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Corso Microsoft PowerPoint 2016 http://tecnologieinformatike.altervista.org 1 2. Operare in PowerPoint 2.1 Presentazione vuota 2.2 I Layout 2.3 Layout con componenti grafiche 2.4 I Modelli 2.5 I Temi 2.6 Inserire il testo in una diapositiva 2.7 Agire sui Segnaposto 2.8 Il controllo ortografico 2.9 Sinonimi, contrari e traduzione 2.10 Lo Schema Diapositiva 2.11 Informazioni sugli schemi diapositiva (Fonte sito Microsoft) 2.1 Presentazione vuota Per creare una presentazione vuota è necessario cliccare sulla scheda File, quindi su Nuovo”. Dalla finestra di dialogo selezionare Presentazione vuota dalla sezione Vuoto e recente e cliccare su Crea. Ecco cosa vedremo: Scorrendo verso il basso, se non si è trovato l’elemento desiderato, si consiglia di usare la casella di ricerca nella parte superiore per trovare altri modelli e temi. Una presentazione vuota è costituita da un’unica diapositiva che non usufruisce di alcuna struttura, ovvero ogni nuova diapositiva inserita non avrà elementi grafici comuni alle altre. Le nuove diapositive e

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2. Operare in PowerPoint

2.1 Presentazione vuota

2.2 I Layout

2.3 Layout con componenti grafiche

2.4 I Modelli

2.5 I Temi

2.6 Inserire il testo in una diapositiva

2.7 Agire sui Segnaposto

2.8 Il controllo ortografico

2.9 Sinonimi, contrari e traduzione

2.10 Lo Schema Diapositiva

2.11 Informazioni sugli schemi diapositiva (Fonte sito Microsoft)

2.1 Presentazione vuota

Per creare una presentazione vuota è necessario cliccare sulla scheda File, quindi su “Nuovo”. Dalla finestra di dialogo selezionare Presentazione vuota dalla sezione Vuoto e recente e cliccare su Crea.

Ecco cosa vedremo:

Scorrendo verso il basso, se non si è trovato l’elemento desiderato, si consiglia di usare la casella di ricerca nella parte superiore per trovare altri modelli e temi.

Una presentazione vuota è costituita da un’unica diapositiva che non usufruisce di alcuna struttura,

ovvero ogni nuova diapositiva inserita non avrà elementi grafici comuni alle altre. Le nuove diapositive e

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gli elementi in esse collocabili debbono esse inseriti manualmente. Questo sistema se da una parte

richiede più manualità e più tempo nell’inserimento dei dati, permette però:

una maggiore autonomia realizzativa;

di familiarizzare di più con PowerPoint;

di apprendere i piccoli trucchi che consentono di rendere esclusive le proprie presentazioni.

Ciò nonostante è possibile applicare un modello anche a posteriori a qualsiasi tipo di presentazione, ma di questo parleremo nella lezione successiva.

Quando si crea una presentazione vuota, all’unica diapositiva generata viene applicato il layout Diapositiva titolo. La diapositiva riporta questi due riquadri tratteggiati che recano le diciture Fare clic per inserire il titolo e Fare clic per inserire il sottotitolo. Questi riquadri, in gergo chiamati segnaposto, costituiscono il layout della diapositiva, di essi si avvale PowerPoint per far sì che i dati vengano inseriti in schemi precostituiti secondo la tipologia di appartenenza.

Questo tipo di diapositiva, il cui uso è facoltativo, viene appunto collocata come prima diapositiva della presentazione. In essa di solito si inseriscono i dati essenziali come: il titolo della presentazione, il nome del relatore, il nome dell’azienda e altri.

2.2 I Layout

Se la presentazione non necessita di una diapositiva titolo, alla diapositiva stessa può essere attribuito un altro layout selezionandolo dalla galleria accessibile tramite un clic sul pulsante omonimo nella scheda Home.

Quando invece si inserisce una nuova diapositiva tramite il pulsante Nuova diapositiva della scheda Home, ad essa viene assegnato per impostazione predefinita, il layout Titolo e contenuto. Esso consente di inserire nel primo segnaposto il titolo della diapositiva; nel secondo invece si possono immettere più voci secondo le impostazioni dell’elenco puntato che risulta già attivo.

Anche dopo aver inserito i dati nella diapositiva è possibile cambiare il layout ad essa assegnato. Si può ad esempio attribuire quello con un segnaposto per il titolo e due per il testo in colonna cliccando sul pulsante Layout e selezionando dalla lista Due contenuti.

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Sono disponibili nove Layout differenti. L’inserimento dei dati avviene negli appositi segnaposto predisposti ad hoc per contenere qualsiasi tipo di dati. In essi è possibile inserire testo oppure degli elementi grafici come le immagini, le tabelle, gli organigrammi, i grafici, le ClipArt e altre risorse multimediali.

Come abbiamo visto è possibile inserire una nuova diapositiva e, quindi, attribuirgli un layout. In alternativa è possibile cliccare sul pulsante con la freccia rivolta verso il basso sotto al pulsante Nuova diapositiva e cliccare su una delle diapositive presenti. In questo modo si compiono due azioni con un solo clic: creazione della diapositiva e assegnazione del layout.

La scelta del layout che meglio risponde alle proprie esigenze può essere effettuata sia osservando quanto riportato sulle miniature dei layout stessi, sia leggendo le diciture che compaiono quando ci si posiziona sopra di essi con il puntatore del mouse.

2.3 Layout con componenti grafiche

Nei layout che prevedono l’inserimento delle componenti grafiche viene resa disponibile una miniatura per ciascun tipo di risorsa che è possibile inserire. Cliccando su una di dette miniature si accede al sistema specifico di selezione o di creazione della risorsa stessa. Se ad esempio clicchiamo sulla miniatura ClipArt viene visualizzato il riquadro ClipArt dal quale è possibile ricercare il disegno di proprio interesse e selezionarlo cliccandoci sopra.

