continuino a in-dire gare al ribasso aventi per og-getto prestazioni sanitarie mediche.

Questo il testo della nota inviata aiministri Fazio, Sacconi e Brunetta.

Illustri Ministri,questa Federazione che è un ente

pubblico esponenziale dell’intera ca-tegoria medica ha espresso a più ri-prese forti elementi di criticità in or-dine alla prassi consolidata di indiregare di appalto al ribasso per l’affida-mento del c.d. “servizio di sorve-glianza sanitaria” di cui aII’art. 41 deiD.Lgs. 81/08 e successive modifica-zioni e integrazioni”.

Si rileva innanzitutto che nell’am-bito dei nuovo sistema di prevenzionedisegnato dal D.Lgs. 81/08 e succes-sive modificazioni e integrazioniruolo preminente, anche ai fini dellavalutazione dei rischi e delle interfe-renze e ai fini della attuazione dei mo-delli di organizzazione e gestionedella sicurezza, è assegnato al medicocompetente. Il medico competente

svolge funzioni di integrazione dei si-stema organizzativo complessivodella “sicurezza” dei luoghi di lavoro,essendo titolare di obblighi anche“operativi” e fondamentali nella ge-stione integrata del “sistema sicu-rezza.

Le preoccupazioni di questa Fede-razione rivestono esplicitamenteaspetti di carattere deontologico, pro-fessionale e correlativamente di tuteladella salute e della sicurezza nei luo-ghi di lavoro.

Giova infatti rilevare che appare di-scutibile che le prestazioni professio-nali dei medico competente sianoequiparate ad un servizio; al tempostesso in ordine a tale pressi si sottoli-nea che il D.Lgs. 163106 recante“Codice dei contratti pubblici relativia lavori, servizi e forniture” prevedeall’art. 2, comma 2, che il principio dieconomicità possa comunque esserederogato ove si tratti di materia ine-rente alla tutela della salute.

L’indizione di bandi di gara al ri-basso per il “servizio di sorveglianzasanitaria” da parte di imprese privatee di pubbliche amministrazioni sipone di conseguenza in contrasto conl’elaborazione di corrette procedureper l’adozione e la efficace attuazionedi modelli di organizzazione e ge-stione della sicurezza nei luoghi di la-voro.

Questa Federazione ritiene che l’u-tilizzo del criterio dei prezzo piùbasso in luogo dell’offerta più qualifi-cata comporta il rischio di scelte che

Nota di chiarimento del Ministero

Servizio di sorveglianza sanitaria No alle gare d’appalto al ribasso fn

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vanno a scapito della qualità dellaprestazione professionale e correlati-vamente della sicurezza e tutela dellasalute nei luoghi di lavoro.

Si rileva peraltro che nella granparte dei bandi al ribasso indetti daimprese e da pubbliche amministra-zioni sia già contenuto il protocollosanitario da applicare e ciò in viola-zione della normativa vigente cheprevede che sia il medico competente,che collabora con il datore di lavoroai fini della valutazione dei rischi, adeterminare il relativo protocollo disorveglianza sanitaria finalizzato allatutela dello stato di salute e sicurezzadei lavoratori, in relazione all’am-biente di lavoro, ai fattori di rischioprofessionali e alle modalità di svol-gimento dell’attività lavorativa.

Si precisa inoltre che nel singolicontratti di appalto, subappalto e som-ministrazione debbano essere specifi-camente indicati, a pena di nullità, iosti relativi alle misure adottate pereliminare o ridurre ai minimo i rischiderivanti dalle interferenze delle lavo-razioni e che tali costi non debbanoessere soggetti a ribasso.

Con riferimento alle gare di appaltoper il sevizio di sorveglianza sanitariae i relativi connessi aspetti deontolo-gici si precisa che l’art. 54, comma 1,del codice di deontologia medica pre-vede che “nell’esercizio libero profes-sionale, fermo restando il principiodell’intesa diretta tra medico e citta-dino e nel rispetto del decoro profes-sionale, l’onorario deve essere com-misurato alta difficoltà, alla comples-sità e alla qualità della prestazione, te-nendo conto delle competenze e deimezzi impegnati”.

La disposizione di cui sopra devepoi essere posta in correlazione conl’art. 70 dello stesso codice che recanorme in materia di qualità delle pre-stazioni e dispone che “il medico di-

pendente o convenzionato debba esi-gere da parte della struttura in cuiopera ogni garanzia affinché le moda-lità del suo impegno non incidano ne-gativamente sulla qualità e l’equitàdelle prestazioni nonché sul rispettodelle norme deontologiche. II medicodeve altresì esigere che gli ambientidi lavoro siano decorosi e adeguata-mente attrezzati nel rispetto dei requi-siti previsti dalla normativa compresiquelli di sicurezza ambientale. Il me-dico non deve assumere impegni pro-fessionali che comportino eccessi diprestazioni tali da pregiudicare laqualità della sua opera professionale ela sicurezza del malato”.

