2014年 一月 - 二月 - Esteri

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1 2014年 一月 - 二月 Gennaio - Febbraio 2014 Anno 5 No.01

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Energico attraente, popolare. Il cavallo è allegro, tenace, intelligente, curioso, impulsivo e spesso egoista. Il carattere vivace e

l’eloquenza lo mette sempre al centro dell'attenzione altrui, ha innumerevoli interessi in ogni campo che coltiva con tenacia. Dinamico, irrequieto, focoso, attivo, energico, libero e selvaggio, ha vitalità e capacità d'azione fuori dal comune. È incapace di fare qualsiasi cosa se non è spinto dall'entusiasmo. Ricco di fascino allegro e instancabile, la sua intelligenza è acuta, brillante e intuitiva, le sue parole hanno un grande potere di convincimento. È molto apprezzato per il senso pratico e lo spirito d'iniziativa, per la grande capacità lavorativa. Detesta la vita sedentaria, ama fare ogni tipo di sport, la libertà è per lui sacra. Nella vita sentimentale non è molto romantico e poco incline alle smancerie. Grandi protagonisti nella vita sociale, sono spesso i beniamini del gruppo. Prodighi di elogi verso gli amici e capaci di sostenere lunghe conversazioni, sono il compagno ideale per una serata in allegria. Hanno anche la notevole qualità di afferrare il pensiero altrui al volo. Il loro punto debole può essere l'improvviso senso di insicurezza. Il loro difetto l'essere fin troppo chiacchieroni: non tutti amano i logorroici. Il partner ideale del Cavallo è il Dragone o la Scimmia.

Personaggi di rilievo: Rembrant, Chopin, Davy Crockett, Teddy Roosevelt.

主要特征:活跃、迷人、人缘好、快活、坚韧、聪明、好奇、容易冲动、常常比较自私。马年出生的人的活泼和出口成章的性格使他们经常引起他人的注意。他们兴趣广泛,而且穷追不舍。

充满活力、好动、热情奔放、活跃、富有能量、自由、豪放,他们拥有非同一般的生命力和行为能力。如果感受不到热情,他们就会一事无成。他们充满快乐和不知疲倦的魅力,充满尖锐、奇妙和富有直觉的智慧,他们的话语很有说服力。他们务实主动的精神和工作能力让人赏识。他们憎恨静坐的生活,喜欢所有的体育运动,对他们来说,自由是神圣的。就感情生活来说,他们不太浪漫,不喜欢矫情。作为社交生活的佼佼者,他们常常是团体的宠儿。他们爱对朋友说好话,滔滔不绝,因而是共渡逍遥夜的好伙伴。他们还有反应敏捷、能迅速把握他人想法的能力。他们的弱点是,可能会突然缺乏自信。他们的缺点是:太啰嗦了,并非所有的人都喜欢侃爷。属马的人的理想伙伴是属龙和属猴的人。

重要人物:伦勃朗、肖邦、大卫·克洛科特、泰迪·罗斯福

Il cavallo

date di nascita/出生日期:

30.01.1930 - 16.02.193115.02.1942 - 4.02.19433.02.1954 - 23.01.195521.01.1966 - 8.02.19677.02.1978 - 27.01.197927.01.1990 - 14.02.199112.02.2002 - 31.01.200331.01.2014 - 18.02.2015

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Arco di AugustoLungo la strada che portava alla monumentale Porta Praetoria, principale via di accesso alla città romana, fu innalzato l‘arco onorario dedicato all‘imperatore

Augusto.Si trattava di un segno eloquente della presenza

e della potenza di Roma che nel 25 a.C. aveva definitivamente sconfitto il popolo dei Salassi e

fondato la nuova colonia.L’arco, che si caratterizza per la sua severa

imponenza, tipica dell’architettura del tardo periodo repubblicano, è a un solo fornice a tutto sesto, largo metri 8,29 come la strada che lo attraversava. I pilastri che lo fiancheggiano presentano ai quattro angoli delle semicolonne su basi attiche sormontate da capitelli corinzi, le stesse che scompartiscono le facciate e i lati. In origine queste superfici erano interrotte dai rilievi con probabile figurazione a trofei che erano collocati nelle quattro nicchie della facciata. Una trabeazione dorica chiude in alto quel che rimane del monumento, da secoli privo dell’attico sul quale era apposta, a lettere di bronzo, l’iscrizione dedicatoria.

Nel medioevo l’Arco era denominato “Saint-Vout” da una immagine del Salvatore che vi era stata collocata e sostituita in seguito col Crocifisso. Nel 1716 il Conseil des Commis decise di preservare il monumento dalle infiltrazioni d’acqua ricoprendolo con un tetto d’ardesia. L’Arco fu definitivamente restaurato dal negli anni 1912-1913; uno scavo nelle sue vicinanze, risalente ai primi anni del ‘900, portò alla luce due grandi lettere in bronzo dorato, con tutta probabilità appartenenti all’iscrizione dedicatoria.

Le montagneNella regione più piccola d’Italia le montagne fanno

da biglietto da visita.I 4.000 più famosi e la cima più alta d’Europa, il

Monte Bianco, sono tra le vette più note al mondo. L’inconfondibile sagoma del monte Cervino, teatro di gesta alpinistiche non solo nel secolo scorso, o il Gran Paradiso, unico 4000 italiano nelle Alpi, i Monte Rosa, con i suoi enormi ghiacciai, offrono al turista una visione unica.

Panorami mozzafiato e colori che fanno invidia a qualunque tavolozza pittorica sono alla portata di tutti: i rifugi alpini e un’ottima rete di sentieri permettono al turista che non sia alpinista di poter avvicinare la maestosità della dimensione glaciale di queste grandi montagne in Valle d’Aosta.

Qualunque buon sciatore può affrontare la traversata del Monte Bianco, una sorta di ski-trekking di 24 chilometri (15 di sola discesa) che, utilizzando tre tronchi di funivia, da Courmayeur conduce fino a Chamonix, 2300 metri più in basso di là dal massiccio, in territorio francese. Da un punto di vista strettamente tecnico, la traversata è una pista “rossa”, ma trattandosi comunque di un’avventura in alta montagna, è consigliabile farsi accompagnare da una guida. Alla stazione intermedia, dove si trova il comodo rifugio del Pavillon, sbarcano i pochi non sciatori. Gli altri trasbordano in una cabina più piccola diretta all’ex rifugio Torino – colle del Gigante. Segue l’ultimo tragitto in una funivia da soli 8 posti che conduce a 3.462 metri. Qui il rituale

Valle d’Aosta

La Valle d’Aosta è una regione autonoma a statuto speciale. I suoi organi amministrativi godono di una particolare autonomia dal governo centrale italiano, non soltanto per quanto riguarda la politica e il governo regionale, ma anche in altri ambiti strettamente legati alla vita e all’economia di questa regione montana, in particolare la gestione dell’agricoltura, dell’artigianato e del turismo, l’assistenza e beneficenza pubblica e le scuole materne.

AostaCapoluogo regionale, la città si estende a ventaglio in un’ampia pianura circondata da alte montagne, proprio alla confluenza delle strade che conducono in Francia e in Svizzera attraverso i trafori del Monte Bianco e del Gran San Bernardo e, solo in estate, anche attraverso gli storici passi alpini del Piccolo San Bernardo e del Gran San Bernardo.Aosta fu fondata dai Romani nel 25 a.C. col nome di Augusta Praetoria nel punto in cui la Dora Baltea, il fiume che attraversa tutta la regione, incontra il torrente Buthier e la valle raggiunge la sua ampiezza massima.Testimonianza di epoca romana sono l’inconfondibile Arco di Augusto, la Porta Praetoria (una delle poche del mondo romano ancora perfettamente conservate), il Teatro romano, il Criptoportico forense, il perimetro quasi completo della cinta muraria e una villa extra muros.Fuori dal centro abitato di Aosta è ancora ben visibile un ponte-acquedotto medievale lungo 70 metri, che convoglia le acque del torrente Buthier per irrigare le distese prative di Saint-Christophe e di Quart.

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prevede uno sguardo alla Mostra dei cristalli del Monte Bianco e una bevanda calda nel Café des Glaciers, uno dei più alti d’Europa.

Non sono poche le persone che hanno paura a salire su questo impianto, specie sulla telecabina panoramica. In caso di vento essa oscilla lateralmente e anche verticalmente di parecchi metri, fermandosi diverse volte, quando un gruppo di cabine arriva alle stazioni, e talvolta anche indietreggiando.

All’uscita, un acclimatamento è necessario per prepararsi allo stordimento per l’altitudine e alla sferzata del vento gelido. Dalla terrazza panoramica esterna lo spettacolo pare irreale. Il biancore accecante del ghiacciaio del Gigante, i picchi di granito del tetto d’Europa e in lontananza gli altri 4.000 delle Alpi, Cervino e Monte Rosa.

Pochi passi in spinta e poi finalmente inizia la discesa.

Casino de la Vallée – Saint VincentIl Casino de la Vallée di Saint-Vincent è una della case da gioco più grandi e prestigiose d’Europa.

“Neuf, rouge, impair et manque”. Erano le 21 del 29 marzo del 1947 ed iniziava la storia del Casino de la Vallée di Saint-Vincent, una delle più importanti case da gioco d’Europa.

Nato per restituire un po’ di benessere ad una

popolazione fortemente colpita dalla guerra, il Casino si è presto trasformato in un grande volano economico che, nel giro di pochi anni, e grazie anche alla presenza dello Stabilimento Termale, ha trasformato la cittadina in uno dei più importanti ed apprezzati centri turistici a livello internazionale.

Con oltre 90 tavoli da gioco e più di 400 slot machine a disposizione della clientela per 364 giorni all’anno, propone l’offerta di giochi più ricca in Italia.Il casinò promuove iniziative culturali, premi, eventi televisivi e spettacoli, tra cui i Premi Saint-Vincent per il giornalismo, il cinema, la fiction e la radio.

Curiosità:La Valle d’Aosta per la sua particolare conformazione territoriale è un laboratorio linguistico naturale. Le valli strette e profonde, la posizione di confine tra Mediterraneo e Europa del Nord e secoli di scambi commerciali e culturali hanno creato una ricchissima varietà di lingue e dialetti in uso anche oggi. La lingua autoctona è il francoprovenzale nella sua varietà dialettale valdostana, mentre la lingua più diffusa è oggi l’italiano. Ampiamente conosciuto è il francese, in quanto gode del rango di lingua co-ufficiale nella regione. Si parlano anche dialetti di radice tedesca.

Un tempo, quasi ogni paese della Valle d’Aosta aveva il suo castello. Di alcuni restano solo rovine, altri invece sono ben conservati. Il castello più conosciuto è quello di Fénis.

Delle tradizioni gelosamente conservate ricordiamo le veillà, rievocazioni degli antichi mestieri che hanno luogo nei vecchi borghi della regione, e le batailles des reines. Le “reines” sono i rappresentanti più battaglieri della razza pezzata nera e castana, quelli che animano le lotte all’interno delle mandrie. Hanno corporatura possente e muscolosa, fronte larga dotata di corna robuste, orientate normalmente in avanti.

I combattimenti tra queste avvengono spontaneamente durante la mescolanza all’ interno di una stessa mandria o di più mandrie come in occasione della salita in alpeggio. Sono loro stesse che scelgono l’ avversaria ed il momento più propizio per l’ “attacco”.

Le “batailles programmate” sono invece organizzate dall’ Association Régionale Amis Batailles de Reines mediante concorsi pubblici ad eliminazione diretta, su di un’area appositamente scelta ed adeguata e contro un’avversaria assegnata a sorteggio.

Si svolgono ogni anno e le concorrenti meglio

classificate sono ammesse a partecipare al concorso finale regionale per l’assegnazione del titolo di “reina delle reines” di ogni categoria.

Durante lo svolgimento delle “Batailles de Reines” non c’ è forzatura a lottare da parte dell’allevatore che rimane spettatore. La competizione è leale, l’animale lotta contro un simile ad armi pari, non c’è lo scopo di eliminare l’ avversaria ma di ottenerne la sottomissione con una più o meno onorevole sconfitta.

I pizzi di Cogne, o “les dentelles de Cogne” in francese, sono una tradizione che si tramanda da madre in figlia la cui origine si perde nella notte dei tempi. La tradizione vuole che siano state le monache benedettine dell’abbazia di Cluny, in Francia, a portare questo tipo di lavorazione a Cogne. Unico merletto a essere eseguito senza l’aiuto di un disegno di base, viene eseguito al tombolo in modo del tutto mnemonico, ed è realizzato in strisce della larghezza di pochi centimetri fino alla larghezza massima di cm. 7/8 con filo di lino grezzo. Occorre precisione e pazienza. Per fare un metro lineare di pizzo con occorrono dalle 16 alle 20 ore di lavorazione.

