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I “sentieri” del pensiero Processi Cognitivi

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I “sentieri” del pensiero

Processi Cognitivi

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Le tre aree di indagine Le tre aree di indagine (da approfondire sul manuale)(da approfondire sul manuale)

1. Ragionamento 1.1 Deduttivo1.2 Induttivo e Formazione di concetti1.3 Analogico

2. Problem Solving3. Presa di Decisioni

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SiamoSiamo PsicologiPsicologi e non e non LogiciLogiciStudiosi di Logica: studio delle regole alle quali il pensiero deveconformarsi per essere valido. Attenzione rivolta alla espressioneverbale del pensiero.

Psicologi: analisi fenomenologica dei processi di pensiero: come ilpensiero si presenta nella sua attuazione concreta, che non corrisponde sempre e necessariamente al pensiero RAZIONALE chesegue le regole della Logica formale.

Il pensiero studiato dalla psicologia copre una realtà mentale più vastadel pensiero studiato dai logici: sviluppo del pensiero; differenzeculturali; il pensiero “quotidiano” (Barlett), il pensiero “prevenuto”.

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ProblemProblem solvingsolving

Gestalt:

Köhler e Apprendimento per ”insight”

Wertheimer e pensiero produttivo

Duncker e processo di soluzione di problemi e ostacoli

Cognitivismo: pensiero come problem solving (Newell e Simon)

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KKööhlerhler: Apprendimento per : Apprendimento per InsightInsightSituazione tipica: all’animale viene presentato del cibo (e l’animale è affamato!), che può essere però ottenuto solo attraverso la soluzione di un problema, strumentale o locomotorio. Nel campo percettivo sono disponibili tutti gli elementi necessari per risolvere il problema.

Soluzione del Problema: attraverso l’insight.

Insight (tradotto con intuizione o illuminazione): operazione mentale di ristrutturazione cognitiva. Per giungere alla soluzione il soggetto opera una ristrutturazione degli elementi disponibili (in campo) in una nuova configurazione. Viene attribuita ai vari elementi una funzione diversa: cogliere questa funzione permette la soluzione del problema.

Birch, H,G. (1945): insight ottimale per livello MEDIO di motivazione-attivazione

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WertheimerWertheimer: Pensiero Produttivo (1945): Pensiero Produttivo (1945)

Pensiero produttivo: soluzione del problema non attraverso l’applicazione di procedure già apprese ma attraverso un processo di “ristrutturazione del campo”.

E’ CREATIVO: crea una soluzione nuova modificando la struttura (non necessariamente percettiva).

Approfondimento sulla creatività-Modello “multifattoriale”di Guilford(1950)

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Il problema dei 9 punti:Senza sollevare la matita dal foglio tracciare 4 linee rette in modo da toccare tutti i 9 punti.

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DunckerDuncker: La psicologia del pensiero produttivo (1935): La psicologia del pensiero produttivo (1935)Studi sul processo che porta alla soluzione di un problema e sui fattori che ostacolano il raggiungimento della soluzione.Il Problema: situazione conflittuale, in cui da un lato ci sono i dati e dall’altro lo scopo o compito. I due termini sembrano fra loro difficilmente conciliabili. Il Processo-la soluzione del problema non avviene immediatamente, ma per tappe (alcune delle quali sbagliate, ma che comunque fanno avanzare nell’analisi della situazione conflittuale). L’albero della soluzione:diagramma delle strategie che il soggetto tenta per giungere alla soluzione finale.

I fattori- Fra questi la fissità funzionale: se la soluzione del problema avviene attraverso l’attribuzione di una funzione diversa ad un oggetto, il problema sarà più o meno facile da risolvere a seconda della resistenza dell’oggetto ad assumere funzioni diverse. Es. nel problema dei 9 punti la fissità funzionale è data dalla configurazione quadrata (derivante dalla legge della buona forma).

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Il problema delle candele (Duncker, 1930)

Il grado di fissità funzionale può variare in funzione di: conoscenze e esperienza del soggetto, contesto percettivo del problema, “implicazioniparassite degli oggetti” (Petter, 1962).

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HumanHuman ProblemProblem SolvingSolving((NewellNewell e Simon, 1972)e Simon, 1972)

Concetto di SPAZIO DEL PROBLEMA: rappresentazione che il soggetto ha del problema e che comprende un insieme di stati e operazioni:

Stato inizialeStato finale o metaOperatori o azioni applicabili per raggiungere lo stato finaleVincoli imposti dal problema

Oggetto di indagine è il processo che conduce alla soluzione del problema (le strategie e le “mosse”).

Metodi e tecniche usate: metodi simulazionali ma anche tecniche comportamentali come i resoconti verbali (“verbal reports”).

