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1 Istituto Comprensivo di Corniglio Piano dell’Offerta Formativa delle Scuole Primarie, Secondarie di Primo Grado e dell’Infanzia di Corniglio, Beduzzo, Lagrimone, Monchio, Palanzano, Tizzano Fare scuola per costruire il futuro Anno scolastico 2009 - 2010

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Istituto Comprensivo di Corniglio

Piano dell’Offerta Formativa

delle Scuole Primarie, Secondarie di Primo Grado e dell’Infanzia

di Corniglio, Beduzzo, Lagrimone, Monchio, Palanzano, Tizzano

Fare scuola per costruire il futuro

Anno scolastico 2009 - 2010

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La girandola nasce da un disegno geometrico elementare iscritto in un quadrato, figura statica per eccellenza, simbolo antico denso di significati. Il quadrato, con il disegno delle diagonali e la ripartizione dei lati in quattro parti, rappresenta il progetto. La girandola è il prodotto finale e dinamico della progettazione. I piani di cui si compone intersecano lo spazio con quattro diverse angolazioni e ne suggeriscono l’estensione. Allo stesso modo la scuola deve saper suggerire agli alunni molteplici interessi. La girandola è simbolo dell’idea astratta che diventa oggetto concreto ed interagisce con la realtà. I quattro campi che corrispondono alle proiezioni dei quattro piani rappresentano le entità territoriali dei quattro comuni dell’Istituto. La girandola è una delle prime costruzioni che i bambini riescono a realizzare, portando a termine un processo teorico e manuale.

Il Piano dell‟offerta formativa è lo strumento progettuale attraverso cui l‟Istituto Comprensivo definisce le

proprie intenzionalità educative in accordo con le scelte culturali, organizzative ed operative che

caratterizzano le scuole dell‟autonomia.

Il piano si rende necessario per coniugare i valori dell‟accoglienza, dell‟efficienza e dell‟efficacia con i valori

dell‟apprendimento .

Il documento delinea al suo interno le proposte educative complessive,sperimenta e promuove modelli

pedagogici che nel rispetto dei tempi e dei ritmi di crescita degli alunni garantiscono un percorso formativo

organico dai 2 anni ai 14 anni.

Vengono indicati progetti, attività e servizi offerti dalle scuole dell‟Istituto, scuole in cui il sapere nasce dal

confronto e dallo scambio dell‟interazione fra i pari e gli adulti, dalla cooperazione del gruppo.

L‟Istituzione scolastica definisce oltre alla propria organizzazione i modelli comportamentali dei docenti, dei

genitori e degli alunni nel rispetto ciascuno del proprio ruolo.

Il POF del nostro Istituto ne delinea l‟identità valorizzando le nostre scuole, rapportandole al territorio,

suggerisce strumenti, ipotesi di lavoro per rendere visibili e concreti i pensieri e le parole che le abitano.

IL DOCUMENTO E’ STATO APPROVATO DAL COLLEGIO DEI DOCENTI

NELLA SEDUTA DEL 16 DICEMBRE 2009.

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LA REDAZIONE DEL DOCUMENTO E‟ STATA CURATA DALLA COMMISSIONE PREPOSTA, COORDINATA DAL PROF. GIOVANNI COSTI. AL TERMINE DEL LAVORO LA COMMISSIONE RITIENE UTILE PROPORRE AL COLLEGIO DEI DOCENTI E AL CONSIGLIO D‟ISTITUTO UNA REVISIONE DELLE PARTI CONCERNENTI IL PATTO DI CORRESPONSBILITA‟ E IL REGOLAMENTO D‟ISTITUTO.

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Indice

1 Il punto della situazione 4

1.1 Storia dell‟Istituto 5

1.2 Analisi del territorio 6

2 I protagonisti 9

2.1 Gli alunni: aspettative, distribuzione, famiglie 9

2.2 Gli insegnanti 12

2.3 La segreteria e i collaboratori scolastici 13

2.4 Gli organi collegiali 13

3 L’organizzazione 15

3.1 Il gruppo di direzione 16

3.2 Le funzioni strumentali 16

3.3 Le commissioni e i gruppi di lavoro 17

3.4 Gli orari di funzionamento delle scuole 18

3.5 Gli orari della segreteria 18

3.6 Gli orari settimanali delle scuole dell‟infanzia 18

3.7 Gli orari settimanali delle scuole primarie 19

3.8 Gli orari settimanali delle scuole secondarie di 1° grado 25

3.9 Gli orari dei collaboratori scolastici 28

3.10 Gli orari di ricevimento dei professori 28

4 Le scelte educative e didattiche 29

4.1 Interazione della scuola con il territorio 29

4.2 Proposte progettuali 30

4.3 L‟aggiornamento dei docenti 30

5 Obiettivi generali del processo formativo 32

5.1 Scuola dell‟infanzia 33

5.2 La scuola del primo ciclo 35

5.2.1 Scuola primaria 35

5.2.2 Scuola secondaria di 1° grado 38

6 Valutazione e autovalutazione d’istituto 43

7 Patto di corresponsabilità 46

8 Progetti educativi e didattici 49

8.1 Progetti area educazioni 49

8.2 Progetti di educazione ambientale 51

8.3 Progetti di continuità 52

8.4 Progetti di recupero e potenziamento 54

8.5 Progetti area artistica 59

8.6 Progetti area motoria e sportiva 61

9 Regolamento d’Istituto 64

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1. IL PUNTO DELLA SITUAZIONE

Riteniamo utile, come docenti, ripercorrere il cammino delle nostre scuole percorso nel corso degli anni. Siamo un Istituto comprensivo e siamo sempre stati consapevoli della responsabilità che ci pone un percorso educativo così lungo (dai bambini/e di 2 anni e mezzo agli adolescenti di 14 anni). Nell‟incontro con le diverse realtà delle scuole che ne fanno parte ci siamo resi conto che avevamo sperimentato tanti e diversi percorsi formativi: laboratori teatrali, che sono diventati in alcune realtà discipline vere e proprie (scuole secondarie di 1° grado di Corniglio e di Tizzano), laboratori di ricerca ambientale e progettazione di spazi (tutte le scuole hanno svolto attività in collaborazione con l‟Ente Parco, e le scuole dell‟infanzia e primaria di Lagrimone hanno progettato con i genitori e l‟Amministrazione comunale lo

spazio esterno alla scuola), laboratori musicali, laboratori di attività motorie (nuoto, sci, pallavolo), laboratori di lettura e scrittura in biblioteca, percorsi di educazione alimentare, ricerche d‟archivio per scoprire la storia del passato della nostra comunità. Abbiamo valutato queste esperienze e corretto percorsi. Poi abbiamo capito che era tempo di andare oltre... Andare verso la condivisione delle esperienze con tutte le scuole dell‟Istituto e far sì che le classi diventino un‟«officina» in cui costruire il sapere; un luogo in cui i bambini/e, ragazzi/e che vivono sul territorio abbiano la possibilità di incontrarsi, di conoscersi, di scambiarsi e «fare» insieme esperienze. Ci siamo riconosciuti nell‟affermazione contenuta nelle

“Indicazioni per il curricolo per la scuola dell‟infanzia e per il primo ciclo d‟istruzione” che così recitano: la scuola deve essere “un luogo dove si riconosce significato a ciò che si fa e dov’è possibile la trasmissione dei valori che danno appartenenza, identità, passione”. “Adeguare la scuola all‟esigenza della persona che ha il diritto e la necessità di liberare e potenziare nel lavoro scolastico le sue capacità espressive, logiche e creative; nell‟accettare quindi la teoria della conoscenza intesa non come riempimento di un vuoto, ma come ristrutturazione continua di un «pieno» che si è cominciato a formare sin dall‟inizio della vita.. L‟obiettivo… (da raggiungere sarà) il massimo livello possibile per ognuno, per arricchire il bambino individualmente e di conseguenza il gruppo di

cui fa parte”. (Mario Lodi) “La scuola ci insegna a vivere e la vita non è l‟applicazione fredda di un programma, ma la capacità di conoscere le emozioni e i sentimenti e di sapersi relazionare con l‟altro da sé. E i testi della cultura ci aiutano a capire il mondo. La cultura è un continuo correggere errori, trovando altri dubbi la cui soluzione potrà risultare poi un nuovo errore.” (Vittorino Andreoli) Educare non è facile. L‟educazione diviene una scommessa e una speranza su tempi lunghi. “Dobbiamo allontanarci dall‟isola per vedere l‟isola”. Imparare è cambiare modificare il nostro modo di porci nei confronti del mondo, formulare dubbi, avvertire problemi. Dobbiamo allontanarci dal sapere conosciuto per andare oltre, per capire, per scoprire, per vedere noi stessi e il mondo al di fuori di noi.”

Fare per comprendere, per impossessarsi di abilità e costruirsi competenze.

E il fare è strettamente legato alla didattica laboratoriale: porsi un problema, ricercare e trovare risposte che daranno origine a nuove domande e così il sapere si costruisce. Di nuovo le Indicazioni nazionali per il Curricolo ci indicano una scuola che “fornisce le chiavi per «apprendere ad apprendere», per costruire e per trasformare le mappe dei saperi, per comprendere i contesti naturali, sociali, culturali, antropologici nei quali gli studenti si troveranno a vivere e a operare”. Il laboratorio facilita la creazione di relazioni positive fra gli alunni e con gli insegnanti e crea una situazione favorevole all‟apprendimento. “Anche per la scuola vale l‟imperativo del valore aggiunto di creatività e sperimentazione”.

Insegnare le capacità fondamentali del cuore, educare a sentire e ad esprimere i sentimenti. La parola si crea da un gesto. Un gesto crea una parola. Creatività, parola generatrice del nuovo. S‟impara a scrivere perché si ha qualcosa da raccontare e perché qualcuno ci legge. E gli alunni trovano la motivazione alla scrittura proprio in questo, nella possibilità di raccontarsi a se stessi e agli altri. La ritualità del momento della scrittura in classe: si recupera il silenzio, ci si concentra su di sé, ci si impossessa del corpo e del cuore e poi si scrive. Poi si leggono quei pensieri e se ne fanno partecipi gli altri. Si ascolta in silenzio, non c‟è nulla da «correggere», c‟è solo da ascoltare e da capire il mondo che si nasconde dietro

quelle parole. S‟impara ad ascoltare anche il silenzio e si rispettano le parole degli altri. “Senza una fantasia duttile ben sviluppata non è possibile la creatività”. (Stanislavskij) La letteratura, diventa il pretesto per imparare a raccontare di sé, un esempio da imitare. “Mi piace quella poesia, mi ritrovo nelle sue parole”. Si legge senza imposizione, ”il verbo leggere non sopporta l‟imperativo, avversione che condivide con altri verbi: il verbo «amare»…il verbo «sognare»…” (Daniel Pennac) Sognare per poter progettare il futuro. “Se i nostri giovani sapranno imparare ad amare la vita e si faranno trovare pronti nell‟assumersi le responsabilità

adeguate alle diverse età, allora diventeranno sicuramente protagonisti nelle proprie scelte, e un giorno saranno degli adulti che contribuiranno, con i propri pensieri e con le proprie azioni, alla costruzione di un mondo migliore e più giusto dove l‟incontro con l‟Altro sarà visto e percepito come una risorsa e un momento di maturazione per tutti. Diversamente, se li lasceremo soli, se non offriremo loro costantemente un ascolto partecipe, senza però mai dimenticarci che nella relazione con essi «siamo noi gli adulti», allora, purtroppo, mi sento di affermare, con estrema tristezza, che saremo corresponsabili dei loro fallimenti e dolori esistenziali, che li porteranno, nel tempo e ineluttabilmente, a una progressiva chiusura difensiva in se stessi”. (Marzio Dazzi) “La scuola deve formare cittadini in grado di partecipare consapevolmente alla costruzione di collettività più ampie e composite, siano quella nazionale, quella europea, quella mondiale”. Insegnare le regole del convivere e proporre un‟educazione che spinga lo studente a fare scelte autonome e feconde, quale risultato di un confronto

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continuo della sua progettualità con i valori che orientano la società in cui vive. In quanto comunità educante la scuola affianca al compito “dell‟insegnare ad apprendere” quello ”dell‟insegnare ad essere”. Le notevoli distanze e i plessi non sempre facilmente raggiungibili richiedono che il rapporto tra scuola ed istituzioni territoriali non si riduca ad una semplice fruizione di beni e servizi, ma si basi su un riconoscimento di ruoli e competenze ben definite e volte ad un unico e importante obiettivo: far maturare negli alunni la consapevolezza della propria identità di appartenenza. L‟autonomia degli Istituti Scolastici, infatti, trova la sua piena realizzazione nella capacità delle scuole di collegarsi

al territorio, ai suoi enti, alle agenzie che ne interpretano i bisogni e nella disponibilità di elaborare accordi di rete, consorzi di servizi, intese e convenzioni con enti locali ed associazioni per prospettare soluzioni e condividere scelte. L‟impostazione del rapporto con tutto ciò che rappresenta l‟extra-scuola deve perciò coinvolgere l‟intera organizzazione del processo educativo, in modo che la scuola si proietti verso l‟esterno per meglio rispondere ai bisogni di socializzazione, solidarietà ed integrazione che la comunità va evidenziando. Freire auspicava la scuola come un convivium, luogo in cui ci si incontra, ci si ascolta, si dialoga. Questo è il nostro progetto educativo.

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1.1 STORIA DELL’ISTITUTO Fino agli anni „70 i Comuni di Corniglio, Monchio, Tizzano e Palanzano avevano un‟organizzazione scolastica che soddisfaceva in modo capillare le esigenze dei cittadini del territorio attraverso la presenza di scuole elementari e medie nei capoluoghi e di piccoli plessi di scuola elementare con una o due classi in quasi tutte le loro frazioni. Agli inizi degli anni „80 è avvenuto progressivamente l‟accentramento di molte scuole di frazione nei capoluoghi. In questi ultimi plessi si vennero a formare monoclassi piuttosto numerose. Erano gli anni della sperimentazione del tempo pieno, anni durante i quali fu possibile offrire ai bambini della montagna una

scuola di qualità, sia per la disponibilità del doppio organico, che permetteva l‟organizzazione di laboratori molto produttivi, sia per la possibilità di utilizzare competenze varie e diversificate. Con il trascorrere del tempo si è verificato, però, un notevole calo della popolazione che ha avuto come inevitabile conseguenza una diminuzione altrettanto significativa degli alunni. Le monoclassi si sono trasformate in pluriclassi e l‟organico è stato ridimensionato. Occorre sottolineare l‟impegno e la duttilità degli insegnanti nel gestire situazioni difficili e onerose, ma non si può negare che la qualità dell‟offerta formativa sia diminuita rispetto al periodo precedente. Nonostante ciò, le scuole del territorio con il supporto delle Amministrazioni locali hanno cercato con tutte le

loro forze di attivarsi per dare al servizio una nuova connotazione, per cercare di riempire «i vuoti» con attività rispondenti alle sopravvenute necessità e per convogliare le energie verso altri orizzonti e mete da raggiungere. Di seguito si elencano le tappe più significative degli ultimi anni, che hanno avuto come sfondo integratore di molte attività scolastiche la collaborazione delle scuole con l‟Ente Parco e gli Enti Locali. 1994 La Camere approvano e il Presidente della Repubblica promulga la storica Legge 31 gennaio 1994, n. 97 “Nuove disposizioni per le zone montane”. E' confermato il testo dell'art. 21 – c. l sulla costituzione degli "Istituti comprensivi di scuola materna, elementare e media" nei territori dei "comuni montani con meno di 5.000 abitanti”, (dopo qualche anno verrà consentita la costituzione degli Istituti comprensivi in ogni parte del territorio nazionale).

1995 Con L. R. 24 aprile 1995, n. 46 viene istituito il Parco regionale dell'Alta Val Parma e Cedra, poi ribattezzato Parco dei Cento Laghi, il cui perimetro ricade nell'ambito territoriale dei Comuni di Corniglio e di Monchio delle Corti. Tra le finalità del Parco figurano "la promozione di attività educative, di formazione, di ricerca scientifica, anche di tipo interdisciplinare" e "lo sviluppo e la valorizzazione delle attività culturali, ricreative e turistiche collegate alle funzioni ambientali e compatibili con esse." 1996

Con decorrenza dal 1° settembre vengono costituiti gli Istituti comprensivi di Corniglio e Tizzano Val Parma e quello di Palanzano e Monchio delle Corti. 1997 Prendono concretamente avvio le attività del Parco regionale delle Valli del Cedra e del Parma. Viene presentato a Bosco di Corniglio il progetto di validità pluriennale (1997-2002) definito "Scuola - Parco". Da questo momento tutte le scuole predispongono progetti annuali di educazione ambientale, documentati in varie e molteplici pubblicazioni di tipo cartaceo e multimediale. 1998

A seguito del progetto “Biblioteche insieme” della Provincia di Parma e della Comunità Montana Appennino Parma Est, le biblioteche delle scuole, che fanno parte dell‟attuale Istituto comprensivo, si trasformano in biblioteche scolastiche-comunali, quindi in spazi aperti a tutti i cittadini. Vengono progettati i Centri di Educazione Ambientale del Parco dei Cento Laghi e si gettano le basi per le attività formative da riservare agli alunni e al personale docente. 2000 Viene costituito il nuovo Istituto comprensivo di Neviano degli Arduini, Palanzano e Monchio delle Corti. Le scuole dei Comuni di Corniglio e di Tizzano dipendono dalle direzioni di Langhirano. Si inaugura a Lalatta di Palanzano la Comunità “Mondo Piccolo”, struttura che accoglie preadolescenti e adolescenti con problemi psichici. Viene approvato a Bosco di Corniglio il "manifesto dei diritti civili della gente dell'Alta Val Parma" (fra i diritti menzionati figurano quelli riferibili all'adeguatezza

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qualitativa e quantitativa dei servizi scolastici, culturali e socio-sanitari). Prende avvio il progetto "Appennino Parco d'Europa": fra i soggetti coinvolti figurano la Comunità Montana Appennino Parma Est e il Parco dei Cento Laghi. Prende avvio anche il progetto "Parco-Università", consistente nella prospettiva di ricavare negli ambienti della Colonia Montana di Corniglio, sede del Parco regionale dei Cento Laghi, adeguati spazi da riservare alle attività del Dipartimento di Scienze della Terra. 2001 Viene istituito il Parco nazionale dell'Appennino tosco-emiliano, di cui entra a far parte, anche il Comune di Corniglio. Vengono inaugurati a Bosco di Corniglio e a Monchio i Centri di Educazione Ambientale (C.E.A.) del Parco

regionale dei Cento Laghi. 2006 Nei Comuni di Corniglio e Tizzano si assiste ad un‟inversione di tendenza: una forte presenza di immigrati e la permanenza di giovani famiglie che preferiscono risiedere sul territorio e “fare i pendolari” verso la città. Viene istituito l‟ Istituto Comprensivo che raggruppa tutte le scuole dell‟Infanzia, Primarie e Secondarie di 1° grado di Corniglio, Monchio delle Corti, Palanzano e Tizzano Val Parma. 2007 Su proposta del Dirigente Scolastico del nuovo Istituto Comprensivo di Corniglio e dell‟Assessore alla Pubblica Istruzione della Provincia, prendono avvio i lavori per la stesura di un progetto di sperimentazione, allo scopo di poter rispondere adeguatamente alle esigenze dei bambini/e e ragazzi/e che frequentano le nostre scuole e delle comunità sociali dei territori interessati. Su richiesta dei genitori e dei docenti e con l‟intervento dell‟Assessore Provinciale alla Pubblica istruzione e

dell‟Amministrazione Comunale si apre a Tizzano una sezione “Primavera”che accoglie i bambini da 24 mesi a 3 anni. Viene inoltre siglato l'accordo quadro per il decollo del Distretto turistico - ambientale Parma Est, che dovrebbe determinare benefiche ricadute anche sulla qualità dei servizi scolastici e culturali dell'intero comprensorio. Le scuole iniziano a progettare “in continuità”. 2008 All‟Istituto Comprensivo viene concessa la deroga, rispetto ai parametri nazionali, nella costituzione delle classi e l‟organico rimane inalterato. La sezione “Primavera” di Tizzano viene finanziata anche per il corrente anno scolastico .I diversi ordini di scuola continuano nella stesura di progetti in continuità ed ottengono finanziamenti per attività sulla sicurezza

stradale e per l‟alfabetizzazione e l‟integrazione degli alunni stranieri. 2009 L‟intervento delle Amministrazioni Comunali, Provinciale, dei Docenti e dei Genitori e il supporto del Dirigente del Ufficio Scolastico Provinciale fa sì che l‟Istituto ottenga di nuovo la deroga nella costituzione delle classi e l‟organico, non solo rimane inalterato nelle Scuole dell‟Infanzia e nelle scuole Primarie, ma le scuole secondarie di Corniglio e di Tizzano attuano il tempo “lungo”di 36 ore. Purtroppo non è più finanziata dal Ministero la sezione “Primavera”. Tutte le scuole del Comprensivo sono impegnati nella realizzazione di diversi progetti alcuni dei quali coinvolgono tutte le sezioni della scuola dell‟Infanzia, della scuola Primaria e della scuola Secondaria: 1) alfabetizzazione e integrazione degli alunni stranieri, 2) sicurezza stradale 3) ambientale (in collaborazione con il Parco dei Cento

Laghi) 4) il giornalino della scuola

____________________________________________________________________ 1.2 ANALISI DEL TERRITORIO Il territorio dell'Istituto Comprensivo di Corniglio, che comprende i comuni di Corniglio, Monchio, Palanzano e Tizzano, si presenta interamente montuoso e collinare e si sviluppa lungo la linea altitudinale che va dai 250 m slm degli insediamenti abitativi del fondovalle, ai 1200 m c. delle ultime abitazioni in prossimità del crinale appenninico che segna il confine con la Toscana, raggiungendo i 1861 m. con il monte Sillara. Con andamento pressoché perpendicolare al crinale, si snodano tre dorsali che sovrastano le valli del Parma, del Cedra e dell‟Enza, che culminano alla sinistra del Parma nel monte Polo e nel monte Cervellino, alla sua destra nel monte Caio e nel monte Navert, alle cui pendici scorre a oriente il fiume Cedra. Sulla terza displuviale, che forma la sponda destra del Cedra e la sponda sinistra dell‟Enza, sorgono le cime del monte Fageto e, deviando verso occidente, del monte Fuso. Un‟altra displuviale di minore lunghezza si dirama dal monte Navert e si conclude nell‟altura del monte Aguzzo che sovrasta il panorama di Corniglio per chi giunge da Langhirano. I rilievi sono costituiti prevalentemente da rocce sedimentarie stratificate di origine marina di periodi differenti, compresi in un arco temporale di decine di milioni di anni, di varia conformazione, commisti ad

argille, marne e depositi morenici. Queste stratificazioni che variano per le differenti forme e tonalità ocracee e per lo spessore delle falde da cui sono costituite, sospinte e sollevate da dinamiche orogenetiche di differente intensità e frantumate dall‟erosione, danno luogo alla singolare mutevolezza degli scorci paesaggistici. Affiorano qua e là relitti vulcanici, detti ofioliti, che a volte costituiscono massi isolati caratterizzati da una colorazione più cupa, grigio-verdastra o grigio-rossastra e da una conformazione scagliosa. Il territorio dei quattro comuni si estende parzialmente nelle valli e nei bacini idrografici dei torrenti Parma, Cedra ed Enza e comprende il Parco dei Cento Laghi, che prende il suo nome dai numerosi bacini di origine glaciale, o geotettonica, che vi si trovano. La vegetazione del crinale montano è costituita sopra i 1600 m. da cespugli di mirtilli e ginepri. In prossimità delle cime più alte cresce la prateria e varie specie di licheni. La foresta originaria che si mantiene in larghe porzioni del territorio è costituita da faggete, ma sono presenti nell‟alta Val Parma anche abeti e pini di superbe dimensioni, prodotto di un rimboschimento iniziato nel secondo decennio del secolo scorso. A quote inferiori ai 1000 m. la varietà delle latifoglie aumenta, vi crescono, assieme al ginepro, per

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citarne alcune, la farnia, il rovere, l‟olmo, il nocciolo, il noce, meli e peri selvatici e il castagno, un tempo coltivato con grande cura, essendo tra le principali risorse alimentari dell‟ambiente montano. La fauna acquatica è costituita da trote iridee autoctone, trote comuni e tinche. Sono presenti le specie più comuni di rettili e la fauna silvestre è abbondante. Negli ultimi anni ha fatto la sua ricomparsa il lupo e sulle alte e scoscese pareti del Groppo Sovrano nidifica l‟aquila reale. I quattro comuni di Corniglio, Monchio, Palanzano e Tizzano hanno sede in agglomerati urbani di antica origine, ma di differente tipologia. Il castello di Corniglio domina la confluenza tra il Parma e il Bratica e l‟abitato più antico si estende a sud del castello costeggiando la strada principale e le sue diramazioni. L‟impianto urbanistico di Tizzano è anch‟esso di tipologia medievale, ma si snoda attorno ad una lunga piazzetta il cui andamento curvilineo s‟impernia nel centro dell‟altura su cui sorgono le vestigia del castello. Monchio ha un impianto urbanistico composto da tre nuclei principali, accorpati ad antiche corti rurali, sorgenti su dorsali rocciose che si affacciano su una conca ove, in tempi più recenti, si è esteso l‟abitato. Palanzano ha un abitato di tipo indifferenziato che deve il suo aspetto attuale a cospicui e piuttosto recenti rimaneggiamenti. I documenti più antichi che riportano i nomi di queste località risalgono all‟alto medioevo, o al periodo iniziale del basso medioevo, ma questi luoghi furono certamente abitati anche in epoca preromana, perché posti in corrispondenza di antiche vie commerciali che collegavano i due versanti dell‟Appennino Tosco Emiliano. In epoca medievale vennero erette le pievi di Corniglio, Beduzzo e Tizzano e numerose cappelle. La Pieve di Tizzano è la costruzione romanica meglio conservata e risale all‟XI secolo. Nei secoli XII-XV, a riprova dell‟importanza strategica ed economica che si attribuiva alla zona, sorsero numerosi castelli, soprattutto nel cornigliese, e queste terre, che in origine erano state donate dagli imperatori alla Chiesa di Parma, furono a lungo contese dalle feudalità locali (i Rossi e i Terzi) e dai principati sorti nelle regioni vicine, che nel corso dei secoli estesero la loro dominazione su Parma, come i Visconti, gli Scaligeri, i Pallavicino, i Fieschi, gli Sforza,

fino al definitivo accorpamento nel Ducato parmense dei Farnese e dei Borbone. Omettendo gli sviluppi storici del XIX secolo, negli anni 1943-1945 le località montane comprese nei comuni succitati, furono teatro della Lotta di Liberazione e di sanguinose rappresaglie nazifasciste. Il territorio dell‟Istituto Comprensivo di Corniglio è quindi un territorio che esprime valori di natura, di storia e di cultura che vanno conosciuti, apprezzati e preservati, per dare senso al presente e per formare una base su cui costruire il futuro. Ogni giorno però le scuole dell‟Istituto devono tenere in considerazione le difficoltà che le famiglie incontrano per permettere ai figli una frequentazione regolare delle lezioni. Fuori dagli agglomerati storici, dove hanno sede i plessi scolastici, è presente un'elevata frantumazione degli insediamenti abitativi, costituiti dalle frazioni e da piccoli gruppi di case sparse, dove la mattina di buon‟ora, se si è fortunati, passa la corriera di linea o il “pulmino” della scuola. Luoghi spesso incantevoli, ma non proprio ideali per un bambino che deve trascorrere il doposcuola da solo. Un altro disagio è rappresentato dalla considerevole distanza dei quattro comuni dal capoluogo di provincia e dalla vasta estensione del territorio nel quale essi si sviluppano; estensione che condiziona in modo pesante anche l'organizzazione del trasporto scolastico. Ma dati preoccupanti sono quelli che riguardano il numero degli abitanti, le percentuali dell‟occupazione e il calo demografico che nel Comune di Corniglio ha subito una notevole accelerazione a causa della frana (la più grande d‟Europa) che, dal 1994 e per diversi anni, ha assunto la configurazione di un vero e proprio disastro ambientale. Negli ultimi anni però nel Comune di Tizzano vi è stata un‟inversione di tendenza: si è registrata una forte immigrazione dalle regioni meridionali, dai paesi comunitari ed extracomunitari e diverse famiglie di giovani che lavorano in città hanno deciso di risiedere nei Comuni montani e di praticare il pendolarismo. La scuola nel nostro territorio è l‟unica istituzione educativa e formativa con finalità di proposte culturali e di aggregazione sociale delle comunità, dove si sviluppa l‟identità, dove è possibile l‟accoglienza, il dialogo e la collaborazione tra le generazioni.

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I LUOGHI E STRUTTURE PER LA CULTURA, LO SPORT E L’AGGREGAZIONE SOCIALE

MONCHIO BIBLIOTECA Orari: lunedì e mercoledì dalle 9 alle 12

CENTRO EDUCAZIONE AMBIENTALE

Aperto alle scuole del territorio, è incorporato all‟edificio scolastico. E‟ dotato di un laboratorio scientifico.

AULA INFORMATICA E VIDEOCONFERENZE

Aperta sia alle scuole, sia ad utenti esterni, si trova nell‟edificio scolastico.

PALESTRA COMUNALE E‟ utilizzata dalle scuole e da gruppi ricreativi locali.

CAMPO SPORTIVO E DA TENNIS

A disposizione delle scuole del territorio, ospitano le locali competizioni sportive

SALA “DON BOSCO” Sala comunale a disposizione delle scuole e delle associazioni locali per incontri, conferenze e rappresentazioni teatrali.

CENTRO SPORTIVO DI PIANADETTO

A disposizione delle scuole, dei privati e delle associazioni, per attività sportive di: CALCIO, TENNIS, PALLAVOLO

PRATO SPILLA

PISTE E IMPIANTI DI RISALITA

Aperti nel periodo invernale, sono utilizzati anche dalle scuole per almeno una settimana all‟anno.

PARCO “100 AVVENTURE”

E‟ costituito da percorsi acrobatici, strutturati su diversi livelli, fruibili a pagamento.

PALANZANO BIBLIOTECA La Biblioteca comunale è ubicata all‟interno dei locali della scuola. E‟ aperta, di norma, il giovedì, dalle 10 alle 12.

PALESTRA Viene utilizzata settimanalmente per le ore di educazione motoria e per eventuali feste e manifestazioni di fine anno scolastico. Vi hanno accesso anche altre organizzazioni locali e vengono organizzati corsi per bambini (pallavolo, danza e altro).

FORO BOARIO Viene utilizzato per feste, recite, mercatino di Natale e manifestazioni di vario genere.

PISCINA COMUNALE Aperta da giugno a settembre e utilizzata dai bambini per corsi, feste e attività ludiche.

LOCALITA’ RISORSE UTILIZZO

TIZZANO BIBLIOTECA Orari: martedì e venerdì dalle 9 alle 12 (solo per le scuole); dalle 14.30 alle 18,30; sabato dalle 9 alle 12 (apertura al pubblico e alle scuole); orario estivo: aperta anche al giovedì dalle 20.30 alle 22.30. Utilizzata dalle Scuole dell‟Infanzia e Primaria di Tizzano e Lagrimone e Secondaria di Tizzano. Si auspica che tutto l‟Istituto ne usufruisca.

CAMPI da: tennis, calcetto, basket, pallavolo

A disposizione delle Scuole Primarie e Secondarie di Tizzano per attività motorie libere ed organizzate.

PALESTRA Per le attività motorie delle Scuole di Tizzano. Vi hanno accesso anche altre organizzazioni

CENTRO POLIFUNZIONALE PAGLIA

Viene utilizzato: dalle Scuole di Tizzano per: Attività di drammatizzazione; Laboratorio teatrale;

Proiezioni e cineforum; Mostre e incontri per presentare al mondo esterno l‟attività della scuola;

dall‟Istituto per incontri con i genitori e per i Collegi dei Docenti plenari. Ospita molte manifestazioni di vario genere promosse da Enti ed Associazioni operanti nel territorio.

PISCINA E‟ una struttura pubblica, aperta nei soli mesi estivi, è utilizzata dai bambini e dai ragazzi di Larimone e Tizzano per corsi e attività ludiche.

IMPIANTI SPORT INVERNALI (Schia)

Strutture pubbliche, aperte nei mesi invernali, vengono utilizzate da quasi tutte le scuole dell‟Istituto per giornate sulla neve in orario scolastico.

COLONIA LUIGINE Struttura privata, ma di possibile utilizzo.

PALAZZETTO DELLO SPORT

In costruzione

LAGRIMONE CENTRO SPORTIVO, campi da calcio, tennis e pallavolo

Utilizzati dalle Scuole di Lagrimone. Il salone viene utilizzato, per ora, solo per attività di drammatizzazione, in futuro si spera di poterlo utilizzare anche per attività motorie. La Sala Riunioni è utilizzata anche per incontri con i genitori e riunioni.

BEDUZZO CENTRO SPORTIVO Viene utilizzato dalle Scuole di Beduzzo.

CORNIGLIO PALESTRA COMUNALE Utilizzata dalle Scuole di Corniglio per le normali attività motorie e da gruppi locali, in orario extrascolastico.

PISCINA COMUNALE Viene utilizzata per corsi di nuoto con le scuole.

BIBLIOTECA COMUNALE “Sen. Giuseppe Micheli”

E‟ una biblioteca comunale ubicata nei locali della Scuola del Capoluogo. E‟ aperta il martedì e il giovedì, dalle 9 alle 12.

SEDE “Parco 100 Laghi” e del Parco Nazionale.

La struttura, ubicata nella ex Colonia Montana, ospita anche una parte degli uffici del “Parco Naturale dell‟Appennino Tosco-Emiliano”..

INCUBATOIO La struttura si trova nella Colonia Montana. Nuovo “incubatoio” di valle (di proprietà comunale), con annessa aula per attività didattiche.

BOSCO PUNTO INFORMAZIONE PARCO DEI 100 LAGHI

A disposizione degli utenti per informazioni sugli itinerari di visita del parco. E‟ ubicato nei locali dell‟Albergo Ghirardini, che fu teatro dell‟evento storico del 17.10.1944.

AMBIENTI PRO LOCO CAMPO SPORTIVO

Spazio coperto per manifestazioni culturali e ricreative della comunità. E‟ utilizzato per manifestazioni sportive e ricreative.

SEGGIOVIA E‟ una struttura pubblica che consente di raggiungere la parte alta del Parco Nazionale in breve tempo, è funzionante a pieno ritmo nel periodo estivo.

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2. I PROTAGONISTI

2.1 Gli alunni Come si è già detto, proprio per la configurazione di tanti insediamenti abitativi in frazioni e case sparse, molti alunni dell‟Istituto vivono in un contesto piuttosto isolato ed hanno poche occasioni di confronto e di dialogo con i coetanei. Per le famiglie straniere non sempre sono facili i processi di integrazione sociale. Anche le parrocchie, che nel passato hanno svolto una missione sociale molto importante come luoghi d‟incontro fra bambini e ragazzi, oggi, per mancanza di titolari, sono in difficoltà e non possono più dare il loro contributo educativo e ricreativo alle comunità. Si possono evidenziare alcuni punti critici per i bambini e i ragazzi in età scolastica:

la lontananza da tutto ciò che essi ritengono importante, identificabile nella città con tutte le sue attrattive; la mancanza di gruppi di coetanei, di opportunità di svago, di società sportive, di luoghi di libera aggregazione; la non appartenenza al territorio in cui abitano, forse perché si sentono esclusi da quei modelli comportamentali

che invece vorrebbero raggiungere. In questo contesto e per un lungo periodo di vita ecco che la scuola rimane un importante luogo nel quale i bambini/e e i ragazzi/e hanno l’opportunità di frequentarsi, di allacciare amicizie, di condividere problemi e di fare esperienze. La scuola fa da ponte tra il mondo esterno e queste realtà, organizzando molteplici

attività (musicali, sportive, teatrali). ________________________________________________________________________________________________

LE ASPETTATIVE DEGLI ALUNNI Quello che i bambini e i ragazzi si aspettano dalla scuola. I bambini delle Scuole dell’infanzia di: - Corniglio:

La mia scuola… è una casa dove ci gioco con Filippo e Simone e anche dormo.

Faccio merenda, coloro e poi mi siedo sulla panchina quando devo andare a mangiare la pappa..

La mia scuola …mi piace così com‟è …. Arancione e

gialla ….. anche rossa - Beduzzo: La scuola è dove si gioca, dove si gioca e non si

litiga. Si gioca e si fa la corsetta e si ubbidisce alla maestra.

è per imparare le regole è bella, è dove si va a giocare è tipo una casa dove ci sono tutti i bimbi che giocano

a quello che vogliono, poi si mette a posto e si va fuori

la scuola è bella, è tutti i giochi. Tutti i giochi sono belli

la scuola è piena di giochi e poi ci sono i bimbi che

giocano e poi si fa la merenda, poi c‟è l‟acqua e poi si fa il trenino per andare di là e si costruisce una moto con i lego. Poi si va fuori

è dove si gioca in salone a fare le cose e dove si studia italiano

La scuola che vorrei è qua perché è bella è questa perché si, perché ci sono tutti i miei amici mi piace così questa perché si ,perché ci sono tanti amici vorrei che fosse più grossa, la voglio costruire io

grande con i tavoli da tutte le parti e tante brandine per tanti bambini.

- Lagrimone:

La Scuola è……

Un posto bello perché gioco con la fattoria.

La scuola è bella perché ci sono tanti giochi da fare.

La mia scuola è un po‟difficile, ma dopo poi ho imparato.

Mi piace quando facciamo i librini.

Ci sono tanti amici e puoi stare a giocare con loro.

A scuola a volte è difficile fare delle cose ma dopo però ci riesco e sono felice.

La mia scuola mi piace perché c‟è Giacomo.

La scuola è bella ,la mia mamma mi ci vuole portare sempre!

Mi piace quando faccio il bravo.

E‟bella perché si gioca bene. - Monchio:

La mia scuola mi piace perché è grande , è bella e poi c‟è un cartellone dei pesci del mare e tanti disegni dei bambini!!!

E‟ bella la mia scuola… C‟è da giocare, da guardare i libri e da stare sul tappeto!

Mi piace quando andiamo a giocare nel cortile della scuola. Le mie maestre sono brave perché non mi mettono mai in castigo!

- Tizzano:

Vorrei la scuola..

Rosa e viola e dentro dei giochi tutti rossi e un disco volante finto per fare finta di andare in cielo.

Io la voglio gialla con un disco volante giallo vero per andare nei paesi e per tornare a scuola a mangiare.

La vorrei blu come il cielo e verde come un albero.

La vorrei blu come il cielo e dentro i giochi per tutti i bambini.

Con sopra un albero per arrampicarsi come le scimmie e come le pantere.

Di tutti i colori e fuori tanti fiori profumati di mele e con il camino.

La vorrei tutta bianca, azzurra e nera. Fuori ci vorrei una bella rete grossa per arrampicarmi qua e là, poi anche verde come l‟insalata.

Una bella scuola con il camino e con il fumo che viene fuori e con i contorni un po‟ tutti blu.

Rosa e blu e con dentro le maschere e il ghiaccio per fare le scivolate.

Con i cuori rosa sui muri, anzi rossa la vorrei, con i cuori.

Uguale alla mia scuola, però… marrone con i cuori e dentro gialla.

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Vorrei imparare a fare i segnali stradali per fare stop quando arriva una macchina per far passare „uomo che deve attraversare.

Vorrei una scuola ordinata senza le cose ingombranti e dove si impara a disegnare, perché è bello essere capaci e poi ci vorrei le maestre tante, perché ci fanno fare un sacco di cose belle come ART ATTAK.

Vorrei la scuola dove imparo a disegnare e a scrivere, per scrivere che sto bene.

Vorrei una scuola senza l‟angolo del pensa-pensa, senza i fiorellini e senza i giochi, così mi

comprerei quelli che voglio io e con 0 maestre, perché le maestre mi fanno un pochino molto arrabbiare.

Vorrei la scuola gialla come il sole, con poche maestre, perché mi fanno pure lavorare troppo.

Arancione, perché mi piace di più, è proprio il mio colore preferito.

Uguale così a questa che a me piace molto.

________________________________________________________________________________________________ I bambini delle Scuole Primarie di: - Beduzzo:

Una scuola con tanti bambini.... e pochi compiti

Una scuola grande con tanti giochi............ anche per far ginnastica.

Una scuola normale.............. come questa.

- Corniglio Vorrei che ci fossero più zone verdi intorno alla

scuola per giocare insieme, che ci fossero dei computer nuovi e che funzionassero

Vorrei giocare con le macchinine e a calcio Vorrei che a scuola ci fosse anche la mamma e che

durasse meno - Lagrimone:

La scuola è il luogo in cui si gioca e si studia,

la casa dove si fanno i compiti,

è bella, s‟impara e si gioca,

è una cosa molto intelligente, dove si studia. - Monchio:

La scuola è un luogo dove si deve arrivare puntuali e dove ti insegnano un po' di educazione... A volte la scuola mi dà felicità, altre volte non mi dà niente... (Alberto )

Vorrei una scuola dove non si litiga mai e dove il più bravo dà l'esempio... e dove tutti sono più buoni. (Nicholas)

Le mie maestre sono gentili, anche se qualche volta ci danno delle sgridatine per il nostro bene. (Alessio)

La scuola ti insegna l‟educazione, a scrivere, a non litigare e a parlare bene. La mia scuola la vorrei con tantissimi bambini e tante cose per giocare insieme. (Romina)

- Palanzano

Vorrei una scuola che inizia alle 10:00 e finisce alle 15:00... Vorrei che a mensa potessimo decidere noi cosa mangiare e che non facessero mai il minestrone! (Francesca )

Questa scuola è bella perché la mia maestra ride quasi sempre e ci racconta tante storie belle e divertenti. (Andrea)

Vorrei una scuola con il self service, con un super laboratorio di scienze e una materia speciale che si chiama giocologia... per imparare giocando! (Elena )

La scuola è un luogo dove si riesce a imparare e a crescere . Io vorrei avere una scuola dove si potesse andare a casa all'una perchè al pomeriggio ci si stanca (Thomas )

- Tizzano:

La scuola che vorrei dovrebbe essere piena di bambini gentili che giocano con me.

Vorrei una scuola grande con tanti giochi.

Vorrei avere una scuola con una grande biblioteca e con tanti computer.

________________________________________________________________________________________________ I ragazzi delle Scuole Secondarie di 1° grado di: - Corniglio:

Vorrei che la scuola desse meno compiti per casa, meno interrogazioni e meno verifiche e più gite da un giorno. Mi piacerebbe anche più serietà a mensa, perché alcuni ragazzi/e fanno tanti capricci.

La scuola che vorrei dovrebbe avere disciplina, serietà e gli alunni dovrebbero essere giudicati per il comportamento scolastico, non per gli atteggiamenti che si possono avere con gli altri compagni di scuola.

La mia scuola è bella e mi piace così com‟è. A volte però mi piacerebbe che ogni studente si prendesse le proprie responsabilità quando sbaglia, e quindi i prof.

Dovrebbero dare il voto in condotta individualmente, non come è successo la settimana scorsa che tutta la classe ha preso 4 per colpa di un solo studente. E poi, siccome da un anno all‟altro capita di cambiare i prof. In alcune materie, questi ultimi devono rendersi conto del fatto che ogni prof. Ha il suo metodo di insegnamento, e quindi devono aiutarci a capire il

loro nuovo metodo con un po‟ di pazienza, perché anche noi non siamo delle macchine.

vorrei uscire dopo mensa; mi piacerebbe usare la musica; mi piacerebbe scegliere noi con chi stare in classe.

Andare fuori alla mattina e al pomeriggio, in mensa decidere noi come metterci. Fare delle gite in cui si può stare fuori 3 giorni.

Io sono molto fortunato che ho la scuola vicino a casa. Io vorrei fare 3 cambiamenti: che gli intervalli durassero di più e venissero fatti nel cortile. Vorrei fare più gite, anche insieme ad altre scuole, così da

conoscere altri bambini. Vorrei anche che i pomeriggi si trascorressero svolgendo i compiti delle materie di scuola.

Mi piacerebbe che nell‟intervallo si uscisse fuori almeno per 10 minuti.

Io vorrei che nella scuola ci fossero più gite, più lunghe di quelle che si fanno adesso. Vorrei fare più

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elettronica e più compiti di questa materia. Vorrei anche che si costruisse una piscina. La mensa deve essere come un buffet, dove la roba la prendiamo noi da soli.

Nella scuola che vorrei… 1) Vorrei che durante l‟ora di tecnica o di artistica si potesse ascoltare la musica. 2) Vorrei che ci fosse un‟aula di musica in cui poter suonare uno strumento a scelta. 3) Vorrei che la gita di fine anno durasse 4 giorni, sia in prima, sia in seconda, sia in terza media. 4) Vorrei che almeno 10 minuti alla settimana li trascorressimo fuori in cortile. 5) Vorrei che al pomeriggio invece di fare lezione si facessero i compiti per il giorno dopo.

La scuola per adesso va bene così, però io vorrei imparare a studiare, perché rispetto alle elementari c‟è differenza; per esempio alle elementari erano 3 le pagine di storia, invece qui sono 10 pagine o anche

di più.

La scuola che vorrei dovrebbe essere più o meno così com‟è: compagni e insegnanti mi vanno bene così. Anche se qualche insegnante è più severo, penso che sia giusto perché questo è il nostro compito ed è giusto che ci impegniamo. Vorrei anche che non fossimo obbligati a mangiare tutto: sarebbe giusto assaggiare ma non essere costretti se non piace.

Nella scuola che vorrei si farebbero: più gite, più ginnastica, più uscite nei boschi. Ci sarebbe un‟aula di scienze e un bel giardino con tante piante.

