28719127 Szekely La Scoperta Del Vangelo Esseno Della Pace EdizioniPDF

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Manoscritti originali scoperti e tradotti da

Edmond Bordeaux Szekely

IL VANGELO ESSENO

DELLA PACE

≪IL VANGELO DI PACEDI GESU≫

(EUBIOTICA, COSMOTERAPIA eDIGIUNOTERAPIA )

Dimenticate tutto quello che avete imparato.Cominciate a sognare. (scritta del≪Maggio francese≫)

E allora molti malati e storpi vennero da Gesu, chiedendogli: ≪Se tu conoscitutte le cose, dicci perche soffriamo questi dolorosi tormenti, perche non siamocome tutti gli altri uomini? Maestro risanaci, rendici forti, non lasciarci piu vi-vere nella nostra miseria. Sappiamo che hai il potere di sanare ogni specie dimale, dunque liberaci da Satana e da tutte le sue grandi afflizioni. Maestro abbicompassione di noi≫.

E Gesu rispose:≪Felici voi che siete affamati di verita, perche io vi sazierocon il pane della saggezza. Felici voi che bussate alla mia porta, perche vi aprirola porta della vita; Felici voi che volete sottrarvi al potere di Satana, perche vicondurro nel regno degli angeli di nostra Madre, dove il potere di Satana non puoentrare≫.

Ed essi chiesero sorpresi:≪Chi e nostra Madre, e quali sono i suoi angeli?dov’e il suo regno?≫.

≪Vostra Madre e in voi e voi siete in lei. Lei vi ha generato, lei vi da la vita. Fulei a edificare il vostro corpo e un giorno lo restituirete a lei. Sarete felici quandoconoscerete lei e il suo regno e accoglierete i suoi angeli rispettando le sue Leggi.Io vi dico in verita, chi fara questo non vedra malattia. Perche il potere di nostraMadre e al di sopra di tutto, esso, governando i nostri corpie tutte le cose viventi,annienta Satana e il suo regno.

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Il sangue che scorre in noi e nato dal sangue di nostra Madre Terra. Da quelsuo sangue che scende dalle nuvole, scaturisce dal suo grembo, mormora nei ru-scelli di montagna, scorre ampio nei fiumi della pianura, riposa nei laghi, infuriapossente nei mari in tempesta.

L’aria che respiriamo e nata dal respiro di nostra Madre Terra. Da quel suorespiro che e azzurro nelle altezze del cielo, sussurra sulle vette delle montagne,bisbiglia tra le foglie della foresta, ondeggia nei campi dimais, sonnecchia infondo alle vallate e brucia nel deserto.

La durezza delle nostre ossa e nata dalle ossa di nostra Madre Terra. Da quel-le rocce e quelle pietre che s’innalzano spoglie verso i cieli sulle sommita dellemontagne, che sono come giganti addormentati ai fianchi delle alture e che, comemonumenti posti nel deserto, sono nascoste nelle profondita della terra.

La tenerezza della nostra carne e nata dalla carne di nostraMadre Terra. Daquella sua carne che cresce gialla e rossa nei frutti degli alberi e ci alimenta daisolchi dei campi.

Le nostre viscere sono nate dalle viscere di nostra Madre Terra e sono nascosteai nostri occhi come le profondita invisibili della terra.La luce dei nostri occhi el’udito dei nostri orecchi sono nati entrambi dai colori e dai suoni di nostra MadreTerra, che ci circondano come le onde del mare circondano un pesce e come ilsoffio del vento circonda un uccello.

Vi dico, in verita, che l’uomo e Figlio di Madre Terra e da lei il Figlio dell’Uo-mo riceve tutto il suo corpo, proprio come il corpo di un neonato e generato dalgrembo di sua madre. Vi dico, in verita, che voi siete tutt’uno con Madre Terra, leie in voi e voi siete in lei. Siete nati da lei, vivete in lei e tornerete a lei. Rispettatedunque le sue leggi, perche nessuno puo vivere a lungo ne essere felice se nononora sua Madre Terra rispettando le sue leggi. Perche il vostro respiro e il suorespiro; il vostro sangue e il suo sangue; le vostre ossa sono le sue ossa; la vostracarne e la sua carne; le vostre viscere sono le sue viscere; ivostri occhi e i vostriorecchi sono i suoi occhi e i suoi orecchi.

Io vi dico, in verita, che se mancherete di osservare una sola delle sue leggi ese danneggerete un solo membro del vostro corpo, allora sarete totalmente persinei vostri dolorosi tormenti e ci saranno pianto e stridore di denti. Io vi dico, chese non rispetterete le leggi di vostra Madre voi non sfuggirete alla morte; ma coluiche sara fedele alle leggi di sua Madre godra della fedelt`a di sua Madre versodi lui. E lei guarira tutte le sue ferite e lui non si ammaler`a mai. Lei gli daralunga vita proteggendolo da tutte le afflizioni; dal fuoco, dall’acqua e dal morsodei serpenti velenosi. Perche nostra Madre ci ha dato la vita e ce la conserva. Leici ha dato il nostro corpo e nessuno, se non lei, lo risanera.Chi ama sua madre e

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dimora vicino al suo seno sara felice. Perche nostra Madreci ama anche quando ciallontaniamo da lei; e quanto piu ci amera quando ritorneremo a lei? Io vi dico, inverita, che il suo amore e immenso, e piu grande delle pi`u grandi montagne e piuprofondo dei mari piu profondi. E lei non abbandonera mai coloro che la amano.Come la chioccia protegge i suoi pulcini, la leonessa i suoi leoncini e la madre ilsuo neonato, cosı Madre Terra protegge il Figlio dell’uomoda tutti i pericoli e datutti i mali.

Perche vi dico, in verita, che mali e pericoli innumerevoli attendono i Figlidegli Uomini. Belzebu, principe di tutti i demoni e fonte diogni male, e in ag-guato nel corpo di tutti i Figli degli Uomini. Egli e morte, `e signore di ogni malee, camuffato da un aspetto seducente, tenta e insidia i Figlidegli Uomini. Eglipromette ricchezze e potere, palazzi splendidi, ornamentid’oro e d’argento e unamoltitudine di servi; promette celebrita e gloria, fornicazione e libidine, ingordi-gia e grandi bevute di vino; promette una vita dissoluta, pigra e frivola, seducendoognuno con cio a cui e piu incline. E quando i Figli degli Uomini saranno diven-tati schiavi di tutte queste vanita e abominazioni allora,in pagamento di cio, eglicarpira loro tutto cio che Madre Terra aveva fornito loro in abbondanza: il lororespiro, il loro sangue, le loro ossa, la loro carne, le loro viscere, i loro occhi eorecchi. E il respiro del Figlio dell’Uomo diventera cortoe soffocato, affannosoe maleodorante come quello delle bestie impure. E il suo sangue diventera torbi-do e fetido come l’acqua dei pantani e si raggrumera oscurandosi come la nottedella morte. E le sue ossa diventeranno rigide e nodose, gli si accorceranno e sispaccheranno come ciotoli che cadono sulla roccia. E la sua carne ingrassera, siannacquera, si corrompera e marcira generando croste e foruncoli abominevoli. Ele sue viscere si riempiranno di sporcizia ripugnante e coleranno rivoli di putrefa-zione; e moltitudini di vermi abominevoli ne faranno la loroabitazione. E i suoiocchi si indeboliranno progressivamente fino a che saranno circondati completa-mente dalla oscura notte; e i suoi orecchi si ottureranno, generando un silenzio ditomba. E infine il Figlio dell’Uomo che avra errato perderala vita. Perche egli,non rispettando le leggi di sua Madre, accumula peccati su peccati. Quindi glisaranno ritirati tutti i doni di Madre Terra: il respiro, il sangue, le ossa, la carne,le viscere, gli occhi, gli orecchi e infine la vita con la qualeMadre Terra avevacoronato il suo corpo.

Ma se il Figlio dell’Uomo che avra errato correggera i suoipeccati tornando aMadre Terra, osservera le sue leggi e si liberera dalle grinfie di Satana resistendoalle sue tentazioni, allora Madre Terra accogliera il suo Figlio peccatore con nuovoamore e gli mandera i suoi angeli affinche lo servano. Io vi dico, in verita, chequando il Figlio dell’Uomo resistera a quel Satana che dimora in lui e si ribellera alsuo volere, in quello stesso momento compariranno al suo fianco gli angeli di suaMadre i quali, sostenendolo con tutto il loro potere, lo libereranno completamente

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dal potere di Satana.

Perche nessun uomo puo servire due padroni, o serve Belzebu e i suoi demonio serve nostra Madre Terra e i suoi angeli. O l’uno o l’altro; oserve la morte oserve la vita. Io vi dico, in verita, che quanti rispetteranno le leggi della vita senzadeviare verso i sentieri della morte saranno felici. Perch´e in loro si accrescerannole forze della vita ed essi sfuggiranno alle afflizioni dellamorte≫.

E intorno a lui tutti ascoltavano meravigliati, perche le sue parole erano carichedi potere ed egli insegnava in maniera diversa dagli scribi edai sacerdoti.

E, malgrado il sole fosse gia tramontato, essi non tornavano alle loro casema, sedendosi intorno a Gesu, chiesero:≪Maestro quali sono queste leggi dellavita? resta ancora con noi, spiegacele. Vogliamo ascoltareil tuo insegnamento perguarire e diventare giusti≫.

E Gesu, sedendosi tra di loro, continuo:≪Vi dico, in verita, che nessuno puoessere felice se non rispetta la legge≫. E quelli risposero:≪Ma noi tutti rispet-tiamo le leggi di Mose, il nostro legislatore, cosı come sono riportate nelle sacrescritture≫.

E Gesu riprese:≪Non cercate la legge nelle vostre scritture, perche la leggee vita mentre la scrittura e cosa morta. Vi dico, in verita, che Mose ricevette lesue leggi da Dio non in forma scritta ma attraverso la parola vivente. La legge ela parola viva del Dio vivente, e rivolta ai profeti vivi ed `e indirizzata agli uominiviventi. La legge e scritta in tutto cio che vive, la ritroviamo nell’erba, nell’al-bero, nel fiume, nella montagna, negli uccelli del cielo e neipesci del mare; madobbiamo cercarla soprattutto in noi stessi perche vi dico, in verita, che a Dio siavvicinano piu le cose viventi che non la scrittura, che e priva di vita. Dio creotutte le cose viventi affinche esse – attraverso una parola sempre viva -A possanoinsegnare all’uomo le leggi del Dio vero. Dio non scrisse le sue leggi sulle paginedei libri ma nel nostro cuore e nel nostro spirito. Esse sono nel nostro respiro, nelnostro sangue, nelle nostre ossa, nella nostra carne, nellenostre viscere, nei nostriocchi, nei nostri orecchi e in ogni particella del nostro corpo. Esse sono presentinell’aria, nell’acqua, nella terra, nelle piante, nei raggi del sole, nelle profondita enelle altezze. Tutte queste cose vi parlano per farvi comprendere il linguaggio ela volonta del Dio vivente. Ma voi chiudete gli occhi per nonvedere e vi otturatele orecchie per non sentire. Io vi dico, in verita, che mentre la scrittura e operadell’uomo, la vita e tutte le sue schiere sono opera del nostro Dio. Perche dunquenon ascoltare la parola di Dio scritta nelle sue opere? e perche studiare le scritturemorte, che sono il lavoro delle mani dell’uomo?≫.

≪Come potremo leggere le leggi di Dio se non nelle scritture? dove sono

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scritte? leggicele tu, perche noi sappiamo leggere soltanto le scritture che abbiamoereditato dai nostri avi. Spiegaci di quali leggi parli affinche, ascoltandoti, noipossiamo guarire e diventare giusti≫.

E Gesu proseguı:≪Voi non comprendete le parole della vita perche siete nellamorte. Le tenebre oscurano i vostri occhi e le vostre orecchie sono sorde. Perciovi dico che non trarrete alcun beneficio dallo studio delle scritture morte se con levostre azioni rinnegherete colui che vi ha dato quelle scritture. Io vi dico, in verita,che Dio e le sue leggi non sono in cio che fate; non sono nell’ingordigia e nellesbronze, ne nel vivere sregolati e nella libidine, non sononella brama di ricchezzene nell’odio verso i vostri nemici. Poiche tutto cio e lontano dal vero Dio e daisuoi angeli; tutto cio proviene dal regno delle tenebre e dal signore di tutti i mali.E tutte queste cose le portate in voi stessi, percio la parola e il potere di Dio nonentrano in voi, perche nel vostro corpo e nel vostro spiritodimorano ogni sortadi male e ogni genere di abominazione. Dunque se volete che laparola del Diovivente e il suo potere entrino in voi non contaminate il vostro corpo e il vostrospirito; perche il corpo e il tempio dello spirito e lo spirito e il tempio di Dio.Purificate quindi il tempio, affinche il suo Signore possa dimorarvi occupando unposto degno di lui.

E per proteggervi dalle tentazioni del corpo e dello spiritoprovenienti daSatana riparatevi sotto il mantello celeste di Dio.

Rinnovate voi stessi e digiunate perche vi dico, in verita, che Satana e le sueafflizionı possono essere allontanati soltanto dal digiuno e dalla preghiera. Andatesoli e digiunate non mostrando a nessuno il vostro digiuno. Il Dio vivente vedra ela sua ricompensa sara grande. E digiunate fino a che Belzeb`u e tutti i suoi mali viavranno lasciato e fino a che vi avranno raggiunto tutti gli angeli di nostra MadreTerra per servirvi. Perche vi dico, in verita, che se non digiunerete non vi liberetemai da Satana e da tutti i malanni provocati da lui; digiunatee pregate con fervorecercando la guarigione attraverso il potere del Dio vivente. E quando digiunateevitate i Figli degli Uomini e cercate gli angeli di nostra Madre Terra, perche chicerca trovera.

Cercate l’aria fresca della foresta e dei campi e la troverete l’angelo dell’a-ria. Toglietevi scarpe e vestiti sopportando in tutto il vostro corpo l’abbracciodell’angelo dell’aria. Quindi respirate a lungo e profondamente, affinche l’angelodell’aria possa entrare dentro di voi. Io vi dico, in verita, che l’angelo dell’aria al-lontanera dal vostro corpo tutte le sporcizie che lo contaminano sia esternamenteche internamente. E cosı tutte le cose impure e maleodoranti si allontaneranno davoi come il fumo delle fiamme si solleva e si disperde nel mare dell’aria. Poi chevi dico, in verita, che l’angelo dell’aria e santo perchepulisce tutte le cose spor-che e dona un odore gradevole a tutte le cose maleodoranti. Nessun uomo puo

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avvicinarsi a Dio se l’angelo dell’aria non lo lascia passare. Dobbiamo veramenterinascere tutti dall’aria e dalla verita perche il nostrocorpo respira l’aria di MadreTerra mentre il nostro spirito respira la verita del Padre Celeste.

≪E dopo l’angelo dell’aria cercate l’angelo dell’acqua. Toglietevi scarpe e ve-stiti sopportando in tutto il vostro corpo l’abbraccio dell’angelo dell’acqua. Ab-bandonatevi completamente tra le sue braccia accoglienti econ lo stesso ritmo concui muovete l’aria con il respiro muovete anche l’acqua con il corpo. Io vi dico,in verita, che l’angelo dell’acqua allontanera dal vostro corpo tutte le sporcizieche lo contaminano dentro e fuori. E tutte le cose impure e maleodoranti scorre-ranno via da voi, proprio come le sporcizie dei vestiti lavati in acqua svanisconodisperdendosi nella corrente del fiume. Vi dico, in verita,che l’angelo dell’acquae santo perche pulisce tutto cio che e sporco e dona un odore gradevole a tuttele cose maleodoranti. Nessun uomo puo avvicinarsi a Dio se l’angelo dell’acquanon lo lascia passare. Dobbiamo veramente rinascere tutti dall’acqua e dalla ve-rita, perche il nostro corpo si bagna nel fiume della vita terrena mentre il nostrospirito si bagna nel fiume della vita eterna. Poi che da Madre Terra riceviamo ilnostro sangue e dal Padre Celeste riceviamo la verita.

≪E non pensate che sia sufficiente che l’angelo dell’acqua abbracci il vostrocorpo solo esternamente. Vi dico, in verita, chel’impurit a dentro di voi e moltopiu grande dell’impurit a esterna; e chi si pulisce fuori e resta sporco dentroe simile alle tombe, che fuori appaiono bene imbiancate ma dentro sono pie-ne di ogni sorta di orrida sporcizia e abominazione. Percio vi dico, in verita,sopportate il battesimo dell’angelo dell’acqua anche dentro di voi, affinche possia-te liberarvi di tutti i vostri peccati passati e affinche anche internamente possiatediventare puri come la spuma del fiume che gioca nel sole.

Cercate dunque una zucca rampicante che abbia lo stelo dellalunghezza diun uomo; svuotatela del contenuto e riempitela con l’acqua del fiume scaldatadal sole. Appendetela al ramo di un albero e fate entrare l’estremita dello stelodella zucca nella vostra zona anale in modo che l’acqua possascorrere in tuttele vostre viscere. Poi inginocchiatevi dinanzi all’angelodell’acqua e pregate ilDio vivente affinche perdoni tutti i vostri peccati passati; quindi pregate l’angelodell’acqua affinche liberi il vostro corpo da tutte le impurita e le malattie. Infinelasciate defluire l’acqua dal vostro corpo affinche trascini fuori tutte le maleodo-ranti sporcizie di Satana.E voi vedrete con i vostri occhi e annuserete con ilvostro naso le sozzure e le abominazioni che contaminavano il tempio del vo-stro corpo, come pure tutti i peccati che dimoravano in esso,tormentandovicon ogni sorta di dolore. Vi dico, in verita, che il battesimo dell’acqua vi libererada tutto cio. Dunque, durante il vostro digiuno, rinnovateogni giorno il battesi-mo dell’acqua fino al giorno in cui vedrete scaturire dal vostro corpo un’acqua

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pura come la spuma del fiume. Allora tuffatevi nella correntedel fiume e la, trale braccia dell’angelo dell’acqua, rendete grazie al Dio vivente per avervi liberatodai vostri peccati. E, grazie a questo santo battesimo con l’angelo dell’acqua, voirinascerete a nuova vita perche da allora in poi i vostri occhi vedranno e le vo-stre orecchie sentiranno. E dopo il vostro battesimo non peccate piu, affinche gliangeli dell’aria e dell’acqua possano dimorare eternamente in voi e servirvi persempre.

E in seguito, se dovesse restare in voi qualche traccia dei vostri peccati passatio qualche impurita, cercate l’angelo della luce del sole. Toglietevi scarpe e vestitie sopportate in tutto il vostro corpo l’abbraccio dell’angelo del sole. Poi respiratelungamente e profondamente affinche l’angelo del sole acceda anche dentro di voi.E l’angelo della luce del sole allontanera dal vostro corpotutte le cose sporche emaleodoranti che lo contaminavano dentro e fuori. E tutte lecose fetide e tuttele sporcizie scompariranno da voi, come le tenebre della notte svaniscono davantiallo splendore del sole nascente. Poi che vi dico, in verita, che l’angelo della lucedel sole e santo perche pulisce tutte le cose sporche e donaun odore gradevolea tutte le cose maleodoranti. Nessuno puo avvicinarsi a Diose l’angelo del solenon lo lascera passare. Dobbiamo veramente rinascere tutti dal sole e dalla verita,perche il nostro corpo si riscalda alla luce del sole di Madre Terra mentre il nostrospirito si riscalda alla luce di verita del Padre Celeste.

Gli angeli dell’aria, dell’acqua e della luce del sole sono fratelli. Essi sonodati al Figlio dell’Uomo perche lo servano e affinche egli possa andare sempre dauno all’altro.

Quindi il loro abbraccio e santo. Essi sono figli indivisibili di Madre Terra,non separate dunque cio che terra e cielo hanno unito. Fate in modo che questitre angeli vi abbraccino ogni giorno e fateli restare con voidurante tutto il vostrodigiuno.

Perche vi dico, in verita, che il potere dei demoni, tutti ipeccati e tutte le im-purita si allontaneranno in fretta da un corpo tutelato da questi tre angeli. Tuttii demoni maligni, tutti i peccati passati, tutte le impurit`a e le malattie che conta-minano il tempio del vostro corpo fuggiranno da voi come ladri che abbandonanouna casa incustodita all’arrivo del padrone, uno dalla porta, uno dalla finestra e unterzo dal tetto, ognuno da dove si trova e come puo. Quando gli angeli di MadreTerra entreranno nei vostri corpi, facendo in modo che il padrone del tempio nerientri in possesso, allora tutti i cattivi odori e le acque corrotte si allontanerannoin fretta attraverso il vostro respiro, la vostra pelle, la vostra bocca e attraverso levostre parti intime e private. E voi queste cose le vedrete con i vostri occhi, leannuserete con il vostro naso e le toccherete con le vostre mani.

