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NUMERO NUMERO 2/2010 2/2010 giornalino educativo IL VOSTRO IL VOSTRO MATRIMONIO MATRIMONIO p p a a g g i i n n a a 1 1 2 2

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I I L L V V O O S S T T R R O O I I L L V V O O S S T T R R O O M M A A T T R R I I M M O O N N I I O O M M A A T T R R I I M M O O N N I I O O p p a a g g i i n n a a 1 1 2 2 NN UU MM EE RR OONNUUMMEERROO 22 // 22 00 11 0022//22001100

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II RRAAGGAAZZZZII PPAARRLLAANNOO DDEELL PPAADDRREE IIDDEEAALLEE

Quando si ha l’età di 13-15 anni, nell’individuo nascono sogni riguardo ad un padre migliore, più vici-no, più degno di rispetto e di fiducia. Vale la pena ascoltare quali sogni a proposito del padre ideale equali aspettative riguardanti il proprio padre nutrono i ragazzi.

MICHELE: Penso che il padre ideale è una persona molto esi-gente nei miei confronti. Quando si esige molto, si insegna adagire meglio e a dare di più. Tutto ciò ci servirà nella nostraesistenza. Inoltre, un padre dovrebbe essere protettivo, lungimi-rante e tollerante, deve tentare di comprenderci ed essere apertonei confronti delle nostre proposte, non rimanendo attaccato alleproprie convinzioni. Inoltre dovrebbe anche comprendere le altrepersone.

LUCA: Penso che il papà ideale dovrebbe essere tollerante ecomprensivo nei confronti dei suoi figli, dovrebbe sapere comeparlare con loro, da padre a figlio/figlia.

DIEGO: Io sono d’accordo con voi. Ritengo che il papà ideale dovrebbe essere com-prensivo ed esigente, tuttavia, se per esempio suo figlio non riesce a realizzare le sue richie-ste, il padre dovrebbe abbassare un po’ il livello delle sue aspettative ed aiutarlo.

PIETRO: E’ meglio che un padre sia presente tanto tempo in casa rispetto ad un padreche guadagni molto. Ritengo anche che si sta meglio quando entrambi i genitori si trovanoa casa. Il proverbio afferma: “Il denaro non fornisce la felicità”. Se nostro padre guada-gnasse tanto, comunque non ci potrebbe aiutare molto, ed anzi sarebbe peggio, poichésaremmo educati senza il suo amore. La mamma da sola non ci basta.

MATTIA: Il padre migliore è colui che sta a casa, anche se è ovvio che qualcuno deveguadagnare, e non potrà esserci una situazione in cui entrambi i genitori si trovino con noi.Ma il papà deve stare a casa con noi almeno per un po’ di tempo. Ed anche se nostro padreguadagnasse molti soldi, comunque noi non avremmo da chi imparare come essere futuribuoni padri, poiché ci mancherebbe il modello. Forse impareremmo come essere buonemadri, ma è ovvio che noi, ragazzi, non saremo madri! Dobbiamo avere vicino nostropadre.

GIORGIO: A parer mio, la situazione migliore sarebbe se i papà trascorressero con ipropri figli almeno un’ora al giorno, parlassero con loro a proposito dei loro problemi e ditutte le questioni che i figli potrebbero confidare a loro, fidandosi dei propri padri.

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1Briciole educative

•La maturità nella sfera del sesso- Pericoli legati alla corporeita’ (parte 2) . 2

•I nostri figli hanno dei problemi? . . . 4•Differenze da realizzare nei propri ruoli . 6

•La mascolinità e la femminilità . . . 9•Siate buoni genitori . . . . . . . 10•Il vostro matrimonio

- I fondamenti (parte 1) . . . . . 12•Le domande riguardanti la sessualita’ . 14

L e femministe gridano che la donna èperfetta e che riesce a gestirsi benissi-

mo senza l’uomo, e quindi può da sola“comprarsi” un bimbo. Gli omosessualipreferiscono chiudersi nel proprio ghetto,ma vogliono anche adottare i bimbi.Purtroppo nessuno chiede come questibambini educati nelle famiglie omo-sessuali si sentiranno e come cresceranno.

Adesso nel mondo c’è molta confu-sione riguardo alla questione della ses-sualità dell’individuo. Intanto, la Bibbiagià da tempo aveva stabilito che Diocreò la persona umana “maschio e fem-mina” (Genesi 1, 27). E l’uomo devescoprire questa verità, analizzare qualisono le differenze tra i sessi, imparare avedere la loro diversa bellezza, e realiz-zare la volontà di Dio, in cui si affermache: “l’uomo lascerà il padre e la madree si unirà a sua moglie e saranno uncorpo solo”. (Genesi 2, 24).

Ciò significa che in famiglia è neces-saria la presenza sia dell’uomo chedella donna, sia del padre che dellamadre, e, fatto più importante, nessunopuò sostituire l’altro. Non esistono per-sone più importanti di altre. Dallamadre i bimbi acquisiscono delle quali-tà necessarie per la loro vita successiva,dal padre – altri talenti.

Ed è proprio alla questione dellabellezza di entrambi i sessi, del lororeciproco completarsi ed all’armoniadella loro esistenza comune, chedesideriamo dedicare questo successi-vo numero del nostro e-giornalino(ossia giornalino su Internet).

La Redazione della Casa Editrice Mimep-Docete

INTRODUZIONE

CONTENUTI

BRICIOLE EDUCATIVE Un e-giornalino per i genitori.Edito dalla Casa Editrice MIMEP-DOCETE, via PapaGiovanni XXIII, 4; 20060 Pessano con Bornago (MI).Preparato dal gruppo redazionale.

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2 Briciole educative

L’IGNORANZAIl primo pericolo contro la corporeità è

che di solito non siamo completamenteconsapevoli del fatto che tra i sessi esistonodelle differenze e che queste sono impor-tanti nel funzionamento quotidiano.

Immaginiamoci un uomo il quale ritieneche la donna è uguale a lui o simile. Daquesto presupposto conseguiranno soltantodelle incomprensioni. Infatti la sensibilitàfemminile - ciò a cui la donna rivolge la suaattenzione, ciò che la rende felice o triste -spesso è molto diversa da quella maschile.Dal primo pericolo deriva l’incapacità nelcomprendere la diversità delle personeaventi sesso opposto al nostro.

