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22 19.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 3 REGIONE TOSCANA Direzione Generale Politiche Territoriali, Ambientali e per la Mobilità Area di Coordinamento Mobilità e Infrastrutture Settore Pianificazione del Sistema Integrato della Mobilità e della Logistica DECRETO 22 dicembre 2010, n. 6532 certificato il 10-01-2011 Sicurezza Stradale, attuazione della DGR n. 1056 del 13/12/2010. Approvazione disciplinare regionale per la presentazione da parte degli Enti Locali delle proposte di intervento. IL DIRIGENTE Visto quanto disposto dall’art. 2 della L.R. 8.01.2009 n. 1 “Testo unico in materia di organizzazione ed ordinamento del personale”; Visti gli artt. 6 e 9 della richiamata L.R. 1/2009, ine- renti le competenze dei Responsabili di Settore; Visto il decreto dirigenziale n. 5589 del 23/11/2010 con il quale il Direttore Generale della D.G. delle Politiche Territoriali, Ambientali e della Mobilità conferisce al dirigente Enrico Becattini l’incarico di responsabile del Settore “Pianificazione del Sistema Integrato della Mobi- lità e della Logistica”; Vista la deliberazione D.G.R. n. 1056 del 13.12.2010, con la quale la Giunta Regionale attiva le azioni necessa- rie per un programma di investimenti, in favore di Pro- vince e Comuni della Toscana per opere finalizzate alla Sicurezza Stradale; Visto che la D.G.R. n. 1056 del 13.12.2010 sopra richiamata stabilisce di assegnare i finanziamenti ai singoli progetti sulla base di una graduatoria a livello regionale, assumendo allo scopo la prenotazione gene- rica n. 1/2010, 1/2011 ed 1/2012 per complessivi Euro 4.000.000,00 sul Cap. 21048, del bilancio 2010 per complessivi € 1.000.000,00 e del bilancio pluriennale 2010-2012 nel seguente modo: - bilancio 2011 per complessivi € 2.000.000,00; - bilancio 2012 per complessivi € 1.000.000,00; che presenta la necessaria disponibilità; Preso atto che i Comuni e le Province toscane inte- ressate possono presentare, ai fini di usufruire del finanziamento regionale, progetti per la messa in sicurezza di punti particolarmente pericolosi delle strade regionali, provinciali, comunali ed urbane, che rispondano a stan- dard di elevata efficacia; Visto che con la richiamata D.G.R. n. 1056 del 13.12.2010, oltre a confermare, nella scelta dei requisiti, quello della coerenza dei progetti presentati con i campi di intervento stabiliti, a suo tempo, dal 4° e 5° Programma attuativo del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale, si individuano i criteri per la valutazione di merito delle proposte che saranno presentate; Preso atto che con la stessa D.G.R. n. 1056 del 13.12.2010, viene dato mandato, fra l’altro, al Settore competente della Direzione Generale delle Politiche Territoriali e Ambientali e della Mobilità di predisporre il Disciplinare Tecnico che, oltre a tenere conto delle in- dicazioni evidenziate nel Piano Regionale della Mobi- lità e della Logistica con riferimento al contesto urbano ed alla protezione della mobilità delle utenze deboli, definisca gli aspetti procedurali della presente azione di finanziamento; Ritenuto pertanto opportuno procedere alla predisposi- zione del disciplinare tecnico previsto al punto 3 della sopracitata deliberazione al fine di consentire a Comuni e Province toscane interessate, la presentazione di progetti di intervento per la sicurezza stradale che rientrino nei requisiti previsti; Visto il testo del Disciplinare Tecnico redatto dal Settore Pianificazione Integrata della Mobilità e della Logistica che, Allegato 1 al presente decreto, costituisce parte integrante e sostanziale del medesimo, e che comprende la seguente documentazione tecnica per l’applicazione del medesimo: - Schema di domanda (All. A) - inserto denominato “Quadro descrittivo di sintesi “(All. B) - “Analisi generale dell’incidentalità e criticità del sito individuato” (All. C); Ritenuto opportuno procedere alla copertura finanziaria della somma di euro 4.000.00,00 sul bilancio 2010 e triennale 2010-2012 assumendo prenotazione specifica sul capitolo 21048/U del bilancio 2010 per complessivi € 1.000.000,00 e del bilancio pluriennale 2010-2012, che trovano copertura anche sugli stanziamenti previsti nella proposta di legge n. 2 del 28/10/2010 relativa al Bilancio di previsione 2011-2013, nel seguente modo: bilancio 2011 per complessivi € 2.000.000,00; bilancio 2012 per complessivi € 1.000,000,00; riducendo a tal fine le prenotazioni generiche n. 1/2010, 1/2011 e 1/2012 di pari importo assunte sullo stesso capitolo del Bilancio 2010 e triennale 2010-2012 con D.G.R. n. 1056 del 13.12.2010, ai sensi dell’art. 31/ bis Comma 2 lett.A) della L.R. 36/2001 e s.m.i.; Vista la L.R. n. 23/2007 recante disposizioni in ma-

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REGIONE TOSCANADirezione Generale Politiche Territoriali, Ambientali e per la MobilitàArea di Coordinamento Mobilità e InfrastruttureSettore Pianificazione del Sistema Integrato della Mobilità e della Logistica

DECRETO 22 dicembre 2010, n. 6532certificato il 10-01-2011

Sicurezza Stradale, attuazione della DGR n. 1056 del 13/12/2010. Approvazione disciplinare regionale per la presentazione da parte degli Enti Locali delle proposte di intervento.

IL DIRIGENTE

Visto quanto disposto dall’art. 2 della L.R. 8.01.2009 n. 1 “Testo unico in materia di organizzazione ed ordinamento del personale”;

Visti gli artt. 6 e 9 della richiamata L.R. 1/2009, ine-renti le competenze dei Responsabili di Settore;

Visto il decreto dirigenziale n. 5589 del 23/11/2010 con il quale il Direttore Generale della D.G. delle Politiche Territoriali, Ambientali e della Mobilità conferisce al dirigente Enrico Becattini l’incarico di responsabile del Settore “Pianificazione del Sistema Integrato della Mobi-lità e della Logistica”;

Vista la deliberazione D.G.R. n. 1056 del 13.12.2010, con la quale la Giunta Regionale attiva le azioni necessa-rie per un programma di investimenti, in favore di Pro-vin ce e Comuni della Toscana per opere finalizzate alla Sicurezza Stradale;

Visto che la D.G.R. n. 1056 del 13.12.2010 sopra richiamata stabilisce di assegnare i finanziamenti ai singoli progetti sulla base di una graduatoria a livello regionale, assumendo allo scopo la prenotazione gene-rica n. 1/2010, 1/2011 ed 1/2012 per complessivi Euro 4.000.000,00 sul Cap. 21048, del bilancio 2010 per complessivi € 1.000.000,00 e del bilancio pluriennale 2010-2012 nel seguente modo:

- bilancio 2011 per complessivi € 2.000.000,00;- bilancio 2012 per complessivi € 1.000.000,00;che presenta la necessaria disponibilità;

