3 b incontro finzi

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Le leggi razziali e le politiche di discriminazione in Italia .

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Le leggi razziali e le politiche

di discriminazione in Italia

.

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Le leggi razziali fasciste sono un insieme di

provvedimenti legislativi e amministrativi (leggi,

ordinanze, circolari, ecc.) che vengono varati in Italia

fra il 1938 e il 1943, dal regime fascista , rivolti

prevalentemente, ma non solo, contro le persone di

religione ebraica.

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1. All’inizio dell’incontro Lia Finzi definisce il tema specifico dell’incontro: qual è? Di quali anni parla? Il tema specifico sono le leggi razziali e le politiche di discriminazione in Italia tra il 1938 e il 1943.

2. Quali notizie ricordi, legate alla biografia della nostra testimone? Ricostruisci le tappe salienti della sua vita. Lia Finzi nasce a Venezia il 19 Agosto 1928: la sua famiglia è ebrea, ma non praticante. Ricorda, infatti, che si recava in sinagoga solo in occasione delle principali festività. Dal 1938, tutta la sua famiglia subisce le persecuzioni razziali. Nel 1938, a dieci anni, frequenta la scuola elementare Oriani e viene espulsa pochi giorni dopo l’inizio dell’anno scolastico. Per un anno frequenta la scuola elementare ebraica e successivamente la Scuola media.

Nel 1943 lei, la sorella Alba Finzi e la loro famiglia fuggono in Svizzera da dove tornano dopo la fine della guerra.

3. Lia racconta che i comportamenti, adottati dagli ebrei, in seguito alle persecuzioni, soprattutto dopo il 1943, sono di tipo diverso: quali ricordi? Le reazioni degli ebrei sono varie: chi non ha soldi per espatriare, è costretto a rimanere; qualcuno cerca di nascondersi nelle soffitte, nelle campagne, presso case di amici. Qualcun altro è incredulo, sa di non aver fatto nulla di male e si chiede perché dovrebbe abbandonare tutto.

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4. Cosa si intende per “ mito dell’ebreo cattivo” ? Per “mito dell’ebreo cattivo” si intende la diffusione, nella stampa locale, dell’idea che gli ebrei sono cattivi, vanno eliminati. Questo mito ha reso molto difficile la vita degli ebrei.

5. In quale occasione Lia conosce i contrabbandieri? Chi erano e come agivano? Lia Finzi conosce i contrabbandieri in Svizzera: erano persone che aiutavano gli ebrei a scappare segretamente o a nascondersi; erano disposti a tutto per guadagno.

6. Durante l’incontro con Lia Finzi, sono state lette alcune pagine, tratte da testi significativi sulla tematica della Giornata della memoria. Quali ricordi?

La prima lettura è stata tratta da “Dove finisce Roma” di Paola Soriga:

l’amicizia di Ida e di Micol, separate dalle leggi razziali. Micol sparisce un giorno, insieme ai genitori, di fronte ad un’attonita e terrorizzata Ida che la vede allontanarsi in una misteriosa macchina nera.

“Nessun giusto per Eva” , di Francesco Selmin, riporta le tragiche storie degli internati nel campo di concentramento di Vo’ Vecchio, situato ai piedi dei colli Euganei nella provincia di Padova: 71 in tutto. Alla fine della guerra, solo in tre sopravvivono ad Auschwitz.

a cura di Alberto Caprini, Sabrina Casagrande, Eleonora Sarai della terza B Scuola Media “ Luigi Coletti” – Treviso

Gennaio 2013