Se eliminiamo la ClipArt, cliccandoci sopra per selezionarla e premendo il tasto Canc della tastiera, ricompare il segnaposto dal quale è possibile effettuare altre scelte.

Come abbiamo detto più volte i layout facilitano l’inserimento dei dati nelle diapositive, all’occorrenza è comunque possibile rinunciare ad essi scegliendo di utilizzare diapositive completamente vuote. Ciò si ottiene cliccando sulla freccia sotto al tasto Nuova diapositiva e selezionando il layout Vuota.

In questo modo qualsiasi elemento deve essere inserito e gestito manualmente.

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2.4 I Modelli

2.4.1 Utilizzare i modelli

Nella lezione precedente abbiamo visto come è possibile creare una nuova presentazione. In questa lezione prenderemo in esame la creazione di una presentazione PowerPoint a partire da un modello. Per fare ciò è sufficiente cliccare sulla scheda “File” e, quindi, sulla voce di menu Nuovo. Viene visualizzata una nuova finestra di dialogo.

Nella sezione Modelli sono disponibili le voci:

Vuoto e recente con cui è possibile creare una presentazione vuota o richiamare uno dei modelli utilizzati di recente;

Modelli installati consente di selezionare uno dei modelli disponibili nel computer locale;

Temi installati dove possiamo selezionare uno dei temi predefiniti di Office, ovvero una combinazione di colori, caratteri ed effetti da applicare all’intera presentazione;

Modelli da cui è possibile richiamare modelli personali precedente creati;

Nuovo da esistente visualizza una finestra dalla quale è possibile aprire una presentazione già esistente nelle risorse del proprio computer. Tale presentazione può essere modificata e salvata con un altro nome. Il vantaggio di utilizzare questo sistema piuttosto che aprire il file in modo tradizionale, è quello di evitare, una volta apportate le modiche, di sovrascrivere accidentalmente la presentazione di origine. Con questo metodo infatti, come si può notare dalla barra del titolo che reca la dicitura Presentazione standard, la presentazione aperta viene considerata come mai salvata, pertanto se si clicca sul pulsante Salva essa non viene memorizzata direttamente con il nome di origine, ma è necessario specificare un nuovo nome nella finestra di salvataggio che si apre.

2.4.2 Modelli Online

La sezione Microsoft Office Online consente di navigare tra le categorie ed i modelli disponibili nei siti Web specifici di Microsoft.

La casella di ricerca in alto consente di effettuare la ricerca di un modello tra quelli disponibili online.

Ma cos’è un modello? Un modello è un particolare tipo di presentazione che funge da traccia per altre presentazioni. Il vantaggio evidente dell’utilizzo dei modelli è il risparmio di tempo che si ottiene nel non dover ridigitare sempre le medesime parti comuni in più presentazioni dello stesso genere, inoltre le modifiche apportate ad ogni nuova presentazione, non modificano il modello originale, tanto che ogni volta è necessario memorizzare il lavoro creato con un nuovo nome.

Come detto in precedenza nella sezione Microsoft Office Online sono disponibili i modelli messi a disposizione dalla Microsoft. Cliccando su una delle categorie viene visualizzata l’anteprima di ogni singolo modello o in alternativa ulteriori categorie per rendere più semplice la ricerca. Cliccando, ad esempio, sulla categoria Presentazioni, vengono elencate nel riquadro centrale tutte le possibili sottocategorie di presentazioni. Cliccando su una di esse, nel riquadro centrale vengono visualizzati, per ogni modello, l’anteprima ed il nome. Cliccando su un modello visualizziamo l’anteprima ingrandita della presentazione e ulteriori informazioni su di esso come:

il nome completo del modello; il sito in cui è presente il modello; la dimensione del modello e il tempo di scaricamento; la valutazione del modello.

Cliccando sul tasto Download viene visualizzato un messaggio che ci avverte che i modelli da scaricare sono disponibili solamente per gli utenti che dispongono di una copia legale di Microsoft Office e che tale

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verifica verrà effettuata ogni qual volta si cercherà di scaricare un modello. Clicchiamo su Continua. Il modello viene scaricato e aperto.

Come detto all’inizio della lezione, cliccando sul collegamento Modelli installati, vengono visualizzati i modelli forniti insieme a PowerPoint. Clicchiamo su uno dei modelli disponibili ed infine su Crea.

Anche le proprie presentazioni possono essere trasformate in modelli.

2.4.3 Creare Modelli personalizzati

Per ottenere ciò, basta predisporre la presentazione come desiderato e cliccare sul Pulsante Office e quindi su Salva con nome. Nella casella Tipo file selezionare Modello di PowerPoint. Come si può osservare questa scelta determina anche il posizionamento automatico nella locazione su disco preposta al contenimento dei modelli. È possibile richiamare un modello personale, cliccando sul Pulsante Office e selezionando la voce Nuovo; quindi cliccare su Modelli e selezionare uno dei modelli precedentemente salvati.

Quando in una presentazione viene trattato un unico argomento specifico è bene far seguire anche alla grafica e al testo un unico filo conduttore ovvero attribuire lo stesso modello a tutte le diapositive.

2.5 I Temi

2.5.1 Introduzione ai Temi

Per modificare l’aspetto grafico di una presentazione, PowerPoint 2007 dispone oltre che dei modelli, anche di una nuova caratteristica: i temi.

A differenza di un modello, ovvero di una presentazione già creata su cui basiamo la presentazione da creare, un tema consente di modificare la struttura e l’aspetto grafico delle diapositive.

È possibile infatti creare una presentazione in cui tutte le diapositive si basano su un’unica struttura, ovvero condividono un medesimo aspetto grafico complessivo.

Clicchiamo sul Pulsante Office e selezioniamo la voce Nuovo, quindi clicchiamo su Temi installati. Vengono visualizzati tutti i temi predefiniti di Office, la cui anteprima viene visualizzata nella parte destra della finestra. Clicchiamo sul tema Tecnologia e quindi su Crea. Viene creata una presentazione con lo stile desiderato. Se aggiungiamo una nuova diapositiva, questa avrà lo stesso aspetto grafico di quella esistente, ovvero avrà lo stesso tema.

