2014/08 | Sguardi sul Medio Oriente

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1 I LIBRI DEL GRUPPO DI LETTURA ESTATE 2014 Sguardi sul Medio Oriente Dal 2013 le nostre bibliografie e proposte novità le trovi su: http://issuu.com/bibliotecacomunalediala Ala (TN) : Biblioteca comunale di Ala, 2014. Quest’opera è pubblicata con Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Italia License. Per visualizzare le condizioni della licenza, consulta: http://creativecommons.org/licenses/by-nc- sa/3.0/it/ .

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I LIBRI DEL GRUPPO DI LETTURA

ESTATE 2014

Sguardi sul Medio Oriente

Dal 2013 le nostre bibliografie e proposte novità le trovi su:

http://issuu.com/bibliotecacomunalediala

Ala (TN) : Biblioteca comunale di Ala, 2014.

Quest’opera è pubblicata con Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Italia License. Per visualizzare le condizioni della licenza, consulta: http://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/3.0/it/.

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Sommario Introduzione ………………………………………………………………………………………………….p. 2 Rafik Schami ……………………………………………………………………………………………………p. 3 Susan Abulhawa ………………………………………………………………………………………………p. 5 Amos Oz …………………………………………………………………………………………………………p. 7 Youssef Ziedan ……………………………………………………………………………………………….p. 9 Kavita Daswani ……………………………………………………………………………………………….p. 11 Abraham B. Yehoshua …………………………………………………………………………………….p. 13 David Grossman ………………………………………………………………………………………….…p. 15 Introduzione Le cronache quotidiane ci riportano, nelle ultime settimane, continue notizie dal Medio Oriente, una terra da tempo straziata da eventi tragici, che sembrano non avere mai fine. Da quella terra provengono, per contrasto, voci di alto spessore letterario, che si innestano senza soluzione di continuità nei filoni e nei temi che ricorrono nella letteratura mondiale. In questo opuscolo abbiamo selezionato per il Gruppo di Lettura alcune di queste voci: autori e autrici che ci raccontano talvolta di storie immaginate, ma più spesso di storie che sono molto vicine al quotidiano, non necessariamente vissuto con l’angoscia del domani. La selezione è ad ogni modo assolutamente parziale ed arbitraria; a queste letture avremmo potuto affiancare, ad esempio, le testimonianze di giornalisti che hanno vissuto per qualche tempo nelle aree geografiche in cui le storie selezionate sono ambientate. Si è preferito dare uno spaccato il più possibile letterario, senza pretendere di forzare i lettori ad interpretare ad un livello extra-letterario i temi affrontati dagli scrittori e dalle scrittrici elencati alle pagine seguenti. Vi auguriamo buona lettura.

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AUTORE: Rafik Schami

TITOLO: L’amante di Damasco

EDITORE: Garzanti

SEGNATURA: N SCHAM 3

N. DI COPIA: K 6750628

fonte: Wikipedia

BIOGRAFIA AUTORE

Rafik Schami è nato nel 1946 nel quartiere cristiano aramaico di Damasco. Nel 1971,

costretto all’esilio, si è trasferito in Germania dove ha studiato chimica a Heidelberg.

Oggi è tra i più noti scrittori di lingua tedesca. I suoi romanzi sono stati tradotti in 21

lingue e hanno vinto numerosi premi. Con

Garzanti ha pubblicato Il lato oscuro dell’ amore, che in Germania è stato per mesi ai

vertici della classifica dei bestseller, e La voce della notte.(BIOGRAFIA +

BIBLIOGRAFIA)