L’AVVERSITA’ NEI CONFRONTI DEL PROPRIO SESSOIl secondo pericolo è l’avversità nei con-

fronti del proprio sesso, il rifiuto della pro-pria corporeità, la ribellione di fronte alproprio modo di essere persona. Questofatto causa anche, successivamente, diffi-coltà nei contatti con gli esponenti dell’al-tro sesso. E di nuovo qui esempio dolorosoma comprensibile sono gli omosessuali.Infatti gli omosessuali hanno problemi pro-prio nei contatti con l’altro sesso, e questacaratteristica di solito è da loro acquisitadurante l’infanzia, quando i bimbi osser-vano i loro genitori.

Se tra i genitori qualcosa non funziona eci sono dei seri problemi, allora il bambinoo disprezzerà le donne, poiché suo padreper esempio picchia la madre, e riterrà chela donna è una persona che può venire tor-mentata, oppure, se il papà ha paura dellapropria moglie, ossia della mamma, ed è un“pantofolaio”, parlando ”con un sorriso”,allora il bimbo avrà paura delle donne,poiché penserà che tutte le donne sonoaggressive e dominatrici come nellarelazione tra i suoi genitori, il cui compor-tamento appunto avrà osservato.

Per le ragazze la situazione è simile. Sei rapporti tra i genitori sono burrascosi, allo-ra la figlia o avrà paura degli uomini o li dis-prezzerà, in relazione a ciò che succede trasua madre e suo padre. Ed avendo unlegame tormentato nei propri riguardi everso la propria corporeità, avrà anche un

LA MATURITA’ NELLA SFERA DEL SESSO

Alcuni confondono la corporeità con la sessuali-tà. Dicono: “Non parliamo assolutamente a pro-posito della corporeità. Parliamo subito a propo-sito della sessualità”. Ma questa non è la verità.

PARTE 2

PPeerriiccoolliilegati alla corporeitàPPeerriiccoollii

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rapporto tormentato nei confronti delle per-sone di sesso opposto, ed allora inizierannoa sorgere i problemi nel corso di tutta la suaesistenza.

L’INFLUSSO DEGLI ESEMPI TRATTI DAI MEDIANei mass-media di solito l’uomo è pre-

sentato come un macho, che non piangemai, che domina sempre, che a voltemostra la propria aggressività, non è sensi-bile, poiché ciò, a parere di alcuni massmedia, non gli si addice, mentre l’aggressi-vità – sì. Invece la donna è presentata peresempio come un’aggiunta ad un’automo-bile, per pubblicizzare una macchina,oppure per reclamizzare dei cosmetici, maè un’aggiunta. Gli uomini vengono mostraticome i signori del mondo, i quali domi-nano sulle donne, mentre le donne sonopresentate come un’aggiunta ad alcunioggetti che si commercializza, e, pervendere più facilmente i prodotti, si umiliale donne presentandole in questo modo. Epurtroppo i giovani, soprattutto i ragazzi,facilmente fanno questa riflessione: “Iosono il signore del mondo, e la donna è amia disposizione”. E la mentalità, per esem-pio quella legata agli anti-concezionali, indefinitiva ha questo significato: “Tu, donna,avvelenati con gli anticoncezionali, cosic-ché sarai sempre a mia disposizione”.Questo ragionamento è molto crudele.

LA BIBBIA A PROPOSITO DELLA RELAZIONE UOMO-DONNAIo sono sempre affascinato da ciò che

mostra la Bibbia a proposito della relazioneuomo-donna, ossia del rapporto tra i duesessi. Ecco che Dio ci sorprende incredibil-mente. Notiamo qual è il primo compitoche Dio affida ai primi uomini da Lui creati.Non dice che osservino dei comandamentio che venerino il Creatore, ma afferma:“Donna e uomo, siate fecondi e moltiplica-

tevi”. Nel contesto biblico, la fertilità sitrova soltanto all’interno del matrimonio,quindi il primo ordine da parte di Dio,ripeto l’ordine fondamentale che è con-tenuto nella Bibbia, è rappresentato dalleprime parole che Dio rivolge ai coniugi.

QUAL E’ IL FATTORE PIU’ IMPORTANTE?Nel linguaggio contemporaneo si

potrebbe affermare: “Donna e uomo, ama-tevi così fortemente da desiderare di averedei figli insieme”. Infatti Dio sa ciò che noispesso dimentichiamo, ossia che il destinodell’umanità, ed il destino delle singole per-sone e famiglie, dipende principalmente daciò che succede tra un uomo ed una donna,ossia da ciò che succede tra gli individui disesso opposto. Se un uomo ed una donna sicomprendono, si sostengono, si amano,saremo tutti felici, anche se ci fosse larecessione, anche se sorgessero altri proble-mi. Se tra un uomo ed una donna va male,tutta l’umanità soffre, sia le singole personesia le singole famiglie. Quindi ripeto congioia: Dio ci chiarisce che: “Il destino del-l’umanità dipende soprattutto dalla qualitàdella relazione reciproca tra l’uomo e ladonna”. ss

3Briciole educative

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4 Briciole educative

L’OSSERVAZIONE TRANQUILLAPer esempio: i bambini di solito adoravano

giocare “alla casa”. A volte questo gioco vienesvolto anche ai giorni nostri. Vale la penaosservare quale ruolo viene scelto dai vostrifigli durante questo gioco - ovviamente se ilvostro bimbo ha la possibilità di scelta, infattiquando è il più piccolo tra tutti i partecipanti,deve rivestire i panni della vecchia zia. Ma sepuò scegliere, allora quale ruolo scegliedurante il gioco? Il bambino sceglie ruolimaschili e la bambina sceglie ruoli femminili?

Si tratta di un primo segnale, di una inizialeosservazione. Un altro esempio: arrivano gliospiti a casa. Camminano nell’appartamentoscalzi, dopo aver lasciato le scarpe nell’anti-camera. I bambini adorano tale situazione, egirano tra le scarpe e gli stivali nell’anticamera.Allora osservate quali scarpe indosserà ilvostro figlioletto: quelle con i tacchi, o quellemaschili dello zio, o le scarpe da tennis di unconoscente? Questa scelta possiede già uncerto significato, e, anche se non definisce finoin fondo il fatto che sia un problema,comunque è già un segnale.

Se la vostra figlioletta si impossesserà delvostro beauty-case da cui estrarrà tutti i vostricosmetici, e si truccherà come un’indiana,allora la vostra reazione deve essere mista. Dauna parte vi dispiacerà un po’ per tutti questicosmetici che sono così costosi; ma dall’altraparte questo è il segnale che la ragazzina siidentifica bene dal punto di vista sessuale.Quindi le mostrerete anche un po’ di gioia peresempio dicendole che ha un bell’aspetto, ed

intanto le spiegherete che tali cosmetici costosinon si usano per dipingersi il volto come unaPellirossa. In generale però bisogna rallegrarsi,perché vuole essere una donna! Eccezionale!