Il tema applicato alla presentazione può essere cambiato in qualsiasi momento selezionando la scheda Progettazione e scegliendo uno dei temi presenti nel gruppo Temi. Sfruttando le potenzialità dell’anteprima in tempo reale di PowerPoint possiamo visualizzare l’anteprima del tema applicato alla nostra presentazione solamente posizionando il puntatore del mouse sopra ad uno di essi. Cliccando sul tasto Altro possiamo visualizzare il tema applicato alla nostra presentazione e la galleria dei temi disponibili. Clicchiamo sul tema desiderato per assegnarlo alla presentazione.

Come possiamo vedere, la modifica del tema ha modificato lo sfondo della presentazione, i colori utilizzati, il carattere e la disposizione delle caselle di testo pur mantenendo la struttura della diapositiva.

2.5.2 Modificare un Tema

Se si vuole modificare solo il colore assegnato al contenuto della presentazione è possibile cliccare su Colori e selezionare la combinazione di colori desiderata.

Per modificare solo la formattazione del testo cliccare invece su Tipi di carattere e selezionare una delle formattazioni disponibili.

Se invece si vogliono modificare gli effetti applicati agli oggetti presenti nella presentazione quali forme o SmartArt è possibile cliccare sul pulsante Effetti e scegliere l’effetto desiderato.

Per cambiare lo sfondo applicato alle diapositive è possibile cliccare sul tasto Stili sfondo del gruppo Sfondo. Dal menu a tendina è possibile selezionare uno degli sfondi presenti nella galleria. Gli sfondi

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visualizzati sono scelti automaticamente da PowerPoint per essere utilizzati con il tema corrente. Selezionando un altro tema infatti, la galleria degli sfondi cambia.

Volendo utilizzare uno sfondo personalizzato o utilizzare un’immagine come sfondo è necessario cliccare sul tasto Stili sfondo e successivamente sulla voce di menu Formato sfondo. Nella finestra di dialogo possiamo personalizzare lo sfondo agendo sulle opzioni della sezione Riempimento o inserire un’immagine selezionando Riempimento a immagine o trama e richiamando l’immagine desiderata. In alternativa possiamo selezionare una delle Trame esistenti o scegliere un’immagine dalla raccolta ClipArt.

Per applicare le modifiche apportate allo sfondo a tutte le diapositive della presentazione cliccare su Applica a tutte.

Per tornare al tema base è possibile cliccare sul tasto Reimposta sfondo.

L’opzione Nascondi grafica di sfondo, presente anche nel gruppo Sfondo della scheda Progettazione, consente di nascondere gli elementi grafici inseriti nello sfondo della diapositiva. Un ulteriore click su tale pulsante riattiva la visualizzazione degli elementi grafici.

2.5.3 Salvare un tema personalizzato

Dopo aver personalizzato a nostro piacimento uno dei temi predefiniti è possibile salvare tale combinazione per poterla riutilizzare in seguito, cliccando sul tasto Altro e quindi sulla voce di menu Salva tema corrente. Inseriamo il nome da assegnare al tema e clicchiamo su Salva. Il tema salvato è ora presente nella galleria dei temi alla sezione Personalizzato.

2.5.4 Copia formato

Oltre ai sistemi citati è disponibile un ulteriore sistema per attribuire la formattazione ad uno o più elementi della presentazione in modo da mantenere su più diapositive lo stesso aspetto grafico: quello di copiare la formattazione da un elemento esistente. Ciò si ottiene utilizzando lo strumento Copia formato disponibile nella scheda Home nel gruppo Appunti. Il funzionamento è molto semplice. Basta selezionare l’elemento da cui copiare la formattazione, quindi cliccare sullo strumento Copia formato ed infine selezionare i nuovi elementi a cui attribuire la formattazione copiata.

Se invece di un semplice clic si effettua un doppio clic sullo strumento Copia formato, tale funzione resta disponibile per l’applicazione del formato a più elementi, ciò fino a quando non si effettua ancora un clic sullo stesso strumento per disattivarlo.

2.6 Inserire il testo in una diapositiva

2.6.1 Introduzione

Nelle precedenti lezioni abbiamo visto come assegnare i layout alle diapositive. In questa lezione ci occuperemo invece di come inserire e formattare il testo nelle diapositive.

Come abbiamo accennato in una precedente lezione PowerPoint mette a disposizione diversi modi di visualizzare le diapositive. Di essi, la Visualizzazione normale, che peraltro è quella predefinita, contempla due modalità: Diapositive e Struttura. Entrambe visualizzano l’area di lavoro divisa in tre pannelli.

In PowerPoint l’inserimento del testo in una diapositiva può avvenire in una di queste due modalità. In modo specifico in modalità Diapositive l’inserimento del testo può avvenire solo agendo sui segnaposto del pannello centrale, mentre in modalità Struttura si può agire sia sui segnaposto del pannello centrale che inserire il testo direttamente nel pannello di sinistra. In questa lezione parleremo della formattazione del testo inserito nelle diapositive operando in modalità Diapositive, mentre delle tecniche di inserimento e organizzazione del testo in modalità Struttura ne parleremo in una prossima lezione.

2.6.2 Inserire il testo nelle diapositive

Com’è ben noto, l’inserimento del testo in una diapositiva avviene facendo clic, come richiesto, sugli appositi segnaposto. Inseriamo qualche diapositiva di prova ed assegniamogli alcuni layout in cui è prevista la presenza di testo. Come si può notare i segnaposto sono predisposti per dare al testo stesso

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le caratteristiche conformi al layout scelto. A layout diverso corrispondono tipi di carattere, dimensioni ed altre caratteristiche diverse.