TRAMA

Damasco, 1957. La città è ancora avvolta nel grigio mantello dell’alba, quando la

diceria comincia a

serpeggiare fra gli intricati vicoli del centro storico: Nura, la moglie del calligrafo

fuggita con il suo giovane amante Salman, che lavora

come apprendista nella bottega del marito. Il loro è un amore impossibile e

pericoloso. Non solo perché lei è sposata ma soprattutto perché a dividerli è la

religione: lei è mussulmana, lui è cristiano. Eppure non sarà questo a fermarli. Non

sarà questo a impedire a Nura di ottenere a tutti i costi quello che desisera da anni

ormai: la libertà. Figlia di uno sceicco noto e rispettato in tutta Damasco, Nura è

stata costretta a sposarsi con l’affascinante e misterioso calligrafo Hamid. Un uomo

freddo, che subito dopo la prima notte di nozze l’ha relegata al ruolo di donna di

casa, non curandosi più di lei. La sua ragione di vita è l’alfabeto arabo: sono anni

che è alla ricerca dell’antico segreto della bella scrittura e il suo sogno è aprire una

scuola di calligrafia. L’ha perseguito con tutto sé stesso, nonostante l’opposizione

dei fondamentalisti e delle parti più conservatrici dell’ortodossia. Vi ha dedicato

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tutta la sua vita. Ma ora che è a un passo da realizzarlo, capisce di aver perso la cosa

più importante, Nura. E forse adesso è troppo tardi per ritrovarla…

[fonte: quarta di copertina dell’edizione citata]

SITI WEB AUTORE

http://www.rafik-schami.de/ (sito ufficiale in lingua tedesca)

http://www.wuz.it/biografia/1869/Schami-Rafik.html (bio-bibliografia in lingua

italiana; fonte: WUZ)

http://www.goethe.de/ins/it/lp/prj/lit/kuj/kss/ssb/itindex.htm (bio-bibliografia in

lingua italiana; fonte: Goethe Institut)

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AUTORE: Susan Abulhawa

TITOLO: Ogni mattina a Jenin

EDITORE: Feltrinelli

SEGNATURA: N ABU 1

N. DI COPIA: K 8156763

fonte: Wikipedia

BIOGRAFIA AUTORE

Susan Abulhawa è nata da una famiglia palestinese in fuga dopo la Guerra dei Sei

giorni e ha vissuto i suoi primi anni in un orfanotrofio di Gerusalemme. Adolescente,

si è trasferita negli Stati Uniti, dove si è laureata in Scienze biomediche e ha avuto

una brillante carriera nell’ambito della medicina. Vive in Pennsylvania. Autrice di

numerosi saggi sulla Palestina, per cui è stata insignita nel 2003 del premio Edna

Andrade, ha fondato l’associazione Playgrounds for Palestine, che si occupa dei

bambini dei Territori Occupati. I suoi articoli sono apparsi su numerose testate, tra

le quali " The Huffington Post " il "Chicago Tribune " e " The Christian Science

Monitor ". Ogni mattina a Jenin è il suo primo romanzo. Bestseller internazionale, è

in corso di pubblicazione in ventidue paesi.

TRAMA

Susan Abulhawa ha scritto un romanzo struggente che può fare per la Palestina ciò

che il Cacciatore di aquiloni ha fatto per l’Afghanistan. Di vibrante realismo e

inesorabilmente diretto alla verità, racconta con sensibilità e pacatezza la storia di

quattro generazioni di palestinesi costretti a lasciare la propria terra dopo la nascita

dello stato di Israele e a vivere la triste condizione di " senza patria " .

Attraverso la voce di Amal,la brillante nipotina del patriarca della famiglia Abulheja,

viviamo l’abbandono della casa dei suoi antenati di ‛ Ain Hod nel 1948, per il

campo profughi di Jenin. Assistiamo alle drammatiche vicende dei suoi due fratelli,

costretti a diventare nemici: il primo rapito da neonato e diventato un soldato

israeliano, il secondo che invece consacra la sua esistenza alla causa palestinese. E,

in parallelo, si snoda la storia di Amal: l’infanzia, gli amori, i lutti, il matrimonio, la

maternità e, infine, il suo bisogno di condividere questa storia con la figlia, per

preservare il suo più grande amore.

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La storia della Palestina, intrecciata alle vicende di una famiglia che diventa simbolo

delle famiglie palestinesi, si snoda nell’arco di quasi sessant’anni,attraverso gli

episodi che hanno segnato la nascita di uno stato e la fine di un altro .In primo piano

c’è la tragedia dell’esilio, la guerra la perdita della terra e degli affetti, la vita nei

campi profughi, come rifugiati, condannati a sopravvivere in attesa di una svolta.