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奥古斯都凯旋门

在通往古城门的路上,也就是在通向古城区的主要大道上,矗立着为奥古斯都大帝修建的凯旋门。

凯旋门是古罗马权利和辉煌的象征,就在公元前25年,奥古斯都大帝打败了阿尔卑斯的萨拉西人,并将当地据为自己的领地。

凯旋门建筑宏伟,是罗马共和国晚期的典型性建筑,只有一个半圆拱顶,拱门宽8.29米,与从下方穿过它的道路宽度相同。

凯旋门基座为半柱,上面是典型的科林斯式柱头,在凯旋门的正面和侧面都有。最初凯旋门的表面曾有雕刻装饰,有可能是标志胜利的图案。凯旋门顶部是陶立克式的柱顶横檐梁,很久以前曾有铜字雕刻的题词。

中世纪时,凯旋门被称为“圣者(Saint-Vout)”,因为当时凯旋门上有一幅救世主的画像,后来该画像被十字架所取代。1716年,由于建筑有进水现象,当地决定为其增加了一个石板顶作为保护。直到1912-1913年,建筑修复彻底完成。凯旋门附近曾出土过两块金色铜字板,据考证是公元8世纪初的文物,很可能就是凯旋门

顶部当年使用过的。

山峰

瓦莱达奥斯塔是意大利面积最小的大区,山峰是这里最好的名片。

这里有多座海拔超过四千米的山峰,其中值得一提的有:欧洲最高峰勃朗峰,外形无以比拟的马特峰,意大利在阿尔卑斯山区的唯一一座超四千米山峰大帕拉迪索山,以及以冰川景致著称的罗莎峰。

这里展现出的多变的景致和丰富的色彩,足以令任何画家手中的调色板黯然失色。得益于阿尔卑斯山上的宿营地和设计合理的山中小道,即使是非登山爱好者的游客,也可以近距离感受到瓦莱达奥斯塔山区的壮观和美丽。

滑雪爱好者可以尝试一下勃朗峰雪道,这条雪中步道长24公里(其中15公里为下坡),共有三条缆车道,从库马耶出发可以通到法国境内的夏木尼。从技术角度讲,雪道难度并不大,但由于是在高山之上,所以还是有向导为好。缆车的第一站位于Pavillon营地,普通游客大多可以抵达这里。另外一些人可以换乘一种更小的缆车前往Torino – colle del Gigante营地。那之后,就是只有八座的小型缆车,可以将你带到还把3462米的高山之上。从那里不仅可以看到勃朗峰的晶莹剔透之美,还可以在欧洲最高的Café des Glaciers咖啡店里来上一杯热乎乎的咖啡。

有不少人害怕乘坐这种缆车,特别是高架索道的车厢。风大的时候,车厢会左右摇摆,甚至上下颠簸达几米,经常会在途中停下来,有时甚至还会倒退。

离开缆车后,需要尽快适应高海拔带来的晕眩感和刺骨冷风的攻击。但当你站到观景平台上,你会发现眼前的一切似乎是那么的不真实:白色冰川覆盖下的勃朗峰,欧洲之巅就在你眼前,不远处还有另外几座海拔超过四千米的阿尔卑斯山峰,马特峰、罗莎峰等。

只要努力走上几步,你就可以开始向山下飞驰了。

圣文森特山谷赌场

圣文森特山谷赌场是欧洲著名的大赌场之一。

赌场诞生于1947年3月29日。随着轮盘的不断转动,该赌场迄今已跻身全欧洲最具知名度的赌场行列。

赌场的建立初衷是为当地备受战争打击的人们带来一些收入,但仅仅几年之后,赌场就成为促进当地经济发展的主要推动力。因为当地还拥有丰富的温泉资源,所以很快就使圣文森特小镇成为具有国际知名度的旅游胜地。

赌场总共拥有90张牌桌和400台老虎机,全年开放364天,是全意大利项目最为丰富的赌场。此外,赌场还举行文化活动、颁奖活动,并拍摄电视节目等,设有旨在表彰媒体、电影、电视剧和广播业的圣文森特奖。

你知道吗?

独特的地理位置让瓦莱达奥斯塔成为天然的语言交汇之地。山谷深远狭长,位于地中海与北欧之间,几个世纪以来,商贸往来和文化交流带给了这里多元化的语言,而且至今仍在使用。当地的土著语言是普罗旺斯法语的瓦莱达奥斯塔方言,但如今最普遍使用的语言是意大利语。当地人通常都懂法语,法语也是当地的官方语言之一。除此之外,还有人说源于德语的方言。

过去,瓦莱达奥斯塔的每个村镇都有自己的城堡,有的至今保存完好,有些则只留下废墟,其中最著名的要数Fénis城堡。

瓦莱达奥斯塔的传统也通过今天的活动得以传承。如: veillà,主要展示当地老作坊中的古老手艺。此外还有著名的“女王之战”(batailles des reines),一种极具观赏性的母牛之间不流血的战斗。这些母牛体格强健,前额宽阔,牛角坚硬且总是朝向前方。

每年夏天,当母牛要被赶往夏季高山牧场时,同一牛群或不同牛群之间就会自然而然地产生竞争,它们自己也会自主选择对手进行“攻击”。

真正的比赛则由大区女王之战协会负责组织,在特定的场地进行,比赛对手通过抽签选择,分为公开赛和淘汰赛。

该活动每年在瓦莱达奥斯塔的不同地方进行淘汰筛选,最后的大区决赛将选出各级别“女王中的女王”( reina delle reines),即最有战斗性的母牛。

比赛过程中,母牛的主人将成为看客。比赛是公平的,是牲畜之间的战斗,不以杀戮为目的,最终征服对方的母牛将得到胜利的荣誉。

科涅的蕾丝花边

在科涅地区由母亲传给女儿的一门手艺,据传是由法国克鲁尼修道院的修女们传到这里的。这种花边的编织无需以绘画打底,完全是在置于膝上的垫子上凭记忆力完成。是粗亚麻材质,形状为细长条,宽度一般为几公分,最宽可达7-8公分。

这是一门要求准确性和耐心的手艺。制作一米长的花边需要16-20个小时。

瓦莱达奥斯塔瓦莱达奥斯塔是意大利的自治区之一。意大利中央政府赋予其特别的自治权,不仅是在地区政

策的制定和管理方面,更涉及多个与这一山区的生活和经济密切相关的领域,特别是农业、手工业、旅游业、公共援助和慈善以及幼儿园等。

奥斯塔

大区首府,城市呈扇形延展,位于山峰环绕的平原地区。从意大利通往法国和瑞士的多条道路在这里汇集,勃朗峰隧道和大圣伯纳山口隧近在咫尺,到了夏天,古老的阿尔卑斯山通道,即小圣伯纳山口和大圣伯纳山口也会开放。

奥斯塔由古罗马人建于公元前25年,当时的名字是“Augusta Praetoria”,流经这一地区的多拉巴尔泰河在这里与比蒂耶河汇合,这里也是整个山谷的最宽阔处。

古罗马人在这里留下了无可比拟的丰富的文化遗产,如奥古斯都凯旋门、古城门(是为数不多的至今仍保存完好的古罗马时代城门之一)、古罗马剧场、走廊、几乎完整的城墙以及古城外的一座别墅。

在奥斯塔古城之外,至今仍可见古老的引水渠上有一座中世纪风格的小桥。引水渠长70米,主要功能是将比蒂耶河河水引到圣克里斯托佛和夸尔特等地的牧场里用于灌溉。

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01 L’Italia che non sai 未知的意大利

È ancora poco conosciuto, ma è uno dei carnevali più antichi d’Italia: è il Carnevale della Coumba Freida, che si svolge nei Comuni della Valle del Gran San Bernardo, in provincia di Aosta. La Coumba Freida, che significa letteralmente Valle Fredda, deve il suo nome al fatto che questa parte della regione ha un clima particolarmente rigido, soprattutto a causa del venti che qui soffiano con notevole intensità.

La prima notizia documentata di questo particolare Carnevale risale al 1467, ma le caratteristiche attuali della manifestazione hanno le loro radici nel passaggio in valle dell’esercito napoleonico nel 1800 durante la campagna d’Italia..

È da qui infatti che prende spunto la tradizionale sfilata della benda, un corteo di maschere con le caratteristiche landzette, personaggi vestiti con i costumi ispirati alle divise dell’esercito francese. Si tratta di preziosi abiti realizzati a mano e rifiniti con perline, paillettes (fino a 30.000 per costume) e luccicanti specchietti che, riflettendo la luce,

scacciano le forze maligne. Il volto delle landzette è invece coperto da una maschera (vesadjie), un tempo di legno; in mano tengono una coda di cavallo ed in vita hanno una cintura munita di un campanello, tutti elementi simbolici che secondo la tradizione servono ad allontanare gli spiriti avversi. Sfilano inoltre le maschere dell’orso, che rappresenta l’avvicinarsi della primavera; le code dei muli, simbolo dei venti e utili per allontanare le correnti d’aria nefaste; il colore rosso, che simboleggia la forza e il vigore e che ha il potere di esorcizzare i malefici e le disgrazie. Secondo un’altra versione, più fantasiosa, il carnevale della Coumba Freida sarebbe nato per festeggiare le nozze di due sempliciotti già avanti con gli anni: gli abitanti del villaggio volevano festeggiarli e divertirsi come è abitudine durante tutti i matrimoni, ma provavano un certo imbarazzo all’idea di presentarsi in chiesa con gli abiti della domenica. Da qui l’idea di vestire panni decisamente inconsueti.

Le sfilate ufficiali hanno luogo gli ultimi giorni di carnevale in diverse località della Valle del Gran San Bernardo, ma già nelle settimane precedenti piccoli gruppi mascherati (patoille) fanno visita alle famiglie dalle quali vengono accolte festosamente nelle loro case per bere, mangiare, cantare e scherzare. In cambio dell’ospitalità le maschere offrono riti propiziatori, canti e balli, ma anche un’occasione per ricordare senza tristezza e con grande affetto le persone che sono mancate nel corso dell’anno.

Chi non può assistere al carnevale, può visitare la Mèizoùn di Carnaval de la Coumba Frèida, museo dedicato al Carnevale della Valle del Gran San Bernardo. Il museo si trova nel comune di Allein, in frazione Ayez, all’interno di una pregevole costruzione del XV secolo.

Tra le prelibatezze gastronomiche da assaggiare in queste occasioni ci sono, in primo luogo i formaggi e i salumi locali, tra cui la fontina Dop, il prosciutto crudo speziato e aromatizzato con timo, ginepro ed erbe di montagna chiamato Jambon de Bosses Dop, la mocetta, una particolare varietà di carne secca che ricorda la bresaola, o ancora il celebre Lardo di Arnad.

Fiera di Sant’OrsoNelle strade di Aosta si ripete ogni anno un evento

che mette in luce i frutti del lavoro artigianale valdostano. Si tratta della millenaria Fiera di Sant’Orso che nel Medio Evo si svolgeva nel Borgo di Aosta, in quell’area circostante la Collegiata che porta il nome di Sant’Orso. Racconti leggendari narrano che tutto ha avuto inizio proprio di fronte la Chiesa dove il Santo, vissuto anteriormente al IX secolo, era solito distribuire ai poveri indumenti e “sabot”, tipiche calzature in legno ancora oggi presentate in Fiera.

Attualmente è tutto il centro cittadino ad essere coinvolto nella manifestazione, all’interno e a fianco della cinta muraria romana. Centinaia di artisti ed artigiani valdostani presentano il frutto del loro lavoro: scultura, intaglio su legno, lavorazione della pietra, del ferro, del cuoio, dei tessuti. La Fiera è anche musica folklore ed occasione di degustazioni gastronomiche di vini e di prodotti tipici. È un momento di festa che si protrae, tra canti e balli tradizionali, nella lunga “Veillà”, la notte fra il 30 e 31 gennaio con le vie illuminate e piene di gente.

Secondo un proverbio valdostano se il giorno di Sant’Orso (1o febbraio) il tempo è bello, l’orso si gira nel suo pagliericcio e dorme ancora per 40 giorni, il che significa che l’inverno durerà altri 40 giorni.

