CIBO · 2008-04-23 · Settore Agro-Alimentare Tedesco)essa godrà di due momenti qualificanti: il...

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Page 1: CIBO · 2008-04-23 · Settore Agro-Alimentare Tedesco)essa godrà di due momenti qualificanti: il 5 maggio, per l’inaugurazione di Cibus 2008, saranno presen-ti a Parma rappresentanti

Nel romantico setting medievale di Borgo dell’Ore, pressoPalazzuolo sul Senio - “Villaggio Ideale” per la ComunitàEuropea - Ercole Lega e la moglie Roberta accolgono i propri

ospiti con la leggendaria ospitalità romagnola presso quello che sipuò ormai definire un piccolo tempio dell’artigianato gastronomicolocale: la Locanda Senio. Delizioso ristorante reso celebre dallacucina tradizionale di Roberta Lega e da una carta attenta alle stagio-ni ed ai preziosi frutti del territorio, la Locanda si avvale anche dellacollaborazione col “Porcaro Medievale” Marco Minardi, raffinatoallevatore di Mora Romagnola e Cinta Senese impegnato in un per-corso di selezione del suino in regressione teso all’ottenimento dimaiali aventi caratteristiche arcaiche dal fenotipo simile a quello deisuini di 700 anni fa. E proprio l’amicizia fra Lega e Minardi è allabase di un progetto di valorizzazione di questa suggestiva parte diMugello denominata con geniale intuizione “Romagna Fiorentina”:esso vede coinvolti l’Agriturismo Le Panare, proprietario del marchio“Il Porcaro Medievale”, la Locanda Senio, le Coltellerie Berti, la UIRe l’azienda Badia di Susinana, proprietaria del laboratorio scuola ovesi svolgono le lezioni di cucina e le degustazioni di vino e olio tenu-te dai Lega. Dotata di suggestive camere e suite e immersa in unanatura davvero idilliaca,la Locanda proponepacchetti comprendentidegustazioni, lezioni dicucina, trattamenti pres-so un centro benessere,escursioni a piedi, bici ocavallo e la disponibilitàdi un percorso di golfdistante solo 30 km.

La terra ed i suoi frutti, i prodotti dell’orto, sono la nostrapassione, il cuore stesso della nostra idea imprenditoriale.Non sembrano passati quasi vent’anni ma solo un giorno

dalle prime confezioni vendute, dall’idea che la IV gamma fossela strada giusta da percorrere per offrire un prodotto lavoratoindustrialmente, ma genuino e di alta qualità. Oggi i risultati cidanno ragione: negli ultimi anni la IV gamma è cresciuta a livel-li inaspettati e l’Italia è oggi il secondo Paese europeo nel con-sumo di insalate pronte all’uso. I Prodotti Agrimax garantisconola qualità, l’igiene e l’innovazione tecnologica indispensabili peravere la fiducia dei consumatori, sempre più esigenti e informa-ti. L’esperienza accumulata nella coltivazione dei campi, aperti oin serra, nella selezione dei prodotti, nel supportare coltivazioniecologicamente sostenibili e nella preparazione dei prodotti diIV gamma, fa della Agrimax Srl un’azienda radicata nella tradi-zione agricola millenaria ma rivolta al futuro. Grazie all’impegnodi tutto lo Staff portiamo sulle tavole dei clienti prodotti lavora-ti che conservano le caratteristiche di bontà e freschezza dellaverdura appena raccolta. Agrimax opera nel pieno rispetto dellenormative vigenti in materia di sicurezza alimentare, con unSistema di Qualità Certificato UNI EN ISO 9001:2000 atto a rea-lizzare un processo di continuo miglioramentoper lo sviluppo dell’azienda.

