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SENATO DELLA REPUBBLIC1\ VIII LEGISLATURA 28a SE[)UrrA PUBBLICA RESOCONTO STENOGRAFICO .... GIOVEDI Il OTTOBRE 1979 (Antimeridiana) Presidenza del vice presidente FERRALASCO, indi del vice presidente VALORI DISEGNI DI LEGGE Annunzio di presentazione . . . . Pago 1451 Presentazione del testo degli articoli pro- posto dalla 6" Commissione permanente per il disegno di legge n. 245 Presentazione di relazione MOZIONI, INTERPELLANZE E INTERRO- GAZIONI Seguito della discussione della mozione n. 1 - 00016 e dello svolgimento delle inter- pellanze nn. 2 - 00016, 2 . 00034, 2 - 00038, 2 - 00039,2 -00040e delle interrogazioni nu- INDICE 1451 1451 i , I I I I meri 3 - 00166, 3 - 00170, 3.00189, 3.00227, concernenti il problema della droga. Riti. ro della mozione e approvazione di ordine del giorno: ALTISSIMO, ministro della sanità Pago 1452, 1466 COSTA,sottosegretario di Stato per la gra- zia e giustizia . . . FASSINO (Misto-PU) . FINESTRA (MSl-DN) FONTANARI (Misto-SVP) FORNI (DC) . . . . . }ERVOLINORusso Rosa (DC) SPADACCIA (Misto-PR) TEDESCOTATbGiglia (PCl) VENANZETTI (PRI) TIPOGRAFIA DEL SENATO (1200) ~ 4 1459 1465 1467 1467 1465 1461 1467 1463 1466

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SENATO DELLA REPUBBLIC1\VIII LEGISLATURA

28a SE[)UrrA PUBBLICA

RESOCONTO STENOGRAFICO

....

GIOVEDI Il OTTOBRE 1979(Antimeridiana)

Presidenza del vice presidente FERRALASCO,indi del vice presidente VALORI

DISEGNI DI LEGGE

Annunzio di presentazione . . . . Pago 1451

Presentazione del testo degli articoli pro-posto dalla 6" Commissione permanenteper il disegno di legge n. 245

Presentazione di relazione

MOZIONI, INTERPELLANZE E INTERRO-GAZIONI

Seguito della discussione della mozionen. 1-00016 e dello svolgimento delle inter-pellanze nn. 2 -00016, 2 . 00034, 2 -00038,2-00039,2 -00040e delle interrogazioni nu-

INDICE

1451

1451 i,

II

I

I

meri 3 -00166, 3 -00170, 3.00189, 3.00227,concernenti il problema della droga. Riti.ro della mozione e approvazione di ordinedel giorno:

ALTISSIMO,ministro della sanità Pago 1452, 1466COSTA,sottosegretario di Stato per la gra-zia e giustizia . . .FASSINO (Misto-PU) .

FINESTRA (MSl-DN)FONTANARI(Misto-SVP)FORNI (DC) . . . . .}ERVOLINORusso Rosa (DC)SPADACCIA(Misto-PR)TEDESCOTATb Giglia (PCl)VENANZETTI (PRI)

TIPOGRAFIA DEL SENATO (1200) ~ 4

145914651467146714651461146714631466

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')enato della Repubblt((i ~ 1451 ~ VIII Legislatura~~~~~

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28a SEDUTA (antimerid.) /..S8C:>'ìBLEA ~ RESOCONTO STENlI'GRAFlCO 11 OTTOBRE 1979

Presidenza del vice presidente FER R A L A S C O

P RES I D E N T E. La seduta è aperta(ore 9).

Si dia lettura del ,processo verbale.

M I T T E R D O R FER, segretario, dàlettura del p;'ocesso verbale della seduta a~ti111.eridianadel 12 agosto.

P RES I D E N T E. Non essendovi os~servazioni, il processo verbale è approvato.

Annunzio di presentazionedi disegni di legge

P RES I D E N T E . In data 10 otto-bre 1979, sono stati presentati i seguenti di-segni di legge di iniziativa dei senatori:

F AllBRI, CIPELLINI, PETRONIO, DI NICOLA,

SCAMARCIO, SIGNORI, BARSACCHI, SPINELLI,

FINESSI, SCEVAROLLI e ZITO. ~ « Nuovo or~

dinamento dei Consorzi agrari e riforma del~la Federazione italiana dei consorzi agrari»(322) ;

VIGNOLA, NOCI, BARSACCHI, JANNELLI e PE-

TRONTO. ~ « Norme particolari sull'accesso aposti direttivi negli istituti e scuole di istru-zione secondaria ed artistica e nei convittinazionali, nonchè sull'accesso a posti diispettore tecnico centrale» (323);

DELLA PORTA, COSTA, FALLUCCHI, AMADEO,

PASTORINO, BORZI e GENOVESE. ~ « Disciplinadelle società tra professionisti» (324);

FASSINO. ~ « Disposizioni per la tutela deltitolo e della professione di audioprotesi-sta» (325);

BARSACCHI, FERRALASCO, SPANO, SCAMARCIO,

SIGNORI, FINESSI, SCEVAROLLI, SEGRETO, MARA-

VALLE, PETRONIO, DELLA BRIOTTA, BOZZELLO

VEROLE, IANNELLI, NOCI, MASCIADRI,.PITTELLA,

SPINELLI, ZITO, P ALA, DEL PONTE, BEVILACQUA,

AVELLONE, GENOVESE, MURMURA, MANCINO, CE-

RAMI, CAROLLO, LIGIOS, ROSA, CIOCE e PAR~

RINO. ~ «Autorizzazione alla istituzione di

case da gioco nel territorio di ciascuna Re-gione» (326).

Annunzio di presentazione di relazione

P RES I D E N T E. In data 9 ottobre1979, a nome della 9a Commissione perma-nente (Agricoltura), il senatore Martoni hapresentato la relazione sul seguente disegnodi legge:

TRUZZI. ~ « Pagamento provvisorio del ca-

none nell'affitto dei fondi rustici» (111) (Di-chiarata l'urgenza ai sensi dell'articolo 77 delRegolamento neUa seduta del J ottobre

I 1979).!I

Annunzio di presentazione del testo degliarticoli proposto dalla 6a Commissionepermanente per il disegno di legge n. 245

P RES l D E N T E. In data 10 ottobre1979, la 6a Commissione permanente (Finan-ze e ,tesoro) ha presentato il testo degli arti-coli, proposto dalla Commissione stessa, peril seguente disegno di legge:

{( Norme sulla liquidazione a stralcio dellequote inesigibili e sulla concessione di tolle-ranza agli agenti della riscossione» (245).

Seguito della discussione della mozionen. 1-00016 e dello svolgimento delleinterpellanze nn. 2 -00016, 2 -00034,2 -00038, 2 -00039, 2 -00040 e delle inter-rogazioni nn. 3 - 00166, 3 - 00170, 3 - 00189,3 - 00227, concernenti il 'problema delladroga. Ritiro della mozione e approva-zione di ordine del giorno

P RES I D E N T E. L'ordine del giornoreca il seguito della discussione della mo-zione n. 1 -00016 e dello svolgimento delle

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Senato della Repubblica ~ 1452 ~ VIII Legislatura

28<>SEDUTA (antimerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOORAFICO

interpellanze nn. 2 -00016, 2 -00034, 2 -00038,2 ~ 00039, 2 ~ 00040 e delle interrogazioninn. 3 - 00166, 3 - 00170, 3 - 00189, 3 - 00227,concernenti il problema della droga.

Ha facoJ.tà di ;parlare il Ministro dellasanità.

A L T I S S I M O, ministro della sanità.Signor Presidente, onorevoli senatori, pren~dendo la parola >per ris.pondere davanti alSenato alla mozione e .alle varie interpe1:lan-ze e interrogazioni presentate dalle diverseparti politiche sul grave ed incombente pro-blema delle tossicodipendenze nel nostro pae-'Se, desidero premettere un atto di doverosoomaggio al Parlamento, al quale mi rivolgoper la prima volta come Ministro della Re-pubblica.

Con questa mia relazione non intendo soloriferire sUlll'attirvità che il mio Dicastero vie-ne siVHuppando per affrontare il problema;vorrei sperare di ottenere il conforto e lacomprensione degli onorevoli senatori pergli sforzi che stiamo operando di fronte adun Iproblema che, (per gravità, dimensionie tendenza all'accrescimento, ha giustamen-te ottenuto la rpiù viva attenzione dell'opi-nione .pubblica e degli organi di stampa. Hoinfatti la convinzione che solo il concorsocorale delle istituzioni ponga il Governo incondizioni di avviare a soluzione il pro-blema.

Come risulta molto evidente dal dihattitoin corso in Italia e nel mondo sulle tossico-dtpendenze a livello rpolitico, sociale, scien~tifico e tecnico, il fenomeno che abbiamo difronte, rper l'improvviso affacciarsi sulla -sce~na sociale, per la rapidità della sua diffu-sione, per il carattere illegale e subdolo del-la -sua origine e del suo sviluppo, non solonon ha ancora trovato soluzioni univoche cilinee di intervento uniformi, ma suscita di-spute vivaci financo in tema di definizioni,di metodologie, di analisi, di progetti di in-tervento, di valutazioni epidemiologiche.L'unico dato oggettivo che risu1ta alla co-mune comprensione degli esperti è quellosecondo cui il .fenomeno può dividersi indue grandi categorie (e chiedo scusa al se-natore Ossicini per questa volontaria e ne-cessaria -semplificazione): quella riferita al

11 OTTOBRE 1979

consumo delle cosiddette droghe leggere equella riferita al consumo ,delle droghe pe-santi.

È di questi giorni un'azione ,politica ten-dente ad ottenere la libera commerciabilitàdelle droghe leggere derivanti dalla canapaindiana: è mia convinzione che in materiadebba considerarsi Uln'indicazione sufficien~temente avanzata quella prevista ,dalla leggen. 685, cioè la depenalizzazione del consumodi questi prodotti. Ho potuto, recentemen-te, rilevare come anche negli Stati Unitinon sia afìfatto stata liberalizzata la com-mercializzazione di questi prodotti, hensìalcuni Stati abbiano depenalizzato il consu-mo con un intervento successivo a quellodel nostro paese.

Premesso che un ulteriore \passo nel sen-so di aprire al libero consumo questi pro~dotti potrebbe dilatarne ulteriormente l'im-piego, mi pare diffidi e poter accedere a que-sta 1mpostazione, almeno fino a quando nonsia statistioaiIIlente e scientificamente chÌiaral'interconnessione che pare esi,stere fra dro-ghe leggere e droghe pesanti.