Preso atto che i Comuni e le Province toscane inte-ressate possono presentare, ai fini di usufruire del finanziamento regionale, progetti per la messa in sicurezza di punti particolarmente pericolosi delle strade regionali, provinciali, comunali ed urbane, che rispondano a stan-dard di elevata efficacia;

Visto che con la richiamata D.G.R. n. 1056 del 13.12.2010, oltre a confermare, nella scelta dei requisiti, quello della coerenza dei progetti presentati con i campi di intervento stabiliti, a suo tempo, dal 4° e 5° Programma attuativo del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale, si individuano i criteri per la valutazione di merito delle proposte che saranno presentate;

Preso atto che con la stessa D.G.R. n. 1056 del 13.12.2010, viene dato mandato, fra l’altro, al Settore competente della Direzione Generale delle Politiche Territoriali e Ambientali e della Mobilità di predisporre il Disciplinare Tecnico che, oltre a tenere conto delle in-di cazioni evidenziate nel Piano Regionale della Mobi-lità e della Logistica con riferimento al contesto urbano ed alla protezione della mobilità delle utenze deboli, definisca gli aspetti procedurali della presente azione di finanziamento;

Ritenuto pertanto opportuno procedere alla predisposi-zione del disciplinare tecnico previsto al punto 3 della sopracitata deliberazione al fine di consentire a Comuni e Province toscane interessate, la presentazione di progetti di intervento per la sicurezza stradale che rientrino nei requisiti previsti;

Visto il testo del Disciplinare Tecnico redatto dal Settore Pianificazione Integrata della Mobilità e della Logistica che, Allegato 1 al presente decreto, costituisce parte integrante e sostanziale del medesimo, e che comprende la seguente documentazione tecnica per l’appli ca zione del medesimo:

- Schema di domanda (All. A)- inserto denominato “Quadro descrittivo di sintesi

“(All. B)- “Analisi generale dell’incidentalità e criticità del

sito individuato” (All. C);

Ritenuto opportuno procedere alla copertura finanziaria della somma di euro 4.000.00,00 sul bilancio 2010 e triennale 2010-2012 assumendo prenotazione specifica sul capitolo 21048/U del bilancio 2010 per complessivi € 1.000.000,00 e del bilancio pluriennale 2010-2012, che trovano copertura anche sugli stanziamenti previsti nella proposta di legge n. 2 del 28/10/2010 relativa al Bilancio di previsione 2011-2013, nel seguente modo:

bilancio 2011 per complessivi € 2.000.000,00;bilancio 2012 per complessivi € 1.000,000,00;riducendo a tal fine le prenotazioni generiche n.

1/2010, 1/2011 e 1/2012 di pari importo assunte sullo stes so capitolo del Bilancio 2010 e triennale 2010-2012 con D.G.R. n. 1056 del 13.12.2010, ai sensi dell’art. 31/bis Comma 2 lett.A) della L.R. 36/2001 e s.m.i.;

Vista la L.R. n. 23/2007 recante disposizioni in ma-

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teria di pubblicità e pubblicazione dei provvedimenti am-mi nistrativi;

DECRETA

Per i motivi espressi in narrativa:- di approvare il Disciplinare Tecnico, Allegato 1 al

presente atto, che costituisce parte integrante e sostanziale dello stesso;

- di dare atto che la copertura finanziaria della somma di Euro 4.000.000,00 sul bilancio annuale 2010 e triennale 2010-2012 è assicurata con prenotazione specifica che si assume con il presente atto sul Cap. 21048 del Bilancio 2010 per complessivi € 1.000.000,00 e del bilancio pluriennale 2010-2012, che trovano copertura anche sugli stanziamenti previsti nella proposta di legge n. 2 del 28/10/2010 relativa al Bilancio di previsione 2011-2013, nel seguente modo:

- bilancio 2011 per complessivi € 2.000.000,00;- bilancio 2012 per complessivi € 1.000.000,00;riducendo a tal fine le prenotazioni generiche n.

1/2010, 1/2011 e 1/2012 di pari importo assunte sullo stesso capitolo del Bilancio 2010 e triennale 2010-2012

con D.G.R. n. 1056 del 13.12.2010, ai sensi dell’art. 31/bis comma 2 lett. A) della L.R. 36/2001 e s.m.i.;

- di procedere con successivi atti, all’approvazione della graduatoria sulla base della proposta della Commis-sio ne, di cui alla DGR n. 1056 del 13.12.2010 richiamata in narrativa;

- di rinviare a successivi atti, ai sensi degli artt. 44 e 45 del regolamento di attuazione della L.R. 36/2001 e s.m.i., e dopo l’approvazione della graduatoria di meri to, l’impegno di spesa con le modalità richiamate nel Disci-plinare e la successiva liquidazione dei finanziamenti nei tempi e modalità indicati nel Disciplinare oggetto di ap-pro vazione del presente decreto.

Il presente provvedimento, soggetto a pubblicità ai sensi ai sensi dell’art. 5 bis, comma 1, lettera b), della L.R. 23/2007, è pubblicato compreso l’allegato in forma integrale sul BURT della Regione Toscana e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta Regionale ai sensi dell’art. 18, comma 2, della L.R. 23/2007.

Il DirigenteEnrico Becattini

SEGUE ALLEGATO

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DISCIPLINARE REGIONALE - DOCUMENTAZIONE TECNICA

Giunta Regionale

Direzione Generale delle Politiche Territoriali e AmbientaliArea di Coordinamento Infrastrutture e Mobilità

Settore Pianificazione del Sistema Integrato della Mobilita' e della Logistica

A Z I O N I R E G I O N A L Ip e r l a

S I C U R E Z Z A S T R A D A L E

D . G . R . n . 1 0 5 6 d e l 1 3 . 1 2 . 2 0 1 0

D i s c i p l i n a r e R e g i o n a l e

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Contenuti del documento:

� Disciplinare Regionale;

� Documentazione Tecnica allegata, come di seguito indicato, per l'attuazione delDisciplinare Regionale:

1. lo “Schema di domanda” (all. A);

2. l’inserto denominato “Quadro descrittivo di sintesi” (all. B);

3. il documento denominato “Analisi generale dell’incidentalità e criticità delsito individuato” (all. C);

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Art. 1 – Riferimenti alla pianificazione della sicurezza stradale

Il Piano Regionale della Mobilità e della Logistica, approvato con D.C.R. n. 63/2004,contiene all’allegato 9 un’attenta disamina della situazione di sicurezza stradale sulterritorio regionale toscano, evidenziando i fattori critici che devono essere rimossiper migliorare la sicurezza e ponendo l’obiettivo della riduzione degli incidentistradali e dell’aumento della sicurezza della mobilità; in particolare il PianoRegionale evidenzia come prioritari gli interventi tesi alla sicurezza della mobilitàdelle utenze deboli.Con la D.G.R. n. 1056 del 13.12.2010 è stata approvata un’azione della RegioneToscana tesa al cofinanziamento di interventi di messa in sicurezza di tratti stradaliparticolarmente pericolosi al fine di dare continuità all’azione che la stessa ha postoin essere con la pianificazione ed allocazione delle risorse messe a disposizione dalPiano Nazionale della Sicurezza Stradale.Con la stessa D.G.R. si demanda alla Direzione Generale delle Politiche Territorialied Ambientali, ovvero in subordine, al relativo Settore competente in materia disicurezza stradale di approvare il presente Disciplinare Regionale al fine dispecificarne gli aspetti operativi delle azioni da individuare.Le risorse destinate al cofinanziamento degli interventi promossi con il presente Di-sciplinare Regionale sono quelli di cui alla D.G.R. n. 1056 del 13/12/2010 che attivacomplessive risorse pari a € 4.000.000,00, a valere sul Capitolo 21048, del bilancioregionale 2010 per € 1.000.000,00 e del bilancio pluriennale 2010-2012 nel modocosì ripartito:- per € 2.000.000,00, a valere sul bilancio 2011;- per € 1.000.000,00, a valere sul bilancio 2012;per interventi finalizzati al miglioramento della sicurezza stradale.