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E quando tutti i peccati e tutte le impurita si saranno allontanate dal vostrocorpo il vostro sangue diventera puro come il sangue di nostra Madre Terra e co-me la spuma del fiume che gioca alla luce del sole. E il vostro respiro diventerapuro come l’alito dei fiori profumati; la vostra carne diventera pura come la polpadei frutti che rosseggia tra le foglie degli alberi, la luce dei vostri occhi diventerachiara e luminosa come il sole che splende nel cielo sereno. Eallora tutti gli an-geli di Madre Terra vi serviranno. E il vostro respiro, il vostro sangue e la vostracarne diventeranno tutt’uno con il respiro, il sangue e la carne di madre Terra,affinche anche il vostro spirito possa diventare tutt’uno con lo spirito del Padreceleste. Perche in verita, nessuno puo arrivare al PadreCeleste se non attraversoMadre Terra; cosı come nessun neonato puo comprendere l’insegnamento del pa-dre prima che sua madre l’abbia allattato, curato, lavato, cullato e allevato. Fincheil bimbo e piccolo il suo posto e con sua madre e dovra ubbidire a lei. Ma quandosara cresciuto il padre lo portera con se a lavorare nei campi e il bambino tornerada sua madre solo all’ora di pranzo e di cena. E suo padre lo istruira al fine direnderlo esperto nel suo lavoro. E quando il padre vedra cheil figlio comprendele sue istruzioni e fa bene il suo lavoro gli affidera tutte lesue proprieta, in mo-do che esse appartengano al suo figlio diletto e affinche il figlio possa continuareil lavoro di suo padre. Io vi dico, in verita, che il figlio cheaccetta e segue ilconsiglio di sua madre sara felice. E cento volte di piu sara felice quel figlio cheaccetta e segue anche il consiglio di suo padre, perche vi estato detto:≪Onorateil padre e la madre affinche i vostri giorni sulla terra sianolunghi≫. Ma io, Figlidegli Uomini, vi dico: ≪Onorate Madre Terra e rispettate le sue leggi affinche ivostri giorni su questa terra siano lunghi e onorate il PadreCeleste affinche pos-siate ottenere la vita eterna nei cieli≫. Perche il Padre Celeste e centinaia di voltepiu grande di tutti i padri di seme e di sangue e Madre Terra epiu grande di tuttele madri del corpo. E il Figlio dell’Uomo e, agli occhi del suo Padre Celeste e disua Madre Terra, piu caro di quanto siano cari i bambini agliocchi del loro padredi seme e di sangue e della loro madre del corpo. E le parole e leleggi del nostroPadre Celeste e di nostra Madre Terra sono piu sagge delle parole e delle volontadi tutti i padri di seme e di sangue e di tutte le madri dei corpo. E l’eredita delnostro Padre Celeste e di nostra Madre Terra, cioe l’eternoregno della vita terrenae celeste, ha piu valore di tutte le eredita dei vostri padri di seme e di sangue edelle vostre madri del corpo.

E i vostri veri fratelli sono tutti coloro che seguono la volonta del nostro PadreCeleste e di nostra Madre Terra e non i vostri fratelli di sangue. Io vi dico, inverita, che i vostri veri fratelli nella volonta del PadreCeleste e di Madre Terravi ameranno mille volte di piu dei vostri fratelli di sangue. Infatti dai giorni diCaino e Abele, quando i fratelli di sangue trasgredirono il volere di Dio, non c’epiu fraternita di sangue e i fratelli agiscono verso i fratelli come agirebbero verso

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degli estranei. Percio vi dico, amate i vostri fratelli nella volonta di Dio e amatelimille volte di piu dei vostri fratelli di sangue.

Perche il nostro Padre Celeste e Amore

Perche nostra Madre Terra e Amore

Perche il Figlio dell’Uomo e Amore

E per mezzo dell’amore che il Padre Celeste, la Madre Terra e il Figlio del-l’Uomo diventano uno. Perche lo spirito del Figlio dell’Uomo e nato dallo spiritodei Padre Celeste e il suo corpo e nato dal corpo di Madre Terra. Dunque diven-tate perfetti come lo sono il corpo di Madre Terra e lo spiritodel Padre Celeste; eamate il vostro Padre Celeste come egli ama il vostro spiritoe amate Madre Terracome lei ama il vostro corpo; e amate i vostri veri fratelli come li amano il vostroPadre Celeste e vostra Madre Terra. E allora il vostro Padre Celeste vi dara ilsuo santo spirito e Madre Terra vi dara il suo santo corpo; e,grazie all’amore chericeveranno dal Padre Celeste e da Madre Terra, i Figli degliUomini si amerannol’un l’altro come veri fratelli e diventeranno tutti i consolatori l’uno dell’altro; eallora scompariranno dalla terra tutto il male e tutto il dolore e ci saranno amoree gioia; e sulla terra sara come nei cieli e verra il regno diDio. E allora verra ilFiglio dell’Uomo per ereditare, in tutta la sua gloria, il regno di Dio. E allora iFigli degli Uomini condivideranno la loro eredita divina:il regno di Dio. Percheessi vivranno in Madre Terra e nel Padre Celeste e Madre Terrae il Padre Celestevivranno in loro. Poi, con il regno di Dio, verra la fine dei tempi; perche l’amoredel Padre Celeste dara a tutti la vita eterna nel regno di Dio, perche l’amore eeterno, l’amore e piu forte della morte.

Anche se parlo la lingua degli uomini e degli angeli, se non hoamore, sonocome un ottone che risuona o un cembalo che tintinna. Anche seconosco il futuro,tutti i segreti e tutta la saggezza e anche se ho una fede fortecome una tempestache solleva le montagne, se non ho amore, non sono nulla. E anche se offrotutti i miei beni per nutrire i poveri e ardo dello splendore del Padre Celeste,se non ho amore, non ne traggo alcun beneficio. L’amore e paziente e gentile;l’amore non e invidioso e non opera il male, non e sgarbato ne egoista, e lentoall’ira, non immagina la malizia, non gioisce all’ingiustizia ma si rallegra dellagiustizia. L’amore difende tutto, confida in tutto, spera tutto, sopporta tutto, noncessa mai. Ma le lingue svaniranno e la conoscenza scomparira, perche noi orapossediamo una parte di verita e una parte di errore, ma quando si arrivera allapienezza della perfezione quello che e una parte sara cancellato. Quando l’uomoe bambino parla come un bambino, ma quando diventa uomo mette via le cose dabambino. Noi ora vediamo come attraverso un vetro e comprendiamo attraversooscuri vocaboli. Ora conosciamo una parte, ma quando saremoal cospetto di Dio

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non conosceranno solo una parte ma secondo quanto ci insegnera lui. E alloraci resteranno tre cose: la fede, la speranza e l’amore; di queste la piu grande el’amore.

Ora io vi sto insegnando nel linguaggio vivente del Dio vivente e per mezzodello spirito santo del nostro Padre Celeste. Fra di voi non c’e ancora nessuno chesia in grado di intendere tutto cio che dico. Chi vi spiega lescritture vi rivolge ildiscorso morto di un uomo scomparso e vi parla per mezzo del suo corpo mala-ticcio e mortale; e per cio che tutti possono comprenderlo, perche tutti gli uominisono malati, tutti sono nella morte. Nessuno scorge la luce della vita; i ciechiconducono altri ciechi lungo gli oscuri sentieri dei peccati, delle malattie e dellesofferenze e infine, tutti cadono nella fossa della morte.

Io sono stato mandato a voi dal Padre per far brillare dinanzia voi la luce dellavita. Infatti la luce illumina se stessa e le tenebre ma le tenebre conoscono solo sestesse e non conoscono la luce. Avrei ancora molte cose da dirvi ma voi non sieteancora in grado di apprenderle, perche i vostri occhi sono assuefatti alle tenebree la piena luce del Padre Celeste potrebbe accecarvi. Dunqueseguite prima ditutto le leggi di Madre Terra di cui vi ho parlato; poi, quandoi suoi angeli avrannopurificato e rinnovato i vostri corpi rinforzando i vostri occhi, potrete sopporta-re la luce del nostro Padre Celeste. Quando sarete in grado difissare il sole dimezzogiorno con occhi saldi, allora potrete guardare versola luce abbagliante delPadre Celeste che e centinaia di volte piu luminosa di centinaia di soli. Ma comepotreste dirigere lo sguardo verso la luce accecante del Padre Celeste se non po-tete sopportare neanche lo splendore del sole fiammeggiante? Credetemi, la lucedel sole diventa come la fiamma di una candela se la paragoniamo al sole dellaverita del Padre Celeste. Abbiate dunque fede, speranza e amore e io vi dico, inverita, che voi non perderete la vostra ricompensa. Se crederete alle mie parolevoi crederete a colui che mi ha mandato, che e il signore di tutto e a cui sonopossibili tutte le cose, perche cio che e impossibile all’uomo e possibile a Dio. Seconfiderete negli angeli di Madre Terra e rispetterebbe le sue leggi la vostra fedevi sosterra e voi non vedrete mai malattia. E confidate anchenell’amore del PadreCeleste perche chi spera in lui non sara ingannato e non vedra mai la morte.

Amatevi l’un l’altro, perche Dio e amore e cosı gli angelisapranno che voipraticate i sentieri di Dio. E allora tutti gli angeli si avvicineranno a voi e viserviranno e Satana con tutti i suoi peccati, le sue sporcizie e le sue malattiescompariranno dal vostro corpo. Andate dunque, fuggite i peccati, ravvedetevie battezzatevi, affinche possiate rinascere e non peccare piu.

Poi Gesu si alzo, ma tutti restavano seduti perche ognunosentiva il poteredelle sue parole; poi tra le nuvole apparve la luna piena e il suo splendore avvolseGesu. E i suoi capelli scintillavano ed egli, pur essendo fermo in mezzo a loro,

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fluttuava nell’aria al chiarore della luna.

Nessuno si muoveva ne si udiva la voce di alcuno; e nessuno seppe mai quantotempo era passato, perche il tempo si era fermato.

Poi Gesu, sollevando le mani verso di loro, disse:≪La pace sia con voi≫. E siallontano come un soffio di vento che ondeggia tra le foglie degli alberi.

E il gruppo che era seduto indugio per lungo tempo, poi, uno dopo l’altro, sialzarono in silenzio, come risvegliati da un lungo sogno. Manessuno voleva an-darsene ed era come se le parole di colui che li aveva lasciatirisuonassero ancoranelle loro orecchie; era come se stessero ascoltando qualche musica celestiale.

Infine qualcuno disse timidamente:≪Come si sta bene qui!≫e un altro:≪vorreiche questa notte durasse per sempre≫e altri continuarono:≪Egli e veramente ilmessaggero di Dio perche ha acceso la speranza nei nostri cuori≫. Nessuno volevatornare a casa e andavano dicendo:≪Non andro a casa, dove tutto e oscuro e nonc’e gioia; perche dovremmo andare dove nessuno ci ama?≫.

Essi parlavano in questo modo perche piu o meno tutti eranopoveri, o zop-pi, o ciechi, o mutilati, o mendicanti, o senza casa, erano disprezzati per la lorocondizione ed erano sopportati solo per pieta nelle case dove trovavano rifugio.Ma anche alcuni che avevano casa e famiglia dicevano:≪Anche noi resteremocon voi≫. Perche ognuno sentiva che le parole di colui che era andatolegavanoquella piccola compagnia con fili invisibili; e ognuno si sentiva rinascere. E, an-che se la luna era ormai scomparsa tra le nuvole, essi vedevano aprirsi dinanzi aloro un mondo splendente e in tutti i loro cuori sbocciavano fiori meravigliosi e dimeravigliosa bellezza: i fiori della gioia.

E quando all’orizzonte apparvero in tutto il loro splendorei raggi del sole,tutti sentirono che quello era il sole del nascente regno di Dio. E tutti andavanoincontro agli angeli di Dio con espressioni di gioia. E moltiimpuri e malati,seguendo le parole di Gesu, cercavano le rive dei torrenti,si toglievano scarpe evestiti, digiunavano e offrivano il loro corpo all’abbraccio degli angeli dell’aria,dell’acqua e della luce del sole. E gli angeli di Madre Terra si impadronivanodei loro corpi abbracciandoli sia dentro che fuori. E tutti vedevano allontanarsi infretta dal loro corpo i mali, i peccati e le impurita.

E il respiro di qualcuno divenne fetido come l’alito espulsodalle viscere edall’interno di qualche altro uscivano vomito e bava impurae maleodorante.E tutte quelle sporcizie si allontanavano in alcuni attraverso la bocca, in altridal naso, in altri ancora dagli occhi e dagli orecchi. E moltiavevano sullapelle e in tutto il corpo un sudore disgustoso e abominevole;e su molte mem-bra si formavano foruncoli infiammati che eruttavano abbondantemente e in

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molti casi l’urina era concentrata e densa come il miele delle api; in altri erarossastra o scura, oppure calcarea quasi come la sabbia dei fiumi. E moltiespellevano dalle loro viscere dei gas puzzolenti come l’alito dei demoni. E illoro tanfo divento talmente forte che nessuno poteva sopportarlo.

E quando essi si battezzarono l’angelo dell’acqua entro nei loro corpi ecosı si allontanarono tutti i loro peccati passati; e fu come quando un tor-rente scroscia dalla montagna: si precipitarono a uscire dal loro corpo unagran quantit a di abominazioni solide e liquide. E il suolo dove scorrevanole loro acque si contamino e il tanfo divenne cosı forte che nessuno potevarestare nelle vicinanze. E i demoni lasciavano le loro viscere sotto forma dimoltitudini di vermi che brulicavano nella melma delle loro impurita e si con-torcevano di rabbia impotente dopo che l’angelo dell’acquali aveva espulsidalle viscere dei Figli degli Uomini. Poi il potere dell’angelo della luce del solediscendeva su di loro ed essi perivano dimenandosi disperatamente, come calpe-stati dall’angelo del sole. E tutti erano tremanti di terrore alla vista di tutte leabominazioni di Satana dalle quali gli angeli li avevano salvati e resero grazie aDio che aveva mandato i suoi angeli per liberarli.

E alcuni erano tormentati da dolori forti e che non accennavano a placarsi,cosı, non sapendo che fare, qualcuno decise di andare a chiamare Gesu percheessi desideravano ardentemente la sua presenza. E mentre due di loro si accin-gevano a cercarlo, ecco che lo videro arrivare dalla riva delfiume; e i loro cuorisi riempirono di gioia e speranza quando udirono il suo saluto: ≪la pace sia convoi!≫. E avrebbero voluto fargli molte domande ma, nella loro sorpresa, non sep-pero da dove cominciare e non venne loro in mente nulla. Allora Gesu disse loro:≪Sono arrivato perche so che avete bisogno di me≫. E uno di essi grido:≪E veromaestro, vieni a liberarci dai nostri tormenti≫.

E Gesu si rivolse a loro con parabole:≪Voi siete come il figliol prodigo chemangio e bevve per molti anni passando i suoi giorni nella dissolutezza e nel liber-tinaggio insieme ai suoi amici. E ogni settimana, a insaputadel padre, accumulavanuovi debiti sperperando tutto in pochi giorni. Chi gli prestava il denaro lo accon-tentava sempre sapendo che suo padre aveva molte ricchezze epagava sempre conpazienza i debiti del figlio. E il padre ammoniva il figlio con gentilezza ma questinon ascoltava mai le sue parole e invano il padre lo supplicava affinche lasciassela sua assidua e ininterrotta dissolutezza per andare a sorvegliare il lavoro dei suoiservi nei campi. E il figlio prometteva sempre di farlo qualora egli avesse pagatoi suoi vecchi debiti, ma il giorno seguente ricominciava. E la vita dissoluta delfiglio continuo per piu di sette anni. Ma alla fine il padre perse la pazienza e nonvolle piu pagare i debiti del figlio.≪Se continuo a pagare≫disse≪i peccati di miofiglio non avranno fine≫. Allora i creditori delusi, nella loro rabbia, presero il

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figlio in schiavitu affinche con il suo lavoro quotidiano restituisse il denaro rice-vuto in prestito. E allora per il figlio cessarono il mangiare, il bere e gli eccessiquotidiani; e annaffiava i campi col sudore della sua fronte dalla mattina alla se-ra e tutte le sue membra erano doloranti per quel lavoro non abituale. Viveva dipane secco e per ammorbidirlo non aveva che le sue lacrime. E dopo tre giorniegli, provato dal caldo e dalla fatica, disse al suo padrone:≪Non ce la faccio piua lavorare perche tutti i miei arti sono doloranti, per quanto tempo ancora vuoitormentarmi?≫. ≪Finche non avrai saldato tutti i tuoi debiti col tuo lavoro.. . sarailibero quando saranno passati sette anni!≫. E il figlio disperato continuo pian-gendo:≪Ma non potro sopportare neanche sette giorni, abbi pieta di me perchetutte le membra mi bruciano e mi dolgono≫. Ma il malvagio creditore gli grido:≪Affrettati nel lavoro! perche se per sette anni hai potuto passare giorni e nottinella dissolutezza ora per sette anni dovrai lavorare. Non ti perdonero fino a chenon avrai pagato i tuoi debiti fino all’ultima dracma!≫. E il figlio, disperato e congli arti doloranti, dovette far ritorno nei campi per lavorare. E quando venne il set-timo giorno – quello del Sabato – durante il quale nessuno lavora nei campi, eglipoteva a stento reggersi in piedi per la stanchezza e il dolore. Allora, radunandoquel che restava delle sue forze, il figlio raggiunse barcollando la casa del padree si getto ai suoi piedi dicendo:≪Padre credimi e perdona per l’ultima volta lemie offese verso di te. Ti giuro che non vivro mai piu da libertino e che diventeroil tuo figlio obbediente in tutte le cose. Liberami dalle manidel mio oppressore;padre guardami, osserva i miei arti sofferenti e non indurire il tuo cuore≫. Alloragli occhi del padre si velarono di lacrime ed egli abbracciosuo figlio dicendo:≪Rallegriamoci perche oggi mi e concessa una grande gioia:ho ritrovato il miofiglio diletto che era perduto≫. E lo rivestı con gli abiti migliori e festeggiaronoper tutto il giorno. E il mattino seguente il padre dono a suofiglio una borsa pienadi argento per pagare ai creditori tutti i suoi debiti. E al ritorno del figlio il padregli disse:≪Figlio mio, vedi com’e facile incorrere in sette anni di debiti con unavita dissoluta e come e difficile pagarli con sette anni di duro lavoro?≫. ≪Padre, everamente duro persino pagarli in sette giorni!≫. E suo padre lo ammonı dicendo:≪Solo per questa volta tie concesso di pagare in sette giorni i tuoi debiti disette anni, perche il resto ti e perdonato; ma in futuro cerca di non incorrere piuin debiti, infatti ti dico, in verita, che solo tuo padre perdona i tuoi debiti, perchesei suo figlio. Ma con chiunque altro avresti dovuto lavorareduramente per setteanni, com’e stabilito dalle nostre leggi≫.

≪Padre mio, d’ora in poi saro il tuo figliolo affezionato e ubbidiente e noncontrarro piu debiti perche so quanto e duro pagarli≫.

Ed egli si recava ogni giorno nei campi di suo padre a sorvegliare il lavorodei suoi operai e, ricordando il suo duro lavoro, evitava di farli lavorare troppoduramente. E cosı passavano gli anni e grazie alle sue cure ibeni del padre si

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incrementavano incessantemente perche sul suo lavoro c’era la benedizione pater-na. E pian piano egli restituı al padre una somma dieci voltemaggiore di quellache dissipo in sette anni. Allora il padre, vedendo che suo figlio faceva buon usodei suoi operai e delle sue proprieta, gli disse:≪Figlio mio, vedo che le mie cosesono in buone mani, cosı ti affido tutto il mio bestiame, la mia casa, le mie terre ei miei tesori. Questa sara la tua eredita, continua a incrementarla affinche io possagioirne. E quando il figlio ricevette l’eredita di suo padrecondono tutti i debiti deidebitori che non potevano pagare, perche non aveva dimenticato che anche il suodebito era stato condonato quando egli non pote pagarlo.E Dio lo benedisse conlunga vita, con molti figli e con abbondanti ricchezze perche era gentile contutti i suoi operai e con tutti i suoi animali≫.

