2000-2001

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Gancio Originale allIstituto Tecnico Agrario Statale A. Zanelli di Lorena Agazzi, pag. Il volontariato allIstituto magistrale Matilde di Canossa di Luana Pensieri e Margherita Cl, pag. I volontari del liceo scientifico A. Moro: E la storia come va a finire? di Francesca Fontanesi, pag. Progetto di Volontariato al Liceo scientifico A. Moro di prof. Luciano Salsi, pag.

IndicePresentazione, pag. Se dieci anni vi sembran pochi : Buon Compleanno a Gancio Originale di Deliana Bertani e Mariella Cantini, pag.

I workshop pomeridiani Laccoglienza nei workshop, di Leonardo Angelini, pag. I Workshop come mercato dei prestiti di Elisa Ruffaldi pag. F. Se fossi un colore sarei il bianco perch indica speranza: lesperienza allistituto Comprensivo IX Circolo la scuola media A. Fontanesi di Lorena Agazzi pag. Evoluzione del workshop alla scuola media A. S. Aosta, di Maria Mori pag. Due ore con I Piccoli Diavoli di Daniela Castellotti, pag. Da coordinatrice a volontaria: Il mondo gelato work-shop alla scuola elementare Don Milani di Silvia Arlini, pag. Sei mesi di Workshop alla Scuola Elementare

Attivit di sostegno scolastico nelle e con le scuole medie superiori della citt Un anno importante per Gancio Originale e i volontari del Bus di Prof.ssa Tomaselli Patrizia, pag. Il volontariato di Gancio Originale allIstituto Magistrale Matilde Di Canossa di Prof.ssa Ornella Thibat, pag. I volontari del BUS e Gancio Originale di Mariella Cantini, pag.

Don Milani di Elena Curti, pag Lopportunit di ricordare linfanzia di Giulio Serri, pag. Un grande gruppo: workshop alla scuola media Dalla Chiesa di Luana Pensieri, pag. Diario di bordo dei volontari del workshop della scuola media Dalla Chiesa, pag. Facendo un passo dopo laltro insieme possiamo crescere: workshop alla scuola media Don P. Borghi di Rivalta di Luana Pensieri, pag. Workshop alla scuola media di Rivalta Don P. Borghi di Erica Davoli, pag. Diario di bordo del workshop alla scuola media di Rivalta Don P. Borghi, pag. Workschop alle scuole medie M. E. Lepido anno scolastico di Silvia Castagnetti, pag. Workshop alla scuola medi adellIstituto Comprensico di Bagnolo: di Stefano Cappa, pag. Workshop alla scuola media Pertini . di Concetta Barbarello, pag. Workshop alla scuola media Pertini : la voce di un isegnante di prof. Marina Nora, pag. Workshop alla scuola media Pertini di Elena Malvezzi, pag. Workshop alla scuola media Pertini di Stefania Morini, pag.

Progetto di Promozione delle abilit sociali in una classe della scuola elementare di Pieve 2 di Francesca Fontanesi, pag. Progetto Pieve 2 di Matteo Casoli, pag. Lesperienza a Pieve 2 di Petra Fratti, pag. Dal Caos alla favola: progetto Pieve 2 di Maria Elena Curti, pag. Pomeriggio di festa di Giulio Serri, pag. Festa dei Workshop: volantino, foto, pag.

Esperienze di volontariato rivolte ai singoli Il lavoro con G di Cinzia Gimelli pag. Aiutare e divertirsi di Paolo Bertolini e Marco MOntorsi pag. Una cucina per la vita di Stefania Morini pag. I Venerdi insieme a D di Melania Lugli pag. La Notte di Natale di Elena Lombardi, pag. Esperienza nellatelier di musicoterapia

di Elisa Zambelli, pag. Uscire dalletichetta del volontariato di Riccardo, pag.

I volontari di Gancio e lUniversit Cattolica di Milano di Mariella Cantini, pag.

Eventi La visita degli allievi della scuola educatori di Cuneo di Francesca Fontanesi pag. La delegazione Moldava a Gancio Originale di Mariella Cantini e Luana Pensieri, pag. Volantino della visita della delegazione Russa Lesperienza del Volontariato Europeo di Mariella Cantini , pag. Mondi Lontanissimi e gancio originale di Mariella Cantini, pag. Presentazione di Gancio originale alla ASL di Firenze di Leonardo Angelini, pag. Gancio nel bando Alesini di Deliana Bertani, pag. Gancio News, pag. Gancio alla Giornata Mondiale della Salute Mentale 7aprile 2001, di Valentina Casoli, pag. Festa della IV circoscrizione di Elena Curti e Luana Pensieri, pag. Festa della IV Circoscrizione di Lorena Agazzi psg. Gancio nellUniversit di Bologna, pag. Le tesi di Laurea su Gancio Originale, pag.

La formazione Marola 2000: il volantino, pag. Incontro col Prof. David Le Breton volantino pag. Laboratori interattivi al Liceo A. Moro di Sandra De Pietri , pag. Proposte formative 2001: 4 laboratori espressivo manuali volantino, pag. Il tirocinio come cerimonia di aggregazione: del giovane nellet adulta, del neo-professionista nella professione. Analisi del rapporto tutor - tirocinante volantino, pag. Il tatuaggio come rito privato di passaggio allet adulta fra i giovani reggiani oggi - volantino di Antonia Angelini, pag. Marola 2001- volantino, pag.

Il bilancio 99 BILANCIO di ATTIVITA 1999 a cura di Deliana Bertani e Mariella Cantini, pag.

Gancio Originale sui giornali da pag.

Questo vuol dire che G.O. diventato un organismo complesso e numericamente importante: questanno - fra volontari maggiorenni e minorenni, ragazzini seguiti in gruppo e individualmente, collaboratori stabili - le persone in circolazione dentro G.O. hanno sfiorato le 500 unit. Dunque non pi vero ci che fino a poco tempo fa abbiamo sottolineato e cio la marginalit istituzionale di Gancio Originale. Gancio Originale diventata una presenza riconosciuta dentro alla AUSL e soprattutto in citt; questo un elemento importante per il nostro futuro, per i nostri ragionamenti, per le nostre attivit, per le scelte di questa nostra impresa (cos allinizio siamo stati definiti). Essere visibili, complessi e numerosi comporter affrontare sempre di pi rischi: perdere in elasticit e in sveltezza; dover assumere proceSe 10 anni vi sembran pochi : dure pi voluminose; perdere la dinamicit, la creativit; diluire Buon Compleanno Gancio Originale ! di Deliana Bertani e Mariella Cantini molti di quegli elementi che permettono a Gancio Originale di avvicinarsi con successo ai giovani e di essere addirittura da essi cercati. Un compleanno un compleanno, ma soprattutto lo quando gli anniAcquisire una centralit in citt per comporter anche dei vantaggi: sono 10. Non potevamo nellannuario 2000-2001 tacere su questa ri-Gancio Originale ha lavorato per dare soddisfazione ai bisogni e alle correnza. aspettative di salute, con le risorse via via disponibili, ha garantito preTroveremo, da qui alla fine dellanno, molti altri modi, tempi e luoghistazioni di prevenzione e di cura, diventato uno strumento, un luogo per farci gli auguri, le congratulazioni, per fare un bilancio di questi 10a questo punto conosciuto e riconosciuto in cui, parafrasando ci che anni. dice lOMS, si cerca di favorire un approccio globale alla persona che In questa pagina vogliamo proporre alcune riflessioni sul presente piut- soggetto del proprio benessere, a maggior ragione se un giovane, un tosto che sul passato. Un passato peraltro notevole e degno di lode - loragazzo che sta crescendo. diciamo senza timore e senza falsi pudori - per la volont spesso realiz-Abbiamo avuto delle conferme e questo indubbiamente un vantaggio zata con successo di intraprendere nuove esperienze, di confrontarciin termini di sicurezza e di conferma di quello che si sta facendo, e ci con le difficolt, di sperimentare partendo da niente come abbiamo particolarmente importante se si considera che G. O si sempre poappunto fatto fin dallinizio dellestate di 10 anni fa . sto in modo aperto, in interazione continua con un ambiente circostante Ma ecco il presente (che come noto anche futuro): il presente cheche una entit che muta in continuazione e che costringe ad una conci vede impegnati su tanti fronti, al lavoro con tanti partner, cometinua revisione dei propri obiettivi. G.O. in questo modo ha potuto proappare evidente anche dallannuario, con tante richieste di nuove atti-gettare azioni pratiche intervenendo nelle situazioni per modificarle vit e collaborazioni per lautunno, con tanti giovani e giovanissimicon due soli punti di riferimento: lascolto attento e ladesione ai valori che lavorano con noi , con i quali e per i quali lavoriamo. da cui si era partiti, che consistevano nel cercare di sviluppare, a partire

da unistituzione pubblica, integrazione, sinergie con la scuola e le famiglie per migliorare lofferta di servizi per la salute. Larea , nella quale ci siamo mossi e ci muoviamo, quella cio della salute dellinfanzia, della preadolescenza, e dellet giovanile, non di poca difficolt. E unarea che solitamente emerge soprattutto quando si manifesta con le sue modalit pi esasperate e drammatiche, ma che in effetti richiede, pi che grandi strategie utili solo a descrivere il problema, unazione quotidiana, una serie di ganci che vanno lanciati nei luoghi di vita e di studio dei giovani. G.O si mosso per andare incontro alla realt, quella di tutti i giorni, quella fatta dai problemi, dai disturbi, dalle paure dei giovani e dei ragazzi che vivono e studiano a Reggio nel 2000. Come operatori ci siano posti in gioco in unarea fatta di disordine, molteplicit, variabilit; abbiamo rischiato, perch no, anche la nostra immagine personale, professionale con la sensazione a volte di non avere punti di appoggio o comunque con la fatica di doverseli continuamente ricreare: ne valsa la pena, siamo soddisfatti del lavoro fatto, dei riconoscimenti ottenuti, non solo a livello locale. Ringraziamo tutti i giovani che in questi 10 anni hanno lavorato con noi, ringraziamo chi ci ha dato fiducia e ha seguito il nostro lavoro, ringraziamo anche chi La Regione e la COOP Consumatori Nord-Est ci ha dato in questi ultimi anni quei contributi economici che sicuramente ci hanno permesso di diventare pi grandi e capaci; ringraziamo infine lAUSL di Reggio Emilia che ha saputo riconoscere il valore del nostro progetto e la Provincia che, con il convegno del 1995 ci ha permesso di riflettere sul significato che GO ha per i giovani e la citt.

Attivit di sostegno scolastico nelle e con le scuole medie superiori della citt

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Un anno importante per gancio originale e i volontari del Bus Prof.ssa Patrizia Tomaselli Gli studenti del Bus, volontari di Gancio Originale, ricorderanno questo anno scolastico per limportanza e la ricchezza di momenti e di esperienze che ha offerto loro. Ricordo a settembre, tra i volti ancora un po impreparati al rientro tra i banchi, due o tre volontari dellanno precedente che mi fermano in corridoio e mi chiedono: Quando si inizia? oppure Io ho gi contattato il ragazzino con il quale facevo i compiti lo scorso anno. Sicuramente questo loro desiderio di riprendere lesperienza del volontariato stata la prova pi chiara del profondo significato che vi avevano dato. Da ottobre i volontari, a cui si sono aggiunte forze nuove e molto motivate, hanno ripreso appieno le loro attivit sia nei workshop presso alcune scuole medie, sia come volontariato individuale.