Va altresì rilevato che la via della libera-lizzazione, sbilanciando di fatto il livello didifesa dal consumo dei vari paesi, e special-mente nei confronti dei ,paesi eurqpei, at-trarrebbe consumatori da altri paesi versoil nostro e potrebbe moltiplicare i problemiche già abbiamo sotto gli occhi. Se qualchepasso dovesse essere compiuto nel senso ri-chiesto dal Partito radicale, la decisione do-vrebbe essere Ipresa a livello comunitario,in ,sintonia con gli indirizzi indicati dalleNazioni Unite attraverso l'Organizzazionemondiale di sanità.

Come ebbi a dichiarare a suo tempo, èmia intenzione richiedere di incontrare icolleghi Ministri della sanità della Comuni-tà europea per un esame di tut-ti i problemiinerenti il settore di intervento, aJ fine diindividuare linee compatibili, e se possibileconformi, di comportamento per i Governicomunitari.

Le considerazioni teSitè svolte S'opra la pro-blematica ,politica della droga leggera miintroducono direttamente alle cons1derazio-ni preliminari sopra il ben più drammaticofenomeno ,della tossicod1pendenza da dro-

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VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 1453 ~

28a SEDUTA (antimerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 11 OTTOBRE1979

ghe pesanti e specialmente da eroina. Leconsiderazioni sono le seguenti: i paesi piùavanzati del mondo sono tutti, in diversamisura, toocati dal fenomeno; le soluzioninon possono che trovare il loro fondamentoin una scelta il più possibile conforme ditutti i paesi già c01piti.

A tutti coloro che imputano ai caratteridella società industriale avanzata la totaleresponsabilità del fenomeno ho il doveredi dire che certamente esso non ha unasola ,causa, così come non avrà una solasoluzione. Prima fra tutte le concause è eel'...tamente lo sviluppo dell'offerta. Come ognu~no sa, l' offerta ~ e lo affermano gli econo-illis ti ~ -crea la domanda; ed è for:se ancheper questo che una certa attenzione è statada me data in prima istanza a questo aspet~to del ,problema.

Una controprova della perversa luciditàcon la quale l'offerta si muove nel mondorni viene dai dati che si possono acquisiredall'esperienza americana: secondo quelleautorità, gli Stati Uniti hanno illpiù alto nu-mero di consumatori, la Germania federaleha i più elevati dosaggi pro capite, l'Italiaha il maggiore inçremento del fenomeno.In !primo luogo l'offerta ha affrontato ilmercato statunitense, ,potenzialmente ,più as-so.rbente; in secondo luogo si è servita dei,più elevati livelli di reddito della Germaniafederale per vendere dosi più elevate; in ter-zo luogo è entrata in forze in Italia nellafase in cui, per l'incrociarsi di moltepliciragioni, più gravi si sono delineate le diffi-coltà sociali, a cominciare dalla disoccupa~zione giovanile.

Non a caso, quindi, ma con .senso logicogelidamente ai minaI e, l'offerta si è mossaadattando i 'Caratteri :della prQpria operati-vità alle situazioni socio-economiche in dif~ferenziata evoluzione. Non a caso gli Slpac~ciatori sono detti tradizionalmente, con untermine specifico, pushers, cioè s[pingitori:essi non attendono 'Certo, es.ponendo la loromerce, che transiti un aoquirente, ma sonofortemente impegnati nell'incrementare ilfenomeno con ogni artifizio e con le piùraffinate tecniche della 'promozione di mer-cato.

Valga una considerazione sull'a-spetto del-l'offerta: la società italiana, pur tra mille

problemi, si è progressivamente evoluta enon è affatto dimostrato che negli ultimitre anni la situazione socio~economica siasignificativamente peggiorata, eppure la cre~scita, per così dire, e&ponenziale del feno-meno è tutta concentrata negli ultimi tre--quattro anni scorsi, come si rileva indutti~vamente da alcuni indicatori quali i 'Casi dimorte, i ricoveri, i soccorsi, i profili pena~li, il dissesto nen'ordine :pubblico (e tor~nerò su questo tema).

Onorevole Presidente, onorevoli senatori,il Presidente del Consiglio dei ministri harecentemente 'Costituito un comitato com~posto dai Minis,tri deli'interno, di grazia egiustizia, della pubblica istruzione e dellasanità per affrontare organicamente la ma-teria. Per quanto mi rigual1da, ho provve-duto ad inviare ai Presidenti dei due ramidel Parlamento la relazione prevista dall'ar~ticolo 1 della legge n. 685. Non credo didover ripetere qui i dati ivi contenuti, chepos:sono essere :facilmente consultati; deb~bo invece osservare come i dati che sonolà esposti non consootano una completa edorganica raJppresentazione del problema: idati sono incompleti e non affatto elaborati,parziali e poco significativi; per la parteoperativa poi viene di fatto riconosciuta lapovertà, la saltuarietà e la disorganicità de~gli interventi finora effettuati.

La relazione ris.pecchia almeno tre caren-ze alle quadi bisogna porre run rimedio: 1) irapporti fra istituzioni non sono stati sufi~clentemente attivati; 2) la distribuzione deimezzi a livello operativo ~ peraltro, comesi vedrà in seguito, assai ,scarsi ~ è effet~tuata con criteri impropri e comunque nonin base alla distribuzione territoriale delfenomeno; 3) l'aspetto politicamente piùpreoccupante ~ è .quanto ricordavano ierii senatori Argiro£fi e De Carolis, ed è unrilievo ,che non riguarda soltanto la 'sanità~ è il rajp!porto assai negativo che inter-corre tra una buona legge quale la n. 685',certamente civile ed avanzata, e le strut-ture, che dovrebbero svil~arne gli effetti(nel .caso specifico, il comitato regionale diprevenzione della tossicod~pendenza ed icentri medici ,di assistenza sociale).

Queste strutture hanno assunto un ruolotipicamente burocratico ed il servizio ne ha

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Senato della Repubblica VII I Legislatura~ 1454 ~

Il OTTOBRE1979r..=-",,",~""~

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ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

risentito gravemente, così come l'incrociodi questa legge con la n. 180, la legge psi-chiatrica, ha cOITliPlicato ulteriormente gliinterventi. Notizie negative si hanno anchein merito alle ,prestazioni oSipedaliere neiconfronti dei tossicodipendenti a cagionenon solo dei problemi complessi che questotipo di malato pone, ma sOlprattutto per unacarenza culturale sulla materia che richiedeSipecializzazioni notevoli e che si è affac-ciata improvvisamente alla ribalta dei Ipro-blemi sociali e sanitari.

Questo quadro non positivo deriva da unacarenza .di orientamento generale che a suavolta discende da una insufficiente diagno-si del fenomeno, visto sotto il profilo di tut-ti i suoi momenti e delle sue componentifondamen tali.

Il Ministero della sanità ritiene perciò, incollegamento con gli altri dicasteri interes-sati e con la partecipazione ,delle regioni, diapplicare questo rinnovato disegno opera-tivo: 1) raccolta di dati aperimentali e diorientamenti terapeutici attraverso rappor-ti con autorità sanitarie di altri paesi aven-ti esperienze /più consolidate della nostra;2) raccolta dei dati sulla situazione del pae-se, con particolare riferimento agli adempi-menti sostanziali previsti dalla n. 685; 3) rea-lizzazione di una ricerca epidemiologica fi-nalizzata alla determinazione della misuradel fenomeno nei suoi vari aspetti ed allaqualità degli interventi; 4) definizione diuna strategia operativa per controllare eridurre il fenomeno.

Per quanto riguarda il primo punto ab-biamo dati di diverso livello e di diversanatura dagli Stati Uniti e dall'Inghilterradove i nostri esperti si 'sono recati per stu-diare quel sistema. Molto sinteticamente,negli Stati Uniti queste sono le valutazionicorrenti: 1) è risultato estremamente dif-ficile aiPprofondire le ricerohe sulle moti-vazioni specifiohe che spingono alla tossico-dipenden2'Ja; i dati sono estremamente per-sonaHzzati e non si rilevano andamenti oaggregati signifioativi; 2) è risultato eslt:re-mamente difficile mettere a punto un mo-dello di terapia unifol1me per tutti i casi esi è dovuto ripiegare su molteplici fonnedi intervento; 3) infine il fenomeno risulta

in riduzione. Dal 1973 al 1977 i casi stimatidi tossicodipendenza sono scesi da 550.000a 450.000 circa. Faccio riferimento a casispecificamente ricavati dal problema eroina,quindi non in generale tossicodi,pendenzama soltanto da eroina. La riduzione di cui so-pra viene attribuita principalmente a tre ra-gioni. La Iprima è l'intens1ficazione della lot-ta contro l'iITliPortazione e lo spaccio. Laseconda è il recUJpero del modello demogra-fico tipico dopo aver superato una crisi dieccedenza delle classi giovani sulle classiadulte, con un reOUipero del modello adultoche aveva perso credibilità nella fase di ere.scita del fenomeno della tossico dipendenza.La terza è lo sviluppo delle teraplie su li-nee quantitativamente equivalenti: all'incir-ca un terzo con somministrazione di meta-done, all'incirca un altro terzo mediante lapsicoterapia ed infine un altro terzo me-diante interventi di comunità terapeutiche.

Più completa e significativa è l'analisi del-l'esperienza inglese sulla quale aibbiamo avu-to in questi giorni la relazione degli esperti.Rilporto qui le conclusioni con riserva direndere pubblico il testo con tutta l'urgen-za possibile a benef.icio degli studiosi delproblema e delle forze Ipolitiche e sociali in-teressate. Il 'Sistema britannico è caratteriz.zato da alcuni tratti salienti introdotti nel-la legislazione del 1971. Viene revocata aimedici la facoltà di prescrivere gli QPpiaceiai tossicodipendenti, ferma restando la fa-coltà di ogni medico di Iprescriverli per af-fezioni organiche anche ai tossicodipenden-ti. Il Ministero dell'interno rilascia ad alcu-ni medici, di regola 5pecialisti operanti neicentri di trattamento, la licenza di prescri-vere droghe classificate ai tossicodipenden-ti; lo stesso Ministero ha facoltà di l'evo-carla; è istituito presso il Ministero il regi-stro dei tossicodipendenti con caratterestrettamente confidenziale, che ogni medicoha diritto di consultare anche telefonica-mente con criteri cautelativi; è introdottol'obbligo della notificazione, da parte di ognimedico, al Ministero dell'interno, di ognitossicodipendente o sospettato tale che sitrovi ad assistere e del rinnovo ,della noti-ficazione ogni dodici mesi; presso istituzio-ni ospedali ere qualificate, in generale i ser-

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Senato della Repubblica ~ 1455 ~ VIII Legislatura

28" SEDUTA (antimerid.) Assm.fBLBA - RESOCONTO STENOGRAFICO 11 OTTOBRE 1979

vizi psichiatrici, sono istituiti dei centri spe-cializzati di trattamento (32 in Inghilterra,di cui 15 a Londra), che operano essenzial-mente come strutture ambulatoriali con areaterriltori:a:le di competenza. Hanno 10 scopodi guidare il paziente alla disassuefazione,se questi la accetta, o alternativamente diassicurargli la quantità minima di droga alui necessaria.

