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I SEGNI DEL SACRO Itinerari di fede cultura arte e natura WWW.VISITTRENTINO.IT 2012

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I SEGNIDEL SACROItinerari di fede culturaarte e natura

WWW.VISITTRENTINO.IT

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Il turista che giunge in Trentino rimane affascinato dal ricco patri-monio naturale che offre il territorio e che in ogni stagione diventa meta privilegiata per gli amanti delle attività all’aria aperta. Accan-to a questo esiste però anche un patrimonio religioso e culturale di grande valore, che si intreccia con la natura e con l’offerta di va-canza, e che quindi merita di essere conosciuto e “vissuto” anche dal turista.Questo il senso de I Segni del Sacro, un progetto dell’Assessorato al Turismo e dell’Associazione Albergatori ed Imprese Turistiche della Provincia di Trento, realizzato da Trentino Marketing in collabora-zione con la Pastorale Sociale Ambiente e Turismo dell’Arcidiocesi di Trento e con le Apt di quattro ambiti particolarmente significati-vi su questo tema: Trento quale Città del Concilio e della Mariapoli di Chiara Lubich, Rovereto Città della Pace e di Antonio Rosmini, l’Al-topiano di Piné e Valle di Cembra con la Comparsa di Montagnaga e la Via dei Santuari, la Val di Non con il Santuario di San Romedio e il Cammino Jacopeo d’Anaunia.Si tratta di un’iniziativa volutamente circoscritta, realizzata sulla base di una serie di verifiche sul campo volte a non compromettere il valore soprattutto spirituale della proposta.Questo per creare una responsabile offerta di qualità nel settore del turismo religioso, che rappresenta una chiave significativa per vivere il territorio e comprenderne storia, identità e cultura.

Tiziano MellariniAssessore all’agricoltura,foreste, turismo e promozionedella Provincia autonoma di Trento

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Trentino.Dove la fede è partedella storia e del territorio

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La storia del Trentino si intreccia indissolubilmente con quella del Cristianesimo, aspetto fondamentale della cultura di questo terri-torio che, come lo descrisse Papa Giovanni Paolo II nella sua visita a Trento del 1995, rappresenta una comunità viva, che vanta una lunga storia, ricca di eventi in ambito civile, culturale, artistico ed economico. Una storia che si distende per oltre due millenni, se-gnata da una profonda impronta cristiana, grazie alla prima evan-gelizzazione operata da San Vigilio e dai Martiri d’Anaunia.Al di là della Trento del Concilio, le radici cristiane hanno da sem-pre costituito un elemento di identità e coesione all’interno delle comunità di montagna e l’espressione di questa forte religiosità si ritrova nei tanti luoghi di culto presenti su tutto il territorio.Nel corso dei secoli le genti trentine hanno costruito una mappa del Sacro fatta di strade, percorsi, chiese, santuari, capitelli e con-venti per accogliere i fedeli, mossi dalla volontà di rinnovare ogni volta il legame con Dio.Alcune di queste località sono diventate nel corso del tempo solo un ricordo, altre invece hanno mantenuto il loro posto nella memoria collettiva e rimangono tuttora mete predilette di molti pellegrini. In ognuna di esse si può ancora oggi respirare il fascino mistico che le avvolge, fatto di secoli di storia e di passi dei fedeli che pazien-temente si sono messi in cammino per chiedere una grazia, implo-rare un’intercessione, venerare un’immagine o semplicemente per ascoltare la parola di Dio.

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Trento. La Città del Concilio

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S ituata nella Valle dell’Adige, a metà strada tra le dolci colline che digradano verso il Lago di Garda e gli imponenti massicci dolomitici, l’antica Tridentum fondata dai Romani nel I seco-

lo avanti Cristo rivestiva già al tempo un ruolo significativo, grazie alla privilegiata posizione di collegamento tra la penisola italica e il resto del continente europeo. La storia pervade questa affascinante città, che porta visibili nella sua architettura urbana, nelle sue chiese, nei suoi musei e nelle sue tradizioni le testimonianze delle varie epoche e degli avvenimenti storici che la videro protagonista. Primo tra tutti il Concilio Ecume-nico, evento fondamentale per la Chiesa Cattolica nella volontà di affermare i principi della dottrina in risposta alla Riforma Prote-stante. Fu proprio il Concilio che portò Trento alla ribalta europea, conferendole una vera e propria impronta cosmopolita, anche gra-zie alla figura del Cardinale Cristoforo Madruzzo di cui quest’anno ricorrono i 500 anni dalla nascita.Il centro urbano è circondato dal panorama delle montagne, tra cui spicca a ovest il Monte Bondone, meta turistica sia estiva che invernale, finestra privilegiata sul paesaggio circostante. In pochi minuti di macchina da Trento si accede alla Valle dei Laghi, che col-lega il capoluogo alla zona del Garda. Il clima alpino qui si addolcisce per gli influssi mediterranei provenienti dal lago. Scendendo verso sud si susseguono ampi specchi lacustri, pinete e colline coltivate a vite. In questa parte di territorio arte e natura si fondono, gli spazi verdi si alternano ai piccoli borghi di montagna e gli antichi castelli si succedono a chiese, ville nobiliari e palazzi. Da visitare in città il Castello del Buonconsiglio, la Cattedrale di San Vi-gilio e il Museo Diocesano Tridentino, già residenza medievale dei Principi Vescovi. Il museo si trova all’interno di Palazzo Pretorio, luogo di chiara im-pronta medievale, ed è caratterizzato dal punto di vista architetto-nico dalla Torre Civica, che un tempo rappresentava il mastio della residenza fortificata e per un certo periodo fu anche prigione della città.Custodisce una vasta raccolta del patrimonio artistico della dio-cesi. Il percorso al suo interno si snoda secondo criteri cronologici: al primo piano è possibile ammirare quadri che narrano le vicende connesse al Concilio di Trento e un’interessante raccolta pittorica del XV e XVI secolo; al piano superiore una interessante collezione di sculture lignee di epoca gotica e una rara raccolta di arazzi fiam-minghi del XVI secolo acquistati proprio all’epoca del Concilio per decorare la sala dove si svolgevano le riunioni. Completa la collezio-ne museale una ricca raccolta di paramenti sacri. La visita prosegue nei sotterranei dove si può visitare l’area archeologica con la Porta Veronensis.

Trento, Piazza Duomo in notturna

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LACattedrale di San Vigilio, Duomo di Trento, rappre-senta il principale edificio religioso della città. Fu costruito nel XIII secolo sopra l’area in cui era ori-

ginariamente presente un’antica basilica paleocristiana tutt’ora visitabile, dove San Vigilio, terzo vescovo e patrono di Trento, fu seppellito insieme ai tre Martiri anauniensi Sisinio, Martirio e Alessandro. La costruzione dallo spiccato carattere monumen-tale fu realizzata su progetto del maestro Adamo d’Arogno. Lo stile prevalentemente di impronta romanico-lombarda presen-ta evidenti influenze gotiche. All’interno spicca l’altare barocco, con le colonne tortili fatte in marmo locale. Esternamente dalla Fontana del Nettuno di piazza Duomo si può ammirare la faccia-ta settentrionale dell’edificio, dove risalta l’austero rosone goti-co allegoria della ruota della fortuna e la sottostante Porta del Vescovo, accesso privilegiato degli alti prelati provenienti dal Castello del Buonconsiglio durante il periodo del Concilio. Fu proprio questo l’avvenimento che tra il 1545 e il 1563, grazie all’impegno e alla lungimiranza del Principe Vescovo Bernardo Clesio, trasformò Trento in capitale mitteleuropea, rendendo la città luogo d’incontro di vescovi, principi, cardinali, ambasciatori e nobili provenienti da tutta Europa.In occasione del Concilio all’interno della Cattedrale di San Vigi-lio, sede principale dell’evento, venne predisposta un’apposita aula quadrata decorata con i preziosi arazzi della Passione di Cri-sto, attualmente in esposizione nelle sale del Museo Diocesano Tridentino. Dal Duomo cittadino inizia un percorso di trekking ur-bano che invita i visitatori a esplorare le vie della città, alla sco-perta delle testimonianze artistiche e culturali dell’epoca che si possono ritrovare negli edifici e nei luoghi principali che furono teatro di questo cruciale avvenimento della storia cristiana.