Questanno lattivit di Gancio Originale si arricchita di due momenti di verifica sulloperato dei volontari che ritengo siano stati molto utili e formativi. Infatti, allincirca verso la fine del primo quadrimestre, e poi al termine dellanno scolastico, sono stati organizzati, presso la sede del BUS, degli incontri tra i volontari e i referenti di gancio originale. In questi incontri i volontari hanno esposto i problemi, le difficolt, ma anche le soddisfazioni del loro impegno ed hanno trovato ascolto e comprensione. Assistendo a questi incontri, ho avuto modo di apprezzare la seriet e la dedizione con cui questi giovani affrontavano i problemi che li coinvolgevano molto da un punto di vista emotivo, ma soprattutto ho constatato la maturit delle loro risposte. Sono convinta della rilevanza di questi momenti di verifica e credo anche che si debba trovare il modo, allinterno del singolo Istituto, di diffondere presso un numero pi vasto di alunni lesperienza dei loro compagni che hanno fatto la scelta del volontariato. La nostra scuola ha vissuto questanno un altro momento forte in occasione della Giornata mondiale della salute mentale tenutasi il 7 Aprile 2001. I volontari del Bus hanno infatti presentato lesperienza di Gancio Originale allincontro che, in quelloccasione, si tenuto presso la Sala del tricolore e al quale partecipavano tutte le associazioni di volontariato operanti sul territorio. Nonostante levidente emozione, una rappresentante dei volontari del Bus ha esposto con molta naturalezza limpegno che si sono assunti e il senso di responsabilit con cui lo portano avanti. A conclusione dellanno scolastico, infine, un gruppo dei volontari del workshop presso la Scuola media Dalla Chiesa ha partecipato alliniziativa della IV circoscrizione Torrente in festa. In quelloccasione i ragazzi hanno allestito uno stand per la ven-

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dita di magliette, candele ed altri oggetti realizzati nel workshop. stato un momento di festa e un modo per autofinanziare le attivit del progetto. Sicuramente, allora, un anno scolastico da ricordare per la quantit e soprattutto la qualit del lavoro svolto e uno stimolo per proseguire in futuro.

Il volontariato con Gancio Originale allIstituto Magistrale Matilde Di Canossa. di Prof.ssa Ornella Thibat Allinterno dellIstituto magistrale il volontariato ormai una realt consolidata, altamente educativa, che cresce ogni anno come numero di studenti partecipanti, e come variet di progetti. La collaborazione con Gancio originale questanno si arricchita su fronti e su obiettivi volti a una sempre maggiore qualificazione. In particolare lattenzione stata volta a: - ascoltare le disponibilit, i desideri, le proposte dei potenziali volontari per consentire loro di trovare una collocazione che rispondesse nel migliore dei modi alle loro attese e che quindi li mettesse in grado di dare il meglio di s l dove sarebbero andati ad agire; - operare, dove stato possibile, con il criterio della territorialit. I volontari sono stati sollecitati a partecipare ai progetti che consentissero loro di mantenere un legame, magari anche occasionale, ma pur sempre significativo, con i ragazzi del loro quartiere;

costruire situazioni di stages educativi in corso danno, in orario scolastico, con le realt in cui si svolgevano i wuorkshop; rispondere, con progetti ad hoc, a bisogni che si sono manifestati in situazioni specifiche. La nostra scuola sempre stata orientata su progetti che durassero tutto lanno scolastico: questanno invece, su precise sollecitazioni legate a bisogni emergenti stata sperimentata la formula su progetti pi brevi temporalmente, ma mirati sulla conquista di abilit determinate. Lesperienza si dimostrata molto proficua, perch ha consentito di fare del volontariato anche a quegli alunni che per una serie di motivi non avevano potuto partecipare ai progetti proposti a inizio danno; allargare la partecipazione alla formazione del maggior numero di studenti possibile. La ricchezza di proposte formative e la loro articolazione in conferenze, ateliers, seminari, formazione residenziale stata un momento di apertura al volontariato anche per coloro che nel corso dellanno non lo stavano svolgendo e ha visto anche la partecipazione di docenti, genitori, tutor, educatori che operano nella scuola. Tutto questo stato possibile grazie allattenzione costante e assidua dei coordinatori di Gancio originale, i quali, con tatto e professionalit, hanno saputo operare allinterno di una progettualit in cui bisogni e potenzialit di ciascuno si sono incontrati, creando legami di rispetto, di amicizia e di forte solidariet sociale.

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Gancio Originale allIstituto Tecnico Agrario Statale A. Zanelli di Lorena Agazzi

Il Volontariato allIstituto Magistrale Matilde Di Canossa di Luana Pensieri e Margherita Cl

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I volontari del liceo scientifico A. Moro : E la storia come andata a finire? di Francesca Fontanesi

tanto quello dei ragazzini ma anche quello di adolescenti. Dal confronto e dalla discussione in piccolo e grande gruppo emerge la creativit che in ogni singolo volontario, fonte di sperimentazione di nuove strategie per il raggiungimento degli obiettivi del progetto (per aiutarli fare i compiti, per aiutarli ad aumentare la fiducia in se stessi). Questo avvenuto attraverso tempi e motivazioni proprie di ciascun volontario, nel coinvolgersi progressivamente nella storia del gruppo. Il senso dellautenticit dellesperienza vissuta direttamente, viene sottolineata negli interventi stessi dei volontari durante lincontro finale. La parola agli studenti volontari del liceo scientifico A. Moro : A volte stato difficile fare i compiti; a volte arrivava l senza neanche mangiare, linsegnante dava dei compiti troppo pesanti, mi raccontava della sua famiglia e dei suoi amici, poi ho capito che quel momento non era importante solo per fare i compiti Bisogna usare la confidenza ma bisogna anche essere severi perch in apparenza questi bambini possono sembrare fragili ma in realt sono anche forti Sono stato costretto a studiare anchio la geografia: un parte la leggevo io e una parte luie cos Insieme accompagnamo un bambino con la sindrome di down in giro per

Il primo interrogativo espresso dagli studenti che ha inaugurato il momento finale di verifica e confronto delle attivit svolte presso Gancio Originale, ha riguardato linteresse per il finale della storia, che li ha compresi insieme ai ragazzini che hanno frequentato il gruppo per lapprendimento, per lintero anno scolastico 2000-2001. Ma alla fine sono stati promossi?, Che cosa hanno riferito gli insegnanti?, Come sta quel bambino che ha smesso di partecipare al gruppo? sono alcune delle domande che rappresentano in modo chiaro il senso di interesse e responsabilit nei confronti delle diverse storie dei bambini. La partecipazione ai romanzi familiari dei ragazzi ha permesso loro di sentirsi ancora pi protagonisti allinterno del percorso di crescita, non sol-

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Reggio e ci divertiamo noi in fondo; gli insegnamo a non prendere i cd nel negozio cos e poi uscire senza pagare; quando capitato, subito ci siamo sentiti imbarazzati poi glielo abbiamo insegnato. Mi servito molto fare questa esperienza con il mio compagno per un sostegno anche morale. Siamo amici anche da prima non sempre facile tenerli poi non portavano sempre i compiti; poi con lintroduzione del torneo di calcio. ancora meno; per anche se non avevano i compiti aiutavano i compagni che stavano finendo, cos potevano iniziare prima i giochi V. aiutava i compagni come facevano i volontari, come se li avesse presi a modello: anche lui che normalmente a scuola e nel gruppo assumeva un comportamento provocatorio si permesso di poter essere buono L. riesce ad adattarsi meglio alle situazioni di apprendimento, sta pi attento; prima ci mettevo tre settimane per spiegargli la somma, poi D. migliorato la scuola non aiuta molto i nostri ragazzi, a volte non ci davano nemmeno una palla con cui giocare e poi i bidelli non ci aiutavano

Il fatto di stare fuori dal cerchio di discussione serviva a L. per attirare ancora di pi la nostra attenzione, che era una conseguenza anche del comportamento di emarginazione che alcuni insegnanti gli manifestavano nellatelier di cucina non dovevo prendere ogni cosa che loro mi chiedevano perch se avessi continuato a fare cos nel prossimo futuro li avrei svantaggiati; la mia presenza li rassicurava non tanto il mio aiuto pratico, perch altrimenti li avrei fatti sentire molto pi handicappati; non mi sostituivo a loro, non facevo le cose al posto loro ma gli spiegavo come andavano fatte nellatelier di cucina sono pi naturali rispetto a scuola in cui i ragazzi devono mostrare un aspetto pi legato agli apprendimenti noi abbiamo seguito due bambini tunisini; andavamo a casa loro significava anche conoscere la loro cultura e la loro famiglia. Per loro luomo pi importante della mamma; il loro pap era visto come pi autorevole. Cera un diverso atteggiamento della madre nei confronti del figlio maschio rispetto alla femmina la sorellina non aveva voglia di fare i compiti ma le piaceva raccontare della sua cultura e delle tradizioni tunisine; nel corso dellanno si instaurato un relazione di aiuto fra fratelli che allinizio non era presente

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nei confronti dei bambini provenienti da diverse culture: bisogna inventare nuovi metodi di studio perch questi bambini hanno bisogno di muoversi e si distraggono facilmente.

assistiti con zelo, instaurando con loro rapporti di amicizia. La presenza di un volontario tedesco ha contribuito ad arricchire la conversazione anche sotto il profilo culturale. Gli alunni delle medie hanno complessivamente migliorato il comportamento, acquisendo capacit di autocontrollo e autodisciplina. Lesperienza stata altrettanto educativa per gli studenti del Moro.

Progetto di volontariato Gancio Originale al Liceo Scientifico Statale Aldo Moro Anno scolastico 2000-2001 di prof. Salsi Il sottoscritto Luciano Salsi, docente di storia e filosofia in questo liceo, ha partecipato al suddetto progetto prestando assistenza nellaula di disegno al luned pomeriggio dalle 14.30 alle 16.30 (nella sede centrale) per un totale di 41 ore e mezzo, dal 20-1100 al 14-5-01. Durante questi periodi dodici ragazzi delle medie hanno svolto attivit di studio e ludicoricreative, ai fini del recupero scolastico e della socializzazione, con laiuto di una decina di studenti del Moro volontari. I ragazzi hanno frequentato con discreta assiduit, soprattutto da dicembre ad aprile, impegnandosi nellesecuzione dei compiti e nella preparazione delle lezioni, nonch in giochi manuali e intellettuali. Gli allievi del liceo li hanno

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I workshop pomeridiani

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gazzi finiscono ben presto col disturbare gli altri, poich non hanno pi nulla da fare. Buona regola allora allora pre\occuparsi, cio programmare per tempo attivit secondarie: che si affianchino alle attivit principali; che siano raggiungibili dai ragazzi che abbiano terminato lattivit principale; che risultino per loro utili e piacevoli. Programmare implica innanzitutto osservare i ragazzi in modo da comprendere quali possano essere le attivit e gli strumenti riabilitativi e didattici (giochi, libri, schede, etc.) per loro utili piacevoli; in secondo luogo sperimentare il loro utilizzo dopo averli disposti attentamente nel luogo in cui si svolge il workshop, fare una prima verifica dopo averne saggiato le qualit attrattive, ed infine istituirle, magari affrontando qualche piccola spesa. Avremo cos la compresenza, sulla scena riabilitativa, di molte opportunit che si aggiungeranno a quella che il gruppo delle tirocinanti e dei volontari avr programmato come attivit principale. Vediamo ora rapidamente come utilizzare il tutto: 1. nel momento iniziale, quello che avvia allattivit principale, occorre spiegare ad alta voce e con fare autorevole di che cosa si tratta a tutto il gruppo, nonch come intendete suddividere i vari membri del gruppo intorno ai tavoli; 2. allorch le attivit sono iniziate tutti i volontari e i tirocinanti devono stare attenti a che ogni membro del gruppo sia concentrato sul compito: qualora si notino segnali di disaffezione da uno o pi ragazzi non pi opportuno rivolgersi loro ad alta voce, ma avvicinarsi a coloro che mostrano difficolt di attenzione e concentrazione, assumere una postu-