Art. 2 - Campi d’intervento

La D.G.R. n. 1056 del 13.12.2010 individua campi d’intervento coerenti a quelli del4° e 5° Programma attuativo del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale e coerential superamento delle criticità evidenziate nel Piano Regionale della Mobilità e dellaLogistica, compatibili con la fonte di finanziamento regionale indicata al precedenteart. 1.

Le azioni per la messa in sicurezza di punti particolarmente pericolosi delle straderegionali, provinciali, comunali ed urbane, ai sensi D.G.R. n. 1056 del 13.12.2010devono rispondere a standard di elevata efficacia e qualità al fine di concorrere piùefficacemente possibile alla riduzione degli incidenti stradali, dei morti e dei feriti.

Sono finanziabili interventi dedicati in modo specifico al miglioramento della sicurez-za stradale con riferimento ai campi di intervento prioritari elencati di seguito.

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Campi. Interventi su componenti di incidentalità prioritarie ai fini del migliora-mento complessivo della sicurezza stradale nel Paese, costituito da sette campi diazione:

C1) individuazione delle tratte stradali extraurbane che presentano le maggiori con-centrazioni di vittime per incidenti stradali, analisi dei fattori di rischio, definizionedella gamma di interventi efficaci per eliminare o ridurre i fattori di rischio, valutazio-ne delle alternative e scelta della alternativa più soddisfacente, sua definizione pro-gettuale e realizzazione;C2) piani, programmi e interventi per migliorare la sicurezza stradale nelle aree ur-bane ad elevata incidentalità, attraverso misure di regolamentazione del traffico, ri-qualificazione del sistema viario, interventi urbanistici;C3) piani, programmi e interventi per migliorare la sicurezza della mobilità ciclope-donale sia attraverso una opportuna regolamentazione del traffico, sia attraverso lacreazione di percorsi protetti e riservati; una elevata priorità dovrà essere attribuitaalle proposte che prevedono la creazione di ampie aree protette o una rilevanteestensione delle superfici stradali riservata esclusivamente alla mobilità ciclopedo-nale o, ancora, la creazione di una ampia rete di percorsi ciclopedonali protetti o conesclusione del traffico motorizzato da tutta la sede stradale;C4) misure per la messa in sicurezza della mobilità su due ruote a motore basatesull’analisi dell’incidentalità specifica, sulla individuazione delle situazioni e dei fattoridi rischio presenti in loco, sull’individuazione delle tipologie di interventi più efficaci, esulla realizzazione dei relativi interventi;C5) misure a favore del miglioramento della sicurezza della mobilità su strada deicittadini anziani attraverso una adeguata informazione sui rischi specifici della mobi-lità su strada nella età più avanzata, i rischi indotti dall’uso di farmaci, la creazione diservizi di trasporto dedicati, la realizzazione di percorsi ciclopedonali e aree di in-contro ideati in modo specifico per le esigenze di sicurezza degli anziani;C6) progetti pilota e interventi per la messa in sicurezza degli spostamenti casa-lavoro, con particolare riferimento al pendolarismo, che rispettino un protocollo dianalisi, individuazione dei fattori di rischio e delle possibili soluzioni, progettazionedelle misure di messa in sicurezza e loro attuazione;C7) riduzione dei maggiori divari di rischio esistenti a livello provinciale attraversopiani di azione ed interventi che rispondano ad uno specifico protocollo e che preve-dano anche attuazioni pilota.

Art. 3 – Destinatari delle risorse

La D.G.R. n. 1056 del 13.12.2010 stabilisce di assegnare un cofinanziamentoregionale di incentivo alle Province ed ai Comuni toscani, per realizzare interventi edopere finalizzate alla sicurezza stradale di tratti o punti della rete stradaleparticolarmente pericolosi.In particolare le Province potranno avanzare proposte di interventi relativi alle straderegionali, in quanto gestori delle stesse e titolari delle funzioni attribuite ai sensidell'art. 23, comma 3, della L.R. n. 88/98.

Alle singole Amministrazioni, o ai raggruppamenti di queste, possono essereassociati in partenariato altri organismi, pubblici o privati, interessati al miglioramentodella sicurezza stradale, che partecipano direttamente alla definizione ed attuazionedella proposta di intervento o contribuiscono ad attuarla e a sostenerne gli oneri.

Per proposta progettuale si intende un unico progetto che preveda anche più azioni

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che concorrono alla risoluzione di criticità individuate in un determinato trattostradale.

Ogni Provincia o Comune può presentare una sola proposta. Nel caso in cui unaProvincia o un Comune svolga funzioni di Amministrazione Capofila per unaproposta d’intervento condivisa con altri Enti locali, può presentare una secondaproposta.

Art. 4 – Commissione di Valutazione

In coerenza con la D.G.R. n. 1056 del 13.12.2010, la valutazione delle propostepresentate sarà effettuata dalla Commissione già definita dalla D.G.R. n. 299 del 20-04-2009 per l’attuazione del 3°, 4° e 5° Programma attuativo del PNSS.La Commissione provvederà alla valutazione delle proposte presentate sulla basedei criteri di valutazione indicati dalla suddetta D.G.R. n. 1056 del 13.12.2010attribuendo i punteggi sulla base dello schema riportato all’art. 7 del presenteDisciplinare.La Commissione provvederà inoltre alla definizione della graduatoria regionale dimerito dei progetti presentati.

Art. 5 - Presentazione delle domande

Per la presentazione delle proposte tese all’assegnazione del cofinanziamento,l’Amministrazione (singola, raggruppata o in forma associata), presenta domandaalla Regione Toscana, utilizzando lo schema di domanda (all. A) riportato nellaDocumentazione Tecnica allegata.Nel caso di proposta presentata da più di una Amministrazione dovrà essereevidenziata quella capofila che assumerà la responsabilità del procedimento.Alla domanda, dovranno essere allegati i seguenti documenti:

1) il “Quadro descrittivo di sintesi” (all. B), debitamente compilato;2) L’ “Analisi generale dell’incidentalità e criticità del sito individuato” (all. C);3) eventuale atto associativo, di cui al Decreto legislativo n. 267/2000, attraverso il

quale le diverse Amministrazioni esprimono ed adottano la proposta d'intervento,assumono gli impegni di cui ai punti successivi ed indicano l’Amministrazionecapofila;

4) il progetto tecnico relativo alle azioni da realizzare con l'indicazione, delle criticitàevidenziate, degli obiettivi, delle soluzioni proposte, degli oneri da sostenere e delcosto totale dell’intervento. Il progetto dovrà assumere almeno i caratteri diprogetto preliminare al fine di evidenziare, anche mediante tavole grafiche, latipologia dell’intervento presentato per una sua corretta valutazione.