CATTEDRALE DI SAN VIGILIOL’ingresso è consentito ai visitatori tutti i giorni dalle ore 9.45 alle ore 18CELEBRAZIONISante Messe feriali alle ore 7.15, 8.15, 9, 19Sabato e vigilie alle ore 19domeniche e feste di precetto alle ore 8.15, 10, 19Celebrazione del Santo patronoSan Vigilio 26 giugno

MUSEO DIOCESANO TRIDENTINO1 giugno - 30 settembre 9.30-12.30 / 14.30-181 ottobre - 31 maggio 9.30-12.30 / 14-17.30Chiusura: martedì 1, 6 gennaio, Pasqua, 26 giugno, 15 agosto1 novembre, 25 dicembre

INFO0461 216000www.apt.trento.it

L A C A T T E D R A L E D I S A N V I G I L I O . T E S T I M O N E D E L L A S T O R I A

Trento, affreschi a Casa Rella

Trento, Cattedrale di San Vigilio

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S pesso sono i luoghi che raccontano la storia delle perso-ne. Proprio come accade a Trento con Chiara Lubich, la fondatrice del Movimento dei Focolari.

Il suo ideale di unità, colto dal Vangelo, matura durante gli orrori della Seconda Guerra Mondiale quando “tutto crollava”. Non im-maginava allora che la sua passione per la fraternità universale sarebbe stata condivisa da milioni di persone nei cinque conti-nenti e che avrebbe aperto inediti canali di dialogo all’interno del mondo cristiano, con fedeli di altre religioni, con individui senza un riferimento religioso. La vicenda di questa donna cari-smatica, considerata una delle personalità più forti e attive del-la scena cristiana nell’ultimo secolo, inizia proprio nel capoluogo trentino, dove nel 1920 Silvia Lubich, detta Chiara, venne alla luce in via della Prepositura di fronte alla Basilica di Santa Maria Maggiore, sede minore del Concilio Tridentino. La città è costellata di luoghi e fatti di questa storia straordina-ria. Tra questi il Parco Gocciadoro dove, in una Trento afflitta dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, Chiara prese la decisione di non abbandonare la città per rimanere accanto alle proprie compagne, nelle quali vedeva svilupparsi i primi germi del nascente movimento. Proprio dalla sua piccola Trento, Chiara Lubich ha tracciato le linee guida di un percorso nel segno della fraternità universale e della cultura dell’unità applicabile in tut-ti i campi, dalla scienza alla politica, dalla religione all’economia, praticabile non da pochi eletti, bensì da chiunque lo desideri. Da qui è riuscita a portare il proprio messaggio di solidarietà in tutto il mondo, dando vita a un progetto che nel tempo si è aperto ai popoli, per un mondo sempre più unito e solidale.

“ I O S O N O U N ’ A N I M A C H E P A S S AP E R Q U E S T O M O N D O .

H O V I S T O T A N T E C O S E B E L L EE B U O N E E S O N S E M P R E S T A T A

A T T R A T T A S O L O D A Q U E L L E .

U N G I O R N O H O V I S T O U N A L U C E .

M I P A R V E P I Ù B E L L A D E L L EA L T R E C O S E B E L L E E L A S E G U I I .

M ’ A C C O R S I C H EE R A L A V E R I T À ” .

C H I A R A L U B I C H( n o v e m b r e 1 9 4 5 )

Il percorso di Chiara Lubich è praticabile tutto l’anno, sia in autonomia che previo appuntamento con gli accompagnatori volontari del Movimento dei Focolari di Trento.

INFO0461 216000 I www.trentoardente.it

C H I A R A L U B I C H . U N M E S S A G G I O D I F R A T E R N I T ÀD A T R E N T O A L M O N D O

Trento, Basilica di Santa Maria Maggiore

Chiara Lubich con Papa Giovanni Paolo II

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C A S T E L L O D E L B U O N C O N S I G L I O . L A S O N T U O S A R E S I D E N Z A D E I P R I N C I P I V E S C O V IIl Castello del Buonconsiglio è il più vasto e importante comples-so monumentale presente sul territorio. Dal secolo XIII fino alla fine del XVIII residenza dei Principi Vescovi di Trento, è composto da una serie di edifici di epoca diversa, racchiusi entro una cinta di mura in una posizione leggermente elevata rispetto alla città. Castelvecchio è il nucleo più antico, dominato da una possente torre cilindrica; il Magno Palazzo è l’ampliamento cinquecentesco nelle forme del Rinascimento italiano; alla fine del Seicento risale invece la barocca Giunta Albertiana. All’estremità meridionale del complesso si trova Torre Aquila, che conserva all’interno il celebre Ciclo dei Mesi, uno dei più affasci-nanti cicli pittorici di tema profano del tardo Medioevo.

L U N G O I L C A M M I N O D I S A N V I G I L I O .S A N V I L I E I L S U O S E N T I E R OSan Vili è San Vigilio, terzo vescovo di Trento e patrono della città, che nel 400 intraprese questo percorso per annunciare il Vangelo alle popolazioni delle valli Giudicarie e Rendena, partendo dal pic-colo borgo di Vela lungo la via romana che conduceva a Madonna di Campiglio. Oggi il tragitto è diviso in sei tappe per quasi 100 km di trekking storico-naturalistico. Da non perdere il sentiero im-merso nella Valle dei Laghi che conduce alla graziosa Chiesetta di Ranzo dedicata a San Vigilio, dal cui pulpito, secondo tradizione, predicò il Santo, e il celebre affresco della Danza Macabra dei Ba-schenis nella Chiesa cimiteriale di San Vigilio a Pinzolo.

G L I A L T R I T E S O R I D E L T E R R I T O R I O

INFO0461 233770 I www.buonconsiglio.it

INFO0461 216000 I www.apt.trento.it

Trento, Castello del Buonconsilgio

Toblino, Castel Toblino

Trento, la Torre Civica di notte

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U N A P I C C O L A G E M M A G O T I C A N E L V E R D E D E L M O N T E B O N D O N E . L A C H I E S A D I S A N T ’ O S V A L D O R E A G A R N I G A T E R M ECollocata in posizione panoramica sul “Dos dei Nòzi” la Chiesetta offre al visitatore un’incantevole vista su tutte le frazioni di Gar-niga Terme, sulle pendici del Bondone. Le sue prime testimonian-ze si trovano in un documento del 1377, ma è presumibile che la sua costruzione risalga a un periodo antecedente. Realizzata ori-ginariamente in puro stile gotico, oggi la Chiesetta di Sant’Osval-do Re si caratterizza per due corpi distinti per materiale e stile: la navata gotica ricca di pietre lavorate e la crociera barocca con modanature in malta. Gli altari sono opera degli scultori Sartori, Giovanni padre e Giovanni figlio di Castione di Brentonico.

