26 Aprile 2013 - Torinosette Musica e libri, organizza il Circolo dei lettori

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TO 7 10 TORINOSETTE “FRINGE”, IL VOLTO UNDERGROUND MA NON TROPPO AL TJF CON 60 LIVE, 150 ARTISTI, 10 LOCATION L PAOLOFERRARI oscorsoannohasvoltoilruolode- terminatedilinktraigrandispetta- coli,ilcircuitodeiclub,lariccasce- na locale e le radici popolari del jazz.Oralasezione«Fringe»inten- denonsoltantoripetersi,maanche potenziarelasuaoffertadiappun- tamentigratuiti.Unbelcarnet:60 concerti con oltre 150 artisti spal- matisu10locationraccoltetrailPoelazonadi piazzaVittorioVeneto,cuisiaggiungonosession esclusive. Il programma completo nelle nostre agende online e su www.torinojazzfestival.it/ fringe2013. LE STAR.LavocazioneundergrounddelFrin- genonescludelapresenzadipersonaggidipor- tatainternazionale,spessochiamatiamettersi indiscussionesupiùterreni.Ilprodigiosochi- tarristavietnamitaNguyênLêprendecasaal MagazzinosulPopericoncertidelle23,55:de- butta sabato 27 conilSaiyukiProject,concede ilbislaseradopoallastessaoraconiltrioSongs Of Freedom, suona lunedì 29 con il Maurizio Giammarco4tetechiudeledanze martedì 30 conilprestigiosoensembleFuriousMingusgui- datodaldirettoreDiCastri.Èinvecel’Esperiadi corsoMoncalieri2labaseoperativadelpianista belgaEricLegnini,cheguidaduesetaserata,il primoalle20eilsecondoalle23,15,coninterlo- cutorisemprediversi: sabato 27 FlavioBoltro, domenica 28 MaurizioGiammarco, lunedì 29 MauroNegrie martedì 30 TinekePostmacon RobertoRossi.Altreeccellenzeinlibertà:ilFla- vioBoltroTrioè venerdì 26 alle20alBlahBlah diviaPo21,PietroBallestreroeClaudioChiara sono sabato 27 alle23,30allaDrogheriadipiaz- zaVittorioVeneto18;l’indianoPrabhouEdouard guida domenica 28 alle20la«worldnight»del CaféDesArts,inviaPrincipeAmedeo33; lunedì 29 ilLabdipiazzaVittorio13ospitaalle23,30iKo- raBeat;iNoLogicdiIgorSciavolinosonodiscena martedì 30 alle 23,15 al Caffè del Progresso di corsoSanMaurizio69. IL FIUME. DueluoghimagicisorgonosulPoap- postaperilfestival.Ilprimoèlagiàrodatazatte- ra«MusicontheRiver»difronteall’Esperia,do- vesisuonainsolitariaalle23.Latieneabattesi- mo venerdì 26 ilcontrabbassodiFurioDiCastri, sabato 27 toccaalsaxdiTinekePostma, dome- nica 28 èlavoltadellatrombadiMarcoTambu- rini, lunedì 29 stessostrumentoperFlavioBol- tro,chiude martedì 30 ilsaxtenorediMaurizio Giammarco.Quasidifronte,all’altezzadell’Alca- traz,sorgeilpalco«FringeStage»periconcerti induetempi,ilprimoalle20,ilsecondoalle23,15. Nesonoprotagonisti venerdì 26 ilGigiDiGrego- rio8tet, sabato 27 ilMaurizioGiammarco4tete ilRobertoRossi&MarcoTamburini5tet, dome- nica 28 MauroNegri&FlavioBoltro4tet, lune- dì 29 iNumbersel’AlfredoPonissi–Humberto Amésquita5tet, martedì 30 ilprogettoSMSdi YvesRossignoleilduocompostodaGianlucaPe- trellaeJestronick.Pocosopra,ogniseraalle19in piazzaVittorioVenetosialternanolamarching bandIParentidellaSposaelaPiccolaOrchestra Fonomeccanica. IN THE BOX.Èlanovitàdell’edizione2013,non- chél’unicosegmentodiprogrammasenzapubbli- co.IproduttoritorinesiUgoBasileeFrancescoPi- stoiinvitanoipiùcelebrimusicistiospitidellaker- messeaincidere5’diimprovvisazioneciascunoin unappartamentoaffacciatosupiazzaVittorioVe- neto.Letraccevengonocaricateintemporealesu unapiattaformavirtualeemesseadisposizionedi alchimistidigitalisparsiperilmondo:AGuyCa- led Gerald e Tboy a Londra, Hubble a Berlino, PheekaMontreal,AndreaFerlinaBerlino,Hugoe BrandumizeaTorino.Nescaturiràunrepertorio dibranidestinatiatrasformarsiincollanadisco- graficasuvinile,libreriavirtualeestrumentodi promozioneperfuturispettacolietournée;tutto targato«Fringe»efinalizzatoallamessainrete globaledell’esperienzadellasezionepiùdinamica esperimentaledelfestivaltorinese. La fittissima