5) la nomina del responsabile del procedimento e l’impegno a comunicaretempestivamente alla Regione Toscana eventuali variazioni della persona chesvolge tale funzione;

6) la delibera di approvazione della proposta con la quale il proponente si impegna:6.1) a sostenere la quota di costi non coperta dalla percentuale di finanziamento

regionale ammissibile come riportato all’articolo 6 del presente Disciplinare;

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6.2) a rispettare i tempi per l’inizio dei lavori e la completa realizzazionedell’opera indicati all’articolo 9 del presente disciplinare, pena revoca delfinanziamento; ad assicurare il monitoraggio dei risultati determinatidall’intervento o dagli interventi realizzati, per una durata non inferiore a treanni dalla data di conclusione dei lavori.

6.3) a comunicare tempestivamente alla Regione Toscana eventuali esigenze divariazioni progettuali sostanziali rispetto alla proposta presentata;

6.4) a predisporre e rendere disponibile un’esauriente documentazione sugliinterventi intrapresi e sugli effetti da questi determinati, al fine di consentireuna valutazione della loro efficacia ai fini della sicurezza stradale e la loroeventuale diffusione ed a consentire alla Regione Toscana lo svolgimento dieventuali sopralluoghi.

(Gli allegati tecnici di cui ai numeri 1), 2), 4), dovranno essere forniti anche susupporto digitale).Le domande, corredate dai suddetti allegati, firmate dal Sindaco o dal Presidente,unitamente a copia fotostatica non autenticata di un documento di identità dovranno:

a- pervenire all’Ufficio Protocollo della Direzione Generale delle PoliticheTerritoriali, Ambientali e della Mobilità della Regione Toscana via di Novoli 26a Firenze entro e non oltre le ore 12.00 del giorno mercoledì_20_aprile2011, a pena di esclusione;

b- gli allegati alla domanda dovranno essere inseriti in apposito contenitorechiuso, non necessariamente sigillato, in modo da evitare l’eventualesmarrimento di atti e documenti ivi contenuti e dovrà riportare sul plico ilpresente indirizzo:

Regione ToscanaGiunta RegionaleDirezione Generale delle Politiche Territoriali, Ambientali e della MobilitàSettore Pianificazione Integrata della Mobilità e della LogisticaVia Bardazzi nn. 19 - 2150127 Firenze.

Art. 6 - Entità dei finanziamenti

1) Il valore assoluto e percentuale del cofinanziamento concedibile e la quotapercentuale di copertura sul costo complessivo di ogni singola proposta sonostabilite sulla base di quanto indicato nella tabella sottostante.

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2) Per le proposte d’intervento sulla rete stradale provinciale, comunale enell’ambito urbano il valore assoluto di finanziamento massimo concedibile perogni singola proposta è fissato in € 200.000,00 per una quota percentuale dicopertura massima pari al 40% del costo complessivo della proposta.

3) Per le proposte d’intervento sulla rete stradale regionale il valore assoluto difinanziamento massimo concedibile per ogni singola proposta è fissato in €350.000,00 per una quota percentuale di copertura massima pari al 70% delcosto complessivo della proposta. Il finanziamento massimo in valore assolutoconcedibile per le strade regionali non potrà superare € 1.750.000,00.

4) Le Province e i Comuni garantiscono in fase di presentazione che gli interventiproposti, in coerenza con la D.G.R. n. 1056 del 13.12.2010, soddisfano quantoprescritto dall’art. 3 comma 18 della L. 350/2003 (Legge Finanziaria per il 2004)in ordine al finanziamento mediante ricorso all’indebitamento delle spese diinvestimento.

Art. 7 – Selezione delle proposte da ammettere al finanziamento

1) Ai fini dell’individuazione delle proposte di intervento da ammettere alfinanziamento viene elaborata dalla commissione una graduatoria sulla base deicriteri individuati dalla Giunta Regionale e di seguito riportati:

a- livello di incidentalità stradale;b- efficacia della proposta progettuale;c- incisività della proposta nella difesa delle utenze deboli;d- integrazione della proposta con interse, piani e programmi;e- entità del finanziamento richiesto;

MASSIMALI DI COFINANZIAMENTO REGIONALE PER PROPOSTAFinanziamento

valore assoluto perproposta (€)

Quota % sul costocomplessivo della

propostaINTERVENTI SULLA RETE STRADALEPROVINCIALE, COMUNALE ED AMBITOURBANO

200.000,00 40%

INTERVENTI SULLA RETE STRADALEREGIONALE (fino ad un massimocomplessivo di proposte il cui costo totalenon superi € 1.750.000,00 )

350.000,00 70%

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3119.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 3

2) Il punteggio verrà attribuito secondo lo schema seguente:

A INCIDENTALITA’ STRADALE TOTALE20

0-4

0-4

0-4

0-4

Valutazionedel fenomeno Analisi Territoriale dell’Incidentalità

__ Omogeneità e completezza delle analisi degli incidenti sul territorio dicompetenza.

__ Analisi ed elaborazioni dei dati. Individuazione dei siti maggiormentepericolosi.

Analisi del sito stradale in progetto

__ Analisi delle condizioni del tratto stradale oggetto della proposta [geometria stradale, valutazioni in ordine al traffico veicolare ( pedoni,biciclette, ciclomotori, motocicli, autovetture, mezzi pesanti, …), funzionedella strada, stato manutentivo, … ].

__ Individuazione delle cause e delle criticità infrastrutturali che hannoprovocato gli incidenti stradali.

__ Valutazione di ulteriori situazioni di rischio prese in considerazione nelprogetto. 0-4

B EFFICACIA DELLA PROPOSTA PROGETTUALETOTALE

40

B1 __ Livello progettuale (preliminare, definitivo, esecutivo) 0-10

B2 __ Livello di completezza, accuratezza ed esposizione delle soluzioni progettuali. 0-10

B3 __ Riferimento a casi di “buone pratiche” documentati nel progetto stesso. 0-10

B4 __ Efficacia delle soluzioni progettuali proposte. 0-10

C INCISIVITA’ DELLA PROPOSTA NELLA DIFESA DELLE UTENZE DEBOLI TOTALE10

C1 __ Incisività della proposta nei confronti della sicurezza delle utenze deboli. 0 – 10

D INTEGRAZIONE TERRITORIALE DELLA PROPOSTA TOTALE20

D1__ Il progetto è previsto in Intese con la Regione Toscana riguardanti interventi sulle straderegionali sulla sicurezza stradale;.