Si rileva quindi che la fattispecieindicata in oggetto, oltre a creare unconflitto tra norme giuridiche e normedeontologiche, appare lesiva dell’in-teresse primario e costituzionalmenterilevante della tutela della salute edella sicurezza nei luoghi di lavoro.

Pertanto, stante quanto suesposto,si chiede l’intervento della S.V. al finedi una attenta riflessione in ordine aduna prassi consolidata, di indire garedi appalto

al ribasso per il c.d. “servizio disorveglianza sanitaria”, che, violandogli aspetti deontologici, pone una se-rie minaccia ad una efficace attività diprevenzione sui luoghi di lavoro.

Riteniamo infine che i delicati temisollevati rendono assolutamente ne-cessaria la costituzione, in pieno spi-rito collaborativo, di un tavolo tecnicosulle modalità e procedure di affida-mento degli incarichi di “sorveglianzasanitaria’ nei luoghi di lavoro che do-vrebbe vedere coinvolti rappresen-tanti della Presidenza del Consigliodei Ministri-Ministero per la PubblicaAmministrazione e l’Innovazione, delMinistero del Lavoro e delle PoliticheSociali, del Ministero della Salute edella FNOMCeO al fine di conseguire 54

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una efficiente rete di servizi profes-sionali ed una efficace tutela del di-ritto alla sicurezza dei lavoratori.

La risposta del Ministero

Gli Enti devono vigilaree valutare se le offertesono adeguate

Con riferimento alla richiesta inoggetto, di apertura di un tavolo tec-nico, pur manifestando al riguardoampia disponibilità, si rappresentatuttavia che gli aspetti attinenti ai co-sti in materia di salute e sicurezza sullavoro non soggetti a ribasso, riferibilianche ad appalti del servizio di sorve-glianza, risultano già chiaramente di-sciplinati dall’articolo 26 comma 5del Dlgs 81/2008.

In particolare nella predisposizionedi gare d’appalto il comma 6 del so-pra citato articolo dispone che gli entisono tenuti in ogni caso a valutare cheil valore economico sia adeguato ri-spetto al costo del lavoro e al costo re-lativo alla sicurezza e che, rispetto al-l’entità e alle caratteristiche dei la-vori, dei servizi o delle forniture, talecosto sia congruo rispetto ai valorieconomici previsti dalla contratta-zione collettiva dello specifico settoreo , in mancanza . dal contratto collet-tivo del settore più vicino.

Ne consegue che i compensi dei sa-nitari che dovranno assicurare il ser-vizio oggetto della gara d’appalto nonpossono subire ribassi tali da renderlinon in linea con i compensi previsti

dal contratto collettivo nazionale dilavoro di riferimento, con relativa sal-vaguardia anche del decoro professio-nale.

Altrettanto inequivocabile, a tuteladella qualità delle prestazioni, risultaessere la condizione che ì protocollisanitari da applicare nell’ambito dellasorveglianza sanitaria sono stabilitidal medico incaricato di assicuraretale prestazione (sia esso dipendente ocollaboratore di una struttura pubblicao privata o libero professionista) infunzione sia dei rischi specifici, siadegli indirizzi scientifici più avanzati,stante al riguardo le previsioni dellalettera b del comma 1 dell’articolo 25del decreto 81/2008.

Ulteriori elementi chiarificatoripossono essere tratti anche dalla de-terminazione dell’Autorità per la vigi-lanza sui contratti pubblici di lavori,servizi e forniture n.512008 del 8 ot-tobre 2008.

Tale determinazione, avente comeoggetto l’utilizzo del criterio dell’of-ferta economicamente più vantag-giosa negli appalti di lavori pubblici,con riferimento al ribasso nelle gared’appalto prevede testualmente che :“Il criterio del prezzo più basso puòreputarsi adeguato al perseguimentodelle esigenze dell’Amministrazionequando l ‘oggetto del contratto non siacaratterizzato da un particolare valoretecnologico osi svolga secondo proce-dure largamente standardizzate.”

Da quanto sopra riportato appareevidente che il c.d. “servizio di sorve-glianza sanitaria” non può essere og-getto di gare di appalto al ribasso daparte di pubbliche Amministrazioni senon altro per le caratteristiche intrin-seche di non standardizzazione delservizio stesso.

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La presentazionedelle listedei candidatientro il 12 gennaio

In conformità alle indicazioni delMinistero del Lavoro e delle Poli-tiche Sociali di concerto con il Mi-

nistero dell’Economia e delle Finanze,pervenute alla Fondazione con notadel 28/09/2010 prot. n. 24/11/18689,la Giunta Esecutiva O.N.A.O.S.I., aisensi dell’art. 25 dello Statuto, conatto deliberativo n. 256 del 20.10.2010ha attivato le procedure elettorali perl’elezione del Comitato di Indirizzodella Fondazione.

La presentazione delle liste deicandidati dovrà avvenire inderogabil-mente entro il 12 gennaio 2011. Il ma-teriale di voto sarà inviato agli aventidiritto entro il 15 febbraio 2011. Lascheda contenente l’espressione divoto dovrà pervenire alla Fondazioneentro e non oltre le ore 13.00 del 23marzo 2011.