agenda di in- contri promossi dal Circolo deiLettoridiviaBogino9per ilTorinoJazzFestivalsegna- lailfertileintrecciotralette- raturaemusica. SABATO 27 . Alle 11, Giuppy Paone alla voce e Umberto Petrinalpianofortemettono in musica le atmosfere della beatgenerationinunrecital dei testi di «Mexico City Blues», scritti da Jack Ke- rouacsuispirazioneditemidi CharlieParker.Alle16,perla voce «Un grande assolo», si festeggiainsiemeconloscrit- torebritannicoGeoffDyerla decima edizione della sua «Naturamortaconcustodia disax».Insetteracconti,gli eccessieisuccessidialtret- tantijazzisti. DOMENICA 28 .Alle11,Fran- cesco Martinelli, direttore delCentroStudisulJazzAr- rigo Polillo e curatore della edizioneitalianadelvolume diMichaelDregni«Django. Vitaemusicadiunaleggen- dazingara»,presenterà,at- traverso rari e preziosi ascolti, immagini e video, l’affascinanteitinerariobio- grafico-musicale di Django Reinhardt.Almusicistama- nouche,consideratotraipa- dri della moderna chitarra solista,èinoltrededicata,a sessant’annidallascompar- sa, l’esposizione multime- diale«Django,SwingdePa- ris»,confilmati,testiefoto- grafie. La mostra si svolge aPalazzoGraneridellaRoc- ciaedèorganizzataincolla- borazione con la Cité de la Musique di Parigi. Alle 16 conferenza di Marcello Pi- ras«DadovegliUsahanno ricevutoiljazz?».Traimag- giori esperti di musiche afroamericane, Piras ribal- ta la consueta prospettiva sulleoriginideljazz. LUNEDÌ 29 .Alle16,vainon- da «Musica e parole», lezio- ne-spettacolo dell’originale bluesman teatrante France- scoForni,autoredellecolon- nesonoredi«Gomorra»,«La città di dentro» e «4:48 Psychosis». Forni svela i se- gretiperlegareparoleemu- sicanelbluesenelrock,per cantareinitalianoiltestodi ungenereamericano. MARTEDÌ 30 .Alle16,ilgior- nalista e critico musicale Giorgio Lombardi presenta la versione aggiornata del suotesto«HotJazz.DaJelly RollMortonaWyntonMar- salis»,vastaeindispensabile retrospettiva sul jazz tradi- zionale. L’iniziativa, accom- pagnatadaproiezionivideoe interventimusicalidelpiani- staAlbertoMarsico,sisvol- ge in collaborazione con il Museo del Jazz di Genova nell’ambito della giornata mondialeUnescoperilJazz. Altreinformazionisuquesta sezionedelFestivalalnume- ro011/4326826. [E. F.] MUSICA E LIBRI, ORGANIZZA IL CIRCOLO DEI LETTORI MARTEDÌ 30 APRILE IN PIAZZA CASTELLO MCCOY TYNER, BRIVIDO LATINO N EDOARDOFASSIO ella mente e nel cuore dei jazzofili il nome di McCoyTynerèinesora- bilmente associato a quellodiJohnColtrane. ÈTyneraoccuparsidel pianofortesuimicrosol- chidelquartettodelvi- sionario sassofonista chehannosegnatolastoriadeljazz moderno, come «My Favorite Thin- gs» o «A Love Supreme». Nel 1965, terminata la splendida ferma quin- quennale con Coltrane, il musicista di Filadelfia intraprese una lunga e gloriosacarrieradicompositoreein- terprete,esibendosiinpubblicoein sala di incisione in contesti di ogni formaedimensione;cheapparissein solitudine, in trio, quartetto o alla guidadiformazionipiùestese,Tyner èstatoinsostituibilenelladefinizione deljazzdell’ultimomezzosecolo,so- vente contiguo a salutari influenze aliene, dall’Asia, dall’Africa e dal- l’AmericaLatina. Il suo approccio pianistico unisce unaprofondaassimilazionedelblues adaccordisofisticatieaunamodalità percussiva, immediatamente ricono- scibile,conlaqualesismarcadaogni convenzionestilistica.Nonc’èdastu- pirsicheilpianismodiTynersisiaco- niugato felicemente con i ritmi afro- cubani; un disco del 1999, intitolato esplicitamente «McCoy Tyner & the Latin All Stars», ne fornisce la testi- monianza definitiva, affiancando a standarddelgenerecome«AfroBlue» e«Poinciana»eccellenticomposizioni originali,da«FestivalinBahia»a«A SongforLove». Due protagonisti di quel