0 – 10

__ Il progetto è previsto in un Piano o Programma locale anche riguardante il miglioramentodella sicurezza stradale.

0 – 5

D2 __ Il progetto è partecipato da più di un Ente locale al fine del miglioramento della sicurezzastradale approvati.

0 – 5

E ENTITA’ DEL FINANZIAMENTO RICHIESTO TOTALE10

E1 __ Richiesta di finanziamento massimo ( valore assoluto ). 0

E2 __ Richiesta di finanziamento ( SP – SC – Urbane - valore assoluto € <= 150.000,00 ). 5

E3 __ Richiesta di finanziamento ( SR valore assoluto € <= 300.000,00 ). 5

E4 __ Richiesta di finanziamento ( SP – SC – Urbane - valore assoluto € <= 100.000,00 ). 10

E5 __ Richiesta di finanziamento ( SR valore assoluto € <= 250.000,00 ). 10

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32 19.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 3

3) Il punteggio massimo attribuibile a ciascuna proposta è pari a 100 punti.Non vengono ammesse al finanziamento le proposte che non raggiunganoalmeno 50 punti.

4) La Regione approva la graduatoria di merito ed assegna alle proposte inseritenella graduatoria le corrispondenti risorse richieste fino ad esaurimento delladisponibilità di impegno di spesa in coerenza della DGR n° 1056 del 13.12.2010e del presente disciplinare. Eventuali economie potranno essere impiegate per ilcofinanziamento di ulteriori progetti della graduatoria in tutto o in parte rispettoalle richieste.

5) La conformità del progetto alla normativa vigente è garantita dall’Ente localeproponente.

6) La Regione, conclusi i lavori della Commissione e preso atto della graduatoria dimerito, comunica alle Amministrazioni interessate l'esito della valutazione dellaproposta tramite lettera raccomandata A/R, secondo l’ordine delle posizioni nellagraduatoria.

Art. 8 – Ulteriori aspetti e condizioni

1) La Regione non assume rapporti diretti con le imprese, i gruppi di lavoro ed iprofessionisti, i fornitori di beni e servizi ai quali il proponente affida larealizzazione di tutte o parte delle azioni comprese nella proposta di intervento.

2) Relativamente agli interventi che presuppongano la realizzazione di opereedilizie e infrastrutturali, la normativa di riferimento è quella vigente nel settoredei lavori pubblici.

3) La Regione Toscana valuta, a mezzo di esame istruttorio, l’ammissibilità delleeventuali varianti sostanziali al progetto definitivo comunicatedall’Amministrazione assegnataria del finanziamento. In caso di accettazionedelle variazioni, queste dovranno essere corredate dell’inserto denominato“Quadro descrittivo sintetico” (all. B) unitamente ad una breve relazione tecnica.Qualora le variazioni ammesse comportino maggiori oneri questi sarannoad esclusivo carico del proponente. Le eventuali disponibilità generate dallarevoca dei finanziamenti potranno essere attribuite alle proposte inserite nellagraduatoria e non finanziate.

Art. 9 – Tempistica erogazione dei finanziamenti documentazione

1) Il Finanziamento regionale è assegnato dalla data di pubblicazione sulB.U.R.T del decreto dirigenziale regionale, con il quale viene approvata lagraduatoria di merito delle proposte presentate ed assegnate le risorse.

2) In relazione alle risorse programmate nel bilancio regionale e finalizzateall’azione di cofinanziamento di interventi finalizzati al miglioramento dellasicurezza stradale richiamate all’art. 1, la Regione Toscana garantisce, inrelazione a ciascun progetto cofinanziato ed al fine di attivarecontemporaneamente tutti gli interventi finanziabili, l’erogazione di cassa delle

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3319.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 3

risorse fino al 75% della somma assegnata nell’anno 2011 e l’ulteriore 25% apartire dall’anno 2012.

3) L’Ente locale, assegnatario del finanziamento, dispone dello stesso per isuccessivi 18 mesi dall’assegnazione, entro i quali deve espletare leprocedure di affidamento dei lavori e consegnare i lavori, pena revocadell’impegno di spesa a suo favore relativo al finanziamento concesso.

4) L’Ente locale, assegnatario del finanziamento, deve completare i lavori entro36 mesi dalla consegna degli stessi.

5) Le risorse regionali assegnate a ciascuna proposta finanziata saranno erogatedalla Regione Toscana con le seguenti percentuali:

40% alla comunicazione di inizio dei lavori, sottoscritta dal direttore dei lavori edal responsabile del procedimento;

35% alla dichiarazione dell’Ente finanziato dell’avvenuta realizzazione del 50%dell’opera, sottoscritta dal direttore dei lavori e dal responsabile delprocedimento e previa presentazione della rendicontazione parziale della spesasostenuta;

25% alla comunicazione dell’avvenuto collaudo dei lavori o della certificazione diregolare esecuzione, sottoscritta dal direttore dei lavori e dal responsabile delprocedimento e previa rendicontazione dell’intera spesa sostenuta.

Le percentuali di erogazione sopra indicate si riferiscono alla frazione difinanziamento concesso, con riferimento alle fasi di realizzazione complessivadell’opera o dell’intervento finanziato.

Gli Enti assegnatari dovranno presentare rendicontazione ai sensi dell’art. 158del Testo Unico degli Enti Locali e fornire alla competente struttura regionale larendicontazione parziale della spesa sostenuta, in relazione all’avanzamento deilavori, secondo le indicazioni che verranno comunicate.

6) Deroghe temporali, in relazione alla consegna e alla fine dei lavori, perulteriori sei mesi, potranno essere concesse dalla Regione Toscana solo nelcaso che il ritardo non risulti imputabile a inerzia dell’Ente o del soggettoesecutore dei lavori.

7) L’Ente locale, assegnatario del finanziamento, deve fornire alla RegioneToscana tutte le informazioni che verranno richieste circa il monitoraggioattuativo dell’intervento garantendo la corretta informazione sullo stato delprocedimento.

8) Il presente Disciplinare e la documentazione tecnica allegata è disponibilepresso la Regione Toscana, Direzione Generale delle Politiche Territoriali edAmbientali, Area di Coordinamento Trasporti e Logistica, Settore Pianificazionedella Mobilità e Trasporti, via Bardazzi nn. 19-21, Firenze.

9) La Regione Toscana procederà alla revoca del cofinanziamento assegnatoall’Ente locale con provvedimento dirigenziale a seguito di gravi violazioniaccertate in materia di sicurezza del lavoro, contratti pubblici o in materiaambientale.