TradizioniIl carnevale della Coumba freida

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01 L’Italia che non sai 未知的意大利

I megaliti di AostaNel 1969 venne casualmente riportata alla luce

un’area di circa un ettaro che rivela uno dei più interessanti siti archeologici in Europa. Lì sono suggestivamente scanditi momenti significativi di quasi cinque millenni di storia, dall‘Eneolitico antico ai giorni nostri. Si tratta del sito di Saint Martin de Corléans, i cui lunghi e complessi scavi sono terminati solo nel 1990, individuando ben 22 strati, per una profondità di 6 metri.

Gli archeologi dividono l’intera storia del sito in cinque fasi. La più antica consiste nell’allineamento lungo una direttrice che va da nord-est a sud-ovest di 22 grossi pali in fosse cilindriche in cui si sono trovate ceneri d’ariete (3000-2800 a.C.), probabilmente parte di un tipico rito di fondazione.

Ma è la terza fase quella che presenta forse la struttura più interessante del complesso: un grosso dolmen con una piattaforma di pietre alla base. Nello stesso periodo venivano innalzati altri dolmen e una grande tomba circolare. I monumenti furono utilizzati per sepolture collettive.

Nell’ultima fase (2300-2000 a.C.) vengono introdotti nuovi elementi destinati a funzioni funerarie: abbiamo la costruzione di alcune tombe megalitiche, probabilmente di membri di eminenti famiglie della comunità, costruite totalmente fuori terra e che, come le strutture delle precedenti fasi, evocano un significativo orientamento astronomico.

Per oltre due millenni l’area ebbe funzione cimiteriale e venne poi progressivamente abbandonata in prossimità dell‘Età del Bronzo. Comprova tuttavia l’interessante fenomeno della persistenza della sua utilizzazione funeraria la presenza di tombe galliche su uno strato alluvionale dell’Età del Ferro, e di tombe romane, nei livelli di scavo superiori, su cui sorse la chiesetta romanica dedicata a San Martino.

阿奥斯塔的史前巨石建筑群

1969年,人们偶然发现了一片面积约一公顷的土地,那里堪称欧洲最具价值的考古遗址之一,其出土建筑和文物的历史超过五千年,可以上溯至新石器时代。这就是圣马丁·德科利恩史前建筑群。与此相关的考古发掘工作一直延续到1990年才结束,挖掘深度达6米,总共22层。

考古学家将该遗址的历史分为五个阶段。最古老的建筑要数一排位于圆柱形洞穴中的呈东北--西南走向的22根粗柱,里面可以找到祭公羊留下的灰烬(公元前3000年至公元前2800年),很可能是某种传统奠基仪式的一部分。

整个建筑群中最有代表性的结构要数第三阶段:一个巨大的史前墓石牌坊和一块石板基座。同时代还建造了多个石牌坊和一个巨大的圆形坟

墓,主要用于群葬。在最后一个阶段(公元前2300年至公元前2000年),一些用于丧葬的元素被增加进来。主要建筑包括几个据称埋葬着族群中大家族成员的史前坟墓,都建在地面上,像此前几个阶段的建筑一样,这里也有天文学方面的考量。

这里在最初两千年主要用于墓葬,进入铜器时代后逐渐被废弃。不过有趣的是,考古学家在那之后的年代遗址挖掘中依然发现了这里继续作为墓地之用的证据,比如铁器时代冲积层中发现有高卢人墓穴的存在,比如有古罗马墓穴的存在,比如在更高的考古地层中还有为圣马丁而建的罗马式小教堂。

传统

Coumba freida狂欢节

尽管有关Coumba Freida狂欢节的起源尚不明确,但它无疑是意大利最古老的狂欢节之一,在位于阿奥斯塔省的Gran San Bernardo山谷举行。“Coumba Freida”的字面意思是“寒冷之谷”,因为这一地区的气候异常寒冷,尤其是这里的寒风极为猛烈。

有关这一狂欢节的最早记录始于1467年,但如今狂欢节的主要特色则是1800年拿破仑军队出兵意大利路过当地山谷时留下的。自那以后,狂欢节上就有了传统的landzette特色面具人物游行,人物身着的服装是从法国军队制服上汲取灵感设计而成的。这些服装非常精致,皆为手工缝制,装饰有小珍珠和亮片(每件上多达三万个),通过反射光线闪闪发光,可以驱除恶气。

Landzette人物头戴面具,过去通常为木质;手拿一条马尾;腰上系一条带铃铛的腰带。根据当地传统,这些物件都是为了驱灾免邪的。此外还有熊面具,代表春天即将来临;骡子的尾巴是风的标志,可以将不吉利的空气吹走;红色代表力量和朝气,有驱逐妖魔和解除不幸的力量。此外还有一种更有想象力的解释认为,Coumba Freida狂欢节的诞生是为了庆祝两个不再年轻的人的结合:当地人希望能像所有婚礼一样也为他们庆祝和祝福,但又觉得像平常那样穿着礼服去教堂似乎又有一些尴尬,所以想出了穿着不寻常服装的这个主意。

正式的狂欢节游行一般会在狂欢节的最后几天在大圣贝纳尔多山谷的多个乡镇举行,但事实上,早在此前几个星期,面具小分队就已经开始造访当地家庭,并受到热情款待,他们会在一起喝酒、吃饭、唱歌和相互取乐。作为对主人的回报,小分队会为他们举行求神仪式,并载歌载舞,也会和他们一起缅怀此前一年中逝世的亲

人。如果错过欣赏狂欢节的盛景,你也可以前往

Coumba Freida狂欢节博物馆参观,了解大圣贝纳尔多山谷地区这一悠久的传统。博物馆位于阿莱恩镇,坐落在一座精美的十五世纪建筑内。

在狂欢节期间可以品尝到众多当地美食,首先是奶酪和香肠,特别是当地出产的一种甜奶酪,以及用百里香调味的生火腿,Jambon de Bosses Dop火腿,mocetta火腿,以及多个品种的肉干,如腌牛肉干和著名的Lardo di Arnad香肠。

Sant’Orso节

奥斯塔的街道上每年都会迎来展示当地手工业成果的节日,即有千年历史的Sant’Orso节。早在中世纪时,这个节日就已经造奥斯塔小镇的科莱加达地区附近举行了。

据传说,居住在9世纪前的圣人会在主教堂前向穷苦人发放服装和“Sabot”,一种用木头制作的鞋。至今这种鞋子仍可以在节日中看到。

如今,每当节日举行时,全城老少都会加入进来,古罗马城墙内外总会摆满各种摊位。上百位瓦莱达奥斯塔的艺术家和手工业者向公众推荐他们的手工产品:雕塑、木刻、石刻、铁艺、皮具和纺织品等。

这里也是属于当地音乐和美酒美食的节日。在每年的1月30日-31日的夜里,整个山谷都会被灯光点亮,人们载歌载舞,所有人用这种方法一起迎接Sant’Orso日的到来。

瓦莱达奥斯塔本地有个说法,如果Sant’Orso日当天(2月1日)天气晴好,那么熊(即orso)就会在窝里转上几圈后继续冬眠40天,这就意味着冬天还会持续40天。

www.fieradisantorso.it

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Il Museo Archeologico Regionale di Aosta indaga sulle avanguardie storiche del ‘900, focalizzando l’attenzione su Fortunato Depero, una delle figure maggiormente significative del secolo scorso. “Universo Depero”, a cura di Alberto Fiz e Nicoletta Boschiero, aperta sino all’11 maggio 2014, propone differenti declinazioni dell’artista: sono esposte oltre 100 opere tra dipinti, arazzi, tarsie, panciotti futuristi, mobili, sculture, bozzetti, progetti, libri, disegni e schizzi in un’esposizione che ripercorre il suo iter creativo dagli esordi in ambito simbolista all’adesione al futurismo giungendo sino alle realizzazioni degli anni Quaranta, quando appare evidente il recupero della tradizione e dell’arte popolare.

La mostra è in collaborazione con il Mart di Rovereto che ha assicurato il prestito di una serie particolarmente significativa di opere, alcune mai esposte prima, che spaziano dal 1910 alla fine degli anni Quaranta. I prestiti del Mart sono arricchiti da testimonianze significative provenienti da altre realtà museali fondazioni, gallerie e musei aziendali come la Campari con cui si è sviluppato un lungo sodalizio durato dal 1925 al 1939. Non manca, poi, un nucleo di testimonianze che fanno parte della collezione personale dell’artista Ugo Nespolo che ha sempre considerato Depero un suo fondamentale punto di riferimento.

“Attivo per quarant’anni, Fortunato Depero è un personaggio a tutto tondo che ha sfidato le convenzioni attraverso un processo creativo in grado di spaziare dal teatro alla pubblicità; dal design all’artigianato attraverso la sperimentazione di

differenti tecniche, come dimostrano le sue celebri tarsie di stoffe colorate.”, affermano i curatori Alberto Fiz e Nicoletta Boschiero che ricordano come proprio Umberto Boccioni, nel 1916, rimproverava amichevolmente a Depero di “osare troppo”.

Nel celebre manifesto Ricostruzione futurista dell’universo firmato da Giacomo Balla e Fortunato Depero nel marzo 1915 gli intendimenti erano chiari: “Noi futuristi, Balla e Depero, vogliamo realizzare questa fusione totale per ricostruire l’universo rallegrandolo, cioè ricreandolo integralmente. Daremo scheletro e carne all’invisibile, all’impalpabile, all’imponderabile, all’impercettibile. Troveremo degli equivalenti astratti di tutte le forme e di tutti gli elementi dell’universo, poi li combineremo insieme, secondo i capricci della nostra ispirazione, per formare dei complessi plastici che metteremo in moto.”

In una rassegna così concepita, non mancano le riflessioni sul teatro e la danza (appaiono di particolare significato i progetti per I Balli Plastici provenienti dal Mart, oltre a due storici dipinti come Tarantella e Al Teatro dei Piccoli. Balli Plastici), sulle tappe che hanno condotto nel 1919 alla nascita di Casa Depero, sull’esperienza americana (qui nascono i progetti per Vanity Fair e Vogue), così come sullo stretto legame con il mondo pubblicitario che per Depero ha lo stesso valore della ricerca artistica indipendente, tanto che nel 1926 espone alla Biennale di Venezia una sua pubblicità per Campari, Squisito al selz.

La rassegna è divisa in sei sezioni che delineano le fasi salienti della sua esperienza artistica: 1) Esordi e Futurismo; 2) Clavel e il Teatro; 3) Casa del Mago; 4) Pubblicità; 5) Stile d’acciaio; 6) Rivisitazioni.

Come emerge con chiarezza, l’artista trentino si è imposto per la ricerca di una nuova estetica in grado di sensibilizzare ogni aspetto dell’esistenza. Non solo pittore e scultore di talento, ma anche scenografo, costumista, pubblicitario, designer e maestro nelle arti applicate. “Universo Depero”, insomma, affronta l’opera di un artista che ha saputo rinnovare il rapporto arte-vita senza mai rinunciare alle implicazioni ludiche e ironiche.

Come ricorda Alberto Fiz “non è azzardato affermare che Depero, attraverso la sua Casa d’arte Futurista a Rovereto, una factory ante litteram, abbia saputo anticipare di quasi mezzo secolo alcune tematiche proprie della pop art e dell’indagine di Andy Warhol e di Alighiero Boetti.” Per realizzare le tarsie, Depero, insieme alla moglie Rosetta, abile ricamatrice, decise di assumere alcune collaboratrici

che, sotto la guida dell’artista, diede vita a composizioni in stoffa colorate che rappresentano un unicum nell’arte del Novecento. Proprio alla figura di Rosetta è dedicata La casa magica, una tarsia del 1920 esposta ad Aosta.

Depero compie una svolta radicale nella ricerca pittorica e plastica futurista cogliendo la portata rivoluzionaria di un’indagine che va oltre il quadro: “Rispetto ad una mostra di quadri, è più bello un negozio scintillante; un ferro da stiro elettrico è più bello di una scultura; la macchina per scrivere è più importante d’una tronfia architettura, ” ha scritto l’artista. Oltre al Futurismo, infatti, partecipa all’esperienza del Déco e prende parte ad alcune rassegne del movimento Novecento. Nell’evoluzione della sua indagine creativa, l’universo di forme e di colori va incontro a una fusione panteistica tra la componente meccanica e la natura (a questo proposito, in mostra compaiono alcuni dipinti

Universo Depero

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Redazione 编辑:

emblematici degli anni Venti come Proiezioni crepuscolari, Fulmine compositore, Il legnaiolo, Alto paesaggio d’acciaio e Anacapri) in un percorso che comprende differenti soggetti come cavalli al galoppo, automi metropolitani, ma anche casolari alpestri, rustici bevitori o scultorei animali montani.