seminale album tornano ad affiancarsi al lea- der:ilpercussionistaportoricanoGio- vanniHidalgoeilsassofonistadiBalti- moraGaryBartz,chehastudiatoalla Juilliard School, suonato con Miles DaviseCharlesMinguseilcuisodali- zioconTynerduradal1968.Visiag- giungonoaltriassidalleAmeriche,in- terpretidiprestigioeleaderdiproprie formazioni, tra cui il trombettista BrianLynch;giàsolistaneiJazzMes- sengersdiArtBlakey,haricopertoil ruolo appartenuto a Clifford Brown, LeeMorganeaWyntonMarsalis. IlconcertodiMcCoyTyner,previ- stoperle21del 30 aprile inPiazzaCa- stello,èinesclusivanazionale. IL CURATORE DI FRINGE IDEE MOBILI COME UN FIUME I FURIODICASTRI ntuttoilmondo,quandosiparla difringe,normalmentecisirife- risceadunfestivalchesimuove al di là delle comuni leggi di mercatoechesibasaprincipal- mente sulla presentazione di produzionialternativeounder- ground,comesidicevaunavol- ta.Unamanifestazioneincuia dominaresonoprincipalmenteleidee,lavo- gliadiinventareedimescolarsiconlafolla, diproporreun’alternativaculturaleoanche solodigiocare.DaquiilnomeFringe,chesi- gnificabordo,sponda,confine. IlnostroFringeènatoperandarecontro- corrente-nonacasohasceltocomeluogo principeperilsuosvolgimentoproprioilfiu- me.Perchéilfiumeèmovimento,storia,sag- gezzaefertilità.Erisalireilcorsodiunfiume significaesplorare,andareallaricercadelle sorgentiescoprirequalcosachenonsicono- sce.Condivisioneeproduzionesonolerego- leprincipalidelFringe,perchéunfestivalde- verivolgersiatutti,devestimolareediverti- re,maanchecrearequalcosaefarecrescere. Oltreaitantiprogettioriginalicostruiti appositamentedaimusicistidellacittàeai gruppi che presenteranno le loro ultime produzioni,ilcartellonesaràcontenutoal- l’internodiduegrandimomentisimbolici:i concertisullazatterainmezzoalfiumePo eilFringeintheBox-unesperimentoin- ternazionale di campionamento e remix digitale per fare incontrare il jazz con la musicaelettronica. Conpiùdi60concertieoltre150musicisti coinvolti,porteremoletteralmentelamusi- cainmezzoallagenteeandremoasuonare inluoghinuovi,abituatiatutt’altresonorità ofrequentazioni.Tuttoquestononsarebbe possibilesenzalacollaborazionedeimusici- stiedeinostripartner-locali,clubeassocia- zioni - che hanno accettato di condividere nell’arcodicinquegiorniunagrandeespe- rienzacomune. 2 McCoy Tyner Uno storico trio Al Blah Blah reunion d’eccezione Al Blah Blah, via Po 21, i contributi per il Frin- ge del Torino Jazz Festival sono venerdi 26 con l’eccezionale trio Flavio Boltro, tromba, Furio Di Castri, contrabbasso, Manu Roche, batteria, storica riunione dopo trent’anni del trio che ha consacrato Boltro protagonista in- discusso della tromba jazz. Sabato 27, si ascolta Marianne Mirage, voce e chitarra, accompagnata dal Bolla Trio (Stefa- no Pennini piano, Niccolò Bonavita contrab- basso, Matteo Friggerio batteria). Marianne Mirage, al secolo Giovanna Gardelli, è in con- certo con un programma settato sui registri cari a Billy Holiday e denso di toni blues. Gra- zie alla morbida voce ha vinto il festival inter- nazionale della musica emergente 2012. Domenica 28 Bandakadabra, coinvolgente marching band e fanfara di strada tra suoni balcanici, caraibici e jazz, ma senza dimenti- care la tradizione bandistica italiana. Tutti i concerti sono alle 20 con ingresso gratuito. Lunedì 29 ore 19, la poetessa regista Laura Fusco incontra il pubblico e il giornalista Pao- lo Ferrari e presenta le ballate del suo ultimo lavoro per il TJF attraverso una ricostruzione della genesi dell’opera. Si tratta della prima parte del progetto che la vedrà in scena per un reading/performance musicale con Ema- nuele Cisi, tra i più apprezzati sassofonisti sulla scena internazionale, curioso e interes- sato alle contaminazioni. [M.B.]