2.6.3 Formattare il testo

Ciò nonostante è possibile, una volta inserito il testo, personalizzarne alcune proprietà agendo sugli appositi pulsanti della scheda Home relativi alla formattazione. Il principio di funzionamento di questi pulsanti peraltro segue le linee generali dei programmi di word processor più diffusi, come Microsoft Word. Con essi è possibile applicare al testo:

un tipo di carattere e la relativa dimensione in punti; l'evidenziazione del tipo Grassetto, Corsivo, Sottolineato, Barrato e Ombreggiatura del testo; lo spazio tra un carattere e l’altro; la modifica del tipo di testo inserito: tutto maiuscolo, tutto minuscolo, ecc…

La combinazione di questi attributi determina l'aspetto grafico del testo digitato, ovvero la formattazione. Per eliminare la formattazione assegnata ad un testo cliccare sul pulsante Cancella tutta la formattazione.

Agendo all’interno del segnaposto è possibile impostare uno o più caratteristiche prima dell'inserimento del testo o successivamente selezionando la parte di testo a cui attribuire la formattazione voluta. Se si seleziona il segnaposto, con un clic del mouse sul suo bordo, gli attributi di formattazione scelti vengono applicati a tutto il testo contenuto nel segnaposto.

Con lo stesso sistema è ancora possibile attribuire:

un allineamento ai paragrafi; dividere il testo in colonne; impostare degli elenchi numerati e puntati; ricorrere ai pulsanti che consentono di aumentare o diminuire la dimensione del testo secondo

valori preimpostati; o modificare l’allineamento e la direzione del testo.

Troviamo ancora i pulsanti aumenta rientro e riduci rientro che consentono:

il primo di far rientrare un paragrafo o una voce elenco rispetto agli altri paragrafi o voci elenco; il secondo di ridurre o annullare tale rientro.

Il colore del testo può essere attribuito cliccando sul pulsante Colore carattere. In particolare cliccando sull’icona a forma di A viene assegnato il colore in esso visualizzato; cliccando sulla freccia rivolta verso il basso si può scegliere uno dei colori proposti o sceglierlo dalla tavolozza standard o personalizzata.

Opzioni più complete per la formattazione del testo possono essere richiamate cliccando sull’icona presente nell’angolo inferiore destro del gruppo Carattere o Paragrafo.

Per finire ricordiamo che selezionando del testo, compare automaticamente una barra di formattazione al di sopra del testo selezionato. Questa contiene gli strumenti di formattazione del testo più utilizzati e già descritti in questa lezione.

2.7 Agire sui Segnaposto

2.7.1 Modificare un Segnaposto

In questa lezione vedremo come intervenire sui segnaposto e su alcune caratteristiche specifiche degli elementi in essi inseriti.

Un segnaposto può essere:

ridimensionato cliccando su uno di questi otto cerchietti detti maniglie di ridimensionamento e trascinando nella direzione voluta.

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Può essere spostato cliccando su un punto qualsiasi del bordo esterno e trascinando in una nuova posizione.

Può essere eliminato cliccando sul bordo esterno per selezionarlo e premendo il tasto canc della tastiera. Si noti però che se il segnaposto non è vuoto, la pressione del tasto canc elimina solo il contenuto del segnaposto che peraltro tornerà nella posizione di origine qualora fosse stato spostato.

È possibile modificare tutta una serie di attributi del segnaposto. Ciò si può ottenere in diversi modi:

dal menu di scelta rapida che si attiva cliccando con il tasto destro del mouse sopra il segnaposto stesso e cliccando sulla voce di menu Formato forma;

o semplicemente selezionando un segnaposto e spostandosi nella scheda Formato, specifica del segnaposto. Questa operazione può essere effettuata in maniera rapida effettuando un doppio click sul bordo del segnaposto;

alcuni degli strumenti per la formattazione del segnaposto sono presenti anche nella scheda Home nel gruppo Disegno.

In realtà occorre osservare che se il segnaposto è vuoto o contiene testo, la scheda Formato conterrà gli strumenti per la formattazione del segnaposto, se invece nel segnaposto è stato inserito un elemento grafico, tale scheda conterrà gli strumenti per la modifica del formato immagine, e così via per i grafici, gli Smart Art, le tabelle e i contenuti multimediali. Ogni elemento inserito disporrà di una o più schede con gli strumenti specifici per tale strumento.

2.7.2 Trattare il segnaposto come una forma

Effettuiamo un doppio click in un segnaposto contenente del testo.

Il segnaposto può essere considerato una forma e, per questo, è possibile agire su di esso con tutti gli strumenti classici per la modifica delle forme.

Se clicchiamo sul pulsante Modifica forma della scheda Formato, possiamo modificare la forma del segnaposto corrente con una tra quelle disponibili. Clicchiamo su Cambia forma e selezioniamo ad esempio un Ovale.

Se invece desideriamo modificare l’aspetto grafico del segnaposto possiamo agire tramite i pulsanti del gruppo Stili forma.

Clicchiamo sul pulsante Altro e selezioniamo uno degli stili disponibili. Uno stile va ad agire contemporaneamente sui bordi, sul colore e sugli effetti grafici. Se vogliamo modificare un singolo elemento clicchiamo su:

Riempimento forma per modificare il colore di riempimento del segnaposto. Oltre ad impostare un colore è possibile selezionare come riempimento una immagine richiamandola dal computer locale, una Sfumatura ovvero una variazione di colore a partire dal colore selezionato o una Trama tra quelle installate nel computer.

Contorno forma con cui possiamo modificare il bordo del segnaposto. È possibile modificarne il colore, la dimensione ed il tipo di linea.

Effetti forma che permette di applicare un effetto al segnaposto. PowerPoint dispone di molti effetti suddivisi in categorie tra i quali molto interessanti sono quelli presenti nelle categorie: Ombreggiatura, Riflesso e Rotazione 3D.

2.7.3 Modificare il testo nel segnaposto

Se si vuole modificare il testo contenuto nei segnaposto è possibile utilizzare il gruppo Stili WordArt con cui si può trattare il testo come un WordArt.