- Monchio

Mi aspetto di:

fare una gita di tre giorni all‟estero. Spero anche di essere promosso e di usare spesso l‟aula d‟informatica;

di studiare;

di divertirmi;

di andare in gita;

un bell‟anno scolastico. - Palanzano:

Vorrei una scuola in cui poter scegliere i professori e poter dar loro, a fine anno, qualche voto! Vorrei anche che su ogni banco ci fosse un computer personale da usare al posto dei soliti carta e penna! (Romela)

Esistono molte arti… la scuola è una di queste. (Marianna)

Per me la scuola è come una seconda casa perché ci trascorro moltissimo tempo e stando tanto assieme a compagni e professori è come se fossimo una grande famiglia! (Maddalena)

Vorrei andare a scuola solo il lunedì e il venerdì, vorrei che i professori non fossero severi e vorrei conoscerli meglio. (Gabriele)

____________________________________________________________________ La Distribuzione degli alunni

INFANZIA PRIMARIA SEC. 1° GRADO

TOT.

1° 2° 3° 4° 5° tot 1° 2° 3° tot

BEDUZZO 22 4 10 5 5 7 31

CORNIGLIO 15 4 2 2 4 2 14 10 10 6 26

LAGRIMONE 22 8 6 7 6 4 31

MONCHIO 19 2 0 3 5 6 16 0 4 2 6

PALANZANO 1 2 1 9 4 17 8 15 7 30

TIZZANO 28 4 5 5 9 6 29 17 13 14 44

106 138 106 350

Totale alunni 350 dei quali 59 stranieri

Le famiglie Le famiglie rimaste sul territorio sono spesso in difficoltà perché i figli studiano o vivono in città. Il nucleo rimane al completo solo nel periodo in cui i ragazzi frequentano la scuola dell‟obbligo. La necessità del trasferimento successivo induce i genitori a richiedere una forte preparazione di base che consenta al figlio di superare il disagio nell‟affrontare realtà scolastiche e territoriali diverse dal piccolo centro. Essi esprimono grande preoccupazione per il continuo ricambio del personale insegnante, soprattutto nella scuola secondaria di 1°grado, coscienti del fatto che questo avvicendarsi dei docenti comporti discontinuità di metodologie e difficoltà di adattamento dei ragazzi alle nuove figure.

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2.2 Gli insegnanti I docenti cosiddetti “storici” dell‟Istituto appartengono quasi esclusivamente alle scuole dell‟infanzia e primaria. L‟esperienza di programmazione fatta insieme, la conoscenza profonda del territorio a cui essi stessi appartengono, la facilità di rapporti con le famiglie, permettono loro di cogliere critiche, disagi e apprezzamenti che comunque fanno riflettere e stimolano là dove è veramente necessario un adeguamento più concreto del percorso formativo. Nella scuola secondaria di primo grado si riscontra un continuo avvicendamento di figure che, per la loro precarietà e temporaneità, non possono garantire stabilità e continuità didattica efficaci. Solo pochi plessi hanno la fortuna di avere almeno uno o due insegnanti del territorio. Tali figure costituiscono una risorsa inestimabile per la scuola che affida loro ogni tipo di compito, sovraccaricandoli spesso di responsabilità relative all‟organizzazione e alla conduzione della complessa attività scolastica. Tutto il nostro progetto educativo implica da parte dei docenti un confronto costante sugli obiettivi, sui contenuti e sulle strategie didattiche da utilizzare, tempi che con la scuola tradizionale non esistono. In tale contesto si inserisce questo progetto di sperimentazione. Nell‟introduzione alle Indicazioni per il Curricolo si afferma che per affrontare la sfida dell‟educazione occorre la “condivisione del progetto educativo da parte della famiglia e della società ... Educare istruendo è responsabilità del docente come del genitore che si declinano nell‟essere maestri di vita, testimoni di ciò che si trasmette”.

IL COLLEGIO DOCENTI

Docenti di Scuola dell’Infanzia

Docente Plesso

Beduzzo Corniglio Lagrimone Monchio Tizzano

Barbieri Chiara x

Cavalli Federica (religione) x

Donati Bianca Maria x

Ferrari Nicoletta (religione) x x x x

Fontana Rossella X

Graiani Paola (E.M. Mons. Bonani) x

Iasoni Cecilia x

Maestri Maria Pia x

Rossi Maria Luisa x

Simonetti Anna Maria x

Tramalloni Ilaria x

Vicini Maria Vittoria x

Docenti di Scuola Primaria

docente Plesso

Beduzzo Corniglio Lagrimone Monchio Palanzano Tizzano

Battaglioli Carla x

Battistini Annalisa (esperta esterna) X (inglese)

Boccalini Roberta x

Bocchi Marzia x

Bocchi Sandrina x

Borchini Alessandra x

Bottazzi Ilaria X

Catalano Giuseppa Maria x

Cavalli Federica (religione) x x

Conti Annamaria x

Fracassi Daniela x

Depietri Chiara (religione) x x x x

Galassi Sandra x

Gagliardi Arturo (sostegno) x x x

Galvani Elsa x

Giacopinelli Paola X

Guatteri Marzia x

Moretti Silvana x

Prevoli Caludia X

Romanini Anna X (inglese) x

Schiaretti Giacomina x

Sorrentino Carmela x

Zanni Maria x

Vescovi Ivana x x

Vetrano Calogerina x

Vicini Loretta x

Villani Antonietta x

Zanotti Paola x

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Docenti di Scuola Secondaria di 1° grado

Docente disciplina Plesso

Corniglio Monchio Palanzano Tizzano

Alfieri Milena Materie Letterarie x

Belledi Paolo Arte e Immagine x x

Benedini Don Marcelli Religione cattolica x x

Calestani Francesca Materie Letterarie x

Conforti Giovanna Religione cattolica x x

Costi Giovanni Materie Letterarie x

Creola Alessandro Musica x X

Cuccolini Greta Arte e Immagine x x

D‟Acquisto Marco Scienze motorie e sport x x

sostegno x

De Stefano Rosanna Materie Letterarie x

Fornari G. Franco Inglese x x

Giovanelli Daniele Matematica e Scienze x x

Iafelice Teresa Rosaria Matematica e Scienze x

Leonardi Diego Materie Letterarie x

Lotto Monia sostegno x

Maiano Danila Educazione Tecnica x x

Pastanella Mariangela Inglese x x

francese x

Pellegrino Marcella sostegno x

Petrolini Silvia Matematica e Scienze x

Piazza Silvana Materie Letterarie x

Piro Francesco Educazione Tecnica x

Pizzo Nicoletta Scienze motorie e Sport x

Privitera Mario Francese x

Remigio Alessandro Musica x x

Riccò Natascia Francese x x

Sanseverino Gemma Educazione Tecnica x

Serventi Francesca Materie Letterarie x

Tacconi Alessia Scienze motorie e Sport x

2.3 LA SEGRETERIA E I COLLABORATORI SCOLASTICI Nominativo ruolo sede Funzioni

Mariani Vincenzo Direttore S.G.A. Corniglio Direzione Ufficio Segreteria e personale A.T.A.

Imbalzano Elisabetta

Assistenti Amministrativi

Corniglio Collaborazione con il Direttore dei S.G.A. Malmassari Arnaldo

Martini Silvia

Ugoletti Mariella

Baratta Patrizia

Collaboratori scolastici

Beduzzo Addetti ai servizi generali con compiti di:

Accoglienza e sorveglianza nei confronti degli alunni nei periodi immediatamente antecedenti e successivi all‟orario delle attività didattiche e durante la ricreazione,

pulizia dei locali, degli spazi scolastici e degli arredi;

sorveglianza sui locali scolastici; collaborazione con i docenti, con

l‟Ufficio di Segreteria e con la Presidenza

Bignardi Carla Beduzzo

Fontana Rosanna Palanzano

Gandolfi Sabina Lagrimone

Madureri Paola Tizzano – sec. 1° gr

Madureri Simona Tizzano

Miodini Mariella Corniglio

Orlandini Elisabetta Corniglio

Rosati Marusca Tizzano

Rozzi Marcella lagrimone

Rozzi Rosanna Palanzano

Vescovi Vitalina Monchio

Vicini Marco Monchio

2.4 GLI ORGANI COLLEGIALI Il Consiglio d’istituto

Composizione membri

Dirigente Scolastico – di diritto Marco Pioli

Presidente - genitore Leda Bottazzi

Rappresentanti dei genitori Stefania Bottazzi, Giuseppina Barlesi, Simona Ferrari, Vincenzo Pagano, Rita Rozzi

Rappresentante del personale ATA Elisabetta Orlandini

Rappresentanti dei docentI Chiara Barbieri, Annamaria Conti, Gianfranco Fornari, Daniela Fracassi, Silvana Piazza, Paola Zanotti

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Il Consiglio d’istituto, in riferimento ai bisogni dell‟utenza, ha invitato il Collegio dei Docenti a tenere in considerazione

nella predisposizione del Piano dell‟offerta formativa le seguenti linee d‟indirizzo: utilizzo nella didattica delle nuove tecnologie informatiche di comunicazione, potenziamento dell‟insegnamento della lingua inglese, consolidamento dei percorsi di educazione ambientale ancorati alle risorse del territorio, incentivazione dell‟aggiornamento dei docenti, in particolare per il rinnovamento della didattica, coinvolgimento delle famiglie attraverso un patto formativo condiviso.

I GENITORI ELETTI NEI CONSIGLI plesso Classe/sez Membri eletti

Corniglio

infanzia 1 Pizzati Susanna Iappini primaria pluriclasse Tessaro Maria Giovanna Castello

Sec. 1° gr.

1^ Trentin Manuela Demartis, Venturini Nadia Bensaia, Vorti Maria Guidetti

2^ Pagano Vincenzo, Tramalloni Giorgio, Seni Monica Baratta, Bertoletti Roberto

3^ Rozzi Rita Baratta, Forni Maria Grazia Vicini, Tramalloni Ilaria Erta, Crudu Raisa

Beduzzo

infanzia 1 Piovani Silvia Coppini

primaria

Plur. 1^/2^ Pagano Vincenzo Plur. 3^/4^ Gallassi Nadia Rossi

5^ Erta Veronica Cartagini

Lagrimone

infanzia 1 Cavalli Francesca Bricoli

Primaria

1^ Brianti Iavana Bergonzani Plur. 2^/3^ Montepietra Desanka Cavatorta Plur. 4^/5^ Bottazzi Stefania Ferrari

Monchio

Infanzia 1 Ghirardini Stefania Rossi

Primaria Plur. 1^/5^ Battaglioli Roberta Negri Plur. 3^/4^ Zammarchi Angela Bianchi

Sec 1° gr. pluriclase Hojbota Nicoleta Antonesi, Bimbi Sonia Lazzari, Blondi Romina Lazzari P., Gorreri Davide

Palanzano

Primaria Plur. 1^/2^/5^ Castagna Luana Montali

Plur. 3^/4^ Agnesini Giovanni

Sec. 1° gr. Plur. 1^/3^ Rico‟ Rosanna Maggiali, Piacentini Anna Maria Ferrari

2^ Ferrari Simona Ferrari, Pasta Claudia Guatteri

Tizzano

Infanzia 1 Capretti Milena Pronesti‟

Primaria

Plur. 1^/2^ Bragazzi Francesca Lazzari Plur. 3^/4^ Zini Donatella Bocchi

5^

Sec. 1° gr.

1^ Maghini Manuela Zammarchi, Chiastra Maria Rosati 2^ Bottazzi Leda Babboni, Pini Filippo, Balestrieri Monica Bocchi 3^ Baldini Stefania Cadonici, Madureri Carla Barili

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3. L’ORGANIZZAZIONE Dirigente Scolatico R.S.U. D.S.G.A.

Marco Pioli Iafelice Teresa, Gandolfi Sabina, Costi Giovanni Vincenzo Mariani

REFERENTI DI PLESSO

COLLABORATORI DEL DIRIGENTE

FUNZIONI STRUMENTALI

COMMISSIONI Collaboratori

amministrativi:

Imbalzano Elisabetta, Malmassari Arnaldo, Martini Silvia, Ugoletti Mariella

- Infanzia Beduzzo: Maestri Maria Pia - Infan. Lagrimone: Rossi Maria Luisa - Infanzia Monchio: Vicini M. Vittoria - Infan. Corniglio: Iasoni Cecilia - Infanzia Tizzano: Tramalloni Ilaria - Primaria Beduzzo: Conti Anna Maria

- Primaria Corniglio: Zanni Maria - Prim. Lagrimone: Bottazzi Ilaria, Galvani Elsa - Primaria Monchio: Zanotti Paola - Prim. Palanzano: Fracassi Daniela - Primaria Tizzano: Bocchi Sandrina - Sec. 1° Corniglio: Iafelice Teresa - Sec. 1° Monchio: D’Acquisto Marco - Sec.1° Palanzano: Lotto Monia - Sec. 1°Tizzano: Piazza Silvana

Vicario: Teresa Rosaria

Iafelice

Collaboratore: Giacomina Schiaretti

Area 1: Piano Offerta Formativa Costi Giovanni Area 3 Servizi agli alunni (integrazione e disagio): Lotto Monia Area 0 / 6 anni: Tramalloni Ilaria Area 5: Multimedialità e nuove tecnologie: Leonardi Diego, Moretti Silvana, Reggiani Roberto

Sicurezza: Vescovi Ivana Continuità/ Orientamento: Schiaretti Giacomina Iafelice Teresa POF:

Costi Giovanni Educazione Ambientale: Petrolini Silvia Disabili / Disagio: Lotto Monia LiM e sito Istituto: Leonardi Diego Sperimentazione e futuro scuole di montagna: Piazza Silvana

Collaboratori scolastici

Corniglio: Miodini Mariella, Orlandini Elisabetta Beduzzo: Bignardi Carla Baratta Patrizia Lagrimone: Rozzi Marcella, Gandolfi Sabina Monchio: Vescovi Vitalina, Vicini Marco Palanzano: Fontana Rosanna Rozzi Rosanna Tizzano Inf/Prim: Madureri Simona, Rosati Marusca Tizzano Sec. 1° gr: Madureri Paola Miodini Ornella

Responsabile prevenzione e

protezione. EURONORMA

Rappresen- tante lavoratori

per la sicurezza: Vescovi Ivana

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3.1 IL GRUPPO DI DIREZIONE

I COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO Nominativo Incarico Funzioni

Iafelice Teresa Rosaria

Vicario Condividere e coordinare con il Dirigente Scolastico scelte educative e didattiche,

programmate nel P.O.F.

rappresentare il Dirigente in riunioni esterne (ASL, Enti Locali, Comunità Montana, etc);

sostituire il Dirigente in caso di assenza (ferie o malattia);

sostituire il Dirigente in caso d‟emergenza o di urgenza anche prendendo decisioni di una certa responsabilità.

Schiaretti Giacomina

Collaboratore

I REFERENTI DI PLESSO Nominativo Plesso Funzioni

Maria Pia Maestri Infanzia - Beduzzo Funzioni interne al plesso: essere punto di riferimento per alunni, genitori e colleghi;

far circolare le varie informazioni provenienti dalla segreteria;

affidando ad un collega del plesso o ad un collaboratore scolastico l‟incarico di predisporre la raccolta e la catalogazione delle circolari;

gestire le sostituzioni dei colleghi assenti secondo gli accordi approvati in sede di Collegio docenti;

coordinare le mansioni del personale ATA (solo per i plessi più grandi);

gestire l‟orario scolastico nel plesso di competenza;

segnalare al Capo d‟Istituto l‟eventuale necessità di indire riunioni con colleghi e/o genitori;

creare un clima positivo e di fattiva collaborazione;

assicurarsi che il regolamento di plesso sia applicato.

Funzioni interne all’Istituto Comprensivo: informare il Capo d‟Istituto ed eventualmente con Lui raccordarsi, in merito a

qualsiasi problema o iniziativa che dovesse nascere nel plesso di competenza;

raccordarsi, qualora se ne presentasse la necessità, anche con gli altri plessi dello stesso ordine in merito a particolari decisioni o iniziative d‟interesse comune;

realizzare un accordo orizzontale e verticale all‟interno dei plessi che ospitano ordini diversi di scuola.

Funzioni esterne al plesso. instaurare e coltivare relazioni positive con gli enti locali;

instaurare e coltivare relazioni positive e di collaborazione con tutte le persone che hanno un interesse nella scuola stessa.

Cecilia Iasoni Infanzia - Corniglio

Maria Luisa Rossi

Infanzia - Lagrimone

M. Vittoria Vicini Infanzia - Monchio

Ilaria Tramalloni Infanzia - Tizzano

Anna Maria Conti Primaria - Beduzzo

Maria Zanni Primaria - Corniglio

Ilaria Bottazzi, Elsa Galvani

Primaria - Lagrimone

Paola Zanotti Primaria - Monchio

Daniela Fracassi Primaria - Palanzano

Sandrina Bocchi Primaria - Tizzano

Teresa Iafelice

Sec. 1° gr - Corniglio

Marco D’Acquisto

Sec. 1° gr. - Monchio

Monia Lotto Sec. 1° gr - Palanzano

Silvana Piazza Sec. 1° gr. -Tizzano

3.2 LE FUNZIONI STRUMENTALI AL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Nominativo Area Attività

Costi Giovanni

Area N° 1 PIANO DELL‟OFFERTA FORMATIVA

Coordinamento Commissione ed elaborazione del Piano dell‟Offerta Formativa 2009-2010.

Elaborazione Estratto del POF per le famiglie. Collaborazione con Area Valutazione per individuazione strumenti di valutazione di

qualità del servizio.

Tramalloni Ilaria

Area N° 3 SERVIZI AGLI ALUNNI AREA 0 – 6 ANNI

Progetto sezione primavera Coordinamento continuità orizzontale, Coordinamento progetti infanzia, Contatti con Enti del territorio, Rilevazione bisogni formativi dei docenti delle scuole dell‟infanzia e messa a punto

di progetti e iniziative di aggiornamento

Monia Lotto

Area N° 3 SERVIZI AGLI ALUNNI - INTERVENTI SUL DISAGIO

Coordinamento dei rapporti tra scuola e servizi socio-sanitari Coordinamento delle azioni di integrazione degli alunni diversamente abili Strategie di intervento per casi di disagio. Promuovere la piena integrazione dell‟alunno disabile all‟interno del gruppo classe

alternando a momenti di lavoro individuale e individualizzato momenti di socializzazione e di lavoro di gruppo.

Coordinare e monitorare gli incontri tra la famiglia dell‟alunno in situazione di handicap (o chi ne fa le veci), la componente socio-sanitaria ( neuropsichiatria, psicologo, psicoterapeuta…) e i docenti.

Mantenere una stretta collaborazione con la Comunità “Mondo Piccolo” cercando di far fronte alle esigenze dei ragazzi disabili.

Realizzare (in collaborazione con la Commissione “Disagio”) un vademecum per il docente di sostegno.

Realizzare, nel corso del 1° e del 2° quadrimestre, un progetto “doposcuola” rivolto anche ai ragazzi che risiedono nella Comunità “Mondo Piccolo”.

Leonardi Diego, Moretti Silvana, Reggiani

Area N° 4 MULTIMEDIALITÀ E NUOVE TECNOLOGIE

Aggiornamento Sito Web. Raccolta ed elaborazione materiali per Giornalino telematico. Elaborazione materiali da convertire su supporto informatico / telematico: POF,

Giornalini, Progetti...

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Roberto Formazione e aggiornamento docenti sulle tecnologie informatiche.

3.3 LE COMMISSIONI E I GRUPPI DI LAVORO P.O.F.

COORDINATORE Costi Giovanni

COMPONENTI Prevoli Claudia, Fracassi Daniela, Rossi Maria Luisa, Iasoni Cecilia, Barbieri Chiara, Galvani Elsa, Bottazzi Ilaria

OBIETTIVI Elaborazione P.O.F. a.s. 2009-2010

ATTIVITÀ

PREVISTE Elaborazione P.O.F a. s. 2009-2010. Elaborazione estratto P.O.F. a. s. 2009-2010 per le famiglie (gennaio 2009). Verifica e monitoraggio dell‟attività (in tutto l‟anno scolastico).

SICUREZZA

COORDINATORE Vescovi Ivana

COMPONENTI Romanini Anna, Giovannelli Daniele, Iafelice Teresa

OBIETTIVI Aggiornare documenti: piani di emergenza e documenti di valutazione dei rischi (L.626/94). Controllare se nella scuola sono presenti i segnali e le indicazioni di emergenza. Organizzare e attuare prove di evacuazione. (2 prove all‟anno). Organizzare attività per gli alunni di educazione alla sicurezza e di prevenzione incidenti a casa e a scuola. Educare alla sicurezza alimentare. Organizzare corsi per il conseguimento del patentino per guidare il motorino. Attuare lezioni e incontri di educazione stradale.

ATTIVITÀ

PREVISTE Conoscenza del comportamento da tenere, nel corso delle prove di evacuazione, nelle varie situazioni di pericolo

(terremoto, incendio, alluvioni…). Prove di evacuazione con la presenza dei militi della Protezione Civile e dell‟Assistenza Pubblica, delle Guardie

Forestali e dei Vigili. Sensibilizzazione degli alunni sul comportamento da tenere sulla strada come pedoni. Responsabilizzazione alla prevenzione di incidenti sulle strade e luoghi limitrofi. Acquisizione di comportamenti corretti in qualità di ciclista o passeggero su veicoli privati o pubblici. Conoscenza dell‟importanza dell‟alimentazione, per sviluppare un comportamento responsabile nella scelta dei

cibi sia dal punto di vista nutrizionale che della sicurezza. (scelta di alimenti, lettura di etichette, provenienza materie prime...).

EDUCAZIONE AMBIENTALE

COORDINATORE Petrolini Silvia

COMPONENTI Tramalloni Ilaria, Iasoni Cecilia, Iafelice Teresa, De Stefano Rosanna, Zanotti Paola, Vicini Maria Vittoria, Moretti Silvana, Giovanelli Daniele

OBIETTIVI Sensibilizzare gli alunni ai problemi dell‟ambiente, Scoprire, valorizzare e far conoscere all‟esterno le ricchezze, le tradizioni e l‟economia locale, Avvalersi in modo costruttivo delle opportunità educative offerte dal territorio, Applicare l‟educazione ambientale in modo trasversale alle diverse discipline

ATTIVITÀ

PREVISTE coordinamento Progetto Parco, iniziative di educazione ambientale dell‟istituto (festa dell‟albero...) iniziative di formazione e aggiornamento docenti sul tema dell‟educazione ambientale analisi delle proposte, bandi, ecc. formulazione di progetti d‟istituto da proporre al Collegio dei Docenti

COMMISSIONE DISAGIO / SALUTE Cordinatore Lotto Monia

Componenti Marco D‟Acquisto, Francesca Calestani, Natascia Riccò, Marcella Pellegrino, Gagliardi Arturo

Attività previste

progetto stranieri: censimento degli alunni, incontro con gli insegnanti coinvolti, raccolta della documentazione degli interventi, coordinamento delle varie azioni

psicologa a scuola: raccolta proposte gestione psicologa (sportello per alunni, incontro con i docenti nei consigli di classe, incontro con i genitori), monitoraggio interventi

integrazione disabili: indicazioni per la stesura del PEI, del Piano Personalizzato e del Profilo Dinamico Funzionale, rapporti con l‟équipe e con lo psichiatra di Mondo Piccolo, indicazioni per la verifica in itinere (febbraio) e quella finale (maggio), proposte per coinvolgere tutti gli insegnanti della classe

casi sociali: incontro con assistenti sociali con i referenti di plesso (+ commissione disagio) disturbi alimentari: incontro in classe con un‟esperta nelle scuole medie di Tizzano, Corniglio, Palanzano vademecum insegnante di sostegno.

INFORMATICA

COORDINATORE Leonardi Diego

COMPONENTI Iafelice Teresa, Fornari Gianfranco, Alfieri Milena, Gagliardi Arturo, Piro Francesco, Moretti Silvana, Reggiani Roberto

ATTIVITÀ

PREVISTE Raccolta ed elaborazione materiali per Giornalino telematico. Elaborazione materiali da convertire su supporto informatico / telematico: POF, Giornalini, Progetti... Formazione e aggiornamento docenti sulle LIM e sulle tecnologie informatiche.

CONTINUITA’ - ORIENTAMENTO

COORDINATORE Iafelice Teresa, Schiaretti Giacomina

COMPONENTI Giacopinelli Paola, Barbieri Chiara, Alfieri Milena, Serventi Francesca, Rossi Maria Luisa, Costi Giovanni, Fontana Rossella, Vicini Loretta, Simonetti Anna Maria, Piazza Silvana, Petrolini Silvia, Reggiani Roberto, Depietri Chiara, Riccò Natascia, Galassi Sandra, Zanni Maria

ATTIVITÀ

PREVISTE

Criteri di valutazione

Prove di ingresso e in uscita

Attività in continuità tra i vari ordini di scuola

Orientamento per le scuole superiori

SPERIMENTAZIONE E FUTURO DELLE SCUOLE DI MONTAGNA

COORDINATORE Piazza Silvana

COMPONENTI Schiaretti Giacomina, Conti Anna Maria, Tramalloni Ilaria, Alfieri Milena, Vescovi Ivana, Fontana Rossella

ATTIVITÀ Aggiornamento bozza documento di sperimentazione da presentare nell‟incontro con EELL e USP.

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PREVISTE Esame e monitoraggio delle “criticità” dell‟Istituto.

Proposte da formulare al Collegio dei Docenti, al Dirigente Scolastico e agli Enti scolastici e territoriali.

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3.4 Gli Orari di funzionamento delle scuole comune scuola Inizio termine giorni

Corniglio

Infanzia 8,00 16,00 Dal lunedì al venerdì

Primaria 8,00 13,00 Mer., ven.

8,00 16,00 Lun, mart., gio.

Secondaria di 1° grado 8,00 16,00 Lun., mart., gio.

8,00 13,00 Mer., ven.

Beduzzo

Infanzia 8,00 16,00 Dal lunedì al venerdì

Primaria 8,15 12,45 mercoledì

8,15 16,15 Lun, Mar., Giov. e ven.

Tizzano

Infanzia 8,00 16,00 Dal lunedì al venerdì

Primaria 8,05 16,05 Lun, mart., gio. ven

8,05 12,05 Mercoledì

Secondaria di 1° grado 8,00 13,10 Mercoledì (da aprile anche il venerdì)

8,00 16,05 Lun., Mar., gio e ven. (il venerdì fino ad aprile)

Lagrimone

Infanzia 8,15 16,15 dal lunedì al venerdì

Primaria 8,15 16,15 Lun., mar., mer., giov.

8,15 12,15 Venerdì

Monchio

Infanzia 8,00 16,00 Dal lunedì al venerdì

Primaria 8,00 16,00 Dal lunedì al venerdì

Secondaria di 1° grado 8,00 13,00 Lun, Merc. e ven.

8,00 16,00 Mar., Giov

Palanzano Primaria 8,00 16,00 Dal lunedì al venerdì

Secondaria di 1° grado 8,00 16,00 Mar., Giov 8,00 13,00 Lun., merc., ven.

3.5 ORARI DELLA SEGRETERIA

dal lunedì al venerdì, dalle 7.30 alle 9.00 e dalle 12.00 alle 13.00.

3.6 ORARIO SETTIMANALE SCUOLE DELL’INFANZIA

Corniglio 8.00-16.00

dal lunedì al venerdì

Beduzzo 8.00-16.00

Tizzano 8.00-16.00

Lagrimone 8.15-16.15

Monchio 8.00-16.00

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3.7 ORARIO SETTIMANALE DELLE SCUOLE PRIMARIE

ORARIO SCUOLA PRIMARIA DI BEDUZZO

CL I CL II CL III CL IV CL V

L U N E D I‟

8.15/10,30 GALLASSI SCHIARETTI - GAGLIARDI CATALANO

10,30/11.00 Intervallo

11.00/12.40 CONTI GALLASSI BOCCHI CATALANO - GAGLIARDI

SCHIARETTI

12.40/14,00 MENSA: CONTI - BOCCHI

14.00/16.15 CONTI BOCCHI – GAGLIARDI (14,00/15.40)

CL I CL II CL III CL IV CL V

M A R T E

8.15/10,30 GALLASSI CONTI BOCCHI SCHIARETTI

10,30/11.00 Intervallo

11.00/12.40 SCHIARETTI CATALANO BOCCHI

12.40/14,00 MENSA: GALLASSI – CATALANO

14.00/16.15 GALLASSI CATALANO

CL I CL II CL III CL IV CL V

M E R C

8.15/10,30 CONTI GALLASSI SCHIARETTI BOCCHI CATALANO

10,30/11.00 Intervallo

11.00/12.40 GALLASSI CONTI CATALANO SCHIARETTI BOCCHI

13,00/15,00 PROGRAMMAZIONE

CL I CL II CL III CL IV CL V

G I O V E

8.15/10,30 DE PIETRI – religione SCHIARETTI BOCCHI CATALANO

10,30/11.00 Intervallo

11.00/12.40 CONTI GALLASSI CATALANO SCHIARETTI DE PIETRI

12.40/14,00 MENSA: CONTI – SCHIARETTI

14.00/16.15 CONTI DE PIETRI SCHIARETTI

CL I CL II CL III CL IV CL V

V E N E R D

8.15/10,30 GALLASSI CONTI SCHIARETTI CATALANO /

BOCCHI

10,30/11.00 Intervallo

11.00/12.40 CONTI BOCCHI CATALANO SCHIARETTI

12.40/14,00 MENSA: GALLASSI – BOCCHI

14.00/16.15 GALLASSI BOCCHI

Ambiti disciplinari

docente discipline

CONTI ANNAMARIA matematica e scienze (classi 1° e 2°), arte e immagine (classi 1° e 2°),

GALLASSI SANDRA italiano e ambito antropologico (classi 1° e 2°), motoria e musica (classi 1° e 2°)

SCHIARETTI GIACOMINA lingua inglese, italiano (classi 3°, 4°, 5°)

CATALANO GIUSI Ambito antropologico (classi 3°, 4°, 5°), arte e immagine (classi 3°, 4°, 5°).

BOCCHI MARZIA matematica e scienze (classi 3°, 4°, 5°), motoria e musica (classi 3°, 4°, 5°),

DE PIETRI CHIARA: religione cattolica

GAGLIARDI ARTURO sostegno

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ORARIO SCUOLA PRIMARIA DI CORNIGLIO

1^ 2^ 3^ 4^ 5^

LUNED ì

8,00 MORETTI SILVANA

VETRANO LILLI ZANNI MARIA 9,00

10,20 INTERVALLO

10,40 ZANNI MARIA VETRANO LILLI

11,40

12,40 MENSA: ZANNI MARIA

14,00 MORETTI SILVANA VETRANO LILLI

15,00 VETRANO LILLI MORETTI SILVANA

MARTED ì

8,00 ZANNI MARIA MORETTI SILVANA VETRANO LILLI

9,00

10,20 INTERVALLO

10,40 DE PIETRI CHIARA

11,40

12,40 MENSA: VETRANO LILLI

14,00 VETRANO LILLI ZANNI MARIA

15,00

MERCOL

8,00 VETRANO LILLI

ZANNI MARIA MORETTI SILVANA 9,00

10,20 INTERVALLO

10,40 VETRANO LILLI

MORETTI SILVANA 11,40

USCITA ORE 13

GIOVED ì

8,00 MORETTI SILVANA

VETRANO LILLI

ZANNI MARIA 9,00

10,20 INTERVALLO

10,40 VETRANO LILLI

11,40 MORETTI SILVANA

12,40 MENSA: MORETTI SILVANA

14,00 ZANNI MARIA MORETTI SILVANA

15,00

VENERD ì

8,00 ZANNI MARIA MORETTI SILVANA VETRANO LILLI

9,00

10,20 INTERVALLO

10,40 MORETTI SILVANA ZANNI MARIA

11,40

USCITA ORE 13

Ambiti disciplinari

Docente discipline

Zanni Maria Lingua italiana, lingua inglese

Moretti Silvana Matematica, arte e immagine, informatica

Vetrano Calogerina Scienze, storia, geografia, educazione musicale, educazione motoria

De Pietri Chiara Religione cattolica

ZANNI MARIA

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ORARIO SCUOLA PRIMARIA DI MONCHIO

CL I CL V CL III CL IV

L U N E D I‟

8.00/9.00 CAVALLI (Religione) VICINI (Italiano)

9.00/10.00

10.00/11.00 ZANOTTI – GUATTERI (matematica – scienze)

VICINI (Italiano) 11.00/12.00

12.00/13.00 MENSA GUATTERI

13.00/14.00

14.00/15.00 ZANOTTI (Geografia) CAVALLI (Religione)

15.00/16.00

CL I CL V CL III CL IV

M A R T E D I‟

8.00/9.00 VICINI – GUATTERI (Italiano – Tecnologia)

ZANOTTI (Matematica) 9.00/10.00

10.00/11.00 VICINI – GUATTERI (Italiano – Tecnologia)

ZANOTTI (Matematica) 11.00/12.00

12.00/13.00 MENSA GUATTERI

13.00/14.00

14.00/15.00 VICINI (Musica)

15.00/16.00

CL I CL V CL III CL IV

M E R C O L E D

8.00/9.00 ZANOTTI (Matematica) VICINI (Italiano)

9.00/10.00

10.00/11.00 ZANOTTI (Matematica)

VICINI – GUATTERI (Storia – tecnologia) 11.00/12.00

12.00/13.00 MENSA: GUATTERI

13.00/14.00

14,00/15,00 GUATTERI (Ed. Motoria)

15,00/16,00

CL I CL V CL III CL IV

G I O V E D I‟

8.00/9.00 VICINI (Italiano) GUATTERI (Scienze)

9.00/10.00

10.00/11.00 VICINI (Storia)

ZANOTTI – GUATTERI (Matematica – Tecnologia) 11.00/12.00

12.00/13.00 MENSA ZANOTTI

13.00/14.00

14.00/15.00 ZANOTTI (Immagine)

15.00/16.00

CL I CL V CL III CL IV

V E N E R D I‟

8.00/9.00 GUATTERI (Scienze) ZANOTTI (Matematica)

9.00/10.00

10.00/11.00 BATTISTINI (inglese) ZANOTTI (Geografia)

11.00/12.00

12.00/13.00 MENSA VICINI

13.00/14.00

14.00/15.00 VICINI (Italiano) BATTISTIINI (Inglese)

15.00/16.00

Ambiti disciplinari

Guatteri: scienze, tecnologia, ed motoria

Vicini: italiano, storia, ed. musicale

Zanotti: matematica, geografia, ed. immagine

Cavalli: religione cattolica

Battistini (esperta esterna): inglese

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ORARIO SCUOLA PRIMARIA DI LAGRIMONE

GIORNI / ORE Cl 1^ Cl 2^ Cl. 3^ Cl . 4^ Cl. 5^

Lunedì

08,15-10,15 Bottazzi Galvani Vescovi Borchini Boccalini

10,15-12,15 Bottazzi Ilaria Borchini Alessandra

12,15-14,15 Mensa: Borchini Alessandra

14,15-16,15 Galvani Vescovi Boccalini

Martedì

08,15-10,15 Galvani Vescovi Bottazzi Borchini Boccalini

10,15-12,15 Bottazzi Galvani Vescovi Boccalini Borchini

12,15-14,15 Mensa: Vescovi Ivana

14,15-16,15 Bottazzi Galvani Borchini

Mercoledì

08,15-10,15 Bottazzi Vescovi Galvani De Pietri

10,15-12,15 Galvani De Pietri Borchini

12,15-14,15 Mensa: Boccalini Roberta

14,15-16,15 De Pietri Vescovi Boccalini

Giovedì

08,15-10,15 Romanini* BoTtazzi

Boccalini Borchini - Romanini #

10,15-12,15 Galvani Romanini Boccalini

12,15-14,15 Mensa: Bottazzi Ilaria

14,15-16,15 Bottazzi Galvani Boccalini Borchini

Venerdì

08,15-10,15 Bottazzi Galvani Vescovi Boccalini Borchini

10,15-12,15 Bottazzi Vescovi Galvani Borchini Boccalini

Ambiti disciplinari:

BOCCALINI ROBERTA: italiano, storia, educazione all‟immagine, geografia (2-3-4 °)

BORCHINI ALESSANDRA: matematica, scienze, educ. motoria, musica, geografia (5°)

# in compresenza con Romanini Anna insegnante L2

BOTTAZZI ILARIA: italiano, educ. immagine, musica, scienze (1°-2°), storia (1°-2°-3°), ed. motoria (1°-2°-3°),

*in compresenza con Romanini Anna insegnante L2

DE PIETRI CHIARA: religione cattolica

GALVANI ELSA: matematica (1°-2°-3°), scienze (3°), geografia (1°)

VESCOVI IVANA: italiano, musica, educazione all‟immagine, 4 ore nel plesso di Tizzano (giovedì 08,05-12,05) ROMANINI ANNA: L2 dalle 08,15-09.05 (1°), dalle 09,05-10,15 (4°-5°), dalle 10,15-12,15 (2°-3°)

GAGLIARDI ARTURO: Insegnante di sostegno

Programmazione settimanale venerdì dalle 12,30 alle 14,30

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ORARIO SCUOLA PRIMARIA DI PALANZANO

GIORNI ORARIO

CLASSE 1^/ 2^/ 5^ CLASSE 3^/4^

LUNEDI’ 8-10 BATTAGLIOLI FRACASSI

10-12 BATTAGLIOLI FRACASSI

12-14 VILLANI VILLANI

14-16 VILLANI BATTAGLIOLI

MARTEDI’ 8-10 VILLANI / BATTAGLIOLI FRACASSI

10-12 VILLANI / BATTAGLIOLI FRACASSI

12-14 VILLANI VILLANI

14-16 BATTAGLIOLI FRACASSI

MERCOLEDI’ 8-10 BATTAGLIOLI/VILLANI FRACASSI / GAGLIARDI

10-12 BATTAGLIOLI/VILLANI FRACASSI / GAGLIARDI

12-14 CAVALLI CAVALLI

14-16 CAVALLI CAVALLI

GIOVEDI’ 8-10 BATTAGLIOLI VILLANI / GAGLIARDI

10-12 BATTAGLIOLI VILLANI/ GAGLIARDI / FRACASSI(dalle h 11.00)

12-14 FRACASSI FRACASSI

14-16 FRACASSI FRACASSI

VENERDI’

8-10 BATTAGLIOLI FRACASSI / GAGLIARDI

10-12 VILLANI FRACASSI / GAGLIARDI

12-14 VILLANI VILLANI

14-16 VILLANI VILLANI

Ambiti disciplinari:

BATTAGLIOLI CARLA: matematica, informatica, scienze, geografia, inglese, arte & immagine (1^/2^/5^);

inglese (3^/4^)

FRACASSI DANIELA:italiano, matematica, informatica, scienze, arte & immagine, ed. motoria

VILLANI MARIA ANTONIETTA: italiano, storia, geografia, ed.musicale (1^/2^/5^); storia, geografia,

ed.musicale (3^/4^)

CAVALLI FEDERICA: religione cattolica

GAGLIARDI ARTURO (sostegno) Programmazione settimanale martedì dalle 16,00 alle 18,00

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ORARIO SCUOLA PRIMARIA DI TIZZANO

CL I CL II CL III CL IV CL V

L U N E D I‟

8.05/9.05 DE PIETRI rel. SORRENTINO BOCCHI GIACOPINELLI

9.05/10.05 DE PIETRI rel. SORRENTINO BOCCHI GIACOPINELLI

10.05/11.05 ROMANINI PREVOLI BOCCHI DE PIETRI

11.05/12.05 ROMANINI PREVOLI BOCCHI DE PIETRI

12.05/13.05 MENSA PREVOLI ROMANINI

13.05/14.05

14.05/15.05 PREVOLI DE PIETRI ROMANINI

15.05/16.05 PREVOLI DE PIETRI ROMANINI

CL I CL II CL III CL IV CL V

M A R T E D I‟

8.05/9.05 PREVOLI ROMANINI BOCCHI

9.05/10.05 PREVOLI ROMANINI BOCCHI

10.05/11.05 PREVOLI ROMANINI BOCCHI SORRENTINO GIACOPINELLI

11.05/12.05 PREVOLI ROMANINI BOCCHI SORRENTINO GIACOPINELLI

12.05/13.05 MENSA SORRENTINO GIACOPINELLI

13.05/14.05

14.05/15.05 GIACOPINELLI SORR./RAUSO

15.05/16.05 GIACOPINELLI SORR./RAUSO

CL I CL II CL III CL IV CL V

M E R C O L

8.05/9.05 PREVOLI ROMANINI SORRENTINO BOCCHI GIACOPINELLI

9.05/10.05 PREVOLI ROMANINI SORRENTINO BOCCHI GIACOPINELLI

10.05/11.05 ROMANINI PREVOLI SORRENTINO GIACOPINELLI BOCCHI

11.05/12.05 ROMANINI PREVOLI SORRENTINO GIACOPINELLI BOCCHI

12.15/13.15 PROGRAMMAZIONE

13.15/14.15

CL I CL II CL III CL IV CL V

G I O V E D I‟

8.05/9.05 PREVOLI VESCOVI SORRENTINO BOCCHI

9.05/10.05 PREVOLI VESCOVI SORRENTINO BOCCHI

10.05/11.05 VESCOVI PREVOLI REMIGIO SORRENTINO GIACOPINELLI

11.05/12.05 VESCOVI PREVOLI SORRENTINO REMIGIO GIACOPINELLI

12.05/13.05 MENSA GIACOPINELLI BOCCHI

13.05/14.05 GIACOPINELLI BOCCHI

14.05/15.05 GIACOPINELLI BOCCHI REMIGIO

15.05/16.05 REMIGIO GIACOPINELLI BOCCHI

CL I CL II CL III CL IV CL V

V E N E R D I‟

8.05/9.05 ROMANINI BOCCHI BOCCHI GIACOPINELLI

9.05/10.05 ROMANINI BOCCHI BOCCHI GIACOPINELLI

10.05/11.05 ROMANINI BOCCHI SORRENTINO GIACOPINELLI

11.05/12.05 ROMANINI BOCCHI SORRENTINO GIACOPINELLI

12.05/13.05 MENSA PREVOLI SORRENTINO

13.05/14.05 PREVOLI SORRENTINO

14.05/15.05 PREVOLI./RAUSO SORRENTINO

15.05/16.05 PREVOLI./RAUSO SORRENTINO

Ambiti disciplinari

Bocchi Sandrina: matematica – scienze

Depietri Chiara: religione cattolica

Giacopinelli Paola: italiano – storia – geografia – scienze – immagine

Prevoli Claudia: italiano – storia – geografia – ed. motoria

Romanini Anna: matematica – inglese

Sorrentino Carmela: italiano – storia – geografia – ed.motoria – immagine

Vescovi Ivana: scienze – tecnologia

Remigio Alessandro: esperto esterno per ed. musicale (progetto qualità)

Rauso Fabio: esperto esterno per ed.motoria (progetto qualità)

* laboratorio di lettura – potenziamento – recupero – attività manuali

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3.8 ORARI SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO GRADO ORARIO DELLA SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO DI CORNIGLIO cl. 1^ cl. 2^ cl. 3^

L U N E D I’

8,00 – 8,50 INGLESE SCIENZE / MATEMATICA LETTERE 1

8,50 – 9,40 SCIENZE / MATEMATICA INGLESE

9,40 – 10,25 LETTERE 1 SC./MAT. INGLESE

10,25 – 10,35 Intervallo SC/MAT - LETTERE 1

10,35 – 11,20 SCIENZE / MATEMATICA INGLESE LETTERE 1

11,20 – 12,10 INGLESE LETTERE 2 SCIENZE / MATEMATICA

12,10 – 13,00 MUSICA LETTERE 2 INGLESE

13,00 – 14,00 Mensa: LETT. 1 – MUSICA - MATEMATICA

14,00 – 15,00 LETT 1 LAB LETT 2 LAB MUSICA LAB

15,00 – 16,00 LETT. 2 LAB MUSICA LAB LETT. 1 LAB

M A R T E D I’

8,00 SC./MAT. FRANCESE LETTERE 1

8,50 FANCESE * LETTERE 2 * LETTERE 1 *

9,40 FRANCESE LETTERE 2 SC./MAT.

10,25 Intervallo FANCESE - LETTERE 2

10,35 LETTERE 1

LETTERE 2 SCIENZE / MATEMATICA

11,20 TECNICA

12,10 LETTERE 2 ED. FISICA

13,00 Mensa LETTERE 2 – TECNICA - ED. FISICA

14,00 TECNICA ED. FISICA

15,00

M E R C O L

8,00 LETTERE 2 SCIENZE / MATEMATICA LETTERE 1

8,50

9,40 ED. ARTIS. LETTERE 2 MUSICA

10,25 Intervallo: MATEMATICA - MUSICA

10,35 LETTERE 1

LETTERE 2 SC./MAT

11,20 MUSICA ED. ARTIS.

12,10 MUSICA LETTERE 2 ED. ARTIS.

G I O V E D I’

8,00 SC./MAT. INGLESE LETTERE 1

8,50 INGLESE SC./MAT. LETTERE 1

9,40 SC./MAT. LETTERE 2 LETTERE 1

10,25 Intervallo: INGLESE - LETTERE 1

10,35 INGLESE LETTERE 2 SC./MAT.

11,20 LETTERE 2 ED. FISICA SC./MAT.

