2008:nuova apprensione e impegno Missione Cattolica ... · sono stati revisionati. Le variazioni...

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G.A.B. 6963 Pregassona Prego segnalare cambiamenti indirizzo · Bitte Adressänderungen mitteilen · Svp. signaler changements d’adresse Missione Cattolica Italiana, Bovetstrasse 1, 3007 Bern 2008: nuova apprensione e impegno Mensile delle Missioni di Basilea Berna Burgdorf Utzenstorf Konolfingen Langenthal Solothurn Thun Anno XIV · Gennaio-Febbraio 2008

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Mensile delle Missioni di

BasileaBernaBurgdorfUtzenstorfKonolfingenLangenthalSolothurnThun

Anno XIV · Gennaio-Febbraio 2008

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Gennaio-Febbraio 2008

Mensile delle Missioni di:Basilea, Berna, Burgdorf-Utzenstorf, Konolfingen, Langenthal,Solothurn, Thun

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Amministrazione e RedazioneMissione Cattolica Italiana:3007 Berna, Bovetstrasse 1, tel. 031 371 02 43, fax 031 372 16 [email protected]@bluewin.ch

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Tipografia: La Buona StampaVia Fola, 6963 Pregassona,tel. 091 973 31 71

Sommario

Misure contro lacriminalità in Italia

Dalle Missioni· 9-12 Basilea· 13-16 Berna· 17-19 Burgdorf· 20 Konolfingen· 21-23 Solothurn· 24 Thun

Pagina sociale

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Migranti anziani

Foto copertina: Foto archivio

Figli-Padroni

Dal Consolato

2008, un altro giro di giostraL’anno, iniziato da tre settimane, è un altro giro di giostra (direbbe lo scrittore Tiziano Terzani) che la Provvidenza ci offre. Ci piacerebbe essere come il bambino della foto e spiare dentro per scoprirne in anteprima i contenuti. La tentazione c’è, visti i tempi che corrono: politici allo sbando, cittadini in balìa della malavita, povertà che avanza a macchia d’olio, rifugiati che non si sa come controllare e accogliere, prospettive poco allegre per il futuro. Ma sappiamo che, in barba agli indovini, il futuro è nelle mani di Dio: inutile sbirciare dietro le quinte.

Vi è però qualcosa di meglio che romperci il capo sulle previsioni: e costa meno; ce l’ha tramandata la saggezza dei nostri vecchi: “Uomo gioioso e bonario, vive più del calendario”: un invito a essere ottimisti. E per non essere egoisti, siamo invitati a tra-smettere anche ai vicini ottimismo e gioia.

Che cos`è la gioia? “Quando chiudi gli occhi è lì, scrive un saggio, e appena li riapri te la trovi ancora davanti, anzi dentro di te. Come se non si fosse mai mossa. Pronta ad accompagnarti per tutta la giornata, a tirarti su quando le cose vannno storte”. Ma la gioia non è mai un regalo, qualche volta è un premio: te la devi guadagnare. La gioia non si conquista, si accoglie. Arriva quando ti sei liberato di tutti i gravami, le zavorre che ti hanno impedito di librarti in volo: le tristezze, le cattiverie, le maldicenze, i dolo-ri. (Le sofferenze, no: quelle ti aiutano a diventare migliore. Vorresti farne a meno ma poi ti accorgi che la gioia non sarebbe la stessa, non avrebbe lo stesso sapore di miele senza la punta acida della sofferenza, quel retrogusto che ti fa strizzare gli occhi).

Anche per questo la gioia, quella vera, è eterna, non finisce mai. Ti sembra impossi-bile aver vissuto tanto a lungo senza nemmeno conoscerla. La gioia vera nessuno te la potrà mai portare via. Una volta raggiunta resterà per sempre con te, dentro di te. E anche gli altri se ne accorgeranno. Perché la gioia è contagiosa. E allora fai di tutto per circondarti di persone positive: di quelle che emanano luce e calore. Quelle che ti aiuteranno ad affrontare la vita con ottimismo.

Terminiamo con un altro pizzico di saggezza dei nostri vecchi: ”Dio non turba mai la gioia dei suoi, se non per prepararne una migliore”. (Alessandro Manzoni)

Ugo Ojetti

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Ugo Ojetti

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Emigrati Vita della Chiesa

La fugain Egitto ...

E “Ave Maria” diventa “Rallegrati Maria”

Da diversi anni la “Fuga in Egitto” alla quale è stata co-stretta la Sacra Famiglia di Nazareth, è diventata il sim-bolo religioso dell’emigrazione. Perché dovettero fuggi-re Giuseppe, Maria e il piccolo Gesù? Ce lo rivela il van-gelo di Matteo (2,13 e seg.): “L’angelo di Dio apparve a Giuseppe e gli disse: ‘Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto. Erode sta cercando il bam-bino per ucciderlo. Tu devi rimanere lì fino a quando io non ti avvertirò’. E Giuseppe si alzò, di notte prese con sè il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto”.

Gesù era ancora “bambino”: i pittori hanno preso lette-ralmente l’indicazione e rappresentano sempre il fatto come se fosse avvenuto poco tempo dopo la nascita di Gesù. Riproduciamo qui la bella immagine dell’artista Bartolomeo Carducci (1560-1608) che si trova al Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo, una delle più belle che l’iconografia religiosa ci abbia trasmesso.

Per avvicinarsi maggiormente alla lingua di oggi, i testi del Lezionario sono stati revisionati. Le variazioni sono oltre centomila, ma le più si-gnificative sono in numero limitato, come vedremo.Cos’è il Lezionario? È il libro nel qua-le sono raccolte le letture della Bibbia per accompagnare messe, sacramenti, preghiere quotidiane e, in genere, le preghiere comunitarie della Chiesa.

Ecco i cambiamentipiù significativi.➧ Nel “Padre nostro”: “Non ci indur-

re in tentazione” diventa “non ab-bandonarci alla tentazione”.

➧ La popolare preghiera alla Ma-donna non inizia più con “Ave Maria” ma “Rallégrati Maria”.

➧ Nel bellissimo salmo 8,6 l’afferma-zione “Hai fatto l’uomo poco meno degli angeli” diventa “L’hai fatto poco meno di Dio”.

➧ Il mandato missionario di Gesù “Am- maestrate tutte le Nazioni” diventa

“Fate discepoli tutti i Popoli”.➧ E la brutta parola aramaica “mam-

mona” che resisteva da secoli nel-l’ammonimento di Gesù “Non po-

tete servire Dio e mammona” è sta-ta sostituita con la parola più com-prensibile “ricchezza”: non potete servire Dio e la ricchezza. Anche un ragazzo non la confonde più con una “grande mamma”.

Come si vede, si tratta di ritocchi che vogliono coniugare una maggiore aderenza al tono e allo stile delle lingue originali con una maggiore comprensibilità e comunicativa per i lettori di lingua italiana.La traduzione era attesa da tempo. Ora, approvata da tutti i vescovi, si è potuto utilizzarla già dalla prima domenica di Avvento (2 dicembre scorso). Fra tre anni, ossia dalla prima domenica di Avvento del 2010 l’uso diverrà obbligatorio. Avremo tutto il tempo per familiarizzarci con le nuo-ve parole, soprattutto quelle che toc-cano il Padre nostro. Per la popolaris-sima preghiera alla Madonna, l’Ave Maria, non dovrebbero esserci invece difficoltà nel continuare a nominarla e a recitarla con le stesse classiche pa-role di sempre: Ave, Maria.

A titolo informativo: il nuovo Lezio-nario si compone di nove libri e ne sono pronti i primi tre, con le letture del ciclo triennale (A-B-C) domenicale e festivo. Ne sono state tirate 30.000 copie e il cofanetto dei tre volumi vie-ne posto in vendita a 150 euro.

Che ne sarà dei messaliniche abbiamo tra le mani?Niente paura, tanto più se sono stati comperati di recente. A parte i piccoli cambiamenti nelle preghiere, l’insie-me va ancora bene. Spetta solo al ce-lebrante adeguare i vecchi testi alla nuova traduzione.

Due momenti, due fughe, una a dorso di un asino e una a piedi o a bordo di navi sgangherate. Di questa seconda siamo continui testimoni con l’amarezza in gola a cau-sa della nostra impotenza nel bloccare queste tragedie familiari.

Questo dramma di emigrati costretti a fuggire è stato preceduto da quello iniziato duemila anni or sono e mai cessato. Le madri degli Erodi - verrebbe da dire, parafra-sando il giornalista Biagi - sono sempre incinte: persecu-tori di ogni tipo non cesseranno mai di esistere.

Dedichiamo al sacrificio di tanti emigrati l’immagine della “Fuga in Egitto della Sacra Famiglia” come segno di speranza in un mondo migliore che noi italiani, emi-grati e figli di emigrati, ci siamo costruiti con sacrifici e pazienza. E ci auguriamo che le fughe di oggi, que-ste tragedie umane superiori ad ogni immaginazione, finiscano o trovino un “Egitto” accogliente che le ren-dano meno drammatiche. Senza dimenticare le parole bibliche del Deuteronomio, riprese dal Beato Scalabrini Padre dei Migranti: “Dio si serve dei migranti per dif-fondere nel mondo la Buona Novella”. Ovunque si può scoprire un aspetto positivo.

... e la fugain Europa

“Fuga dal terrore e dalla fame”. E la persecuzione continua.

“La fuga in Egitto” di Bartolomeo Carducci (1560-1608)

Immigrati, non possiamocontinuare a trattarli cosìÈ il monito di mons. Vittorio Nozza, direttore della Caritas ita-liana: “In più occasioni abbiamo espresso perplessità sui numerosi Centri di permanenza tempora-nea, che certamente non riescono a svolgere il ruolo per il quale sono stati pensati. Il governo sconta un ritardo nelle normative che non è più accettabile e non fa che aggra-vare il fenomeno dell’irregolarità.

Il Papa, nel suo messaggio per la gior-nata mondiale del migrante, definisce questi Centri di accoglienza ‘luoghi dove viene umiliata la dignità umana’. L’interesse dello Stato a controllare le proprie frontiere, far rispettare la leg-ge e difendere la sicurezza e l’ordine pubblico non può legittimare compor-tamenti lesivi della persona umana. In molti casi si possono definire vere pri-gioni: luoghi dove vengono rinchiusi

rifugiati e immigrati che spesso non hanno commesso alcun crimine, se non quello di arrivare in Italia per una speranza di salvezza. Pensiamo solo alla situazione di minori o di badanti irregolari, spesso rinchiusi insieme a ex detenuti.Un efficace antidoto per contra-stare irregolarità e ampie sacche di precarietà è puntare, nonostante tutto, sull’integrazione. Dobbiamo mostrare che il Vangelo è, come ci ricorda papa Benedetto XVI, “pa-rola di speranza e di salvezza per gli uomini di ogni razza e cultura, di ogni età e di ogni epoca”.

Liturgia: nuova traduzione dei testi biblici

Nuova traduzione anche per il “Padre nostro”.Oltre centomila le “piccole” variazioni al Lezionario.

“L’Annunciazione” di Antonello da Messina (1430-1479)

Nel 2008 la Giornata Mon-diale della Gioventù (GMG)si terrà a Sydney in Australia dal 15 al 17 ottobre e sarà presieduta dal Papa.

I Missionari scalabriniani ivi residenti si faranno un pia-cere ad accogliere e orien-tare i gruppi che vi parteci-peranno.

Per informazioni, rivolgersi a P. Gabriele Beltrami presso la Missione cattolica italiana di Ginevra (tel. 022 736 83 82)

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1. Guida in stato di ebbrezza

Reclusione dai 3 ai 10 anni per chi provoca un omi-cidio colposo mentre è ubriaco o drogato al vo-lante. Revoca della paten-te e confisca dell’auto.

2. Pedofilia

Da uno a tre anni di reclu-sione per chi adesca mi-nori di 16 anni su internet o attraverso altri mezzi di comunicazione allo sco-po di sedurli, abusarne o sfruttarli sessualmente.

3. Violenza allo stadio

Reclusione da sei mesi a tre anni e multa da 1.000 a 5.000 euro per chi vie-ne trovato in possesso di razzi, bengala, petardi e bastoni all’interno degli stadi o nelle vicinanze.Anche nelle 24 ore prece-denti o successive alla par-tita.

4. Banca dati DNA

Istituito presso il Diparti-mento della Pubblica sicu-rezza un archivio di tutti i DNA dei soggetti autori dei reati: saranno conser-vati per 40 anni, ma in ca-so di assoluzione definiti-va dovrà essere tutto di-strutto.

5. Accattonaggio di minori

Fino a 3 anni di reclusione per chi impiega minorenni nell’accattonaggio.Perdita anche della pote-stà se il reato è commesso da un genitore o da un tu-tore.

6. Contraffazione

Sequestro e distruzione delle merci contraffatte e pene più aspre per chi fal-sifica ingenti quantità di merci, per chi le introduce in Italia, per chi le vende, per chi le possiede.

7. Sindaci

Più poteri ai sindaci con-tro prostituzione, traffico di droga e immigrazione clandestina.Rafforzato anche il ruolo dei vigili urbani.

8. Espulsioni

Possibilità per i prefetti diespellere i cittadini del-l’Ue che delinquono di più: espulsione immediata con la violazione del divieto di reingresso punibile con il carcere fino a tre anni.

9. Falso in bilancio

Si reintroduce il falso in bi-lancio e le pene diventano più aspre: fino a 5 anni di reclusione per una società ordinaria che arrivano a 6 se la società è quotata in Borsa.

10. Mafia

Sostegno e controllo per le imprese che denuncia-no l’interferenza della cri-minalità organizzata.Inoltre, il patrimonio dei mafiosi diventa sequestra-bile anche se il soggetto mafioso muore.

11. Violenza in famiglia

Più tutela per le vittime di maltrattamenti familiari e pene più aspre per chi mal-tratta con un’aggravante per chi commette reato a danno di un minore di 14 anni.

12. Graffiti

Introdotta una norma a tutela del decoro urbano: pena più dura per chi dan-neggia, deturpa o imbrat-ta gli immobili che deve ripristinare la situazione precedente al reato.

Vita della Chiesa

“Salvati dalla Speranza”

A fine novembre il Papa ha pubblica-to la sua seconda enciclica: è intitola-ta “Spe salvi” (salvi nella speranza). Tratta della seconda delle tre virtù “teologali” (fede, speranza, carità), sostiene che il cristiano “non teme per l’avvenire” e che davanti ai “drammi umani” di cui non è priva l’attuale situazione del mondo occorre “raf-forzare la speranza che si fonda sulla fede”. Ricordiamo che la prima en-ciclica, pubblicata nel gennaio 2006, aveva come titolo “Deus caritas est” (Dio è amore). II titolo di questa seconda enciclica - che viene dalle prime due parole del testo latino - è motivato da questa ci-tazione della “Lettera di Paolo ai Ro-mani”, capitolo 8; “Poiché nella spe-ranza noi siamo stati salvati. Ora, ciò che si spera, se visto, non è più spe-ranza; infatti, ciò che uno già vede, come potrebbe ancora sperarlo? Ma se speriamo quello che non vediamo, lo attendiamo con perseveranza”.Quello della speranza è un tema tipico della predicazione di Benedetto XVI.A Napoli il 21 ottobre aveva usato la parola “speranza” 11 volte nell’ome-lia della messa, incentrata su questa affermazione: “Di fronte a realtà so-ciali difficili e complesse, come sicura-mente è anche la nostra, occorre raf-forzare la speranza, che si fonda sulla fede e si esprime in una preghiera instancabile”. “Dobbiamo essere apo-stoli pieni di speranza, che confidano con gioia nelle promesse di Dio”.Nel documento, il Papa scrive tra l’al-tro che illuminismo e marxismo hanno

fallito; e tutto questo “a partire dalla rivoluzione scientifica che apre l’età moderna”. Un attacco alla scienza?

