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3. La deissi: la relazione tra linguaggio e contesto

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3. La deissi: la relazione tra linguaggio e

contesto

Il contesto

-  Linguistico (o “Co-testo”) -  Extralinguistico

Contesto (extralinguistico) = insieme delle circostanze in cui viene emesso un enunciato: parlante, uditorio, luogo, tempo, elementi rilevanti nelle circostanze. Alcune espressioni, dette indicali (o deittiche) hanno un riferimento che dipende sistematicamente dal contesto (es. ‘oggi’). Le espressioni ambigue, il cui significato è determinabile sulla base del contesto linguistico, non sono considerate deittiche.

La deissi Relazione tra lingua e contesto (extralinguistico): in che

modo gli elementi del contesto vengono riflessi nella lingua (codifica o grammaticalizzazione dei tratti contestuali).

A seconda del tipo di fattori contestuali presi in esame

(persona, luogo, tempo, testo, situazione sociale), si possono considerare tipi diversi di deittici…

Classi di deittici Deittici della persona: pronomi personali, clitici (‘mi’, ‘ti’, ‘le’,

…), desinenze verbali, possessivi (‘mio’, ‘tuo’, ‘suo’, …) Deittici spaziali: avverbi di luogo (‘qui’, ‘là’), aggettivi e

pronomi dimostrativi (‘questo’, ‘quello’), alcuni verbi (‘andare’/’venire’)

Deittici temporali: avverbi e aggettivi temporali (‘ieri’, ‘oggi’,

‘ora’, ‘poi’, …, ‘prossimo’, ‘scorso’, …, tempi verbali) Deittici sociali: codificano ruoli e differenze sociali (es. uso

del tu/lei/voi; titoli e pronomi di cortesia) + deittici del discorso (à contesto linguistico o co-testo)

Tipi di contesto

In prima approssimazione possiamo distinguere tre tipi di contesto (extralinguistico):

- SEMANTICO: comprende gli aspetti del contesto che sono necessari per determinare le condizioni di verità dell’enunciato.

- PRAGMATICO: comprende gli aspetti del contesto che sono necessari per cogliere le intenzioni comunicative dei parlanti

- COGNITIVO: insieme delle credenze condivise dai partecipanti (“sfondo”). Può essere considerato parte del contesto pragmatico. Cominciamo con l’occuparci di questioni legate al contesto semantico.

Regole per gli indicali Ad alcuni indicali sono associate regole linguistiche che consentono di determinare, fissato il contesto, qual è il loro referente. Es. (dato un contesto) ‘io’ à il parlante ‘tu’ à l’interlocutore Tuttavia è facile vedere che nella maggior parte dei casi le regole sono approssimative (quale luogo esattamente denota ‘qui’?)

La teoria di Kaplan: contenuto e carattere Sidefiniscecara$eredell’indicalelaregolalinguis1cache

consentedideterminareilcontenutoseman1codell’indicale(=midicequaleaspe9odelcontestoèrilevanteperdeterminareilriferimentodell’indicale).

Sidefiniscecontenutodell’indicaleilriferimentodell’espressione

indicale(neidiversimondipossibili).Ilcontenutoèdeterminabilesolodopoaverfissatouncontesto.

PertantoIlcara9ereèunaproprietàdiun’espressione-1po,

mentreilcontenutoèunaproprietàdiunaspecificaricorrenza(token)dell’espressione.

Ilcara9erepuòessereconsideratoilsignificatolinguis3codell’espressione(NB:nonèilsensodiFrege!)

La teoria di Kaplan: contenuto e carattere Ilcara9ereèilsignificatodell’espressioneintesocomeciòcheun

parlanteconosceinvirtùdelfa9odiaverecompetenzalinguis1ca(nellalinguainques1one).

Ilcontenutoèciòcheconcorreadeterminarelaproposizioneespressadall’enunciatocontenentel’espressioneindicale(=lacondizionediverità).Unavoltadeterminatoilcontenuto,divienepossibileassegnareunvalorediveritàall’enunciatoneidiversimondipossibili(“circostanzedivalutazione”).

Adesempio,“Ilmioufficioèalterzopiano”,proferitodame,dice

(=esprimelaproposizione)chel’ufficiodiA.P.èalterzopiano,equestesonoanchelesuecondizionidiverità.Mainunaltromondopossibile,l’ufficiodiA.P.potrebbeesserealsecondo,omagarialprimopiano.