12,10 ED. ARTIST. LETTERE 2 INGLESE

13,00 Mensa: ED. ART. - INGLESE

14,00 ED. FISICA ED. ARTIST. ED. TECNICA

15,00 ED. FISICA ED. ARTIST. ED. TECNICA

V E N E R D I’

8,00 LETTERE 1 SC./MAT. FRANCESE

8,50 LETTERE 1 SC./MAT. FRANCESE

9,40 RELIGIONE LETTERE 2 SC./MAT

10,25 Intervallo: RELIGIONE - LETTERE 2

10,35 SC./MAT. FRANCESE + RELIGIONE LETTERE 1

11,20 LETTERE 2 FRANCESE RELIGIONE

12,10 LETTERE 2 RELIGIONE

classi aperte Lettere 1: Costi Lettere 2: De Stefano

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ORARIO SCUOLE SECONDARIE DI 1° GRADO DI PALANZANO E MONCHIO

Palanzano 2^ Palanzano 1^ - 3^ Monchio 2^ - 3^

L U N E D I’

8:00 - 9:00 ITA ING MAT

9:00 - 10:00 ING ITA S1+S2 ITA + sostegno

10:00 – 10:55 ING ITA + MAT S1+S2 ITA + sostegno

Intervallo italiano + sostegno1 (riserva: sostegno2) italiano

11:05 - 12:00 MAT ITA S1+S2 ITA + sostegno

12:00 - 13:00 MAT ITA S1+S2 ING

M A R T E D I’

8:00 - 9:00 MAT ITA FRA + sostegno

9:00 – 10.00 MAT ITA S1+S2 FRA + sostegno

10:00 – 10:55 ITA MAT S1+S2 ITA + educatrice

Intervallo matematica + sostegno2 (riserva: sostegno1) italiano

11:05 - 12:00 ED. FIS ED. FIS S1+S2 ITA + educatrice

12:00 - 12:55 Mensa

ED. FIS artistica

ED. FIS S1+S2 ITA + educatrice italiano

14:00 – 15:00 ART ART TEC

15:00 - 16:00 ART ART TEC

M E R C

O L

8:00 - 9:00 ITA MAT ING + sostegno

9:00 - 10:00 ITA FRA S1+S2 ING + sostegno

10:00 - 10:55 ITA FRA S1+S2 MAT + educatrice

Intervallo francese + sostegno2 (riserva: italiano) matematica

11:05 - 12:00 FRA ITA + ED FIS S1+S2 MAT + educatrice

12:00 - 13:00 FRA ITA + ED FIS MAT + educatrice

G I O V E D I’

8:00 - 9:00 ITA MAT REL

9:00 – 10.00 ITA MAT S1+S2 MUS + sostegno

10:00 - 10:55 MAT ITA S1+S2 MUS + sostegno

Intervallo italiano + sostegno1 (riserva: matematica) ed. fisica

11:05 - 12:00 TEC MUS + ITA S1+S2 ED. FIS

12:00 - 12:55 Mensa

TEC (2 turni al mese musica )

MUS S1+S2 (2 turni al mese tecnica )

ED. FIS sostegno

14:00 – 15:00 MUS TEC ART

15:00 - 16:00 MUS TEC ART

V E N E R D

8:00 - 9:00 ING ITA MAT + sostegno

9:00 - 10:00 ITA ING S1+S2 MAT + sostegno

10:00 - 10:55 ITA ING S1+S2 ITA + educatrice

Intervallo inglese + ed. fisica (riserva: matematica) italiano

11:05 - 12:00 REL MAT S1+S2 ITA + educatrice

12:00 - 13:00 MAT REL ITA + educatrice

PALANZANO

Italiano (Alfieri) - Matematica (Giovanelli) - Sostegno1 (Lotto) - Sostegno2 (Pellegrino) - Religione (Don Benedini)- Musica (Creola) - Ed. Fisica (D‟Acquisto) - Ed. Artistica (Cuccolini) - Inglese (Pastanella) – Ed. Tecnica (Piro) – Francese (Privitera) MONCHIO

Italiano (Serventi) - Matematica (Giovanelli) - Sostegno (D‟Acquisto) - Religione (Don Benedini) - Musica (Creola) - Ed. Fisica (D‟Acquisto) - Ed. Artistica (Cuccolini) - Inglese e Francese (Pastanella) – Ed. Tecnica (Sanseverino) – Educatrice (Negri)

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ORARIO SETTIMANALE SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO DI TIZZANO

LETTERE 1: PIAZZA LETTERE 2: CALESTANI LETTERE 3: LEONARDI MATEMATICA 1: PETROLINI MATEMATICA 2: REGGIANI INGLESE: FORNARI ARTE: BELLEDI MUSICA: REMIGIO TECNOLOGIA: MAIANO FRANCESE: RICCO‟ ATT.MOTORIE: TACCONI SOSTEGNO: SANTACOLOMBA RELIGIONE: CONFORTI

CLASSE 1^ CLASSE 2^ CLASSE 3^

L U N E D I’

07.55-08.50 REGGIANI PETROLINI RICCO‟ 08.50-09.40 REGGIANI PETROLINI/SANTACOLOMBA PIAZZA 09.40-10.30/ REGGIANI / PETROLINI CALESTANI PIAZZA/ SANTACOLOMBA 10,30 – 10,40 INTERVALLO: PETROLINI - PIAZZA 10.40-11.30 PIAZZA CALESTANI /SANTACOLOMBA PETROLINI 11.30-12.20 REGGIANI /MAIANO CALESTANI PIAZZA / SANTACOLOMBA 12.20-13.10 TACCONI MAIANO PIAZZA / CALESTANI 13.10-14.15 MENSA: RICCO‟ - MAIANO 14.15-1510 MAIANO RICCO‟ TACCONI 15.10-16.05 RICCO‟ TACCONI MAIANO

CLASSE 1^ CLASSE 2^ CLASSE 3^

M A R T E D I’

07.55-08.50 CONFORTI FORNARI PETROLINI 08.50-09.40 FORNARI PETROLINI CONFORTI 09.40-10.30 REMIGIO PERTOLINI / CONFORTI FORNARI 10,30 – 10,40 INTERVALLO: REMIGIO - FRONARI 10.40-11.30 LEONARDI /PIAZZA CONFORTI BELLEDI 11.30-12.20 LEONARDI / CALESTANI REMIGIO BELLEDI 12.20-13.10 LEONARDI /PIAZZA CALESTANI /BELLEDI REMIGIO 13.10-14.15 MENSA: PIAZZA - CALESTANI 14.15-1510 LEONARDI /REMIGIO CALESTANI PIAZZA 15.10-16.05 LEONARDI CALESTANI PIAZZA /BELLEDI

CLASSE 1^ CLASSE 2^ CLASSE 3^

M E R C O L.

07.55-08.50 REGGIANI PETROLINI FORNARI 08.50-09.40 REGGIANI CALESTANI /PETROLINI PIAZZA /SANTACOLOMBA 09.40-10.30 FORNARI CALESTANI /LEONARDI PETROLINI /REGGIANI 10,30 – 10,40 INTERVALLO: CALESTANI - LEONARDI 10.40-11.30 LEONARDI /PIAZZA FORNARI PETROLINI 11.30-12.20 LEONARDI /FORNARI CALESTANI PIAZZA /PETROLINI 12.20-13.10 LEONARDI CALESTANI PIAZZA /FORNARI

CLASSE 1^ CLASSE 2^ CLASSE 3^

G I O V E D I’

07.55-08.50 RICCO‟ PETROLINI MAIANO 08.50-09.40 MAIANO PETROLINI RICCO‟ 09.40-10.30/10.40

LEONARDI N. RICCO‟ A. TACCONI

10,30 – 10,40 INTERVALLO: RICCO‟ - TACCONI 10.40-11.30 LEONARDI /CALESTANI TACCONI PETROLINI /MAIANO 11.30-12.20 TACCONI MAIANO PETROLINI/SANTACOLOMBA 12.20-13.10 A. TACCONI CALESTANI /SANTACOLOMBA PIAZZA/SANTACOLOMBA 13.10-14.15 MENSA: PIAZZA - CALESTANI 14.15-1510 LEONARDI CALESTANI/SANTACOLOMBA PIAZZA /PETROLINI 15.10-16.05 LEONARDI CALESTANI PIAZZA

CLASSE 1^ CLASSE 2^ CLASSE 3^

V E N E R D I’

07.55-08.50 FORNARI BELLEDI PIAZZA /SANTACOLOMBA 08.50-09.40 LEONARDI BELLEDI FORNARI/SANTACOLOMBA 09.40-10.30 BELLEDI RICCO‟ PIAZZA /CALESTANI 10,30 – 10,40 INTERVALLO: BELLEDI - SANTACOLOMBA

10.40-11.30 BELLEDI REMIGIO PIAZZA /CALESTANI 11.30-12.20 REMIGIO CALESTANI /SANTACOLOMBA PETROLINI 12.20-13.10 REGGIANI /PETROLINI CALESTANI /SANTACOLOMBA REMIGIO 13.10-14.15 MENSA: PETROLINI - REGGIANI 14.15-1510 REGGIANI S. PETROLINI SANTACOLOMBA 15.10-16.05 REMIGIO REMIGIO /SOSTEGNO REMIGIO

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3.9 ORARIO SERVIZIO COLLABORATORI SCOLASTICI Plesso Orario collaboratore 1° Turno 2° Turno GORNI NOTE

CORNIGLIO 7,10 – 17,00

MIODINI MARIELLA 7,10/14,22 Da lun a ven A giorni alterni

ORLANDINI ELISABETTA 9,48 /17,00

DONATI PATRIZIA 12,45/16,15 LUN, MERC, VEN

Orario fisso 12,45/16,30 MAR, GIO.

BEDUZZO 7,10 – 17,00

BIGNARDI CARLA 7,10 /14,22 Dal lun al ven. A giorni alterni

BARATTA PATRIZIA 9,48/17,00

LAGRIMONE 7,10 – 18,00

ROZZI MARCELLA 7,10/14,22 LUN, MAR, MERC, GIO.

A mesi alterni 9,10 /16,22 VEN.

GANDOLFI SABINA 10,48/18,00 LUN, MAR, MER, GIO.

7,10 /14,22 ven

MONCHIO 7,18 – 17,00

VESCOVI VITALINA 7,18/14,30 DAL LUN AL VEN

A settimane alterne VICINI MARCO 9,48/17,00

PALANZANO 7,18 – 17,00

FONTANA ROSANNA 7,18 /13,30 LUN, MERC, VEN

A settimane alterne

7,18 /14,00 + 14,30/16,30

MAR., GIO.

ROZZI ROSANNA 9,48/17,00 DAL LUN AL VEN.

TIZZANO MAT/EL

7,00 – 17,27

MADURERI SIMONA 7,00 /14,12 Lun, mar, gio, ven

A GIORNI ALTERNI

8,48 /16,00 MERC

ROSATI MARUSCA 10,15 /17,27 Lun, mar, gio, ven

7,00 /14,12 merc

TIZZANO SEC. 7,10 – 17,00

MIODINI ORNELLA 7,10 /14,22 “ A SETTIMANE ALTERNE MADURERI PAOLA 9,48/17,00

3.10 ORARI DI RICEVIMENTO DEI PROFESSORI DOCENTE MATERIA CLASSE GIORNO ORA note

C O R N I G L I O

Belledi Paolo Arte e immagine 1° - 2° - 3° mercoledì 10,30 – 11,20

Conforti Giovanna religione 1° - 2° - 3° venerdì 10,30 – 11,00 1° di ogni mese

Costi Giovanni lettere 1° - 3° martedì 9,40 – 10,30

De Stefano Rosanna lettere 1° - 2° mercoledì 11,20 – 12,10

Fornari Gianfranco Inglese 1° - 2° - 3° giovedì 11,20 – 12,10

Iafelice Teresa Rosaria Matematica – Scienze 1° - 2° - 3° mercoledì 9,40 – 10,30

Maiano Danila Tecnica 1° - 2° - 3° martedì 10,30 – 11,20 1° di ogni mese

Pizzo Nicoletta Ed. fisica 1° - 2° - 3° giovedì 10,40 – 11,10 1° di ogni mese

Remigio Alessandro Musica mercoledì 10,30 – 11,20 1° di ogni mese

Riccò Natascia Francese 1° - 2° - 3° venerdì 10,00 – 10,25

M O N C H

I O

Benedini Don Marcello religione 2° - 3° giovedì 9,00 – 9,30 1° di ogni mese

Cuccolini Greta Arte e immagine 2° - 3° giovedì 13,45 – 14,00 1° di ogni mese

Creola Alessandro musica 2° - 3° giovedì 8,45 – 9,00 1° di ogni mese

D‟Acquisto Marco Motoria , sostegno 2° - 3° martedì 10,00 – 10,40

Conforti Giovanna regione 1° - 2° - 3° venerdì 10,30 – 11,00 1° di ogni mese

Giovannelli Daniele Matematica e scienze 2° - 3° lunedì 9,00 – 9,20

Pastanella Mariangela Francese e Inglese 2° - 3° mercoledì 10,00 – 10,15

Sanseverino Gemma Tecnica 2° - 3° martedì 13,30 – 14,00 1° di ogni mese

Serventi Francesca Lettere 2° - 3° martedì 9,30 – 10,00

P A L A N Z A N O

Alfieri Milena LETTERE 1° - 2° - 3° GIOVEDI‟ 12:00 – 13:00

Giovannelli Daniele Matematica - Scienze 1° - 2° - 3° LUNEDI‟ 09:20 – 10:00

Pastanella Mariangela Inglese 1° - 2° - 3° LUNEDI‟ 10:55 – 11:15

Privitera Mario Francese 1° - 2° - 3° MERCOLEDI‟ 08:45 – 09:00

Creola Alessandro Ed. Musicale 1° - 2° - 3° GIOVEDI‟ 13:30 -14:00 2 volte al mese

Piro Francesco Ed. Tecnica 1° - 2° - 3° GIOVEDI‟ 13:30 -14:00 2 volte al mese

Cuccolini Greta Ed. Artistica 1° - 2° - 3° MARTEDI‟ 12:40 – 12:55

Don Benedini Religione 1° - 2° - 3° VENERDI‟ 10:55 – 11:05

D‟Acquisto Marco Ed. Fisica 1° - 2° - 3° MERCOLEDI‟ 10:45 – 11:00

Lotto Monia Sostegno 1 1° - 3° MERCOLEDI‟ 08:00 – 09:00

Pellegrino Marcella Sostegno 2 3° MERCOLEDI‟ 08:00 – 09:00

T I

Z Z A N O

Belledi Paolo Ed. Artistica 1° - 2° - 3° martedì 14,15 – 15,10

Calestani Francesca Lettere 2° - 3° Mercoledì 10,40 – 11,30

Conforti Giovanna religione 1° - 2° - 3° martedì 9,40 – 10,00 1° di ogni mese

Fornari Granfranco Inglese 1° - 2° - 3° mercoledì 8,50 – 9,40

Leonardi Diego Lettere 1° giovedì 11,30 – 12,20

Maiano Danila Ed. tecnica 1° - 2° - 3° giovedì 9,40 – 10,30 1° di ogni mese

Petrolini Silvia Matematica, scienze 1° - 2° - 3° giovedì 9,40 – 10,30

Piazza Silvana Lettere 1° - 3° giovedì 11,35 -12,20

Reggiani Roberto Matematica, scienze 1° lunedì 10,40 – 11,30

Remigio Alessandro Musica 1° - 2° - 3° martedì 10,40 – 11,30 1° di ogni mese

Riccò Natascia francese 1° - 2° - 3° lunedì 8,50 – 9,10

Santacolomba Anna sostegno mercoledì 9,40 – 10,30 1° di ogni mese

Tacconi Alessia Ed. fisica 1° - 2° - 3° giovedì 8,50 – 9,40 1° di ogni mese

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4. LE NOSTRE SCELTE EDUCATIVE E DIDATTICHE

I BISOGNI EDUCATIVI DELLA SOCIETA' CONTEMPORANEA

Le esigenze educative delle famiglie e degli alunni e le forme di educazione variano secondo i tempi e secondo le società. Nel passato gli obiettivi dell'educazione si proponevano la formazione di una persona subordinata alla società, a valori, regole e comportamenti indiscutibili. Oggi invece il sistema educativo tende alla formazione di una personalità autonoma, consapevole della propria identità, capace di concepire e gestire un proprio progetto di vita, dotato degli strumenti essenziali per inserirsi e vivere attivamente nel contesto sociale, economico e culturale che ci circonda. E' necessaria quindi una formazione di base vasta e articolata in modo che i vari campi del sapere e del saper fare siano in grado di "colloquiare" tra loro e concorrano alla costruzione di una personalità equilibrata, sicura e capace di inserirsi nel mondo della produzione (in senso lato) e di portare un valido contributo personale. L'AZIONE DELLA SCUOLA Nel tracciare le linee di un piano educativo è necessario tenere presente che ogni individuo ha una sua personalità, sue caratteristiche e una storia personale. L'educatore non può inoltre prescindere dai vari condizionamenti extra scolastici cui ogni alunno è sottoposto.

Per una positiva evoluzione dei processi di apprendimento, per un equilibrato sviluppo e per

superare eventuali svantaggi derivanti dall'ambiente socio-culturale di provenienza, la scuola deve compiere ogni sforzo, cercando di dare risposta ai"bisogni fondamentali" dei soggetti in età evolutiva: bisogno di sicurezza, di accettazione, di partecipazione, di cooperazione, ecc. L'alunno accrescerà la propria sicurezza solo se avrà la possibilità di avventurarsi nell'apprendimento scolastico sentendosi accettato e apprezzato dall'insegnante e dal gruppo classe. L'eterogeneità socio-culturale dell'utenza del nostro Istituto Comprensivo rende necessaria la realizzazione di percorsi di insegnamento-apprendimento sia comuni che differenziati allo scopo di favorire la crescita culturale di ognuno sviluppando, recuperando e/o potenziando le competenze di base e quelle strumentali, culturali e relazionali, idonee ad una attiva partecipazione alla vita sociale ed in particolare scolastica. Emerge inoltre dall'indagine una decisa volontà di partecipazione e il desiderio che la Scuola svolga un ruolo non solo educativo e formativo rivolto agli studenti, ma anche un ruolo in-formativo verso gli adulti, ad esempio, organizzando incontri con esperti su tematiche educative .

4.1 INTERAZIONE DELLA SCUOLA CON IL TERRITORIO La scuola si confronta con le esigenze emergenti del territorio e dispone opportune strategie educative, per ottimizzare i suoi risultati, anche a fronte di situazioni che comportano una diversificazione della didattica e dei suoi obiettivi.

CARATTERISTICHE RILEVATE STATEGIE EDUCATIVE ATTUATE DALLA SCUOLA

ETEROGENEITA‟ DI LIVELLI DI COMPETENZA E DI ABILITA‟, AUMENTO DI ALUNNI CON RITMI LENTI DI APPRENDIMENTO.

- Attenzione agli stili cognitivi personali (proposte diversificate di attività); - Valorizzazione e promozione delle abilità individuali; - Attività di recupero e consolidamento per gruppi; - Attività di teatro.

INTEGRAZIONE DI ALUNNI STRANIERI O DISABILI.

- Attività di alfabetizzazione linguistica individuale e/o di gruppo; - Attività di educazione alla convivenza democratica; - Educazione ai Diritti di cittadinanza; - Progetti specifici: teatro, attività espressive

ISOLAMENTO SOCIO-CULTURALE/ SOVRAESPOSIZIONE AI MEDIA.

Prolungamento dell‟orario scolastico (settimana corta e orario pomeridiano);

Laboratori di attività: motorie, artistiche, teatrali, musicali. Feste; Uscite didattiche, gite d‟istruzione, visite guidate; Alfabetizzazione al linguaggio dei mass-media.

IL FARE DELLA SCUOLA L‟offerta formativa definitiva dall‟Istituto è il risultato della coniugazione organica di diversi fattori interagenti: indirizzi ministeriali (Nuove Indicazioni per il curricolo), bisogni degli alunni, utilizzo di risorse del territorio, ricerca e sperimentazione nell‟ottica dell‟innovazione. I percorsi formativi attuati e sperimentati nelle diverse scuole dell‟Istituto riconoscono “la nostra Scuola come un luogo dove si attribuisce significato a ciò che si fa e dov‟è possibile la trasmissione dei valori che danno appartenenza, identità, passione”. (Indicazioni per il curricolo). La scuola è infatti il luogo privilegiato per esperienze nuove e motivanti, è il luogo in cui ci si incontra, ci si riascolta e si dialoga.

Tutte le scuole del nostro Istituto, promuovono un‟autonomia organizzativa e didattica che afferma ad ogni livello la centralità delle persone che apprendono: l‟apprendimento è, infatti, un processo dinamico e relazionale in cui va favorita la partecipazione consapevole alle varie esperienze formative. La scuola si preoccupa, quindi, di fornire occasioni di sviluppo della personalità in tutte le direzioni e favorire la progressiva maturazione della coscienza di sé e del proprio rapporto con il mondo esterno. La scuola fornisce le chiavi per “apprendere ad apprendere”, per costruire e trasformare le mappe dei saperi ed elaborare gli strumenti della conoscenza. La scuola affianca il compito “dell‟insegnare ad apprendere” a quello “dell‟insegnare ad essere”.

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4.2 PROPOSTE PROGETTUALI ED AMBITI DI SPERIMENTAZIONE L‟Istituto Comprensivo di Corniglio, nelle prospettive di continuità e di espansione delle migliori esperienze attivate sul territorio negli anni scolastici precedenti, dovrebbe consolidare ed ulteriormente definire la propria identità attraverso: 1) l'applicazione della legge sulla Autonomia Scolastica

con tutto ciò che prevede, consente e suggerisce; 2) la sperimentazione di un rinnovato patto

formativo/educativo tra le varie componenti dell‟Istituto (alunni, docenti e genitori) utile al proseguimento dei fondamentali obiettivi di benessere scolastico per tutti, fondato sulla condivisione di valori e regole comuni e sul reciproco riconoscimento di funzioni e compiti differenti. Grande attenzione sarà riservata agli alunni portatori di handicap, agli alunni stranieri e più in generale agli alunni in difficoltà con particolare riferimento ai ragazzi ospiti della Comunità “ Mondo Piccolo”;

3) la condivisione e la corresponsabilità del progetto educativo anche attraverso la formazione e l‟autoformazione;

4) l‟apertura della scuola a tutte le componenti delle comunità locali: Enti Pubblici, Associazioni di volontariato...;

5) la restituzione del tempo pieno con il doppio organico nelle scuole primarie;

6) la sperimentazione dell‟inserimento di bambini da 24 mesi a 3 anni nella scuola dell‟infanzia (Micronido, sezioni Primavera);

7) la sperimentazione di nuove forme/iniziative di creatività didattico – culturale e organizzativa,

incentrate sulla valorizzazione delle singole competenze dei docenti e garantite dalle disposizioni riferibili all‟autonomia scolastica;

8) scambi professionali di docenti sui tre ordini di scuola;

9) attività di alfabetizzazione e integrazione per gli alunni stranieri;

10) laboratori di continuità tra i diversi ordini di scuola e tra i diversi plessi (attività in biblioteca; giornalino della scuola, Musica)

11) laboratori per la sperimentazione di percorsi di lettura e scrittura, di attività teatrali, di musica, di attività motorie e per una nuova cittadinanza;

12) laboratorio per la sperimentazione di attività di educazione ambientale tenuto conto della massiccia e qualificata presenza sul territorio di aree naturali protette (parchi, riserve, oasi…) e di ricerca scientifica legata anche all‟utilizzo responsabile delle risorse (agenda 21);

13) laboratorio per la sperimentazione di avanzate strumentazioni e tecnologie informatiche da impiegare nelle attività didattico – culturali e organizzative dell‟Istituto (anche nell‟ottica degli indispensabili collegamenti collaborativi fra le varie scuole).

14) attività ricreative in orario extrascolastico che coinvolgano i ragazzi del territorio.

La scuola diviene così luogo in cui trovare “occasioni per vivere” il tempo della socialità.

________________________________________________________________________________

4.3 L’AGGIORNAMENTO DEI DOCENTI

Sulla base dei bisogni di formazione e aggiornamento evidenziati dagli insegnanti e per l‟attuazione di progetti che richiedono competenze specifiche sono stati programmate le seguenti iniziative: - incontri di laboratorio per l‟utilizzo delle Lavagne

interattive, - seminari con esperti sui temi delle produzioni

agricole compatibili con il parco. - corso di aggiornamento: “Campi di esperienza:

Linguaggi e giochi nella scuola dell‟infanzia” - Corso/laboratorio

- corso di formazione/aggiornamento sui temi della sicurezza e della privacy.

Descrizione sintetica degli interventi. - incontri di laboratorio per l’utilizzo delle Lavagne interattive. Gli incontri saranno condotti dai Proff.i Iafelice Teresa, Fornari Gianfranco e Gagliardi Arturo che hanno acquisito le competenze specifiche. Sono rivolti a tutti i docenti ma soprattutto a coloro che hanno a disposizione nel loro plesso delle lavagne interattive (scuole secondarie di 1° grado di Corniglio, Tizzano e Palanzano). - seminari con esperti sui temi delle produzioni agricole ecologiche. I seminari sono rivolti agli insegnanti impegnati nel progetto “P.A.R.C.O.” Le attività di carattere laboratoriale

saranno condotte da esperti messi a disposizione dal Parco del 100 laghi, al fine di permettere agli insegnanti di acquisire strumenti e metodologie per la programmazione e la conduzione del progetto didattico. - Corso di formazione e/o di aggiornamento sui temi della sicurezza e della Privacy, da organizzare in rete con altre scuole del territorio, sulla base delle risorse disponibili.

- Corso di aggiornamento:

“Campi di esperienza:Linguaggi e giochi nella scuola dell’infanzia” - Corso/laboratorio Per la realizzazione si è attivata la rete di scuole, comprendente:

IC di Langhirano, IC di Traversetolo, IC di Neviano degli Arduini.

Destinatari: Insegnanti dei 4 istituti Impegno orario di 20 ore: 10 in presenza, 10 on-line presso la propria sede di servizio Sede di svolgimento delle attività in presenza: Centro Paglia di Tizzano Val Parma Referente: Marco Pioli – Dir. Scol. IC Corniglio Presentazione Nella progettazione di questo intervento sono stati presi in considerazione i seguenti bisogni, dei quali i docenti sono sempre più consapevoli:

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superare l‟isolamento tipico delle sezioni e del plesso, particolarmente penalizzante per gli insegnanti nei nostri plessi di montagna;

utilizzare le potenzialità delle Tecnologie Informatiche per l‟insegnamento, l‟apprendimento e l‟aggiornamento professionale;

adottare una didattica attiva che permetta al bambino di essere protagonista nell‟esplorazione, nella scoperta, che incoraggi l‟apprendimento collaborativo, promuova la consapevolezza del proprio modo di apprendere, realizzi percorsi in forma di laboratorio – gioco.

I risultati attesi: conoscenza delle Indicazioni per il Curricolo; potenziamento delle capacità didattiche,

organizzative, relazionali e di competenze informatiche;

creazione di una rete a livello di comunità montana di ricerca didattica e di sperimentazione;

utilizzazione di una piattaforma e-learning ; realizzazione di un archivio documentabile per

docenti ove inserire documentazione didattica; attivazione di una rete di confronto e di scambio; sviluppo del senso di appartenenza al territorio della

Comunità Montana e alla scuola; maggiore attenzione alla progettazione e alla

programmazione didattiche Metodologie di lavoro Sarà utilizzata la Metodologia Attiva che alterna diverse situazioni e tipi di coinvolgimento: lezione frontale per il passaggio di informazioni e di

conoscenze; lavoro in piccoli gruppi per la discussione e il

confronto; attività pratiche con materiali di facile consumo in

piccolo gruppo; attività espressive (canto, gioco cantato, giochi

d‟atmosfera e giochi all‟aperto) in grande gruppo; comunicazione in plenaria di esperienze, riflessioni,

approfondimenti; riflessione e l‟approfondimento di esperienze

realmente vissute; ricerca, rielaborazione e documentazione delle buone

pratiche; utilizzo delle TIC e della piattaforma di e-learning. Articolazione del corso: Accoglienza (45‟) Mod. 1 - Input teorici (1 h e 45‟) Mod 2 - Attività pratiche (4 h) Mod 3 - Documentazione e messa in rete delle buone

pratiche (10 h) Monitoraggio e valutazione (2 h 30‟) Data: 1 aprile 2010 Dalle ore 8,00 alle ore 16,15 Conduzione del corso:

Agostina Melucci, Dir. Tec. - USR Emilia Romagna

Formatori C.E.M.E.A. – Milano

coordinatori di gruppo, scelti tra gli insegnanti partecipanti

Marco Pioli, Dir. Scol., Direttore del corso Bernardetta Schianchi, tutor per la Piattaforma

informatica Finalità La proposta intende non ridursi a una semplice

trasmissione di contenuti ed indicazioni ma essere una occasione per: scoprire o riscoprire capacità personali; accostarsi a nuove idee, metodologie e contenuti; valorizzare le esperienze professionali positive; fare un‟esperienza di ricerca, dove gli aspetti

intellettuali vengono stimolati al pari di quelli emotivi, operativi, sociali;

potenziare le competenze didattiche, con metodologie innovative e di gestione della sezione;

fare esperienza di lavoro in équipe per esercitare la responsabilità, confrontarsi, mettersi in discussione, sperimentare in situazione protetta nuove metodologie;

esercitare un metodo di lavoro in équipe; acquisire la consapevolezza dell‟esigenza di una

formazione continua; mettere in rete le scuole dell‟infanzia della Comunità

Montana, contribuendo a vincere l‟isolamento tipico delle scuole di montagna;

utilizzare le potenzialità della banda larga presente sul territorio per la formazione e aggiornamento dei docenti;

valorizzare, implementare ed estendere le buone pratiche che le scuole hanno avviato;

sviluppare interesse per la progettazione e la programmazione didattica;

Contenuti I contenuti del corso saranno i seguenti: input teorici sul tema “campi di esperienza: linguaggi

e giochi”, attività espressive da proporre in piccolo gruppo Attività espressive da proporre in grande gruppo raccolta, messa in comune (anche utilizzando le TIC)

delle buone pratiche realizzate in questi ultimi anni dalle nostre scuole;

monitoraggio e valutazione delle sperimentazioni. Programma della giornata in presenza (mod. 1 e 2) Giovedì 1 aprile Ore 8.00 / 8,45 Accoglienza Ore 8,45 / 10,30 Input teorici e discussione Ore 10,30 / 12,30 Attività pratiche Ore 12,30 / 13,45 Pausa Ore 13,45 / 15,45 attività pratiche Ore 15,45 / 16,15 Verifica della giornata Il modulo 3: raccolta delle esperienze didattiche da mettere in rete, utilizzando le TIC, a disposizione dei colleghi verrà realizzato nella propria sede di servizio. La data dell‟incontro conclusivo di verifica verrà deciso successivamente.

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5. OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO

L'educazione si esplica prospettando e perseguendo una serie di obiettivi formativi che l'Istituto scolastico pone

alla base della propria identità e della propria azione educativa, partendo dalla scuola dell'infanzia, quindi attraverso il ciclo della scuola primaria e lungo il percorso della scuola secondaria di I grado. Gli obiettivi formativi si possono dividere in due

tipologie:

COMPORTAMENTALI E RELAZIONALI

COGNITIVI Gli obiettivi formativi mirano allo sviluppo di capacità,

comportamenti e competenze personali e sociali che l'alunno deve migliorare e potenziare nel tempo, lungo tutto il suo curricolo scolastico, al fine di prendere sempre più coscienza di sé, come individuo e come persona, allo scopo di poter sviluppare le proprie capacità relazionali in mezzo agli altri e di poter sperimentare, apprendere e costruire adeguati strumenti conoscitivi, competenze differenziate e abilità operative nei diversi ambiti disciplinari e culturali, anche attraverso l'acquisizione di un efficace metodo di studio. OBIETTIVI COMPORTAMENTALI E RELAZIONALI

Sono gli obiettivi che si riferiscono principalmente all'acquisizione delle capacità di mettere in atto comportamenti coscienti a livello individuale e di relazione positiva e costruttiva con gli altri: la capacità di ascolto e di attenzione

l'autocontrollo negli atteggiamenti e nel linguaggio

il rispetto delle consegne e l'impegno nell'assolverle

l'autonomia personale verso se stessi e nella gestione delle proprie cose

lo sviluppo dell'autovalutazione, con senso critico e stima di sé

la maturazione della disponibilità verso gli altri (compagni e adulti), il rispetto delle regole comuni e dell'ambiente

l'acquisizione progressiva di valori sociali quali l'amicizia, la solidarietà, la lealtà, la partecipazione, la responsabilità...

la conoscenza e il rispetto delle diversità come fonte di arricchimento e di occasione di confronto costruttivo, contro pregiudizi di ogni tipo.

OBIETTIVI COGNITIVI

Sono gli obiettivi che si riferiscono allo sviluppo e all'acquisizione di capacità, abilità e competenze personali nei diversi campi d'esperienza e di apprendimento, per poter disporre di adeguati strumenti di indagine, conoscenza e comprensione della realtà:

la capacità di ascoltare e di comprendere

la capacità di osservare, individuare, descrivere e ordinare

la capacità di conoscere, ricordare, classificare

la capacità di comprendere, spiegare, interpretare, ipotizzare, risolvere problemi

lo sviluppo di adeguati strumenti comunicativi (saper leggere, scrivere, relazionare, esporre, discutere, argomentare)

la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite

lo sviluppo della fantasia, dell'immaginazione e della creatività

la capacità di comunicare attraverso modalità e linguaggi diversi (orali, scritti, grafico iconici, mimico-gestuali, manipolativi, musicali)

la conoscenza e l'utilizzo di strumenti e di tecnologie al fine di gestire al meglio le proprie conoscenze e le proprie capacità comunicative

lo sviluppo della "curiosità cognitiva" e dello spirito critico

l'acquisizione di un efficace metodo personale di studio

Le indicazioni nazionali prevedono le competenze in uscita solo per le classi terza e quinta. Le insegnanti elaborano, tuttavia, annualmente una programmazione didattica per tutte le classi e per tutte le discipline nel rispetto di tali indicazioni.

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5.1 SCUOLA DELL’INFANZIA

La Scuola dell‟Infanzia si colloca come primo segmento del sistema scolastico sotto il profilo pedagogico, metodologico e organizzativo. E‟ una scuola che mediante opportune e adeguate scelte metodologiche, consente ai bambini un primo funzionale approccio con i sistemi simbolico-culturali che caratterizzano l‟ambiente di vita e le stesse esperienze infantili. Al centro del progetto educativo della scuola dell‟infanzia vi sono quindi gli alfabeti del vivere, del pensare, del comunicare, del riflettere insieme, dell‟esprimersi e del rappresentare, tramite i diversi linguaggi della cultura. L‟intervento educativo della Scuola dell‟Infanzia ha per fine lo sviluppo cognitivo e culturale, che non avviene per trasmissione di contenuti, ma per riflessione sulle esperienze concrete del bambino. La Scuola dell‟Infanzia è efficace nella misura in cui è in grado di offrire ai bambini che la abitano un contesto educativo di qualità: questo è il principio di fondo che disegna ogni scelta e ogni azione della scuola stessa. Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo, Dir 3-8-2007, n 68, D.M: 31-7-2007, ponendosi in continuità con gli

Orientamenti della scuola materna del 1991, prospettano una Scuola dell‟Infanzia che si ponga la finalità di promuovere lo sviluppo dell‟identità, dell‟autonomia, della competenza e della cittadinanza dei bambini, per favorire la formazione integrale della persona. Sviluppo dell’identità Come rafforzamento di atteggiamenti di sicurezza, stima di sé, fiducia nelle proprie capacità, motivazione alla curiosità, nonché apprendimento a vivere positivamente l‟affettività, ad esprimere e controllare emozioni e sentimenti, a rendersi sensibili a quelli degli altri. Sviluppo dell’autonomia Come sviluppo della capacità di orientarsi e compiere scelte autonome, di interagire con gli altri, di aprirsi alla scoperta, all‟interiorizzazione ed al rispetto di valori, di pensare liberamente, di prendere coscienza della realtà

ed agire su di essa per modificarla. Sviluppo delle competenze Come sviluppo e/o consolidamento di abilità sensoriali, intellettive,motorie, linguistico/espressive e logiche/critiche, oltre che di capacità culturali e cognitive. Sviluppo della cittadinanza Come sviluppo della capacità di scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire i contrasti attraverso regole condivise, che si definiscono attraverso le relazioni, il dialogo, l‟espressione del pensiero, rispettoso del punto di vista dell‟altro e del rapporto uomo-ambiente. Un ulteriore elemento di continuità con gli Orientamenti del ‟91 è legato alla riconferma dei campi di esperienza; il concetto di campo di esperienza non può essere semplicemente accostato all‟idea di disciplina o di materia scolastica, ma come venivano definiti dagli O „91“i diversi ambiti del fare e dell‟agire del bambino”, in un ottica bruneriana, cioè di ambienti connotati dai segni della cultura ( gesti, linguaggi, immagini ) in grado di dare strutture e “scaffali” alla mente del bambino, di

amplificarla, andando ben oltre il semplice richiamo al “fare per il fare”, alla materialità delle azioni del bambino. Il campo è, per noi insegnanti e per i bambini, non una disciplina in tono minore, ma uno spazio simbolico e operativo che dà forma al pensiero. Ci sono più campi, cioè più modi per capire il mondo. Non in modo separato, ma integrato e unitario: la connessione tra i saperi che ci raccomanda E. Morin comincia a tre anni quando un bambino “ scivola” da un campo all‟altro per vedere e capire di più. I campi di esperienza non sono astratti e distaccati dalla realtà. Sono diversi modi di pensare, di affrontare la realtà, di conoscerla, di rielaborarla, di condividerla. Sono modi di trasformare esperienze dirette in cultura consapevole. Le “discipline” sono diffuse nelle situazioni, stanno dentro le esperienze

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CAMPI DI ESPERIENZA, OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO E TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE NELLA SCUOLA DELL'INFANZIA

La Scuola dell'Infanzia predispone il curricolo nel rispetto delle finalità, dei traguardi per lo sviluppo delle competenze e degli obiettivi di apprendimento posti nelle Indicazioni. Il curricolo nella Scuola dell'Infanzia si articola attraverso i CAMPI DI ESPERIENZA, che "sono luoghi del fare e dell'agire del bambino orientati dall'azione consapevole degli insegnanti e introducono ai sistemi simbolico-culturali". (Indicazioni per il Curricolo) IL SE' E L'ALTRO …è la conoscenza della propria identità personale e sociale per stare bene con sé stesso e con gli altri. È un cammino verso l'acquisizione di un'autonomia che promuove il raggiungimento della sicurezza nel rapportarsi con adulti, bambini e con l'ambiente. o Rafforzare l'autonomia, la stima di sé, l'identità. o Rispettare e aiutare gli altri. o Accorgersi della differenza di genere. o Lavorare in gruppo. o Conoscere la propria realtà territoriale. o Registrare ed esplorare momenti e situazioni, che

suscitano sentimenti diversi. o Soffermarsi sui grandi ed eterni temi della vita. Il bambino sa di avere una storia personale, ha raggiunto una prima consapevolezza della propria identità, dei propri diritti e dei diritti degli altri, dei valori, delle ragioni

e dei doveri che determinano il suo comportamento. IL CORPO IN MOVIMENTO … la crescita corporea, cognitiva ed emotiva sono strettamente interdipendenti e il linguaggio del corpo è dunque fondamentale e pone le basi per lo sviluppo degli altri linguaggi verbali e non verbali. Rappresentare lo schema corporeo. Muoversi con destrezza. Muoversi in base a suoni, rumori, indicazioni, ecc.. Curare la propria persona, gli oggetti, l'ambiente. Controllare l'affettività e le emozioni. Il bambino ha preso coscienza e acquisito il senso del proprio sé fisico, il controllo del corpo, delle sue funzioni,

della sua immagine, delle sue possibilità sensoriali, espressive, di relazione e sta imparando ad averne cura. Sa orientarsi nello spazio, prova piacere nel movimento. Conosce le diverse parti del corpo e le rappresenta in stasi e movimento. LINGUAGGI, CREATIVITA', ESPRESSIONE … i bambini prediligono i linguaggi espressivi, musicali, visivi, gestuali e massmediali e partecipano con immediatezza a ogni attività che consenta di esplorare e manipolare materiali e oggetti, di sperimentare tecniche e strategie costruttive e di avvicinarsi alle esperienze

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artistiche. 1. Seguire con attenzione spettacoli di vario tipo. 2. Sviluppare interesse per l'ascolto della musica. 3. Disegnare, dipingere, modellare. 4. Sperimentare diverse forme dell'espressione artistica. Il bambino segue con attenzione e con piacere spettacoli di vario tipo (cinema, teatro, ecc.). Sa comunicare, esprimere emozioni, raccontare, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente. Inventa storie e si esprime attraverso diverse forme di rappresentazione e drammatizzazione. Si esprime attraverso il disegno, la pittura e altre attività manipolative e sa utilizzare diverse tecniche espressive. Sa esplorare i diversi materiali e utilizzarli con creatività. Sa ricostruire le fasi più significative per comunicare quanto realizzato. Ha scoperto il paesaggio sonoro, ha esplorato i primi alfabeti musicali, utilizzando i simboli di una notazione informale, per codificare i suoni percepiti e riprodurli. I DISCORSI E LE PAROLE … il dialogo rappresenta, insieme agli strumenti narrativi e immaginativi, la concreta possibilità di conoscerci e di conoscere. Lo sviluppo delle competenze linguistiche avviene infatti all'interno di situazioni relazionali e comunicative che il bambino vive ogni giorno. o Parlare, descrivere, raccontare, dialogare. o Ascoltare, comprendere, riesprimere narrazioni, fatti, eventi. o Riconoscere testi per la letteratura per l'infanzia e arricchire il proprio lessico. o Elaborare congetture sulla lingua scritta. Il bambino ha sviluppato un repertorio linguistico adeguato alle esperienze e agli apprendimenti compiuti nei diversi campi di esperienza. Sa raccontare, inventare, riflettere, ascoltare e comprendere le narrazioni e le letture di storie. Dialoga, discute, chiede e spiega, sperimentando una pluralità di linguaggi, avvicinandosi progressivamente alla lingua scritta per potenziare e dilatare gli orizzonti della comunicazione. LA CONOSCENZA DEL MONDO … è l'integrazione fra matematica e scienze: una matematica vissuta, che potenzia l'immaginazione e la creatività. Imparare a interrogarsi sul perché delle cose che accadono e che ci circondano. ▫ Coltivare interessi e inclinazioni. ▫ Osservare e aiutare chi fa per imparare. ▫ Toccare, guardare, ascoltare, fiutare, assaggiare. ▫ Contare, ordinare, raggruppare. ▫ Collocare, ricostruire, registrare. ▫ Localizzare e collocare nello spazio, eseguire percorsi,

guidare in maniera verbale e non verbale. Il bambino si orienta nella vita quotidiana. È curioso, esplorativo, pone domande, discute, confronta ipotesi, spiegazioni, soluzioni e azioni. Osserva i fenomeni naturali e temporali e ne coglie le trasformazioni. In sintesi, il bambino raggruppa, ordina e confronta secondo criteri diversi; registra utilizzando simboli e segni non convenzionali.

Insegnamento Religione Cattolica L‟insegnamento della religione cattolica si inserisce armoniosamente nel contesto della vita scolastica e intende promuovere in continuità e collaborazione con la famiglia, l‟educazione integrale del bambino, coltivandone il potenziale umano. È parte integrante di un curricolo attento alle esigenze fondamentali della persona ed assume particolare rilevanza nello sviluppo cognitivo, affettivo, morale e religioso del bambino. Il percorso formativo è ricco di contenuti che favoriscono un approccio gioioso e profondo nei temi fondamentali del credo cristiano (Dio Creatore;Gesù Cristo; la Chiesa; il comandamento evangelico dell‟amore). Volge l‟attenzione alle differenze culturali, etniche e religiose favorendo relazioni personali tra i bambini e promuove atteggiamenti di accoglienza e rispetto verso il prossimo. Le esperienze-attività proposte dalla Religione Cattolica si inseriscono nella vita della scuola del‟infanzia, offrono occasioni per lo sviluppo della personalità dei bambini, valorizzano la dimensione religiosa e contribuiscono a rispondere al bisogno di significato di cui anch‟essi sono portatori. Per favorire la loro maturazione personale, nella sua globalità, i traguardi della Religione Cattolica sono distribuiti nei vari campi d‟esperienza. - Il sé e l’altro Scoprire nel Vangelo la persona e l‟insegnamento di Gesù, da cui apprende che Dio è Padre di ogni persona e che la Chiesa è la comunità di uomini e donne unita nel suo nome. - Il corpo in movimento Esprimere con il corpo la propria esperienza religiosa e manifestare con i gesti emozioni e immaginazione. - Linguaggi, creatività, espressione Riconoscere alcuni linguaggi simbolici e figurativi cristiani (feste, preghiere, …). - I discorsi e le parole Imparare alcuni termini del linguaggio cristiano. - La conoscenza del mondo Osservare con meraviglia ed esplorare con curiosità il mondo, dono di Dio creatore.

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5.2 LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO

Il primo ciclo d‟istruzione comprende la scuola primaria e la scuola secondaria di I ° grado. Esso ricopre un arco di tempo fondamentale per l‟apprendimento e per la costruzione dell‟identità degli alunni nel quale si pongono le basi e si sviluppano le competenze indispensabili per continuare ad apprendere a scuola e lungo l‟intero arco della vita. La finalità del primo ciclo è la promozione del pieno sviluppo della persona. Per realizzarla la scuola concorre con altre istituzioni accompagnando gli alunni nell‟elaborare il senso della propria esperienza, promuovendo l‟acquisizione degli alfabeti di base della cultura (indicazioni per il curricolo).

5.2.1 LA SCUOLA PRIMARIA La scuola primaria è: un luogo di alfabetizzazione in quanto dispone gli

strumenti di base per la lettura e l'interpretazione della realtà, attraverso l'acquisizione delle competenze disciplinari fondamentali e dei quadri concettuali, nella forma adeguata alla maturità del bambino e comunque nel rispetto del linguaggio, dei contenuti, della metodologia di ricerca dei diversi ambiti di conoscenza;

ambiente educativo di apprendimento perché richiede e sollecita la promozione di un clima relazionale positivo che faccia leva sul senso di responsabilità e di solidarietà del singolo e del gruppo;

contesto di crescita e di maturazione perché promuove il pensiero critico, lo sviluppo della creatività e la conoscenza di sé;

luogo di interazione con le risorse culturali e ambientali del territorio sul piano della valorizzazione e della proposta.