Reazioni a questa enciclicaLa più dura è quella dell’astrofisica italiana Margherita Hack, atea auto-dichiarata, che così commenta: ”Que-sto Papa mi sembra molto retrogado, e se si vede la scienza come una ne-mica dell’umanità, si torna ai tempi di Galileo”.Il filosofo Giovanni Reale è positivo: “Chi pensa che l’enciclica sia contro la scienza o la ragione non ha capito nulla. Il Papa non condanna la ragio-ne né la scienza né la libertà, ma il loro abuso. All’assoluto trascendente (quello che supera la realtà delle cose - n.d.r.), si sono sostituiti gli assolu-ti terrestri. La pretesa di costruire il paradiso in Terra. Una fiducia illimi-tata nella tecnica, nella ragione (l’il-luminismo). Fino all’utopia che riduce l’uomo a un manichino, una società ordinata e precisa che si fonda sulla negazione della libertà”. E sulla liber-tà si esprime così: ”Un sociologo non credente ma grande saggio, Zygmunt Bauman, afferma che la libertà, com’è intesa oggi, ci è arrivata col cartellino del prezzo e ha reso l’uomo infelice. Difatti oggi vedo tanti ragazzi che sono liberi e infelici: perché trovano il caos in casa e fuori e non hanno più speranza. La speranza terrena si è au-toesaurita. E se neghiamo il trascen-dente non lasciamo più spazio alla speranza autentica”.

Italia

“Ideologie fallite; la scienza non redime. Il marxismo e l’ateismo han-no lasciato distruzione”.

La nuova enciclica del Papa

Scienza e valori,modi diversiper guardare il mondoLa vita non può essere ridotta a un mero processo chimico.Forse è un caso, ma Francesco Albero-ni sul Corriere della Sera del 3 dicem-bre scorso dà una mano per capire l’enciclica. Lo riportiamo.

“Molti filosofi ci dicono che il mon-do di oggi è dominato dal nichilismo. Perché Dio è morto e tutti i nostri va-lori, tutte le nostre mete, addirittu-ra l’idea stessa che la vita abbia uno scopo sono crollate. L’unico sapere è quello della scienza che può spiegar-ti perché accade questo o quel fatto, come ottenere un certo risultato (tec-nica), ma non potrà mai dirti che cosa è bene e che cosa è male, cosa devi o non devi fare. Per la scienza gli esse-ri umani non sono liberi, e concetti come meta, fine, dovere, volontà, sforzo, colpa, merito, responsabilità sono totalmente privi di senso. L’atto più orribile come il gesto più eroico, è un puro fatto chimico fisico. Come fai allora a spiegare scientificamente a tuo figlio che non deve lanciare i sassi dal cavalcavia o guidare l’auto ubriaco? E allo scienziato di non cre-are ibridi genetici uomo-animale? Il ragazzo può risponderti che continua a farlo perché si diverte. E lo scienzia-to perché gli interessano solo i suoi esperimenti, il resto non lo riguarda.Ma il punto di vista scientifico è ve-ramente l’unico? No, esistono sem-pre due modi di guardare l’uomo e il mondo. Quello della scienza in cui c’è solo materia ed energia, l’altro in cui c’è anche mistero e libertà. La natura è indifferente al bene e al male, al dolore e alla giustizia. Però l’uomo, anche se appartiene alla na-tura e segue le sue leggi biologiche, aspira a un mondo diverso in cui ci siano anche giustizia, amore, felicità e bellezza.A un mondo ideale. E, in base a que-sto ideale, giudica se stesso e la natu-ra. Egli perciò è, nello stesso tempo, dentro e fuori la natura. Come og-getto della scienza è dentro la natu-ra, come possessore di coscienza ne è fuori, vive nel mondo della cultura, dei valori e della libertà.Religione, morale e arte sono fon-date su categorie diverse da quelle della scienza. Noi agiamo nella vita, creiamo, lavoriamo perché ci ponia-mo delle mete, abbiamo una voca-zione e dei sogni. Certo, la scienza può spiegarli con processi biologici o chimici. E, domani, potrà manipolarli stimolando in modo opportuno l’ipo-talamo o la corteccia cerebrale. Ma a deciderlo, a farlo, saranno sempre uomini mossi da desideri, sogni, va-lori, mete, ideali. Ogni cosa può esse-re guardata in questo duplice modo: dall’ottica della scienza e da quella dei valori. Nessuno riesce ad assorbi-re l’altro. Il nichilismo non potrà mai prevalere”.

Misure controla criminalitàPer rinforzare la sicurezza dei cittadini che inco-minciano a dar segni di sfiducia sulle capacità del Governo, questo emette un nuovo pacchetto si-curezza. Tre ministri però, ossia Ferrero, Mussi e Pecoraro non lo approvano perché “le misure più significative sulla sicurezza rivelano uno spirito autoritario, inaccettabile, repressivo, di ‘destra’”. Evidentemente non leggono le cronache su quanto sta accadendo in Italia. Vediamo comunque, in sin-tesi, in che cosa consiste il pacchetto sicurezza.

Gli Stranieri In ItaliaSono 3milioni e 700mila, il 6,2% della popolazione. Quasi il 60% degli immigrati vive al settentrione, il 26,7% al Centro e il 13,8% al Sud.La regione preferita è la Lombardia (730mila immigrati), seguono Veneto (350mila), Lazio (330mila), Emilia Roma-gna (318mila) e Piemonte (250mila).I più numerosi: Romeni 556mila, Marocchini 387mila e Albanesi 381mila.

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Missione Cattolica Italianae Parrocchia S. Pio XRümelinbachweg 14, 4054 Basel,tel. 061 272 07 09tel. 061 272 07 10E-mail: [email protected] 061 281 75 25, Ccp 40-21272-4oPERAToRI PASToRALI· Parroco: padre Sandro Curotti, cs. · Vicario: padre Bruno Zen, cs.· Collaboratrice Pastorale: Mirella Martin, missionaria· Segretaria: Susy Mugnes, missionaria· Sacrestana: sig.ra Giovanna Bitonti· Assistente Sociale: sig. Gaetano De Pascale · Presidente del Consiglio Pastorale: sig.ra Donatella Portale

dalla Missione diBasilea

SERVIzI PASToRALI· SS. Messe nei giorni festivi: S. Pio X: sabato ore 18.30, domenica ore 10.00, ore 16.30 S. Giuseppe: domenica ore 11.15 S. Clara: domenica ore 19.00· SS. Messe nei giorni feriali: S. Pio X: da lunedì a venerdì ore 18.30· Confessioni: ogni giorno alle ore 18.00 e su richiesta. · Battesimi: annunciarsi un mese prima · Matrimoni: annunciarsi almeno sei mesi prima· Prime Comunioni e Cresime: annunciarsi in ufficio entro il mese di agosto.· Ufficio Parrocchiale: martedì-venerdì ore 9.00-12.00 / 15.00-18.00· Ufficio Assistente Sociale: martedì-venerdì ore 15.00-18.00IL LUNEDÌ LA MISSIoNE È CHIUSA

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Italia

La politica in Italia

Siamo ancora all’inizio di un nuovo anno che desideria-mo affidare al Signore, perché effonda, sui nostri giorni a venire, copiosa la sua benedizione:

Benedici, Signore, questo nuovo anno,tutti questi giorni che stanno davanti a noie che passeranno in un lampo,giorni di gioia e giorni di pena.Insegnaci a purificarli da ogni vanitàe da ogni impazienza, perché siano riempitiinteramente della tua presenza amorosa.Ogni giorno è un dono che Tu ci fai, Signore;ogni giorno è l’inizio del Tuo Regno.Benedici, Signore, questo nuovo anno.Benedici quelli che si sforzano, in mezzo alle guerree alle violenze, di costruire un mondo più fraterno. Benedici tutti i popoli della terra,perché vivano in pace.Benedici tutti quelli che soffrono per la malattia,l’odio, l’ingiustizia; benedici le sofferenzedegli innocenti. Benedici tutti quelli che,in questo nuovo anno, raggiungeranno la Tua casa.Benedici tutti coloro che Ti riconosconocome il loro unico Signore.Benedici la Tua Chiesa, separata, divisa,radunala nell’unità.Benedici tutti quelli che formano il Tuo popolo.Benedici, Signore, sì, benedici, tutti quelliche ci sono cari, tutti quelli che incontreremoin quest’anno nuovo. Benedici, Signore, tutti i nostri impegni, impregnadi preghiera e di riconoscenza tutta la nostra vita.Benedici, Signore, questo nuovo anno,aiutaci a viverlo giorno dopo giorno, nella gioia,nella serenità, nella tenerezza e nella fedeltà.

A tutta la comunità e a tutti i nostri affezionati lettori e benefattori, rinnovati auguri di buon cammino in que-sto nuovo anno.

P. Sandro, P. Bruno e il Consiglio Parrocchiale

Auguri!

Comunione delle diversitàÈ di proposito che richiamo questo “tema” all’inizio delnuovo anno civile 2008; da noi è stato preceduto dall’av-vio del nuovo anno pastorale 2007-2008 nel mese di set-tembre scorso, caratterizzato dall’imponente pellegri-naggio al Santuario della Madonna a Mariastein, dove ci sentiamo un po’ tutti di casa!L’anno pastorale precedente 2006-2007 abbiamo cerca-to di viverlo all’insegna del richiamo evangelico che ci invitava a “tenere accese le nostre lampade” per rischia-rarci reciprocamente il cammino con la testimonianza della fede, con l’impegno della carità fraterna e del so-stegno ed incoraggiamento reciproci.Abbiamo concluso lo stesso anno pastorale con il richia-mo all’importanza del fatto che “è meglio che tutti fac-ciano un poco, piuttosto che pochi facciano tutto”.E allora l’esperienza, che abbiamo vissuto in tutta la sua bellezza ed armonia in occasione dell’ultimo concerto di Avvento, diventa come un segno, un provvidenziale richiamo a riscoprire le nostre diversità per viverle in un servizio di condivisione e di comunione fraterna. Sette sono le note del pentagramma e il gioco della loro diversa tonalità può dare origine a quel concerto di suo-ni e di voci che hanno destato la nostra ammirazione ed hanno strappato i nostri applausi lo scorso 15 dicembre nella nostra bella chiesa di San Pio X.Diverse le corali ed i cantori che hanno prestato la loro voce, dai bambini agli adolescenti, ai giovani, agli adul-ti, agli anziani; diversi gli strumenti che hanno accom-pagnato i canti e le melodie: l’organo, il violino, la chi-tarra, la fisarmonica, le ciaramelle, l’oboe in una fusione di straordinaria bellezza ed armonia; ancora diverse le provenienze degli strumentisti: dalle varie regioni della nostra Italia, dalla Siberia, dalla Polonia, dalla Svizzera, da Panama, dal Portogallo …Tutto ci ha confermato che la diversità è veramente un grande dono da riscoprire, come un arcobaleno di colo-ri, come un concerto di voci e di suoni, come una molte-plicità di talenti da far fruttificare a servizio della comu-nione, in una famiglia, dove tutti si sentano responsabili gli uni del bene “quello vero, autentico” degli altri.Allora all’inizio di questo nuovo anno occorre veramen-te contemplare la Trinità Santissima, fonte di unità del-le diversità, perché non ci ripieghiamo su noi stessi, ma accettiamo con gioia ed impegno la sfida dell’alterità e sappiamo puntare su una serena e feconda convivenza e tutti ci sentiamo veramente coinvolti e responsabili nel mettere noi stessi ed i nostri talenti a servizio degli altri, perché tutti si cresca nella fraternità e nella comunione. E poi … ”più saremo insieme e più gioia ci sarà!”

P. Sandro, P. Bruno e il team pastorale!

Nuovo raggruppamentoa sinistra

Italia, Paese a rischio

La nuova Fiat 500 dichiarata“Auto dell’anno 2008”

Roma, fine novembre - Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, sfascia la Casa della Libertà (CdL) e annuncia a sor-presa di aver fondato un nuovo partito, il Popolo della Libertà. Di solito i Partiti nascono dopo mesi di consulta-zioni, di preparazione, come è stato il caso del recente Partito Democratico di cui Veltroni è stato eletto segreta-rio. Berlusconi non ha bisogno di consultarsi con nessuno.La mossa di Berlusconi ha colto di sorpresa gli alleati della CdL, in modo particolare Casini (Udc) e Fini (An) che han-no commentato: “La gravità della situazione italiana im-pone di elaborare progetti che nulla hanno a che fare con la improvvisazione propagandistica né con estemporanee sortite populistiche”. Malgrado le assicurazioni contrarie del suo leader, l’impressione è che Forza Italia stia sgreto-landosi.

Si parlava del progetto “Cosa rossa” da quando Veltroni ha riunito i gruppi di centro sinistra nel “Partito democratico”. I partiti di estrema sinistra si erano trovati senza terra sotto i piedi. Ora la “Cosa rossa” è cosa fatta.Il nome scelto per questa forza di estrema sinistra è “La Sinistra l’Arcobaleno” (se non cambierà) e riunisce quattro partiti: Rifondazione, Sinistra democratica, Comunisti ita-liani e Verdi. Così nel giro di poche settimane il panorama politico italiano sta modificandosi profondamente.Che bastino questi segni di rinnovamento per calmare le aspettative frustrate della gente?

Studenti italiani,livello preoccupanteDall’ultimo studio realizzato dagli stati membri dell’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Econo-mico) risulta che fra i 57 Paesi oggetto dell’indagine svolta su studenti di 15 anni, se la Finlandia è al primo posto, la Svizzera al 16° e l’Austria al 18°, l’Italia è al 36° rango pur avendo a disposizione un esercito di docenti superiore a tutti, classi con un minor numero di studenti e un anno sco-lastico con più ore di lezioni di tutti gli altri Paesi. Un grande interrogativo è di rigore, soprattutto per quan-to riguarda la preparazione dei docenti.

Il sindaco di Montegrotto Terme (Padova) fa scrivere in stra-da su cartelli luminosi: “Cittadini, emigrate! Vivrete meglio da immigrati in un’altra nazione!”.E il sindaco di Romano d’Ezzelino (Vicenza) Rossella Olivo di FI: “Lo Stato ha lasciato soli i sindaci del Nord. C’è un pro-blema sicurezza e la gente non ne può più degli stranieri a cui vanno tutte le agevolazioni”. Gli stranieri nel Nord-Est sono tanti perché i datori di lavo-ro li accolgono volentieri: con metà stipendio li acconten-tano. Succedeva con noi italiani in Svizzera negli anni ’60 ai tempi di Schwarzenbach; oggi siamo noi a protestare. Per quanto riguarda la sicurezza dei cittadini, sono tanti a lamentarsi che lo Stato è assente: i tristi e frequenti fatti lo provano. La grande manifestazione di Roma (foto sopra) lo conferma.

E stravince il premio europeo conferito da una giuria di 58 giornalisti delle principali testate di 22 nazioni. La 500 ha vinto con una maggioranza schiacciante sugli altri 6 model-li in lizza. Fiat aveva vinto l’ultima volta il premio nel 2004 con la Nuova Panda.

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dalla Missione diBasilea

Vita della Parrocchia ...Corso cresimandiadolescentiIniziato il 19 ottobre scorso, il corso di catechesi in preparazione al Sa-cramento della Cresima, per 38 a-dolescenti quindicenni della nostra comunità, continua settimanalmen-te sotto la guida dei catechisti, Susy, Rosy, Manuel e Sr. Luciana.Domenica 18 novembre, durante lacelebrazione della S. Messa delle ore 10.00 nella nostra chiesa S. Pio X, i cresimandi si sono presentati alla comunità ed hanno solennemente promesso di impegnarsi a coniuga-re “la teoria e la pratica” in questo importante cammino di approfondi-mento della loro Fede.Sono un segno di speranza che ci in-coraggia a perseverare, nonostante le inevitabili difficoltà, nel nostro servizio pastorale come famiglie e come comunità.La preghiera ed il buon esempio, con la coerenza della nostra testi-monianza di vita cristiana, possanocontribuire a confermare questi no-stri giovani nella fede del Cristo mor-to e risorto.