L A C H I E S A D I S A N S I R O .I N F L U E N Z E B I Z A N T I N E N E L L A VA L L E D E I L A G H ILa Chiesa di Lasino è molto antica, ne danno testimonianza gli affreschi al suo interno di sapore bizantino. Nel 1484 in occa-sione di una seconda consacrazione dell’altare principale al cui interno vennero poste delle preziose reliquie, la Chiesa venne intitolata a San Siro patrono di Pavia, al quale fu invocata la pro-tezione contro il pericolo della malaria che minacciava il paese e la valle. Restaurata nel 1984, all’interno è possibile ammirare il ciclo pittorico, probabilmente risalente al Trecento, che decora ad affresco l’abside e l’arco trionfale.

DA NON PERDERESTORIA E TRADIZIONI, EMOZIONI DA VIVERE

Dal 21 al 26 giugno, per la celebrazione del patrono San Vigilio, le vie della città di Trento sono addobbate a festa e ospitano nume-rosi eventi folcloristici con rievocazioni storiche. Per questo evento e per tutti i fine settimana dell’anno proponia-mo due pernottamenti (da venerdì a domenica) con prima colazio-ne in agritur, b&b, hotel, ingresso al Museo Diocesano Tridentino di Palazzo Pretorio, ingresso alla Basilica paleocristiana di Trento, visita guidata al Castello del Buonconsiglio e al centro storico di Trento, ingresso al S.A.S.S. (Spazio Archeologico Sotterraneo del Sass), ingresso alle “Gallerie di Piedicastello”, degustazione di pro-dotti trentini a Palazzo Roccabruna, la Casa dei Prodotti Trentini, e brindisi con spumante Trento DOC, cena in un ristorante “Osteria Tipica Trentina”, Trento Card 48 ore.Martedì 26 giugno festa del Santo patrono con celebrazione litur-gica nella Cattedrale di San Vigilio a Trento.

A PARTIRE DA € 139

APT TRENTO, MONTE BONDONE, VALLE DEI LAGHIVia Manci, 2 - 38122 Trento - tel. 0461 216000 - www.apt.trento.it

PERSONALIZZA LA TUA VACANZA!TRENTO: LA CITTÀ DEL CONCILIO

Due pernottamenti con prima colazione in agritur, hotel 3/4 stelle.

A PARTIRE DA € 65

Aggiungi le attività di tuo maggior interesse:pranzo convenzionato: € 20-40guida turistica: ½ giornata € 115, giornata intera € 145Trento Card 24-48 h: € 10-15visita guidata al Castello del Buonconsiglio il sabato alle ore 10 (in luglio e agosto anche al giovedì): € 4visita guidata al centro storico di Trento il sabato alle ore 15, con degustazione finale a Palazzo Roccabruna (in luglio e agosto anche al giovedì): € 4trekking guidati in Valle dei Laghi con numero minimo di parte-cipanti: € 12degustazione prodotti cantina/azienda agricola/distilleria: € 5proposte Palazzo Roccabruna-Enoteca Provinciale: € 3-18ingresso: Castello del Buonconsiglio € 8, Museo Diocesano Tridentino e Basilica paleocristiana € 4, Basilica paleocristia-na € 1,50, Museo Tridentino di Scienze Naturali € 4, Spazio Archeologico Sotterraneo del SASS € 2, Museo dell’Aeronautica Gianni Caproni € 2,50. Gratuito per: Galleria Civica d’Arte Con-temporanea, Museo Storico Truppe Alpine, Museo S.A.T., Gallerie di Piedicastello, Museo del Rame.

INFO0461 216000 I www.apt.trento.it

INFO0461 216000 I www.apt.trento.it

Lasino, Chiesa di San Siro

Garniga Terme, Chiesa di Sant’Osvaldo

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P er chi proviene da sud, la Vallagarina è la porta del Trenti-no, che accoglie i visitatori accompagnandoli lungo le spon-de del fiume Adige circondato da pendii da cui è possibile

ammirare le prime vette dolomitiche. Piccoli borghi dalle antiche origini si susseguono sul fondovalle, fino a giungere a Rovereto, il centro principale, già appartenente al Principato Vescovile di Tren-to prima e alla Serenissima poi. Fu proprio sotto il dominio venezia-no nel XV secolo che la città attraversò il suo massimo momento di splendore, per passare quindi alla Contea del Tirolo durante il periodo austro-ungarico e diventare in seguito italiana. Come per Trento, la peculiarità di città di confine tra cultura mediterranea ed europea ha fatto sì che a Rovereto abbiano trovato spazio impor-tanti influenze culturali e artistiche, i cui segni sono ancora oggi rappresentati da una eccellente offerta museale di forte richiamo turistico. Fu grazie a questo fermento che riuscirono ad affermarsi personalità intellettuali di prim’ordine, come il filosofo Beato Anto-nio Rosmini, il musicista Riccardo Zandonai, l’esponente del movi-mento futurista Fortunato Depero, gli artisti Fausto Melotti e Carlo Belli, gli architetti Gino Pollini e Adalberto Libera. A testimonianza della ricca tradizione storica e culturale della valle sono anche i luo-ghi di culto di diversi stili ed epoche, che spaziano dalle imponenti chiese cittadine quali San Marco a Rovereto o Santa Maria Assunta a Villa Lagarina, fino alle pievi dei piccoli borghi come Sant’Agata a Corniano o San Pietro di Ala, passando per suggestivi santuari ed eremi solitari, come quello di San Colombano a picco sul fiume Leno, da dove è possibile godere del suggestivo paesaggio che da secoli accompagna pellegrini e visitatori nel silenzio della monta-gna rocciosa.

Rovereto, panoramica con il Castello di Rovereto

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Rovereto.La Città della Pace

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ARovereto strade, piazze, chiese ed edifici raccontano la vita di Antonio Rosmini, una tra le figure più importanti e di spicco del Cattolicesimo dell’Ottocento, nato pro-

prio qui nel 1797. Ancora oggi è possibile visitare la sua Casa Natale, situata nel principale corso cittadino a lui dedicato.All’interno gli ambienti rispecchiano ancora oggi l’arredamento originale del Settecento e vi è esposta un’ampia collezione di stampe, dipinti e manoscritti a lui appartenuti.Nella ricca biblioteca spicca, tra i preziosi volumi dell’epoca, una delle prime copie stampate de I Promessi Sposi, ricevuta in dono dall’amico Manzoni, che lo assistette anche sul letto di morte.Una sterminata cultura, unita ad una eccezionale intelligenza e a un carattere aperto e socievole, forgiò il suo pensiero teologi-co, originale connubio tra principi liberali ed etica cristiana. Fon-datore dell’Istituto di Carità, Rosmini espose le proprie riflessio-ni nei suoi scritti filosofici, teologici e spirituali, indicando come il comportamento cristiano dovesse essere ispirato da sentimenti di fraternità comunitaria, carità, raccoglimento interiore e altru-ismo, in costante dialogo con la tradizione, ma con lo sguardo rivolto al futuro. Fu coraggioso esponente del liberalismo catto-lico ottocentesco per una politica basata sulla giustizia sociale. Il suo pensiero riformistico attirò non poche critiche da parte di pensatori ecclesiastici del tempo che lo accusarono di essere illuminista. La sua opera più famosa, Delle cinque piaghe della Santa Chiesa, un’attenta analisi dei mali che a suo parere afflig-gevano la chiesa cattolica dell’epoca, fu inizialmente soggetta a censura e riconosciuta in seguito come precursore di ideali che si affermarono solamente molto più tardi, in particolare con il Con-cilio Vaticano II. Stimato e più volte elogiato da numerosi Papi, l’esemplarità della vita di Antonio Rosmini e la ricchezza che il suo pensiero ha lasciato in eredità al mondo cristiano è stata co-ronata dalla sua beatificazione, avvenuta nel 2007.