IL TEMPO PIENO L'espressione “tempo pieno” identifica un modello PEDAGOGICO, DIDATTICO, ORGANIZZATIVO con caratteristiche precise che di certo non possono essere ridotte al semplice orario di funzionamento della scuola. Il tempo pieno è nato in Italia negli anni '70. Dopo il cosiddetto “doposcuola”, ovvero le tante esperienze in cui per iniziativa o in collaborazione con gli enti locali si prolungava l'orario scolastico offrendo attività

pomeridiane per i bambini che ne avessero bisogno, il tempo pieno ha costituito il modo attraverso il quale il tempo scuola antimeridiano, canonico, curricolare e il tempo scuola pomeridiano aggiuntivo, si sono integrati in un unico progetto educativo, disegnando un tempo scuola UNITARIO e di QUALITA' sulla base del riconoscimento che lo spazio dato ai linguaggi non verbali, alla corporeità, alla dimensione ludica delle attività pomeridiane rappresenta un efficace volano dei processi cognitivi e di socializzazione. Le scuole primarie del nostro Istituto funzionano a tempo pieno ed hanno cercato di rispondere anche ad un‟esigenza delle famiglie e del territorio. Alcuni plessi hanno dovuto ridurre il tempo scuola a 36 ore (Tizzano, Lagrimone e Beduzzo) e a 34 (Corniglio) per problemi logistici: trasporti scolastici, organaico insufficiente per coprire l‟assistenza mensa. FINALITA' DELLA SCUOLA PRIMARIA L'insegnamento nella Scuola Primaria si configura come la fondamentale forma di alfabetizzazione culturale. Esso, attraverso l'apporto delle attività e delle discipline, considerate nelle loro interazioni, contribuisce a formare una mente critica, l'autonomia di giudizio, il gusto della ricerca e si svolge all'interno di una scuola che è contesto significativo di apprendimento anche per la qualità delle relazioni interpersonali. E' una scuola che ha come scopo non solo l'acquisizione degli alfabeti del conoscere, del

ricercare, del fare, ma anche quelli del vivere e del convivere. ORGANIZZAZIONE ATTIVITA' DIDATTICHE Da diversi anni l'attività didattica nelle scuole dell‟Istituto è improntata a criteri che anche le "commissioni istituzionali preposte" hanno recentemente evidenziato: sviluppo di attività di ricerca, individuale e di gruppo,

che insegnino a responsabilizzarsi e ad organizzare il pensiero

utilizzo di biblioteche scolastiche e loro aggiornamento

impiego degli strumenti multimediali che, oltre ad

essere estremamente motivanti, danno il senso di disporre di risorse per il saper fare e consentono di non disperdere, ma valorizzare forme di intelligenza intuitiva, empirica e immaginativa, assai diffuse tra i ragazzi.

Le attività didattiche possono essere organizzate e svolte con modalità diverse allo scopo di rendere più efficace l'intervento formativo: - "lezione" collettiva a livello di classe Si ricorre all'uso della lezione collettiva per economizzare il tempo scolastico nel momento in cui si comunicano informazioni uguali per tutti o si utilizzano mezzi audiovisivi o altri strumenti fruibili contemporaneamente da un grande gruppo. La lezione collettiva è quindi vista come superamento della pura trasmissione di saperi - Attività di piccolo gruppo Il lavoro di gruppo, visto come alternativa all'insegnamento collettivo, è essenziale per la sua funzione formativa (sia sul piano dell'apprendimento che sul piano relazionale). Si basa sulla condivisione e sulla disponibilità - Attività per gruppi formati da alunni di classi diverse (classi aperte) L'organizzazione a classi aperte, oltre a un diverso utilizzo degli spazi e delle attrezzature a disposizione, permette un maggior sviluppo delle potenzialità dei bambini mediante la fruizione di maggiori e diverse opportunità di apprendimento e di stimolo delle attitudini individuali - Interventi individualizzati L'individualizzazione come trattamento differenziato degli alunni è una strategia che consente di soddisfare le necessità di formazione di ciascuno. Ciò comporta l'assunzione dell'inalienabile principio psicopedagogico secondo il quale non si può insegnare/educare se non attraverso un processo

individualizzato di insegnamento/apprendimento che per essere realizzato necessita di: analisi delle pre-conoscenze e individuazione delle

potenzialità; osservazione in itinere degli sviluppi nelle diverse

aree che compongono la personalità nella sua globalità;

impostazione di un rapporto docente/discente adeguato alle esigenze del soggetto;

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riflessione sullo stile personale di apprendimento degli alunni e sulle condizioni che determinano situazioni favorevoli agli apprendimenti.

Tenendo conto di tutto ciò riteniamo possibile che gli alunni in difficoltà possano seguire i piani programmati per la classe nella sua generalità. Diverso il discorso per

gli alunni che nello svolgimento di tali attività vivono una situazione di insuccesso. Per essi si provvederà alla stesura di piani personalizzati, che presuppongono, al termine, prove di verifica individuali.

COMPETENZE ATTESE AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA (dalle indicazioni per il curricolo) ITALIANO: interagire in una conversazione su argomenti noti,

intervenendo in modo adeguato per chiedere/dare informazioni ed esprimere il proprio punto di vista;

raccontare oralmente una storia personale o fantastica rispettando l‟ordine cronologico e/o logico;

comprendere il contenuto di testi ascoltati riconoscendone la funzione e individuandone gli elementi essenziali e il senso globale;

leggere testi di vario tipo, in modo silenzioso e ad alta voce, cogliendone l‟argomento centrale e le informazioni essenziali;

iniziare a familiarizzare con i testi informativi, per ricavarne informazioni utili a parlare e scrivere;

produrre semplici testi di vario tipo legate a situazioni quotidiane;

riconoscere e classificare alcune parti variabili e invariabile del discorso;

riconoscere gli elementi principali della frase semplice.

INGLESE: comprendere istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano

pronunciate chiaramente e lentamente; comprendere testi brevi e semplici accompagnati

preferibilmente da supporti visivi; interagire con un compagno per presentarsi, giocare e

soddisfare bisogni di tipo concreto utilizzando espressioni e frasi memorizzate adatte alla situazione;

copiare e scrivere parole e semplici frasi attinenti alle attività svolte in classe.

STORIA: riconoscere utilizzare gli indicatori temporali per orientarsi

nel tempo; conoscere e utilizzare strumenti convenzionali per la

misurazione del tempo; collocare nel tempo fatti ed eventi; leggere e ricavare informazioni storiche da fonti di tipo

diverso; classificare e organizzare le conoscenze acquisite in schemi

di sintesi; riconoscere e descrivere contesti di vita preistorici,

individuando mutamenti e permanenze.

GEOGRAFIA: orientarsi nello spazio attraverso punti di riferimento

corporei e astronomici; conoscere e descrivere gli elementi fisici e antropici

caratteristici di ambienti diversi;

usare fonti diverse per ricavare informazioni geografiche;

usare in modo sempre più autonomo il linguaggio specifico della disciplina;

esplorare il territorio circostante attraversa l‟osservazione diretta e indiretta;

rappresentare schematicamente ambienti e percorsi vissuti.

MATEMATICA: leggere, scrivere, ordinare e confrontare i numeri naturali

nell‟ordine delle migliaia; riconoscere nella scrittura in base dieci il valore posizionale

della cifre; eseguire correttamente le quattro operazioni con gli

algoritmi scritti usuali; acquisire gradualmente il concetto di frazione; conoscere e usare le unità di misura convenzionale di

lunghezza, peso e capacità; analizzare e comprendere il testo di un problema e

giustificare le strategie adottate per la risoluzione; conoscere i vari tipi di linee; riconoscere, denominare disegnare le principali figure

geometriche; classificare oggetti, figure, numeri in base a una o più

proprietà utilizzando rappresentazioni opportune; rappresentare relazioni e dati con diagrammi, schemi e

tabelle.

SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI: sviluppare un atteggiamento curioso ed esplorativo; analizzare e descrivere i fenomeni proposti nei loro aspetti

più evidenti; acquisire una prima consapevolezza delle relazioni che

sottendono i fenomeni esprimere le proprie riflessioni su quanto osservato; proporre soluzione operative; conoscere alcune modalità per rappresentare i dati di un‟

esperienza.

ATTIVITA’ ESPRESSIVE (Arte e immagine – musica – corpo, movimento e sport): usare il corpo, orientandosi nello spazio, in relazione a sé e

agli altri, nel rispetto delle regole; esprimere sensazioni, emozioni, pensieri utilizzando

materiali e tecniche adeguate, integrando diversi linguaggi; esplorare e riconoscere immagini, forme e oggetti presenti

nell‟ambiente utilizzando i cinque sensi e il corpo; cogliere nell‟ascolto gli aspetti strutturali, comunicativi ed

espressivi dei suoni e della musica traducendoli anche in altri ambiti espressivi;

utilizzare i diversi linguaggi dell‟area espressiva come strumenti di comunicazione;

usare le conoscenze dei diversi linguaggi espressivi per produrre e rielaborare esperienze e situazioni attraverso le tecniche a disposizione (vocali, strumentali, corporee, grafico - espressive, pittoriche e plastiche, audiovisive e multimediali).

COMPETENZE ATTESE AL TERMINE DELLA CLASSE QUINTA (dalle indicazioni per il curricolo) ITALIANO: partecipare a scambi comunicativi rispettando i turni di

parola, ponendo domande pertinenti e chiedendo chiarimenti;

riferire oralmente esperienze personali con proprietà lessicale e organizzazione logica;

comprendere testi ascoltati di tipo diverso e individuarne il senso globale e/o le informazioni principali;

leggere e comprendere testi di vario tipo adottando molteplici strategie di lettura, funzionali ai diversi scopi;

consultare testi per l‟arricchimento e il potenziamento delle proprie conoscenze estrapolandone informazioni utili all‟esposizione orale o a varie forme di scrittura;

leggere testi letterari di vario genere e formulare su di essi pareri personali;

produrre testi di vario tipo (narrativi, descrittivi, creativi, poetici, comunicativi…);

produrre testi corretti dal punto di vista ortografico, morfo-sintattico, lessicale, nel rispetto delle funzione sintattiche e semantiche dei principali segni interpuntivi;

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riconoscere e classificare le parti del discorso; analizzare la frase nelle sue funzioni (soggetto, predicato e

principali complementi diretti e indiretti); conoscere i principali meccanismi di formazione e

derivazione delle parole; utilizzare il dizionario come strumento di consultazione e di

arricchimento del proprio lessico. INGLESE: interagire in brevi scambi dialogici monitorati

dall‟insegnante e stimolati anche con supporti visivi; comprendere ed eseguire istruzioni e procedure; comprendere semplici e chiari messaggi con lessico e

strutture noti su argomenti familiari; descrivere oralmente sé e i compagni, persone, luoghi e

oggetti utilizzando il lessico conosciuto; scrivere semplici messaggi seguendo un modello dato rilevare diversità culturali in relazione ad abitudini di vita e

a condizioni climatiche. STORIA: conoscere gli aspetti fondamentali della storia delle antiche

civiltà; usare la linea del tempo per collocare un fatto o un periodo

storico; ricavare informazioni da fonti di diverso tipo, comprese

carte geo - storiche; organizzare le conoscenze sulle civiltà costruendo schemi di

sintesi; comunicare i fatti storici studiati, mettendoli in relazione; usare le conoscenze del passato per comprendere aspetti

del mondo attuale; conoscere e usare termini specifici del linguaggio

disciplinare. GEOGRAFIA: conoscere e applicare il concetto di regione geografica allo

studio del contesto italiano; conoscere e descrivere le principali caratteristiche delle

regioni climatiche e amministrative italiane; conoscere le ricchezze ambientali, artistiche e storiche del

territorio italiano; cogliere le interrelazioni tra territorio, sviluppo economico e

forme d‟insediamento; analizzare fenomeni locali e globali, interpretando carte

geografiche e tematiche a diversa scala, grafici, immagini da satellite;

riconoscere le relazioni tra le caratteristiche del territorio e il patrimonio culturale che lo contrassegna;

conoscere e usare termini specifici del linguaggio disciplinare.

MATEMATICA: operare tra numeri naturali e decimali per iscritto e a

mente; risolvere problemi facendo uso di strategie diverse; descrivere, classificare e riprodurre figure geometriche

identificandone elementi significativi e simmetrie; utilizzare e rappresentare relazioni e dati in situazioni

significative per ricavare informazioni, formulare giudizi e prendere decisioni;

misurare grandezze e rappresentare misure; costruire ragionamenti e sostenere le proprie tesi. SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI: analizzare e descrivere i fenomeni individuandone le

manifestazioni più significative formulare ipotesi e previsioni e proporre soluzione operative

argomentandone le scelte; rappresentare con le modalità opportune i dati di

un‟esperienza; usare un lessico specifico; acquisire consapevolezza dell‟esistenza di molteplici

relazioni che sottendono i fenomeni osservati; utilizzare le proprie conoscenze in contesti diversi da quelli

studiati.

ATTIVITA’ ESPRESSIVE: ARTE E IMMAGINE: leggere e comprendere immagini di diverso tipo

individuandone gli elementi costitutivi, le caratteristiche stilistiche ed espressive;

esprimere sensazioni, emozioni e pensieri attraverso il linguaggio delle arti visive;

utilizzare e ricercare strumenti e regole per produrre immagini grafiche, pittoriche, plastiche utilizzando tecniche e materiali diversi;

riconoscere ed apprezzare i principali beni culturali ambientali ed artigianali presenti nel proprio territorio operando una prima analisi e classificazione.

MUSICA: utilizzare voci e strumenti in modo creativo e consapevole; eseguire individualmente e collettivamente brani vocali e

ritmici curando l‟espressività, l‟intonazione e l‟interpretazione;

riconoscere alcune strutture fondamentali del linguaggio musicale, mediante l‟ascolto di brani di epoche e generi diverse;

muoversi ed esprimersi seguendo la musica. CORPO, MOVIMENTO E SPORT: organizzare condotte motorie sempre più complesse,

coordinando vari schemi di movimento in simultaneità e successione;

usare in forma creativa le modalità espressive attraverso il linguaggio non verbale;

partecipare attivamente ai giochi sportivi e non, organizzati anche in forma di gara, collaborando con gli altri, accettando la sconfitta, rispettando le regole, accettando le diversità manifestando senso di responsabilità.

Assumere comportamenti adeguati per la prevenzione degli infortuni e per la sicurezza propria e altrui.

RELIGIONE CATTOLICA La Religione Cattolica dà uno specifico contributo alla formazione globale della persona dell‟alunno per il raggiungimento delle finalità previste a fine primo ciclo d‟istruzione e per quanto riguarda la conoscenza di sé e la relazione con gli altri. Obiettivi generali per tutte le classi - Conoscere espressioni, documenti e contenuti essenziali. - Rispettare ed apprezzare i valori religiosi ed etici nell‟esistenza delle persone e nella storia dell‟umanità. Competenze attese al termine della 1^ classe L‟alunno/a: - Sa che per la religione cristiana Dio è Creatore e Padre; - Conosce: Gesù come figlio di Dio e portatore del Suo messaggio d‟amore; la comunità Chiesa nei suoi tratti essenziali e la sua missione; i segni essenziali del Natale e della Pasqua; - Comprende che la religione cristiana si fonda sul comandamento dell‟amore verso Dio e verso il prossimo. Competenze attese al termine delle classi 2^ e 3^. L‟alunno/a: - Conosce le varie risposte sull‟origine del mondo e della vita (con particolare attenzione all‟interpretazione biblica), le tappe fondamentali e i personaggi principali della storia degli Ebrei; sa che, per i cristiani, Gesù è Dio fra gli uomini; - Conosce la vita di Gesù, sa come si sono svolti gli avvenimenti della Pasqua di Gesù, conosce la storia della nascita delle prime comunità cristiane. Competenze attese al termine delle classi 4^ e 5^. L‟alunno/a: - Conosce l‟importanza di scegliere liberamente la propria religione; - Sa che il peccato è la scelta del “no” alla legge di Dio; - Scopre che le scelte di Gesù esprimono sempre un messaggio d‟amore e di pace; - Scopre l‟importanza della scelta di un personale progetto di vita; - Conosce il messaggio trasmesso da Gesù; sa che i testi sacri racchiudono elementi basilari della dottrina della religione a cui appartengono; - Sa che il Regno di Dio è un modo di vivere fondato sull‟insegnamento di Gesù e conosce e sa interpretare i segni principali della simbologia della Religione Cattolica. METODOLOGIA - Riferimento costante alla vita dei bambini. - Ricerca di una lettura corretta dei contenuti delle fonti del cristianesimo, mediata dal racconto facilitato dell‟insegnante. - Osservazione dell‟ambiente circostante e riflessione su di esso; confronto tra la vita di Gesù e quella del nostro tempo.

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- Utilizzo di attività didattiche adatte alla fascia di età (attività ludico-manipolative, schede con disegni, cartelloni ecc.).

5.2.2 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

FINALITA' "La scuola secondaria di primo grado è orientativa in quanto favorisce l'iniziativa del soggetto per il proprio sviluppo e lo pone in condizione di conquistare la propria identità di fronte al contesto sociale tramite un processo formativo continuo." Così si legge nei "Programmi per la scuola media " del 1979. Stimolare nei preadolescenti interesse e consapevolezza verso se stessi e gli altri, verso il mondo e la società di cui sono parte, guidarli alla non facile scoperta delle proprie capacità, attitudini, motivazioni in un continuo processo di auto-orientamento per giungere ad operare scelte consapevoli nel presente e nel futuro: queste sono le finalità che la scuola si pone nel corso del triennio. Diverse sono le attività che si svolgono: Letture, discussioni, incontri su varie tematiche (il mondo del lavoro, criminalità e legalità, discriminazione e

integrazione, rispetto di sé, degli altri, della natura, mass-media e linguaggi). Predisposizione di test per la conoscenza di sé, delle proprie attitudini e/o limiti. Analisi del metodo di studio e modalità per superare le difficoltà e successiva costruzione di tabelle guida personali

che aiuteranno l'alunno nel processo di autovalutazione. OBIETTIVI GENERALI DI APPRENDIMENTO E METODOLOGIE DELLE DISCIPLINE CURRICOLARI

Italiano: Ascoltare, parlare, leggere, scrivere, per conoscere sé stessi, gli altri, il mondo

Ascoltare e parlare Ascoltare testi riconoscendone la fonte e

individuandone l‟argomento, le informazioni principali, le intenzioni e il punto di vista dell‟emittente.

Ascoltare testi applicando tecniche di supporto alla comprensione, come appunti, abbreviazioni, parole chiave, brevi frasi riassuntive, segni convenzionali e, dopo l‟ascolto, rielaborare gli appunti per riutilizzarli anche a distanza di tempo.

Comprendere testi di vario tipo (pagine di diari, lettere, autobiografie, racconti, romanzi, poesie, testi teatrali, testi informativi, descrittivi e argomentativi),

individuando la trama e le caratteristiche, i ruoli, le relazioni e le motivazioni delle azioni dei personaggi, nonché l‟ambientazione spaziale e temporale del racconto, le relazioni causali, il tema principale e i temi di sfondo; il genere di appartenenza e le tecniche narrative usate dall‟autore.

Seguire le istruzioni apprese tramite l‟ascolto. Intervenire in una conversazione o in una

discussione rispettando tempi e turni di parola e contribuire al procedere degli argomenti.

Riconoscere e distinguere nell‟ascolto suoni e tonalità di una frase.

Saper trovare il piacere nell‟ascoltarsi e nell‟ascoltare gli altri.

Esprimersi con chiarezza, correttezza e organicità, attenendosi al tema e alle modalità richieste.

Raccontare esperienze personali selezionando informazioni significative in base allo scopo,

esplicitandole in modo chiaro ed esauriente ed usando un tono adeguato alla situazione.

Raccontare un fatto, un‟esperienza, esprimendo le proprie sensazioni, emozioni, opinioni.

Riferire oralmente in modo chiaro su un argomento di studio, esponendo le informazioni secondo un ordine prestabilito e coerente, usando un registro adeguato all‟argomento, utilizzando il lessico specifico, precisando le fonti e servendosi eventualmente di rappresentazioni grafiche, come cartine, tabelle e grafici.

Leggere Leggere ad alta voce articolando chiaramente le

parole in modo espressivo. Leggere in modalità silenziosa testi diversi,

applicando tecniche di supporto alla comprensione (sottolineature, postille, appunti) e mettendo in atto strategie differenziate (lettura orientativa, selettiva, analitica).

Ricavare informazioni esplicite e implicite da testi informativi ed espositivi per documentarsi.

Comprendere testi descrittivi, individuando gli elementi della descrizione, la loro collocazione nello spazio, le caratteristiche essenziali, il punto di vista dell‟osservatore.

Comprendere tesi centrale, argomenti a sostegno, antitesi e intenzione comunicativa.

Confrontare su uno stesso argomento informazioni ricavabili da più fonti, selezionando quelle ritenute più significative.

Riformulare in modo sintetico le informazioni selezionate da un testo e riorganizzarle in modo personale (riassunti, tabelle, mappe, liste di argomenti).

Comprendere e utilizzare le varie parti di un manuale: indice, suddivisione in capitoli, titoli, sommari, riquadri immagini, didascalie, grafici.

Visualizzare ciò che si legge. Comprendere i significati etimologici e le mutazioni

diacroniche delle parole. Attribuire alle parole il significato che le sostanzia in un

determinato contesto. Percepire le sensazioni che le parole evocano. Leggere come fonte di piacere e di arricchimento personale. Comprendere la struttura, le caratteristiche, il lessico e il

linguaggio di diversi generi testuali (lettera, racconto, testo poetico, articolo di giornale).

Riconoscere tutti gli elementi di un testo: titolo, autore, elementi grafici, didascalie.

Comprendere le intenzioni comunicative dell‟autore e le informazioni implicite.

Comprendere il linguaggio di un testo teatrale.

Scrivere Scrivere con una grafia chiara, utilizzando il corsivo e

rispettando i suoi canoni formali e le sue convenzioni, nelle spaziature, nei margini di titolazione e nell‟impaginazione.

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Riordinare e completare un testo seguendo le indicazioni ricevute.

Conoscere e applicare le tecniche di ideazione, pianificazione (liste di argomenti, mappe, scalette) e stesura di un testo. Operare la revisione del testo prima della stesura definitiva.

Produrre testi narrativi, descrittivi, espositivi, poetici, teatrali adeguati al tema, al destinatario e allo scopo.

Produrre testi con intenzioni espressive diverse: per avvisi, biglietti, lettere, diari personali.

Produrre forme diverse di scrittura creativa, in prosa e in versi.

Produrre testi per esporre e motivare le proprie opinioni.

Utilizzare nei propri testi, sotto forma di citazione esplicita o di parafrasi, brani tratti da scritti o audizioni.

Produrre testi utilizzando correttamente le strutture morfosintattiche.

Produrre testi esprimendosi con coerenza ed utilizzando un lessico ricco, appropriato.

Manipolare un testo per “smontarlo”, sintetizzarlo, riscriverlo cambiando l‟orientamento con cui si osserva la vicenda narrata.

Prendere appunti e compilare schede di ascolto e di lettura e saperle riutilizzare.

Vedere la scrittura come una pratica quotidiana: scrivere per raccontarsi e per farsi leggere.

Riflettere sulla lingua Conoscere i suoni e le lettere della lingua italiana e le

parti del discorso (articolo, nome, aggettivo, pronome, verbo, avverbio, preposizione, congiunzione, interiezione).

Conoscere e analizzare la sintassi della frase semplice e complessa.

Utilizzare gli strumenti di consultazione (dizionari, libri scolastici ecc.)

Conoscere le principali relazioni fra i significati delle parole (sinonimia, contrarietà, polisemia, graduazione, inclusione).

METODOLOGIE E STRUMENTI L‟educazione linguistica deve potenziare nell‟alunno le capacità espressivo-creative e fruitivo-critiche. A tale scopo nel lavoro didattico si darà spazio ad attività che favoriscano il contatto con la realtà e facilitino l‟espressione delle esperienze, dei sentimenti e dei pensieri. Si promuoveranno discussioni, dibattiti, ma anche momenti di riflessione e di approfondimento individuale. La valorizzazione delle attività di base (ascoltare, parlare, leggere, scrivere) si realizzerà con procedimenti e metodi specifici per ognuna di esse, ma sempre tenendo presente la loro stretta interdipendenza. Si utilizzeranno testi letterari, testi giornalistici, film, dossier. Si compileranno tracce e griglie, per l‟analisi e la produzione di testi descrittivi, narrativi e poetici. Una particolare attenzione sarà riservata alla riflessione su una terminologia sempre più appropriata e all‟uso del

dizionario per arricchire il lessico.

Storia

Conoscenza dei fatti storici e strumenti concettuali Conoscere le caratteristiche significative di un‟epoca:

politiche, economiche, sociali e culturali. Riconoscere i nessi esistenti tra gli aspetti economici,

politici, sociali e culturali di un‟epoca. Individuare le cause delle trasformazioni delle culture

e delle società nel tempo.

Selezionare e organizzare le informazioni su mappe, schede, tabelle e grafici.

Utilizzare le acquisizioni per comprendere i problemi legati alla convivenza civile.

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Uso dei documenti Fare riferimento a fonti diverse (documentarie,

iconografiche, letterarie, materiali, orali) per ricavare informazioni.

Confrontare testi diversi. Discernere la realtà storica oggettiva dalle diverse

interpretazioni. Selezionare le informazioni utili per il lavoro che si

intende svolgere. Organizzazione delle informazioni Formulare problemi sulla base delle informazioni

raccolte. Selezionare e organizzare le informazioni, costruendo

grafici, mappe tabelle. Collocare la storia locale in relazione alla storia

italiana, europea, mondiale. Produrre testi utilizzando le conoscenze apprese. Cittadinanza e Costituzione Comprensione dei fondamenti e delle istituzioni della vita sociale, civile e politica per diventare cittadini consapevoli e partecipi del bene comune. Comprendere i concetti fondamentali che ispirano la

Costituzione e che diventano i fondamenti della vita sociale, civile e politica.

Conoscere il processo storico e politico che ha portato alla nascita della Repubblica Italiana e all‟elaborazione della Costituzione.

Conoscere la storia e l‟evoluzione dei diritti civili e delle carte costituzionali che li sanciscono.

Comprendere il ruolo delle istituzioni dello Stato. Comprendere il proprio ruolo nella comunità: “la

storia è fatta da ognuno di noi”. Comprendere lo spirito che anima il volontariato in

una società democratica. Produrre testi utilizzando le conoscenze apprese. METODOLOGIE E STRUMENTI Per l‟insegnamento delle due discipline si utilizzeranno diverse strategie operative:

Lezione introduttiva + lettura del testo scolastico o di altro documento. Durante la lettura si ricercheranno le parole sconosciute, le parole “chiave” del linguaggio storiografico e si potrà terminare con la costruzione di schemi e tabelle di sintesi.

Breve lezione introduttiva + problematizzazione: si affronteranno gli argomenti in modo problematico, si formuleranno ipotesi, si passerà all‟analisi dei testi e al confronto con le ipotesi firmulate.

Approccio diretto degli allievi con documenti dell‟archivio comunale o della biblioteca.

Simulazione: si simuleranno le situazioni storiche e i protagonisti.

Lettura dei quotidiani per l‟analisi e la degli eventi più importanti della storia presente.

“Sperimentare” la partecipazione attraverso riunioni autogestite in cui si discutono i problemi della classe, o si incontrano rappresentanti delle associazioni di

volontariato.

Geografia

Educazione all‟ambiente e allo sviluppo, compatibile con le esigenze degli uomini e dei popoli, purché queste si mantengano entro la capacità di carico degli ecosistemi. Formare cittadini consapevoli, autonomi, responsabili e critici, che sappiano convivere con il loro ambiente e sappiano modificarlo in modo creativo e sostenibile, guardando al futuro.

Conoscenze geografiche e concetti Conoscere, comprendere e utilizzare alcuni concetti:

ubicazione, localizzazione, regione, paesaggio, ambiente, territorio, sistema antropofisico.

Osservare e descrivere un ambiente. Orientarsi nello spazio.

Comprensione delle relazioni fra situazioni ambientali, culturali, sociali e politiche Cogliere il rapporto fra fatti fisici e condizioni

antropiche. Cogliere i rapporti fra gli elementi che caratterizzano

un territorio. Trovare analogie e differenze tra diversi territori. Osservare la realtà fisica di un territorio e la sua

cultura da diversi punti di vista. Uso degli strumenti propri della disciplina Leggere e interpretare carte geografiche. Interpretare e utilizzare grafici e dati statistici. Costruire grafici, tabelle, schemi. Comprensione ed uso del linguaggio geografico Comprendere e utilizzare il lessico specifico della

geografia. METODOLOGIE E STRUMENTI Si cercherà, per quanto possibile, di non presentare gli argomenti in chiave puramente descrittiva, ma si opererà in modo esplicativo-scientifico: “perché è lì”, “perché è così”. Si utilizzerà il più possibile il metodo della ricerca e della scoperta, oltre all‟esposizione, al dialogo, alla lettura del manuale, all‟osservazione delle illustrazioni, alla lettura di grafici e tabelle. Per quanto riguarda l‟analisi delle risorse economiche e della qualità della vita, si utilizzeranno dati statistici, tabelle, grafici; si ricostruirà così il “racconto” dei paesi o delle regioni considerate.

Scienze Matematiche

Suscitare l‟interesse degli alunni facendo analizzare fatti, situazioni e fenomeni, per sviluppare le loro capacità intuitive e indurli ad autonome decisioni.

Avviare i ragazzi ad un metodo di lavoro ordinato e autonomo.

Sviluppare la comprensione delle relazioni esistenti tra il sapere matematico-scientifico e la società umana, per raggiungere autonomia di giudizio e capacità di scelte consapevoli.

Esaminare situazioni, fatti e fenomeni e riconoscere proprietà varianti ed invarianti, analogie e differenze.

Porsi problemi e prospettarsi soluzioni.

Verificare se vi è rispondenza tra ipotesi formulate e risultati sperimentali.

Comprendere la terminologia scientifica corrente ed esprimersi in modo chiaro e sintetico.

Usare ed elaborare linguaggi specifici delle scienze sperimentali, pratica che fornisce anche un contributo alla formazione linguistica.

Considerare criticamente affermazioni e informazioni, per arrivare a convinzioni fondate e a decisioni consapevoli.

METODOLOGIE

Spiegazione alla classe di fatti, fenomeni, relazioni.

Conversazione volta a mettere in evidenza le caratteristiche particolari di alcuni fenomeni.

Attività con materiale predisposto per stimolare la produzione libera (produzione divergente).

Attività con materiale predisposto in previsione di un‟unica soluzione (produzione convergente).

Esercitazioni su libri di testo.

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Applicazioni pratiche: sviluppo dell‟operatività.

Visite guidate. STRUMENTI

Sussidi audiovisivi (videoregistratore, film, ecc.).

Libri, documenti, schede aperte, tabelle e dati ecc..

Supporti (lavagna).

Materiali raccolti durante le uscite.

Materiale raccolto a casa individualmente dagli alunni,

Sussidi visivi (diapositive, cartelloni, fotografie, ecc.).

Compiti a casa e studio individuale delle lezioni.

Obiettivi di Lingua Francese

Livello pragmatico ed espressivo

Mettere i ragazzi in grado di comprendere e comunicare, in semplici contesti orali e scritti, alcuni bisogni, esperienze, descrizioni, cognizioni e valutazioni.

Livello cognitivo

Guidare i ragazzi a una riflessione sui fatti linguistici (grammaticali, lessicali, sintattici e stilistici).

Ricavare regole generali partendo dalla situazione particolare.

Applicare le strutture apprese in contesti nuovi.

Trovare differenze e analogie con la lingua materna. Livello formativo

Guidare i ragazzi alla progressiva acquisizione di un atteggiamento di apertura, interesse e curiosità, nei confronti di una cultura diversa dalla propria, senza preconcetti né pregiudizi.

Stimolare gli alunni a partecipare attivamente alla lezione in lingua, per imparare a conoscersi e a gestirsi in situazioni nuove, a confrontarsi con gli altri, a rispettare i tempi di apprendimento dei compagni e ad accettare gli errori propri o altrui, considerandoli spunto di riflessione per un consapevole miglioramento.

Aiutare gli alunni a sistematizzare i nuovi ambiti di conoscenza in maniera autonoma e personale.

Lingua Inglese

FINALITA' GENERALI:

aiutare ed arricchire lo sviluppo cognitivo, offrendo strumenti alternativi di organizzazione ed espressione delle conoscenze,

stimolare l'alunno a comunicare attraverso un linguaggio che, essendo diverso dalla lingua materna, richiede un elevato grado di consapevolezza e di autocontrollo

avviare il discente alla comprensione di altre strutture sociali e psicologiche.

OBIETTIVI COGNITIVI:

graduale sviluppo delle capacità di ascolto, di comprensione e di lettura;

potenziamento delle capacità comunicative orali e scritte;

graduale ampliamento del lessico;

acquisizione ed uso degli strumenti morfo-sintattici del linguaggio;

confronto fra i vari aspetti delle civiltà italiana e straniera.

STRUMENTI:

frequente uso da parte dell'insegnante della lingua inglese nella comunicazione in classe (salvo ripetere in italiano, più o meno a seconda del livello di competenza della classe).

ascolto, ripetizione, comprensione di brani e dialoghi dal vivo;

attività di lettura;

lezioni teoriche di morfo-sintassi;

esercizi intensivi ed estensivi a vari livelli;

uso di CD, cassette registrate, vocbolari elettronici ed internet

riferimenti a diversi modelli di civiltà e relativi confronti.

LA METODOLOGIA: si fonderà sui seguenti presupposti fondamentali:

nella lingua la qualità non può che conseguire la quantità,

teoria e pratica sono due elementi inscindibili che, lungi dall'escludersi a vicenda,

devono compenetrarsi e sostenersi l'un l'altro,

la lingua dipende: A) dall'uomo che la parla, B) dal contesto sociale che deve recepirla, C) dalle cose-concetti-idee che deve esprimere.

DI CONSEGUENZA:

il programma che si affronterà sarà relativamente piuttosto vasto,

si curerà sia la teoria (nel modo più economico possibile) che la pratica;

ci si preoccuperà di tenere collegata la lingua col contesto psicologico, sociale ed

oggettivo nel quale si trova a funzionare.

Educazione Artistica

Obiettivi didattici

Acquisire ed esprimere l‟esperienza del mondo e di sé.

Sviluppare modalità generali di pensiero (analisi, sintesi, coordinamento logico, pensiero creativo).

Acquisire una sempre più penetrante capacità di introspezione nella sfera emotiva e dei sentimenti.

Prendere coscienza del proprio patrimonio culturale e artistico.

Sviluppare capacità e competenze propedeutiche alla elaborazione di un proprio percorso formativo.

Obiettivi specifici

Esplorare e comprendere i fenomeni percettivi, le problematiche strutturali, compositive, espressive del segno e del colore.

Sperimentare operativamente tecniche grafiche e pittoriche.

Comprendere e contestualizzare nello spazio e nel tempo fenomeni estetici ed espressioni artistiche.

Elaborare modalità concettuali ed operative funzionali alla traduzione dell‟idea in immagine.

METODOLOGIE

Lezioni teoriche frontali e dialogate.

Esemplificazioni fornite tramite dispense e fotocopie.

Sperimentazioni ed elaborazioni grafiche/pittoriche.

Disegno dal vero.

STRUMENTI

Strumenti grafici e pittorici (matite, china, tempere, ecc.).

Libro di testo.

Dispense, fotocopie.

Aula laboratorio di Educazione Artistica.

Computer: internet.

Educazione Fisica

Obiettivi standard e Obiettivi minimi

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Utilizzare le proprie conoscenze per gestire una gara ed accettare una eventuale sconfitta.

Manifestare autocontrollo del proprio corpo.

Sapersi orientare nell‟ambiente circostante.

Padroneggiare le capacità coordinative.

Essere in grado di rilevare i principali cambiamenti morfologici del corpo.

Utilizzare e correlare le variabili spazio-temporali, il gioco, le regole ed il fair play.

Individuare il concetto di lateralità e di dominio dell‟emisfero destro sul sinistro.

Conoscere ed applicare correttamente il regolamento tecnico dei giochi sportivi.

METODOLOGIE E STRUMENTI

Come motivare gli alunni.

Coinvolgerli nella scelta delle attività e nella definizione degli obiettivi da conseguire e dell‟itinerario da seguire.

Renderli consapevoli delle modalità di valutazione.

Gratificare i progressi e discutere le difficoltà incontrate.

Per l‟acquisizione delle conoscenze, concetti, metodi e

procedimenti sarà privilegiato un insegnamento basato sulla fusione tra metodo induttivo e ipotetico-deduttivo. Sarà costantemente curata la correttezza dei passaggi logici-formali. Sarà valorizzato l‟aspetto operativo della disciplina, per rinforzare la motivazione e migliorare i risultati in termini di profitto individuale.

Metodi

Coinvolgimento attivo dei ragazzi con dialoghi su problemi del gruppo e dei singoli.

Attribuzione di incarichi specifici a rotazione.

Responsabilizzazione degli alunni più capaci per aiutare i compagni maggiormente in difficoltà.

Introduzione dei vari argomenti partendo da aspetti concreti, legati all‟esperienza personale e alla realtà locale.

Richiesta della presentazione puntuale dei compiti e dei lavori assegnati, anche errati, per evitare

l‟atteggiamento della rinuncia immediata di fronte alle difficoltà.

Valorizzazione dei tentativi di ognuno secondo le proprie capacità.

Strumenti

Libro di testo.

Testi didattici di supporto.

Stampa specialistica.

Schede appositamente predisposte.

Computer.

Diapositive, filmati.

Attrezzi ginnici della palestra.

Tecnologia

Acquisizione di conoscenze

Conoscere e utilizzare sistemi di misura e strumenti per misurare.

Apprendere il concetto di disegno geometrico e l‟uso degli strumenti di base per il disegno (proiezioni ortogonali e assonometriche).

Rappresentare oggetti secondo varie tecniche di disegno.

Conoscere le qualità di alcuni materiali (classificazione e proprietà).

Conoscere settori produttivi (classificazione e proprietà)

Conoscere il problema energetico e le varie forme di energia.

Acquisizione di abilità

Utilizzare correttamente gli strumenti per il disegno tecnico (matita, riga, squadra, compasso, goniometro).

Conoscere e utilizzare correttamente la quotatura.

Essere in grado di costruire le principali figure geometriche piane.

Conoscere e utilizzare correttamente le scale di proporzione.

Essere in grado di costruire disegni modulari.

Rappresentare le principali figure geometriche – sia piane – sia solide, con le principali tecniche.

Comprensione e uso dei linguaggi specifici

Esprimere e comunicare mediante l‟uso del linguaggio specifico della tecnologia (disegno, grafica, tabelle, mappe concettuali...).

Acquisizione di conoscenze informatiche

Conoscere le diverse componenti del PC ed il sistema operativo Windows.

Utilizzare alcuni programmi applicativi di Office.

Navigare su Internet. METODOLOGIE E STRUMENTI Lezione frontale. Esemplificazioni grafiche, schemi e mappe alla

lavagna o attraverso computer. Verifica costante in itinere, mentre l‟alunno esegue il

lavoro assegnato. Verifiche periodiche scritte e orali, controllo delle

carpette da disegno. Lavori di gruppo. Uscite sul territorio. Libro di testo. Album da disegno e strumenti (riga, squadra,

compasso, matite ecc..). Attrezzature del laboratorio di informatica.

Educazione musicale

Comprensione ed uso dei linguaggi specifici

Conoscenza della terminologia e organizzazione delle nozioni acquisite.

Conoscenza ed uso della simbologia musicale.

Capacità di riconoscere, classificare, confrontare gli strumenti musicali.

Lettura di un testo musicale. Espressione vocale ed uso dei mezzi strumentali

Capacità di utilizzare la voce con varie modalità espressive.

Capacità di eseguire semplici sequenze melodiche, con l‟utilizzo della voce e/o di strumenti.

Capacità di eseguire sequenze ritmiche con l‟utilizzo degli strumenti disponibili.

Capacità di eseguire brani melodici con il flauto. Capacità di ascolto e comprensione dei messaggi musicali

Capacità di discriminare i suoni dell‟ambiente.

Discriminare i suoni nei vari parametri: altezza, durata, intensità e timbro.

Capacità d‟ascolto ed analisi musicale.

Riconoscimento dei principali strumenti musicali attraverso il timbro.

Capacità di cogliere il legame tra musica e cultura.

Capacità di riconoscere le peculiarità di generi e stili musicali.

Rielaborazione personale del materiale sonoro

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Capacità di rappresentare graficamente degli stimoli sonori

Capacità di ricreare un ambiente sonoro con i mezzi a disposizione.

Capacità di ipotizzare l‟uso di strumenti musicali per particolari finalità espressive.

Capacità di produrre semplici idee musicali ritmiche e/o melodiche.

Capacità di riconoscere i differenti stili musicali.

Capacità di utilizzare creativamente gli elementi musicali.

Capacità di rappresentare graficamente frammenti musicali.

METODOLOGIE

Lezione frontale.

Esemplificazioni grafiche.

Esecuzioni di brani vocali e/o strumentali.

Audizioni musicali tramite CD.

Audizione di concerti e opere dal vivo.

Partecipazione attiva a concerti.

STRUMENTI

Mezzi bibliografici: libri di testo, volumi o pubblicazioni per la consultazione e la ricerca.

Strumenti: strumenti musicali, oggetti sonori di recupero, anche adattati ed elaborati.

Apparecchiature elettroniche ed incisioni.

Religione Cattolica

I nuclei tematici proposti ad un approfondimento e sviluppo del sapere religioso, in vista di processi di apprendimento che aiutino a scoprire la propria identità culturale e religiosa.

Natura e finalità

L‟insegnamento della Religione Cattolica si inserisce nel quadro particolare delle finalità della scuola e contribuisce alla formazione integrale degli alunni. Mira a far comprendere i principi del cattolicesimo, patrimonio storico del Popolo italiano, e i loro significati religiosi e culturali, attraverso un‟adeguata conoscenza delle fonti,

dei contenuti e della storia della fede cristiana, con opportuni confronti con le altre religioni. Obiettivi - La maturazione della ricerca di verità che danno senso all‟esistenza umana, nel confronto con i grandi perché della vita, con le risposte offerte ad esse dalle religioni, in particolare dalla Rivelazione cristiana, nel rispetto di coloro che fanno scelte religiose e di vita diverse dalle proprie. - La padronanza delle conoscenze fondamentali, delle linee essenziali e degli avvenimenti importanti della storia della salvezza, con particolare attenzione al documento biblico e alle sue coordinate geografiche, storiche e culturali. - La comprensione del rapporto esistente tra il mistero pasquale di Gesù, le origini della Chiesa e della sua storia, in rapporto alle fonti della fede cristiana. Nuclei tematici Dalla centralità di Gesù Cristo si sviluppano i seguenti nuclei tematici essenziali: I grandi perché della vita aprono alla scoperta di Dio, che

per i cristiani è il Dio rivelato in Cristo. Il significato della nascita di Gesù secondo i Vangeli e nella

storia della salvezza. La vita di Gesù e l‟annuncio del suo Vangelo rivelano il volto

di Cristo. La Pasqua: la morte e la resurrezione di Gesù, centro

dell‟anno liturgico e della religione cristiana. La comunità dei credenti in Gesù Cristo, animata dallo

Spirito santo, è inviata in tutto il mondo a diffondere un messaggio che cambia l‟uomo e la sua storia.

METODOLOGIA Valorizzazione dell‟esperienza personale, sociale e culturale

dell‟alunno. Uso dei documenti della religione cattolica: la Bibbia, in

particolare i Vangeli, integrati da opportuni testi della Tradizione, con attenzione ai principali documenti del Concilio Vaticano II.

Approccio significativo ai segni e ai simboli della cultura religiosa della Chiesa e del nostro Paese.

Incontro con testimoni della storia di ieri e di oggi che propongono in modo significativo i valori religiosi.

Conoscenza e valutazione di altre tradizioni religiose. Progettualità interdisciplinare.

6. VALUTAZIONE E AUTOVALUTAZIONE D'ISTITUTO

Nella dimensione dell'autonomia scolastica, acquisisce un ruolo fondamentale l'autovalutazione d'istituto, intesa come momento di riflessione, come autovalutazione formativa. L'autovalutazione e la valutazione d'istituto sono processi, occasioni costantemente presenti nelle attività interne alla scuola e nelle relazioni con le famiglie e col territorio. Sono attività di ricerca e di conoscenza che orientano preziose argomentazioni, quali basi per costruire meglio la scuola. Valutare è dare valore, riconoscere le possibilità ed utilizzare l'errore per crescere. "Il centro dell'educare è la valutazione e l'autovalutazione in quanto atti di crescita, coscienza dell'andare e della conoscenza come atto di ricerca". (M. Seganti) In sintesi," la valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari " (Indicazioni Nazionali) e in ultima analisi "i percorsi formativi".