Si procederà inoltre alla revoca del cofinanziamento, con provvedimentodirigenziale, nei seguenti casi:

- finanziamento concesso sulla base di dati, notizie o dichiarazioni false,inesatte o reticenti rese ai sensi del DPR 445/2000 e/o venir meno deipresupposti o dei requisiti per la realizzabilità delle opere;

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34 19.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 3

- in caso di utilizzo del finanziamento per operazioni non conformi al presentedisciplinare e in caso di mancato invio delle informazioni necessarie almonitoraggio, alla valutazione ed alla rendicontazione, senza giustificatomotivo;

- rinuncia al contributo da parte del soggetto beneficiario comunicata allaRegione Toscana con lettera raccomandata;

- gravi violazioni in materia di sicurezza del lavoro con particolare riferimento aldecreto legislativo 9 aprile 2008 , n. 81 Attuazione dell'articolo 1 della legge3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza neiluoghi di lavoro

- gravi violazioni della normativa in materia ambientale;

10) Nello stesso provvedimento di revoca, saranno disciplinate le modalità diattuazione della stessa, fermo restando che la revoca comporterà:

a- la sospensione delle erogazioni all’Ente assegnatario delle quote relative alfinanziamento concesso;

b- la cancellazione/riduzione degli impegni residui.

c- la restituzione da parte dell’Ente finanziato delle risorse corrisposte a titolo dianticipo, maggiorate degli interessi legali.

11) Si provvederà alla revoca parziale del finanziamento sulla base delle speseeffettuate qualora, in caso di mancata conclusione della realizzazione dei lavorientro i termini fissati o dell’eventuale proroga accordata, le opere realizzateabbiano caratteristiche di stralcio funzionale.

12) Per qualsiasi informazione relativa al presente bando regionale è possibilerivolgersi al Settore Pianificazione Integrata della Mobilità e della Logisticadella Regione Toscana telefonando al n° 055/4384322.

Art.10 - Tutela dei dati personali e informativa sul loro trattamento

1) In relazione alla normativa sul “Codice in materia di protezione dei dati personali”di cui al D.lgs 196/2003 e s.m.i., il beneficiario rilascia il consenso per tutte lecomunicazioni ed il correlato trattamento dei propri dati personali necessari per ladiffusione delle informazioni sul progetto.

2) I dati dei quali soggetto concessionario ed il soggetto responsabile di gestione epagamenti entreranno in possesso a seguito della presente convenzionesaranno trattati nel rispetto del suddetto D.lgs 196/2003, secondo il quale iltrattamento sarà improntato a principi di correttezza, liceità e trasparenza e ditutela della riservatezza e dei diritti dei richiedenti il contributo.

3) Ai sensi dell’art. 13 del D. Lgs 196/2003, viene reso noto che:

- i dati forniti saranno trattati dal soggetto concessionario per le finalità previstedalla presente convenzione e potranno inoltre essere comunicati ad ognisoggetto che abbia interesse ai sensi della L.241/1990 e s.m.i.;

- la raccolta e il trattamento dei dati saranno effettuati con modalitàinformatizzate e manuali;

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3519.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 3

- il conferimento dei dati è obbligatorio e l’eventuale rifiuto di fornire tali datipotrebbe comportare la mancata assegnazione del contributo;

- i dati saranno trattati secondo quanto previsto dal D.lgs 196/2003 e diffusi informa di pubblicazione secondo le norme che regolano la pubblicità degli attiamministrativi della Regione Toscana;

- il titolare del trattamento è la Regione Toscana, Giunta Regionale alla quale èpresentata domanda di finanziamento;

- il responsabile del trattamento dati è il dirigente responsabile del settore.

Art.11 - Responsabile del procedimento e diritto di accesso agli atti.

1) Ai sensi della L. 241/1990 e s.m.i. la struttura amministrativa responsabile delprocedimento è il Settore Pianificazione Sistema integrato della Mobilità e dellaLogistica – Area di Coordinamento Mobilità e Infrastrutture della DirezioneGenerale Politiche Territoriali, Ambientali e per la Mobilità della RegioneToscana.

2) Il diritto di accesso viene esercitato ai sensi della L.241/1990 e della L.R.40/2009 mediante richiesta al Responsabile del Procedimento, individuato neldirigente responsabile del settore.

Referente per il Settore e per le opportune informazioni è il funzionario MarcoIerpi, tel. 055 4384322.

3) Il presente disciplinare e la documentazione tecnica allegata è disponibile pressoil settore competente, via Bardazzi n. 19-21, Firenze.

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ALLEGATI

ALLEGATO A) SCHEMA DI DOMANDA

ALLEGATO B) QUADRO DESCRITTIVO SINTETICO

ALLEGATO C) ANALISI GENERALE DELL’INCIDENTALITA’ E CRITICITA’ DEL SITO INDIVIDUATO

DOCUMENTAZIONE TECNICA

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ALLEGATO A) – SCHEMA DI DOMANDA

DOMANDA TIPO

Regione ToscanaGiunta RegionaleDirezione Generale dellePolitiche Territoriali, Ambientali e della MobilitàSettore Pianificazione Integrata della Mobilità edella LogisticaVia Bardazzi nn. 19 - 2150127 Firenze.

Il/la Comune/Provincia di……………………………………………..

[oppure:]Il raggruppamento costituito da:Comune di ………………………….Comune di ………………………….Provincia di……………………….…per il quale l’Amministrazione Capofila è………………………………..

[ed eventualmente:]in partenariato con:……………………………………………………………………………………[indicare l’organismo o gli organismi che hanno stabilito una forma di partenariatocon il proponente]

consapevole, ai sensi del DPR 445/2000, delle responsabilità penali cui puòincorrere in caso di dichiarazioni mendaci, formazione o esibizione di atto falso ocontenente dati non più rispondenti a verità;

dichiara di aver preso visione del “Disciplinare Regionale” redatto dalla RegioneToscana e dei relativi allegati che costituiscono parte integrante dello stesso,approvato con decreto dirigenziale del __,__,__ n.__, di seguito denominatoDisciplinare, di accettarne tutte le condizioni e di avanzare la proposta di interventodenominata“……..………………………………………………………………………………………….”il cui ambito di applicazione è ………………. ….. ……………………………….[indicare la circoscrizione territoriale o la zona o la strada, etc interessatadall’intervento].

La proponente Amministrazione nomina responsabile di procedimento della presenteproposta ………………………………………………………………………………………[ nome e funzioni eventuale recapito della persona incaricata, e-mail].

Il proponente dichiara:- che il costo complessivo della proposta, ivi comprese le fasi progettuali, è pari a€ ……………………….… e richiede un finanziamento di € …………….…., pari al___ % del costo complessivo,

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38 19.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 3

- di impegnarsi, nel caso di assegnazione del cofinanziamento, a rispettare lecondizioni del Disciplinare, ovvero, pena il decadimento e revoca del finanziamento,ad affidare i lavori entro diciotto mesi dall’assegnazione del finanziamento aconcluderli entro trentasei mesi a decorrere dal medesimo affidamento.

Si allegano alla presente domanda i seguenti elaborati, compilati secondo leindicazioni contenute nel Disciplinare:1. “QUADRO DESCRITTIVO” dell’intervento (All. B);2. “ANALISI GENERALE DELL’INCIDENTALITA’ E CRIT ICITA’ DEL SITO INDIVIDUATO” (All. D);3. “ATTO ASSOCIATIVO”, eventuale.4. “PROGETTO TECNICO”. Gli elaborati sono numerati progressivamente e risultanoriepilogati nell’apposito elenco a corredo degli stessi;5. nomina del responsabile di procedimento;6. delibera di approvazione della proposta contenente gli impegni a:

6.1) a sostenere la quota di costi non coperta dalla percentuale di finanziamentoregionale ammissibile come riportato all’articolo 6 del presente Disciplinare;

6.2) a rispettare i tempi per l’inizio dei lavori e la completa realizzazionedell’opera indicati all’articolo 9 del presente disciplinare, pena revoca delfinanziamento; ad assicurare il monitoraggio dei risultati determinatidall’intervento o dagli interventi realizzati, per una durata non inferiore a treanni.