Quindi Gesu si rivolse alla folla dei malati dicendo:≪Io mi esprimo con para-bole affinche voi comprendiate meglio la parola di Dio. I sette anni spesi mangian-do, bevendo e nella vita dissoluta sono i peccati del passato; il creditore malvagioe Satana; i debiti sono le malattie; il duro lavoro sono i dolori e il figliol prodigosiete voi stessi. Pagare i debiti significa scacciare da voi idemoni e le malattieripristinando la salute del vostro corpo. La borsa piena d’argento che ricevete dalpadre e il potere che hanno gli angeli di liberarvi; il padree Dio. I possedimentidel padre sono la terra e i cieli; gli operai del padre sono gliangeli. Il campo delpadre e il mondo, quel mondo che diventera regno dei cieli quando i figli degli uo-mini lavoreranno insieme agli angeli del Padre Celeste. Dunque vi dico che per ilfiglio e preferibile essere ubbidiente a suo padre e sorvegliare il lavoro degli ope-rai di suo padre nei campi anziche indebitarsi con il creditore malvagio, faticandoe sudando in servitu per ripagare tutti i suoi debiti. E allostesso modo, per i Figlidegli Uomini, e preferibile ubbidire alle leggi del loro Padre Celeste lavorando in-sieme ai suoi angeli nel regno suo, anziche diventare debitori di Satana – Signoredella morte, di tutti i peccati e di tutte le malattie – e soffrire nei dolori, sudandofino a ripagare tutti i loro peccati. Io vi dico, in verita, che i vostri peccati sonogravi e sono molti. Voi avete ceduto per tanti anni alle seduzioni di Satana. Sietestati golosi, ubriaconi e frequentatori di prostitute; avete moltiplicato i vostri debi-ti passati. Ora dovete restituire e il pagamento e duro e difficile; dunque non siateimpazienti gia al terzo giorno, come il figlio prodigo, ma aspettate pazientementefino al settimo giorno che e santificato da Dio e poi recatevi al cospetto del nostroPadre Celeste con cuore umile e ubbidiente affinche egli possa perdonare i vostripeccati e tutti i vostri debiti del passato. Io vi dico, in verita, che il Padre Cele-ste ci ama infinitamente perche soltanto lui ci concede di pagare in sette giorni idebiti di sette anni. A quei debitori di sette anni di peccatie malattie che paganoonestamente perseverando fino al settimo giorno il Padre Celeste perdonera tutti idebiti dei sette anni.

≪E se noi pecchiamo per sette volte sette anni?≫chiese un malato che soffriva

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atrocemente.≪Anche in quel caso il Padre Celeste perdonera tutti i vostridebitiin sette volte sette giorni≫.

≪Felici saranno quanti perseverano fino alla fine, perche i demoni di Satanascrivono tutte le vostre azioni peccaminose in un libro: il libro del vostro corpoe del vostro spirito. Vi dico, in verita, che dal principio del mondo non c’e azio-ne peccaminosa che non sia stata scritta alla presenza del Padre Celeste. Perchevoi potrete sfuggire le leggi dei vostri re, ma nessuno dei Figli degli Uomini po-tra sfuggire le leggi del suo Dio. E quando sarete alla presenza di Dio Satanatestimoniera contro di voi attraverso le vostre stesse azioni e Dio vedra i vostripeccati scritti nel libro del vostro corpo e del vostro spirito rattristandosi nel suocuore. Ma se vi pentirete dei vostri peccati e digiunando e pregando cercheretegli angeli di Dio allora,per ogni giorno in cui voi persevererete nel digiunoe nella preghiera, gli angeli di Dio cancelleranno dal librodel vostro corpoe del vostro spirito un anno di azioni peccaminose. E quando anche l’ultimapagina dei vostri peccati sara stata cancellata voi sareteal cospetto di Dio e Dio sirallegrera nel suo cuore dimenticando tutti i vostri peccati. Egli vi liberera dallegrinfie di Satana e dalla sofferenza; vi ospitera nella sua casa e ordinera a tuttii suoi servi, cioe agli angeli, di servirvi. Egli vi dara una lunga vita e voi nonvedrete mai la malattia. E se da quel momento in poi invece di peccare occupe-rete i vostri giorni compiendo buone azioni, allora gli angeli di Dio scriverannotutte quelle buone opere nel libro del vostro corpo e del vostro spirito. Vi dico, inverita, che dal principio del mondo non c’e buona azione che non sia stata scrittadavanti a Dio. Percio voi potrete attendere invano ricompense dai vostri re e daivostri governanti, ma le vostre buone azioni non perderannomai la ricompensa diDio.

E quando sarete alla presenza di Dio i suoi angeli testimonieranno per voiattraverso le vostre stesse buone opere; e Dio le vedra scritte nel vostro corpo enel vostro spirito e gioira nel suo cuore. Ed egli benedirail vostro corpo, il vostrospirito e ogni opera vostra e vi concedera in eredita il suoregno terreno e celesteaffinche voi possiate avere in esso la vita eterna. Chi potr`a entrare nel regno diDio sara felice, perche non vedra mai la morte≫.

E le sue parole furono seguite da un gran silenzio. E grazie a esse quanti eranoscoraggiati presero nuova forza e continuarono a pregare e adigiunare. E il primoche riprese a parlare si rivolse a Gesu:≪Io perseverero fino al settimo giorno≫.E un altro disse:≪Io perseverero anche fino a sette volte sette giorni≫. E Gesurispose loro:≪Saranno felici coloro che persevereranno fino alla fine, perche essierediteranno la terra≫.

E fra di loro c’erano molti malati tormentati da gravi dolori, essi potevano amalapena strisciare ai piedi di Gesu. E gli dissero:≪Maestro, i dolori ci tormenta-

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no fortemente, dicci cosa dobbiamo fare≫. E, mostrando a Gesu i loro piedi dalleossa contorte e nodose, continuarono:≪Ne l’angelo dell’aria ne l’angelo dell’ac-qua ne l’angelo del sole riescono a mitigare i nostri dolori, anche se ci siamobattezzati, digiuniamo e preghiamo seguendo alla lettera le tue parole≫.

≪Vi dico, in verita, che le vostre ossa saranno risanate. Nonvi scoraggiate macercate il guaritore delle ossa: l’angelo della terra; poi che e da lui che le vostreossa furono prese ed e a lui che torneranno≫.

Ed egli indico con la mano il punto della sponda del fiume dovel’acqua cor-rente e il calore del sole ammorbidivano la terra formando unfango cretoso.≪Af-fondate i vostri piedi nel fango affinche l’abbraccio dell’angelo della terra possaassorbirne tutte le impurita e tutte le malattie. E voi, grazie all’abbraccio dell’an-gelo della terra vedrete svanire Satana e finiranno i vostri dolori. E i nodi dellevostre ossa si scioglieranno, esse si raddrizzeranno e scompariranno tutte le vostrepene≫.

E, sapendo che sarebbero guariti, i malati seguivano le sue parole. E altrimalati soffrivano forti dolori ma cio nonostante persevereranno nel digiuno;e leloro forze si erano affievolite, li tormentava un gran caldo ese tentavano dialzarsi dal loro giaciglio per andare da Gesu le loro teste cominciavano agirare come se fossero risucchiate da un vortice di vento; e se cercavano dimettersi in piedi ricadevano a terra.

Allora Gesu li raggiunse e si rivolse a loro in questo modo:≪Voi soffrite cosıperche il vostro corpo e tormentato da Satana e dalle sue malattie; ma non temeteperche il suo potere su di voi finira presto. Satana infattie come un uomo irascibileche, durante l’assenza del vicino, si e introdotto nella sua casa con l’intenzione disaccheggiare i suoi beni. Ma qualcuno ha avvertito il padrone che, nel frattempo,torna a casa di corsa. E il vicino malvagio, che ha ormai radunato tutto cio chepiu gli piaceva, vede tornare in fretta il padrone di casa e adirato dal fatto che nonpuo portare via ogni cosa tenta di guastare e danneggiare tutto con l’intento diprivare anche l’altro delle cose che sarebbero piaciute a lui. Ma il padrone di casarientra immediatamente e, prima che il vicino malvagio compia il suo proposito,lo prende e lo scaccia dalla casa. In verita vi dico, Satana `e entrato proprio cosınei vostri corpi che sono l’abitazione di Dio; ed egli tiene in suo potere tutto cioche vorrebbe rubare: il vostro respiro, il vostro sangue, levostre ossa, la vostracarne, le vostre viscere, i vostri occhi e i vostri orecchi. Ma con il vostro digiunoe la vostra preghiera voi avete avvertito il signore del vostro corpo e i suoi angeli.E ora Satana vede il ritorno del vero signore del vostro corpoe sa che cio significala fine del suo potere; allora, nella sua rabbia, egli raduna un’ultima volta le sueforze cercando di distruggere il vostro corpo prima dell’arrivo del padrone.Eper questo che Satana vi tormenta cosı fortemente, perchesente che la sua fine e

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prossima.

Ma non tema il vostro cuore, perche presto appariranno gli angeli di Dio perrioccupare la loro dimora e per riconsacrarla tempio di Dio;essi afferreranno Sa-tana e lo cacceranno dal vostro corpo insieme a tutte le sue malattie e a tutte le sueimpurita. E voi sarete felici perche sarete ricompensatiper la vostra perseveranzae non vedrete mai piu malattia≫.

E tra i malati ve ne era uno particolarmente tormentato da Satana; il suo corpoera magro come uno scheletro e la sua pelle gialla come una foglia cadente; eracosı debole che non poteva neanche strisciare con le mani verso Gesu e allora loinvocava da lontano:≪Maestro, abbi pieta di me, perche dal principio del mondonon ci fu uomo che soffre come soffro io ora; so che sei veramente mandato daDio e so che se vuoi puoi cacciare Satana dal mio corpo immediatamente. Non eforse vero che gli angeli di Dio obbediscono al messaggero diDio? Vieni Maestro,scaccia Satana dal mio corpo ora, perche egli infuria rabbiosamente dentro di mee la mia sofferenza e grande≫.

E Gesu gli rispose:≪Satana ti tormenta cosı fortemente perche tu digiunigia da molti giorni e non gli paghi piu il tuo tributo; non lonutri piu con quelleabominazioni con le quali finora hai contaminato il tempio del tuo spirito. Tutormenti Satana con la fame e lui, nella sua collera, tormenta te. Ma non temereperche ti assicuro che Satana sara distrutto prima che siadistrutto il tuo corpo;infatti mentre tu preghi e digiuni il tuo corpo e protetto dagli angeli di Dio e ilpotere di Satana non puo danneggiarlo; la rabbia di Satana `e impotente di fronteagli angeli di Dio≫.

Ma tutti si avvicinarono a Gesu e lo supplicarono esclamando: ≪Maestro, abbicompassione di lui perche soffre piu di tutti noi e temiamoche egli non viva finoa domani se tu non scacci in fretta Satana da lui≫.

E Gesu rispose loro:≪La vostra fede e grande; sia fatto secondo la vostrafede. Presto vedrete davanti a voi lo spaventoso volto di Satana e il potere delFiglio dell’uomo, perche io scaccero da lui il potente Satana con la sola forzadell’innocente agnello di Dio che e la piu debole creaturadel Signore. Infatti lospirito santo di Dio rende il debole piu potente del forte≫.

E Gesu munse una pecorella che pascolava tra i cespugli, poiverso quel lat-te sulla sabbia scaldata dal sole e disse:≪Il potere dell’angelo dell’acqua e giaentrato in questo latte e ora verra anche il potere dell’angelo dei sole≫.

E il calore del sole riscaldo il latte.

≪E ora agli angeli dell’acqua e del sole si unira anche l’angelo dell’aria≫.

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Ed ecco che il vapore del latte caldo comincio a salire lentamente nell’aria.

≪Vieni a respirare con la bocca la forza degli angeli dell’acqua, del sole e del-l’aria, affinche entrino nel tuo corpo e ne scaccino Satana≫. E il malato tormentatoda Satana aspiro profondamente il vapore lattiginoso che saliva.

≪Satana lascera immediatamente il tuo corpo, infatti egli `e affamato da tregiorni e dato che non trova cibo dentro di te uscira per soddisfare la sua fame conquesto latte caldo di cui e goloso. Egli fiutera il suo odoree non sapra resisterealla fame che lo tormenta da ben tre giorni. Ma il Figlio dell’uomo distruggera ilsuo corpo in modo che non possa piu tormentare nessuno≫.

Poi il corpo del malato divenne febbricitante e fu preso da conati di vomito manon riusciva a vomitare, respirava a fatica e infine svenne inbraccio a Gesu.

≪Ecco Satana che lascia il suo corpo, guardate!≫. E Gesu indico la boccaaperta del malato.

E tutti, con meraviglia e terrore, videro cheSatana stava uscendo dalla suabocca sotto forma di un verme abominevoleche si dirigeva verso il latte fuman-te. Allora Gesu afferro due pietre aguzze e schiaccio la testa di quel Satana, poiestrasse dal malato tutto il corpo del mostro che era lungo quasi come l’uomo.E quando quel verme abominevole fu estratto dalla gola del malato egli recuperosubito il respiro e cessarono tutti i suoi dolori. E gli altriosservarono con terroreil disgustoso corpo di Satana.

≪Guarda che bestia abominevole hai ospitato e nutrito nel tuocorpo per lun-ghi anni! l’ho scacciata e uccisa, affinche non possa piu tormentarti. Rendi graziea Dio perche i suoi angeli ti hanno guarito e liberato, e non peccare piu affincheSatana non torni da te; d’ora in avanti fa in modo che il tuo corpo sia un tempiodedicato al tuo Dio≫. E tutti furono stupiti dalle sue parole e dal suo potere e glidissero:≪Maestro, sei il vero messaggero di Dio, perche conosci tutti i segreti≫.≪Diventate anche voi veri figli di Dio≫, rispose Gesu,≪affinche possiate condivi-dere il suo potere e la conoscenza di tutti i segreti. Infattila saggezza e il potereprocedono solo dall’amore di Dio.

Dunque amate il vostro Padre celeste e vostra Madre Terra contutto il vostrocuore e con tutto il vostro spirito, e serviteli, affinche anche i loro angeli possanoservire voi. Fate in modo che tutte le vostre azioni siano un sacrificio a Dio.

E non nutrite Satana perche il salario del peccato e la morte, ma la ricompensadel bene e in Dio e nel suo amore che e conoscenza e potere di vita eterna≫.

E tutti si inginocchiarono ringraziando Dio per il suo amore.

E Gesu si allontano dicendo:≪Io tornero di nuovo per tutti quelli che perse-

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vereranno nella preghiera e nel digiuno fino al settimo giorno. La pace sia convoi≫.

E il malato da cui Gesu aveva estratto Satana ora stava in piedi, perche gli eratornata la forza vitale; respirava profondamente e i suoi occhi si erano illuminatiperche gli era cessato ogni dolore. Ed egli si inginocchiosul terreno calpestato daGesu e, piangendo, bacio le orme dei suoi piedi.

E fu nei pressi dell’ansa di un torrente che molti malati digiunarono e prega-rono con gli angeli di Dio per sette giorni e sette notti. E la loro ricompensa fugrande perche avevano seguito le parole di Gesu. E col trascorrere del settimogiorno tutte le loro pene svanirono e quando il sole riapparve all’orizzonte essi vi-dero Gesu che, con il volto illuminato dallo splendore del sole nascente, procedevaverso di loro dalla montagna.

E al suo saluto≪La pace sia con voi≫essi non ebbero parole, ma si inginoc-chiarono dinanzi a lui sfiorando il lembo del suo mantello in segno di avvenutaguarigione.

≪Non ringraziate me bensı nostra Madre Terra e i suoi angeli risananti. Andatee non peccate piu per non incorrere piu nella malattia e fate in modo che gli angelidella guarigione diventino i vostri guardiani≫.

Ma essi replicarono:≪Maestro, dove andremo? solo tu hai parole di vitaeterna; dicci quali peccati dobbiamo evitare per non incorrere piu nella malattia≫.

E Gesu rispose:≪Sia fatto secondo la vostra fede≫e, sedendo tra di loro, con-tinuo: ≪Dice l’antica saggezza – Onora tua Madre Terra e il tuo Padre Celesterispettando i loro comandamenti, affinche i tuoi giorni su questa terra siano lunghi– e il comandamento successivo e “non uccidere” perche la vita e data a tutti daDio e l’uomo non puo sottrarre cio che e dato da Dio. Dunquevi dico, in verita,che tutto cio che vive sulla terra ha origine da un’unica Madre. Quindi chi uccideuccide suo fratello e Madre Terra si allontanera da lui sottraendogli il suo senovivificante; e anche i suoi angeli lo eviteranno e cosı Satana fara del suo corpo lasua dimora. E la carne degli animali uccisi, nel suo corpo, diventera la sua stessatomba; perche vi dico, in verita, chechi uccide uccide se stesso e chiunque sinutre della carne di animali uccisi mangia il corpo della morte. Perche nelsuo sangue ogni goccia del loro sangue diventera veleno; nel suo respiro illoro respiro diventera fetore; nella sua carne la loro carne si trasformera inpustole; nelle sue ossa le loro ossa diventeranno gesso; nelle sue viscere le lo-ro viscere diverranno putrefazione; nei suoi occhi i loro occhi diventerannoincrostazioni; nei suoi orecchi le loro orecchie diventeranno fiotti di cera ecosı la loro morte diventera la sua morte. Perche solo se serviremo il PadreCeleste i nostri debiti di sette anni saranno pareggiati in sette giorni. Ma Satana

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non perdona nulla e a lui si dovra pagare tutto per intero: occhio per occhio: denteperdente, mano per mano, piede per piede, fuoco per fuoco, piaga per piaga, vitaper vita, morte per morte; perche il salario del peccato e la morte.Non uccidetedunque e non mangiate la carne delle vostre prede innocentiper non diventareschiavi di Satana.Quello infatti e il sentiero che conduce alla morte attraversole sofferenze. Ma agite secondo la volonta di Dio affinche lungo la stradadellavita possano servirvi i suoi angeli. Obbedite dunque alle parole di Dio (Gn 1,29[N.d.T.]): ≪Ecco, vi do per cibo ogni erba che produce seme e ogni albero dafrutto che produce seme. E do per cibo ogni erba verde a tutti gli animali dellaterra, a tutti gli uccelli dell’aria e a tutto cio che sulla terra si muove e ha in se ilrespiro della vita.E vi do per cibo anche il latte di ogni animale che vive e simuove sulla terra; come ho dato loro l’erba cosı do a voi il loro latte.Ma nonmangerete la loro carne ne il sangue che la vivificae certamente io vi chiederoconto di quel sangue zampillante dove dimora la vostra anima, come vi chiederoconto di ogni animale ucciso e delle anime di tutti gli uominiuccisi. Perche Io,Signore vostro e vostro Dio, sono un Dio forte e geloso che punisce l’iniquitadei padri che mi odiano sui figli,anche dopo tre o quattro generazioni; ma allemigliaia che mi amano e che rispettano i miei comandamenti Iomostrero la miamisericordia.“Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tuaani-ma e con tutta la tua forza”, questo e il primo e il piu grande dei comandamenti.E il secondo e simile al primo:“Ama il prossimo tuo come te stesso”. Non cisono comandamenti piu grandi di questi≫.

E dopo queste parole rimasero tutti in silenzio tranne uno, che chiese:≪Mae-stro, cosa devo fare se vedo una bestia feroce assalire mio fratello nella foresta?Dovro lasciar morire mio fratello o uccidero l’animale? Non trasgrediro la leggein entrambi i casi?≫.

E Gesu rispose:≪Fu detto che un tempo all’uomo: Tutti gli animali che vivonosulla terra: tutti i pesci del mare e tutti gli uccelli del cielo sono sottoposti al tuopotere. E io aggiungo, in verita, che di tutte le creature che vivono sulla terra Diocreo a sua immagine solo l’uomo; quindi l’animale e per l’uomo e non l’uomoper l’animale. Dunque voi non trasgredirete la legge uccidendo la bestia feroceper salvare la vita di vostro fratello perche, in verita, l’uomo e piu dell’animale.Ma chi uccide anche se l’animale non lo attacca, per brama assassina, o per la suacarne, per la sua pelle, per le sue zanne o senza alcun motivo,compie un’azionemalvagia perche trasforma se stesso in bestia feroce; quindi anche lui fara la stessafine delle bestie feroci≫.

E un altro chiese:≪Mose, il piu grande d’Israele, tollero che i nostri antenatimangiassero la carne di animali puri e proibı solo la carne di animali impuri.Perche tu ora ci vieti la carne di tutti gli animali? Qual e dunque la legge che

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procede da Dio, quella di Mose o la tua?≫.

E Gesu rispose:≪Per mezzo di Mose Dio detto ai vostri avi dieci comanda-menti. Ma i vostri avi dissero: “Questi comandamenti sono troppo duri”, e nonriuscirono a rispettarli. E Mose, vedendo cio, ebbe compassione del suo popoloe non volle lasciarlo morire, cosı dette loro dieci volte dieci comandamenti menoduri affinche essi potessero rispettarli. Ma io vi dico, in verita, che se i vostri avifossero stati capaci di rispettare i dieci comandamenti di Dio, allora Mose nonavrebbe avuto bisogno di aggiungervi i suoi dieci volte dieci comandamenti. Per-che chi ha piedi forti come le montagne di Sion non ha bisognodi grucce, ma chiha le gambe che vacillano va piu lontano con le grucce che senza. Allora Mosedisse al Signore:≪Il mio cuure e triste perche il mio popolo si perdera: infattimanca della conoscenza e non riesce a comprendere i tuoi comandamenti. Es-si sono come bambini che ancora non comprendono le parole di loro padre.Signore, permettimi di dar loro altre leggi affinche non periscano. Se essi non pos-sono essere con te non permettere che siano contro di te; per ora fa in modo chepossano solo sorreggersi poi, quando saranno maturi per le tue parole, rivelerailoro le tue leggi≫. Per questo Mose ruppe le due tavole di pietra dove erano scrittii dieci comandamenti e, in alternativa, dette loro dieci volte dieci comandamenti.E da questi dieci volte dieci comandamenti gli scriba e i Farisei hanno ricavatocentinaia di volte dieci comandamenti: hanno caricato sulle vostre spalle pesi cheneanche loro sopportano. Infatti piu i comandamenti sono vicini a Dio e minore eil loro numero, piu se ne allontanano e maggiore e il loro numero. Percio le leggidegli scriba e dei Farisei sono innumerevoli; le leggi dell’uomo sono sette; quelledegli angeli tre e quella di Dio una.