GLI ESITI DEL PROCESSO EVOLUTIVO E FORMATIVO DEGLI ALUNNI

Un ragazzo è riconosciuto “competente” quando, facendo ricorso a tutte le capacità di cui dispone, utilizza le conoscenze e le abilità apprese per: Esprimere un personale modo di essere e proporlo

agli altri; Interagire con l‟ambiente naturale e sociale che lo

circonda, e influenzarlo positivamente; Risolvere i problemi che di volta in volta incontra; Riflettere su se stesso e gestire il proprio processo di

crescita, anche chiedendo aiuto, quando occorre;

Comprendere, per il loro valore, la complessità dei sistemi simbolici e culturali;

Maturare il senso alla vita; Conferire senso alla vita; più in particolare, il Profilo atteso per la fine del Primo Ciclo di istruzione si dispone nelle seguenti articolazioni. IDENTITA’ Conoscenza di sé. Durante il Primo Ciclo di istruzione il ragazzo prende conoscenza delle dinamiche che lo portano all‟affermazione della propria identità. È

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fondamentale che il ragazzo si sappia interrogare sulla portata e sulle difficoltà di questo processo interiore che porta a trasformare le molte sollecitazioni interne ed esterne in una personalità unitaria, ad armonizzare le diversità, ad affrontare, dando loro un senso più ampio, gli eventi contingenti. Un ragazzo di 14 anni, infatti, comprende quanto sia importante e decisivo il senso attribuito all‟insieme delle proprie esperienze e ai problemi di cui è protagonista. o Nel Primo Ciclo di istruzione, il ragazzo acquisisce gli strumenti per gestire la propria irrequietezza emotiva ed intellettuale, spesso determinata dal processo di ricerca e di affermazione della propria identità, riuscendo a comunicarla, senza sentirsi a disagio, ai coetanei e agli adulti più vicini. o In questi anni, la capacità di comprendere se stessi, di vedersi in relazione con gli altri, soprattutto nella prospettiva di un proprio ruolo definito e integrato nell‟universo circostante, aumenta in maniera vistosa. Per progettare il proprio futuro e comprendere le responsabilità cui si va incontro, tuttavia, è necessario che tale capacità non si confronti soltanto con la riflessione sulle esperienze vissute direttamente, ma si estenda anche su quelle altrui, testimoniante da grandi uomini e donne o attraverso l‟università dei personaggi creati dall‟arte (poetica, letteraria, cinematografica, musicale….), che hanno contribuito ad arricchire l‟umanità di senso e valore. È inoltre importante che egli si faccia carico di compiti significativi socialmente riconosciuti di servizio alla persona (verso i familiari, gli altri compagni, gli adulti, anziani….) o l‟ambienti o alle istituzioni. o Grazie all‟insieme di esperienze formative, alla fine del Primo Ciclo di istruzione, il ragazzo si pone in modo attivo di fronte alla crescente quantità di informazioni e di sollecitazioni comportamentali esterne, non le subisce ma le decifra, le riconosce, le valuta anche nei messaggi impliciti, negativi e positivi, che le accompagnano. RELAZIONE CON GLI ALTRI. Nel Primo Ciclo di

istruzione, il ragazzo impara ad interagire con i coetanei (è il miglior modo per conoscere e per conoscersi) e con gli adulti (sviluppa un positivo meccanismo di emulazione-contrapposizione che gli consente di distinguere tra modelli positivi e negativi). Egli afferma la capacità di dare e richiedere riconoscimento per i risultati concreti e socialmente apprezzabili del proprio lavoro; scopre la difficoltà, ma anche la necessità, dell‟ascolto delle ragioni altrui, del rispetto, della tolleranza, della cooperazione e della solidarietà, anche quando richiedono sforzo e disciplina interiore; si pone problemi esistenziali, morali, politici, sociali ai quali avverte la necessità di dare risposte personali non semplicemente ricavate dall‟opinione comune; impara a comprendere che, se seguire le proprie convinzioni è meglio che ripetere in modo acritico quelle altrui, non sempre ciò è garanzia di essere nel giusto e nel vero. Per questo è chiamato a mantenere sempre aperta la disponibilità alla critica, al dialogo e alla collaborazione, per rivedere i propri convincimenti, comportamenti e scelte. ORIENTAMENTO. A conclusione del Primo Ciclo di istruzione, il ragazzo è in grado di pensare al proprio futuro, dal punto di vista umano, sociale e professionale. Per questo, elabora, esprime e argomenta un proprio progetto di vita che tiene conto del percorso svolto e si integra mondo reale in modo dinamico ed evolutivo. A questo scopo, egli collabora responsabilmente e intenzionalmente con la scuola e con la famiglia nella preparazione del Portfolio delle competenze personali;

riconosce e interagisce con i singoli individui e con le organizzazioni sociali e territoriali che possono partecipare alla definizione e alla attuazione del proprio progetto di vita; infine, dimostra disponibilità a verificare con costanza l‟adeguatezza delle decisioni sul proprio futuro scolastico e professionale. STRUMENTI CULTURALI Alla fine del Primo Ciclo di istruzione, il ragazzo: Conosce il proprio corpo e, in maniera elementare, il

suo funzionamento; padroneggia le conoscenze e le abilità che, a partire dalle modificazioni dell‟organismo,consentono, mediante l‟esercizio fisico, l‟attività motorio -espressiva, il gioco organizzato e la pratica sportiva individuale e di squadra, un equilibrato ed armonico sviluppo della propria persona; valuta criticamente le esperienze motorie e sportive vissute in proprio o testimoniate dagli alti, ed impara ad utilizzare le competenze acquisite per svolgere funzioni di giuria e di arbitraggio in discipline sportive di base; attraverso la pratica sportiva, impara a relazionarsi e a coordinarsi con gli altri, rispettando le regole stabilite

e scoprendo quanto il successo di squadra richieda anche l‟impegno e il sacrificio individuale;

Conosce e utilizza, in maniera elementare, tecniche differenziate di lettura silenziosa dei testi e legge correttamente, ad alta voce, testi noti e non noti di semplice dettato; usa un vocabolario attivo e passivo e adeguato agli scambi sociali e culturali e capisce i messaggi orali e visivi intuendone, almeno in prima approssimazione, gli aspetti impliciti; nell‟orale e nello scritto è in grado di produrre testi brevi, ragionevolmente ben costruiti (sia a livello linguistico sia di costruzione progressiva dell‟informazione) e adatti alle varie situazioni interattive; ha una idea precisa, della natura e della funzione delle singole parole( analisi grammaticale) e della scrittura della frase semplice e complessa ( analisi logica), si muove con sicurezza nell‟identificare le classi di parole ( soggetto, oggetto diretto e indiretto, tipi di complemento, connettivi, tipi di subordinate, tipi di frase, ecc..), riesce a percepire come una frase produca un significato e lo configuri dal punto di vista della comunicazione; si serve dei principali strumenti di consultazione ( dizionari di vario tipo, grammatiche, ecc.), conosce elementi della storia della lingua italiana e dei rapporti tra l‟italiano e i dialetti e tra l‟italiano e le principali lingue europee; conosce e pratica funzionalmente la lingua inglese e, da principalmente, una seconda lingua comunitaria; sa orientarsi entro i principali generi letterali antichi e moderni ( fiabe, miti, leggende, poemi, poesia lirica ed epica, teatro, racconti, romanzi, resoconti di viaggio, ecc.) e ha cominciato a sviluppare, grazie al contatto con i testi semplici ma significativi della nostra letteratura e della nostra cultura ( da apprendere anche a memoria), il gusto per l‟opera

d‟arte verbale (poesia, narrativa, ecc,), e per la “lucida” espressione del pensiero;

Ha consapevolezza, sia pure in modo introduttivo, delle radici – giuridiche, linguistico – letterarie e artistiche che ci legano al mondo classico e giudaico – cristiano, e dell‟identità spirituale e materiale dell‟Italia e dell‟Europa; colloca, in questo contesto, la riflessione sulla dimensione religiosa dell‟esperienza umana e l‟insegnamento della religione cattolica, impartito secondo gli accordi concordatari e le successive Intese; sa orientarsi

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nello spazio e nel tempo, operando confronti costruttivi fra realtà geografiche e storiche diverse, per comprendere, da un lato, le caratteristiche specifiche della civiltà europea e, dall‟altro, le somiglianze e le differenze tra la nostra e le altre civiltà del mondo; sa collocare, in questo quadro, i tratti spaziali, temporali e culturali dell‟identità nazionale e delle identità regionali e comunali di appartenenza;

Adopera, per esprimersi e comunicare con gli altri, anche codici diversi della parola, come la fotografia, il cinema, Internet, il teatro, ecc. Ne comprende quindi il valore, il senso e, in maniera almeno elementare, le tecniche. Così come sa leggere un‟opera d‟arte e sa collocarla nelle sue fondamentali classificazioni storiche, conosce, legge, comprende e, soprattutto, gusta, sul piano estetico, il linguaggio espressivo musicale nelle sue diverse forme, anche praticando attraverso uno strumento oppure attraverso il canto, con la scelta di repertori senza preclusione di generi;

Legge quotidiani e ascolta telegiornali, confrontandosi con le opinioni che esprimono; compila un bollettino postale, legge carte stradali, mappe della città, l‟orario ferroviario, le bollette di servizi pubblici.;

Esegue semplici operazioni aritmetiche mentalmente, per iscritto e con strumenti di calcolo, legge dati rappresentativi in vario modo, misura una grandezza, calcola una probabilità, risolve semplici problemi sul calcolo di superfici e volumi dei solidi principali; padroneggia concetti fondamentali della matematica e riflette sui principi e sui metodi impiegati; legge la realtà e risolve problemi sul calcolo non soltanto impiegando forme verbali o iconiche, ma anche forme simboliche caratteristiche della matematica (numeri, figure, misure, grafici, ecc.), dando particolare significato alla geometria; per risolvere problemi concreti e significativi, sa organizzare una raccolta dati, ordinarla attraverso criteri, rappresentarla graficamente anche con tecniche informatiche, interpretala; adopera il linguaggio e i simboli della matematica per indagare con metodo, cause di fenomeni problematici in contesti vari, per spiegarli, rappresentali ed elaborare progetti di risoluzione;

Osserva la realtà, per conoscervi, anche tramite l‟impiego di appositi strumenti tecniche, relazione tra oggetti o grandezze, regolarità, differenze, invarianze o modificazioni nel tempo e nello spazio; giunge alla descrizione – rappresentazione di fenomeni anche complessi in molteplici modi: disegno, descrizione orale e scritta, simboli, tabelle, diagrammi grafici, semplici simulazioni; individua grandezze significative relative ai singoli fenomeni e processi e identifica le unità di misura opportune; effettua misurazioni di grandezze comuni usando correttamente gli strumenti; esplora e comprende gli elementi tipici di un ambiente naturale ed umano inteso come sistema ecologico; sviluppa atteggiamenti di curiosità, attenzione e rispetto della realtà naturale, di riflessione sulle proprie esperienze, di interesse per i problemi e l‟indagine scientifica; è consapevole che la comprensione dei concetti scientifici necessita di definizioni operative che si possono ottenere soltanto con la ricerca e con esperienze documentate e rinnovate nel tempo; comprende che i concetti e le teorie scientifiche non sono definite, ma in continuo

sviluppo, al fine di cogliere aspetti sempre nuovi, diversi e più complessi della realtà;

Conosce l‟universo animale e il mondo vegetale nelle loro molteplici sfaccettature; conosce la geografia fisica della Terra e il significato dei principali fenomeni naturali che la riguardano; ha conoscenza

dell‟immensità del cosmo; Sa riconoscere semplici sistemi tecnici,

individuandone in tipo di funzione e descrivendone le caratteristiche; analizza e rappresenta processi ricorrendo a strumenti tipo grafi, tabelle, mappe, ecc. oppure a modelli logici tipo formule, regole, algoritmi, strutture di dati, ecc.; segue, comprende e predispone processi e procedure allo scopo di ideare, progettare e realizzare oggetti fisici, grafici o virtuali, seguendo una definita metodologia; mette in relazione la tecnologia con i contesti socio – ambientali che hanno contribuito a determinarla; usa strumenti informatici per risolvere problemi attraverso documentazioni, grafici e tabelle comparative, riproduzione e riutilizzazione di immagini, scrittura e archiviazione di dati, selezione di siti Internet e uso mirato di motori di ricerca.

CONVIVENZE CIVILE Alla fine del Primo Ciclo di istruzione, grazie alla maturazione della propria identità e delle competenze culturali, il ragazzo è consapevole di essere titolare di diritti, ma anche di essere soggetto a doveri per lo sviluppo qualitativo della convivenza civile. In questa prospettiva, affronta, con responsabilità e indipendenze, i problemi quotidiani riguardanti la cura della propria persona in casa, nella scuola e nella più ampia comunità sociale e civile. Conosce l‟organizzazione costituzionale ed amministrativa del nostro Paese, nonché gli elementi essenziali degli ordinamenti comunitari ed internazionali e le loro funzioni. Riflette sui propri diritti – doveri di cittadino, trasformando la realtà prossima nel banco di prova quotidiano su cui esercitare le proprie modalità di rappresentanza, di delega, di rispetto degli impegni assunti all‟interno di un gruppo di persone che condividono le regole comuni del vivere insieme. A 14 anni, inoltre, il ragazzo conosce le regole e le ragioni per prevenire il disagio che si manifesta sotto forma di disarmonie fisiche, psichiche, intellettuali e relazionali. Nello stesso tempo, si impegna a comportarsi in modo tale da promuovere per sé e per gli altri un benessere fisico strettamente connesso a quello psicologico, morale e sociale . È consapevole della necessità di alimentarsi a secondo criteri rispettosi delle esigenze fisiche, in modo non stereotipato né conformato ai modelli culturali, che rispondono più alle logiche del consumo e del commercio che a quello della salute; conosce i rischi connessi a comportamenti disordinati (uso di sostanze “ aggiunte” alla normale alimentazione, uso/abuso di alcool, fumo,

droghe o alterazioni fisiologiche dei ritmi sonno – veglia) e cerca responsabilmente ed evitarli. Si comporta, inoltre, a scuola (viaggi d‟istruzione compresi), per strada, negli spazi pubblici, sui mezzi di trasporto, in modo da rispettare gli altri, comprendendo l‟importanza di riconoscere codici e regolamenti stabiliti, e fere proprie le ragioni dei diritti, dei divieti e delle autorizzazioni che essi contengono. Rispetta, infine, l‟ambiente, lo conserva, cerca di migliorarlo, ricordando che è patrimonio a disposizione di tutti, e adotta i comportamenti più adeguati per la

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salvaguardia della sicurezza propria e degli altri in condizioni ordinarie o straordinarie di pericolo. UNA SINTESI Dopo aver frequentato la scuola dell‟infanzia e il Primo Ciclo di istruzione, grazie anche alle sollecitazioni educative nel frattempo offerte della famiglia e dell‟ambiente sociale, i ragazzi sono nella condizione di: Riconoscere e gestisce i diversi aspetti della propria

esperienza motoria, emotiva e razionale, consapevoli (in proporzione all‟età) della loro interdipendenza e integrazione nell‟unità che ne costituisce il fondamento;

Abituarsi a riflettere, con spirito critico, sia sulle affermazioni in genere. Sia sulle considerazioni necessarie per prendere una decisione;

Distinguere, nell‟affrontare in modo logico i vari argomenti, il diverso grado di complessità che li caratterizza;

Concepire liberamente progetti di vario ordine- dall‟essenziale al tecnico- che li riguardino, e tentare di attuarli, nei limiti del possibile, con la

consapevolezza dell‟inevitabile scarto tra concezione e attuazione, tra risultati sperati e risultati ottenuti;

Avere gli strumenti di giudizio sufficienti per valutare se stessi, le proprie azioni, i fatti e i comportamenti individuali, umani e sociali degli altri, alla luce di parametri derivati dai grandi valori spirituali che

ispirano la convivenza civile; Essere disponibili al rapporto di collaborazione con gli

altri, per contribuire con il rapporto apporto personale alla realizzazione di una società migliore;

Avere consapevolezza, sia pure adeguata all‟età, delle proprie capacità e riuscire, sulla base di esse, a immaginare e progettare il proprio futuro, predisponendosi a gettarne le basi con appropriate assunzioni di responsabilità;

Porsi le grandi domande sul mondo, sulle cose, su di sé u sugli altri, sul destino di ogni realtà, nel tentativo di ritrovare un senso che dia loro unità e giustificazione, consapevoli tuttavia dei propri limiti di fronte alla complessità e all‟ampiezza dei problemi sollevati.

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7. PATTO DI CORRESPONSABILITA’

La scuola, intesa come comunità, si sta impegnando al fine di tenere un collegamento responsabile e costruttivo con le famiglie per individuare valori e comportamenti

educativi uniformi. Per fare questo è importante che le componenti di questo contratto formativo collaborino insieme per predisporre un insieme di regole, di criteri e comportamenti il più possibile concordi e condivisi.

DOVERI DELLO STUDENTE

1.a. Gli alunni sono tenuti a frequentare regolarmente la scuola e ad assolvere agli impegni di studio (nel rispetto di quanto espresso nel regolamento d'Istituto). Si intende che i essi debbano assolvere assiduamente agli impegni di studio quando: a) portano il materiale necessario per ogni attività e/o

disciplina; b) fanno corretto uso degli strumenti e delle

attrezzature: c) hanno cura sistematica nell'esecuzione dei compiti assegnati. 1.b. Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a mantenere un comportamento corretto e coerente secondo i principi che regolano la vita della Comunità Scolastica. Per un comportamento corretto si intende: - dimostrare un'adeguata capacità di autocontrollo; - tenere una corretta impostazione dei rapporti

interpersonali e ad avere nei confronti di adulti e compagni lo stesso rispetto che richiedono per se stessi, dentro e fuori della scuola.

- Dimostrare disponibilità all'aiuto dei compagni in difficoltà, nel rispetto dei ritmi di apprendimento di tutti.

- Coltivare la corretta abitudine all'ascolto dell'insegnante, dei compagni e proporre interventi controllati ed appropriati;

- Praticare un rigoroso rispetto per il materiale

personale, di quello altrui, della scuola, dell'ambiente in generale;

- Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative (dettate dal Regolamento d'Istituto) nelle diverse situazioni: intervallo, mensa e dopomensa, laboratori, palestra, visite guidate, gite d'istruzione…ecc.

PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI e REGOLAMENTO DI DISCIPLINA 1. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educative e

tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica.

2. La responsabilità disciplinare è personale e nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza prima essere stato invitato ad esporre le proprie

ragioni, 3. Ognuno è libero di manifestare la propria opinione e,

se espressa correttamente, non può essere sanzionato per essa.

4. Le violazioni dei doveri disciplinari dal presente regolamento danno luogo ai seguenti provvedimenti disciplinari:

Scuola dell’Infanzia e primo biennio della Scuola Primaria Il bambino è invitato a riflettere sull'accaduto, più

volte, se il problema si ripresenta. Si discute in gruppo dell'accaduto e l'insegnante

spiega al bambino lo sbaglio commesso. Si chiede un colloquio alla famiglia per informarla

della ripetitività degli episodi e per avere informazioni sul comportamento non scolastico e su eventuali problemi che possono aver turbato il bambino.

Scuola Primaria I bambini vengono coinvolti nella stesura di regole di

comportamento; Si attuano dei richiami verbali e si invita a

rammentare la regola; Si problematizza in gruppo l 'accaduto per ricercarne

le cause, le conseguenze, le responsabilità di ognuno, ci si pone in un atteggiamento di ascolto.

Si coinvolge la famiglia per concordare con essa una strategia risolutiva.

Scuola Secondaria di primo Grado e classe finale della Scuola Primaria Alcuni richiami orali, che non sono da considerare

veri e propri provvedimenti disciplinari; Responsabilizzazione dello studente; Avvertimento scritto sul diario personale; Ammonizione scritta sul registro; Esclusione dalla partecipazione alle visite guidate e

alle gite d'istruzione (in casi gravi); Allontanamento temporaneo dalla Comunità

scolastica; 1) L'avvertimento scritto è irrogato attraverso l'annotazione sul diario e consiste nel richiamo formale al rispetto dei doveri dello studente. 2) L'ammonizione scritta è irrogata attraverso comunicazione formale allo studente ed alla famiglia e consiste nella censura dei comportamenti contrari ai doveri dello studente (vedi art. 5, c.2 del presente regolamento). 3) L'esclusione delle visite guidate e dalle gite d ' istruzione è comminata agli alunni che abbiano riportato sanzioni disciplinari nel periodo di riferimento, per fatti gravi ed assolutamente eccezionali, su conforme parere del Consiglio di Disciplina, che in alternativa predispone anche opportune iniziative di attività formativa per gli alunni esclusi. 4) L'allontanamento è irrogato con atto dell'organo collegiale e consiste nella sospensione temporanea, per periodi non superiori a 15 giorni, dal diritto di frequenza della scuola. Di norma la sanzione dell'allontanamento della scuola viene comminata in modo graduale, tenendo conto della recidività e dalla gravità del fatto. E' fatta salva la facoltà del Consiglio di Disciplina di valutare la gravità e decidere in merito. 5) La sanzione dell'allontanamento dello studente dalla Comunità scolastica, che dovrà avere carattere temporaneo, può essere disposta solo in caso di gravi o reiterare infrazioni per periodi non superiori ai 15 giorni. 6) L'allontanamento dello studente dalla Comunità Scolastica può essere disposto anche quando siano stati commessi reati o vi sia pericolo per l 'incolumità delle persone. In tal caso la durata dell'allontanamento è

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commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della situazione di pericolo. 7) Nel periodo di allontanamento dalla Scuola è consentito ai genitori ed allo studente l'accesso alla informazione sullo sviluppo dell'attività didattica. E' altresì consentito ai genitori ed allo studente il rapporto con la Scuola per concordare interventi adeguati ed utili al fine di favorire il rientro nella Comunità Scolastica. 8) Non vengono considerate sanzioni disciplinari quei piccoli provvedimenti che gli insegnanti adottano comunemente per mantenere nella classe un clima sereno e favorire la partecipazione alla lezione, per scoraggiare gli atteggiamenti che comportano inevitabilmente un rallentamento o un peggioramento dell'attività didattica o per garantire la sicurezza durante gli intervalli, le uscite e i trasferimenti.

REGOLE PER L'APPRENDIMENTO Per tutti è un dovere la puntualità

Materiale didattico e personale: cosa si porta a scuola?

Scuola dell’Infanzia All'inizio dell'anno scolastico le insegnanti forniranno un elenco del corredo necessario. Scuola Primaria e Secondaria di 1° grado Gli alunni/e devono avere nello zaino solo il materiale necessario per quella giornata. Affinchè ciò sia possibile gli insegnanti devono fornire, all'inizio dell'anno scolastico, l'orario settimanale e sono tenuti ad informare il giorno prima di eventuali cambi. Nel formulare l'orario settimanale delle lezioni è opportuno che gli insegnanti si adoperino affinchè materie che richiedono attrezzature ingombranti, non vengano a succedersi nella stessa giornata. Tutto ciò dovrebbe evitare carichi ulteriori per gli alunni/e.

Come trascorre la giornata scolastica? Scuola dell’Infanzia e 1^classe Primaria All'inizio dell'anno scolastico, gli insegnanti cercano di creare dei centri d'interesse, degli "angoli" che possano garantire una certa sicurezza ai bambini, che corrispondano ai loro bisogni e interessi e che costituiscano una fonte continua di stimoli. La loro flessibilità e funzionalità consentiranno una varietà quotidiana di attività e giochi. La giornata scolastica è organizzata nel rispetto dei bisogni e dei ritmi dei bambini. Si alternano a momenti di gioco libero attività guidate dall'insegnante, attività di routine, momenti di rilassamento o di riposo. Nelle classi del primo ciclo gli insegnanti hanno cura di predisporre "angoli" attrezzati in cui i bambini possano effettuare attività di manipolazione, gioco e/o rilassamento da alternare alle normali attività curricolari più impegnative. Scuola Primaria e Secondaria di 1° grado Adeguare il più possibile l'orario scolastico ai ritmi e ai

tempi degli alunni, alternando in modo equilibrato attività di lezione frontale, attività di gioco strutturato e/o di rilassamento (1° ciclo elementari ), attività di gruppo e/o di laboratorio. E' consigliabile evitare materie particolarmente impegnative nei rientri pomeridiani.

Perché bisogna fare i compiti? Il compito è molto spesso considerato dagli alunni un peso e/o un impegno noioso, con questo documento nessuno ha l'intento di renderlo una cosa piacevole, in parte è giusto che rimanga comunque un impegno con

tutte le caratteristiche che ha qualsiasi impegno. Va però sottolineato il fatto che il compito è un momento molto importante nell'esperienza scolastica dei bambini/e , ragazzi/e in quanto assume diversa valenza: La possibilità di verificare con se stessi ciò hanno

imparato, di consolidare e rafforzare i linguaggi delle

discipline in forma individuale; I bambini/e, ragazzi/e nell'eseguire con scrupolo i

compiti vengono gradualmente abituati ad essere responsabili e autonomi nel portare a termine un loro impegno e quindi è da considerarsi un momento molto importante anche per la loro crescita morale;

Serve alle famiglie per seguire e controllare i propri figli mentre li eseguono;

È utile ai docenti per controllare e verificare il grado di responsabilità degli alunni.

Scuola Primaria e Secondaria di 1° grado Gli insegnanti non assegnano compiti a casa nei giorni con rientro pomeridiano, salvo il caso in cui non si tratti di un lavoro da ultimare, e comunque non per il giorno successivo. E' inevitabile fare una breve distinzione fra le diverse età: Ai bambini/e del primo ciclo delle elementari il

compito assegnato può essere piacevole e richiedere un impegno breve. Dal secondo biennio della Primaria alla classe 3^ della Secondaria di 1° grado il lavoro personale richiesto a casa è funzionale ad aumentare la loro capacità organizzativa e di autonomia.

Il compito deve essere corretto dagli insegnanti in modo costante.

Verifiche in classe Scuola dell’Infanzia Alla scuola dell‟Infanzia si verificano e si valutano i progressi dei bambini in itinere e alla fine di ogni "nucleo progettuale", attraverso una costante attività di osservazione del bambino, che può essere spontanea o sistematica, durante l'attività ludica guidata e non, i

'percorsi motori, l'attività grafico-pittorica e di manipolazione, i momenti di conversazione e di rielaborazione vebale e grafico-pittorica. Scuola Primaria e Secondaria di 1° grado Dal secondo biennio della scuola Primaria alla terza classe della Secondaria di 1° grado, in modo sempre più significativo e graduate seconda dei livelli, vengono effettuate verifiche sistematiche. Gli insegnanti comunicano agli alunni la data e l'argomento della verifica almeno una settimana prima. Gli insegnanti si impegnano ad elaborare criteri comuni sulla tipologia e sulle caratteristiche delle verifiche (sia orali che scritte ) attraverso specifici incontri volti a migliorare e ad adeguare sempre più il loro impegno alle capacità e alle necessità dei bambini/e, ragazzi/e. In particolare gli insegnanti della scuola media stabiliscono di non somministrare più verifiche nello stesso giorno e di riconsegnarle con le relative valutazioni entro 10/15 giorni.

Doveri degli insegnanti Nelle pagine precedenti sono già stati toccati diversi punti in cui vengono specificati precisi doveri e funzioni dei docenti. Tuttavia è utile precisare e portare a conoscenza delle famiglie comportamenti e atteggiamenti che gli insegnanti si impegnano a tenere. Eventuali ripetizioni non sono da considerarsi tali in quanto significano ribadire alcuni aspetti.

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Innanzitutto i docenti si attengono a quanto previsto dal contratto.

Rapporti con i colleghi: Qualunque decisione, in merito ai problemi scolastici,

didattici, metodologici e di rapporti, va presa collegialmente e in seguito va rispettata. Inoltre si impegnano a:

essere attenti e sensibili nell'ascoltare i colleghi: assumersi gli impegni ed essere puntuali nel portarli

a termine; essere puntuali nell'assumere servizio; durante le lezioni non fanno uso del cellulare. Rapporti con gli alunni: Il rispetto per le regole di comportamento stabilite

per i bambini/ ragazzi/e assume maggiore importanza per gli insegnanti che sono tenuti a rispettare per primi;

I docenti si impegnano a predisporre un orario il più possibile equilibrato, a non assegnare compiti nei giorni lunghi (un giorno per l'altro), a non somministrare più verifiche nello stesso giorno, a

correggerle e consegnarle entro 10/15 giorni, a spiegare ad alunni e famiglia l'esito della medesima. Inoltre sono disponibili a rispiegare agli alunni/e concetti non chiari;

favoriscono la creazione di un clima rassicurante e sereno in classe e in tutte le situazioni scolastiche scegliendo la strategia più idonea;

sono incoraggianti nei confronti degli alunni; affrontano in modo aperto con gli alunni i problemi

che loro pongono o che emergono nei loro comportamenti e comunicano ai colleghi eventuali comportamenti particolari ( che emergono dagli esiti e dai contenuti dei colloqui avuti con i bambini/e, ragazzi/e);

affrontano collegialmente i problemi e gli interventi educativi;

comunicano ai colleghi di grado diverso in merito a:

programmi svolti; livelli individuali raggiunti; situazioni problematiche emerse.

Al di fuori dei rapporti con i colleghi di ogni ordine e grado, i docenti sono tenuti al segreto professionale. Il dovere primario dei docenti è che gli alunni imparino e che il loro livello di apprendimento sia strumentale che cognitivo progredisca in modo tale da permettere a tutti di giungere al successo. A questo scopo è finalizzato l'impegno degli insegnanti che devono avere sempre un occhio attento alla crescita della personalità dei bambini/e ragazzi/e osservando in forma, anche sistematica, atteggiamenti e comportamenti per intervenire e adottare strategie opportune per favorire un clima sereno e/o migliorare i rapporti e le dinamiche relazionali. Rapporti con le famiglie: Gli insegnanti favoriscono la relazione con le famiglie

al fine di instaurare un rapporto di stima e fiducia reciproci. E' importante che queste due componenti siano fra loro il più possibile collaborative e

comunicative per un intervento educativo efficace e continuativo;

Stabiliscono, comunicano e rispettano tempi e luoghi per i colloqui con i genitori;

Gli insegnanti concordano con i colleghi le modalità e i contenuti dei colloqui:

Affrontano con la famiglia, in clima costruttivo e atteggiamento rassicurante, le difficoltà e i problemi degli alunni. E' un preciso dovere dei docenti farsi carico dei problemi del bambino/a, ragazzo/a, suggerendo (quando la situazione lo richiede) alla famiglia di consultare esperti, rivolgendosi (come insegnante) alle Istituzioni esterne competenti per avere aiuti, consigli e pareri. Nei casi di particolare gravità interessano le istituzioni.

Nei giorni di programmazione i docenti ricevono i genitori che necessitano di colloqui straordinari previo avviso.

Doveri delle famiglie Nell‟anno scolastico 2005/2006 i rappresentanti dei genitori delle scuole dell‟Infanzia, Primarie e Secondarie di Primo Grado di Tizzano, ebbero un incontro con

membri della Commissione P.O.F., e si resero disponibili a collaborare per formulare quelli che ritenevano dovessero essere i doveri delle famiglie, all‟emergere di problemi, o di situazioni di conflittualità, nei rapporti con la scuola. Dopo alcuni incontri e scambi di opinioni con altri genitori, venne preparata una "bozza" da presentare alla Commissione, sostanziata da principi che riteniamo condivisibili, da cui si concordò di trarre, seppure provvisoriamente, le proposte che seguono: cercare di facilitare il più possibile il dialogo e la

comunicazione con la scuola; comunicare agli insegnanti eventuali problemi prima

di contattare il Capo d'Istituto; rispettare la partecipazione agli incontri fissati dagli

insegnanti nel corso dell'anno (momenti importanti di confronto e discussione) - sperando in orari più consoni per chi lavora-

prendere in considerazione i suggerimenti degli insegnanti in riferimento a particolari problemi degli alunni;

rispettare l'obbligo di riservatezza sulle vicende interne scolastiche (in particolare modo per i rappresentanti);

collaborare con la scuola per portare all'autonomia i bambini;

dare il giusto peso ai fatti raccontati dai bambini senza colpevolizzare subito l'insegnante e, nel dubbio, non commentare davanti ai bambini, per non screditare a priori l‟immagine del docente, ma parlarne apertamente con l‟interessato, per qualsiasi chiarimento;

controllare (non fare) che il proprio/a figlio/a esegua il compito assegnato per aiutarlo gradualmente ad essere responsabile.

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8. PROGETTI EDUCATIVI E DIDATTICI I progetti nella scuola dell‟autonomia sono la manifestazione:

dell‟impegno dell‟Istituto per qualificare l‟offerta formativa, adeguandole alle richieste dell‟utenza, del coinvolgimento degli alunni nell‟attuazione di proposte culturali e didattiche attente ai loro interessi a ai loro

bisogni, alla volontà e disponibilità a costruire sinergie con Enti Locali, Associazioni culturali ed altri Istituti Scolastici, della valorizzazione delle competenze professionali e della creatività degli insegnanti, dell‟attenzione ad utilizzare l‟ambiente come fonte di conoscenzee di esperienze di educazione attiva per

promuovere interesse e volontà nei giovani ad impegnarsi per lo sviluppo del territorio e per la promozione di una nuova cultura ambientale.

Il Collegio dei Docenti ha predisposto per l‟anno scolastico 2009/10 alcuni progetti che impegneranno l‟intero Istituto e caratterizzeranno l‟attività didattica e sono:

Sicurezza, La voce dei bambini, giornalino scolastico delle scuole della Val Parma e Val Cedra P.A.R.C.O. “La filiera del Parmigiano”

In sede di programmazione, le équipe educative integreranno e adegueranno le proposte alle diverse situazioni. Nel piano dell‟Offerta Formativa trovano spazio anche progetti specifici, frutto della capacità progettuale di singole équipe di docenti, per la cui realizzazione solo alcune classi e/o scuole saranno impegnate. Si tratta di opportunità formative interessanti che potranno eventualmente essere estese ad altre scuole e che coinvolgono nei campi delle: Educazioni, della Lingua Inglese, della lettura, dell‟animazione, del gioco.

___________________________________________________________________________

8.1 AREA EDUCAZIONI SICUREZZA SCUOLE COINVOLTE: tutte INSEGNANTI REFERENTI: Iasoni, Graiani (infanzia di Corniglio) Fontana, Maestri (Infanzia di Beduzzo) Rossi, Donati (Infanzia di Lagrimone) Barbieri, Tramalloni (Infanzia di Tizzano) Schiaretti (Primaria di Beduzzo) Zanni (Primaria di Corniglio) Bottazzi, Boccalini, Vescovi (Primaria di Lagrimone) Guatteri (Primaria di Monchio) Fracassi (Primaria di Palanzano) Bocchi, Giacopinelli, Prevoli, Romanini, Sorrentino

(Primaria di Tizzano)

Maiano, De Stefano (Secondaria di 1° gr. di Corniglio)

Maiano (Secondaria di 1° gr. di Tizzano) Giovannelli (Secondaria di 1° gr. di Monchio e

Palanzano) ATTIVITA‟ PREVISTE: “imparo giocando” (Corniglio infanzia) “Educazione è sicurezza” (Tizzano infanzia e

primaria) Racconti, disegni, cartelloni manipolazione, canti uscite in paese uscite in città visita ai Vigili del Fuoco Giochi di società

Giochi, percorsi norme per le prove di evacuazione segnali stradali primo soccorso codice stradale per il pedone, per il ciclista, per il

motociclista ESPERTI ESTERNI: carabinieri vigile, soccorso alpino,

vigili del fuoco assistenza pubblica, croce rossa guardie forestali PRODOTTI FINALI: gioco di società sui comportamenti in strada per ogni

classe, quaderno di documentazione. ______________________________________________ LA VOCE DEI BAMBINI Le scuole della val Parma e val Cedra Giornalino scolastico SCUOLE COINVOLTE: tutte INSEGNANTI REFERENTI: Vicini M.V. (infanzia di Monchio)

Iasoni (Infanzia di Corniglio) Donati , Rossi (Infanzia di Lagrimone) Barbieri, tramalloni (infanzia di Tizzano) Fontana e Maetstri (Infanzia di Beduzzo) ATTIVITA‟ PREVISTE: testi, interviste, recensioni, giochi.. scelta di temi di interesse comune, (fatti, problemi,

proposte, esperienze…) tecnica giornalistica tecniche di impaginazione, utilizzo di software di editoria PRODOTTI: giornalino trimestrale ______________________________________________ I FIORI DELL’ACCOGLIENZA SCUOLE COINVOLTE: Tizzano - infanzia INSEGNANTI:

Tramalloni Ilaria, Barbieri Chiara.

ATTIVITA‟ PREVISTE: Racconti di fiori, di animali e di pianeti Drammatizzazioni, canti

PRODOTTI FINALI: Verbalizzazioni, cartelloni, DVD ______________________________________________

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AIDO SCUOLE COINVOLTE:

Corniglio – sec. di 1° gr., classe 3° Palanzano – sec. di 1° gr.

INSEGNANTI REFERENTI: Costi Giovanni

Lotto Monia ATTIVITA‟ PREVISTE:

incontro con volontari partecipazione al concorso provinciale

ESPERTI: Volontari AIDO PRODOTTI FINALI: testi argomentativi sulla donazione ______________________________________________ UN PROGETTO D’AMORE SCUOLE COINVOLTE: Scuole dell‟infanzia INSEGNANTI REFERENTI: Ferrari Nicoletta ATTIVITA‟ PREVISTE:

racconti,

disegni, canti, filastrocche, poesie

PRODOTTI FINALI: quaderno con gli elaborati ________________________________________ SPORTELLO PSICOLOGA SCUOLE COINVOLTE:

Beduzzo - primaria Palanzano – sec. di 1° gr. Monchio – sec. di 1° gr.

INSEGNANTI REFERENTI: Conti Anna Maria Lotto Monia, D‟Acquisto Marco

ATTIVITA‟ PREVISTE: Le psicologhe Silvia Miniati e Cristina Piazza incontreranno le classi e, individualmente, gli allievi, per comprendere e risolvere eventuali situazioni di disagio. L‟intervento prevede anche il confronto delle specialiste con gli insegnanti, per concordare le opportune strategie educative.

________________________________________ DALLA PARTE GIUSTA SCUOLA COINVOLTA: Tizzano – sec. di 1° gr. INSEGNANTI REFERENTI: Piazza Silvana, Calestani Francesca, Leonardi Diego, OBIETTIVI: promuovere il rispetto delle regole della vita democratica, sviluppare la responsabilità verso il vicino, analizzare l‟esperienza della vita sociale, delle relazioni e dei

ruoli al suo interno, riconoscere la validità delle regole, da quelle della famiglie e

della scuola a quelle delle formazioni sociali più ampie, fornire conoscenze e strumenti per raggiungere

consapevolmente una cittadinanza attiva

ATTIVITA‟ PREVISTE: incontri sulla legalità METODOLOGIA: lavoro su letture antologiche sul tema della legalità, incontri e dibattiti con esperti

ESPERTI: Notari Luigi, La Pietra Giuseppe

PRODOTTI FINALI: testi ______________________________________________ COMINCIAMO BENE educazione alimentare SCUOLE COINVOLTE: Beduzzo - primaria INSEGNANTE REFERENTE: Conti Anna Maria OBIETTIVI: conoscere: il valore nutrizionale dei cibi, le

componenti dei cibi, il fabbisogno individuale sperimentare stili alimentari corretti, saper comprare, concordare con le famiglie i comportamenti

alimentari da correggere ATTIVITA‟ PREVISTE: esame delle abitudini in fatto di colazione, abitudini alimentari a confronto, la colazione nel mondo, preparazione e consumo di vari tipi di colazione (in

particolare il latte) a ognuno la sua colazione: la colazione dello studente, del

contadino, dell‟impiegato.. incontri con esperti perché non si fa più colazione? (analisi socio-

comportamentale) la colazione della pubblicità festa di fine anno visite guidate a fattorie didattiche e ALMA PRODOTTI FINALI:

Fascicoli individuali e documentazione del percorso.

MINIBANCA “IL FORMICAIO”

SCUOLE COINVOLTE: Corniglio Primaria e Secondaria di 1° grado. INSEGNANTI: Moretti Silvana, Zanni Maria MOTIVAZIONI: La minibanca vuole rendere concreta la possibilità di risparmiare da parte degli alunni e abituarli a compiere le più elementari operazioni bancarie e postali, rese necessarie dalla vita di tutti i giorni. OBIETTIVI. Rendersi conto del ruolo sociale di una banca, imparare a gestire responsabilmente il risparmio, assumersi una responsabilità nei confronti della comunità, comprendere l‟importanza dell‟organizzazione e

dell‟importanza del contributo di ogni membro e di ogni ruolo (incarichi, moduli…)

DESTINATARI: alunni della classe 5° della primaria come responsabili della

gestione del servizio, alunni delle scuole primaria e secondaria di 1° grado nella

parte di utenti del servizio. FUNZIONAMENTO: Ogni alunno risparmiatore riceve con il primo versamento

un libretto bancario, con l‟intestazione della Minibanca “Il formicaio”,

un giorno alla settimana si “sportelli” si aprono per i clienti, impiegati sono gli alunni della classe quinta,

i clienti (bambini e adulti della scuola) possono versare e/o prelavare,

il versamento massimo è di E 1,00, gli impiegati compilano le distinte di versamento,

trascrivono gli importi versati o prelavati su libretti e schede clienti e fanno quadrare il saldo della giornata,

l‟incasso viene conservato nella cassaforte della scuola, Al termine dell‟anno scolastico tutte le somme verranno

restiuite con gli “interessi” DURATA Apertura in occasione della festa del risparmio, 1 ora alla settimana l‟apertura degli sportelli al pubblico, 1 ora alla settimana per la gestione contabile.

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8.2 PROGETTI di EDUCAZIONE AMBIENTALE

P.A.R.C.O. Paesaggio Agricolo Rurale Culturale Ospitale SCUOLE COINVOLTE: TUTTE INSEGNANTI REFERENTI: Fontana e Maestri (infanzia di Beduzzo) Conti e Schiaretti (primaria di Beduzzo) Graiani e Nasoni (infanzia di Corniglio) Moretti (primaria di Corniglio) De Stefano e Infelice (sec. di 1° gr di Corniglio) Rossi, Donati (infanzia di Lagrimone) Bottazzi, Galvani, Boccalini (primaria di Lagrimone) Vicini M. V. (infanzia di Monchio) Zanotti (primaria di Monchio) Fracassi (primaria di Palanzano) Giovanelli (sec. di 1° gr. di Palanzano) Barbieri e Tramalloni (infanzia di Tizzano) Bocchi, Giacopinelli, Prevoli, Romanini e Sorrentino

(primaria di Tizzano) Tacconi, Petrolini, Belledi e Maiano (Sec. di 1° gr. di

Tizzano)

ATTIVITA‟ PREVISTE Scuole dell‟infanzia: “La fattoria, il caseificio, gli animali al pascolo” “Le avventure della mucca” (Corniglio) “Latte, latte” (Lagrimone) Percorso fantastico, racconti inerenti all‟argomento, attività manipolative formaggio in classe (Tizzano) Attività grafico-pittoriche, video, foto Scuole primarie: “La filiera del “Parmigiano” “L‟agricoltura nelle quattro stagioni del Parco” (Monchio) “Le piante officinali” (Palanzano) Attività di laboratorio (provo a fare il formaggio!); Incontri con esperti, visite guidate sul territorio testi, disegni, cartelloni murali. Scuole secondarie di 1° grado: “I caseifici nel territorio cornigliese”: raccolta dati e

documenti sui caseifici dagli anni ‟50 ad oggi “La filiera del Parmigiano”: Attività per promuovere un‟educazione alla salute, ad una

corretta alimentazione e all‟attività motoria

VISITE GUIDATE: Stalle: tradizionale e moderna aziende agricole, caseificio, fattoria didattica, industria di trasformazione, azienda agricola produttrice di bioenergia/biomassa

ESPERTI ESTERNI Esperto del percorso dal latte al formaggio Lara Albanese Esperti del Parco del 100 lagni Monica Valenti (coop Maia) ed Elena Suffredi (prog.

Parmalat) Esperto del consorzio del Parmigiano Agronomo Artista pittore Agricoltori e produttori locali

PRODOTTI FINALI Cartelloni, CD-rom, foto… per mostra finale Libretto di documentazione Packaging: realizzazione di un contenitore per una punta di

Parmigiano (Tizzano)

LA SCUOLA ADOTTA IL PARCO proposte di fruizione sostenibile SCUOLE COINVOLTE: Classi 1^ delle Scuole Secondarie di 1° gr. di: Sorbolo (capofila), Mezzani, Torrile, Corniglio, Tizzano, DOCENTI: Petrolini (Tizzano), Iafelice (Corniglio) ATTIVITA‟: raccolta dati sulle aree protette: Parco dei 100 laghi, Oasi

Lipu di Torrile, Riserva Parma Morta,

realizzazione di strumenti promozionali (calendario, film, documentario…)

scambio – gemellaggio con le scuole dei tre parchi, mostra dei prodotti, scambi tra le scuole ESPERTI: Coop. “Terra dei colori” Coop. “Il Ciottolo” Coop. “Ardeola” (acquario delle Parma Morta) Esperti del parco dei 100 laghi, Corpo forestale dello stato, Legambiente di Parma

______________________________________________ INTORNO ALL’ALBERO SCUOLA COINVOLTA: Infanzia di Corniglio DOCENTI: Iasoni cecilia, Graiani Paola ATTIVITA‟: adottiamo un albero, uscite nel bosco per osservare l‟albero nelle diverse stagioni, esprimersi attraverso il disegno, la pittura e altre attività

manipolative usando diverse tecniche espressive.

SCOPRIAMO PAESI NELLE CORTI DI MONCHIO SCUOLE COINVOLTE: infanzia e primaria di Monchio DOCENTI: Vicini Loretta, Zanotti Paola ATTIVITA‟: Indagine sociale e storica Relazioni e cartelloni murali Pubblicazione tipografica: Scopriamo paesi nelle Corti di

Monchio: Rigoso e Aneta

______________________________________________ C’E’ ANCHE IL SOLE.. L’ERBA… IL FIORE… SCUOLE COINVOLTE: Beduzzo infanzia DOCENTI: Maestri Maria Pia, Fontana Rossella ATTIVITA‟: L‟ambiente come alfabeto per capire e imparare. Utilizzo di storie, racconti e fiabe per favorire la curiosità,

ESPERTI: Lara Albanese

______________________________________________ PER FARE TUTTO CI VUOLE UN FIORE SCUOLE COINVOLTE: Lagrimone infanzia DOCENTI: Rossi Maria Luisa, Donati Bianca ATTIVITA‟: Osservazione, attività di laboratorio per sperimentare, provare, manipolare

attraverso il gioco, utilizzando materiali naturali (sassi, terra, foglie..)

arricchimento lessicale, rielaborazione e formalizzazione delle esperienze, racconti e fiabe per sviluppare la creatività.