Lavoro di gruppo nei workshop: attivit principale ed attivit secondarie di Leonardo Angelini, psicologo coordinatore Open G

Nellorganizzazione del lavoro riabilitativo dei nostri workshop spesso un momento di impasse dovuto al fatto che non tutti i nostri bambini e ragazzi problematici hanno gli stessi tempi di attenzione e concentrazione. Ci fa si che, se la nostra preoccupazione solo per la definizione dellattivit principale, e cio di quellattivit di tipo riabilitativo che noi ci proponiamo di svolgere in termini programmatici, tale attivit viene fortemente inficiata dal fatto che a un certo punto, e precisamente allorch i tempi di attenzione e di concentrazione dei pi veloci o dei meno motivati del gruppo cominciano a venir meno questi ra-

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ra che vi permetta di parlare loro a bassa voce e usare larma del rinforzo positivo (che, badate bene, non significa adulazione). In questo modo vedrete che i tempi di attenzione di questi ragazzi aumenteranno gi visibilmente. 3. Allorch infine neanche il rinforzo positivo sar in grado di aiutare il ragazzo a mantenersi applicato al compito questa lora delle attivit parallele: esorterete allora il ragazzo ad avvicinarsi ad una delle opportunit che in precedenza avrete sistemato nel luogo del lavoro di gruppo e, se avrete fatto in precedenza delle buone scelte sul piano del reperimento degli strumenti delle attivit parallele, vi troverete di fronte ad una scena che dovrebbe essere la seguente: chi ancora deve terminare lattivit principale lo potr fare senza interferenze eccessive, coloro invece che avranno terminato si disporranno ai lati della scena in uno stato di applicazione in attivit secondarie ugualmente utili per la loro crescita psicologica. Se poi vediamo la situazione in termini dinamici e se sarete stati in grado di far comprendere a tutti i ragazzi la funzione delle attivit parallele potrete osservare, dopo un certo periodo in cui sar necessaria la nostra esortazione alluso di tali attivit, una sempre pi spontanea disposizione dei ragazzi a usare le attivit secondarie (che non un caso che vengano chiamate anche attivit parallele).

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F. Se fossi un colore sarei il bianco perch indica speranza Lesperienza allIstituto Comprensivo del XI Circolo La scuola media Fontanesi Di Lorena Agazzi Ho coordinato il gruppo per lapprendimento istituito presso la scuola media Fontanesi dal novembre a giugno dellanno scolastico 2000/2001, questo ha per me significato il portare avanti unesperienza iniziata un anno primo come volontaria allinterno dello stesso progetto, avevo quindi il vantaggio di conoscere gi alcuni dei ragazzi con coi ho passato un anno di lavoro. Del gruppo, che si riunito nei pomeriggi del marted e del mercoled dalle 14,30 alle 16,30, hanno fatto parte 10 ragazzi (3 inserimenti sono stati fatti in febbraio), 4 maschi e sei femmine e 10 volontari che si sono suddivisi nei due pome-

riggi; nella conduzione del progetto ha con me sempre collaborato Francesca Melloni conducendo, sostenuta dai volontari, gli incontri del mercoled. Il gruppo che per et piuttosto eterogeneo si caratterizza per la presenza di quattro ragazzi frequentanti le classi terze. Lomogeneit di questo sottogruppo stato un fattore importante in quanto stato possibile affrontare a piccolo gruppo alcuni compiti scolastici e far condividere ai ragazzi, uno spazio di confronto rispetto ai temi del timore dellesame e della scelta della scuola per il prossimo anno scolastico, il potersi confrontare con i giovani volontari frequentanti le scuole medie superiori ha significato per questi ragazzi da una parte il sentirsi capiti nei propri timori e dallaltra ricevere informazioni rispetto a cosa succede nella scuola media superiore. Il gruppo che solo in febbraio ha trovato un assetto stabile (tour over dei volontari e aggiungersi di nuovi ragazzi), ha pian piano definito il momento dei compiti come pi redditizio se affrontato in maniera flessibile e definito in base alle esigenze dei ragazzi stessi, alcuni hanno infatti evidenziato lesigenza di uno spazio di lavoro silenzioso che permettesse una migliore concentrazione, in questo caso il volontario che seguiva il ragazzo uscito dalla stanza di accoglienza per poter lavorare in una seconda aula, altri ragazzi come evidenziato in precedenza hanno ritenuto pi utile, in accordo con i volontari che li seguivano, lavorare a piccolo gruppo. Lattivit del laboratorio che ha seguito i compiti stata oggetto di una programmazione condivisa fra coordinatrice, responsabile del mercoled, volontari e ragazzi ed stata scelta sulla base dei desideri e delle predisposizioni emerse in itinere (sulla base di uniniziale scelta dei possibili laboratori da attivare). Definire insieme le attivit si rivelato essere un importante momento di confronto sulle aspettative che ognuno di noi aveva rispetto al workshop ed ha significato anche

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porre le basi per iniziare a percepirsi come gruppo di lavoro che da spazio al confronto fra le diverse parti, coordinatore, volontari e ragazzi e a nuove proposte se ritenute educative. Da un momento iniziale dove le attivit erano prevalentemente proposte dai volontari, il gruppo dei ragazzi delle medie passato ad una fase pi propositiva e produttiva: cartelloni per le feste di carnevale, maschere, richiesta di lavorare sul computer e di esibirsi con spettacoli di canto e danza. Dal marzo 2001 il gruppo ha iniziato a lavorare intorno alla preparazione-traduzione di una rappresentazione teatrale, la scena al balcone di Romeo e Giulietta, lavorare su questo testo ha permesso ai ragazzi di confrontarsi su di un tema pi volte accennato, quello della crescita e dellaffettivit, ci si cos messi tutti in cerchio e molti dei ragazzi si sono sentiti di esprimere le loro emozioni rispetto a questi temi coinvolgendo i volontari in alcune riflessioni: L. chiede ad un volontario: ma tu per conquistare una ragazza cosa fai? e R. visibilmente imbarazzato, ma felice di poter dare la sua risposta dice: Cerco di conoscerla meglio, di capire le cose che le piacciono, cerco di essere gentile , L. si rivolge ad una compagna: Se ti regalo una collana esci con me? e P. risponde: Non basta fare regali, pi importante che un ragazzo sia gentile, che ti sappia ascoltare ed S. aggiunge che non ti prenda in giro, N. se un ragazzo gentile bello anche un fiore e cos sulla base di quanto i ragazzi e le ragazze riescono a dirsi emerge quanto diventi importante uno spazio di confronto allinterno del quale figure educative possano accompagnare i ragazzi in questi processi di crescita; nellincontro successivo giocheremo con i ragazzi cercando di dare nome alle emozioni, sulla base del fatto che ci siamo resi conto di riuscire a dare un nome solo ad alcune emozioni, ma non bastano per descrivere ci che si prova.

Fondamentale stato coinvolgere nella programmazione i volontari sia perch si sono mostrati ricchi di idee originali, sia perch in pi di unoccasione hanno mostrato essere ottimi osservatori e sono stati il ponte attraverso il quale poter fare degli aggiustamenti in itinere rispetto ai laboratori proposti perch diventassero pi funzionali alle esigenze del gruppo. Alcuni di loro inoltre hanno in corso altre esperienze educative o di volontariato o stanno studiando per diventare operatori del settore, altri partecipano alle attivit di formazione proposte in itinere da Gancio Originale, tutti sanno offrire al gruppo la ricchezza data da esperienze personali diversificate; sempre sono risorse da valorizzare al meglio. Fondamentale inoltre la responsabilizzazione dei volontari rispetto limpegno che essi si assumono nel progetto, loro stessi si sono trovati in difficolt nel gestire alcuni pomeriggi a causa di assenze improvvise di compagni e hanno riportato il disagio di non poter seguire adeguatamente i ragazzi nelle attivit di sostegno ai compiti. Le attivit proposte a seguito del laboratorio compito dal nostro gruppo di lavoro sono state varie. Abbiamo organizzato laboratori di: pethwork sulle palline di Natale (una ragazza della scuola media ha portato una pallina creata dalla propria madre recuperando le doti artistiche di questa mamma); costruzione di oggetti mediante materiali riciclati (i volontari hanno recuperato presso REMIDA la possibilit di buttarci ognuno nella propria creativit : lalbero di Natale, lArlecchino del nostro carnevale, lacquario); espressione corporea (dalla danza, al canto, allaikido giochi di conoscenza (conoscenza e consapevolezza di s e del proprio corpo, rappresentazione di s nella relazione con laltro, dove ci si sente bene ? Lo stare nel gruppo lo stare fuori, la valorizzazione delle differenze) ;

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computer (prove di traduzione del testo di Romeo e Giulietta). Per favorire la dimensione gruppale, si anche dato spazio a feste (torta per il Natale, Festa di Primavera - Pasqua, uscita per il pranzo a fine anno scolastico) Riflettendo con i volontari sullandamento dei laboratori abbiamo messo a fuoco che siamo riusciti a cogliere maggiormente limportanza del clima informale che si creava in essi, un clima che favoriva il gioco, ma anche il confronto sulle dinamiche di gruppo, tra i ragazzi iniziavano conversazioni pi intime ed in queste i volontari ed i conduttori venivano coinvolti, come figure che potevano avere maggiori informazioni, ma anche come amici con i quali si poteva parlare e dai quali si poteva ottenere rassicurazione; credo, insieme ai volontari, che questi siano i momenti dove davvero i ragazzi delle scuole medie riescono ad evidenziare la ricchezza dellessere il comunicazione con altri giovani di poco pi grandi di loro e che durante il percorso conquistano stima e fiducia. Durante lanno poi ho potuto incontrare gli insegnanti dei ragazzi per ridefinire gli obiettivi del progetto di alcuni di loro, questi incontri, come gli incontri svolti con altre agenzie educative che sul territorio interagivano con alcuni dei ragazzi inseriti nel whorkshop si sono rivelati utili perch le diverse figure educative che operano con lo stesso ragazzo potessero confrontarsi sullimmagine che avevano di esso e sulle immagini degli altri operatori. Agli incontri finali nei consigli di classe e con alcuni genitori, i volontari hanno partecipato portando la loro esperienza e ascoltando con attenzione il racconto che altre figure proponevano del ragazzo da loro seguito, personalmente ritengo particolare utile questo confronto che suggerisco di inserire gi allinizio dellanno, coinvolgendo i volontari negli incontri iniziali con gli insegnanti in riferimento ai ragazzi che essi seguono in maniera pi specifi-

ca, anche per dare ai volontari, sempre affiancati dal coordinatore, maggiori strumenti per poter lavorare con i ragazzi. Questa proposta che implica un prendersi maggiore responsabilit da parte del volontario, del coordinatore, degli insegnanti e della scuola nasce dallidea che percorsi come quello offerto da Gancio Originale con i suoi workshop debbano sempre pi dar vita a progetti condivisi in grado di promuovere spazi di confronto e di raccordo tra scuola, AUSL e altre agenzie educative, non utile che si abbia del gruppo un immagine distorta che lo accomuna ad un doposcuola invece indispensabile condividere gli obiettivi di progetti diversificati perch diversi sono i luoghi in cui sono attivati e diversi sono i bambini ai quali sono indirizzati. Il termometro di gradimento del workshop penso possa leggersi nella partecipazione alla festa di fine anno allo Zanelli, dove ragazzi e volontari si sono ritrovati in un territorio nuovo, orgogliosi di ritrovare gli elaborati dei loro laboratori appesi alle pareti, insieme al cartellone che indicava il loro nome BIG BANG e le loro foto e sui tavoli del salone centrale e pronti a ri-giocarsi nella relazione allinterno del loro gruppo ma anche con gli altri gruppi (partita di calcio). Mi sembra importante concludere questa relazione con alcune considerazioni fatte dai volontari che mi hanno accompagnata in questa ricca esperienza educativa ringraziandoli tutti per limpegno che hanno messo nel lavoro svolto, un ringraziamento particolare a Francesca Melloni, una vera risorsa territoriale che sta crescendo sempre pi allinterno di questa esperienza di volontariato : La mia aspettativa principale era di aiutare i ragazzi in modo che avessero voti sufficienti e passassero lanno poi ho affiancato F. e con me parla molto e mi espone i suoi problemi