Della attivazione e delle procedureelettorali è data notizia, oltre che sulsito www.onaosi.it, anche mediante

comunicazione alle Federazioni Na-zionali e alle Organizzazioni sindacaliammesse alla contrattazione per il rin-novo del CCNL della dirigenza me-dica veterinaria e della dirigenza sani-taria del SSN per il biennio2008/2009 (ARAN) e di quelle am-messe alla contrattazione per il rin-novo della Convenzione di MedicinaGenerale, di Pediatria di libera sceltae specialistica ambulatoriale per ilbiennio 2008/2009 (SISAC), nonchécon manifesti da inviare, per l’affis-sione nelle rispettive sedi, alle Pubbli-che Amministrazioni tenute agliadempimenti relativi alla contribu-zione obbligatoria alla Fondazione. Èstato inoltre diffuso un manifesto, cheriporta informazioni, con invito a vo-ler disporre l’affissione presso le sedidegli Ordini e a dare, in ogni caso, lamassima e capillare diffusione fra gliiscritti.

Aristide Paci

VARIAZIONE DI INDIRIZZOTutti gli iscritti, ai sensi degli artt. 1, 2, 3 del DPR n. 221/50, sono pre-gati di comunicare per iscritto alla segreteria dell’Ordine l’eventualevariazione di residenza.Si comunica che nei casi previsti dalla normativa è possibile eleg-gere un domicilio speciale ai fini del recapito della corrispondenzadell’Ordine e degli altri vari enti (Enpam, FNOMCeO, Equitalia Sar-degna Spa, Equitalia Esatri Spa).Si ricorda agli iscritti che la comunicazione della variazione di indi-rizzo (residenza o domicilio speciale) all’Ordine è un obbligo previ-sto dalla legge, la violazione del quale comporta disguidi non sol-tanto all’ Ente ma anche e in particolare agli interessati.

Attivate dalla Giunta della Fondazione

Le procedure per l’elezione del Comitato d’indirizzo

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Quota B - redditi professionali 2009

Il 31 luglio è scaduto il termine di presentazione del modello D. L’invio oltretale termine prevede l’applicazione di una sanzione in misura fissa pari a euro120,00.

Mancato ricevimento modello D personalizzato. Coloro che non sono in pos-sesso del modello D personalizzato, possono utilizzare il “modello D gene-rico”disponibile sul sito internet www.enpam.it, presso la sede dell’E.N.P.A.M.in Roma, via Torino n. 98 (II piano) o presso l’Ordine provinciale di apparte-nenza.

Ricevimento del bollettino MAV. Coloro che hanno inviato la dichiarazione(modello D) entro il 31 luglio riceveranno il bollettino MAV precompilato conscadenza 31 ottobre. Coloro che, invece, hanno presentato tale dichiarazionesuccessivamente al 31 luglio dovranno attendere il bollettino MAV che potràavere una scadenza diversa.

Pagamento del contributo. Il pagamento dovrà essere effettuato non oltre iltermine indicato sul bollettino MAV precompilato e dovrà essere effettuato inunica soluzione, non sono ammesse rateazioni. Il bollettino MAV è pagabilepresso qualsiasi Istituto di Credito o Ufficio postale.

Mancato ricevimento del bollettino MAV. La mancata ricezione del bollet-tino MAV non esonera dall’obbligo del versamento. In tal caso è necessariocontattare il numero verde della Banca Popolare di Sondrio 800.24.84.64 echiedere un duplicato.

Utenti registrati. Gli utenti registrati presso il portale www.enpam.it possonostampare dall’Area riservata il duplicato dei bollettini già emessi a loro carico.In questo caso il pagamento potrà essere effettuato eclusivamente presso gliIstituti di credito oppure utilizzando le procedure on-line.

Sanzioni per il ritardato pagamento. Il vigente regime sanzionatorio, in casodi pagamento dei contributi oltre il termine regolamentare, prevede:– una sanzione in misura fissa pari all’1% del contributo, qualora il versamentosia effettuato entro 90 giorni dalla scadenza (entro il 29 gennaio 2011);– qualora il versamento sia effettuato oltre tale termine, una sanzione, in ra-gione d’anno, pari al Tasso Ufficiale di Riferimento (T.U.R.) maggiorato di 5,5punti, fino ad un importo massimo pari al 70% del contributo.

Notiziario

Informazioni su contributi,redditi, riscatti e pensioni

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Contribuzione ridotta. La richiesta di contribuzione ridotta presso il Fondodella Libera Professione Quota B deve essere presentata entro il 31 luglio 2010dagli iscritti in possesso di altra copertura previdenziale obbligatoria ovvero daititolari di trattamento pensionistico obbligatorio.

Perdita del diritto alla contribuzione ridotta. In caso di perdita del dirittoalla contribuzione ridotta l’iscritto deve dame comunicazione all’E.N.P.A.M.tramite il modello D indicando la data in cui sono venute meno le condizioni diaccesso.