______________________________________________ FESTA DELL’ALBERO, SCUOLE COINVOLTE: tutte DOCENTI REFERENTI: referenti di plesso DESCRIZIONE ATTIVITA‟: riprendendo una vecchia tradizione, intende sensibilizzare gli alunni sull‟importanza degli alberi per la vita sulla Terra. In particolare in quest‟anno scolastico che vedrà alunni coinvolti nel progetto educativo-didattico P.A.R.C.O. si propone alle classi di mettere a dimora delle piantine e dei fiori e le si invitano a prendersene cura nel corso dell‟anno scolastico. ESPERTI:

Corpo Forestale dello Stato, Tecnici del Parco dei 100 laghi, Amministratori Comunali, Associazioni di Volontariato

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8.3 PROGETTI di CONTINUITA’ INSIEME IN BIBLIOTECA SCUOLE COINVOLTE:

Lagrimone - primaria Tizzano – primaria

INSEGNANTI: Giacopinelli Paola, Boccalini Roberta ATTIVITA‟ PREVISTE: Percorso di continuità tra le classi dei due plessi, per favorire l‟integrazione fra gli alunni della futura 1° classe della secondaria di 1° grado. ESPERTI: Bibliotecaria ______________________________________________ GIROTONDO DELLE STAGIONI SCUOLE COINVOLTE: Lagrimone infanzia e primaria INSEGNANTI: Bottazzi Ilaria, Rossi Maria Luisa OBIETTIVI: promuovere il passaggio graduale e sereno nel

nuovo ordine di scuola, capacità di seriare, classificare e raggruppare, favorire la conoscenza e la curiosità nei confronti

dell‟ambiente che li circonda attraverso l‟esplorazione e la sperimentazione,

capacità di osservare la realtà circostante nelle sue trasformazioni stagionali,

socializzare e collaborare alla realizzazione di un progetto comune in un clima di reciproco rispetto,

capacità di orientarsi nello spazio individuali (rapporti topologici),

cercare soluzioni creative e insolite con diverse tecniche e modalità espressive,

sensibilizzare i bambini al rispetto dell‟ambiente in modo coinvolgente e creativo.

ATTIVITA‟ PREVISTE: esplorazioni, giochi attività con elementi naturali, rielaborazioni grafiche

PRODOTTI FINALI: elaborati e documentazione fotografica ____________________________________________ INSIEME E’ BELLO SCUOLE COINVOLTE: Monchio Infanzia e Primaria DOCENTI REFERENTI: Vicini Loretta, Vicini M. Vittoria OBIETTIVI: condividere regole e modalità di collaborazione, esprimersi creativamente in gruppo, rafforzare la fiducia in se stessi, rispettare e valorizzare gli altri, controllare affettività ed emozioni, ascoltarsi e ascoltare gli altri, utiizzare vari linguaggi espressivi ATTIVITA‟. Canto: memorizzazione di ritmi e melodie, immedesimazione e recitazione di poesie e di brevi racconti. METODOLOGIA:

prove di ascolto, esecuzione di ritmi, dizione.

PRODUZIONE. rappresentazione teatrale natalizia con drammatizzazioni e canti VERIFICA DELLE CAPACITA‟ DI:

comprendere, assumere posizioni personali, dialogare ed ascoltare.

MEZZI DI VERIFICA:

osservazioni sistematiche delle voci nel coro e dell‟assunzione dei ruoli nella storia rappresentata. VALUTAZIONI DEL PROGETTO: riflessione sull‟interesse degli alunni, sul loro coinvolgimento, sulla capacità di conversare

ordinatamente e di capire ed esprimere giudizi. ______________________________________________ UN REGALO PER TE SCUOLE COINVOLTE: Monchio Infanzia e Primaria DOCENTI: Simonetti Anna Maria, Vicini M. Vittoria, Zanotti Paola OBIETTIVI: disegnare, dipingere, modellare, dare forma e colore

all‟esperienza, individualmente e in gruppo, con una varietà creativa di strumenti e materiali, lasciando traccia di sé,

dimostrare riconoscenza attraverso gesti e parole, maturare l‟dentità personale e di gruppo ATTIVITA‟:

disegno, ritaglio,

incollaggio, modellaggio, campitura con diverse tecniche

PRODUZIONI: piccoli oggetti per varie occasioni: Natale, festa della mamma… VERIFICHE DELLE CAPACITA‟ DI: lavorare in gruppo, manipolare materiali, essere creativi. MEZZI DI VERIFICA: osservazioni sistematiche in itinere VALUTAZIONE DEL PROGETTO: riflessione in sede di programmazione settimanale, dibattito in sede di consiglio d‟interclasse ________________________________________ COSTRUIAMO IL NOSTRO NATALE SCUOLA COINVOLTA: Palanzano Primaria DOCENTI REFERENTI: Fracassi Daniela, Battaglioli Carla OBIETTIVI: realizzazione di oggetti da vendere al mercatino di Natale del paese, per finanziare l‟attività didattica. ________________________________________ SEZIONE PRIMAVERA SCUOLA COINVOLTA: Infanzia di Tizzano DOCENTE REFERENTE: Tramalloni Ilaria PRESENTAZIONE: Il progetto educativo è imperniato sulla condivisione di alcune idee guida quali: l'accoglienza, il rispetto della diversità, la centralità del bambino, l'attenzione alle pratiche di cura, la partecipazione della famiglia e la continuità con la scuola dell'infanzia. Ha carattere di flessibilità per garantire rispondenza alle esigenze dei bambini e delle famiglie. Nella progettualità

pedagogica è inclusa l'elaborazione dei piani educativi individualizzati per i bambini in situazioni di svantaggio psico-fisico e/o sociale. I bisogni delle famiglie La Sezione Primavera presso la Scuola dell‟Infanzia di Tizzano è nata nell‟anno scolastico 2007/08 per soddisfare le richieste delle famiglie di un servizio educativo per i bambini dai 2 ai 3 anni, anche in considerazione che nel comune e nei paesi vicini non esiste un servizio di offrire un servizio di asilo nido. Ambienti e attrezzature

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L‟Amministrazione Comunale di Tizzano ha messo a

disposizione, presso la scuola dell‟infanzia, locali e arredi idonei sotto il profilo funzionale e della sicurezza, rispettosi delle norme vigenti in materia, rispondenti alle diverse esigenze di gioco, riposo, alimentazione e cura della persona. Orario di funzionamento 5 ore giornaliere dalle ore 8,30 alle ore 13,30. Iscritti Possono iscriversi I bambini di età compresa tra i 12 e i 36 mesi. Il progetto prevede che siano studiati attentamente i motivi a favore o contro l‟inserimento di ogni bambino. Periodo di funzionamento L‟avvio del servizio è previsto a gennaio e il termine a giugno 2010. L’educatrice L‟educatrice, assunta dal Comune come educatrice domiciliare, si occupa direttamente della cura dei bambini, dell'accoglienza della coppia bambino-genitore, della progettazione delle attività. Finalità Educative Obiettivo del progetto è di realizzare una struttura educativa che si colloca tra il nido e la scuola dell'infanzia, in grado di accogliere i bambini della fascia d'età 12/36 mesi, presso la Scuola dell'Infanzia. Il presupposto psicologico è che i bambini di questa fascia di età possano vivere le esperienze di socializzazione in un contesto educativo "unico", avvalendosi della molteplicità di stimoli offerti da un ambiente eterogeneo, perché ospita bambini tra i 3 ed i 5 anni. Le finalità possono essere così riassunte: offrire un servizio educativo in alternativa all‟asilo

nido; offrire un‟alternativa ai bambini anticipatari che non

è stato possibile inserire nella scuola dell‟Infanzia di Tizzano;

offrire alle famiglie uno spazio attrezzato, flessibile gestito da educatori che permetta il coinvolgimento dei genitori e lo scambio di esperienze;

sottolineare la valenza formativa in senso ampio della fascia prescolastica;

conferire maggiore dignità all‟educazione della prima infanzia intesa come sviluppo dell‟autonomia affettiva, della motivazione cognitiva e della competenza sociale;

creare tra la Sezione Primavera e la Scuola dell‟Infanzia momenti strutturati per lo scambio di informazioni, la conoscenza reciproca, il confronto e la programmazione educativa;

mettere a fuoco e progettare efficaci “riti di passaggio”, tra la Sezione Primavera e la Scuola dell‟Infanzia,

Obiettivi La sezione primavera intende rendere operativi obiettivi quali: favorire lo sviluppo delle capacità cognitive, motorie e

relazionali, proporre forme diversificate di esplorazione dell‟ambiente

materiale e culturale, permettere forme di socializzazione in gruppi allargati, favorire l‟inclusione dei bambini in situazione di disabilità,

disagio e diversità, garantire le basi per il graduale raggiungimento della

sicurezza di sé, delle proprie capacità e della prima autonomia personale,

aiutare i bambini a capire le diverse possibilità di espressione e interazione con sé, gli altri e il mondo.

Dal punto di vista delle famiglie la sezione primavera intende: proporre spazi e tempi di confronto per la sperimentazione

di nuove forme di sostegno alla genitorialità, aumentare le opportunità di condivisione di esperienze,

problemi e prospettive educative, sperimentare situazioni costruttive capaci di determinare

nei genitori benessere e fiducia nelle proprie capacità e potenzialità.

Contenuti e attività Il gioco è l‟elemento centrale del servizio. La sezione primavera propone un quadro d‟accoglienza strutturato per mezzo di: Spazio psicomotorio, per favorire attività di movimento e

giochi corporei, sviluppare percezioni tattili, visive, uditive, acquisire regole fondamentali per la vita in comune.

Spazio delle attività grafico-pittoriche per offrire esperienze sensoriali, per soddisfare la curiosità, sperimentare le proprietà dei materiali e degli oggetti, le potenzialità combinatorie, per dare il piacere di creare forme, configurazioni, accostamenti.

Spazio per la musica e il canto, per offrire al bambino l‟opportunità di scoprire il suono ed esprimere la propria musicalità interna;

Spazio del gioco simbolico, per stimolare il linguaggio verbale, socializzare in piccolo gruppo, favorire giochi imitativo-simbolici, sviluppare l‟affettività.

Spazio del gioco libero tranquillo, con bambole, corredo e vestiti per la bambola, giochi di costruzione, incastri, domini, giochi di società, animali, macchine, libri di diverse forme e materiali,

Spazio della lettura, per stimolare la curiosità attorno al libro..

Spazio esterno, per il gioco, il movimento e il rapporto con la natura.

Spazio dei genitori, per conversare, leggere, scambiare opinioni ed esperienze con altri genitori, con gli educatori, per progettare incontri e dibattiti con esperti.

Metodo di lavoro: - gruppo di lavoro misto (insegnante della sezione primavera e insegnanti della scuola dell‟infanzia) per studiare, verificare e programmare periodicamente; - la programmazione di momenti di aggiornamento comune; - avviare un piccolo centro di documentazione; - l‟adozione di alcune proposte di lavoro comuni (uscite in paese, ecc.) per consolidare la collaborazione tra la sezione primavera e la scuola dell‟infanzia. - avviare un progetto di osservazione sui bambini di 3 anni, che arrivano alla scuola dell‟infanzia sia provenienti dalla sezione primavera che dalla famiglia.

Monitoraggio e verifica I genitori saranno periodicamente informati delle proposte didattiche e saranno parte attiva nella registrazione e nella verifica dei traguardi ottenuti dai piccoli. Sono previste azioni e strumenti di monitoraggio della qualità del servizio educativo, organizzativo e gestionale. Inoltre s‟intende attivare uno scambio costante di informazioni ed esperienze fra le scuole impegnate sulle sezioni primavera per analizzare e condividere i contenuti proposti. Per questo ci si impegna a documentare ogni attività ed esperienza ludica messa in campo.

Partecipazione, trasparenza e qualità del servizio Il rapporto famiglia-educatori assume un ruolo fondamentale al fine di garantire la sicurezza affettiva. Per il benessere dei bambini e delle bambine è importante: la partecipazione dei genitori alla vita della Sezione; il rapporto di fiducia, lo scambio d‟informazioni e la

collaborazione tra il personale ed i genitori. la Sezione Primavera offrirà ai genitori occasioni di incontro:

scambi comunicativi quotidiani; colloqui individuali; assemblee generali per approfondire temi di carattere

generale sull‟organizzazione e programmazione del servizio, al fine di condividerne l'organizzazione e promuovere iniziative inerenti la prima infanzia;

incontri a tema con esperti; feste, per condividere momenti importanti della vita dei

bambini e delle famiglie.

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8.4 PROGETTI di RECUPERO E POTENZIAMENTO “ACCOGLIENZA ALFABETIZZAZIONE E INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI “ Coordinatore di progetto: Piazza Silvana Scuole coinvolte:

Primarie e secondarie di 1° grado dell‟Istituto N. alunni stranieri presenti nella scuola e coinvolti: 50 (In alcune situazioni essi rappresentano un terzo del totale degli alunni) Totale. alunni stranieri e italiani coinvolti: 240 N. classi coinvolte: 14 Finalità: garantire un‟accoglienza adeguata in termini di

tempi, spazi e interventi specifici sviluppare l‟ acquisizione della lingua italiana promuovere attività e iniziative volte a favorire l‟

integrazione e l‟ educazione interculturale Obiettivi fornire gli elementi base per la conoscenza della

lingua italiana attraverso lo sviluppo delle quattro abilità (ascolto, parlato, lettura e scrittura)

promuovere attività e iniziative volte a favorire l‟

integrazione e l‟ educazione interculturale sviluppare le abilità comunicative sviluppare le abilità per orientarsi nel sociale

(conoscere le regole fondamentali del vivere comune, conoscere il territorio e le sue risorse).

Azioni previste: Accoglienza La fase di accoglienza rappresenta il primo contatto del ragazzo e della famiglia con il nostro sistema scolastico e gli insegnanti. Le strategie dell‟accoglienza per un inserimento positivo si basano su alcuni aspetti principali: designazione di un coordinatore di progetto e di tutor

nei diversi plessi scolastici colloquio e attivazione di un clima relazionale di

apertura con la famiglia e l‟ alunno predisposizione di cartelli di benvenuto nelle varie

lingue di origine, dizionari, libri e materiali vari idonei allo studio dell‟ Italiano come L2

Sulla base delle necessità linguistiche rilevate la Commissione Intercultura in collaborazione con il Consiglio di Classe stabilirà tempi e modalità degli interventi, individualizzati o per gruppi di livello, definiti in seguito a prove di ingresso scritte e/o orali

Ogni insegnate della classe stenderà una programmazione personalizzata che stabilisca per ogni disciplina gli obiettivi irrinunciabili, come indicato nel D.P.R.394/99

Coordinamento della programmazione educativo/didattica e continuo monitoraggio della attività svolta.

I docenti interessati aggiorneranno e proporranno l‟acquisto di materiale didattico da utilizzare per gli alunni stranieri

Contatti con enti ed associazioni del territorio per collaborazioni e intese e contattare altre scuole in cui siano presenti analoghi progetti

Acquisizione della lingua italiana - Primo corso di alfabetizzazione (per gli allievi di Livello 0 e 1) Obiettivi generali finali • Fornire gli elementi base per la conoscenza della lingua italiana attraverso lo sviluppo delle quattro abilità (ascolto, parlato, lettura e scrittura). • Promuovere attività e iniziative volte a favorire l‟ integrazione e l‟ educazione interculturale

• Sviluppare le abilità comunicative. • Sviluppare le abilità per orientarsi nel sociale (conoscere le regole fondamentali del vivere comune, il territorio e le sue risorse). Modalità di realizzazione del percorso

Percorsi flessibili e differenziati, definiti nel tempo, negli obiettivi e nei contenuti in base alle esigenze degli allievi e con riferimento, in particolare, alla programmazione degli insegnanti. CONTENUTI Anche i contenuti saranno differenziati a seconda del livello iniziale, valutato in base alle prove d‟ingresso, di conoscenza della lingua seconda: FASI DI LAVORO in base ai LIVELLI DI COMPETENZA IN LINGUA ITALIANA I fase: uso contestualizzato della lingua: linguaggio della quotidianità - Contenuti L 0 (livello zero): 1. alfabeto italiano: grafia e pronuncia dei suoni 2. sillabe e divisione in sillabe (inizialmente con il battito delle mani) 3. parole, inizialmente abbinate ai disegni (e nomi degli oggetti presenti in classe scritti su cartellini applicati agli oggetti stessi): il lessico a partire dal più quotidiano e fonomorfologicamente semplice al più complesso sia ortograficamente (H, Q, dittonghi, iati, digrammi, trigrammi ecc. e l‟accento) sia semanticamente (si

ngui (della lingua madre LM e della lingua seconda L2 o/e eventuale lingua di mediazione) e monolingua (L2) 4. le prime frasi: la frase minima collegata al “qui” e “ora”, all‟esperienza reale, al quotidiano, all‟uso dei cinque sensi: la presentazione, i saluti, la semplice descrizione di sé; ambiti: scuola, famiglia, casa, cibo (abitudini e usi: possibili confronti interculturali, sottolineando i valori comuni e condivisi), i negozi, la spesa (collegamento con matematica: moneta, numeri, pesi, misure ecc.), la città/il paese, le indicazioni stradali, i vari luoghi (ad es. la biblioteca, il parco, la palestra ecc.), gli amici, il tempo (anno, mesi, stagioni, giorni della

VERBO a partire dai modi e tempi più utilizzati e le persone verbali 5. espansioni di luogo, tempo, spazio ecc della frase minima: i complementi indiretti. - Contenuti L 1 (livello intermedio) 6. linguaggio e definizione della struttura per la cronaca e la narrazione autobiografica con uso e studio di frasi sempre più complesse: i verbi al presente, al passato, al futuro; le 5 W e 1 H; uso dei connettivi; drammatizzazione 7. le FIABE e le FAVOLE: linguaggio dell‟immaginario (astrazione); il verbo al passato; avvio alla letteratura, intercultura 8. avvicinamento al linguaggio delle discipline per giungere alla lingua dello studio: - STORIA:

_ La periodizzazione (cronologia: la linea del tempo) _ Le “svolte storiche”: scoperte e invenzioni che hanno cambiato la storia (in accordo con il programma della classe in cui è inserito l‟alunno stesso). - GEOGRAFIA: _ Le coordinate geografiche _ Il planisfero (“Il mio viaggio”) _ Gli ambienti geografici: pianura, montagna, mare, collina (flora, fauna, clima, vegetazione®cibo, popolazione®case, vestiti, ecc.): confronti interculturali.

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_ Alcuni Stati o regioni italiane, in breve e a seconda dell‟opportunità. Livello 2 (livello avanzato) Metodi e strumenti Le lezioni sono individualizzate in base ai bisogni e/o rivolte a piccoli gruppi omogenei Ogni unità didattica viene trattata nell‟arco di 4/6 ore nel seguente modo: • viene fornito un lessico di base per mezzo di schede illustrate; • si presentano le strutture fonetiche e grammaticali più usate nella specifica situazione comunicativa; • si procede con esercizi di controllo di progressiva difficoltà (unione di parolafigura, unione di semplici frasi con figure, frasi da completare con la parola mancante o con il verbo, lettura di brevi brani seguiti da domande di comprensione, produzione autonoma di frasi…). Inoltre: • vengono trasmessi contenuti informativi-culturali che trasmettono aspetti significativi della società italiana, attraverso l‟uso di immagini, fotografie… Le insegnanti utilizzeranno testi scolastici predisposti per l‟apprendimento della lingua seconda e attività o letture presenti in altre antologie e grammatiche scolastiche. Valutazione Si prevedono valutazioni formative in itinere e una valutazione sommativa, alla fine di ogni modulo o unità didattica, dei progressi sui risultati effettivamente raggiunti. Le verifiche degli apprendimenti saranno sia orali, particolarmente quelle frequenti di tipo formativo, per accertare il livello di comprensione e conoscenza dell‟argomento, sia scritte. Nel caso in cui gli obiettivi prefissati non fossero raggiunti, il modello sarà riproposto; viceversa gli allievi che avranno acquisito sufficienti abilità comunicative verranno avviati al corso di secondo livello. I ragazzi sono invitati a raccogliere in un quaderno o in una cartellina tutti i materiali prodotti, sia per poter fare riferimento ad essi in qualsiasi momento, sia per documentare il lavoro svolto, che verrà riportato sul registro degli insegnanti. SECONDO CORSO DI ALFABETIZZAZIONE (per gli allievi di Livello 2, che già conoscono la lingua italiana, ma anche di Livello 1, le cui abilità e competenze consentiranno questo ulteriore percorso). Obiettivi generali finali • Conoscere i linguaggi settoriali. • Usare strategie di lettura. • Acquisire un metodo di studio. • Usare in modo efficace i manuali. • Preparare un percorso per l‟esame finale. • Sapersi orientare nella scelta della Secondaria di 2° gr. Modalità di realizzazione del percorso Formulazione di moduli, quindi di percorsi flessibili e differenziati, definiti nel tempo, negli obiettivi e nei contenuti in base alle esigenze degli allievi con

riferimento, in particolare, alla programmazione degli insegnanti. Obiettivi didattici e contenuti Sono scelti in base alle esigenze degli allievi e alle richieste dei Consigli di classe a cui appartengono. • Leggere con efficacia un brano di storia e di geografia, individuare le parole-chiave e sapere riferire i concetti importanti. • Riconoscere in un brano di storia o di geografia i rapporti causa-effetto.

• Individuare l‟ordine con cui è organizzato un testo (temporale, logico, spaziale…). • Saper schematizzare i concetti estrapolati da un testo di un manuale scolastico. • Confrontare culture diverse per un proficuo scambio di opinioni, risorse… • Conoscere i servizi della città: Questura, Anagrafe, Comune, Ospedale, ASL, Ufficio di collocamento… • Conoscere le Scuole Secondarie di Secondo grado e la loro offerta formativa. CRITERI DI VALUTAZIONE - ASCOLTARE – COMPRENSIONE ORALE: 1. comprende globalmente il messaggio 2. sa rispondere correttamente a domande di comprensione su un testo orale di argomento/lessico globalmente noto 3. sa fare inferenze (solo liv.1) - LEGGERE – COMPRENSIONE SCRITTA: 1. legge in modo corretto e scorrevole 2. comprende globalmente il messaggio 3. sa rispondere correttamente a domande di comprensione di un testo scritto di argomento/lessico globalmente noto 4. riconosce le parole-chiave 5. riconosce le caratteristiche delle tipologie testuali apprese (solo liv.1) 6. sa fare inferenze (solo liv.1) - PARLARE – PRODUZIONE ORALE: 1. correttezza fonetica e fonologica 2. correttezza morfologica 3. correttezza sintattica (frasi brevi e semplici) 4. correttezza lessicale 5. coerenza del discorso e attinenza alla consegna 6. coesione del discorso (organicità; cronologia) 7. ricchezza del contenuto esposto e collegamenti tra i vari argomenti appresi 8. rielaborazione personale dei contenuti 9. originalità - SCRIVERE – PRODUZIONE SCRITTA: 1. correttezza ortografica e morfologica 2. correttezza sintattica (frasi brevi e semplici) 3. correttezza lessicale 4. coerenza del testo scritto e rispetto della consegna 5. coesione del testo scritto (organicità; cronologia) 6. ricchezza del contenuto esposto e collegamenti tra i vari argomenti appresi 7. rielaborazione personale dei contenuti 8. originalità 9. organizzazione spaziale della pagina 10. tipografia testuale. - RIFLESSIONE SULLA LINGUA: 1. riconosce il verbo all‟interno della frase; 2. riconosce il soggetto e le espansioni della frase; 3. distingue il genere (maschile/femminile) e il numero (singolare/plurale) di articoli, nomi, aggettivi e verbi; 4. concorda soggetto e verbo, nome, articolo e aggettivo in genere e numero; 5. distingue i verbi nei tempi presente, passato, futuro

(solo liv.1). Inoltre, si valuteranno:

izzare;

Attività e iniziative per l’integrazione e l’educazione interculturale - Attività curricolari Le attività didattiche saranno volte a favorire l‟emergere di una mentalità di apertura e confronto nei riguardi

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dell‟altro, elaborerà percorsi attorno a tematiche trasversali alle culture, sfruttando gli spunti offerti dalla propria materia o dalla realtà del vissuto della classe - Laboratorio teatrale Il teatro come attività che aiuta ad imparare ad osservare se stessi, il movimento del proprio corpo nello spazio, ad osservarlo in senso sia reale che fantastico e giocare ad un gioco in cui ci sarà qualcuno che agisce e qualcun altro che guarda (teatro deriva dal greco thean, che significa guardare). darà l‟occasione di liberare capacità che tutti possiedono. I ragazzi del nostro territorio, suddiviso in piccole frazioni distanti fra loro, vivono spesso un esperienza di isolamento e l‟esperienza del Laboratorio teatrale e delle attività sportive hanno dimostrato di essere in grado di promuovere nell‟esperienza di vita, valori come la solidarietà, il rispetto nei confronti degli altri, di favorire l‟integrazione culturale, imparando a considerare l‟alterità come valore importante per la crescita personale e dell‟umanità, valorizzando le diverse abilità o specificità della persona. Partecipazione alla rassegna UNA COPERTA PER LINUS e a rassegne nazionali di teatro della scuola della scuola secondaria di 1° grado di Tizzano - Attività extracurricolari Attività sportive

sci pallavolo, calcio giochi di società

______________________________________________

DOPOSCUOLA SCUOLA COINVOLTA: Secondaria di 1° gr. di Palanzano DOCENTI REFERENTI:

Lotto Monia, Alfieri Milena

OBIETTIVI: Recuperare, consolidare e/o potenziare conoscenze e

competenze delle principali materie scolastiche (italiano, matematica, inglese, francese),

promuovere l‟integrazione e la socializzazione degli alunni attraverso momenti ludici e lavori di gruppo,

imparare ad esprimersi liberamente con il corpo, MODALITA‟ ORGANIZZATIVE 2 gruppi di lavoro che si alternano 16 incontri di 2 ore in orario pomeridiano al di fuori

dell‟orario scolastico, di cui 12 di italiano, 12 di matematica, 12 di teatro, 16 di lingua straniera, 8 di attività sportiva, 8 diattività artistica ______________________________________________

SDOPPIAMENTO DELLA PLURICLASSE SCUOLA COINVOLTA: Secondaria di 1° grado di Monchio

DOCENTE REFERENTE: Serventi Francesca OBIETTIVI:

Preparare gli alunni di 3° alle scuole superiori, potenziare le abilità degli alunni di 2°

MODALITA‟ ORGANIZZATIVE Le materie interessate sono: italiano, matematica, francese/inglese Docenti coinvolti:

Serventi Francesca, Giovannelli Daniele, Pastanella Mariangela

______________________________________________

QUALITA’ SCUOLA COINVOLTA: Scuola primaria di Palanzano DOCENTE REFERENTE: Fracassi Daniela DESCRIZIONE: Consente di usufruire di 5 ore settimanali in più rispetto all‟organico assegnato. Durante queste ore le pluriclassi vengono “sdoppiate” e si può in questo modo creare condizioni favorevoli all‟apprendimento. DOCENTI COINVOLTI

Cavalli Federica, Fracassi Daniela, Villani M. Antonietta

______________________________________________ LEGGO UNA STORIA SCUOLE COINVOLTE: Monchio Primaria e Secondaria di 1° grado DOCENTI REFERENTI:

Vicini Loretta, Serventi Francesca

OBIETTIVI: Sviluppare la capacità di concentrazione, di

immaginazione, di attesa; imparare a leggere in modo chiaro ed espressivo:

ascoltarsi-ascoltare; cercare il bello nelle storie: il lessico; intervenire nella storia: manipolare, creare,

trasformare ATTIVITA‟: conoscenze delle tematiche proposte dal libro, individuazione dello stile dell‟autore, briciole: frasi significative, l‟albero dei sentimenti, piccola antologia: raccolta delle pagine più

interessanti, invenzione di storie, illustrazione con disegno e fumetto VERIFICA DELLE CAPACITA‟ DI: apprezzare le storie, arricchire fantasia ed immaginazione, il proprio

linguaggio, comprendere il contenuto, confrontare immedesimarsi sostituire passare ad altri linguaggi, riconoscere ed analizzare MEZZI DI VERIFICA: osservazioni sistematiche, produzioni in itinere METODOLOGIA: lettura ad alta voce, silenziosa, dialogata, manipolazione, trasformazione, prove di attenzione e ascolto PRODUZIONI.

Cartelloni, disegni, schede, racconti, caratterizzazioni, confronti ed immedesimazioni,

costruzione di carte d‟identità dei personaggi. VALUTAZIONE DLE PROGETTO: riflessione e programmazione quindicinale dibatitto quadrimestrale in sede di consiglio d‟interclasse. ______________________________________________ GUARDIAMOCI UN FILM SCUOLE COINVOLTE: Monchio Primaria e Secondaria di 1° grado DOCENTI REFERENTI:

Vicini Loretta,

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Serventi Francesca OBIETTIVI:

Cogliere il rapporto tra la realtà e l‟immaginario, ricostruire verbalmente le sequenze del racconto

filmico, distinguere ruoli positivi e ruoli negativi,

superare l‟impatto emotivo, ragionando e collegando eventi

ATTIVITA‟: espressione di emozioni immediate, situazioni

preferite, inserimento nel contesto di domande mirate, focalizzazione di immagini, attenzione ai dialoghi, analisi del ruolo dei protagonisti, analisi dei contentenuti e viluppo narrativo, schede riassuntive e connotative, ricerca delle tematiche e dei messaggi proposti. METODOLOGIA:

visione del film, espressione di impressioni, analisi di unità e sequenze, sintesi del contenuto,

dialogo e giudizio ASPETTI ORGANIZZATIVI: 3 incontri nel corso dell‟anno scolastico PRODUZIONI:

pareri personali, questionari, relazioni e confronti, disegni e testi sui singoli aspetti.

VERIFICHE DELLE CAPACITA‟ DI Comprendere, assumere posizioni personali, dialogare ed ascoltare. MEZZI DI VERIFICA:

schede per l‟osservazione e l‟analisi, sollecitazione di giudizi personali, rilevazione di comportamenti relativi

all‟attenzione a la comprensione.

VALUTAZIONE DEL PROGETTO: riflessione sull‟interesse degli alunni, sul loro coinvolgimento, sulla capacità di conversare ordinatamente e di capire ed esprimere giudizi. ___________________________________________ IL SAPERE NELLA RETE Come la cultura viene condivisa su Internet SCUOLA COINVOLTA: Monchio Secondaria di 1° grado DOCENTE REFERENTE: Cuccolini Greta OBIETTIVI:

capire come usare i nuovi media, come finalizzarli alla ricerca, allo studio e alla

condivisione dei saperi, valorizzare la scuola di montagna: spazi, nuove

tecnologie, nuovi percorsi di apprendimento ASPETTI ORGANIZZATIVI: 8 incontri di 2 ore in orario extracurricolare ______________________________________________ NATI PER LEGGERE SCUOLE COINVOLTE:

Infanzia di Corniglio, Beduzzo, Tizzano, Monchio

Primarie di Corniglio, Beduzzo, Lagrimone, Tizzano, Monchio.

OBIETTIVI:

avvicinarsi alla pratica della parola in modo protetto e guidato,

approccio alla lingua materna, alle sue parole, alla sua forma e struttura,

aumentare l‟ampiezza del vocabolario, conoscere le funzioni della scrittura, ampliare e diffondere l‟uso della lettura a voce alta

come strumento educativo, promuovere la lettura ad alta voce per lo sviluppo

emotivo e intellettuale METODOLOGIA: - Scelta da parte degli insegnanti con la bibliotecaria dell‟argomento della narrazione animata tra i seguenti:

Il lago dei cigni,

il segreto del deserto

la strega e la fanciulla

giriccola e altre storie - lettura ad alta voce da parte dell‟animatrice, - scambio di emozioni e di interessi. - rielaborazioni con disegni, giochi drammatici… SEDE: biblioteche comunali presso le scuole e scuola di Beduzzo. DATE: - 20/04: ore 9,30/10,30 scuola Infanzia Tizzano ore 11,30/12,30 infanzia Corniglio e Beduzzo (a Corniglio) ore 14 – 15 scuola primaria Corniglio e Beduzzo (a

Corniglio) - 23/04: ore 9,30/10,30 scuola infanzia Tizzano ore 11,30/12,30 scuola infanzia Monchio - 30/04, ore 9,00/10,00 scuola infanzia Monchio ore 10,15/11,15 scuola primaria Monchio - 11/05: ore 9,30/10,30 scuola infanzia Tizzano ore 11,30 – 12,30 scuola infanzia Corniglio e Beduzzo (a

Beduzzo) ore 14 – 15 scuola primaria Corniglio e Beduzzo (a

Beduzzo) - 21/05: ore 9,30/10,30 scuola primaria Tizzano ore 11,30/12,30 scuola primaria Monchio

ESPERTE: Chiaffi Manuela, narratrice di“Nati per leggere” Basteri Donatella, bibliotecaria di Corniglio Rozzi Francesca, bibliotecaria di Tizzano

______________________________________________

POTENZIAMENTO DELLA LINGUA INGLESE

SCUOLA COINVOLTA: Monchio Primaria OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Ricezione e interazione orale

Riconoscere parole e frasi relative a immagini date.

Riconoscere suoni e ritmi della lingua inglese e percepirli come elementi comunicativi.

Comprendere e rispondere a un saluto; presentarsi, chiedere il nome delle persone; utilizzare formule di cortesia.

Chiedere informazioni.

Identificare e abbinare colori e numeri a figure e oggetti.

Riconoscere e utilizzare i nomi di persone e oggetti familiari.

Calcolare ed esprimere quantità e possesso.

Descrivere persone, animali e cose associate a qualità.

Esprimere capacità, gusti, preferenze, intenzioni e stati d‟animo.

Conoscere e ripetere l‟alfabeto.

Comprendere semplici istruzioni.

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Comprendere e dare comandi legati ai verbi di movimento.

Individuare le posizioni di oggetti nello spazio.

Riconoscere le più comuni indicazioni temporali. Chiedere come si scrivere una parola.

ATTIVITA’ E CONTENUTI

Associazione di immagini a parole e frasi orali e viceversa.

Memorizzazione di canzoncine, rime, filastrocche.

Giochi a coppie per salutare, ringraziare, presentarsi e chiedere informazioni relative all‟identità degli altri.

Riproduzione di situazioni comunicative nelle quali utilizzare le più comuni richieste di informazioni (in strada, in stazione, all‟aeroporto, ecc.)

Canzoncine e filastrocche per imparare il nome dei colori e dei numeri.

Osservazione di immagini e pronuncia dei nomi ad esse corrispondenti.

Giochi visivi, tattili e sonori. Descrizione di oggetti con lessico specifico.

Conversazioni relative agli hobby, agli sport praticati, ai libri letti, ecc. e individuazione del lessico specifico.

Ripetizione corale, a gruppi, a catena dell‟alfabeto della lingua inglese.

Esecuzione di azioni e giochi sulla base di indicazioni espresse dall‟insegnante relativamente a movimenti eseguiti nello spazio e nel tempo.

Giochi sul web. Classi I - III

Ricezione scritta (lettura)

Leggere parole. Leggere semplici frasi.

Leggere dialoghi e presentazioni. Leggere brevi testi.

Riconoscimento di frasi e parole nella loro globalità. Abbinamento di parole scritte a immagini

corrispondenti. Individuazione, nella parola scritta, dei suoni che la

compongono. Lettura di semplici testi: strisce a fumetti, fiabe già

conosciute in italiano,.. Produzione scritta

Scrivere parole corrispondenti a immagini.

Scrivere semplici frasi. Scrivere i numeri (anche in lettere). Scrivere semplici messaggi seguendo un modello

dato.

Completamento e/o scrittura di facili parole corrispondenti a immagini.

Soluzione di cruciverba e rebus. Ricomposizione di brevi frasi in disordine.

Completamento di frasi con parole date. Scrittura di biglietti augurali.

Scrittura della data. Risoluzione di semplici problemi matematici. Scrittura di didascalie e fumetti relativi a storie

ascoltate o lette.

Realizzazione di cartelloni murali per rappresentare personaggi e luoghi delle storie.

CALSSI IV-V

Ricezione scritta (lettura)

Leggere e comprendere semplici messaggi.

Leggere e ricordare le sequenze di una breve storia. Leggere e comprendere semplici dialoghi. Individuare gli elementi essenziali del testo letto: chi,

che cosa, dove, quando, perché.

Rilevare diversità culturali tra il nostro Paese e quelli anglosassoni, in relazioni ad abitudini di vita e a condizioni climatiche.

Leggere un breve testo con pronuncia appropriata.

Lettura di parole-testo, cartelli, flash cards, didascalie, descrizioni essenziali di persone, ambienti,

animali, oggetti. Lettura e analisi di storie a fumetti.

Lettura dialogata. Identificazione, in una storia letta, di personaggi,

luoghi e avvenimenti principali e connotazione grafico-pittorica.

Lettura di testi, corredati da immagini, per individuare somiglianze e differenze culturali tra le due civiltà.

Confronto di parole e frasi per cogliere elementi di somiglianza e differenza.

Produzione scritta

Scrivere e rispondere a semplici messaggi. Completare brevi e semplici testi relativi a situazioni

presentate in lingua orale. Rispondere per iscritto a un semplice questionario.

Conoscere le strutture grammaticali elementari.

Scrittura della maggior parte delle parole utilizzate durante le attività orali.

Giochi linguistici (cruciverba, rebus, indovinelli,…) Completamento di testi/frasi e semplici questionari

con vocaboli noti.

Elaborazione di didascalie relative a sequenze di azioni.

TEMPI: da novembre a giugno,

4 ore settimanali (2 per ogni gruppo classe)

al venerdì ESPERTA ESTERNA: Annalisa Battistini

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8.5 AREA ARTISTICA

PERCORSI DI TEATRO Laboratori di teatro - educazione SCUOLA COINVOLTA: Secondaria di 1° grado di Tizzano

Vista l‟alto numero degli alunni due saranno i laboratori TEMPI: 2 ore settimanali per tutto il corso dell‟anno scolastico DOCENTI: Arte (Paolo Belledi), Lettere (Francesca Calestani, Diego Leonardi, Silvana Piazza) Musica (Alessandro Remigio), Operatori teatrali (Adriano Engelbrecht, Federica Pedretti) Classe 1^: Dalla fiaba “I due viandanti “ dei Grimm Classi 2^-3^ da definire PRESENTAZIONE Il teatro educazione è un percorso educativo (educare, da educo = portare fuori) che si realizza attraverso le pratiche del laboratorio teatrale e al centro del quale sta una persona in crescita o in trasformazione. E‟ un luogo di confronto dove insegnanti e operatori teatrali organizzano le proprie competenze al fine di portare a termine, attraverso un processo interdisciplinare, un

percorso di educazione. L‟esperienza teatrale come formazione civile. Pierre Voltz individua nella pratica del teatro un esercizio di libertà, un‟esperienza personale indispensabile alla formazione e all‟educazione dei cittadini. Le persone possono recitare i sentimenti e non si possono evocare i sentimenti di punto in bianco… noi non possiamo agire direttamente sulle nostre emozioni ma possiamo stimolare la nostra fantasia creativa su un sentiero obbligato, e la fantasia, come hanno scoperto gli scienziati psicologi, eccita la nostra memoria emotiva …. Senza una fantasia duttile ben sviluppata non è possibile creatività…(Stanislavskij). Imparare ad osservare se stessi, il movimento del proprio corpo nello spazio, osservarlo in senso sia reale che fantastico e giocare ad un gioco in cui ci sarà qualcuno che agisce e qualcun altro che guarda (teatro deriva dal

greco thean, che significa guardare). di dare l‟occasione di liberare capacità che tutti , possiedono. I giovani del nostro territorio, suddiviso in piccole frazioni distanti fra loro, vivono spesso un esperienza di isolamento e l‟esperienza del Laboratorio teatrale ha dimostrato di essere in grado di promuovere nell‟esperienza di vita, valori come la solidarietà, il rispetto nei confronti degli altri, la percezione armonica di se stessi come mente, corpo. FINALITA‟ Il laboratorio teatrale è uno strumento in grado di aiutare i ragazzi a : Sviluppare la capacità di comunicazione affinando

abilità nel produrre con chiarezza parole e frasi, imparando a modulare la voce, a variare il tono per dare maggiore espressività ad un testo.

Attivare i processi di trasformazione di sé, migliorare le competenze relazionali, comunicative, espressive, l‟intelligenza emotiva, l‟integrazione corpo-mente.

Considerare il corpo al centro dell‟attenzione e “aiutarlo”a ripercorrere senza interruzioni e a continuare il processo di esplorazione della realtà

Imparare ad osservare se stessi, il movimento del proprio corpo nello spazio, osservarlo in senso sia reale che fantastico, avere fiducia nelle proprie risorse. Il teatro diviene quindi l‟occasione per liberare potenzialità e sviluppare capacità che tutti possiedono; incoraggia ad avere fiducia in se stessi,

nelle proprie risorse, a sdrammatizzare i problemi, a smussare le competitività.

Acquisire la capacità di narrare con la parola, con il

corpo, con la musica e con le immagini Sviluppare la capacità compositiva e creativa nella

realizzazione di testi, coreografie sia individuale che di gruppo

Conoscere il proprio corpo utilizzando i sensi, per conoscere meglio se stessi ma anche per riconoscere nell‟altro la sua individualità.

Ascoltare e prestare attenzione agli altri. Sviluppare la capacità di percezione,, di

concentrazione e di memorizzazione. Collaborare per il superamento delle difficoltà in

relazione ad un obiettivo comune al gruppo. Usare le conoscenze apprese per orientarsi nel

presente e nel futuro. Favorire l‟integrazione culturale, imparando a

considerare l‟alterità come valore importante per la crescita personale e dell‟umanità, valorizzando le

diverse abilità o specificità della persona Imparare a mettersi in gioco per sbagliare, per

comprendere Usare fonti di diverso tipo (documentarie,

iconografiche, narrative, materiali, orali,) per ricavare conoscenze su temi definiti: fare ricerca.

Selezionare, schedare e organizzare le informazioni, formulare problemi sulla base delle informazioni raccolte.

Costruire grafici e mappe spazio-temporali, per organizzare le conoscenze studiate.

Collocare la storia locale in relazione alla storia italiana, europea, mondiale.

Comprensione i fondamenti e le istituzioni della vita sociale, civile e politica per

diventare un cittadino consapevole e partecipe OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO: – Usare fonti di diverso tipo (documentarie, iconografiche, narrative, materiali, orali, ecc.) per ricavare conoscenze su temi definiti: fare ricerca. – Conoscere alcune procedure e tecniche di lavoro, nelle biblioteche e negli archivi. – Formulare problemi sulla base delle informazioni raccolte. – Costruire grafici e mappe spazio-temporali, per organizzare le conoscenze studiate. – Collocare la storia locale in relazione alla storia italiana, europea, mondiale. – Selezionare, schedare e organizzare le informazioni - Conoscere aspetti e strutture di un particolare momento storico italiano ed europeo – Usare le conoscenze apprese per orientarsi nel presente e nel futuro - Comprendere culture diverse, capire i problemi fondamentali del mondo contemporaneo.

- Comprendere i fondamenti e le istituzioni della vita sociale, civile e politica per diventare un cittadino consapevole e partecipe - Usare in modo espressivo la voce - Elaborare materiali sonori in affinità emotiva al testo prodotto - Elaborare testi visivi in relazione ai ritmi, alle melodie e ai testi prodotti - Riconoscere la valenza espressiva del linguaggio musicale e visivo - Eseguire testi visivi sperimentando diverse tecniche

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- Leggere in modo corretto ed espressivo - Comprendere e riconoscere i diversi linguaggi comunicativi (poetici e letterari) sulla conoscenza di sé e il rapporto con gli altri - Ideare testi personali narrativi e poetici - Esprimere i propri sentimenti attraverso la parola - Manipolazione e riorganizzazione di testi - Costruire un copione teatrale - Acquisire consapevolezza del proprio corpo in rapporto allo spazio - Orientarsi nello spazio secondo direttive precise - Usare consapevolmente il linguaggio del corpo utilizzando i vari codici espressivi, combinando la componente comunicativa con quella estetica - Rappresentare idee, stati d‟animo e storie mediante gestualità e posture, individualmente, a coppie, in gruppo - Mettere in atto in modo autonomo, comportamenti equilibrati dal punto di vista fisico, emotivo, cognitivo

METODOLOGIE LABORATORIALI Tecniche di: rilassamento individuali e collettive concentrazione individuali e collettive relazione con lo spazio, con se stessi, con gli altri respirazione uso della voce esecuzioni vocali ascolto e osservazione per relazionarsi, per valutare il

lavoro degli altri, per autovalutarsi scrittura e composizione testi Improvvisazioni teatrali espressione attraverso la rappresentazione grafica e/o

materica

MODALITA‟ DI VERIFICA Messa in atto di utilizzo dello spazio Messa in atto di relazioni gestuali con se stessi e con gli

altri Prove di uso della voce Scrittura di testi Esecuzioni vocali Esecuzioni grafiche e pitttoriche Commento e valutazione del proprio e altrui lavoro Improvvisazioni

MODALITA‟ DI VALUTAZIONE Osservazione in situazione: dell‟utilizzo del proprio corpo

nello spazio e della fluidità del proprio corpo in rapporto con gli altri

Ascolto in situazione dell‟uso della voce e di esecuzioni vocali

Osservazione in situazione della sincronia del gesto pittorico con il ritmo musicale

Valutazione della capacità di creare testi poetici e narrati e della produzione di idee finalizzate alla creazione di uno spazio scenico in rapporto al testo

Autovalutazione _____________________________________________

STORIE MINORI IV – laboratorio teatrale SCUOLA COINVOLTA: Corniglio – secondaria di 1° gr. DOCENTE REFERENTE: Costi Giovanni FINALITA‟: costruire o rafforzare le abilità di base e promuover la

ricerca delle capacità espressive individuali, stimolare la libera e compiaciuta espressione delle proprie

qualità in una situazione operativa di reciproco ascolto e collaborazione,

promuovere l‟interesse per i fati storici, anche attraverso l‟approccio diretto con le testimonianze e i luoghi storici, inerenti la prima guerra mondiale.

ASPETTI ORGANIZZATIVI: coinvolgimento delle famiglie e di volontari esterni (sarta,

artigiani..), predisposizione di una sceneggiatura drammatizzazione ripresa filmica. _____________________________________________

LA VALIGIA MUSICALE SCUOLA COINVOLTA: Tizzano Infanzia DOCENTI:

Tramalloni Ilaria, Barbieri Chiara

FINALITA‟ Creare sensibilità interiore verso i suoni prodotti dagli

strumenti musicali, dalle voci, dall‟alternarsi dei silenzi e delle note.