In questi centri lavorano medici, psichia-tri specializzati e assistenti sociali, in stret-ta cOQperazione con gli altri servizi oSipeda-lieri e con i laboratori per il .controllo set-timanale della droga nelle urine. Inizialmen-te questi centri prescrissero essenzialmenteeroina mentre è successivamente prevalsa laprescrizione del metadone, prima iniettabi-le e negli ultimi anni somministrabile pervia orale.

Dei nuovi casi ,del 1977, il 67 per cento haricevuto soltanto metadone. I dati più signi-,ficativi da rilevare sono i seguenti: per quan-to riguarda il numero dei tossicodipendenti,dal 1970 al 1978 il numero dei casi registratiè aumentato ,di poco più del 50 per centorispetto al numero iniziale. Si ritiene, inbase ai dati relativi ai ,decessi e alle emer-genze, che i 'Casi registrati siano circa lametà di quelli esistenti, per 1'80 per centoconcentrati nella città di Londra, e che nel1978 i casi siano stati circa 10.000.

Dai dati comparativi sui decessi e sul-le emergenze si osserva che i più giovanitendono a registrarsi dopo qualche anno,all'incirca al secondo o al terzo anno di usodella droga. La mortalità dei tossicodipen-denti è progressivamente ,decresciuta neglianni dal 1970 al 1978 soprattutto come per-centuale.

La criminalità, scesa di poco come valoreassoluto, è diminuita mareatamente in Te-lazione al numero dei tossicodipendenti. Sistima che circa il 30 :per cento dei pazientiin trattamento svolge una attività lavora-tiva normale. L'emergenza in tossicodipen-denti, soprattutto per overdose, ha una fre-quenza elevata, pari a quasi una emergenzaal giorno in ognuno dei ,prontosoccorsi lon-dinesi. Solo nell'80 per cento dei casi l'over-dose è legata a narcotico, spesso è causatadai barbiturici associati.

Nei centri di trattaa:nento si sono rilevatil'aumento dei problemi legati alle droghemultiple e la necessità di aumentare il nu-mero degli assistenti sociali e di un miglio-re raccordo con i centri volontari di riabi-litazione.

I dati più importanti sono certo quellisulla riduzione della mortalità e della cri-minalità. Dai controlli effettuati risulta chei decessi dei tossicodipendenti sono diminui-ti nella misura ,del 50 per cento. Per quantoriguarda i reati, la loro diminuzione è an-cora più vistosa: contro un incremento del60 per cento dei tossicodipendenti nel pe-riodo 1970~1979, i reati 'sono diminuiti del60 .per cento cioca nello stesso periodo.

Il sistema inglese non è certo direttamen-te estmpolabile in Italia. Tuttavia non c'èdubbio che si tratta d.i un 'sistema che valela pena ,di studiare attentamente anche peril continuo pragmatismo con il quale essoviene sottQPosto a revisione critica da partedelle autorità britanniche.

Per quanto attiene invece il punto secon-do del nostro di,segno complessivo di inter-venti, è stata messa a punto una 'ricerca sto-rìco-epidemiologica nel territorio nazionalevolta a ricavare da tutte le fonti accessibilile informazioni disponibili secondo un cri-terio di organicità e di completezza. Questolavoro dovrebbe concludersi nell'arco di 60giorni e le conclusioni verranno comunicatetempestivamente al Parlamento. Una primaelaborazione, realizzata a fini sperimentali,è stata fatta confrontando i dati contenutinella ,già citata relazione inviata al Parla-mento con i principali dati ricavati dallostudio del 'sistema inglese. Si tratta di va-lutazioni quantitative in senso stretto, intesea stimare con larghissima approssimazioneil fenomeno e la sua disloca2iione territorialeal fine di predisporre, con il supporto diqualche valutazione non meramente concet-tuale, la 'Successiva fase della ricerca epi-demiologica e prospettica in Italia.

Fornisco questi dati più con lo scopo didare una indicazione ,di metodo sul tipo diapproccio al problema, che non per il lorointrinseco contenuto in valori assoluti, cheè il dato che ci .prQPoniamo di ottenerecome elemento finale ,della ricerca in corso.

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Sel1ato delta Repubblica ~ 1456 ~ VIII Legislatura

28" SEDUTA(al1timerid.) i\SSIIMBLEA-RESOCO:-.rTO STENOGRAFICO

Partendo dai decessi riferiti alla tossicodi- I

pendenza (67 casi in otto mesi del 1979) edall'attività di polizia (comprendendo le per-sone denunziate, gli assuntori segnalati al-l'autorità sanitaria, i furti e le rapine nellefarmacie, secondo i dati del Ministero degliinterni) per risalire da questi dati ad unastima dei tossicodipendenti ci si è servitidei ra,pporti tra decessi e numero dei tossi-cod1pendenti e tra criminalità e numerodei tossicodipendenti in Italia e in GranBretagna.

Nella tabella predisposta abbiamo rileva-to l'andamento dei reati degli assuntori se-gnalati e ,delle persone segnalate. Fatto cen-to il 1977, i reati nel 1976 erano 54 e nel1978 149 (parliamo di indici); i furti e lempine in farmacie nel 1978 avevano indice109; gli aSlsuntori segnalati, sempre fatto100 l'anno 1977, nel 1978 pa5sanoall'indice174 per i maschi e 159 per le femmine, conun indice 172 iper la somma maschi più fem-mine.

Le persone denunciate nel 1978 hanno unindice 151 sul 1977 ad indice 100. :È:assaisignificativo l'andamento nel tempo dei con-sumatori di droga. Sempre fatto 100 l'anno1977, nel 1978 abbiamo per l'eroina l'indice127, per l'hashish 183, per la marihuana 111,per l'olio di hashish 18. Il totale della drogasequestrata ha un indice 1978 pari a 153,sempre riferendoci al 1977 uguale a 100.Particolarmente dolente è l'andamento deideceSisi per i tossicodipendenti, come è ri-levato dal Ministero dell'interno (va peròtenuto conto che ci sono differenze tra le in-dicazioni regionali e 'quelle centrali).

Sempre fatto 100 l'anno 1977, ;per il 1978l'indice è 155 e quello stimato per il 1979 è220. Questi dati sono stati .poi corretti con-siderando.li come stime .di un terzo del fe-nomeno reale, sulla base della differenzamassima tra i decessi registrati da una sin-gola regione e quelli segnalati centralmenteper la stessa regione. Si tratta quindi di da.ti di assoluta p.rudenza. Da questa elabora-zione, ovviamente largamente induttiva, ri-sulterebbe che il numero dei tossicodilPen-denti veri, di coloro cioè in effettivo stato didipendenza fisica dalla somministrazionequotidiana della

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droga, dovrebbero~

es.serein Italia all'incirca ventimila.

Il OTTOBRE1979

I conti tornano anche in base ai calcolidi cui ad altra tabella, dalla quale risU'lta conchiarezza che tra gli assuntori segnalati edi decessi si trovano scarti insignificanti ri-spetto alla retta di regressione che abbiamocalcolato.

Ciò significa che vi è un rapporto IStrettonon solo a livello generale, ma anche regio-nale tra assuntori e decessi. La considera-zione Iperde in parte di significatività per learee a bassi e bassissimi decessi, perchè inquesti casi la distribuzione assume carat-1ere di casualità.

Sulla stessa linea retta di regresso trovia-mo approssimativamente il valore nazionaleper il 1977 ed in posizione lievemente piùdisposta il dato relativo alla Gran Breta-gna :per il 1978, pelativamente agli assun-tori di oppiacei.

Un'altra stima ;può derivare dalla indica-zione di 733 casi di tossicomania accertatinell'allibito delle Forze armate per l'anno1978. Riferiti al numero dei giovani alle ar-mi e riportati alla popolazione a rischio,si ricava di nuovo una stima approssimativadell'or:dine di ventimila tossicodipendentisuHa popolazione nazionale. Con tutte le ri-serve sulla reale validità di questi dati, esi-st'e una popolazione probabilmente assai :piùampia di consumatori occasionali od ini-ziali di droga 'pesante. Su questi è estrema-mente difficile allo stato attuale formularedelle ,stime. Un dato corrente li fa ammon-tare a circa centomila tra « oocasionali, abi-tu~li» e veri e <propri tossicodipendenti.

Qualcosa di più concreto si può invecedesrumere per quanto rigual'da la distribu-iione regionale del fenomeno. I dati dellemorti neUe singole regioni sono infatti cor-relaii con il numero degli assuntori segna-lati dalle regioni alle autorità sanitarie siaper il 1978 che Iper il 1977. La correlazionetra i due dati permette di ipotizzare che ladistribuzione regionale dei tossicodipenden-ti possa in qualohe modo essere ri,f!essa dal-la distribuzione degli assuntori segnalati.

La stima disaggregata relativa ai tossico-dÌiPendenti indica i seguenti valori percen-tuali in assoluto: !per la regione Lombardiaabbiamo il 30,81 per oento di assuntori se-gnalati e quindi ne rioaviamo un numeromassimo di tos.sicodipendenti di seimila; per

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Senato della Repubblica ~ 1457 ~ VIII Legislatura.. . ..

28" SEDUTA (antimerid.) ASSEMBLEA. RESOCONTO STENOGRAFICo

l'Emilia il 10,9 per cento, con un numeromassimo di tossicodipendenti di duemila;per il Lazio il 10,2 ,per cento di assuntorisegnalati e duemila come numero ,massimodi tossicodipendenti; ,per il Piemonte, 1'8,2e 1.500; per il Veneto il 7,5 e 1.500; per laLiguria il 7 per cento e 1.500; per la Tosca-na il 6,4 e all'incirca 1.500; per il Friuli-Venezia Giulia il 3 per cento e 500, numeromassimo di tossicodip'endenti; per la Cam-pania il 3 per cento con un massimo di 500;per la Sicilia il 2,6, con un massimo di 500,per un tot,aJle, appunto, di 20.000 tossicodi-pendenti quotidianamente da eroina.