6.3) a comunicare tempestivamente alla Regione Toscana eventuali esigenze divariazioni progettuali sostanziali rispetto alla proposta presentata;

6.4) a predisporre e rendere disponibile un’esauriente documentazione sugliinterventi intrapresi e sugli effetti da questi determinati, al fine di consentireuna valutazione della loro efficacia ai fini della sicurezza stradale e la loroeventuale diffusione ed a consentire alla Regione Toscana lo svolgimento dieventuali sopralluoghi.

Data________________ Firma/e

_____________________________ (Amministrazione Capofila)

[del Sindaco o del Presidente della Provincia o dell’Amministrazione indicata comecapofila].

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3919.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 3

DISCIPLINARE REGIONALE - DOCUMENTAZIONE TECNICA

ALLEGATO B

___/____/(2)

ALLEGATO B) – QUADRO DESCRITTIVO SINTETICO

Il/la Comune/Provincia di……………………………………………..

Identificativo della proposta

Denominazione______________________________________________

Via/Piazza_________________________________________________________________

Strada/Località/frazione______________________________________________________(3)

Responsabile del procedimento (Amministrazione Capofila) (4)

Amministrazione___________________________ Ufficio ____________________________

Nome e cognome ___________________________________________________________

Tel ____________________ Fax ______________________ e-.mail ___________________

A) Attori (5)

A1) Soggetto/i proponente/i _______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

A2) Soggetti di partenariato (eventuali)_______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

B) Stato ed evoluzione della sicurezza stradale (6)

B1) Problematiche di riferimento e principali fattori di rischio

________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

B2) Dati di Traffico.

______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

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40 19.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 3

__________________________________________________________________________

B2) Dati geometrici del tratto stradale.

________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

B3) Dati ed informazioni del contesto circostante.

________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

C) Obiettivi, contenuti e risultati attesi

C1) Obiettivi della proposta.

________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

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4119.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 3

C2) Riferimenti ai campi di intervento

________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

C3) Descrizione sintetica delle azioni

______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

C4) Durata complessiva presunta dell’intervento proposto (in mesi ed inferiore a 24)_________________________________________________________________________

Campi d’interventoCampi. Interventi su componenti di incidentalità prioritarie ai fini del miglioramento complessivo dellasicurezza stradale nel Paese, costituito da cinque campi di azione:C1) individuazione delle tratte stradali extraurbane che presentano le maggiori concentrazioni di vittimeper incidenti stradali, analisi dei fattori di rischio, definizione della gamma di interventi efficaci per elimi-nare o ridurre i fattori di rischio, valutazione delle alternative e scelta della alternativa più soddisfacen-te, sua definizione progettuale e realizzazione;C2) piani, programmi e interventi per migliorare la sicurezza stradale nelle aree urbane ad elevata inci-dentalità, attraverso misure di regolamentazione del traffico, riqualificazione del sistema viario, inter-venti urbanistici;C3) piani, programmi e interventi per migliorare la sicurezza della mobilità ciclopedonale sia attraversouna opportuna regolamentazione del traffico, sia attraverso la creazione di percorsi protetti e riservati;una elevata priorità dovrà essere attribuita alle proposte che prevedono la creazione di ampie areeprotette o una rilevante estensione delle superfici stradali riservata esclusivamente alla mobilità ciclo-pedonale o, ancora, la creazione di una ampia rete di percorsi ciclopedonali protetti o con esclusionedel traffico motorizzato da tutta la sede stradale;C4) misure per la messa in sicurezza della mobilità su due ruote a motore basate sull’analisidell’incidentalità specifica, sulla individuazione delle situazioni e dei fattori di rischio presenti in loco,sull’individuazione delle tipologie di interventi più efficaci, e sulla realizzazione dei relativi interventi;C5) misure a favore del miglioramento della sicurezza della mobilità su strada dei cittadini anziani at-traverso una adeguata informazione sui rischi specifici della mobilità su strada nella età più avanzata, irischi indotti dall’uso di farmaci, la creazione di servizi di trasporto dedicati, la realizzazione di percorsiciclopedonali e aree di incontro ideati in modo specifico per le esigenze di sicurezza degli anziani;C6) progetti pilota e interventi per la messa in sicurezza degli spostamenti casa-lavoro, con particolareriferimento al pendolarismo, che rispettino un protocollo di analisi, individuazione dei fattori di rischio edelle possibili soluzioni, progettazione delle misure di messa in sicurezza e loro attuazione;C7) riduzione dei maggiori divari di rischio esistenti a livello provinciale attraverso piani di azione edinterventi che rispondano ad uno specifico protocollo e che prevedano anche attuazioni pilota.

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42 19.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 3

C5) Collegamento a Intese, Piani e Programmi

(elencare eventuali Intese con la Regione Toscana sulla sicurezza stradale, strumenti dipianificazione e programmazione che costituiscono riferimento diretto per l’interventoproposto ed indicarne gli estremi di adozione/approvazione)

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

C6) Coordinamento/integrazione con altre iniziative

(indicare gli eventuali altri interventi con i quali si coordina l’intervento proposto)

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

C7) Risultati attesi

(sia in termini generali, sia in termini di riduzione delle vittime)

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

D) Profili tecnico-amministrativi

D1) Livello di progettazione

Livello di progettazione Barrare la casellacorrispondente NOTE

PreliminareDefinitivoEsecutivo

D2) Disponibilità di tutti i fattori, atti preliminari e propedeutici (7)

(elencare tutti gli eventuali atti necessari/propedeutici e indicare quali sono già stati acquisiti)

Proprietà dell’area (esproprio non necessario) ______________ acquisito: SI___/ NO___

Pareri Enti terzi acquisiti _______________________________ acquisito: SI___/ NO___

D2.3) _____________________________________________ acquisito: SI___/ NO___

D2.4)______________________________________________ acquisito: SI___/ NO___

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4319.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 3

D2.5) ______________________________________________ acquisito: SI___/ NO___

D2.6)______________________________________________ acquisito: SI___/ NO___

D3) Atti di impegno

(barrare la casella relativa)Atti di impegno SI NO Estremi AttoDelibera di approvazione della proposta con la qualel'ente proponente si impegna a sostenere la quota dicosti non coperta dal finanziamento e assume anche glialtri impegni previsti dal disciplinareApprovazione del progetto ______________________

Sottoscrizione dell’accordo tra i soggetti proponenti(se la proposta è presentata da più Enti)Sottoscrizione dell’accordo di partenariato tra tutte leparti interessate (se la proposta è presentata inpartenariato con Associazioni /… ).