Opzione contribuzione intera. Gli iscritti già ammessi alla contribuzione ri-dotta possono optare per il versamento del contributo nella misura intera del12,50%. Tale opzione non è revocabile.

Terremoto Abruzzo

Ulteriore sospensione dei termini di versamento. Ai sensi del comma 3, del-l’art. 39 del Decreto Legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito con Legge 30 lu-glio 2010 n. 122, la sospensione del versamento dei contributi previdenziali edassistenziali è stata ulteriormente prorogata fino al 15 dicembre 2010 esclusi-vamente nei confronti dei soggetti di cui all’articolo 1, comma 1, dell’Ordi-nanza del Presidente del Consiglio dei Ministri del 30 dicembre 2009, n. 3837,titolari di redditi di impresa o di lavoro autonomo, con volume d’affari non su-periore a 200.000 euro.

Riscatti. Versamento di un acconto

Gli iscritti che hanno presentato domanda di riscatto e sono in attesa di rice-vere il prospetto di calcolo possono effettuare il versamento di un acconto, en-tro e non oltre il 15 dicembre 2010 mediante bonifico bancario sul conto cor-rente acceso presso la Banca Popolare di Sondrio IT06 K 05696 03200000017500X50 intestato alla Fondazione E.N.P.A.M.Nella causale del bonifico indicare cognome e nome, codice E.N.P.A.M., tipo-logia del riscatto, Fondo sul quale è stato richiesto il riscatto e su cui sarà ac-creditato il versamento.La copia della ricevuta del bonifico dovrà essere trasmessa entro e non oltre il15 gennaio 2010 al seguente numero di fax 06.48.294.978.

Classe medica 1945

Trattamento ordinario del Fondo di Previdenza Generale. Ai sensi del vi-gente Regolamento del Fondo di Previdenza Generale, gli iscritti nati nel 1945potranno presentare la domanda di pensione ordinaria, nel corso dell’anno2010, dal co,pi,ento del 65° anno di età. Il modulo è stato recapitato a tutti gliiscritti interessati unitamente al modello di dichiarazione concernente il dirittoalle detrazioni d’imposta, da allegare obbligatoriamente compilato in ogniparte.

Mancato ricevimento del modulo. In caso di mancato ricevimento il moduloè reperibile presso gli uffici della Fondazione o presso gli Ordini provinciali osul sito www..npam.it (Modulistica).

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Area riservata e servizi disponibili agli utenti registrati

Per accedere all’Area riservata ed usufruire dei servizi on-line è necessarioessere registrati al sito www.enpam.it. Per informazioni riguardanti la registra-zione contattare il S.A.T. al n. 06.4829.4829 ovvero scrivere a [email protected],indicando nome, cognome e recapito telefonico.Gli utenti registrati possono modificare nel profilo utente i seguenti campi:numero di telefono fisso, numero di telefono cellulare e indirizzo di posta elet-tronica.Servizi disponibili per gli utenti registrati:– visualizzazione dei dati anagrafici;– visualizzazione dei dati contributivi e dei riscatti;– dati pensionistici;– duplicati dei bollettini RAV e MAV smarriti o non ricevuti;– certificazione fiscale dei contributi versati a titolo di riscatto nel corso del-l’anno 2009;– certificazione fiscale del contributo Quota A versato nel corso dell’anno 2009(per gli iscritti che usufruiscono dell’addebito permanente in conto corrente);– visualizzazione e stampa dei cedolini di pensione e del CUD;– attivazione della Carta di credito Fondazione E.N.P.A.M. in collaborazionecon la Banca Popolare di Sondrio e con la società CartaSì (per richiederla ac-cedere all’Area Riservata, selezionare la voce “Carta di credito – richiesta e ser-vizi connessi” e compilare il modulo di richiesta).

Versamento on-line

Tramite la Carta di credito Fondazione E.N.P.A.M. è possibile effettuare ilversamento on-line dei contributi previdenziali e di tutti i bollettini inviati dal-l’Ente.Attenzione! L’emissione della carta è soggetta ai tempi richiesti dalle procedurebancarie. Per informazioni è disponibile il Servizio Clienti della Banca Popo-lare di Sondrio al n. 800.190.661, attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alleore 13.00 e dalle ore 14.15 alle ore 17.00 o l’indirizzo e-mail: [email protected].

Variazione dell’indirizzo

1. Medici pensionati ancora iscritti all’Albo. La variazione dell’indirizzo diresidenza deve essere comunicata al Servizio Prestazioni Fondo Generaleesclusivamente tramite l’Ordine provinciale di appartenenza.L’indirizzo di domicilio può invece essere comunicato direttamente con l’appo-sito modulo disponibile sul sito www.enpam.it (MOD.DOMICILIO PENSIO-NATI) a mezzo posta ordinaria alla Fondazione, via Torino 38, 00184 Romaoppure tramite fax al numero 06.48.294.648, corredato della copia di un docu-mento di identità in corso di validità.2. Medici pensionati non più iscritti all’Albo. La variazione dell’indirizzo diresidenza deve essere comunicata direttamente con l’apposito modulo sul sitowww.enpam.it (MOD.RESID.PENS. NON ISCRITTI ALL’ORDINE E SUP.)per posta ordinaria alla Fondazione, Servizio Prestazioni Fondo Generale, via

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Torino 38, 00184 Roma oppure tramite fax al numero 06.48.294.648, corredatodella copia di un documento di identità in corso di validità.