La teoria di Kaplan: contenuto e carattere

Piùrigorosamente:•  Ilcara9ereèunafunzionedacontes1acontenu1

(fissatouncontesto,risultadeterminatoilriferimentodell’espressione).

•  Ilcontenutoèunafunzionedamondipossibiliaestensioni,cioèèl’intensionedell’indicale.

Ilcontenutoèunafunzionecostante.InfaR…

Indicali e riferimento diretto: Kaplan

Leespressioniindicali(‘io’,‘qui’,‘ora’,…)sonodesignatori

rigidi.Unavoltafissatoilcontesto,illororiferimentoèlostessoinognimondopossibile.

A%enzione:contesto≠mondopossibile!Primasifissailcontesto(esivalutal’espressione),poicisi

chiedechecosal’espressionedenotainunaltromondopossibile.

Indicali e riferimento diretto

L’enunciato ‘Iosonoquiora’

è,inbaseallateoriapresentata,CONTINGENTE,maANALITICO(!):

essoèveroinvirtùdelsignificatodelleparole(equindiveroinognicontesto),enondimenopotrebbeesserefalso.

Alcontrario,l’enunciato

‘IosonoAlfredoPaternoster’nonèanali1co,perchéilsuovalorediveritàdipendedalcontesto,

ma,unavoltafissatoilcontesto(=unavoltastabilitochièilparlante)èNECESSARIO.Ladeterminazionedellostatutomodaledell’enunciatosifasolodopoaverfissatoilcontesto.

“Essenzialità” degli indicali (Perry)

Dunque,comeinomipropri,gliindicalinonsonosinonimidialcunadescrizione,nemmenonelcasodi‘io’e‘parlantenelcontesto’(comepuresembrerebbeovvio!)InfaR,mentre‘io’èrigido,‘ilparlantenelcontesto’NONèrigido:inunaltromondopossibilepotrebbeesserequalcunaltroaparlare,nonio(mentreiocon1nuoadessereio).

àgliindicalinonsonosos1tuibilisalvaveritate,p.es.,neicontes1epistemici(“essenzialitàdegliindicali”).

“Essenzialità” degli indicali

Esempio:Giannicredecheioverròdomani[de$odaA.P.]GiannicredecheilparlantenelcontestoverràdomaniSipossonoimmaginaresituazioniincuiilprimoenunciatoè

veroeilsecondono(esempio:Gianninonpresentenelluogodelproferimento)

Indicali e riferimento diretto

AllalucedellateoriadiKaplan,gliindicalihannouncomportamentopeculiarerispe9oadaltreclassidiespressioni,comeadesempioinomipropri:

-  Comeinomipropri,gliindicalisonorigidiMA-  (Adifferenzadeinomipropri)hannodueproprietà

seman1che-  Ledueproprietàseman1chenonsonosensoe

riferimento,bensìcara9ereecontenuto

Sitra9aquindidiunateorianéfregeiana,nékripkiana.

Indicali propri e impropri

Dis1nzionetraindicaliproprieindicaliimpropri:aiprimi,manonaisecondi,èassociatauna“regolalinguis1ca”checonsentediindividuareillororeferentenelcontesto.Es.laregolalinguis1caassociataad‘io’è“ilparlante(nelcontesto)”.

Indicaliimpropri:sonoipronomidimostra1vi(‘questo’,‘quello’)ealcunipronomipersonali(‘egli’,‘lei’)

Possiamoquindidire,nellaterminologiadiKaplan,chesoltanto

gliindicaliproprihannouncara$ere.Gliindicaliimproprihannouncontenutoseman1co,maladeterminazioneditalecontenutononpassaa9raversociòcheKaplanchiama‘cara9ere’.

Usi del contesto (Perry)

-  Pre-semantico Disambiguazione. Il contesto seleziona l’interpretazione

appropriata tra le diverse disponibili (es. “Una vecchia porta la sbarra”). -  Semantico

Completamento/determinazione del contenuto semantico, tramite la fissazione del riferimento delle espressioni indicali.