Tuttavia, se il vostro figlioletto un giorno sidipinge le unghie, bisogna rifletterci un po’sopra, poiché forse ci sarà bisogno di un aiutoterapeutico. Quindi dall’osservazione possia-mo trarre molti spunti introduttivi, ma atten-zione! Un avvenimento non significa ancoranulla di certo. Devono accadere alcune situa-zioni che, dopo essere considerate l’una diseguito all’altra, produrranno il quadro delproblema. Ed in quel momento bisognerànecessariamente aiutare il bimbo o la bimba.

LA PREVENZIONEOvviamente la profilassi è migliore del-

l’osservazione e del riconoscimento dei pro-blemi. Da dove traggono la loro origine taliproblemi che riguardano i vostri pupilli?Ovviamente in questo testo non siamo ingrado di descrivere tutti gli aspetti della ques-tione, tuttavia si può elencare i seguenti punti.

LA RILEVANZA DEI RUOLI DEL PADRE E DELLA MADREI bimbi sono molto facilitati se il padre è

“un vero uomo” e la madre è “una veradonna”: così i bambini sono molto aiutati nel-l’identificazione sessuale.

Quindi, dopo la nascita dei vostri figli,ricordatevi: sarebbe bene che per due o perfi-no tre anni la mamma porti i capelli lunghi ele gonne o i vestitini. Si tratta del fatto che i

Come scoprire se un(a) nostro(a) figlio(a) ha dei problemi con l’identificazione sessuale? Vale la penaosservare i propri figli in varie situazioni e a volte non reagire subito, per vedere se ciò che è inquie-tante avviene soltanto una volta o spesso, e quindi aspettare ciò che accadrà in seguito.

I nostri figli hanno dei problemi?I nostri figli hanno dei problemi?

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vostri figli si rendano velocemente conto chi èla madre e chi è il padre. Costui dovrebbetogliere eventuali orecchini, tenere i capelli ilpiù possibile corti, magari portare la barba,affinché i figli riconoscano senza problemi chiè il loro padre.

Si può anche utilizzare due diversi tipi dideodorante (quello da uomo per il padre equello da donna per la madre) per una dif-ferenziazione ed identificazione ancoramigliore. Questi fattori esterni si dimostranoimportanti. In questo modo si può facilitare aivostri piccoli figli il chiaro riconoscimento delpadre e della madre. Tale fatto aiuterà molto ivostri bimbi e le vostre bimbe.

Da una situazione in cui la madre è un tipomolto maschile ed il padre è un po’ effemina-to, conseguirà che i loro figli avranno, conmaggiore probabilità, problemi con l’identifi-cazione sessuale.

L’AGGRESSIVITA’ IN CASAMolto spesso la causa dei problemi

riguardanti l’identificazione sessuale è sem-plicemente costituita dalla violenza infamiglia, sotto vari aspetti. Esistono un paio dischemi che avvengono più spesso:

* Il marito ritorna dal lavoro un po’ ubriaco,e la moglie lo riceve all’entrata della casa conil famoso bastone e lo picchia. Il loro figliolettoosserva questa situazione e pensa: “Non voglioessere un uomo poiché in futuro sarò tormen-tato ed umiliato”. Poi, quando scopre di essereuomo, inizierà ad avere paura della propriamascolinità. Li osserva la loro figlioletta e checosa pensa?: “Ho paura di essere donna,poiché temo che come donna dovrò infliggerela sofferenza a colui che amo”.

* L’uomo ritorna a casa ed incomincia, perun qualche motivo, a picchiare la moglie. Ilbambino che osserva tale situazione, avràpaura di essere uomo temendo che dovràessere aggressivo verso colei che amerà, men-tre la bambina avrà timore di essere donna perpaura che dovrà subire la violenza.

In tali circostanze, o l’identificazione con ilproprio sesso viene rifiutata, o la si teme.

E si può trattare sia della violenza infamiglia, ma anche dell’aggressività osservataall’esterno, per esempio nei mass-media. Ciòche i bambini vedono, rimane molto impressonella loro mente, e li accompagna per tantotempo. Non avviene che i bimbi osservino qual-cosa e poi lo dimentichino o risolvano da soli iproblemi che sorgono da questo evento, anchese all’inizio non si nota una loro forte reazione.Queste conseguenze possono rimanerenascoste profondamente nella psiche dei nostrifigli, e possono emergere nel loro futuro.

I bambini non devono guardare tutto. Nondevono essere testimoni della violenza. Infattiessi sono troppo delicati per sopportare talifaccende. Ed è bene che siano così, e nonsperimentino l’aggressività vista in televisione,al cinema, in qualche film. Se i vostri piccolifigli ogni giorno sono spettatori della violenza,innanzitutto divengono completamente prividi sensibilità, ed inoltre possono essere profon-damente influenzati nella loro psiche.

Tale esempio può essere costituito dal-l’osservazione dell’atto sessuale tra i proprigenitori. Supponiamo che abitano nella stessastanza con una piccola cucina. Sembra che ifiglioletti si siano già addormentati, ed invecesi svegliano nel mezzo della notte e vedonoqualcosa di incomprensibile. Essi non capis-cono che si tratta di un atto d’amore. Per loro,è un atto di aggressione. Il papà ha compiutoqualcosa di terribile con la mamma. E’ succes-so qualcosa. I vostri figlioletti non vorrannoparlarne con voi. No. Faranno l’esperienza diun blocco emotivo, e proprio questo è il luogoda cui possono sorgere i problemi dei vostribimbi con l’identificazione sessuale.

Perciò perfino in Svezia si inizia adabbandonare l’idea di fare il bagno nudiinsieme ai propri figli piccoli. Si è già piùattenti. Infatti si tratta di momenti particolar-mente formativi per i bambini, ma anchemolto importanti e difficili. ss

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Se ci ha resi differenti, sicuramente lo hafatto con un obiettivo. Ogni uomo ed ogni

donna sono stati “equipaggiati” non soltantoper sposarsi e trasmettere la vita, ma, in ge-nerale, per essere padri e madri nel mondo.