3. Superstiti (vedove, orfani, genitori, fratelli e sorelle dell’iscritto deceduto).La variazione dell’indirizzo di residenza deve essere comunicata direttamentecon l’apposito modulo sul sito www.enpam.it (MOD.RESID.PENS. NONISCRITTI ALL’ORDINE E SUP.) per posta ordinaria alla Fondazione, Servi-zio Prestazioni Fondo Generale, via Torino 38, 00184 Roma oppure tramite faxal numero 06.48.294.648, corredato della copia di un documento di identità incorso di validità.

4. Iscritti attivi. La variazione di residenza deve essere inoltrata all’Enteesclusivamente tramite l’Ordine provinciale di appartenenza. L’eventuale ele-zione di domicilio può invece essere comunicata anche alla Fondazione me-diante l’apposito modulo (MOD.DOM) disponibile sul sito www.enpam.it. Ladichiarazione deve essere trasmessa a mezzo raccomandata o tramite fax al nu-mero 06.48.294.913, corredata della copia di un documento d’identità in corsodi validità.Per ulteriori informazioni può essere contattato il S.A.T. al numero tel.06.4829.4829.

Comunicazione di decesso

1. Iscritti attivi. La comunicazione di decesso deve essere inoltrata alla Fonda-zione per il tramite dell’Ordine provinciale di appartenenza. Dopo aver infor-mato l’Ordine di appartenenza, analoga comunicazione può essere inoltrata amezzo posta ordinaria alla Fondazione, Servizio Contributi e Attività Ispettiva,via Torino 38, 00184 Roma oppure tramite fax al numero 06.48.294.913.

2. Medico pensionato iscritto all’Ordine Provinciale. La comunicazione didecesso deve essere inoltrata alla Fondazione per il tramite dell’Ordine di ap-partenenza. Per consentire al Servizio competente di interrompere l’erogazionedella pensione, la comunicazione deve essere inoltrata a mezzo posta ordinariaalla Fondazione, Servizio Prestazioni Fondo Generale, via Torino 38, 00184Roma oppure tramite fax al numero 06.48.294.648, corredata della copia di undocumento di identità in corso di validità.

3. Medico pensionato cancellato dall’Ordine Provinciale. Se al momento deldecesso il medico pensionato risulta già cancellato dall’Ordine, la comunica-zione deve essere inviata a mezzo posta ordinaria direttamente alla Fondazione,Servizio Prestazioni Fondo Generale, via Torino 38, 00184 Roma oppure tra-mite fax al numero 06.48.294.648, corredata della copia di un documento diidentità in corso di validità.

4. Superstiti pensionati. La comunicazione di decesso deve essere inoltrataper posta ordinaria direttamente alla Fondazione, Servizio Prestazioni FondoGenerale, via Torino 38, 00184 Roma oppure tramite fax al numero06.48.294.648, corredata della copia di un documento di identità in corso di va-lidità..Variazione delle modalità di pagamento della pensione. Tutti i pensionatipossono comunicare la variazione dei dati bancari per il pagamento della pen-

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sione, utilizzando il modulo reperibile sul sito www.enpam.it (cliccare su Mo-dulistica e poi Altre). Tale variazione, corredata della copia di un documento diidentità in corso di validità, può essere inviata:– a mezzo posta ordinaria direttamente alla Fondazione, Servizio PrestazioniFondo Generale, via Torino 38, 00184 Roma – oppure tramite fax al numero 06.48.294.648.

Mancato accredito della pensione

I pensionati che non hanno ricevuto una o più mensilità di pensione devonodame comunicazione scritta, corredata della copia di un documento di identitàin corso di validità, alla Fondazione, al Servizio Prestazioni Fondo Generale,via Torino 38, 00184 Roma, ovvero tramite fax al numero 06.48.294.648.

Orfani pensionati

Le prestazioni pensionistiche agli orfani superstiti spettano sino al raggiungi-mento del 21° anno di età. Tale diritto è mantenuto anche oltre il ventunesimoanno di età e fino al raggiungimento del periodo massimo pensionabile del 26°anno di età, a condizione che gli orfani mantengano la qualifica di studenti.

Mantenimento del diritto. AI fine di conservare il diritto alla pensione, alcompimento del 21° anno di età è necessario inviare un certificato di iscrizioneattestante il proseguimento degli studi ovvero una dichiarazione di responsabi-lità corredata della copia di un documento di identità in corso di validità.

Modalità di invio. A mezzo posta ordinaria alla Fondazione, Servizio Presta-zioni Fondo Generale, via Torino 38, 00184 Roma ovvero tramite fax al nu-mero 06.48.294.648.