Con i limiti che chiaramente derivano daqueste i,potesi, risulterebbe che il 90 percento dei tOSisicodi,pendenti è concentratoin dieci regioni, ed il 30 per cento nella solaLombardia, nella quale si troverebbero cir-ca 6.000 dei 20.000 presunti tossicodipen-denti. Per il resto Siipossono &dentificare al-tre tre fasce: una seconda, comprendenteEmilia e Lazio, ciaSiCuna 'con ci'OCail 10 percento del totale nazionale, una terza com-prendente Piemonte, Veneto, Liguria e To-scana, ciascuna con percentuali tra il 6 e 1'8per cento del totale nazionale ed una quarta,costituita dal Friuli, dalla Campania e dallaSicilia, con il 2-3 per cento ciascuna del to-tale nazionale.

Le regioni non citate si segnalano per laestrema limitatezza quantitativa del fenome-no. Il ,punto 3 della nostra strategia è lo svi-luppodella ricerca epidemiologica vera epropria. Essa si svilupperà nell'arco di do-dici settimane; interesserà cinque aree si-gnificative, rappresentative ,di cialSCuna del-le fasce caratteristiche di cui si è detto.

La ricerca condotta dal Ministero, in col-laiborazione con l'Istituto su,periore di sa-nità ed il Consiglio nazionale delle ricerche,ha come obiettivi: definire il fenomeno sot-to i profili quantitativi, definire i modellid'intervento, qualificare le necessità opera-tive umane e finanziarie, mettere a puntometodi di valutazione obiettivi e sicuri, insintonia con le indicazioni dell'Organizza-zione mondiale di sanità, anche al fine direndere i dati comparabili con quelli di al-tri paesi.

Nonostante la negativa esperienza di al-tri paesi, tenteremo anche in Italia una n-

11 OTTOBRE 1979

cerca motivazionale, da affiancare a quellaepidemiologica, per individuare almeno al.cune costanti dell'approccio dei giovani alledroghe pesanti, al fine, se sarà possibile, direndere Ipiù incisivi gli interventi preven-ti vi.

Questa tematica ci introduce direttamen.te al punto quattro del disegno complessivo,cioè allo schema degli interventi necessari.Non credo di dover anticipare conclusioniahe -attendiamo per fine anno (per cui quinditemo non si potranno ,soddisfare le richiestedi aI1rivare a conclusioni entro il 30 di no-vembre), come risposta alle ricerche che ab-biamo testè descritto.

Indicherò però alcune riflessioni sugge-I1Ìtedalla segmentazione del problema. Nellafase scolare individuiamo due ruoli: un for-te impegno nell'educazione sanitaria (nondiverso dalle campagne antidroga che raffor-zano gli « anti» ma indeboliscono i « pro »),un sistema di difesa dei soggetti psicologi-camente più deboli da iniziare .fin dall'istru-zione elementare, attraverso un rapportopiù mirato scuola-famiglia; nella fase dellesituazioni ad alto ,risohio (14 anni ed oltre)occorre tagliare la strada alla solitudine,alla paura, alle frustrazioni, alla emulazio-ne alla rovescia: qui .}'impegno è di tutta lasocietà; della famiglia e dei suoi ,rapporticon le istituzioni, della scuola, che meglio dio.gni altra istituzione è in grado di indivi-duare le propensioni, se i servizi pubblicidevono aprirsi ai giovani con strutture agi-bili, adatte a sostituire la IQgica del gmwobrado :con quella del gruppo operativo, su-scitando un interesse positivo a migliorarela società, evitando che si radicalizzi Ja cri-tica improduttiva e annientatrice. Il settoredel volontariato sociale, al quale la riformasanitaria ,dà spazio, trova qui un momentoessenziale della sua esplicazione, un momen-to che !PUÒdare ai giovani, ma che saprat-tutto molto ,può ricevere.

Nella fase dello 'Slpaccio il ,problema trovala sua punta emergente, quella che colpiscedi più i ,cittadini. Si cakola che 1'85 percento delle dosi consumate vengono [>rocu-rate attraver.so reati contro le persone edil patrimonio: ad essere generosi sono dieci-quindiciroi.la reati al giorno. Il .mercato siautoalimenta dell'attività degli stessi con-

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VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 1458 ~

28a SEDUTA (antim.erid.) ASSEMBLEA- RESOCONTO STENOGRAFICO

sumatori, in una colossale catena di Sant'An-tonio che cresce con una progressione im-pressionante: la spinta promozionale, esa-sperata dal bisogno di vendere la droga, peravere la propria dose. I terminali, i con-sumatori. trlitimi sono tenuti indenni da unalegge giustamente 'protettiva, ma che lascialargo spazio al piccolissimo spaccio (la retesottile). Intervenire verticalmente sugH SiPac-datori è molto difficile e ogni giorno lo di-venterà di più.

L'unico metodo teoricamente possibile,anche se da qualcuno è stato definito mo-ralmente discutibile, è quello di tagliare ilmercato orizzontahnente, tagliando a filo ter-ra l'utilità degli s,pa-cciatori, spezzando Jacatena delle soHda:r.i~tà, bloccando il mer-cato aJle dimensioni attuali, senza lasciarespazio in entrata. La tecnica della sommi-nistrazione controllata di eroina o di altroprodotto alternativo per mettere uno stope partire al recupero: non ho abbracciatoquesta tesi, ma J'ho prqposta come momen-to di discussione, tenendo presente che, am-messo che concorra la volontà dei tossico-dipendenti, il costo attuale orientativo delreCUipero per 20 mila persone su otto cen-tri di reC1.~pero(parlo qui di terapia di grup-po, di common therapy, proposta e reailizza-ta in molte parti) che è un dato quantitati-'VOomogeneo a quello che è ,stato fatto inaltri paesi, potrebbe essere di circa 500 mi-liaI1di annui, che nOD ci sono, servendoci di4 mila specialisti, che non ci 'Sono. Occorre-rà perciò diluire il reoupero nel tempo, sta-bilizzando ora ill fenomeno. In caso diverso,lo sviluppo sarà superiore agli interventi diriduzione e l'operazione sarà peroente. Lafase più importante, che è quellla di recupe-rare, passa probabilmente per un adeguatoperiodo di ospedalizzazione, per un lungoperiodo ,di recupero ,psicofisico, per un pron-to inserimento nella società civile, nel mon-do del .Javoro e nel mondo delle professioni.

In conclusione, il livello della prevenzioneprimaria investe fondamentalmente un pro-blema di bonifica sociale e di educazione sa-nitaria corretta. Ancora una volta va ricor-dato il rapporto delle Nazioni Unite del 1979,,dove si diceva: poichè vi è il rischio che lainformazione comunicata ad una audience

11 OTTOBRE1979

inadatta, possa spingere al consumo del-la droga, è preferibiIe che il problema vengatrattato nel contesto dell'educazione sanita-,cia e della problematilca soc1ale e non enu-cIeato per sollecitare una tensione partico-lare.

A livello della prevenzione secondaria, aidue momenti precedenti si associa e divie-ne ,predominante il ,problema della forma-zione professionale degli operatori: insegnan-ti, medki, assistenti sociali, eccetera. Il li-vello del trattamento del tossicodipenden-te ha il suo punto nodale nell'esistenza distrutture idonee ad alto livello di professio-nalità e di meccanismi ,di accesso per il tos-sicodipendente semplici, flessibili e riserva-ti e parallelemente nella formazione e di-<sponibilità di competenze specifiche nei di-Ipartimenti di emergenza e nei reparti ospe-dalieri di cui :più facilmente il tossicodiu:>en-dente si serve per la sua malattia e per lesue complicazioni. Le facoltà mediche e gliordini professionali sono qui chiamati a gio-care un ruolo di grande importanza. Le au-torità sanitarie centrali, regionali e localidovranno essere richiamate alle loro reSipon-sabilità operative. Quanto ana via da segui-re, non è possibile nè giustificabi.Ie, sulla ba-se delle attuali conoscenze ed esperienze,compiere una scelta rigida tra somministra-zione cc>ntrollata della droga e disassuefa-zione. Non vi è dubbio che la somministra-zione controllata di metadone orale cui siè gradualmente passati anche in Inghilter-ra negli ultimi anni abbia dato risultati sod-disfacenti, anche in condizioni e paesi mol-to diversi. «Soddisfacenti» significa cheun'alta percentuale di tossicodipendenti chesi adattano a questo trattamento su baseambulatoriale volontmia, oltre il 70 per cen-to, risultano seguire regolarmente il tratta-mento per almeno un anno in situazioniestremamente diverse come Londra, NewYork, Hong Kong. Significa che iJ !tasso dimortalità per anno in pazienti così trattatisi riduce sia rispetto ai tossicodilPendentinon trattati sia rispetto a quelli sottopostia programma di detossificazione. Significaohe il tasso di criminalità si riduce sia inassoluto, sia rispetto ai non trattati. Signi-fica che una percentuale dei pazienti può

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Senato della Repubblica ~ 1459 ~ VIII Legislatura

11 OTTOBRE197928a SEDUTA (antimerid.) ASSEMBLEA - RESOCONTOSTENOGRAFICO

riprendere una vita sociale normale. Non c'èdubbio che suJ piano etico ~ lo ricordavaieri il senatore Mezzapesa ~ tale approcciopossa dar luogo a delle riserve: quella ,diaccettare la irreversibiIità della dipendenzae di privilegiare in un certo senso il livelloprotezione della società ri&petto a quello delrecupero dell'individuo. Tuttavia, nel val~tare pragmatkamente tale Oipinione, c'è datener conto che il trattamento sotto con~trollo è già un primo livello di recupero so~dale dell'individuo, un aggancio deHa socie~tà civile all'individuo -che ne è sradicato, ag-gancio dal quale è più facile poi tentareun ulteriore recupero. Inoltre, il trattamen-to controllato rappresenta un meccanismoriprooucìbile dovunque, a condizione chesiano di&ponibili strutture e ,professionalità,mentre la detossificazione richiede qualitàdi apostolato, di volontariato, di dedizioneche non sono riproducibilJi per volontà po-litica o decisione amministrativa.