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TORINOSETTE

“FRINGE”, ILVOLTOUNDERGROUNDMANONTROPPO

AL TJF CON 60 LIVE, 150 ARTISTI, 10 LOCATION

LPAOLOFERRARI

o scorso anno ha svolto il ruolo de-terminatedilinktraigrandispetta-coli, il circuito dei club, la ricca sce-na locale e le radici popolari deljazz.Ora la sezione «Fringe» inten-denonsoltantoripetersi,maanchepotenziare la sua offerta di appun-tamenti gratuiti. Un bel carnet: 60concerti con oltre 150 artisti spal-

mati su 10 location raccolte tra il Po e la zona dipiazzaVittorioVeneto,cuisiaggiungonosessionesclusive. Il programma completo nelle nostreagende online e su www.torinojazzfestival.it/fringe2013.LESTAR. La vocazione underground del Frin-genonesclude lapresenzadipersonaggidipor-tata internazionale, spesso chiamati amettersiin discussione su più terreni. Il prodigioso chi-tarrista vietnamita Nguyên Lê prende casa alMagazzino sul Po per i concerti delle 23,55: de-butta sabato 27 con il Saiyuki Project, concedeilbis laseradopoallastessaoracon il trioSongsOf Freedom, suona lunedì 29 con il MaurizioGiammarco 4tet e chiude le danzemartedì 30conilprestigiosoensembleFuriousMingusgui-datodaldirettoreDiCastri.Èinvecel’EsperiadicorsoMoncalieri2 labaseoperativadelpianistabelgaEric Legnini, che guidadue set a serata, ilprimo alle 20 e il secondo alle 23,15, con interlo-cutori sempre diversi: sabato 27 Flavio Boltro,domenica 28Maurizio Giammarco, lunedì 29MauroNegri emartedì 30Tineke Postma conRobertoRossi.Altreeccellenze in libertà: ilFla-vioBoltroTrio èvenerdì 26alle 20alBlahBlahdi via Po 21, PietroBallestrero eClaudioChiarasonosabato27alle 23,30allaDrogheriadipiaz-