L’ingresso alla Casa Natale di Antonio Rosmini è consentito ai visitatori previa prenotazione

INFOCasa Natale Antonio Rosmini0464 420788www.casanatalerosmini.it

A N T O N I O R O S M I N I .“ U N A D E L L E S E I O S E T T E I N T E L L I G E N Z EC H E P I Ù O N O R A N O L’ U M A N I T À ”

( A l e s s a n d r o M a n z o n i )

Rovereto, Casa Natale di Antonio Rosmini, la biblioteca Rovereto, Casa Natale di Antonio Rosmini

Rovereto, Ritratto di Antonio Rosmini

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UNpercorso unico tra natura e storia, segnalato e denominato I Tesori di Trambileno, adatto a chi vuole scoprire le zone più nascoste del territorio

ripercorrendo le vie degli antichi pellegrini. Punto di partenza dell’escursione è l’Eremo di San Colombano, situato all’imbocco delle Valli del Leno, a un paio di chilometri dal Castello di Rove-reto. La leggenda narra che lo stesso Santo irlandese giunse in questo impervio antro di roccia per tagliare la testa al drago che abitava la caverna e provocava la morte dei bambini bat-tezzati nel fiume Leno, che scorre nella valle sottostante. Più realisticamente la consacrazione al Santo è dovuta all’utilizzo della grotta da parte di monaci colombaniani, i quali praticavano il romitaggio in tempo di quaresima, come prescriveva la regola del loro ordine e come è testimoniato da una incisione del 753 visibile sulla roccia accanto al campanile. La grotta e la piccola chiesa eretta successivamente a picco sul-lo strapiombo furono custodite dagli eremiti fino al 1782. In se-guito furono gli stessi abitanti della valle a occuparsi della sua manutenzione con passione e assiduità. Dall’Eremo attraver-sando il ponte si può proseguire verso la frazione Ca’ Bianca, per poi inoltrarsi nel bosco e giungere alla frazione Moscheri, da cui è possibile scorgere il Santuario de La Salette. Costruito in po-chi mesi nel 1856, l’edificio fu consacrato alla Vergine apparsa a due pastorelli di La Salette, piccolo villaggio vicino a Grenoble. Alla realizzazione partecipò con entusiasmo tutta la comunità, alla quale appartenevano molti ex emigranti in terra francese: di qui la ragione di questo “gemellaggio” spirituale. Circondato dai capitelli della Via Crucis, negli anni il Santuario fu ampliato e abbellito con l’aggiunta di statue e affreschi. La silenziosa pineta che lo circonda e la solennità della costruzione rendono questo luogo la meta ideale per il raccoglimento e la meditazione.

SANTUARIO DELLA MADONNA DE LA SALETTEVisitabile su prenotazione tutte le domeniche da maggio a settembre dalle ore 15 alle ore 18CELEBRAZIONISanta Messa venerdì alle ore 20 domenica alle ore 188 dicembre alle ore 10.15INFO E PRENOTAZIONI348 7776653www.lasalette-trambileno.it

EREMO DI SAN COLOMBANOVisitabile su prenotazione nei giorni festivi da aprile a settembre dalle ore 14.30 alle ore 18.30CELEBRAZIONISanta Messa 24 dicembre alle ore 20 INFO E PRENOTAZIONI0464 424615 0464 433051

S A N C O L O M B A N O E M A D O N N A D E L A S A L E T T E . L A D E V O Z I O N E P O P O L A R E

Eremo di San Colombano

Trambileno, Santuario Madonna de La Salette

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G L I A L T R I T E S O R I D E L T E R R I T O R I O

Villagarina, veduta della valle

I R I N T O C C H I D E L L A M E M O R I A . L A C A M P A N A D E L L A P A C EÈ la campana più grande del mondo che suona a distesa, la mo-numentale Maria Dolens. Ogni sera alle 21.30 cento rintocchi riecheggiano nelle vie, nei boschi e lungo i pendii della Vallaga-rina. La sua voce si leva alta dal Colle di Miravalle a Rovereto, per portare agli uomini il suo messaggio di vita e di pace. Realizzata nel 1924 dalla fusione del bronzo dei cannoni delle 19 nazioni che presero parte alla Grande Guerra, fu dedicata alla memoria dei caduti di tutto il mondo e con i suoi oltre 226 quintali di peso per 3,36 metri di altezza appare in fondo a un lungo viale circondata dagli 89 vessilli di nazioni, etnie ed organizzazioni intergoverna-tive che hanno assunto il solenne impegno di riconoscere e ono-rare per sempre il suo invito alla concordia tra popoli e culture.

M A R T. I L T E M P I O D E L L’ A R T E M O D E R N AE C O N T E M P O R A N E AConsiderato esempio di eccellenza sia per l’offerta culturale che per l’efficiente organizzazione, il Mart dal 2002, anno dell’i-naugurazione della sede di Rovereto, ha costantemente accre-sciuto la sua visibilità a livello internazionale grazie a proposte di prim’ordine che lo hanno reso uno dei principali punti di rife-rimento dell’arte moderna e contemporanea in Italia. Propone periodicamente mostre tematiche di grande richiamo, frutto di importanti ricerche e collaborazioni. Al secondo piano ospita la collezione permanente: una raccolta di opere dal Futurismo ai giorni nostri, con una particolare predilezione per i capolavori di Depero, di cui custodisce il patrimonio più importante.

INFO0464 434412 I www.fondazioneoperacampana.it

INFO800 397760 I www.mart.trento.it

Rovereto, Campana della Pace

Rovereto, MART

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APT ROVERETO E VALLAGARINACorso Rosmini, 6 - 38068 Rovereto (TN) - tel. 0464 430363 - www.visitrovereto.it

DA NON PERDEREPELLEGRINAGGIO NEL MISTICISMODEI LUOGHI DI FEDE

Dal 5 al 7 agosto per la festa patronale votiva di Maria Ausiliatrice due pernottamenti con prima colazione in b&b, agritur, ostello, hotel 2/3 stelle. Visita guidata alla Casa Natale del Beato Antonio Rosmini, visita al centro storico di Rovereto, escursione della du-rata di 2 ore “I tesori di Trambileno” alla scoperta dell’Eremo di San Colombano e del Santuario de La Salette, entrata al MART–Museo di arte moderna e contemporanea di Rovereto, visita alla Cam-pana dei Caduti di Rovereto, pranzo tipico in agritur o ristorante, visita guidata con degustazione in una cantina vinicola aderente alla Strada del Vino e dei Sapori della Vallagarina oppure aperitivo in enoteca a Rovereto, kit informativo di Rovereto e Vallagarina.Santa Messa nella Chiesa arcipretale di San Marco a Rovereto la domenica alle ore 10.

A PARTIRE DA € 97

PERSONALIZZA LA TUA VACANZA!TRA LE VIE DEL SACRO IN VALLAGARINA

Due pernottamenti con prima colazione in b&b, agritur, ostello, hotel 2/3 stelle.

A PARTIRE DA € 40

Aggiungi le attività di tuo maggior interesse:visita ai luoghi di fede: Eremo di San Colombano, Santuario de La Salette, Chiesa San Marco, Pieve di Avio, Chiesa di San Pietro in Bosco, Chiesa Santa Maria Assunta, pranzo o cena del pellegrino: agritur € 20-25, ristorante € 25-35ingresso: Mart € 11, Casa d’Arte Futurista Depero € 6, Museo Storico Italiano della Guerra € 7, Campana dei Caduti € 3, Museo Civico € 5

One: biglietto unico per visitare sei importanti luoghi della sto-ria e della cultura di Rovereto di durata trimestrale dalla prima convalida € 15guide turistiche per la visita della città e accompagnatori di ter-ritorio per escursioni e passeggiate su richiestaescursione guidata: sui sentieri dei fiori del Monte Baldo € 15 sui sentieri della storia valli del Leno € 8visita guidata con degustazione: azienda viticola € 6.