Nel numero di Insieme dello scorso mese di dicembre 2007 avete potu-to leggere le “note dolenti” che ho scritto e che riguardano le migliorie delle quali necessita la sede della no-stra parrocchia-missione di Basilea e, per realizzarle gradualmente, ci sia-mo rivolti alla vostra generosità. Purtroppo, alle necessità ed urgen-ze enumerate, si è aggiunta anche quella della campana della nostra chiesa S. Pio X. L’ultima revisione è stata fatta nel lontano 1993 e, dopo 14 anni la nostra campana, forse stanca, ha smesso definitivamentedi suonare. Vorremmo di nuovo sen-tire il suo suono che ci invita alla preghiera e ci richiama alle celebra-zioni liturgiche feriali e festive.Il preventivo, della ditta che ha cu-rato la manutenzione fino al 1993, si aggira sui 12.000.- CHF che, come ben sapete, non sono poca cosa!Ne abbiamo già accennato negli av-visi parrocchiali in occasione delle Sante Messe domenicali, e più di qualche persona ha già mostrato la sua sensibilità e generosità.Diciamo un “GRAZIE” veramente maiuscolo a quanti, avendo a cuore la sede della nostra parrocchia-mis-sione, si sono attivati e si attiveranno anche con qualche iniziativa per rac-cogliere fondi per far fronte a queste migliorie, perché la parrocchia-mis-sione, che è un po’ come la “casa” di tutta la nostra comunità, possa conti-nuare, al meglio a rendere il suo im-portante servizio di luogo di incon-tro, di fraternità e di comunione. Mi permetto di riportare il conto corrente postale della nostra par-rocchia:“Parrocchia Cattolica di linguaitaliana S. Pio X“, Kto 40-21272-4 ed il conto bancario presso laBasler Kantonalbank “Parrocchia speciale MissioneCattolica Italiana”Kto 16 507.155.30Kunden-Nr.: 3360526.Si dice, anche se mi ripeto, che il mare è pur sempre fatto di gocce … quindi non lasciate mancare la vo-stra goccia … che se poi, invece di una goccia verrà un acquazzone …sia il benvenuto!Grazie rinnovate per la vostra soli-darietà e generosità e che il Signore vi benedica!

P. Sandro

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Progetto Missionario 2008S.o.S. São Paulo: Istituto “Cristoforo Colombo”L’Istituto Cristoforo Colombo è sorto il 15 febbraio del 1895 dalla carità viva del Servo di Dio P. Giuseppe Marchetti, infaticabile missionario sca-labriniano. Questa casa, ancora oggi diretta dai Missionari Scalabriniani, ospita cir-ca duecento bambini provenienti da famiglie di migranti interni, giunte nello stato di San Paolo dalle aree più povere del Brasile. Essi vivono spesso in condizioni sociali miserevoli e sono più esposti al pericolo della violenza, dello sfruttamento sessuale, della fame, della droga. I bambini provengono dalle periferie, dalle favelas e dai cortiços del municipio di San Paolo e rischiano, se non vengono aiutati, di rimanere sulla strada. L’obiettivo fondamentale dell’Istituto è l’educazione integrale e il raffor-zamento dei legami con le loro famiglie di origine.

(da “Sulle Strade dell’Esodo”, ottobre-dicembre 2007)

S.O.S.MCI / S. PIO XBasel

Tempo di Matrimoni …Non con poca meraviglia per gli organizzatori, per cinque martedì di segui-to - dalla fine di ottobre a tutto novembre 2007 - nella nostra parrocchia S. Pio X, si è tenuto il Corso di preparazione al sacramento del matrimonio per ben 26 coppie provenienti da Basilea-città e da Basilea-campagna.Le cinque serate sono state animate dai vari relatori che hanno riportato l’impressione, condivisa, di grande interesse, curiosità e desiderio di saperne di più da parte praticamente di tutti i partecipanti.Sarà un segno dei tempi, e a primo avviso anche positivo, il fatto che ci sembra di poter affermare che quanti (pochi o molti che siano e questo è secondario), oggi decidono di sposarsi “in chiesa”, cercano di farlo non come fatto scontato ma a ragion veduta. Speriamo bene anche per il futuro di queste nuove famiglie che stanno per nascere!

Mese Scalabriniano …Così abbiamo voluto fosse il mese di novembre scorso, per la nostra parroc-chia di lingua italiana S. Pio X di Basi-lea, affidata dal lontano 1946 alla cura pastorale dei padri scalabriniani, che appartengono alla famiglia religiosa fondata il 28 novembre 1887 dal Beato Giovanni Battista Scalabrini, vescovo di Piacenza.Sono passati 120 anni dalla fondazione ed i figli del Beato Scalabrini offrono il loro servizio pastorale e la loro umile testimonianza non solo a Basilea e in altre comunità in Svizzera, ma anche in altre 30 nazioni dei cinque continen-ti. Nella nostra comunità di Basilea, oltre alle celebrazioni liturgiche vissute con intensa emozione, abbiamo voluto sottolineare alcune peculiarità del grande cuore del Beato Scalabrini con due conferenze-dibattito, animate, la prima dal P. Silvano Guglielmi, cs. su “Scalabrini: apostolo del catechismo” e la seconda da P. Graziano Tassello, cs. su “Pianeta rifugiati: una sfida alle nostre coscienze”.Numerosa e interessata la partecipazione di quanti hanno voluto appro-fondire la conoscenza del Beato Scalabrini e le problematiche trattate con grande competenza e vivacità. In questo clima di approfondimento delle proprie conoscenze e per una esigenza sempre più sentita di formazione permanente, continua mensilmente, presso la sede della nostra parrocchia-missione, anche il corso per volontari ed animatori dei molteplici gruppi parrocchiali. Siamo convinti che un buon bagaglio di cultura, particolarmente nei nostri tempi quando si assiste ad un costante livellamento verso il basso, ci salva dalla uniformità e ci permette di creare delle buone premesse anche per un approfondimento della nostra fede.

La Festa del PerdonoHa avuto luogo sabato 24 novembre scorso per 23 bambini del 2° anno di catechismo della nostra comunità e che si stanno preparando, con gran-de impegno, al grande giorno del loro incontro con Gesù nella Festa di Prima Comunione.Alla celebrazione sacramentale han-no partecipato anche i genitori, con i quali i bambini ed i loro catechisti hanno poi continuato l’incontro in un momento di condivisione e di fe-sta.Il giorno seguente, domenica, han-no poi animato la celebrazione della S. Messa delle ore 10.00 nella nostra chiesa e ad ogni bambino è stato fat-to dono di un piccolo anello-rosario a ricordo della parabola del Padre misericordioso, raccontata da Gesù per assicurarci che Dio è veramente un Padre che ci ama e che fa festa ogni volta che ritorniamo a Lui.

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Missione Cattolica Italiana Bovetstrasse 1, 3007 Berna, tel. 031 371 02 43, fax 031 372 16 56www.missione-berna.ch · E-mail: [email protected] · Responsabile: padre Luciano Piccoli· Missionari Scalabriniani: padre Luciano Piccoli, padre Juan Carlos Tejeda, padre Enzo Moretto· Suore S. Giuseppe di Cuneo: sr. Emilia Panero, sr. Rosanna Garello, sr. Assunta Massucco· Segreteria: lunedi-venerdi ore 08.00-12.00, sig.ra Giovanna Arametti· Presidente Consiglio Pastorale: Ilia Bestetti, Mühlemattstrasse 66, 3007 Bern, tel. 031 971 73 24· organista e Direttore del Coro: Elvino Arametti, tel. 031 842 10 33· Patronato ACLI: il lunedi dalle ore 9.00-12.00 e dalle ore 14.00-16.00 tel. + fax: 031 371 21 02

Sante Messe Festive· Berna: Chiesa “Madonna degli Emigrati”, Missione ore 19.00 (sabato prefestiva), ore 9.30, ore 11.00, ore 16.00· Bümpliz: Chiesa S. Antonio, ore 9.30· ostermundigen: Chiesa Buon Pastore, ore 11.00· Bethlehem: Chiesa S. Maurizio, celebrazioni saltuarie· zollikofen: Chiesa S. Francesco ore 18.00 (sabato)Sante Messe Feriali: Berna (MCI) ore 18.30Battesimi: 1a e 3a domenica del mese ore 12.15 alla MissioneConfessioni: sabato ore 17.30 alla Missione e su richiestaMatrimoni: annunciarsi un anno prima

dalla Missione diBerna

dalla Missione diBasilea

Calendario Parrocchiale

Nel Segno della Vita

Febbraio 2008

Agenda Liturgica

Febbraio 2008 1 Venerdì - 1° Venerdì del mese ore 18.00 Adorazione Eucaristica ore 18.30 S. Messa 2 Sabato - Presentazione del Signore ore 10.30 Catechismo ore 14.30 Gruppi giovanili: Festa di Carnevale in sala teatro 5/12/19/26 Martedì ore 19.30 Prove del coro 6 Mercoledì delle ceneri - Inizio della Quaresima Giorno di astinenza e digiuno Ss. Messe e imposizione delle ceneri ore 18.30 a S. Pio X ore 20.00 a S. Giuseppe 7 Giovedì - ore 19.00 Gruppo Sostegno Ammalati10 Domenica ore 15.30 Riunione Associazione Donne S. Rita14 Giovedì ore 15.00 Gruppo 3a età15 Venerdì ore 20.00 Via Crucis a S. Pio X18 Lunedì ore 18.30 S. Messa con la Famiglia Scalabriniana di Basilea e Allschwil ore 19.15 Corso di Formazione per Volontari e animatori20/27 Mercoledì ore 19.30 Ginnastica per signore22 Venerdì ore 20.00 Conferenza-dibattito23 Sabato ore 10.30 Catechismo ore 14.30 Confessione mensile ragazzi28 Giovedì ore 15.00 Gruppo 3a età29 Venerdì ore 19.00 Gruppo di preghiera P. Pio ore 20.00 Concerto di Musica Lirica nella Chiesa di S. Clara con solisti del Conservatorio di Piacenza

Rappresentazione sacra della Passione di nostro Signore

Anche quest’anno, il Venerdì Santo, 21 marzo 2008, nel-la chiesa di S. Giuseppe avrà luogo la Rappresentazione Sacra della passione, morte e risurrezione di Gesù.Sarà per tutti un aiuto a vivere cristianamente il miste-ro della Pasqua.

Cerchiamo collaboratori volontari … c’è posto per tut-ti: adulti, giovani, bambini …Ti aspettiamo! Rivolgiti alla segreteria della Missione:tel. 061 272 07 09.

nella Chiesa di S. Claracon solisti del Conservatorio di Piacenza.

Battesimi· Caprio Mario · Mileto Lorenzo· Falivena Chiara · Mulè Davide· Giaccone Riccardo · Sammaritano Alessio· Lombardo Domenico · Spina Glauco Davide

MatrimonioErrore Lorenzo e Ponzetta Valeriana

Anniversari di MatrimonioAuguri e felicitazioni ai coniugi· Picciolo Damiano e Filleti Maria per il loro 25° anniversario di Matrimonio· Minelli Natale e Spartani Rita per il loro 50° anniversario di Matrimonio

DefuntiMarraffino Antonio, nato il 9.05.1935, † 05.11.2007Mariuzzo Francesco, nato il 31.03.1931, † 11.11.2007Provenzano Calogera, nata il 3.01.1946, † 21.11.2007Bergamasco Natale, nato il 24.12.1941, † 25.11.2007Di Biase Atonia, nata il 22.08.1933, † 11.12.2007Fasoli Romea, nata il 29.07.1913, † 21.12.2007

Solidarietà parrocchiale21.10.07 MISSIO: Ausgleichsfond der Weltkirche Fr. 678.00 MSS per rifugiati/OeSA Fr. 330.00 Missioni povere Suore S. Anna Fr. 330.0004.11.07 Kirchenbauhilfe Bistum Basel Fr. 418.0018.11.07 Aufgaben des Bistums Basel Fr. 408.0025.11.07 Caritas SOS Bangladesch Fr. 1.363.0004.12.07 Universität Freiburg Fr. 406.00

Grazie a quanti hanno generosamente contribuito!

Venerdì 29 febbraio 2008, ore 20.00

Concerto di Musica Lirica

Statistiche parrocchiali 2007“Le statistiche che danno i numeri possono sembrarefredde ed insignificanti! Se però riflettiamo solo un mo-mento, capiamo che dietro o sotto ai numeri ci sono delle persone e allora la prospettiva cambia! Ci dicono la vita di una comunità cristiana in cammino verso il tra-guardo ultimo e definitivo! Ed è bello e consolante sco-prire che non siamo mai soli in questo cammino! Ci sono fratelli e sorelle che lo condividono con noi. Soprattutto c’è Lui che si è fatto nostro compagno di viaggio per da-re a noi la certezza di raggiungere la meta.”

· Battesimi: 51 · Fidanzati: 39 Coppie · Prima Confessione: 23 · Matrimoni: 15· Prima Comunione: 31 · Funerali: 35 · Cresime: 36

Invito alla CommediaDomenica 27 gennaio ore 17.00 in Missione“Fiat voluntas Dei”Commedia in tre atti di Giuseppe Macrì.

· Sabato 2 febbraio Presentazione di Gesù al Tempio: la Candelora ore 19.00 S. Messa con benedizione delle candele. ore 19.30 Tombola organizzata dal FAC· Mercoledì 6 febbraio: Le Ceneri - Inizia la Quaresima ore 18.30 S. Messa e imposizione delle ceneri· Venerdì 8 febbraio, ore 19.15 Via Crucis· Lunedì 11 febbraio, ore 20.00 Incontro catechiste· Venerdì 15 febbraio, ore 19.15 Via Crucis· Venerdì 22 febbraio, ore 19.15 Via Crucis· Lunedì 25 febbraio, ore 20.00 Consiglio pastorale· Venerdì 29 febbraio, ore 19.15 Via Crucis

Celebrazioni catechistiche· Domenica 10 febbraio ore 11.00 S. Messa con le famiglie del catechismo. Imposizione delle ceneri.· Mercoledì 13 febbraio ore 16.30 Via Crucis delle classi 1-5· Venerdì 22 febbraio ore 17.00 Via Crucis con tutti i Cresimandi· Domenica 24 febbraio ore 11.00 S. Messa con le famiglie del catechismo. Presentazione dei Cresimandi alla Comunità.· Venerdì 29 febbraio ore 19.15 Via Crucis animata dai giovani

Catechesi degli adulti· Berna in Missione ore 20.00 Lunedì 4 febbraio: Eucaristia, prima parte Lunedì 18 febbraio: Eucaristia, seconda parte· ostermundigen ore 20.00 Martedì 5 febbraio: Eucaristia, prima parte Martedì 19 febbraio: Eucaristia, seconda parte· Wyler, Santa Maria ore 20.00 Mercoledì 13 febbraio: Eucaristia, prima parte Mercoledì 20 febbraio: Eucaristia, seconda parte· Bümpliz, Sant’Antonio ore 20.00 Giovedì 7 febbraio: Eucaristia, prima parte Giovedì 21 febbraio: Eucaristia, seconda parte

Preparazione al matrimonio religioso (seguito)

· Venerdì 2 febbraio, ore 20.00: Il matrimonio cristiano nella vita quotidiana. (P. Enzo)· Venerdì 8 febbraio, ore 20.00: Conflittualità nella coppia (Umberto Castra)· Venerdì 15 febbraio, ore 20.00: Il matrimonio civile in rapporto alla legge. (Avv. Gaspare Nadig)· Venerdì 22 febbraio, ore 20.00: Rito e liturgia del matrimonio. (P. Enzo)

Vita della Missione nel 2007 in cifreAvvenimenti in cifre: rappresentano momenti di gioia, feste e anche sofferenze che hanno segnato il cammino di fede della nostra comunità.Battesimi: 48 Prime Comunioni: 16Cresime: 37 Matrimoni (preparati e spesso celebrati): 19Defunti: 36

Pellegrinaggio

Dal 24 al 30 aprile 2008. Programma e iscrizioni in Mis-sione. Fino a esaurimento posti.