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Io ho imparato a stare assieme, in un gruppo Spesso non sono riuscito ad impormi o a trovare una soluzione valida, ho acquisito consapevolezza di non poter risolvere ogni problema ed ogni screzio tra i ragazzi, ho imparato a non vedere il ragazzo come qualcuno a cui insegnare, ma come una persona da cui imparare Abbiamo lavorato con la collaborazione di ognuno, ci siamo un po divisi i ragazzi e cos abbiamo instaurato un rapporto pi confidenziale Questo un bellambiente e nonostante venga per insegnare mi diverto Consiglierei questa esperienza perch insegna alcune cose che normalmente nella vita non si apprendono

Evoluzione del workshop alla scuola media inferiore a.s. Aosta di Maria Mori

Come psicologa tirocinante nellAUSL di Reggio Emilia sono succeduta alla dottoressa Anna Piffer nel coordinamento delle attivit svolte nellambito del Workshop della scuola media inferiore A. DAosta. Avendo cominciato il I semestre di tirocinio gioved 15 marzo ed essendo il gioved uno dei due giorni assegnati al WS, mi sono recata subito sul luogo in cui Anna e i ragazzi si trovavano, per rendermi conto della situazione in cui stavo per essere coinvolta. Sono rimasta unora, la loro seconda ora insieme, quella delle attivit ricreative, dopo i compiti. Essendo una realt nuova per me, in quellora ho accumulato troppe impressioni, osservazioni, informazioni, per poter avere un quadro chiaro e definitivo sia delle singole persone che avevo di fronte, sia dellinsieme del workshop. Mi sono, cos, lasciata tempo per capire tutto di volta in volta, a cominciare dallincontro successivo, marted 20 marzo 2001. Ho potuto partecipare finora a circa 20 incontri che mi hanno messo alla prova arricchendomi di esperienze e conoscenze nuove. Non ho un arco di tempo abbastanza lungo su cui basare confronti e constatazioni di cambiamento nei partecipanti. Posso solo riflettere su ci che ho visto in questi due mesi e ci che ho raccolto dalle parole di Anna, dal diario di

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bordo che mi ha lasciato e dalle osservazioni di alcune volontarie veterane che partecipano a questo WS da uno o due anni. Mi sono trovata di fronte a ragazzi particolari e molto diversi tra loro che avevano, per, in comune disagi e difficolt nellapprendimento e/o nelle relazioni interpersonali; chi per eccessiva aggressivit e mancanza di autocontrollo, chi, al contrario, per eccessiva inibizione e insicurezza. Accentuano queste caratteristiche gli atteggiamenti di acting out tipici della preadolescenza ed adolescenza, accompagnati, in alcuni di loro, da influenze provenienti dalle culture dei loro paesi dorigine, trasmesse dalle famiglie. Ho notato, ad esempio, una necessit di dominare e controllare gli altri, anche con gesti di minaccia, come a dover valorizzare se stessi e il proprio onore da parte dei ragazzi di famiglie meridionali, pi che degli altri. Come se avessero imparato che vale ed degno di rispetto solo chi incute timore al prossimo, che non si fa mai mettere i piedi in testa e che pu contare sullubbidienza altrui. Questo, probabilmente, ci che pensano alcuni di loro, ma spesso, il loro comportamento portato alleccesso perch deve compensare vissuti di inferiorit o inadeguatezza dovuti agli insuccessi scolastici e relazionali causati da carenze nelle conoscenze di base, mancanza di motivazione e a carenze affettive. Ho trovato ragazzi assetati di attenzione, perch trascurati o incompresi, che la richiedevano ognuno a modo suo: Gennaro, ad esempio, con scene di disperato autolesionismo o drammatico vittimismo, mentre Gaetano con azioni tese a fare pi rumore possibile accompagnate da versi e insulti o parole gridati. Negli ultimi tempi, mentre non molto migliorata la situazione comportamentale di Gennaro, ho notato una certa ma-

turazione in Gaetano. Ha, infatti, mostrato molto pi frequentemente comportamenti di autocontrollo, partecipazione alle attivit proposte, soprattutto di cucina, in cui lo coinvolgevo molto notando una sua abilit, ma soprattutto capacit di dialogo quando ben disposto e stimolato. Ho avuto conferma di un leggero cambiamento nel comportamento di Gaetano anche da Daniela, una delle volontarie che viene gi per il secondo anno. Dal diario di Anna emergono ricordi di giornate tranquille e positive cos come di giornate pesanti e difficili a causa dellinsieme sempre diverso di umori e di azioni e reazioni che si vengono a creare. Cos stato anche in questi ultimi due mesi: giorni produttivi, divertenti, piacevoli, anche se stancanti per me che volevo avere cento occhi e mani per seguire tutti, ma anche giorni carichi di aggressivit, negativit, chiusura da parte di tutti, volontari e me compresi. Ognuno porta l dentro gli strascichi della vita familiare, affettiva, extraworkshop, che sono talvolta belli, talvolta brutti ed difficile controllarli ed elaborarli sempre in modo efficace in un gruppo disordinato e scatenato come questo. Nonostante tutte le difficolt, le apparenti rotture e i tentativi di fuga, i ragazzi sono sempre venuti di propria volont, mostrando, anzi, un malcontento generale per la sospensione degli incontri dovuta alle vacanze estive. Soprattutto alcuni, come Antonio, Gennaro, Gaetano, Ilias, sempre presenti in questi due mesi, avrebbero voluto continuare a trovarsi , nonostante mi dessero spesso limpressione di non apprezzare le attivit proposte e soprattutto lora dei compiti. Cosa pu indicare questo, se non che il Workshop per loro un momento di incontro e scambio importante e positivo?

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Da quando ho cominciato io la conduzione solo un ragazzo, Massimiliano; ha smesso di partecipare, dopo alcuni incontri, ma era entrato dopo nel gruppo e mai con grande voglia. Ritengo importante sottolineare che il cambiamento di psicologa responsabile del workshop avviene a pi di met dellanno scolastico e di conseguenza della formazione del gruppo. Questo non pu che provocare una certa confusione di ruoli e di riconoscimento di autorit da parte dei ragazzi verso le psicologhe che da una diventano due per un certo periodo. Mettono subito alla prova quella nuova e si comportano come se avessero di fronte due genitori invece che un capo e una guida. Quando si tratta, ad esempio, di chiedere il permesso per fare qualcosa, si rivolgono prima ad una delle due e, se ricevono risposta negativa, tentano anche con laltra. Poich talvolta io e Anna non avevamo la stessa idea su alcune richieste o comportamenti, reagivamo in maniera diversa, anche a causa, naturalmente, di personalit diverse, e questo credo creasse una certa ambiguit nei comportamenti da seguire allinterno del gruppo. Il periodo del cambio di coordinatrice stato piuttosto critico perch io dovevo calarmi nel ruolo e Anna doveva continuare a darmi una mano lasciandomi contemporaneamente spazio sufficiente per prendere in mano le redini. A complicare le cose, i ragazzi, hanno approfittato del momento per andare a briglia sciolta diventando spesso difficili da controllare e spesso impertinenti e ribelli. Attribuisco, per, la loro agitazione e assenza di alcuni anche allavvicinarsi della bella stagione che risvegliava la voglia di muoversi, sfogarsi e stare allaperto. Ritengo che la presenza dei volontari, anche se molto giovani, direi quasi coetanei dei ragazzi del WS, e piuttosto ine-

sperti e privi di teoria psicologica, sia molto utile; in primo luogo perch rappresentano dei modelli, degli esempi di condotta per lo pi sani e giusti, che i ragazzini tendono ad apprendere ed interiorizzare (anche inconsciamente). In secondo luogo contribuiscono ad organizzare e svolgere le attivit del WS. In generale sono convinta che ci si possa attendere dei risultati positivi nello sviluppo psicosociale di questi ragazzi, anche se, forse, solo a lungo termine.

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Due ore con i Piccoli Diavoli di Daniela Castellotti Cos si autoproclamato il gruppo di ragazzini, frequentanti la scuola media Amedeo DAosta, con cui esercito le mie due ore di volontariato nel workshop. Sono una casalinga, moglie e madre di un bimbo di dieci anni, che desiderava dedicare un po del suo tempo libero a dare qualcosa di s a qualcuno che ne avesse bisogno, non facente parte dei familiari. Perci lanno scorso, grazie ai suggerimenti, alle informazioni ed ai consigli di unamica, sono entrata a far parte di Gancio Originale. Finalmente anche un piccolo spazio tutto mio, in cui uscire dai ruoli tradizionali e quotidiani e sentirmi soltanto una persona nella societ. Allinizio ero un po confusa ed ho incontrato diverse difficolt a capire veramente la figura del volontario e ad entrarvi. Nella prima ora dedicata allo studio ed ai compiti assumevo la parte di insegnante, con tutta lautorevolezza e la severit che competono, per poi continuare nel ruolo di educatrice nelle attivit ricreativo-educative, che occupavano lora successiva. Ero convinta che fosse importante solo dare loro delle regole e migliorarne il rendimento scolastico.

Certo, in questo modo, ottenevo risultati sotto quel profilo, ma la mia popolarit era un po scarsa, non mi sentivo molto accettata. Ai loro occhi apparivo, forse, solo come uninsegnante di sostegno, un po pretenziosa che proseguiva soltanto il loro orario scolastico, fuori dalla classe. Cos non andava certo bene. Ho riflettuto a lungo, ho fatto un piccolo esame, ho letto qualche articolo dei fascicoli di Gancio Originale, ho ascoltato i consigli della dottoressa Cantini e soprattutto ho osservato molto gli altri colleghi con pi esperienza di me. Finalmente mi sono resa conto che lo scopo del volontario principalmente aiutare questi ragazzini, che normalmente vivono disagi e malesseri in condizioni di non accettazione o addirittura di vera e propria emarginazione allinterno e allesterno della scuola, a sentirsi meglio. Come? Aiutandoli s nei compiti, ma con maggiore tolleranza rispetto ad un insegnante, infondendo loro fiducia, spronandoli e incentivandoli, senza uneccessiva severit nei casi di estrema svogliatezza e applicando qualche regola per moderare la loro ingestibilit e trasgressivit (modalit loro per attirare lattenzione altrui). Ho cercato di farli parlare, con estrema difficolt, per capire un po meglio la loro storia personale, le loro opinioni e, soprattutto, per instaurare non solo un rapporto di comunicazione, ma anche un vero e proprio scambio affettivo. Ho provato dapprima a rispettare e poi ad aumentare un pochino i loro tempi di concentrazione, relativamente scarsi in ogni attivit. Mi sono sentita pi umile io e ho ridotto le aspettative nei loro confronti. Certo i risultati non sono stati cos evidenti e spesso ho provato sensi di frustrazione ed inutilit, ma ho ugualmente av-

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vertito la sensazione che qualcosa di positivo, in questa loro confusa disorganizzazione e apparente disinteresse, nellessere e nel comportarsi scaturito. Forse a parte i piccoli miglioramenti nel loro rendimento scolastico, accentuandoli, dando loro un po di calore, io e gli altri volontari abbiamo contribuito ad aumentare la loro autostima e fiducia in se stessi, rendendolo leggermente pi gestibili. Da parte mia le soddisfazioni maggiori sono state quelle di sentirmi pi gradita, di avere avuto manifestazioni di affetto e finalmente di riconoscimento come volontaria.