zaVittorioVeneto 18; l’indianoPrabhouEdouardguida domenica 28 alle 20 la «world night» delCaféDesArts, in viaPrincipeAmedeo33; lunedì29 ilLabdipiazzaVittorio13ospitaalle23,30iKo-raBeat; iNoLogicdiIgorSciavolinosonodiscenamartedì 30 alle 23,15 al Caffè del Progresso dicorsoSanMaurizio69.ILFIUME.Due luoghimagici sorgono sulPoap-postaper il festival. Il primoè lagià rodata zatte-ra «Music on theRiver»di fronte all’Esperia, do-ve si suona in solitaria alle 23. La tiene a battesi-movenerdì26 ilcontrabbassodiFurioDiCastri,sabato 27 tocca al sax di Tineke Postma, dome-nica 28 è la volta della tromba diMarcoTambu-rini, lunedì 29 stesso strumento per Flavio Bol-tro, chiudemartedì 30 il sax tenore diMaurizioGiammarco.Quasidi fronte, all’altezzadell’Alca-traz, sorge il palco «Fringe Stage» per i concertiindue tempi, il primoalle 20, il secondoalle 23,15.Nesonoprotagonistivenerdì26 ilGigiDiGrego-rio 8tet, sabato 27 ilMaurizioGiammarco 4tet eilRobertoRossi&MarcoTamburini 5tet,dome-nica 28MauroNegri & Flavio Boltro 4tet, lune-dì 29 i Numbers e l’Alfredo Ponissi – Humberto

Amésquita 5tet,martedì 30 il progetto SMS diYvesRossignole ilduocompostodaGianlucaPe-trellaeJestronick.Pocosopra,ogniseraalle 19 inpiazza Vittorio Veneto si alternano la marchingband IParenti dellaSposae laPiccolaOrchestraFonomeccanica.INTHEBOX. È la novità dell’edizione 2013, non-ché l’unicosegmentodiprogrammasenzapubbli-co.IproduttoritorinesiUgoBasileeFrancescoPi-stoi invitano ipiùcelebrimusicistiospitidellaker-messeaincidere5’di improvvisazioneciascunoinunappartamentoaffacciatosupiazzaVittorioVe-neto.Letraccevengonocaricate intemporealesuunapiattaformavirtualeemesseadisposizionedialchimisti digitali sparsi per il mondo: A Guy Ca-led Gerald e Tboy a Londra, Hubble a Berlino,PheekaMontreal,AndreaFerlinaBerlino,HugoeBrandumize aTorino.Ne scaturirà un repertoriodi brani destinati a trasformarsi in collana disco-grafica su vinile, libreria virtuale e strumento dipromozione per futuri spettacoli e tournée; tuttotargato «Fringe» e finalizzato alla messa in reteglobaledell’esperienzadella sezionepiùdinamicaesperimentaledelfestivaltorinese.

La fittissima agenda di in-contri promossi dal CircolodeiLettoridiviaBogino9peril Torino JazzFestival segna-la il fertile intreccio tra lette-raturaemusica.SABATO 27 . Alle 11, GiuppyPaone alla voce e UmbertoPetrin al pianoforte mettonoin musica le atmosfere dellabeat generation in un recitaldei testi di «Mexico CityBlues», scritti da Jack Ke-rouacsuispirazioneditemidiCharlie Parker. Alle 16, per lavoce «Un grande assolo», si

festeggiainsiemeconloscrit-tore britannicoGeoff Dyer ladecima edizione della sua«Natura morta con custodiadi sax». In sette racconti, glieccessi e i successi di altret-tantijazzisti.DOMENICA 28 .Alle 11,Fran-cesco Martinelli, direttoredelCentroStudisulJazzAr-rigo Polillo e curatore dellaedizione italiana del volumedi Michael Dregni «Django.Vita emusica di una leggen-da zingara», presenterà, at-traverso rari e preziosi