Non vi è dubbio che la cosiddetta detossi-ficazione sarebbe, in linea teorica, la pro-cedura ottimale; non vi è dubbio che essadebba essere in ogni modo incoraggiata.Tuttavia la sua reale 'praticabilità e il 'Suotasso di successo mancano tuttora di unavalutazione statistica rigorosa ed è -signifi-cativo il fatto che in tutto il mondo essasia affidata ad organizzazioni volontarie. Insostanza siamo di fronte ad un problemadifficile, strettamente connesso alla societàin cui viviamo. Non vi sono ricette miraco-lose nè soluzioni univoohe. Intanto ci preoc-cupiamo di affeI'mare un metodo che con-tenga i presupposti della soluzione. La so~luzione non sarà nè rapida nè completa.La società deve abituarsi a convivere col fe-nomeno della tossi!codipendenza. Ciò, comerisulta chiaro dall'impegno iProfuso e daquello che daremo, non ci rende fatalisti eneppure scettici, anzi moltiplica le nostreenergie per limitare gli effetti negativi sog-gettivi e collettivi del fenomeno, per abbaJt-tere tabù oulturali o illusioni di redenzione,per contenere le tentazioni di buttare, comesi dice, il bambino con l'acqua SiPorca.

Ogni società ha i suoi aspetti ipositivi enegativi; ogni società è diversa dalla « cit-

'tà del sole» dove tutto è perfetto, appun~to perchè non esiste e non può esiste-.re.I<l predicarla però potrebbe deviarci dallacoscienza della realtà che intanto scorrecon i suoi drammatici problemi.

P RES I D E N T E. Avverto che il sot-tosegretario di Stato per la grazia e giusti-zia Costa ha chiesto di ;parlare per fornireulteriori precisazioni in merito all'inte:rpel-lanza n. 2 ~ 000016 e :per rispondere all'inter-rogazione n. 3 - 00189, presentate dal sena~tore Argiroffi e da altri senatori.

c O S T A , sottosegretario di Stato perla grazia e giustizia. Il numero dei suicidiverificati si negli istituti penitenziari itaJia-ni risulta in evidente decremento negli ul-timi anni. Nove sono infatti i suicidi avve-nuti nel primo semestre dell'anno in corso,a fronte dei trentaquattro del 1977 e deiventitrè nell'anno decorso.

Per quanto riguarda, in :particolare, il de~tenuto Printempi Angelo si chiarisce che

I questi venne sottoposto a visita medica al-

~l'atto dell'ingresso nell'Istituto di Regina

I

Caeli e il controHo sanitario fu reiterato la

I

mattina succes-siva.Nel corso dei predetti accertamenti ~ co~

me si rilev8_ dalla cartella clinica ~ nonvennero riscontrati segni di lesioni o per~cosse. Fu riscontrata viceversa la tossicodi-pendenza, dichiarata del resto dallo stessoimputato e furono adottate le opportunep;<escrizione farmacologiche.

Sul problema dei tossicodipendenti che sitrovano in stato di custodia preventiva (ilcui numero non è allo stato facilmente pre-cisabile a cagione della rilevante mobilità

I

della .popolazione .detenuta) è tuttora in cor~

I

so di effettuazione una indagine, mediantespeciale rilevazione presso tutti gli istituti

I

Ipenitenziari della Repubblica. Tale accerta-

Imento è diretto ad individuare il numero

I

di tOssicodipendenti che facciano uso non. terapeutico di sostanze stupefacenti cosiddet-I te « pesanti» (eroina, morfina, cocaina e sa-

i

stanze psicotrope).Relativamente al problema specifico del

trattamento dei tossicodipendenti, questo

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Se;'iato della Repubblica ~ 1460 ~

11 OTTOBRE1979

VI II Legislaturu

28" SEDUTA (antimerid,}

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ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

Ministero, ai fini dell'attuazione dell'artico--lo 84 della legge n. 685 del 1975, onde indi-viduare g1i istituti penitenziari presso iquali Ì,stHuire gli speciali reparti carcerariprevisti dalla citata nOllilla, ha da temporichiesto a tutti gli assessorati regionali com-petenti di segnalare l'avvenuta costituzionee l'ubicazione dei centri medici e di assi-stenza sociale previsti dal successivo arti-colo 92 e con alcune regioni sono all' esamebozze di convenzioni :per l'assistenza in tra-murale dei detenuti tossicodipendenti.

Circa i provvedimenti adottati dall'ammi-nistrazione peniten2Jiaria in merito aNe curee terapie da praticare ai detenuti tossicodi-pendenti, sin dal marzo del 1978 (con lette-ra circolare n. 800172 del 20 marzo 1978),tenendo conto anche delle indicazioni forni-te in proposito dal Ministero della sanÌltà,si è provveduto ad impartire alle direzionidi tutti gli istituti ,penitenziari, mediante ap-posito ({ prontuario terapeutico », precisedi9posizioni in materia di intossicazioneacuta e cronica da sostanze stUl]Jefacenti,ed a segnalare gli interventi necessari daeffettuare in caso di sindrome di astinenza.

Quanto agli. operatori sanitari penitenzia-ri, l'assistenza sanitaria generica viene for-nita da medici incaricati, mentre quella SiPe-cialistlca è affidata a medici muniti di spe-clalizzazione; in particolare, l'alS'sistenza sa-nitaria ai tossicodipendenti è rimessa, perla parte farmacologica e Ipsichiatrica, allospecialista in psichiatria presente nella qua-si totalità degli istituti.

Collabora con il personale sanitario quel-lo ,parasanitario, assunto a seconda delle ne-cessità dei singoli istituti.

Si precisa inoltre che il detenuto tossico.dipendente, allorquando le sue 'condizioni psi-co--flsiche sono tali da sconsigliare H ricorsoaIle risorse sanitarie intramurali o del piùvicino centro diagnostico terapeutico dellaamministrazione, viene ricoverato d'urgenza,su prOlposta del sanitario dell'istituto, in unospedale pubblico all'uopo attrezzato.

Per quanto più specificamente concerne idetenuti tossicodipendenti ristretti attual-mente presso la casa circondariale di ReginaCoeli, essi sono affidati alle oure del servizio

sanitario deJ.1'i:stiJ1uto,coordinato, sotto loaspetto specifico, dal -dirigente sanitario,componente dell'équipe dipendente dal cen-tro antidroga del comune di Roma. Va ag-giunto al riguardo che è in corso di stipula-zione apposiJta convenLione con ~a regioneLazio per l'attuazione dell'articolo 84, secon-do comma, ddla legge 22 dicembre 1975,n.685.

Detta convenzione, come le altre in corsodi definizione con altri enti locali, consen-tirà l'ingresso negli istituti di personale spe-cializzato, che potrà, con la collaborazionedegli altri operatori penitenziari e partico-larmente con gli educatori, affrontare ade-guatamente il problema, allo scopo di per-venire a pill apprezzabili ri:su:ltati.

Non risulta infine che siano maiÌ Sltati frap-pasti ostacoli da parte delle direzioni deglii£tituti alla visione del diario clinico .dei de-tenuti, quando vi siano state legittime ri-chieste in tal senso.

Circa l'interrogazione, il detenuto VittorioBiscardi, imputato dì rapina a mano armataed altro, fece ingresso nella casa circonda-riale di lesi il 3 settembre 1979. Processatoper diretuissima, il giorno 5 settembre ven-ne condannato dal tribunale di Ancona adanni 5 di reclusione e lire 600.000 di multa.

All'ingresso nell'istituto l'anamnesi avevaposto in evidenza che il Biscardi era tossi-cod~pendente .da 5 anni ed era in cura pressoil centro per tos'skodipendenti d[ Ancona.Alla visita medica era apparso in condizionifisiche scadute e con funzioni .psichiche esensoriali apparentemente integre.

Il detenuto aveva riferito al medico del-l'istituto che presso il centro sopra citatogli venivano somministrati 40 milligrammi dieptaclone.

A detta del medico egli non appariva instato di astinenza. Nei successivi giorni dipermanenza a lesi, lo stesso veniva accom-pagnato più volte al centro per tossicodi-penden1:JÌ presso gli ospedali riuniti di lesi

~ direzione di neurologia ~ per le cure delcaso.

Le condizioni del Bisca~di denotarono unsensibÌlle miglioramento, tanto che lo stessoriprese ad alimentarsi e non chiese più nes-

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Senato della Repubblica ~ 1461 ~ VIII Legislatura

28a SEDUTA (anlimerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 11 OTTOBRE1979

sun sussidio terapeutico per la tossicodilpen~denza.

Il giorno 7 il detenuto appariva disteso.Il giomo 10 il sanitario dichiarava che «ildetenuto poteva considerarsi guarito dallatossicodipendenza. . . ».

Dopo che il primario della divisione dineurologia e psicologia clinica degli ospedaliriuniti di lesi aveva certificato che il Biscar-di era in condizioni generali soddisfacenticon assenza di fenomeni di dtpendenza bio-logica e !psicologica ~ concludendo che era« in condizioni di essere trasportiato in qua,l~siasi luogo » ~ la direzione di lesi dava ese-cuzi.one 2.1trasferimento .del detenuto a 'Sul~mona, richiesto per ragioni di sfollamentoalouni giorni prima.

Il Biscardi, verso le ore 7,30 del giorno 11,giungeva così nella nuova sede con il ,fasci~colo corredato regolamente della cartella cli-nica, del certificato del primario dell'ospe~dale e del certificato medico attestante laidoneità alla traduzione.

A Sulmona richiese subito di essere adiobito ad attività lavorative mostrando prefe-renza per quelle di giardiniere e di mec-canico.

Ai compagni di cella era apparso tranquil-Io, anche se taciturno; aveva mangiato e con-versato con gli altri.

Il Biscardi, successivamente, si distesesulla branda per mettersi a scrivere.

Con lui restava in cella il detenuto MarinoMatteo, intento a scrivere a macchina, men-tre altri detenuti si recavano nel cortile dipasseggio.

Poco dopo il Biscardi fu trovato nel ba-gno impiccato con la cinta dei pantaloni altubo di scarico.

Giungevano immediatamente sul posto ilbrigadiere di servizio e !'infermiere di turno,i quaLi slegavano j:l Brscardi, l'.adagiavano suun letto e praticavano la respirazione arti-ficiale.

Giunger-va anche il medico, dottor A1fonsoDe Dea, il quale provvedeva a praticare inie~zioni intracar,diache, massaggio cardiaco eossigenoterapia: tutto però risuhava inutile.Alle ore 18,30 il sanitario stilava il relativocertificato di morte.