Alla riscoperta deisapori medievali nella“Romagna Fiorentina”

SEGUI IL SENTIERO DELLA FRESCHEZZA

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Dal 1985 è la più completa rassegna del-l’Italian Food a livello internazionale(sono 2.400 i marchi del Made in Italy

presenti) e in questi anni ha saputo farsi inter-prete delle esigenze di business dalle aziendeespositrici e dalle associazioni di categoria(Federalimentare ne condivide il marchio conFiere di Parma); si è dimostrato strumento affi-dabile di promozione del Made in Italy alimen-tare in tutto il mondo (Mincomes ed ICE, Mipafe Buonitalia, Regione Emilia Romagna nesostengono l’attività internazionale) e ha sapu-to mantenersi in linea con le esigenze del mer-cato globale rinnovandosi profondamente; dasempre favorisce l’incontro tra le realtà italianedel settore e le più importanti catene della GDOmondiale, presenti nei mercati di riferimentoper l’export alimentare di qualità (oltre 250 ibuyer esteri in rappresentanza di 55 Paesi).Stiamo parlando di Cibus, il Salone Internazio-nale dell’Alimentazione, che anche quest’annovedrà la propria quattordicesima edizionetenersi dal 5 all’8 Maggio presso la Fiera diParma.E proprio la nuova collocazione della rassegnanel calendario settimanale (lunedì-giovedì) rap-presenta la prima novità di Cibus 2008, conce-pita per acuire la vocazione “professionale”della manifestazione.Nell’anno che ha registrato il rallentamento deiconsumi interni - “Stagnazione non più con-giunturale ma strutturale…” secondo il titolaredel Mipaf Paolo De Castro - con un fatturatodelle vendite alimentari 2007 che si è fermatoad un +0,9%, contro il +1,8% del 2006 (fonteFederalimentare), arrivano dall’export le notiziepiù liete per il Made in Italy, con 18 miliardi dieuro di fatturato ed un +8% rispetto al 2006.Significative le performance di alcuni comparti,come la birra (+44,9%), il caffè (+16,7%), il

lattiero-caseario (+15,9%) e il riso (+13,6%).Dinamiche significative anche per comparti giàmolto export-oriented, come la pasta (+11,6%),la trasformazione di frutta (+13,6%) e di ortag-gi (+12,1%), le acque minerali e gassose(+10,0%). Più scarse, anche se in linea con lamedia, le performance della carni preparate(+8,5%) e del dolciario (+7,4%). In frenata glioli e grassi, in particolare l’olio di oliva. Significativi anche i dati che riguardano glisbocchi-paese: la Germania si conferma primopartner commerciale delle aziende agroalimen-tari italiane con una quota del 17,8%, seguita -malgrado la svalutazione del dollaro - dagliStati Uniti con il 12,7% e dal Regno Unito conil +10,1%.Proprio la Germania sarà Paese Focus dell’edi-zione 2008: una presenza, quella tedesca, fortedi 25 aziende e due aree espositive distinte (nelpadiglione 1 del lattiero-caseario e nel padi-glione 6 dedicato ai Territori ed alle Istituzioni). Grazie alla regia del CMA Italia (filiale italianadella CMA GmbH, Centrale di Marketing delSettore Agro-Alimentare Tedesco) essa godràdi due momenti qualificanti: il 5 maggio, perl’inaugurazione di Cibus 2008, saranno presen-ti a Parma rappresentanti delle Associazionidegli Industriali e delle principali major dellaGDO tedesca, rappresentate da una folta dele-gazione di buyer, mentre il 6 maggio, in colla-borazione con Lebensmittelzeitung, si terrà ilconvegno “La disponibilità delle risorse ali-mentari nel prossimo futuro - i nuovi rischidella food economy globale” a cui partecipe-ranno Markus Kraus, Direttore Generale CMAGmbH, Peter Esser, Direttore Lebensmittelzei-tung e Ulrich Noehle, dell’Università Tecnica diTU Braunschweig. Proprio i dati confortanti provenienti dall’exportagroalimentare 2007 e il successo che stanno