L A C H I E S A D I S A N T A M A R I A A S S U N T A .U N G I O I E L L O D E L B A R O C C OEsempio di mecenatismo intelligente e ricercato, la Chiesa di Santa Maria Assunta a Villa Lagarina celebra in tutta la sua ric-chezza la potenza politica ed economica dei Conti Lodron, che nel XVII secolo ne commissionarono la trasformazione renden-dola un assoluto gioiello dell’architettura barocca in Trentino. Di enorme rilievo l’altare maggiore, come altrettanto gli affreschi, i dipinti e gli olii su rame realizzati da artisti di primissimo piano.

I L C U L T O D E L L A M A D O N N AN E L S A N T U A R I O D I M O N T A L B A N OFu costruito nel 1556 ai piedi delle rovine del Castello di Montal-bano dai fedeli della comunità di Mori in segno di devozione alla Madonna dell’Annunziata. Il pittoresco campanile a cuspide decorato dal maestoso orolo-gio di quattro metri di diametro si scorge in lontananza lungo il percorso che accompagna i visitatori verso il Santuario, riper-correndo le orme dei pellegrini che nel corso dei secoli si recava-no a chiedere la grazia alla Madonna.

INFO0464 918527 I www.visitrovereto.it

INFO0464 490374 I www.visitrovereto.it

Mori, Santuario di Montalbano

Villa Lagarina, Santa Maria Assunta

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Piné e Valle di Cembra.Tra devozione e miracoli

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L’ Altopiano di Piné e la Valle di Cembra sono estesi paralle-lamente l’uno all’altro e immersi in un panorama naturale molto particolare e suggestivo, tra boschi, laghi, biotopi,

prati e terrazzamenti.Il modo più semplice per scoprire la bellezza di queste zone è quello di camminare, come fece sulla fine del 1400 un visitatore d’eccel-lenza, il pittore tedesco Albrecht Dürer che descrisse il suo viaggio attraverso la Valle di Cembra in cinque splendidi acquerelli.Baselga di Piné e Bedollo a 1000 metri di altitudine sono i principali centri turistici pinetani, circondati dalle maestose cime del Lagorai che si specchiano nei laghi di Serraia e Piazze, ideali per le passeg-giate soprattutto nel periodo estivo.La Valle di Cembra segue l’ultimo tratto percorso dal fiume Avisio prima di immettersi nell’Adige. Il paesaggio è vario e caratteristi-co. I piccoli centri abitati sono intervallati dagli ampi terrazzamenti dedicati alla coltura della vite, da cui si ottengono alcune eccel-lenze dell’enologia trentina come ad esempio il Müller Thurgau.Vicino all’abitato di Segonzano si può ammirare un raro fenomeno geologico: le Piramidi di terra, singolari pinnacoli alti decine di me-tri, prodotti dall’erosione della montagna.Enogastronomia, tradizioni e natura: in questo angolo del Trentino tra le molteplici esperienze da vivere non può mancare una visita a luoghi di culto particolarmente rinomati, come il Santuario della Madonna di Piné a Montagnaga e la Madonna dell’Aiuto a Segonza-no, dove per secoli migliaia di devoti si sono recati per rinnovare le proprie promesse di fede alla Vergine Maria.

Altopiano di Piné, panoramica della valle

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Apochi chilometri da Baselga di Piné, in una radura vicino al borgo di Montagnaga, Domenica Targa, una pastorel-la della zona, nel 1729 avrebbe visto per la prima volta la

Madonna. A questa apparizione ne sarebbero seguite altre quat-tro e a poco a poco richiamati dal presunto miracolo, affluirono nella Chiesa di Sant’Anna migliaia di pellegrini. L’aumento dei fe-deli richiese un adeguamento delle dimensioni della Chiesa, che divenne un vero e proprio Santuario, al cui interno sono tutt’oggi conservate opere di pregio come la Pala di Sant’Anna dell’altare maggiore e la celebre riproduzione della Madonna di Caravaggio, oltre a numerosi ex voto. Dal Santuario seguendo un percorso scandito da gruppi scultorei che rappresentano quattro Misteri Gaudiosi del Rosario si giunge al Monumento al Redentore, al cui interno si erge la Scala Santa, fedele riproduzione di quella roma-na. I 28 gradini, contenenti sacchetti di sabbia provenienti dalle più importanti località della Terra Santa, ancora oggi vengono af-frontati dai fedeli rigorosamente in ginocchio, scandendo le pre-ghiere fino a giungere alla sommità, dove campeggia il crocifisso ligneo opera di Ferdinando Stuflesser. Il cammino prosegue diri-gendosi verso la Conca della Comparsa, dove, secondo il racconto della pastorella, sarebbe avvenuta la prima apparizione ricorda-ta da un gruppo scultoreo. Seguendo la strada verso la frazione Guarda si giunge alla casa dove nacque e visse la veggente. La piccola abitazione mantiene ancora oggi l’antica struttura e con-serva una riproduzione della Madonna di Caravaggio.

Il Santuario è aperto ai visitatori tutti i giorni dalle ore 7 alle ore 18

CELEBRAZIONISante Messe in luglio e agosto: feriale ore 7.30; festivo ore 7, 8, 10, 11.15Sante Messe dall’1 settembre al 30 giugno: feriale ore 7.30; festivo ore 7, 8, 10, 11.15, 17;nel prato della comparsa in luglio e agosto: feriale e festivo ore 18

INFO0461 557701 www.santuariodipine.it

S A N T U A R I O D E L L A M A D O N N A D I P I N É .N E I L U O G H I D E L C U L T O M A R I A N O

Montagnaga, Monumento al Redentore, Scalinata Santa

Montagnaga, Santuario della Madonna di Piné

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Èun trekking di 22 chilometri circa che consente di scoprire le bellezze artistiche dei luoghi di culto dell’Altopiano di Piné e della Valle di Cembra con lo spirito dei pellegrini di

un tempo. Il percorso, di media difficoltà, si suddivide in cinque tappe ed è consigliabile dedicarvi almeno un paio di giorni per poter apprezzare il valore di un paesaggio naturale unico e tutte le opportunità offerte dal territorio.Si parte dal Santuario di Montagnaga e a pochi metri, affacciato sulla piazza, si trova l’Albergo Alla Corona, oggi sede del Museo del Turismo Trentino. Da qui attraversando la frazione Bernardi si giunge al Biotopo del Laghestèl e andando poi verso la frazio-ne di Vigo merita una visita la Chiesetta di San Giuseppe, ecce-zionale punto panoramico.Proseguendo sulla strada principale si arriva prima a Miola dove è possibile visitare la Chiesa di San Rocco dedicata al Patrono del paese, quindi a Baselga di Piné dove l’Antica Pieve di Santa Maria Assunta accoglie i fedeli in una suggestiva piazzetta circondata da antiche case. Dalla frazione Centrale di Bedollo ci si immette sul Sentiero Eu-ropeo E5 che collega l’Altopiano alla Valle di Cembra. Al limitare del bosco si levano innanzi al visitatore le stupefacenti Pirami-di di Segonzano, una vera e propria rarità naturale. Un breve sentiero panoramico percorribile da grandi e piccoli si snoda tra queste singolari formazioni, frutto di una continua erosione nel corso del tempo.Scendendo a fondovalle verso il torrente Avisio tra boschi e vi-gneti si intravedono i ruderi del Castello di Segonzano, immorta-lato da Albrecht Dürer nei suoi acquerelli. Dal Castello risalendo la strada provinciale in direzione Stedro si giunge al Santuario della Madonna dell’Aiuto, uno dei luoghi santi di eccellenza del territorio, tappa finale dell’escursione.