≪Quindi io vi insegnero solo quelle leggi che potrete comprendere, affinchepossiate diventare uomini e seguire le sette leggi dei Figlio dell’Uomo. Poi anchegli angeli sconosciuti del Padre Celeste vi riveleranno le loro leggi, affinche ilsanto spirito di Dio possa discendere su di voi e guidarvi verso la sua legge≫.

E tutti furono meravigliati della sua saggezza e gli chiesero: ≪Maestro conti-nua, insegnaci tutte le leggi che possiamo apprendere≫.

E Gesu continuo:≪Dio comando, ai vostri avi di non uccidere, ma i loro cuorierano induriti ed essi uccisero. Allora Mose volle fare in modo che almeno nonuccidessero gli uomini e cosı tollero il fatto che uccidessero animali. Ma il cuoredei vostri avi si indurı ulteriormente ed essi uccisero siauomini che animali. Cosıio vi dico: ≪non uccidete ne uomini, ne animali e neanche il cibo che entranella vostra bocca!≫. Perche se mangiate cibo vivente quello stesso cibo vivi-fichera anche voi, ma se uccidete il vostro cibo quel cibo morto vi uccidera.Poi che la vita viene solo dalla vita e dalla morte viene sempre la morte. In-fatti ci o che ha ucciso il vostro cibo uccidera anche i vostri corpi; e tutto cio

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che uccide i vostri corpi uccidera anche le vostre anime. Perche i vostri corpidiventano cio che mangiate cosı come i vostri pensieri diventano il vostro spirito.Quindi non mangiate nulla che sia stato distrutto dal fuoco, dal gelo o dal-l’acqua; perche i cibi bruciati, congelati o marci bruceranno, congeleranno efaranno marcire anche i vostri corpi. Non fate come il contadino sciocco chesemino semi cotti, congelati e marci; e quando venne l’autunno i suoi campi nonprodussero nulla e la sua miseria fu grande. Ma fate come quelcontadino chesemino nel suo campo semi viventi i quali si moltiplicaronocentinaia di volte.Dunque vivete solo con il fuoco della vita e non preparate i vostri cibi con quelfuoco della morte che uccide i vostri cibi, i vostri corpi e anche le vostre anime≫.

≪Maestro, dov’e il fuoco della vita?≫chiese qualcuno.≪E in voi, nel vostrocorpo e nel vostro sangue≫.

E altri chiesero:≪Dov’e il fuoco della morte?≫.

≪ Il fuoco della morte e quel fuoco che arde al di fuori di voi ede piucaldo del vostro sangue;e quel fuoco che voi usate per cucinare i vostri cibinelle case e nei campi. Io vi dico, in verita, che quel fuoco di morte distruggeil vostro cibo e il vostro corpo, cosı come il fuoco della malizia rovina i vostripensieri e distrugge il vostro spirito. Percheil vostro corpo e cio che mangiate eil vostro spirito e cio che pensate. Dunque non mangiate cio che e stato uccisoda un fuoco piu forte del fuoco della vita manutritevi scegliendo i vostri cibicommestibili tra i frutti degli alberi, le erbe dei campi e il latte degli animali.Infatti tutto cio e nutrito e maturato dal fuoco della vitaed e un dono degli angelidi nostra Madre Terra.Ma non mangiate nulla di cio a cui ha dato sapore ilfuoco della morte perche cio e di Satana≫.

E qualcuno, meravigliato, chiese:≪Maestro, come possiamo preparare il no-stro pane quotidiano senza fuoco?≫.

≪Lasciate che siano gli angeli di Dio a preparare il vostro pane. Bagnate ilvostro grano affinche possa penetrarvi l’angelo dell’acqua, quindi disponete-lo all’aria affinch e sia abbracciato anche dall’angelo dell’aria; poi lasciateloal sole del mattino alla sera affinche possa discendervi anche l’angelo dellaluce del sole. E la benedizione di questi tre angeli fara sbocciare in fretta nelvostro grano il germoglio della vita. Poi macinate il vostrograno e ricava-tene delle cialde sottili come fecero i vostri padri quando lasciarono l’Egitto,la dimora della schiavitu. Quindi disponete di nuovo quelle cialde al sole findal mattino e a mezzogiorno giratele affinche, prima del tramonto, l’angelodel sole possa abbracciarle anche dal lato opposto.Perche il vostro pane deveessere preparato da quegli stessi angeli che hanno nutrito ematurato il grano neicampi.E lo stesso sole che, grazie al fuoco della vita, fece crescere e maturare

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il grano dovr a, con quello stesso fuoco, cucinare anche il vostro pane. Percheil fuoco del sole da la vita al grano, al pane e al corpo; ma il fuoco della morteuccide il grano, il pane e il corpo. E gli angeli viventi del Dio vivente servonosolo gli uomini vivi, perche Dio e il Dio della vita e non il Dio della morte≫.

≪Dunque mangiate soltanto alla mensa di Dio: la frutta degli alberi, ilgrano e le erbe dei campi, il latte degli animali e il miele delle api, perche tut-to il resto e di Satana e, attraverso la via dei peccati e delle malattie,conducealla morte. Ma il cibo che mangerete alla ricca mensa di Dio rafforzer a eringiovanir a il vostro corpo e voi non vedrete mai la malattia. Perche nell’an-tichit a la mensa di Dio nutrı Matusalemme e vi dico, in verita, che se vivretecome visse lui il Dio vivente dara anche a voi, sulla terra, una vita lunga comela sua≫.

≪Perche vi dico, in verita, che il Dio della vita e piu ricco di tutti i ricchi dellaterra e la sua mensa traboccante e piu ricca dei piu ricchibanchetti di tutti i ricchidella terra. Dunque mangiate per tutta la vita alla tavola dinostra Madre Terrae non vi manchera mai nulla. E quando vi nutriretealla sua tavola mangiatesempre tutte le cose cosı come le trovate, non cucinatele e non mescolate unavarieta con l’altra, altrimenti le vostre viscere diventeranno come pantanifumanti ; e vi dico, in verita, che cio e ripugnante agli occhi del Signore≫.

≪E non siate come quell’operaio ingordo che, quando era alla tavola del suopadrone, divorava anche le porzioni degli altri e ingurgitava ogni cosa avidamenteintrugliando tutto. E vedendo cio il suo padrone, indignato, lo scaccio dalla suatavola. E quando tutti ebbero terminato il loro pasto egli raccolse tutti gli avanzie chiamo l’operaio ingordo dicendogli:≪Prendi questi avanzi e vai a mangiarliinsieme ai porci perche il tuo posto e con loro e non alla miatavola≫.

≪Fate attenzione dunque a non contaminare il tempio del vostro corpo conogni genere di abominazione.Alla mensa di Madre Terra troverete sempredue o tre tipi di cibo, accontentatevi di quelli; non siate golosi di tutto ci o chevi circonda perche vi dico, in verita, chese voi mescolerete nel vostro corpotutti i generi di cibo, allora in esso cessera la pace e in voi si combatterannoguerre senza fine. E col tempo il vostro corpo sara annientato, cosı come avvieneper le case e i regni divisi in se stessi. Perche il Dio nostroe il Dio della pacee non sostiene mai le divisioni; dunque non attirate su di voila collera di Dio,altrimenti sarete scacciati dalla sua mensa e sarete costretti a mangiare alla tavoladi Satana dove il vostro corpo sara corrotto dal fuoco dei peccati, delle malattie edella morte≫.

≪E quando vi nutrite non mangiate mai fino a sazieta; sfuggite le tenta-zioni di Satana e ascoltate la voce degli angeli di Dio. Perche Satana e il suo

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potere vi tenteranno a mangiare sempre di piu ma, se vivretedello spirito, voi re-sisterete ai desideri del corpo. Infatti il vostro digiuno `e sempre gradito agli occhidegli angeli di Dio. Percio,quando sarete sazi, fate attenzione a quanto avretemangiato e mangiate sempre un terzo in meno≫.

≪Fate in modo che il peso del vostro cibo quotidiano non sia inferiore auna mina 1 e che non superi le due mine. Allora voi non diventerete maischiavi di Satana e delle sue malattie. E non disturbate il lavoro che gli angelicompiono nel vostro corpo mangiando spesso perche, in verita, chi mangiapiu di due volte al giorno compie in se il lavoro di Satana. E gli angeli diDio lasceranno presto il suo corpo e Satana se ne impadronir`a. Mangiate soloquando il sole e nel punto piu alto del cielo e mangiate di nuovo quando saratramontato; cosı voi non vedrete malattia perche cio piace agli occhi del Signore.E se volete che gli angeli di Dio esultino nel vostro corpo e che Satana fuggalontano da voi, allora sedete alla mensa di Dio una sola voltaal giorno. E allorai vostri giorni sulla terra saranno lunghi perche cio piace agli occhi del Signore.Mangiate sempre quando la mensa di Dio e apparecchiata dinanzi a voi e mangiatesempre il cibo che vi trovate. Infatti vi dico, in verita, che Dio sa bene di cosa habisogno il nostro corpo e quando ne ha bisogno≫.

≪Dal mese di Maggio2 mangiate orzo; dal mese di Giugno mangiate grano(l’erba piu perfetta tra tutte quelle recanti seme); e fatein modo che il vostropane quotidiano sia fatto di grano, affinche il Signore possa prendersi cura delvostro corpo. Dal mese di Luglio mangiate l’uva acerba, affinche il vostro corpopossa dimagrire e Satana possa fuggirne. Nel mese di Settembre raccogliete l’uvaaffinche il suo succo possa servirvi da bevanda. Nel mese di Ottobre raccoglietel’uva matura addolcita e appassita dall’angelo del sole affinche, grazie agli angeliche dimorano in essa, i vostri corpi si irrobustiscano. Ad Agosto e a Gennaiomangiate i fichi ricchi di succo e quelli che vi avanzano lasciate che li conserviper voi l’angelo del sole; li mangerete con la polpa delle mandorle quando glialberi non porteranno frutti. Nel mese di Dicembre mangiatele erbe susseguentialle piogge affinche il vostro sangue possa purificarsi dai vostri peccati. In quellostesso mese iniziate anche a nutrirvi del latte dei vostri animali, perche il Signoredette l’erba dei campi a tutti gli animali che producono latte affinche, col loro latte,essi potessero nutrire l’uomo. Io vi dico, in verita, che quanti mangeranno soloalla mensa di Dio evitando tutte le abominazioni di Satana saranno felici.E nonmangiate cibi impuri provenienti da terre lontane ma preferite sempre cio

1Unita di misura che nel periodo ellenistico corrispondevaa circa 480 grammi2I nomi dei mesi si riferiscono ai corrispondenti mesi ebraici odierni, tuttavia, secondo alcuni

autori,≪Gli esseni seguivano l’antico calendario solare di originesacerdotale piuttosto che il ca-lendario lunisolare del mondo ellenistico adottato da Gerusalemme≫(“Le grandi civilta perdute” ,Milano 1982).

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che producono i vostri alberi; perche Dio sa bene cosae necessario per voi,dove e quando. ed egli, riguardo al cibo, fornisce il meglio atutti i popoli ditutti i regni della terra . E non mangiate come fanno i pagani, che si ingozzanoin tutta fretta contaminando il loro corpo con ogni sorta di abominazione≫.

≪Perche il potere degli angeli di Dio entra in noi attraversoil cibo vivente cheil Signore ci offre alla sua mensa regale. E quando mangiate abbiate sopra di voil’angelo dell’aria e sotto di voi l’angelo dell’acqua.

Durante il vostro pasto respirate sempre a lungo e profondamente affin-che l’angelo dell’aria possa benedire il vostro nutrimento. Emasticate benecon i denti il vostro cibo affinche esso possa diventare liquido e, nel vostrocorpo, l’angelo dell’acqua lo possa trasformare in sangue;mangiate lenta-mente, quasi come fosse una preghiera rivolta al nostro Signore; perche vidico, in verita, che se voi mangerete in questo modo alla suamensa, il potere diDio entrera in voi. Ma Satana trasformera inun pantano fumante quel corposul quale non saranno discesi gli angeli dell’aria e dell’acqua durante i pasti.E il Signore non lo accogliera piu alla sua mensa; perche la tavola di Dio e unaltare e chi mangia alla mensa di Dio e in un tempio. Perche vi dico, in verita,che se il Figlio dell’Uomo rispetta i comandamenti di Dio il suo corpo diventa untempio e il suo interno diventa un altare. Quindinon disponete nulla sull’altaredi Dio quando il vostro spirito e irritato e, quando sarete nel tempio di Dio,non abbiate pensieri di collera. Entrate nel santuario del Signore solo dopo cheavrete udito in voi il richiamo dei suoi angeli, perchetutto ci o che mangeretenella tristezza o nella rabbia o in assenza di appetito nel vostro corpo diven-tera veleno. Perche il respiro di Satana contaminera tutto cio. Dunque disponetecon gioia le vostre offerte sull’altare del vostro corpo e allontanate tutti i cattivipensieri quando il vostro corpo riceve il potere di Dio alla sua mensa; non sedetemai alla tavola di Dio prima che lui vi chiami con l’angelo dell’appetito≫. ≪Gioi-te sempre con gli angeli di Dio quando sarete alla sua mensa regale, perche ciorallegra il cuore del Signore; e allora la vostra vita sulla terra sara lunga perchesarete serviti dal piu prezioso dei suoi angeli: l’angelo della gioia≫.

≪E non dimenticate che ogni settimo giornoe santo ede consacrato a Dio.Per sei giorni nutrite il vostro corpo con i doni di Madre Terr a ma il settimogiorno santificatelo per il vostro Padre Celeste. Il settimogiorno non nutritevidi cibo terreno ma vivete solo della parola di Dio e intrattenetevi per tutto ilgiorno con gli angeli del Signore nel regno del Padre Celeste. E come lavorateper sei giorni nel regno di Madre Terra cosı, nel settimo giorno, fate in modo chegli angeli di Dio costruiscano nel vostro corpo il regno dei cieli. Quindi duranteil settimo giorno non lasciate che il cibo, nel vostro corpo,disturbi il lavoro degliangeli. E allora Dio vi dara lunga vita sulla terra, affinch´e voi possiate vivere

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per sempre nel regno dei cieli. Perche vi dico, in verita, che se non vedrete piumalattie sulla terra voi vivrete per sempre nel regno dei cieli≫.

≪E ogni mattina Dio vi mandera l’angelo della luce del sole per svegliarvidal vostro sonno; dunque ubbidite al richiamo del vostro Padre Celestesenza in-dugiare pigramente nel vostro letto, perche all’esterno vi attenderanno gia gliangeli dell’aria e dell’acqua. E lavorate tutto il giorno con gli angeli di MadreTerra affinche possiate conoscere sempre meglio sia loro che le loro opere. Maquando il sole sara tramontato e il Padre Celeste vi mandera il suo preziosoangelo del sonno, allora riposate e passate la notte con lui.E allora il vostroPadre Celeste vi mandera i suoi angeli sconosciuti i quali, intrattenendosi convoi tutta la notte, vi insegneranno molte cose riguardo al regno di Dio; cosı co-me gli angeli di Madre Terra che conoscete vi istruiscono su cose che riguardanoil regno di lei. Infatti vi dico, in verita, che se rispetterete i suoi comandamenti voisarete ogni notte ospiti del regno del vostro Padre Celeste.E l’indomani, quandovi sveglierete, sentirete in voi il potere degli angeli sconosciuti. Il Padre Celestevi mandera i suoi angeli sconosciuti ogni notte affinche essi possano edificare ilvostro spirito, cosı come Madre Terra vi manda i suoi angeliogni giorno affinchepossano edificare il vostro corpo. Perche vi dico, in verit`a, che se di giorno li ab-braccera Madre Terra e se di notte il Padre Celeste aliterasu di loro il suo bacio,allora i ≪Figli degli Uomini≫diventeranno≪Figli di Dio≫.

≪Dunque opponetevi giorno e notte alle tentazioni di Satana.Non veglia-te di notte e non dormite di giorno se non volete che gli angeli di Dio viabbandonino≫.

≪Non compiacetevi del fumo e delle bevande di Satana che tengono sveglidi notte e fanno dormire di giorno perche vi dico, in verita, che tutto il fumo ele bevande di Satana sono abominazioni agli occhi del vostroDio≫.

≪E non soggiacete neanche alla libidine, ne di notte ne di giorno, perche illibertino e come un albero la cui linfa scorre fuori dal suo tronco. E quell’alberoessicchera prima del tempo e non dara mai frutto. Quindi non siate dissoluti senon volete che Satana inaridisca il vostro corpo e che il Signore renda sterile ilvostro seme≫.

≪Evitate anche tutto cio che e troppo caldo e troppo freddo, perche lavolonta di nostra Madre Terra e che ne il freddo eccessivone il caldo eccessivominaccino il nostro corpo. Dunque non permettete che i vostri corpi si riscaldinoo raffreddino piu di quanto li riscaldano o li raffreddano gli angeli di Dio. E sevoi rispetterete i comandamenti di Madre Terra, allora ognivolta che il vostrocorpo sara diventato troppo caldo lei vi mandera l’angelodella freschezza perrinfrescarvi; e ogni volta che sara diventato troppo freddo lei vi mandera l’angelo

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del calore per riscaldarvi≫.

≪E seguite l’esempio di tutti gli angeli del Padre Celeste e diMadre Terra chelavorano senza sosta, giorno e notte, nei regni dei cieli e della terra. Accoglieteanche voi l’angelo del lavoro, che e il piu forte degli angeli di Dio, e lavoratetutti insieme nel regno di Dio. Seguite l’esempio dell’acqua che scorre, del ventoche soffia, del sole che sorge e tramonta, degli alberi e dellepiante che crescono,degli animali che corrono e saltano, della luna che cresce e decresce, delle stel-le che vanno e vengono; tutto cio si muove e compie il suo lavoro, perche tuttocio che e vivo si muove e solo cio che e morto e immobile. EDio e il Dio dellavita mentre Satana e il Dio della morte. Servite dunque il Dio vivente, affinchepossa sostenervi l’eterno movimento della vita e possiate sfuggire all’immobilitaeterna della morte. Lavorate senza sosta per costruire il regno di Dio e per nonessere scaraventati nel regno di Satana. Perche nel regno vivente di Dio abbondala gioia eterna ma un’immutabile tristezza oscura il regno della morte di Satana.Siate dunque veri figli di Madre Terra e del Padre Celeste per non diventare schia-vi di Satana. Allora Madre Terra e il Padre Celeste vi manderanno i loro angeliper amarvi, servirvi e istruirvi. E i loro angeli scolpiranno i comandamenti di Dionella vostra mente, nel vostro cuore e nelle vostre mani, affinche voi possiate com-prenderli, sentirli e adempierli≫. ≪E pregate ogni giorno il vostro Padre Celeste evostra Madre Terra affinche la vostra anima diventi perfetta come e perfetto il san-to spirito del nostro Padre Celeste e affinche il vostro corpo diventi perfetto comee perfetto il corpo di nostra Madre Terra. Perche se voi comprenderete, sentiretee adempierete i comandamenti, allora vi sara concesso tutto cio che chiederetepregando il Padre Celeste e Madre Terra; perche la saggezza, l’amore e il poteredi Dio sono al di sopra di ogni cosa≫.

≪Dunque pregate cosı il nostro Padre Celeste: “Padre Nostroche sei nei cieli,sia santificato il tuo nome. Venga il tuo regno. Sia fatta la tua volonta come incielo cosı in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano. Rimetti a noi i nostridebiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori. E non ci indurre in tentazione maliberaci dal male; perche tuo e il regno, il potere e la gloria per l’eternita. Amen”≫.

≪E pregate cosı nostra Madre Terra: “Madre Nostra che sei sulla terra, siasantificato il tuo nome. Venga il tuo regno. Sia fatta la tua volonta in noi come loe in te. Come mandi i tuoi angeli ogni giorno mandali anche a noi. Rimetti a noii nostri peccati come noi espiamo le nostre colpe contro di te. E non ci indurre inmalattia ma liberaci dal male perche tuo e il corpo, la salute e la terra. Amen”≫.