Tra le tarsie, accanto a La casa magica, va ricordato il frammento di Modernità del 1925 che rappresenta l’unica parte esistente del grande arazzo andato distrutto. L’opera, realizzata per l’Exposition Internationale des Arts Décoratifs et Industriels Modernes di Parigi nel 1925, era stata lodata dallo stesso Marinetti che non esitò ad affermare: “Depero audacemente in Modernità ha sconfinato e presentato nei finissimi panni colorati, nella perfetta tecnica del mosaico cucito, una visione macchinaria di treni, traversati da automobili in pazza corsa, su di una via azzurra in fuga che si prolunga nel cielo e si fonda nella scia di un rosso volante aeroplano.”

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01 Il SAPERE DEI PIACERI 舌尖上的意大利

La Valle D’Aosta è una terra che propone un’offerta culinaria legata ovviamente alle peculiarità del suo territorio. Rispetto alla gastronomia delle altre regioni italiane risulta fortemente influenzata dai gusti francesi e dal contesto geografico, aspro e difficile. I prodotti principali sono la selvaggina ed i formaggi, proposti in mille varianti, con la presenza di molte zuppe, sughi di carne elaborati e formaggi fusi e a pasta morbida.

Il marchio “Saveurs du Val d’Aoste” segnala dove acquistare i prodotti tipici della Valle d’Aosta — garantiti per qualità e origine — e dove gustare le ricette tradizionali e i prodotti agroalimentari del territorio, sempre in ambienti valdostani autentici.

Si può incontrare il marchio “Saveurs du Val d’Aoste” in negozi che vendono prodotti alimentari ed enogastronomici, in ristoranti e agriturismi, ma anche in bar, in rifugi alpini e in hotel o altre strutture ricettive che servono una prima colazione con prodotti locali.

Grolla e coppa dell’amiciziaLa grolla è probabilmente il prodotto artigianale

più noto della Valle d’Aosta. Fondamentalmente è un calice da vino, con coperchio, ricavato da un pezzo di legno pregiato. Viene realizzata al tornio e successivamente decorata a mano. Il termine grolla deriva da graal che in lingua d’oil significa recipiente, coppa. In origine la grolla era una semplice coppa per bevute conviviali e si è evoluto fino a diventare l’oggetto odierno, utilizzato ormai come soprammobile e portagioie piuttosto che come calice per bere.

Non bisogna confondere la grolla con la coppa dell’amicizia. Anche questa è un’elaborazione della tradizionale ciotola in legno, una semplice scodella munita di due manici. Più bassa e panciuta della grolla, è munita di beccucci ed ha il coperchio abitualmente scolpito. Viene impiegata essenzialmente per il caffé alla valdostana, caffé misto a grappa (a volte con l’aggiunta di génépy), zuccherato e speziato, che viene servito

fiammeggiante.Passando di mano in mano, la Coupe dispensa a

ciascuno la propria razione di caffè alla Valdostana, con un ampio margine per ripetere il giro più e più volte. Difficilmente, però, si beve sempre dallo stesso beccuccio, e questo conferisce al rito quel tocco di promiscuità che crea aggregazione e coinvolgimento. Che crea amicizia, appunto.

Tradizionalmente il caffè alla valdostana lo si beve nelle fredde giornate invernali, dopo una giornata sugli sci, intorno a un camino.

Entrambi questi oggetti si possono trovare sia in produzioni in serie, rifinite a mano, sia come pezzi unici, frutto di raffinate elaborazioni artistiche.

Caffè alla valdostanaPer 4 persone, procuratevi: 4 tazzine di caffè

/ 2 tazzine di grappa valdostana / 8 cucchiaini di zucchero / scorzette di limone / scorzette d’arancio.

Versate, nella tipica coppa dell’amicizia valdostana, il caffè, che deve essere lungo e bollente, meglio se preparato per infusione diretta e non espresso; aggiungete lo zucchero, le scorze d’arancio e di limone. Cospargete l’orlo della coppa con zucchero, bagnandolo con la grappa e versandone il resto nel caffè. Appiccate il fuoco al liquido, rimestando con un cucchiaio e lasciando bruciare fino a quando lo zucchero sul bordo non sia caramellato. I convitati berranno, una volta spenta la fiamma con il coperchio, uno dopo l’altro e in senso antiorario, dai diversi beccucci della coppa (“à la ronde”).Non lavate mai la vostra coppa dell’amicizia con l’acqua ma pulitela con un semplice panno umido. Non lasciatevi all’interno il caffè avanzato e fate attenzione a non lasciarla vicino a fonti di calore.

瓦莱达奥斯塔出产的美食与这片土地独特的个性息息相关。与意大利其他地区相比,其食品口味受到法国的巨大影响,并具有艰苦地理环境的烙印。此地出产种类繁多的山珍和奶酪,各种各样的浓汤、精致烹煮的肉汤、奶酪片和现制意面。

“Saveurs du Val d’Aoste”这一标志指引人们去何处购买瓦莱达奥斯塔特产——品质和原产地的保证——以及在哪里能够品尝到传统菜肴和本土出产的农产品,体验真正的瓦莱达奥斯塔风情。

在售卖美食产品的商店,在餐厅和农业旅游区,在酒吧中,在阿尔卑斯山的客栈和酒店,或其他旅游接待处,人们都可以找到“Saveurs du Val d’Aoste”的标志,在第一时间体验当地特色。

格罗拉和友谊之杯

格罗拉可能是瓦莱达奥斯塔最具特色的手工艺品。实际上,它是一种有盖的高脚葡萄酒杯,使用珍贵的木料雕刻而成。

通常先在车床上制作木坯,再以手工进行雕刻。格罗拉(grolla)这一名词来源于“graal”,在奥依语中的意思是容器、酒杯。

最初,格罗拉只是人们在畅饮时使用的酒杯,逐渐演化为如今的小摆设和首饰盒,而不再当做酒杯使用。

可不要将格罗拉和友谊之杯混为一谈。友谊之杯是一种传统的深底木碗,带有两个手柄。它比格罗拉更矮,碗肚较大,带有几个鸟嘴形口子,它的盖子上通常都有精美的雕刻。它被用来盛放瓦莱达奥斯塔咖啡——一种与烈酒混合,加入糖和香料并冒着火焰的特色咖啡。

人们会传递友谊之杯,每个人都从鸟嘴形口子中喝咖啡,因为杯子的容量很大,可以喝上好几轮。

但是,一个人很难总是从同一个鸟嘴口喝咖啡,这种情形与博爱的习俗有关,能够催生凝聚力和团结力。于是,友谊就这样产生了。

传统上,人们会在寒冷的冬天,通常是滑雪后聚集在壁炉旁享用瓦莱达奥斯塔咖啡。

不论是格罗拉,还是友谊之杯,都有很多种选择,既有手工雕刻的系列产品,也有艺术家创

作的独一无二的收藏品。

瓦莱达奥斯塔咖啡

4人份所需原料:4杯咖啡,2杯瓦莱达奥斯塔烈酒,8勺糖,柠檬皮,橙子皮。

将沸腾的热咖啡(非espresso的大杯咖啡)倒入友谊之杯中,加入糖、柠檬皮和橙子皮。在杯子的边缘上撒少许糖,以烈酒沾湿,并将剩余烈酒倒入咖啡中。将烈酒点燃,令其保持燃烧,直到杯子边缘的糖不呈焦糖状。盖上盖子将火焰熄灭后,人们开始按照逆时针顺序从杯子上不同的鸟嘴形口子轮流喝咖啡。

请不要用水清洁友谊之杯,只需用湿布简单擦拭即可。不要将剩余的咖啡留在杯中,储存时避免杯子受热。

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La Prima Guerra Mondiale, conosciuta anche come la Grande Guerra o Guerra di Trincea sconvolse il mondo tra il 1914 ed 1918 e vide impegnate ventotto nazioni.

A contrapporsi in quello che divenne il primo conflitto mondiale furono due grandi schieramenti: le Potenze alleate,con Gran Bretagna, Francia, Russia, Italia e Stati Uniti, e gli Imperi centrali, Germania, Austria-Ungheria, Turchia e Bulgaria.

La scintilla che fece scoppiare la guerra fu l’assassinio dell’erede al trono austroungarico, l’arciduca Francesco Ferdinando, il 28 giugno 1914 a Sarajevo per mano del nazionalista serbo Gavrilo Princip, anche se alla base delle ostilità c’erano le contrastanti mire imperialistiche delle potenze europee, cresciute in un clima di esasperato nazionalismo.

Tenuto conto della valenza sovranazionale e della dimensione europea dell’evento, la data d’inizio delle celebrazioni per il centenario è stata fissata nell’estate del 2014 anche per l’Italia, sebbene essa abbia preso parte al conflitto contro l’Impero austro-ungarico nel 1915 e contro la Germania nel 1916, e la sua non belligeranza sia stata comunque una tappa importante della storia della Grande Guerra. Tuttavia, la commemorazione del conflitto nel nostro Paese ha preso avvio già nel novembre scorso con l’inaugurazione della mostra “Verso la Grande Guerra. Storia e passioni d’Italia. Dalla crisi di fine ‘800 a D’Annunzio” allestita al Complesso Monumentale del Vittoriano.

L’evento prova a ricostruire il contesto, nazionale ed internazionale, che portò nel 1914 allo scoppio

delle ostilità con oltre 200 opere tra documenti, dipinti (bellissimo il ritratto di Alaide Banti su divano rosso firmato da Giovanni Boldini nel 1885), disegni (l’originale di Cabiria - Manifesto Fiamme, disegnato da Leopoldo Metlicovitz nel ‘12) incisioni, fotografie, libri, oggetti, filmati d’epoca, per raccontare la storia e le passioni di quel lungo periodo che culminò alla fine nel dramma della guerra. Organizzato in sezioni, il percorso espositivo parte dalla crisi che chiude il XIX secolo e attraversa l’età Giolittiana con la rivoluzione industriale, il colonialismo, l’Italia degli inizi del ‘900 tra socialisti e cattolici, per approdare a Gabriele D’Annunzio e alle sue imprese fino allo scoppio della guerra.

La Prima Guerra Mondiale a cui hanno partecipato circa 6 milioni di italiani, ha segnato profondamente la storia sociale, politica, economica e culturale del nostro Paese con 750.000 morti tra caduti in guerra (680mila) e civili e con un impegno economico pari a 213 miliardi di lire comprensivo di onere finanziario (il PIL in quel periodo era di 95 miliardi) che ha pesato sul bilancio dello stato per 62 anni dalla fine della guerra, cioè fino al 1980.

第一次世界大战,也被称为“世界大战”或“堑壕战”,发生于1914年至1918年间,共波及28个国家。

在第一次世界范围内的对抗中,交战双方分别是:包括英国、法国、俄罗斯、意大利和美国在内的协约国,和包括德意志帝国、奥匈帝国、奥斯曼帝国和保加利亚在内的同盟国。

1914年6月28日,奥匈帝国皇太子斐迪南大公夫妇在萨拉热窝视察时,被塞尔维亚民族主义者加夫里若·普林西普枪杀。这也成为第一次世界大战的导火索。而且在当时欧洲极端民族主义的大环境下 ,对欧洲皇室的仇恨一直有不断上升的趋势。

第一次世界大战一百周年的纪念活动由于规模大而且牵涉国家众多,所以庆祝活动的开始日期被定在了2014年夏天。意大利也会举行相关的纪念活动。1915年,原本属于三国同盟的意大利正式加入协约国一方作战,向奥匈帝国宣战,此后于1916年向德意志帝国宣战,可谓一战中的重要阶段。

事实上,意大利的纪念活动早在2013年11月就已经开始了,维多利亚诺博物馆的展览《走向世界大战:意大利的历史与情感,从十九世纪末的危机到邓南遮》已经对外展出。展览包括200件文件、油画(其中包括意大利著名画家波尔蒂

Il Centenario della Prima Guerra Mondiale 第一次世界大战100周年

尼于1885年为他心仪的女子阿莱德·邦迪所创作的肖像画,画中的邦迪斜靠在红色沙发上)、海报(邓南遮作品《卡比里亚》的宣传海报原件,由莱奥波德·梅特里科维茨在1912年设计)、雕刻、照片、书籍、物品和当时的影像资料,试图将当时的意大利和国际环境展现给观众,为观众讲述那段漫长战争时期的历史与情感。展览按时间段划分,分别是:十九世纪末期的危机开始,乔瓦尼·乔利蒂时代的工业革命,殖民主义,二十世纪初的意大利,邓南遮时代,直到战争爆发。

总共有75万人在第一次世界大战中死亡,其中包括阵亡士兵68万人,其余的都是平民。意大利共有超过600万人参与了第一次世界大战,在整个国家的社会、政治、经济和文化等各方面都留下了深深的烙印,其中财政投入高达2130亿里拉(当时的国民生产总值是950亿里拉),这使得意大利在此后的62年内的财政预算始终承受着极大的压力,直到1980年。

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16 marzo 2014: una giornata di raccolta di storie di famiglia e oggetti risalenti alla Prima guerra mondiale. Chiunque abbia immagini, lettere, cartoline, cimeli o altri oggetti relativi al periodo che va dal 1914 al 1918 o una storia da raccontare su parenti o conoscenti coinvolti o interessati, può contribuire all’archivio online, condividendo le proprie storie con il mondo.