LA DONNA CREATA PER L’AMOREUn giorno ho sentito un’affermazione per

cui la donna è creata per diffondere l’amorenel mondo. Molte ragazze contemporanee,emancipate nelle loro azioni, provano inmolti modi a cancellare qualsiasi espressionedi comportamento che potrebbe derivare dal-l’amore, dal desiderio del dare in modo altru-istico. Esse dimostrano, in modo a volteaggressivo e rumoroso, il proprio egocentris-mo ed egoismo, che sono il contrario del-l’amore. Alcune donne eliminano da sé cosìefficacemente qualsiasi espressione di bontà,altruismo ed amore, che, alla fine, esse stessecredono di essere così, di dovere comportar-si così, e quindi diventano così. Questo fattorappresenta una grande disgrazia per essestesse e per il mondo in cui vivono.

L’UOMO CREATO PER TRASFORMARE IL MONDOL’uomo invece è creato piuttosto per

trasformare il mondo, non intendo dire perlottare, ma per comprendere il mondo, ana-lizzare le cause e le conseguenze deifenomeni, e per modificare e trasformare ilmondo. Egli è responsabile delle modifichedel mondo e della direzione di queste trasfor-

mazioni. E davvero gli uomini, e non ledonne, sono innanzitutto responsabili per leguerre che avvengononel mondo, e di cui essisono colpevoli. Anchese, purtroppo, la diffu-sione della violenza nelmondo è da attribuireanche alle donne.

LA DONNANEL MATRIMONIONel matrimonio, la

destinazione e l’at-tribuzione dei ruoli è molto chiara: la mater-nità fisica, con tutte le conseguenze, e lapaternità fisica, con tutti i compiti conseguen-ti. La maternità non deve essere descritta inmodo speciale: la biologia attribuisce allamadre il suo ruolo con semplicità ed in modochiaro, univoco e facilmente decifrabile. Elladeve portare in sé il bimbo per tanti mesi,deve partorirlo ed allattarlo. Tuttavia, ladonna spesso fugge da questo ruolo, e nondovrebbe, perché scap-pando dalla maternità edalla femminilità, sfuggein un certo senso al suodestino.

Alcune donne diran-no: ecco, di nuovo vo-gliono che stiamo in cu-cina e che ci prendiamocura di bimbi piagnu-

6 Briciole educative

DDiiffffeerreennzzee ddaa rreeaalliizzzzaarreenneeii pprroopprrii rruuoollii

Cominciamo affermando che siamo destinati a realizzare ruoli diversi. Se il Creatore ci ha destinati adeffettuare compiti differenti, è logico che ci ha “equipaggiati” a svolgere la missione di donna e diuomo. Altrimenti sarebbe difficile parlare della Sua saggezza.

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colosi. Invece noi vo-gliamo svilupparci, pro-gredire. Attenzione!Non esiste alcuna situa-zione nella vita di unadonna, ripeto: nonesiste alcuna situazionenella vita di una donna,in cui ella abbia la pos-sibilità di progredirecosì rapidamente, nellapropria capacità di

offrirsi altruisticamente, ossia nell’amore,come nel contatto con un neonato indifeso.Questa è un’enorme opportunità per ognidonna, per lo sviluppo della sua personali-tà, che avviene come per mezzo di un salto.A volte una ragazza molto immatura cam-bia velocemente. La sua personalità sitrasforma grazie a questo bimbo concepito,anche se inizialmente non voluto, nonpianificato.

La maternità è una grande occasione perlo sviluppo di ognidonna, anche se alcunedonne rifiutano questapossibilità.

L’UOMO NEL MATRIMONIOAll’uomo la biologia

(oltre alla evidente parte-cipazione al concepi-mento) non assegna cosìunivocamente i ruoli, ed

in questo ambito è più facile perdersi. Qual èil destino del padre? Non presento tutto ciòche la gente afferma a proposito dei ruoli delpadre: ho scelto soltanto ciò che ritengoessere importante. Risulta dall’esperienza delmio proprio matrimonio e delle coppie disposi che vengono da me nel consultoriofamiliare, dove vedo grandi sofferenze emancanze proprio nella paternità.

Posso dire che non conosco forse deiconiugi che si siano separati se l’uomo nellacasa aveva la sua funzione e sapeva chi è. Disolito una serie di fattori fa sì che il matrimo-nio vada male, ma quest’unico elemento,ossia il fatto che l’uomo non trovi il suo postonella società, accompagna sempre una cop-pia che si sta separando. L’uomo non sa qualè il suo ruolo in questa situazione, rifiutatodalla famiglia, dai suoi doveri. L’uomo deveessere un sostegno stabile per la donna e peri suoi bambini. Deve assicurare la sensazionedi sicurezza e fornire la base del benesseredella famiglia.

ASSICURARE IL BENESSERE DELLA FAMIGLIALa situazione in cui il marito perde il

lavoro e diventa disoccupato, esige grandesaggezza da parte della moglie. Proprio allo-ra la moglie deve ripetergli: mio amato! Inquesto momento non stai guadagnando isoldi, tuttavia so che posso contare su di te,che anche se qualcosa nella nostra casaandrà a pezzi, comunque ci difenderai, nonpermetterai che moriremo. Sono sicura che,grazie alle tue qualità, troverai il lavoro adat-to. Io ci credo, io lo so, ne sono convinta, ene sono grata a te. Quante mogli in tale situa-zione pronunceranno queste parole?

INSEGNARE LA COMPRENSIONE DEL MONDOIl padre deve insegnare la comprensione

del mondo, nel significato più ampio di questotermine, anche del mondo “sporco” dellapolitica. Quante donne non comprendonoquesto fatto, e pensano: “Perché mio marito siinteressa di tutto ciò? Sarebbe meglio se si inte-ressasse della casa, del lavoro onesto, mentreegli si interessa del programma dei partiti. Checosa gliene importa?”. Tuttavia, questo è in uncerto senso il suo compito, il suo dovere. Egliintrodurrà i suoi figli anche in questo mondo

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ed essi dovranno com-prenderlo, poiché altri-menti potranno essereimbrogliati o sfruttati daqualunque demagogo chesappia parlare in modoattraente. L’uomo deveinnanzitutto comprendereil mondo per poi potereinsegnare agli altri questaconoscenza.

INSEGNARE IL RISPETTO NEI RIGUARDI DELLA MADREIl padre deve insegnare ai figli il rispetto

verso la madre in modo attivo, per mezzo delproprio esempio - poiché in questo modo siinsegna in modo efficace. La punizione deibambini nel caso in cui siano disubbidientinei confronti della madre, di solito sarebbeda infliggere al padre proprio perché spessoegli fornisce il cattivo esempio. Infatti se ilpadre si rivolgesse sempre con rispetto allaloro madre, allora ad essi non verrebbe inmente che si può trattarla male. Magariimpareranno qualche espressione negativa instrada o all’asilo, tuttavia si può eliminaremolto velocemente questi comportamentisgarbati.