E tutti pregarono il Padre Celeste e Madre Terra insieme a Gesu. Poi Gesucontinuo:≪Cosı come ilvostro corpo e stato rigenerato dagli angeli di Madre Ter-ra, possa anche il vostro spirito essere rigenerato dallo spirito del Padre Celeste;e possiate diventare veri figli di vostra Madre e di vostro Padre e veri Fratelli dei

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Figli degli Uomini. Finora voi siete stati in guerra contro vostro Padre, controvostra Madre e contro i vostri Fratelli; avete servito Satana. Ma da oggi in poistate in pace con il vostro Padre Celeste, con vostra Madre Terra e con i vostriFratelli Figli degli Uomini; lottate solo contro Satana, affinche egli non vi derubidella vostra pace. Io offro la pace di Madre Terra al vostro corpo e la pace delPadre celeste al vostro spirito; e che regni la loro pace tra iFigli degli Uomini!≫.

≪Vengano a me quanti sono stanchi e soffrono tra i conflitti e leafflizioni,perche la mia pace dara loro forza e conforto, la mia pace infatti trabocca di gioia!Percio io vi salutero sempre dicendo “la pace sia con voi!”e allora anche voisalutatevi l’un l’altro in questo modo, affinche sul vostrocorpo possa discenderela pace di nostra Madre Terra e sul vostro spirito possa discendere la pace delnostro Padre Celeste. E in questo modo troverete la pace anche tra di voi, percheil regno di Dio sara dentro di voi. E ora tornate presso quei vostri fratelli contro iquali eravate in guerra e offrite anche a loro la vostra pace.Perche quanti lottanoper la pace saranno felici; infatti troveranno la pace di Dio. Andate dunque e nonpeccate piu; e offrite a tutti la vostra pace, come io vi ho offerto la mia; perche lamia pace e la pace di Dio; “la pace sia con voi”≫. E Gesu si allontano.

E su di loro discese la sua pace; ed essi tornarono tra i figli degli Uomini conl’angelo dell’amore nel loro cuore, con la saggezza della legge nella loro mente econ il potere della rinascita nelle loro mani; e portarono laluce della pace a quantilottavano nelle tenebre. E allontanandosi si salutarono l’un l’altro:

≪LA PACE SIA CON TE≫

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Edmond Bordeaux Szekely

LA SCOPERTA

DEL VANGELO ESSENO

DELLA PACE

PREFAZIONE

Il Vangelo Esseno della Pace e uno dei piu straordinari libri nella storia.

Fin dalla sua prima edizione, piu di 60 anni fa, venne tradotto in 26 lingue(edizione del 1989) ed ha avuto innumerevoli edizioni e ristampe, Negli Stati Unitisoltanto, durante gli ultimi 10 anni e stato pubblicato in piu di un milione di copie.Tuttavia nessuno dei suoi editori – e furono molti, in diversi stati – ha mai trattoprofitto finanziario dalla sua enorme popolarita. Tutti senza eccezione, sono statimossi da un progressivo altruismo ed hanno messo il contenuto del Vangelo Esse-no alla portata di tutti. E nei molti anni trascorsi dalla suaprima apparizione, none mai stato pubblicizzato commercialmente. Come accade con gli insegnamentidei primi Cristiani,il suo messaggioe stato sempre trasmesso da un cercatoredi verit a all’altro .

Dopo un silenzio durato 50 anni, i volumi 2◦ e 3◦ del Vangelo Esseno dellaPace furono pubblicati nel 1974, seguiti dalla pubblicazione postuma del quar-to volume nel 1981, secondo il desiderio dell’autore, e tutti e quattro i volumisono ora distribuiti in ogni parte del mondo in un numero di copie sempre cre-scente. Proprio mentre i genitori scoprivano il primo volume, i figli e le figlie diquei rivoluzionari religiosi della passata generazione stanno scoprendo l’immor-tale messaggio del Vangelo Esseno, per la prima volta, in questi 3 libri – (I libriesseni sconosciuti, I rotoli dispersi della Comunita EssenaeL’insegnamento deglieletti); e questi libri completano finalmente il lavoro iniziato negli Archivi Segretidel Vaticano molti anni fa.

Qual e il magnete miracoloso che attrae cosı tante giovanianime, stanchedelle pratiche ortodosse delle chiese convenzionali? Che cosa spinge i disertori diCristo a raccogliersi attorno al vivente Gesu Esseno? La risposta si puo trovarein cio che mi disse quest’estate un visitatore, giunto al mio ritiro nella forestadella Columbia Britannica, dove l’anno scorso terminai la traduzione del 2◦ edel 3◦ volume del Vangelo Esseno. I suoi occhi brillavano mentre midiceva:≪Nessuno puo comprendere la mia desolazione quando lasciaila Chiesa. Ma lamia mente logica non poteva piu accettareil credo dei rituali vuoti e delle favole

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delle fate. Quando mi allontanai da Cristo, abbracciai la filosofia di Nietzsche,e divenni ateo convinto. Ma si trattava di un breve trionfo, poiche il mio cuorebramava qualcosa (di piu grande), e la sola ragione non poteva soddisfare tuttii miei bisogni spirituali. Fu allora che lessi “Il Vangelo Esseno della Pace”. Laverita brillo dalle sue pagine come una luce d’oro. Seppi,senza che nessuno me lorivelasse, che questo era il Cristo vero, e cio che insegnava divenne cibo per la miaanima come per la mia mente. La logica e l’amore si combinarono in un’unionebellissima, e sentii che ero finalmente giunto a casa≫.

Guardando il suo volto; cosı pieno d’amore e di zelo illuminato, non potei farea meno di ricordare alcune righe del poema preferito della mia giovinezza:

Io avevo dimenticato che il mio corpoe santo,perche si bagna nel Fiume Biancodell’Eterno Ordine Naturale:Miracolo dei miracoli!

Mi auguro per questo libro non meno di un miracolo, e cioe cheanche illettore possa entrare nell’Eterno Fiume Bianco, per esserebattezzato dall’anticaverita della rivelazione Essena.

Edmond Bordeaux Szekely

San Diego, California, 1975

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INTRODUZIONE

Molte parole sono dedicate a S. Francesco in questo libro e con ragione. Oltrealle sue altre qualita, egli fu l’ultimo simbolo dello spirito Esseno. Da quandoil gentile trovatore di Dio porto il suo messaggio d’amore,purezza e semplicita,nessuno ha piu rappresentato in modo cosı totale lo spirito Esseno.

Con l’avvento dell’era industriale, la spiritualita ha assunto sempre meno im-portanza nelle nostre vite, fino al punto che oggi abbiamo dimenticato completa-mente di essere nati da Madre Terra e dal Padre Celeste. Il diodel ventesimo se-colo e la tecnologia – la cui grande varieta di macchinari `e interamente dipendenteda fonti di energia limitate –un dio computerizzato che noi abbiamo programmatoper produrre oggetti materiali, per la maggior parte inutili, e a volte pesino nocivi.

Un buon esempio di come la nostra scala-valori sia cambiata nelle ultime po-che centinaia di anni; e la reazione al mondo alla scoperta,nel 1945, delle per-gamene del Mar Morto. Sı, ci fu un grande entusiasmo. Ma fu l’entusiasmo perun importante ritrovamento archeologico non la celebrazione di una riscopertaspirituale.

I molti libri ed articoli che seguirono la scoperta si occuparono quasi tuttiesclusivamente di aridi particolari tecnici e confusi argomenti teologici, dissemi-nati di commenti su commenti, e punteggiati da postille su postille.

Cosa c’e successo? Ci fu un tempo, nel nostro passato, in cuil’aria stessa cre-pitava dalla meraviglia, gli uccelli cantavano misteriosecanzoni, ed era possibileincontrare un santo a piedi nudi sulla strada polverosa, chesi librava col suo spiri-to nello sconosciuto regno della santita. Oggi l’euforia viene raggiunta per mezzodi droghe e tecniche autodistruttive, e la religione spessoe soltanto espressione diun doveroso appuntamento perbenista in programma il sabatoo la domenica alleundici.

Quello stato di meraviglia e di stupore reverenziale verso il miracolo della vita,che ardeva cosı lucente nella Comunita Essena del Mar Morto, e che si dissolse al

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passaggio dell’ultimo spirito Esseno – San Francesco.

E cio che si riaccese in me con la scoperta del Vangelo Esseno. E un librodi meraviglie, non solo per la saggezza ed i consigli contenuti nelle sue pagine,ma perche in esso brilla ed arde lo spirito perduto di un’epoca remota, quando ladistanza tra l’essere umano e Dio non era cosı grande, e quando tutta la Naturacantava con la voce degli angeli.

Il Vangelo Esseno none l’unico manoscritto di questo tipo custodito negliArchivi segreti del Vaticano. C’erano Vangeli scritti attribuibili a Matteo, Barna-ba, Giovanni, Pietro e Tommaso, usati dai Manichei, ed inoltre c’erano il “Librodell’ostetrico”, “Il libro Esseno della Genesi”, “Il Cantodi Cristo”, “Il fisiologo”,scritti da “Esseni eretici” ed attribuiti ad Ambrogio, l’opuscolo di Tertulliano ed ilmanoscritto di Simone il Mago. Tutti questi manoscritti furono condannati comeapocrifi, e “dannati per l’eternita” assieme ai loro autorie seguaci.

Ci fu un tempo in cui la pubblicazione di uno qualsiasi di questi scritti sco-nosciuti fomentava enorme eccitazione tra i ricercatori diverita, ed impetuosacontroversia tra zelanti teologi. Ora non ci sorprendiamo di nulla. Nulla piu cisconvolge. Fin dalla prima esplosione nucleare, il prendere coscienza di viveresull’orlo dell’annientamento ha alterato irrevocabilmente la nostra prospettiva suvita e morte. Assueffatti alla violenza quotidiana ed al terrorismo di varie partidel mondo, la disputa sull’autenticita di un testo apocrifo ci sembra secondaria efrivola.

Ma il fatalismo e l’indifferenza non risolveranno mai il monumentale proble-ma di come allontanare il mondo dalla catastrofe.

Dobbiamo coinvolgere nuovamente noi stessi, nel miracolo della vita.

Abbiamo aperto il vaso di Pandora dell’energia nucleare; possiamo anche apri-re, con la chiave della verita, la cassa nascosta del tesorodell’antica saggezza, cheattende di essere scoperta in un manoscritto dimenticato, in un rotolo antico, nellasede sconosciuta della conoscenza dentro di noi. Dobbiamo riscoprire la nostracollocazione nel contesto dei mondo, il nostro ruolo originario di collaboratori delCreatore, aiutando la semina e il raccolto e rendendo la terra un nuovo giardino.

Dobbiamo compiere la nostra personale scoperta del VangeloEsseno.

Dobbiamo lasciar cantare S. Francesco nei nostri cuori.

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Capitolo 1

LA FONTE

Essi vissero nel deserto, in riva a un oceano di sabbia. Giunsero in questa terra ari-da e ardente perche ritennero cio meno crudele della persecuzione che subivano,i loro vicini umani. E nello sterile deserto coltivarono un giardino, che crebbe efiorı per molte centinaia di anni. Custodirono, tra di loro,la piu antica conoscenzaed il piu grande tesoro di santita che il mondo avesse mai conosciuto. Essi eranola comunita degli Esseni.

Non erano neppure sicuri delle loro origini, tanto era perduta nel tempo lamemoria dei loro inizi. Mose era stato uno di loro insieme agli antichi profeti. Ifigli della Luce dell’antica Sumeria erano del loro stesso sangue, e cosı guaritorie maestri dei tempi antichi prima del Cataclisma Pleistocenico, da noi chiamato“Grande Diluvio”. La comunita fu sempre presente nella storia.

Quando essi piantarono il loro giardino nel deserto, lo innaffiarono con curaed amore. Si levavano all’alba per entrare in comunione con gli Angeli dellaMadre Terra, e per contemplare i suoi molteplici doni. Pregavano l’Angelo delSole all’alba e al tramonto, e raccoglievano la rugiada del mattino dalle piante deldeserto, usandola per portare l’Angelo dell’acqua – nel posto piu arido del loroappezzamento.

Essi leggevano il libro della Madre Terra, ed usavano la lorocomprensioneper raggiungere l’armonia totale con l’ambiente. Entravano in comunione congli Angeli del Padre Celeste al tramonto, ed impararono dalla Legge a portareil bacio della pace sulla fronte corrugata di chi cerco da loro guarigione ed aiu-to. Insegnavano la Santa Legge; la trascrissero con pazienza infinita, pergamenasu pergamena, affinche essa potesse essere tramandata. Scrissero canzoni di lo-de, di gioia, di dolore. Condivisero felicita ed angosce altrui, anche quando ciooltrepassava le capacita umane.

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Essi istruirono terapeuti.Ed uno di questi fu Gesu, l’Esseno. Egli camminotra i malati e gli inquieti, portando loro la conoscenza di cui necessitavano percurarsi. Alcuni, suoi seguaci annotarono cio che accadevatra lui e coloro chesoffrivano ed erano oppressi. I piu anziani della comunit`a usarono le parole percomporre poesie e storie indimenticabili sul terapeuta dell’umanita, il Buon Pa-store. E quando giunse il tempo, infine, per i Fratelli di abbandonare il deserto edi andare in altro luogo; le pergamene rimasero laggiu, come sentinelle sepolte,come guardiani dimenticati dell’eterna e vivente verita.

Comincio un’epoca buia, un tempo di ferocia, di barbarie, di roghi di libribruciati, di superstizione, e di adorazione di idoli vuoti.

Gesu l’amorevole si perdette per sempre nell’immagine di un dio crocefisso;i fratelli Esseni celarono i loro insegnamenti nella mente dei pochi che poteva-no conservarli per, i propri discendenti; le pergamene della redenzione furonodimenticate tra le mutevoli ombre del deserto.

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Capitolo 2

IL RUSCELLO

Nacque nella meta del IV◦ secolo a Stridon, in un paese che ora e la Yugoslavia.I suoi genitori erano benestanti, a 12 anni venne mandato a Roma per continuaregli studi. Qui studio letteratura latina e passo il suo tempo libero esplorando lecatacombe, che erano per lui fonte di misteriosa attrazione. Prima di lasciare Ro-ma, venne battezzato con il nome diGerolamo, dalla stessa Chiesa che l’avrebbeun giomo proclamato Santo. Gerolamo spese, nei viaggi i suoisuccessivi 20 anni,poiche la sua mente inquieta anelava a risposte che l’educazione ricevuta non erain grado di dare. Alla fine approdo, come molti cercatori di verita avevano fattoprima di lui, nel deserto.

Vago in Calcide per molti anni, aggiungendo la conoscenza del greco e del-l’aramaico al latino, pregando ed imparando a digiunare. Apprese l’ebraico daglieremiti ebrei, e dai Rabbini, che vivevano in piccole cittasparse nel deserto. Ini-zio ad esaminare frammenti di manoscritti antichi in loro possesso, e, con le suenuove conoscenze di ebraico, inizio a decifrarli. E dato ilcontinuo rinvenimentodi frammenti, inizio a prendere forma nella sua mente, l’idea di una grande veritadei secoli passati, una verita remota risalente ai primi albori della storia. E lesse,in misteriose lettere ebraiche, di un’antica “Comunita del Deserto”, che viveva se-condo la “Legge delle leggi”, e la cui esistenza era in perfetta armonia con i cielie con la terra. La Comunita godeva di perfetta salute e viveva molto piu a lungodella media, guariva gli ammalati, insegnava agli ignoranti, ed emanava santita suchiunque si avvicinava.

Non troppo lontano dalla sua remota valle, vivevano degli eremiti, in un luo-go cosparso di palme da datteri, nei pressi di una antica sorgente: Gerolamo erasicuro fossero discendenti di quella misteriosa antica Comunita. Vivevano in pic-cole capanne con giardini irrigati, e tenevano degli scaffali di libri sui davanzali

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delle finestre.Mangiavano i frutti delle palme da dattero e le erbe dei lorogiardini , si spostavano nel deserto orientandosi con gli astri, osservando le stellenella chiara atmosfera del deserto, si alzavano all’alba e si ritiravano al tramonto,entrando ogni volta in comunione con gli Angeli e contemplando il Padre Cele-ste. Ed anche loro possedevano frammenti di antichi manoscritti, contenenti gliinsegnamenti su cui basavano la loro vita. Gerolamo scrissead un amico: “Judeihabent veritatem” – gli Ebrei hanno la verita – ed ora anche Gerolamo possedevaquella verita.

In seguito a una crisi religiosa, lascio il deserto, ed and`o in Antiochia per tro-vare i Nazareni di Beoea ed esaminare la loro copia di un Vangelo ebraico ritenutooriginale. La sua fama di studioso di ebraico cresceva, ed inquesto periodo eglitradusse in latino 14 omelie su Geremia, 14 su Ezechiele, e 9 sul 6◦ capitolo diIsaia. Nuovamente “la via del deserto” lo chiamo, ed egli raccolse i suoi librie torno al suo eremo, accompagnato da Innocenzo, Eliodoro,ed un gruppo digiovani seguaci. Fu in questo ritiro che arrivo la chiamatada Roma.

Papa Damaso, che piu tardi sara proclamato santo, fu poeta, archeologo efondatore della Biblioteca Papale. Appassionato di miniature, scrisse i suoi ma-noscritti in lettere che ideava da se.

Ma il suo piu memorabile servizio alla nostra cultura fu l’invito che fece aGerolamo di lasciare il suo amato deserto per diventare il suo segretario personale.E quando il Papa si accorse della profonda conoscenza che aveva Gerolamo deimanoscritti del 1◦ secolo, non solo lo fece segretario papale, rna gli aggiunseilcompito di tradurre il Nuovo Testamento.

Secondo il Papa, la traduzione latina del 2◦ secolo, attraverso il continuo co-piare e ricopiare degli scriba, era divenuta “piena di errori e di passi poco chiari”,al punto che ogni copia era una versione diversa. Cosı Gerolamo sbriglio tuttoil suo potere creativo su una gran ricchezza di materiale, e,sotto, il patrocinio diPapa Damaso; non solo termino la correzione ed il compimento dei Vangeli, matradusse anche in latino il libro dei Salmi, il Canto dei Cantici; i proverbi delleEcclesiastiche. Tradusse, inoltre, il libro di Giuditta, il libro di Tobia, e diversi“Documenti apocrifi”, tra cui gli antichi frammenti, in ebraico ed aramico, deimanoscritti che egli aveva raccolto per tanto tempo e con tanta pazienza. Furonoproprio questi ultimi a provocargli una tempesta di critiche e calunnie.

Gerolamo stesso scrisse a Papa Damaso:≪Per quanto tempo ancora potrocorreggere il linguaggio di questa versione, riportandoloal contenuto iniziale?C’e un Cristiano, colto o incolto, che non mi accusera con parole violente e nonmi chiamera falsario e blasfemo, per avere io il coraggio dinon aggiungere nullaai vecchi manoscritti o di non farvi alcun cambiamento o correzione?≫

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Le sue parole furono profetiche. Finche Papa Damaso era in vita, l’attendi-bilita delle traduzioni di Gerolamo non fu particolarmente contestata. Ma con lamorte del suo protettore, e sotto la pressione del suo grandeavversario, S. Ago-stino, le voci alzate contro di lui divennero un tumulto, come quando l’accusa daparte delle congregazioni greche costrinse il vescovo a chiedere la testimonianzadegli Ebrei renitenti. La maggioranza di essi si schiero con Gerolamo, ma il con-tinuo tumulto era troppo per un pacifico filosofo, e nell’agosto del 385, Geroiamolascio “Babilonia” con cuore affranto, e s’incammino verso la Terra Santa.

Di nuovo egli proseguı “la strada del deserto verso la vita eterna”, e continuola sua ricerca di frammenti ebraici, mettendo assieme ulteriori novita sulla storiadella Comunita essena. Continuo il suo lavoro a Betlemme,con una traduzionein latino del Vecchio Testamento, le “Cronache”, il Libro del lavoro, degli scrittiCopti di ascesi, ed altre ancora. Guido e diresse la formazione di un monastero,nel quale cerco di mettere in pratica alcune indicazioni essene.

Fino alla morte, non cesso mai la sua ricerca della verita;la sua sete di unaconoscenza completa non era mai soddisfatta.

Dopo la morte di San Gerolamo, i suoi manoscritti si sparpagliarono, com-prese le sue traduzioni in ebraico ed aramaico, ma molti di questi raggiunsero gliArchivi segreti dei Vaticano ed anche il monastero di Montecassino. Il ruscellostava entrando nel fiume.

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Capitolo 3

IL FIUME

S. Benedetto, il santo patrono di tutta l’Europa, nacque intorno all’anno 480 aNorcia, vicino all’odierna Spoleto, in Umbria. Venne mandato a Roma dalla suafamiglia, provinciale ma colta, per studiare.

Ma la corruzione della citta imperiale decaduta lo colpı molto, tanto che siritiro nella zona di Subiaco da eremita. Poi trovo una cavema nelle rocce, ac-canto ad un lago presso le rovine del palazzo di Nerone, e lı visse per 3 anni, insolitudine. Secondo la leggenda veniva nutrito dai cervi, ma piu probabilmentefu un monaco, di uno dei numerosi monasteri dei dintorni, di nome Romano adaccudirlo.