E) Quadro economico finanziario

Voce € % sul totaleCosto complessivo ( come da normativa sui LL PP)Finanziamento richiesto a carico dellaRegione ToscanaQuota a carico del/i proponente/iIndicare se la quota a carico del proponente è finanziata anche attraversoaccordi di partenariato ed in caso affermativo indicare la quota difinanziamento da partenariato e quella a carico del proponente sul costototale dell’intervento

SI

�NO

�Voce € % sul totale

Finanziamento assicurato dagli accordi di partenariatoFinanziamento a carico del/i proponente/iQualora la proposta sia presentata in modo congiunto con altreAmministrazioni indicare i contributi finanziari delle singoleAmministrazioni (coerentemente con l’atto associativo, di cui al Decretolegislativo n. 267/2000, richiesto dal Disciplinare)

SI

�NO

�Amministrazione € % sul totale

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44 19.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 3

F) Strutture tecniche e di monitoraggio

F1) All’interno dell’Amministrazione che presenta la proposta (o tra il raggruppamento diAmministrazioni che presentano la proposta) è attiva una struttura tecnica dedicata allasicurezza stradale:

F1.1) SI……………………………………………………………………………………………….__

F1.2) NO …………………………………………………………….….…………….………..……__

F1.3) NO, ma è già programmata la costituzione …………………….…………………….......__

Se la struttura tecnica è operativa o sarà costituita successivamente, indicare:

Collocazione Assessorato: ______________________________________

Dipartimento: ______________________________________ (8)

Personale della struttura:F2) Nell’Amministrazione che presenta la proposta (o tra il raggruppamento diAmministrazioni che presentano la proposta) il monitoraggio della sicurezza stradale:

F 2.1) è realizzato da una struttura appositamente costituita ………………….……………__

F 2.2) è realizzato dalla struttura tecnica di cui al punto precedente…….. …………….….__

F 2.3) sarà svolto da apposito personale ………………………………………………... __

F 2.4) sarà affidato a struttura esterna ……………………………………………………… __

Se il monitoraggio viene svolto all’interno della/e Amministrazione/i indicare:

Collocazione Assessorato: ______________________________________

Dipartimento: ______________________________________

Personale del centro di monitoraggio (o dedicato al monitoraggio):

H) Elenco dei materiali documentari

LivelloSettore Laureati Diplomati AltroTotale

Tecnici

Amministrativi

Totale

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4519.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 3

Data ___ / ___ / ___Firma del Responsabile delProcedimento ( Nome – Cognome)____________________________________

DOCUMENTI ED ELABORATI CHE COSTITUISCONO LA PRESENTE PROPOSTA

n Tipo di elaborato/documento Allegato/i Barrare Indicarenumero

1 Schema di Domanda A2 Quadro descrittivo B

4 Analisi Generale dell’incidentalità e delle criticitàdel sito individuato C

8 Progetto ed allegati…………………………….. D1; D2; …….……..10 Accordi…………………………..………………. L1; L2;……………..11 Eventuali Ulteriori documenti M1;M2……………...12 Supporto informatico CD N

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ALLEGATO C) – ANALISI GENERALE DELL’ INCIDENTALITA’ E CRITICITA’DEL SITO INDIVIDUATO

Il/la Comune/Provincia di……………………………………………..

L’elaborato richiesto dovrà esplicitare i punti contenuti nel seguente indiceorientativo, il documento dovrà essere suddiviso in due parti distinte:

1- L’ “Analisi generale dell’incidentalità”, i cui risultati costituiscono base diriferimento per l’individuazione dei siti più pericolosi sul territorio e per le relativeanalisi di criticità.

2- L’ “Analisi delle criticità del sito individuato”, rappresenta il livello di analisi nelquale a partire dai dati incidentali e dalla loro analisi comparate con il contestostradale di riferimento si individuano le criticità che si intendono rimuovere con laproposta progettuale.

3- Il “Riferimento a casi di buone pratiche nella definizione del progetto”.

Le dimensioni e la complessità/articolazione dell’elaborato dipenderanno dallacomplessità e dalla rilevanza della situazione alla quale è riferita la proposta diintervento.

1- Analisi generale dell’incidentalità

1.1. ASPETTI GENERALI.

Brevi cenni sulle caratteristiche generali del territorio comunale/provinciale ove siinserisce la proposta di intervento per gli aspetti d’interesse della sicurezza stradale:a) la popolazione residente e la sua evoluzione nell’ultimo triennio;b) la struttura socio-economica e l’organizzazione territoriale, evidenziando inparticolare l’eventuale presenza di oscillazioni stagionali di popolazione e trafficodovute al turismo;c) il sistema delle infrastrutture viarie (estesa stradale – rete principale – retesecondaria);d) la mobilità (pendolarismo – turismo – logistica e trasporti – le utenze deboli);

1.2. DATI QUANTITATIVI TERRITORIALI

Individuazione degli incidenti su base comunale o provinciale.

1.2.1 Stato dell’incidentalità del quinquennio 2005-2006- 2007-2008-2009Dati quantitativi sul numero di incidenti, morti e feriti e sul tasso di mortalità(morti/popolazionex100.000) e di ferimento (feriti/popolazionex100.000). Indicare latipologia dei dati e la relativa fonte.

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1.2.2 Circolazione stradale. Evoluzione nell’ultimo quinquennio e programmazionefutura.Stato delle infrastrutture stradali, attuale e programmato. Analisi della circolazionestradale (flussi di traffico, tipologie di veicoli, dati di velocità),

1.3. ELABORAZIONI E VALUTAZIONI.

Analisi effettuate per la localizzazione e individuazione dei siti a maggior rischio.

2. Analisi delle criticità del sito individuato

2.1. DATI DI INCIDENTALITA’ RELATIVI AL SITO INDIVIDUATO

Esporre quali aspetti rilevanti sono emersi dall’analisi degli incidenti nel sito oggettod’intervento, con riferimento indicativo al quinquennio 2001-2005.2.2. DATI RELATIVI AL CONTESTO DEL SITO INDIVIDUATO

Analisi delle condizioni stradali del sito (geometria stradale, analisi del traffico,funzione della strada).

2.3.ULTERIORI SITUAZIONI DI RISCHIO CONSIDERATE

Sopralluoghi e valutazioni tecniche che evidenzino situazioni di palese rischio per lequali occorre porre in essere azioni per la messa in sicurezza anche di caratterepreventivo.

Analisi del tipo “Road Safety Review”.

2.4. INDIVIDUAZIONE DEI PRINCIPALI FATTORI DI RISCHIO

- Analisi delle dinamiche incidentali e delle cause dei conflitti, anche mediantel’ausilio di verbali, perizie, fotografie o altra documentazione associata ai singolieventi, dalla quale sia possibile identificare le criticità del sito, con particolareriferimento all’infrastruttura.

3. Riferimento a casi di “buone pratiche” nella definizione del progetto.

Specificare se nella individuazione delle soluzioni progettuali è stato tenuto conto diinterventi già realizzati, documentati e monitorati che costituiscano casi di “buonapratica”, in analoghi contesti.