FARE IN MODO CHE LA MOGLIE NON SI PERDA D’ANIMOIl padre e marito deve non solamente con-

trollare, insegnare ai pro-pri figli l’atteggiamentoappropriato verso lamadre, ma anche aiutaresua moglie a non perdersid’animo. Egli è stato dona-to a lei proprio per evitareche ella si perda d’animo,situazione che puòaccadere di fronte agliinnumerevoli sentimenti,

emozioni e dettagli chehanno un ruolo impor-tante nelle scelte fem-minili. Spesso gli uominisi lamentano che le loromogli: “Si occupano ditutto ed apparentementedi nulla, ed agisconosenza senso e senza unobiettivo”. Il ruolo delpadre consiste nel nonpermettere alla sua co-niuge di perdersi nella “giungla” dei dettagli,che sono sempre tanti da risolvere a casa. Masi può affrontare le questioni urgenti, e tuttaviacontemporaneamente dimenticarsi delle fac-cende importanti. I det-tagli da realizzare urgen-temente riescono a riem-pire 24 ore al giorno.L’uomo, il marito, ilpadre, deve controllareche la donna, la moglie,la madre dei suoi figli,non fugga davanti agliimpegni della sua mater-nità. Anche questo è ilcompito degli uomini,ma quanti tra essi si ribel-lano apertamente a questa missione?

Riassumendo tutto il discorso, l’uomo-padre deve essere responsabile della gestionedella famiglia e della direzione in cui questadovrebbe svilupparsi.

Se gli uomini realiz-zassero questi loro ruoli,se le mogli si sentisseroserene presso i proprimariti, sentendosi pro-tette, allora la pace nellefamiglie e nelle relazioniinterpersonali sarebbemolto più grande. ss

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Inostri tempi sono straordinari, poiché cer-chiamo in tutti i modi di oltrepassare qual-

siasi genere di tabù sessuale o di genere.Perciò è così difficile, se possibile, definire ilmodello contemporaneo di femminilità e dimascolinità.

Che senso ha oggi parlare a proposito dellafemminilità o della mascolinità, dal momentoche tutti fanno le stesse cose, si vestono inmodo simile, guardano gli stessi film, ecc…, ela psicologia afferma che in ogni individuoesistono le caratteristiche dell’uno e dell’altrosesso? Il cambiamento di direzione che staavvenendo nella sfera dei ruoli e deglistereotipi, non ci tocca molto più profonda-mente di quanto presupponiamo? Forse le nos-tre basi metafisiche della corporeità sono statealterate, dal momento che per esempio alcunecorrenti del femminismo vogliono fare sì chela maternità diventi un pregiudizio culturale?Si tratta ancora di parificare i diritti della donnae dell’uomo, oppure l’obiettivo è piuttostodiventato il superamento di qualsiasi barriera,iniziando da quelle culturali e sociali, e con-cludendo con quelle anatomiche e bio-logiche?

Come cristiani, cerchiamo le risposte alledomande che ci vengono poste, nellaRivelazione, nella tradizione della Chiesa enel Suo insegnamento attuale. Dobbiamoritornare alle sorgenti della comprensione bi-blica dei sessi e dei generi, ricominciando dal

progetto iniziale del Creatore, e concreta-mente dal concetto che sta alla base dellacreazione dell’uomo e della donna ad imma-gine e somiglianza di Dio, così come vengonopresentati nel Libro della Genesi.

L’uomo e la donna compaiono insieme econtemporaneamente, con uguale dignità epari diritti. La loro reciproca differenziazione,sia sessuale che di genere, non è fonte di con-flitto, ma di completamento armonico e di col-laborazione creativa.

Innanzitutto si tratta di reciproco legame,fertilità, lavoro e creatività, e a livello metafisi-co comporta la presenza di Dio nel mondo. Lafemminilità e la mascolinità sono intimamenteintrecciate in questo obiettivo.

Un altro Libro delle Sacre Scritture, il“Cantico dei Cantici”, con nuova forza ripetequesta incredibile verità: l’amore tra l’uomo ela donna presenta Dio al mondo.

Questo fatto si applica abbastanza facil-mente alla vita quotidiana di due persone,soprattutto alla ricca e molteplice esistenzaconiugale. Non è necessaria una profondaintuizione per riconoscere se lui o lei si aspet-tano ancora qualcosa dal loro rapporto, oppurese, dopo essersi conosciuti completamenteanche dal punto di vista sessuale, vivano ormaisoltanto per inerzia, per abitudine e per il “tristedovere da cristiani”. Invece, ogni incontro, nonsoltanto quello tra una donna ed un uomo,deve essere un’avventura ss

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Ci siamo trovati proprio nel cuore del conflitto per la conquistadell’uomo, che da tempo occupa gli intelletti dell’umanità, ed ulti-mamente anche i mass-media.

LA MASCOLINITA’ E

LA FEMMINILITA’

LA MASCOLINITA’ E

LA FEMMINILITA’

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Attualmente i bambini stanno diventando ostaggidi programmi televisivi volgari, di video-giochicon elementi di aggressività, e di scuole che noninsegnano più nulla di utile. Saranno in grado diattraversare questa fase molto importante dellaloro vita con un cuore puro, forti nell’anima, sicu-ri di sé e pieni di altruismo?

Con orrore ho guardato in televisione leinformazioni riguardanti la sparatoria

avvenuta a Littleton, nello Stato di Colorado,le cui vittime furono molti adolescenti che sitrovavano sul territorio della propria scuola.Un paio di mesi dopo, un uomo armato feceirruzione in un asilo nella CaliforniaMeridionale. I bambini sono in pericolo dap-pertutto. E chi lo sa quali tragedie ci porterà ilfuturo?

La sparatoria non è la mia unica preoccu-pazione.

Attualmente i bambini stanno diventandoostaggi di programmi televisivi volgari, divideo-giochi brutali e crudeli, e di scuole chenon insegnano più nulla di utile. Saranno ingrado di attraversare questa fase molto impor-tante della loro vita con un cuore puro, fortinell’anima, sicuri di sé e pieni di altruismo?

Si può educare dei buoni bambini inquesti tempi pazzi? Ovviamente si può, ma èmolto difficile.

Molti genitori che conosco ritengono che

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SIATE

BUONI GENITORI!BUONI GENITORI!