-  Post-semantico Individuazione dei costituenti inarticolati, ovvero i

componenti di un enunciato che, pur non essendo espressi, devono essere identificati per determinare la proposizione espressa. (Es. “Piove”. Sottinteso qui)

Classificazione di Perry

Contesto stretto Contesto ampio AUTOMATICI Io, ora, qui domani, così INTENZIONALI ora, qui quella, là

Contesto stretto: persona, luogo e tempo Contesto ampio: contesto stretto + ogni altro aspetto utile a determinare il riferimento di un’espressione deittica Deittici automatici (o “indicali puri”): dato il contesto (stretto), designano automaticamente il loro referente Deittici intenzionali: dipendono dalle intenzioni del parlante.

Indicali propri (à automatici)

Leintenzionidelparlantenonsonoper1nen1,nénecessarie,nésufficien1aifinidelladeterminazionedelriferimentodell’indicale.

Nonper1nen1:sedico‘oggipiove’,conlaconvinzionecheoggi

siail6dicembreenonil5,ciònondimeno‘oggi’siriferisceal5dicembre.

Nonnecessarie:senonhoalcunacredenzasuchegiornosia

oggiciònondimeno‘oggi’siriferisceal5dicembree‘oggipiove’esprimeunaproposizionedeterminata.

Nonsufficien1:sedico‘iosonol’amministratoredelegatodella

Apple’,perquantonesiaconvinto,ilmioproferimentosaràinesorabilmentefalso.

Dimostrativi (à intenzionali)

‘Adoroquesta’(indicandoades.unaboRgliadivodka)Ilgestoostensivohasempreuncertomarginedi

indeterminatezza.Èl’intenzionedelparlantechefissailriferimento.

Asecondadeicasi,ilgestoosemplicementelasituazionecontestualepossonoesseresufficien1perfissareilriferimento,maquestononsidàingenerale.

Es.‘fermatequell’uomo’[unuomostacorrendo,uniconel

contesto]‘questoprofumomifaimpazzire’

La dipendenza contestuale: il modello classico

LIV.

TIPO DI SIGNIFICATO

DESCRIZIONE

RUOLO DEL CONTESTO

1

Linguistico (o convenzionale)

Ciò che può essere compreso sulla sola base di conoscenza linguistica, la competenza semantica.

Nessuno

2

Letterale

Ciò che viene detto, ovvero la proposizione espressa (= condizioni di verità classicamente intese)

Pre-semantico Semantico

3

Inteso (del parlante)

Ciò che viene comunicato

Post-semantico

Il modello classico (o “letteralista”)

Esempio:P:Tistaidivertendo[inCambogia]?D:Holafebbregialla1)  Significatoconvenzionale:Xhalafebbregialla.2)  Proposizioneespressa:Dhalafebbregialla(ilcontestofissail

riferimentodi‘io’.)3)  Contenutoimplicitoimplicato:Dnonsistadivertendo.1+2:seman1ca.Ilprocessochederivalaproposizioneespressadal

significatoconvenzionalesichiama‘saturazione’(perché“riempieibuchi”).

3:pragma1ca(processiinferenzialidi“arricchimento”)

Esempi di arricchimento

-  Arricchimentolibero:“C’èdella9einfrigo” (>c’èunaboRgliaoaltrocontenitoredila9e)

-  Inferenze-ponte:“LisahacompratounapistolaehauccisoBart”(>l’ha

uccisoconlapistolachehacomprato)

-  Transfert,ades.metafore,metonimie:“L’ulceraèstatadimessa”;“IlPlatoneèsullascrivania”.

-  Implicatureconversazionali

Adifferenzadellasaturazione,cheèunprocessoobbligatorio,gliarricchimen1sonofacolta1vi:consentonodiindividuareunlivelloaddizionaledisenso.Masenzagliarricchimen1leproposizionisonospesso“minimali”,troppopocoinformatve.

Esempi di arricchimento Esempi di metonimie (nominal alterations): Il vitello pascolava tranquillo/Il vitello non mi piace Ho rotto una bottiglia di birra/Ho bevuto una bottiglia di birra C’è una tigre in quella gabbia/C’è una tigre sulla libreria Ho comprato una Fiat/La Fiat mi ha licenziato Milano è in Lombardia/Milano ha eletto sindaco Sala Wittgenstein era austriaco/Sto leggendo Wittgenstein Il Quirinale si trova a Roma/Il Quirinale non ha commentato

Contro il modello classico: il contestualismo

(a)  ilsignificatoocontenutoveicolatodaunenunciatodipendesistema3camentedalcontestodienunciazione;

(b)  nonesisteunachiaralineadidemarcazionetrasignificatole9erale,1picamentecara9erizzatocomelaproposizioneopensieroespressidall’enunciato,eilsignificatointesoocomunicatodallocutore.