Dalla dinamica dei fatti e dalle modalitàcon cui è avvenuto l'episodio non sembrapossano addebitarsi responsabilità a caricodel personale civile e militare sia della casacircondariale di lesi che della casa di re-clusione di Sulmona.

Nulla a carico di quello di lesi perchè ildetenuto, sin dal suo ingresso nell'istituto,era stato -subito sottoposto a visita, curatoe linviato più vol1te al centro per too,sica-dipendenti di lesi. Dalla cartella clinica, delresto, era oJpparso nettamente il rapido mi-g.Iioramento del Biscardi fino al momentoin cui il pdmario del centro aveva certifi-cato che il detenuto poteva raggiungere qual-siasi destinazione.

Quanto, ,poi, al comportamento del per-sonale in servizio presso la oasa di reclusio-ne di Sulmona, va sottoJjneato che il Biscar-di si è tolto la vita improvvisamente, senzache nulla, apparentemente, facesse presagireil suo gesto nemmeno ai compagni di cella.

AMo stato, comunque, non sono emersi,sul piano disciplinare, elementi di res:pon~

, sabilità.

JERVOLINO RUSSO ROSA.Domando di parlare.

P RES I D E N T E . Ne ha facoltà.

JERVOLINO RUSSO ROSA.Signor Presidente, vorrei innanzi tutto sotto-lineare la positività del fatto che il dibattitosu un tema tanto centrale quale è quello del~la droga sia tornato in Parlamento e quindisia ormai affrontato ~ e spero che continui

ad esserlo ~ sulla base di approfondimentiseri dal punto di vista giuridico e dal puntodi vista scientifico e con una riflessione cri~tica sulle esperienze degli altri paesi.

Vorrei soltanto fare una sottoI.ineatura suquanto ha detto il Ministro prima: non peressere colta da «illusioni di redenzione »,ma mi pare difficile e non produttivo impo~stare il problema della validità o della esperibilità di un sistema di recupero dei droga-ti solo in termini di costo di tale sistema csolo in termini di mancanza del personale ne~

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Senato della Repubblica ~ 1462 ~ VIII Legislatura

28a SEDUTA (antimerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO Il OTTOBRE1979

cessario per affrontarlo. Semmai, infatti, èdovere della comunità trov.are i sistemi di co~pertura della spesa e predisporre il perso~naIe preparato.

Per quanto riguarda l'interrogazione nu-mero 3.00170, vorrei preliminarmente direche sono molto meravigliata del fatto cheil principale interrogato, cioè il Ministro del-la pubblica istruzione (visto che in es'sa siparla di prevenzione della droga nella scuo~la), non abbia mandato qui neanche un suorappresentante; quindi.ci troviamo di fronteal Ministro della sanità, al Ministro di graziae giustizia, nonchè a!1Ministro per i rapporticon il Parlamento, che ringraziamo, ma chenon sono i principali responsabili del di-scorso che, con la nostra interrogazione,volevamo fosse aperto nel Parlamento e nelpaese.

Direi che a noi premeva fare rifletteresull'attuale situazione della prevenzione nel-la scuola, nel senso che non riteniamo cheil problema possa essere impostato e dsoltoesclusivamente con l'inserimento della pre~venzione della droga all'interno dell'educa-zione sanitaria. Certamente si tratta di unnotevole passo in avanti, però, tenendo con-to che nella scuola media dell'obbligo l'edu-cazione sanitaria è inserita nell'ambito dellesoienze matematÌ!Che, fisiche, chimiche, na-turali e tenendo conto dello scarso numerodi ore che a queste materie viene dato, ilrelegare la prevenzione della droga soltantonella educazione sanitaria è una rispostadel tutto parziale.

Bisogna allora spaziare di più e andare avedere quali sono le soluzioni proposte dal-la legge sulla droga. Qui vorrei fare alcunirilievi, sui quali appunto desideravo averedelle risposte.

L'articolo 86 della legge sulla droga pre-vede dei corsi per gli insegnanti che devonoessere organizzati dai 'provveditorati aglistudi. Ora, anche non ritenendo inutili (senon addirittura ridicoli, come è stato det-to in quest'Aula) gli organismi appositi, pre-visti dalla legge 865, presso i provveditoratiagli studi, risulta però che questi corsi fi-

nora sono stati attuati soltanto in pochissi-me province e in termini quantitativamen-te del tutto inidonei ad affrontare un serioprogramma di prevenzione.

Dall'articolo 87 della legge 865 è poi pre-visto che siano organizzati dei corsi per igenitori. Di tale onere è fatto carico ai con-sigli d'istituto, sia nella scuola media infe-riore, sia nelle souole secondarie superiori.Anche a questo proposito vorrei saperequanti corsi sono stati attuati e dove sonostati attuati. Vi è un problema di fondo cheè quello dei finanziamenti di questi corsi.Il finanziamento, secondo la legislazione vi-gente, deve far carico agli stanziamenti nor-mali del consiglio d'istituto, che sono in ge-nere scarsissimi e che quindi allo stato difatto rar.amente offrono la possibilità con~creta di affrontare quest'altro onere.

Rapidissimamente una riflessione sull'ar-ticolo 88 che prevede la possibilità, invece,di fare dei corsi di formazione e di educazio-ne per i giovani. L'articolo 88 della legge 'Vi-gente fa una distinzione e prevede che que-sti corsi siano generalizmti per le scuolesecondarie superiori, facendo sempre cari-co dell'onere di organizzazione al consigliod'istituto, previa autorizzazione dei consi-gli di distretto. Questo ulteriore adempimen-to risulta essere un fatto burocratico che siaccomuna alla carenza di finanziamenti e ri-tarda la realizzazione dei corsi. t? previstosoltanto come fatto eccezionale l'esperimentodi corsi per alunni nella scuola media dell'ob~bligo, mentre invece l'abbassamento progres-sivo dell'età di approccio alla droga rendereb-be opportuna una prevenzione generalizzatae non eccezionale anche nella scuola mediadell'obbligo.

Per le scuole elementari non è prevista al-cuna prevenzione. Occorre però riflettere sulfatto che in un'indagine del Ministero delJapubblica istruzione, redatta su dati del 1977 cpubblicata nel 1978, si fa presente che nel 3per cento ~ ed è un dato allarmante ~ delle

scuole elementari italiane c'è presenza di dro-ga. Di fronte a questa realtà non vi è di fattoalcuna attività preventiva, così come mancauna previsione legis}ativa.

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Senato della RepHbblica VIII Legislatura~ 1463 ~

Il OTTOBRE 1979286 SEDUTA (antimerid.)

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ASSEMBLEA. RESOCONTO STENOGRAFICO

Presidenza del vice presidente V A L O R I

(Segue J E R V O L I N O R U S S O R O -SA). Si potrebbe porre, senza essere allar-mistici, anche un problema di prevenzionefatta in modo adeguato e correlata a un di-scorso di educazione sanitaria persino nellascuola materna. Date le capacità di app.ren-dimento dei bambini credo non si tratti d~un discorso utopistico.

Altri due rapidissimi rilievi. L'attuale leggenon prevede un coinvolgimento nell'opera diprevenzione del personale non docente nellascuola. Sarrebbe invece opportuno operaretale coinvolgimento dato il contatto che que-sto personale ha con i ragazzi e dato ancheil passaggio, a quanto risulta sapere, del mec-canismo di accesso della droga alle scuoleanche attraverso il personale non docente.

Esaminando ciò che ha fatto il servizio an-tidroga del Ministero della pubblica istruzio--ne abbiamo potuto vedere una serie di pub-blicazioni estremamente valide anche sul pia-no scientifico. Però, conoscendo il mondo del-la scuola, e non 'soltanto dalla bib1ioteca delSenato, ma dall'interno, posso rilevare chequeste pubblicazioni non sono affatto presen-ti all'interno delle scuole. Esse quindi risul-tano essere degli strumenti di lavoro estre-mamente validi, ma dati in dotazione sol:tan-to ad iniziati. Sarebbe allora opportuno ge-neralizzare la forni tura almen0 alle biblio-teche scolastiche dei sussidi didattici che ilMinistero ha previsto e predisposto per i pro-fessori.

C'è un ultimissimo problema su cui vorreirichiamare la vostra attenzione: quello deisussidi didattici per gli alunni. I sussidi di-dattici per gli alunni evidentemente non ri-solvono il problema di una prevenzione cheha una dimensione educativa, quindi una di-mensione molto piÙ approfondi,ta. Però, inuna logica di emergenza, anche un sussidiodidattico dà la possibilità di iniziare un di-scorso preventivo con gli alunni. Esaminan-do i bollettini del servizio antidroga del Mini-stero della pubblioa istruzi!One riscontriamo

che essi sono critici, ad esempio, verso a:lcunistrumenti didattici predispo&ti dalla RAI,ma non offrono proposte in alternativa. Suquesta tematica e sulle attività che il Mini-stero delil'interno ~ vedo che anche H Sotto-segretario per l'interno è andato via ~ ha po-&to in essere per realizzare un controllo va-Jido degli edifici sco]astici e delle loro adia-cenze, dove spesso proliferano la diffusionedella droga e i tentartivi di approccio con i ra-gazzi, noi con la nostra interrogazione desi-deravamo avere notizie.

TEDESCO TATÙ GIGLIA.Domando di parlare.

P RES I D E N T E . Ne ha facoltà.

T E D E S C O T A T Ù GIG L I A. Si.gnor PreSlidenre, onorevole Ministro, deb-bo dichiarare la mia insoddisfazione per ledichiarazioni che qui ci sono state rese. Pos-so anche dire che questa insoddisfazione nonè estemporanea in quanto, come è noto, iltesto del discorso del Ministro è stato diffu-so ieri. (Interruzione del senatore Perna).Quello che ci preoccupa nella sua esposizio-ne, onorevole Ministro, è la mancanza di unastrategia complessiva del Governo su questaquestione. Come diceva bene ieri il collegaGualtieri, il problema non riguarda solo ilsuo Dicastero. Siamo qui per discutere sulproblema e non sugli 'specifici aspetti sa-nitari.