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Nello specifico si può: modificare lo stile e il colore di riempimento del testo tramite il pulsante Riempimento Testo. Come per le forme possiamo selezionare un colore, un’immagine, una Sfumatura o una Trama. Con il pulsante Contorno testo possiamo impostare il colore del bordo, lo spessore della linea e il tipo di linea da disegnare.

Infine possiamo applicare un effetto al testo scegliendo tra quelli predefiniti.

Il gruppo Disponi consente di modificare la posizione di un segnaposto rispetto agli altri, portandolo in primo piano o in secondo piano. Possiamo inoltre ruotare il testo cliccando su Ruota e selezionando la rotazione desiderata.

Il gruppo Dimensioni permette di impostare manualmente le dimensioni del segnaposto.

2.7.4 Adattare il testo al segnaposto

Se il testo inserito non rientra nel segnaposto creato, invece di modificare le dimensioni di quest’ultimo è possibile adattare il testo al segnaposto. Inseriamo del testo nel segnaposto. Viene visualizzato questo pulsante di opzione. Clicchiamo su tale pulsante.

L’opzione Adatta automaticamente testo a segnaposto consente di adattare il testo al segnaposto. Al contrario Disattiva adattamento automatico testo a segnaposto lascia il testo delle dimensioni impostate senza cercare di adattarlo al segnaposto.

Le altre tre opzioni consentono di:

Replicare la diapositiva corrente e dividere il testo nelle due diapositive tramite l’opzione Dividi testo tra due diapositive

Creare una nuova dispositiva e continuare l’inserimento del testo nella diapositiva creata scegliendo l’opzione Continua in una nuova diapositiva

Formattare il testo dividendolo in due colonne con l’opzione Passa a due colonne

Ricordiamo che, in aggiunta agli strumenti citati della scheda Formato, è possibile utilizzare tutti gli strumenti per la formattazione del testo analizzati nella lezione precedente, presenti nella scheda Home.

Per quanto riguarda l’inserimento di immagini, grafici, SmartArt, tabelle, ClipArt e contenuti multimediali, rimandiamo alla lezione specifica di ogni singolo argomento.

2.8 Il controllo ortografico

2.8.1 Introduzione alla correzione ortografica

Quella del controllo ortografico è una delle funzioni più potenti messe a disposizione da PowerPoint. Essa assiste l'utente nella digitazione del testo segnalando con una sottolineatura rossa tutte quelle parole che non hanno corrispondenza nel dizionario di sistema. Tali sottolineature comunque sono solo dei riferimenti a video che non vengono riprodotti in fase di stampa e di visualizzazione a tutto schermo.

Vediamo ora in concreto come opera questa funzione. Una parola sottolineata in rosso può essere realmente errata, oppure costituire un acronimo, una sigla o altre parole che non sono contenute nel dizionario di PowerPoint. Nella seconda ipotesi, se si pensa che in futuro si farà di nuovo uso di tale occorrenza, è possibile aggiungere la stessa al dizionario affinché venga da ora in poi riconosciuta. Per fare ciò basta cliccare con il tasto destro del mouse sopra la parola e dal menu di scelta rapida selezionare la voce Aggiungi. Come si può osservare ora la parola non viene più segnalata come errata. Se invece l'occorrenza è effettivamente errata, nel menu di scelta rapida è possibile cercare l'eventuale parola corretta da sostituire, scegliendola dall’elenco proposto.

Il correttore ortografico entra in azione, con la sottolineatura rossa, anche quando si digita per due volte di seguito la stessa parola.

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2.8.2 Correzione automatica del testo

Per sapere in ogni momento se ci sono ancora errori non risolti nel testo si può fare affidamento sull’ icona in basso nella barra di stato. Come si può vedere, in questo caso, l’immagine dell’icona informa che non ci sono errori ortografici. Basta inserire nel testo una parola non corretta per ottenere la notifica. Un’altra tecnica per risolvere gli errori consiste nel cliccare direttamente sull’icona. A questo punto la prima parola errata viene selezionata e compare per essa una finestra di dialogo con i suggerimenti per la correzione. Una volta scelto il nuovo termine e cliccato sul pulsante Cambia, si passa automaticamente alla prossima parola fino al completamento della correzione.

In altre circostanze PowerPoint è in grado di apportare alcune correzioni automaticamente secondo diverse opzioni contenute nella finestra che può essere richiamata dal menù del Pulsante Office, per mezzo del pulsante Opzioni di PowerPoint. In questa finestra possiamo decidere quali errori è necessario segnalare e quali modifiche apportare automaticamente, come la correzione della maiuscola ad inizio della frase o la sostituzione del testo durante la digitazione.

2.8.3 La finestra Controllo ortografia

La correzione ortografica può essere effettuata anche selezionando una parola e cliccando con il tasto destro su di essa, quindi selezionando nel menu rapido Controllo ortografia. Lo stesso strumento è presente nella scheda Revisione nel gruppo Strumenti di correzione.

La finestra visualizzata mostra nella casella Non nel dizionario la prima parola errata trovata e propone nella casella Suggerimenti l’elenco delle parole con le quali effettuare la correzione. Individuata la parola corretta occorre selezionarla e cliccare sul pulsante Cambia per rimpiazzarla singolarmente. Cliccare invece su Cambia tutto per rimpiazzare tutte le occorrenze errate della stessa parola con la parola scelta nella casella Suggerimenti.

Se nessuna delle parole elencate è valida per la sostituzione, occorre digitare manualmente la parola corretta nella casella Cambia in e quindi, a seconda delle esigenze, cliccare su Cambia o su Cambia tutto. Il pulsante Correzione automatica effettua automaticamente la correzione lasciando scegliere al correttore ortografico la parola che più si avvicina a quella digitata. È possibile ignorare la correzione di una parola per passare alla successiva cliccando su Ignora o in alternativa ignorare tutti gli errori cliccando su Ignora tutto.