Deducibilità

I contributi previdenziali obbligatori sono, ai fini IRPEF, interamente deduci-bili dall’imponibile fiscale ai sensi dell’art. 10, comma 1, lettera e), del TestoUnico delle Imposte sui Redditi approvato con D.P.R. n. 917 del 22/12/1986modificato dal D. Lgs. 18/2/2000 n. 47.Sono pertanto interamente deducibili dal reddito: il contributo Quota A, il con-tributo Quota B, gli importi versati a titolo di riscatto, le somme corrisposte atitolo di ricongiunzione.Come usufruire del beneficio:– contributo Quota A: utilizzare la copia del bollettino/bollettini RAV di versa-mento– domiciliazione bancaria Quota A: Equitalia Esatri S.p.A. invia in tempo utileun riepilogo annuale dei versamenti effettuati– contributo Quota B: utilizzare la copia del bollettino MAV di versamento– importi versati a titolo di riscatto: il Servizio Riscatti e Ricongiunzioni inviain tempo utile una dichiarazione attestante gli importi versati.

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Il Progetto Stili di Vita della So-cietà Italiana di Paradontologiaverrà presentato a Sassari in una

conferenza che avrà luogo il 19 feb-braio.

Questo progetto voluto dal presi-dente della SIAP Luca Francetti, pa-trocinato dalle più alte cariche istitu-zionali e ordinistiche, ha l’obiettivodi promuovere stili di vita sani.

Il dentista ha fatto ormai da annidella prevenzione un elemento quali-ficante della propria attività profes-sionale. L’obiettivo del progetto è dimettere questo importante bagaglioculturale al servizio della società ita-liana promuovendo un messaggio diprevenzione più ampio che includal’adozionee di stili di vita sani pressoi nostri pazienti.

Uno stile di vita sano non soloaiuta a prevenire la parodontite e amantenere la bocca sana, ma ha an-che un effetto di primaria importanzasulla prevenzione delle grandi pato-logie croniche: diabete, aterosclerosi,cancro. Il dentista è l’operatore sani-tario che più frequentemente vede lapopolazione adulta sana. L’ impegnodei dentisti ha quindi il potenziale dicontribuire in modo decisivo aglisforzi di preservare il benessere e lasalute dei cittadini.

La Società Italiana di Paradontolo-gia chiede di partecipare attivamentea questo importante progetto e invitapersonalmente ttutti i medici e in par-ticolare gli odontoiatri, a prenderparte alle manifestazioni scientifiche

che hanno l’obbiettivo di consolidarele conoscenze in questo campo e ditrasmettere entusiasmo e consapevo-lezza dell’importanza dell’impegno.

A Sassari si terrà una conferenza,sabato 19 febbraio 2011, presso l’U-niversità degli Studi di Sassari, fa-coltà di medicina e chirurgia viale S.Pietro 43/b.

È possibile iscriversi online, acce-dendo alla sezione “I Progetti” tra lesezioni principali del sito della SIdP,www.sidp.it.

Le conferenze sono accreditateECM per le figure professionali del-l’Odontoiatra e dell’Igienista Den-tale

Consiglio Direttivo della Società

Italiana di Parodontologia

(Luca Francetti, Alberto Fonzar, Fe-derico Bernardi, Nicola M. Sforza,Mauro Farneti)Coordinatore del Progetto

Pierpaolo CortelliniResponsabile Regionale

del Progetto Anna Maria SannaSegreteria SIdP – tel. 055 2009154 –e-mail: [email protected]

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I lavoria Sassariil 19 febbraio

Società Italiana di Paradontologia

I dentisti e la prevenzione “Progetto stili di vita”

SITUAZIONI ALBIA NOVEMBRE 2010

ISCRITTI ALL’ALBO MEDICI CHIRURGHI 3395

ISCRITTI ALL’ALBO ODONTOIATRI 444

TOTALE ISCRITTI 3839

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MEDICINE NON CONVENZIONALI

CORSI E SEMINARI 2011

OmeopatiaSeminario su Omeopatia: l’attuale e il passato sempre attuale”. - Relatore dr. Dario Chiriacò

Cagliari 19 marzo 2011

Ordine dei Medici della Provincia di Cagliari - Informazioni e iscrizioni - Tel 070 528001 [email protected]

AgopunturaCorso Teorico Pratico di Agopuntura Auricolar (Auricoloterapia).