Avvicinare i bambini alla musica Stimolare i bambini ad ascoltare ed ascoltarsi. OBIETTIVI: garantire in modo spontaneo e coinvolgente l‟effettiva

capacità di ripetere e discriminare alcuni parametri musicali di base (suono, silenzio…)

integrare parametri musicali di base con movimenti particolari (posture e pratiche respiratorie) per una ricerca di sensazioni ed emozioni volte allo sviluppo di autocontrollo concentrazione e rilassamento

favorire una graduale cooperazione del gruppo sezione e l‟integrazione dei bambini in difficoltà

METODOLOGIE: coniugheranno forme di apprendimento partecipativo, cooperativo e prosociale al fine di valorizzare la partecipazione del bambino al processo di costruzione delle sue competenze, attraverso l‟esperienza diretta. Il percorso consentirà ai bambini di scoprire gli strumenti musicali durante giochi di produzione di suoni. I bambini utilizzeranno gli strumenti, la voce, gli strumenti di uso comune per produrre suoni.

ESPERTO INTERNO: Remigio Alessandro ______________________________________________

PAROLE IN MUSICA SCUOLA COINVOLTA: Monchio primaria DOCENTE REFERENTE: Vicini Loretta OBIETTIVI educare il bambini: al controllo della propria voce nel volume e nelle giuste

tonalità, all‟ascolto e alla differenziazione di suoni e rumori

nell‟ambiente circostante, all‟ascolto di se stesso e degli altri, all‟ascolto di semplici brani musicali, all‟esecuzione di canti come solista ed in coro con l‟utilizzo

di strumenti ritmici, a socializzare e condividere attraverso il canto momenti di

festa con gli altri

CONTENUTI ED ATTIVITA‟: canti ripresi da vari repertori, giochi ed esercizi per il ritmo, brani musicali per l‟ascolto, recital natalizio e di fine anno.

VERIFICA FINALE: spettacolo con drammatizzazione e canto ESPERTO ESTERNO: Zucconi Paolo ______________________________________________

CONCERTI SCUOLA COINVOLTA: Corniglio – Secondaria di 1° gr. DOCENTE REFERENTE: Remigio Alessandro FINALITA‟: promuovere la formazione globale dell‟alunno, mediante

l‟esperienza musicale, intesa come occasione di maturazione logica, espressiva e comunicativa,

favorire occasioni di integrazione e di crescita, fornendo, attraverso la pratica vocale e strumentale, un efficace contributo al senso di appartenenza sociale,

favorire la capacità di esecuzione vocale e strumentale, rispettare le norme del far musica insieme. ASPETTI ORGANIZZATIVI: realizzare di un concerto pubblico in occasione del Natale e di una festa musicale a fine anno scolastico

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8.6 AREA MOTORIA E SPORTIVA

CORPO, MOVIMENTO E SPORT SCUOLA COINVOLTA: Lagrimone primaria DOCENTI REFERENTI:

Bottazzi Ilaria,

Borchini Alessandra FINALITA‟: sviluppare il movimento nello spazio che ci circonda, raggiungere una motiricità sempre più ricca e

armoniosa, relazionare con gli altri accettando le regole di

comportamento in situazione di gioco e non, muoversi nell‟acqua, muoversi con gli sci. ATTIVITA‟: nuoto (8 lezioni) presso la piscina Aquafit di

Langhirano sci (8 uscite a Schia) ______________________________________________ SPORT E NATURA SCUOLA COINVOLTA: Tizzano – secondaria di 1° gr.

DOCENTE REFERENTE: Tacconi Alessia FINALITA‟ - Educazione: alla collaborazione, al rispetto dell‟ambiente, alla consapevolezza e accettazione dei propri limiti, - apprendere e migliorare gli sport sulla neve e nel bosco ATTIVITA‟: orientiring nei mesi autunnali e primaverili, sport sulla neve nei mesi invernali ______________________________________________ SPORT A SCUOLA SCUOLA COINVOLTA: Corniglio primaria DOCENTE REFERENTE: Vetrano Calogerina FINALITA‟: migliorare le abilità motorie e avvicinare alla conoscenza

di una pratica sportiva di squadra (softball o minivolley) ESPERTO: Boschi Ferdinanda – softball club Langhirano ______________________________________________ GIORNATE SULLA NEVE SCUOLE COINVOLTE: Monchio: infanzia, primaria e secondaria di 1° grado Palanzano: primaria e secondaria di 1° grado OBIETTIVI: rispettare le regole in situazioni diversificate, riconoscere e valutare traiettorie, distanze, ritmi

esecutivi e successioni temporali delle azioni motorie, sapendo organizzare il proprio movimento nello spazio in relazione a sé, agli oggetti, agli altri.

ATTIVITA‟ Gimnastica di riscaldamento, lezione di sci,

sci libero o discese con bob e slittini. Giochi sulla neve (pupazzi…) A fine settimana: gare per gruppi di livello e

premiazione. ASPETTI ORGANIZZATIVI: uscite a Parato Spilla nel mese di febbraio o marzo VERIFICA DELLA CAPACITA‟ DI:

partecipare attivamente a giochi sportivi, organizzati anche in forma di gara,

collaborare con gli altri, accettare la sconfitta,

rispettare le regole, manifestare il senso di responsabilità

MEZZI DI VERIFICA: osservazioni sul campo

VALUTAZIONE DEL PROGETTO: dibattito in sede di programmazione settimanale fra gli insegnanti e in sede di consiglio d‟interclasse con i genitori. ______________________________________________ POTENZIAMENTO EDUCAZIONE MOTORIA SCUOLE PRIMARIE MOTIVAZIONI Avvierà la collaborazione del nostro Istituto con il CONI per la realizzazione del progetto “CON-I GIOVANI” Le scuole primarie dell‟Istiuto lavoreranno in rete con gli obiettivi di: - avviare, nel campo dell‟educazione motoria, forme di collaborazione tra insegnanti per realizzare scambi di esperienze, proposte didattiche comuni sui temi del gioco

e dello sport, modalità e strumenti di verifica delle attività - creare per le classi e gli alunni occasioni di incontro, di scambio, di confronto, di collaborazione e di nuove amicizie. Il progetto si concluderà con una manifestazione alla quale parteciperanno le classi coinvolte e le famiglie. Obiettivi Le abilità motorie che si intende potenziare sono prevalentemente quelle di coordinamento motorio, spazio – temporale, oculo manuale. Il progetto inoltre, in modo trasversale, contribuisce a promuovere l‟educazione alla salute, all‟alimentazione e alla cittadinanza. I temi infatti sono comuni a questi ambiti: il rapporto con il proprio corpo, la consapevolezza dei propri limiti, i rapporti con i compagni, la lealtà, il rispetto delle regole, l‟impegno nel gioco per raggiungere obiettivi comuni, la capacità di accettare vincite e

sconfitte, i pericoli derivanti dall‟uso di sostanze dopanti, l‟alimentazione equilibrata, gli stili di vita, l‟interazione positiva con l‟ambiente, la sicurezza, l‟uso responsabile del tempo libero. DESTINATARI: tutte le classi delle Scuole primarie OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Cl. 1° Conoscere, denominare le varie parti del corpo. Conoscere i propri sensi. Conoscere le posizioni che il corpo può assumere in

rapporto allo spazio e al tempo. Collocarsi in posizioni diverse, in rapporto ad altri e/o

ad oggetti. Coordinare e collegare in modo fluido il maggior

numero possibile di movimenti naturali (camminare, saltare, correre, lanciare, afferrare, strisciare, rotolare, arrampicarsi).

Conoscere ed eseguire diversi modi di camminare, correre, saltare.

Analizzare le diverse andature dinamiche in sequenza.

Muoversi secondo una direzione controllando la lateralità e adattando gli schemi motori in funzione di parametri spaziali e temporali.

Padroneggiare molteplici capacità coordinative adattandole alle situazioni richieste dal gioco, in forma originale e creativa.

Saper gestire le situazioni competitive.

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Conoscere e consolidare la propria dominanza laterale.

Distinguere la destra dalla sinistra. Partecipare al gioco collettivo, rispettando

indicazioni e regole. Conoscere l‟alfabeto motorio (schemi motori e

posturali). Combinare in sequenza diversi schemi motori.

Cl. 2° e 3° Utilizzare abilità motorie in forma singola, a coppie,

in gruppo. Comprendere e finalizzare il compito motorio. Apprendere e controllare azioni motorie. Muoversi con scioltezza, destrezza, disinvoltura,

ritmo. Palleggiare, afferrare, lanciare. Variare gli schemi motori in funzione di parametri di

spazio, tempo, equilibrio. Controllare abilità fino – motorie con piccoli attrezzi

codificati e non. Gestire attività ludiche manipolative. Adeguare l‟intensità di esecuzione del compito

motorio modulandone il carico anche in relazione alle capacità degli altri.

Conoscere e applicare correttamente modalità esecutive di giochi organizzati, anche in forma di gara.

Cooperare e interagire positivamente con gli altri. Conoscere e rispettare le regole di alcuni giochi

motori codificati e non. Assumere atteggiamenti positivi e di fiducia verso se

stessi e gli altri. Comprendere il valore della collaborazione all‟interno

di un gruppo. Utilizzare in modo corretto e sicuro per sé e per gli

altri spazi e attrezzature. Cl. 4° e 5° Utilizzare schemi motori e posturali, le loro

interazioni in situazione combinata e simultanea. Consolidare gli schemi posturali di arti e busto e

combinarli. Conoscere e padroneggiare le tecniche di

rotolamento. Affinare le capacità coordinative generali e speciali. Percepire e controllare la propria capacità di

equilibrio statico e dinamico. Eseguire le attività proposte per sperimentare e

migliorare le proprie capacità. Organizzare il proprio movimento nello spazio in

relazione a sé, agli oggetti e agli altri. Controllare la respirazione, la frequenza cardiaca, il

tono muscolare. Modulare i carichi sulla base delle variazioni

fisiologiche. Percepire la respirazione nella fase di inspirazione ed

espirazione. Percepire il ritmo cardiaco, rilevarlo e comprendere

che varia con la velocità di esecuzione dei

movimenti. Comprendere in chiave operativa la fisiologia

dell‟apparato cardio – circolatorio. Conoscere ed applicare i principali elementi tecnici

semplificati di alcune discipline sportive. Saper decodificare gesti arbitrali in relazione

all‟applicazione del regolamento di gioco. Conoscere il minivolley. Comprendere le regole di base. Eseguire in maniera elementare i fondamentali del

gioco.

Manifestare senso di responsabilità verso se stesso e gli altri.

Partecipare attivamente ai giochi individuali e di squadra accettandone regole e sconfitte.

Utilizzare tecniche di sperimentazione e miglioramento delle proprie capacità.

Conoscere alcune tecniche di base di sport individuali e di squadra.

Riconoscere il rapporto tra alimentazione, esercizio fisico e salute.

Conoscere e consolidare la propria dominanza laterale.

Distinguere la destra dalla sinistra. Partecipare al gioco collettivo, rispettando indicazioni

e regole. Conoscere l‟alfabeto motorio (schemi motori e

posturali). Combinare in sequenza diversi schemi motori. Competenze Cl 1° L‟alunno riconosce e rappresenta lo schema corporeo

in relazione a sé, agli altri e allo spazio circostante. Riconosce i cinque sensi. Utilizza alcune sequenze motorie – espressive per

rappresentare la realtà. Si colloca correttamente nello spazio delimitato. Distingue la propria posizione nello spazio rispetto

agli altri, a oggetti o attrezzi. Cammina utilizzando andature, corre nelle varie

direzioni e con modalità differenti, salta a piedi uniti mantenendo il contatto contemporaneo dei piedi al suolo, coordina l‟azione motoria nell‟alternare aritmicamente i saltelli a piedi uniti e divaricati.

E‟ in grado di invertire rapidamente la direzione indicata dal comando.

Esegue i giochi proposti rispettandone le regole. Cl 2° e 3° L‟alunno comprende e rispetta la turnazione relativa

al passaggio di staffetta. Controlla il gesto motorio relativo al compito

assegnato. Utilizza e controlla la coordinazione oculo – manuale

nel palleggio e passaggio con l‟arto dominante. Lancia e afferra il pallone con le principali tecniche di

base. Varia e adegua il ritmo esecutivo dell‟azione motoria

rispettando le discriminanti di spazio e tempo. Comprende le modalità di gioco e rispetta le regole. Gestisce i conflitti determinati dalla vittoria/sconfitta. Conosce l‟attrezzo proposto e le modalità di

esecuzione di alcuni semplici esercizi. Comprende l‟esigenza di eseguire con alcune

precauzioni gli esercizi proposti. Collabora con gli altri nell‟assistenza durante

l‟esecuzione. Cl 4° e 5° L‟alunno controlla e coordina, combinandoli, alcuni

schemi posturali.

Esegue la capovolta avanti e indietro. Esprime con linguaggio specifico gli schemi motori

utilizzati. Rimane in equilibrio su un solo arto per qualche

secondo. Esegue l‟inspirazione – espirazione e ne comprende

la differenza. Conosce le principali regole del gioco e le rispetta. E‟ in grado di saltare la cavallina autonomamente o

aiutato.

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Assume comportamenti adeguati e stili di vita salutistici.

E‟ cooperativo nel gruppo. Gestisce e riflette sull‟esperienza di gara vissuta. Modalità Le attività saranno proposte sotto forma di gioco cooperativo, di ricerca e di riflessione. Gli esperti aiuteranno gli insegnanti ad avviare giochi individuali e di gruppo che tengano in considerazione abilità, ritmi, competenze, tecniche da sviluppare. Programmazione L‟intervento dell‟esperto in classe è preceduto da una attività di programmazione che coinvolgerà gli insegnanti e l‟esperto stesso, per contestualizzare e concordare le proposte e la modalità di conduzione. Periodicamente si svolgeranno delle riunioni di programmazione con gli insegnanti e gli esperti per verificare l‟andamento del progetto. Al termine è previsto un incontro di verifica, tra docenti ed esperti, in cui si prenderanno in esame i dati emersi dai questionari somministrati agli alunni e alle famiglie al fine di valutare i risultati. Ruolo dell’insegnante L‟insegnante affiancherà l‟esperto nella conduzione delle attività, svolgendo anche attività di osservazione e sorveglianza Il ruolo degli insegnante sarà quindi di codocenza in compresenza, al fine di: offrire l‟opportunità al docente di apprendere

tecniche e metodi di conduzione dell‟attività motoria, essere di supporto all‟esperto nella comprensione

delle dinamiche relazionali della classe e delle potenzialità e limiti dei singoli alunni.

Ruolo dell’esperto Il suo intervento sarà prevalentemente attuato attraverso lezioni frontali in compresenza con il docente. Monitoraggio e verifiche Le attività verranno monitorate in itinere, registrando le presenze, il soddisfacimento delle attese degli alunni, il gradimento da parte delle famiglie attraverso discussioni, questionari e assemblee. I dati che emergeranno saranno sottoposti alla equipe pedagogiche, alla commissione valutazione e ai consigli di interclasse al fine di intervenire per migliorare e potenziare le proposte. Al termine delle attività verrà somministrato un questionario ad ogni alunno e ad ogni genitore, al fine di raccogliere giudizi e indicazioni per il prossimo anno scolastico. Documentazione:

registro delle presenze, diario delle attività

tabulazione e analisi dei dati sul gradimento e sulle proposte che emergeranno dalle verifiche condotte con gli alunni e le famiglie

Pubblicizzazione dell‟iniziativa: giornalino scolastico, sito web dell‟Istituto, tv e giornali locali

DURATA Le attività con il CONI, per un totale di ore si svolgeranno durante l‟anno con incontri settimanali in orario scolastico ad iniziare da gennaio. Il monte ore delle attività è così distribuito:

plesso h sett cl. tot esperti

Palanzano 1 19 giovedì pomeriggio

19 D‟Acquisto Marco - CONI

Tizzano 2 19 Martedì pomeriggio

38 Tacconi Alessia –

CONI

Lagrimone 2 19 lunedì mattina o giovedì pomeriggio

38 Tacconi o Rauso -CONI

Beduzzo 2 19 Venerdì pomeriggio

38 Rauso CONI

tot 133

Ricadute Sia gli alunni che gli insegnanti potranno ricavarne vantaggi Gli alunni avranno l‟opportunità sia di sviluppare abilità motorie sia per quanto riguarda la maturazione psicologica Le abilità che possono essere potenziate sono prevalentemente quelle di coordinamento motorio, spazio – temporale, oculo manuale. Quanto alla maturazione psicologica le proposte aiutano a superare difficoltà relazionali, favoriscono rapporti di conoscenza e di collaborazione con compagni ed insegnanti, promuovono il benessere psicofisico e lo star

bene a scuola. Gli insegnanti avranno l‟opportunità di apprendere, affiancando nella conduzione della classe l‟esperto, tecniche e metodi per proporre l‟attività motoria, fisica e sportiva. ________________________________________ SCACCHI E DAMA SCUOLA COINVOLTA: Tizzano Secondaia di 1° grado DOCENTE REFERENTE: Tacconi Alessia FINALITA‟.

Sviluppo della formazione globale dell‟alunno, sviluppo del carattere e della personalità miglioramento del gioco dei ragazzi

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9. REGOLAMENTO D’ISTITUTO (art. 10.3 comma a D.Lgs. 297/1994)

PREMESSA

La convivenza scolastica si realizza, nel rispetto della Costituzione e delle Leggi, attraverso l‟osservanza di regole democraticamente definite ed accettate. Chi lavora nell‟istituto scolastico e chi collabora da esterno deve essere consapevole che, osservando questo regolamento, contribuisce concretamente alla formazione degli alunni ed alla conservazione del prestigio e del buon nome della Scuola. Esso indica i doveri e i diritti di ciascuno. ARTICOLO 1 - ORGANI COLLEGIALI 1. Elezioni contemporanee di organi di durata annuale Le elezioni, per gli Organi Collegiali confliggenti di durata annuale, hanno luogo, possibilmente, nello stesso giorno ed entro il secondo mese dell‟anno scolastico. Sono fatte salve specifiche disposizioni di legge. L'organigramma degli Organi Collegiali è esposto all‟albo dell‟Istituto

Comprensivo. 2. Piano annuale delle attività degli organi collegiali Il Dirigente Scolastico elabora il piano annuale delle attività degli Organi Collegiali e lo propone all‟approvazione del Collegio Docenti, allo scopo di realizzare un ordinato svolgimento delle attività stesse, individuando le date prestabilite per la discussione di argomenti sui cui sia possibile prevedere con certezza la necessità di adottare deliberazioni, proposte o pareri. 3. Convocazioni e processo verbale La convocazione degli Organi Collegiali deve essere disposta con congruo preavviso, non inferiore ai cinque giorni rispetto alla data della riunione. La convocazione è effettuata con avviso collettivo per il personale docente e non docente, nonché mediante affissione dello stesso all‟albo della Scuola Elementare e Media. L‟avviso di

convocazione indica gli argomenti da trattare nella seduta. Di ogni seduta dell‟Organo Collegiale viene redatto processo verbale, firmato dal Presidente, dal Segretario in un apposito registro a pagine numerate e su corrispondente supporto informatico. 4. Elezione del Presidente e del Vicepresidente del Consiglio d‟Istituto e scelta del verbalizzatore Nella prima seduta, il Consiglio d„Istituto è presieduto dal Dirigente Scolastico ed elegge, tra i rappresentanti dei genitori membri del Consiglio stesso, il proprio Presidente. L‟elezione ha luogo a scrutinio segreto. E' considerato eletto il rappresentante dei genitori che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti rapportata al numero dei componenti del Consiglio. Qualora non si raggiunga detta maggioranza nella prima votazione, il Presidente è eletto a maggioranza relativa dei votanti, sempre che siano stati presenti alla seduta almeno la metà più uno dei componenti in carica. A parità di voti la votazione deve ripetersi fino al raggiungimento della maggioranza dei voti in favore di uno degli eligendi. Il Consiglio può eleggere anche un Vicepresidente, da votarsi fra i genitori componenti il Consiglio stesso, secondo le stesse modalità per l‟elezione del Presidente. Il Presidente sceglie tra i membri del Consiglio un verbalizzatore. 5. Elezione della Giunta Esecutiva Il Consiglio di Istituto elegge, nel suo seno, una Giunta Esecutiva formata secondo le disposizioni di cui all‟art. 8 del D.L.gs. 297/1994. Della Giunta fanno parte di diritto il

Dirigente Scolastico che la presiede e il Direttore Amministrativo, che svolge anche funzioni di segretario della Giunta stessa; vengono altresì eletti: un rappresentante della componente non docente; un rappresentante della componente docente; due rappresentanti della componente genitori. 6. Convocazione del Consiglio di Istituto Il Consiglio d‟Istituto è convocato in orario non scolastico dal Presidente del Consiglio stesso, che stabilisce, di concerto con la Giunta Esecutiva, l‟ordine del giorno della seduta. Eventuali altri argomenti, oltre a quelli previsti nell‟ordine del giorno della seduta, possono essere esaminati dal Consiglio d‟Istituto, se presentati per iscritto da uno o più di uno dei suoi membri alla Giunta Esecutiva entro e non oltre il 3° giorno antecedente la data di convocazione del Consiglio stesso. Qualora non fosse ultimata la trattazione di tutti gli argomenti, il Consiglio decide seduta stante se indire una seduta straordinaria o inserire le voci non trattate nell‟ordine del giorno della successiva riunione ordinaria. Il Presidente del Consiglio è

tenuto a disporre la convocazione del Consiglio su richiesta del Presidente della Giunta Esecutiva, ovvero della maggioranza dei componenti del Consiglio stesso. 7. Pubblicità delle sedute del Consiglio di Istituto - Modalità di svolgimento - Inviti a partecipare Alle sedute del Consiglio d‟Istituto possono assistere gli elettori delle componenti rappresentate nel Consiglio. Non è ammesso il pubblico quando siano in discussione argomenti concernenti persone. Per il mantenimento dell‟ordine, il Presidente esercita gli stessi poteri a tal fine conferiti dalla legge al Sindaco, quando presiede le riunioni del Consiglio Comunale. 8. Relazione Annuale La relazione annuale del Consiglio d‟Istituto al Sovrintendente Scolastico Provinciale prevista dall‟art. 8 ultimo comma del D.L.vo 297/94, riguardante materie diverse da quelle oggetto del Regolamento di Contabilità,

è predisposta dalla Giunta Esecutiva ed è oggetto di discussione e approvazione in apposita seduta del Consiglio, da convocarsi, di norma, entro il mese di ottobre. La relazione, firmata dal Segretario e dal Presidente della Giunta Esecutiva è inviata al Sovrintendente Scolastico Provinciale entro 15 giorni dalla data della sua approvazione. 9. Pubblicità degli Atti Il verbale contiene ora d'inizio e di fine della riunione, elenco dei presenti, l‟ordine del giorno e lo sviluppo della trattazione, la firma del segretario e del presidente. La pubblicità degli atti del Consiglio d‟Istituto, disciplinata dall‟art. 43 del D.Ls. 297/1994, avviene mediante affissione all‟albo dell‟Istituto del testo delle deliberazioni adottate dal Consiglio stesso. Il Dirigente Scolastico ne dispone l‟affissione e attesta in calce ad essa la data iniziale di esposizione all‟albo dell‟Istituto. L‟affissione

all‟albo deve avvenire entro il termine massimo di 10 giorni dalla relativa seduta del Consiglio. I verbali sono depositati nell‟Ufficio di Segreteria dell‟Istituto e, per lo stesso periodo, sono esibiti a chiunque ne faccia richiesta, secondo le disposizioni contenute nella L. 241/1990. Non sono soggetti a pubblicazione gli atti e le deliberazioni concernenti singole persone, salvo contraria richiesta dell‟interessato. Il verbale è inviato ad ogni plesso di scuola elementare e scuola media. 10. Consiglio di Interclasse e Consiglio di Classe Il Consiglio di Interclasse, convocato dal Dirigente Scolastico o da un Docente delegato, si riunisce, a norma

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di legge, ogni due mesi, oppure ogniqualvolta se ne ravvisi la necessità. Il Consiglio di Classe è convocato dal Dirigente Scolastico secondo il calendario stabilito all‟inizio dell‟anno scolastico, di norma ogni mese ed è presieduto dal Capo di Istituto o da un suo delegato. I coordinatori possono avanzare proposte circa argomenti da inserire nell‟ordine del giorno differenziati classe per classe. In ogni Consiglio è nominato un segretario verbalizzatore. Le operazioni di scrutinio devono essere riportate con la massima precisione, indicando le decisioni prese e le loro motivazioni. Sono nominati singolarmente gli alunni non ammessi all‟esame di licenza o alla classe successiva riportandone le motivazioni. In caso di votazione vanno riportati i risultati delle votazioni medesime ed il nominativo dei docenti che votano a favore o contro le singole proposte. Non è ammessa l‟astensione. 11. Programmazione del Consiglio di Classe La programmazione del consiglio di classe deve contenere i seguenti punti: Situazione di partenza (caratteristiche generali e non nominative del gruppo classe: composizione, competenze, abilità, difficoltà, disponibilità e interessi, presenza di situazioni particolari) e individuazione dei bisogni formativi prioritari Obiettivi educativi e didattici con i risultati attesi Progetti cui la classe aderisce e utilizzo del tempo scuola (sostegno, consolidamento, integrazione e approfondimento) Viaggi d'istruzione, uscite, visite guidate Attenzioni organizzative comuni per la gestione della classe e Contratto Formativo di classe Rapporti con le famiglie Criteri per la valutazione degli alunni 12. Collegio dei Docenti Il Collegio dei Docenti si insedia all‟inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce ogniqualvolta il Dirigente Scolastico ne ravvisi la necessità, quando ne facciano richiesta almeno un terzo dei suoi componenti o il Consiglio di Istituto, di norma nell‟ambito delle ore a ciò riservate dall‟art. 42 del CCNL. Le riunioni del Collegio dei Docenti hanno luogo durante l‟orario di servizio in ore non coincidenti con l‟orario di lezione. Le funzioni di segretario sono attribuite dal Dirigente Scolastico ad uno dei suoi collaboratori. Le decisioni assunte in sede di Collegio dei Docenti costituiscono il fondamento e il punto di riferimento costante per l‟impostazione dei progetti educativi e didattici riguardanti la scuola. Il Collegio Docenti stabilisce le linee portanti della programmazione e le modalità di valutazione della stessa e rappresenta altresì l‟organo preposto alla definizione dei criteri generali su cui uniformare la valutazione analitica e globale degli alunni in coerenza con quanto programmato. Il Collegio dei Docenti designa i membri delle commissioni d'Istituto. 13. Modalità di votazione negli Organi Collegiali Ogni proposta regolarmente iscritta all'ordine del giorno viene votata singolarmente a scrutinio palese per alzata

di mano o per appello nominale; in caso di votazione riguardante persone, la votazione avviene a scrutinio segreto. La procedura di votazione consiste nella richiesta del presidente di manifestare il voto favorevole, il voto contrario e gli astenuti il cui numero risulta per differenza tra il numero dei presenti e la somma del numero dei voti favorevoli e di quelli contrari. Non sono consentiti commenti dopo la votazione. 14. Integrazione dell'ordine del giorno degli Organi Collegiali di Istituto

Sono consentite integrazioni all'ordine del giorno su richiesta di qualsiasi componente nel corso di una seduta di un organo collegiale solo se in presenza di tutti i componenti e del parere favorevole unanime degli stessi. ART. 2 - DIRITTO DI RIUNIONE Tutte le componenti (docenti, non docenti e genitori) hanno diritto di riunione nella scuola, al di fuori dell‟orario scolastico, previa autorizzazione del Dirigente Scolastico rilasciata al richiedente il quale si assume la responsabilità del corretto uso dei locali. L‟autorizzazione verrà rilasciata su presentazione di domanda, la quale dovrà contenere indicazione dello scopo e dell‟ordine del giorno della riunione. I componenti possono disporre di appositi spazi murali (sala Docenti e/o atrio/i) per l‟affissione del materiale informativo. ART. 3 - COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO Il Dirigente Scolastico nomina in ogni plesso scolastico uno o più collaboratori con il compito di tenere i contatti con l‟Ufficio di Direzione, con gli Enti Locali e con le forme di aggregazione territoriali. ART. 4 - ALBI SCOLASTICI Sono messi a disposizione i seguenti albi: iniziative extra-para-scolastiche, Organi Collegiali, Alunni, affidati alla gestione del personale di segreteria e l‟albo sindacale gestito direttamente dalle rappresentanze sindacali dell'Istituto. ART. 5 - ISCRIZIONI Possono essere accolte domande d'iscrizione a scuole comprese in zone diverse da quella di pertinenza, compatibilmente con la disponibilità delle strutture ricettive dell‟Istituto (aule, laboratori, palestre, ecc.) e salvo aumento del numero di classi. ART. 6 - FORMAZIONE CLASSI Le classi vengono formate a settembre e, salvo richieste supportate da elementi di carattere psicologico, regolarmente certificati da medici specialisti presentati al Dirigente Scolastico, di norma, rimangono immutate sino all‟integrale compimento del corso. In particolare sono adottati i seguenti criteri: formare classi equilibrate nel numero, nel rapporto maschi – femmine e per fasce di livello; inserire i ragazzi che ripetono una classe possibilmente nello stesso corso (salvo motivate richieste diverse), cercando tuttavia di evitare la concentrazione di più ripetenti nella stessa classe; tenere conto di segnalazioni di incompatibilità tra alunni da parte della scuola dell'infanzia e della scuola elementare; evitare, se possibile, che gli insegnanti abbiano come alunni dei parenti; inserire eventuali alunni stranieri tenendo conto del numero di alunni per classe in modo da non creare gruppi

troppo numerosi; non concentrare gli alunni stranieri in una sola classe, pur cercando di ottimizzare le risorse e permettendo all‟alunno appena arrivato di trovare all‟interno della classe un punto di riferimento (ad esempio un ragazzo che parli la stessa lingua); inserire gli alunni stranieri nella classe inferiore a quella per età per il tempo necessario ad una valutazione da parte del consiglio di classe o di interclasse e della commissione accoglienza ed eventuale avanzamento nella classe per età. Necessità di una relazione scritta.

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ART. 7 – ORARI: DI SERVIZIO E DELLE LEZIONI 1. Orario settimanale o plurisettimanale delle lezioni L‟orario delle lezioni deve essere ispirato ai criteri didattico - educativi e alle esigenze degli alunni. Gli Insegnanti devono trovarsi a scuola 5 minuti prima dell‟inizio delle lezioni ed essere in classe per l‟inizio delle stesse secondo l‟orario autorizzato dal Dirigente Scolastico. 2. Entrata Gli alunni della scuola primaria entrano in classe nei cinque minuti che precedono l‟inizio delle lezioni, accompagnati dall‟insegnante; Nella scuola secondaria di 1° grado, il docente della prima ora di lezione deve trovarsi nell‟Istituto cinque minuti prima del suono del campanello ed accompagnare gli studenti in classe; quello della terza ora deve accompagnarli in cortile per la ricreazione; quello della quarta ora riaccompagnarli in aula; quello della quinta all‟uscita dell‟edificio; anche un collaboratore scolastico sorveglierà nell‟atrio, l‟entrata e l‟uscita degli alunni.

3. Entrata con ritardo Gli alunni con ritardo saranno comunque ammessi in classe accompagnati da un adulto responsabile o con la giustificazione del genitore, oppure mediante una nota di ammissione del Dirigente Scolastico o di un suo delegato. Per ritardi abituali viene richiesta la giustificazione scritta da parte dei genitori.

4. Uscita L‟uscita avviene sotto la vigilanza del personale docente che accompagna gli alunni fino alle porte d'ingresso. 5. Uscite anticipate Per le uscite anticipate rispetto al normale orario delle lezioni è necessaria in anticipo, da parte dei genitori, una richiesta scritta contenente l‟indicazione della persona maggiorenne cui l‟alunno di scuola elementare è affidato. Per gli alunni di scuola secondaria di 1° grado, il permesso di uscita durante la mattinata, limitato ai soli

casi di improrogabile necessità, è concesso esclusivamente dal Capo di Istituto o da un suo delegato. Il docente riporterà sul registro di classe l‟uscita dello studente, anche nel caso in cui questi si assenti senza documentazione scritta (malore improvviso e conseguente affidamento ad un genitore). ART. 8 - SERVIZIO MENSA 1. Autorizzazioni Per i permessi saltuari di non utilizzo del servizio mensa i genitori firmano una richiesta motivata da presentare con anticipo ai docenti. Il Dirigente Scolastico può autorizzare, in casi eccezionali, l‟accesso alla mensa di alunni e personale esterni alle sezioni a tempo pieno; in ogni caso non sono ammessi alunni senza sorveglianza Gli alunni della scuola secondaria di 1° grado che usufruiscono della mensa sono accompagnati, in gruppo, da un numero adeguato di insegnanti, designati tra quelli che hanno ore a completamento cattedra .

2. Commissione Mensa Sono designati dal Dirigente Scolastico i membri della Commissioni Mensa comprensoriale nelle persone di due genitori e un docente. I membri della commissione hanno diritto di assaggio delle pietanze senza preventive autorizzazioni e possono entrare nel refettorio con esclusione del locale cucina. ART. 9 - SORVEGLIANZA ALUNNI TRASPORTATI

Il servizio di trasporto degli alunni è gestito direttamente dalle Amministrazioni Comunali . Ogni anno, prima dell‟inizio dell‟attività scolastica, il Dirigente Scolastico concorda con le ditte autotrasportatrici e i competenti organi amministrativi gli orari di partenza e d‟arrivo per le singole località. L‟autotrasportatore che gestisce il servizio ha il compito, durante il tragitto, di controllare i bambini trasportati, prevenendo gli atteggiamenti potenzialmente pericolosi. Spetta ai genitori la responsabilità della sorveglianza degli alunni al momento della partenza e dell‟arrivo nelle varie località per le quali è organizzato il servizio. Gli alunni trasportati della scuola secondaria di 1° grado sono assistiti in uscita, nel tempo che intercorre tra il termine delle lezioni e la partenza del bus, dai collaboratori scolastici. ART. 10 - PAUSA E INTERSCUOLA 1. Durata La ricreazione non deve superare la durata complessiva di 20 minuti per la scuola elementare e 15 per la scuola media, allo scadere dei quali gli alunni dovranno trovarsi in classe per il proseguimento della lezione. 2. Sorveglianza Durante la ricreazione della scuola primaria deve essere garantita la sorveglianza da parte dell‟Insegnante che risulta titolare della lezione e dall‟Insegnante eventualmente compresente in base all‟orario settimanale delle lezioni approvato dal Dirigente Scolastico. Specifici settori delle pertinenze scolastiche sono inoltre affidati alla sorveglianza dei Docenti, secondo organigramma stabilito in ogni plesso e verificato all‟inizio dell‟anno scolastico. Le ricreazioni e l‟interscuola si svolgono preferibilmente all‟esterno dell‟edificio scolastico salvo che in presenza di condizioni climatiche giudicate sfavorevoli dagli Insegnanti. Alla scuola secondaria di 1° grado sono predisposti e resi pubblici mediante affissione opportuni turni di sorveglianza, durante l‟intervallo, a copertura di tutte le zone frequentabili dagli alunni. In caso di maltempo l‟intervallo sarà effettuato da ciascuna classe all‟interno della propria aula, sotto la sorveglianza dell‟insegnante della terza ora. 3. Consumazioni La consumazione di piccoli pasti e merende, che è argomento di ricorsivo e specifico approfondimento dal punto di vista educativo, non è consentita sulle scale e nei momenti di transito collettivo, ma solamente in cortile o, in caso di maltempo, in classe o in corridoio. 4. Esclusioni Non è consentito agli alunni della Scuola secondaria di 1° grado trascorrere la ricreazione sul lato retrostante l‟edificio scolastico. Durante la pausa antimeridiana, nei piazzali scolastici non sono consentiti il gioco del calcio e l‟uso della bicicletta. ART. 11 - ASSENZE La scuola richiede per ogni assenza una giustificazione scritta da parte della famiglia. Per assenze dovute a

malattia infettiva o per malattia di durata superiore a 5 giorni l‟alunno può essere ammesso a scuola solo dietro presentazione di un certificato medico che dichiari l‟idoneità dell‟alunno a riprendere la frequenza. L‟insegnante della prima ora firmerà la giustificazione e ne farà nota sul registro di classe. I docenti sono tenuti a segnalare al Capo di Istituto eventuali irregolarità nella giustificazione ed eccessi di assenze. Le assenze di un alunno assente dalle lezioni perché in viaggio con la famiglia vanno sempre giustificate ed autorizzate dal Dirigente Scolastico. Sarà cura dei genitori o del

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responsabile dell‟obbligo scolastico chiedere alle insegnanti il materiale relativo alle attività che si svolgeranno durante il periodo di assenza. ART. 12 - RAPPORTI INSEGNANTE-ALUNNO I rapporti tra insegnante ed alunno e personale non docente devono essere improntati a rispetto reciproco e democrazia nell‟ambito delle rispettive competenze. Oltre alla comunicazione dovuta per legge con la scheda di valutazione, l‟Istituto propone colloqui ed assemblee. I Consigli di Classe con la presenza dei rappresentanti dei genitori eletti sono aperti a tutti i genitori interessati. Gli insegnanti, gli studenti e i genitori comunicano tra loro in classe e/o durante le udienze, oppure utilizzando il libretto personale e le forme stabilite dai Consigli di Classe e coerenti con la programmazione educativa e didattica. ART. 13 - ATTIVITA’ EXTRASCOLASTICHE 1. Definizioni e principi generali Sono extrascolastiche tutte le attività che: a) si svolgono all‟esterno dell‟edificio scolastico; b) si svolgono, anche parzialmente, fuori del normale orario scolastico delle lezioni approvato dal Dirigente Scolastico e impegnano (ma non necessariamente) il bilancio d'Istituto. La scuola organizza attività extrascolastiche funzionali ad obiettivi cognitivi, culturali e didattici, sollecitando altri soggetti ad occuparsi di quelle più strettamente finalizzate alla socializzazione ed al divertimento; pertanto, le iniziative progettate ed adottate dall'Istituto devono essere espressamente funzionali al controllo d'ipotesi di lavoro elaborate all‟interno del normale curricolo scolastico. 2. Tipo di iniziative I docenti possono programmare, in ordine di complessità, le seguenti attività extrascolastiche: escursioni brevi a piedi in orario scolastico, con riferimento all‟orario delle classi (es. biblioteca, municipio, caserma VVFF, siti artigianali locali, controllo fenomeni naturali) visite guidate con mezzi a noleggio o di linea in orario scolastico con riferimento all‟orario delle classi; è tollerato uno scostamento di 15 minuti rispetto al normale orario scolastico delle classi, sia in andata, sia in ritorno. giornate ecologiche , anche oltre l‟orario scolastico viaggi di istruzione che, includendo o non includendo pernottamenti, con mezzi a noleggio o di linea, vanno oltre il normale orario scolastico, con riferimento all‟orario delle classi scambi, fino ad un massimo di sette giorni, sul territorio nazionale scambi scolastici con l‟estero, da una a quattro settimane. In ogni anno scolastico sono consentiti una visita guidata e un viaggio di istruzione per ogni classe. Per le visite guidate ed i viaggi di istruzione degli alunni

della scuola secondaria di 1° grado i docenti proponenti ed accompagnatori faranno redigere agli alunni una scheda riportante i tratti essenziali dell‟uscita, secondo modalità elaborate dai singoli consigli di classe. Questo documento costituisce allo stesso tempo un programma ed una memoria dell‟attività intrapresa, utile per l‟integrazione della stessa nel curricolo. 3. Meta e punto di raccolta Le escursioni e le giornate ecologiche si svolgono il più vicino possibile alla sede scolastica. Limitatamente alla scuola elementare, le visite guidate ed i viaggi di

istruzione e gli scambi scolastici hanno come meta località della Regione Emilia Romagna o delle regioni confinanti . Ad esclusione delle classi terze scuola secondaria di 1° grado, non sono consentiti viaggi di istruzione con pernottamento. In ogni caso, è responsabilità dei docenti la scelta d'itinerari che, per le loro caratteristiche, consentano di seguire gli alunni in ogni momento dell‟attività con la garanzia della massima sicurezza. Di norma il punto di raccolta e arrivo è fissato presso l‟edificio scolastico. I docenti, tramite una nota organizzativa, comunicano ai genitori in merito alla necessità di consegnare e ritirare gli alunni nelle località prestabilite. 4. Tempi e procedure Tutte le attività extrascolastiche possono svolgersi entro la data del termine dell'anno scolastico. Esse sono, di norma, programmate ad inizio d'anno scolastico ed inserite espressamente, con le necessarie motivazioni, nella programmazione educativa. Le proposte dei docenti sono sottoposte al parere del consiglio di classe e di interclasse con genitori entro la fine di novembre di ogni anno. Per tutte le attività extrascolastiche ad eccezione delle escursioni brevi e delle giornate ecologiche, i docenti formalizzano, entro la prima settimana di dicembre di ogni anno, la relativa proposta compilando l‟apposito modulo di richiesta contenente le finalità e gli obiettivi didattici, nonché la descrizione degli aspetti organizzativi (data, orario, partecipanti, accompagnatori, ecc.). Tutte le richieste sono inserite in un piano complessivo da sottoporre al parere vincolante, dal punto di vista culturale e pedagogico/didattico, del Collegio Docenti. Il Dirigente Scolastico esamina le proposte dal punto di vista amministrativo, valutandone la compatibilità con la normativa. Se del caso, il Dirigente Scolastico opera le necessarie imputazioni di bilancio e procede alla scelta delle ditte trasportatrici o delle agenzie, previa indagine di mercato. 5. Adeguamento del piano Il Dirigente Scolastico può autorizzare attività extrascolastiche nell‟arco di una sola giornata, inserite nella programmazione educativa di plesso, proposte dai consigli di classe e interclasse, che, per particolari e comprovate necessità ambientali e giustificate motivazioni, si svolgono nei primi mesi dell‟anno scolastico. In via eccezionale, in relazione ad avvenimenti culturali non previsti e di peculiare importanza, meritevoli d'inserimento nella programmazione educativa e nella programmazione bimestrale, il Dirigente Scolastico autorizza, allo stesso modo, anche iniziative non comprese nel piano originario. 6. Aspetti finanziari Il costo delle iniziative è sostenuto da quote alunni, con eventuali contributi di enti o privati. Sarà cura dei docenti proporre attività contenute dal

punto di vista dei costi per le famiglie. Le quote alunni per la partecipazione alle attività dovranno essere raccolte e versate sul conto corrente bancario dell‟Istituto, con modalità che saranno comunicate al momento del rilascio dell‟autorizzazione. 7. Partecipazione alunni Alle attività programmate partecipano tutti gli alunni delle classi coinvolte; per le settimane formative è necessaria una partecipazione non inferiore ai due terzi degli alunni della classe.