In vista del 100° anniversario della prima guerra mondiale nel 2014, Europeana, biblioteca, museo e archivio digitale europeo, ha intrapreso un progetto di digitalizzazione, conservazione e pubblicazione di cimeli e testimonianze sulla guerra in grado di fornire a tutti una migliore comprensione dell’impatto e degli effetti che la ‘Grande Guerra’ ha avuto sulla gente comune.

Il progetto, dal nome “Europeana 1914-1918”, ha finora reso possibile la pubblicazione sul proprio sito (www.europeana1914-1918.eu) di oltre 45.000 foto di oggetti, lettere e diari storici risalenti al periodo della grande guerra.

L’obiettivo primario è quello di arricchire sempre di più i contenuti disponibili sul sito, e proprio per questo, il progetto arriva anche in Italia, scegliendo come prima tappa la città di Trento.

Il progetto è patrocinato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dalla Fondazione Museo storico del Trentino.

Durante la prima guerra mondiale, più di 5 milioni di uomini si arruolarono nell’esercito Italiano, la maggior parte di loro erano “contadini-soldati”. Il numero delle vittime fu enorme: circa 600.000. In Trentino, la guerra durò un anno in più rispetto al resto dell’Italia perché a quel tempo la regione faceva parte del Tirolo, una provincia dell’Impero

Austro-Ungarico. Infatti, quando il conflitto iniziò, nel 1914, i cittadini della regione, soldati dell’Imperatore, vennero mandati a combattere al fronte russo, in Galizia, una regione ora divisa tra Polonia e Ucraina. In 60.000 partirono per la guerra e oltre 11.000 morirono, mentre oltre 100.000 civili furono evacuati dall’Austria e dall’Italia e circa 2.000, sospettati di essere pro-Italia o pro-Austria, vennero imprigionati.

Tutti, grazie al progetto Europeana 1914-1918, hanno ora la possibilità di contribuire a preservare le loro storie di famiglia risalenti a quel periodo storico cruciale.

Infatti, chiunque abbia immagini, lettere, cartoline, cimeli o altri oggetti relativi al periodo che va dal 1914 al 1918 o una storia da raccontare su parenti o conoscenti coinvolti o interessati, può contribuire all’archivio online, condividendo le proprie storie con il mondo. Inoltre il progetto accoglie con favore anche quel materiale che non sia strettamente connesso a tematiche militari, ma che rappresenti comunque la vita di tutti i giorni nel periodo della Grande Guerra.

Una volta che le informazioni verranno esaminate dagli esperti, saranno rese disponibili al mondo intero.

La tappa italiana è la prosecuzione di una serie di eventi di successo già svoltisi in Germania, Regno Unito, Belgio, Irlanda, Lussemburgo, Slovenia, Danimarca e Cipro dal 2011. Queste giornate di raccolta hanno attirato migliaia di persone con un obiettivo comune: condividere cimeli e storie originali e inedite, contribuendo a un archivio in grado di fornire risorse uniche per la ricerca, l’istruzione, mostre ed eventi in ricordo della guerra.

2013年3月16日:第一次世界大战家庭故事和物品收集日。任何拥有1914至1918年期间的照片、信函、明信片、文物和其他物品的人,任何一个愿意讲述参战及战时父母双亲和熟人的故事的人,都可以参与到网上资料馆,与全世界分享自己的故事。

借2014年第一次世界大战一百周年之际,兼数字图书馆、博物馆与资料馆于一身的欧洲数字图书馆着手一个项目,对一战的文物和故事予以数字化、保存和发表,以便让大家更充分地理解“大战”对普通百姓的冲击和影响。

这个名为“欧洲数字图书馆1914-1918”的项目目前在其网站上(www.europeana1914-1918.eu)发表了关于大战的物品、信件及当时的日记等45000 张照片。

项目最重要的目标是不断丰富网站的内容,为此,它以特兰托作为意大利的第一城市,开始在意大利的收集工作。

项目得到了意大利文化活动与遗产部及特兰提诺大区历史博物馆基金会的支持。

第一次世界大战期间,500多万意大利青壮年加入了意大利军队,其中大部分人是“农民军”。阵亡人数巨多:约60万。在特兰提诺大区,大战要比意大利的其他地区长出一年,这是因为当时该大区隶属奥匈帝国的蒂罗尔区管辖。当大战于1914年爆发时,该地区的农民作为皇帝的士兵被派往俄国前线,即今天分属波兰和乌克兰的加利西亚。6万人前赴战场,1万1千多人战亡,1万多个平民从奥利地和意大利疏散,

欧洲数字图书馆 1914-1918

约2000个平民因为被怀疑是亲意或亲奥而锒铛入狱。

因为“欧洲数字图书馆1914-1918”这一项目,所有人都有机会叙述与这一重要历史时刻紧密相关的家庭故事。

确实,任何拥有1914至1918年期间的照片、信函、明信片、文物和其他物品的人,任何一个愿意讲述参战及战时父母双亲和熟人的故事的人,都可以参与到网上资料馆,与全世界分享自己的故事。此外,该项目还收集并非与战争主题密切相关的材料,只要这些材料能代表一战期间的日常生活。

一旦这些信息得到专家的考证,就会被全世界共享。

2011年项目启动后,它前后在德国、英国、比利时、爱尔兰、卢森堡、斯洛文尼亚、丹麦和塞浦路斯获得成功,意大利是这项目的延续。收集日吸引了上千位公民,他们拥有同一个目标:分享遗物和个人的鲜为人知的故事,为一个兼具研究、教育、展示和举办活动的机构提供有关战争的独一无二的资料。

Europeana 1914-1918

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«Fet t ina panata» è «i ta l iano corre t to o sempl icemente romano»? Cosa s ign i f ica l’espressione «grandi biscotti del calcio» per raccontare «la possibilità di una combine tra Svezia e Danimarca»? Esistono rilievi «sugli aggettivi palestrato, riferito a ragazzo che frequenta con assiduità una palestra e gonnata, riferito a ragazza poco incline a indossare pantaloni»?

Sono strepitose, spesso, le domande rivolte dagli italiani inquieti all’Accademia della Crusca che, a dispetto dei tagli, cerca di conservare dal 1583 la purezza della nostra lingua. Certo, moltissime ruotano intorno a interrogativi che appaiono specialistici: “Proposta dei neologismi neolemma, tecnocida ed equiporre”, “Su alcuni complementi preposizionali”, “Scelta del tempo verbale con la locuzione “a partire da””. E riga su riga gli appassionati possono apprezzare la finezza degli studiosi chiamati a rispondere.

Ma la Crusca risponde. Dalla carta al web 1995-2005, a cura di Marco Biffi e Raffaella Setti (Le Lettere, pp. 252, € 22) non è affatto un libro per specialisti. Anzi. I dubbi, gli sfoghi contro il degrado della lingua, le domande più bizzarre o più colte e le risposte fornite dai massimi studiosi sono una cronaca straordinaria di come sta cambiando non solo la lingua ma l’Italia stessa. Tanto più che alle lettere e alle risposte pubblicate da “La Crusca per voi”, la rivista fondata da Giovanni Nencioni e ora diretta da Francesco Sabatini, si sommano quelle uscite sul sito web della Crusca che ha dato vita al Clic (Centro di consulenza sulla lingua italiana contemporanea) e ha contato finora circa 7 milioni e mezzo di visite, con oltre 200 milioni di

contatti. Non male, per un’istituzione che ha quattro secoli. E che ha chiaro, come spiega Nicoletta Maraschio che della Crusca è il presidente, come conservare una lingua non voglia dire fossilizzarla. Per cui, “qual è” resta senza apostrofo e “soqquadro” con due “q” ma per restare viva, ogni lingua deve essere elastica e comunque rinnovarsi, rinnovarsi, rinnovarsi. A costo di rassegnarsi alla previsione del linguista catalano Eduardo Blasco Ferrer: «Non è necessario essere un futurologo di professione per intuire che l’italiano del Duemila possederà saldamente la struttura io e te e forse anche l’impiego esclusivo di te come soggetto».

A proposito, “il” presidente o “la” presidente della Crusca, trattandosi di una donna?

“Il ministro, la ministra, o la ministro della Pubblica istruzione, con l’apposizione di un antroponimo femminile”? Risponde Giovanni Nencioni: «La proposta di mantenere il titolo al maschile anche quando la carica sia affidata a una donna continua l’uso antico di usare il genere maschile come comprensivo del femminile quando ci si riferiva a proprietà comuni a tutto il genere umano». Del resto “guardia, sentinella, guida” sono stati sempre riferiti, finora quasi esclusivamente, a nomi propri maschili senza scandalo dei grammatici. «Da respingere con decisione», però, «è l’ircocervo “la ministro”» esaltata da alcuni «come una combinazione salva tutto».

E via con le risposte. Che sfatano a volte certezze date per scontate come i presunti erroracci “il zucchero” o “il zaino”. No: ancora nel secolo scorso l’uso di “lo” davanti a parola cominciante per “z” era tutt’altro che pacifico. Anzi, ancora oggi «non mancano grammatici che lasciano liberi di scegliere tra le due possibilità». E così non sono un dogma «certe pseudoregole grammaticali che si tramandano oralmente pur non avendo alcun fondamento linguistico: quali il divieto di cominciare un periodo col gerundio». E men che meno le rigidità sull’uso della punteggiatura.

Se ne lagnava già, nello Zibaldone, Giacomo Leopardi: «Che è questo ingombro di lineette, di puntini, di spazietti, di punti ammirativi doppi e tripli, che so io? Sta a vedere che torna alla moda la scrittura geroglifica, e i sentimenti e le idee non si vogliono più scrivere ma rappresentare, e non

sapendo significare colle parole, le vorremmo dipingere e significare con segni, come fanno i cinesi…».

Nicoletta Maraschio spiega che in realtà «le ragioni genetico-costitutive e quelle storiche non bastano a spiegare la varietà interpuntiva che incontriamo nei testi; se questi sono opere letterarie, occorre naturalmente considerare anche un’altra fondamentale ragione, quella stilistica: la punteggiatura, proprio per i margini di libertà che la caratterizzano, consente all’autore di creare il ritmo e la melodia più consoni…».