2.8.4 Correzione ortografica in altre lingue

Con PowerPoint 2007 è possibile scrivere un testo anche in altre lingue ed ottenere comunque il controllo ortografico. Per fare ciò premere il pulsante nella scheda Revisione, nel gruppo Strumenti di correzione, Lingua. Nella finestra mostrata è possibile selezionare la lingua di proprio interesse considerando però che le lingue effettivamente disponibili nelle varie versioni di Office sono quelle contrassegnate con il simbolo del controllo ortografico, ovvero l’italiano, l’inglese, il francese e il tedesco nelle diverse varianti nazionali. Il correttore ortografico per le altre lingue deve essere acquistato a parte.

Se le lingue disponibili non sono già state installate insieme alle applicazioni Office, è possibile farlo direttamente da PowerPoint la prima volta che si seleziona una nuova lingua. In tale circostanza infatti, compare una finestra con la richiesta di inserimento del CD di Office dal quale verranno caricati i dati richiesti.

Per realizzare quindi una nuova presentazione in una lingua diversa dall’italiano, basta impostare la lingua, digitare il testo e controllare l’ortografia come di consueto. Quando in una presentazione si debbono invece digitare parti di testo in più lingue, occorre selezionare il blocco di testo da verificare, impostare la lingua e quindi effettuare il controllo ortografico.

Nella lezione successiva analizzeremo altri due strumenti interessanti: la ricerca dei sinonimi e dei contrari e il traduttore.

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2.9 Sinonimi, contrari e traduzione

2.9.1 Lo strumento Ricerche

Iniziamo questa lezione parlando di un sofisticato strumento di ricerca richiamabile, nella scheda Revisione, nel gruppo Strumenti di correzione, tramite il pulsante Ricerche. Questo attiva un riquadro sulla destra con il quale è possibile cercare, direttamente dall’ambiente operativo di PowerPoint, tutta una serie di informazioni che hanno lo scopo di accrescere la produttività dell’utente. Tali ricerche possono essere effettuate nel computer in uso, su una rete aziendale o su Internet e riguardano informazioni quali: definizioni, sinonimi e contrari, informazioni finanziarie, traduzioni in più lingue, accesso al motore di ricerca MSN ed altri.

Per effettuare una ricerca occorre digitare l’occorrenza da rintracciare, selezionare dalla casella Ambito di ricerca, il settore su cui ricercare ed infine cliccare sul pulsante Inizia la ricerca. Nella casella Ambito di ricerca sono disponibili tre categorie principali:

Tutto il materiale di riferimento;

Tutti i siti di ricerca;

Tutti i siti della categoria Commercio e finanze.

Selezionando una di dette categorie, la ricerca viene effettuata contemporaneamente nelle sottocategorie di appartenenza, ad esempio selezionando Tutto il materiale di riferimento, si ottengono risultati per le sottocategorie Dizionario Encarta, Thesaurus e Traduzione. Ovviamente per restringere la ricerca ad una sola sottocategoria basta effettuare la sua selezione diretta. Ad esempio selezionando l’ambito di ricerca Thesaurus: Italiano si ottiene l’elenco dei sinonimi e dei contrari della parola cercata.

Ma facciamo una breve parentesi ed andiamo a parlare più nello specifico del Thesaurus.

2.9.2 La funzione Thesaurus

La funzione Thesaurus, come in un vero dizionario, mette a disposizione numerosi sinonimi e contrari delle parole di uso comune. Tale caratteristica può essere sfruttata soprattutto quando si vogliono evitare inestetiche ripetizioni in fase di realizzazione della presentazione.

Per ottenere il sinonimo di una parola è sufficiente cliccare su di essa con il tasto destro del mouse e dal menu di scelta rapida che compare selezionare la voce Sinonimi. Infine scegliere dall’elenco la voce più rispondente alle proprie esigenze. Come abbiamo accennato pocanzi, ulteriori opzioni per l'attribuzione di sinonimi e contrari sono disponibili nel riquadro Ricerche che può essere richiamato nello specifico anche attraverso il pulsante Thesaurus sempre nel gruppo Strumenti di correzione.

Le voci contenute nel riquadro vengono elencate secondo una gestione ad albero per mezzo della quale per espandere i singoli rami basta cliccare sul simbolo più o sulla voce alla sua destra, per comprimerli basta cliccare sul segno meno o sulla voce alla sua destra. Per ogni parola cercata vengono in genere forniti uno o più gruppi di sinonimi e un gruppo di contrari. Cliccando su una singola voce di sinonimo o contrario, la parola va a prendere il posto di quella già presente nella casella Cerca. In questo modo diventa possibile avviare una nuova ricerca basata sulla nuova occorrenza. Per inserire un sinonimo o un contrario nella presentazione occorre cliccare sulla freccia rivolta verso il basso presente a fianco di ciascuna occorrenza e dal menu che compare selezionare la voce Inserisci Se nella diapositiva il cursore è collocato sopra una parola, la parola che si va ad inserire sostituisce quella su cui è posizionato il cursore. Nell’elenco sono presenti anche le voci Copia e Cerca, la prima consente di copiare un’occorrenza perché possa esse incollata in qualsiasi parte della presentazione o in altri documenti, Cerca invece, ha lo stesso effetto del click diretto sulla voce ovvero la parola va a prendere il posto di quella già presente nella casella Cerca.

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2.9.3 Traduzione del testo

Continuiamo l’analisi delle altre funzioni disponibili in questo ambiente a partire da Traduzione. Per ottenere la traduzione di una parola o di una frase occorre:

digitare le parole da tradurre nella casella Cerca; selezionare il sotto ambito di ricerca Traduzione; selezionare la lingua da cui tradurre e quella in cui tradurre; cliccare sul pulsante Inizia la ricerca.