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Algoritmi e Euristiche (CAP 8)Algoritmi e Euristiche (CAP 8)

Algoritmo: strategia che prevede una esplorazione sistematica di tutte le possibili vie di soluzione e che porta alla soluzione di un problema attraverso una sequenza precisa di stadi e sottosoluzioni. Garantisce il raggiungimento dell’obiettivo. Molto dispendiosa come strategia.

Euristica: strategia che prevede l’esplorazione delle alternative o vie di soluzione più probabili, “scorciatoia cognitiva” economica ed efficace ma che non garantisce il raggiungimento della soluzione. Vari tipi di euristiche: analisi mezzi-fini; “arrampicata sulla collina” (vedi capitolo manuale)

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Presa di decisioni

Psicologia Generale la preparo per il Psicologia Generale la preparo per il Secondo Appello?Secondo Appello?

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Approcci allo studio della DecisioneApprocci allo studio della DecisioneIl problema decisionale si pone quando l’individuo deve scegliere fra due o più alternative in vista di un dato obiettivo.

E’ stata studiata studiata con due approcci NORMATIVO e DESCRITTIVO

Approccio Normativo: è stato adottato soprattutto dagli economisti e dai matematici per descrivere come una persona dovrebbe prendere delle decisioni se si comportasse in maniera razionale (gli aspetti prescrittivi della decisione).

Teoria della utilità attesa: gli individui quando scelgono tengono contodella probabilità del verificarsi di un evento e della utilità attesa(l’interesse o il valore soggettivo atteso di qualsiasi evento). Su questateoria della Utilità attesa si sono basati gli economisti fino alla metà del 900.

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Approccio descrittivo: mira a costruire modelli in grado di DESCRIVERE e PREVEDERE il processo decisionale sotteso alle scelte effettivamente prese dagli individui e individuare i fattori che lo influenzano.

Teoria del prospetto (Kahneman e Tversky, 1979) che descrive e che rende conto del perché gli individui scelgono in modo difforme dal modello normativo:

Probabilità dell’evento: gli individui operano delle distorsioni quando si tratta di stimare la probabilità di un evento. Utilità Attesa: gli individui stabiliscono l’ammontare di un guadagno o di una perdita non rispetto a valori assoluti ma rispetto a determinati punti di riferimento.

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Le Le ““distorsionidistorsioni”” nella stima di Probabilitnella stima di Probabilitàà

Quali le principali?L’euristica della rappresentativitàL’euristica della disponibilità o accessibilità

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Esperimento di Esperimento di KahnemanKahneman e e TverskyTversky (1972)(1972)Due gruppi di soggetti: al 1 Gruppo viene detto che un gruppo dipsicologi ha fatto delle interviste e dei test di personalità a 30 avvocati e 70 ingegneri. Sulla base dei risultati sono state stilate delle descrizioni di personalità. Al 2 gruppo viene detto che il test èstato fatto a 70 avvocati e 30 ingegneri.

Compito: viene presentata una a caso delle 100 descrizioni di personalità e viene chiesto di stabilire con che probabilità si tratta di un ingegnere

Jack ha 45 anni. E’ sposato con 4 figli. Si solito è moderato, prudente e ambizioso. Non ha interessi socio-politici e passa la maggior parte del tempo libero con hobby come il bricolage, la vela e gli enigmi matematici.

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Risultato: Entrambi i gruppi giudicano che il personaggio sia molto probabilmente un ingegnere. Non c’è differenza nella stima di probabilità fra i due gruppi di soggetti, nonostante la “probabilità di base” sia diversa nelle due condizioni.

Conclusioni: i soggetti si basano sulla tipicità delle caratteristiche rispetto agli ingegneri, non sul numero di ingegneri presenti nel campione.

EURISTICA DELLA RAPPRESENTATIVITA’: un evento viene considerato appartenente ad una data categoria perché la sua descrizione è simile o rappresentativa di quella stessa categoria e viene trascurata la probabilità di base.

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Esperimento di Esperimento di KahnemanKahneman etet al (1982)al (1982)Due elenchi di nomi, per metà nomi di maschi e per metà di femmine. Nel primo elenco la maggior parte delle femmine sono personaggi famosi e la maggior parte dei maschi personaggi poco noti. All’opposto nel secondo elenco.La stima di frequenza di maschi e femmine è distorta in favore del sesso più rappresentato da personaggi famosi (piùfacilmente ricordabili).

EURISTICA DELLA DISPONIBILITA’: La stima della frequenza o probabilità di un determinato evento si basa sulla facilità e rapidità con cui vengono in mente esempi che fanno riferimento alla categoria del giudizio in questione. Il giudizio di probabilitàsu un evento è funzione della facilità di recupero dalla memoria ossia della sua disponibilità.