ascolti, immagini e video,l’affascinante itinerario bio-grafico-musicale di DjangoReinhardt.Almusicistama-nouche,consideratotra ipa-dri della moderna chitarrasolista, è inoltre dedicata, asessant’anni dalla scompar-sa, l’esposizione multime-diale «Django, Swing de Pa-ris», con filmati, testi e foto-grafie. La mostra si svolgeaPalazzo Graneri della Roc-cia ed è organizzata in colla-borazione con la Cité de laMusique di Parigi. Alle 16

conferenza di Marcello Pi-ras «Da dove gli Usa hannoricevuto il jazz?». Tra imag-giori esperti di musicheafroamericane, Piras ribal-ta la consueta prospettivasulleoriginideljazz.LUNEDÌ 29 . Alle 16, va in on-da «Musica e parole», lezio-ne-spettacolo dell’originalebluesman teatrante France-sco Forni, autore delle colon-nesonoredi«Gomorra»,«Lacittà di dentro» e «4:48Psychosis». Forni svela i se-greti per legare parole emu-sica nel blues e nel rock, percantare in italiano il testo diungenereamericano.

MARTEDÌ 30 . Alle 16, il gior-nalista e critico musicaleGiorgio Lombardi presentala versione aggiornata delsuo testo «Hot Jazz.Da JellyRoll Morton aWyntonMar-salis», vastae indispensabileretrospettiva sul jazz tradi-zionale. L’iniziativa, accom-pagnatadaproiezionivideoeinterventimusicalidelpiani-sta Alberto Marsico, si svol-ge in collaborazione con ilMuseo del Jazz di Genovanell’ambito della giornatamondialeUnescoper il Jazz.Altre informazioni suquestasezionedelFestival al nume-ro011/4326826. [E. F.]

MUSICA E LIBRI, ORGANIZZA IL CIRCOLO DEI LETTORI

MARTEDÌ 30 APRILE IN PIAZZA CASTELLO

MCCOYTYNER,BRIVIDOLATINO

NEDOARDOFASSIO

ella mente e nel cuoredei jazzofili il nome diMcCoyTyner è inesora-bilmente associato aquello di John Coltrane.È Tyner a occuparsi delpianoforte sui microsol-chi del quartetto del vi-sionario sassofonista

che hanno segnato la storia del jazzmoderno, come «My Favorite Thin-gs» o «A Love Supreme». Nel 1965,terminata la splendida ferma quin-quennale con Coltrane, il musicistadi Filadelfia intraprese una lunga egloriosa carrieradi compositore e in-terprete, esibendosi in pubblico e in

sala di incisione in contesti di ogniformaedimensione; cheapparisse insolitudine, in trio, quartetto o allaguidadi formazioni più estese,Tynerèstato insostituibilenelladefinizionedel jazz dell’ultimomezzo secolo, so-vente contiguo a salutari influenzealiene, dall’Asia, dall’Africa e dal-l’AmericaLatina.Il suo approccio pianistico unisce

una profonda assimilazione del bluesad accordi sofisticati e a unamodalitàpercussiva, immediatamente ricono-scibile, con la quale si smarca da ogniconvenzione stilistica. Non c’è da stu-pirsi che il pianismodiTyner si sia co-niugato felicemente con i ritmi afro-cubani; un disco del 1999, intitolato

esplicitamente «McCoy Tyner & theLatin All Stars», ne fornisce la testi-monianza definitiva, affiancando astandarddelgenerecome«AfroBlue»e«Poinciana»eccellenti composizionioriginali, da «Festival in Bahia» a «ASongforLove».Due protagonisti di quel seminale

album tornano ad affiancarsi al lea-der: ilpercussionistaportoricanoGio-vanniHidalgoeilsassofonistadiBalti-moraGary Bartz, che ha studiato allaJuilliard School, suonato con MilesDavis eCharlesMingus e il cui sodali-zio con Tyner dura dal 1968. Vi si ag-giungonoaltri assi dalleAmeriche, in-terpretidiprestigioeleaderdiproprieformazioni, tra cui il trombettista

Brian Lynch; già solista nei JazzMes-sengers di Art Blakey, ha ricoperto ilruolo appartenuto a Clifford Brown,LeeMorganeaWyntonMarsalis.Il concerto di McCoy Tyner, previ-

stoper le21del30aprile inPiazzaCa-stello, èinesclusivanazionale.