àNonesisteunaseparazionechiaratralaseman1ca,definitaconunacertaidealizzazionecomelateoriadelsignificatole9erale,elapragma1ca,definita,anch’essaconuncertogradodiastrazione,comelateoriadiciòcheècomunicatocongliusidiunenunciato.

Contro il modello classico: il contestualismo

Esempi: A)P:Beaavràfameversole11…D:Hafa9ocolazioneB)P:C’èdella9einfrigoContesto1:colazioneinfamigliaContesto2:puliziadellacucinaprimadipar1reperlevacanze

Contro il modello classico: il contestualismo

Unostessoenunciatopuòaverecondizionidiveritàdiverseasecondadelcontesto,anchesenonsonocoinvoltenéespressioniindicalinéstru9urecontestualmentesensibili.Mol1diversifa9oripossonorisultareper1nen1perlaveritàofalsitàdiunenunciatousatoinquestooquelpar1colarecontesto.Ques1esempinonpossonoesseretra9a1interminidiimplicaturegriceane,poichésecondolateoriadiGriceleimplicaturenonmodificanolecondizionidiverità,mentreinques1casi-sisos1ene-sonopropriolecondizionidiveritàavariareasecondadelcontesto.

Modello classico vs. contestualismo

Obiezione:l’enunciatohacondizionidiveritàpiùgeneriche,quellechecorrispondonoalsignificatole9erale.

Replica:néilparlante,néisuoiinterlocutorihannolaminimaconsapevolezzadiquestopresunto"significatole9erale"dell'enunciato:peresempio,nelcasodeldialogoriportatoprimanéAnéBhannomaiinmentelaproposizionecheBeahafa9ocolazioneunavoltanellavita.Invece,"ciòcheède9o"daunenunciatodev'essereintui1vamenteaccessibileachipartecipaallaconversazione(Principiodidisponibilità,Recana11989).

Selecondizionidiveritàsonoassociateaciòcheunenunciatodice,ovveroallaproposizionecheesprime,sideveamme9erecheinmol1casiilpresuntosignificatole9eralenondeterminaunaproposizionecompleta,valutabilecomeveraofalsa.

La dipendenza contestuale

Principalimodellidelladipendenzacontestuale(econseguentepuntodivistasullarelazionetraseman1caepragma1ca)

-  Minimalismo

-  Indicalismo

-  Contestualismo

-  Teoriadellaper1nenza-Rela1vismo,Sincre1smo

Minimalismo

(Borg2004;Cappelen&Lepore2005)Èilpiùsimilealmodelloclassico.Ciòcheède$oèilsignificato

le9eraledell’enunciato.InassenzadiespressionideiRche,ilsignificatole9eraleèunacondizionediveritàoproposizionefissa,indipendentedalcontesto.(OgnienunciatononcontenentedeiRciesprimesemprelastessaproposizione).

Ilcontributodelcontestoaciòcheède9oèlimitatoallafissazionedelriferimentonelcasodelleespressioniindicali(usiseman1coepre-seman1codelcontesto).

Ciòchecambiadauncontestoaunaltroèl’a9olinguis1coeseguitodalparlante,ovverociòcheilparlanteintendecomunicareoimplicare.

Minimalismo

Esempi:“Chiaraèpronta”“Nonhonientedame9ermi”[de9odaX]LeproposizionirispeRvamenteespressedaques1enuncia1

sonoiden1cheintuRicontes1.Ilcontestodeterminainmodopiùspecifico,piùfine,questecondizionidiverità:Chiarapuòessereprontaperuscire,persostenereunesame,persposarsiecc..Xpuònonavereunabitoappropriatoperunafesta,perun’occasioneformale,perunappuntamentogalanteecc.

Tu9equesteinterpretazionipossonoessereindividuatesolosullabasediinformazioniextra-seman1che(credenzecondivisetraparlanteeinterlocutore).

Argomentazioneafavore:testdelReportindire$ointer-contestuale(ICD)

Test dell’ICD

Sealvariaredeicontes1l’enunciatoriferitoneldiscorsoindire9oesprimelastessaproposizioneespressaneldiscorsodire9o,alloraciòcheède9oèdeterminatodalsignificatoconvenzionale,senzainfluenzadelcontesto.