SIATE

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sono essi stessi ad essere pericolosi, e chefaranno qualcosa di terribile che causerà persempre delle deviazioni nella psiche dei lorofigli. Temono di essere troppo severi o troppopermissivi, troppo protettivi o troppo rigidi.L’essere genitori li paralizza, non sono ingrado di aiutare i propri bimbi che stannocrescendo, poiché sono troppo impauriti percompiere una qualsiasi azione.

Ricordo la paura che avevo quando hopreso tra le mani la mia prima figlioletta. Era unbatuffolo pieno di gioia, ma la tenevo attenta-mente, come se fosse una delicata porcellanacinese, temendo di farle del male. E’ un fattoche durante questi 27 anni che sono trascorsida quel momento, ho compiuto degli errori,d’altra parte in modo simile a mia moglie.Sono sicuro che a volte è successo che noifacessimo del male alla nostra bimba, ma,nonostante tutto, la abbiamo aiutata a crescere.Attualmente è una bellissima giovane donnasposata ed insegna a scuola la lingua inglese.

Oltre a lei, ho anche altri quattro figli, e laloro educazione continua a tormentarci,soprattutto quando vediamo ciò che succedeintorno a noi.

Tuttavia ho una buona notizia per voi:compierete errori nell’educazione, tantiquanti ne ho compiuti io e mia moglie:questo fatto è sicuro! Certamente non farete inostri stessi sbagli, tuttavia questi sarannonumerosi.

Gli errori sono parte dell’esistenza deigenitori. Ma la buona notizia è che daglisbagli si può imparare. Potete diventare buonigenitori educando i vostri figli in un’atmos-fera di responsabilità e costruendo tra di voiun legame pieno di gioia.

Inoltre, tutti noi possiamo usufruire del-l’aiuto degli altri nella cura dei nostri figli.Sottolineo: usufruire dell’aiuto! Noi stessisiamo responsabili. Per educare i bambininon abbiamo bisogno di abdicare al nostroruolo di genitori, a vantaggio della società,della scuola, dei politici: essi non devonodirci come dobbiamo essere genitori; e nem-meno le istituzioni religiose possono sostituir-ci nell’educazione dei figli, perché questadeve essere compito dei genitori. Costorosaranno comunque sostenuti nei loro sforzieducativi da tutte le istituzioni rimanenti:società, scuola, politici, Chiesa.

Questo è il mio appello che rivolgo a voi.Entrate sul ring e diventate genitori. Prendetela decisione per cui la vostra famiglia sarà pervoi la più importante, e sacrificatevi per essa.Assumete su di voi la fatica di prendervi curadei vostri figli. Non sarà facile. Non sarà ungioco. Ma varrà la pena.

Ricordate: non diventerete mai dei geni-tori perfetti, e nemmeno dovete essere deigenitori-modello. Ma vi invito a dedicare deltempo ed un po’ di fatica per diventare buonigenitori, ruolo che potete sicuramente rag-giungere e realizzare. ss

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Nel momento in cui il matrimonio vienecelebrato, Dio ci vedrà ormai per sem-

pre come due persone legate l’uno all’altra.E’ troppo tardi per porci la domanda: doveva-mo metterci insieme? Adesso la domanda ègià diversa: “Che cosa dobbiamo fare perstare davvero bene insieme?”. Quindi invitia-mo caldamente ogni coppia a decideredavanti a Dio: “Entrambi desideriamo esserefelici nel nostro matrimonio e faremo tuttoquanto è in nostro potere affinché sia davverocosì. Chiediamo a Dio di aiutarci, di cam-biare ciascuno di noi e di intervenire dove lenostre possibilità umane terminano”.

DIVENTATE PERSONE ADATTEPer la maggioranza delle persone, il ma-

trimonio si basa sul trovare il partner adegua-to, che realizzi le proprie aspettative. Losposarsi dovrebbe risolvere molti problemidell’individuo, come la solitudine, la man-canza di un obiettivo o di un senso nella pro-pria esistenza, la mancanza della percezionedel proprio valore, eventuali incomprensioniin famiglia, per esempio conflitti con i geni-tori o con l’ambiente circostante, ecc… In talisituazioni cerchiamo qualcuno che com-prenderà e realizzerà queste nostre aspetta-tive. Il matrimonio non consiste soltanto neltrovare la persona adeguata, ma anche neldiventarlo noi stessi.

CRISTO – LA PIETRAIl matrimonio può essere paragonato ad

una costruzione, ad una casa che costruiamosu un fondamento concreto e con vari mate-riali. L’obiettivo del Creatore è che questacostruzione sia forte, basata su un solido fon-damento e costituita da materiali resistenti,perché soltanto in questo caso resisterà alleprove ed alle diverse avversità del destino.Cristo è come una pietra, è l’unico fonda-mento per costruire un matrimonio durevole.

L’IMPORTANZA DEL MATRIMONIOGesù, per mezzo del miracolo a Cana, ha

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IL VOSTRO MATRIMONIO parte 1Sicuramente desiderate, come coniugi, educare bene i vostri figli. Pensate alla loro felicità, e dareste molto affinché essa si realizzasse nella loro vita. Ma sapete che l’educazione è strettamente collegata al legame che esiste tra di voi?

I fondamenti

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indicato la visione divina riguardante il matri-monio, che all’inizio è buono ed attraente, econ il trascorrere degli anni deve essere sem-pre più meraviglioso, pieno della profonditàintima, della fiducia, dell’amicizia e dell’affet-to. Il Creatore si pone dalla parte di coloro chehanno il coraggio di sognare un matrimonioeccezionale con la persona prescelta.

Il matrimonio per Dio è molto impor-tante, perché Egli gli ha donato un enormevalore spirituale. L’amore intimo tra il maritoe la moglie devono essere l’immagine del-l’amore di Cristo per la Sua Sposa, la Chiesa.Quindi non dobbiamo stupirci se il matrimo-nio, tra cui innanzitutto il legame intimo tragli sposi, sono tanto attaccati. Il nemico diDio sa perfettamente che cosa sta colpendo.Dunque il Creatore cerca delle coppie disposi che desiderano portare questo fortissi-mo messaggio spirituale.

LA NECESSITA’DEL CAMBIAMENTO SPIRITUALEQuasi tutti i conflitti ed i problemi coniu-

gali iniziano dalla mancanza di un fondamen-to adeguato - ossia della comprensione in checosa consiste il matrimonio nella prospettivadivina - o dalla mancanza del materiale dacostruzione - che è il cambiamento spiritualedi ciascuno sposo, le preghiere in comune, ele conversazioni sincere ed aperte (a proposi-to delle vicendevoli aspettative oppure delcomportamento da assumere di fronte ad unasituazione concreta e difficile che comparelungo il cammino comune).