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Se, per motivi giustificati, esclusi quelli economici, un alunno non può partecipare, è tenuto a frequentare le lezioni e sarà inserito in una classe contigua o parallela. Tutti gli alunni devono essere muniti di documento di riconoscimento individuale portato in maniera visibile. Per eventuali viaggi all‟estero gli alunni devono essere in regola con il documento per l‟espatrio, denominato Per l'adesione al viaggio d'istruzione si versa la caparra ( 50% del costo totale del viaggio) , e in caso di rinuncia, anche per gravi motivi, la caparra viene rattenuta dall'istituzione scolastica per fare fronte alle spese di organizzazione, senza gravare ulteriormente su gli alunni partecipanti. CERTIFICATO ANAGRAFICO DI NASCITA VALIDO PER L'ESPATRIO da richiedere presso il Comune di residenza. Per gli alunni fino a 10 anni d‟età è indispensabile che sul documento siano riportati i nominativi degli insegnanti accompagnatori. Il documento valido per l‟espatrio va vistato in Questura. Ogni alunno deve essere dotato del modello per l‟assistenza sanitaria all‟estero rilasciato dall‟APSS su richiesta dei genitori. I genitori degli alunni extracomunitari dovranno attivare personalmente un‟assicurazione contro gli infortuni, non garantita dall'APSS. 8. Partecipazione docenti. I docenti accompagnatori sono, prioritariamente, quelli operanti nelle classi in misura di due per ogni classe, compatibilmente con le esigenze di servizio. I docenti accompagnatori sono uno ogni quindici alunni, garantendo in ogni caso la presenza di due accompagnatori per ogni uscita; in caso di partecipazione di tutte le classi e limitatamente ad una sola attività extra- scolastica, è permessa la partecipazione di tutti i docenti. In caso di gruppi con la presenza di alunni H, il Dirigente Scolastico valuta, sentiti i docenti interessati, la necessità di accompagnamenti specifici. 9. Partecipazione genitori Per particolari motivi educativi e didattici valutati dal Dirigente Scolastico possono partecipare anche genitori degli alunni, dietro corresponsione dell‟intera quota di viaggio e previa dichiarazione liberatoria scritta nei confronti della scuola per quanto riguarda la responsabilità civile verso terzi e l‟assicurazione contro gli infortuni. 10. Organizzazione A. Le escursioni brevi s'intendono autorizzate, previa loro legittimazione e motivazione nella programmazione del consiglio di classe o interclasse nella programmazione bimestrale degli insegnanti interessati, che ne sono in ogni caso responsabili a tutti gli effetti. Va acquisita agli atti della scuola una dichiarazione una tantum di assenso da parte dei genitori. Il docente organizzatore deve dare comunicazione scritta alla segreteria in merito alla destinazione ed alla durata dell'iniziativa. B. Le visite guidate ed i viaggi di istruzione osservano la seguente procedura: Entro e non oltre la prima settimana di dicembre di

ciascun anno, gli insegnanti interessati dovranno trasmettere alla segreteria la documentazione sotto elencata: Richiesta su modulo specifico Elenco nominativo degli alunni partecipanti, distinti per classe di appartenenza Dichiarazioni dei genitori eventualmente partecipanti all‟attività Dichiarazione d'assenso specifica delle famiglie, con congruo anticipo rispetto alla data di effettuazione dell‟attività

Il Dirigente Scolastico verifica la regolarità della documentazione presentata dai docenti e dai fornitori dei servizi ed autorizza le singole iniziative.. Il programma descritto nel modulo di richiesta ed autorizzato dal Dirigente Scolastico quanto a orari, percorso, fermate, meta e mezzi è vincolante per tutti i partecipanti all‟attività. Per eventuali viaggi all‟estero la documentazione dovrà essere trasmessa con un anticipo di 45 giorni ed integrata secondo disposizioni specifiche del Dirigente Scolastico. Per le iniziative di scambio, si segue la procedura delle norme provinciali ed i tempi relativi sono concordati con il Dirigente Scolastico. 11. Responsabilità Civile L‟incarico degli accompagnatori comporta l‟obbligo di attenta ed assidua vigilanza descritto nelle prescrizioni sulla sicurezza, diramate dal Dirigente Scolastico all‟inizio di ogni anno scolastico. Nell‟eventualità di causa civile per incidenti, i docenti e la scuola devono dimostrare la piena funzionalità dell‟iniziativa, nell'esplicarsi delle sue varie fasi, alla normale attività educativa e didattica, facendo riferimento agli strumenti programmatori d'Istituto (programmazioni educative, verbali di organi collegiali, programmazioni annuali e bimestrali) e devono inoltre poter comprovare la stretta osservanza della normativa in vigore. Per motivi di sicurezza, durante le attività di cui al presente articolo gli accompagnatori dovranno disporre di cassetta antinfortunistica. ART. 14 - ATTIVITA’ COLLATERALI 1. Disponibilità edifici e strutture scolastiche La scuola è aperta a promuovere ed accogliere attività para-scolastiche, culturali, ricreative, quali elementi integrativi della crescita culturale e civile delle sue componenti. L‟edificio scolastico può essere messo a disposizione, fuori dall‟orario delle lezioni, per attività culturali, sociali e sportive con priorità per le iniziative rivolte ad alunni della fascia dell'obbligo scolastico; le Associazioni autorizzate all‟uso delle strutture scolastiche devono garantire con apposita assunzione di responsabilità il massimo rispetto delle stesse. 2. Delega all'espressione del parere sull'autorizzazione L‟autorizzazione all‟uso è concessa dall‟Ente proprietario, sentito il parere del Consiglio di Istituto che può delegare a ciò il Dirigente Scolastico. In casi particolari il Dirigente Scolastico può consultare il Consiglio di Interclasse o di Classe o rimettere l'oggetto della delega al Consiglio d‟Istituto. 3. Materiale pubblicitario Associazioni culturali, sportive e religiose possono chiedere di pubblicizzare le proprie iniziative attraverso la scuola mediante la consegna di materiale agli alunni, previa autorizzazione del Dirigente Scolastico. Allo scopo di prevenire condotte strumentali rispetto agli alunni ed alle famiglie, il Dirigente Scolastico decide inoltre in merito alla distribuzione di fogli informativi, pubblicitari,

libri in visione, biglietti gratuiti per spettacoli vari. E' distribuito senza esame preventivo solamente il materiale proveniente dalla Sovrintendenza Scolastica Provinciale, dall'IRSAE, dal Comune di appartenenza, dalla Parrocchia, , dall'Azienda Provinciale Socio Sanitaria, o da enti ed associazioni da questi patrocinati. 4. Affissione di manifesti e locandine All'interno della scuola è riservato un apposito spazio per l'affissione di manifesti e locandine inerenti ad iniziative potenzialmente interessanti per alunni, insegnanti e

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genitori. La valutazione per l‟affissione di questo materiale è rimessa al Dirigente Scolastico. ART. 15 - COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI 1. Doveri Ogni alunno è tenuto a mantenere un comportamento corretto nei confronti dei compagni e del personale della scuola, a presentarsi a scuola puntualmente, provvisto dell‟occorrente per l‟attività didattica e pulito nella persona, a rispettare strutture, arredi e materiali di pubblica proprietà ed uso collettivo, contribuendo anche a mantenere gli spazi comuni ordinati e puliti. Non è consentita l‟introduzione nell‟Istituto di materiali non compatibili con lo svolgimento delle lezioni, in particolare oggetti potenzialmente pericolosi o nocivi. Le classi si spostano all‟interno dell‟Istituto in silenzio, ordinatamente, accompagnate da un docente o da un bidello. Sulle scale deve essere sempre consentito il transito nei due sensi. I materiali didattici, palloni compresi, vanno utilizzati solo durante le lezioni. Gli alunni sono invitati a non lasciare incustoditi denaro o oggetti di valore. A. Infrazioni disciplinari non gravi, facilmente accertabili elevato numero di assenze assenze ingiustificate assenze "strategiche" ritardi al rientro o al cambio dell'ora interventi inopportuni durante la lezione non rispetto del materiale altrui atti o parole che consapevolmente tendono a emarginare altri alunni violazioni involontarie dei regolamenti di laboratorio o degli spazi attrezzati mancanza di mantenimento della pulizia danneggiamento involontario delle attrezzature utilizzo di cellulari all'interno dell'aula infrazione all'obbligo di avere il tesserino di viaggio o per le attività extrascolastiche B. Infrazioni sanzionabili pecuniariamente

incisione e scritte su muri, banchi, porte e pannelli danneggiamenti di strutture o attrezzature dovute a incuria o trascuratezza C. Infrazioni gravi lancio di oggetti furto falsificazione della firma dei responsabili scolastici offese a compagni, al personale dirigente, docente e non docente violazione intenzionale delle norme di sicurezza e dei regolamenti degli spazi attrezzati introduzione nella scuola di sostanze pericolose (petardi, alcolici, stupefacenti, ecc.) danneggiamento volontario di attrezzature e strutture (vetri, pannelli, strumenti di laboratorio, attrezzi e suppellettili nelle palestre, ecc.) ricorso alla violenza infrazioni non gravi che si ripetono dopo sanzioni già

applicate. 5. Sanzioni disciplinari In merito alle infrazioni di tipo A, il Dirigente Scolastico, sulla base delle segnalazioni dei docenti, comunica direttamente alla famiglia; per le infrazioni di tipo B, la comunicazione alla famiglia è spedita per conoscenza al comune proprietario dell'edificio; per le infrazioni di tipo C il Dirigente convoca il Consiglio di Interclasse o di Classe per soli docenti che stabilisce l'eventuale allontanamento dell'alunno dalla comunità scolastica fino ad un massimo di n. 15 giorni. Prima dell‟irrogazione della sanzione il

Dirigente provvederà a convocare la famiglia dell‟alunno per esporre preventivamente le ragioni dell‟addebito. Nel merito di provvedimenti nei confronti degli alunni si richiamano in ogni caso, se ed in quanto compatibili con le disposizioni vigenti, le norme di cui al R.D. 26/4/1928 n° 1297 e dello Statuto delle studentesse e degli studenti di cui al D.P.R. 249/1998. ART. 16 - SCIOPERO DEL PERSONALE SCOLASTICO E ASSEMBLEE SINDACALI 1. Comunicazioni di adesione In caso di sciopero gli Insegnanti si atterranno alle disposizioni indicate all' art. 3 allegato B del CCPL. I dipendenti sono invitati a comunicare l'adesione allo sciopero; la comunicazione è volontaria e la dichiarazione di adesione non è revocabile. 2. Servizi minimi essenziali Sono servizi da garantire: lo svolgimento di esami e scrutini e la vigilanza sui minori durante il servizio di refezione. Sulla base delle dichiarazioni volontarie di adesione, il Dirigente Scolastico valuta il livello di erogazione dei servizi e la possibilità di sospendere l'attività didattica, comunicando in merito alle famiglie, per il tramite degli alunni, cinque giorni prima dello sciopero. 3. Assemblee sindacali In caso di assemblee sindacali in orario di lezione, gli insegnanti sono tenuti a curare la consegna, tramite gli alunni, di apposito avviso scritto per le famiglie, redatto dal Dirigente Scolastico con l‟indicazione dell‟ora di inizio e di termine dell‟assemblea ed il livello di servizio garantito, nonché a controllare la presa visione della famiglia. ART. 17 - ORGANIZZAZIONE SERVIZI E ATTIVITA’ 1. Orari scuole L‟orario di ogni plesso varia a seconda del grado di scuola, dell‟organizzazione progettata e delle esigenze di trasporto. La sua definizione e le eventuali variazioni competono al Consiglio d‟Istituto. In allegato viene riportato l‟orario delle singole scuole. 2. Apertura e chiusura edifici L‟apertura (e la chiusura) dell‟edificio scolastico è compito dei collaboratori scolastici. Dopo l‟inizio delle attività scolastiche, il portone d‟entrata della scuola va chiuso in modo da impedire l‟accesso dall‟esterno. Ogni scuola è dotata di un campanello, tramite cui può essere effettuata la chiamata da parte di chi vuole entrare, purché autorizzato. 3. Servizi amministrativi La segreteria è organizzata in settori, con incarichi specifici (assenze, supplenze, acquisti, visite e viaggi…) assegnati ai vari responsabili. 3.1. Comunicazioni Le comunicazioni da parte dei docenti (telefoniche, verbali, per iscritto) vanno rivolte al personale addetto al settore, individuato nello schema riportato nell‟allegato n. 6, pp. 53-62, “Organizzazione dei Servizi amministrativi e

generali”. Verrà segnalato il sostituto in caso di assenza di quest‟ultimo. Le comunicazioni da parte dell‟ufficio vengono indirizzate al diretto interessato, se personali, o al fiduciario, se riguardanti il plesso. Le problematiche inerenti al servizio amministrativo e organizzativo dei servizi generali devono essere indirizzate al direttore amministrativo, preferibilmente nei seguenti giorni: lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 13.00; . 3.2. Rilascio certificazioni, documentazione e informazioni

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La richiesta di certificazioni va effettuata solo in forma scritta. La segreteria, in via normale, provvede a rilasciarli entro 5 giorni e, in casi particolari (da valutare), anche in un tempo inferiore. Per quanto riguarda la richiesta, da parte del personale docente e ATA, di informazioni sul proprio stato giuridico ed economico, è opportuno contattare l‟addetto di segreteria preposto a tale servizio, che provvederà a fissare la data e l‟ora di ricevimento (in tal modo si consente al personale di raccogliere i dati e di fornire un supporto normativo indispensabile per soddisfare le richieste). Per il rispetto della privacy, ogni dipendente è tenuto a ritirare personalmente la documentazione che lo riguarda o, in casi particolari, può delegare per iscritto un collega a ritirarla. 3.3. Procedure per le pratiche amministrativo-contabili e presentazione documentazione. Le pratiche riguardanti tutto il personale, gli alunni, le attività scolastiche in generale, gli enti e i privati, finalizzate all‟esecuzione di determinati adempimenti, devono essere consegnate, corredate dalla relativa documentazione, direttamente all‟addetto responsabile del procedimento, che ha il compito di seguirne l‟iter, il controllo, la verifica e la messa in atto. Nel caso in cui le iniziative da realizzare comportino oneri a carico del bilancio dell‟Istituto, è necessario informare al più presto l‟addetto, al fine di poter avviare in tempo le procedure relative all‟acquisizione dei preventivi di spesa e delle risorse finanziarie disponibili, in ottemperanza alle disposizioni vigenti in materia di contabilità dello Stato, a cui le scuole devono attenersi per non incorrere in sanzioni. I fiduciari e/o i responsabili dei sussidi sono invitati a concordare con l‟addetto ai servizi contabili le modalità di presentazione delle richieste di acquisto di materiale, nonché le misure più idonee per la tenuta dei registri del materiale in dotazione alla scuola. In incontri appositi vengono definiti i fabbisogni, le disponibilità finanziarie e la tipologia del materiale. I docenti responsabili dei progetti rientranti del POF sono pregati di informare, in tempo utile, il personale incaricato di segreteria circa l‟inizio delle attività programmate, in quanto occorre approntare la documentazione e fornire il supporto tecnico-amministrativo e organizzativo necessario (modulistica, locali, avvisi, materiale…). Per le richieste di vario genere deve essere utilizzata la modulistica appositamente indicata dal regolamento, dalle circolari, dagli avvisi… E‟ cura dell‟ufficio fornire gli stampati a ogni scuola. La modulistica riguardante le situazioni di stato giuridico ed economico deve essere ritirata direttamente presso l‟ufficio. 3.4. Rapporti scuole-segreteria Si raccomanda ai fiduciari di concordare le modalità e i tempi di esecuzione delle iniziative autorizzate dagli organi competenti o che sono in previsione. Il personale è a disposizione in termini di collaborazione e supporto. Tutti gli atti e i documenti emessi dall‟ufficio è possibile rivolgersi per chiarimenti e al quale deve essere indirizzata l‟eventuale corrispondenza. E‟ compito del

medesimo gestire i successivi adempimenti. 3.5. Responsabile dei servizi generali e amministrativi Il direttore dei servizi generali e amministrativi è responsabile dell‟organizzazione dei servizi amministrativi in cui si articola l‟ufficio di segreteria e risponde direttamente del funzionamento degli stessi. Sul personale amministrativo e ausiliario svolge la funzione di vigilanza che si realizza attraverso il controllo sull‟osservanza dell‟orario di servizio e sulle attività svolte in relazione ai compiti assegnati. Coordina l‟attività che

viene regolamentata attraverso un piano di ripartizione dei servizi e l‟adozione di standard concernenti la qualità e la quantità dei servizi erogati, al fine di ottimizzare e semplificare le procedure per un risultato di efficienza e di efficacia del servizio scolastico. 4. Inizio delle attività/lezioni Gli orari di inizio e termine delle lezioni devono essere esposti all‟ingresso della scuola. Gli insegnanti sono presenti 5 minuti prima dell‟inizio delle lezioni per l‟accoglienza degli alunni. 5. Entrata 5.1 Scuole dell'infanzia Nella scuola dell‟infanzia l‟entrata avviene dalle ore 8.00 alle 9.00/9.30. I bambini devono essere consegnati alle insegnanti di sezione che hanno il compito di accoglierli ed accompagnarli nel locale in cui si svolgono le attività programmate; i genitori sono tenuti a fermarsi negli spogliatoi lo stretto necessario per aiutare i propri figli. I bambini che utilizzano lo scuolabus devono essere accompagnati all‟interno della scuola dal personale ausiliario o comunale. Dopo le ore 9.00/9.30 le insegnanti sono tenute a chiudere la porta d‟ingresso. I bambini possono entrare dopo le 9.00/9.30 solo per validi motivi e previa richiesta all‟insegnante di sezione da parte dei genitori. Qualora vi siano ripetuti ritardi, le insegnanti richiamano i genitori al rispetto dell‟orario e, se necessario, l‟insegnante fiduciaria segnala l‟irregolarità al dirigente scolastico. 5.2. Scuola Primaria e Secondaria di 1° grado Tutti gli alunni devono raggiungere la scuola pochi minuti prima (massimo 5) dell‟inizio delle lezioni; coloro che arrivano prima dell‟orario stabilito rimangono al di fuori della scuola senza sorveglianza da parte del personale scolastico. Fanno eccezione coloro che pervengono a scuola anticipatamente per esigenze di trasporto organizzato dalle Amministrazioni Comunali; in tale caso, i genitori degli alunni interessati possono richiedere per iscritto al dirigente scolastico il permesso di entrare nell‟edificio non appena giungono con lo scuolabus, per evitare che i propri figli rimangano all‟aperto incustoditi ed esposti alle intemperie; la scuola provvede, tramite un apposito progetto deliberato dal Consiglio d‟Istituto, ad organizzare un servizio di vigilanza affidato ai collaboratori scolastici. Qualora i docenti giungano a scuola prima del tempo sopra stabilito, possono accogliere gli alunni all‟interno dell‟edificio assumendosi però la responsabilità della vigilanza. Qualora, nonostante le indicazioni sopra riportate, degli alunni pervengano a scuola prima del tempo stabilito, per ragioni di sicurezza, in accordo con le Amministrazioni Comunali, essi possono sostare, nel cortile della scuola laddove esiste ma senza che venga garantita alcuna vigilanza da parte del personale dell‟Istituto. Pertanto, qualora dovessero verificarsi degli infortuni, la responsabilità non può essere addossata al responsabile dell‟Istituto il quale consente l‟entrata nello spazio suddetto solo per evitare che gli alunni rimangano sulla strada, esposti a rischi. L‟ingresso nell‟edificio avviene, al suono della campanella, 5 minuti

prima dell‟inizio delle lezioni; gli alunni devono entrare in modo ordinato, senza spingersi e senza schiamazzi, disponendosi in fila, separati per classe, nell‟atrio o nel corridoio comunicante con l‟ingresso, dove devono sostare sotto la vigilanza dei propri docenti . Al nuovo suono della campanella, coincidente con l‟inizio delle lezioni, ogni classe, in fila, viene accompagnata dal proprio docente nell‟aula in cui hanno subito inizio le attività. In caso di ritardo o assenza momentanea di un docente, un collega disponibile o un collaboratore scolastico si occupa della vigilanza. Gli alunni che

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giungono a scuola con forte ritardo sono ammessi in classe solo se provvisti della giustificazione rilasciata da parte dei genitori, a meno che si sia verificata una particolare situazione che l‟alunno dovrà illustrare all‟insegnante. Se un alunno giunge frequentemente in ritardo, il docente che lo rileva deve provvedere a segnalare il fatto alle famiglie, mediante una comunicazione scritta; qualora i ritardi continuassero a verificarsi, i docenti devono segnalare il caso al dirigente scolastico. 6. Intervallo L‟intervallo ha la durata di 15 minuti nella scuola elementare e di 10 minuti nella scuola media; il personale ausiliario provvede al suono della campanella per annunciarne sia l‟inizio che la fine. Durante tale periodo gli alunni possono consumare la merenda, usare i servizi e giocare, secondo le norme generali stabilite al punto 6.2. e quelle specifiche riportate di seguito. Spetta al docente (o ai docenti, in caso di compresenza) in servizio nell‟unità oraria in cui ricade l‟intervallo il compito di vigilanza fino all‟arrivo, in caso di alternanza, del collega che gli subentra, in modo da evitare che gli alunni rimangano, anche per un tempo limitato, da soli. Il responsabile non può assentarsi dal luogo in cui i propri alunni svolgono l‟intervallo se non per esigenze improrogabili, nel qual caso deve trovare come sostituto un collega o un collaboratore scolastico, senza che vi sia soluzione di continuità per la vigilanza. I collaboratori scolastici in servizio coadiuvano i docenti a compiere l‟assistenza e il controllo con scrupolo e vigile attenzione, specialmente nelle vicinanze dei servizi. Poiché l‟intervallo è il periodo in cui più facilmente gli alunni possono farsi male, è doveroso prestare particolare attenzione sia al luogo sia alle modalità in cui esso viene svolto. Nel caso in cui l‟intervallo avvenga all‟interno dell‟edificio scolastico, ogni classe deve avere un proprio spazio definito (corridoio, parte di corridoio o aula) entro cui muoversi; non è consentito agli alunni spostarsi in altri spazi diversi da quello stabilito per la propria classe, poiché, in tal caso, la vigilanza da parte dei docenti diventerebbe impossibile. E‟ consentito svolgere l‟intervallo, quando il tempo lo consente, in cortile, accertandosi che questo sia cintato e che i cancelli siano adeguatamente chiusi, in modo da evitare che gli alunni possano uscire repentinamente ed esporsi al rischio di incidenti o, in assenza di recinzioni e cancelli, che lo spazio prescelto non sia esposto a pericoli. A nessun alunno è consentito, sia all‟aperto che negli spazi interni, compiere gesti aggressivi e di disturbo nei confronti degli altri, esprimersi sguaiatamente, sporcare con avanzi, gettare sacchettini vari o carte. E‟ vietato giocare a palla all‟interno dell‟edificio; all‟esterno è consentito solo qualora vi sia un cortile adatto, privo di pericoli e recintato. 7. Uscita 7.1.Scuola dell'infanzia L‟uscita dalla scuola dell'infanzia si svolge in un quarto d‟ora, dalle ore 15.45 alle ore 16.00. In caso di

impossibilità a ritirare i propri figli, i genitori devono informare le insegnanti sulle persone che verranno a ritirarli (regolarmente o saltuariamente). In caso di ritardo dei genitori o degli adulti delegati, l‟insegnante di sezione è tenuto a fermarsi fino al loro arrivo. Può cercare di rintracciare telefonicamente i genitori o le persone da loro segnalate e, in caso di ritardo grave, anche i Carabinieri. In caso di ritardo abituale, l‟insegnante fiduciaria è tenuto a segnalare il caso al dirigente scolastico. 7.2 Scuola primaria e secondaria di 1° grado

Al suono dell‟ultimo campanello, tutti i docenti, in testa al gruppo classe, coadiuvati dai collaboratori scolastici, devono accompagnare in fila, secondo l‟ordine stabilito per le prove di evacuazione, i ragazzi fino all‟uscita, evitando l‟ammassarsi confuso lungo le scale e nei corridoi. Per le scuole dell'infanzia e per le scuole primarie, l‟uscita da scuola coincide con il cancello del cortile; dove non vi sono spazi recintati adiacenti agli edifici, l‟uscita è costituita dalla porta di accesso all‟edificio. Poiché gli alunni sono dei minorenni, all‟inizio di ogni anno scolastico, i genitori che, come è consuetudine diffusa nella nostra realtà, desiderano che i propri figli percorrano da soli il tragitto da scuola a casa devono rilasciare un‟apposita dichiarazione scritta, in modo da sollevare i docenti e l‟istituzione scolastica dalla responsabilità per eventuali infortuni che dovessero accadere durante il percorso. Diversamente, è necessario che un genitore ritiri personalmente (o tramite una persona adulta espressamente delegata) il proprio figlio e, pertanto, è necessario che sia presente puntualmente al termine delle attività scolastiche, in modo da evitare che il personale docente o non docente debba essere impegnato oltre l‟orario stabilito. Qualora i genitori dovessero giungere in ritardo, l‟alunno deve rientrare nell‟edificio scolastico dove viene sorvegliato da un collaboratore scolastico fino all‟arrivo del genitore. 8. Modalità di richiesta e di uso fondi dei Comuni La richiesta di fondi ai Comuni può essere finalizzata a due tipologie di spese: - per acquisto di arredo o di strumenti di carattere generale e permanente (fotocopiatrice, computer…) o per uso dello scuolabus per uscite; in tali casi, in via normale, il Comune provvede direttamente agli acquisti o alla fornitura del servizio; - per acquisto di materiale di facile consumo, necessario allo svolgimento delle attività didattiche del curricolo nazionale; per acquisto di materiale, strumenti specifici o per prestazioni fornite da specialisti, previsti per la realizzazione di progetti educativo-didattici rientranti nel curricolo locale; in questo caso i Comuni versano le somme sul bilancio d‟Istituto. A tal fine, i docenti fiduciari (per le scuole dell'infanzia e primarie) e i coordinatori di classe (per le scuole secondarie di 1° grado) debbono presentare apposite richieste e progetti, entro la fine di ogni anno scolastico per l‟anno successivo, al dirigente scolastico che provvederà al loro inoltro ai rispettivi Comuni. Una volta che si è ottenuto il finanziamento, i docenti fiduciari e i coordinatori di classe, in base alle specifiche necessità, presentano le richieste di acquisto o di prestazioni specialistiche, precisando a quale progetto o finalità si riferiscono, alla segreteria, che provvede all‟ordine del materiale o degli strumenti richiesti o all‟affidamento dell‟incarico allo specialista. 9. Trasporto alunni Gli alunni che usufruiscono del servizio di trasporto messo a disposizione dal Comune debbono mantenere, durante il tragitto, un contegno dignitoso e corretto, evitando ogni

gesto e azione che possano compromettere l‟incolumità e la sicurezza propria e altrui. RILEVAZIONE SITUAZIONI DI RISCHIO Gli Insegnanti sono tenuti a comunicare tempestivamente in presidenza in merito ad eventuali situazioni di rischio per l'incolumità degli alunni, sia riferite ai locali scolastici (prese elettriche, vetrate, ostacoli, spigoli vivi ecc.) sia alle pertinenze della scuola. Tali osservazioni sono trasferite dal Dirigente Scolastico all'Ente proprietario della struttura per gli interventi giudicati necessari.

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ART. 18 - INFORTUNI Attività e oggetti rischiosi o pericolosi per alunni Bisogna impedire comportamenti (come ad esempio far ruotare oggetti pesanti, usare strumenti appuntiti, usare la palla nei corridoi o nelle aule…) che possano arrecare danni a se stessi o ad altri. Gli strumenti utili a fini didattici (taglierini, punteruoli…) devono essere usati solo sotto la sorveglianza dei docenti, possibilmente con un numero limitato di alunni (soprattutto nelle scuole materne). Uso di medicinali : Le insegnanti non somministrano farmaci di alcun genere, nemmeno se portati dai genitori. Per farmaci specifici ed indispensabili, i genitori, muniti di richiesta del medico, devono richiedere direttamente al dirigente scolastico una deroga a tale norma. Adempimenti in caso di infortuni alunni: Se un alunno si fa male anche solo lievemente, è bene comunque avvisare i genitori dell‟accaduto e verificare che non vi siano complicazioni successive. Se un alunno si fa male al punto di dover essere ricoverato al Pronto Soccorso, l‟insegnante deve procedere immediatamente nel modo seguente: a - chiamare un genitore (o, in caso di assenza, un parente stretto) dell‟alunno perché venga informato e, se possibile, perché provveda personalmente al ricovero; b - se i genitori fossero assenti, è necessario che un insegnante provveda, preoccupandosi che la propria classe sia affidata ad un collega che ne diventa, quindi, responsabile. Se l‟infortunio fosse gravissimo, al fine di evitare perdite di tempo che potrebbero risultare dannose, è necessario telefonare al numero telefonico 118 per richiedere l‟invio di un‟autoambulanza; del fatto vanno avvisati immediatamente i genitori. Il docente, in caso di infortuni, è tenuto ad informare tempestivamente il dirigente scolastico e a presentare una relazione dettagliata sull‟accaduto, precisando quali sono stati i soggetti coinvolti, il luogo preciso, il giorno, l‟ora, le cause, i nominativi degli eventuali testimoni (alunni e docenti), la propria collocazione spaziale e il proprio comportamento in qualità di responsabile della vigilanza; inoltre deve avvisare i genitori dell‟alunno infortunato perché consegnino (il più presto possibile e, comunque, non oltre 10 giorni dall‟accaduto) la documentazione medico-ospedaliera relativa all‟infortunio e (entro 1 anno dall‟accaduto) le eventuali fatture, ricevute, scontrini attestanti le spese sostenute, in modo che si possano inoltrare all‟agenzia assicuratrice per ottenere il risarcimento dei danni subiti. Interventi di pronto soccorso: Se un alunno si fa male lievemente, si deve ricorrere ad opportuni medicamenti, utilizzando i medicinali contenuti nell‟apposita cassetta, di cui ogni plesso deve essere dotato. In caso di perdite di sangue, è necessario utilizzare sempre i guanti usa e getta, far pulire sanitari e pavimenti con disinfettante (alcool o candeggina). Le insegnanti dovranno essere a conoscenza di eventuali

casi di allergie (o di eventuali altri problemi particolari relativi alle condizioni psico-fisiche degli alunni), in modo da poter intervenire adeguatamente in caso di necessità; agli alunni che hanno allergie alimentari certificate, qualora usufruiscano del servizio mensa, dovrà essere garantito un menu adeguato Adempimenti in caso di infortuni docenti: Nel caso in cui un docente, attendendo “ad esperienze tecnico-scientifiche o esercitazioni pratiche” (nel caso dei nostri ordini di scuola tali situazioni difficilmente possono verificarsi), dovesse subire un infortunio con una

prognosi da cui risultasse non guaribile entro tre giorni, è necessario presentare denuncia all‟INAIL. In caso d'infortunio, l‟Insegnante affidatario della classe è tenuto, con l‟aiuto dei colleghi e dei bidelli, a prestare il primo soccorso per quanto di sua competenza, avvisare o far avvisare i genitori ed i mezzi di soccorso se necessario, provvedendo alla stesura della denuncia per l‟Assicurazione su apposito modulo che consegnerà ai genitori per la compilazione della parte di competenza del medico curante e per la sottoscrizione. La denuncia sarà poi presentata alla segreteria della scuola entro 48 ore dall‟infortunio. In caso d'infortuni per causa di terzi, sia di alunni, sia di docenti, è necessario compilare l‟apposito modulo di segnalazione. ART. 19 - FOTOCOPIE Per motivi di ordine economico e formativo, il numero di fotocopie, che ciascun Insegnante effettua per attività didattiche, deve essere limitato ed in ogni caso è tenuto sotto controllo attraverso una registrazione su apposito registro riportante nominativo, data e quantitativo di fotocopie fatte, o con altro tipo di dispositivo elettronico. ART. 20 - RISCALDAMENTO EDIFICI SCOLASTICI In caso di mancato o difettoso funzionamento dell'impianto di riscaldamento, l'organo competente ad emanare un eventuale provvedimento di chiusura della scuola è il Sindaco, mentre al Dirigente Scolastico compete l'assunzione di provvedimenti d'emergenza e di quelli richiesti per garantire la sicurezza della scuola. Se la temperatura delle aule è inferiore a 18°C, i collaboratori avvisano il Comune ed il Dirigente Scolastico. Gli Insegnanti adottano iniziative per rendere sopportabile il disagio, ad es. radunare gli alunni nel locale più caldo o in altro edificio pubblico agibile, modificare la programmazione delle attività scolastiche. Se, entro il termine delle lezioni, il riscaldamento non entra in funzione ed in mancanza di assicurazioni che all'indomani sarà garantita la normale erogazione del calore, gli Insegnanti mandano un avviso scritto alle famiglie, tramite gli alunni. Analoga procedura va adottata per altre situazioni d'emergenza. ART. 21 - SERVIZI AMMINISTRATIVI Gli uffici di segreteria e lo sportello amministrativo presso la scuola media rimangono aperti per il pubblico secondo questo orario: dal LUNEDI' al VENERDI'

dalle 7,30 alle 9,00 e dalle 12,00 alle 13,00.00 alle 13.00

È consentito l‟accesso alla segreteria, per informazioni, o, in caso d'emergenza, per l‟uso del telefono, solo all‟interessato; l‟ufficio di direzione riceve il pubblico su appuntamento. ART. 22 - STANDARD DELLE PROCEDURE Qualsiasi certificato o documento è rilasciato entro due giorni dalla data della richiesta. I certificati di studio o altri documenti che richiedono particolari ricerche sono

rilasciati entro tre giorni dalla richiesta. Le pratiche per le iscrizioni e i trasferimenti sono evase al momento. ART. 23 - BIBLIOTECHE INSEGNANTI I libri delle biblioteche insegnanti devono essere restituiti entro n. 60 giorni dalla data del prestito. La registrazione dei prestiti è tenuta dal personale di segreteria o da un docente incaricato. E' consentito trattenere per tutto l'anno scolastico una sola "guida didattica", che dovrà essere messa a disposizione degli insegnanti in occasione degli incontri per la programmazione disciplinare

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collegiale. Le biblioteche sono aperte a tutto il personale della scuola. La richiesta dei libri è fatta direttamente dalla persona interessata, sotto la propria responsabilità, all‟incaricato, secondo le modalità da lui esposte in biblioteca. L‟incaricato compilerà l‟apposito registro con i prestiti, segnando i volumi in entrata e in uscita. Sono esclusi dal prestito: le enciclopedie o parti di esse; le collane intere o parti di esse; le opere edite in più volumi o parti di esse; le pubblicazioni editoriali costituite in buona parte da fotografie o da riproduzioni; le riviste culturali ed artistiche cui è abbonata la scuola; tutte le pubblicazioni non ancora catalogate. ART. 24 - BIBLIOTECHE ALUNNI E‟consentito il prelievo dei libri delle biblioteche alunni per il tempo massimo di n.60 giorni. Ogni insegnante scrive su apposito registro l‟elenco dei volumi presi con la data del prestito. Gli Insegnanti che si recano nella biblioteca con i propri alunni ripongono in ordine i libri dopo la consultazione.

ART. 25 - Comportamenti e attività .Piani di emergenza e di esodo L‟Istituto ha elaborato un piano di emergenza e di esodo contenente una serie di norme da seguire, ha curato la preparazione delle planimetrie e della segnaletica di sicurezza. Il Gruppo Servizio Prevenzione e Sicurezza di ogni plesso, su iniziativa in particolare del relativo Coordinatore, deve verificare costantemente che quanto sopra indicato sia presente e ben esposto nella propria scuola. E‟ vietato compromettere l‟agevole apertura delle porte e dei serramenti durante l‟orario di attività o lezione; pertanto, ogni giorno, prima dell‟inizio delle lezioni, un incaricato per plesso (che può essere un collaboratore scolastico) deve verificare l‟efficienza delle vie, delle porte d‟uscita e la possibilità di aprire agevolmente i serramenti. Periodicamente il responsabile

d‟Istituto esercita un controllo per verificare la corrispondenza tra quanto stabilito a livello d‟Istituto e quanto predisposto da parte di ogni scuola. . Esercitazioni per uscita dagli edifici in caso di incendi o calamità naturali. Sulla base del Piano di emergenza e di esodo predisposto dall‟Istituto, ogni Gruppo di Prevenzione e Protezione costituitosi per ciascun plesso ha il compito di organizzare ogni anno due prove di evacuazione, anche con la partecipazione di associazioni locali interessate (Vigili del fuoco Volontari, Servizio di protezione, Vigili urbani, Amministrazione Comunale….). Posizione di lavoro Se si deve stare seduti a lungo, bisogna evitare di stare con la schiena curva, curando di avere spazio sufficiente per il movimento delle gambe. Se si deve lavorare a lungo in piedi, bisogna evitare di stare con la schiena curva utilizzando un piano di lavoro che consenta di restare con i gomiti ad angolo retto e di appoggiare alternativamente un piede su di un rialzo. Non bisogna lavorare a lungo con le braccia sollevate, si deve aderire sempre allo schienale della sedia ed appoggiare i piedi al pavimento o ad un poggiapiedi. Aerazione degli ambienti Va assicurato un adeguato ricambio dell‟aria, eliminando quella viziata. Illuminazione L‟ambiente di lavoro deve essere adeguatamente illuminato in modo da garantire una corretta visibilità. Va assunto un corretto posizionamento della postazione di

lavoro rispetto alle fonti di illuminazione. Bisogna evitare l‟incidenza diretta o riflessa del flusso luminoso, mediante tende o veneziane. I collaboratori scolastici devono curare costantemente la manutenzione e la pulizia delle superfici vetrate e illuminanti. Uso di attrezzature e componenti elettriche Bisogna evitare riparazioni su impianti elettrici o su macchine che richiedano capacità professionali specifiche. Non utilizzare componenti (spine, adattatori, prolunghe, lampade portatili…) non conformi alle norme. Non usare apparecchiature elettriche in condizioni di rischio elettrico accresciuto, come ad esempio con le mani bagnate, con i piedi immersi nell‟acqua o in ambienti umidi. Non lasciare apparecchiature elettriche (cavi, prolunghe…) sulle vie di transito. La pulizia delle lampade e l‟eventuale sostituzione di lampadine vanno effettuate dopo aver staccato la corrente elettrica. L‟uso di strumenti funzionanti con l‟energia elettrica va fatto dopo aver scrupolosamente verificato lo stato regolare dello strumento stesso e della presa di corrente. Movimentazione manuale dei carichi Lo spostamento manuale di carichi (armadi, tavoli, scrivanie…) spetta al personale ausiliario, il quale deve tenere conto delle seguenti norme di comportamento: - in caso di sollevamento e trasporto, bisogna flettere le ginocchia e non la schiena, mantenere il carico quanto più vicino al corpo, evitare movimenti bruschi o strappi, controllare che il carico sia ben bilanciato e stabile; se necessario, si deve operare in due o più persone; - in caso di spostamento di carichi, bisogna evitare le rotazioni del tronco, ma effettuare lo spostamento di tutto il corpo, tenere il peso più vicino possibile al corpo; - in caso di spostamento di mobili o altri oggetti, bisogna evitare di curvare la schiena in avanti o indietro; è preferibile appoggiarla all‟oggetto in modo che sia verticale e spingere con le gambe; - in caso di sistemazione di carichi su piani o scaffalature alte, bisogna evitare di compiere movimenti che facciano inarcare troppo la schiena; qualora non si arrivi comodamente al ripiano, bisogna utilizzare la scala. In ogni scuola si trovano appesi dei cartelloni che illustrano le posizioni da assumere. Ogni collaboratore scolastico è tenuto a prenderne visione e a rispettare le indicazioni contenute. Pulizia vetrate e parti esterne Nella pulizia della parte esterna di vetrate o di altre componenti dell‟edificio scolastico, è necessario evitare di sporgersi nel vuoto; qualora i movimenti richiesti dovessero comportare un‟esposizione rischiosa, si provvederà ad effettuare la pulizia o gli interventi di manutenzione tramite una ditta dotata di strumentazione apposita. . Strutture, impianti, materiali e strumenti Controllo strutture e attrezzature In caso di presenza di pericolo (strutture e attrezzature inadeguate o danneggiate....), è doveroso segnalare all‟Amministrazione Comunale, tramite la segreteria, il tipo di intervento da effettuare; comunque, nel

frattempo, bisogna evitare di mettere gli alunni a contatto con tale pericolo. Pulizia dei locali E‟ compito dei collaboratori scolastici curare scrupolosamente la pulizia dei locali, dei mobili e delle suppellettili. La pulizia va effettuata, per quanto riguarda le aule, di norma al di fuori dell‟orario di lezione. Una particolare cura va prestata per i servizi igienici. I collaboratori scolastici devono controllare la presenza, in quantità adeguata, di carta igienica, detergenti e salviette per asciugarsi. Custodia ed uso di sostanze e strumenti

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per le pulizie. I detersivi, i solventi, i disinfettanti e gli attrezzi per le pulizie vengono utilizzati unicamente dai collaboratori scolastici che devono far ricorso a guanti protettivi, specialmente nel caso di sostanze corrosive o irritanti (cloro, candeggina, acquaragia…). Queste sostanze devono essere conservate in un locale apposito e chiuso, accessibile solo da parte del personale addetto. Anche gli attrezzi che vengono utilizzati per effettuare le pulizie devono essere conservati in un apposito locale, chiuso ed accessibile solo al personale addetto. Una particolare attenzione va prestata quando si utilizzano scale, nel qual caso è necessario controllarne la stabilità; qualora si debbano raggiungere posti particolarmente elevati, è necessario che vi sia il supporto di un‟altra persona. Cassetta di pronto soccorso Per far fronte a piccoli infortuni, la scuola deve essere munita di cassetta di pronto soccorso, ben segnalata; essa non deve contenere farmaci, ma materiale di primo soccorso, che viene fornito dal Comune, su richiesta scritta del fiduciario. AUDIOVISIVI - AULE SPECIALI - LABORATORI La gestione degli audiovisivi è affidata al Personale collaboratore scolastico ovvero alla Funzione Obiettivo al quale gli Insegnanti si rivolgono per il prestito ovvero la predisposizione degli strumenti più complessi. Dopo l'uso gli audiovisivi devono essere riconsegnati tempestivamente al personale incaricato. Il cortile, le aule speciali ed i laboratori possono essere usati per le lezioni. Ogni laboratorio sarà dotato di un orario, concordato tra i docenti, per tutto l‟anno o a prenotazione settimanale, in modo da consentire un regolare uso dello stesso. La stanza, quando non è utilizzata, va tenuta chiusa a chiave. Le chiavi sono disponibili in bidelleria e lì vanno riconsegnate dopo l‟uso. È consentito, per la preparazione delle lezioni, portare fuori dai laboratori materiali di dotazione comunicandolo al responsabile del laboratorio secondo le modalità previste. Alla fine della lezione o dell‟attività il materiale va ricollocato al proprio posto a cura dell‟insegnante che lo ha utilizzato. Il docente responsabile del laboratorio: presenta al Collegio Docenti ed al Consiglio di Istituto le proposte decise in comune tra gli interessati per l‟adeguamento e lo sviluppo del laboratorio stesso; avanza direttamente al Consiglio di Istituto, presentandole in segreteria al tempo stabilito, le proposte di acquisto di materiale di facile consumo; tiene ed aggiorna il registro delle dotazioni dell‟aula; predispone ed aggiorna il calendario per l‟uso del laboratorio da parte delle classi. Durante le lezioni ed i trasferimenti, da e per le aule speciali, la sorveglianza è responsabilità dell‟insegnante. I bidelli potranno sostituire il docente in caso di momentanea, breve assenza. Alla scuola media essi sono inoltre tenuti alla vigilanza ai piani ed in modo particolare durante il cambio d‟ora. ART. 26 - DIVIETO DI FUMARE E' fatto divieto a chiunque di fumare nelle aule e negli altri locali scolastici anche in assenza di alunni, ai sensi della L 11.11.1975 n. 584. ART. 27 - NORME TRANSITORIE E FINALI Per quanto non contemplato nel presente Regolamento si applicano le disposizioni vigenti e le loro integrazioni o modificazioni, nonché le disposizioni generali in materia, in quanto applicabili. Il presente regolamento, approvato con deliberazione n..2.nella seduta del Consiglio d‟Istituto

del 1 marzo 2005 annulla e sostituisce ad ogni effetto quello precedentemente in vigigore

Integrazioni. 6.4. Zainetti e altro materiale Il peso degli zainetti deve essere contenuto, in misura proporzionata all‟età degli alunni. Pertanto, i docenti debbono abituare gli alunni a portare i testi e il materiale necessario allo svolgimento delle attività programmate, evitando il trasporto di testi o di materiale che non vengono di fatto utilizzati o che vengono impiegati raramente e che, pertanto, possono essere depositati nell‟aula, all‟interno di un armadio o di uno scaffale, appositamente destinato. Lo zainetto (ed eventualmente anche il materiale di vario genere che viene portato dagli alunni per le attività didattiche) deve essere collocato sotto il banco, sull‟apposito ripiano (se esiste e se è sufficientemente capiente) o appeso all‟eventuale gancio; in ogni caso, deve trovarsi in una posizione tale da evitare che le persone possano inciamparvisi. 6.5. Uscite anticipate e assenze alunni Durante l‟orario scolastico non è consentito agli alunni uscire dalla scuola. Nel caso in cui i genitori vogliano un‟uscita anticipata del proprio figlio, devono ritirarlo personalmente o farlo ritirare da un adulto da loro autorizzato precedentemente e in forma scritta. Non è consentita, in via normale, l‟uscita solo su richiesta telefonica. Inoltre, è necessario che un genitore (o l‟adulto delegato) rilasci una dichiarazione scritta su un apposito modello predisposto dalla scuola, in modo che risulti chiara la cessazione di responsabilità da parte degli insegnanti a partire dal momento del ritiro. In caso di grave indisposizione, sarà avvertita per telefono la famiglia perché provveda a riportare il proprio figlio a casa. Pertanto, in ogni plesso dovrà essere esposto, ben visibile vicino al telefono, l‟elenco degli alunni con i vari numeri telefonici. 6.6. Assenze La frequenza scolastica è obbligatoria e, pertanto, al fine di poter compiere un percorso formativo regolare e proficuo, ogni alunno è tenuto ad evitare assenze che non siano strettamente necessarie. I genitori devono giustificare sempre le assenze dei propri figli: personalmente nel caso della scuola materna e per scritto, tramite il diario, nel caso delle scuole elementari e medie, che deve essere mostrato dall‟alunno al docente di classe in servizio alla prima ora. Se le assenze raggiungono i 5 giorni consecutivi (anche con giorni di vacanza al loro interno), è indispensabile, in caso di malattia, il certificato medico. In caso di mancata consegna del certificato o dichiarazione, il docente deve sollecitare i genitori a provvedere a fornirlo/a nel più breve tempo possibile; in caso di non rispetto della disposizione, il docente deve avvisare il dirigente scolastico che

prenderà contatto con l‟interessato. In caso di malattie di carattere esantematico/infettivo (morbillo, scarlattina, parotite…), è necessario un apposito certificato medico che attesti l‟avvenuta guarigione. Il docente non può accogliere in aula l‟alunno sprovvisto del certificato previsto, a tutela della salute altrui; pertanto, qualora un alunno si presentasse senza il necessario certificato, il docente deve chiamare immediatamente i genitori perché provvedano a fornire la documentazione necessaria o a ritirare il proprio figlio fino all‟avvenuto rispetto delle presenti disposizioni.

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Qualora l‟insegnante rilevasse che un alunno si assenta frequentemente per motivi non sempre ben giustificati, deve segnalare ai genitori l‟irregolarità e, in caso di persistenza della medesima situazione, deve avvisare il dirigente scolastico. 6.7. Scelta di avvalersi o non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica. La scelta di avvalersi o non avvalersi dell‟insegnamento della religione cattolica deve essere compiuta dai genitori (o da chi esercita la patria potestà) all‟atto dell‟iscrizione alla scuola (cioè entro il 25 gennaio), utilizzando l‟apposito modulo che la segreteria dell‟Istituto fornisce. La scelta ha valore per l‟intero anno scolastico e non può essere modificata nel corso dell‟anno.

La scelta compiuta all‟atto dell‟iscrizione avviene d‟ufficio per le classi successive del medesimo grado scolastico, a meno che venga comunicata una sua variazione entro il 25 gennaio dell‟anno scolastico precedente a quello a partire dal quale si intende attivare il cambiamento. 6.8. Divieto uso cellulari E‟ vietato l‟uso dei telefonini sia per ricevere che per trasmettere messaggi; per eventuali comunicazioni con le famiglie, in caso di indisposizione o per altre esigenze particolari, gli alunni, su specifica richiesta che viene vagliata dal dirigente scolastico o da un docente di classe, possono utilizzare il telefono della segreteria o della scuola.

Corniglio, 1 marzo 2005 La Presidente del Consiglio d'Istituto La Dirigente Scolastica Leda Bottazzi Ivana Grassi

Corniglio, 16 dicembre 2009 IL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof. Marco Pioli