Nella sua ricerca della verita, da qualche parte il giovaneBenedetto scoprı latraduzione dei misteriosi frammenti ebraici fatta da S.Gerolamo, cosı come Ge-rolamo stesso si era imbattuto casualmente nell’originalemolti anni prima, nellasua personale ricerca di verita. La vita di quegli Esseni del I ◦ secolo dev’esserestata una visione gloriosa per il giovane eremita, torturato internamente com’eradal caos minaccioso del mondo di allora. Un ramo ingemmato, dell’albero eternodella vita, si radico, crebbe e fiorı nella sua mente. La Comunita Essena preseforma, in Benedetto e divenne Regola Santa; quel capolavorodi ordine e sempli-cita genero un sistema monastico che, nei secoli bui, avrebbe salvato la culturaoccidentale dall’estinzione. Solo, nella sua spelonca, sisentiva come ponte tradue mondi: il sole splendente e l’ordine degli antichi fratelli le cui vite seguironol’armonia della natura e del cosmo, ed il tempo barbaro e malvagio che si spalan-cava davanti a lui come un baratro, minacciando di inghiottire ed annegare tuttocio che l’uomo aveva creato di saggio e belo fin dai tempi piu, remoti. Benedettodecise che questo non doveva accadere, e convoco in suo aiuto i fratelli esseni delpassato.

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Attorno a lui cominciarono a raccogliersi dei discepoli. Lascio cosı la caverna,e fondo 12 monasteri, e ciascuno con 12 monaci. La sua fama crebbe, e con essagli inevitabili tentativi di boicottarlo.

Se ne ando da Roma, allontanandosi cosı dagli intrighi, e con pochi discepoliposo lo sguardo sulla cima di una collina che dominava Cassino, a meta strada traRoma e Napoli.

Monte Cassino fu destinato a divenire una bellissima, organizzata fortezzadove ordine e sicurezza regnavano, pur circondate dal caos delle invasioni, deldisorientamento e della confusione. Sarebbe divenuta uno dei due poli magneticidella verita occidentale, l’altro era il Vaticano. E come gli Esseni difesero la SantaLegge nell’inquieto periodo del I◦ secolo, cosı i monaci benedettini difesero ericopiarono, nella loro Sala di Scrittura (che svolse il ruolo di casa editrice delmedioevo) i lavori di Cicerone, Seneca, Tacito, S.Gerolamoe S.Agostino, Filonedi Alessandria, Giuseppe Flavio, e molti altri, quali sarebbero diventati coriandolisotto il calpestio dei guerrieri che presto avrebbero lacerato l’Europa.

Dal punto piu atto di Monte Cassino, si puo vedere tutta, l’estensione dellaverde valle dell’Iri. Il monastero stesso, era una fortezza, un tempio pagano ed ungiardino sacro.

Monte Cassino e gli altri monasteri benedettini erano autosufficienti econo-micamente e capaci di difendersi, come citta appartate bencapaci di opporsi allaturbolenza del mondo circostante. In queste oasi c’erano tutti i presupposti neces-sari alla vita: sorgenti d’acqua; ortaggi, frutteti, appezzamenti coltivati a cereali,un forno per cuocere (i monaci cucinavano loro stessi il panecosı come continua-vano a ricopiare i libri), materiali per artisti ed artigiani, ed una biblioteca con ungran numero di libri e manoscritti che venivano studiati e letti nello scriptorum.

Ma di tutte le eco essene che risuonarono nel mondo di Benedetto, forse lapiu bella e duratura fu la “Regola Santa”, o Santa Regola, appunto. Essa era unCodice Etico pratico altamente logico, riguardo la vita comune dei monaci ed erarivolta ad assicurare loro benefici e vantaggi. La Regola interpretava ed adattavail metodo di vita della Comunita Essena al periodo in questione, cioe il Medioevo.

Ogni cosa era proprieta comune. L’abate, eletto a vita dai monaci, godeva dimassimo potere, ma era obbligato a chiedere consiglio ai monaci piu anziani siariguardo la decisione finale, sia riguardo qualsiasi argomento attinente a lui e Dio.Cosı, egli rappresentava sia l’Essere Umano che il Creatore, che cooperavano co-me soci nell’infinito lavoro della Creazione. L’abate nominava i suoi funzionari ilpriore, il maestro dei novizi e degli ospiti e cosı via – ma anche se ogni partico-lare del loro ruolo veniva precisato e stabilito, nella Regola scorreva una grandeumanita, un amore fraterno, ineguagliato – tra tutte le monastiche e religiose del

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Medioevo, a dimostrazione del legame con le tradizioni essene. Il saggio equili-brio tra preghiera, lavoro e studio – “ora et labora” , la cura rivolta al corpo; conil tempo sapientemente diviso tra riposo, esercizio e cibo appropriato, l’im-portanza data al giardinaggio ed alla coltivazione dei campi, l’amore per lamusica e l’arte, e soprattutto, le cortesie rivolte ad ogni ospite, come fosse eglistesso il Signore, tutte queste caratteristiche erano riconducibili piu alla vita dellaComunita del Mar Morto, che all’Europa medievale. Il carattere di Benedetto bril-la in tutte le parole della sua Regola: la saggezza temperatacon l’amore; ordineed autorita temperati con la misericordia.

Una copia della “Regula Santa” mandata a Roma fu dispersa, mauna copiascritta a mano dal Santo stesso resto a Monte Cassino.

Durante l’invasione longobarda i monaci fuggirono a Roma con questa copiaoriginale, una libbra di pane ed una razione di frutta (ai monaci era permesso,giornalmente, una libbra di pane, una pinta di latte, ed 1/4 di frutta). Questereliquie furono riportate a Monte Cassino a meta del 18◦ secolo da Papa Zaccaria.Nel IX◦ secolo molti manoscritti vennero distrutti dai saccheggi dei Saraceni.

Un frammento della “Regula Santa” perduro fino alle guerre napoleoniche,quando l’ultima pergamena originale scritta da S. Benedetto fu dispersa.

Nonostante tutto, pochi importanti frammenti si salvarono, evidenziando letradizioni originali essene cosı come furono tradotte da S. Gerolamo, infaticabiletrascrittore di tante opere del I◦ secolo.

L’originale detto esseno: “La Pace sia con voi divento “Cerca e persegui laPace (introduzione).

Il supremo comandante del Vangelo Esseno: “Ama i tuoi fratelli, perche iltuo Padre Celeste e Amore, perche la tua Madre Terra e Amore, perche il Figliodell’Uomo e Amore”, fu rivestito di un abito benedettino: “In primo luogo amareil Signore Dio con tutto il nostro cuore, tutta la nostra anima, tutta la nostra forza,quindi il nostro prossimo come noi stessi” (capitolo 4).

L’insegnamento Esseno sul Padre Celeste ed i suoi Angeli, o la loro preghierae guida verso l’armonia con essi, “e cosı i Suoi Angeli sapranno che cammininei loro sentieri”, divenne questo ammonimento: “Quindi riflettiamo sui nostridoveri, sotto l’occhio di Dio . . . e dei Suoi Angeli, e cantiamo i salmi affinche lanostra mente e la nostra voce siano in armonia” (capitolo 19).

La vita comune ed i lavori praticati nella comunita essena,cosı meraviglio-samente descritti da Giuseppe, Filone, e Plinio, sapravvive con forza nel cap.48 della Regola Santa di Benedetto: “Saranno veri monaci quando vivranno dellavoro delle loro mani, come fecero i nostri padri e gli Apostoli”.

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L’Amore Divino fu la guida universale degli anziani Esseni,e lo stesso AmoreDivino aleggia nel consiglio di Benedetto all’Abate nel capitolo 64: ≪Fai dellamoderazione la Regola di tutte le cose, affinche il forte abbia qualcosa in cuicimentarsi e il debole non abbia di che spaventarsi≫.

L’insegnamento base del Vangelo Esseno: “E cosı ama i tuoi veri fratelli comeil Padre Celeste e la Madre Terra li amano”, diviene il capitolo 72 della RegolaSanta: “Che si amino reciprocamente e virtuosamente come fratelli. Che temanoDio amorevolmene. Che amino il loro Abate con sincera ed umile benevolenza.Che non antepongano assolutamente nulla a Gesu, e che possaEgli condurci tuttiinsieme alla Vita Eterna”.

S. Benedetto scrisse nella sua Santa Regola che sarebbero sempre stati accoltiospiti nel suo monastero, e ne fece una norma nel capitolo 53:“Ogni visitatoredev’essere il benvenuto come fosse Gesu stesso”.

I piu di mille anni trascorsi da quando egli creo il suo monastero a Monte Cas-sino, hanno dimostrato che le sue parole furono vere. I visitatori trovano sempreun’atmosfera di settupla Pace, un invito alla comunione congli Angeli nella co-stante presenza divina di una comunita vivente, che offre un ciclo quotidiano dicomunioni.

Miracolosamente, i monasteri di S. Benedetto sono rimasti per la maggiorparte illesi, nonostante le molte guerre combattute oltre le pacifiche mura. Ac-cade perfino che nel 1943 gli ufficiali tedeschi fossero cosıbenevoli da avvisarel’Abate di Monte Cassino che entro qualche giomo il monastero sarebbe stato ilcentro di una decisiva e feroce battaglia, con imponenti duelli d’artiglieria. Sottola direzione dell’Abate; centinaia di monaci improvvisarono casse di legno perl’imballaggio, ed impacchettarono assieme rari manoscritti di valore inestimabile,rotoli e codici attinenti ai classici romani e greci, lavoriimportantissimi dei Padridella Chiesa e degli Scolastici, e piu di 40.000 pergamene.

Tutti questi trovarono salvezza e rifugio negli Archivi Segreti del Vaticano.

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Capitolo 4

L’OCEANO

Un essere umano tra i piu eccezionali e unici nella storia fuFrancesco. Egli euno dei rari santi cattolici che non puo essere confinato neilimiti di una religioneo filosofia: appartiene al mondo intero.

Come il giovane principe Gautama Buddha, che abbandono il regno del padreper ricercare la verita nelle foreste dell’India antica, anche Francesco comprese –giovane in eta – la futilita e la disperazione del mondo materialistico, basato suavidita ed egoismo. Entrambi compresero che nell’oceano della sofferenza dell’u-manita, la cosa piu importante da fare e il porre rimedio immediatamente a queldolore. In questo tipo di approccio si fondono sia l’eterna sapienza che la mo-derna efficacia. Se la tua casa brucia, dice Buddha, la prima cosa da fare e usciredalla casa. Cosı fa il giovane Francesco: abbandona la casa-tesoro del padre, nudoe senza averi, per dedicare se stesso alla semplicita (il tesoro del povero), e peroffrire un’indimenticabile banchetto spirituale a chiunque lo incontra per le straded’Italia.

Il giovane Buddha ed il giovane Francesco . . . essi furono duelampi di lucenel cielo oscuro dell’umanita, che trovarono disperatamente avvolta in un grovi-glio di ignoranza e violenza, assetata solo di piaceri egoistici. Con immensacompassione essi guardarono ai figli degli uomini sempre colmi di insaziabilidesideri carnali, mentre perdevano costantemente la salute e la pace di mentein una palude di ricchezze effimere.

E cosı come un lampo di luce illumina la terra in accecante chiarore, cosıle loro vite di completa semplicita e purezza rivelarono l’aspro contrasto con lamiseria e l’ignoranza dei mondo circostante.

Entrambi costruirono il vero regno dello Spirito nei loro cuori, e con successo

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unirono le forze della vita contro le forze della morte.

Non sorprende che i giovani di oggi abbiano riscoperto questi due giganti dellospirito come anime affini nelle quali confidare incondizionatamente. Vedono inessi uno spirito rivoluzionario simile al loro, insieme alla disillusione versoilsistema vigente, sterile, stereotipato, pomposo, e vuoto di obiettivifondato surigidi autoritarismi esull’adorazione del vitello d’oro.

Entrambi rappresentano per i giovani d’oggi la speranza ed il ritorno alla spi-ritualita eterna dell’anima ed alla semplicita della natura, viste entrambe come ul-time possibilita di scampare all’abisso sempre piu spalancato dell’autodistruzioneumana.

S. Francesco era l’oceano del fiume di S. Benedetto , del ruscello di S. Ge-rolamo, della sorgente nascosta della comunita Essena.E importante, in questocontesto, per cio che egli fu, non per cio che scoprı. Francesco non cerco rotolisacri; il mondo di Dio era scolpito nel suo cuore. Egli era unareincarnazionespirituale di coloro che scrissero i rotoli, un insieme di tutti i fratelli esseni ri-composto nel dodicesimo secolo. Canto ai suoi amati uccelli parlando loro degliangeli del sole, dell’acqua, della gioia e della pace. Egli non avrebbe indossatoscarpe, affinche i suoi piedi percepissero sempre la Madre Terra. Dormı all’apertodi notte, in qualsiasi luogo si trovasse, affinche le preziose stelle del Padre Celestesplendessero sulla sua testa.

La sua Regola fu semplicemente quella di seguire gli insegnamenti di Gesue di camminare sulle sue orme. E nessuno nella storia lo ha maifatto con unatale gioiosa perseveranza. Erro tra le citta ed i villaggid’Italia, come fecero i suoifratelli Esseni un migliaio di anni prima in Galilea, guarendo gli ammalati,inse-gnando agli ignoranti, condividendo il suo messaggio d’amore e compassionecon chiunque lo ascoltasse.

Diverse volte egli si ritiro a Monte Cassino con i monaci benedettini, dove lavita semplice e pura, fatta di poverta, castita, ed obbedienza, fu ispirazione perla Regola dei suoi frati. E quando lui ed i suoi eremiti si svegliavano all’alba,alzavano le loro braccia al sole, o pioggia o vento con lo stesso identico fervoredei loro fratelli Esseni attorno al Mar Morto, molti secoli prima. Il cantico al Soleed il Vangelo Esseno sono identici nell’essenza, e il rispetto amorevole verso lavita, intrinseco dallo Spirito Esseno, che viaggia intattonei secoli.

Egli non ebbe alcuna istruzione particolare, nessuna conoscenza attraversolibri, e nessuna autorita conferitagli da altri. Ma attinse dall’eterno Mare di Sag-gezza e Amore, abbondante Potere Spirituale, per rinnovarela struttura stagnantedella Chiesa. Aveva la chiave per aprire l’eternita.

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E cosı fece, con le braccia protese verso tutte le creature di Dio, verso tuttii suoi fratelli e sorelle. Per lui, tutta la natura era uno specchio di Dio, e l’es-sere umano la creatura piu benedetta, che ha nelle membra laforza della terra esulla fronte la luce del Padre Celeste. E con fede assoluta e gioioso coraggio,S.Francesco creo un’oasi di luce nel desolato Mar Morto delmedio evo.

Egli non fu soltanto un Esseno rifiorito: egli fu la realizzazione completa edautentica del Vangelo Esseno della Pace.

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Capitolo 5

IL MIO APPRENDIMENTO DIGRECO E LATINONELL’ORDINE “PIARISTA”

“Cognoscere est cognoscere causas”. Conoscere significa conoscere la causa, l’o-rigine, disse il filosofo romano Lucrezio. Cosi, iniziero anch’io; risalendo lontanonel tempo.

Comincio il tutto con una specie di “accordo di Potsdam” tramio padre, untransilvanico di credenze Unitarie, e mia madre, Cattolicafrancese. Ci si puosoltanto meravigliare di fronte alla forza del loro legame,pur essendo il loro credoreligioso distante anni-luce.

Uno degli antenati di mio padre fu co-fondatore dell’Unitarismo in Transilva-nia, e amico stretto di Francis David, il quale scrisse il libro rivoluzionario “L’unitadi Dio”, mentre l’antenato di mio padre scrisse la prima “Storia Universale” nelcentro Europa, ed usarono entrambi la stessa stampatrice (portata con loro dallaGermania), la adoperarono uno durante il giorno, l’altro durante la notte. All’op-posto, uno degli antenati di mia madre fu cardinale di Francia, ed autore di unvoluminoso lavoro medioevale su “La divina autorita dellaChiesa”. Mio padreseguiva i prinicipi Unitari per cui noi non avremmo accettato nulla che contrad-dicesse il buon senso comune, ed ogni membro della congregazione sarebbe statolibero di avere qualsiasi idea personale su Dio, la Vita e l’Universo. Mia madrecredeva devotamente nel mistero della Santa Trinita del Padre, Figlio e SpiritoSanto.

Queste erano le ragioni dei diversi punti di vista dei miei genitori quando l’ar-gomento della mia istruzione divenne oggetto di discussione. E, con spirito di

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conciliazione, raggiunsero questo accordo: prima avrei frequentato un monasterocattolico dell’ordine “Piarista”, che favorisce l’approfondimento di materie clas-siche, soprattutto Greco, Latino, letteratura ecclesiastica. Poi, una volta laureatoalla scuola “Priarist”, sarei andato all’Universita di Parigi, completando la miaistruzione alla Sorbona con la laurea in filosofia. Dopo di questo, sarebbe spettatoa me decidere quale professione e religione scegliere.

E cosı iniziai la mia vita scolastica nell’ordine “Piarista”. All’inizio fu moltodifficile abituarmi all’austerita del nuovo ambiente, provenendo da una famigliache poteva concedersi privilegi e lussi (mio padre possedeva vaste proprieta sia inTransilvania che in Francia): svegliarsi all’alba per andare alla Messa, lavarsi conacqua fredda in stanze prive di riscaldamento, mettere in pratica durante le lungheore del giorno la famosa parola d’ordine del “Piarista”:≪Ora et labora≫, pregae studia. Se volevamo un pezzo di pane, o un bicchiere d’acqua, lo dovevamochiedere in perfetto latino. Ma ora guardando l’esperienzain retrospettiva, misento grato eternamente per cio che ho imparato, disciplina e forza di volonta, ela buona conoscenza raggiunta in greco classico, filologia latina, e letteratura.

Quando avevo 18 anni, parlavo il Greco classico ed il latino con scioltezza, emi laureai “Magna cum Laude”, e venni percio incaricato di tenere il discorso dicommiato nel giorno della Laurea. Contemporaneamente preparai la tesi obbliga-toria intitolata “Lascia cantare S.Francesco nel tuo cuore”. Fu un lavoro d’amore,e lo scrissi senza sforzo, senza immaginare la catena di eventi che avrebbe messoin moto.

Appena laureato, fui convocato nell’ufficio dei nostro Superiore, MonsignorMondik, Priore del monastero. Quando entrai, egli alzo gliocchi dalla mia tesi acui stava dando uno sguardo, e sorrise.

≪Bene, figliolo – disse – ora sei pronto per volare nel grande e difficile mon-do. Presto, Satana ti mostrera tutte le tentazioni di una vita colma di piacere elussuria. Cosı ho deciso di battere Satana, e di indirizzarti invece verso una gran-de esperienza spirituale. Ho qui una lettera di presentazione per un mio vecchiocompagno di scuola, il Prefetto degli Archivi dei Vaticano.

Con questa lettera, le porte degli Archivi si apriranno a te,cosı potrai trovarequalsiasi cosa sul tuo amato S.Francesco, secondo il desiderio espresso nella tuatesi≫. Vedendo l’immediato entusiasmo sul mio viso, egli sollev`o la sua mano, econtinuo in un tono piu serio:≪Ma, figliolo, c’e un prezzo da pagare per questoprivilegio. Durante i tuoi studi presso il Prefetto del Vaticano, dovrai sottomettertiai voti di Poverta, Castita, ed Obbedienza dei frati Francescani, e vivere secon-do le loro regole. Tu dovrai vestire e vivere nel modo piu semplice possibile, emangerai solo pane scuro, formaggio, frutta e verdura. E null’altro. So che la tua

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famiglia e molto ricca, ma durante questo periodo di studi non dovrai accettarenemmeno un soldo da loro≫. Egli sollevo una busta.≪Qui troverai una sommamolto modesta in moneta italiana; corrispondente in Italiaal salario del piu mo-desto lavoratore non specializzato. Dovrai vivere come questo. Ma, d’altra parte,godrai del privilegio spirituale di poter studiare presso il mio amico, MonsignorMercati, ed avere a tua disposizione gli inesauribili, eterni tesori degli Archivi enella Biblioteca del Vaticano. Bene, figliolo, hai intenzione di affrontare questogrande sacrificio?≫.

Io ero stupito, incapace di parlare. Meravigliato e riverente alla prospettivadi questa grandiosa opportunita, non riuscivo a trovare parole che esprimesse-ro la mia gratitudine. Fortunatamente, il nostro amato superiore era sensibile ecomprensivo e altrettanto saggio e colto.

Egli sorrise ed annuı col capo, ad intendere che capiva cosastava accadendonella mia mente, e mi porse la busta e la lettera di presentazione, dicendo:≪In-viero separatamente; al mio amico la tua tesi su S.Francesco. E un lavoro moltopromettente, e sono sicuro che lo gradira. Va con Dio, figliolo≫.

Mi diede la sua benedizione, mi trovai a vagare nei giardini del monostero instato di sbalordimento, cosciente solo della preziosa lettera nelle mie mani.

(Prima di continuare, vorrei riportare qui una, parte di quella tesi su S. France-sco che aprı il cuore del mio superiore “Piarista”, e, di conseguenza, le porte degliArchivi del Vaticano. Per favore, perdonate gli arzigogolispirituali; avevo solo 18anni).