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me, alcuni non si conoscevano neanche, ma si vede subito che qualcosa li accomuna. Si confrontano sulle materie scolastiche, sui professori, sulla fatica di studiare e su quello che faranno dopo. E un modo per sapere di non essere soli, di condividere la stessa et, di aprire la loro mente ad altre esperienze. Alcuni di loro stupiscono, arrivano a piacerti, tanto; allora bisogna dirglielo, fargli sapere che sono apprezzati, e non stancarsi mai di ripeterlo; ci ripagheranno non stancandosi mai di venire, anche quando il giorno dopo hanno la mattina pesante a scuola.I genitori

Da coordinatrice a volontaria Il mondo gelato workshop alla scuola elementare Don Milani di Silvia ArliniI bambini

C una mamma, alla don Milani che, durante tutto lanno, mi ha informata dei progressi del figlio, sia a scuola sia in altri campi, mi portava le ricette mediche, le schede di scuola; mi ha permesso di condividere i successi del figlio, anzi, ha voluto fortemente che li condividessi, per ringraziarmi. Lei non sa, probabilmente, di essere stata fonte di soddisfazione per me, avrei dovuto dirglieloI bidelli

I bambini si sperimentano diversi da quello che sono abituati ad essere. Arriva una mamma e mi dice: F. non ha molta voglia di fare i compiti, se ne accorta, vero? Io mi volto, cerco con lo sguardo il figlio della signora e penso Magari non suo figlio quello, mi sono sbagliata, ma allora, di chi sta parlando? Voglio dire, da noi F. non vede lora di incominciare, non vede lora di sedersi e avere unora di tempo di L., la volontaria. L. tutta per lui, o quasi, al massimo la divide con un altro bambino, se L. non viene una domanda dopo laltra per sapere perch, dov, cosa sta facendoI volontari

Cosa centrano i bidelli nel work-shop? Beh, di fatto cerano anche loro nei nostri pomeriggi, ci hanno accompagnato redarguendo i bambini, fornendo loro la palla, facendo da messaggeri per la scuola, pulendo dove noi avevamo lasciato i segni del nostro passaggio. Ebbene, alcuni pi disponibili, altri meno, limportante convivere serenamente, loro non sanno cosa facciamo e non sanno quali bambini abbiamo, facciamoglieli conoscere, facciamo loro capire che il caos parte delle nostre giornate, e diciamogli il perch; possibile che diventino nostri alleati, alcuni lo sono gi, meglio di averli come rivali!Le coordinatrici

Sono tanti, frequentano scuole diverse, ma tutti hanno scelto di regalare un po del loro tempo, e si ritrovano insie-

Scrive una ex coordinatrice che ha terminato lanno da volontaria, e da volontaria abbastanza assenteista, per motivi seri, certo, ma pur sempre assenteista.

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Come stato: intanto una riscoperta del work-shop, sollevata dalle responsabilit del coordinamento, ho avuto lopportunit di dedicarmi unicamente ai due bambini che avevo cercato di seguire dallinizio dellanno, e loro si sono accorti che la mia attenzione era su di loro; e non pi su di loro, sul rumore, sui giochi, sui pennelli, sui problemi di tutti, sui bidelli Poi una grande tranquillit, un momento in cui facevo qualcosa per gli altri perch faceva piacere a me, quindi un circolo di dare e avere; loccasione di creare rapporti con i volontari, di diventare loro amica. Dulcis in fundo, la nota negativa. Sono stata una volontaria troppo calma, troppo ripiegata verso ci che mi piaceva, mi mancata la visione sul gruppo, non ho pi cercato di fare qualcosa per il gruppo, per esempio riempire i momenti vuoti, richiamare il silenzio quando si stava esagerando. Quanto ho scritto non per giustificarmi agli occhi degli altri n, tantomeno ai miei, ma per invitare ad una riflessione: probabilmente mi sono trovata nella stessa situazione della maggior parte dei volontari, bravi, attenti, ma centrati solo sul proprio compito. Credo che il cammino, non facile n breve, da fare con loro, sia accompagnarli verso un maggior senso di responsabilit, utilizzando come strumento operativo il loro coinvolgimento nelle attivit, facendoli proporre in base alle loro (tante) capacit. Sono convinta che questo inviterebbe i nostri volontari ad una maggiore costanza nella presenza, perch toccherebbero con mano lindispensabilit dellesserci, per le coordinatrici e per i bambini.

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Sei mesi di Workshop alla Scuola Elementare Don Milani di Maria Elena Curti Il 15 marzo di questanno ho iniziato una esperienza per me del tutto nuova e particolare che mi ha suscitato diverse sensazioni tra loro contrastanti. Sto parlando della mia partecipazione in quanto psicologa tirocinante al Workshop pomeridiano della scuola elementare Don Milani. Ricordo di avere iniziato questa avventura il primo giorno del mio tirocinio e limpatto con questa nuova realt stato molto forte. La prima emozione che ho provato stata di paura, forse per linesperienza e anche per tutta quellenergia che emanavano i bambini che mi sembrava difficile da gestire. Questa prima reazione stata accompagnata fin dallinizio e poi rapidamente sostituita da una attrazione verso questa situazione.

Mi rendevo conto che cera tanto che si poteva fare in questo contesto, sia per i bambini, sia per i volontari e non ultimo anche per me. Mi sono sentita responsabilizzata e forse quindi un po pi adulta e inoltre stimolata a trovare soluzioni agli eventuali problemi che mi si presentavano durante lattivit di coordinatrice. Ho sentito una spinta a volermi migliorare e a migliorare i ragazzini che partecipavano al WS. Talvolta mi sembrava di non fare abbastanza e mi sono sentita un po insoddisfatta, altre volte ero pi serena e tranquilla e gratificata anche da piccole cose che possono a prima vista apparire banali ma che per me erano importanti. Mi sono resa conto in breve tempo che tutto ci che accadeva durante quelle due ore e con questo intendo anche i momenti pi difficili faceva parte di una esperienza condivisa molto utile che ha fatto imparare qualcosa a tutti noi che partecipavamo. Mi ha fatto piacere aver avuto la possibilit di relazionarmi anche con le famiglie dei ragazzini e credo che questo aspetto del nostro operato sia ugualmente importante. La partecipazione alla festa di fine anno dei Workshop proprio di coloro che pare abbiano pi difficolt di integrazione a causa del contesta socio-culturale al quale appartengono o per il fatto di essere extracomunitari ha rappresentato un successo perch sta a significare di essere finalmente arrivati in qualche modo anche a loro. Ogni miglioramento sia piccolo che pi evidente che notavo nel gruppo e nei singoli bambini e in certi casi confermato anche dalle maestre, mi ha dato una grande soddisfazione e infuso fiducia in quello che stavo facendo, in me stessa e nel tipo di iniziativa e una nuova carica per quello che ancora c da fare.

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Ricordo con piacere lesperienza in laboratorio multimediale, dove con molta umilt mi resi disponibile ad insegnare a tutti come giocare al computer. Si rivel un binomio di soddisfazioni e dunque una buonissima riuscita delliniziativa. Ringrazio moltissimo, prima di tutto i bambini, che come dice Antoine de SaintExupery, mi hanno dato lopportunit per ricordare la mia infanzia e Gancio Originale cui porgo la mia disposizione per lanno prossimo ed un sincero augurio di Serene Vacanze.

Lopportunit di ricordare linfanzia di Giulio Serri Lavorare con Gancio Originale stata unesperienza piena di soddisfazioni e di dinamicit. Ho iniziato a fare il volontario a gennaio, in una scuola elementare della citt: la Don Milani situata in Via Ghandi. Le prime settimane sono state le pi difficili: non conoscevo bene i nomi dei bambini ma soprattutto i loro caratteri ed essendo lultimo arrivato dovevo nello stesso tempo ambientarmi con il gruppo dei volontari. Passati questi momenti, che vedo gi lontani, lesperienza divenne sempre pi significativa. Il bello di tutto questo, consisteva nel tornare a casa maggiormente arricchito. Ogni bimbo con il proprio carattere, il suo personale modo desprimersi mi rendeva sempre pi soddisfatto per ci che stavo facendo per lui.

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Un grande gruppo: workshop alla scuola media Dalla Chiesa di Luana Pensieri

Nelle situazioni precedenti, quando ero stata volontaria o coordinatrice-tirocinante cera sempre qualcuno a cui potevo rivolgermi in caso di bisogno, per stabilire una strategia di intervento, ma questanno alla Dalla Chiesa ero sola. Allinizio questo mi spaventava un po, non tanto per il gruppo di ragazzini, ma per il gruppo di volontari perch non mi sentivo in grado di coordinare ragazze, ormai grandi, con loro idee, desideri e consapevolezze. Mi sembrava di andare contro la loro libert di espressione. In realt il gruppo di volontarie (11 in tutto) era costituito prevalentemente da volontarie minorenni, che non avevano mai avuto esperienze con Gancio Originale, di loro solo quattro, due minorenni e le uniche due maggiorenni, avevano gi lavorato in un Workshop. Il tempo mi ha permesso di conoscerle meglio, di vedere in loro il desiderio di farsi guidare e attraverso degli strumenti mediatori come la programmazione e il Diario di Bordo sono riuscita ad assumere quel ruolo da me tanto temuto. Senza il loro aiuto per non sarei mai riuscita a raggiungerlo, e nemmeno a portarlo avanti fino alla fine. Un ringraziamento particolare lo devo alla volontaria Melissa Scolari che nel periodo tra novembre e dicembre ha coordinato, insieme ad Elisa Bacchelli, le attivit in uno dei due pomeriggi del Workshop.

La scuola media C.A. Dalla Chiesa stato uno, fra i primi istituti ad ospitare il Workshop di Gancio Originale. Diventare coordinatrice di una tradizione simile stato per me importante e carico di emozioni. Era anche la prima volta che mi trovavo a coordinare sola la situazione pomeridiana, e senza saperlo stavo imparando a prendere le decisioni, assumendone le responsabilit ed essendone pienamente consapevole.

I primi momenti: la selezione del gruppo La selezione del gruppo dei ragazzini stata eseguita dalla Dott.ssa Margherita Cl, referente per le scuole della quarta circoscrizione. I ragazzi che componevano il gruppo lanno precedente sono stati ricontattati, ma solo tre hanno riconfermato la loro presenza, anche perch gran parte di loro lanno

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scorso era in terza e con lesame aveva salutato la scuola media per quella superiore. I componenti del Workshop venivano scelti dalla Dott.ssa Cl tra i candidati proposti dalla scuola per formare un nodo di persone che riuscisse a lavorare insieme. A conclusione dei colloqui di conoscenza dei ragazzi si costruito un elenco di dodici bambini, dei quali frequentavano regolarmente in sette/otto. Ci siamo trovati di fronte a soggetti molto diversi tra loro, due ragazzini di terza, stranieri con grosse difficolt comunicative, quattro ragazzini di prima media, e tre di seconda con una scarsa maturit emotiva e grosse lacune dal punto di vista scolastico, una ragazzina di quinta appena arrivata dal sud che allinizio faceva fatica anche a esprimersi in italiano, e due ragazzini dellanno scorso con difficolt di socializzazione. Questa variet di problematiche ha reso difficile il raggiungimento di risultati immediati di inserimento. Soprattutto i primi due mesi (novembre e dicembre 2000) lobiettivo di integrazione era ostacolato anche dallalternarsi di due gruppi diversi di volontari e coordinatori, che pur cercando di comunicare fra loro creavano, inevitabilmente, momenti e spazi diversi.