Condivisione della ComunitàNelle scorse domeniche la nostra Comunità ha con-tribuito, con le collette, alle seguenti necessità:18.11.07: Bisogni della Diocesi Fr. 302.9002.12.07: Università cattolica di Friburgo Fr. 362.3525.12.07: Ospedale dei Bambini a Betlemme Fr. 1175.00

PellegrinaggioFatimaSantiago de Compostela7 giorni, aerei di linea

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dalla Missione diBerna

Vita della Comunità

Gli Scout di Berna si sono dotati di un bel bollettino in-formativo. Ne riproduciamo il primo numero nel sito del-la Missione www.missione-berna.ch.Divertente, si legge d’un fiato. Felicitazioni agli ideatori.

Questa celebrazione merita di esse-re segnalata non solo per esprime-re un doveroso riconoscimento alla multiforme attività dei missionari Scalabriniani, ma anche per ricorda-re che la storia della MCI di Berna ha accompagnato e sostenuto l’evo-luzione e la crescita morale e sociale della collettività italiana dell’intero Cantone.Che le Missioni abbiano svolto da sempre un ruolo molto importante in seno alla collettività immigrata è noto forse ai più anziani frequen-tatori delle Missioni, ma non altret-tanto alle giovani generazioni, che le frequentano molto meno se non in particolari circostanze.Eppure, è bene ricordarlo, le Missioni hanno rappresentato un solido pun-to di riferimento di singoli emigra-ti e di gruppi associazionistici, un elemento di coesione e di sviluppo delle collettività di immigrati così importante da influire non solo sulla conservazione del loro senti-mento religioso e del loro sentirsi comunità, ma anche sulla diffusio-ne e il rafforzamento dell’elemento

cattolico nella società e nel quadro istituzionale politico-religioso del-la Svizzera. La Missione cattolica diquei tempi non era solo chiesa e

Attività riuscita e da ripetere: il Gruppo Giovani ha im-pegnato 35 bambini dai 7 ai 12 anni in piccoli lavoretti natalizi. Un successo: i ragazzi si sono occupati con sod-disfazione e hanno rinforzato l‘amicizia.Bravi sia gli animatori che i ragazzi!

Laici scalabriniani all’incontro nazionale che si è tenuto alla Missione di Berna. Interessante l’intervento di pa-dre Graziano Tassello (nella foto sopra, con la referente nazionale Tilde Solzi e Andrea Allemann) sul contribu-to dei laici nell’ “Opera San Raffaele” in soccorso ai mi-granti, agli inizi del secolo scorso.

FAC: Messa e Pranzo per anziani e malati. Si sta ripeten-do una tradizione molto bella che toglie per un giorno dall’isolamento diversi anziani, soprattutto coloro che sono bloccati in casa da disturbi fisici o ospitati in Case di riposo. Un vivo grazie agli organizzatori e a tutti i volon-tari che si sono offerti al trasporto degli invitati.

Pellegrinaggio al Santuario della Madonna del Sasso a Locarno: uno dei più bei ricordi dell’anno.Una giornata splendida ha fatto da allegro decoro.

Gli Scalabriniani festeggiano60 anni di presenza alla MCI di BernaGiovanni Longu, in un articolo che, spazio permettendolo, meritereb-be di essere ripreso per intero, fa una sintesi interessante e completa del momento storico in cui nacque la Missione cattolica italiana di Berna. Ne riportiamo alcuni stralci più significativi.

PLIDA Juniores 2007Alla presenza del prof. Daniele D’Aguanno (Società Dante Alighieri di Roma), delle Autorità Consolari e Scolastiche, del prof. Antonio Sutera (Società Dante Alighieri di Berna), dei rappresentanti del COMITES di Berna e di Bienne, della Segreteria Cantonale delle Associazioni dei Genitori e del CASCI, si è svolta sabato 10 novembre, nella sala teatro della Missione Cattolica Italiana, la cerimonia per la consegna dei diplomi agli studenti che lo scorso mese di giugno hanno superato le prove d’esame per ottenere la certificazione PLIDA Juniores. Quest’anno nella Circoscrizione Consolare di Berna hanno sostenuto gli esami PLIDA ben 325 ragazzi, 198 dei quali provenienti dai Corsi di Lingua e Cultura Italiana del Cantone di Berna. Il CASCI di Berna ha introdotto la certificazione PLIDA già nel 2004. Il progetto PLIDA Juniores, preparato e portato avanti con grande serietà ed impegno, è stato coronato anche nel 2007 da notevole successo. Ne sono testi-monianza indiscutibile l’evidente soddisfazione degli insegnanti, dei ragazzi e delle fami-glie durante la cerimonia per la consegna dei diplomi. Eleonora

La festa è iniziata con la Messa di ringraziamento presieduta dal Nunzio apostolico Mons. Francesco Canalini. Il Superiore Regionale degli Scalabriniani p. Gabriele Parolin ha tenuto la commemorazione ufficiale. Durante il momento di convivialità che ne è seguito, sono inter-venute autorità religiose della Kirchgemeinde e civili. Apprezzati gli interventi del Console di Berna dott. Nicandro Cascardi, del Coordinatore dei Missionari italiani in Svizzera mons. Leandro Tagliaferro, della Direzione generale delle Suore Giuseppine di Cuneo, del presi-dente del Comites Emirano Colombo e di molti rappresentanti di organizzazioni italiane. I Missionari Scalabriniani, uniti al Fac che ha festeggiato il sessantesimo con loro, ringraziano tutti di cuore, senza dimenticare i numerosi collaboratori che hanno resa possibile la festa. Per un ampio servizio fotografico rinviamo al sito della Missione: www.missione-berna.ch.

assistenza religiosa. Accanto alla chiesa o alla cappella c’erano sem-pre i servizi sociali e talvolta, anche nei grandi cantieri di montagna, la scuola per i bambini, la biblioteca e il centro ricreativo. La MCI è stata anche un forte ele-mento di aggregazione e alla sua ombra sono sorte e si sono svilup-pate numerose associazioni, alcune delle quali ancora attive soprattutto in campo assistenziale.Attorno alla Missione si era infatti sviluppata tutta una serie di attività sociali che coinvolgevano preti, suo-re, assistenti sociali, organizzazioni cattoliche, numerosi volontari e vo-lontarie.Poiché i pochi missionari dovevano spostarsi continuamente là dove gli italiani erano più numerosi (Thun, Langenthal, Bienne, ecc.), compresi i numerosi cantieri di montagna dove gli italiani costruivano le infrastrut-ture idroelettriche e le strade, gran parte delle attività assistenziali era-no svolte dai laici. Guardando al passato non si può non riconoscere che, fra tante isti-tuzioni pubbliche e private italiane che hanno operato per favorire il benessere e lo sviluppo in tutti i sen-si della collettività italiana immigra-ta nel Cantone di Berna, la Missione cattolica è stata certamente una del-le più importanti.Non va infatti dimenticato che per intere generazioni, la cui esistenza e serenità erano messe a dura prova, il sentimento religioso ha rappre-sentato una forza e una risorsa di fondamentale importanza.Essa attingeva l’alimento vitale so-prattutto dalla frequentazione del-la Missione, dalla predicazione, dal-l’assistenza e dall’accoglienza dei Missionari”. Giovanni Longu

Desideri sapere tutto della MCI di Berna:orari delle celebrazioni, informazioni varie, menu del ristorante?

www.missione-berna.ch

Progetto missionario di HaitiCi sono giunti: dal Gruppo Arcobaleno Fr. 400.-; da donazioni varie Fr. 4’250.-. Un vivo ringrazia-mento vada ai generosi benefattori. Nel prossimo numero documenteremo il progetto Haiti.

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BURGDoRFMissione Cattolica ItalianaPestalozzistrasse 48, 3400 Burgdorf, tel. 034 422 54 20,mobil 079 408 25 39, fax 034 423 43 10E-mail: [email protected]· Missionario: padre Marcello Galvagno· Segretaria: Ilia Bestetti E-mail: [email protected]· Segreteria: orario Martedì: ore 09.00 - 14.00 Mercoledì: ore 09.00 - 14.00· Venerdì: ore 09.00 - 14.00· Presidente C.P.M.: Anna Sacheli, Kastanienweg 3, 4914 Roggwil, tel. 062 929 18 62Ss. Messe festive Burgdorf:· prima, terza e quinta domenica, ore 11.00· seconda e quarta domenica, ore 18.00Coro di Missione - Prove: mercoledi ore 20.00

LANGENTHALMissione Cattolica ItalianaHasenmattstrasse 36, 4900 Langenthal, tel. 062 922 52 19fax 062 922 50 60E-mail: [email protected]· Missionario: padre Marcello Galvagno, tel. 034 422 54 20 Il Missionario è a disposizione a Langenthal il mercoledì.· Segreteria: Ilia Bestetti. Giovedi: ore 11.00-17.00Ss. Messe festive· Langenthal: prima, terza e quinta domenica, ore 16.30.· Herzogenbuchsee: seconda domenica, ore 11.00.· Roggwil: quarta domenica, ore 10.30.

IL LUNEDÌ LA MISSIoNE È CHIUSA

dalla Missione diBerna

dalle Missioni diBurgdorf - Utzenstorf

& Langenthal

Incontri formativiNonni Burgdorf: 12 febbraio, ore 19.00 Langenthal: 13 febbraio, ore 19.00

LettoriLangenthal: 18 febbraio, ore 20.00

VolontariBurgdorf: 25 febbraio, ore 20.00

Incontro BiblicoLangenthal: 27 febbraio, ore 19.30

RagazziRogwil: 29 febbraio, ore 19.00Veglia quaresimale e cena poveraFebbraio 2008

· 2 febbraio - Festa della Candelora S. Messa: ore 18.00 Burgdorf (con i fratelli svizzeri)

· 3 febbraio - IV Domenica del Tempo ordinario SS. Messe: · ore 11.00 Burgdorf · ore 16.30 Langenthal

· 6 febbraio - Mercoledì delle Ceneri SS. Messe: · ore 19.00 Burgdorf (con i fratelli svizzeri) · ore 19.00 Herzogenbuchsee (in tedesco) · ore 19.30 Langenthal (in tedesco)

· 10 febbraio - 1a Domenica di Quaresima SS. Messe: · ore 11.00 Herzogenbuchsee · ore 18.00 Burgdorf

· 12 febbraio ore 19.00 Burgdorf: Via Crucis

· 13 febbraio ore 19.00 Langenthal: Via Crucis

· 17 febbraio - 2a Domenica di Quaresima SS. Messe: · ore 11.00 Burgdorf (con gli ammalati, segue pranzo) · ore 16.30 Langenthal

· 19 febbraio ore 19.00 Burgdorf: Via Crucis

· 20 febbraio ore 19.00 Langenthal: Via Crucis

· 24 febbraio - 3a Domenica di Quaresima SS. Messe: · ore 10.30 Roggwil · ore 18.00 Burgdorf

· 26 febbraio ore 19.00 Burgdorf: Via Crucis

· 27 febbraio ore 19.00 Langenthal: Via Crucis

Nel Segno della Vita

Anniversari di Matrimonio

Mario e Giuseppina Di Benedetto hanno ricordato i 50 anni del loro matrimonio con un ringraziamento parti-colare al Signore.

Bernard Rellstab eLoredana Di Giaco-mo ringraziano tut-ti coloro che hanno partecipato alla loro gioia nel giorno del matrimonio.

40° di Matrimonio di Francesco e Narda Pellegrini at-torniati dai figli Isabella, Franca ed Antonio e le loro famiglie.

Matrimoni

Franco Gallinato il 25.8.1951a Sant’Omero (Teramo)† 20.12.2007a Bümpliz BE

Anita Clodig Amadionata a Clodig (Udine)il 21.4.1936† 13.12.2007 a Belp BE

La figlia Anna la ricor-da come mamma affet-tuosa, l’incarnazione di quel dono straordina-rio che Dio ci concede una volta sola nella vita. Riposi in pace.

Sono diventati cristiani:

· Grandinetti Siria · Puliafito Valentina· Parciasepe Alessandro · Riitano Leila· Perna Elena · Russo Sophia· Perna Elisa · Santagata Nathan Mattia

Felicitazioni alle famiglie e ai nuovi battezzati.

Stefano e Rosalba Attanasio hanno gioiosamente fe-steggiato i loro 25 anni di matrimonio.

A tutti porgiamo le nostre felicitazioni e l’augurio di ancora tanti anni felici.

Battesimi

Domenico Desummanato il 18.10.1936a Curinga (Catanzaro)† 26.11.2007 a BernaLa sposa Barbara e i figliFrancesco, Anna Maria, Giu-seppina e Massimiliano lo ricordano con tanto amore.

Alfredo Rossinato il 3.01.1933† 19.10.2007

I familiari ringraziano tutti coloro che hanno parteci-pato al loro dolore.

† Stebler-Ranise Elena, di anni 84

† Aurigemma Giuseppe, di anni 48

Festa dell’alunno 2008Sabato 23 febbraio, alle ore 18.00, presso la sala parroc-chiale di Roggwil, si terrà la festa dell’alunno.I ragazzi dei corsi di lingua e cultura italiana e l’Associa-zione dei genitori di Langenthal, saranno lieti di passare con voi una serata piacevole, presentandovi vari lavori scolastici, canzoni e scenette.La serata sarà accompagnata dall’intrattenimento mu-sicale di Piero e Loretta e arricchita da un’ottima cucina italiana.Grazie anticipatamente della vostra numerosa e pun-tuale presenza.

Calendario Liturgico

Defunti

Insieme ha appreso con pro-fonda tristezza il decesso di Gaetano Ippoliti, avvenuto il 6 novembre 2007.Sostenitore di lunga data, lo ricordiamo con profon-da riconoscenza ed espri-miamo alla signora Daniela e familiari tutta la nostra simpatia. Riposi in pace.

Alle famiglie dolorosamente colpite esprimiamo la nostra cristiana simpatia.

Elisa Di Sano-Russonata 18.11.1922† 15.10.2007

“Dall’albero il vento una foglia ha stronca-to, ma quasi nessuno lo ha notato. Tra tante foglie una e proprio quella, era una tra le tante, forse la più bel-la. Proprio quella sola foglia volata, era parte della nostra vita, ora in-consolata. E se il vuoto nell’albero sembra in-visibile, nel nostro cuo-re resta incolmabile”.Anna

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dalle Missioni diBurgdorf - Utzenstorf

& LangenthalVita della Comunità

Domenica 2 dicembre 2007, all’Inselspital di Berna, alla sola età di 46 anni, si è spenta Teresi-na Girardi Frey.Era nata a Burgdorf l’8 marzo del 1961 e nel 1984 si sposò con Bruno, col quale ebbe i due figli Demian e Katiuscha. Teresina era molto legata alla sua famiglia, in particolare ai suoi due figli e alla nonna che tuttora ha 104 anni.

I funerali si sono svolti nella cappella del cimitero di Burgdorf e hanno visto una numerosa partecipazio-ne. Ai figli, alla mamma Giuseppina e a tutti i fami-liari esprimiamo le nostre più sentite condoglianze.