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Capitolo 6

LASCIA CANTARE SANFRANCESCO NEL TUO CUORE

Guardiamo il volto di San Francesco, ed il suo sorriso, come un barlume del nostroprimo amore, o del nostro perduto Eden. Questo sorriso di gratitudine ed umiltae il mistero di una delle piu forti, insolite ed originali figure della storia umana. Isuoi occhh! Essi ardevano del fuoco che lo consumava, notte egiorno. Egli amavala natura come un genitore ama i suoi figli, ognuno dei quali e, ai suoi occhi, unicocentro di cura ed affetto. Quando camminava in una foresta, non la vedeva comeun unico ammasso, ma distingueva ogni albero come una cosa distinta quasi unasacra creatura di Dio e quindi fratello o sorella di ogni essere umano. Egli fuun poeta, e tutta la sua vita fu una poesia. Il suo amore fraterno per il sole e laluna, per l’acqua ed il fuoco, e meravigliosamente espresso nel suo “Cantico dellecreature”.

Egli lo canto mentre vagava nei prati, elevando al cielo tutta la sua passionedi poeta. Questo inno, colmo della gioia della giovinezza e dei sentimenti puridell’infanzia, corre attraverso tutta la sua vita come un ritornello.

IL CANTICO DELLE CREATURE

Laudato sie, mi Signore, cum tucte le creature,spezialmente messer lu frate Sole . . .Et ellu e bellu e radiante cum grande splendore;de Te, Altissimo, porta significatione.

Laudato si, mi Signore, per sora Luna e le Stelle;

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in celu l’ai formate clarite e pretiose et belle.Laudato si, mi Signore, per frate Ventoet per aere et nubile et sereno e omne tempo,per lo quale a le tue creature dai sustentamento.

Laudato si, mi Signore, per frate Focu,per lo quale ennallumeni la nocte,et elloe bello et jucundo et robustoso et forte.Laudato si, mi Signore, per sora nostra matre Terra,la quale ne sustenta et governa,et produce diversi fructi con coloriti fiori et herba . . .

Laudate et benedicete mi Signore, et rengraziateet serviteli cum grande humilitate.

6.1 I FRATELLI

L’altro giorno guardando verso il lago, vidi tutta la nostracitta capovolta. Pen-sammo di renderla piu sicura e duratura dotandola di massicce fondamenta, torridi guardia e di un’altra fortezza che dominasse ogni cosa. Manel momento incui la si vede capovolta, la stessa grande forza e potenza diventa la cosa piu vul-nerabile!. . . L’intero mondo sembrava appeso ad un filo sottile tenuto da Dio –improvvisamente ho visto ogni cosa in una nuova luce di eterno pericolo e ho vi-sto la nostra completa dipendenza dalla grazia Divina. E dalprofondo del cuore,ardentemente ho ringraziato l’Onnipotenza Divina che ha permesso al mondo dinon spaccarsi e frantumarsi in tante stelle cadenti!

Meno si pensa a se stessi, piu si pensa alla sua grande fortuna ed ai miracolosidoni di Dio. Perche non c’e maniera per un uomo di guadagnare una stella, o dimeritarsi un tramonto. Dovremmo essere infinitamente gratial Creatore per tuttii doni di immensa bellezza che riceviamo da Lui ogni giorno della nostra vita.Fin dal giorno in cui nascemmo, quando ricevemmo il primo dono, il dono dellaVita, noi siamo stati inondati all’infinito dai doni Divini:il cielo ricolmo di stelle,le montagne dalle vette nascoste tra le nuvole, le foreste traboccanti di creaturedi Dio, l’oceano con il suo vasto potere, e musica, libri, viaggi, amicizie, amore.Sono cosı sommerso dalla Sua generosita che sto cercando di renderGli cio cheposso. Ho un cosı grande debito verso il Creatore che non saro mai capace di ripa-garGli nemmeno una parte di cio che egli mi ha donato. Ma Eglimai chiese nullain cambio; e questa e la ragione per cui sto cercando di renderGli almeno qual-cosa ogni giomo. Ma sono egoista, percheso che piu cerchero di restituirGli,

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piu Egli mi dar a. Ed io cerco di dimostrarGli gratitudine per i suoi doni mera-vigliosi solo per riceverne da lui una quantita maggiore. Quando abbiamo vistoil mondo intero appeso ad un filo alla merce di Dio, allora abbiamo visto il vero.Da quel momento, tutti i nostri pensieri, tutti i nostri, sentimenti si trasformano inpuri ringraziamenti gioiosi per l’amore infinito di Dio. Quando sappiamo che maipotremo risarcire il nostro debito sconfinato, allora lietici dedichiamo, per tutta lavita, a cercare di restituire il possibile, in un’estasi di gioia e gratitudine. Questoe il motivo per cui noi anche se poveri, senza soldi e senza dimora, procediamogridando e cantando quelle canzoni come se venissero dalle stelle! Perchele stel-le, che pure ci superano in radiosita, guardano verso di noi, figli di Dio coninvidia!

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Capitolo 7

IL MIO INDIMENTICABILEPRIMO GIORNO A ROMA

Fu con sentimenti confusiche lasciai l’isola spirituale dove avevo trascorso gliultimi otto anni della mia vita, emi avviai per le strade sconosciute del mondoesterno. I miei genitori approvarono con cuore i miei progetti.≪Un’avventurameravigliosa≫ disse mio padre Unitariano, con una luce nei suoi occhi.≪Ungrande pellegrinaggio spirituale≫ disse mia madre Cattolica, con tono pieno dirispetto.

Seguendo il consiglio di mio padre, prima andai a Parigi ed a Lipsia, a visitaredelle speciali librerie ch’egli mi aveva indicato, per i migliori dizionari di Aramai-co ed Ebraico. Mi aveva detto:≪Non mi preoccupo per il tuo greco e latino, masenza una conoscenza valida di aramico ed ebraico sarai perduto, figlio mio!≫.

Dieci giorni piu tardi, mi ritrovai su un treno italiano, vestito semplicemente,con i dizionari in una delle mie valigie, la lettera di presentazione e la busta conla magra somma in lire italiane in tasca.

Guardavo attraverso il finestrino del treno le scene della campagna italianache si susseguivano sotto i miei occhi: contadini che lavoravano nei campi, donnecha lavavano la biancheria nei ruscelli, e bimbi che ci salutavano gioiosamen-te da lontano. Era un sabato, e gruppi di giovani rumorosi affollavano il nostroscompartimento, diretti alla partita di calcio che si svolgeva nella successiva citta.C’erano donne ed anziani che andavano a far visita ai figli, edintere famiglie cheandavano a trovare i parenti. L’esuberanza italiana riemp`ı il nostro scomparti-mento, ed io ebbi piena opportunita di sperimentare le mie rudimentali nozioni diitaliano durante il lungo viaggio.

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Finalmente, la sera arrivammo nella “Citta”. Il primo impatto non fu di buonauspicio. La stazione ferroviaria affollata di gente che sifaceva strada a gomitate,piena del fumo delle locomotive, appesantita dall’odore divino da pochi soldi edi cibi grassi, raffreddo enormemente il mio entusiasmo per “La Citta Santa”.

Dopo aver cercato per un po’, trovai una carozza, un cocchiere insonnolito edun cavallo dallo sguardo triste.

Cercando di usare al meglio il mio italiano piuttosto limitato, cercai di spie-gargli ch’ero uno studente ed avevo bisogno di trovare una camera per la nottead un prezzo basso.≪Ah, uno studente≫ rispose, con aria assonnata; come secio spiegasse ogni cosa, ed incito il suo ancor piu insonnolito cavallo. Dopo unviaggio abbastanza lungo attraverso strade strette e strane, piene di persone sedutedavanti ai cancelli, raccolte in gruppi, ad oziare ed osservare i passanti, finalmentearrivammo ad una casa a due piani, con un cancello aperto che conduceva ad unatrio piccolo e buio, dove un vecchio, che puzzava di vino e tabacco; ci ricevette.Detti al cocchiere mezza lira, che intasco con atteggiamento magnanimo, mentresi allontanava borbottando≪studenti!≫. E venni lasciato lı, con le mie due valigie,una piena di dizionari, l’altra altrettanto piena, ma di mandorle. ≪Vieni, studen-te≫ disse il vecchio, conducendomi verso quella che doveva essere la sua stanzapeggiore.≪Una lira – egli disse, stendendo il palmo della mano – se ti trattienipiu a lungo, saranno 5 lire alla settimana: buona notte≫.

E se ne ando.

La stanza non aveva luce, ma il chiarore proveniente dal lampione sulla stradaindicava vagamente l’esistenza di un vecchio letto con un materasso di paglia; eduna vecchia sedia, ed un tavolo dalle gambe molto traballanti. Dopo aver cercato,senza successo, di chiudere a chiave la porta, misi le mie duevaligie sotto il letto,mi spogliai, e mi ripromisi di far uscire dalla mente tutte lespiacevolezze; e di faruna buona dormita. Ma appena iniziai ad assopirmi, sentii unterribile ronzıo, enel contempo dozzine di zanzare cominciarono a lanciarsi inattacchi verso il mioviso e le mie braccia. Cercando di parare i colpi, mi accorsi con spavento che essenon erano la mia unica compagnia: dei grossi scarafaggi stavano camminando sue giu per il mio corpo, quasi fossero i proprietari del letto, e probabilmente loerano.

Anche se il caldo nella stanza era soffocante, la mia unica difesa fu quelladi vestirmi nuovamente e di distendermi con un fazzoletto sul viso. Ma il sonnodella notte era ancora lontano. Non appena pensavo di avere scoraggiato zanzaree scarafaggi, un rumore tremendo proveniente dall’atrio mifece sobbalzare e misveglio completamente. Era iniziata una festa estremamente chiassosa, con unavoce di basso, profonda, che cantava alcune liriche ed a cui si univano i presenti,

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con tintinnio di bicchieri, risate, grida, e cosı via. Mentre ero sdraiato, sommer-so dal rumore, ricordai, con grande dispiacere, che quello era sabato notte, e chepercio la festa avrebbe potuto prolungarsi per ore. E cosıfu. Ogni volta che lavoce del basso si fermava, si sentivano allegre grida di≪ancora, Giorgio, anco-ra!≫, e, Giorgio continuava, esasperatamente cercando di compensare col volumeassordante la mancanza di qualita della musica. Il cantarestonato, e le urla di≪Bravo!≫ e di ≪ancora, Giorgio!≫ continuarono; sembravano interminabili, fin-che, finalmente, i festeggianti andarono a casa con la pienaluce del mattino, ed iopotei, pertanto, dormire per un’ora o due.

Mi svegliai con la certezza che sarebbe stato meglio trovareal piu presto,da qualche parte, una stanza piu tranquilla. Cortesementerestituii, il letto agliscarafaggi, e cercai dell’acqua, ma nonostante l’esistenza di un lavabo screpolato,non c’era una goccia d’acqua nella stanza. Cosı raccolsi lemie due valigie edandai verso l’atrio, che non appariva piu accogliente allaluce del giorno. Mac’era un giovane e simpatico addetto, che gentilmente rispose alle mie domande,e quando gli chiesi se mi potesse indicare dove trovare una stanza tranquilla, micondusse ad un tavolo all’altro lato dell’atrio; dove due uomini stavano giocandoa scacchi, osservati con grande eccitazione da una mezza dozzina di spettatori. Ilgiovane addetto mi disse che avrei dovuto aspettare la fine del gioco, perche i duegiocatori di scacchi, vivevano in una pensione molto tranquilla, e forse avrebberopotuto aiutarmi a trovare qualcosa. Scoprii piu tardi che idue, uno impiegato allaferrovia, l’altro alla banca, erano i campioni di scacchi della zona, ed una loropartita era sempre un “evento”.

Anche se non dissi una parola, non riuscii a non reagire alle varie mosse con lemie espressioni del viso, e presto si accorsero di me; e di tanto in tanto mi sorride-vano con simpatia. Seppero cosı che ero un giocatore di scacchi, e bravo, propriodalle involontarie espressioni del mio volto. Fu presto evidente che uno dei duegiocatori si trovava in difficolta, la sua posizione alla scacchiera cominciava a va-cillare. Infine, chiese il permesso di andare al bagno, e mi invito gesticolando aprendere il suo posto fino al ritorno. Lo feci con piacere, ed egli doveva esseremolto costipato; visto che passo almeno mezz’ora prima chericomparisse.

Nel frattempo, tentai di salvare la sua posizione dalla sconfitta che sembra-va inevitabile. Dopo varie mosse, sebbene non riuscii ad ottenere un vantaggiodecisivo, raggiunsi un pareggio, ed a questo punto giunse l’amico. ≪Bravo, bra-vissimo!≫ grido felicemente, quando vide che l’avevo salvato dalla sconfitta, e miinvito ad unirmi a loro per il pranzo e quindi per una grandiosa partita di calciotra Roma e Milano. Quando spiegai loro, nel mio vacillante italiano, che ero unpovero studente che cercava una semplice, economica, tranquilla stanza, entrambiesclamarono simultaneamente≪La Signora!≫. Seguı un torrente di parole eccita-

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te, ed alla fine capii che essi sarebbero stati lieti di condurmi alla loro pensione, masoltanto dopo la partita di calcio, non ascoltarono il mio rifiuto di accompagnarli!

Cosı, dopo pranzo, mi ritrovai su una traballante carrozza, con i due giocatoridi scacchi, sulla strada. verso la partita di calcio, raggiungemmo un loro parente,ed uomo molto onesto: ci avrebbe atteso con la sua carrozza finche la partita nonfosse conclusa, per poi portarci dalla “Signora”. E cosı passai il primo giorno aRoma, assistendo ad una partita di calcio, lontano dalla agognata stanza tranquilla!Ma fu una partita movimentata, ed il tempo passo velocemente.

Alla fine fummo di ritorno sulla lenta carrozza, discutendo ogni dettagliodella partita, ed il mio umore diveniva sempre piu giovialeman mano che ciavvicinavamo alla meta promessa, la stanza tranquilla.

Infine, ci fermammo presso una piccola casa accogliente, in una stradina se-condarla (era silenziosa!). Essi mi portarono immediatamente dalla famosa “Si-gnora”, che si rivelo essere una donna piuttosto voluminosa, dall’aspetto autore-vole e dagli occhi gentili.

La prima domanda che le rivolsi fu quanto distasse il Vaticano, e lei mi assi-curo che avrei potuto raggiungerlo con un’ora di cammino. Cio sembrava accetta-bile, ma fu allora che incontrammo un ostacolo inaspettato:sembrava, che, nono-stante le calde raccomandazioni dei miei amici (che da allora in poi mi avrebberotenuto completamente sotto la loro protezione), la “Signora” non avessse stanzelibere da affittare! E l’unica camera libera della pensione sarebbe stata occupatatra due giorni. I giocatori di scacchi discussero, la “Signora” anche, io ascoltaicon calma, infine la situazione si sblocco. La “Signora” acconsentı di affittarmi lacamera libera alla fine del corridoio, ma solo per due giorni.

Io ero semplicemente troppo felice per questa possibilita, dato che sentivoveramente il bisogno di una vera dormita.

Dopo una lunga attesa, la terra promessa fu mia, ed un un’ora dopo mi ad-dormentai in un comodo letto, in una semplice, ma pulita e tranquilla, piccolastanza.

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Capitolo 8

IL MIO SECONDO E TERZOGIORNO: PI U LUMINOSI

Il mattino dopo, al mio risveglio, i miei due amici giocatoridi scacchi, e pra-ticamente tutti gli altri abitanti della casa, erano uscitiper lavorare; ed io trovaisoltanto la voluminosa “Signora” in corridoio seduta presso un tavolo dalla biancatovaglia, faceva colazione. Sul muro dietro di lei, che dominava la stanza, c’eraun enorme ritratto del suo compianto marito, uno splendido esempio di eleganzaborghese.

La cravatta era inamidata e senza macchia, immacolata; i suoi capelli, lucentidi pomata, erano divisi con accurata simmetria, e le sue fieresopracciglia rivaleg-giavano con un paio di magnifici baffi. La sua presenza autoritaria, tuttavia, eracircoscritta nella cornice dorata attorno al suo ritratto;era chiarissimo che era la“Signora”, ora, l’unica autorita della casa.

Ella mi invito a conversare, ed accettai. Mi disse che i due giocatori di scacchivivevano nella sua pensione da vari anni, e che mi avevano raccomandato calda-mente a lei, certi che ella sarebbe stata in grado di risolvere il problema di unpovero studente che cercava una camera per pochi soldi. Quindi, dopo avermidi nuovo spiegato che la mia attuale camera era gia prenotata, disse che l’unicasoluzione che riusciva a vedere per il mio problema era quella di vivere sul tetto!La mia espressione sorpresa dovette far trasparire il mio pensiero di essere presoin giro, cosı lei si alzo dal tavolo e mi fece cenno di seguirla. Mi condusse ad unapiccola scala che salimmo fino a raggiungere il tetto, che si rivelo essere un’areaspaziosa con vista panoramica sulla citta. Ella mi condusse ad una minuscola stan-za. all’estremita, adibita a magazzino e piena zeppa di vecchie cianfrusaglie che,mi spiego, appartennero a suo nonno, e per lei erano molto preziose. Mi racconto

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che una guardia notturna aveva vissuto lı, ma che si era sposata qualche giorno fa,e percio se n’era andata. Disse che se avessi voluto dormirelı ogni notte, avreipotuto farlo gratuitamente.

Notai che c’erano alcuni pezzi di legna nella stanzetta e le chiesi il permesso diprenderli, chiesi inoltre una manciata di chiodi ed il prestito di un martello; avreipotuto improvvisare un tetto e quindi dormirci sotto, anziche nella sporca stanzaripostiglio. Ella acconsentı con gioia ed in due giorni ebbi un tetto accettabilesopra la mia testa; presi dal ripostiglio un letto vecchio sucui dormire, una grandescatola di legno da adibire a tavolo e scaffale per i libri ed una piccola scatola sucui sedere. I miei due amici giocatori di scacchi salirono sul tetto per esaminarela mia improvvisata installazione ed entrambi approvaronola mia impulsiva car-penteria; aggiungendo che la “Signora” aveva fatto un buon affare, dato che laguardia notturna le costava 5 lire la settimana.

Io esprimetti la mia gratitudine sia verso di loro che mi avevano portato lı, siaverso la “Signora” che mi ospitava. Essi mi invitarono a giocare a scacchi ognidomenica e se ne andarono, ma piu tardi tornarono con un dono: un recipientevuoto, della capacita di 5 galloni, per trasportare e contenere acqua, dicendomi –con aria trionfale – che avevano persuaso la “Signora” a lasciarmi usare il gabinet-to sottostante. Era solo l’inizio di una forte e sperimentata amicizia che duro pertutta la mia permanenza ed io ricordero sempre i loro volti gentili e le loro ritualipartite a scacchi.

Nel pomeriggio del secondo giorno mi avventurai fuori, esplorando il vicinato.La mia piccola pensione era circondata da una ragnatela di vicoli lastricati, deli-mitati da piccole case abitate daun popolo semplice e di buon carattere. Scovaiun gran numero di piccole botteghe, con dozzine di semplici cose in vendita, comepetrolio per le lampade, zucchero, farina, grasso, olio, cereali (in fustini aperti),qualche frutto, vegetali ed ogni sorta di dolciumi, le cui esposizioni erano semprecircondate da bambini, che chiedevano lamentevolmente cosa potevano acquistarecon un soldo.

Rimasi soddisfatto, perche non avrei patito la fame, ed al terzo giomo presi lamia lettera di presentazione e mi incamminai verso il Vaticano. Impiegai un po’ ditempo per orientarmi nel labirinto di quei vicoli, ma, dopo pochi giorni, trovavofacilmente la strada giusta senza smarrirmi piu. I vicoli,le piccole botteghe, lagente sorridente e gentile che mi salutava durante il mio viaggio quotidiano ver-so il Vaticano, i bambini felici con i loro piccoli dolciumi:tutto cio mi torna inmente, anche se e passato mezzo secolo, come una parte integrante della scenogra-fia di quei primi giorni, quando divenni partecipe di questo vicinato tipicamenteitaliano, una piccola e confidenziale citta nella citta.

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La mia avventura inizio nel giugno 1923. Due anni piu tardi, nell’autunnodel 1925, in piedi, davanti ai miei compagni all’Universit`a di Parigi, lessi a vocealta la mia tesi, rispettando la tradizione secondo la qualealla Sorbona, ogni stu-dente scrive una relazione una volta l’anno e la legge ai suoicompagni di corso.L’argomento della mia tesi era la storia dei miei studi negliArchivi del Vaticanoed essa fu ben gradita sia dai miei compagni che dal mio professore. Sebbene ilmanoscritto della tesi sia andato perduto molti anni fa, la storia e rimasta impressaindelebilmente nella mia memoria e vorrei ora condividerlacon i miei lettori.