Abbiamo dichiarato in plU occasioni, eanche nel corso di questo dibattito, che diquesta strategia complessiva possono farparte modifiche legislative che non riguarda-no soltanto la legge 685, ma la politica pena~le complessiva. Mi sia consentito sottolinearetuttavia quanto è emerso dall'intervento delsenatore De Carolis, e cioè che oggi porrel'accento su una pura e semplice modifica le-gislativa è, al di là delle intenzioni, una fu-

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VIII Legislatura::~f!C',to deì/a Re[JlIbbhcG ~ 1464 ~

28a SEDUTA (antimerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO Il OTTOBRE1979

ga in avanti rispetto al problema di comequesta legge è stata applicata, di che cosagli organi dello Stato debbono fare perchèessa abbia piena attuazione. Nella legge nu-mero 685, che in questo ramo del Parlamen-to abbiamo elaborato, prevedemmo la depe-nalizzazione completa dell'uso e della deten-zione per uso ,di droghe come presuppostoper un' azione di prevenzione e di recupero enon come un modo per arrendersi di fronteall'inarrestabile fenomeno.

Se parliamo ~ ma lei, onorevole Ministro,non ne ha parlato afifatto ~ dei problemi cheoggi ci si pongono per la attuazione di questalegge, non possiamo non partire non solodall'andamento del fenomeno, ma anche esoprattutto dalle esperienze concrete, con 4loro limiti e le loro insuffiicienze che dobbia-mo superare. Non partiamo dall'anno zero;non siamo al 1975. In questi quattro anniè successo qualcosa: si è aggrarvato il feno-meno, ma sono stati fatti anche alcuni ten-tativi nuovi. Intanto, grazie all'azione corag-giosa ed efficace di una parte consistente del-la magistratura, la depenalizza~ione è srtatauno strumento vòlto a fare usdre dalla spi-rale della disperazione molti tossicomani, èstata un modo per porre in luce la Iloro con-dizione. Ora, i reali problemi che la depe-nalizzazione ha portato allo scoperto non ri-guardano in realtà l'uso delle sostanze stu-pefacenti, ma quello che vi sta a monte, leragioni che portano all'uso di queste so-stanze.

Lei, onorevole Ministro, diceva che il recu-pero è il presupposto per il pronto inseri-mento dei giovani nella società; ma possia-mo dimenticare, ad esempio, parlando diquesto, la condizione non solo quantitativa,ma qualitativa del mercato del lavoro? Par-lare di queste cose non è una fuga rispettoal problema, ma un modo reale per affron-tarlo. Ciò non ci esime certo dagli interventispecifici di prevenzione, di recupero e anchedi repressione, purchè non dimentichiamoche di una strategia reale ed efficace controle tossicomanie il primo punto è la prospet-tiva che apriamo alle nuove generazioni nel-la società italiana. Questo è il reale e piùimportante problema su cui dobbiamo con-frontarci.

Venendo allo specifico, 'Vi sono esperien-ze non solo giudiziarie ma di enti locali. Ie-ri il collega Bompiani, in modo intelligente,ma anche un po' insidioso ~ se me lo con-sente ~ tendeva piuttosto a rimarcarne i li~miti, le deficienze e così quasi implicitamen-te a dimostrare l'impossibilità di una politi-ca decentrata. Ed è sintomatico che lei, ono-revole Ministro, non abbia neppure ricordatoche con l'entrata in vigore della riforma sa-nitaria la questione delle tossicomanie si col-loca nel decentramento più complessivo del-le strutture sanitarie.

La :scelta operata dalla aegge, precorrendola 'riforma sanitaria, di affidare alle regioni eagli enti locali l'azione di prevenzione e direcupero va attuata fino in fondo; e ciò si-gnifica che il consiglio dei rappresentanti re-gionali, previsto dalla legge, non può avereun funzionamento episodico, ma deve avereuna funzione operativa, e anche qui ripren-do una richiesta precisa avanzata dalle re-gioni, cioè che del comitato scientifico, che ilsuo Dicastero, onorevole Ministro, ha pro-mosso, non possono non far parte propriogli enti che sono per legge preposti alla pre-'venzione ed al recupero.

Quindi vi è un campo di sollecitazione al-le regioni, ma anche di raccordo che Parla-mento e Governo possono e debbono stimo-lare, perchè si coordinino e generalizzino leesperienze e da queste si deducano eventuarliprovvedimenti integrativi.

Per la parte relativa alla repressione deltraffico la legge prevede per la prima voltanella nostra legi1slazione un ufficio di coordi-namento presso il Ministero dell'interno; laquestione è rilevante, anche perchè s'innestain modo massiccio con la criminalità e conil fenomeno mafioso. Ma di tutto questo nonvi è traccia. Sappiamo solo, dalla relazionea suo tempo presentata dal Ministero dellasanità, che è stato istituito questo ufficio,ma non sappiamo quali siano la sua attivitàe le sue esperienze. Temo che il silenzio na-sconda il nulla. Anche su questo argomentovarrebbe la pena di discutere.

Infine aggiungo un motivo di particolaris-sima, pesante insoddisfazione per la replicache ci è stata data sulla situazione delle car-ceri, a proposito della quale non vi è solo

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V II I LegislaturaSenato de.lla Repubblica ~ 1465 ~

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da esaminare la dinamica di singole vicendeluttuose, ma 'Vi è un problema ben più va~sto. Infatti istituzioni carcerarie, istituzioniscolastiche e caserme, che potrebbero e deb~bono essere in base alla legge veicoli di pre-venzione, sono oggi tra i veicoli più perico-losi di diffusione delle tossicomanie. Eccoi problemi con cui vogliamo fare i conti eche dopo il dibattito di oggi restano com~pletamente aperti. (Applausi dall' estrema si-nistra).

F ASS I N O . Domando di parlare.

P RES I D E N T E . Ne ha facoltà.

F ASS I N O. Signor Presidente, onore-vole Ministro, onorevoli senatori, che il pro-blema della diffusione di sostanze ,stupefa-centi nel nostro paese sia in via di costanteaggravamento lo dimostrano tutti gli inter-venti che ad ottimo livello si sono succedutiin questo dibattito, confermando peraltro lenostre preoccupazioni 'Sul progressivo aumen~to della diffusione della droga con conseguen-ti gravi effetti sulla psiche e sul fisico dichi ne usa.

Abbiamo visto tra l'altro confermato l'im~pressionante numero di giovani che perdo-no la ,vita in questi casi. Ecco perchè, ono-revoli colleghi, qualcosa a nostro avviso oc-correva fìare di nuovo, ripeto, di nuovo edi concreto, anche solo come ipotesi di pro~posta, non essendo evidentemente ~ e mi pa-re che in parte sia stato riconosciuto da tutti~ le leggi e le strutture oggi esistenti ade-guate a fronteggiare tale fenomeno.

Ecco le ragioni della interrogazione che ab-biamo rivolto al Ministro. Nel prendere attodi quanto ha risposto l'onorevole Ministro,non possiamo, quindi, che concordare conlui per aver voluto sollevare per la primavolta senza reticenze, a livello governativo,il problema della droga, per indurre i re-sponsabili a ricercare vie e mezzi nuovi, attia fronteggiare tale piaga sociale.

La nostra interrogazione mirava soprat~tutto a conoscere ufficialmente le sue inten-zioni e nel contempo i risultati degli studie delle indagini sul problema e, in una conessi, le indicazioni dei mezzi nuovi, cui pri~

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ma alludevo, che dovrebbero emergere siadelle sue intenzioni, sia soprattutto dal di-battito che molto seriamente si è svolto ieried oggi in quest'Aula.

Vagliare le esperienze compiute negli altripaesi ed i risultati, siano essi positivi chenegativi, era ed è dovere del Governo e delMinistro della sanità; era ed è dovere nostro,onorevoli colleghi, prenderne atto. Abbiamola sensazione precisa, ,daHa rispo'Sta aHa no-stra interrogazione, che l'onorevole Ministroabbia imboccato una strada senz'altro diffi-cile da percorrersi, ma indubbiamente vali~da, nel porre una buona volta tale problemachiaramente e magari drammaticamente difronte a tutti, per smuovere in una parolal'opinione pubblica, per provocare ~ se miconsentite ~ un utile choc. Ma proprio per-chè riteniamo che nel nostro paese sia oggipiù che mai necessario ed utile provocarequesto e magari anche altri utili choc perrimuovere gli ostacoli che impediscono quasisempre di tradurre in pratica le tante pro-poste che purtroppo rimangono soltanto talisoventissimo, proprio per questo mi dichia-ro soddisfatto delle indicazioni che con tuttaobiettività il Governo ha fornito anche inrisposta alla nostra interrogazione. A nomedei liberali 10 invito a proseguire nella lot-ta contro questa grave piaga, tenendo pre-senti le drammatiche conseguenze che nederivano e tenendo conto delle osservazio-ni, dei consigli e ~ aggiungo ~ anchedelle giustificatissime preoccupazioni emer-se da questo dibattito; lo esorto a prose~guire con impegno e con rigore per noncondurre una battaglia puramente verbale,bensì per tradurla in pratiche, concrete rea~lizzazioni.

P RES I D E N T E. Passiamo ora allavotazione della mozione presentata dal se-natore Spadolini e da altri senatori.

FOR N I. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

FOR N I. A nome del Gruppo dellademocrazia cristiana, mi permetto di chie-dere, signor Presidente, una breve sospen-

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Senato della Repubblica ~ 1466 ~ VIII Legislatura

28a SEDUTA (antimerid.) ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 11 OTTOBRE1979

sione deUa seduta per dar modo alle partipolitiche di elaborare un documento il piùpossibile unitario, da sottoporre all'appro~vazione dell'Assemblea, stante l'esigenza dievitare inopportune divisioni in una materiatanto delicata.

P RES I D E N T E. Nell'accoglierela richiesta avanzata dal senatore Forni, laPresidenza ricorda che il Padamento in se-duta comune è convocato per le ore 11,30.

Sospendo la seduta.

(La seduta, sospesa alle ore 10,15, è ripre~sa alle ore 10,30).

P RES I D E N T E. Chiedo ai propo~nenti se mantengono la mozione all'ordinedel giorno.

V E N A N Z E T T I. Signor Presidente,dopo il dibattito che si è ,svolto ieri e dopoaver ascoltato anche l'intervento del Ministrodi questa mattina, abbiamo ritenuto che lanostra mozione avesse raggiunto l'obiettivodi riportare in Parlamento la d.iscussione suquesti drammatici problemi.

Poichè da rappresentanti di vari Gruppisi è concordato un ordine del giorno moltodettagliato sugli orientamenti del Senato alriguardo, dichiaro, anche a nome degli altrifirmatari, di ritirare la mozione, avendocompletamente aderito e partecipato alla ste~sura dell'ordine del giorno che lVÌene pre~sentato.

P RES I D E N T E. Avverto che è statopresentato un ordine del giorno. Se ne dialettura.