L’autrice non cerca i colpevoli tra gli israeliani, che anzi descrive con pietà, rispetto e

consapevolezza, racconta invece la storia di tante vittime capaci di andare avanti

solo grazie all’amore.

[fonte: quarta di copertina dell’edizione citata]

SITO WEB AUTORE

http://morningsinjenin.com/ (sito ufficiale dell’autrice, in lingua inglese)

http://www.wuz.it/biografia/150/Abulhawa-Susan.html (bio-bibliografia

dell’autrice; fonte: WUZ)

http://editoriaraba.wordpress.com/2012/05/16/ogni-mattina-a-jenin-di-susan-

abulhawa-un-viaggio-editoriale-al-contrario/ (recensione del romanzo e notizie

correlate; fonte: blog “editoriaraba”)

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AUTORE: Amos Oz

TITOLO: Fima

EDITORE: Bompiani

SEGNATURA: N OZA 1

N. DI COPIA: K 2587809 fonte: Wikipedia

BIOGRAFIA

Amos Oz è nato a Gerusalemme nel 1939. Dal 1977 è il leader del movimento Peace

Now, che si batte per la soluzione del problema palestinese. Attualmente vive ad

Arat e insegna letteratura ebraica

considerato dalla critica internazionale uno dei più

importanti scrittori del Novecento.

TRAMA

A Efraim, detto Fima, un uomo di cinquantaquattro anni che vive a Gerusalemme e

lavora alla reception di uno studio ginecologico, la vita ha regalato una profonda

convinzione: quella di essere sempre e comunque nel posto sbagliato, nell’angolo

dove si depositano il pulviscolo degli eventi e le ingiurie del tempo, il limo della

realtà quotidiana, senza che niente riesca a fermare un volto, un sentimento o una

parola per l’eternità. Ma in quale anfratto della mente sono custodite adesso le sue

ambizioni di giovane poeta? Che cosa ne è stato della travolgente passione che

l’aveva condotto in Francia a inseguire l’amore di Nicole, sfidando il codice militare?

Perché non ha ancora superato il dramma del divorzio da Yael e si ostina a

frequentare la nuova famiglia dell’ex moglie, cercando di guadagnarsi la fiducia del

piccolo Dimi ? Il futuro non è quello, eppure… Deve imporsi di vivere appieno le

relazioni con Nina e Annette, le interminabili discussioni sui massimi sistemi con gli

amici; deve saper apprezzare un passato in cui si coltivano indifferentemente le

risate e i rimpianti. Solo un fatto semplice può scardinare il ritmo di questa "

sinfonia della sopravvivenza " : un avvenimento crudele ed enigmatico, oltre il quale

l’universo può tingersi di nuovi colori.

[fonte: quarta di copertina dell’edizione citata]

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SITO WEB AUTORE

http://www.amos-oz.com/ (sito ufficiale in lingua inglese)

http://www.wuz.it/biografia/198/Oz-Amos.html (bio-bibliografia dell’autore; fonte:

WUZ)

http://bibliotecadisraele.wordpress.com/2012/06/06/interviste-amos-oz-tra-amici-

il-venerdi-01062012/ (intervista del 6 giugno 2012; fonte: blog “Biblioteca d’Israele”)

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AUTORE: Youssef Ziedan

TITOLO: Sette luoghi

EDITORE: Neri Pozza

SEGNATURA: N ZIE 31

N. DI COPIA: K 8736075 fonte: Wikipedia

BIOGRAFIA

Youssef Ziedan, nato nel 1958, è un rinomato studioso egiziano specializzato in

studi arabi e musulmani. Attualmente è direttore del Centro dei manoscritti e del

Museo affiliato alla Biblioteca d’Alessandria. Professore universitario di filosofia

islamica e sufismo ha scritto numerosi libri accademici noti a livello internazionale.

