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20.00. Domenica delle Palme. Passione del Signore. - PowerPoint PPT Presentation

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Passione del SignoreDomenica delle Palme

In quel tempo, Ges camminava davanti a tutti salendo verso Gerusalemme. Quando fu vicino a Btfage e a Betnia, presso il monte detto degli Ulivi, invi due discepoli dicendo: Andate nel villaggio di fronte; entrando, troverete un puledro legato, sul quale non mai salito nessuno. Slegatelo e conducetelo qui. E se qualcuno vi domanda: Perch lo slegate?, risponderete cos: Il Signore ne ha bisogno. Dal Vangelo secondo Luca 19, 28-40

3Pueri Hebraeorum portantes ramos olivarum, obviaveruntDomino clamantes ed dicentes: Hosanna in excelsisDel Signore la terra e quanto contiene, luniverso e i suoi abitanti. lui che lha fondata sui mari e sui fiumi lha stabilita.

Papa Francesco

Omelia della Messa nella Domenica della Passione o delle Palme

Basilica di S. Pietro in Vaticano 24 marzo 2013

Gli inviati andarono e trovarono come aveva loro detto. Mentre slegavano il puledro, i proprietari dissero loro: Perch slegate il puledro?. Essi risposero: Il Signore ne ha bisogno. Lo condussero allora da Ges; e gettati i loro mantelli sul puledro, vi fecero salire Ges. Mentre egli avanzava, stendevano i loro mantelli sulla strada. Dal Vangelo secondo Luca 19, 28-40

6Le folle degli Ebrei, portando rami dulivo, andavano incontro al Signoree acclamavano a gran voce: Osanna nellalto dei cieli.Chi salir il monte del Signore? Chi star nel suo luogo santo?Chi ha mani innocenti e cuore puro, chi non pronunzia menzogna.

Era ormai vicino alla discesa del monte degli Ulivi, quando tutta la folla dei discepoli, pieni di gioia, cominci a lodare Dio a gran voce per tutti i prodigi che avevano veduto, dicendo: Benedetto colui che viene, il re, nel nome del Signore. Pace in cielo e gloria nel pi alto dei cieli!. Alcuni farisei tra la folla gli dissero: Maestro, rimprovera i tuoi discepoli. Ma egli rispose: Io vi dico che, se questi taceranno, grideranno le pietre. Dal Vangelo secondo Luca 19, 28-40

8Le folle degli Ebrei, portando rami dulivo, andavano incontro al Signoree acclamavano a gran voce: Osanna nellalto dei cieli.Egli otterr benedizione dal Signore, giustizia da Dio sua salvezza.Ecco la generazione che lo cerca, che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.

Ges entra in Gerusalemme. La folla dei discepoli lo accompagna in festa, i mantelli sono stesi davanti a Lui, si parla di prodigi che ha compiuto, un grido di lode si leva: Benedetto colui che viene, il re, nel nome del Signore. Pace in cielo e gloria nel pi alto dei cieli

Folla, festa, lode, benedizione, pace: un clima di gioia quello che si respira. Ges ha risvegliato nel cuore tante speranze soprattutto tra la gente umile, semplice, povera, dimenticata, quella che non conta agli occhi del mondo. Lui ha saputo comprendere le miserie umane, ha mostrato il volto di misericordia di Dio e si chinato per guarire il corpo e lanima.13Questo Ges. Questo il suo cuore che guarda tutti noi, che guarda le nostre malattie, i nostri peccati. E grande lamore di Ges. E cos entra in Gerusalemme con questo amore, e guarda tutti noi. E una scena bella: piena di luce - la luce dellamore di Ges, quello del suo cuore - di gioia, di festa.Allinizio della Messa labbiamo ripetuta anche noi. Abbiamo agitato le nostre palme. Anche noi abbiamo accolto Ges; anche noi abbiamo espresso la gioia di accompagnarlo, di saperlo vicino,

presente in noi e in mezzo a noi, come un amico, come un fratello, anche come re, cio come faro luminoso della nostra vita. Ges Dio, ma si abbassato a camminare con noi. E il nostro amico, il nostro fratello. Qui ci illumina nel cammino. E cos oggi lo abbiamo accolto. 16E questa la prima parola che vorrei dirvi: gioia! Non siate mai uomini e donne tristi: un cristiano non pu mai esserlo! Non lasciatevi prendere mai dallo scoraggiamento!

La nostra non una gioia che nasce dal possedere tante cose, ma nasce dallaver incontrato una Persona: Ges, che in mezzo a noi; nasce dal sapere che con Lui non siamo mai soli, anche nei momenti difficili, anche quando il cammino della vita si scontra con problemi e ostacoli che sembrano insormontabili, e ce ne sono tanti! E in questo momento viene il nemico, viene il diavolo, mascherato da angelo tante volte, e insidiosamente ci dice la sua parola. Non ascoltatelo! Seguiamo Ges! Noi accompagniamo, seguiamo Ges, ma soprattutto sappiamo che Lui ci accompagna e ci carica sulle sue spalle: qui sta la nostra gioia, la speranza che dobbiamo portare in questo nostro mondo. E, per favore, non lasciatevi rubare la speranza! Non lasciate rubare la speranza! Quella che ci d Ges.Ma ci chiediamo: Seconda parola. Perch Ges entra in Gerusalemme, o forse meglio: come entra Ges in Gerusalemme? La folla lo acclama come Re. E Lui non si oppone, non la fa tacere (cfr Lc 19,39-40).