M I T T E R D O R FER, segretario:

Il Senato,

udite le dichiarazioni del Ministro e te~nuto conto della discussione svoltasi, consi-derata la necessità di un più coordinato edincisivo intervento scientificamente ed ope~rativamente finalizzato a prevenire e farfronte al dilagare dell'uso della droga veri-ficatosi in particolare in quest'ultimo pe-riodo,

impegna il Governo entro il 15 dicem~bre 1979 a:

1) esperire una completa ed articolataindagine sulla diffusione della droga nel Pae-se, con particolare riguardo all'incidenza delfenomeno nella scuola, nelle carceri, nellecaserme e negli ambienti di lavoro, avvalen~dosi anche del contributo e dell'esperienzadelle Regioni;

2) riferire sullo stato di attuazione del-la legge n. 685 del 1975 per quanto riguarda1. provvedimenti di competenza del Gover-no, nonchè sulla sufficienza ed efficienza del~le strutture realizzate, anche al fine di forni-re al Parlamento i dati e gli elementi neces-sari per eventuali modifiche della legge nu-mero 685, tenendo conto anche delle necessi-tà di armonizzare la legge stessa con quellan. 833 del 1978 istitutiva del servizio sanita-rio nazionale;

3) riferire sullo stato di attuazione del-la legge n. 685 per quanto riguarda i provve-dimenti di competenza regionale;

4) riferire sull'effettivo utilizzo da par-I te delle Regioni delle strutture private e del

volontariato così come previsto dalla leggenumero 685;

5) favorire l'attuazione di un più or~ganico raccordo fra gli interventi di compe-tenza statale e fra questi ultimi e gli inter-venti di competenza regionale;

6) riferire sull'attuazione delle Conven~zioni internazionali in materia e sullo svi-luppo dei collegamenti con gli altri Paesi econ gli organismi internazionali anche alloscopo di individuare le fonti e i canali delladiffusione della droga per l'adozione delleconseguenti misure.

9. 1-00016. 1 GUALTIERI, OSSICINI, DEL NE-

R0' MERZARIO, SPINELLI,

F ASSINO, BRUGGER, FOSSON

A L T I S S I M O, ministro della sanità.Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

A L T I S S I M O, ministro della sanità.Dichiaro di aderire all'ordine del giorno e

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,'JeII(LLO del"; R~pubbllca~~~~~~~~~

VIII Legislatura~ 1467 ~

11 OTTOBRE197928a SEDUTA (antimerid.) ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

di non avere nulla da aggiungere a quantodetto nel corso della discussione.

P RES I D E N T E. Passiamo alla vo-tazione dell'ordine del giorno.

F O N T A N A R I. Domando di parlareper dichiarazione di voto.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

F O N T A N A R I. Onorevole Presi-dente, onorevoli colleghi, signor Ministro, lecolleghe ed i colleghi che hanno preso laparola ieri hanno messo in luce l'aspettoumano, sociale e medico del fenomeno delladroga. Noi conveniamo che questo è l'aspettopiù importante, che incide sulla società esul suo avvenire perchè interessa proprio igiovani e che deve impegnare pertanto tuttele forze della collettività, e quindi natural-mente il Parlamento, per una possibile equanto più rapida soluzione del problema.

Ci sembra però che anche un altro riflessonon sia trascurabile perchè anch' esso pesasulla collettività: il riflesso relativo all'or-dine pubblico specialmente nelle grandi cit-tà. Se è vero, come fu detto da un alto ma-gistrato di Milano, che 'su 170.000 reati nuo-vi in un anno denunciati in quella città cir-ca 120.000 hanno in qualche modo un ad-denteUato con la droga, tale aspetto non puòessere semplicemente dimenticato.

Nell'associarci all'ordine del giorno pre-sentato riteniamo opportuno auspicare cheil Parlamento e il Governo tengano contoanche di questo aspetto che preoccupa inmaniera altrettanto grave i cittadini.

F I N E S T R A. Domando di parlareper dichiarazione di voto.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

F I N E S T R A. Onorevole Presidente,onorevole Ministro, colleghi 'senatori, pren-do la parola per una brevissima dichiara-zione di voto. L'ordine del giorno ci trovaconsenzienti in quanto, dopo una discussioneampia e approfondita, accoglie le nostre ri-

chieste e i nostri suggerimenti. La raccoltadelle informazioni, delle notizie e dei datiper noi è indi'spensabile. Quindi la istituzio-ne di una banca di dati è una cosa essenzialee indispensabHe per poter procedere a:ll'azio-ne successiva che è quella operativa.

Ci auguriamo però che l'azione del Gover-no sia rapida, inci!siva, concreta ed atta afrenare il sempre più dilagante fenomeno del-la droga, che presenta aspetti umani, sociali,sanitari, psicologici.

Credo sia dovere e responsabilità dellaclasse dirigente non perdere più tempo, maandare incontro con incisività alle aspetta-tive dei cittadini che attendono da questoParlamento una prova concreta per frenareappunto il dramma della droga.

S P A D A C C I A. Domando di parlareper dichiarazione di voto.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

S P A D A C C I A. Voterò contro que-sto ordine del giorno poichè in tutto il suotesto si fa indiscriminatamente riferimentoal problema della droga senza una distinzio-ne fra i derivati dalla canapa indiana, ma-rihuana e hashish, e le droghe che, secondoil contenuto del mio intervento, l'interpel-lanza che ho presentato, la posizione gene-rale del mio partito e della rappresentanzaparlamentare radicale della Camera e delSenato, devono costituire l'obiettivo di unalotta efficace dello Stato contro la diffusionedelle tossicodipendenze nel paese.

Devo con questo però prendere atto che siè aperto un dibattito ~ non si è chiuso ~

in quest'AUJ1a e che ci sono stati, negli in-terventi, accenti a volte di chiusura, ma an.che di apertura rispetto ai problemi reali cheabbiamo di fronte. Li ho colti negli interven-ti del Gruppo comuni1sta, negli interventi delcompagno Pittella e del compagno Spinelli,del Gruppo socialista, li ho colti anche nel-l'inteI1Vento del collega De Carolis, presiden-te della Commissione giustizia di questo ra-mo del Parlamento, che si è battuto in di-fesa della legge vigente, ma non si è attestatoin una difesa generica e indiscriminata, e ha

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Senato della Repubblica ~ 1468 ~ V I II Legislatura

Il OTTOBRE197928a SEDUTA (antimerid.) ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO

riconosciuto due cose: 1) che la legge non èstata, per quanto riguarda le strutture diprevenzione e recupero previste, attuata; 2)che è stata male applicata ~ e questo è unriconoscimento importante venendo da unodei padri della legge ~ attraverso interpre-tazioni restrittJive della magistratura perquanto riguarda quelle che voi chiamate dro-ghe leggere e che io chiamo non-droghe, ma-rihuana e hashish: cioè quella stes'sa inter-pretazione della magistratura ha portato aduna criminalizzazione crescente di vasti stra-ti di consumatori di non-droghe, sui qualisi è più facilmente inserito il mercato del-l'eroina.

Debbo dire che non ho trovato accenti diapertura su questo problema ~ e me ne ram-marico ~ nella replica che il ministro Al-tissimo ha reso in quest'Aula. Da questo pun-to di vista ho trovato la replica particolar-mente chiusa su tutta la linea. Credo che ilproseguimento del dibattito che l'ordine delgiorno presentato consente ci permetterà dichiarire i punti di dissenso.

Non siamo d'accordo sulle cifre, non sia-mo d'accordo su molte altre cose, ma so-prattutto non siamo d'accordo sulla valu-zione dei meccanismi attraverso i quali vie-ne combattuto il fenomeno della droga neglialtri paesi. Si è fatto qui riferimento aHaimpostazione pragmatica dei paesi anglosas-soni; è verissimo, vi è una impostazionepragmatica, ma quando si confronta la legi-slazione italiana ~ e si dice che è avanza-ta ~ con leggi magari teoricamente menoavanzate, si dimenticano le strutture che glialtri paesi hanno a disposizione e si dimen-tica la duttilità della magistratura di queipaesi, perchè non si può confrontare, adesempio, la legislazione olandese con quelladtahana senza tenere conto del fatto che inOlanda non vi è l'obbligatorietà dell'azionepenale e che attraverso un'azione di politicacriminale ormai da anni in Olanda, comein molti altri paesi europei, non si procedepiù contro i.consumatori dei derivati della ca-napa indiana. Questa situazione è analoga aquella ormai esistente nelle aree urbane me-tropolitane degli Stati Uniti.

In questa prima fase del dibattito vi èstato un grande assente: il mercato clande- I

stino, con gli interessi che intorno ad essosi sviluppano e gli illeciti profitti che siinsediano nel nostro paese attraverso questaattività criminale. Mi risulta assolutamentemisterioso il modo in cui si vuole combat-tere, da parte del Governo, delle forze po-liltiche e del Parlamento, la diffusione ela crescita di questa attività criminosa, diquesto mercato clandestino. Occorre consi-derare che i dati dell'Interpol dicono che glieffetti della prevenzione e della repressionepenale non colp1scono più del 5-10 per centodei mercato, cioè non si riesce ad inciderese non minimamente sull'offerta. E alloraevidentemente ci troviamo di fronte ad unasituazione nella quale esiste un enorme vuo-to di intervento. Questo è il punto centrale,senza affrontare il quale diventano accade-mici tutti gli altri discorsi, anche il bellis-simo discorso, che condivido in tanta par-te, del compagno Ossidni, perchè se nonrisolviamo prima le dinamiche di massa delfenomeno non possiamo prevedere struttu-re finalizzate ad interventi individuali di re-cupero dei tossicodipendenti e di supera-mento del problema della dipendenza, per-chè tali strutture sarebbero inefficaci.

C'è un salto logico che non possiamo col-mare. Voterò contro questo ordine del gior-no per ragioni di coerenza, prendendo attoche tuttavia il dibattito rimane aperto, ein qv.esto dibattito saremo certamente pre-senti.

P RES I D E N T E. Metto ai voti l'or-dine del giorno presentato dal senatore Gual-tieri e da altri senatori. Chi l'approva è pre-gato di alzare la mano.

:È:approvato.

Il Senato tornerà a riunipsi in seduta pub-bUca oggi, alle ore 16,30, eon l'ordine delgiorno già stampato e distribuito.

La seduta è tolta (ore 10,50).

Dott. PAOLO NALDINIConsighere preposto alla direzione delServiZio dei resocontI parlamentarI