ALBERGO ALLA CORONAVisite guidate ogni sabato mattina dal 25 giugno al 2 settembre alle ore 10 e 11 fino a un massimo di 8 partecipanti per gruppo; negli altri periodi solo su prenotazioneINFO E PRENOTAZIONI0461 557951

SANTUARIO MADONNA DELL’AIUTOL’ingresso al Santuario è consentito ai visitatori previa prenotazione.INFO347 7309872

PIRAMIDI DI SEGONZANOVisitabili a pagamento da giugno a settembre tutti i giorni e nei mesi di aprile, maggio e ottobre sabato, domenica e festivi dalle ore 9 alle 18INFO0461 683110

L A V I A D E I S A N T U A R I .A R T E R E L I G I O S A E N A T U R A

Piramidi di Segonzano

Segonzano, Santuario della Madonna dell’Aiuto

Baselga di Piné, Pieve di Santa Maria Assunta

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G L I A L T R I T E S O R I D E L T E R R I T O R I O

Montagnaga, celebrazioni in piazza della Chiesa

S A N T A M A R I A A S S U N T A A C I V E Z Z A N O .L A C H I E S A V O L U T A D A B E R N A R D O C L E S I OÈ una delle più antiche e pregiate del Trentino. La sua ricostruzio-ne, voluta dal Principe Vescovo di Trento Bernardo Clesio, avvenne tra il 1535 e il 1538 sui resti del precedente edificio paleocristiano. In tempi remoti la Chiesa era meta di fedeli che vi si recavano per contemplare un’immagine della Madonna molto rinomata all’e-poca. In seguito alle apparizioni di Montagnaga i pellegrinaggi a Santa Maria Assunta subirono un lento declino fino a sparire com-pletamente. All’interno dell’edificio sono conservate importanti opere pittoriche di Jacopo da Bassano oltre a un prezioso organo del XVIII secolo.

U N A P E R L A D E L S A C R O .L A C H I E S A D I S A N M A U R OSituata nell’omonima frazione di Baselga di Piné, quella di San Mauro è la Pieve più antica dell’Altopiano e dimostra come i piccoli edifici sacri spesso nascondano opere di grande interesse arti-stico. Risalente al XIII secolo, l’edificio mescola gli stili romanico, gotico e rinascimentale ed è considerato uno dei monumenti più significativi dell’arte minore trentina.

INFO0461 858400 I 0461 858519www.parrocchie.it/civezzano/mariaassunta

INFO0461 557108 I www.visitpinecembra.it

Civezzano, Santa Maria Assunta

Chiesa di San Mauro

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APT ALTOPIANO DI PINÉ E VALLE DI CEMBRAVia C. Battisti, 106 - 38042 Baselga di Piné (TN) - tel. 0461 557028 - www.visitpinecembra.it

DA NON PERDERELA VIA DEI SANTUARI

Dal 25 al 27 maggio per la festa patronale della Madonna di Piné, dal 25 al 27 luglio per la Festa di Sant’Anna e dal 7 al 9 settembre per la Festività della III Apparizione due pernottamenti con tratta-mento di mezza pensione in hotel 3 stelle, visita al Santuario ma-riano di Montagnaga di Piné o al Santuario della Madonna dell’A-iuto di Segonzano, visita guidata al Museo del Turismo Trentino Albergo Alla Corona di Montagnaga, a luglio giro in carrozza lungo il lago, a settembre visita ad azienda agricola tipica con degusta-zione, pranzo del pellegrino in locale caratteristico, omaggio e kit informativo per la vacanza perfetta.

A PARTIRE DA € 134

PERSONALIZZA LA TUA VACANZA!TRA SPIRITUALITÀ E NATURA

Due pernottamenti con prima colazione in camping, b&b, agritur, hotel 3/4 stelle.

A PARTIRE DA € 59

Aggiungi le attività di tuo maggior interesse:visita guidata al Museo del Turismo Trentino Albergo Alla Coro-na di Montagnagavisita al Santuario mariano di Montagnaga di Piné, Santua-rio della Madonna dell’Aiuto, Chiesa di San Leonardo, Chiesa dell’Immacolatavisita alla Chiesa di S. Pietro e merenda tipica € 10visita guidata con degustazione: azienda viticola e distilleria € 4 visita guidata ad azienda zootecnica € 4pranzo del pellegrino in ristorante tipico: da €20visita alle Piramidi di terra di Segonzano: da aprile a ottobre € 3guida turistica: 1/2 giornata € 125, giornata intera max 8 ore € 160

M U S E O A L B E R G O A L L A C O R O N A .1 2 0 A N N I D I O S P I T A L I T ÀInaugurato a Montagnaga nel 1883, l’albergo affacciato sulla Piazza del Santuario ha attraversato oltre 120 anni di attività tu-ristica, ospitando numerosi pellegrini e personalità di spicco come lo statista trentino Alcide De Gasperi e il Vescovo di Trento Euge-nio Carlo Valussi. Oggi è diventato Museo del Turismo Trentino e al suo interno si possono ammirare oggetti e arredi che ripercorrono due secoli di storia dell’ospitalità alberghiera.

L E T E S T I M O N I A N Z E D E L S A C R O I N VA L L E D I C E M B R AUn percorso pensato per conciliare la contemplazione del paesaggio con la scoperta di piccoli gioielli di arte sacra. Si parte dal Santuario della Madonna dell’Aiuto, dove è conservato un quadro della Vergine - copia di quello dipinto da Lucas Cranach il Vecchio (XVI sec) raffiguran-te Maria Hilf ed esposto a Innsbruck nella Chiesa di San Giacomo - in passato oggetto di devozione da parte di innumerevoli pellegrini. Da qui si giunge prima alla Chiesetta dell’Immacolata a Piazzo di Segon-zano e poi a Cembra per una visita all’antica Chiesa di San Pietro e alla Pieve dell’Assunta. Dopo una camminata tra i vigneti è d’obbligo una sosta all’incantevole Chiesetta di San Leonardo a Lisignago arroccata su un colle a strapiombo sull’Avisio, per concludere il percorso a Giovo nelle Chiese di San Floriano e San Giorgio da cui è possibile ammirare l’incantevole panorama sulla bassa Valle di Cembra.