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Capitolo 9

GLI ARCHIVI SEGRETI DELVATICANO

Ricordo bene la prima volta che percorsi la strada ad arco cheoltrepassando lostabile dell’Osservatore Romano, conduce al cortile del Belvedere, sede degliArchivi Segreti, accanto alla Biblioteca Vaticana.

Una volta entrato nel labirinto degli Archivi, dimenticai completamente la vi-ta della citta circostante, perche essi erano veramente un mondo a se stante. Misentivo molto giovane e mi perdevo nel contemplare quei corridoi senza fine, gliarchi e le misteriose porte che conducevano ad altri corridoi senza fine. E do-vunque c’erano innumerevoli cataste di rotoli, codici, antichi manoscritti e foglivolanti, allineati in scaffali di cui non riuscivo a scorgerne la fine.

Miracolosamente, scovai in qualche modo la via che portava all’ufficio ester-no di Monsignor Mercati, il Prefetto degli Archivi, ed amicod’infanzia del mioPriore, Mons. Mondik. A lui era indirizzata la mia lettera dipresentazione, edio la tenni in mano come fosse un talismano, passando davantiad un’ennesimaGuardia Svizzera, il cui aspetto incuteva reverenza e timore, ed era in piedi, da-vanti alla porta, nel suo immobile splendore. La mia letteradovette soddisfarli,dato che mi permisero di entrare. (Tuttavia non mancarono mai di chiedermi illasciapassare prima di farmi scendere lo scalone degli Archivi, anche se divennipresto ben conosciuto).

Nell’ufficio esterno, il Segretario fu gentile e paziente con me, ma sottolineo,con chiarezza che nessuno poteva interrompere Monsignor Mercati: se avessi la-sciato la mia lettera a lui, egli l’avrebbe data al Prefetto al momento giusto, edio potevo ritornare l’indomani alla stessa ora. Cio fu per me un vero colpo; misembro piu spiacevole cedere la lettera che l’impossibilita di incontrare Monsi-

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gnor Mercati. Ma mi ripromisi d’essere fedele al mio voto di obbedienza, cosılasciai al segretario la lettera e me ne andai, ritrovando lacitta brulicante e ru-morosa, un contrasto violento con la pace solenne all’interno di quelle antichemura. Non ricordo come riuscii a passare il tempo, quel giorno. Ricordo soltantoche dovetti usare molto autocontrollo per vincere la mia ansia. Sarei infine statoaccettato come studente? Avevo recato offesa in qualche modo, senza accorger-mene o saperlo? Questi pensieri agitati si calmarono quandoentrai nuovamentenella maestosita e nella pace della Citta del Vaticano. Questa volta trovai facil-mente il percorso per raggiungere l’ufficio di Monsignor Mercati, e mi fu anchepermesso di entrare in una stanza interna. Mi trovai in uno studio caldo, acco-gliente, pieno di libri allineati, con un enorme ed antico scrittoio dietro il qualesedeva una delle piu indimenticabili figure che sia mai entrata nella mia vita.

Questi era il celebre Monsignor Mercati, Prefetto degli Archivi, ed autore dipiu di una dozzina di libri su argomenti filosofici e teologici: un’autorita conosciu-ta nella letteratura scolastica e patristica, e nelle questioni attinenti alla storia dellaChiesa del primo e secondo secolo. I titoli di alcuni suoi lavori indicano i suoi in-teressi multilaterali: “Pietro, il peccatore”, “le biblioteche private dei Papi”, “Arteantica”, “Monte Cassino”, “Michelangelo”, “Copernico”, ecc. Piu tardi avrei sco-perto che egli aveva una memoria incredibile, quasi sovrumana, che abbracciaval’intera lunghezza di 25 miglia degli scaffali degli Archivi.

Ma al momento, tutto cio che potei vedere e capire fu il calore penetrantedei suoi occhi, uno sguardo di totale benevolenza mescolataad una profondasaggezza, mentre egli mi invitava a sedermi, mi sentivo senza parole.

≪Ho letto la tua tesi, figliolo – egli disse – Puoi dirmi perchesei qui, e cosastai cercando?≫

Gli raccontai, il piu semplicemente possibile, del mio amore per San France-sco, e che io volevo conoscere quel che egli aveva conosciuto, volevo scoprire lafonte di quel pensatore tra i piu originali e rari. Brevemente, aprii il mio cuore alui, rivelandogli piu di quanto avessi mai raccontato ad alcuno.

Egli rimase in silenzio per lungo tempo. Quindi, con grande calma disse:≪San Francesco e l’Oceano. Tu devi trovare il Fiume che la alimenta, come fecelui. Poi devi cercare il ruscello. Ed infine, se i tuoi piedi simanterranno saldi sulsentiero scoprirai la Fonte≫.

Avrei voluto chiedergli il significato delle sue parole, ma il suo sguardo miblocco: ≪Vai con Dio, figliolo≫ mormoro, e cio significava sia una benedizioneche un congedo.

Ora che ero stato accettato come studente, il mondo degli Archivi divenne il

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mio mondo, e persino durante la lunga camminata di ritorno almio tetto pressola “Signora”, vedevo ancora, con gli occhi della mente, le dozzine di suddivisioniin quei corridoi e saloni senza fine, l’ “Archivium Arcis”, la“Miscelanea”, l’“Instrumenta”, la “Miscelanea Fondi”, e la Stanza degli Indici, dove gli studentilottavano per dare un senso a oltre 600 indici manoscritti miseramente incompleti.

Ma gli assistenti ed il personale degli Archivi erano gentili e disponibili, ederano d’aiuto agli studenti per informazioni generiche, specialmente nella Stanzadegli Indici. Dopo di che, era compito degli studenti portare avanti le loro ricerchepersonali. Io mi sentivo un po’ come un bambino in una immensaspiaggia, checerca, di rintracciare pochi ciotoli. In un primo momento, non sapevo da dovecominciare, dato che, mentre la Biblioteca Vaticana e soprattutto un’ampia colle-zione di libri singoli, gli Archivi Segreti Vaticani comprendono piu di 25 miglia discaffali di pergamene; rotoli, manoscritti e codici. Buonaparte degli Archivi Se-greti, e ancora “terra incognita”. In una stanza quadrata,piena di polvere, c’eranopiu di 10.000 pacchi di documenti non ancora esaminati!

I miei compagni di studio rappresentavano quasi tutte le nazioni al mondo,si condivideva un’atmosfera d’amore fraterno, di devozione e dedizione. Alcuni,come me, erano studenti; altri erano sacerdoti stranieri, altri erano ufficiali inmissioni sconosciute, ma condividevamo tutti il pasto di mezzogiorno con spiritodi fraternita, nel patio, circondati da alberi; fiori e tra il profumo di centinaia difiori d’arancio. E mentre i miei compagni di studio dividevano con me le loromagre porzioni di formaggio, pane e frutta, ci raccontavamole nostre esperienzespirituali di ricerca nel nostro microcosmo.

Qualche volta mi immersi nei documenti in greco e latino, usando la mia co-noscenza di queste lingue per scavare in qualsiasi cosa potesse riguardare SanFrancesco. Durante le ultime ore del mattino; sempre tra la grande eccitazionedegli studenti, Monsignor Mercati faceva il suo consueto giro nella stanza di stu-dio, rispondendo attentamente a qualsiasi domanda gli si ponesse. Egli per unpo’ di tempo aveva seguito i miei sforzi, ed un giorno, durante il suo giro, midisse:≪Ricordati, figliolo, che l’Oceano latino viene alimentato dal Fiume greco;il quale a sua volta e alimentato dal Ruscello aramaico, la cui origine e la Fonteebraica≫. E mi assegno una guida per l’aramaico e l’ebraico, un monaco francesedi cui divenni presto amico.

Il mio lavoro progrediva. La mia ricerca inizio a prendere forma e le paro-le enigmatiche dei mio consigliere spirituale iniziarono ad acquistare significato.Cominciai anche a notare con nuovo interesse una porta ampia, permanentemen-te chiusa, verso la fine del basso corridoio che partiva dall’ufficio di MonsignorMercati; di essa, soltanto il Prefetto aveva la chiave. Raccolsi anche il coraggioper scendere le misteriose scale circolari, che conducevano alla parte piu antica

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degli Archivi Segreti, dove erano tenuti i documenti piu preziosi ed antichi. E,a questo punto, iniziai le mie ricerche sui 15 enormi armadi della “Miscelanea”.Improvvisamente sentivo che ero sulla pista giusta e sapevoanche quale sarebbedovuto essere il mio prossimo passo.

Avvicinai Monsignor Mercati per chiedergli il permesso di visitare gli archividel monastero Benedettino di Monte Cassino e nei suoi occhi baleno un palesescintillio, mentre mi porgeva dal suo scrittoio una letteradi raccomandazione perl’Abate, datata il giorno prima. Fu divertito dal mio stupore. ≪Va, figliolo. Pensoche tu abbia trovato il Fiume≫.

Trascorsi molti mesi in questo monastero tra i piu antichi dell’occidente, chenella sua lunga storia passo tutti i tipi di sofferenza; dalle invasioni saracene all’in-cendio e al terremoto (e 20 anni dopo si sarebbe trovato nel tragitto dell’artiglieriapesante dell’esercito tedesco); ed ogni volta la sua distruzione fu seguita da unagloriosa rinascita, piu decisa e magnifica della precedente.

Nel monastero avvertii l’imponente grandezza dei compito che Benedetto die-de ai suoi monaci: raccogliere, copiare e conservare tutto il meglio della letteratu-ra, dell’arte e della musica create dall’uomo, affinche unavolta passata l’eta buia,egli avesse potuto di nuovo ritrovare il suo passato e le sue origini.

Questo non e tutto quello che sentii ed imparai a Monte Cassino. Quandovidi i monaci camminare nel boschetto e lavorare nel giardino, mangiare pane efrutta insieme nel pasto comune, meditare nelle piccole celle singole; cantare as-sieme la gloria di Dio al mattino ed alla sera, non potei non ricordare la bellissimadescrizione di Giuseppe della vita condotta nelle Comunit`a Essene del Mar Morto.

E negli archivi di Monte Cassino feci conoscenza del dolce San Benedetto,che trasformo un sogno antico in una realta che divenne unafortezza per il mondooccidentale.

Tornai da Monsignor Mercati. Mi guardo silenziosamente, con i suoi occhipenetranti.≪Hai trovato anche il Ruscello, figliolo?≫.

≪Non ancora, Padre – risposi – ma lo trovero!≫.

Mi fisso ancora con sguardo attento, quindi annuı lentamente con la testa edopo una lunga pausa disse:≪Sı, lo troverai?≫.

E mi passo una chiave, che sapevo essere quella della porta chiusa all’estremitadei corridoio.

≪Questa chiave deve ritornare soltanto nelle mie mani≫. Mi raccomando e midisse.≪E buona fortuna, figliolo!≫.

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Entrai nella stanza segreta con lo stesso animo di un antico iniziato che dovevaentrare nella camera sacra della Grande Piramide e questa volta non avevo con mela mia guida per l’aramaico.

Cercai tra i manoscritti polverosi come se avessi avuto una mappa a mostrarmila via, e di lı a poco trovai cio che cercavo.

Pochi giorni dopo restituii la chiave a Monsignor Mercati, echiesi il permessodi ritornare a Monte Cassino. Egli mi guardo e sorrise.≪Sono felice che tuabbia trovata il Ruscello, figliolo≫ disse≪Ora spero che troverai la Fonte≫. Enuovamente mi passo una lettera con la data del giorno prima, che questa voltachiedeva all’Abate di lasciarmi usare le grandi vetrine nello Scriptorium.

Cercai negli archivi di Monte Cassino, con la foga di un pesceche brama ilritorno all’acqua. Il fiume di San Benedetto mi trasportava,il ruscello di SanGerolamo (che avevo scoperto nella preziosa miniera di informazioni, qual’era lastanza chiusa a chiave) mi esortava ad andare avanti, ed io miimmersi nello stu-dio di edizioni integrali di Giuseppe, Filone e Plinio e molti altri classici latini. Dinuovo lessi i manoscritti bellissimi di San Gerolamo. Moltedi queste opere di ine-stimabile valore sono state, per molto tempo; generalmenteconsiderate perdute,ed io ebbi modo di leggere lungamente questi tesori d’incredibile ricchezza. Seppiche altre copie di questi suoi lavori si trovavano in altri monasteri benedettini, co-me nella biblioteca di San Salvatore, dove una copia bellissima rimase per secoli,finche, con la distruzione dell’abazia, venne portata nella Biblioteca Laurenzianadi Firenze, dove ora e classificata come “Vangelo Amiatino”.

I manoscritti originali di San Gerolamo, creduti smarriti n el 5◦ secolo,fortunatamente si salvarono nel monastero benedettino di Monte Cassino enegli Archivi Segreti del Vaticano. In mezzo a questi manoscritti c’era il testocompleto del Vangelo Esseno della Pace.

Avevo trovato la Fonte: i frammenti ebraici del Vangelo Esseno, di cui avevoappena letto la versione aramaica negli scaffali della stanza chiusa a chiave, daMonsignor Mercati. Ora conoscevo l’origine della luce interiore che splendeva inquella amata figura e percepii in un lampo di consapevolezza la portata eroica delsuo silenzio. Ora, avrei dovuto tacere anch’io?

Tornai al Vaticano, ed andai immediatamente all’ufficio di Monsignor Mercati,quello studio zeppo di libri che m’ero trovato a conoscere e ad amare cosı tanto.Quando alzo gli occhi, vidi nella sua espressione qualcosadi nuovo: mescolato alsuo sguardo familiare di saggia compassione, c’era una espressione indecifrabile,quasi di commiserazione per qualcosa da condividere giammai condivise prima.

≪Hai trovato la Fonte≫ disse, con calma.≪Come fate a saperlo?≫ chiesi.

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≪Perche, figliolo – disse, con un bagliore negli occhi – hai quello sguardo≫.

E nuovamente quella strana espressione attraverso il suo volto: ci vidi riflessatutta la saggezza e la compassione di tutte le generazioni, assieme ad un affettuososorriso di simpatia ed alla consapevolezza di condividere un segreto indicibilmen-te prezioso. I miei occhi si riempirono di lacrime.≪Cosa faro, Padre?≫ chie-si. Egli non chiese a cosa mi riferivo.≪Lascia cantare San Francessco nel tuocuore≫ sussurro.

Mi inginocchiai, baciando la sua mano. Egli pronuncio solouna parola latina,piu breve:≪I.≫ Va. Andai e non l’avrei piu rivisto.

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Capitolo 10

EPILOGO

Dopo piu di mezzo secolo, alcuni ricordi si fanno piu deboli e perdono importan-za, mentre altri piccoli avvenimenti in prospettiva, assumono un significato piugrande. In conclusione, quando penso a Monsignor Mercati non e la grande sco-perta o l’avventura particolare che mi viene in mente, ma quei momenti splendentidi bellezza spirituale, la nobilta immacolata del suo animo, esemplificabili in duepiccoli episodi.

Un pomeriggio, poco tempo dopo aver iniziato i miei studi in Vaticano, andainel suo ufficio per porgli una domanda. Aprii un po’ la porta, dopo aver bussatoe non aver ricevuto risposta. Egli era seduto al suo scrittoio, in profonda medi-tazione, con le mani congiunte in preghiera. Attraverso la vetrata colorata dellafinestra; il colore del tramonto splendeva sulla sua testa. Mi fermai un attimo,finche sopraggiunse il suo segretario.

≪Per favore, non lo disturbi≫, disse.≪Sta pregando per le anime di Galileo eGiordano Bruno≫.

Rimasi sorpreso a quelle parole, e me ne andai con calma, per comprendernebene il significato. Sebbene giovane, compresi quale rarit`a fosse un uomo chevenerava la Verita; ponendola persino al di sopra dei sacrivoti che lo legavanoalla sua chiesa.

L’altro episodio che non scordero mai, accadde alla fine di settembre. Io eronella mia dimora sul tetto, seduto sulla cassa di legno che serviva da tavolo, edavevo appena iniziato la cena, con una fetta di pane nero di campagna, un piccolopezzo di formaggio di capra che avevo comperato in un negozietto del quartiere, econ la mia piu amata proprieta, due bellissime pesche donatemi dalla “Signora”,che le aveva ricevute dal fratello a Milano.

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Ero abituato a tutti gli abbondanti tipi di rumore provenienti dalla casa, maquesta volta il rumore raggiungeva un’intensita febbrileed insolita, mi alzai dallacassa di legno per investigare. Improvvisamente vidi lafigura alta e snella diMonsignor Mercati emergere dalla scala. Faticai a credere ai miei occhi, ma eraproprio lui, il Prefetto degli Archivi Segreti del Vaticano, famoso nel mondo chesaliva verso il mio rifugio sul tetto, seguito da tutti gli abitanti della casa, presi dagrande animazione. Non ho idea delle parole che pronunciai nell’invitarlo a sederesulla mia vecchia cassetta, ma ricordo che gli offrii le due pesche. Naturalmente,nello spazio di un minuto, venne la “Signora” con una scodella piena di bellissimepesche, offrendole al “Principe della Chiesa”, come lo nomino, rivolgendosi alfiglio affinche portasse una sedia. Ma egli si sedette con naturalezza sulla cassettadi legno e le disse gentilmente:≪No, amica mia, non sono un principe sono unsemplice bibliotecario e, per favore, non si disturbi a portarmi la sedia. Sonovenuto soltanto per parlare con il mio studente≫. Con insolita percezione, essicompresero l’allusione discreta e si ritirarono di sotto a malincuore.

≪Hai una bella veduta da qui≫, sorrise, osservando quel mio rifugio improv-visato.≪Ma tra poche settimane i venti del nord spazzeranno via il tuo‘palacio’ etu congelerai≫. Appena terminata una delle due pesche, prese una busta dalla ta-sca. Continuo:≪Monsignor Mondik, il mio caro amico, ti manda questo modestodono≫. Aprendo la busta, vi trovai cento lire.≪E penso che avrai bisogno anchedi questo mio modesto regalo≫. Altre cento lire apparvero dalle sue mani.≪Cosıpotrai rendere piu stabile la tua dimora e proteggerti dal freddo≫.

Il mio volto deve aver riflesso le mie emozioni, dato che lui mipose gentil-mente la mano sulla spalla, dicendomi:≪Non preoccuparti, figliolo, manterraiugualmente il tuo voto di poverta. Mangerai solo un po’ meglio, ed il vento delnord non ti spazzera via il tetto≫.

Iniziai a ringraziarlo, ma egli mi fermo con una benedizione, accompagnandoil pio movimento della sua mano con un dolce scintillio degliocchi. Quindise neando, rapidamente e silenziosamente come era venuto. Gli abitanti della casa,attoniti e riverenti, lo osservarono da ogni finestra, finch´e non giro l’angolo e sparidalla vista.

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Appendice A

Biografia

Nipote di Alexandre Szekely, eminente poeta e Vescovo Unitario di Cluj, e undiscendente di Csoma de Koros, viaggiatore e filologo della Transilvania, cheoltre 150 anni fa compilo la prima Grammatica della Lingua Tibetana ed il primoDizionario Inglese-Tibetano, scrisse l’ineguagliato lavoro “Ricerche Asiatiche” efu anche bibliotecario della Societa Asiatica Reale in India. Il dr. B. Szekelyconseguı il suo dottorato all’universita di Parigi, ed altri presso le universita diVienna e Leipzig. Tenne inoltre le cattedre di Filosofia e Psicologia Sperimentaleall’Universita di Cluj. E famoso filologo di sanscrito, aramaico, greco, e latino, eparla dieci lingue correnti. Nel 1928 fu co-fondatore dell’International BiogenicSociety a Parigi, assieme al Premio Nobel Romain Rolland.

Le sue piu importanti traduzioni, oltre ai particolari testi dai Rotoli del MarMorto ed il Vangelo Esseno della Pace (oltre un milione di copie in 26 lin-gue), sono i testi scelti da “Zenda Avesta” e da codici precolombiani dell’anticoMessico. I suoi recenti lavori sul metodo esseno di vita biogenica hanno attiratol’interesse di gran parte del mondo. Egli e l’autore di oltre 80 libri, pubblicati inmolte nazioni, di filosofie e culture antiche.

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Indice

PARTE I 1

COPERTINA 1

≪IL VANGELO DI PACE DI GES U≫ (EUBIOTICA, COSMOTERAPIAe DIGIUNOTERAPIA) 1

PARTE II 1

COPERTINA 1

PREFAZIONE 1

INTRODUZIONE 3

1 LA FONTE 5

2 IL RUSCELLO 7

3 IL FIUME 10

4 L’OCEANO 14

5 IL MIO APPRENDIMENTO DI GRECO E LATINO NELL’ORDI-NE “PIARISTA” 17

6 LASCIA CANTARE SAN FRANCESCO NEL TUO CUORE 206.1 I FRATELLI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21

7 IL MIO INDIMENTICABILE PRIMO GIORNO A ROMA 23

8 IL MIO SECONDO E TERZO GIORNO: PI U LUMINOSI 27

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9 GLI ARCHIVI SEGRETI DEL VATICANO 30

10 EPILOGO 36

A Biografia 38