TRAMA

Ad Assuan il Nilo è bello,docile e più pulito che altrove, gli abitanti – nubiani, arabi e

rifawi – amano recitare versi di rinomate poesie nelle cerimonie importanti della

loro vita, le botteghe risplendono tutte di un miscuglio di colori, luci, persone e, a

qualche chilometro più a sud, il primo raggio di sole penetra due volte l’anno nel

tempio di Abu Simbel per andarsi a posare giusto sulla statua di Ramses II. In questa

magnifica città vive un ragazzo di pure origini arabe. Suo padre appartiene al gruppo

degli arabi stanziati nel Nord del Sudan,sua madre fa parte del clan dei Ja’fara,

abitanti in Egitto da tempo immemorabile e il cui lignaggio risale fino al casato del

Profeta. Il ragazzo, vent’anni, bella carnagione scura e occhi altrettanto belli e scuri,

studia sociologia a Kartum e, per mantenersi ad Assuan, di tanto in tanto

accompagna scolaresche e turisti in giro per i templi e i siti archeologici di Luxor.

Abita dalla parte del lago, in una corte con due stanze annessa alla zawiya, dove hajj

Bilal, il muezzin che l’ha preso sotto la sua protezione, guida la preghiera per pochi

oranti. Il ragazzo segue con cura i precetti del muezzin, soprattutto la tradizione del

Profeta che recita: " Sette sono coloro che Iddio proteggerà nel giorno in cui non vi

sarà altra protezione che la sua: fra cui un ragazzo cresciuto nell’obbedienza a Dio ".

Il ragazzo ama intensamente una ragazza conosciuta durante un’escursione turistica.

Si chiama Nora, viene da Alessandria, studia anche lei scienze sociali, ha una

carnagione immacolata di un bruno morbido, capelli lunghi e folti di un nero deciso,

e grandi occhi di un colore particolare in cui il grigio si mescola al verde. L’esistenza

del ragazzo scorrerebbe così, felice e segnata da un destino forse altrettanto fausto,

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se le circostanze accidentali della vita e gli eventi impetuosi della Storia non

approntassero tutt’altro per lui.

Sua madre lo invita un giorno ad accompagnare suo padre a Khartum da uno shaikh

saudita che lavora negli appalti. Uno shaikh potente e buono, visto che ogni giorno

sgozza due dei montoni che il padre del ragazzo gli porta per distribuirne le carni ai

poveri. Un uomo alto, secco e barbuto, con una voce bassa e tranquilla

e, a detta di suo padre, con negli occhi la tristezza latente di un poeta che soffre. Un

uomo, il cui nome, Osama bin Laden,incute rispetto e ammirazione a Khartum…

[fonte: quarta di copertina dell’edizione citata]

SITO WEB AUTORE:

http://www.istitutoeuroarabo.it/DM/escatologia-e-decostruzione-della-jiahd-

attraverso-i-sette-luoghi-di-ziedan/ (recensione del libro; fonte: sito della rivista

“Dialoghi Mediterranei”, Istituto Euro-Arabo di Mazara del Vallo)

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AUTORE: Kavita Daswani

TITOLO: Tanaya toglie il velo

EDITORE: Mondadori

SEGNATURA: N DAS 2

N. DI COPIA: K 5934476 fonte: Goodreads.com

BIOGRAFIA

Kavita Daswani è stata corrispondente di moda per la CNN e ha scritto per il “Los

Angeles Times” e per l”International Herald Tribune”. Nata a Bombay, l’autrice vive

a Los Angeles con il marito e un figlio. Nel 2003 Mondadori ha pubblicato Propositi

matrimoniali e nel 2005 La sposa di Beverly Hills.

TRAMA

Tanaya, giovane bellezza indiana, non avrebbe mai pensato di sfilare un giorno sulle

passerelle di tutto il mondo. Proprio lei, che fino a diciannove anni non aveva

mostrato in pubblico nemmeno le braccia nude. Sarebbe stato sconveniente per un

a ragazza musulmana, nata a Bombay e cresciuta da un nonno autoritario e

conservatore, destinata a diventare una moglie fedele e una madre devota.