Ma che tipo di Re Ges? Guardiamolo: cavalca un puledro, non ha una corte che lo segue, non circondato da un esercito simbolo di forza. Chi lo accoglie gente umile, semplice, che ha il senso di guardare in Ges qualcosa di pi; ha quel senso della fede, che dice: Questo il Salvatore.Ges non entra nella Citt Santa per ricevere gli onori riservati ai re terreni, a chi ha potere, a chi domina; entra per essere flagellato, insultato e oltraggiato, come preannuncia Isaia nella Prima Lettura (cfr Is 50,6); entra per ricevere una corona di spine, un bastone, un mantello di porpora, la sua regalit sar oggetto di derisione; entra per salire il Calvario carico di un legno. E allora ecco la seconda parola: Croce. Ges entra a Gerusalemme per morire sulla Croce. Ed proprio qui che splende il suo essere Re secondo Dio: il suo trono regale il legno della Croce!

Penso a quello che Benedetto XVI diceva ai Cardinali: Voi siete principi, ma di un Re crocifisso. Quello il trono di Ges. Ges prende su di s... Perch la Croce? Perch Ges prende su di s il male, la sporcizia, il peccato del mondo, anche il nostro peccato, di tutti noi, e lo lava, lo lava con il suo sangue, con la misericordia, con lamore di Dio. Guardiamoci intorno: quante ferite il male infligge allumanit! Guerre, violenze, conflitti economici che colpiscono chi pi debole, sete di denaro, che poi nessuno pu portare con s, deve lasciarlo. Mia nonna diceva a noi bambini: il sudario non ha tasche. Amore al denaro, potere, corruzione, divisioni, crimini contro la vita umana e contro il creato! E anche - ciascuno di noi lo sa e lo conosce - i nostri peccati personali: le mancanze di amore e di rispetto verso Dio, verso il prossimo e verso lintera creazione. E Ges sulla croce sente tutto il peso del male e con la forza dellamore di Dio lo vince, lo sconfigge nella sua risurrezione. Questo il bene che Ges fa a tutti noi sul trono della Croce. 27La croce di Cristo abbracciata con amore non mai porta alla tristezza, ma alla gioia, alla gioia di essere salvati e di fare un pochettino quello che ha fatto Lui quel giorno della sua morte.

Oggi in questa Piazza ci sono tanti giovani: da 28 anni la Domenica delle Palme la Giornata della Giovent! Ecco la terza parola: giovani!

Cari giovani, vi ho visto nella processione, quando entravate; vi immagino a fare festa intorno a Ges, agitando i rami dulivo; vi immagino mentre gridate il suo nome ed esprimete la vostra gioia di essere con Lui! Voi avete una parte importante nella festa della fede!Voi ci portate la gioia della fede e ci dite che dobbiamo vivere la fede con un cuore giovane, sempre: un cuore giovane, anche a settanta, ottantanni! Cuore giovane! Con Cristo il cuore non invecchia mai! Per tutti noi lo sappiamo e voi lo sapete bene che il Re che seguiamo e che ci accompagna molto speciale: un Re che ama fino alla croce e che ci insegna a servire, ad amare. 31E voi non avete vergogna della sua Croce! Anzi, la abbracciate, perch avete capito che nel dono di s, nel dono di s, nelluscire da se stessi, che si ha la vera gioia e che con lamore di Dio Lui ha vinto il male.

Voi portate la Croce pellegrina attraverso tutti i continenti, per le strade del mondo! La portate rispondendo allinvito di Ges Andate e fate discepoli tutti i popoli (cfr Mt 28,19), che il tema della Giornata della Giovent di questanno. La portate per dire a tutti che sulla croce Ges ha abbattuto il muro dellinimicizia, che separa gli uomini e i popoli, e ha portato la riconciliazione e la pace. Cari amici, anchio mi metto in cammino con voi, da oggi, sulle orme del beato Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI. Ormai siamo vicini alla prossima tappa di questo grande pellegrinaggio della Croce.

Guardo con gioia al prossimo luglio, a Rio de Janeiro! Vi do appuntamento in quella grande citt del Brasile! Preparatevi bene, soprattutto spiritualmente nelle vostre comunit, perch quellIncontro sia un segno di fede per il mondo intero. I giovani devono dire al mondo: buono seguire Ges; buono andare con Ges; buono il messaggio di Ges; buono uscire da se stessi, alle periferie del mondo e dellesistenza per portare Ges! Tre parole: gioia, croce, giovani.Chiediamo lintercessione della Vergine Maria. Lei ci insegna la gioia dellincontro con Cristo, lamore con cui lo dobbiamo guardare sotto la croce,

lentusiasmo del cuore giovane con cui lo dobbiamo seguire in questa Settimana Santa e in tutta la nostra vita. Cos sia.38

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