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Intelligenza

Processi Cognitivi

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CosCos’è’è ll’’Intelligenza?Intelligenza?Ricerca condotta da Snyderman e Rothman (1987): chiesto a oltre 1000 specialisti di indicare fra un elenco di capacità umane quali ritenevano principali indici di intelligenza. Risposte: ragionamento astratto, soluzione di problemi, capacità di acquisire conoscenze; ma anche memoria, capacità di adattamento al proprio ambiente, rapidità di elaborazione mentale, competenza linguistica…. Non c’è accordo!

Sviluppi più recenti: 1) l’intelligenza è funzionale (“capacità di attuare un comportamento adattativo indirizzato ad uno scopo”, Sternberg e Salter, 1982) ovvero finalizzata alla risoluzione di problemi di adattamento;2) l’intelligenza è plasmata e definita culturalmente: le credenze e consuetudini culturali tendono a stimolare e valorizzare qualità che sono utili nel contesto sociale e ecologico.

Intelligenza come applicazione di capacità cognitive e conoscenze al fine di imparare, risolvere problemi e raggiungere scopi che sono apprezzati da un individuo o da una cultura.

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Gli Approcci principali (da approfondire sul manuale)1) Psicometrico2) Teoria della Elaborazione dell’Informazione3) Neuropsicologico

Le questioni:Capacità unitaria o capacità multiple?Le origini: ereditaria o appresa? (basi ereditarie o ambientali)La questione culturale

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1. Approccio Psicometrico1. Approccio PsicometricoMisurazione delle differenze individuali e analisi statistica di tali differenze, a fini prevalentemente applicativi (istruzione, selezione del personale). Messa a punto degli strumenti (test) per la misurazione di queste differenze.

Galton: Differenze individuali nell’intelligenza misurate attraverso misurazioni di abilità sensoriali e motorie fondamentali, come la rapiditàdi reazione o cogliere una differenza fra stimoli simili. Intelligenza unitaria e basi biologiche, ereditarie.

Binet: Messa a punto del test di intelligenza (Binet-Simon, 1905) da cui derivano i moderni test di intelligenza (con domande e compiti che misurano abilità complesse). Prove di ragionamento verbale, abilitàaritmetiche, abilità visuo-spaziali. Intelligenza come costellazione di capacità mentali di ordine superiore e ruolo fondamentale dell’ambiente. Concetto di Età Mentale (Binet-Simon, 1908): età media alla quale i bambini ottengono un determinato punteggio.

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Sviluppi successivi del test di Binet: Stanford-Binet (1916) e concetto di QI.

I test collettivi: Army Alpha e Army Beta; SAT (Scholastic AssessmentTest)

Wechsler: a partire dalla fine degli anni 30, messa a punto di test di intelligenza per diverse classi di età. Concetto di QI verbale e di prestazione.

Validità e limiti dei test del Q.I.:il Q.I. è fortemente correlato con i voti scolastici (fra 0.60 e 0.70). I test di Q.I. valutano campi di intelligenza importanti in una societàindustriale alfabetizzata. La maggior parte dei test di Q.I però affronta solo parzialmente la memoria, la soluzione di problemi ecologici (i test di intelligenza sono focalizzati su problemi che spesso sono di scarso interesse per l’individuo, ben definiti con tutti i dati disponibili, e dove di solito c’èuna sola risposta corretta).

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Sviluppi sul tema: Una o molteplici?Sviluppi sul tema: Una o molteplici?Spearman (1904; 1923): Teoria dei due fattori: Abilità generale o fattore “g” e fattori specifici “s”. Il fattore “g” sarebbe una specie di “energia” cerebrale che rifornisce i vari raggrupamenti di neuroni con funzioni specifiche (“s”).

Thurstone (1938): Abilità mentali primarie (5/7).

Cattell (1971): messa a punto di test “culture fair”. Distinzione fra intelligenza fluida e cristallizzata (diverso andamento evolutivo).

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Innata o acquisita?Innata o acquisita?Contributo delle differenze ambientali e genetiche alle differenze intellettive individuali all’interno di un gruppo. Prove a favore del ruolo dei fattori genetici (anche se non esclusivo):

Studi sui gemelli monozigoti (identici dal punto di vista genetico) vs eterozigoti: nei primi la correlazione fra punteggi di Q.I. è più alta (Henderson, 1982: 0.87 vs 0.62).

Studi sulle adozioni: 1) si confrontano i Q.I. dei bambini adottati con quelli dei genitori e fratelli adottivi e dei genitori e parenti naturali. Globalmente le correlazioni sono risultate più elevate con i genitori naturali e si accentuano con l’età.2) Studi su gemelli monozigoti cresciuti in ambienti diversi, ovvero adottati da famiglie diverse: correlazioni molto elevate.

Un’alta proporzione delle differenze intellettive fra individui è correlata con differenze genetiche.