riscuotendo i prodotti Made in Italy sulle tavo-le di tutto il mondo, sono alla base del proget-to di incoming di buyer esteri che di Cibus2008 ha realizzato per questa sua quattordice-sima edizione. Un investimento di 600 milaeuro, oltre 250 buyer esteri invitati provenientida Argentina, Australia, Austria, Brasile, Bulga-ria, Canada, Cina, Corea, Danimarca, Francia,Germania, Giappone, Hong Kong, India, Iran,Irlanda, Kazakistan, Malesia, Olanda, Polonia,Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca,Repubbliche Baltiche (Estonia, Lettonia), Rus-sia, Scandinavia (Finlandia, Norvegia, Svezia),Singapore, Siria, Spagna, Svizzera, Thailandia,Turchia, Ucraina, Ungheria, USA; prime confer-me dalle grandi major della GDO mondialecome gli statunitensi di C&S Wholesale Gro-cers Inc., Costco, Food Emporium, MortonWilliams Assoc. Supermarkets, Sysco, Weg-man’s e Whole Foods, i russi di Gourmet Club,Sedmoi Continent, Globus Gourmet, GUM,Market Union, Cash and Carry e Azbuka Vkusa,

i lettoni di SIA Rimi Baltic Group, i portoghesidi Jeronimo Martins e gli uomini-acquisti diMETRO, provenienti da 25 Paesi, di Auchan, diTesco e di Carrefour. Senza dimenticare gli oltre2.900 buyer della GDO italiana, per i quali è infase di definizione l’iniziativa “Con gli occhi deiBuyer”. Tale progetto di incoming si concretiz-zerà in una fitta serie di incontri B2B tra gli expoed i buyer. E proprio al rapporto tra aziende eGDO saranno anche dedicati “GDO e PMI: lapartnership possibile. Casi eccellenti di svilup-po del business” (mercoledì 7 maggio, ore10.00) ed il Convegno di Federdistribuzione“GDO e Industria agroalimentare: una filieraefficiente in favore del consumatore” (giovedì 8maggio, ore 10.30).

Un percorso di grande consapevolezza lungo la strada della qualità

Nell’ottica della crescente globa-lizzazione dei mercati mondiali,consapevole delle nuove

opportunità internazionali, la PUGLIAha intrapreso la strada della qualità. Isuoi prodotti guadagnano fama suimercati dei paesi terzi che richiedonostandard qualitativi molto elevati, siasul prodotto sia sul global service.Terza regione italiana, prima regionedel Mezzogiorno per esportazioni diprodotti orticoli sul mercato comuni-tario, la regione è stata comunquel’unica a registrare nel 2007, unincremento superiore al 4% delle sueesportazioni di prodotti agricoli. Risultato significativo, accompagnatoda altrettanti traguardi in campo isti-tuzionale: nel corso del 2007 è stataapprovata con il contributodell’Assessorato quale regione capo-fila in materia di Agricoltura la riformaO.C.M. ortofrutta; inoltre, si sonoottenuti due importanti riconosci-menti I.G.P. (Indicazione GeograficaProtetta) sull’Uva di Puglia e sullaCiliegia Terra di Bari (7.200 ettari con

una produzione di 500.000 quintali dicui il 30% esportato).“La Puglia” - ci ricorda l’Assessorealle Risorse Agroalimentari dellaRegione, Enzo Russo - “produce oltreun quinto dell’ortofrutta italiana: oltreil 75% dell’uva da tavola delle qualitàItalia, Vittoria, Regina, Palieri, RedGlobe, oltre il 30% dei principaliortaggi e insalate (cavolfiori, cavoli,indivia, lattuga). E non solo: è anchela prima produttrice di ciliegie dellavarietà Ferrovia, ed è ancora primaregione per la produzione di prezze-molo, sedano da costa, pomodori,cetrioli da mensa, carciofi, finocchi,piselli freschi e peperoni, e secondaregione in Europa per la produzionedi asparagi (la provincia di Foggia èla prima in Europa con 1200 ettari euna produzione di 6.000 tonnellate)”.Ai vertici nazionali per estensione delvigneto e volumi di produzione, laPuglia continua a riscuotere consensicrescenti in Italia e all’estero. Stimedel 2008, infatti, indicano che gli etta-ri vocati a vigneto sono 111.050 con5.442.000 ettolitri di vino prodotti.