Quest’anno si svolgerà la XXIII Giornata Mondiale della Gioventù a Sidney, in Australia, dove il Papa convocherà ancora una volta i gio-vani del mondo.Abbiamo ancora davanti agli occhi le immagini della Giornata vissu-ta a Colonia e più recentemente quella di Loreto, lo scorso settem-bre, quando il Santo Padre ha in-contrato i giovani italiani. Sono immagini che fanno pensare e pongono molte domande.Il tema che guiderà la Giornata a Sidney è: “Avrete forza dallo Spi-rito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni” (At 1,8).È un messaggio di forte speranza che Gesù stesso affida alla giovane Chiesa, timorosa per il suo futuro e consapevole della grande respon-sabilità del mandato di Cristo.Possiamo cogliere l’occasione di questo evento mondiale per riflet-tere su quanto siamo capaci di in-fondere speranza nei nostri giova-ni, di trasmetterla alle generazioni che sono chiamate ad abitare il nostro mondo di domani, a farlo crescere nel bene, secondo il piano di Dio.È importante chiedersi se con la nostra vita, le nostre scelte, il no-stro sguardo sul mondo siamo re-almente testimoni di questa spe-ranza, della forza che possiamo ricevere dallo Spirito Santo, da Dio stesso, per affrontare la vita con tutte le sue difficoltà.

Ascoltiamo Benedetto XVI che ha scritto un’enciclica sulla speranza cristiana: “Ora, però, si impone la domanda: in che cosa consiste que-sta speranza che, come speranza, è ‘redenzione’”?Bene: il nucleo della risposta è dato nel brano della Lettera agli Efesini (Ef 2,12, ndr): gli Efesini, prima dell’incontro con Cristo era-no senza speranza, perché erano “senza Dio nel mondo”. “Giun-gere a conoscere Dio - il vero Dio, questo significa ricevere speran-za. Per noi che viviamo da sempre con il concetto cristiano di Dio e ci siamo assuefatti ad esso, il pos-sesso della speranza, che proviene dall’incontro reale con questo Dio, quasi non è più percepibile” (Spe Salvi, 3).Dunque la speranza nasce da un vero e profondo incontro con Dio, il solo che ci rende testimoni auten-tici del suo amore e della sua for-za. È questa la speranza che il Papa vuole infondere nei giovani nella prossima Giornata della Gioventù.Ma a cosa servirà questo se tra di noi adulti questa certezza è offu-scata, annebbiata, spesso tradita dallo spirito del mondo, che tante volte ha il sopravvento sul nostro modo di vivere e di pensare.Quante cose cambierebbero se i giovani ricevessero da noi la cer-tezza della presenza di Dio, della sua guida e del suo amore che si dona gratuitamente.

Il Papa, nella sua Enciclica, indica alcune piste per far crescere la spe-ranza, aspetti della vita in cui la si può apprendere e sui quali siamo chiamati anche noi ad essere più responsabili e coerenti, per dare ai giovani la forza di affrontare il futuro con fiducia.Il primo di questi aspetti è la pre-ghiera: se è autentica e progressi-vamente purificata, essa è lo spa-zio in cui entriamo in contatto con Dio, alimentando sentimenti di pace e di amore.È apertura a Dio, che non può por-tare che bene nel cuore e che ci rende capaci di portare bene nel nostro mondo.Un altro luogo in cui la speranza può essere appresa e creata è il no-stro agire e il nostro soffrire.“Ogni agire serio e retto dell’uomo è speranza in atto” (SS 35). Agire sapendo che Dio guida la storia e l’uomo e il mondo sono nelle sue mani; soffrire per il bene e con il bene nel cuore, sapendo che ogni morte porta ad una risurrezione: questa è la speranza cristiana, che non è rassegnazione.Quante volte il nostro agire e il nostro soffrire seguono altre logi-che!L’ultimo ambito indicato dal Santo Padre è il giudizio, cioè la giustizia secondo Dio. Per il Papa, un mon-do che crea da sé la propria giu-stizia è un mondo senza speranza: e lo vediamo chiaramente dagli eventi cui assistiamo.Preghiera, senso dell’azione del-la sofferenza, giustizia: è un pro-gramma educativo e di testimo-nianza che i giovani ci chiedono.Perché non basta essere credenti, ammesso che lo siamo veramente.Dobbiamo anche essere credibili, se vogliamo affidare ai giovani la speranza che Cristo ci ha donato, speranza che, soprattutto, ci rende uomini e donne autentici.

XXIII Giornata Mondiale della Gioventù a Sidney:un segno di speranza per i nostri giovani.

Quest’anno il ricavato del Bazar natalizio è stato di Fr. 5’552.50. Con questa somma ab-biamo potuto adottare in Africa per 3 anni 3 ragazzi e un’intera famiglia con 4 figli (Florent Djekounda, anni 17, Tchad; Angelista Gorge Albert, anni 11, Tanzania; Tetilde Banda, anni 13, zambia; fam. Kapou Kokou Lomè, Togo).Un grazie di cuore a quanti, in vario modo, hanno contribuito alla realizzazione di questa importante iniziativa di solidarietà.In alto, le foto di questi ragazzi.

Roggwil, 10 novembre: festa dei nonni

Langenthal, 15 dicembre: festa di Natale

Burgdorf, 24 dicembre: dopo la veglia natalizia, insieme ai fratelli svizzeri, viene condiviso un panettone di 50 chili offerto gratuitamente.

Adozioni a distanza

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Defunta

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Missione Cattolica ItalianaRossmarktplatz 5, 4500 Solothurn, tel. 032 622 15 17,fax 032 623 81 89, Ccp. 45-1529-0, E-mail: [email protected]· Missionari: padre Pino Cervini, (padre Giuliano Dalla Sega, missionario in pensione)· Missionarie: Marianne Buch e Maddalena Grazioli· Segretaria: sig.ra Patrizia Fagone-LicataMesse domenicali· Solothurn Chiesa dei Gesuiti: ore 10.00.· Grenchen: ore 11.15.· Balsthal: ore 18.00.Messe feriali· Solothurn Chiesa dello Spirito Santo: venerdì ore 18.30 (solo quando ci sono intenzioni)· Grenchen Cappella del battistero mercoledì: ora solare alle 18.30, ora legale alle 19.00

· orari di ufficio: Lunedì: 09.00 - 11.00 Martedì: 16.00 - 18.00 Mercoledì: 09.00 - 11.00 Giovedì: chiuso Venerdì: 09.00 - 11.00 15.00 - 18.00· Ufficio del Missionario su appuntamento · Martedì: 16.00 - 18.00 · Venerdì: 16.00 - 18.00

Potete trovare i comunicati piùimportanti della Missione Cattolica Italianadi Solothurn anche suwww.mercurival.com

· Missionario: padre Juan Carlos Tejeda Perez Indirizzo: Bovetstrasse 1, 3007 Berna, tel. 031 371 02 43, fax 031 372 16 56 · E-mail: [email protected]· orario di ufficio: dal lunedì al venerdì ore 08.00 - 12.00

Ss. Messe· Konolfingen Chiesa parrocchiale: Inselistrasse 11, tel. 031 791 05 74 2a e 4a domenica del mese ore 11.00· Münsingen Chiesa parrocchiale: Löwenmattweg 10, tel. 031 721 03 73 1a domenica del mese ore 17.00· Worb Chiesa parrocchiale: Bernstrasse 16, tel. 031 839 55 75 3a domenica del mese ore 17.00

AGENDA DI FEBBRAIo 2008

Vita della Comunità

Avvisi

■ A KoNoLFINGEN Domenica 10 febbraio 1a del tempo di Quaresima: ore 11.00 S. Messa di inizio della Quaresima con il rito delle Ceneri. A questa liturgia sono invitate anche le comunità di Münsingen e Worb per una Celebrazione quaresimale Comunitaria. Martedì 12 febbraio, ore 19.30 Via Crucis Domenica 24 febbraio 3a del tempo di Quaresima: ore 11.00 S. Messa

■ A MÜNSINGEN Domenica 3 febbraio

4a del tempo ordinario; ore 17.00 S. Messa Martedì 19 febbraio, ore 19.30 Via Crucis

■ A WoRB Domenica 17 febbraio

2a del tempo di Quaresima: ore 17.00 S. Messa Martedì 26 febbraio, ore 19.30 Via Crucis

dalle Missioni diKonolfingen

Münsingen - Worb

dalla Missione diSolothurn

25° anniversario: Antonino e Rosetta Di Carlo a Worb.L’hanno festeggiato a Campofranco (Sicilia).

30° anniversario: Antonio e Antonella Bibbo40° anniversario: Giuseppe e Maria Teresa Mileto45° anniversario: Michele e Angiolina Cifellifelicitati dal Vescovo ausiliare Mons. Theurillat in occa-sione del Pellegrinaggio alla Cattedrale di Solothurn.

A tutti i festeggiati le nostre più amichevoli felicitazioni!

Il Consiglio di Missione di KoNoLFINGENorganizza presso la propria sede

Festa di Carnevale 2008Sabato, 9 febbraio 2008,con inizio alle ore 19.30

Tombola, Musica e ballo con il DUO “MUSICA È”Cena: Fr. 25.- adulti, Fr. 14.- da 6 a 12 anni

Gratis per i bambini sotto i 6 anni.Prenotarsi entro il 3 febbraio

da Giovanni Bellusci 031 711 44 69pausa pranzo 079 776 64 62

La Quaresima 2008 inizia mercoledì 6 Febbraio con Le Ceneri. La Quaresima è un tempo per convertirci, un in-vito a tornare a Dio che è Misericordia.

Catechesi AdultiA Konolfingen ore 20.00. Tema: l’Eucaristia.Quinto incontro 19 febbraio 2008.

Quaresima 2008La Quaresima è il tempo forte della conversione e del ri-torno a Dio. Nella liturgia emergono continui richiami al senso cristiano del peccato, all’umile preghiera con cui se ne domanda perdono, alla carità operosa, digiuno ed elemosina, con cui si esprime la volontà di conversione. Valorizzare questo tempo significa prendere coscienza della continua chiamata a riscoprire sia la memoria del proprio battesimo, sia la memoria del mistero della Pasqua di Cristo e della nostra pasqua uniti a lui. In questo tempo di grazia l’attenzione è rivolta a Cristo e all’uomo. La fede e la riflessione teologica della Chiesa colgono nell’incarna-zione, passione e risurrezione del Figlio di Dio la chiave per interpretare tutta la storia e il vissuto dell’umanità.La quaresima è il tempo di analizzare alcuni principi spi-rituali come: a) Conoscere la propria debolezza per cono-scere meglio Dio - b) Pregare - c) Digiunare. Padre Carlos

Nel Segno della VitaAnniversari di Matrimonio

Defunti

Rosina Mammoneanni 60† Belp 9.11.2007

Daniel Tortoraanni 22† Münsingen 4.12.2007

Ai familiari dolorosamente colpiti porgiamo le nostre più sen-tite condoglianze e l’assicurazione della preghiera.

Incontri bibliciGli incontri biblici sulle beatitudini e sul Vangelo secondo Matteo si terranno nella sala dell’Adler nelle seguenti do-meniche dalle ore 15.00 alle ore 16.30:· 17 febbraio· 09 marzo· 16 marzo (P. Innocenzo).Sono aperti a tutti.

Incontri Gruppo anzianiSolothurn: mercoledì 13 febbraio, 5 marzo, 2 aprile, nella sala dell’Adler, al 1° piano alle ore 15.00.Grenchen: sabato 9 febbraio, 15 mar-zo, 5 aprile, nella sala parrocchiale Eu-sebiushof.

Giornata mondiale del malato con Unzione degli infermiIl 10 febbraio alle ore 10.00, nella chiesa dei Gesuiti a Solothurn, verrà conferita l’Unzione dei malati alle persone anzia-ne o ammalate.Chi desidera ricevere questo Sacramento è invitato a partecipare.

Tombola MissionariaDomenica 10 febbraio ci sarà la tombo-la, organizzata dal Gruppo Missionario, nella sala dell’Adler al primo piano, coninizio alle ore 14.30. Il ricavato andrà a favore dei progetti che il Gruppo Mis-sionario e la Missione sostengono.

Celebrazioni dei BattesimiLuogo: Chiesa dei Gesuiti a SolothurnDate previste: 20 gennaio 2008 17 febbraio 23 marzo (Pasqua) 20 aprile 18 maggio 15 giugno

Pellegrinaggi della Missione nell’anno 2008· oberdorf: 1 maggio (Ascensione)· Lourdes: dall’8 al 12 maggio· Einsiedeln: 25 maggio (pellegrinaggio annuale)· Mariastein: 21 settembre· Cattedrale St. Ursen: 26 ottobre (pellegrinaggio delle famiglie e delle Missioni)

QuaresimaMercoledì delle ceneri, 6 febbraioMercoledì 6 febbraio, alle ore 19.00, nella chiesa dei Gesuiti a Solothurn, ci sarà la S. Messa di inizio Quaresima con la benedizione e l’imposizione delle ceneri.Non ci sarà la S. Messa bilingue a Grenchen.

Dalle feste di Natale alla QuaresimaQuest’anno la Pasqua è “bassa”, di conseguenza anche la Quaresima ini-zia presto.Il 6 febbraio sarà già il mercoledì del-le ceneri. A farne le spese è il carne-vale, che si riduce ai minimi storici.Pensando alla Quaresima forse civengono in mente ricordi dell’infan-zia: piccole rinunce, niente cioccola-ta, ma ancora oggi devo riconoscere che faceva bene e tuttora fa bene il non avere tutto sempre e ad ognicosto.La quaresima ci ricorda che noi cri-stiani non possiamo vivere come se esistessimo solo noi, guardare solo al

nostro benessere e interesse, fare una corsa continua ad avere sempre di più. Siamo parte del corpo di Cristo! Allora come umanità ci appartenia-mo l’un l’altro.E questa realtà profonda ci invita ad allargare il nostro orizzonte e spingere il nostro sguardo a tutta l’umanità, un’umanità che gioisce e che soffre, che è affamata di pane e anche di rapporti nuovi. Partendo da questa considerazione, la Chiesa che vive in Svizzera ha scelto come tema per la Quaresima il seguente slogan:Affinché il diritto al cibo non rimanga un pio desiderio.Conosciamo tutti le immagini di bambini che muoiono di fame, che sono in fuga, che non vengono curati … Ma anche nella nostra vita conosciamo la fame - non tanto la fame di cibo, ma “fame” per cosi dire di amicizia vera, di rapporti cordiali, di accoglienza e di amore. Anche nelle beatitudini si parla di fame: “Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati”. (Mt 5,6)È una grande promessa! Avere fame e sete di giustizia vuol dire non lasciarsi prendere dal solito tran tran di ogni giorno, ma di aprire gli occhi, di sve-gliarsi e di vivere la propria vita facendo spazio a quel Dio, che ci promette sempre il di più - per noi e per il mondo intero. Ma Dio chiede anche le no-stre mani, il nostro cuore - la nostra vita.La Quaresima sia un tempo privilegiato per lasciarci trasformare dall’incon-tro con Dio e vivere con uno sguardo che abbraccia tutta l’umanità.Per aiutarci in questo compito la nostra comunità, come già in avvento, ha scelto un tema, quello delle Beatitudini e il Vangelo di Matteo da approfon-dire:· durante le liturgie domenicali· negli incontri biblici· negli incontri con gli anziani e in preparazione all’unzione degli ammalati· in altri gruppi.

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dalla Missione diSolothurn

DefuntiVita della Comunità

25° di matrimonioAntonio e Rosaria Fragale, sposati il 19.12.1982 nella Cattedrale di Cassano Ionio (Cosenza), hanno celebrato il loro 25° anniversario di matrimonio nella chiesa dello Spirito Santo in Solothurn il 22.12.2007 insieme ai tre figli Luigi, Alessandro e Francesco, ai loro cari ed amici.