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2. Approccio della Elaborazione di InformazioniAnziché quantificare le abilità fondamentali l’obiettivo è quello di comprendere i processi cognitivi specifici alla base del comportamento intelligente. Interesse maggiore per gli aspetti qualitativi rispetto a quelli quantitativi.

L’intelligenza è intesa non come una quantità misurabile ma come un processo; le differenze di intelligenza rispecchiano le diverse attivitàcognitive messe in atto dagli individui nell’affrontare il compito.

I soggetti sono valutati in vari compiti di elaborazione dell’informazione e si verifica quale prestazione (in quale compito) o quale combinazione fornisca la migliore previsione del rendimento scolastico e/o professionale.

Tre variabili importanti: la velocità di elaborazione; le conoscenze accumulate; la capacità di acquisire e applicare strategie mentali

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-Teoria di Sternberg (1985): L’intelligenza è la capacità della mente di regolare e coordinare i suoi processi (le componenti) d’ordine inferiore in modo da aumentare la probabilità di risolvere problemi.

Teoria triarchica della Intelligenza (CAP 8): 3 sub-teorie:- Teoria componenziale- Teoria esperienziale- Teoria contestuale

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3. Approccio NeuropsicologicoGardner (1983): Teoria delle Intelligenze Multiple (“profilo” di 7 intelligenze):

-linguistica (abilità verbale generale)-logica matematica (ragionamento)-spaziale (percepire e stabilire rapporti spaziali)-musicale-corporea e cinestetica (controllo dei movimenti del corpo)-intrapersonale (comprensione di se stessi)-interpersonale (“intelligenza sociale”)

La domanda non è più: Quanto sei intelligente? Ma “In che cosa sei intelligente?”

Evidenze a favore: Studi condotti su pazienti con lesioni cerebrali; studi condotti su bambini prodigio (es. musicisti) e idiot-savants (idioti geniali). Sviluppo autonomo delle varie intelligenze.

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Critiche alla teoria di Gardner:Concetto di intelligenza troppo “diffuso”, si tratta di “talenti”;evidenze empiriche contrastanti sul fatto che i 7 tipi di intelligenza corrispondano ad effettive unità funzionali-neurali indipendenti;Potenziale “proliferazione” delle intelligenze (intelligenza corporea: la danza e il football sono la stessa cosa?)Mancanza di misure adeguate per misure le “nuove” intelligenze

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La questione culturale: test di intelligenza e La questione culturale: test di intelligenza e discriminazione razzialediscriminazione razziale

Differenze di Q.I. fra gruppi di individui (etnie). Primi studi, condotti negli Stati Uniti, riguardarono le reclute della Prima Guerra Mondiale. I risultati furono usati per sostenere l’inferiorità mentale di alcuni gruppi rispetto agli anglosassoni e contribuirono a far promulgare nel 1924 una legge sull’immigrazione che imponeva rigide restrizioni alle quote di immigranti provenienti dall’Europa.

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La questione La questione ““culturaleculturale””I test “culture free” o meglio “culture fair” (Cattell): test equi rispetto alla cultura (es. compiti come i labirinti, serie da completare, classificazioni in cui indicare l’elemento sbagliato; immagini speculari), a contenuto non-verbale, senza riferimenti a conoscenze precedentemente apprese.

Approccio ecologico (Cole e Scribner): studio delle relazioni fra intelligenza e il contesto ambientale-culturale in cui si trova ad operare. Eredità della scuola storico-culturale.

Studiare come le persone risolvono i problemi nel loro abituale contesto di vita. Studi di Scribner (1986).

Confrontare i risultati ottenuti in test standard di intelligenza da persone appartenenti a culture diverse, per individuare gli effetti della cultura.

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Il modo in cui le persone affrontano i test è influenzato dalla cultura (esritenere presuntuoso rispondere a domande che esulano dalla propria esperienza personale concreta). Studi di Scribner e Cole.

Strategie e stili di ragionamento e classificazione sono differenti nelle diverse culture (eredità e sviluppi degli studi classici di Luria e Vygotskij). Ruolo della scolarizzazione: permette l’esposizione a problemi astratti.

Definizione culturale di intelligenza: chi è intelligente? Ciò che si intende per comportamento intelligente varia da cultura a cultura, i tipi di pensiero e comportamento riconosciuti come intelligenti e stimolati variano notevolmente.

In Occidente intelligenza è identificata con capacità verbali, matematiche e spaziali.

Indiani Cree del Canada: qualcuno è intelligente se saggio, rispettoso, riflessivo e con un buon senso dell’orientamento. Particolare importanza attribuita al “non aver fretta” e all’autosufficienza (Berry e Bennet, 1992), mentre la maggior parte delle prove dei test di Q.I. considera anche il parametro tempo.

Culture africane: soprattutto abilità e competenze pratiche.