La verità è che Tanaya voleva vedere Parigi, il sogno della sua adolescenza. E quando

il nonno le diceva di averle trovato il marito giusto, un giovane avvocato che abita

nella capitale francese, lei coglie al volo l’occasione: lo sposerà, ma solo a patto di

poterlo incontrare prima, a Parigi.

Avrebbero dovuto essere due settimane. Però, affascinata dal dinamismo di questa

città, così distante dal suo ambiente d’origine, Tanaya decide di non tornare più a

casa e rifiuta di sposarsi. Inizia a fare lavoretti per mantenersi, finché scoperta da un

eccentrico talent – scout che le propone di diventare modella e le apre la strada al

successo, che non tarda ad arrivare. Perché Tanaya è un talento naturale e,

soprattutto, una novità assoluta: la prima modella musulmana al mondo, simbolo

dell’era multiculturale.

Ma la felicità ha un prezzo. Tutto ciò è incompatibile con le rigide tradizioni della sua

famiglia e del suo credo religioso. Ripudiata dal nonno, Tanaya si trova a vivere la

fama nella più completa solitudine, tormentata dai complessi di colpa e sempre più

delusa dal cinismo delle persone che la circondano.

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Finché un incontro inaspettato cambierà il suo destino.

SITO WEB AUTORE http://www.kavitadaswani.com/ (sito ufficiale in lingua inglese) http://archiviostorico.corriere.it/2006/maggio/31/donna_con_velo_divento_una_co_9_060531010.shtml (recensione sul volume; fonte: Corriere della Sera, 31 maggio 2006)

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AUTORE: Abraham B. Yehoshua

TITOLO: Il responsabile delle risorse

umane

EDITORE Einaudi

SEGNATURA: N YEH 6

N. DI COPIA: : K 5563156

fonte: wikipedia

BIOGRAFIA

Nato a Gerusalemme nel 1936 in una famiglia d'origine sefardita, vive ad Haifa nella

cui università insegna Letteratura comparata e Letteratura ebraica. Suo padre,

Yaakov Yehoshua, era uno storico, specializzato nella storia di Gerusalemme; sua

madre, Malka Rosilio, era giunta dal Marocco nel 1932. Dopo aver servito

nell'esercito dal 1954 al 1957, Yehoshua ha studiato alla scuola Tikhonaime si è

laureato in Letteratura ebraica e Filosofia all'Università Ebraica di Gerusalemme. Ha

avuto incarichi come professore esterno nelle Università Harvard, di Chicago e di

Princeton.

Inizialmente autore di racconti e opere teatrali, ha conosciuto il successo coi suoi

romanzi ed attualmente è lo scrittore israeliano più noto. Cominciò a pubblicare le

sue prime opere subito dopo aver concluso il servizio di leva militare, e venne poi

consacrato a essere punta di diamante del Nuovo Movimento degli scrittori

israeliani (in inglese Israeli New Wave). Le sue opere sono state tradotte in ventidue

lingue. In Italia è stato scoperto dalla Casa editrice Giuntina per poi essere

pubblicato da Einaudi.

TRAMA

Un terrorista suicida si fa esplodere in un mercato di Gerusalemme. Una donna

muore. Era straniera, viveva da sola in una squallida baracca di un quartiere di

religiosi. Nessuno va a reclamare il suo cadavere all’obitorio del Monte Scopus.

Eppure Julia Regajev aveva ancora formalmente un lavoro, come addetta alle pulizie

in un grande panificio della città. Un giornalista senza scrupoli, detto il " serpente ",

sfrutta il caso per imbastire uno scandalo e denuncia la " mancanza di umanità "

dell’azienda che non si è nemmeno accorta dell’assenza della dipendente. Tocca al