INFO0461 683110 I www.visitpinecembra.it

INFO0461 557951 I www.visitpinecembra.it

Piazzo, Chiesa dell’Immacolata

Montagnaga, Albergo Alla Corona

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IL territorio è una successione di altipiani intervallati da forre profonde attraversate da torrenti, tra cui il Noce, che l’han-no resa famosa come “la Valle dei Canyon”. Lo caratteriz-

zano meleti, prati e foreste, il tutto arricchito dalla bellezza di un panorama alpino incontaminato offerto sia dalla Catena delle Mad-dalene che dalle Dolomiti di Brenta. La splendida cornice naturale che delimita la valle è dunque la prospettiva ideale per valorizzare il patrimonio culturale della zona, che tra borghi di origine contadi-na, eleganti castelli e suggestivi eremi abbraccia tutta la millenaria storia delle popolazioni rurali che da secoli abitano questi luoghi di montagna.Fortemente connotata da una forte identità religiosa, la Val di Non è la destinazione di uno dei primi viaggi di evangelizzazione com-piuti in Trentino da parte dei Santi Martiri Sisinio, Martirio e Ales-sandro. Proprio a loro è dedicata la Basilica di Sanzeno che, insieme ad altri luoghi di culto disseminati sul territorio, va a caratterizzare parte del lungo tracciato del Cammino Jacopeo d’Anaunia, ispirato a San Giacomo di Compostela.Figura altrettanto affascinante e identificativa dello spirito religio-so della valle è quella di San Romedio, personaggio emblematico della storia nonesa e in onore al quale venne eretto un Santuario altrettanto significativo. Arroccato sopra un imponente sperone roccioso, si configura come un singolare assemblaggio di chieset-te addossate l’una all’altra e si propone come meta privilegiata per scoprire l’autentica atmosfera mistica degli eremi di montagna e la serenità dei luoghi di meditazione. Bellezza, semplicità, natura e spiritualità: questi i valori che la Val di Non offre a chi la visita e sceglie di trovare pace nel silenzio e nel verde dei suoi prati e dei suoi boschi.

Val di Non, panoramica con i meli in fiore

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Val di Non.Semplice bellezza, natura e spiritualità

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A rroccato sopra uno sperone di roccia, nascosto all’inter-no di una profonda forra, il Santuario di San Romedio è uno straordinario luogo di meditazione e di preghiera

inserito in uno spettacolare scenario naturale. Lo si raggiunge sia in automobile sulla strada che sale verso l’abitato di Sanze-no, nella parte alta della valle, sia a piedi attraverso un percor-so che si snoda lungo l’antico acquedotto scavato nella roccia, a strapiombo sulla valle sottostante, itinerario ideale per entrare in comunione con l’ambiente e vivere la bellezza del paesaggio.“Secondo l’antica tradizione un pio eremita, detto poi l’romedida cui derivò, pare, Romedio, si sarebbe rifugiato nella grotti-cella in cima alla rupe verso il VII secolo” (da Le Valli del Trentino di Aldo Gorfer). Alla sua morte la tomba divenne presto meta di numerosi pellegrinaggi ed è verso l’anno 1000 che si fa risalire la costruzione della prima chiesetta in sua memoria. In seguito al-tre sei cappelle di vario stile e dimensione affiancarono la prima. Sono proprio queste piccole chiesette sovrapposte e collegate tra loro da una ripida scalinata che conferiscono alla costruzione il suo fascino mistico e solenne. Sembra quasi di poter rivivere il passaggio delle migliaia di fedeli che nel tempo varcarono la soglia delle pittoresche stanze per inginocchiarsi di fronte agli altari o recare ex voto a testimonianza della grazia ricevuta.Tra le numerose leggende legate a San Romedio, sicuramente quella più caratteristica riguarda l’episodio dell’orso, animale solitamente presente nelle rappresentazioni iconografiche del Santuario. Si narra infatti che il Santo abbia fronteggiato appun-to un orso che aveva sbranato il suo cavallo, riuscendo a imbri-gliarlo e a cavalcarlo per raggiungere Trento.

Il Santuario è aperto tutto l’anno dalle ore 9 alle ore 17 e nel periodo da aprile a settembre fino alle ore 19

CELEBRAZIONISante Messe dal lunedì al venerdì alle ore 16domenica e nei giorni festivi alle ore 9 e 11

INFO E PRENOTAZIONI0463 536198

S A N R O M E D I O . U N A P I R A M I D E D I C H I E S E T T E T R A L E R O C C E

Santuario di San Romedio

Santuario di San Romedio

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ILCammino Jacopeo d’Anaunia è stato pensato per percor-rere in sette tappe alcuni tra i più affascinanti sentieri della Val di Non. Lo scopo del percorso è di ritrovare lo

spirito dei pellegrini, affrontando una sorta di trekking del sacro alla scoperta dei contesti naturali e delle bellezze storico-artisti-che dei luoghi di culto disseminati sul territorio.Il Cammino complessivo, lungo circa 160 chilometri, viene perio-dicamente promosso dall’Associazione Anaune Amici del Cammi-no di Santiago, che spesso vi propone escursioni a tema. Il profondo legame della valle con il Santo di Compostela deriva da una testimonianza storica secondo la quale nel 1400, in segui-to a una terribile pestilenza che colpì l’abitato di Fondo, soprav-vissero solo sette famiglie, le quali, come ringraziamento per la grazia ricevuta, si recarono in pellegrinaggio a Santiago. Al loro ritorno come ex voto affrescarono alcune pareti delle loro case con le immagini del Santo, attualmente ammirabili grazie a un ot-timo stato di conservazione. Lungo il percorso, oltre alla Basilica dei Santi Martiri Sisinio, Mar-tirio e Alessandro, eretta a Sanzeno, è possibile scoprire una miriade di Chiese e Chiesette meno conosciute, che sorprenden-temente nascondono tesori sacri e capolavori artistici di gran pregio. Le sette tappe, di diverse lunghezze e difficoltà, sono state pensate per poter adattare il percorso a chiunque abbia vo-glia di avvicinarsi a questo “pellegrinaggio attivo”: esperti, princi-pianti, giovani sportivi, anziani o famiglie con bambini.Tutti i sentieri sono stati mappati, permettendo a ciascuno di scegliere il percorso più idoneo alle proprie esigenze e caratteri-stiche, da affrontare sia a piedi che in bicicletta. Con l’auspicio che questa esperienza diventi anche ideale stimolo di meditazione, in grado di favorire momenti di spiritualità e di raccoglimento.Presso l’Azienda per il Turismo ogni pellegrino potrà ritirare la propria credenziale dove dovranno essere apposti i timbri pre-senti nelle varie chiesette della valle e lungo i percorsi.Per conoscere appieno il Cammino Jacopeo d’Anaunia è inoltre possibile acquistare la guida dedicata allo stesso presso le riven-dite autorizzate di prodotti Kompass, o richiederne la spedizione all’Azienda per il Turismo Val di Non.

Per poter scoprire ed ammirare le chiesette disseminate lungo la valle è possibile rivolgersi all’Associazione Anastasia, un gruppo di volontari che vi potrà fornire spiegazioni e descrizioni dettagliate anche dei tesori più nascosti ed accompagnarvi alla scoperta del sacro in Val di Non.

PER INFORMAZIONIAssociazione Anastasia Val di Nonvia Campi Neri, 1 38023 Cles (TN)[email protected]

INFOAssociazione Anaune Amici del Cammino di Santiago0463 830133www.santiagoanaunia.it

C A M M I N O J A C O P E O . N E L S O L C O D E L L’ E X V O T O A S A N T I A G O D E C O M P O S T E L A

Campagna in primavera Chiesa di S. Antonio

Fondo, affreschi di S. Giacomo

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G L I A L T R I T E S O R I D E L T E R R I T O R I O

Val di Non, panoramica della valle

T R E K K I N G T R A I C A N Y O N .C O N U N S E N T I E R O S O S P E S O N E L L A R O C C I AConosciuta anche come Valle dei Canyon, la Val di Non offre di-verse possibilità di visita delle molteplici forre che, create dall’a-zione secolare delle acque di torrenti e fiumi, hanno determina-to la sua morfologia. Tra i canyon più famosi, e visitabili con accompagnamento di guida, meritano sicuramente menzione il Rio Sass di Fondo e il Parco Fluviale Novella. A questi si aggiungono numerosi percorsi altrettanto emozionanti e spettacolari, quali il Sentiero Sospeso nella Roccia, un itinerario che dall’abitato di Sanzeno, in prossi-mità del Museo Retico, si snoda lungo il vecchio acquedotto e che conduce all’Eremo di San Romedio, aggiungendo ulteriore fascino alla bellezza di questa vallata.