LA NECESSITA’ DEL DIALOGOI coniugi dovrebbero diventare con-

sapevoli della necessità di una stabile comu-nicazione tra di loro. Devono sapere comeconversare e devono trovare un tempo con-creto per stare da soli in due senza ostacoliesterni. Devono comprendere l’importanza

di questi momenti, e devono lottare pertrovarli - non temiamo di utilizzare questoverbo così forte! Il significato spirituale diquesto tempo è così enormemente indispen-sabile per la coppia che tutto l’ambiente cir-costante tenterà di ostacolarlo. Vincerannocoloro i quali sanno che, dopo il rapportocon Dio, la resistenza del legame matrimo-niale è la cosa più importante nell’esistenza.

Un elemento fondamentale nel procedi-mento di costruzione di una buona comuni-cazione è rappresentato dall’apertura versol’altra persona, che si basa su un sincerointeressamento per ciò che l’altra personasente e pensa a proposito di un certo argo-mento, come ne parla e qual è il suo atteggia-mento nei riguardi di una certa questione.

LA LOTTACONTRO IL PROPRIO EGOISMOUno degli ostacoli maggiori nella

costruzione di un matrimonio buono e forteconsiste nel valutare tutti gli avvenimentisoltanto attraverso il proprio Io. Per essere vera-mente felici nel matrimonio, bisogna ricordar-si che la nostra sposa o il nostro sposo deveessere altrettanto felice. Anche se noi nonsiamo d’accordo, dobbiamo riconoscere che ilmatrimonio opera sulla base del bilanciamen-to delle forze: starò bene nel mio rapporto dicoppia soltanto se anche il mio consorte vi sitroverà a suo agio. ss

parte 1

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14 Briciole educative

Non si tratta assolutamente di uno scher-zo, purtroppo… Le questioni sessuali

sono cresciute nei nostri tempi così tanto daraggiungere dimensioni colossali e problemienormi. Ci vengono proposte delle soluzionicosì devianti ai quesiti riguardanti la sessuali-tà ed all’apparente possibilità di scelta delproprio sesso, che perfino le persone intelli-genti perdono la testa e non sanno più checosa è buono e ragionevole. Si può e si devechiedere: “Perché succede così?”.

LA FAMIGLIA DEBOLEIl primo motivo è la debolezza della

famiglia. Molti fattori concorrono al fatto che la

famiglia non realizzi totalmente il proprioruolo educativo. I genitori non guariscono dalproprio egoismo e non lavorano sul propriocarattere. Non vedono altro obiettivo al di làdell’”auto-realizzazione”. Non comprendonoche il divorzio di solito rappresenta uno strap-po interiore per il bambino, il quale invece è ilfrutto della loro unione. Tentano di combatteretra di loro per avere per sé la benevolenza delfiglio. Quindi la loro prole non avrà il sensodell’appartenenza e della sicurezza, ed infran-gendo qualsiasi legge cercherà di conquistarel’affetto e l’interessamento dei genitori.

LA MANCANZA DI FEDEDio ha affermato con chiarezza che cosa

è buono per la persona umana. Egli è il SuoCreatore, quindi sa bene che cosa è buono eche cosa è cattivo per l’individuo, in modosimile al costruttore di una macchina per lefabbriche o di un’automobile. Quando lanostra vettura si guasta, ci rechiamo dall’es-perto, in particolare dal miglior esperto.Infatti è ovvio che l’ideatore ed il fabbricatoredella nostra auto sa tutto a proposito di essa eci indicherà velocemente la causa dei suoi

Sembra che nei documenti della Comunità Europea sia già prevista la seguente divisione dei sessi: unsignore che va con un signore, una signora che va con una signora, un signore che si mette insiemeuna volta con un signore ed una volta con una signora, una signora che si mette insieme una volta conuna signora ed una volta con un signore, ed infine “una specie in via di estinzione”: un signore che stacon una signora!

Le domande riguardanti

LA SESSUALITA’

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problemi ed il metodo efficace per risolverli.Perché non vogliamo, nelle questioniriguardanti la nostra umanità, metterci incontatto con “un esperto in umanità”, con “ilcostruttore degli uomini”, Dio? La fede è lafiducia che, poiché Dio ha creato la personaumana, Egli è Colui che sa meglio di tutti inche cosa consiste la sua malattia. E se Dio haaffermato che per i figli la condizionemigliore si trova nell’educarli per mezzo del-l’affetto dei loro genitori, dell’uomo e delladonna, perché proviamo a cambiare questofatto, e cerchiamo nuove vie per fondare lefamiglie?

LA RICEZIONE A-CRITICADELLE INFORMAZIONI TRASMESSE DAI MASS MEDIAAttualmente è diffuso fino all’assurdità il

fatto che i mass-media ci dicano come dob-biamo vivere. Siamo consapevoli che moltestelle del cinema vengono pagate abbondan-temente per pubblicizzare qualsiasi devia-zione sociale, sessuale, e comportamentale?Come possiamo osservare, la fine della loroesistenza è spesso terribile. Tali “divi” fannol’esperienza della propria tragedia esisten-ziale seguendo queste indicazioni che pro-pagano in seguito alla ricezione di molti soldida parte di vari “sponsor”. Essi, contempo-raneamente, sono colpevoli del fatto che iloro fan li imitano a-criticamente. Non è unavera disgrazia?

L’APPROCCIO POSITIVOTuttavia, nonostante tutte le rivoluzioni e

le parate dei gay, la maggioranza delle per-sone vive la sessualità in modo normale, èinteressata al sesso opposto e non vuole nem-meno immaginare di metter su famiglia conesponenti dello stesso sesso. Non impazzia-mo e non crediamo alle statistiche fornite daimedia! Le deviazioni sessuali in verità costitu-iscono una percentuale marginale della socie-tà. Non si tratta di perseguitare chi ha dei

problemi con la propria sessualità; esistonodelle istituzioni che hanno l’obiettivo di aiu-tarli ad uscire dalle dipendenze, se vogliono.Ma non permettiamo che ci convincano chela patologia è la normalità. Infatti, a coloroche tentano di persuaderci di ciò, non inte-resserà, poi, se noi o i nostri cari avremo unavita infelice e non ci realizzeremo. Ognuno dinoi ha il diritto di riflettere sulla scelta delladirezione della propria esistenza e di proporreadeguati valori ai propri figli.