Noi nella scuola media Dalla Chiesa In questi anni nella scuola media C.A. Dalla Chiesa ci sono stati diversi cambiamenti a livello dirigenziale, e ad ogni nuovo preside era necessario spiegare la nostra presenza; punto di riferimento per lattivit di Gancio Originale da anni la vicepreside Magda Cerlini, che si resa disponibile per tutte le nostre proposte. Nonostante la sua disponibilit, capitato a volte di non avere a disposizione un luogo dove stare negli orari stabiliti. Tale inconveniente stato col tempo risolto grazie ad una attenta collaborazione fra il gruppo Workshop e gli operatori scolastici e alla continuit delle figure di riferimento. Lo scollamento fra scuola e Workshop era probabilmente causato anche dal rapido turn over dei tirocinanti che si susseguivano nella conduzione del gruppo, e dal personale ausiliario che non era sempre lo stesso. Questanno, grazie alla continuit delle persone presenti nella scuola e della coordinatrice, si sono costruite relazioni pi stabili, che hanno portato ad una maggiore armonia del gruppo dentro la scuola. Noi nella casetta del Workshop Il gruppo del Workshop era composto da 12 bambini iscritti, e da 11 volontarie, tra le quali soltanto due erano maggiorenni. Da anni ormai il Workshop vive allinterno di una casetta, adiacente alla scuola, divisa in stanze idonee ad ospitare diverse attivit. La suddivisione degli spazi ha agevolato molto il nostro lavoro, soprattutto durante lattivit didattica, perch dividere fisicamente i bambini si dimostrata unarma vincente per combattere la distrazione e la confusione. Ma luoghi diversi erano utili anche nei momenti in cui si volavano fare attivit creative differenti.

Gennaio 2001, finalmente insieme. A gennaio 2001 ho avuto la possibilit di coordinare entrambi i pomeriggi, dando una maggiore continuit al nostro operato. Due strumenti importanti, che mi hanno aiutato nel lavoro organizzativo, sono stati la programmazione (aggiornata di mese in mese) e il diario di bordo (vedi capitolo Diario di Bordo della Dalla Chiesa), scritto da tutte le volontarie, giornalmente.

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Lo spazio pi amato dal gruppo della Dalla Chiesa era sicuramente la cucina che ci ha visti per molti pomeriggi ad armeggiare tra i fornelli per realizzare torte (la pi gettonata era la torta al cioccolato), pizza, focacce, fino allultimo giorno (29 maggio), giorno in cui siamo rimasti a pranzo a scuola per mangiare dei buonissimi spaghetti alla carbonara a suon di musica e di chiacchiere. La cucina stata protagonista di avventure che si chiamavano dolci o stuzzicherie salate, avventura che ci vedevano indaffarati tutti, ragazzini e volontari. In cucina, per la prima volta ho visto occupati nella realizzazione di qualcosa anche i bambini pi piccoli e dispettosi, e ansiosi di mettere in pancia il risultato finale. Sempre sui fornelli abbiamo dipinto coi nodi tante magliette e tante calze da ginnastica di spugna, bagnandole nellacqua bollente colorata. Altro spazio molto quotato era il cortile interno che ci ha visto giocare a calcio, pallavolo, pallasino e torello, che ci ha visto festeggiare il carnevale nella battaglia dei coriandoli e che diventava protagonista quando cera il sole. Le altre stanze hanno, invece, ospitato giochi, e laboratori come la creazione del sale colorato e dellarcobaleno nelle bottigliette, degli antistress con la farina e i palloncini, della pasta sale e delle mille forme che si potevano fare. Noi del marted Al marted eravamo in cinque volontarie, un numero di ragazzini che variava dai quattro ai dieci ed io. Tutte le volontarie avevano gi esperienza di conduzione di gruppi di bambini, due, Gessica ed Erica le ragazze del Blaise Pascal, in altri Workshop con Gancio Originale, le altre tre Maddalena, Lucia e Cecilia del Liceo Moro in situazioni di catechismo. La loro energia ha sempre sostenuto il gruppo nel migliore

dei modi e se anche non eravamo sempre tutte presenti il buon lavoro dquipe era efficiente. Noi del gioved Al gioved le volontarie disponibili erano sei anche se il numero pieno difficilmente era raggiunto. Il numero dei bimbi oscillava sempre tra quattro e dieci. Lquipe delle volontarie al gioved ha trovato maggiori difficolt di integrazione, anche perch due delle volontarie Melissa ed Elisa, del Blaise Pascal, ormai veterane, dopo avere gestito per tre anni i gruppi di Gancio Originale, si sentivano padrone della situazione mentre le altre ragazze Nadia, Alessia, Linda e Camilla erano alle loro prime esperienze e la collaborazione fra le due parti ha avuto bisogno di tempo, di scoprire interessi comuni, di conoscersi meglio. Noi, le feste e gli ospiti Per la festa dei Workshop noi, gruppo della Dalla Chiesa, abbiamo anche trovato un nome, formalizzando cos la nuova identit di gruppo maturata col tempo: Dragon! Questo nome era stato disegnato su un cartellone di foto e rappresentato con splendidi dragoni disegnati dai ragazzi che si erano impegnati a finire entro il 24 maggio. Diverse sono state le feste organizzate: per Natale, Pasqua, Carnevale, abbiamo fatto festa nella nostra casetta, cucinando torte, portando bevande, musica e giochi, salutando i compiti, ma cosa strana alle feste partecipavano tantissime volontarie ma pochi bambini, utilizzando il pretesto della festa per poter stare a casa; il 24 maggio stata organizzata la festa di tutti i Workshop, presso listituto tecnico agrario Zanelli di Reggio Emilia, e insieme abbiamo partecipato alla gran festa; alcuni ragazzi ci hanno raggiunto in bici accompagnati in

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scooter dalle volontarie, altri mi hanno seguita sullautobus, per festeggiare insieme ai tantissimi altri; 29 maggio 2001, il pranzo del Workshop: una carbonara un po collosa, lo gnocco e la torta e tante bibite da bere e adesso? Chi ha voglia di fare i compiti? 10 giugno abbiamo partecipato alla festa per linaugurazione della camminata lungo Crostolo, che da Reggio citt (Parco delle Caprette) arriva fino al Casale di Rivalta. (vedi capitolo Dulcis in Fundo). La nostra dimora ha inoltre ospitato: una delegazione di educatori di Cuneo, ospitata da Gancio Originale, che sono per arrivati in un pomeriggio in cui molti bambini non hanno partecipato al Workshop; un pomeriggio, invece, ci hanno fatto visita Roberta e Monica, due tirocinanti di Gancio Originale che stanno facendo una ricerca sul volontariato, che ci hanno fatto tante domande interessanti. Le parole dei ragazzi Lultimo giorno della nostra avventura abbiamo fatto scrivere ai ragazzi cosa era piaciuto loro e cosa, invece, non avevano gradito del Workshop, di questa officina di riparazione che ci aveva occupato cos tanto tempo in tutto lanno scolastico e queste sono state le risposte: Mi piaciuto perch ti spiegano tutto quello che non capisci, perch facciamo dei giochi e qualche volta la pizza, la pasta sale, ecc. Dal 1 giorno che sono arrivata abbiamo fatto dei compiti e dopo abbiamo giocato. Mi dispiaciuto che il giorno della festa del Workshop, quando siamo andati allo Zanelli e ci siamo divertiti, io non cero. Mi piaciuto perch ho conosciuto nuove persone e ho fatto nuove amicizie molto simpatiche, che mi hanno aiutato a fare i compiti migliorando da tempo a tempo! Quando face-

vamo cucina, facendo le torte ecc. ci divertivamo tantissimo! Mi piaciuta la pasta sale, pitturare, fare la sabbia colorata, ma non mi piaciuto disegnare e fare i compiti. Mi piaciuto conoscere nuove persone, cucinare, giocare con la palla, ma non mi piaciuto fare i compiti, scrivere o quando sgridavano. Cose che mi sono piaciute: quando abbiamo colorato le magliette, quando abbiamo fatto il pranzo, quando come oggi gioved non ho portato i compiti e non li devo fare. Cose che non mi sono piaciute: quando abbiamo fatto i compiti, dei giorni dove venivo solo io al Gancio ed ero solo. A me mi un gioco un gioco e un compito, io pensavo solo a studiare! Sono ragazzi che allinizio erano molto distanti, per et, per problemi e per interessi. Nel periodo di fine gennaio 2001 si potevano individuare almeno sette sottogruppi: uno formato da tre bambini di prima media, infantili nei loro comportamenti, molto uniti anche da percorsi scolastici precedenti, con grosse difficolt di apertura verso lesterno; uno formato da due fratelli (maschio e femmina) stranieri da poco in Italia, con grosse difficolt linguistiche ma gi in et adolescenziale; due ragazzini riuniti dopo la separazione causata dalla bocciatura di uno dei due; un altro ancora che riuniva due ragazzine, in et adolescenziale che mostravano un forte bisogno dascolto; ed infine tre ragazzini isolati: una che ha partecipato solo un giorno, uno che venuto tre giorni e lultimo che si divideva fra noi e il G.E.T., un veterano del Workshop della Dalla Chiesa, che per, questanno, ha fatto fatica ad inserirsi nel nuovo gruppo, completamente mutato rispetto allanno scorso. Non riuscito a trovare nel nuovo ambiente delle attrattive abbastanza forti da creare delle relazioni importanti.

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Il gruppo comunque cresciuto e queste distanze cos marcate, col tempo, si sono dissolte. La frequenza dei ragazzi non era costante ma ci si trovava sempre almeno in quattro o cinque. Lultimo giorno ci siamo salutati con un regalo di buona estate. Buone vacanze a tutti! Dulcis in fundo: inventiamoci banchettari La quarta circoscrizione ha organizzato, per domenica 10 giugno 2001, una festa per linaugurazione della camminata lungo il torrente Crostolo che parte dal Parco delle Caprette a Casale di Rivalta, e per questa circostanza ci ha invitato a partecipare come Gancio Originale. Linvito era rivolto ai ragazzi e ai volontari, unopportunit di vivere il territorio insieme. La proposta era quella di allestire banchetti espositivi al Parco di via Fucini, con tutti i prodotto creati nei Workshop della quarta circoscrizione. Volontari e ragazzi hanno colto al volo loccasione chiedendo di fare una giornata dedicata solo ai laboratori per poter riempire di colori e fantasia quei tavoloni a nostra disposizione. Con questo obiettivo abbiamo coinvolto la vice preside e la scuola che ci ha finanziato il materiale occorrente e con la cera, i colori, le magliette, lacqua calda, tanti bicchieri diversiecc., abbiamo creato, giochi di equilibrio sui fornelli, cera che bolliva, acqua bollente che colorava ed ecco! Il risultato: tante magliette e calze di spugna colorate a chiazze verdi, rosse, blu e viola, tante candele, antistress, ecc. Finalmente domenica! Siamo pronti ed festa, lappuntamento per le 10.00/10.30 a Reggio al Parco in via Fucini, insieme agli altri Workshop, imbandiamo il banchetto e aspettiamo, ma ahim non passa tantissima gente e il no-

stro lavoro, pur essendo apprezzato, rimane per la maggioranza nelle nostre mani. E i volontari beh si dimostrano splendidi come sempre e si offrono di restare nel parco anche al pomeriggio un ringraziamento particolare ai volontari.