C A S T E L T H U N .L A R E S I D E N Z A D E L L’ U L T I M OP R I N C I P E V E S C O V OGioiello architettonico di recente restauro e apertura al pubbli-co, Castel Thun, antica dimora dell’omonima famiglia, rappre-senta una sontuosa e armonica residenza di origine medievale poco distante dall’abitato di Vigo di Ton. Austero ed elegante, il Castello è conservato nel suo stato otti-male e presenta al suo interno arredi e opere di grande pregio.Tra tutte spicca per bellezza ed esclusività la cinquecentesca stanza del Vescovo interamente rivestita in legno di cirmolo.

INFO0463 850000 I 0463 432046 I www.visitvaldinon.it/canyon

INFO800 034 186 I www.visitvaldinon.it/castelthun

Sanzeno, Sentiero Sospeso nella Roccia

Vigo di Ton, Castel Thun

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APT VAL DI NONVia Roma, 21 - 38013 Fondo (TN) - tel. 0463 830133 - www.visitvaldinon.it

DA NON PERDERESULLE TRACCE DI SANTIAGO DA COMPOSTELA

Dal 20 al 24 luglio in occasione della manifestazione “Sul cammino di Santiago de Compostela”, prevista per la serata del 24, due per-nottamenti con prima colazione in agritur o hotel 3 stelle, ingres-so e visita al Canyon Rio Sass seguita da merenda a base di pro-dotti tipici e possibilità di assistere alla manifestazione dedicata a Santiago con degustazione del piatto del pellegrino e spettacolo pirotecnico. Si può partecipare inoltre alle attività del “Crepuscolo di San Romedio” prendendo parte a un insieme di incontri di ca-rattere mistico-spirituale con spazi musicali e momenti di intrat-tenimento e confronto. Sono possibili visite guidate dell’Eremo di San Romedio.

A PARTIRE DA € 95

PERSONALIZZA LA TUA VACANZA!VAL DI NON…LUNGO LE VIE DEL SACRO

Due pernottamenti con prima colazione in agritur, hotel 3 stelle.

A PARTIRE DA € 60

Aggiungi le attività di tuo maggior interesse:Visita ai luoghi di fedeIngresso e visita a Castel Thun: € 6Visita guidata: Canyon Rio Sass € 8, Parco Fluviale Novella € 9Ingresso: Museo Retico € 3, Mondomelinda € 5

E scopri molte altre possibilità all’interno del sito www.visitvaldinon.it

P A D R E K I N O .L’ A P O S T O L O N O N E S OT R A G L I I N D I O S D ’ A M E R I C A Padre Eusebio Chini, carismatica figura missionaria del 1600 portò la propria opera di evangelizzazione nelle Americhe, dedi-candosi in particolare alla difesa dei diritti degli indiani. Nel piccolo museo di Segno, suo paese natale, si può rivivere la sua storia avventurosa, in cui la testimonianza religiosa si me-scolò con l’impegno sociale.

L’ E R E M O D I S A N T A E M E R E N Z I A N AE I L L A G O D I T O V E L . D U E G E M M EL’antico Eremo di Santa Emerenziana, situato nelle vicinanze del paese di Tuenno, a monte della strada per il Lago di Tovel che co-steggia il torrente Tresenga, accoglie il visitatore in una partico-lare atmosfera di pace e spiritualità. A poca distanza, un’altra straordinaria gemma, un autentico gioiello naturale: il Lago di Tovel. Annesso al territorio del Parco Naturale Adamello Brenta, è fa-moso per le sue limpide acque che un tempo nel periodo estivo assumevano una caratteristica colorazione rossa.

INFO0463 830133 I www.visitvaldinon.it/lagoditovel

INFO0463 468248 I www.visitvaldinon.it/padrekino

Tovel, Lago di Tovel

Segno, Museo di Padre Kino

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Trento Rovereto Baselga di Piné Cles

Trento - 25,5 km 19 km 44 km

Rovereto 25,5 km - 46 km 66 km

Baselga di Piné 19 km 46 km - 58 km

Cles 44 km 66 km 58 km -

C O M E R A G G I U N G E R E I L T R E N T I N O

IN AUTO:

Rovereto sud e Rovereto nord

e proseguire in direzione Val di Non

proseguire lungo la SS. 47 della Valsugana, uscire a Civezzano e proseguire in direzione Altopiano di Piné

IN AEREO, GLI AEROPORTI PIÙ VICINI A TRENTO SONO:

IN TRENO, I PRINCIPALI COLLEGAMENTI FERROVIARI:

IN AUTOBUSper gli spostamenti interni, i principali riferimenti sono il servizio di autobus di Trentino Trasporti che copre l’intero territorio provinciale

Se non indicato diversamente i prezzi delle proposte vacanze pubblicati su questa brochure si intendono a persona con sistemazione in camera doppia e possono prevedere riduzioni, supplementi e quotazioni a parte per gruppi e bambini.I pacchetti hanno validità annuale.I luoghi e i siti religiosi sono visitabili su richiesta.

INFORMAZIONI PIÙ DETTAGLIATE PRESSO LE APT DI RIFERIMENTO.

P E R C O R S I E D I S T A N Z E

Abbiamo avuto modo di verificare come il turismo in Trentino possa essere una valida opportunità per riscoprire i valori dello spirito e l’esperienza della fede, ammirando un ambiente natu-rale fra i più ricchi e affascinanti che Dio ha donato all’uomo. Da Trento Città del Concilio e di Chiara Lubich a San Romedio in Val di Non, passando per la Rovereto di Rosmini e per il Santuario del-la Madonna di Piné, l’incontro con i Segni del Sacro in Trentino è sempre sorprendente e affascinante. L’interesse per i luoghi del culto cristiano rappresenta un’ottima occasione per conoscere le opere d’arte che in essi si trovano e, allo stesso tempo, con-templare gli stupendi paesaggi che ne fanno da cornice, favo-rendo la meditazione e la preghiera.I percorsi proposti, siano essi itinerari rurali o di trekking urba-no, sono stati studiati per consentire al visitatore di vivere un turismo ecologico e sostenibile. Strade percorribili da tutti, un gran numero di piste ciclabili e sentieri immersi nel verde non mancano e fanno sì che questo viaggio spirituale possa essere vissuto più profondamente, in completa armonia con la natura e nel pieno rispetto dell’ambiente.Questo connubio tra arte, religione e natura risulta importante per stimolare la sensibilità verso quanto ci circonda. Ammirare le bellezze del Creato e sentirsi in comunione con esse, è la ma-niera migliore per trascorrere la propria vacanza, rigenerando il corpo, elevando lo spirito e ritrovando l’armonia con se stessi e con gli altri.

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Questa pubblicazione è edita da Trentino Marketing S.p.A. nel mese di gennaio 2012Coordinamento editoriale Area Relazioni EsterneGrafica D.O.C. ServiceStampa Tipografia TemiFotografie N. Angeli, C. Baroni, D. Bazzani, N. Berton, G. Cavulli,

P. Dallasega, M. Diana, F. Faganello, P. Fiorini, A. Gardin, P. Geminiani, D. Grossi, D. Lira, S. Marini, M. Miori, G. Panfili, M. Pugliese, G. Sartori, M. Simonini

Archivi fotografici Apt Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi, Apt Rovereto e Vallagarina, Apt Val di Non, Apt Piné e Valle di Cembra, Movimento dei Focolari di Trento - Servizio Fotografico Osservatorio Romano, Mart Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, Trentino Marketing S.p.A.

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