Con una produzione così elevata, laPuglia si afferma dunque un vero eproprio colosso enologico. Si deducequindi facilmente da cosa sia deriva-to l’appellativo di “cantinad’Europa”.Grande è stato infine nellescorse settimane il successo alVinitaly/Sol, dove i vini pugliesihanno fatto incetta di premi e ricono-scimenti forti di essere rappresentati-vi dell’unica regione che non ha fattoricorso all’arricchimento sulla ven-demmia 2007.“Il valore aggiunto prodotto in agri-coltura dalla nostra regione” - affermaancora l’Assessore Russo - “è pari al10% circa, contro il 7% delMezzogiorno, il 3% dell’Italia, il 2,5%dell’Unione Europea. La strada dellaqualità vede sempre migliori risultatigrazie ad un lavoro in rete ed ad unaconcertazione tra soggetti istituziona-li, università, istituti di ricerca, asso-ciazioni di categoria, nella consape-volezza che con tale ”sistema” pos-siamo affrontare la competizione inmaniera adeguata. Oggi abbiamo lacertezza che nei vari comparti, e inparticolar modo in quello dell’olio edel vino, la nostra regione sia sinoni-mo di prodotto di qualità: il nostroterritorio sta lavorando per migliorareogni aspetto sia del contesto sia dellaproduzione, ed è quindi in grado diproporre con orgoglio prodotti dinotevole interesse, apprezzati dalconsumatore come dal degustatorepiù esperto, facendo sì che anche i

controlli funzionino e contribuiscanoa tutelare produttori onesti e consu-matori, intervenendo su qualche sin-golo truffatore. Non a caso i volumidell’export sono notevolmente cre-sciuti e, a questo riguardo, le statisti-che ufficiali (Istat) parlano chiaro: nelcorso di questo ultimo anno si è regi-strato un continuo aumento delleesportazioni”.Merito sicuramente delle aziende, cheriescono a realizzare un prodottoestremamente competitivo sotto ilprofilo del rapporto qualità/prezzo,esaltando così la credibilità e l’imma-gine dei vini Doc e Igt Puglia, degliolii Dop e dell’ortofrutta agli occhidegli operatori.Risultati di tutto rilievo si ottengonoanche nel comparto biologico, lavo-rando su qualità e ricerca. Importantii ritorni in termini di immagine e pro-mozione del brand “Puglia” conse-guiti con la partecipazione alle piùprestigiose fiere ed eventi nazionalied internazionali con un format e unprogetto coordinato, accompagnatoda un ristorante itinerante per ladegustazione dei nostri prodotti.

Una frontiera fondamentale per lenuove generazioni, che devono inte-ragire con modelli di promozione einnovazione sostenibili in un rinno-vato approccio ambientale capace ditutelare le biodiversità del nostrostraordinario e generoso territorio. “In Puglia” - conclude Russo - “c’è lacultura, l’arte, la civiltà del mangiarbene e la qualità dei prodotti tipici. Il sapore del mare e quello della terrasi esaltano in ricette che solo nell’at-mosfera di Puglia si gustano in tuttala loro squisitezza. La fragranza e ilsapore del pane, la pasta di granoduro, le verdure coltivate a due passidal mare, l’uva e le ciliegie, l’olioextravergine di oliva, i dolci di man-dorla, sono un patrimonio inestima-bile che vogliamo condividere contutto il mondo”.

Riso Beretta è stata fondatada Vincenzo Beretta nel 1927 aZerbolò (Pavia) piccolo paeseagricolo della Lombardia,dove ancora oggi ha sede.L’azienda acquista dagli agri-coltori locali tutte le varietà diriso italiano, le lavora, le sele-ziona le confeziona e infine levende garantendo, grazie aduna filosofia basata sul princi-pio della “Qualità Assoluta delprodotto Riso”, standard qua-litativi elevati e in grado disoddisfare anche la clientelapiù esigente. Il core businessè rappresentato dalla trasfor-mazione e commercializzazio-ne di tutte le varietà di RisoItaliano - Carnaroli, Arborio,Vialone Nano - a marchioBeretta; da Risi Italiani Extra,da mix per risotti pronti, dasemole di mais a cottura tradi-zionale ed istantanea, da PastaGluten Free, a base di Farinadi Riso e da risi provenienti da