Dopo nove mesi di lavori di restauro la chiesa di Santa Maria in Balsthal potè accogliere nel suo nuovo splen-dore la comunità parrocchiale nella notte e nel giorno di Natale.Ci sembrava di sognare! Dalla cap-pella del cimitero, dove abbiamo sofferto tanto freddo, passare im-provvisamente alla nostra chiesa cisembrava di essere in paradiso.E il primo giorno dell’anno, festa diMaria Madre di Dio, in una sollenne celebrazione, presieduta dal parro-co e decano Toni Bucher e dal vi-cario episcopale Arno Stadelmann, alla presenza di una grande e am-mirata assemblea, la chiesa appena restaurata potè essere benedetta e ufficialmente inaugurata.Anche la comunità italiana, tanto affezionata a questo luogo, era pre-sente numerosa con il suo missiona-rio P. Pino.27.000 ore di lavoro ci sono volute per terminare il restauro con costi che sfiorano i 3 milioni di Franchi svizzeri. Però ne è valsa la pena.Resta però la domanda: riuscirà la comunità parrocchiale a continuare a frequentare questo luogo? E la co-munità italiana verrà più numerosa alla S. Messa?La risposta spetta ad ognuno di noi e alla nostra buona fede.Intanto anche la nostra comunità è grata a quanti si sono adoperati per il rinnovo nella nostra chiesa.

P. Pino

Ufficio consolare di SolothurnLo sportello consolare di Soletta, sito nella Bieltor, è ge-stito ogni terzo sabato del mese, dalle ore 9.00 alle ore 12.00 dal cav. Giuseppe Piscopo. Prossime date: 19 gennaio, 16 febbraio, 15 marzo.Ufficio del corrispondente consolare a Solothurn gestito dal cav. Giuseppe Piscopo, nell’ufficio sopra il ristorante Adler, sarà aperto: febbraio 6 e 20, marzo 05 e 19.

Consultorio FamiliareLo psicologo Antonio Marcello riceve su appuntamento il giovedì dalle ore 10.30 alle ore 18.30 in Gerberngasse 9 (entrata in Veilchengasse).Casella Postale 222, 4501 Solothurn, tel. 032 623 25 39, fax 032 623 75 82. E-mail: [email protected]://www.fopras.ch/Ita/ Consultorio/soletta.htm

Centro Familiare - Berna (A.C.F.E)È attivo dal 1977 ed è stato creato per volontà dei missionari dei Cantoni di Berna e Solothurn.È un servizio alla famiglia, alla coppia,

al singolo ed alla comunità per problemi di carattere psi-cologico, educativo, medico, morale, legale e sociale.Indirizzo: Seftigenstr. 41, 3007 Bern,tel. 031 381 31 06, fax 031 381 97 63E-mail: [email protected].

Patronato ACLI a SolothurnApertura d’ufficio: tutti i mercoledì pomeriggio Saman-tha Vecchio sarà a disposizione delle persone che han-no problemi di pensione, di invalidità, di trasferimen-ti contributi, che desiderano informazioni sulla Cassa Pensioni, ecc., dalle ore 14.30 alle ore 17.30 presso i lo-cali del sindacato Syna, Lagerhausstr. 1, 4502 Solothurn (vicino alla Westbahnhof), tel. 032 622 10 40.

CongratulazioniAlfonso Andrea Andreotti, dopo tanti anni di studi, il 15.10.2007 ha raggiunto il suo ideale di re-sponsabile del marketing sulle centrali nucleari nel distretto di Berna dove occupava già un po-sto di lavoro in ufficio.Congratulazioni vivissime e tan-ti auguri per un futuro pieno di soddisfazioni da tutti quelli che ti conoscono e in particolar modo dalla mamma, dal papà, dalla sorella e dal cognato.

30° di matrimonioFilomena e Aristodemo (Remo) Russo, sposati il 29 di-cembre 1977 a S. Severino di Centola (Salerno), hanno celebrato il loro 30° anniversario di matrimonio con il figlio Fabio e, presente spiritualmente, con la figlia Claudia nella chiesa dei Gesuiti a Solothurn il 30.12.2007 durante la S. Messa della Comunità.

† Maria Sibarelli- MignognaNata il 4.2.1930 a Cassano Ionio (Cosenza). Sposò Salvatore dal quale ebbe

9 figli, dei quali rimasti in vita in 5: Filomena, Rosa, Giuliana, Giuseppe e Cosimo. Vennero in Svizzera nel 1972 e si stabiliro-no a Solothurn.Ebbe ancora 11 nipoti e 4 proni-poti. Il 6 dicembre, Maria fu col-ta improvvisamente da malore e dopo vani tentativi si spense serenamente il 7.12.2008.Ora riposa nel cimitero di St. Caterina a Solothurn.

† Silvana Marchetti- PiasenteNata il 15 feb-braio 1943 ad Arina, comu-ne di Lamon (Belluno). Venne in Sviz-zera ancora

17enne presso le sue sorelle a Zurigo.Sposò Diomiro il 1° giugno del 1966 dal quale ebbe il figlio Giovanni.Dopo il matrimonio si stabilì a Solothurn, lavorando prima al ristorante Adler, gestito allora dalla Missione e poi alla Scintilla fino al suo pensionamento.Adorava la sua nipotina Chiara. Dopo pochi mesi di malattia si spense serenamente il 5.12.07 all’ospedale di Solothurn.Riposa nel cimitero di Biberist.

† Gianfranco Castaldi- CartabiaNato il 30 mggio 1936 a Omegna (Novara).Nel 1960 venne in Svizzera e la-

vorò presso la Biberstein e poi come libero professionista da marmista.Contrasse matrimonio con Vit-toria Cartabia il 27.1.1968 nella chiesa dei Gesuiti. Ebbero due figlie: Pascale e Monica.Divenne nonno della nipotina Debora.In seguito a grave malattia sispense il 27 ottobre al Bürger-spital di Solothurn.Riposa nel cimitero di Zuchwil.

Balsthal:chiesa restaurata

Giornate mondiali della gioventùIn luglio 2008 verranno celebrate le ventitreesime giornate mondiali della gioventù.Quest’anno sono in un continente lontano, in Australia, precisamente a Sydney. Si calcola che partecipino circa 600’000 giovani. È un’occasione per approfondire la propria fede insieme ai giovani di tutto il mondo, per conoscere per-sone diverse di tanti Paesi, per fare festa insieme e anche per scoprire un continente nuovo … il tutto per gioire della nostra fede cristiana. Questo incontro mondiale ha come tema centrale una frase degli atti degli apostoli: “avrete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni” (Atti 1,8)Dato che l’Australia è lontana ci so-no varie possibilità per poter par-tecipare a questo incontro: con dei giorni prima e dopo l’incontro cen-trale a Sidney, che permettono di conoscere l’ambiente diverso, di gi-rare con altri giovani il continente, di vivere in famiglie che ospitano i giovani. Presente sarà anche Papa Benedet-to XVI.Ulteriori informazioni (anche sui prezzi) insieme con le varie possibi-lità di parteciparvi si trovano sul sito internet [email protected] nella nostra zona ci sono al-cuni giovani che parteciperanno si-curamente.Chi è interessato ed è nell’età tra i 16 e i 30 anni può rivolgersi in missio-ne o anche chiedere a Kurt Schaller, Vicario della parrocchia di St. Euse-bius, a Grenchen che accompagnerà il gruppo di giovani della zona.

Lettera di ringraziamentodi P. Bernardo zontaBasel 14.12.2007Amici carissimi delle comunità della Missione di So-lothum e in particolare del Gruppo Missionario, Vi comunichiamo con gioia che abbiamo ricevuto dal vostro parroco P. Pino Cervini il contributo di CHF 5.200.-, frutto della vostra generosità, per tre proget-ti scalabriniani.La somma da voi versata sarà divisa in tre parti uguali: per la formazione dei missionari a Cape Town in Sud Africa, per la nuova Missione Tibù in Colombia e per la parrocchia Signora della pace a La Paz in Bolivia.Questo “bel gesto di solidarietà” verrà consegnato a Natale alle comunità indicate.Vi ringrazio di cuore a nome di tutti i Missionari Sca-labriniani sparsi nel mondo.Voi direte che è una goccia rispetto a tutto quello che occorre. È vero. Ma il mare, che voi ben conoscete,é formato da numerose “gocce”. Le vostre gocce di bontà formano il “mare della bontà di Dio Padre “.Un’azione di bontà e una preghiera fanno la nuova umanità di fraternità e di speranza.Grazie di cuore.Buon Natale e Felice Anno 2008.

P. Bernardo Zonta, Amministratore Regionale

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Missione Cattolica ItalianaKapellenweg 7, 3600 Thun,telefono ufficio: 033 225 03 58telefono casa: 033 225 03 45e-mail: [email protected] corrente postale Missione: 30-573834-8· Missionario: don Jan Zubrowski· Presidente Consiglio Pastorale: Rosalia Braccolino, tel./fax: 033 822 05 25Celebrazioni Festive· Thun - San Martino: ore 9.30 · Interlaken - Santo Spirito: ore 11.15· Gstaad - Sankt Joseph: prima e terza domenica del mese, ore 16.00· Spiez - Bruder Klaus: ogni primo sabato del mese, ore 16.30

· Meiringen - Guthirt: ogni secondo sabato del mese, ore 16.30 · Frutigen: (vedi la pagina di Frutigen sul Pfarrblatt)· Confessioni: prima di ogni celebrazione o su appuntamentoUfficio della MissioneIl missionario si rende disponibile nei seguenti luoghi e orari:· Thun - Santa Maria, Kapellenweg 7, da martedì a venerdì: dalle ore 09.00 alle ore 12.00· Interlaken, Parrocchia Santo Spirito, giovedì: ore 18.00-20.00· Battesimi: il sacramento viene amministrato in tutte le chiese ove celebriamo abitualmente, sempre durante la celebrazione eucaristica, a meno che non ci siano richieste con motivi particolari.· Matrimoni Annunciarsi almeno sei mesi prima della celebrazione del matrimonio.IL LUNEDÌ L‘UFFICIo DELLA MISSIoNE RIMANE CHIUSo

Vita della Comunità

AVVISI

Cappella dell´Assunzionedella Beata Vergine Mariaa Mürren

Defunti

Sociale

L’11 novembre 2007 nella chiesa di Santo Spirito a Inter-laken abbiamo celebrato la Giornata dei Popoli insieme con le diverse componenti linguistiche della parrocchia locale.

Cena di beneficenzaIl 23 febbraio 2008, a partire dalle ore 18.30, nella sala parrocchiale di San Martino a Thun si svolgerà una festa di beneficenza.

Corso di preparazione al matrimonio cristianoTutti i venerdì del mese di febbraio 2008, alle ore 20.00: incontri di preparazione alla celebrazione del matrimo-nio cristiano presso la parrocchia di Santa Maria a Thun.

Gruppo PensionatiDa osservare il seguente calendario di incontri per il 2008: 18 gennaio, 22 febbraio, 14 marzo, 18 aprile, 23 maggio, 20 giugno.

† Volpe ElpidioNato il 21 giugno 1936a Roccamontepiano (CH), morto il 21 novembre 2007 a Berna.Riposa al cimiteroStadtfriedhof a Thun.

Ai famigliari porgiamo le nostre condoglianze ed assicu-riamo la nostra preghiera.

Ex-CombattentiIl 3 novembre 2007, nella chiesa di Santa Maria si è svol-ta la celebrazione commemorativa organizzata dall’As-sociazione degli Ex-Combattenti di Thun.

Associazione dei Genitori

Il 9 settembre 2007 l’Associazione dei Genitori ha orga-nizzato una gita a Beatushöhle di Interlaken per i bam-bini della Scuola di Lingua e Cultura Italiana.

Giornata dei Popoli

† Petito MicheleNato il 1 luglio 1920a Sant’Antimo (NA),morto il 27 ottobre 2007 a Interlaken.Riposa al cimiterodi Unterseen.

dalla Missionedell’oberland Bernese

Il 1° gennaio di quest’anno è entra-ta in vigore la quinta revisione della legge sull’Assicurazione Invalidita (AI) approvata dal popolo svizzero nel giugno dell’anno scorso.La novità? essa rimette al centro dell’assicurazione l’integrazione deidisabili nel mondo del lavoro. L’assicurato deve collaborare atti-vamente a qualsiasi provvedimento che possa servire al suo inserimento e sia compatibile con il suo stato di salute.All’ufficio AI devono essere comu-nicati, sulla persona disabile, un’in-capacità lavorativa da almeno 30 giorni, oppure assenze ripetute di breve durata nel corso di un anno. Se occorre, l’interessato sarà convo-cato per un colloquio di valutazione del suo caso.Presentata la richiesta di prestazio-ni, possono essere ordinati provve-dimenti d’intervento tempestivo, affinché l’assicurato possa mantene-re il posto di lavoro attuale o essere inserito in un altro.La misura restrittiva più evidente è la soppressione del pagamento del-la rendita completiva in favore del coniuge che è una quota pari al 30% dell’importo pagato al titolare del-la rendita. Il diritto ad una rendita AI entrerà in vigore dopo tre anni di contribuzione e non dopo un solo anno, com’era stabilito prima. Nulla cambia invece sui quattro tipi di rendita secondo il grado di inva-lidità riconosciuto (40%, 50%, 60% e 70%). Ma c’è da ricordare che adesso il diritto inizia al più presto alla scadenza di 6 mesi dalla data di presentazione della richiesta di prestazioni AI: la rendita, dunque, non è più versata, come prima, re-troattivamente dalla data di inizio dell’incapacità al guadagno. Gli in-teressati perciò devono presentare il più presto possibile la richiesta di prestazioni AI. Il Patronato ACLI è a loro disposizione.

Gaetano Vecchio,patronato ACLI Zurigo

Il primo luglio 2008 avverrà il pas-saggio al nuovo numero AVS di 13 cifre, contro le 11 attuali. L’attuale sistema con un numero di 11 cifre, che permette di risalire a dati perso-nali degli assicurati, sta raggiungen-do i suoi limiti di capacità. Per que-sta ragione sarà rimpiazzato da un nuovo sistema con un numero di 13 cifre completamente anonimo, che permetterà non soltanto di miglio-rare la protezione dei dati, ma an-che di correggere alcune disfunzioni nell’ambito dell’esecuzione, creare procedure più efficienti e ridurre l’onere amministrativo per la modi-fica dei dati. Per sostituire l’attuale carta grigia, gli assicurati riceveran-no un nuovo certificato, formato car-ta di credito. Il Consiglio federale ha messo in vigore il primo dicembre la riveduta legge sull’AVS, concernen-te I’introduzione del nuovo numero d’assicurato e le necessarie modifi-che dell’ordinanza sull’AVS (OAVS). Il passaggio dell’AVS al nuovo nume-ro di 13 cifre avverrà dunque il gior-no di riferimento previsto, ossia il primo luglio 2008. In un comunicato, il Dipartimento federale dell’interno (DFI) precisa che gli assicurati non do-vranno intraprendere nulla: saranno informati automaticamente e per tempo, di regola nel secondo seme-stre del 2008 o nel 2009, dai datori di lavoro o dalle casse di compensa-zione competenti. Non sarà neppure necessario tenere a mente il proprio nuovo numero AVS a partire da una certa data. L’AVS continuerà a poter identificare gli assicurati sulla base dell’attuale numero AVS. Un promemoria del Centro d’in-formazione AVS/AI, pubblicato in collaborazione con l’Ufficio federa-le delle assicurazioni sociali, forni-sce le informazioni più importanti agli assicurati e ai datori di lavoro. L’attuale promemoria è disponibile su Internet (www.ufas.admin.ch/AVS/Progetti/Nuovo numero d’assicurato dell’AVS) e potrà essere richiesto in forma stampata presso le casse di compensazione a partire dalla metà di novembre. (ATS)