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01/03/01 Ben arrivato Marzo. Il carnevale ha decimato un po il gruppo x insieme (quattro volontari e quattro bambini abbiamo realizzato una torta e mangiata sempre insieme bellinizio! Luana P.S. hanno partecipato anche D. L. e A. S.

06/03/01 oggi ho aiutato A. e Y. a fare i compiti. Sono rimasta delusa dal fatto che, soprattutto A., non abbia capito che io volevo aiutarlo e mi ha considerato un peso. Erica Sono andata in biblioteca con R. e mi ha fatto piacere vedere come lei si fidasse e chiedesse il mio consiglio. Dopo ho fatto i compiti con A. e mi sono rattristata un po vedendo che lui non mi ha ascoltata. Gessica Oggi stata una giornata abbastanza pesa, un po perch ero stanca io e un po perch i bambini non collaboravano completamente. Speriamo in una giornata pi positiva il prossimo marted. Cecilia e Maddy 08/03/01 Oggi sono un po stanca, per abbiamo fatto la pasta di sale e fare lartista mi ha tirata su. stato bello perch tutti sono stati coinvolti e abbiamo fatto tante formine. Sono contenta anche perch A. ha capito bene i compiti!! Nadia

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oggi andata bene, sono riuscita a fare amicizia con s., abbiamo fatto i compiti ed stato molto bello! oggi abbiamo lavorato tutti serenamente! camilla festa della donnasigh, nessuna mimosa, comunque tutti i maschietti hanno fatto gli auguri a noi donnicciuole!!! wow. ho aiutato d. a fare grammatica (tutto ok), abbiamo fatto un bel cartellone con la camilla, la r., a., d. ed io, ed venuto proprio bene! pasta di sale che bello! siamo riuscite a coinvolgere tutti e questo stato molto positivo e molto rassicurante x tutte noi! prossimo gioved: giochi!!! ciao elisa oggi mi sono divertita, ho fatto un sacco di cose: matematica (sigh!): alle espressioni di 2 ci arrivo ancora, ke bello! la mia ignoranza in materia sempre pi spaventosa, fra poco mi rideranno dietro anche i bimbi. storia: ma il libro di j. pi difficile del mio delle suxriori! cmq ho fatto un po di fascismo ke mi servir molto anke a scuola, non lo fanno mai! ke bella la pasta di sale peccato ke sono una frana con le attivit .x stato bello lo stesso! adeso mi vado a lavare i capellila pasta di sale sar un ottimo balsamo! ciao ciao melly

oggi ho lavorato con a.. non molto facile fare i compiti con lui xch molto agitato e non sta un attimo fermo ma comunque siamo riusciti a concludere qualcosa. che bello abbiamo mangiato la pizza! gessica oggi andata bene, ho fatto i compiti con d. e a., sono bravi e si impegnano. abbiamo fatto la pizza e labbiamo mangiata; era buona ma un po insipida. giornata positiva! maddy. oggi ho capito che la c. faceva i compiti con della voglia e questo mi ha fatto piacere. abbiamo fatto la pizza ed stato bello perch tutti facevano qualcosa! bello! ceci 15/3/2001 oggi ho fatto i compiti con la c. x 2 ore!!! abbiamo letto un libro molto triste, ..depressione.., lei non ha capito niente, le ho chiesto di ripetere e non sapeva nulla!!! vado a casa. ciao nadia Oggi ho provato a fare storia.. Ci ho rinunciato e lha fatto la Melissa al posto mio (non si sa come mai quella ragazza sa tutto!!!). Dopo ho fatto grammatica con lElisa e A. (FORZA NAPOLI) Ciao Linda

13/3/01 oggi andata molto meglio. come sempre fare i compiti con j. sempre stimolante. abbiamo anche fatto il cartellone con le regole in rumeno e lui era molto felice che io e carmelita fossimo interessate. adesso lascio il foglio alla ge che brama di scrivere. erica

ho fatto grammatica con a. v. e la linda!!! a. tr forte, ma non sta attento ed sempre tra le nuvole! abbiamo colorato

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le nostre creazioni di pasta e pare wow, che piccioni! x cera silenzio! yuppie elisa oggi ho fatto un sacco di cose! grammatica con a. s., ho disegnato lasino con a. e d., studiato le miserie in russia con j. e colorato gli shangai! yuppi! imprevisto della giornata: a.s. e d.l. ci hanno scotchato nella saletta proprio mentre entravano le bidelle: scena da panico!!! cmq sono stati molto bravi: non se nera accorto nessuno! bella giornata! baci melly P.S. aggiungo che avevano fatto un bel lavoro da ingegneri! Luana

i compiti. Non hanno difficolt a capire le cose e a studiare, solo questione di attenzione e concentrazione. La giornata andata bene. Abbiamo fatto la torta! CIAO CIAO Maddy!!!

oggi stata una giornata un po faticosa perch i bambini erano in tanti e noi volontari eravamo solo tre. il trio a. d. e y. un gruppetto tosto perch non hanno tanta voglia di lavorare comunque pazienza!!!! ciao ceci 27/03/01 Oggi abbiamo fatto i compiti x tutto il giorno. Mi piaciuto di fare i compiti, ma non abbiamo giocato. La prossima volta vorrei fare dei giochi diversi cio la radio. C. Niente P. M. INGLESE J. C. D. L. ha 1000000 di lire A. S. 1000000 CIRCA Y. G. 12 ANNI e 1000000000000000000000000000000000 lire D. R.: da grande vorrei fare il calciatore! a. v.: da grande mi piacerebbe fare il meccanico, ed avere tanti gatti sani . da adottare. 22-03-2001 oggi ho fatto grammatica con a. e storia con d.!!! dopo abbiamo giocato a patata bollente sono un mostro in quel voglio

20.03 2001 oggi abbiamo fatto la torta (dai, venuta bene) e poi ho fatto i compiti con la c. e j.; sono stati bravi. stata una giornata tranquilla. gessica io ho fatto i compiti con p. (hello!) e a. v. (che tr bravo)! p. tr strafottente la torta vanuta abb. bene, nonostante labbia fatta anche la maddy! tutto sommato andata abb. bene oggi, mi dispiace che la r. e la s. non vengano pi! lucia

Ho fatto i compiti con D. e A.. Sono abb. confusionari, si distraggono continuamente, ma siamo riusciti a fare bene tutti

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gioco! dopo abbiamo fatto le magliette (e le calze!!!) sono troppo belle! vabb raga baciuz linda!!! Oggi ho fatto i compiti con J. e la C. che simpaticone J.! ( prende in giro la C. x il suo accento.. tr forte!!!). poi abbiamo colorato le magliette WOW, sono venute benissimo! Specialmente le calzettone yo yo della Melissa! Vag a c!!! Bel pomeriggio! Elisa oggi ho fatto i compiti con la S. e A. S. (anke se non si capito se anke lui li stesse facendo con me!). la S. sta migliorando tanto e oggi (incredibile!!!) andava quasi daccordo con J.! Mitico! C il sole e oggi sono un po strippata (x elisa: allegra, felice, fuori a mina!) (grazie by elisa) ok, vado x la Lu ha fretta! Ciao Melly

gioved io e la melly non ci siamo siamo a monaco! elisa divertitevi ehh!! 03-04-01 Oggi ho fatto i compiti con Y. e A.. Non stato molto facile, non ascoltano e fanno confusione. Non hanno voglia di fare i compiti, neanche un po! poi abbiamo fatto il cartellone di Pasqua! Ciao ciao, Maddy. dunque dunque, oggi devo dire che la giornata non cominciata tanto bene perch d. e a. non volevano separarsi per i compiti. dopo averli finalmente separati, ho capito che d. lavora benissimo se non in gruppo perch ha fatto i compiti in 10 minuti!!! un bambino sveglio per se in gruppo insopportabile!!! udite, udite: p. mi ha regalato un disegno (cosa rara perch non un bambino socievole!) ciao ciao ceci 5/4/01 oggi devo dire che andata proprio bene! abbiamo fatto la sabbia colorata e abbiamo dipinto. mi sembra che oggi sia andata proprio bene. erano tutti interessati e con tanta voglia di fare! camy

29/03/01 ciao, Oggi passato prestissimo il tempo. Ho studiato inglese con la C. e mi sembrata migliorata un po o almeno interessata beh, insomma, si capito cosa volevo dire? Poimagliette! Ne ho fatta 1 verde bellissima!!! Anke le mie dolci manine sono totalmente verdi panno, + ke altro verdi alieno! I bimbi vanno + daccordo ultimamente: yuppy! Ciao ciao melly oggi ho fatto grammatica con a. v., non ha capito pi di tanto , sigh!!! abbiamo rifatto le magliette carucce!!! hanno portato le maglie anke j. e s. e sono stati molto contenti di colorarle!

Oggi ho fatto i compiti con S., stato veramente stancante! Poi abbiamo riempito, boccetti di sabbia e tutti si sono divertiti , A. mi ha studiato, ha costruito un bellissimo robot! Nadia

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Oggi mi sono aggirata per la scuola con La C. alla ricerca del libro di algebra xdutopeccato che come Indiana Jones siamo state un po scarse quindi 2 ore di sabbia colorata! Bello! Peccato non ci fosse lElly, malata ciao Elly! Bella giornata! Ciao Ciao Melly oggi mi sono 1 po esaltata con il sale coloratodopo per pulire stato 1 po 1 pacco ma alla fine giusto cos il mio robot fa un po schifo capita! ciauz linda

oggi festa di pasqua ma non ci sono i bimbi? ho scritto una lettera oggi .. al morso della c.! non ho parole. poi grande caccia al tesoro per aprire luovo di pasqua! yuppy, lo sto mangiando adesso. ero in gruppo con la melly ciao dalla gessica io ho fatto i compiti con a.; lui come al solito interessato e partecipe. poi abbiamo giocato alla caccia al tesoro! bello! devo proprio andare erica Ok posso cominciare a scrivere? No, tardi, vado a casa! Ciao ciao Melly

Oggi il 10- 04-2001 Sono venuti degli studenti di cuneo a vedere come ci comportiamo coi ragazzi ma e ne sono andati subito perch mancava la materia prima i ragazzi! Che brutto che se ne sono andati.. cera un biondo con gli occhi azzurri.. sigh non lo vedr mai pi! Ho fatto il programma per maggio con la Maddy e le Ceci, abbiamo fatto anche il cartellone delle foto della festa di carnevale! Ciao ciao LUCY

ciao a tutti!!! oggi stata una bella giornata, cartellone spettacolare!!! poi abbiamo mangiato luovo di pasqua coi bambini ceci 19/04/01 Bentornati dalle vacanze di Pasqua! Oggi abbiamo fatto la torta ed venuta proprio buona!!! Ho anche cominciato il gioco del personaggio con la C. (la prima parte non ci sprechiamo), poi primo allenamento di calcio.. e relativo pallone finito sul tetto! Vai con la cazziata del bidello! (credo che mi detesti). Ho conosciuto la mamma di A.V. ke fa la bidella, una signora fantastica e gentilissima! Vado a casanuvoloni allorizzonte: anche oggi mi sa che presto o tardi mi lavo! CIAO CIAO MELLY