tutto il mondo. Inoltre l’azien-da commercializza risi blen-ded aromatizzati naturali adattiper la preparazione di piattidella cucina etnica, dellagamma Riceselect (provenien-ti dal Texas), come Texmatiwhite e Texmati Brown;Jasmati, Kasmati, Sushi,Royal Blend (un mix di 5 tipidi riso differenti) tutti GMOfree, naturali, senza aggiuntadi coloranti o conservanti.Sensibile anche alle tematichemondiali dello sviluppo deipopoli sottosviluppati l’azien-da dal 2004 ha introdotto sulmercato italiano anche risoproveniente dal MercatoEquosolidale.

[email protected]

Ass. alle Risorse Agroalimentaridella Regione, Enzo Russo

[email protected].

CIBUS 2008:il mondo del business a Parma

Nuove importanti strategie di ampliamento e diversificazione

Azienda leader nel mercato dellespecialità di selvaggina, Ber-nardini Gastone Srl realizza e

vende prodotti di fascia elevata,caratterizzati da un rapportoqualità/prezzo decisamente competi-tivo. Pur avendo un core businessrappresentato per circa il 90% delfatturato dalla prosciutteria stagiona-ta di selvaggina - cinghiale, cervo oalce - l’azienda garantisce una varie-tà di prodotti capace di spaziare dagliantipasti fino a leggeri e nutrientisecondi: 14 tipi di carne - tra cuicervo, daino, alce, capriolo, struzzo,oca, anatra, fagiano, capra, tacchino,bue, maiale, cavallo, camoscio erenna - trasformata in prelibati pro-sciutti, salami, pezzi interi, tranci oaffettato, carpacci, salse e piattisemipronti, con la possibilità di rea-lizzare ogni prodotto su specificheindicazioni del cliente.

E proprio il plus dell’assortimento edi una notevole flessibilità di produ-zione e consegna permette all’azien-da di aumentare le vendite sui mer-cati già consolidati, dall’altra a per-seguire una strategia di diversifica-zione approdando a mercati diversi oampliando ulteriormente la propriagamma. Nell’ottica di ampliare il fat-turato massimizzando le propriecapacità produttive e la notevoledotazione di know-how di cui dispo-ne, Bernardini sta investendo risorsesu due diversi progetti di diversifica-zione prodotto/mercato: il primo -che permette un incremento dellaproduzione supportabile grazie agliampliamenti industriali in corso -prevede una permeazione versonuovi mercati considerati estrema-mente interessanti, rappresentatisoprattutto dai Paesi Esteri; il secon-do - destinato prevalentemente almercato italiano - consiste invecenella diversificazione di prodotto tra-mite l’introduzione di articoli a basepesce, per la realizzazione dei quali èstata adibita un’apposita struttura.Sta infatti per essere realizzata una

linea completa di affumicati di pescecostituita da tranci affumicati dispada, tonno, marlin, baccalà, cerniae branzino.Ogni prodotto di Bernardini Gastonenasce sotto un accuratissimo con-trollo tecnologico e della tracciabili-tà di filiera: le carni sono derivanti daanimali nati e cresciuti allo statobrado nelle foreste o nei pascoli dialta montagna dei vari paesi di pro-venienza, e vengono acquisite dal-l’azienda dopo una rigorosa selezio-ne dei fornitori e delle materie prime.Caratterizzate dal bassissimo conte-nuto di grassi e colesterolo, le spe-cialità dell’azienda sono reperibilianche nella GDO, dove i prodotti vengono confezionatigià preaffettati in un apposito packa-ging dedicato, per mantenerne intattii sapori e le caratteristiche organo-lettiche.

Riso Beretta di qualità da tre generazioni

iniziative editoriali per la comunicazionewww.comunicazionediretta.it

progetto e realizzazione a cura di:

www.bernardinigastone.it

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