G.S.A.T.N - Gruppo di Studio sull’Agopuntura e Terapie Naturali

Scuola Italiana di Agopuntura e Auricoloterapia - Direttore: G. G. Bazzoni

Anno accademico 2011-2012

Sede del corso: CAGLIARI: Il corso prevede 100 ore di didattica teorico-pratica distribuito in 6 seminariche si tengono il: VENERDI’ (9-13 e 14-18,30) e il SABATO (9-13 e 14-18,30) per un totale di 100 ore.Alla conclusione del corso, dopo l’esame finale e la discussione di una tesi, viene rilasciato l’Attestato ita-liano di Agopuntura Auricolare, riconosciuto dalla F.I.S.A. Federazione Italiana delle Società diAgopuntura, che permette l’iscrizione nel registro F.I.S.A. dei dei Medici e Odontoiatri esperti inAgopuntura Auricolare diffuso sia in versione cartacea che sul WEB nel sito: www.fisa.itDirettore del Corso: G. Bazzoni Docenti: G. Bazzoni, I. Farci, G. Meconcelli, M. Cormio

Precedenti percorsi formativi possono essere valutati per un abbreviamento del corso ECM

I primi 4 seminari sono stati accreditati ECM con 44 crediti formativi per un massimo di 17 partecipanti(Medico Chirurgo) e con 48 crediti per un massimo di 6 partecipanti (Odontoiatra).Per informazioni ed Iscrizioni: Dr. FARCI IGNAZIO: 338 8351383 - 070 274556 mail: [email protected] WWW.agopunturainsardegna.it

Programma

I MODULO • AGOPUNTURA AURICOLARE (AURICOLOTERAPIA) NELLA TERAPIA DEL DOLORE

— 1° SEMINARIO 18-19 febbraio 2011 (data da definire) Introduzione all’Agopuntura Auricolare. Basi neurobiologiche e meccanismi d’azione. Metodiche diagno-stiche e terapeutiche dell’Agopuntura Auricolare.— 2° SEMINARIO 1-2 aprile 2011 Rappresentazione auricolare del dolore. Diagnosi e terapia del dolore muscolo-scheletrico.— 3° SEMINARIO 3-4 giugno 2011 Diagnosi e terapia delle cefalee e del dolore cranio-oro-facciale. Tecniche di analgesia in campo odontoia-trico. Dolore viscerale

II MODULO• AGOPUNTURA AURICOLARE NELLA PRATICA CLINICA

— 4° SEMINARIO 29-30 giugno 2011Terapia dello stress, disturbi psicoemotivi e del sonno. Disassuefazione dal fumo e da sostanze. AgopunturaAuricolare e Riprogrammazione Posturale.— 5° SEMINARIO 2-3 dicembre 2011 Agopuntura Auricolare in: Neurologia, ORL, Ginecologia e Ostetricia, Urologia e Andrologia, Cardiolo-gia, Pneumologia, Pediatria, Dermatologia, Gastroenterologia.— 6° SEMINARIO 9-10 marzo 2012 Presentazione e discussione di casi clinici da parte degli allievi con supervisione del docente. ESAME FINALE

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L’attivazione consentedi inviaree riceveredocumentazionein sicurezzae di dare valorelegale allatrasmissionedei messaggi

Il Decreto legge 29/ 11/ 2008 n.185 convertito nella legge ordina-ria n. 2 del 28.01.2009 prevede

che “i professionisti iscritti ad unAlbo si dotino obbligatoriamente diuna casella di Posta Elettronica Cer-tificata. Gli iscritti a Ordini dovrannodotarsi di questo strumento entro unanno dall’entrata in vigore del de-

creto, dandone comunicazione ri-spettivamente all’albo di apparte-nenza”.

La posta elettronica certificata(P.E.C.) consente di inviare e rice-vere documentazione elettronica conun elevato livello di sicurezza e didare valore legale al processo di tra-smissione dei messaggi nel rispettodella normativa vigente.

Il Consiglio Direttivo dell’Ordinedei Medici Chirurghi e Odontoiatridella provincia di Sassari ha pertantodeliberato, per agevolare gli iscritti,di stipulare con una delle due societàindicate dalla FNOMCeO – la Poste-com -, una convenzione per fornire la

casella di posta elettronica certificataa tutti gli iscritti all’Ordine.

Per ciascun iscritto è a disposi-zione, sin dal mese di luglio, negliuffici dell’Ordine una busta ciecapersonalizzata contenente l’indirizzodella personale casella P.E.C. e lemodalità per procedere all’attiva-zione dalla stessa.

Il costo della casella P.EC.per tre anni dal momentodell’attivazione è intera-mente a carico dell’Ordinedei Medici Chirurghi eOdontoiatri della provinciadi Sassari.

L’iscritto deve limitarsi aritirare presso gli uffici del-l’Ordine la busta cieca eprovvedere autonomamenteall’attivazione seguendo leistruzioni contenute nella

stessa.Nonostante i ripetuti avvisi pub-

blicati sul sito dell’Ordine è state ri-tirato un numero limitato di PEC.

L’attivazione di un indirizzo di po-sta elettronica certificata è un ob-bligo per i professionisti iscritti agliOrdini professionali.

Invitiamo chi non avesse già prov-veduto di provvedere al più presto.

Un obbligo per i professionisti

Posta elettronica certificata gratuita per tutti gli iscritti

[email protected]

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PIANETA SALUTE, fondato sulconnubio Arte e Scienza, è unprogetto di valorizzazione del-

l’evoluzione grafica-artistica nellacomunicazione ed informazionescientifica del farmaco, attraverso lariscoperta di documenti pubblicitarie promozionali di prodotti farmaceu-tici da fine ‘800 agli anni ‘60, cioèfino agli anni del cambiamento del-l’informazione scientifica da partedel mondo della produzione indu-striale del farmaco e della sua cono-scenza e diffusione.