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responsabile delle risorse umane, spedito in missione dall’anziano proprietario del

panificio, cercare di rimediare al danno di immagine. Ma il viaggio verso la dignitosa

e compassionevole sepoltura della donna morta si rivela per lui molto più

importante di un’operazione di facciata per ottenere la simpatia dell’opinione

pubblica. Nel dizionario non esiste forse parola che rappresenti meglio l’universo

narrativo di Abraham B. Yehoshua dell’aggettivo " responsabile ". Per un suo

personaggio, essere responsabile significa non tanto essere colpevole, ma

soprattutto portare attivamente il peso di un imperativo morale. Così il responsabile

delle risorse umane impara che anche una piccola colpa, come quella di cui si è

macchiata per indifferenza e superficialità la sua azienda, non va trascurata, perché

anche le piccole colpe possono avere un potere terribile. Partito da un fatto di

cronaca fin troppo realistico, il romanzo si trasforma a poco a poco in un viaggio

metafisico denso di simboli. La vera responsabilità del giovane dirigente consiste alla

fine nel saper ritrovare dentro di sé le risorse umane più profonde per vincere il gelo

che sembra essere sceso sul mondo e su di lui. Vincere la durezza del proprio cuore,

uscire dalla caverna di aridità in cui si è sepolto,purificarsi e ricominciare a vivere.

Fonte: Wikipedia (http://it.wikipedia.org/wiki/Abraham_Yehoshua). L’autore non

risulta avere un suo sito ufficiale.

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AUTORE David Grossman

TITOLO: Caduto fuori dal tempo

EDITORE : Mondadori

SEGNATURA N GROSS 2

N. DI COPIA: K 8443170

Fonte: letteraturamantova.it

BIOGRAFIA

David Grossman è nato nel 1954 a Gerusalemme, dove vive. Ha cominciato la sua

carriera come giornalista in una radio israeliana, ed è diventato un caso letterario

internazionale nel 1988 grazie al successo di Vedi alla voce : amore.

TRAMA

Caduto fuori dal tempo è un punto d’arrivo nella carriera letteraria di uno dei

massimi scrittori contemporanei, uno di quei libri che portano la nostra

consapevolezza e la nostra capacità di sentire a un limite oltre il quale non è

possibile andare.

Tutto comincia con un’immagine, un gesto, un movimento di misteriosa, evocativa

potenza: un uomo si alza all’improvviso da tavola, prende commiato dalla moglie ed

esce per andare "laggiù". Ha perso un figlio, anni prima, e "laggiù" è dove il mondo

dei vivi confina con la terra dei morti.

Non sa dove sta andando, e soprattutto non sa cosa troverà. Lascia che siano le

gambe a condurlo, per giorni e notti gira intorno alla sua città e a poco a poco si

unisce a lui una variegata serie di personaggi che vivono lo stesso dramma e lo

stesso dolore: il Duca signore di quelle terre, una riparatrice di reti da pesca, una

levatrice, un ciabattino, un anziano insegnante che risolve i problemi di matematica

sui muri delle case. E l’uomo a cui è stato affidato l’incarico di scrivere le cronache

cittadine. Ciascuno ha la propria storia, chi ha perso il figlio per una grave malattia,

chi in un incidente, chi in guerra. Insieme a loro idealmente, visto che non può

muoversi dalla sua stanza, c’è anche una strana figura di Centauro, con la parte

inferiore del

quindici anni vive circondato dagli oggetti del figlio che non c’è più, e il cui unico

desiderio da allora è catturare quella morte con le parole.

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"Non riesco a capire qualc

la storia che stiamo leggendo.

La marcia di quei genitori prosegue in giri sempre più ampi intorno alla città,

monologando o dialogando ognuno di essi parla di sé, del desiderio di rivedere

almeno una volta il proprio figlio, della vita che si è interrotta in quel tragico

momento. E ognuno ha una sua voce, che Grossman in modo sublime trasforma

nella voce della poesia, la lingua del dolore. Arriveranno "laggiù" ? Sì, ci arriveranno,

fusi a quel punto in un coro di pura e profonda umanità. E noi con loro, in pagine di

sconvolgente intensità e verità. Per capire, insieme a Centauro, che il cammino di

questi uomini e donne esiliati nella terra del dolore è stato una "lotta contro la

distruzione, la cancellazione, l’oblio" , il bisogno di dare un paesaggio a quella terra,

la volontà di sottrarre la memoria alla tenebra per riconsegnarla alla vita.

SITO WEB AUTORE:

www.davidgrossman.com

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