Per impostazione predefinita la ricerca viene effettuata nei dizionari bilingue di Office disponibili nel computer e se questi non sono disponibili la traduzione è demandata ad un apposito sito Web. Per verificare queste impostazioni basta cliccare sulla voce Opzioni di traduzione, si apre così una finestra divisa in due sezioni. Quella in alto è appunto dedicata alle impostazioni dei dizionari bilingue, quella in basso ai servizi di traduzione automatica via Web. Togliendo il segno di spunta sulle voci Usa dizionario in linea e Usa traduzione automatica in linea, si può osservare che restano attive solo alcune coppie di lingue. Esse sono quelle fornite a corredo del pacchetto applicativo Office 2007. In particolare si può osservare che, per quanto riguarda la lingua italiana, con esse è consentito tradurre solo dall’italiano all’inglese e viceversa. Se rimettiamo i segni di spunta sulle opzioni della finestra Opzioni di traduzione e attiviamo il collegamento Internet, possiamo ancora verificare che la traduzione di una parola dall’italiano all’inglese viene appunto fornita dal dizionario di Office, mentre la traduzione nelle altre lingue viene effettuata automaticamente via Web dalla società Worldlingo. Come si può osservare sono disponibili i thesaurus per la ricerca dei sinonimi e i contrari di altre lingue. Essi vengono forniti a corredo del pacchetto applicativo Office 2007 e, se non sono già stati installati, tale operazione verrà effettuata alla prima richiesta di utilizzo del servizio. In questo caso basta inserire nell’apposito lettore il CD di installazione di Office ed attendere il tempo necessario al completamento.

2.9.4 Altri ambiti di ricerca

Passiamo ora all’ambito Tutti i siti di ricerca. Come si può osservare esso contiene vari siti Web, conosciuti per le loro potenti doti di ricerca di informazioni in Internet. A seguito della ricerca con uno dei servizi, nel riquadro ricerche viene fornito l’elenco dei risultati con i link che rimandano alle pagine Web di riferimento. È possibile aggiungere altri servizi all’ambito Tutti i siti di ricerca cliccando sulla voce Opzioni ricerche e spuntando i servizi di interesse appartenenti alla categoria Siti di ricerca. Nell’ultimo ambito di ricerca Tutti i siti della categoria Commercio e finanze, la ricerca è affidata ai siti MSN Money Stock Quotes e Thomson Gale Company Profiles. Tramite questi è possibile visualizzare le quotazioni di borsa attuali o recuperare informazioni su società. Anche in questo ambito è possibile aggiungere altri servizi utilizzando la voce Opzioni ricerche.

Nella finestra Opzioni ricerche, è anche disponibile il pulsante Aggiungi servizi. Cliccando su di esso, si apre una finestra di dialogo nella quale è possibile inserire l’indirizzo Web corrispondente ad un altro servizio di ricerca. Cliccando sul pulsante Controllo genitori, è possibile escludere, nel riquadro ricerche, la visualizzazione dei contenuti potenzialmente offensivi e comunque adatti solo ad un pubblico adulto. L’accesso a queste impostazioni può essere protetto da una password.

2.10 Lo Schema Diapositiva

2.10.1 Introduzione

Nelle lezioni precedenti abbiamo visto come, applicando un modello a più diapositive, esse condividono una stessa struttura, ovvero una serie di attributi quali: il colore di sfondo, il tipo e gli attributi di carattere, alcune immagini fisse ed altri. La definizione della struttura di un modello si basa sullo schema della diapositiva dove tutti questi elementi vengono composti. Ad ogni modello corrisponde quindi uno specifico schema. Se il modello viene personalizzato tutte le modifiche hanno effetto anche su tutte le diapositive a cui il modello è stato assegnato. Ma vediamo ora come ciò avviene. Impostiamo una presentazione con quattro diapositive lasciando alla prima il layout Diapositiva titolo ed inseriamo alcuni dati di prova.

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2.10.2 Modificare lo schema di una diapositiva

Selezioniamo una di queste ultime diapositive, quindi richiamiamo la scheda Visualizza e clicchiamo sul pulsante Schema diapositiva del gruppo Visualizzazioni presentazione.

Come si può notare l’ambiente di lavoro ha subito diversi cambiamenti. Quella nel pannello centrale non è una delle diapositive in cui avevamo inserito i nostri dati ma lo schema generico del modello attualmente selezionato. Selezionando con un clic le diciture del segnaposto titolo e delle varie voci della struttura, si possono cambiare tutti gli attributi di formattazione del modello in uso e quindi delle diapositive a cui il modello è stato applicato. Anche i segnaposto possono essere ridimensionati e spostati. Per modificare le impostazioni della diapositiva è possibile cliccare su Imposta pagina e modificare le proprietà della pagina come desiderato. Per modificare l’orientamento della diapositiva cliccare su Orientamento diapositiva e dal menu a tendina cliccare su Verticale o Orizzontale.

Può essere cambiato il colore di sfondo cliccando sul tasto Stili sfondo e selezionando lo sfondo desiderato o cliccando con il tasto destro del mouse in una zona vuota dello schema e selezionando dal menu di scelta rapida la voce Formato sfondo. È inoltre possibile applicare un tema alla diapositiva o agire sui colori, sui caratteri o sugli effetti grafici tramite i pulsanti del gruppo Modifica tema, come visto nelle lezioni precedenti.

2.10.3 Modificare gli elementi dello schema diapositiva

Si possono eliminare alcuni elementi grafici selezionandoli e premendo il tasto canc della tastiera. Se ne possono aggiungere altri come ad esempio un logo aziendale richiamando la scheda Inserisci e cliccando sul pulsante Immagine e selezionando l’immagine di proprio interesse. L’immagine viene replicata in tutte le diapositive. Con lo stesso principio è possibile aggiungere una ClipArt, una tabella, uno SmartArt, un grafico e altro ancora.

Si possono spostare, ridimensionare e formattare diversamente i segnaposto della data del piè di pagina e del numero di pagina. Questi elementi saranno presenti nelle diapositive solo se verranno immessi.