Es.‘Lucaèpronto’‘Giannihade9ocheLucaèpronto’[contesto1]‘Giannihade9ocheLucaèpronto’[contesto2]Laproposizioneespressaèlastessaancheseneiduecontes1

con‘pronto’siintendonocosediverse(es.prontoperpar1revs.prontoperl’esame).

Test dell’ICD (segue)

Inoltre,seSabrinahade9ocheLucaèpronto,l’enunciato‘SiaGiannisiaSabrinahannode9ocheLucaèpronto’risultavero,ilchenonpotrebbeessereseleproposizioni

espressefosserodifferen1.“Ciòcheède9oèdeterminatoprevalentementedal

significatoconvenzionale(…).Ilcontributodelcontestopragma1coè(…)esclusivamenteriducibileaiprocessiseman1cidisaturazionedelleespressionisensibilialcontesto(…).Lasintassieseman1cadellalingua,quindi,giocanounafunzioneprioritarianelladeterminazionedi‘ciòcheède9o’.”(Domaneschi2014,p.132).

Indicalismo

Stanley&Szabò(2000);Stanley(2000)Glienuncia1possonocontenereimplicitamenteespressionisimil-

indicali,come‘caldo’,‘vecchio’,‘alto’ecc.TaliespressionihannoinfaRunsignificatorela1vo,nonassoluto.

Questeespressionisonotra9ateatuRglieffeRcomeleespressioniindicaliordinarie,nelsensocheillorosignificatoèfissatodalcontestoefapartedellecondizionidiveritàdell’enunciato.

Es.tuR[ipresen3]sonoanda1viaqui[nellamiastanza]facaldoqui[aTorino]facaldo-  Ilcontestopragma1co(credenzecondivise)influenzapertanto

lecondizionidiverità-  Lanozionedisignificatoconvenzionaleèimpoverita

Indicalismo Comeicontestualis1,Stanleypensachel’individuazionedelle

intenzionireferenzialidelparlantesia,inmol1casi,essenzialeperladeterminazionedellaproposizioneespressadaunenunciatoinuncontesto;ma,alcontrariodeicontestualis1,sos1enecheilcontenutocomunicatoècompletamentecontrollatoalivellolinguis1co,cioèpuòsempreessererecuperatodaiparlan1saturando,sullabasedelcontesto,certevariabililinguis1camentecodificate.

“Ognieffe9odelcontestosullecondizionidiveritàchenonsiaa9ribuibileaunindicale,unpronomeoundimostra1vonelsensostre9odeveesserericonducibileaunpostodellastru9uralogicaoccupatodaunavariabile.”(Stanley2000,p.400-1).

DunqueStanleyestendeatuRifenomenididipendenzacontestualeil1podirapportotralinguaggioecontestochelatradizioneconsideraesclusivodelleespressioniindicaliedistru9urecomeiltempoverbale.

Contestualismo

Travis(1997);Recana1(2004)Ladipendenzacontestualeèunfenomenosistema1coe

pervasivo:nonesistonoenuncia1ilcuisignificatonondipendedalcontesto.

Pertantoperdeterminareciòcheède9oèindispensabileancheilcontestopragma1co.Ognienunciatoesprimeunacondizionediveritàdiversaincontes1diversi.

Lastru9urasintaRco-seman1cadell’enunciatononfissalesuecondizionidiverità(“so9odeterminazioneseman1ca”).

Treargomen1:dellasos1tuzionedelcontesto,dell’incompletezza,dell’inappropriatezza.

Contestualismo Argomentodellasos3tuzionedelcontesto“Giannièalto”.SupponiamocheGianniabbia5anniesiaalto1,30.

Sel’enunciatovieneproferitoinuncontestoincuisidiscutedibambini,èvero.Sevienediscussoinuncontestoincuisidiscutedipallavolis1,sarebbefalso.Diversocontestoàdiversovalorediverità,nonostantenonvisianoespressioniindicalivereeproprie.

Argomentodell’incompletezza“Lapennaèrossa”.Fuoricontestononsiamoingradodidiresela

pennaèrossaesteriormenteosehal’inchiostrorosso.Inentrambiicasisenzauncontestolacondizionediveritàè

indeterminata.

Contestualismo

Argomentodell’inappropriatezza“Mol1musicis1bevono”Seilcontestononintervenisseafissarel’interpretazione,

l’enunciatosarebbeveroqualsiasicosaimusicis1ingurgitassero.