L’INPS sospendela pensione ai residenti all’estero in assenza di dichiarazione redditualeROMA - Con la circolare n. 126 del 19 novembre, l’INPS ha disposto che ai pensionati residenti all’estero che non hanno adempiuto all’obbligo di rilascio delle dichiarazioni dei redditi per l’anno 2002, così come previsto dall’art. 5 del Decreto ministeriale 12 maggio 2003, sarà sospesa la prestazione. L’Istituto ha precisato nella circolare che la norma pone a carico del pensionato residente all’estero l’obbligo di comunicare i red-diti percepiti all’estero per il fatto che tali redditi sono sottoposti a tassazione nello Stato in cui vengono percepiti e, pertanto, l’ente erogatore italiano non può venirne a conoscenza né effettua-re verifiche se manca la collaborazione del titolare della pensione. Il diritto alla pensione nasce, infatti, in presenza di requisiti reddituali che, se non pos-sono essere accertati, devono essere certificati dall’interessato per provare la persistenza della legittimazione a ri-scuotere la prestazione. L’Inps ha inol-tre ricordato che nel corso dell’anno 2003 è stata avviata, con la collabora-zione dei Patronati, una campagna per i redditi prodotti nell’anno 2002 dai pensionati residenti all’estero; tutta-via, una parte residuale di pensionati, nonostante i solleciti effettuati tramite gli Istituti bancari, non ha adempiuto all’obbligo di rilascio delle dichiarazio-ni reddituali. L’Ente previdenziale, per-tanto, ha stabilito che, in assenza della comunicazione reddituale anche per gli anni 2004 e 2005, sarà sospesa l’ero-gazione delle prestazioni collegate al reddito in godimento, utilizzando una procedura centralizzata. Tale procedu-ra consentirà di calcolare la nuova rata di pensione, con la sospensione delle quote legate al reddito; senza deter-minare, per ora, i debiti per il periodo pregresso. L’istituto ha però assicurato che, prima di mettere in pagamento importi ridotti di pensione, verrà invia-ta a tutti i pensionati inadempienti una lettera con l’invito a produrre, entro 60 giorni dalla ricezione, anche avva-lendosi dell’assistenza dei Consolati o dei Patronati, la documentazione man-cante riferita agli anni 2004 e 2005, con l’avvertenza che in caso di perdurante inerzia sarà sospesa l’erogazione della pensione. Anche le regolarizzazioni suc-cessive saranno prese in considerazio-ne dall’Inps che, ove ne ricorrano le condizioni, provvederà a ripristinare la prestazione spettante. (aise)

SVIzzERA

ITALIALa 5a revisione della legge invalidità in vigore dal 2008

Nuovo numero AVS

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Società Costume

Migranti anziani,vulnerabilità e risorse

I figli-padroni tra sesso e bullismo

Il 26 e 27 ottobre si è tenuto pressol’Università di Basilea un Simposio, organizzato dalla Medical Anthro-pology Switzerland (Commissione Interdisciplinare d’Antropologia Me-dica) in collaborazione con il Forum Nazionale Anzianità e Migrazione, dal titolo: “Anziani, anzianità e in-vecchiamento. Vulnerabilità della vecchiaia in Africa, Asia, America La-tina e Europa”. Nel contesto del Simposio un intero pomeriggio è stato dedicato alla te-matica: “Invecchiamento, migrazione e salute in Europa”. Gli interventi e la tavola rotonda hanno focalizzato la propria attenzione sulla situazio-ne generale dei migranti pensionati in Svizzera (Kaatje Sprenger, Croce Rossa Svizzera), sui loro bisogni specifici nell’ambito dell’assistenza (Sylvie Kobi, Hochschule für Soziale Arbeit Zürich, e Marina Sleptsova, Universitätsspital Basel) sul ruolo delle famiglie immigrate nel soste-gno agli anziani nonché sulle inizia-tive che le stesse comunità etniche mettono in atto a loro favore (José Baños, Progetto ¡Adentro!).Dalla panoramica dell’attuale situa-zione degli anziani di origine immi-grata in Svizzera risulta che il loro numero è destinato a crescere nei prossimi anni, anche perché tenden-zialmente il 50% dei pensionati non farà ritorno in patria.Se in questo momento sono italiani e spagnoli a rappresentare la mag-gioranza, nel prossimo futuro au-menterà anche l’eterogeneità delle provenienze, delle culture e delle condizioni sociali. Dagli studi emerge che la biografia dei migranti, giunti in Svizzera nel dopoguerra ed ora nell’età della pensione, ha forti con-seguenze sulla salute, le condizioni economiche e le aspettative di vita di queste persone. Negli anni ‘50-’60 gli immigrati venivano assunti per svol-gere lavori pesanti e poco qualificati, che hanno di fatto danneggiato la loro condizione fisica. D’altro canto la politica migratoria di allora, in-centrata sulla rotazione, e gli scarsi investimenti nell’ambito dell’inte-

grazione hanno impedito a molti un apprendimento soddisfacente della lingua locale. Questo ha come conse-guenza un più alto rischio di povertà, maggiori problemi di salute, invalidi-tà, solitudine.Per i pensionati di origine jugoslava si aggiungono come fattori di rischio l’esperienza della guerra nel proprio paese e in taluni casi lo stress per la precarietà del proprio permesso di soggiorno in Svizzera. Per quanto riguarda italiani e spa-gnoli è stato più volte lodato il pre-gevole lavoro svolto dalle associazio-ni di queste due comunità immigrate, tra cui anche le Missioni Cattoliche e la Pro Migrante.Ma soprattutto le istituzioni svizzere preposte all’assistenza e alla promo-zione della salute sono chiamate ad adeguarsi al cambiamento della po-polazione anziana.Si stanno per questo studiando dei progetti e delle forme di assistenza che possano venire incontro ai biso-gni specifici degli anziani stranieri.Si rende necessario il collegamento tra le istituzioni locali e le associazio-ni degli immigrati, per assicurare ai pensionati le informazioni necessarie nella loro lingua e la comprensione del sistema assistenziale svizzero.Negli ospedali e nelle case di riposo sarebbe auspicabile la presenza di personale bilingue dotato di compe-tenze interculturali. Oltre all’apertu-

ra interculturale delle normali istitu-zioni e dei servizi è già stata avviata la sperimentazione di nuove strut-ture come il “settore mediterraneo” all’interno delle case di riposo per accogliere gli anziani di quell’area geografica.Altro importante intervento durante il Simposio è stato quello di Claudio Bolzman, docente presso l’Haute éco-le spécialisée de Suisse Occidentale (Ginevra), che si è soffermato sul ruo-lo che le famiglie immigrate posso-no svolgere nel sostegno agli anzia-ni e il nesso che questo ha con le lo-ro condizioni di salute.Dalle ricerche emerge che i pensiona-ti stranieri in genere possono contare di più di quelli svizzeri sull’assistenza della propria famiglia in caso di ma-lattia. Tuttavia, quest’ultima non ha risorse sufficienti per assumersi tutta la responsabilità e non è in grado da sola di garantire il benessere dell’an-ziano.Altrettanto importanti sono la cono-scenza della lingua, una buona situa-zione finanziaria e soprattutto una rete di sostegno più ampia rispetto a quella famigliare. In linea genera-le gli anziani auspicano in caso di malattia non il loro inserimento in una casa di riposo, ma la possibilità di rimanere a casa propria con l’as-sistenza della famiglia e anche di professionisti.Il Prof. Bolzman ha infine evidenziato la necessità di modelli previdenziali differenziati che tengano conto delle famiglie straniere ed anche dei cam-biamenti relativi a quelle svizzere. A lungo andare l’assistenza agli anziani non può essere delegata totalmente alla famiglia di origine, benché essa rimanga centrale nel sostegno mate-riale ed affettivo delle persone.

Da un recente comunicato Ansa ap-prendiamo che “nelle case italiane spadroneggiano i figli: bambini ed adolescenti che hanno genitori ti-morosi che eccedono in permissivi-smo. Lo rileva il rapporto annuale Eurispes, realizzato con la collabora-zione di Telefono Azzurro, che par-la di “pedofobia” (paura dei piccoli NdR) e stila un atto di accusa ai ge-nitori: troppo impegnati, rientrano a casa stanchi, eccedono nell’essere accomodanti fino a rasentare l’in-differenza. A fronte di un figlio-padrone c’è un genitore permissi-vo, incapace di stabilire regole e di farle rispettare”. Resoconto avvilente: mette in evi-denza un dato di fatto che, purtrop-po, non appartiene solo al nostro Paese. Il rapporto Eurispes non parla solo di bambini sempre più tecnolo-gici, il che sarebbe positivo se non “enfatizzassero l’immediatezza e il presente”, senza un’idea del futu-ro né prospettive. Porta statistiche tutt’altro che consolanti sui “figli padroni”, avallate da due indagi-ni svolte in 52 scuole. Ne esce un “identikit del bambino” tra i 7 e gli 11 anni e quello dell’adolescente dai 12 ai 19 anni, che - dice il Presidente Eurispes, Gian Maria Fara - ritrae una “new generation”, cioè una genera-zione portata al “tutto e subito”, con conseguente crescita dell’intol-leranza nei confronti dei coetanei, dei professori e dei genitori. Da qui l’invito accorato di “restituire cen-tralità ai valori e al ruolo pedago-gico della famiglia”. E, aggiungerei io, della scuola, della televisione, dei politici e, perché no, della Giustizia.Per comprendere la gravità del feno-meno, basta indugiare su alcuni dati del rapporto. Dal quale si apprende che il 50% dei giovanissimi possiede un cellulare, ritenuto “indispensabi-le” dall’11,8% degli intervistati; che il 30% dichiara di “non poter rinun-ciare alla Tv”, il 20,2% alla Playsta-tion; che la prepotenza si fa strada anche tra di loro, sia pure in percen-tuali minime ma da non sottovalu-tare: solo il 3,2% di essi ammette di compiere atti di cyber-bullismo in-viando alle vittime materiale offen-sivo o informazioni false.Un’emancipazione che cresce con l’età. L’87% degli adolescenti, infat-ti, ritiene di poter liberamente deci-

dere sulle future scelte lavorative e l’85,3% sul modo di vestire; l’84% si dichiara libero di scegliersi gli amici e l’81,9% l’indirizzo scolastico.Con gli anni si attenua la passione per la Tv, scalzata dal telefonino e dal computer (il 78,1% naviga rego-larmente in rete); aumentano i casi di bullismo: il 35,6% dei ragazzi di-chiara di subire provocazioni e prese in giro, il 25,8% di ricevere offese e il 19,1% brutti scherzi. E diminuisce il colloquio con i genitori ai quali non raccontano più molto della loro vita quotidiana. Il tutto in nome di una libertà che però li vede schiavi delle mode. Come quella della “sniffata” che, a stare ad un’indagine della UE, mette gli adolescenti italiani ai primi posti (il 44,3%). O quella dello shottino, la “sparata in gola” di un superalcoli-co, prima di entrare in discoteca.O l’altra del botellon, cioè il ritro-varsi, con una bottiglia di vino o di alcolici, in un gruppo pronto a con-dividere, oltre alle bevute, giochi, musica improvvisata, chiacchiere e magari atti di teppismo. In effetti, dal rapporto emerge che il 49,3% dei ragazzi si ubriaca qualche volta, l’11,3% spesso e l’1,8% tutti i giorni. Trincano meno ma iniziano prima dei coetanei stranieri: a 12,2 anni contro i 14,6 della Ue. Non è un caso se, annualmente, ne muoiono 2.500 in incidenti stradali legati ad eccesso di alcool. Inevitabile che, tra sbronze ed ade-guamento alle mode, decada il sen-so del pudore. Lo si nota nell’abbi-gliamento femminile, ma soprattut-to nelle esperienze sessuali che, per il 75%, iniziano tra gli 11 e i 13 anni (secondo la Sip, Società italiana di pediatria, tra i 12 ed i 14 anni). Per puro piacere, non per passione, se

solo il 49,1% vede la sessualità come simbolo di amore: aumentano infat-ti i rapporti occasionali, passando dall’82% del 2002 al 92,3% del 2007. Neanche le bambine si sentono in colpa per questo, neppure quando fanno le “baby squillo” perché ob-bligate o per aiutare “il compagno” che deve pagarsi i debiti del gioco d’azzardo. Nessuna titubanza nem-meno ad immaginare un futuro “da velina, cubista, show girl o balleri-na” o a spendere molti euro, ogni sabato pomeriggio, nelle discoteche per ragazzini (solo a Milano ce ne sono due!) dove vanno a ballare e a “fare l’amore”. ovvio, a papà e mamma non lo di-cono, “tanto, mica rubiamo o am-mazziamo”.Troppo impegnati, i genitori rientra-no a casa stanchi ed eccedono nell’es-sere permissivi: da una parte c’è un figlio-padrone, dall’altra un padre o una madre timorosi di possibili rea-zioni aggressive, quindi incapaci di stabilire regole e di farle rispettare, e convinti che si tratta “di piccoli ca-pricci cui non conviene opporsi”. Ma non si rendono conto che, così, i figli crescono insicuri e con un gran vuo-to esistenziale ed affettivo.Da qui il bullismo. “Il bullo è un de-bole che per sentirsi forte ha bisogno di evidenziare la debolezza altrui”. Vittima è un altro debole, “l’emar-ginato, il timido o il secchione”. A dirlo è uno psicologo che incolpa di ciò gli insegnanti “assenti o distrat-ti”. Certo, la scuola, come i genitori, non educa più; ed alcuni magistrati ci mettono del loro, allorché con-dannano il docente o il padre “trop-po severo”. Anche la televisione ha le sue responsabilità, come rileva il Capo dello Stato, quando “mostra brutture e violenze” che i ragazzi non dovrebbero vedere. O quando indugia su oscenità, invita a facili guadagni, solletica il protagonismo e favorisce il nepotismo.

Non è un bell’esempio quello che la società attuale dà ai giovani sui qua-li poggia il futuro del Paese. È il caso di rendersene conto e di prendere in tempo provvedimenti.

La comunità italiana in Svizzera, così come altri gruppi di immigrati, si confronta da alcuni anni con una nuova problematica: l’aumento del numero di anziani che anche dopo il pensionamento scelgono per vari motivi di non rientrare in patria. Il fenomeno non ha mancato di attrarre l’attenzione degli studiosi e delle istituzioni, anche perché esso pone la società di fronte a nuove sfide.

di LuisaDEPONTI,CSERPE

I Relatori: Prof. Claudio BOLZMAN e José BAÑOS

Poco confortante l’ultimo rapporto Eurispes sulla gioventù moderna. Troppa permissività dei genitori e troppi esempi negativi dalla società.

Egidio Todeschini

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Gli atti di stato civile1. Il concetto di “Stato Civile”La vita umana è segnata da alcuni fatti fondamen-tali: la nascita, il matrimonio e la morte. Si tratta di situazioni che sorgono e cessano volontariamente (il matrimonio) o indipendentemente dalla nostra vo-lontà (la nascita, la morte).

Questi fatti determinano la nostra posizione (o “sta-to”) nella famiglia e nella società, in base alla quale ci poniamo in relazione con gli altri: i rapporti fa-miliari (dai quali sorgono diritti e doveri), la capaci-tà della persona di agire e di essere responsabile delle proprie azioni, gli obblighi nei confronti dello Stato.È perciò importante renderli pubblici e dare loro cer-tezza.

Il servizio di “stato civile” accerta e dà pubblicità ai fatti che costituiscono, modificano o estinguono gli stati della persona.Lo stato civile registra quindi non solo le nascite, i matrimoni e le morti, ma anche tutti gli altri even-ti che hanno influenza nella vita della persona: per esempio, i provvedimenti di adozione, di separazio-ne e di divorzio, di cambiamento del nome, di inter-dizione o inabilitazione.

Agli eventi registrati dal servizio di stato civile (so-prattutto alla nascita e al matrimonio) la nostra leg-ge collega inoltre importanti conseguenze sul pos-sesso della cittadinanza italiana.La nascita da un genitore italiano (in qualunque luo-go del mondo essa avvenga) comporta infatti l’ac-quisto automatico e immediato della cittadinanza italiana “per nascita” o jure sangunis.Con una procedura complessa determinata dalla leg-ge, il matrimonio può consentire l’acquisto della cit-tadinanza italiana al coniuge straniero del cittadino italiano.