2.10.4 Aggiungere ed eliminare diapositive

È possibile aggiungere nuovi Schemi diapositiva cliccando sul pulsante Inserisci schema diapositiva; viene creata la nuova diapositiva in coda a quelle già esistenti e di seguito viene creato il set di diapositive ad essa collegato. Al contrario per cancellarlo basta selezionare uno Schema diapositiva e cliccare su Elimina.

Per aggiungere una struttura personalizzata è possibile cliccare sul pulsante Inserisci layout. Viene aggiunta una nuova diapositiva dove possiamo creare una nostra struttura personalizzata. Per includere o escludere il titolo cliccare sull’opzione Titolo del gruppo Layout schema diapositiva. Allo stesso modo per visualizzare o meno i segnaposto della data, del piè di pagina e del numero di pagina, cliccare su Piè di pagina. Il pulsante Inserisci segnaposto consente di inserire un nuovo segnaposto nella diapositiva, scegliendo tra gli 8 tipi disponibili. Se ad esempio vogliamo aggiungere un segnaposto per l’inserimento di un video, clicchiamo su Inserisci segnaposto e successivamente su Elementi multimediali, quindi clicchiamo con il tasto sinistro del mouse sulla posizione in cui vogliamo inserire il segnaposto e trasciniamo fino a raggiungere le dimensioni desiderate.

2.10.5 Salvare lo schema diapositiva

Cliccando sul pulsante Chiudi visualizzazione schema, o richiamando la scheda Visualizza e cliccando sul pulsante Visualizzazione normale, si torna appunto in visualizzazione normale dove si possono immediatamente notare i cambiamenti avvenuti.

Per poter sfruttare anche in futuro il modello appena modificato, occorre salvarlo attribuendogli un nuovo nome. Ciò si ottiene cliccando sul Pulsante Office e cliccando su Salva con nome. Nella finestra che compare scegliere dall’elenco dalla casella Tipo file, Modello di PowerPoint, quindi digitare un nome per il modello nella casella Nome file. Concludere l'operazione cliccando su Salva.

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Informazioni sugli schemi diapositiva

Fonte: (https://support.office.com/it-it/article/informazioni-sugli-schemi-diapositiva-b9abb2a0-7aef-4257-a14e-4329c904da54)

Se si vuole che tutte le diapositive contengano gli stessi tipi di carattere e immagini, ad esempio i loghi, è possibile apportare le modifiche in un'unica posizione, lo schema diapositiva, e applicarle contemporaneamente a tutte le diapositive. Per aprire la visualizzazione Schema diapositiva, nella scheda Visualizza selezionare Schema diapositiva:

Lo schema diapositiva è la prima diapositiva nel riquadro anteprima, nella parte sinistra della finestra. I layout diapositiva correlati vengono visualizzati subito sotto lo schema diapositiva (come in questa immagine da PowerPoint per macOS):

1 Schema diapositiva

2 Layout Schema diapositiva

Quando si modifica lo schema diapositiva, le modifiche verranno apportate a tutte le diapositive basate su tale schema. È però probabile che la maggior parte delle modifiche apportate riguardi i layout schema diapositiva correlati allo schema.

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Quando si apportano delle modifiche agli schemi di layout e allo schema diapositiva nella visualizzazione Schema diapositiva, le altre persone che lavorano alla presentazione (nella visualizzazione normale) non potranno modificare o eliminare accidentalmente le modifiche eseguite. Al contrario, se si lavora in visualizzazione Normale e non si riesce a modificare un elemento in una diapositiva, ad esempio non si riesce a rimuovere un'immagine, è possibile che l'elemento che si cerca di modificare sia definito nello schema diapositiva o nello schema di layout. Per apportare modifiche, è necessario passare alla visualizzazione Schema diapositiva.

Nota: È consigliabile modificare lo schema diapositiva e gli schemi di layout prima di iniziare a creare singole diapositive. In questo modo, tutte le diapositive aggiunte alla presentazione saranno basate sulle modifiche personalizzate. Se si modificano lo schema diapositiva o gli schemi di layout dopo aver creato le singole diapositive, sarà necessario riapplicare i layout modificati alle diapositive esistenti nella presentazione nella visualizzazione Normale.

Temi

Un tema include una tavolozza di colori, tipi di carattere ed effetti speciali (come ombreggiature, riflessi, effetti 3D e altri elementi) che si completano l'un l'altro. Ogni tema è stato creato da un abile progettista in PowerPoint. Questi temi predefiniti sono disponibili nella scheda Progettazione nella visualizzazione normale.

Ogni tema usato nella presentazione include uno schema diapositiva e un set di layout correlati. Se si usa più di un tema nella presentazione, si avranno più schemi diapositiva e più set di layout.

Layout diapositiva

I layout diapositiva vengono modificati e gestiti nella visualizzazione Schema diapositiva. Ogni tema ha diversi layout diapositiva. Il layout viene scelto in base al contenuto della diapositiva: alcuni sono più adatti per il testo, mentre altri per la grafica.

Nella visualizzazione Normale i layout vengono applicati alle diapositive (mostrato di seguito).

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Il layout di ogni diapositiva è configurato in modo diverso, con diversi tipi di segnaposto in posizioni diverse per ogni layout.

Ogni schema diapositiva ha un layout diapositiva correlato denominato layout diapositiva titolo e ogni tema dispone il testo e gli altri segnaposto oggetto per il layout in modo differente, con diversi colori, tipi di carattere ed effetti. Le immagini seguenti differiscono dai layout diapositiva titolo per due temi, il tema di base e quello integrale.

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È possibile modificare qualsiasi elemento di un layout in base alle proprie esigenze. Quando si modifica un layout e quindi si passa alla visualizzazione normale, ogni diapositiva aggiunta successivamente si baserà su tale layout e conterrà le modifiche apportate al layout. Se, però, la presentazione contiene diapositive esistenti basate sulla vecchia versione del layout, sarà necessario riapplicare il layout a tali diapositive. Per istruzioni, vedere Modificare e riapplicare un layout diapositiva.

Per informazioni complete sui layout diapositiva, vedere Informazioni sui layout diapositiva.