3 1 prodotti ceramici - SEI Editrice · Molto antico è anche l’uso dei mattoni di argilla...
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I prodotti ceramici sono quelli ottenuti da impasti di argille,acqua ed eventuali additivi, essiccati e cotti a temperature ade-guate, in modo che non possano più riprendere la loro plasticità.I prodotti ceramici possono assumere aspetto e caratteristichediversi a seconda della qualità delle argille, della presenza diadditivi nell’impasto, della temperatura e della modalità dicottura e degli eventuali trattamenti superficiali.I prodotti ceramici possono essere a pasta porosa e a pastacompatta.I prodotti ceramici a pasta porosa sono quelli che acquisi-scono una porosità più o meno accentuata a seconda del tipodi cottura. Essi sono:■ laterizi
■ cotto
■ maioliche
■ terraglie
■ cottoforte
■ monoporosa.
I prodotti ceramici a pasta compatta presentano invece bas-sissima porosità e buone doti di impermeabilità per effettodella saldatura delle particelle, ottenuta elevando la tempera-tura di cottura al punto di greificazione. Essi sono:■ grès rosso
■ clinker
■ grès porcellanato
■ porcellane
■ monocottura.
La maggior parte dei prodotti ceramici è destinata all’ediliziaper realizzare murature, solai, manti di copertura, pavimenti,rivestimenti ecc. [fig. 1].
Prodotti ceramici3 I materiali ceramici 3.1 Le ceramiche
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Alcuni tra i numerosi tipi di prodotti ceramici di comunissimo impiego in edilizia.Fig. 1
Argillaroccia sedimentaria a granafinissima, formata da mine-rali diversi, provenienti dal-l’alterazione di rocce mag-matiche, e impurità di variogenere che le conferisconoproprietà caratteristiche. È lamateria prima fondamentaledi tutti i materiali ceramici.
Greificazionefenomeno di saldatura deigranuli, che precede la fu-sione nel processo di cotturadei prodotti ceramici e chedetermina un aumento dellaresistenza meccanica e del-l’impermeabilità.
architettura sostenibileLe molte variabili che caratterizzano ogni singolo prodotto cera-mico (qualità delle argille, quantità degli additivi, temperatura dicottura e trattamenti superficiali) si traducono in un diverso gradodi rispondenza alle esigenze dell’architettura sostenibile.In linea di massima, un prodotto ceramico è tanto più idoneoquanto minore è il consumo energetico che accompagna il suociclo di vita: dunque i laterizi che vengono cotti a temperatura re-lativamente bassa (quando non addirittura cotti al sole, come siusava fare un tempo in determinate aree geografiche) sono al-tamente apprezzabili e il loro grado di idoneità è ancora mag-giore quando la loro configurazione favorisce l’efficienza termicadella costruzione (blocchi e mattoni forati con massa alveolata).I prodotti a pasta compatta e, soprattutto, la ceramica smaltata,sebbene comportino consumi energetici maggiori e siano pocointeressanti ai fini del contenimento termico della costruzione,hanno caratteristiche di igienicità e impermeabilità che li rendonopreziosi, ed economicamente competitivi, come materiali per pa-vimentazioni e rivestimenti.
La scoperta della terracotta è contemporanea alla scoperta delfuoco, perché le pareti dei fossi scavati nel terreno argilloso, unavolta spento il fuoco, risultavano dure e impermeabili.Molto antico è anche l’uso dei mattoni di argilla essiccati al sole.Nell’antico Egitto (intorno al 3000 a.C.) questi mattoni erano diuso molto comune in una variante di colore grigiastro perché ot-tenuti impiegando il limo del Nilo, nel quale l’argilla è frammistaad elevate percentuali di sabbia. Quando la quantità di sabbiaera eccessiva, l’impasto tendeva a disgregarsi e veniva “rinfor-zato” con paglia. Con mattoni di questo tipo furono costruiteparticolari tombe, dette mastabe, che precorsero le piramidi.L’uso del mattone cotto era invece piuttosto raro in epoca prero-mana e la sua enorme diffusione avvenne proprio con l’architet-tura romana.
un po’ di storia