L’atto di stato civile documenta e prova lo stato del-la persona. Di regola cioè la nascita, il matrimonio e la morte possono essere provati esclusivamente me-diante tali atti.I cittadini italiani devono quindi aggiornare questi dati, informando tempestivamente l’Amministrazio-ne pubblica riguardo qualsiasi nuovo avvenimento.

Analogamente a quello che accade in Svizzera, in Italia sono i Comuni ad occuparsi della registrazio-ne degli eventi fondamentali delle persone. In ogni Comune opera infatti un Ufficio di Stato Civile, che forma e conserva i registri di cittadinanza, nascita, morte e matrimonio.Tali registri contengono gli eventi che riguardano la popolazione residente nel Comune (cittadini italiani e stranieri). Il Comune agisce sulla base delle leggi in materia e delle direttive che fornisce il Ministero dell’Interno.

I Comuni sono responsabili della tenuta dei registri di stato civile anche per i cittadini italiani residenti all’estero, che si devono iscrivere all’A.I.R.E. (Anagra-fe degli Italiani Residenti all’Estero).In questo caso però i Comuni hanno bisogno dell’aiu-to dei Consolati, che hanno il compito di informare i Comuni italiani sulle modifiche della posizione dei connazionali residenti nella propria circoscrizione.Affinché i Consolati possano svolgere con efficienza tale compito, i cittadini italiani residenti all’estero hanno l’obbligo di collaborare, informando il Conso-lato nella cui circoscrizione risiedono di tutte le mo-difiche relative alla propria posizione di stato civile.

2. Stato civile ed anagrafe: differenzeStato civile ed anagrafe sono spesso confusi, venendo identificati con gli uffici addetti al rilascio dei certificati. Abbiamo definito il concetto di stato civile; cerchiamo ora di capire che cos’è l’anagrafe.La parola deriva dal greco e significa letteralmente re-gistrazione.

Per anagrafe intendiamo il servizio di tenuta dei registri da cui risultano il numero e le generalità delle persone che hanno la propria residenza in un determinato terri-torio (registro della popolazione residente).

Per residenza, il codice civile italiano intende il luogo dove la persona ha la propria dimora abituale, dove cioè abita normalmente.In Italia, analogamente allo stato civile, sono responsa-bili per la tenuta dell’anagrafe i Comuni: ciascun Comu-ne deve quindi registrare ufficialmente tutte le persone (italiani e stranieri) che vivono stabilmente nel suo ter-ritorio.

Il servizio di anagrafe in passato è stato regolato da disposizioni contenute nelle leggi che prevedevano un censimento, tanto che i due istituti sono stati per lungo tempo considerati interdipendenti.Al servizio anagrafico veniva attribuita una funzione di statistica demografica.Tali criteri vennero abbandonati nei primi anni del 1900, quando al censimento venne affidata una funzione sta-tistica, mentre al servizio anagrafico venne affidata una finalità amministrativa.In particolare, l’anagrafe serve a rendere noto a tutti dove vivono le persone.Dai registri anagrafici (oltre che dai registri di statocivile) i Comuni ricavano anche le informazioni ne-cessarie per compilare le liste elettorali (cioè glielenchi dei cittadini italiani in possesso del diritto di voto).

Per i concittadini che trasferiscono all’estero la residen-za, ciascun Comune deve tenere una sezione speciale dell’anagrafe della popolazione, chiamata AIRE.Per la tenuta dell’AIRE i Comuni hanno bisogno della collaborazione dei Consolati, che devono comunicare tutte le notizie riguardanti la residenza dei cittadini ita-liani residenti nella loro circoscrizione.

L’iscrizione all’AIRE, che il cittadino deve effettuare en-tro 90 giorni dalla data di arrivo nel Paese straniero o dal cambiamento di residenza all’estero, permette di ot-tenere tutti i documenti e i certificati rilasciati dal Con-solato.Non solo: se il cittadino residente all’estero non si è iscritto all’AIRE, comunicando tempestivamente tutte le variazioni di indirizzo, non potrà esercitare il diritto di voto per corrispondenza (non riceverà cioè dal Consola-to il plico elettorale in occasione delle elezioni politiche e dei referendum).

Pur essendovi una certa relazione fra anagrafe e stato civile risulta evidente la differenza:· l’anagrafe acquisisce informazioni sul cittadino, so-

prattutto sulla sua residenza, consentendo all’Ammini-strazione ed ai privati di conoscere in maniera certa la distribuzione della popolazione (italiana e straniera) sul territorio nazionale e la presenza dei connazionali residenti all’estero;

· lo stato civile documenta lo stato, la posizione della persona rispetto alla famiglia e alla società, provando nascita, matrimonio, morte e cittadinanza attraverso registri pubblici.

Presentazione

Cari connazionali,

a partire da questo numero di “Insieme” e grazie all’ospitalità che il Direttore e la Redazione della ri-vista hanno cortesemente deciso di offrirci, il Con-solato d’Italia intende aprire da queste colonne un dialogo con tutti voi. Lo scopo di tale dialogo sarà quello di illustrare i servizi che il nostro Ufficio rende alla collettività della circoscrizione, spiegare come ottenerli in maniera più rapida ed efficiente, darvi informazioni sulle attività e le iniziative che il Consolato, insieme alle istanze che rappresentano la nostra collettività, intende realizzare.Successivamente intendiamo anche iniziare una rubrica nella quale risponderemo alle vostre lette-re su quesiti di carattere generale che riguardano i servizi e le attività consolari.Questo mese desideriamo soffermarci sull’argo-mento dello stato civile e dell’anagrafe, per spie-garvi quanto sia importante per tutti voi avere presso il Consolato una posizione anagrafica e di stato civile aggiornata e regolare. Con le ultime leggi e le moderne tecnologie, infatti, i Consolati non possono più fornire servizi a connazionali che non siano regolarmente iscritti all’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (AIRE).Mi auguro che queste pagine, e le prossime, siano di vostro interesse.Aspettiamo di conoscere la vostra opinione e i vo-stri suggerimenti, che ci aiuteranno a migliorare i nostri servizi. Nicandro Cascardi Console d’Italia a Berna

3. Il nuovo ordinamento di stato civile in ItaliaA partire dagli inizi degli anni ’90 è stato intrapreso in Italia un vasto disegno di riforma della Pubblica Ammi-nistrazione.L’obiettivo è la creazione di un nuovo rapporto tra citta-dini e Pubblica Amministrazione, attraverso un ordina-mento più snello, vicino alle esigenze del cittadino.

Nel 1997 la così detta “legge Bassanini-bis” prevede la riforma dell’ordinamento di stato civile.Le linee guida principali sono: riduzione dei registri di stato civile, abbreviazione dei termini per la conclusio-ne dei procedimenti, eliminazione e semplificazione de-gli adempimenti richiesti al cittadino in materia di stato civile.

Con il Decreto del Presidente della Repubblica 3 novem-bre 2000, n. 396, si sono attuati questi principi.Rispetto al precedente ordinamento dello stato civile ri-salente al 1939, le principali innovazioni introdotte nel 2000 possono essere così riassunte:· trasferimento delle competenze dal Ministero della

Giustizia al Ministero dell’Interno;· abolizione del registro delle pubblicazioni di matrimo-

nio;· eliminazione della presenza dei testimoni in tutti gli

atti (tranne per i matrimoni civli, per ragioni di tradi-zione e di costume) e dell’indicazione della professio-ne per tutte le persone indicate negli atti;

· possibilità per il cittadino (se consentito dalla legge) di ricorrere all’autocertificazione ed alle dichiarazioni sostitutive di certificato di stato civile;

· riduzione degli adempimenti formali per tutti gli atti;· graduale sostituzione dei registri cartacei con un archi-

vio unico informatico.

4. Le competenze dell’Ufficio di Stato CivileQuesti in sintesi sono quindi i compiti dell’Ufficio di Sta-to Civile del Consolato d’Italia:· legalizzazione, se prescritta, degli atti di stato civile

emessi dall’Autorità svizzera, tradotti in lingua italia-na, e/o dichiarazione di conformità della traduzione non eseguita dall’Autorità consolare;

· ricezione e richiesta di trascrizione degli atti di nascita, di matrimonio e di morte presso i Comuni italiani;

· ricevimento e successiva trasmissione ai Comuni italia-ni dei riconoscimenti dei figli naturali, nonché dell’at-to di assenso al riconoscimento da parte dell’altro ge-nitore;

· richiesta presso i Comuni italiani ed affissione all’albo consolare delle pubblicazioni di matrimonio;

· rilascio, ove prescritto, del nulla osta per la celebra-zione del matrimonio presso le competenti Autorità svizzere;

· celebrazione del matrimonio consolare (previsto se al-meno uno degli sposi risiede nella circoscrizione e sem-pre che non vi si oppongano le leggi locali);

· ricevimento e trasmissione ai Comuni italiani delle sentenze straniere (divorzio, adozione), dopo aver controllato se rispondono ai requisiti richiesti dalla le-gislazione italiana;

· legalizzazione, se prescritta, delle sentenze straniere e certificazione che la traduzione non eseguita dall’Au-torità consolare è conforme al testo originale redatto in lingua straniera.

Consolatod’Italia

a Berna

Consolato d’Italia a BernaBelpstrasse 11, CH-3007 BernaTelefono: 031 390 10 10 oppure 031 390 10 11Fax: 031 382 49 32

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Utile a sapersi

Passaporto(2a parte)

Il passaportoè undocumentodi viaggioe di riconoscimento.Ha una validitàdi 10 anni.

Atto di assensoÈ l’autorizzazione prevista dalla leggeper il rilascio o il rinnovo del passaportoai genitori di figli minorenni.

Come fare per rilasciare l’atto di assenso?Occorrono:· apposito modulo, debitamente compilato;· fotocopia del documento di riconoscimento del firmatario.Nota: Nel caso in cui il genitore che deve dare l’assenso non è cittadino dell’Unione Europea, la sua firma deve essere autenticata.

Come fare se uno dei genitori si rifiutadi firmare l’atto di assenso?Occorre:· istanza diretta all’Autorità consolare, nella sua qualità di giudice tutelare

(vedi nota), sottoscritta dal genitore richiedente e nella quale potrebbero essere spiegati i motivi del rifiuto dell’altro genitore o la sua irreperibili-tà.

Nota: Quando un minore non abita nella Circoscrizione, il giudice compe-tente è quello del luogo di residenza del minore stesso.L’autorità consolare, valutata la richiesta, può autorizzare il rilascio del pas-saporto al richiedente, con apposito decreto.Il servizio può essere richiesto all’Ufficio consolare per posta, per fax o di persona.

Come fare per ottenere il rilascio del passaporto di un minoreo l’inclusione di un minore sul passaporto dei genitori?Occorrono:· apposito modulo, debitamente compilato da entrambi i genitori o da uno

di essi con atto di assenso dell’altro genitore (vedi nota sotto).· due fotografie del minore, se maggiore di dieci anni, (uguali, frontali, a

colori formato 24x32 mm), di cui una autenticata.Nota: Nel caso in cui non sia possibile avere l’assenso, occorre l’autorizzazio-ne del giudice tutelare (Autorità consolare, se all’estero).Il servizio può essere richiesto all’Ufficio consolare per posta (ove si dispon-ga della fotografia autenticata), di persona (insieme al minore), oppure tra-mite persona (insieme al minore) debitamente delegata con atto scritto, accompagnato da fotocopia del documento di identità del delegante.

Pratiche

consolari

Comefare?

Qui da noiAuto: ritiro dellapatente all’esteroI conducenti ai quali è stato ritirato il permesso di circolazione fuori delle frontiere svizzere per aver violato il codice della strada, si vedranno ri-tirata la patente anche in Svizzera. Per ragioni di sicurezza, la Svizzera ha tutto l’interesse che i titolari di un permesso di circolazione svizzero rispettino anche le regole della circo-lazione fuori del suo territorio.Questa decisione legislativa mette fine all’impunità della quale benefi-ciavano, in Svizzera, le persone che infrangevano il codice della strada in un altro Paese.

Il treno delle autoChi scende in Italia in auto e desi-dera evitare i frequenti ingorghi del Gottardo, tra le altre alternative ha anche quella di passare per Briga via Kandersteg e Goppenstein e utiliz-zare i treni-auto. Si ha la possibilità tra l’altro di riposarsi. La durata del tragitto è di circa 15 minuti. I treni circolano dalle 6 del mattino fino a sera, alla cadenza di ogni mezz’ora. Le partenze avvengono ai 25 e ai 55 minuti. Il nuovo tunnel di base del Lötschberg facilita maggiormente il tragitto.Per chi lo desidera, vi è sempre la possibilità di continuare con il treno nel tragitto Briga-Iselle (tunnel del Sempione) con 20 minuti di percorso dalle 5.45 del mattino alle 21.45Per maggiori informazioni:www.bls.ch oppure 031 327 41 50 oppure www.ffs.ch

La ConsolazioneUna bambina torna dalla casa di una vicina alla quale era ap-pena morta, in modo tragico, la figlioletta di otto anni.“Perché sei andata?” le domanda il padre.“Per consolare la sua mamma”.“E che potevi fare, tu così piccola, per consolarla?”“Le sono salita in grembo e ho pianto con lei”.

I due fazzolettiAlla scuola materna, un bambino portava sempre due fazzo-letti. La maestra gli chiese perché: “Uno è per soffiarmi il naso; l’altro per asciugare gli occhi di quelli che piangono”. (Tu, li porti due fazzoletti?)

Trattare bene i nonni!“Caro signor sindaco, io ho un nonno molto vecchio e malato e siccome all’ospedale dei vecchi non c’era posto l’hanno mes-so in manicomio. Per farlo sembrare matto lo fanno cantare e lo mandano a letto con un cane di stoffa. Ieri sono andato a trovarlo e mi ha detto di scriverti che lui canta ma poi piange perché non è matto. Che ne dici?”

omaggio alla maestraUn giorno ho portato un mazzo di fiori alla maestra e lei mi ha dato uno schiaffo perché i fiori erano bagnati e gli ho sporcato il vestito. Hanno ragione le api che i fiori li mangiano!

Poveri ma belliNella mia casa ci sono due stanze, due lettini, una piccola fine-stra e un gatto bianco. Nella mia casa mangiamo solo la sera quando il mio babbo torna a casa la sera con il sacchetto pieno di pane e di pesce secco. Nella mia casa siamo tutti poveri ma il mio babbo ha gli occhi celesti, la mia mamma ha gli occhi celesti, io ho gli occhi celesti e anche il mio gatto ha gli occhi celesti. Quando siamo tutti seduti a tavola nella nostra casa sembra che ci sia il cielo.

Tema: Una gita sulla neve. SvolgimentoPer Capodanno abbiamo fatto una gita scolastica sull’Et-na con la signora Direttrice a tariffa ridotta. Arrivati sul-la cima del vulcano è stata una sorpresa per tutti: c’era il cono gelato! Siccome si scivolava, ci tenevamo per mano per non cadere da soli.Poi abbiamo giocato tutti. Orlandini lanciava le palle di neve a perdita d’occhio. L’occhio era di Galbusera. Poi siamo entrati nel rifugio per fare la merenda, e siccome ognuno aveva solo del pane, il Maestro ci ha dato del salame a tutti, compresa la signora Direttrice. La quale ci ha fatto un discorso augurando a tutti una buona fine, nella speranza che nel nuovo anno ognuno di noi passi a miglior vita.

Intervallo

A scuola dei bambini

obesità preoccupanteTroppi bambini e ragazzi in sovrap-peso anche in Svizzera: uno su cin-que. E la cosa preoccupa il Governo, deciso a intervenire fin dalla loro più tenera età. La campagna nazionale, avviata l’anno scorso con il motto “La Svizzera mette pancia” prose-guirà fino al 2010.È indispensabile naturalmente la col-laborazione dei genitori.

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