Non mancano le spiegazioni su parole straniere entrate nell’uso corrente: «Per quanto ne sappiamo l’epiteto Grande Mela applicato alla città di New York deriva dal fatto che lo Stato di New York è volgarmente detto “the Apple State”, avendo nel suo stemma una mela». Men che meno quelle dialettali: «Propriamente il napoletano ’nciucio significa pettegolezzo, chiacchiericcio e il verbo ’nciucià “spettegolare, fare e riportare chiacchiere”; malignare; mettere zizzania» però «la parola tende a scostarsi dal suo significato originale per assumere quello di “imbroglio, intrallazzo, finta”»

Le parti più divertenti, tuttavia, sono quelle in cui Francesco Sabatini e gli altri studiosi sdrammatizzano le indignate e talora petulanti «fissazioni» da parte di certi talebani dell’ortodossia. Uffa, tanti titoli giornalistici cominciano «con la congiunzione “e”, senza nessun precedente cui sia riferibile quella particella»? Risposta: il lettore «avrà

I verdetti della CruscaUn libro raccoglie e valuta neologismi e costrutti grammaticali accettabili

notato nei Vangeli, che sono collane di episodi della vita di Gesù, l’uso frequente dell’ “e” all’inizio dei successivi episodi». Esempio: «Ed essendo giunto oltre il mare nella regione dei Geraseni…»

Indiment icabi le la repl ica a un pignolo: «consiglierei al signor (…), come a tutti i nostri lettori, di distinguere tra i fenomeni propri e naturali di essa da quelli suggeriti da nostre idee di sua correttezza o perfezione. Come si fa, ad esempio, a censurare un costrutto come “tutti e quindici”, proponendo come corretto “tutti i quindici”, quando il primo è largamente presente nei testi fino dall’antichità? “Tutti e cinque sedevamo”, scrive Dante nel canto IX, v. 12 del Purgatorio»... Ahi ahi ahi, signor Alighieri…

Gian Antonio Stella

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Nel secondo Ottocento, l’emergere delle prime conseguenze negative dell’industrializzazione e dell’organizzazione capitalistica del lavoro avevano generato, da un lato, l’avvento di una pittura realistica di denuncia e, dall’altro, un’arte di evasione. Oriente e Medioevo, entrambi magici e misteriosi, esotici e fiabeschi offrirono alla pittura di genere storico il materiale più adeguato per consentire al borghese un tuffo in un mondo parallelo. Un mondo che consentiva di leggere il presente attraverso il filtro del passato assecondando al tempo stesso il gusto estetico dell’epoca. In alcune sue opere Giuseppe Verdi offre al pubblico borghese di questo periodo la stessa arte della fuga che anche la pittura stava proponendo. Questo comune sentire è in mostra alla Galleria d’Arte Moderna di Milano con dipinti, sculture, bozzetti e costumi provenienti in larga parte dalle raccolte pubbliche e private milanesi e integrate da

pezzi di provenienze nazionali. Essa permette di seguire alcuni episodi significativi di collaborazione di artisti alle opere verdiane, in particolare nella sezione dedicata ai figurini e bozzetti di scena, e approfondire il tema dei rapporti di amicizia di Verdi con alcuni esponenti del mondo artistico come Gerolamo e Domenico Induno, Domenico Morelli, Francesco Hayez, Vincenzo Gemito e Giovanni Boldini. I primi allestimenti di opere verdiane, qualche appunto del maestro evidenziano un rapporto stretto con l’arte, come nella narrazione de “I due Foscari” dipinti da Hayez e messi in scena da Verdi nel ’44 con Francesco Maria Piave curatore dell’allestimento.Analoga corrispondenza si rileva sul tema delle popolazioni latine alla crociata, illustrato da Hayez in “La sete patita dai primi crociati a Gerusalemme” e da Verdi in “I Lombardi alla Prima crociata” e in “Jérusalem”. Qui la pittura è espressione di una narrazione che funge anche da canovaccio per gli allestimenti, rendendo evidente l’affinità tra il linguaggio storico della pittura e quello del melodramma.Altri parallelismi si possono trovare tra Verdi e il pittore Domenico Morelli, in contatto epistolare con il maestro di Busseto dal 1858. Morelli discute su come tradurre i sentimenti di Jago nei suoi bozzetti su “Otello” e lascia uno schizzo di un “Episodio dei Vespri siciliani”, frutto di come tradurre la scena in un linguaggio pittorico popolare. Verdi stimava il pittore napoletano e lo consultava spesso; era addirittura geloso che lavorasse per il mercante d’arte parigino Goupil. Gli sembrava l’artista più adatto a tradurre in immagini i soggetti da melodramma: infatti gli chiese di studiare “Otello”, “Vespri Siciliani” e ‘Due Foscari” e Morelli eseguì per lui dei bozzetti.Per “Aida” Verdi attinse invece alle tavole contenute nella “Description de l’Egypte”, opera di 43 autori pubblicata a Parigi dal 1809, frutto della spedizione in Egitto di Napoleone con un seguito di 167 eruditi,

artisti e scienziati tra i quali l’architetto Le Père chiamato a misurare un canale per il Mar Rosso, e ad altro materiale iconografico quali sfingi, piramidi e mercati ottomani che in quel tempo decoravano numerosi i “salon” parigini.Gli artisti sopra citati aiutano a documentare anche il gusto verdiano per il collezionismo d’arte, ripercorso

Giuseppe Verdi e le arti

Galleria d’Arte Modernafino al 23 febbraio 2014

In occasione delle celebrazioni per il bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi, la Galleria d’Arte Moderna di Milano, luogo considerato “verdiano” per i legami delle sue collezioni con la vicenda artistica e biografica del maestro, celebra il grande maestro con la mostra Giuseppe Verdi e le arti, a cura di Paola Zatti.

attraverso alcune opere provenienti dalla sua raccolta personale, e il suo mecenatismo.Il compositore si interessava non solo di scenografie e disegni di costumi, ma anche di pittura e scultura, intrattenendo ottimi rapporti con alcuni grandi artisti dell’Ottocento italiano e circondandosi di pregevoli pezzi d’arte. Brillante e curioso, amava opere di gusto romantico ma non accademico.Verdi sostenne economicamente il giovane scultore Vincenzo Gemito, “sempre selvaggio e senza denari”, e in cambio posò con la moglie Giuseppina Strepponi per un doppio ritratto che rese celebre l’artista. Nel busto che realizzò Gemito colse l’uomo e il maestro con grande intensità psicologica, concentrato, chino sullo spartito, plasmando così un’icona del mito verdiano.Gli artisti fanno a gara per ritrarre Verdi, il quale concede raramente il privilegio. Lo stesso Hayez non riesce a realizzare questo desiderio. Ci riesce invece ben due volte Giovanni Boldini, appassionato melomane: si tratta di due dipinti molto diversi (entrambi in mostra) eseguiti a Parigi nel 1886. Insoddisfatto del primo, che aveva richiesto molte sedute disturbate regolarmente dagli interventi di Giuseppina, Boldini cercò una seconda opportunità e in poche ore realizzò il fulminante ritratto a pastello che ognuno di noi conosce. L’immagine verdiana più bella di tutti i tempi.

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十九世纪下半叶,工业化和劳动力的资本化运作的负面影响逐步开始显现,从一方面造就了谴责性的现实主义绘画的产生,另一方面也促成了由逃避产生的娱乐性艺术的诞生。东方和中世纪,这两者奇妙神秘,既充满异国情调又富有奇异色彩,成为更适合古典绘画发展的两大素材,让资产阶级得以在另一个平行的世界中自由遨游。这个世界可以让人以当下的审美品位为出发点,通过过去阅读现在。朱塞佩·威尔第在他的一些作品中正是向资产阶级观众提供了这样一种逃避的艺术,而这种艺术在绘画中也有同样的展现。

这种共同点促使米兰现代艺术美术馆策划了此次展览,展览汇集了来自米兰公立博物馆和私

人收藏家以及意大利全国多个机构的多件藏品,包括绘画、雕塑、草稿和服装等。展览向观众展现了艺术家与威尔第作品的紧密集合的多个重要阶段,特别是在舞台人物设计和舞美草图方面,更是可以看到威尔第与众多艺术家的亲密友谊,如杰罗拉莫和多梅尼科·因杜诺、多梅尼科·莫莱利、弗朗切斯科·海耶兹、温琴佐·杰米托和乔万尼·波尔蒂尼。

从最初几部作品开始,威尔第作品就已经与艺术界产生了密切的联系。在《两个福斯卡罗》中,海耶兹的作品就被搬上了舞台,于1844年上演。他们二人的合作还体现在《伦巴第人在第一次十字军中》和《耶路撒冷》等作品中。海耶兹的绘画作品也成为歌剧作品中情节的某种表达,

朱塞佩·威尔第与艺术

米兰现代艺术美术馆展览至2014年2月23日

在纪念威尔第诞辰二百周年之际,收藏有多件有关威尔第艺术与生活的珍贵藏品的米兰现代艺术美术馆特别推出《朱塞佩·威尔第与艺术》展览,策展人是保拉·扎蒂。

展现了传统绘画语言与歌剧语言的完美结合。威尔第与画家多梅尼科·莫莱利的合作始于

1858年。莫莱利对《奥赛罗》中阴谋家雅戈的角色情感进行了设计,并为《西西里晚祷》留下了设计草稿,努力将可以被大众所接受的绘画语言融入舞台设计中。威尔第十分赞赏这位那不勒斯画家的才能,经常前去与他探讨,甚至嫉妒他为巴黎艺术商人戈皮尔工作。威尔第认为他是最适合将歌剧人物转化为绘画的艺术家,为此他请求莫莱利仔细研究了《奥赛罗》、《西西里晚祷》、《两个福斯卡罗》等剧目,并为他出具人物草图。

为创作《阿依达》,威尔第则参考了1809年巴黎出版的《埃及记述》一书,该书由43位作者共同完成,是随同拿破仑埃及远征军同行的167位艺术家和科学家的研究成果,其中就包括负责测量红海运河的建筑家Le Père。另外威尔第还研究了当时主要用于描绘和装饰众多巴黎沙龙的狮身人面像、金字塔和市场等的肖像和图像资料。

上述艺术家还帮助威尔第成为了艺术品收藏家,拥有了自己的个人收藏,并一直对艺术事业进行资助。

威尔第不仅对舞台布景和服装设计感兴趣,而且对绘画和雕塑也情有独钟,与十九世纪很多伟大的意大利艺术家有着深厚的友谊,并收藏了多件珍贵的艺术品。与学术味道浓厚的作品相比,他更喜爱浪漫主义风格的作品。

威尔第一直在经济上支持年轻的雕塑家温琴佐·杰米托,后者贫穷且不善交际。作为回报,

杰米托以威尔第和妻子斯特莱波尼为原型创作了半身像和肖像画。半身像中的威尔第低头仔细看着乐谱,面部表情和所展现出的人格魅力被杰米托刻画得极为深刻。

当时的艺术家们都希望能以威尔第为原型进行创作,但威尔第却很少应允,就连海耶兹都没有成功过。不过,狂热的音乐爱好者乔万尼·波尔蒂尼却成功地获得了两次机会,于1886年为其创作了两幅截然不同的作品(本次展览中都有展出)。因为在创作第一幅画时威尔第的妻子斯特莱波尼多次打扰了坐着的威尔第,所以波尔蒂尼对其效果不甚满意,后来又寻找到机会,这次只用了几个小时时间就创作出了流传后世的威尔第肖像画。

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蜗牛子酱和农业海滨 绿色奥斯卡奖表彰新农民

蜗牛子酱,枣酒,咖啡园里种出的蘑菇,南瓜瓤和印度无花果木家具……看起来像是一本巫师的魔法书,但这其实是年轻的意大利农民们创作出的新产品,他们将新技术与传统、质量与创新完美结合,赢得了市场。这也正符合意大利全国小种植业者联合会“2013绿色奥斯卡”奖的颁奖宗旨,该奖项得到了意大利共和国总统的惠许,并得到意大利农业政策部和米兰2015年世博会的大力支持。

翻看获奖者及其作品,不难看出意大利正在悄悄改变,正在重新回到重视农业的轨道上,尤其是对新兴农业的重视。很多年轻人放弃了其它职业,重回乡村,将自己的想象力和创造力全部发挥在这片土地上。

来自西西里的大卫·梅里诺和米开朗基罗·森索内开辟了意大利最大的蜗牛养殖场,并开创性地用清香的蜗牛卵制造“蜗牛子酱”。这种产品极为珍贵,每公斤价格高达1600欧元。

来自马尔凯大区的玛蒂娜·布科里尼制造的枣酒据说有着非常古老的传统,甚至有说从荷马时代就已经存在,最早的文字记载则可以上溯到十五世纪。多少年来,布科里尼的父母始终坚持在马尔凯地区种植很多被大家遗忘的野生植物,如黑桑树,欧洲酸樱桃等,并以此制作精美的果酱。到了布科里尼这一代,她从古籍和传说中得到启发,经过多次尝试,终于成功研制出了用野生枣和蜂蜜为基础制成的枣酒,价格为每瓶18欧元。

对牛奶过敏的人也可以在此次“绿色奥斯卡”的获奖产品中获得福音。来自撒丁岛的玛丽亚·阿泽尼使用自家养殖的500头绵羊产出的羊奶制造的莫扎里拉羊奶酪,其口味完全可以和水牛莫扎里拉奶酪媲美,更不会伤害过敏者的肠

胃。阿泽尼没有选择用羊奶制作传统的鲜奶酪和羊奶酪,就是因为她希望推陈出新,最终经过多次试验后终获成功。

除此以外,崇尚自然的人们终于有了属于他们的家具。来自普利亚的马切罗·罗索蒂提出了“农业家具”概念,制造出了完全由印度无花果纤维包裹的家具,这种纤维是从绿色的无花果树叶中提取下来的,完全没有任何污染物质添加,制成的家具不但坚固美观,而且还极有纹理感。

另外两位毕业于食品技术专业的年轻人,达涅莱·乔亚和安娜丽塔·马尔齐奥纳则成功地在咖啡园里种植出了蘑菇。这种蘑菇以其极富能量的口感赢得了消费者的欢迎。

还有两位获奖者的产品主要用于身体养护,包括来自特伦蒂诺的玛丽娜·多纳蒂用自家山区出产的树叶(从阿尔卑斯之星到山金车叶和艾蒿等)提取精华制造的营养油,以及安吉丽娜·穆祖发明的柔软的南瓜瓤。

乡野是身体和心灵的滋养源泉。值得一提的还有来自普利亚的“农业海滨”项目,这个建在普利亚海边的果园从生产到包装到销售完全都在本地进行,是实实在在的“零公里产品”。

Caterina Pasolini

Caviale di lumaca e agri-beach gli Oscar verdi ai nuovi contadini Ricette antiche e coltivazioni slow premiate da Coldiretti

Caviale di lumaca e vino di giuggiole, funghi nati dai fondi di caffè, spugne di zucca e mobili di fico d’India. Sembra un libro delle fiabe con la strega in vena di fatture ed è invece la ricetta vincente di giovani agricoltori italiani che con questi prodotti stanno conquistando nuovi mercati unendo tecnologia e tradizione, qualità e innovazione. E che per questo si sono contesi l’“Oscar Green 2013” della Coldiretti, sotto l’alto Patronato del Presidente della Repubblica e il patrocinio del Ministero Politiche Agricole e di Expo 2015.