Nello specifico il progetto consistenella realizzazione di un volume digrande prestigio, a respiro internazio-nale, che si fonda sull’arte grafica

riferita a contenuti comunicativo-se-mantici riproduttivi di bozzetti auten-tici ad acquarello realizzati da grandiartisti, manifesti, locandine, cartolinepubblicitarie, pagine pubblicitarie diriviste d’epoca e altri materiali stam-pati tutti originali di grande valoreculturale, sociologico e produttivo.

Il volume patrocinato, tra gli altri,dalla Federazione Nazionale degliOrdini dei Medici Chirurghi e degliOdontoiatri (è presente anche un te-sto del presidente Amedeo Bianco) eda una serie di Ordini Provinciali siadei Medici sia dei Farmacisti, è digrande formato (33 x 23 cm), concarta patinata, rilegato con sovraco-pertina.

PIANETA SALUTE – Arte e

Scienza. La grafica artistica nella

comunicazione del farmaco da fine

‘800 agli anni ’60.

400 pag., illustrato, di grande for-mato (33 x 23 cm), cartonato, rile-gato con sovra copertina – Edito daEdizioni Pacifico. Anno di pubblica-zione: 2010.

Distribuito da: Pacifico Service –Via Ferdinando IV di Borbone, 20 –81100 – Caserta

Contatti per prenotazione volume:Tel. 0823362302 – Fax

08231872718 – E-mail:[email protected]

Prezzo di listino: Euro 90,00 (spe-dizione compresa). 65

Il cambiamentodell’informazionescientificanei documentipubblicitarie promozionalida fine Ottocentoagli Anni ’60

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briIl volume “Pianeta Salute”

La grafica artisticanella comunicazione del farmaco

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APERTE LE ISCRIZIONI AL CORSO DI AGOPUNTURA

DELLA SCUOLA VIDHUT DI CAGLIARI

Sono aperte le iscrizioni al corso di agopuntura della

scuola Vidhut di Cagliari per l’anno accademico 2011.

La scuola, sorta nel 1998, propone dei corsi di studio

quadriennali ottemperanti ai dettami della CEE. Al ter-

mine di ogni anno saranno sostenuti esami di profitto

e alla fine dei 4 anni di corso verrà rilasciato un diplo-

ma, riconosciuto dalla FISA (Federazione Italiana delle

Società di Agopuntura), che permetterà l’iscrizione

nello speciale Albo dei medici esperti in agopuntura

predisposto dallo stesso Ordine dei Medici di Cagliari.

La scuola si avvale, dal 2007, della collaborazione col

corpo docente della Scuola di Agopuntura di Firenze.

Le lezioni si svolgeranno il terzo weekend di ogni mese

a partire dal mese di Gennaio 2011 complessivi per

dieci incontri. Il corso prevede esercitazioni pratiche

volte alla conoscenza dell’anatomia energetica, studio

di casi clinici ed esecuzione di protocolli terapeutici.

Le lezioni si terranno a Cagliari in piazza Giovanni

XXIII presso le aule didattiche dei Salesiani.

Info: Dott. Francesco Mannino - Tel. 329.5457340

Segreteria:

Annamaria Cocco Tel. 070.308690 – 339.6493471

E-mail: [email protected]

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APERTE LE ISCRIZIONI AL CORSO DI AGOPUNTURA

DELLA SCUOLA VIDHUT DI CAGLIARI

Sono aperte le iscrizioni al corso di agopuntura della

scuola Vidhut di Cagliari per l’anno accademico 2011.

La scuola, sorta nel 1998, propone dei corsi di studio

quadriennali ottemperanti ai dettami della CEE. Al ter-

mine di ogni anno saranno sostenuti esami di profitto

e alla fine dei 4 anni di corso verrà rilasciato un diplo-

ma, riconosciuto dalla FISA (Federazione Italiana delle

Società di Agopuntura), che permetterà l’iscrizione

nello speciale Albo dei medici esperti in agopuntura

predisposto dallo stesso Ordine dei Medici di Cagliari.

La nostra scuola si avvale,dal 2007, della collaborazio-

ne col corpo docente della Scuola di Agopuntura di

Firenze. Le lezioni si svolgeranno il terzo weekend di

ogni mese a partire dal mese di Gennaio 2011 com-

plessivi per dieci incontri. Il corso prevede esercitazio-

ni pratiche volte alla conoscenza dell’anatomia energe-

tica, studio di casi clinici ed esecuzione di protocolli

terapeutici.

Le lezioni si terranno a Cagliari in piazza Giovanni

XXIII presso le aule didattiche dei Salesiani.

Info: Dott. Francesco Mannino tel. 3295457340

Segreteria:

Annamaria Cocco Tel. 070308690 – 3396493471

E-mail: "[email protected]

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