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24/04/01 oggi andata bene. Ho fatto i compiti con J., molto bravo e soprattutto ha molta voglia di imparare e di capire le cose. una soddisfazione molto grande fare i compiti con lui!!! Dopo abbiamo fatto i boccettini con la sabbia colorata, e mi sono divertita molto!!! Ciao ciao Maddy Oggi ho fatto la storia inventata con la C. e purtroppo come al solito, non ha voglia di fare niente ma pi motivata a raccontare le sue cose abbiamo fatto poi il sale colorato e anche se sono negata ! Beh mi rifar! Ciao Gessica

giocato a fiori, frutti, animali e cose. hanno disegnato e fatto il cartellone, sono stati tutti bravissimi. camy oggi stato bello subito s. ha fatto la pizza che venuta 1 tot bene! io, a fare i compiti, sono stata con c. (non ho capito ancora bene come si chiama, esattamente mi sa che nn lo sa neanke la luana!!) ciauz linda 8 maggio 2001 oggi mi sono divertita perch, per la prima volta, a. ha fatto i compiti stando concentrato (cosa rara!). poi siamo andati a prendere la palla da pallavolo e abbiamo giocato nel cortile. oggi era particolarmente simpatico, mentre generalmente facendo coppia con d. non si riesce a tenere! tra laltro abbiamo anke fatto una gara di corsa nel corridoio della scuola e naturalmente ho vinto io!!! p.s. complimenti per il cartellone dei draghi, molto bello! ciao ceci oggi andata bene. Ho letto molto con J., bravo ed ha molta voglia di imparare, poi siamo andati in cortile a giocare ad asino. La Luana diventata asino. Ciao ciao Maddy Oggi ho fatto i compiti per la prima volta con p. in un primo momento stato molto scontroso e sulle sue, ma poi quando abbiamo trovato un tema che gli piaceva, mi ha raccontato molte cose del suo paese., cutro - voto: 8 Erica Oggi ho fatto i compiti con la C., e per la prima volta aveva voglia di far qualcosa e si anche impegnata. Abbiamo poi

26/04/01 Oggi abbiamo fatto la focaccia e un tot di foto, parlato di patenti, la mia, quella dellElly fresca fresca e quella futura di J. Per la verit non abbiamo fatto molto ma mi sono divertita un tot. La focaccia si strinata!!! Yuppy! Vado a farmi una lampada, ho fretta di non sembrare pi uno spettro! Ciao ciao Melly Sono tornata e sono guarita! Oggi ho fatto i compiti con J. (grammatica, wow). molto interessato ad imparare litaliano! bello!!! arrivata sua mamma .. ke bella donna! Abbiamo fatto la focaccia, il cartellone e tante foto! Vado, vado!! Ciao Elisa 5-5-2001 oggi direi che andata proprio bene! abbiamo fatto subito la pizza e poi i compiti. io ho fatto i compiti con la s., e credo che si stia affezionando un pochino! dopo i compiti abbiamo

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giocato a pallavolo e a torello (dove la Luana proprio brava! e il prossimo marted dovr esibirsi ancora.) Ciao Ges

10/05/2001 Oggi nn stavo tr bene cos io e lElisa abbiamo fatto i palloncini antistress. Dopo si sono uniti tutti gli altri. Il mio il + bello.. devo tr iniziare la carriera artistica!!! CIAO RAGA WD LINDA vero la Linda la migliore artista nata! Io e la Linda abbiamo fatto i fantoccini con la farina e i palloncini alcuni sono troppo ciunti, ma molto carucci! anche grandinato e i nostri poveri scooter si sono beccati i chicchi-assassinivero Melly?! Ciao ELISA era da un mese che non prendevo il motorino e oggi si messo a grandinare non ho parole!!! il my palloncino 1 po troppo brutto uff, uff!! va beh adesso andiam a pulire il biancume ciao alessia Oggi ho fatto i compiti con D. mi esalta fare epicax ha grandinato e il mio povero scooter si beccato i chicchi!!! La Linda non stava troppo bene, poverina. Abbiamo fatto i fantocci antistress, il mio bruttissimo e poco gonfio. Lho dovuto fare 2 volte, perch uno mi si rotto addosso Aoh sono tutta bianca!!!) Ciao Nadia

Oggi ho fatto 1 problema allucinogeno con la C. ma x mi ritrovo sempre a fare matematica? Sono 1 caprasigh! Ke belli gli antistress! Peccato ke il mio faccia 1 po tr schifo! Ci ho litigato x 3|4 dh! sono negata per queste cose! Adesso c il sole ma 1|2 fa grandinava vado a vedere come sta lo scooter.. help! Ciao Melly 15 MAGGIO 2001 oggi saltato il nostro progetto (magliette colorate) e un po mi dispiace per no problem si faranno gioved! oggi hofatto i compiti con la c. e la cosa stata un po faticosa perch ancora fa i calcoli con le dita e bisogna ripeterle 3-4 volte e comunque non le entrano in testa! pazienza !!! ci vediamo marted prossimo! ciao ceci Salve a Tutti, oggi andata bene come al solito. Ho fatto geometria con A., che fatica!!! Ciao ciao Maddy Ciao a tutti!!! OGGI ho fatto i compiti un po con d. e a. e un po con la r.! andato tutto bene non ho parole, ho scoperto di non ricordarmi pi le forme verbali! Mah! Va b! A. e d. sono 2 monelli, sono troppo agitati ma siamo riusciti a finire! Ciao ciao gessica 17/05/2001 oggi sono arrivata alle 15.00, xch avevo una partita Cos ho fatto solo i compiti con J., lho aiutato a riscrivere una lettera, niente di faticoso!! Poi abbiamo fatto le magliette, sono venute da Dio!! Ho appena finito di colorare un cartellone, ho disegnato un sole gigante! Sono felice! Nadia

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Besi Eri Oggi ho fatto i compiti con la c. e mi sembrata abbastanza attenta! Poi io a la c. abbiamo colorato il cartellone che venuto molto bene! Baci camy oggi mi son divertita! sono 1 artista! ho colorato le formine di pasta sale!! tr bell! alessia oggi ho fatto un palloncino che troppo il migliore! sono troppo emozionata prima mi ha parlato! ciao li oggi ho scoperto una tecnica (tr la migliore) x fare gli artisti. lelly ha fatto le magliette ne ho una nuova azzurra + un paio di calze viola ( abbastanza indefinibile). la linda mi fa paura esaltazione!!! ciao melly .. 22/05/01 Oggi ho fatto I COMPITI con J. ed stato come al solito soddisfacente, ma come al solito la C. e la R. se ne sono fregate di quello che dicevamo. STRANO! ciao a tutti!! oggi ho fatto i compiti con la r. potete immaginare che faticaccia! beh, dopo abbiamo fatto gli antistress che mi piacciono tantosi! un salutone! gessica

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Scrivi una storia con le seguenti parole: CAMMELLO, GINOCCHIO, EMOZIONE, TORTA, SERPENTE. Scrivi una storia con le seguenti parole: ELEFANTE, BACIO, SIRENA, ORIGANO, UFO. Cera una volta un ELEFANTE il cui sogno impossibile e irrealizzabile era poter un giorno dare un BACIO ad una SIRENA. Lelefante per non sapeva che le sirene non esistono sulla terra. Dopo qualche centinaio o migliaio danni (gli elefanti vivono a lungo) sulla terra arrivarono gli alieni, ovviamente sulla loro casa volante, LUFO. Lelefante era spaventato da tutte le luci, ma quando vide scendere dallastronave una sirena tutte le sue paure svanirono nel nulla e il suo cuore cominci a battere fortissimo. La sirena era venuta sulla terra per cercare LORIGANO per salvare il suo pianeta ma quando vide lelefante fra i due scoppi lAMORE. Cera una volta un CAMMELLO che si chiamava Gigi, aveva circa settantotto anni e viveva nel deserto del Sahara. Per tutta la sua lunga vita Gigi aveva desiderato di poter mangiare una grande TORTA con la panna montata, tante ciliegie e chili di nutella. Ma nel deserto non si trovava nulla del genere: esistevano solo enormi cactus che gli pungevano il sedere quando ci passava vicino. Un giorno arriv in unoasi che non aveva mai scoperto prima. Trov un bellissimo laghetto con tante palme e prov unEMOZIONE nuova mai provata prima. Tornato a casa supplic il padrone in GINOCCHIO di andare a vivere in quel bellissimo paradiso: il padrone commosso lo accontent e con il resto della famiglia si trasferirono

Antonio Vacca, Maddalena, Lucia, Cecilia. Carmelita, Erica, Jessica, Melissa.

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SCRITTO DA: Melissa, Elisa, Gessica, Erica, Maddalena, Lucia, Cecilia, Linda, Alessia, Nadia, Camilla.

Facendo un passo dopo laltro insieme possiamo crescere: workshop alla Scuola Media Don P. Borghi di Rivalta. di Luana Pensieri

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Introduzione Il Workshop (gruppo di apprendimento gestito da coordinatori e volontari di Gancio Originale) comincia a far parte delle attivit extrascolastiche della scuola media Don Pasquino Borghi di Rivalta, nellanno scolastico 99/00. I risultati positivi, ottenuti nellanno di sperimentazione, hanno permesso la prosecuzione di questi laboratori di restaurazione, il cui obiettivo principale offrire a ragazzi con un disagio certificato uno spazio scolastico in cui riescano a stare bene. Ma cosa significa dar loro uno spazio scolastico in cui stare bene? Perch proprio uno spazio scolastico? A cosa pu servire uno spazio cos disegnato? Il presupposto che guida questa scelta si basa sulle difficolt stesse che presentano i ragazzini per i quali si richiede linserimento nei Workshop. Sono preadolescenti o adolescenti caratterizzati da disagi relazionali, familiari, e spesso con ritardi mentali lievissimi che, per, non giustificherebbero, da soli, i loro scarsi risultati scolastici. Sono ragazzini con un bassissimo livello di autostima, con grosse difficolt di attenzione e concentrazione e che vivono la scuola come un obbligo, come un luogo in cui vengono messi a confronto coi pari quotidianamente e in cui spesso risultano essere inadeguati. Riuscire quindi a dare una connotazione diversa alle mura scolastiche per questi ragazzi molto importante, perch imparano a vivere la scuola, soprattutto a livello emotivo, in un modo nuovo, come luogo piacevole, in cui si possono fare anche attivit divertenti, integrandosi con gli altri attraverso mediatori alternativi: il gioco, i laboratori, laiuto e lautoaiuto nei compiti, ecc. Ecco cosa significa offrire uno spazio in cui star bene, significa permettere loro il miglioramento dellautostima, lo svi-

luppo di competenze e abilit sociali e il conseguente recupero del s scolastico. La grande avventura dei Corsari (nome darte dei ragazzini del Workshop della scuola media Don Pasquino Borghi) iniziata a novembre 2000, per terminare alla fine di maggio 2001. Nella prima parte dellanno, fino a Natale circa, lappuntamento era settimanale, il mercoled pomeriggio dalle 14.30 alle 16.30, con la tirocinante della Facolt di Scienze della Formazione dellUniversit di Bologna, Elisa Zambelli che coordinava quattro volontarie, delle quali solo una, Erica Davoli, conosceva gi alcuni dei componenti del gruppo di Rivalta, avendo fatto volontariato con loro anche lo scorso anno. A gennaio c stata unevoluzione, e da un giorno a settimana siamo passati a due, il marted e il mercoled pomeriggio, dalle 14.30 alle 16.30. Il passaggio da coordinatrice unica a coordinatrici che collaboravano per Elisa e per la sotto