Sfogliando le storie dei vincitori si legge la trama di un paese che cambia, che torna a scommettere sull’agricoltura, in modo nuovo. Tanti i ragazzi che hanno abbandonato altri mestieri per tornare ai campi, che hanno scelto la terra ma con immaginazione e creatività.

Come Davide Merlino e Michelangelo Sansone che in Sicilia hanno messo in piedi il più grande allevamento di gasteropodi e lanciato l’idea del caviale di lumache, dalle loro uova che «profumano di erba e foglie ». Un prodotto prezioso, venduto a 1.600 euro al chilo.

Viene dal passato, qualcuno tira in ballo anche Omero ma sicuramente se ne parla in alcuni documenti del 1400, il vino di giuggiole che oggi è prodotto nelle Marche da Martina Buccolini, nelle stesse terre dove da anni i suoi genitori hanno cominciato a coltivare frutti selvatici dimenticati, dal gelso nero alle visciole, per creare prelibate conserve. Poi è arrivata lei, e da vecchi libri, antiche leggende e con molti tentativi, ha messo a punto il brodo di giuggiole: frutto selvatico dal sapore simile al dattero e al fico con un fondo di miele, pronto da bere a 18 euro la bottiglia dopo quattro anni di lavorazione.

Per gli allergici al latte vaccino, la sorpresa dagli Oscar alimentari arriva dalla Sardegna dove Maria Atzeni ha cominciato ad usare «il latte delle mie 500 pecore non per le solite ricotte o pecorini ». «Volevo qualcosa di diverso — racconta — e, a furia di tentativi, anche se nessuno ci credeva, sono riuscita a produrre una mozzarella che non ha nulla da invidiare a quelle di bufala e non fa male agli intolleranti».

Cibo per gli allergici, nettare per i golosi e persino

mobili per chi vuole rispettare la natura sino in fondo. Come il pugliese Marcello Rossetti che ha lanciato la prima linea di agrimobili, Skalindi, interamente rivestiti dalla fibra di fico d’India, che viene estratta dalle pale ancora verdi, senza utilizzo alcuno di prodotti inquinanti e che, stesa in lamine, crea un materiale resistente e bellissimo, ricco di venature.

E se in Puglia hanno trovato un nuovo utilizzo per le foglie di fico una volta destinate dalla discarica, Daniele Gioia e Annarita Marchionna, entrambi laureati in tecnologie alimentari, hanno messo a punto la coltivazione di funghi recuperando fondi di caffè come nutrimento, come base. E quei funghi hanno conquistato gli acquirenti col loro sapore energetico.

Innovazione e tradizione legano altri due concorrenti agli Oscar, dedicati alla vanità o alla cura del proprio corpo. Sono le creme create in Trentino da Marina Donati con le erbe delle sue montagne, dalla stella alpina fino all’arnica e all’artemisia (che poi sono vendute sul web), e le morbide spugne di zucca di Angelina Muzzu.

La campagna è nutrimento per il corpo e anche per l’anima. Tanto che tra i vincitori c’è agri-beach, l’orto sulla spiaggia in riva al mare di Puglia dove i cibi serviti vengono prodotti e confezionati a chilometri zero.

Caterina Pasolini

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Un terzo del cibo che ogni anno l’uomo produce viene sprecato: le cifre parlano di 1,3 miliardi di tonnellate di alimenti (fonte Fao) che equivalgono a un danno economico mondiale di 550 miliardi di euro.

Non è solo la confezione scaduta che dal frigo passa alla spazzatura, a contribuire allo sciupio. Il problema è più complesso. Basti pensare che il 30% del cibo prodotto nei Paesi in via di sviluppo non arriva neppure agli agglomerati urbani per la mancanza di infrastrutture (strade) e di industrie di trasformazione capaci di conservare gli alimenti. A sottrarre ulteriori risorse per l’alimentazione è l’uso dei terreni agricoli per la produzione di biocombustibili (il 7% del totale dei terreni nel mondo). Un altro fenomeno, visibile soprattutto nel continente africano e sud americano, è quello dell’accaparramento delle terre. Le nazioni ricche acquistano grandi appezzamenti di terra, li sfruttano e importano, a basso costo la produzione per il proprio mercato interno, impoverendo ulteriormente civiltà già povere. La penuria di viveri in alcune parti del mondo stride con l’abbondanza a disposizione in altre, come l’Occidente, che consumano calorie in eccesso. Aumentano i casi di obesità, anche infantile, e conseguentemente le problematiche

cardiocircolatorie, di diabete che rischiano di ridurre l’aspettativa di vita proprio nei paesi più ricchi.

Lo spreco del cibo, l’uso delle derrate per biocombustibili e l’obesità, tre macro paradossi dell’umanità del XXI secolo, sono stati al centro della discussione del 5° Forum internazionale sul cibo e la nutrizione che si è svolto a fine novembre a Milano. Il dibattito andrà avanti altri 18 mesi, quando Milano con l’Expo 2015 sarà la capitale mondiale del “sostentamento”. L’incontro tra premi Nobel, docenti universitari, scienziati ed esperti ha voluto lanciare una sfida, quella di sottoscrivere un protocollo con l’obiettivo di ridurre del 50% gli sprechi alimentari entro il 2020; fissare un tetto all’uso dei terreni agricoli destinati a biocarburanti (proposto il 5%); e promuovere con forza uno stile di vita che riduca i problemi di salute legati all’alimentazione.

Il 2014 sarà un anno fondamentale per proporre il protocollo ai partner europei (all’Italia spetterà il semestre di presidenza dell’Unione). Poi toccherà all’Expo 2015. L’Italia ha i numeri, e la tradizione culinaria (la Dieta mediterranea è Patrimonio immateriale dell’Umanità, ndr) per farsi promotrice dell’iniziativa a patto che l’impegno sia condiviso da pubblico e privato.

Quel cibo che grida vendetta

Piccoli gesti inconsapevoli portano nella spazzatura quattro volte il necessario per nutrire gli 868 milioni di affamati. Lo spreco giornaliero di ciascun abitante della Terra equivale a 2.054 calorie, pari al fabbisogno medio di una persona, con un impatto ambientale di 4 milioni di tonnellate di CO2, un quarto dei tagli richiesti da Kyoto.

Non è solo un problema ecologico e economico, è anche una questione etica. Le campagne di sensibilizzazione e la maggiore attenzione al risparmio hanno aumentato la percezione sugli sprechi alimentari; ma nelle case persistono comportamenti sbagliati, sebbene nessuno ammetta di buttare via cibo.

Franca Braga, responsabile Alimentazione e Salute di Altroconsumo1 sintetizza così il risultato dell’inchiesta condotta da Altroconsumo su dieci famiglie italiane (Quel cibo grida vendetta, novembre 2013): «Servirebbe un corso di economia domestica. La gente non sa come, dove e quanto conservare gli alimenti». Sapevate che quando cuciniamo un alimento scongelato possiamo ri-congelarlo? E che a ciascuna categoria alimentare spetta un ripiano del frigorifero? Frutta e verdura cruda vanno nei cassetti; pesce e carne crudi al primo piano, cotti al secondo; affettati e formaggi più in alto; conserve aperte e uova ancora più su. Una regola per tutti: in evidenza i prodotti con la data di scadenza più vicina.

Prima ancora che frigorifero e f r e e z e r, d e v o n o e s s e r e i n t e l l i gen t i l a spesa ( con la l ista) e la cucina (occhio al le quanti tà) . Altroconsumo aggiunge di non fare mai la spesa a digiuno, né farsi trascinare dalle promozioni. «Il single che acquista ogni giorno la sua cena butta meno delle famiglie che fanno rifornimenti al supermercato e, pensando di risparmiare, comprano prodotti inutili», dice la responsabile

1. L’associazione per la tutela e la difesa dei consumatori più diffusa in Italia.

Un patto anti sprechi del centro sull’alimentazione dell’associazione dei consumatori. Strategie anticrisi? Si suggerisce di guardare alla Grecia, che dal 1° settembre dello scorso anno consente ai supermercati di vendere a basso costo riso, pasta, olio, biscotti o conserve scadute, da una settimana a tre mesi dopo la data indicata.

A t t e n z i o n e : l a d i c i t u r a « c o n s u m a r e preferibilmente» significa che gli alimenti sono commestibili anche dopo il giorno indicato. «Dobbiamo ricominciare a fidarci dei nostri sensi: apriamo, odoriamo, assaggiamo prima di buttare». E i resti? «Non tutti hanno voglia di friggere le bucce di patata come Lisa Casali (food blogger). Recuperiamo però il valore del cibo!

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人类每年会浪费占总产量三分之一的食物:具体来说是13亿吨粮食,相当于全球每年经受5500亿欧元的经济损失。

我们指的并非只是放在冰箱中因过期而被扔掉的包装食品。问题更加复杂。由于基础设施(道路)的缺乏和加工业的落后而无法保存食品,发展中国家粮食产量的30%根本无法到达城市居民区。

进一步减少食品资源的因素,还有将农业土地用作生产生物燃料(占全球土地总量的7%)。在非洲和南美普遍存在

反浪费公约

的一个现象是对土地的垄断。发达国家在那里购买了大量的土地,他们利用这些土地,以极低的价格向本国市场进口农产品,使贫穷的国家更加贫穷。生活必需品在一些国家和地区极度缺乏,却在另一些地方过剩,比如西方人总是在摄入过高的热量。肥胖症的案例在不断增加,包括婴儿肥胖症,由此引发心脑血管疾病和糖尿病,进而令发达国家的未来充满危机。

食品的浪费,农耕地用作种植生物燃料和肥胖症,成为

二十一世纪人类发展的三大障碍,是十一月底在米兰举办的第五届国际食品和营养论坛的中心议题。讨论将一直持续下去,直到18个月后2015年在米兰举办的世博会。诺贝尔奖得主,大学教授,科学家和专家们汇聚一堂,他们将提出一个挑战,起草一份公约,目标为在2020年前,减少50%的食品浪费;限制在农用地上种植生物燃料作物(5%);大力推行健康的生活方式,减少与饮食有关的健康问题。

这一公约将在2014年向

欧盟成员国提出—— 在这一年,意大利将担任轮值主席国半年,之后还将迎来2015年世博会。意大利本身的饮食传统(地中海式饮食是人类非物质文化遗产)令其成为推广该项目的最佳代表,政府将与民众共同努力推进其实现。

咆哮着复仇的食物

人们一些无意识的小小举动会带来四倍于自身所需的浪费,能够养活8亿680万食不果腹的人口。地球上每个人日均浪费相当于2054卡路里的食物,等同于一个日均需要的热量,导致的碳排放量达到400万吨,是京都议定书要求减少碳排放量的四分之一。

这不仅仅是环境和经济问题,也是道德问题。提倡节约的运动和对浪费的关注增加了人们的敏感度;但是他们在家中的浪费行为却没有停止,虽

然没有人承认扔掉了食物。弗 兰 卡 · 布 拉 加 ——

Altoconsumo(意大利最大的消费者保护协会)食品和健康负责人——表示,根据该协会对十个意大利家庭的调查结果(《咆哮着复仇的食物》,2013年11月):“人们应该学习家庭经济学,他们不知道应该储存多少食物,以及如何、在那里储存”。你是否知道冷冻食品做好后还可以再次冷冻起来?冰箱的不同层应用来存放不同类型的食物?生的水果和蔬菜应放在抽屉中;生鱼和生肉应放在最底层,熟食放在上面一层,再上面一层放奶酪和香肠,罐头食品和鸡蛋放在最上面一层。对所有人都通用的规则是:接近保质期的食品应放在显眼位置。

在更好的利用冰箱和冷冻柜之前,聪明的采购(购物清单)和烹饪(掌握食物的量)是必要的。Altroconsumo建议

永远不要在饿的时候去采购,也不要受到促销的诱惑。“每天为晚饭采购的单身人士比那些在超市购买好几天食品的家庭浪费的更少,后者以为自己在节约,其实买了更多没用的东西”,负责人说。对抗危机的策略?让我们看看希腊是怎么做的吧,从去年9月1日开始,政府允许超市以低价售卖过期一周至三个月的米、面、油、饼干和罐头。

请注意:食品包装上标注的字样“最好在此日期前食用”的意思是,在这个日期后也是可以食用的。“我们应该重新开始相信自己的感觉:在决定将它扔掉前先打开闻闻”。那么剩饭呢?“并不是所有的人都像丽莎·卡萨里(美食博主)那样把土豆皮炸着吃。但我们应该珍惜食物的价值!”