Ciòcheède9ononèdeterminatodalsignificato

convenzionalele9erale,bensìèiden1ficatosullabasedelleintuizionideiparlan1chepartecipanoaunoscambioverbale.Leintuizioniacuisifariferimentosonocredenzedisensocomunecondivise.

Contestualismo

Icontestualis1propongono“unanozionedicondizionidiveritàintui1ve:laproposizioneespressanonèquellachecorrispondestre9amenteallaformalogicadell’enunciato–cheèsolounogge9oteoricoastra9o–,chegeneralmentenonaffioraallacoscienzadeiparlan1enonsvolgealcunruolonell’interpretazione.Laproposizioneespressaèlaproposizioneindividuatadalleintuizioniverocondizionalideipartecipan1alloscambioconversazionale.Comprendereunenunciatodichiara1vosignificasapere(…)inqualicircostanzeconcreteessosarebbevero.” (Bianchi2009,p.184)

Contestualismo

“Secondoicontestualis1bisognadunquedis1ngueretrepassinelprocessodiinterpretazionelinguis1cacheconduceiparlan1aindividuareilcontenutocompletodiuna9ocomunica1vo:1)Ladecodificazionelinguis1cachefaappellosoltantoalleproprietàformalideglienuncia1eaisignifica1deilorocos1tuen1fissa1dalleconvenzionilinguis1che.Taleprocessome9ecapo,ilpiùdellevolte,aunaproposizioneincompletanonancoravalutabilecomeveraofalsa,de9a‘radicaleproposizionale’.2)Processipragma1cidiprimolivelloa9raversoiqualivienedeterminatociòcheèle9eralmentede9odall’enunciatoinuncontesto(laproposizioneespressavalutabilecomeveraofalsa).3)Processipragma1cidisecondolivelloche,sullabasedellaproposizioneespressa,determinano,a9raversoprocessiinferenziali,ilpiùampiocontenutocomunicatodalparlante,chevaoltreciòcheeglile9eralmentedice,legriceaneimplicatureconversazionali.”

(Barbero&Caputo2015)

Contestualismo

Livellidisenso(esempio):‘Homernonbevepiù’1)  Significatoconvenzionale:Xnonbevepiù2)  Proposizioneespressa:Homernonbevepiùalcoolici3)  Contenutoimplicito:Homerdesiderabere(solo)acquaa

cena.Perdeterminare2sonogiànecessariprocessipragma1ci.Laproposizioneespressaèmassimale:èunaproposizioneintegrataconprocessidiarricchimentoetransfert.1èun“radicaleproposizionale”,ingeneralefortementeincompleto.Lanozionedisignificatole9eralediventamoltosfumata.

Contestualismo: critiche

-  Soloiproferimen1hannosignificatoàperditadipotere

esplica1voeprediRvo-  Difficoltàdispecificareconunminimodiprecisioneil

contributoseman1codegliaspeRconvenzionalidellinguaggio(peresempiodelsignificatoconvenzionaledelleparole,notoadunparlantecompetenteeinqualchemodoregistratodaidizionari);icontestualis1solitamentenonneganoquestocontributo,manemmenolocara9erizzanoinmodosoddisfacente

-  Discussionesullanaturaautoma1cavs.controllatadellanozionediinferenza(àteoriadellaper1nenza)

Contestualismo: critiche

“Iminimalis1accusanoicontestualis1diconfondereilsignificatodiunenunciatoconquelcheunparlantediceproferendol'enunciatoinundatocontesto.Secondoloro,glienuncia1hannounsignificato-esprimonounadeterminataproposizione,valutabilecomeveraofalsa-cheèdeterminato,comevuolelatradizione,dallasintassi,daisignifica1delleparoledicuil'enunciatoecos1tuitoedallasaturazionedelleespressioniindicali,datouncontesto.Gliulteriori,numerosissimifenomenididipendenzacontestualeevidenzia1daicontestualis1noninvestonoilsignificatoenuncia3vomaciòcheuncertoproferimentodell'enunciatodiceinuncertocontesto;talifenomeninonsonoogge9odellateoriaseman1cainsensoproprio,madialtreteorie(iminimalis1,quindi,ripropongonoladis1nzionetradizionaletraseman1caepragma1ca).”(Marconi2015,corsivomio)