IL CURATORE DI FRINGE

IDEEMOBILICOMEUNFIUME

IFURIODICASTRI

ntuttoilmondo,quandosiparladi fringe,normalmentecisirife-risceadunfestivalchesimuoveal di là delle comuni leggi dimercatoeche si basaprincipal-mente sulla presentazione diproduzioni alternative o under-ground, come si diceva una vol-ta. Una manifestazione in cui a

dominare sonoprincipalmente le idee, la vo-glia di inventare e di mescolarsi con la folla,di proporre un’alternativa culturale o anchesolo di giocare.Daqui il nomeFringe, che si-gnificabordo,sponda,confine.Il nostroFringeènatoperandare contro-

corrente - non a caso ha scelto come luogoprincipeper il suosvolgimentoproprio il fiu-me.Perché il fiumeèmovimento, storia, sag-gezzae fertilità.Erisalire il corsodiunfiumesignifica esplorare, andare alla ricerca dellesorgenti escoprirequalcosachenonsi cono-sce. Condivisione e produzione sono le rego-leprincipalidelFringe,perchéunfestivalde-ve rivolgersi a tutti, deve stimolare ediverti-re,maanchecrearequalcosaefarecrescere.Oltre ai tanti progetti originali costruiti

appositamente daimusicisti della città e aigruppi che presenteranno le loro ultimeproduzioni, il cartellone sarà contenuto al-l’internodiduegrandimomenti simbolici: iconcerti sulla zattera in mezzo al fiume Poe il Fringe in the Box - un esperimento in-ternazionale di campionamento e remixdigitale per fare incontrare il jazz con lamusicaelettronica.Conpiùdi60concertieoltre150musicisti

coinvolti, porteremo letteralmente la musi-ca in mezzo alla gente e andremo a suonarein luoghi nuovi, abituati a tutt’altre sonoritào frequentazioni. Tutto questo non sarebbepossibile senza la collaborazione deimusici-sti edeinostripartner - locali, clubeassocia-zioni - che hanno accettato di condividerenell’arco di cinque giorni una grande espe-rienzacomune.

2 McCoy Tyner

Uno storico trioAl Blah Blah reunion d’eccezione

Al Blah Blah, via Po 21, i contributi per il Frin-ge del Torino Jazz Festival sono venerdi 26

con l’eccezionale trio Flavio Boltro, tromba,Furio Di Castri, contrabbasso, Manu Roche,batteria, storica riunione dopo trent’anni deltrio che ha consacrato Boltro protagonista in-discusso della tromba jazz.Sabato 27, si ascolta Marianne Mirage, vocee chitarra, accompagnata dal Bolla Trio (Stefa-no Pennini piano, Niccolò Bonavita contrab-basso, Matteo Friggerio batteria). MarianneMirage, al secolo Giovanna Gardelli, è in con-certo con un programma settato sui registricari a Billy Holiday e denso di toni blues. Gra-zie alla morbida voce ha vinto il festival inter-nazionale della musica emergente 2012.Domenica 28 Bandakadabra, coinvolgentemarching band e fanfara di strada tra suonibalcanici, caraibici e jazz, ma senza dimenti-care la tradizione bandistica italiana. Tutti iconcerti sono alle 20 con ingresso gratuito.Lunedì 29 ore 19, la poetessa regista LauraFusco incontra il pubblico e il giornalista Pao-lo Ferrari e presenta le ballate del suo ultimolavoro per il TJF attraverso una ricostruzionedella genesi dell’opera. Si tratta della primaparte del progetto che la vedrà in scena perun reading/performance musicale con Ema-nuele Cisi, tra i più apprezzati sassofonistisulla scena internazionale, curioso e interes-sato alle contaminazioni. [M.B.]