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20 gennaio 2014 – ore 19:00

Incontro con l’autoreFrancesco Cosentino presentaSHANGHAI - FROM MODERNISM TO MODERNITY(Charleston USA, CreateSpace Independent Publishing Platform, 2013)

Prima del 1949 Oriente e Occidente hanno vissuto a Shanghai un momento d’incontro molto intenso e turbinoso, protrattosi per circa un secolo. Da tale interazione è scaturita una straordinaria ibridazione culturale ed è proprio in una simile cornice che hanno preso forma numerosi prototipi della modernità cinese.

Nel campo dell’architettura, particolarmente negli anni a cavallo fra le due guerre mondiali, la città di Shanghai ha visto sorgere un esteso e variegato panorama edilizio ispirato ai moduli innovativi dell’Art Deco, ad opera di architetti sia stranieri che cinesi.

Nel libro si tratteggiano, alla luce di una più ampia prospettiva storica, alcune fra le principali personalità e correnti architettoniche affermatesi a Shanghai durante la prima metà del XX secolo. Vengono anche posti degli interrogativi a proposito della mutevole rilevanza che il patrimonio architettonico antecedente al 1949 viene assumendo al giorno d’oggi, nel panorama di una mega-città radicalmente rinnovatasi.

L’autore: Francesco Cosentino vive e lavora a Pechino da numerosi anni e si occupa professionalmente di produzioni e consulenze audiovisive. Ha studiato antropologia culturale, lingua, storia e cultura cinese presso l’Università La Sapienza e l’IsMEO di Roma. Si è perfezionato in storia moderna presso l’Università di Pechino ed ha partecipato a un corso post-universitario dell’ICE in export management. Scrittore e fotografo per hobby, si interessa alle tematiche degli scambi culturali fra oriente e occidente ed allo studio dei beni culturali cinesi.

2014年1月20日晚7点作者见面会弗朗西斯科·科森提诺介绍《上海——从现代主义到现代》美国查尔斯顿CreateSpace Independent Publishing Platform出版社,2013年

1949年前,东西方在上海相遇,经历了近一个世纪的非常亲密又跌宕起伏的接触。在这种交往中,上海出现了一种非凡的多元文化,而中国现代性的很多模式就是从这座城市诞生的。

在建筑方面,尤其是在两次世界大战之间的那些年间,中外建筑师设计的新颖的装饰艺术风格的建筑在上海拔地而起,使它的市政面貌变得丰富多彩。

本书从一个更为广泛的历史角度来叙述二十世纪上半叶活跃在上海的几个主要建筑家和建筑流派,并且,因为上海这所巨型城市所经历的深刻变化,本书还就1949年前的建筑遗产在今天的不断变化的价值提出了问号。

作者介绍弗朗西斯科·科森提诺多年在北京生活和工作,他从事视听领域的制作和咨询。他曾在罗马大

学和意大利中远东学院学习文化人类学、中国语言历史文化,在北京大学进修当代历史,并参加了意大利对外贸易委员会的出口贸易进修课。因为爱好写作和摄影,他关心东西方文化交流及中国文化遗产研究等课题。

翁贝托·艾柯著作《傅科摆》中文版介绍会翻译:郭世琮上海译文出版社出版。

70年代。卡萨乌本,迪奥塔莱维和贝尔波同在米兰的一家专注于神秘书籍的小出版社工作。一半为了工作,一半出于玩笑,三个主人公玩起了一个游戏,他们将其称为“大计划”:重新研究十字军东征时代圣殿骑士团的神秘阴谋在最后六个世纪的历史。

一切始于阿尔登迪上校,这个神秘人物带着一份手稿出现在编辑部办公室,手稿揭示了圣殿骑士团占领世界的秘密计划;面临菲利普国王即将发出解散骑士团的指令,骑士们将手中掌握的能够获得绝对权力的秘密分成六份,每一份委托给不同的团体。每120年,圣·乔瓦尼之夜,这些团体中的两个就会碰面,以慢慢重新恢复原始的信息。

但是,这个玩笑般的“大计划”逐渐改变了;每一块拼图在历史中找到了属于自己的位置,这也增加了三个朋友的不安,他们开始怀疑自己被卷入了难以控制的危险中

Presentazione della traduzione in cinese di Il pendolo di Foucault di Umberto Ecotraduzione di Guo Shicong (Shanghai Translation Press)

Anni ‘70. Casaubon, Diotallevi e Belbo lavorano in una

piccola casa editrice milanese, che inizia a specializzarsi in pubblicazioni esoteriche. E così un po’ per lavoro, un po’ per scherzo, i tre iniziano un curioso gioco, che definiscono “il Piano”: reinterpretare gli ultimi sei secoli di storia nell’ottica del misterioso complotto che avrebbe avuto origine con i Cavalieri Templari, ai tempi delle Crociate. Tutto ha inizio con il colonnello Ardenti, misterioso individuo che si presenta negli uffici della casa editrice con un manoscritto che rivelerebbe l’esistenza di un piano segreto di dominazione del mondo iniziato dai Templari sei secoli addietro. Di fronte all’imminente smantellamento del loro ordine da parte di re Filippo, i Templari, custodi di un segreto che potrebbe dare il potere assoluto, suddividono questa conoscenza in sei parti, ognuna affidata alla custodia di un distinto gruppo. Ogni 120 anni, la notte di San Giovanni, è previsto un incontro tra due di questi gruppi, in modo da ricostruire lentamente il messaggio originale. Ma, iniziato come scherzo goliardico, il Piano inizia gradualmente a diventare qualcosa di più; ogni nuovo pezzo del puzzle che trova

un suo posto nel disegno globale della storia, non fa che aumentare l’irrequietezza dei tre amici, che cominciano a temere di essersi infilati in un affare più grande di loro...

7 gennaio 2014 – ore 15:00

01 In Istituto 意大利使馆文化处进行时

2014年1月7日下午3点

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Gennaio 2014Martedì e venerdì ore 19.30, ingresso libero / Teatro dell’Istituto周二,周五19:30,免费入场 (中文字幕)/ 北京意大利使馆文化处

01 CINEMA IN ISTITUTO 意大利电影

sottotitoli in cinese a cura dell’Istituto Italiano di Cultura, Luo Rui中文字幕:北京意大利文化处 罗睿

MAR 7/ VEN 10 Johnny StecchinoDante, autista di uno scuolabus per bambini down, non sa di essere sosia di Johnny Stecchino, mafioso siculo pentito barricato in casa per paura di essere ucciso. Dante conosce Maria, la donna di Stecchino…Regia: Roberto BenigniCast: Roberto Benigni, Nicoletta BraschiCommedia, 117’, 1991

1月7日/10日《牙签乔尼》但丁是市中心一家学校的校车司机,他不知道自己与黑帮老大牙签乔尼长得一模一样。乔尼的女人玛利亚接近了但丁,因为乔尼害怕被人追杀躲在家中,玛利亚准备让他作为老大的替身...导演:罗伯特·贝尼尼主演:罗伯特·贝尼尼,尼克莱塔·布拉斯基喜剧,117’,1991

MAR 14/ VEN 17 TormentiNella Roma fascista degli anni Trenta in preda a fanfare nazionaliste e imperiali lavori di restauro, la giovane stiratrice Eleonora Ciancarelli detta Lolli incontra a una festa l'avvocato Rinaldo Maria Bonci Paonazzi, affabile trombone di mezza età vicino agli organi di regime. Fra i due inizia un'impetuosa relazione, nella quale Lolli diviene vittima delle passioni e del comportamento impetuoso e violento di Rinaldo.Regia: Filiberto ScarpelliCast: Alba Rohrwacher, Luca ZingarettiAnimazione, 80’, 2011

1月14日/17日《情迷乱世》1937年,西班牙内战打得火热,而意大利法西斯势力席卷而来,情窦初开的萝莉却先后与情人里纳尔多和马里奥爱得死去活来,一番纠缠之后,里纳尔多和马里奥最终在战场上兵戎相见。导演:费里贝托·斯卡尔贝利配音:阿尔巴·洛尔瓦彻,卢卡·金卡莱迪动画,80’,2011

MAR 21/VEN 24 Placido RizzottoPlacido Rizzotto, giovane segretario della Camera del Lavoro viene ucciso a 33 anni in un agguato di mafia ordinato dall’emergente boss Luciano Liggio. È il 1948. tanto tempo fa. Ma il film di Scimeca è capace di ricordarne la vita raccontando una storia che “sarebbe potuta accadere in qualsiasi posto del mondo”.Regia: Pasquale ScimecaCast: Vincenzo Albanese, Marcello MazzarellaDrammatico, 90’, 2000

1月21日/24日《普拉西多·里佐托》

影片根据真人真事改编,取材自1948年西西里岛,农会秘书普拉西多·里佐

托从游击队归来后,带领贫农争取权益,不幸被黑手党暗杀的事迹。

导演:帕斯奎·西麦卡

主演:维琴佐·阿尔巴内斯,马尔切洛·马扎莱拉

剧情,90’,2000

sottotitoli in cinese a cura dell’Istituto Italiano di Cultura, Luo Rui中文字幕:北京意大利文化处 罗睿

FebbraioMAR 18/VEN 21 Amore 14Caro è una ragazza graziosa e solare che vive nel suo piccolo grande universo di tredicenne, composto dalla famiglia, dal padre infermiere, dalla madre che lavora in una stireria, dall’arcigna sorella maggiore e da Giovanni, il fratello più grande per il quale ha una venerazione, oltre che dalle sue migliori amiche. Assieme a queste, Caro scandisce il suo ultimo anno alle scuole medie in base all’evolversi dei palpiti e dei sussulti d’amore.Regia: Federico MocciaCast: Veronica Olivier, Beatrice Flammini - Commedia, 95’, 2009

2月18日/21日《十四岁的爱情》

卡罗莉娜是一个可爱又阳光的十三岁少女,她与家人生活在一起,爸爸是护

士,妈妈在熨衣店工作,姐姐总是闷闷不乐,她和她的好朋友们都很崇拜自

己的哥哥。中学的最后一年,她遭遇了爱情。

导演:费得里克·莫恰

主演:维罗妮卡·奥利弗,贝阿特丽切·弗拉米尼

喜剧,95’,2009

MAR 25/VEN 28 Io sono l’amoreEmma è la moglie "straniera" e composta di Tancredi Recchi, influente esponente dell'alta borghesia industriale lombarda. Sposati senza amore, Emma e Tancredi vivono tra agi e ipocrisie in una grande villa nel cuore di Milano insieme ai loro tre figli. In questo universo truccato delle classi privilegiate entra impetuosamente Antonio, colui che “è l’amore”.Regia: Luca GuadagninoCast: Tilda Swinton, Flavio Parenti, Alba Rohrwachercommedia, 120’, 2009

2月25日/28日《我是爱》

瑞奇家族是伦巴第的一个富有家族,继承人坦科雷德的俄国妻子艾玛酷爱烹

饪,他们与三个孩子生活在米兰市中心的一动别墅中,而艾玛并不爱自己的

丈夫。在结识了儿子爱德瓦多的厨师朋友安东尼奥之后,艾玛被安东尼奥高

超的烹饪手艺所吸引,情不自禁坠入爱河。

导演:卢卡·奎达尼诺

主演:蒂尔达·斯文顿,弗拉维奥·帕兰迪,阿尔巴,洛尔瓦彻

喜剧,120’,2009

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?La pubblicità è vecchia come il mondo.

广告与生俱来,它与世界一般古老

Infatti, come tutti sanno, cominciò il serpente

众所周知,是蛇的巧嘴簧舌

a decantare a Eva le virtù della sua frutta.

让夏娃意识到自己的禁果之美.

Cesare Marchi

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