LA VERITA’ A PROPOSITO DELLA SESSUALITA’ UMANAIl Libro della Genesi afferma: “Dio ha crea-

to l’uomo a Sua immagine e somiglianza,uomo e donna li creò”, e le prime parole chedisse a loro non erano: “Realizzatevi” né“Provate ad avere successo” né “Metteteviinsieme come volete” ma “Dio li benedisse,dicendo: Siate fertili e moltiplicatevi, affinchévoi popoliate la terra e la sottomettiate”. E’chiaro che può avere figli soltanto una coppiaformata da un uomo e da una donna, mentreuna qualsiasi altra combinazione non è fertileossia non realizza la richiesta di Dio. Se for-meremo legami che non sono fertili, alloraperderemo il dominio sulla terra. Questa è unasemplice conseguenza del Libro della Genesi.

PERCHE’ UOMO E DONNA?Attualmente nessuno più potrà affermare

di non sapere quale influsso sul bambino èposseduto dall’azione di entrambi i genitori.

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La psicologia sperimentale ha già compiutoscoperte così avanzate che non si può piùfare finta di non saperlo.

Questa è la seconda argomentazione afavore della famiglia composta da uomo edonna. Tutto nel bimbo si forma all’internodella famiglia: la vita fisica, psichica, spiri-tuale, il modo di accostarsi alla cultura, tuttala spina dorsale morale. Proprio tutto. I figliimitano i genitori in modo a volte buffo, tut-tavia non bisogna ridere, poiché essi stannosoltanto imitando i modelli che vedono.

Se tra i genitori non esiste un vero legamedi amore, allora i loro bambini si trovano inuna situazione tragica, e non imparerannocome vivere bene. Quindi non bisogna cer-care altri tipi di legami (ossia che: se sonodonna forse potrò instaurare un legame felicecon un’altra donna, mentre se sono uomo –con un altro uomo).

Per il bene della prole bisogna restarenella coppia uomo-donna e perfezionarla, operfino salvare l’unione coniugale se è in peri-colo. Forse abbiamo delle ferite che traggonola loro origine dall’infanzia, forse non abbia-mo imparato nella propria famiglia comeessere dei buoni genitori. Non è un problema.La soluzione è univoca: perfezionare questomatrimonio in cui ci troviamo.

L’UOMO E LA DONNAParlando brevemente: la donna insegna al

suo bimbo l’amore, lo sviluppo dei sentimen-ti, la percezione della bellezza, a volte la

capacità di sbrigare le faccende domestiche,mentre l’uomo conduce i suoi figli al di làdella casa, nel mondo, e mostra che si puòfarcela e come farcela. La madre, amando,insegna ad amare. Il padre, accompagnandoi figli nel mondo, mostra a loro come rag-giungere la conoscenza di vari fenomeni,quali sono i pericoli all’esterno, e qualedirezione seguire per vivere in modo saggio.

A volte una madre sola pensa che sosti-tuirà il padre, mentre un padre solo pensache sostituirà la madre… Purtroppo o per for-tuna, non si può sostituire la mascolinità o lafemminilità per mezzo del sesso opposto.Infatti siamo stati creati così che la donnapossiede in sé l’elemento di femminilità,mentre l’uomo possiede in sé l’elemento dimascolinità. La mascolinità in una donna o lafemminilità in un uomo sono dei surrogati dicui i figli faranno un’amara esperienza, anchese non si renderanno subito conto perché c’èqualcosa di strano.

TENTIAMO, CERCHIAMO…Quindi facciamo tutto per creare un ma-

trimonio buono, in cui regni l’amore, se stia-mo preparandoci in questa direzione nellanostra esistenza. Rafforziamo il nostro affettoreciproco per il bene dei figli, se siamo giàsposati, e guariamo le conseguenze negativedei nostri comportamenti errati, se il nostrolegame coniugale è in pericolo. Davvero valela pena. In futuro, la felicità comune dei ge-nitori e dei figli non sarà misurabile perchéinfinita… ss

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PAOLO: Io ritengo che non dovrebbe aver luogo lasituazione per cui un padre viene dal figlio e gli dice:“Adesso parleremo per un’ora”. Sarebbe meglio uscireinsieme ed andare al cinema, al teatro, in piscina, giocarea calcio. Oppure anche mangiare insieme a casa, conver-sando di varie tematiche. Sono importanti i colloqui su talitemi che si possono discutere soltanto con il papà. Infatti cisono questioni che purtroppo non vengono affrontate con ilproprio padre, come per esempio il tipo di relazione dainstaurare tra un ragazzo ed una ragazza.

ANDREA: Vorrei avere la possibilità di chiedere al papàqual è la soluzione di questioni importanti per me. Il papàdovrebbe essere la persona a cui rivolgere le domandeimportanti, e forse soltanto quelle importanti.

Oggigiorno, quando a molti padri sembra di non essereindispensabili nel percorso di crescita dei loro figli, ed anchenella loro esistenza di adolescenti, sarebbe bene invece cheessi sentissero di che cosa hanno bisogno i loro figli.

Queste affermazioni mostrano che la paternità non con-siste soltanto nel mantenimento della casa e dei figli, maanche nella possibilità di essere creativi, di essere amici deipropri figli e di trovare un posto nella vita della propria prole.

Sarebbe bene che lo sapessero anche quelle mogli cheritengono di potere sostituire completamente i propri maritinell’educazione dei figli.

II PPEERRIIOODDII DDEELLLL’’EEDDUUCCAAZZIIOONNEGli psicologi contemporanei esperti mettono in evidenza alcuni diversi periodi nel-

l’educazione, dei quali vale la pena essere a conoscenza e riflettere su di essi, affinchéi genitori possano adattare il proprio comportamento allo sviluppo dei loro pupilli:

fino a circa 6 anni: periodo del DOMINIO dei genitori;dai 6 anni ai 14 anni: periodo della GUIDA;dai 14 anni ai 18 anni: periodo del PILOTAGGIO;dai 18 anni ai 25 anni: periodo dell’ACCOMPAGNAMENTO;oltre i 25 anni: periodo della GIOIA O della DISPERAZIONE, in relazione a come

sono stati condotti i periodi precedenti.

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L’individuo, essendo persona umana

dal momento del concepimento nel ventre materno,

gradualmente impara come essere uomo/donna;

e questa conoscenza basilare si realizza

per mezzo dell’educazione.

Giovanni Paolo II